Dopo la laurea in Lingue e letterature orientali a Venezia, perfeziona i suoi studi a Londra presso la School of Oriental and African Studies (SOAS) e a Oxford. Ha viaggiato e vissuto in diversi paesi del Vicino, Medio ed Estremo Oriente; in particolare, ha trascorso lunghi periodi in Iran e in Asia centrale. Nel 1982 è diventato curatore della sezione islamica del Museo del Bargello di Firenze. Nel 1993 ha ideato e organizzato la mostra “Eredità dell’Islam - Arte islamica in Italia”, la prima di questo genere nel nostro Paese. Nel 2003-2004 ha partecipato a una missione del Ministero degli Affari Esteri a Baghdad, finalizzata a recuperare reperti archeologici e opere d’arte. Negli ultimi anni ha collaborato con la “al-Sabah Collection” in Kuwait. È professore ordinario di Archeologia e storia dell’arte islamica all’Università degli Studi di Udine. Nel corso della sua carriera accademica ha insegnato anche all’Università di Venezia e all’Università Cattolica di Milano. È autore di oltre centoventi pubblicazioni scientifiche. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in inglese, spagnolo, francese e tedesco. François Bœspflug è professore emerito di Storia delle religioni alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Strasburgo. Specialista di iconografia cristiana fin dalla sua tesi, dedicata ai diversi problemi della rappresentazione di Dio nell’arte, insegna anche al Centro Sèvres di Parigi e coordina un seminario all’Istituto di Ricerca e di storia dei testi (CNRS, Parigi). Ha ottenuto la Chaire du Louvre, in cui ha svolto un programma in cinque tappe sul tema “Il Dio dei pittori e degli scultori”. Tra i suoi libri più importanti: Dio nell’arte. Sollicitudini Nostrae di Benedetto XIV (1745) e il caso Crescentia di Kaufbeuren (Editrice Marietti, 1986) e Le immagini di Dio. Una storia dell’eterno nell’arte (Einaudi, 2012). Dopo gli studi di teologia protestante compiuti a Halle, a Strasburgo e a Parigi, si specializza in cultura indiana presso le Università di Losanna e di Parigi. Compie lunghi soggiorni in Maharashtra, dove studia le caste intoccabili e la loro conversione al Buddhismo. Nel 2001 arriva al Museo Rietberg di Zurigo per uno stage. Nel 2003 diventa assistente curatore e nel 2006 curatore effettivo del Dipartimento di arte indiana. Insegna inoltre Buddhismo e Induismo all’Università di Zurigo.Tra i suoi studi più significativi si ricordano Mahar, buddisti e dalit. Conversione religiosa ed emancipazione socio-politico nel Maharashtra contemporaneo (2005) e Religione popolare e pratiche ascetiche. Nuovi studi sul Mahima Dharma (2008).