DISMAMUSICA MAGAZINE - Anno IV n. 5 - pubblicazione periodica per il settore degli Strumenti Musicali - Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Direzione: Gianni Cameroni
Redazione: Silvana Antonioli, Anna Cristofaro, Cristiano Cameroni - Hanno collaborato a questo numero: Martina Fornasaro, Andrea Arnaldi, Gianluigi Pezzera, Patrizia Vertuani
Grafica e Pubblcità: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected]
Coraggio
e immaginazione...
Supplemento al n. 10 del periodico “Informazione & Lavoro” - Ottobre 2002 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno XIV - Direttore Responsabile: Pietro Conforto Pavarin - Editore e proprietario: Editoriale Informazione e Lavoro srl
Direzione e Amministrazione: Viale della Scienza, 15 - Rovigo - Tel. 0425 471097 - Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Rovigo 10/83 del 8/8/1983 - Euro 0,50 - Copia Omaggio
di Antonio Monzino jr.
Viviamo nel mondo della comunicazione. Siamo
bombardati da messaggi di ogni tipo. Ogni
giorno siamo schiacciati da valanghe di proposte
commerciali, di informazioni e notizie di ogni
genere. Proporre un nuovo organo di informazione
potrebbe sembrare una sfida persa in partenza.
Eppure non è così. Prima di tutto perché
abbondanza dell’informazione non è sinonimo di qualità dell’informazione.
Spesso i messaggi che ci arrivano attraverso le vie dell’informazione sono non
solo inutili, ma addirittura nocivi, perché ci inducono a comportamenti che
non aiutano la qualità della nostra vita e che non favoriscono il cosiddetto
sviluppo sostenibile: quello che dovrebbe vedere sempre la centralità
dell’uomo in ogni attività mirata allo sviluppo ed al progresso.
Ebbene, noi vogliamo proporre un’informazione utile. Il settore del quale noi
ci occupiamo ha infatti in sé tutti i presupposti per rispondere ai requisiti
di una attività mirata a migliorare la qualità della vita. Coloro che suonano
un strumento musicale, sia che lo facciano per professione che per diletto,
si divertono… fare musica ha in sé una componente ludica che procura
benessere ad ogni età, come poche altre attività. Verrebbe da pensare che
l’industria della musica debba essere la più florida… non inquina l’ambiente,
non distrugge vite umane, sviluppa la nostra intelligenza, favorisce
l’aggregazione sociale, educa alla non violenza, alla pace ed alla tolleranza,
consente di comunicare le emozioni a di superare le barriere linguistiche…
Eppure questi presupposti non riescono a tradursi in realtà.
Malgrado l’abbondanza dei mezzi di comunicazione, i valori della nostra
industria sono infatti difficili da comunicare. È difficile comunicare persino
all’interno del settore, tra noi operatori. È difficile venire all’essenza delle
cose, alle due valenze principali per noi: i valori culturali e quelli connessi
al mercato.
Ecco dunque la sfida che vogliamo affrontare con Dismamusica Magazine, uno
strumento pensato per favorire la comunicazione fra chi opera nel mercato.
Uno strumento voluto dalla nostra associazione e affidato a Gianni Cameroni,
un giornalista preparato che ci segue da molti anni ed ha tutta la competenza
e la sensibilità necessarie per coordinare la materia che dovrà trovare spazio
sulle pagine del periodico. Sono certo che egli saprà fare la necessaria sintesi
su tale materia, e che allo stesso tempo saprà dare voce agli operatori, agli
esperti, aggregando tutte le componenti che debbono essere considerate
nostri alleati strategici nelle varie aree di intervento.
L’obiettivo che la pubblicazione si prefigge di realizzare è quello previsto
dallo statuto di Dismamusica: favorire lo sviluppo del mercato attraverso
la qualificazione degli operatori, migliorare il clima e le relazioni di filiera,
consentendoci di affrontare insieme le problematiche congiunturali e
quelle strutturali. L’informazione su tutto ciò che si fa in Dismamusica
e nell’associazione Musica! dovrà contribuire a colmare un vuoto che è
fortemente sentito fra gli operatori più sensibili ed impegnati.
Il messaggio più forte che ho portato con me al ritorno dal Global Summit
promosso dalla NAMM e tenutosi nella località spagnola di Estepona la
scorsa primavera è una considerazione esposta da Marty Albertson durante
i lavori del mio gruppo: “ l’industria della musica deve avere più coraggio ed
immaginazione per favorire il proprio potenziale sviluppo”.
Bene, io ritengo che anche puntare su di un nostro periodico e sostenerlo
concretamente sia una dimostrazione di coraggio e di immaginazione.
Segnali
positivi
Più di un
operatore ci ha
recentemente
confidato di avere
registrato, a fine
settembre, un
incremento
a due cifre.
Diciamolo
sottovoce, ma
qualcosa si muove!
a notizia è vera: alcuni
operatori hanno registrato incrementi a due
cifre, e si tratta di operatori non
marginali e di dati che si riferiscono alla gamma, e non a un
singolo settore o a un singolo
strumento.
Era davvero parecchio che non
captavamo notizie di un tenore
tanto positivo. E lo possiamo dire
anche semplicemente citando
i dati di mercato che Dismamusica ogni anno pubblica a
primavera e che, da tempo, sono
considerati i più autorevoli tra i
dati disponibili relativi al mondo
dello strumento e delle edizioni
musicali.
L
Foto: stand Musikalia a Francoforte
positivo” è richiesta però la
partecipazione corale dell’intera
filiera del mercato degli strumenti musicali, e, al suo interno,
di ogni protagonista, che deve
reimparare ad ottimizzare il
proprio ruolo senza stravolgere
il ruolo di chi gli sta accanto. In
altre parole, il rivenditore deve
fare il rivenditore; il distributore,
l’editore e il fabbricante devono
rivendicare le proprie prerogative, e le associazioni devono
essere rafforzate perché possano
esprimere un importante potere
di trattativa nei confronti delle
istituzioni ad ogni livello e, come
portavoce di accreditati comparti
economici, possano interloquire
con i gestori dell’informazione a
livello nazionale.
Ma accettiamo l’invito a scegliere la politica dei piccoli passi,
e procediamo con costanza e
convinzione sulla via intrapresa,
che, come pare, sta già dando i
primi frutti davvero positivi.
Lasciamo però rimboccate le
maniche: il fatto che il periodo
delle vacche magre sia in fase
calante non significa ancora che
è già arrivato il periodo delle
vacche grasse. C’è infatti ancora
molto da fare per riequilibrare
le sorti del mercato, e bisogna
essere in grado di compiere l’intero percorso fino in fondo.
Gianni Cameroni
Piccoli segni
Come potrete leggere all’interno
di questa rivista, tali segnali si
affiancano ad altri fatti particolarmente positivi che fanno
ben sperare per una ripresa più
duratura dell’intero comparto.
Valga per tutti l’esempio della
nuova legislazione in merito
all’insegnamento della musica
(intesa come materia di studio)
nella scuola primaria.
A supporto di questo “divenire
A L L ’ I N T E R N O
Registrare? Sarà un lusso
4
riflessioni sulla nuova normativa che regola
i compensi SIAE per la copia privata
Musica docet... finalmente!
La materia “musica” rientra a scuola con piena
dignità. Quale può essere il ruolo dei rivenditori.
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SOMMARIO
Registrare?
Sarà un lusso...
Dismamusica
si interroga
Dismamusica incontra
la stampa di settore
Fra marketing
e cultura
Musica... docet
Finalmente!
Vita dell’Associazione
Fiere nel mondo:
tutti gli appuntamenti
Dalle aziende
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L’ELZEVIRO
Beata ingenuità... o sottocultura?
Grazie al fatto che la cultura musicale generale è piuttosto bassina,
può accadere di imbattersi in errori
clamorosi quando ci si avventura
negli spazi dedicati agli strumenti
musicali.
A supporto di questa affermazione,
vi mostriamo, qui a lato, la paginetta
interna del libretto esplicativo di una
pubblicazione multimediale (CDROM) allegata al prestigioso quotidiano
La Stampa. La pubblicazione si intitola Tuttoscienze, è apparsa nel ’97 ed era
venduta a 14.900 lire.
In copertina, una serie di immagini tra le quali quella di un violinista impegnato in un
difficile passaggio. La stessa immagine, che evidentemente è piaciuta al grafico, è
riprodotta anche all’interno, e in bianco e nero. Ma, miracolo del computer, il violinista in questo caso imbraccia il violino con la destra e usa l’archetto con la sinistra.
Trovo che questa clamorosa svista nei confronti del corretto impiego di uno strumento come il violino (tra l’altro vanto della cultura italiana grazie a Stradivari,
Amati e Guarneri, tanto per citare i più grandi) sia il sintomo di una carenza
culturale che non possiamo più accettare. Ma quando mai si è visto un violinista
mancino suonare a rovescio all’interno della sezione d’archi di un’orchestra?
Lasciatemi quindi la libertà di gridare allo scandalo (pur con qualche anno di
ritardo) sbertucciando una pubblicazione che viene da un pulpito (quello de La
Stampa) davvero blasonato...
Proviamo a chiederci cosa accadrebbe se
sotto la foto di Giuseppe Verdi mettessimo la didascalia “Giuseppe Garibaldi”.
Qualcuno griderebbe davvero allo scandalo (ci aguriamo), ma sicuramente molti
non lo noterebbero nemmeno.
Se però pubblicassimo le previsioni del
tempo con la cartina sistemata a rovescio, cosa direbbero i lettori?
DISMAMUSICA MAGAZINE
3
ATTUALITÀ
Registrare?
Sarà un lusso...
La nuova “disciplina del diritto d’autore” minaccia di ridisegnare a
esclusivo vantaggio della SIAE e delle case discografiche l’intero
mercato della vendita di supporti per la registrazione. Con un solo
grande sconfitto: la libera concorrenza.
renderne atto senza battere ciglio sarebbe un
grave errore; rimanerne sorpresi significherebbe solo che si sono tenuti gli occhi chiusi
per troppo tempo… In ogni caso, sta di fatto che, fra i
tanti decreti legislativi in discussione al governo in questo
periodo, c’è anche quello dedicato al recepimento della
direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore: il decreto legislativo, cioè, che stabilirà anche le regole per la gestione
del mercato della cosiddetta “copia privata”.
gettati al compenso a protezione
del diritto d’autore (anche se
sfugge, e non solo a noi, quali
siano gli autori a beneficio dei
quali viene versata la quota SIAE
che grava sull’acquisto di una videocamera, di un videoregistratore ad uso
domestico, o di un masterizzatore destinato
a scopi aziendali…).
Copia privata: cos’è?
Che cosa succede?
Per capire di cosa si tratta è necessario prima affrontare da
vicino lo spinoso tema della “copia privata”, solo in parte
balzato agli onori della cronaca negli ultimi mesi in seguito
alla cattura e all’arresto di numerosi criminali responsabili
della duplicazione pirata di CD audio e software. Con il
nome di “copia privata” si identifica
quel vastissimo segmento di mercato
che raggruppa tutti i consumatori
che fanno uso di apparecchiature
e supporti per la registrazione
audio, video o software di
materiali di qualsiasi tipo.
Rientrano cioè nella categoria
della “copia privata” i CD e le
cassette (ma anche i DVD e le
videocassette) prodotti come copia di materiale tutelato dalla SIAE solo per uso privato e
senza scopo di lucro. Ma nella stessa categoria
rientrano in modo indiscriminato tutti i supporti vergini
inclusi nella logica del compenso per copia privata, come
gli innocentissimi filmini che quasi ogni famiglia si sente in
dovere di “girare” in occasione di feste, compleanni, matrimoni e vacanze, i CD-rom destinati ai dati che un numero
crescente di aziende utilizza nei normali processi di lavoro
(detto per inciso, la stessa rivista che tenete fra le mani è
stata scritta e impaginata con strumenti elettronici, salvata
su CD e quindi portata in tipografia per la stampa…).
Il vero problema, però, non è rappresentato dalle (presunte) ingiustizie del prelievo SIAE, quanto piuttosto
dall’annosa questione della pirateria musicale e video.
Una questione che si protrae dai tempi dell’entrata in scena
dell’audiocassetta (era il lontano 1967) e che oggi, sotto la
spinta della maggiore facilità con cui si possono ottenere
copie perfette degli originali discografici, pare
giunta a costituire un motivo di serio pericolo
per l’avvenire delle major, finora regine incontrastate della diffusione di contenuti multimediali.
Per ovviare al problema, e per recuperare gli
introiti perduti, le case discografiche, e con loro
la SIAE, hanno chiesto un incremento enorme dei
compensi relativi alla copia privata (in alcuni casi
si parla di aumenti pari al duemila per cento, che
raddoppierebbero il prezzo di un CD-R portandolo a
1,65 €, contro gli attuali € 0,80).
Tale incremento, nel momento in cui venisse approvato, riscriverebbe le dinamiche di mercato dell’intero
comparto, disegnando con ogni probabilità curve assai
penalizzanti, e a lungo andare disastrose, sia per l’utenza
finale che per i produttori e i rivenditori.
P
Un mercato molto vasto
Come si può facilmente rilevare, si tratta di un mercato
vastissimo e in crescita progressiva (ultimamente, al
grande “bacino d’utenza” si sono aggiunte le videocamere che registrano su DVD, le fotocamere digitali che
possono riversare le immagini su computer –e quindi su
CD-rom–, i registratori digitali su CD, e chi più ne ha più
ne metta…).
In esso si ritrova una vasta maggioranza di consumatori
perfettamente rispettosi delle leggi sul diritto d’autore (chi
potrebbe dare del “pirata” ad un padre di
famiglia intento alla ripresa della festa
di compleanno dei suoi figli?) e
una deprecabile minoranza di
organizzazioni criminali che
operano sul territorio con
potenti mezzi dedicati alla
produzione su vasta scala
di copie illegali dei prodotti
audio, video o software dei
tipi più diversi.
Oltre a questo, occorre
ricordare che rientrano sotto
il segno della “copia privata”
anche tutti gli apparecchi dedicati alla registrazione sui supporti
sopra elencati, che sono tuttora assog4
INCONTRO ANIE - ANDEC - ASMI SUL DIRITTO D’AUTORE
Interpretare, non fraintendere...
Il Vice Presidente ANDEC, avv. Maurizio Iorio, ha commentato
il decreto legislativo durante un incontro organizzato a Milano
il 22 ottobre in collaborazione con ASMI e ANIE.
Nell’occasione, premesso che la direttiva 2001/29/CE sul
diritto d’autore prevede che per la riproduzione personale
senza scopo di lucro di un’opera protetta dal diritto d’autore
possa essere prevista la corresponsione di un “equo
compenso”, ha ribadito che il compenso dovrebbe realmente
essere “equo” sia nella forma che nella sostanza. Tale
compenso infatti, secondo le indicazioni della Direttiva stessa,
non è dovuto se manca il danno per l’autore dell’opera o se
sussistono efficaci misure tecnologiche che impediscono la
copia, e in ogni caso, quando dovuto, dovrebbe scaturire da
concertazione tra le parti coinvolte.
Lo schema di decreto legislativo per il recepimento in Italia
della direttiva, sempre secondo l’Avv. Iorio, va esattamente
in senso opposto, in quanto prevede il compenso
indipendentemente dal danno, prescinde completamente dalla
presenza di misure tecnologiche di protezione e ignora del
tutto la consultazione dei soggetti imprenditoriali interessati.
Per di più, le misure dei compensi per copia privata ipotizzate
dallo schema di Decreto Legislativo sono abnormi e tali da
determinare gravi turbative di mercato, come si evince dallo
schema riportato nella pagina a fronte.
Oggi il decreto è stato congelato, in attesa di nuovi
approfondimenti sulla materia. Ci auguriamo, come sempre,
che prevalga la ragionevolezza.
DISMAMUSICA MAGAZINE
ATTUALITÀ
Un’arma a doppio taglio
Pensiamo infatti a chi produce apparecchi per la registrazione audio: dai registratori DAT e ADAT ai multitraccia digitali su Hard Disk o SmartCard, per arrivare
alle workstation con masterizzatore integrato: tutti questi
produttori si vedrebbero indubbiamente penalizzati da
un raddoppio del prezzo dei supporti: e chi ne farebbe le
spese, oltre a loro, sarebbero sicuramente i rivenditori. Senza
c o n t a r e che non è affatto dimostrato che un aumento del prezzo dei supporti
vergini porterebbe ad un aumento delle vendite dei supporti registrati… come dimostra,
crediamo, il prossimo esempio.
Storia di fotocopie e di carta
Una situazione molto analoga a quella della “copia privata” (e pirata) è quella che si è
verificata con l’introduzione su larga scala delle fotocopiatrici.
A partire da quella data, infatti, le case editrici hanno gridato allo scandalo, temendo di
venire danneggiate oltre misura dal nuovo “concorrente” tecnologico. Oggi, ad allarme
rientrato (ci risulta che le attività editoriali siano in espansione, nonostante chiunque
possa ottenere fotocopie a basso costo), è possibile fare un bilancio delle operazioni
compiute a suo tempo dall’editoria, traendo spunto per una serie di riflessioni a nostro
parere significative.
In particolare, l’editoria non ha affrontato il problema delle fotocopie cercando di forzare il prezzo della carta e chiedendo un compenso su tutta la carta prodotta: un’impresa
che sarebbe suonata ingiusta a tutti coloro che, della carta, fanno un uso perfettamente
lecito e non necessariamente legato alla fotocopiatura di materiale a stampa coperto da diritto d’autore.
Caccia al ladro
Viene quindi da chiedersi –e la domanda è più che legittima– quale sia il modo giusto per danneggiare i veri
ladri, e, soprattutto, chi siano i veri ladri…
Infatti, se è lecito che le case discografiche e la SIAE
chiedano a gran voce che i criminali vengano perseguiti e bloccati, non è altrettanto lecito pretendere
che tutti gli utenti finali che acquisteranno i supporti (la maggior parte dei quali è in buona fede)
debbano pagare un compenso per bilanciare il danno dei
furti altrui.
E il motivo di questo illecito è particolarmente evidente: sarebbe come se la Polizia Stradale chiedesse di applicare una multa indiscriminata, da riscuotere attraverso il ritocco
del prezzo generale dei carburanti, per il semplice fatto che alcuni automobilisti superano i limiti di velocità.
Inutile chiedersi quale sarebbe la reazione dell’automobilista medio rispettoso delle
leggi… con ogni probabilità, accuserebbe gli agenti di essere dei ladri, e avrebbe, in questo, tutte le ragioni (pardon, tutti i diritti) di questo mondo.
Cristiano Cameroni
SIAE & supporti:
così crescerebbero i compensi
CD-R AUDIO
74 MIN.
CD-R DATI
650 MB
AUDIOCASSETTA
60 MIN.
VIDEOCASSETTA
180 MIN.
Prezzo attuale al pubblico per unità
Attuale compenso SIAE
Nuovo compenso SIAE
FONTE: ANDEC
DISMAMUSICA MAGAZINE
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VITA DELL’ASSOCIAZIONE
Dismamusica
si interroga
L
oiano è una splendida località sull’Appennino
tosco-emiliano
alle spalle di Bologna, un luogo
lontano dal rumore delle grandi città, lontano dalla frenesia
del business e adatto a suggerire una pausa di riflessione pacata e produttiva. Lì si è svolta, il
14 e 15 giugno, l’assemblea estiva Dismamusica per tirare le fila
delle attività del primo semestre
e per valutare e discutere delle
opportunità che si possono aprire al mercato con una differente
gestione dei grandi eventi, quali
ad esempio il Salone di Rimini.
I soci si sono avvicendati a portare suggerimenti e idee per la
corretta conduzione della vita
associativa, pur nella importante
valorizzazione delle differenti
“anime” che li contraddistinguono.
Il Salone di Rimini
Produttori, distributori ed editori hanno a lungo discusso, ad
esempio, dei possibili margini
di miglioramento dell’annuale
appuntamento
riminese,
e
hanno infine deciso di ridisegnare le prossime edizioni,
chiedendo di affiancare il Disma
Musicshow al SIB, allo scopo
di creare importanti sinergie
economico-commerciali. È stata
ribadita peraltro la necessità di
riproporre la cadenza annuale,
supportata, però, da un più ricco
calendario di eventi collaterali
e da una maggiore visibilità sui
media.
Dismamusica e i media
In una sintetica ma ricca relazione, la giornalista Martina Fornasaro, responsabile dei rapporti
con i media per l’Associazione,
ha voluto sottolineare come l’attenzione a Dismamusica in particolare e alla musica in generale
(intesa come mondo dello strumento musicale) sia fortemente
cresciuta da parte dei maggiori
quotidiani e periodici italiani,
portando l’esempio decisamente
convincente de Il Sole 24 Ore
(più volte schierato sulle posizioni Dismamusica a proposito
dell’educazione musicale nella
scuola, o per la presentazione
della ricerca Coram/Bocconi sul
Mercato della Musica in Italia),
cui hanno fatto eco quest’anno
anche i grandi quotidiani nazionali, quali Avvenire, il Giornale
e Repubblica (in rigoroso ordine
alfabetico).
E tutto questo a dimostrare
come sia possibile, con uno
sforzo decisamente sostenibile,
portare la voce
della musica, dell’editoria musicale
e degli strumenti
musicali all’attenzione del vasto
pubblico dei lettori.
Un po’ più di fatica è invece
richiesta per ottenere qualche
apprezzabile risultato da parte
dei network televisivi nazionali,
più portati a cercare audience
con la cosiddetta trash-television
che non a promuovere riflessioni culturalmente corpose sulla
musica e sulla pratica musicale.
Dismamusica
e le istituzioni
Grande spazio è stato dedicato
infine alla definizione di una
comune strategia di approccio
alle sedi istituzionali, quali i
ministeri e le pubbliche amministrazioni, per ottenere, come
di fatto sta già avvenendo, una
sempre maggiore attenzione
verso la musica e verso la pratica
musicale. Anche se non sempre
si ottiene l’attenzione che
secondo noi merita questo argomento, lo strumento musicale
e la musica stanno infatti lentamente tornando ad occupare
lo spazio che loro compete nel
panorama scolastico e culturale
italiano.
E a questo riallineamento non
sono estranei i contatti che sono
stati portati avanti con pazienza
con i vari ministeri e sottosegretariati e con le corrispondenti
realtà istituzionali regionali e
provinciali. È una strada sulla
quale occorre proseguire con
costanza e con convinzione,
portando avanti anche caparbiamente le iniziative Dismamusica, incluse esperienze quali
Scuola Musicafestival e Salva
la Musica.
Perché ne parliamo
anche da queste
colonne?
Perché non sono solo gli operatori nazionali a dover alimentare
questa spinta. È fondamentale
fare in modo che anche i rivenditori si impegnino a muovere le
leve locali su argomenti identici, promuovendo il contatto
con il mondo della scuola, con
i dirigenti amministrativi nei
vari comuni, non dimenticando
realtà importanti quali i Distretti
Scolastici, i Circoli Didattici e le
realtà da essi dipendenti.
Se, come si auspica anche l’Associazione Musica!, i singoli
cominceranno a far sentire più
alta la loro voce con proposte
stimolanti e positive, ad esempio impegnandosi per la riuscita della giornata del 5 maggio
(La Giornata Nazionale della
Musica a Scuola) o per la vivacizzazione del 21 giugno, Giornata Europea della Musica, i
risultati non tarderanno a farsi
sentire, e la musica tornerà ad
essere bagaglio comune della
cultura e dell’esperienza di vita
degli italiani.
Una filiera unita
Questo è uno dei suggerimenti
più importanti che è scaturito
quindi dall’incontro di Loiano,
in modo che gli sforzi di ciascuno convergano verso un
obiettivo comune e in tempi non
più biblici riportino la musica e
lo strumento musicale alla piena
dignità (anche di mercato) che
loro compete.
Gianni Cameroni
Dismamusica incontra
la stampa di settore
ismamusica ha voluto
incontrare la stampa
di settore a Milano lo
scorso 10 luglio.
Durante l’incontro, che ha
visto la partecipazione dei
giornalisti delle più importanti
testate nazionali a vocazione
“musicale”, è stata data una
breve panoramica sulle attività
che Dismamusica svolge sul
territorio e presso le istituzioni, e, in particolare, è stata
sottolineata l’attenzione che
l’associazione rivolge al proprio interno ed agli operatori
per una crescita qualitativa e
quantitativa del mercato.
A questo proposito, è stato
riconosciuto il ruolo centrale
della manifestazione Disma
Music Show come motore e
punto di incontro di tutto il
D
DISMAMUSICA MAGAZINE
settore e per le associazioni
interessate al mercato dello
strumento musicale.
La giornata è stata anche
occasione per presentare ufficialmente la terza edizione di
Scuola Musicafestival, che
con l’anno scolastico 2002/
2003 coinvolgerà direttamente
le Regioni italiane seguendo
le indicazioni del Ministero
dell’Istruzione.
Interessanti anche le prese di posizione nei confronti del futuro: durante l’incontro, infatti, più voci hanno fra
l’altro sottolineato che, nell’attuale momento di congiuntura economica non brillante, è
importante aumentare e massimizzare gli sforzi, anche economici, per cercare di ribaltare
questo trend negativo.
In particolare, a
questo proposito, è stata ribadita l’importanza dell’impegno
nella formazione dei nuovi
insegnanti
di
musica, spesso
lontani
dalla
cultura, dalle abitudini e dalla
vita dei giovani.
Un’attività, questa, che vede
Dismamusica impegnata in
prima linea da molti anni, anche
attraverso la divulgazione di
notizie di carattere scientifico
grazie ad esempio al suo sito
Internet, raggiungibile all’indirizzo www.dismamusica.it.
Il ruolo di Dismamusica, sicuramente di riferimento per
l’intero settore, continuerà ad
essere importantissimo anche
in futuro: Dismamusica è
infatti l’unico “catalizzatore”
capace di raccogliere le varie
realtà e le varie “anime” del
variegato mondo dello strumento musicale per dare voce
in modo credibile presso le
istituzioni politiche ed economiche alle singole istanze di
ciascuno.
Patrizia Vertuani
7
IN PRIMO PIANO
Fra marketing
e cultura
Non più tardi di cinque mesi fa, sul DISMAMUSICA SHOW MAGAZINE, stampato in occasione del
Salone di Rimini, davamo notizia del lancio di un’iniziativa di grande spessore per la promozione del
“fare musica” nelle scuole italiane.
l progetto, che nasce su iniziativa
di una “cordata” fra cui figurano
i Pooh, Cose di Musica, Rock
No War, TV Sorrisi & Canzoni, RTL
102,5 e De Musica Associazione A.
Monzino ONLUS, trae ispirazione dal
fortunato programma americano Save the
Music e ha come obiettivi principali la
promozione e divulgazione della coscienza del diritto alla musica quale strumento
di formazione, dalla scuola materna alla
terza età, come diritto fondamentale di
ogni cittadino.
I
Il progetto
A questo scopo, i promotori di Salva la
Musica si sono impegnati ad esercitare
una pressione costante sugli enti pubblici
che gestiscono l’istruzione e la formazione culturale, affinché vengano prese
concrete decisioni in grado di restituire
ad ogni bambino questo diritto. E hanno
organizzato una raccolta fondi con il preciso scopo di donare venti kit di strumenti
musicali ad altrettante scuole italiane (una
per ogni regione italiana, su segnalazione
delle direzioni regionali del Ministero
dell’Istruzione), in modo da avvicinare i
ragazzi alla cultura del “fare musica”.
I fondi per il raggiungimento di questo
ambizioso obiettivo (ogni kit ha un valore commerciale di circa 10.000 euro, per
un importo totale di 200.000 euro) sono
stati in parte raccolti durante la tournée
dei Pooh tramite libere offerte e percentuali sulla vendita del merchandising.
Ma, vuoi perché l’obiettivo è davvero
molto ambizioso, vuoi perché i promotori di Salva la Musica non intendono
fermarsi a questo primo passo e hanno in
cantiere molte nuove iniziative a livello
politico e culturale, la raccolta continua
ancora oggi attraverso il conto corrente
n° “33300 Salva la Musica”, aperto presso la Filiale di Milano del Banco di Brescia e interamente dedicato al progetto
Salva la Musica.
Regalare? Perché?
A questo punto, però, qualsiasi rivenditore potrebbe porsi questa domanda: perché
mai, in un momento in cui vendere è così
difficile, dobbiamo metterci a raccogliere
fondi per regalare strumenti musicali ai
ragazzi delle scuole? La risposta a mio
parere è assai semplice, anzi è addirittura
contenuta nella domanda: infatti occorre
regalare alcuni strumenti musicali proprio
perché è così difficile venderne molti. E
a questo punto vorrei citare un esempio
che credo sia, in questo senso, davvero
illuminante.
Comprimario del vino è, nel nostro
esempio, la castagna: un frutto dichiaratamente autunnale, dal sapore caldo e
intenso, ma dalla consistenza decisamente asciutta…
Alimentare... la sete
Torniamo dunque al nostro barista, il quale, per inciso, non è una figura di secondo
piano ma il vero protagonista dell’aneddoto. Il nostro vede nella vendita di una
buona bottiglia di Barbera il proprio core
business, e quindi cerca in ogni momento
di invogliare i suoi clienti a bere più vino.
In questa prospettiva, quindi, le castagne
sono per lui un frutto del tutto provvidenziale, perché, oltre a piacere indiscriminatamente a vecchi e giovani, hanno
l’indiscutibile pregio di asciugare il palato
di chi le mangia…
A questo punto, il gioco è fatto: basta
fare in modo che i tavoli vengano costantemente riforniti di castagne (arrosto o
bollite, a seconda delle preferenze locali),
e le vendite di vino subiranno un sensibilissimo, e assai proficuo, rialzo. Non
è un caso, né frutto di un programma di
sensibilizzazione voluto dalla Pro Loco,
quindi, se al centro di tutti i tavolini
dei bar della Valsesia, da qui fino a fine
novembre, campeggia e campeggerà trionfante una zuppierina di caldarroste…
Sete… di musica
Il vino e le castagne
L’esempio che voglio citare è un fatto che,
con ogni probabilità, si sta verificando
proprio nel momento in cui questo articolo va in stampa. È ambientato in Valsesia
(la valle che dal versante del Monte Rosa
su cui si erge Alagna sbocca sulla campagna di Novara) e ha dei protagonisti un
po’ “particolari”: vale a dire un barista, il
pubblico dei suoi clienti abituali, il vino
piemontese e le castagne.
Questi insoliti personaggi, che risulterebbero sicuramente piuttosto “stonati” con
l’ambiente cittadino nel quale sto scrivendo, trovano invece in Valsesia un loro
equilibrio perfetto, una sorta di proficua
simbiosi che dà origine ad un meccanismo commerciale davvero “virtuoso”. Al
centro di questo microcosmo c’è, naturalmente, il bar, e segnatamente uno dei
prodotti più raffinati del bar valsesiano: il
vino piemontese.
Che si tratti di Barbera o di Spanna, di
Fara o di Ghemme, il vino delle colline
novaresi è un prodotto di gran pregio,
che può regalare grandi soddisfazioni (al
palato, ma non solo), ma che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non
è facilissimo da vendere, perché tende ad
essere costoso (soprattutto se buono) e
perché può essere facilmente rimpiazzato
da prodotti meno impegnativi, come la
birra, le bibite, o un singolo bicchiere di
liquore.
8
Al di là della curiosità, comunque, questo divertente episodio dovrebbe aprire
gli occhi sulle reali potenzialità che un
progetto come Salva la Musica è in
grado di offrire soprattutto ai rivenditori. Non ne siete convinti? Provate a
sostituire ai clienti del bar valsesiano il
grande pubblico costituito dai ragazzi
delle scuole inferiori, e alle castagne i
pochi strumenti musicali che il progetto
Salva la Musica intende mettere a loro
disposizione gratuitamente. Se l’equazione funziona (e non c’è motivo perché
non funzioni), i pochi strumenti che
Salva la musica intende mettere a loro
disposizione dovrebbero agire nei loro
confronti come le castagne del nostro
esempio: con la differenza che, anziché
mettere sete al palato, i “nostri” omaggi
provocheranno nei destinatari
di questa offerta una inguaribile
“sete”… di musica.
In altre parole, significa che, se
si investono risorse (tempo e
impegno innanzitutto, quindi
anche soldi) nella sensibilizzazione attiva alla musica,
è assai probabile
che, in un non
lontano futuro,
si possa contare
su di un reale
interesse da parte
di un pubblico di
autentici appassionati dello strumento
musicale molto
DISMAMUSICA MAGAZINE
IN PRIMO PIANO
E IL 21 GIUGNO È DI NUOVO FESTA EUROPEA DELLA MUSICA
Anche nel 2003, come da tradizione, il 21
giugno si celebrerà la Festa Europea della
Musica.
L’iniziativa, nata a Parigi vent’anni fa, si tiene
ogni anno nelle maggiori capitali europee, e
porta in tutte le piazze un numero impressionante di musicisti di ogni genere, che allestiscono seduta stante centinaia di concerti gratuiti.
L’obiettivo dichiarato è quello di divulgare la musica senza barriere di genere,
promuovere l’integrazione sociale ed etnica, stimolare il dilettantismo musicale,
far conoscere le tradizioni di altri Paesi.
più vasto di quanto, oggi, si possa ragionevolmente ipotizzare.
Non costa niente
Uniti si vince
Nella foto in alto, i Pooh
durante la conferenza stampa
di presentazione del progetto
Salva la Musica, tenutasi a
Milano lo scorso giugno.
La Festa, che è promossa in tutta Europa dagli enti locali competenti ed è sostenuta da apposite associazioni no profit, può dimostrarsi un’ottima occasione di
marketing non solo per chi “fa” musica, ma anche per chi la “vende”. Ed è proprio per questo motivo che tale appuntamento figura da sempre come uno dei
momenti più importanti dell’anno sull’agenda Dismamusica.
Fra l’altro, può benissimo darsi che questo
investimento non costi neanche un centesimo. Letteralmente. Gli organizzatori di
Salva la Musica, infatti, non intendono
chiedere ai rivenditori del settore né
strumenti musicali (che finirebbero inevitabilmente per essere degli strumenti
d’occasione, se non addirittura di seconda
mano), né soldi. La cosa di cui si ha davvero bisogno si chiama, semplicemente,
“collaborazione”.
Collaborazione nel sensibilizzare il
grande pubblico nei confronti del problema dell’insegnamento e della pratica
della musica a scuola. Non vi siete mai
chiesti perché la dotazione di base
delle scuole italiane preveda impianti e
attrezzature sportive, e nemmeno una
chitarra, un tamburo, o uno strumento a
tastiera? E avete mai messo in relazione
il fatturato del mercato degli accessori e
delle attrezzature sportive con quello,
molto più modesto, dello strumento
musicale?
“Cosa posso fare?”
Se gli esempi sopra riportati vi hanno convinti, allora è bene pensare a cosa fare per
partecipare attivamente al progetto Salva
la Musica.
Desiderate inviare un contributo in denaro? In fondo, questo è il modo più semplice di partecipare: basta effettuare un
versamento sul conto corrente bancario
di Salva la Musica… ma un rivenditore
di strumenti musicali dovrebbe fare ben di
più, perché dovrebbe scendere in campo
a fianco degli organizzatori per creare un
movimento di opinione favorevole a questa iniziativa.
Come fare? Ecco qualche idea che potrebbe dimostrarsi vincente…
In pubblico & in privato
Tanto per cominciare, potreste fare un po’
di pubblicità a quest’iniziativa.
Potreste esporre in vetrina il logo di Salva
la Musica, o ancora diffondere attraverso
la vostra pubblicità tradizionale il messaggio di adesione a questa campagna
nazionale. Ne guadagnereste in visibilità,
e potreste fregiarvi dell’indubbio merito
che accomuna tutti coloro che sostengono una battaglia per la cultura e per la
civiltà.
In secondo luogo, potreste parlarne ai
vostri clienti più affezionati, a tu per tu.
Per non dire che potreste perfino spingervi a proporre loro di destinare lo sconto
che vi avevano chiesto, e che voi avevate
finito per accordare loro, proprio al progetto Salva la Musica. Ancora una volta,
con poca fatica guadagnereste molto in
credibilità, e offrireste al vostro cliente un
motivo in più per essere soddisfatto del
proprio acquisto…
Del resto, bastano davvero poche castagne per vendere un’intera cassetta di
vino…
Cristiano Cameroni
DISMAMUSICA MAGAZINE
9
IN PRIMO PIANO
Musica… docet.
Finalmente!
Da troppo tempo scarsamente considerata,
la musica torna oggi ad assumere il ruolo di materia fondamentale
nelle Scuole dell’Infanzia e nella Scuola Primaria.
C
ome cambia a partire da oggi il ruolo della
musica dopo il decreto ministeriale che la colloca tra le materie fondamentali e obbligatorie
della Scuola Primaria e tra quelle insegnate anche ai bambini della Scuola dell’Infanzia?
Alessandro fa scuola
Non tutti forse ricordano che la musica era stata una delle
discipline principali nell’educazione impartita al giovane
Alessandro di Macedonia, figlio di Filippo e allievo del
greco Aristotele, che divenne uno dei più grandi condottieri e sovrani che la storia ricordi.
Un solo esempio, questo, tratto dal mondo classico, che
permette di mostrare la straordinaria importanza che la
musica ha sempre avuto, nei secoli passati, come parte
integrante dell’educazione pedagogica, come vero e
proprio pilastro culturale con piena dignità, accanto a
letteratura, matematica e filosofia.
La musica oggi
Per troppo tempo, in Italia, la musica è stata invece
declassata a materia secondaria nella Scuola Media Inferiore, relegata ad uso quasi esclusivo e specialistico dei
Conservatori, che ne hanno sempre detenuto la gestione
unica ed elitaria. Con il risultato che oggi, nella nostra
società, troviamo due categorie: i musicisti, che della
musica hanno fatto la loro ragione di vita (e per quanto
possibile di guadagno), e tutti gli altri (la maggioranza
chiaramente), che, pur essendo ogni giorno a contatto
con la musica riprodotta, proposta in continuazione dalle
emittenti radiotelevisive, possiedono nozioni di storia, di
geografia, di matematica e di letteratura, ma non hanno
mai ricevuto una educazione musicale, né tantomeno lo
stimolo alla pratica musicale.
Oggi, finalmente, il lento cammino di declassamento della
musica ad arte di puro intrattenimento ha subito una frenata: la musica rientra di diritto nel bagaglio culturale di
ogni allievo della Scuola Primaria (meglio conosciuta
come scuola elementare), su un piano assolutamente
paritario rispetto alle altre materie.
Perché questo cambiamento?
Tutto questo è avvenuto grazie ad una attenta e capillare
opera di sensibilizzazione dovuta a organizzazioni quali
Dismamusica che sostengono iniziative volte a promuovere il valore educativo della musica, la sua importanza
per la crescita dell’individuo, per la sua formazione
intellettuale, per il suo inserimento
nella società.
Inoltre sono state raccolte (anche
attraverso seminari
tenuti sul Web)
le opinioni di
insegnanti e operatori che hanno sostenuto
fortemente l’inserimento della
musica come materia fondamentale nella scuola: lo studio di uno
strumento musicale stimola infatti
l’intelligenza del bambino, lo aiuta
a far emergere e a sviluppare capacità innate, potenzia (come è stato
dimostrato da studi condotti in
proposito) le attività del cervello
e facilita grandemente lo studio e
l’apprendimento di materie scientifiche quali matematica e fisica.
DISMAMUSICA MAGAZINE
La “logica” del flauto dolce
e della diamonica
Ovviamente l’inserimento della musica tra le materie scolastiche non deve più seguire la “logica” del flauto dolce
e della diamonica; la scuola Media Inferiore, nella quale
l’educazione musicale era tra le materie “secondarie” di
insegnamento, ha infatti sempre obbligato ogni studente
all’acquisto dell’amato/odiato strumento, il cui impiego
costituiva l’unica alternativa possibile a un presunto stimolo di pratica musicale.
La riforma scolastica dovrà invece seguire la logica di una
varietà che legga e favorisca la predisposizione personale:
proporre lo studio di uno strumento a scelta nei limiti del
possibile (ovviamente un bambino di sei anni non potrà
studiare trombone o contrabbasso!) significherà far “assaporare” a ciascuno un suono, un colore e un gusto diversi,
un ruolo specifico e unico, ma sempre armonizzabile con
gli altri, valorizzando quindi anche esperienze di musica
d’insieme.
La scuola e il mercato:
il ruolo dei rivenditori
Se, come è prevedibile, entro poco tempo la riforma scolastica in questione diventerà una realtà a tutti gli effetti,
cambierà sicuramente anche il ruolo dei rivenditori nei
confronti della scuola.
A tutt’oggi questo ruolo è (diciamocelo chiaramente)
praticamente nullo, dato che il tradizionale flauto dolce
per la scuola media si può acquistare davvero ovunque,
accompagnato da un semplicistico libro di testo con
qualche nozione di teoria musicale, e che rappresenta
tutto quello che oggi occorre ad un alunno per l’ora di
“musica”. L’ampia gamma di strumenti musicali offerta
nei vari punti vendita specializzati con la scuola ha dunque avuto sinora ben poco a che fare!
Grazie alla riforma, però, ogni singolo rivenditore sarà
investito di un ruolo privilegiato: oltre che venditore degli
strumenti (tanti e diversi) necessari ad ogni classe (perché
sarà davvero impossibile trovare un pianoforte in cartoleria…), il rivenditore dovrà sicuramente essere anche
consulente privilegiato di insegnanti, dirigenti scolastici e
genitori per la scelta e per il conseguente acquisto di tutti
gli strumenti necessari. Il rivenditore stabilirà così con
l’istituzione scolastica una collaborazione continua, e
questo gli offrirà la possibilità di svolgere un ruolo (attenzione: questo è un consiglio da non sottovalutare) attivo
e propositivo: dovrà essere lui a muoversi verso la scuola,
non aspettando che accada il contrario.
Un mercato destinato ad aprirsi
Se non siete ancora convinti, provate, per un momento, a
immaginare come doveva essere il mercato delle calzature
e dell’abbigliamento sportivo quando nella scuola non
esistevano l’ora di educazione fisica e l’obbligo di indossare un paio di scarpe da tennis per entrare in palestra.
Quando poi lo sport è divenuto parte integrante delle
materie scolastiche e ha iniziato ad essere considerato
(praticamente da tutti) essenziale per mantenere giovane
e sano il proprio fisico, il mercato delle calzature sportive e del relativo abbigliamento è letteralmente esploso,
trasformandosi in un mercato specializzato che non ha
ancora finito di crescere.
Provate ora a ribaltare il paragone guardando al mercato
dello strumento musicale: cosa ci si deve aspettare dal
fatto che la musica entrerà a far parte integrante delle
materie scolastiche e che gli strumenti musicali più diversi
saranno richiesti da ogni insegnante in ogni scuola d’Italia? A voi la risposta…
Anna Cristofaro
LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLE SCUOLE D’INFANZIA
Tratti dalle Indicazioni Nazionali per i Piani
di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria e delle Attività Educative nelle
Scuole d’Infanzia, riportate sul sito
www.istruzione.it, ecco di seguito gli
scopi didattici che ci si prefigge di raggiungere con
l’introduzione della musica come materia fondamentale:
Scuola dell’Infanzia
La scuola deve servire ad educare il bambino all’utilizzo del proprio corpo per riprodurre i primi suoni e
rumori dell’ambiente circostante, grazie anche all’uso
di un’ampia varietà di strumenti e materiali, anche
multimediali.
Scuola Primaria
Primo anno
Utilizzare la voce e il proprio corpo, a partire da stimoli
musicali, motori, ambientali e naturali, in giochi, situazioni, storie e libere attività per espressioni parlate,
recitate e cantate, riproducendo e improvvisando suoni
e rumori del paesaggio sonoro.
Secondo e terzo anno (primo biennio)
Intonare, ritmare e coordinare, per imitazione, semplici
canti e brani, individualmente e/o a gruppo, accompagnandosi con oggetti di uso comune e coi diversi
suoni che il corpo può produrre, fino all’utilizzo dello
strumentario didattico, collegandosi alla gestualità e al
movimento di tutto il corpo.
Quarto e quinto anno (secondo biennio)
Esprimere graficamente i valori delle note e l’andamento melodico di un frammento musicale mediante
sistemi rotazionali tradizionali, grafici o altre forme
intuitive, sia in ordine al canto che all’esecuzione con
strumenti.
Usare lo strumentario di classe (1) sperimentando
e perseguendo ogni tipo di modalità di produzione
sonora, improvvisando e riproducendo, per imitazione
e/o per lettura, brevi sequenze caratterizzate da semplici ostinati ritmico-melodici e prendendo parte ad
esecuzioni di gruppo.
Esplorare le possibilità della propria vocalità, mediante
la lettura, la recitazione e la drammatizzazione di testi
verbali, a ritmo e con diverse espressività, intonando
semplici strutture e sequenze monodiche e polifoniche,
singolarmente e in gruppo.
(1) Attualmente il concetto di strumentario musicale
nella scuola è un concetto davvero inesistente in Italia.
La riforma prevede invece addirittura un laboratorio
musicale per ogni scuola, e per ogni singola
classe sarà disponibile, come “strumentario di classe”, un’ampia varietà
di mezzi e di strumenti
per la vera e propria
pratica musicale...
11
SECONDO
SUMMIT DEGLI
OPERATORI
DELLO
STRUMENTO
MUSICALE
CASERTA
26 - 27 GENNAIO
2003
Summit
Secondo
Il
degli operatori dello
musicale,
strumento
organizzato da DISMAMUSICA e ASSOCIAZIONE MUSICA! è aperto a
tutti coloro che lavorano nel nostro mercato: produttori, importatori, artigiani, rivenditori, agenti, editori. Si
terrà a Caserta nei giorni
26 e 27 gennaio 2003 e
porterà sul tavolo i temi
più attuali del mercato,
con un occhio all’Europa
e una particolare attenzione alle nuove “regole”
che caratterizzeranno la
distribuzione.
Relatori ed esperti saranno a disposizione dei
partecipanti per dibattere sui temi della nuova garanzia europea, del
problema della logistica e
dei trasporti, della distribuzione selettiva.
Tutti gli opertaori sono
invitati a partecipare per
dare il loro fattivo contributo a una crescita
armonica e moderna dell’intero settore.
PRENOTATE
GIÀ DA
OGGI
LA VOSTRA
PARTECIPAZIONE:
ESSERCI
SARA’
DAVVERO
IMPORTANTE!
PER
INFORMAZIONI:
DISMAMUSICA
TEL.
02 7750.254
12
VITA DELL’ASSOCIAZIONE
MUSICA!
per i rivenditori
MUSICA! è una associazione tra i rivenditori dello strumento
musicale.
Tra i suoi obiettivi rientra ad esempio la definizione di progetti finalizzati a gestire meglio l’attività nel punto vendita: la
segnalazione di consulenti per l’espletamento di pratiche legali
o commerciali, lo studio di convenzioni particolari con spedizionieri o altri fornitori, l’ottenimento di tassi agevolati su alcune
operazioni con istituti di credito, e così via. Ma rientrano anche
progetti finalizzati a far crescere il mercato.
Il fiore all’occhiello
Così ad esempio MUSICA! collabora concretamente con Coram
e con Dismamusica, oltre che con il Ministero dell’Istruzione,
all’interno del progetto Scuola Musicafestival, ormai alla III
edizione. Nell’ambito di questo progetto, gli associati, suddivisi
per regione, organizzano congiuntamente le audizioni dal vivo
attraverso le quali vengono selezionate le scuole che partecipano all’imponente formazione orchestrale di 1.350 ragazzi per
il maxiconcerto in programma ogni anno a Rimini durante il
Disma Musicshow. Lo scorso anno sono state coinvolte 250
scuole di tutta Italia per un totale di 10.000 studenti. Facile
intuire le potenzialità di sviluppo del mercato che questo porta
con sé!
Un sindacato
Come vero e proprio sindacato di categoria, MUSICA! sta poi
lavorando alla formazione di un tavolo di lavoro permanente
con le altre associazioni del settore.
In questo senso sta organizzando un incontro a carattere
nazionale con tutte le componenti del mercato.
Durante l’atteso incontro saranno discussi temi di interesse
generale per i punti vendita (nuove norme europee sulle
garanzie, trasporti e logistica, gestione dei back order, ecc.)
e verrà sviscerato il rapporto fornitore/rivenditore chiedendo
risposte concrete a Dismamusica e ad altri fornitori non associati. Va da sé che, per poter dare peso alle proprie richieste,
MUSICA! ha bisogno però di far crescere il numero dei propri
associati.
Come dire: rivenditori di tutta Italia, unitevi!
SCUOLA MUSICAFESTIVAL
è un crescendo...
Scuola Musicafestival continua a crescere, e nella sua vertiginosa crescita stupisce ogni giorno di più sia i partecipanti
che gli organizzatori. Stando alle prime
stime, infatti, la partecipazione al festival
organizzato da Dismamusica, Coram,
Siem, Ali, Musica! con il patrocinio del
Ministero dell’Istruzione è addirittura
superiore a quella della scorsa edizione.
Quest’anno, fra l’altro, Scuola Musicafestival si presenta al grande pubblico degli
studenti di tutta Italia con una serie di
novità particolarmente interessanti: prima
fra tutte la presenza delle finali regionali.
Le finali regionali
Inserite in seguito ad una serie di precise
riflessioni, e come conseguenza di un
suggerimento proveniente dal Ministero
dell’Istruzione, le finali regionali sono
un modo per avvicinare ancora di più il
Festival ai ragazzi di tutta Italia.
Grazie ad esse tutti i partecipanti potrannoi esibirsi in pubblico nell’ambito di una
“cornice” prestigiosa: una possibilità che
prima era riservata solo alle scuole convocate a Rimini per il “Concertone”.
Questa musica è per tutti
Una scelta di questo tipo è evidentemente
più faticosa da portare avanti (immaginate
cosa significa l’organizzazione di “finali”
regionali che si svolgono praticamente in
contemporanea in tutta Italia...), ma è più
vicina alla logica di fondo della manifestazione. Scuola Musicafestival, infatti,
FIERE NEL MONDO:
IL CALENDARIO 2003
16-19 gennaio
5-9 marzo
27-31 marzo
11-14 aprile
18-20 giugno
23-26 settembre
Winter NAMM
Anaheim
Francoforte
Musikmesse
Parigi
Musicora
Rimini
Disma Musicshow
San Pietroburgo
Musikmesse
Tokyo
MIFA
non è né vuole essere un concorso. È un
“momento conviviale” che serve innanzitutto ad avvicinare alla “musica suonata”
il grande pubblico dei ragazzi in età scolare di tutta Italia.
Fra l’altro, questa scelta interpreta in
modo corretto anche le ultime direttive
che il Ministero dell’Istruzione, attraverso
i più recenti progetti di riforma, ha scelto
come linee guida per la didattica del
futuro.
Il ruolo dei rivenditori
In ogni caso, al di là dei facili trionfalismi
e di un semplice conto delle presenze,
Scuola Musicafestival rappresenta sicuramente una occasione più unica che
rara per la diffusione della cultura del
“fare musica”, ed è, sotto questo profilo,
un momento importantissimo per tutto
il canale. È quindi fondamentale, se si
vuole garantire la piena riuscita di questa iniziativa, che soprattutto chi, come
i rivenditori, si trova a stretto contatto
con l’utenza finale, assicuri il massimo
supporto all’iniziativa per trarne, a breve,
i maggiori profitti possibili.
“C’ero anch’io”
Scuola Musicafestival rapresenta infatti
una delle pochissime iniziative nazionali
che riescono ad imporsi con forza e freschezza all’interno della scuola.
Partecipare a Scuola Musicafestival
significa, per la maggior parte dei ragazzi,
essere catturati in un’impresa emozionante, colorata, vivace... Un’impresa che
accende l’entusiasmo del fare musica
e che, in molti casi, può portare ad un
vero e proprio “amore” per lo strumento
musicale.
DISMAMUSICA MAGAZINE
DALLE AZIENDE
Nuove trombe
Selmer
Computer Music
EDIROL ha
presentato due nuove tastiere per Computer Music, i modelli PCR-30 e PCR-50,
che sono costruite in modo da
mettere a disposizione degli appassionati tasti di passo standard sensibili alla dinamica.
Le nuove tastiere offrono anche
un’intera varietà di controlli
rotativi, pulsanti e slider totalmente
assegnabili per la gestione di
software e hardware esterni e sono
alimentate via USB. Questo significa
anche che possono essere connesse
o scollegate dai computer anche se
questi ultimi sono accesi, in quanto i
port USB hanno questa vantaggiosa
caratteristica.
I nuovi modelli sono la PCR-30
(tastiera MIDI a 32 tasti, con 8
Controlli rotativi, 8 Slider e 9
Switch) e la PCR-50 (tastiera MIDI
a 49 tasti, con 8 Controlli rotativi, 8
Slider e 9 Switch).
Con il nome Concept,
Selmer ha presentato a
Parigi una nuova serie
di strumenti destinata a
completare la sua gamma
di trombe. E in special
modo la nuova tromba in
Sib è stata realizzata per soddisfare le esigenze specifiche di solisti o di musicisti che suonano in orchestra e in big band.
La linea Concept si affianca alla linea Chorus e così come la “Chorus 80J” si
adatta perfettamente ai musicisti jazz ed ai piccoli gruppi, la “Concept TT” è
più adatta al lavoro in grandi gruppi o sezioni di big band. Ha un suono molto
caldo, un’eccellente risposta, un’ampia gamma dinamica ed una grande flessibilità. Riprende inoltre la speciale tecnologia “TT” (doppio tubo) già adottata
per la tromba in Do 900 TT che, grazie a un doppio tubo a camera vuota inserito all’altezza dell’inserto della pompa, produce una risonanza caratteristica
e facilita la produzione del suono nella sua globalità.
Tra le più importanti specifiche tecniche del nuovo modello Concept si
possono segnalare: il diametro del canneggio di 11,75 mm; il diametro della
campana di 129 mm; il bordo campana saldato; l’imboccatura “TT” (doppio
tubo); la pompa di intonazione “Reverse”; i pistoni Monel e l’anello sulla
pompa terzo pistone.
Selmer ha concepito nuove finiture per tutti gli ottoni ed in particolare la serie
Concept è disponibile in quattro eleganti versioni: laccata oro rosso, argentata satinata e satinata oro rosso.
Per informazioni: Edirol
Per informazioni: Mogar Music
BMG firma un accordo con Pressplay
BMG farà distribuire sulla piattaforma on-line brani di artisti come Elvis Presley e
Whitney Houston. Il 14 ottobre Pressplay, la piattaforma che distribuisce musica
on-line su abbonamento, ha siglato infatti un accordo di distribuzione con BMG,
portando artisti come Elvis Presley e Whitney Houston al servizio di download.
BMG diventa in questo modo la quarta (su cinque) major ad essersi accordata con
Pressplay (joint venture tra Vivendi Universal e Sony). Anche Emi Music Group
qualche mese fa stipulò un accordo con Pressplay relativo ad alcuni artisti. Rimane
pertanto fuori solo Warner Music, appartenente al gruppo multimediale Aol-Time
Warner. (e-duesse)
Per informazioni: BMG Publications s.r.l.
Technics fa 7000
SX-KN7000 è la nuova “ammiraglia”
della linea di tastiere arranger prodotte
da Technics.
Progettata con un design aggressivo
e ricco di interessanti novità (particolarissimo il pannello di controllo
ricavato all’interno della “ribaltina”),
la SX-KN7000 ha una polifonia di 128 note, un sound set ricco di 1.187 suoni, 2
organi drawbar, 3 registri di fisarmonica e 41 drum kit. Numeri, questi, che, insieme
al grande display colorato, alla ricchezza di terminali (USB, video out, MIDI, sub
out 1 e 2...) e alla presenza del lettore di card SD, fanno di questo strumento uno dei
potenziali protagonisti di primo piano del mercato.
Per informazioni: Panasonic Italia
Timcase:
il nuovo catalogo
Lanzani e i
violoncellisti
La Timpani Distribution ha voluto
allegare a questo numero di Dismamusica Magazine il nuovo catalogo delle
custodie Timcase per portare ai dealer
italiani una anteprima della completa
gamma di soluzioni offerta da un marchio che vuole puntare a una posizione
leader sul mercato.
Il catalogo Timcase offre infatti ben
undici differenti serie di prodotti (per
un totale di 98 modelli diversi) alle
quali si aggiunge la linea personalizzata
(anche nei colori, con una gamma di
ben 17 differenti finiture), per soluzioni
davvero su misura per ogni professionista.
Durante
la
recente Fiera
di Cremona,
dove si sono
dati convegno
liutai e operatori del mondo
della classica,
era presente
anche Lanzani
soprattutto con il catalogo di leggii
intarsiati di ebanisteria.
Ma la sorpresa è stata nella sua panchetta ergonomica (nella foto), apprezzatissima dai violoncellisti che l’hanno
definita la soluzione perfetta per le loro
esigenze di “seduta”.
La soluzione del Dott. Habermann,
brevettata da Lanzani, sta regalando
all’azienda di Seveso grandi soddisfazioni, in quanto non è apprezzata solo
dai pianisti ma anche da altri musicisti
costretti, dallo strumento, a rimanere
seduti in posizioni decisamente problematiche soprattutto per il benessere
generale della schiena.
Per informazioni:
Timpani Distribution
Per informazioni:
Collezione Lanzani Seveso
DISMAMUSICA MAGAZINE
10 nuovi mixer
per un compleanno
Uri Behringer, fondatore dell’omonima casa
tedesca produttrice di elettroniche audio
professionali, ha voluto “festeggiare” il suo
quarantunesimo compleanno con il lancio di
una nuova gamma di mixer professionali di
alto profilo.
I nuovi Eurorack vogliono imporsi sul mercato per i contenuti tecnici e per le
prestazioni che rendono possibili ottenere, al punto che il progettista li ha definiti
“i migliori mixer che abbia mai costruito”. Nella foto, il modello UB1832FX-pro,
completo di effetto stereo surround 3D XPQ.
Per informazioni: Timpani Distribution
Varie, da Meinl
Pedro Barceló (nella foto a lato) è un
occupatissimo percussionista e batterista
spagnolo, spesso impegnato anche in Sud
America al seguito di artisti di grande spessore e di fama mondiale. Come endorser,
ha voluto visitare la fabbrica Meinl, e ha
detto di aver trovato tutto ciò che gli serve
in fatto di piatti, e anche di più, considerando di dover suonare sia negli stadi che
in piccoli e appassionanti locali jazz. E
si riferiva specialmente alla linea Generation X
“...che mi
ha letteralmente messo a tappeto”, ha detto testualmente.
Ma non è la sola nuova personalità coinvolta con
Meinl. Due nuovi endorser olandesi si sono aggiunti
alla crescente famiglia Meinl: si tratta di Norman
Bonink e Chris Strik. Il primo è il percussionista
dei Blof, uno dei gruppi emergenti più famosi oggi
in Olanda, mentre Chris Strick (qui a lato) è un
batterista indipendente richiestissimo per la sua
straordinaria versatilità strumentale. Imponente
nella persona decisamente massiccia è anche un
apprezzatissimo insegnante di percussioni.
Per informazioni: Master Music
Lotta ai pirati
Nuove testate per basso
Due operazioni
sono state portate a termine dalle
forze dell’ordine a Napoli e a
Catania.
La prima, condotta dalla GdF
attraverso la perquisizione di decine di abitazioni e di depositi del
centro storico, ha portato all’arresto
di due persone, alla denuncia di altre
tre e al sequestro di oltre 126 mila CD
contraffatti (musicali e per videogiochi), da musicassette e DVD destinati
al mercato illegale locale e nazionale.
L’operazione ha portato alla luce due
laboratori con 100 masterizzatori, 10
computer e migliaia di locandine e
custodie. Alcune abitazioni di insospettabili erano state trasformate in veri
e propri centri per la masterizzazione
dei prodotti audiovisivi.
L’altra operazione, condotta dal
Comando provinciale di Catania, ha
portato alla scoperta di un laboratorio di riproduzione illegale di CD e al
sequestro di due depositi all’interno dei
quali sono stati rinvenuti circa 20 mila
CD pronti ad essere immessi sul mercato. All’interno del laboratorio sono
stati trovati 34 masterizzatori e quattro
computer in grado di riprodurre oltre
duemila CD al giorno.
L’organizzazione faceva capo a due
pregiudicati catanesi che si avvalevano per la distribuzione della merce,
sull’intera Sicilia orientale, di cittadini
senegalesi in regola con il permesso di
soggiorno. Al momento sono quattro le
persone indagate dalla Procura distrettuale di Catania per associazione a
delinquere, ricettazione e reati connessi all’illecita duplicazione di supporti
magnetici e violazione alla normativa
sui diritti d’autore.
(e-duesse)
Fender espande la propria famiglia di amplificatori per basso con due nuove testate:
Bassman 1200 e Bassman 300.
Progettate specificamente per i bassisti elettrici di oggi, le nuove testate Bassman
Fender sono studiate per dare ai professionisti, in termini di capacità e caratteristiche, gli strumenti necessari per suonare alla grande in qualsiasi situazione, dai più
piccoli club alle sale da concerto più gremite, dalla registrazione casalinga alle più
impegnative esibizioni dal vivo.
Queste nuove, raffinatissime testate vengono poi completate con l’aggiunta di
due nuove casse acustiche per basso,
Bassman 410 Pro SL e Bassman 215.
Bassman 1200 è proprio quello che ci
si immagina: una testata da 1200 Watt
con tutte le carte in regola. Dotata di
tutta la potenza necessaria per qualsiasi
situazione professionale, è una testata
trasportabile a misura di tour che pesa
meno di 15 kg. e che si alloggia perfettamente in qualsiasi formato a rack da
due unità
Per i bassisti che amano spingere a
fondo il proprio amplificatore per un
suono più “cattivo”, Fender presenta
inoltre la testata Bassman 300 interamente valvolare. Potente e ricca di
timbrica con un “feeling tradizionale”,
Bassman 300 dispone di un preamplificatore valvolare a due canali accoppiato alla potenza mostruosa di sei
valvole finali di potenza 6550.
Per informazioni: Casale Bauer
Il mixer audio digitale è... portatile
Sony ha recentemente annunciato la disponibilità del suo nuovo mixer digitale
DMX-P01, il primo portatile in assoluto a livello mondiale.
Leggero e compatto, il mixer DMX-P01 allarga sensibilmente la gamma di possibilità
tecniche e operative del mixaggio, rendendo possibile a tutti gli effetti il “mixaggio
mobile”.
Con un peso di soli 2 kg, il DMX-P01 è uno strumento estremamente maneggevole
e facile da trasportare: tanto più che, nonostante la sua leggerezza, ha una resistenza
agli urti particolarmente elevata.
Fra le sue caratteristiche di punta figurano l’elaborazione audio digitale a 24-bit per
48/96 kHz, la presenza di quattro ingressi e due uscite e di un Bus digitale attraverso
il quale è possibile collegare più apparecchi aumentando il numero di ingressi.
Per informazioni: Sony Business Europe
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DALLE AZIENDE
FBT
Audio
Contractor
Proel e Fal insieme nella ricerca
per il lighting professionale
La PROEL e la FAL hanno raggiunto un’intesa di
collaborazione strategica nell’attività di Ricerca e
Sviluppo applicata al settore Lighting professionale.
Le due aziende coniugano così l’intraprendenza e
la vivacità dell’azienda teramana con la competenza ventennale dell’azienda di
Castelgoffredo, in provincia di Mantova.
La prima uscita ufficiale della nuova realtà avverrà in occasione della Musikmesse 2003 di Francoforte, dove sarà presentata una linea completa di prodotti
caratterizzati da un originale design e dall’impiego di materiali tecnologicamente
innovativi, pensati per dare una pronta risposta alle diverse esigenze di installatori, service e utilizzatori finali. Punti di forza saranno teste mobili, fondigrafi e
architetturali.
Una giusta combinazione tra made in Italy e know-how saranno gli elementi
caratterizzanti la pianificazione marketing. Va ricordato, infatti, che l’azienda
abruzzese oggi esporta in 104 Paesi del mondo e vanta, per la copertura del mercato italiano, tre reti di vendita specializzate.
La PROEL SpA, per capacità, fatturato e quote di esportazione, è la seconda
azienda italiana del settore con numerose attività dirette all’estero: Proel International Ltd di Londra, Proel USA Inc. di El Paso (Texas),
Proel Benelux b.v., Proelusa Lda di Tomar (Portogallo)
e Proel France, oltre alla branch con sede operativa a
Ningbo, una delle città più importanti dello Zhejiang
in Cina, supportata dall’ufficio trade di Pechino.
Nella FAL risiedono consolidate competenze e una
gloriosa tradizione nella progettazione e produzione di
apparecchiature di illuminazione per lo spettacolo e
l’intrattenimento. La storia della FAL è caratterizzata
da una miriade di creazioni originali e prodotti innovativi, che hanno spesso dettato le tendenze del settore,
proiettando l’azienda tra i produttori leader a livello
mondiale.
DisCover 5 per gli SMF
Novità in vista per chi lavora con le
basi MIDI su Standard Midi File: è
DisCover-5, la nuovissima workstation proposta da Roland Italy per
questo particolarissimo settore.
Grazie alle sue notevoli capacità di
editing, DisCover-5, che è equipaggiata di serie anche con un driver
per la lettura di SmartMedia card,
si configura come la workstation
ideale per tutti coloro che usano le
basi Midi durante le serate.
Uscita video, harmonizer integrato,
sezione effetti di riferimento, vocoder e autotune sono solo alcuni dei
punti di forza di questo innovativo
strumento, che, come Roland Italy
sottolinea con forza...
...non è un arranger!
Per informazioni:
Roland Italy SpA
Tour Yamaha
con la YD-8000
Yamaha è in tour, nel
mese di novembre,
con David Garibaldi
per presentare la batteria YD-8000. Questa la griglia degli
appuntamenti:
27 novembre - Lucky Music Network
- Milano
28 Novembre - Niccolai Grandi Magazzini - San Giovanni alla Vena (PI)
29 Novembre - Gattuso Strumenti
Musicali - Palermo
Per informazioni:
Yamaha Musica Italia
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L’eccellenza qualitativa
dei sistemi d’amplificazione d’ambiente si
chiama FBT: alta qualità
sonora, design avanzato,
affidabilità totale.
Di fatto tutto questo è
disponibile all’interno di
una gamma a 360°, dai
microfoni agli impianti
più sofisticati per teatri,
sale conferenze, centri
commerciali, industrie e
ospedali, inclusi una serie di prodotti pensati per il trade e per la diffusione di
musica all’interno dei punti vendita, con la possibilità di gestire avvisi vocali,
messaggistica e promozione.
Il catalogo FBT Audio Contractor comprende, in 90 pagine altamente esplicative, microfoni, basi microfoniche e accessori, radiomicrofoni e accessori,
apparati di preamplificazione, apparati di gestione e controllo, unità di
potenza, contenitori rack e accessori, apparati di amplificazione, plafoniere e
proiettori, diffusori acustici e amplificazione mobile.
“L’intero catalogo risponde ai rigidi criteri di qualità, affidabilità e sicurezza
giustamente imposti dagli standard internazionali”, afferma Antonio Faccioni,
responsabile della Divisione Audio Contractor di FBT, “e questo si traduce in
impianti di distribuzione audio affidabili, flessibili e semplici da usare”.
Progettati secondo i più rigidi concetti di VA (Voice Alarm), gli impianti FBT
Audio Contractor sono anche in grado di garantire, in condizioni di emergenza, la più efficace distribuzione di segnali o messaggi di allarme, differenziati per zone specifiche.
Per informazioni: FBT Elettronica
ECM-88:
il nuovo
Microfono Lavalier
da Sony
Con l’introduzione sul mercato del
nuovo microfono Lavalier miniaturizzato ECM-88, unico per compattezza e standard di riferimento
per qualità sonora e basso rumore,
Sony Business Europe offre ai professionisti audio ed ai broadcaster
un microfono in grado di coniugare
una eccellente qualità audio e una
dimensione fra le più piccole al
mondo.
Grazie alle sue caratteristiche, il
nuovo modello ECM-88 è destinato
ad assumere un ruolo di leadership
nel segmento di mercato dei microfoni teatrali e di trasmissione.
Alla base di ECM-88 c’è infatti la
concezione radicalmente nuova del
duplice design diaframmatico.
Mentre i precedenti microfoni erano
caratterizzati da un solo piccolo diaframma con una qualità sonora che
poteva risentire delle più piccole
distorsioni, questo nuovo modello
si distingue per una risposta in frequenza estremamente piatta.
Per informazioni:
Sony Business Europe
Design innovativo per Kawai
Nuovo nome per BMG
ProTools 6.0
Fra le novità inserite a catalogo quest’anno da
Kawai figura un pianoforte digitale dalla fisionomia
decisamente innovativa. Si tratta del nuovo L1, un
pianoforte che si mette in luce in primo luogo per il
design di grande modernità, di evidente rottura con
la tradizione dei pianoforti digitali.
Al di là della forma, tuttavia, L1 si mette in luce soprattutto per le sue caratteristiche tecniche senza precedenti. Pensato per l’uso in ambienti domestici di
ridotte dimensioni, L1 ha una profondità di soli 27,5 centimetri ed è dotato di
una meccanica di nuova concezione e di nuove tecnologie digitali derivate dalla
gamma dei pianoforti digitali professionali Kawai.
La sezione di amplificazione riproduce con grande fedeltà le otto voci a disposizione
dell’esecutore, esaltando con precisione le sonorità originali e quelle “personalizzate” che si possono ottenere con l’inserimento di riverbero e chorus e con l’uso
della funzione “dual”.
Lo strumento è naturalmente dotato di metronomo e di sequencer incorporati: la
dotazione standard prevede inoltre due pedali.
A partire dal 1° ottobre di quest’anno,
la BMG Ricordi Publishing ha cambiato la propria ragione sociale in
BMG Publications s.r.l., azienda
sempre appartenente al Bertelsmann
Music Group, che di fatto non muta
nulla della sua organizzazione in
Italia.
La nuova ragione sociale si avvale
anche di un marchietto ridisegnato
sul quale appare in modo decisamente più visibile il nome “Bertelsmann”, prima del tutto assente dalla
grafica ufficiale.
La nuova release di ProTools verrà
presentata all’AES di Los Angeles. Fra
i suoi punti di forza principali ci sono
il supporto per MacOS X e una serie di
nuove, potenti funzioni.
Come la nuova grafica delle finestre
di mix e di editing (foto in basso), la
nuova funzione DigiBase, un migliore
supporto per i plug-in e per il MIDI
time stamp, e migliorate funzioni Beat
Detective.
Per informazioni: Digidesign
Per informazioni: Furcht & C.
Nuova Carisch torna in Italia
Nuova Carisch, prestigiosa casa
editrice di spartiti e libri musicali,
è ritornata in Italia.
La società Monzino Spa della
famiglia Monzino ha infatti acquistato l’intera quota di partecipazione grazie ad un accordo
con il gruppo americano Warner Chappel Music. L’acquisizione di Nuova Carisch consente
alla famiglia Monzino -che opera
nel campo della musica e dello
strumento musicale da oltre 250
anni- di riprendere l’attività editoriale interrotta negli anni ‘50 e
di espandere anche al di fuori del
territorio nazionale la propria attività commerciale, abbinando, in
chiave sinergica, software (spartiti) e hardware (strumenti) in
tutto il mondo della musica.
Nuova Carisch, fondata nel 1887
e dal 1989 di proprietà del gruppo
Warner, ha tre sedi a Milano,
Parigi e Madrid, e distribuisce i
suoi prodotti in 40 Paesi di tutto
il mondo. Il team che l’ha guidata
fino ad oggi sotto la direzione di
Marco Volonté viene riconfermato
per garantire l’espansione internazionale con ottime prospettive
di crescita.
Antonio Monzino jr, presidente
della società Monzino e della
Nuova Carisch, esprime soddisfazione per la positiva nuova opportunità di crescita dell’azienda
Per informazioni:
BMG Publications s.r.l.
Buddy Guy Polka
Dot Stratocaster
familiare, che, “forte della nostra
più che bicentenaria tradizione,
vede confermata nella continuità
e nell’innovazione la nostra vocazione e il nostro impegno imprenditoriale al servizio di chi fa
musica”. Fanno capo alla famiglia
Monzino la società Mogar Music
Spa, leader nella distribuzione
dei più importanti marchi di strumenti musicali e la neocostituita
De Musica Fondazione, che si prefigge, attraverso un’organizzazione no profit -Associazione De
Musica- di promuovere la musica
e la pratica musicale come componente dell’educazione di qualità dei giovani e di sviluppare la
ricerca scientifica nell’area della
musica e del benessere per consentire di riconoscere e valorizzare la funzione ed il ruolo sociale
della musica anche nel nostro
Paese.
Per informazioni:
La nuova Fender Buddy Guy
Polka Dot Stratocaster è una
versione a prezzo contenuto
del modello Buddy del
Custom Shop, fabbricata
in Messico e disponibile
solo per un periodo di
tempo limitato.
Progettata a Scottsdale,
in Arizona, per i fan di Buddy Guy e per i musicisti che
cercano qualcosa di unico con caratteristiche da Custom
Shop, è stata presentata in Luglio al NAMM 2002 ed è
disponibile sul mercato a partire dal mese di Ottobre.
Il modello Buddy Guy sarà venduto per un periodo
di tempo limitato, sufficiente però a soddisfare la
domanda di uno strumento davvero unico e a qualificare il ruolo dei dealer Fender capaci di offrire sempre
soluzioni innovative e musicalmente interessanti ai
propri clienti. Le caratteristiche tecniche di questo
strumento comprendono: corpo in ontano massiccio; manico in acero, curvatura “Soft “V” ” (finiture in Poliuretano); 21 tasti Medium Jumbo con
segnatasti intarsiati; meccaniche Fender/Gotoh
stile Vintage; tremolo sincronizzato stile Vintage e corpo rigorosamente nero con “punti”
White Polka.
Per informazioni: Casale Bauer
DISMAMUSICA MAGAZINE