continua lettura - Bioedilizia misurazioni e consulenza

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Che cos’è la bioedilizia?
Sotto il nome di Bioedilizia o Bioarchitettura rientrano le conoscenze che permettono
l’integrazione armoniosa di un immobile, non solo nell’ambiente, ma anche nella vita
delle persone rivalutando la cultura abitativa.
L’abitazione dovrebbe risvegliare nelle persone lo spirito libero, oltre a rispettare la
dignità e la salute. Al centro dell’edilizia dovrebbero esserci l’uomo e la sua salute. Gli
interessi economici, architettonici e tecnici stanno tuttavia in primo piano e le
influenze/conseguenze che hanno sulle persone i materiali e le tecniche edili non
vengono studiate. Purtroppo sono molti i materiali artificiali e di origine non naturale
che sono utilizzati negli edifici moderni. Inoltre non vengono presi in considerazione gli
aspetti elettrofisici e geofisici.
Per il rilascio di concessioni edilizie e per la progettazione di centri abitativi, ci si
orienta ormai solamente considerando le infrastrutture già esistenti.
Aspetti importanti come il costruire sano, la riduzione dei costi, lo sviluppo
dell’individualità, la collocazione ecologica, il rifornimento autonomo, vengono ignorati
anche se sarebbero di grande utilità per la società, considerando che:
Viviamo circa l’80–90% della nostra vita all’interno di locali costruiti con materiale
sintetico e sostanze tossiche che si ripercuotono nocivamente sulla salute e nei quali
la luce solare è sostituita in gran parte da quella artificiale.
Da evidenziare è la questione degli impianti climatici, i quali sono in parte concepiti
male o in modo errato e sono scarsamente tenuti in manutenzione. Di conseguenza
l’aria interna è molto inquinata come se ci trovassimo al bordo di una strada molto
trafficata.
Circondati prevalentemente da materiali sintetici, i nostri organismi vengono isolati
dalle onde cosmiche naturali che sono per noi vitali.
Per tutti questi motivi la seguente affermazione dell’organizzazione mondiale per la
sanità è facilmente condivisibile:
Secondo la WHO, il 90% della popolazione negli stati civilizzati è da considerare
malato, tanto fisicamente quanto psicologicamente.
Questi aspetti corrono paralleli con l’introduzione dell’edilizia moderna.
Conseguenza per case e complessi abitativi.
Lo sviluppo dell’elettronica e della biologia ci ha fornito una quantità confusa di
conoscenze. Di conseguenza, la più grande illusione è di considerare solo i lati positivi
dell’elettricità ed essere convinti di manipolarla in ogni modo.
Gli aspetti negativi derivanti dalla frenesia del consumo e del progresso sono ignorati.
Dobbiamo convivere (e morire?) con l’elettrotecnica.
La situazione nella quale il genere umano si è lasciato condurre è tragica.
Ma è ancora perseguibile l’obiettivo di creare un clima elettrico naturale? È assai
difficile trovare ancora una via d’uscita e in teoria solamente una radicale svolta
potrebbe portare a un buon risultato, tuttavia è già solo difficile sperarci. Bisogna
accontentarsi delle disposizioni sulla protezione contro le radiazioni che sono
comunque poco efficaci. Per questo è necessaria una rinuncia coscienziosa alle tanto
elogiate possibilità e comodità offerte dall’elettrotecnica a favore del benessere e della
salute che hanno un valore immensamente più alto.
Secondo i principi del costruire sano, in merito alle radiazioni, si deve tener
conto di quanto segue:
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liberarsi da elevati campi elettromagnetici
considerare i carichi elettrostatici
mantenere una ionizzazione naturale
evitare radioattività sospette
considerare i disturbi geopatologici
non provocare danni all’ambiente
Questi rappresentano solo un terzo dei criteri riguardanti le costruzioni biologiche.
Nell’individualità dei casi, per creare un clima naturale di radiazioni, le misure
preventive ed esecutive da seguire nella costruzione/risanamento di edifici sono le
seguenti:
1. Scelta del luogo di costruzione
a) assenza di disturbi geobiologici nella zona
b) evitare l’esposizione in direzione di ripetitori radio, televisivi o di telefonia
cellulare GSM,UMTS,radar ed altre tecnologie a radiofrequenze e microonde
c) distanza sufficiente da tralicci dell’alta tensione
d) distanza sufficiente da ferrovie elettrificate ed impianti tram
2. Progettazione della casa
a) orientamento in direzione nord – sud (importante per il coricamento e il
rilassamento)
b) creazione di uno scantinato fresco per la conservazione degli alimenti (per la
limitazione del consumo energetico)
c) non progettare piscine, serbatoi per l’olio/acqua, impianti di riscaldamento,
pannelli solari, sotto o sopra le stanze da letto
3. Impianto idraulico
a) usare principalmente tubi in acciaio anche zincati per la conduzione
dell’acqua
b) tubazione per l’acqua di scarico in materia sintetica o in terraglia
c) tubature possibilmente corte
4. Impianto elettrico
a) allacciatura alla rete elettrica con cavo sotterraneo
b) conduzioni elettriche possibilmente corte, non a forma di anello, ben
sotterrate e schermate
c) non installare conduzioni e apparecchi non schermati in prossimità di
materiali conduttori elettrici
d) installare un relè per sbalzi elettrici e/o un interruttore di rete
e) non installare nessuna antenna sul tetto della casa
5. Riscaldamento
a) impianti di riscaldamento con pochi elementi in acciaio (es. fornello in
muratura, in maiolica e in argilla)
b) utilizzare allumino e rame anziché acciaio (per campo magnetico)
c) non posizionare termosifoni vicino a poltrone e letti
d) usare riscaldamento a pannelli radianti e non ad aria (causa cariche
elettrostatiche e ionizzazione dovute alla corrente d’aria)
e) il letto o zona riposo deve mantenere una distanza minima di quattro metri
da boiler, fornelli elettrici e dalle rispettive condotte
f) non utilizzare apparecchi climatici per la temperatura e l’umidità
6. Materiali edili per costruzioni grezze
a) evitare l’utilizzo di materiali conduttori elettrici (metalli, cemento armato
ecc.)
b) evitare l’utilizzo di materiali di scarsa condotta elettrica (materiali sintetici)
c) utilizzo di semi-conduttori come il legno per i locali di soggiorno
d) evitare colonne portanti in acciaio nelle zone notte
e) utilizzare materiali traspiranti, anche in considerazione della ionizzazione
dell’aria
f) fondamenta e solai di cantine possibilmente non in cemento usuale (comune)
(pietrisco, calce, ghiaia o/e argilla per il pavimento della cantina, materiali
sospetti - verificarne la radioattività)
7. Materiale edile per l’ampliamento
a) nessuna superficie elettrostatica carica; utilizzare sostanze (materie) naturali
e senza lacche
b) per il risanamento di superfici cariche (trattamento antistatico) lavare e
spruzzare con liscivia (p.es. tappeti sintetici tutti mesi), lavare o oleare con
preparati di cera d’ape (es. parquet sigillato)
c) evitare metalli (es. cornici di porte e finestre)
d) installazione di vetri permeabili UV (specialmente nelle stanze da letto e
soggiorno), attenzione: in queste zone è possibile uno scolorimento dei
mobili e pavimenti.
8. Allestimento interno
a) considerare il punto cardinale per la posizione di letti
b) non situare i letti al centro dei vani
c) evitare specchi, apparecchi in metallo ed elettrici, principalmente in vicinanza
dei cuscini o dove si appoggia la testa nel sonno (1 m minimo di distanza)
d) evitare poltrone o mobili da sdraio in materiali sintetici o metalli
e) passare alla corrente continua con impianti solari o eolici (per l’illuminazione
o il frigo)
9. Comportamento personale
a) una sana condotta di vita (rigenerarsi quotidianamente possibilmente in
boschi o campagna)
b) scaricare costantemente il corpo (provvedere al contatto con il terreno con
suole e rivestimenti del pavimento adatti)
c) evitare abbigliamento in materiale sintetico
d) ricambio d’aria continuo (anche durante le ore notturne)
e) ionizzazione con l’aiuto di piante interne
f) rispettare la distanza da elettrodomestici (in regola 1-2 metri anche da
lampade su scrivanie o comodini, da televisori a colori anche fino a 5 metri)
g) rinunciare a comodità elettroniche discutibili (comprende un necessario e
facilmente realizzabile risparmio energetico)
Rispettando questi criteri ci possiamo liberare dallo stress elettrico e creare un campo
radiale sano e naturale per ritrovare nelle nostre case un armonioso e piacevole
ambiente in cui vivere. Una scarsa irradiazione si manifesta come una carenza di
vitamine per il nostro organismo. Un’eccessiva irradiazione invece, ha gli effetti di un
veleno e può danneggiare la persona.
Affinché rimangano efficaci i provvedimenti presi in fase di progettazione e costruzione
delle nostre abitazioni, dobbiamo tuttavia mantenere un certo stile di vita e far
particolarmente attenzione a non essere circondati da apparecchi elettronici di ogni
tipo, come il consumismo moderno ci vorrebbe imporre.
Il pericolo è anche dato da apparecchi elettrici terapeutici che ormai si trovano in ogni
abitazione. Infatti, alcuni di questi, come anche le medicine non naturali, si portano
appresso effetti collaterali.
Con gentile concessione per l’utilizzo dell’istituto per la bioedilizia ed ecologia “Neubeuern” - Prof. Dr. Anton Schneider,
Rupert Schneider e ANAB Italia – Dr. Arch. Sigfried Camana.
www. georgungerer.it
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