Corso di Lingua Inglese Si ricorda a tutti gli studenti del 3° anno (immatricolati nell’aa 2014/2015) che per potersi laureare dovranno superare la prova di idoneità in Lingua Inglese. Il Corso di Lingua inglese è tenuto dalla Prof.ssa Maria Cristina Grande e si svolgerà il Venerdi dalle 15-17 in Aula Pasquini Edificio di Zoologia. [email protected] Libro di testo consigliato: Fabio Celotti: Patologia Generale e Fisiopatologia ediSES edizioni 2017 Robbins: Fondamenti di Patologia e di Fisiopatologia Nona edizione Rubin Patologia Generale I volume Piccin Editore Programma di Patologia Generale Docente: prof. Rosa Sorrentino. Il fenomeno patologico come alterazione dell’equilibrio omeostatico. Patogenesi e malattia. Risposta della cellula agli agenti patogeni: adattamento e morte cellullare. Malattie da “misfolding” delle proteine. Malattie da cause genetiche, ambientali e multifattoriali. Predisposizione genetica a malattie complesse: interazione geni-ambiente. La risposta infiammatoria: emodinamica della risposta al danno; molecole e meccanismi che regolano la migrazione cellulare nella sede infiammata; le cellule della risposta infiammatoria. Infiammazione cronica. Evoluzione della risposta infiammatoria: 1) eliminazione dell’agente flogogeno e risoluzione del danno; 2) cronicizzazione; 3) istoflogosi. I meccanismi del riparo. Ricostituzione del tessuto leso. Cicatrizzazione. Disordini emodinamici, trombosi e shock. Cancerogenesi chimica, fisica e biologica. Controllo della crescita cellulare: oncogeni ed antioncogeni. Accrescimento patologico: ipertrofia, iperplasia, metaplasia ed anaplasia. Trasformazione cellulare. Metabolismo della cellula neoplastica. Perdita dell’inibizione da contatto: processi di invasione e formazione di metastasi. Relazione tumori-organismo ospite. Controllo della crescita neoplastica da parte del sistema immunitario. Patologia: logos + pathos (studio della sofferenza) EZIOLOGIA: Causa della malattia (perché) PATOGENESI: Meccanismo di azione (come) Quando la causa è sconosciuta è detta idiopatica (non dovuta a cause esterne) Pioniere dei moderni concetti della patologia cellulare e della patogenesi delle malattie, ha sottolineato che le malattie non sorgono da organi o tessuti in generale, ma nelle cellule Ha notato per primo l’infiltrazione dei leucociti nei tessuti maligni e ha suggerito che i tumori nascono nei siti di infiammazione cronica. Rudolf Ludwig Karl Virchow 1821-1902 Omeostasi:la condizione interna di equilibrio degli organismi animali che assicura una normale attività biologica delle cellule e dei tessuti Vari meccanismi di regolazione riescono a mantenere entro livelli fisiologici normali funzioni i cui valori possano variare Quando forze interne o esterne all’organismo alterano l’omeostasi in modo tale che i meccanismi regolatori non riescono ad esercitare il loro effetto abbiamo la patologia. La deviazione del livello omeostatico dipende anche dalle condizioni ambientali: per esempio il normale valore di ematocrito è di circa 5 milioni di globuli rossi, per gli abitanti delle Ande è di 7 milioni che sarebbe anormale in un individuo che vive in pianura: si parla in questo caso di nuovi livelli omeostatici in seguito ad un processo di adattamento. Bersagli funzionali della lesione cellulare -Durata stimolo lesivo -Capacità di adattamento cellula danneggiata (TetrCl Carbonio-sottoprodotti tossici da enzimi epatici) fibra muscolare striata Introduzione al danno cellulare Il mantenimento dell’omeostasi cellulare è garantito da 4 sistemi di controllo fondamentali, i quali regolano: • I rapporti con l’esterno, cioè l’omeostasi ionica, garantita dal mantenimento dell’integrità della membrana plasmatica ed endocellulari • Il metabolismo energetico: produzione di ATP tramite la respirazione aerobica • La sintesi proteica per il rinnovo delle strutture sottoposte a turnover • Stabilità del genoma: se l’insulto arreca un danno al DNA la cellula (con fisiologia non alterata) innesca una serie di meccanismi atti a riparare il danno prima che la replicazione del DNA sia effettuata e così preservare l’integrità dell’informazione genetica Il danno rappresenta l’incapacità della cellula di far fronte all’insulto subito mantenendo il proprio equilibrio omeostatico. Danno reversibile: Se l’insulto è temporaneo (mancanza di ossigeno) e quindi l’omeostasi cellulare viene ripristinata con limitate conseguenze funzionali Danno irreversibile: Insulto persistente, che comporta un danno strutturale alla cellula con deficit permanente. Risulta in morte cellulare che può avvenire per apoptosi o per necrosi. Nel primo caso senza ulteriori danni o infiammazioni, nel caso di necrosi con “esplosione” della cellula e ulteriori danni Se l’insulto arreca un danno al DNA che non viene riparato scatena alterazioni ereditarie del fenotipo che possono sfociare in neoplasie, o portare alla morte cellulare per apoptosi Cause del danno • Ipossia (mancanza di ossigeno) e Ischemia (mancanza di flusso sanguigno) • Accumulo di radicali liberi • Agenti chimici (farmaci, tossine, CCl4, paracetamolo etc) • Agenti fisici (radiazioni, trauma, calore etc.) • Infezioni • Reazioni immunologiche alterate (anafilassi, malattie autoimmuni) • Difetti genetici • Deficienze nutrizionali: carenza di vitamine, obesità (diabete alimentare), accumuli di grasso (aterosclerosi) • Invecchiamento e degenerazione cellulare Meccanismi Biochimici Generali 1. Perdita di energia (deplezione di ATP e Ossigeno) 2. Danno Mitocondriale 3. Perdita dell’omeostasi del Calcio 4. Difetti della permeabilità della membrana plasmatica 5. Generazione di radicali liberi (O2•, H2O2, OH•) Adattamento cellulare: Regolazione dell’espressione genica in risposta all’ipossia ✦ L’ipossia elicita l’espressione di geni che aiutano a ristabilire l’apporto di O2 ai tessuti inducendo pathway metabolici come la glicolisi, o addirittura meccanismi differenziativi come l’eritropoiesi, l’angiogenesi ✦ COME? ✦ L’ipossia induce l’attività del “Hypoxia Inducible Factor 1 (HIF1)”, un fattore di trascrizione che lega e attiva i promotori (tramite uno o più elementi HRE) di geni coinvolti nei pathway cellulari sopramenzionati: ✦ Il trasportatore del glucosio Glut1 ✦ L’eritropoietina ✦ VEGF-A (vascular endotelial growth factor) Come l’ipossia induce Hif-1 ✦ HIF1 è un eterodimero formato dalle subunità HIF1alpha and HIF1beta. ✦ HIF1beta è espresso costitutivamente, mentre in condizioni di normale apporto di ossigeno l’espressione di HIF1alpha è mantenuta bassa in quanto: ✦ L’enzima oxygen-dependent prolyl-hydroxylases (PDH) modifica la proline 402 and 564 in HIF1alpha. ✦ Tale modicazione permette il legame della proteina VHL (Von Hipple- Lindau, un gene oncosoppressore) to HIF1alpha. ✦ VHL è un una E3 ligasi che funzione nel pathway dell’ubiquitinizzazione: lega l’ubiquitina a Hif1-alpha, mandandolo al proteasoma dove viene degradato ✦ Pertanto in carenza di ossigeno le proline 402 e 564 di HIF1alpha non sono idrolizzare e ne risulta la stabilizzazione e quindi l’accumulo L’ipossia induce Come l’ipossia induce Hif-1 l’arresto del ciclo cellulare, per evitare che il DNA sia duplicato in condizioni sbilanciate dell’omeostasi cellulare The ubiquitin degradation pathway Primo legame tra il gruppo carbossile della glicina terminale della ubiquitina e un tiostere (gruppo SH) della cisteina di E1. Transtioesterificazione con E2 17-6 v E1 - ubiquitin activating enzyme v E2 - ubiquitin conjugating enzyme v E3 - ubiquitin ligase v ‘~’ denotes high-energy thioester bond v DUB, deubiquinating enzyme Ubiquitin * una piccola proteina (76 amino acids) * conservata in tutto gli esseri viventi : * praticamente identica in sequenza in batteri, funghi o mammiferi con la stessa funzione. Poliubiquitinazione Proteasome Le proteine ubiquitinate vengono distrutte nel proteosoma e l’ubiquitina recuperata per un nuovo substrato Proteosomi: struttura e funzione. The Core Particle (CP) 2 copie di 14 diverse proteine assemblate in gruppi di 7 che formano un anello. I 4 anelli sono legati insieme. The Regulatory Particle (RP) * Due RP identiche, ciascuna all’estremità del core. * Ciascuna è fatta di 18 diverse proteine, 6 delle quali ATPasi. * Alcune delle subunità legano l’ubiquitina. The Process. Proteine destinate alla distruzione sono coniugate all’ubiquitina che lega altra ubiquitina a formare una catena. Vengono riconosciute dalla particella regolatoria. La proteina viene “unfolded” dall’Atpasi che usa l’energia immagazzinata nella molecola di ATP e traslocata nella cavità centrale del core. Alcuni siti attivi della superficie interna dei due circoli interni tagliano vari legami peptidici della catena. Questo produce un set di peptidi di circa 8-10 amminoacidi che possono fuoriuscire così oppure essere ulteriormente degradati in singoli amminoacidi dalle peptidasi citosoliche. I primi nei mammiferi possono essere presentati dalle molecole HLA al sistema immunitario per il riconoscimento. L’ubiquitina viene rimessa in circolo. Exemples 1: El cicle cel·lular és controlat per l’activitat del proteosoma M G1 G2 S Societat Catalana de Biologia Exemples 2: Lacycling transició G1/S està controlada Probably, is regulated by per l’activitat del proteosoma transcriptional waves G1 G1/S CLN A CLN E CLN D SCF Societat Catalana de Biologia G2/M CLN B