High-Combi
Sistemi di riscaldamento e raffrescamento
ad alta frazione solare con combinazione di componenti
e metodi innovativi
Indice
Premessa4
Introduzione6
Le Pompe di Calore
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Il Solare Termico
12
Il Progetto High-Combi
12
Gli obiettivi del progetto
14
I partecipanti al progetto 16
Gli impianti dimostrativi
18
L’impianto italiano – Idroscalo di Milano
19
L’impianto greco - CRES di Atene
21
L’impianto spagnolo - Patronat Municipal de Barcelona
22
Gli impianti austriaci - Municipio e Centro Servizi di Gleisdorf
23
Gli impianti austriaci - Feistritzwerke Steweag di Gleisdorf
24
L’applicazione software
25
Il Team di lavoro italiano
26
3
Premessa
Questa brochure è stata redatta nell’ambito del progetto HighCombi con il contributo del 6° Programma Quadro di Ricerca e
Sviluppo della Commissione europea (Directorate General for
Energy – ENER).
Il coordinatore del Progetto High-Combi è il Centro per le Fonti
Rinnovabili di Energia e il Risparmio di Atene (CRES)
La riproduzione del contenuto è soggetta all’autorizzazione della
Commissione europea e della Provincia di Milano.
Né la Commissione europea né alcun altro agendo per suo conto
può:
a) dare alcuna garanzia o rappresentazione, espressa o implicita,
riguardo alle informazioni contenute in questa pubblicazione;
b) assumere alcuna responsabilità rispetto all’uso della presente
pubblicazione o ai danni derivanti da queste informazioni.
Le opinioni espresse in questa pubblicazione non riflettono
necessariamente quelle della Commissione.
Contratto No:
TREN/07/FP6EN/S07.68923/038659, HIGH-COMBI
Le tecnologie energetiche sono essenziali per la realizzazione degli obiettivi europei per il 2020 e il 2050
in materia di lotta contro il cambiamento climatico, di sicurezza dell’approvvigionamento energetico e di
competitività delle imprese europee.
Il piano strategico per le tecnologie energetiche presentato dalla Commissione europea nell’ambito del 6°
Programma Quadro, si propone di contribuire a raggiungere gli obiettivi europei e a rispondere alle sfide del
settore energetico basato su una pianificazione strategica comune e un miglioramento della ricerca e del
mercato interno.
D’altra parte, la Provincia di Milano è situata in un’area metropolitana tra le più inquinate d’Europa e alla
riduzione dei consumi deve corrispondere una riduzione delle emissioni inquinanti, con particolare riguardo
alle polveri di piccolo diametro (le cosiddette polveri sottili) che sono particolarmente nocive per la salute
umana.
E’ importante ricordare come nell’area metropolitana milanese, le azioni di contenimento dei consumi di
energia siano nate in prima istanza come risposta strategica al persistere di una emergenza ambientale che
occorreva affrontare con strumenti e mezzi di lungo periodo.
Già nel 2006, infatti, a seguito dell’emanazione della Direttiva comunitaria 2006/32/CE la Provincia di Milano
ha assunto l’impegno di ridurre di 35.000 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno i consumi finali di energia
primaria da conseguire nei settori civile e industriale. In termini di gas climalteranti l’obiettivo consiste
nell’evitare l’immissione in atmosfera circa 130.000 tonnellate di CO² all’anno.
Per raggiungere questi obiettivi la Provincia ha messo in campo una serie di iniziative, declinate in un Piano
di Azione per l’Efficienza Energetica e articolate secondo tre principali linee:
− definizione di un nuovo quadro normativo – il piano delle regole;
− attivazione di partenariati pubblico-privato con istituzioni finanziarie per il sostegno agli investimenti;
− diffusione delle informazioni, comunicazione, educazione e ricerca.
In questo contesto, non potevano mancare attività di ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie energetiche.
Il progetto High-Combi, qui presentato, si colloca nell’ambito del Programma ‘Specific Targeted Research
Projects – STREP’ del 6° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo, co-finanziato dall’Unione europea con lo
scopo di trovare delle combinazioni di tecnologie, sistemi e fonti rinnovabili ottimali per migliorare l’efficienza
energetica e per ridurre i consumi di energia nel settore residenziale e terziario.
Cristina Stancari
Assessore all’Ambiente, cave, bonifiche, risorse naturali e idraulica, energia.
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Introduzione
Negli ultimi anni c’è stato un forte incremento nella vendita di apparecchiature destinate alla climatizzazione
estiva degli edifici e conseguentemente un forte incremento dei consumi di energia. Circa il 49% dei consumi
finali europei di energia avviene nel settore residenziale e terziario. Un’indagine condotta in 15 paesi
dell’Unione europea ha evidenziato che per il solo condizionamento estivo si consumano circa 90.000 GWh di
energia elettrica, di cui 33.000 GWh imputabili alla Spagna e 27.000 GWh all’Italia.
L’assorbimento di energia elettrica per alimentare queste apparecchiature impone la necessità di disporre di
potenza elettrica di picco confinata in periodi limitati di non più di uno o due mesi all’anno. In Italia, in estate,
per produrre 27.000 GWh aggiuntivi di energia elettrica, occorre mettere in produzione l’equivalente di ben
18 centrali elettriche da 1.000 MW ciascuna che funzionano per solo due mesi l’anno, con costi dell’elettricità
prodotta molto elevati.
Per fare fronte a questo problema, l’Unione europea ha adottato politiche che promuovono la ricerca e l’utilizzo
di fonti rinnovabili per coprire i fabbisogni di raffrescamento estivo degli edifici.
La principale caratteristica del progetto dimostrativo High-Combi è stata di realizzare sistemi di raffrescamento
solare basati sull’utilizzo di particolari apparecchiature, dette Pompe di Calore ad Assorbimento, che utilizzano
il calore fornito da collettori solari per produrre acqua fredda destinata a raffrescare gli ambienti.
D’altra parte i fabbisogni più elevati di raffrescamento estivo si verificano in concomitanza dei più alti livelli di
insolazione e questa favorevole combinazione rende l’accoppiamento tra collettori solari termici e macchine
frigorifere ad assorbimento la soluzione ideale per il raffrescamento degli ambienti sia nelle aree continentali,
sia nelle aree mediterranee, sottoposte a temperature estive particolarmente elevate, senza dover ricorrere a
fonti tradizionali per produrre energia elettrica.
Tuttavia le principali problematiche risiedono nell’ancora scarsa conoscenza di tipo sistemico ingegneristico
e nella generale impreparazione sia dei progettisti, sia degli installatori, che non conoscono adeguatamente
queste tecnologie e le loro modalità di accoppiamento. Inoltre i costi ancora elevati dei sistemi solari, delle
pompe di calore ad assorbimento e la mancanza di esperienza in termini di operatività e manutenzione,
confinano tali tecnologie, seppur separatamente valide e normalmente commercializzate, in applicazioni di
nicchia e per lo più sperimentali.
I paesi del sud dell’Europa avranno un bisogno sempre più forte di raffrescamento estivo e questo provocherà
continui problemi di fabbisogno di potenza di picco con conseguenti rischi di blackout. Lo sviluppo di una solida
industria di sistemi di condizionamento elioassistiti può portare a notevoli benefici multipli: riduzione della
necessità di capacità elettrica utilizzata solo per pochi mesi all’anno, riduzione dei consumi di energia fossile
per produrre energia elettrica, riduzione di emissioni inquinanti, sviluppo di un mercato sia di componenti e
sistemi sia di competenze progettuali, sistemiche e manutentive.
Il progetto High-Combi offre pertanto un’opportunità unica per avviare un’azione di promozione dedicata alle
Piccole e Medie Imprese per la nascita di nuove attività imprenditoriali nel campo dei servizi per l’efficienza
energetica: progettazione, realizzazioni impiantistiche avanzate, servizi di manutenzione e assistenza, servizi
commerciali e finanziari.
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La pompa di calore
La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire energia termica da un ambiente a temperatura più
bassa ad un ambiente a temperatura più alta.
Dato che in natura il calore fluisce spontaneamente sempre e solamente da temperature più alte verso
temperature più basse, per far funzionare una pompa di calore occorre fornire energia. Generalmente questa
è fornita sotto forma di energia elettrica.
La pompa di calore più conosciuta e più diffusa è il frigorifero, utilizzato presso tutte le famiglie e in tutti i
settori commerciali e industriali.
La prima teoria del ciclo frigorifero è stata formulata da Sadi Carnot nel 1834 e la pompa di calore è stata
ideata da Lord Kelvin nel 1852, ma bisognerà aspettare la metà del ‘900 per una diffusione commerciale e di
massa del frigorifero così come lo conosciamo ora.
La tecnologia della pompa di calore è tutto sommato semplice e robusta; non è raro infatti trovare frigoriferi
degli anni ’50 ancora perfettamente funzionanti anche se un po’ decrepiti.
Tecnicamente la pompa di calore è costituita da un circuito chiuso percorso da uno speciale fluido, tipicamente
un gas frigorigeno che, a seconda delle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova, assume lo stato
di liquido o di vapore. Il circuito chiuso è costituito da:
− un Compressore
− un Condensatore
− una Valvola di espansione
− un Evaporatore
Il condensatore e l’evaporatore sono costituiti da scambiatori di calore, cioè tubi posti a contatto con un
fluido di servizio (che può essere acqua o aria) nei quali scorre il fluido frigorigeno. Questo cede calore al
condensatore e lo sottrae all’evaporatore.
I componenti del circuito possono essere sia raggruppati in un unico blocco, sia divisi in due parti (sistemi
“Split”), raccordati dai tubi nei quali circola il fluido frigorigeno.
Il fluido frigorigeno, durante il funzionamento all’interno del circuito, subisce le seguenti trasformazioni:
− Compressione: il fluido frigorigeno allo stato gassoso e a bassa pressione, proveniente dall’evaporatore,
viene portato ad alta pressione e nella compressione esso si riscalda;
− Condensazione: il fluido frigorigeno, proveniente dal compressore ad alta temperatura, cede calore verso
l’esterno, passando dallo stato gassoso a quello liquido;
− Espansione: passando attraverso la valvola di espansione il fluido frigorigeno liquido si raffredda
notevolmente trasformandosi parzialmente in vapore;
− Evaporazione: il fluido frigorigeno assorbe calore dall’esterno ed evapora completamente.
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Ciclo di funzionamento di una pompa di calore in modalità riscaldamento
ESTERNO
+12°C
Valvola
di espansione
Liquido a bassa pressione
Liquido ad alta pressione
INTERNO
+20°C
CALORE
da aria
esterna
CALORE
ceduto al
locale
Compressore
Evaporatore
Vapore ad alta
pressione
Vapore a bassa
pressione
Condensatore
Il vantaggio nell’uso della pompa di calore deriva dalla sua capacità di trasferire più energia termica di quella
elettrica impiegata per il suo funzionamento.
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L’efficienza di una pompa di calore nel funzionamento a caldo è misurata dal Coefficiente di Resa COP
(Coefficient Of Performance) che è il rapporto tra l’energia prodotta (calore ceduto all’ambiente da riscaldare)
e l’energia elettrica consumata per far funzionare la macchina mentre
ENERGIA DALL’AMBIENTE
(Rinnovabile)
nel funzionamento a freddo è misurata dall’Indice di Efficienza Elettrica
75%
EER (Energy Efficiency Ratio).
Il COP e l’EER sono variabili a seconda del tipo di pompa di calore e
delle condizioni di funzionamento ed hanno, in genere, valori prossimi
a 4. Questo vuol dire che per 1 kWh di energia elettrica consumato, il
sistema fornirà o sottrarrà 4 kWh di calore all’ambiente da climatizzare.
ENERGIA
CLIMATIZZAZIONE
100%
25%
ENERGIA AUSILIARE
(Elettricità o gas)
Per contro, il punto debole delle pompe di calore a compressione è che
consumano comunque un’energia pregiata come quella elettrica e nel caso dei condizionatori estivi, come
detto prima, costringe a mantenere in esercizio molte centrali elettriche per periodi di tempo molto limitati.
Ciclo di funzionamento di una pompa di calore in modalità raffrescamento
ESTERNO
+35°C
Valvola
di espansione
Liquido a bassa pressione
Liquido ad alta pressione
CALORE
ceduto
ad aria
esterna
INTERNO
+26°C
CALORE
dal locale
Compressore
Condensatore
Vapore ad alta
pressione
Vapore a bassa
pressione
Evaporatore
Le Pompe di Calore ad Assorbimento
Nelle Pompe di Calore ad Assorbimento, attraverso la combinazione di una soluzione liquido refrigerante/
assorbente e di una fonte di calore è possibile sostituire il compressore elettromeccanico ed evitare quindi il
consumo di energia elettrica. Per gli utilizzi tipici del settore del condizionamento, con acqua refrigerata ad una
temperatura al di sopra di zero gradi, come refrigerante viene utilizzata una soluzione liquida H²O/LiBr (acqua e
bromuro di litio). Diverse macchine utilizzano una pompa interna, che consuma una limitata quantità di energia
elettrica. L’effetto frigorifero si basa sull’evaporazione del refrigerante (acqua) all’interno dell’Evaporatore ad
una pressione molto bassa. Il refrigerante evaporato viene assorbito nell’Assorbitore, diluendo la soluzione
H²O/LiBr. Per rendere efficiente il processo di assorbimento, la soluzione diluita deve essere raffreddata. La
soluzione viene continuamente pompata nel Generatore, all’interno del quale viene rigenerata attraverso la
fornitura di calore (ad esempio, con acqua calda). Il refrigerante che esce dal Generatore viene condensato nel
Condensatore attraverso acqua di raffreddamento e da qui ritorna all’Evaporatore passando attraverso una
valvola di espansione.
Schema di una macchina frigorifera ad assorbimento.
Acqua
calda
Acqua di
raffreddamento
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GENERATORE
CONDENSATORE
ASSORBITORE
EVAPORATORE
Acqua di
raffreddamento
Acqua
refrigerata
Le potenze frigorifere tipiche delle macchine ad assorbimento sono dell’ordine di parecchie centinaia
di kW. Queste macchine possono essere alimentate con calore proveniente da bruciatori a gas, da reti di
teleriscaldamento, da impianti solari, da calore di recupero o da calore cogenerativo. Nel caso del progetto
High-Combi si utilizza il calore prodotto da collettori solari termici.
La temperatura richiesta per la sorgente calda è normalmente superiore agli 80°C per macchine a singolo
effetto ed il COP si mantiene in un campo compreso tra 0,6 e 0,8. Le macchine a doppio effetto con due stadi
di generazione richiedono temperature di funzionamento al di sopra dei 140°C, ma il COP, in questi casi, può
raggiungere valori prossimi a 1,2.
Il Solare Termico
I sistemi di riscaldamento solari sono ben conosciuti e generalmente consistono nell’accoppiamento di
collettori che producono acqua calda per insolazione diretta o diffusa con un sistema fluidodinamico in grado
di trasferire il calore dal collettore ai punti di utilizzo o a dei serbatoi per l’accumulo di acqua calda per usi
successivi.
Tali sistemi possono essere usati per riscaldare Acqua Calda Sanitaria (ACS) o per riscaldare gli ambienti. Il
calore può anche essere usato per applicazioni industriali o come sorgente energetica per altri usi, come
i dispositivi di raffreddamento. In molte zone climatiche un sistema di riscaldamento solare può fornire
percentuali molto alte di energia necessaria a produrre acqua calda per usi sanitari. Nelle fasce climatiche
mediterranee gli impianti solari sono in grado di coprire completamente questi fabbisogni ed è anzi frequente
un eccesso di produzione di acqua calda durante i periodi estivi, richiedendo lo svuotamento degli impianti
per non danneggiarli.
Ora, dato che la domanda di raffrescamento coincide con l’elevato irraggiamento solare, l’energia solare in
eccesso disponibile dai collettori può essere sfruttata per la climatizzazione estiva.
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L’accoppiamento tra collettori solari e pompe di calore ad assorbimento rende il sistema ideale per il
condizionamento estivo che, se alimentato nelle parti elettriche con pannelli fotovoltaici, può rendere il
condizionamento estivo completamente rinnovabile, senza alcun bisogno di integrazioni con fonti elettriche
e fossili in generale, evitando la necessità di dover utilizzare energia elettrica di picco confinata durante il
periodo estivo. Così facendo, l’uso dei collettori solari è quindi esteso a tutto l’anno, rendendo il sistema
finanziariamente interessante.
Il Progetto High-Combi
La finalità principale del progetto High-Combi è quello di sviluppare sistemi ad alta frazione solare tramite
la combinazione di differenti tecnologie ottimizzate per riscaldamento invernale, raffrescamento estivo,
stoccaggio del calore e strategie di controllo, al fine di contribuire allo sviluppo del mercato dell’energia solare.
Gli obiettivi principali del progetto sono:
− l’identificazione di varie possibili configurazioni di impianti solari per climatizzazione;
− l’analisi computazionale degli impianti solari e delle procedure di ottimizzazione utilizzando diverse
combinazioni di tecnologie;
− la realizzazione di ifferenti impianti dimostrativi;
− la sviluppo di strumenti software per il dimensionamento dei sistemi;
− il monitoraggio e la valutazione delle differenti tecnologie;
− la diffusione dei risultati a scala europea.
Nel corso del progetto, sono stati realizzati cinque impianti dimostrativi in quattro paesi europei (Grecia,
Italia, Spagna e Austria) con varie combinazioni di tecnologie, componenti e strategie di controllo. Sono state
esaminate tecniche innovative, componenti e configurazioni differenti. Il progetto ha come target utenti finali
medi e grandi che hanno carichi di riscaldamento e di raffrescamento durante tutto l’anno.
In Grecia, l’impianto dimostrativo High-Combi è stato realizzato in un edificio terziario, nei locali del Centro
per le Energie Rinnovabili e Risparmio (CRES) a Pikermi, in Attica.
In Italia, l’impianto è stato realizzato presso il parco dell‘Idroscalo di Milano. L’Idroscalo è un lago artificiale
costruito nel 1930 che oggi viene utilizzato come centro per attività ricreative con due milioni di visitatori
all’anno.
In Spagna, l’edificio scelto per la realizzazione dell’impianto dimostrativo è un edificio di nuova concezione, nel
centro di Barcellona. L’edificio comprende un centro di assistenza sanitaria e un certo numero di appartamenti
di edilizia sociale per persone anziane.
In Austria sono stati progettati e realizzati due impianti dimostrativi di cui il primo presso la sede del Comune
e del Centro Servizi della città di Gleisdorf ed il secondo presso la sede della società Steweag Feistritzwerke
GmbH (un fornitore regionale di energia e di acqua).
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Mappa dei paesi partecipanti Austria, Germania , Grecia, Italia, Romania, Spagna e degli impianti
dimostrativi installati in Atene, Barcellona, Gleisdorf, Graz e Milano.
Inoltre al fine di valutare il potenziale di penetrazione di questi sistemi di climatizzazione nel mercato europeo,
è stata effettuata un’apposita analisi di mercato. Le fasi di commissioning degli impianti e di monitoraggio dei
risultati continueranno per i prossimi due anni.
Gli impianti di dimostrazione High-Combi danno un notevole contributo alla promozione e diffusione del
know-how necessario per i futuri sviluppi in questo settore. Le procedure di messa in servizio e i risultati di
monitoraggio potranno anche essere di stimolo per replicare simili installazioni.
Gli obiettivi
Gli obiettivi del progetto
In applicazioni di grandi dimensioni, ad esempio nei condominii o negli alberghi, i sistemi solari termici
forniscono in genere solo acqua calda per usi sanitari, che coprono frazioni solari molto basse, nell’ordine
del 10%. La ragione è che grandi aree di collettori, necessarie per ottenere frazioni solari maggiori, causano,
in estate, problemi di ristagno con temperature molto elevate. Questo problema è ancora più rilevante nei
paesi dell’Europa meridionale, caratterizzati da stagioni di riscaldamento piuttosto brevi e insolazioni molto
elevate. Di conseguenza, la quota di mercato dei sistemi solari combinati è ancora molto bassa. Il progetto
High-Combi intende dimostrare che è possibile superare questo problema usando il surplus di energia estiva
per il raffrescamento degli ambienti.
Pertanto, una combinazione di riscaldamento solare in inverno e raffrescamento in estate, oltre alla produzione
di acqua calda sanitaria, può consentire la realizzazione di alte frazioni solari e risultare conveniente dal punto
di vista economico grazie al doppio utilizzo del campo solare e degli altri componenti del sistema.
Tra gli obiettivi scientifici e tecnologici del progetto High-Combi si possono enumerare:
− uno sviluppo progettuale integrato, comune per tutti i sistemi;
− la realizzazione di sistemi combinati di riscaldamento e di raffreddamento per impianti dimostrativi in
quattro paesi europei (Grecia, Austria, Italia, Spagna);
− la risoluzione dei problemi di ristagno del circuito collettore grazie all’ulteriore utilizzo dei collettori solari
termici per il raffrescamento;
− il raggiungimento di alte frazioni solari;
− lo sviluppo di strategie di controllo ottimizzate per consentire buoni rendimenti solari e un funzionamento
economico per la climatizzazione estiva.
Un obiettivo importante riguarda la possibilità di trasferire di know how tra i diversi team di ricerca e di
progettazione, consentendo di imparare gli uni dagli altri. Dal monitoraggio degli impianti si conta inoltre
di ricavare informazioni utili da trasferire ai comparti produttivi di settore per l’ottimizzazione industriale di
sistemi combinati riscaldamento/raffrescamento solare, abbattendone drasticamente i costi.
Attualmente il costo di un sistema di riscaldamento e raffrescamento solare basato su accumuli termici e
macchine ad assorbimento per una villetta monofamiliare costa intorno ai 50.000 Euro, cifra decisamente
fuori mercato e insostenibile per le famiglie. Tuttavia un abbattimento dei costi a 5.000 Euro, può rendere tale
sistemi interessanti commercialmente e alcuni istituti di ricerca che hanno partecipato al progetto si sono
già posti l’obiettivo di ideare e sperimentare package compatti per la diffusione commerciale a grande scala.
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I partecipanti al progetto
Il team del progetto High-Combi è costituito da 12 partner provenienti da sei paesi europei (Austria, Germania,
Grecia, Italia, Romania e Spagna). Il consorzio comprende Istituti di ricerca, Piccole e Medie Imprese (PMI),
Università ed infine gli enti che hanno ospitato e realizzato gli impianti dimostrativi. Il costo globale del
progetto è di 2,54 milioni di Euro, dei quali il 20% è dedicato alle attività di ricerca e sviluppo, il 70% agli
interventi dimostrativi e il 10% alle attività di accompagnamento. Il contributo comunitario è di 1,15 milioni
di Euro.
Nome
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CRES
NOA
SOLE SA
AEE INTEC
S.O.L.I.D.
FRAUNHOFER-ISE
SIG Solites
POLIMI
Provincia di Milano
AIGUASOL
PMHB
UOR
Funzione
Istituto di ricerca
Istituto di ricerca
PMI
Istituto di ricerca
PMI
Istituto di ricerca
Istituto di ricerca
Università
Ente pubblico territoriale
PMI
Ente pubblico
Università
Paese
Grecia
Grecia
Grecia
Austria
Germania
Germania
Germania
Italia
Italia
Spagna
Spagna
Romania
CRES - (Grecia)
Il Centro per le fonti energetiche rinnovabili è un ente pubblico controllato dal Ministero dello Sviluppo Segretariato generale della ricerca e tecnologia. Il CRES è attivo nel campo delle Fonti di Energia Rinnovabili
(RES), dell’uso razionale dell’energia (RUE) e del risparmio energetico (RES). Il suo scopo primario è quello
di promuovere le applicazioni tecnologiche nei suddetti settori sia a livello nazionale ed internazionale. Il
CRES agisce come consulente per lo Stato greco e gode di una grande reputazione sia a livello nazionale che
internazionale.
Osservatorio Nazionale di Atene (NOA)
L’Energy Conservation Group (GREC) presso l’Istituto per la Ricerca Ambientale e Sviluppo Sostenibile (IERSD)
a NOA, è attivo attraverso la ricerca e lo sviluppo nei settori delle fonti energetiche rinnovabili, il risparmio
energetico, la costruzione fisica e le simulazioni e diagnosi energetiche e di adeguamento dell’edificio,
dell’ambiente interno, il raffrescamento solare, i grandi impianti solari termici, la radiazione solare e le
misurazioni meteorologiche, lo sviluppo di software in materia.
Sole SA (Grecia)
Sole SA è stata la prima società greca a essere coinvolta nel settore delle energie rinnovabili, dal 1974,
e produce collettori solari termici, scaldabagni solari e scaldacqua solari compatti per cui mantiene una
posizione di leadership nel mercato europeo dell’energia solare. Le applicazioni includono: la produzione di
acqua calda per uso domestico o di processo, il riscaldamento di ambienti e piscine, sistemi di climatizzazione
ad energia solare.
AEE INTEC Istituto per le Tecnologie Sostenibili (Austria)
AEE - INTEC è stata fondata nel 1988 come associazione indipendente di ricerca. L’obiettivo delle attività
di ricerca è l’uso efficiente dell’energia e delle risorse, lo sviluppo di tecnologie e strategie che consentano
l’utilizzo diffuso della tecnologia solare per una fornitura di energia ecologicamente compatibile.
S.O.L.I.D. GmbH (Germania)
Dal 1992 S.O.L.I.D. GmbH ha progettato e costruito grandi impianti solari per la produzione di ACS e
climatizzazione. Nel 1994 è stato costruito il primo sistema di teleriscaldamento e nel 1995 il primo impianto
solare è stato dato in gestione BOT (build-operate-transfer). Con il suo know-how per impianti solari di grandi
dimensioni (oltre 100 m²), SOLID è una delle aziende leader a livello mondiale nel campo del raffrescamento
solare, degli impianti di teleriscaldamento, delle case plurifamiliari, di ospedali e piscine.
Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE (Germania)
L’Istituto Fraunhofer per i sistemi ad energia solare fa parte della Fraunhofer Society, la principale
organizzazione per la ricerca applicata in Germania. L’Istituto promuove attivamente lo sviluppo di tecnologie
energetiche rinnovabili e la loro integrazione nelle infrastrutture energetiche esistenti a livello internazionale
e sviluppa sistemi, componenti, materiali e processi per l’utilizzo termico dell’energia solare, l’architettura
solare, il fotovoltaico, l’energia chimica, lo stoccaggio e l’uso razionale dell’energia.
SIG Solites - Steinbeis Innovation GmbH (Germania)
Il Centro per l’Innovazione Steinbeis per impianti solari e sistemi sostenibili di energia termica è una
organizzazione non-profit per il trasferimento di tecnologia dello stato di Baden-Württemberg. SIG gestisce
la rete tedesca di esperti per lo stoccaggio di calore stagionale ed i suoi esperti sono consulenti dei ministeri
tedeschi per l’ambiente e l’economia in materia di sviluppo tecnologico e di ricerca sul solare termico.
Politecnico di Milano (Italia)
Il Politecnico di Milano è una grande università di scienza e tecnologia che forma ingegneri, architetti e
disegnatori industriali attraverso una ampia varietà di innovativi corsi di specializzazione, con grande
attenzione per tutti gli aspetti dell’istruzione. Il Dipartimento di Energetica si occupa di attività di formazione
e di ricerca in vari campi che vanno dalla progettazione dei processi energetici alla la gestione dei sistemi ed
alla fisica per l’edilizia.
Provincia di Milano (Italia)
La Provincia di Milano è un ente di governo locale che rappresenta 135 comuni (compresa la città di Milano)
della Regione Lombardia. La Provincia di Milano governa la più grande area metropolitana in Italia, abitata
da oltre 3 milioni di abitanti, e si trova al centro di una delle regioni più densamente popolate d’Europa. La
Provincia di Milano, attraverso il suo Settore Energia, si occupa dell’uso razionale dell’energia e dello sviluppo
delle fonti energetiche rinnovabili.
AIGUASOL (Spagna)
AIGUASOL è stato costituito da un gruppo di ricercatori della Universitat Politecnica de Catalunya (UPC), e opera
nel settore dei sistemi avanzati ad energia solare termica: collettori solari efficienti per applicazioni con medie
temperature, raffreddamento ad assorbimento solare, serbatoi di stoccaggio di acqua calda, la simulazione
dinamica di sistemi solari, sistemi solari ad aria per il raffreddamento, essiccamento e riscaldamento degli
ambienti, la simulazione e la costruzione di sistemi solari.
PMHB (Spagna)
Il Patronat Municipal de l’Habitatge de Barcelona (PMHB) è un’agenzia della città di Barcellona, fondata nel
1927 allo scopo di promuovere alloggi a prezzi accessibili per soddisfare le diverse esigenze sociali della città
di Barcellona. Negli ultimi anni ha aumentato la sua attività e si è affermata come uno strumento importante
nella promozione di alloggi popolari e abitazioni sociali, oltre ad essere il responsabile principale del parco
alloggi pubblici in città.
Università di Oradea (Romania)
L’Università di Oradea è un’università statale con circa 20.000 studenti, dottorandi e post-laurea in 18 facoltà
e 4 istituti superiori, ed una serie di soggetti attivi in specifici campi di ricerca quali le fonti energetiche
rinnovabili, con particolare attenzione sulla geotermia e l’energia solare. La Facoltà di Ingegneria Energetica
ha un corso di laurea di specializzazione in fonti energetiche rinnovabili ed un corso Master di specializzazione
in utilizzo dell’energia geotermica e solare.
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Gli impianti dimostrativi
L’impianto italiano
Idroscalo di Milano
Informazioni generali
Proprietario
Posizione
Edificio
In uso da
Area climatizzata
Descrizione dell’impianto
Provincia di Milano
Milano
Edificio polifunzionale
Dicembre 2011
700 m²
Vista dell’interno dell’edificio
Vista dei panelli solari sulla copertura
L’impianto dimostrativo italiano del progetto HighCombi è stato realizzato nel Parco Idroscalo ubicato a
est della città di Milano, presso la Casa dello Sport, in
un edificio che ospita varie attività sportive, una sala
medica, un bar e una sala polifunzionale. L’Idroscalo
venne inaugurato nel 1930 come aeroporto per
idrovolanti e oggi è utilizzato come centro per attività
ricreative con due milioni di visitatori all’anno.
Il budget totale della Provincia di Milano ammonta
a 312.000 Euro dei quali 250.000 destinati alla
realizzazione dell’impianto dimostrativo con un
contributo comunitario di 115.000 Euro. Il progetto
è stato realizzato in collaborazione tra il Servizio
Tecnico dell’Idroscalo, il Settore Energia della
Direzione Centrale Ambiente della Provincia di
Milano e il Politecnico di Milano che ha curato la
progettazione dell’impianto e ne segue la fase di
monitoraggio dei risultati.
Prima di realizzare l’impianto dimostrativo, la
Provincia di Milano ha deciso di ristrutturare
completamente l’edificio scelto per ospitare l’impianto
combinato di riscaldamento e raffrescamento con
fonte solare. Particolare attenzione è stata dedicata
alla riqualificazione dell’involucro edilizio con
l’obiettivo di raggiungere la classificazione “Edificio
ad Energia Quasi Zero”.
Tutto l’involucro edilizio esistente è stato quindi
riqualificato innalzandolo in Classe energetica “A” con
un isolamento “a cappotto” e un fabbisogno di energia
inferiore ai 30 kWh/m² con un ulteriore investimento
di 120.000 Euro.
Infine è prevista la realizzazione di un impianto
fotovoltaico in grado di coprire il fabbisogno
elettrico totale dell’edificio e degli impianti con un
investimento aggiuntivo di 60.000 Euro.
Con questi due ulteriori interventi ci si aspetta
che il fabbisogno energetico per il riscaldamento,
il raffreddamento e la produzione di acqua calda
sanitaria per La Casa dello Sport sia vicino allo Zero.
Descrizione generale del sistema
Vista dell’impianto High-Combi
L’impianto è operativo da luglio del 2011 ed è
incentrato su un campo di collettori solari termici
collegato ad un accumulo di calore che alimenta una
pompa di calore ad assorbimento che provvede al
riscaldamento invernale e al raffrescamento estivo.
Due pompe di calore a compressione sono utilizzate
19
L’impianto italiano
come riserva nei casi di insolazione insufficiente. E’
prevista anche la produzione di acqua calda per usi
sanitari durante tutto l’anno.
Il cuore del sistema, che si propone di dimostrare
che è possibile riscaldare e raffreddare gli edifici
con sistemi solari senza utilizzare massicciamente
energia elettrica, consiste nei collettori solari e
nell’assorbitore. L’impianto dimostrativo italiano
segue lo stesso approccio degli altri impianti di
dimostrazione per quanto riguarda la configurazione,
puntando su una combinazione ottimizzata di
riscaldamento e raffreddamento massimizzando così
la frazione solare.
20
Il sistema è costituito principalmente da:
− un campo solare con una superficie assorbente
di 146 m² composto da 64 collettori piani con
superficie selettiva, inclinati di 30° e collegati in 8
serie parallele, che possono produrre 62.700 kWh
di energia termica. Questa energia termica sarà
utilizzata principalmente per il riscaldamento
(53%) e il resto sarà utilizzato per l’ACS (21%)
e l’alimentazione della pompa di calore ad
assorbimento (raffrescamento solare, 26%);
− un sistema di stoccaggio del calore basato su due
accumuli principali da 10 m³ e da 8 m³, un buffer
da 4 m³ e un accumulo per Acqua Calda Sanitaria
da 500 litri;
− un Gruppo ad Assorbimento Monoblocco (GAM)
completo di torre di raffreddamento per la
produzione di acqua refrigerata;
− due pompe di calore a compressione di cui una
ad acqua-acqua in assetto invernale da 20 kW di
potenza termica e una ad aria-acqua da 60 kW in
assetto invernale e da 55 kW in assetto estivo;
− una unità di trattamento aria (UTA) che alimenta
un sistema di aria primaria;
− una rete di distribuzione di acqua calda o
refrigerata basata su ventilconvettori per il
riscaldamento e il raffrescamento;
− un sistema di monitoraggio e controllo.
L’impianto così realizzato permette di coprire
un’elevata quota parte del fabbisogno termico e
frigorifero annuale attraverso l’uso di energia solare.
La copertura della restante parte del fabbisogno
avviene attraverso l’utilizzo di energia elettrica per
l’alimentazione delle pompe di calore, eliminando
di fatto la necessità di approvvigionamento di gas
naturale non presente in loco.
Schema semplificato dell’impianto
Utenze
Pannelli solari
Pompa di
calore ad
assorbimento
Pompa di
calore
aria-acqua
ACS
acqua
calda
sanitaria
Accumulo acqua
calda
33
(10m + 8m3 )
Pompa di
calore
acqua-acqua
Utenze
Caratteristiche Tecniche
Produzione pannelli solari
Tipo di collettori: piani selettivi
Superficie captante: 160 m² (lordi)
Prestazione attese del sistema: 62.700 kWh/a
Per riscaldamento solare: 33.200 kWh/a (5 mesi)
Per raffrescamento solare: 16.300 kWh/a (7 mesi)
Per ACS: 13.200 kWh/a (12 mesi)
Fabbisogni
ACS: 24.000 kWh/a (quasi la totalità del carico è
soddisfatta in estate con il solare)
riscaldamento: 59.000 kWh/a
raffrescamento: 23.000 kWh/a
Raffrescamento solare
Tecnologia: ciclo chiuso
Capacità nominale: 35 kW
Tipo di sistema: Refrigeratore ad Assorbimento (LiBr)
Quota dei fabbisogni di raffrescamento coperta: 45%
Configurazione
Accumulo termico: 22,5 m³ di acqua (10m³ + 8m³
accumuli principali; 4m³ buffer; 0,5m³ ACS)
Accumulo raffrescamento: 4m³
Sistema di riscaldamento ausiliario: 20 kW PdC
acqua-acqua, 60 kW PdC aria-acqua
Sistema di raffreddamento ausiliario: 55 kW PdC
aria-acqua
L’impianto greco
CRES di Atene
Informazioni generali
Proprietario
Posizione
Edificio
In uso da
Area climatizzata
CRES
Pikermi, Attica
Edificio per uffici
Dicembre 2011
472 m²
Descrizione dell’impianto
L’impianto è stato realizzato in un edificio terziario
esistente, presso la sede del Centro per le Fonti di
Energia Rinnovabili e il Risparmio Energetico - CRES
ad Atene, in Grecia.
L’edificio si sviluppa su 427 m² con un volume di 1296
m³, che è la dimensione media tipica degli uffici e
degli edifici multifamiliari. L’edificio è stato costruito
nel 2000 ed è stato inizialmente utilizzato come
laboratorio. Nel 2008 l’edificio è stato rinnovato ed è
attualmente utilizzato come ufficio.
Vista dell’edificio
21
Vista del campo solare
Descrizione generale del sistema
L’impianto greco è in funzione da dicembre 2011.
Il progetto dell’impianto prevede collettori solari
termici, un accumulo sotterraneo stagionale di
energia termica, una macchina per il raffrescamento
alimentata dai collettori solari, una torre di
raffreddamento e una pompa di calore.
Per il riscaldamento l’acqua calda viene fornita
all’edificio ad una temperatura di 70°C. Durante
i periodi di bassa domanda, come l’autunno, una
grande quantità di energia termica viene accumulata
per essere recuperata nel successivo periodo di
riscaldamento. La pompa di calore, che serve come
sistema ausiliario, è alimentata dall’energia solare
con conseguente aumento del COP.
Per il raffrescamento la macchina ad assorbimento
fornisce acqua refrigerata a 7°C.
L’energia termica, mediante acqua calda oltre i 65°C,
alimenta il processo di raffrescamento.
La frazione solare è stimata intorno all’85% del
fabbisogno totale di energia termica.
Caratteristiche Tecniche
Riscaldamento solare
Tipo di collettori: piani selettivi
Vista del serbatoio di accumulo sotterraneo
Superficie captante: 149,5 m² (lordi)
Carico di riscaldamento: 12.300 kWh/a
Raffrescamento solare
Tecnologia: ciclo chiuso
Capacità nominale: 35 kW
Tipo di sistema: Assorbimento (LiBr)
Carico di raffrescamento: 19.400 kWh/a
Configurazione
Accumulo termico: 58 m³ (sotterraneo ad acqua)
Sistema di riscaldamento ausiliario: pompa di calore
acqua-acqua alimentata dai collettori solari
Capacità nominale: 18 kW
COP: 7
L’impianto spagnolo
Patronat Municipal
de Barcelona
Informazioni generali
PMHB Barcelona
Proprietario
Barcellona
Posizione
Centro
sanitario e
Edificio
residenza anziani
Dicembre 2011
In uso da Area climatizzata 3.700 m²
Descrizione dell’impianto
22
L’impianto pilota spagnolo è installato in un edificio di
nuova concezione, nel centro di Barcellona. L’edificio,
di proprietà del Patronat Municipal de l’Habitatge
de Barcelona, comprende un centro di assistenza
sanitaria nei tre piani inferiori, e 32 appartamenti
di edilizia sociale per le persone anziane nei piani
superiori. L’edificio è stato progettato e costruito
secondo i criteri di ottimizzazione di AIGUASOL
(Società di consulenza in materia energetica),
attraverso la simulazione dettagliata e la proposta
di diverse soluzioni di ottimizzazione energetica (tra
cui gli spessori ottimali dell’isolamento termico, la
tipologia di infissi da utilizzare e le dimensioni e
proporzioni dei balconi).
Descrizione generale del sistema
Il sistema installato è composto da un campo solare
di 200 m², un serbatoio di accumulo stratificato, un
refrigeratore ad assorbimento, una pompa di calore
a compressione ed una caldaia a condensazione.
L’opzione relativa all’installazione di scambiatori di
calore geotermici è stata ignorata, a causa di costi
di investimento elevati rispetto ai ritorni ottenibili.
Inoltre la domanda di calore in inverno è bassa e
viene facilmente coperta dall’energia solare.
Il processo di ottimizzazione ha condotto ad una
temperatura di alimentazione ottimale per la
pompa di calore ad assorbimento (75-80°C), per
l’inclinazione ottimale dei collettori solari (25°) e per
il rapporto specifico di accumulo del calore (35 l/m²).
I componenti principali dell’impianto High-Combi
spagnolo sono:
− il campo solare a tubi evacuati
− l’acqua come fluido del circuito primario
− una pompa di calore ad assorbimento di 70 kW di
potenza di raffreddamento
− torre di raffreddamento
Vista posteriore del centro sanitario
Vista del campo solare sulla copertura dell’edificio
− pannelli radianti
climatizzazione
− deumidificazione
a
pavimento
Caratteristiche Tecniche
Riscaldamento solare
Tipo di collettori: tubi evacuati
Superficie captante: 200 m² (lordi)
Raffrescamento solare
Capacità nominale: 70 kW
Tipo di sistema: Assorbimento (LiBr)
Prestazioni attese del sistema
Raffrescamento: 60.418 kWh/anno
Riscaldamento: 11.664 kWh/anno
ACS: 49.487 kWh/anno
Configurazione
Accumulo termico: 9 m³
per
la
L’impianto austriaco
Municipio e Centro Servizi
di Gleisdorf
Informazioni generali
Proprietario
Posizione
Edificio
In uso da
Area climatizzata
Descrizione generale del sistema
Municipio di Gleisdorf
Gleisdorf
Terziario
Luglio 2008
2.533 m²
Vista del campo con alberi solari.
L’energia per la climatizzazione è generata mediante
due differenti tecnologie: una pompa di calore ad
assorbimento ed un sistema “desiccant cooling”
(DEC). Il sistema “desiccant cooling” fornisce il
trattamento aria del Centro Servizi e la pompa di
calore ad assorbimento fornisce la potenza frigorifera
di entrambi gli edifici.
La distribuzione dell’energia frigorifera avviene
tramite ventilconvettori nel Municipio e con pannelli
radianti a soffitto nel Centro Servizi.
Due campi solari con differente orientamento
sono integrati nel sistema. Un campo è situato
sul tetto del Centro Servizi e l’altro si trova su
quattro cosiddetti “alberi solari”. Il calore generato
viene conservato in un accumulatore di calore. Un
collegamento alla rete di teleriscaldamento serve
come riserva. Il riscaldamento degli ambienti avviene
tramite radiatori e pannelli radianti a pavimento nel
Municipio e tramite elementi nel soffitto nel Centro
Servizi.
Caratteristiche Tecniche
Collettori isolari installati sulla copertura del
Service Center.
Rappresentazione schematica dei flussi energetici
2
302 m collettori solari
torre di
raffreddamento
accumulo caldo
26/30°C
85 kW
4.6 m3
accumulo freddo
8°C; 1m
3
80...90°C
140 kW
35 kW
8/14°C
78...88°C
50 kW
teleriscaldamento
190 kW
POMPA DI CALORE
AD ASSORBIMENTO
WFC 10 - 35 kW
riscaldamento
ambiente (o edificio)
ventilconvettori
Town Hall, 10/20°C
pannelli radianti (o soffitto radiante)
Raffrescamento solare (pompa di calore ad
assorbimento)
Tecnologia: ciclo chiuso
Capacità nominale: 35 kW
Tipo di sistema: Assorbimento
Carico di raffrescamento: 28.748 kWh/a
Service center 16/19°C
scambiatore di rigenerazione
(o calore di rigenerazione)
65 kW / 80°C
aria espulsa
Riscaldamento solare
Tipo di collettori: piani selettivi
Superficie captante: 302 m²
Carico di riscaldamento: 12.300 kWh/a
umidificatore
aria esterna
32° C
DEC - Sistema Desiccant Cooling
aria di ritorno (o estratta) dall’ambiente
26°C
aria in mandata all’ambiente
(o al Service Center)
18°C
3
6250 m /h
Descrizione dell’impianto
Nell’ambito della ristrutturazione del Municipio e
della costruzione di nuovi locali per il Centro Servizi
per la città di Gleisdorf in Austria è stato realizzato
un impianto di climatizzazione solare. Il sistema
solare fornisce entrambi gli edifici di climatizzazione
ed acqua calda sanitaria.
Raffrescamento solare (DEC)
Tecnologia: ciclo aperto
Capacità nominale: 6.250 m³/h (35 kW)
Tipo di sistema: ruota deumidificante a gel di silice
Carico di raffrescamento: 19.649 kWh/a
Configurazione
Accumulo termico: 4,6 m³
Accumulo frigorifero: 1 m³
Sistema di riscaldamento ausiliario: teleriscaldamento
Rendimenti
COP (senza sistema DEC): 5
23
L’impianto austriaco
Feistritzwerke Steweag
di Gleisdorf
Descrizione dell’impianto dimostrativo
Informazioni generali
Proprietario
Feistritzwerke STEWEAG GmbH
Posizione
Gleisdorf
Edificio
Terziario
In uso da
Luglio 2010
Area climatizzata 1.000 m²
24
Vista dell’edificio uffici di Steweag
Gli uffici della Steweag Feistritzwerke GmbH (un
fornitore regionale di energia e di acqua) si trovano
a Gleisdorf e sono stati dotati di un sistema di
climatizzazione solare nel giugno 2010.
Descrizione generale del sistema
L’energia termica solare è prodotta da un campo
solare di 64 m² e viene accumulata in cinque
serbatoi di calore da 2 m³ ognuno. Uno di questi
accumuli è dotato di uno stratificatore. Tale
accumulo ad alta temperatura può essere utilizzato
indipendentemente dagli altri. Il calore per il
refrigeratore ad assorbimento viene prelevato dal
serbatoio ad alta temperatura. L’acqua fredda prodotta
viene portata direttamente ai pannelli radianti a
soffitto senza stoccaggio intermedio per evitare il
consumo di elettricità di una pompa di circolazione.
Per permettere al refrigeratore di produrre l’effettivo
carico di raffreddamento istantaneo richiesto
dall’edificio viene operata una regolazione dinamica
di controllo della potenza di raffreddamento. Ciò è
realizzato mediante il controllo delle portate e delle
temperature nei circuiti idraulici del refrigeratore. Il
riscaldamento degli ambienti avviene con pannelli
radianti a soffitto e con radiatori. Durante la stagione
di riscaldamento tre cogeneratori, una caldaia a
condensazione a gas naturale e una pompa di calore
servono come riserva. Il calore in eccesso viene
ceduto a una rete locale di teleriscaldamento.
Caratteristiche Tecniche
Pompa di calore ad assorbimento
Rappresentazione schematica dei flussi energetici
TORRE DI
RAFFREDDAMENTO
COLLETTORI SOLARI
2
64 m
57 Kw, 24/30 °C
3
33KW
85°C
10 m ACCUMULO
75/68 °C
27 kW
CALDAIA A GAS
NATURALE (METANO)
POMPA DI CALORE
AD ASSORBIMENTO
19 kW
250 Kw
3 COGENERATORI AD
OLIO VEGETALE E GAS
NATURALE
35+18+16 kW th
20+8+2 kW el
Raffrescamento solare
Tecnologia: ciclo chiuso
Capacità nominale: 19 kW
Tipo di sistema: pompa di calore ad assorbimento
Carico di raffrescamento: 13.354 kWh/a
19 kW
16/19 °C
POMPA DI CALORE
GEOTERMICA
15 Kw
Riscaldamento solare
Tipo di collettori: piani selettivi
Superficie captante: 64 m²
PANNELLI RADIANTI
(O SOFFITTO
RADIANTE)
RISCALDAMENTO
AMBIENTE (O EDIFICIO)
Configurazione
Accumulo termico: 10 m³
Sistema di riscaldamento ausiliario: cogenerazione
ad olio vegetale
60 kW
Rendimenti COP: 5
L’applicazione software
Descrizione del programma software
Nell’ambito del progetto High-Combi è stato
realizzato uno strumento di calcolo (software)
che mostra, attraverso simulazioni, le potenzialità
dell’energia solare nel soddisfare gran parte del
fabbisogno di energia termica degli edifici in termini
di riscaldamento, di raffrescamento, ed acqua calda
sanitaria.
climatiche, ecc), campo collettori solari, accumulo
stagionale, pompa di calore ad assorbimento, sistema
ausiliario e risultati.
Il software è disponibile sul sito web del progetto
High-Combi:
www.highcombi.eu/deliverables
Il software ha l’obiettivo di contribuire alla
ottimizzazione dell’operatività del sistema di
produzione di energia.
La schermata principale del software riporta lo
schema di simulazione del sistema.
Nell’ambito del progetto High-Combi sono stati
analizzati tre sistemi concettuali:
− un sistema solarcombi-plus;
− un sistema solarcombi-plus con accumulo
stagionale costituito da sonde geotermiche;
− un sistema solarcombi-plus con un accumulo
interrato stagionale di acqua calda.
Il software consente:
− un’analisi energetica complessiva di ogni
componente;
− input ed output del sistema visualizzati in una
modalità semplice per l’utente;
− un’analisi dei costi;
− un confronto dell’impianto solare con quello
di riferimento, (caldaia a gas e refrigeratore
elettrico).
I risultati della simulazione rappresentano un’analisi
economica, energetica ed ambientale. Attraverso
l’analisi economica si può stimare l’entità del
finanziamento necessario per rendere l’investimento
sostenibile.
Il menu del software è costituito da cinque schede
che riportano differenti informazioni in relazione
alla particolare configurazione di ciascun impianto
realizzato: menu principale, informazioni generali
(parametri di simulazione, informazioni meteo-
25
Il team di lavoro
Il team di lavoro italiano
Provincia di Milano - Settore Energia
Stefano Bardo
Giuseppe Bono
Giuseppe Giambersio
Michele Loizzo
Paolo Timoni
Michela Vacchini
Sergio Zabot
Provincia di Milano - Settore Idroscalo
Giovanni Belloni
Alberto di Cataldo
Ernesto Valerio Garagiola
Giannandrea Garavaglia
Politecnico di Milano
Aristotelis Aidonis
Marcello Aprile
Osama Ayadi
Marco Calderoni
Antoine Frein
Alberto Mauro
Mario Motta
27
High-Combi
Provincia di Milano
Settore Qualità dell’Aria Rumore ed Energia
Corso di Porta Vittoria 27
20122 MILANO
www.provincia.milano.it/ambiente/energia/
www.highcombi.eu/deliverables