DISMAMUSICA MAGAZINE - Anno IV n. 5 - pubblicazione periodica per il settore degli Strumenti Musicali - Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Direzione: Gianni Cameroni Redazione: Silvana Antonioli, Anna Cristofaro, Cristiano Cameroni - Hanno collaborato a questo numero: Martina Fornasaro, Andrea Arnaldi, Gianluigi Pezzera, Patrizia Vertuani Grafica e Pubblcità: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected] Coraggio e immaginazione... Supplemento al n. 10 del periodico “Informazione & Lavoro” - Ottobre 2002 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno XIV - Direttore Responsabile: Pietro Conforto Pavarin - Editore e proprietario: Editoriale Informazione e Lavoro srl Direzione e Amministrazione: Viale della Scienza, 15 - Rovigo - Tel. 0425 471097 - Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Rovigo 10/83 del 8/8/1983 - Euro 0,50 - Copia Omaggio di Antonio Monzino jr. Viviamo nel mondo della comunicazione. Siamo bombardati da messaggi di ogni tipo. Ogni giorno siamo schiacciati da valanghe di proposte commerciali, di informazioni e notizie di ogni genere. Proporre un nuovo organo di informazione potrebbe sembrare una sfida persa in partenza. Eppure non è così. Prima di tutto perché abbondanza dell’informazione non è sinonimo di qualità dell’informazione. Spesso i messaggi che ci arrivano attraverso le vie dell’informazione sono non solo inutili, ma addirittura nocivi, perché ci inducono a comportamenti che non aiutano la qualità della nostra vita e che non favoriscono il cosiddetto sviluppo sostenibile: quello che dovrebbe vedere sempre la centralità dell’uomo in ogni attività mirata allo sviluppo ed al progresso. Ebbene, noi vogliamo proporre un’informazione utile. Il settore del quale noi ci occupiamo ha infatti in sé tutti i presupposti per rispondere ai requisiti di una attività mirata a migliorare la qualità della vita. Coloro che suonano un strumento musicale, sia che lo facciano per professione che per diletto, si divertono… fare musica ha in sé una componente ludica che procura benessere ad ogni età, come poche altre attività. Verrebbe da pensare che l’industria della musica debba essere la più florida… non inquina l’ambiente, non distrugge vite umane, sviluppa la nostra intelligenza, favorisce l’aggregazione sociale, educa alla non violenza, alla pace ed alla tolleranza, consente di comunicare le emozioni a di superare le barriere linguistiche… Eppure questi presupposti non riescono a tradursi in realtà. Malgrado l’abbondanza dei mezzi di comunicazione, i valori della nostra industria sono infatti difficili da comunicare. È difficile comunicare persino all’interno del settore, tra noi operatori. È difficile venire all’essenza delle cose, alle due valenze principali per noi: i valori culturali e quelli connessi al mercato. Ecco dunque la sfida che vogliamo affrontare con Dismamusica Magazine, uno strumento pensato per favorire la comunicazione fra chi opera nel mercato. Uno strumento voluto dalla nostra associazione e affidato a Gianni Cameroni, un giornalista preparato che ci segue da molti anni ed ha tutta la competenza e la sensibilità necessarie per coordinare la materia che dovrà trovare spazio sulle pagine del periodico. Sono certo che egli saprà fare la necessaria sintesi su tale materia, e che allo stesso tempo saprà dare voce agli operatori, agli esperti, aggregando tutte le componenti che debbono essere considerate nostri alleati strategici nelle varie aree di intervento. L’obiettivo che la pubblicazione si prefigge di realizzare è quello previsto dallo statuto di Dismamusica: favorire lo sviluppo del mercato attraverso la qualificazione degli operatori, migliorare il clima e le relazioni di filiera, consentendoci di affrontare insieme le problematiche congiunturali e quelle strutturali. L’informazione su tutto ciò che si fa in Dismamusica e nell’associazione Musica! dovrà contribuire a colmare un vuoto che è fortemente sentito fra gli operatori più sensibili ed impegnati. Il messaggio più forte che ho portato con me al ritorno dal Global Summit promosso dalla NAMM e tenutosi nella località spagnola di Estepona la scorsa primavera è una considerazione esposta da Marty Albertson durante i lavori del mio gruppo: “ l’industria della musica deve avere più coraggio ed immaginazione per favorire il proprio potenziale sviluppo”. Bene, io ritengo che anche puntare su di un nostro periodico e sostenerlo concretamente sia una dimostrazione di coraggio e di immaginazione. Segnali positivi Più di un operatore ci ha recentemente confidato di avere registrato, a fine settembre, un incremento a due cifre. Diciamolo sottovoce, ma qualcosa si muove! a notizia è vera: alcuni operatori hanno registrato incrementi a due cifre, e si tratta di operatori non marginali e di dati che si riferiscono alla gamma, e non a un singolo settore o a un singolo strumento. Era davvero parecchio che non captavamo notizie di un tenore tanto positivo. E lo possiamo dire anche semplicemente citando i dati di mercato che Dismamusica ogni anno pubblica a primavera e che, da tempo, sono considerati i più autorevoli tra i dati disponibili relativi al mondo dello strumento e delle edizioni musicali. L Foto: stand Musikalia a Francoforte positivo” è richiesta però la partecipazione corale dell’intera filiera del mercato degli strumenti musicali, e, al suo interno, di ogni protagonista, che deve reimparare ad ottimizzare il proprio ruolo senza stravolgere il ruolo di chi gli sta accanto. In altre parole, il rivenditore deve fare il rivenditore; il distributore, l’editore e il fabbricante devono rivendicare le proprie prerogative, e le associazioni devono essere rafforzate perché possano esprimere un importante potere di trattativa nei confronti delle istituzioni ad ogni livello e, come portavoce di accreditati comparti economici, possano interloquire con i gestori dell’informazione a livello nazionale. Ma accettiamo l’invito a scegliere la politica dei piccoli passi, e procediamo con costanza e convinzione sulla via intrapresa, che, come pare, sta già dando i primi frutti davvero positivi. Lasciamo però rimboccate le maniche: il fatto che il periodo delle vacche magre sia in fase calante non significa ancora che è già arrivato il periodo delle vacche grasse. C’è infatti ancora molto da fare per riequilibrare le sorti del mercato, e bisogna essere in grado di compiere l’intero percorso fino in fondo. Gianni Cameroni Piccoli segni Come potrete leggere all’interno di questa rivista, tali segnali si affiancano ad altri fatti particolarmente positivi che fanno ben sperare per una ripresa più duratura dell’intero comparto. Valga per tutti l’esempio della nuova legislazione in merito all’insegnamento della musica (intesa come materia di studio) nella scuola primaria. A supporto di questo “divenire A L L ’ I N T E R N O Registrare? Sarà un lusso 4 riflessioni sulla nuova normativa che regola i compensi SIAE per la copia privata Musica docet... finalmente! La materia “musica” rientra a scuola con piena dignità. Quale può essere il ruolo dei rivenditori. 11 SOMMARIO Registrare? Sarà un lusso... Dismamusica si interroga Dismamusica incontra la stampa di settore Fra marketing e cultura Musica... docet Finalmente! Vita dell’Associazione Fiere nel mondo: tutti gli appuntamenti Dalle aziende 4 7 7 8 11 12 12 13 L’ELZEVIRO Beata ingenuità... o sottocultura? Grazie al fatto che la cultura musicale generale è piuttosto bassina, può accadere di imbattersi in errori clamorosi quando ci si avventura negli spazi dedicati agli strumenti musicali. A supporto di questa affermazione, vi mostriamo, qui a lato, la paginetta interna del libretto esplicativo di una pubblicazione multimediale (CDROM) allegata al prestigioso quotidiano La Stampa. La pubblicazione si intitola Tuttoscienze, è apparsa nel ’97 ed era venduta a 14.900 lire. In copertina, una serie di immagini tra le quali quella di un violinista impegnato in un difficile passaggio. La stessa immagine, che evidentemente è piaciuta al grafico, è riprodotta anche all’interno, e in bianco e nero. Ma, miracolo del computer, il violinista in questo caso imbraccia il violino con la destra e usa l’archetto con la sinistra. Trovo che questa clamorosa svista nei confronti del corretto impiego di uno strumento come il violino (tra l’altro vanto della cultura italiana grazie a Stradivari, Amati e Guarneri, tanto per citare i più grandi) sia il sintomo di una carenza culturale che non possiamo più accettare. Ma quando mai si è visto un violinista mancino suonare a rovescio all’interno della sezione d’archi di un’orchestra? Lasciatemi quindi la libertà di gridare allo scandalo (pur con qualche anno di ritardo) sbertucciando una pubblicazione che viene da un pulpito (quello de La Stampa) davvero blasonato... Proviamo a chiederci cosa accadrebbe se sotto la foto di Giuseppe Verdi mettessimo la didascalia “Giuseppe Garibaldi”. Qualcuno griderebbe davvero allo scandalo (ci aguriamo), ma sicuramente molti non lo noterebbero nemmeno. Se però pubblicassimo le previsioni del tempo con la cartina sistemata a rovescio, cosa direbbero i lettori? DISMAMUSICA MAGAZINE 3 ATTUALITÀ Registrare? Sarà un lusso... La nuova “disciplina del diritto d’autore” minaccia di ridisegnare a esclusivo vantaggio della SIAE e delle case discografiche l’intero mercato della vendita di supporti per la registrazione. Con un solo grande sconfitto: la libera concorrenza. renderne atto senza battere ciglio sarebbe un grave errore; rimanerne sorpresi significherebbe solo che si sono tenuti gli occhi chiusi per troppo tempo… In ogni caso, sta di fatto che, fra i tanti decreti legislativi in discussione al governo in questo periodo, c’è anche quello dedicato al recepimento della direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore: il decreto legislativo, cioè, che stabilirà anche le regole per la gestione del mercato della cosiddetta “copia privata”. gettati al compenso a protezione del diritto d’autore (anche se sfugge, e non solo a noi, quali siano gli autori a beneficio dei quali viene versata la quota SIAE che grava sull’acquisto di una videocamera, di un videoregistratore ad uso domestico, o di un masterizzatore destinato a scopi aziendali…). Copia privata: cos’è? Che cosa succede? Per capire di cosa si tratta è necessario prima affrontare da vicino lo spinoso tema della “copia privata”, solo in parte balzato agli onori della cronaca negli ultimi mesi in seguito alla cattura e all’arresto di numerosi criminali responsabili della duplicazione pirata di CD audio e software. Con il nome di “copia privata” si identifica quel vastissimo segmento di mercato che raggruppa tutti i consumatori che fanno uso di apparecchiature e supporti per la registrazione audio, video o software di materiali di qualsiasi tipo. Rientrano cioè nella categoria della “copia privata” i CD e le cassette (ma anche i DVD e le videocassette) prodotti come copia di materiale tutelato dalla SIAE solo per uso privato e senza scopo di lucro. Ma nella stessa categoria rientrano in modo indiscriminato tutti i supporti vergini inclusi nella logica del compenso per copia privata, come gli innocentissimi filmini che quasi ogni famiglia si sente in dovere di “girare” in occasione di feste, compleanni, matrimoni e vacanze, i CD-rom destinati ai dati che un numero crescente di aziende utilizza nei normali processi di lavoro (detto per inciso, la stessa rivista che tenete fra le mani è stata scritta e impaginata con strumenti elettronici, salvata su CD e quindi portata in tipografia per la stampa…). Il vero problema, però, non è rappresentato dalle (presunte) ingiustizie del prelievo SIAE, quanto piuttosto dall’annosa questione della pirateria musicale e video. Una questione che si protrae dai tempi dell’entrata in scena dell’audiocassetta (era il lontano 1967) e che oggi, sotto la spinta della maggiore facilità con cui si possono ottenere copie perfette degli originali discografici, pare giunta a costituire un motivo di serio pericolo per l’avvenire delle major, finora regine incontrastate della diffusione di contenuti multimediali. Per ovviare al problema, e per recuperare gli introiti perduti, le case discografiche, e con loro la SIAE, hanno chiesto un incremento enorme dei compensi relativi alla copia privata (in alcuni casi si parla di aumenti pari al duemila per cento, che raddoppierebbero il prezzo di un CD-R portandolo a 1,65 €, contro gli attuali € 0,80). Tale incremento, nel momento in cui venisse approvato, riscriverebbe le dinamiche di mercato dell’intero comparto, disegnando con ogni probabilità curve assai penalizzanti, e a lungo andare disastrose, sia per l’utenza finale che per i produttori e i rivenditori. P Un mercato molto vasto Come si può facilmente rilevare, si tratta di un mercato vastissimo e in crescita progressiva (ultimamente, al grande “bacino d’utenza” si sono aggiunte le videocamere che registrano su DVD, le fotocamere digitali che possono riversare le immagini su computer –e quindi su CD-rom–, i registratori digitali su CD, e chi più ne ha più ne metta…). In esso si ritrova una vasta maggioranza di consumatori perfettamente rispettosi delle leggi sul diritto d’autore (chi potrebbe dare del “pirata” ad un padre di famiglia intento alla ripresa della festa di compleanno dei suoi figli?) e una deprecabile minoranza di organizzazioni criminali che operano sul territorio con potenti mezzi dedicati alla produzione su vasta scala di copie illegali dei prodotti audio, video o software dei tipi più diversi. Oltre a questo, occorre ricordare che rientrano sotto il segno della “copia privata” anche tutti gli apparecchi dedicati alla registrazione sui supporti sopra elencati, che sono tuttora assog4 INCONTRO ANIE - ANDEC - ASMI SUL DIRITTO D’AUTORE Interpretare, non fraintendere... Il Vice Presidente ANDEC, avv. Maurizio Iorio, ha commentato il decreto legislativo durante un incontro organizzato a Milano il 22 ottobre in collaborazione con ASMI e ANIE. Nell’occasione, premesso che la direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore prevede che per la riproduzione personale senza scopo di lucro di un’opera protetta dal diritto d’autore possa essere prevista la corresponsione di un “equo compenso”, ha ribadito che il compenso dovrebbe realmente essere “equo” sia nella forma che nella sostanza. Tale compenso infatti, secondo le indicazioni della Direttiva stessa, non è dovuto se manca il danno per l’autore dell’opera o se sussistono efficaci misure tecnologiche che impediscono la copia, e in ogni caso, quando dovuto, dovrebbe scaturire da concertazione tra le parti coinvolte. Lo schema di decreto legislativo per il recepimento in Italia della direttiva, sempre secondo l’Avv. Iorio, va esattamente in senso opposto, in quanto prevede il compenso indipendentemente dal danno, prescinde completamente dalla presenza di misure tecnologiche di protezione e ignora del tutto la consultazione dei soggetti imprenditoriali interessati. Per di più, le misure dei compensi per copia privata ipotizzate dallo schema di Decreto Legislativo sono abnormi e tali da determinare gravi turbative di mercato, come si evince dallo schema riportato nella pagina a fronte. Oggi il decreto è stato congelato, in attesa di nuovi approfondimenti sulla materia. Ci auguriamo, come sempre, che prevalga la ragionevolezza. DISMAMUSICA MAGAZINE ATTUALITÀ Un’arma a doppio taglio Pensiamo infatti a chi produce apparecchi per la registrazione audio: dai registratori DAT e ADAT ai multitraccia digitali su Hard Disk o SmartCard, per arrivare alle workstation con masterizzatore integrato: tutti questi produttori si vedrebbero indubbiamente penalizzati da un raddoppio del prezzo dei supporti: e chi ne farebbe le spese, oltre a loro, sarebbero sicuramente i rivenditori. Senza c o n t a r e che non è affatto dimostrato che un aumento del prezzo dei supporti vergini porterebbe ad un aumento delle vendite dei supporti registrati… come dimostra, crediamo, il prossimo esempio. Storia di fotocopie e di carta Una situazione molto analoga a quella della “copia privata” (e pirata) è quella che si è verificata con l’introduzione su larga scala delle fotocopiatrici. A partire da quella data, infatti, le case editrici hanno gridato allo scandalo, temendo di venire danneggiate oltre misura dal nuovo “concorrente” tecnologico. Oggi, ad allarme rientrato (ci risulta che le attività editoriali siano in espansione, nonostante chiunque possa ottenere fotocopie a basso costo), è possibile fare un bilancio delle operazioni compiute a suo tempo dall’editoria, traendo spunto per una serie di riflessioni a nostro parere significative. In particolare, l’editoria non ha affrontato il problema delle fotocopie cercando di forzare il prezzo della carta e chiedendo un compenso su tutta la carta prodotta: un’impresa che sarebbe suonata ingiusta a tutti coloro che, della carta, fanno un uso perfettamente lecito e non necessariamente legato alla fotocopiatura di materiale a stampa coperto da diritto d’autore. Caccia al ladro Viene quindi da chiedersi –e la domanda è più che legittima– quale sia il modo giusto per danneggiare i veri ladri, e, soprattutto, chi siano i veri ladri… Infatti, se è lecito che le case discografiche e la SIAE chiedano a gran voce che i criminali vengano perseguiti e bloccati, non è altrettanto lecito pretendere che tutti gli utenti finali che acquisteranno i supporti (la maggior parte dei quali è in buona fede) debbano pagare un compenso per bilanciare il danno dei furti altrui. E il motivo di questo illecito è particolarmente evidente: sarebbe come se la Polizia Stradale chiedesse di applicare una multa indiscriminata, da riscuotere attraverso il ritocco del prezzo generale dei carburanti, per il semplice fatto che alcuni automobilisti superano i limiti di velocità. Inutile chiedersi quale sarebbe la reazione dell’automobilista medio rispettoso delle leggi… con ogni probabilità, accuserebbe gli agenti di essere dei ladri, e avrebbe, in questo, tutte le ragioni (pardon, tutti i diritti) di questo mondo. Cristiano Cameroni SIAE & supporti: così crescerebbero i compensi CD-R AUDIO 74 MIN. CD-R DATI 650 MB AUDIOCASSETTA 60 MIN. VIDEOCASSETTA 180 MIN. Prezzo attuale al pubblico per unità Attuale compenso SIAE Nuovo compenso SIAE FONTE: ANDEC DISMAMUSICA MAGAZINE 5 VITA DELL’ASSOCIAZIONE Dismamusica si interroga L oiano è una splendida località sull’Appennino tosco-emiliano alle spalle di Bologna, un luogo lontano dal rumore delle grandi città, lontano dalla frenesia del business e adatto a suggerire una pausa di riflessione pacata e produttiva. Lì si è svolta, il 14 e 15 giugno, l’assemblea estiva Dismamusica per tirare le fila delle attività del primo semestre e per valutare e discutere delle opportunità che si possono aprire al mercato con una differente gestione dei grandi eventi, quali ad esempio il Salone di Rimini. I soci si sono avvicendati a portare suggerimenti e idee per la corretta conduzione della vita associativa, pur nella importante valorizzazione delle differenti “anime” che li contraddistinguono. Il Salone di Rimini Produttori, distributori ed editori hanno a lungo discusso, ad esempio, dei possibili margini di miglioramento dell’annuale appuntamento riminese, e hanno infine deciso di ridisegnare le prossime edizioni, chiedendo di affiancare il Disma Musicshow al SIB, allo scopo di creare importanti sinergie economico-commerciali. È stata ribadita peraltro la necessità di riproporre la cadenza annuale, supportata, però, da un più ricco calendario di eventi collaterali e da una maggiore visibilità sui media. Dismamusica e i media In una sintetica ma ricca relazione, la giornalista Martina Fornasaro, responsabile dei rapporti con i media per l’Associazione, ha voluto sottolineare come l’attenzione a Dismamusica in particolare e alla musica in generale (intesa come mondo dello strumento musicale) sia fortemente cresciuta da parte dei maggiori quotidiani e periodici italiani, portando l’esempio decisamente convincente de Il Sole 24 Ore (più volte schierato sulle posizioni Dismamusica a proposito dell’educazione musicale nella scuola, o per la presentazione della ricerca Coram/Bocconi sul Mercato della Musica in Italia), cui hanno fatto eco quest’anno anche i grandi quotidiani nazionali, quali Avvenire, il Giornale e Repubblica (in rigoroso ordine alfabetico). E tutto questo a dimostrare come sia possibile, con uno sforzo decisamente sostenibile, portare la voce della musica, dell’editoria musicale e degli strumenti musicali all’attenzione del vasto pubblico dei lettori. Un po’ più di fatica è invece richiesta per ottenere qualche apprezzabile risultato da parte dei network televisivi nazionali, più portati a cercare audience con la cosiddetta trash-television che non a promuovere riflessioni culturalmente corpose sulla musica e sulla pratica musicale. Dismamusica e le istituzioni Grande spazio è stato dedicato infine alla definizione di una comune strategia di approccio alle sedi istituzionali, quali i ministeri e le pubbliche amministrazioni, per ottenere, come di fatto sta già avvenendo, una sempre maggiore attenzione verso la musica e verso la pratica musicale. Anche se non sempre si ottiene l’attenzione che secondo noi merita questo argomento, lo strumento musicale e la musica stanno infatti lentamente tornando ad occupare lo spazio che loro compete nel panorama scolastico e culturale italiano. E a questo riallineamento non sono estranei i contatti che sono stati portati avanti con pazienza con i vari ministeri e sottosegretariati e con le corrispondenti realtà istituzionali regionali e provinciali. È una strada sulla quale occorre proseguire con costanza e con convinzione, portando avanti anche caparbiamente le iniziative Dismamusica, incluse esperienze quali Scuola Musicafestival e Salva la Musica. Perché ne parliamo anche da queste colonne? Perché non sono solo gli operatori nazionali a dover alimentare questa spinta. È fondamentale fare in modo che anche i rivenditori si impegnino a muovere le leve locali su argomenti identici, promuovendo il contatto con il mondo della scuola, con i dirigenti amministrativi nei vari comuni, non dimenticando realtà importanti quali i Distretti Scolastici, i Circoli Didattici e le realtà da essi dipendenti. Se, come si auspica anche l’Associazione Musica!, i singoli cominceranno a far sentire più alta la loro voce con proposte stimolanti e positive, ad esempio impegnandosi per la riuscita della giornata del 5 maggio (La Giornata Nazionale della Musica a Scuola) o per la vivacizzazione del 21 giugno, Giornata Europea della Musica, i risultati non tarderanno a farsi sentire, e la musica tornerà ad essere bagaglio comune della cultura e dell’esperienza di vita degli italiani. Una filiera unita Questo è uno dei suggerimenti più importanti che è scaturito quindi dall’incontro di Loiano, in modo che gli sforzi di ciascuno convergano verso un obiettivo comune e in tempi non più biblici riportino la musica e lo strumento musicale alla piena dignità (anche di mercato) che loro compete. Gianni Cameroni Dismamusica incontra la stampa di settore ismamusica ha voluto incontrare la stampa di settore a Milano lo scorso 10 luglio. Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione dei giornalisti delle più importanti testate nazionali a vocazione “musicale”, è stata data una breve panoramica sulle attività che Dismamusica svolge sul territorio e presso le istituzioni, e, in particolare, è stata sottolineata l’attenzione che l’associazione rivolge al proprio interno ed agli operatori per una crescita qualitativa e quantitativa del mercato. A questo proposito, è stato riconosciuto il ruolo centrale della manifestazione Disma Music Show come motore e punto di incontro di tutto il D DISMAMUSICA MAGAZINE settore e per le associazioni interessate al mercato dello strumento musicale. La giornata è stata anche occasione per presentare ufficialmente la terza edizione di Scuola Musicafestival, che con l’anno scolastico 2002/ 2003 coinvolgerà direttamente le Regioni italiane seguendo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione. Interessanti anche le prese di posizione nei confronti del futuro: durante l’incontro, infatti, più voci hanno fra l’altro sottolineato che, nell’attuale momento di congiuntura economica non brillante, è importante aumentare e massimizzare gli sforzi, anche economici, per cercare di ribaltare questo trend negativo. In particolare, a questo proposito, è stata ribadita l’importanza dell’impegno nella formazione dei nuovi insegnanti di musica, spesso lontani dalla cultura, dalle abitudini e dalla vita dei giovani. Un’attività, questa, che vede Dismamusica impegnata in prima linea da molti anni, anche attraverso la divulgazione di notizie di carattere scientifico grazie ad esempio al suo sito Internet, raggiungibile all’indirizzo www.dismamusica.it. Il ruolo di Dismamusica, sicuramente di riferimento per l’intero settore, continuerà ad essere importantissimo anche in futuro: Dismamusica è infatti l’unico “catalizzatore” capace di raccogliere le varie realtà e le varie “anime” del variegato mondo dello strumento musicale per dare voce in modo credibile presso le istituzioni politiche ed economiche alle singole istanze di ciascuno. Patrizia Vertuani 7 IN PRIMO PIANO Fra marketing e cultura Non più tardi di cinque mesi fa, sul DISMAMUSICA SHOW MAGAZINE, stampato in occasione del Salone di Rimini, davamo notizia del lancio di un’iniziativa di grande spessore per la promozione del “fare musica” nelle scuole italiane. l progetto, che nasce su iniziativa di una “cordata” fra cui figurano i Pooh, Cose di Musica, Rock No War, TV Sorrisi & Canzoni, RTL 102,5 e De Musica Associazione A. Monzino ONLUS, trae ispirazione dal fortunato programma americano Save the Music e ha come obiettivi principali la promozione e divulgazione della coscienza del diritto alla musica quale strumento di formazione, dalla scuola materna alla terza età, come diritto fondamentale di ogni cittadino. I Il progetto A questo scopo, i promotori di Salva la Musica si sono impegnati ad esercitare una pressione costante sugli enti pubblici che gestiscono l’istruzione e la formazione culturale, affinché vengano prese concrete decisioni in grado di restituire ad ogni bambino questo diritto. E hanno organizzato una raccolta fondi con il preciso scopo di donare venti kit di strumenti musicali ad altrettante scuole italiane (una per ogni regione italiana, su segnalazione delle direzioni regionali del Ministero dell’Istruzione), in modo da avvicinare i ragazzi alla cultura del “fare musica”. I fondi per il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo (ogni kit ha un valore commerciale di circa 10.000 euro, per un importo totale di 200.000 euro) sono stati in parte raccolti durante la tournée dei Pooh tramite libere offerte e percentuali sulla vendita del merchandising. Ma, vuoi perché l’obiettivo è davvero molto ambizioso, vuoi perché i promotori di Salva la Musica non intendono fermarsi a questo primo passo e hanno in cantiere molte nuove iniziative a livello politico e culturale, la raccolta continua ancora oggi attraverso il conto corrente n° “33300 Salva la Musica”, aperto presso la Filiale di Milano del Banco di Brescia e interamente dedicato al progetto Salva la Musica. Regalare? Perché? A questo punto, però, qualsiasi rivenditore potrebbe porsi questa domanda: perché mai, in un momento in cui vendere è così difficile, dobbiamo metterci a raccogliere fondi per regalare strumenti musicali ai ragazzi delle scuole? La risposta a mio parere è assai semplice, anzi è addirittura contenuta nella domanda: infatti occorre regalare alcuni strumenti musicali proprio perché è così difficile venderne molti. E a questo punto vorrei citare un esempio che credo sia, in questo senso, davvero illuminante. Comprimario del vino è, nel nostro esempio, la castagna: un frutto dichiaratamente autunnale, dal sapore caldo e intenso, ma dalla consistenza decisamente asciutta… Alimentare... la sete Torniamo dunque al nostro barista, il quale, per inciso, non è una figura di secondo piano ma il vero protagonista dell’aneddoto. Il nostro vede nella vendita di una buona bottiglia di Barbera il proprio core business, e quindi cerca in ogni momento di invogliare i suoi clienti a bere più vino. In questa prospettiva, quindi, le castagne sono per lui un frutto del tutto provvidenziale, perché, oltre a piacere indiscriminatamente a vecchi e giovani, hanno l’indiscutibile pregio di asciugare il palato di chi le mangia… A questo punto, il gioco è fatto: basta fare in modo che i tavoli vengano costantemente riforniti di castagne (arrosto o bollite, a seconda delle preferenze locali), e le vendite di vino subiranno un sensibilissimo, e assai proficuo, rialzo. Non è un caso, né frutto di un programma di sensibilizzazione voluto dalla Pro Loco, quindi, se al centro di tutti i tavolini dei bar della Valsesia, da qui fino a fine novembre, campeggia e campeggerà trionfante una zuppierina di caldarroste… Sete… di musica Il vino e le castagne L’esempio che voglio citare è un fatto che, con ogni probabilità, si sta verificando proprio nel momento in cui questo articolo va in stampa. È ambientato in Valsesia (la valle che dal versante del Monte Rosa su cui si erge Alagna sbocca sulla campagna di Novara) e ha dei protagonisti un po’ “particolari”: vale a dire un barista, il pubblico dei suoi clienti abituali, il vino piemontese e le castagne. Questi insoliti personaggi, che risulterebbero sicuramente piuttosto “stonati” con l’ambiente cittadino nel quale sto scrivendo, trovano invece in Valsesia un loro equilibrio perfetto, una sorta di proficua simbiosi che dà origine ad un meccanismo commerciale davvero “virtuoso”. Al centro di questo microcosmo c’è, naturalmente, il bar, e segnatamente uno dei prodotti più raffinati del bar valsesiano: il vino piemontese. Che si tratti di Barbera o di Spanna, di Fara o di Ghemme, il vino delle colline novaresi è un prodotto di gran pregio, che può regalare grandi soddisfazioni (al palato, ma non solo), ma che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è facilissimo da vendere, perché tende ad essere costoso (soprattutto se buono) e perché può essere facilmente rimpiazzato da prodotti meno impegnativi, come la birra, le bibite, o un singolo bicchiere di liquore. 8 Al di là della curiosità, comunque, questo divertente episodio dovrebbe aprire gli occhi sulle reali potenzialità che un progetto come Salva la Musica è in grado di offrire soprattutto ai rivenditori. Non ne siete convinti? Provate a sostituire ai clienti del bar valsesiano il grande pubblico costituito dai ragazzi delle scuole inferiori, e alle castagne i pochi strumenti musicali che il progetto Salva la Musica intende mettere a loro disposizione gratuitamente. Se l’equazione funziona (e non c’è motivo perché non funzioni), i pochi strumenti che Salva la musica intende mettere a loro disposizione dovrebbero agire nei loro confronti come le castagne del nostro esempio: con la differenza che, anziché mettere sete al palato, i “nostri” omaggi provocheranno nei destinatari di questa offerta una inguaribile “sete”… di musica. In altre parole, significa che, se si investono risorse (tempo e impegno innanzitutto, quindi anche soldi) nella sensibilizzazione attiva alla musica, è assai probabile che, in un non lontano futuro, si possa contare su di un reale interesse da parte di un pubblico di autentici appassionati dello strumento musicale molto DISMAMUSICA MAGAZINE IN PRIMO PIANO E IL 21 GIUGNO È DI NUOVO FESTA EUROPEA DELLA MUSICA Anche nel 2003, come da tradizione, il 21 giugno si celebrerà la Festa Europea della Musica. L’iniziativa, nata a Parigi vent’anni fa, si tiene ogni anno nelle maggiori capitali europee, e porta in tutte le piazze un numero impressionante di musicisti di ogni genere, che allestiscono seduta stante centinaia di concerti gratuiti. L’obiettivo dichiarato è quello di divulgare la musica senza barriere di genere, promuovere l’integrazione sociale ed etnica, stimolare il dilettantismo musicale, far conoscere le tradizioni di altri Paesi. più vasto di quanto, oggi, si possa ragionevolmente ipotizzare. Non costa niente Uniti si vince Nella foto in alto, i Pooh durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Salva la Musica, tenutasi a Milano lo scorso giugno. La Festa, che è promossa in tutta Europa dagli enti locali competenti ed è sostenuta da apposite associazioni no profit, può dimostrarsi un’ottima occasione di marketing non solo per chi “fa” musica, ma anche per chi la “vende”. Ed è proprio per questo motivo che tale appuntamento figura da sempre come uno dei momenti più importanti dell’anno sull’agenda Dismamusica. Fra l’altro, può benissimo darsi che questo investimento non costi neanche un centesimo. Letteralmente. Gli organizzatori di Salva la Musica, infatti, non intendono chiedere ai rivenditori del settore né strumenti musicali (che finirebbero inevitabilmente per essere degli strumenti d’occasione, se non addirittura di seconda mano), né soldi. La cosa di cui si ha davvero bisogno si chiama, semplicemente, “collaborazione”. Collaborazione nel sensibilizzare il grande pubblico nei confronti del problema dell’insegnamento e della pratica della musica a scuola. Non vi siete mai chiesti perché la dotazione di base delle scuole italiane preveda impianti e attrezzature sportive, e nemmeno una chitarra, un tamburo, o uno strumento a tastiera? E avete mai messo in relazione il fatturato del mercato degli accessori e delle attrezzature sportive con quello, molto più modesto, dello strumento musicale? “Cosa posso fare?” Se gli esempi sopra riportati vi hanno convinti, allora è bene pensare a cosa fare per partecipare attivamente al progetto Salva la Musica. Desiderate inviare un contributo in denaro? In fondo, questo è il modo più semplice di partecipare: basta effettuare un versamento sul conto corrente bancario di Salva la Musica… ma un rivenditore di strumenti musicali dovrebbe fare ben di più, perché dovrebbe scendere in campo a fianco degli organizzatori per creare un movimento di opinione favorevole a questa iniziativa. Come fare? Ecco qualche idea che potrebbe dimostrarsi vincente… In pubblico & in privato Tanto per cominciare, potreste fare un po’ di pubblicità a quest’iniziativa. Potreste esporre in vetrina il logo di Salva la Musica, o ancora diffondere attraverso la vostra pubblicità tradizionale il messaggio di adesione a questa campagna nazionale. Ne guadagnereste in visibilità, e potreste fregiarvi dell’indubbio merito che accomuna tutti coloro che sostengono una battaglia per la cultura e per la civiltà. In secondo luogo, potreste parlarne ai vostri clienti più affezionati, a tu per tu. Per non dire che potreste perfino spingervi a proporre loro di destinare lo sconto che vi avevano chiesto, e che voi avevate finito per accordare loro, proprio al progetto Salva la Musica. Ancora una volta, con poca fatica guadagnereste molto in credibilità, e offrireste al vostro cliente un motivo in più per essere soddisfatto del proprio acquisto… Del resto, bastano davvero poche castagne per vendere un’intera cassetta di vino… Cristiano Cameroni DISMAMUSICA MAGAZINE 9 IN PRIMO PIANO Musica… docet. Finalmente! Da troppo tempo scarsamente considerata, la musica torna oggi ad assumere il ruolo di materia fondamentale nelle Scuole dell’Infanzia e nella Scuola Primaria. C ome cambia a partire da oggi il ruolo della musica dopo il decreto ministeriale che la colloca tra le materie fondamentali e obbligatorie della Scuola Primaria e tra quelle insegnate anche ai bambini della Scuola dell’Infanzia? Alessandro fa scuola Non tutti forse ricordano che la musica era stata una delle discipline principali nell’educazione impartita al giovane Alessandro di Macedonia, figlio di Filippo e allievo del greco Aristotele, che divenne uno dei più grandi condottieri e sovrani che la storia ricordi. Un solo esempio, questo, tratto dal mondo classico, che permette di mostrare la straordinaria importanza che la musica ha sempre avuto, nei secoli passati, come parte integrante dell’educazione pedagogica, come vero e proprio pilastro culturale con piena dignità, accanto a letteratura, matematica e filosofia. La musica oggi Per troppo tempo, in Italia, la musica è stata invece declassata a materia secondaria nella Scuola Media Inferiore, relegata ad uso quasi esclusivo e specialistico dei Conservatori, che ne hanno sempre detenuto la gestione unica ed elitaria. Con il risultato che oggi, nella nostra società, troviamo due categorie: i musicisti, che della musica hanno fatto la loro ragione di vita (e per quanto possibile di guadagno), e tutti gli altri (la maggioranza chiaramente), che, pur essendo ogni giorno a contatto con la musica riprodotta, proposta in continuazione dalle emittenti radiotelevisive, possiedono nozioni di storia, di geografia, di matematica e di letteratura, ma non hanno mai ricevuto una educazione musicale, né tantomeno lo stimolo alla pratica musicale. Oggi, finalmente, il lento cammino di declassamento della musica ad arte di puro intrattenimento ha subito una frenata: la musica rientra di diritto nel bagaglio culturale di ogni allievo della Scuola Primaria (meglio conosciuta come scuola elementare), su un piano assolutamente paritario rispetto alle altre materie. Perché questo cambiamento? Tutto questo è avvenuto grazie ad una attenta e capillare opera di sensibilizzazione dovuta a organizzazioni quali Dismamusica che sostengono iniziative volte a promuovere il valore educativo della musica, la sua importanza per la crescita dell’individuo, per la sua formazione intellettuale, per il suo inserimento nella società. Inoltre sono state raccolte (anche attraverso seminari tenuti sul Web) le opinioni di insegnanti e operatori che hanno sostenuto fortemente l’inserimento della musica come materia fondamentale nella scuola: lo studio di uno strumento musicale stimola infatti l’intelligenza del bambino, lo aiuta a far emergere e a sviluppare capacità innate, potenzia (come è stato dimostrato da studi condotti in proposito) le attività del cervello e facilita grandemente lo studio e l’apprendimento di materie scientifiche quali matematica e fisica. DISMAMUSICA MAGAZINE La “logica” del flauto dolce e della diamonica Ovviamente l’inserimento della musica tra le materie scolastiche non deve più seguire la “logica” del flauto dolce e della diamonica; la scuola Media Inferiore, nella quale l’educazione musicale era tra le materie “secondarie” di insegnamento, ha infatti sempre obbligato ogni studente all’acquisto dell’amato/odiato strumento, il cui impiego costituiva l’unica alternativa possibile a un presunto stimolo di pratica musicale. La riforma scolastica dovrà invece seguire la logica di una varietà che legga e favorisca la predisposizione personale: proporre lo studio di uno strumento a scelta nei limiti del possibile (ovviamente un bambino di sei anni non potrà studiare trombone o contrabbasso!) significherà far “assaporare” a ciascuno un suono, un colore e un gusto diversi, un ruolo specifico e unico, ma sempre armonizzabile con gli altri, valorizzando quindi anche esperienze di musica d’insieme. La scuola e il mercato: il ruolo dei rivenditori Se, come è prevedibile, entro poco tempo la riforma scolastica in questione diventerà una realtà a tutti gli effetti, cambierà sicuramente anche il ruolo dei rivenditori nei confronti della scuola. A tutt’oggi questo ruolo è (diciamocelo chiaramente) praticamente nullo, dato che il tradizionale flauto dolce per la scuola media si può acquistare davvero ovunque, accompagnato da un semplicistico libro di testo con qualche nozione di teoria musicale, e che rappresenta tutto quello che oggi occorre ad un alunno per l’ora di “musica”. L’ampia gamma di strumenti musicali offerta nei vari punti vendita specializzati con la scuola ha dunque avuto sinora ben poco a che fare! Grazie alla riforma, però, ogni singolo rivenditore sarà investito di un ruolo privilegiato: oltre che venditore degli strumenti (tanti e diversi) necessari ad ogni classe (perché sarà davvero impossibile trovare un pianoforte in cartoleria…), il rivenditore dovrà sicuramente essere anche consulente privilegiato di insegnanti, dirigenti scolastici e genitori per la scelta e per il conseguente acquisto di tutti gli strumenti necessari. Il rivenditore stabilirà così con l’istituzione scolastica una collaborazione continua, e questo gli offrirà la possibilità di svolgere un ruolo (attenzione: questo è un consiglio da non sottovalutare) attivo e propositivo: dovrà essere lui a muoversi verso la scuola, non aspettando che accada il contrario. Un mercato destinato ad aprirsi Se non siete ancora convinti, provate, per un momento, a immaginare come doveva essere il mercato delle calzature e dell’abbigliamento sportivo quando nella scuola non esistevano l’ora di educazione fisica e l’obbligo di indossare un paio di scarpe da tennis per entrare in palestra. Quando poi lo sport è divenuto parte integrante delle materie scolastiche e ha iniziato ad essere considerato (praticamente da tutti) essenziale per mantenere giovane e sano il proprio fisico, il mercato delle calzature sportive e del relativo abbigliamento è letteralmente esploso, trasformandosi in un mercato specializzato che non ha ancora finito di crescere. Provate ora a ribaltare il paragone guardando al mercato dello strumento musicale: cosa ci si deve aspettare dal fatto che la musica entrerà a far parte integrante delle materie scolastiche e che gli strumenti musicali più diversi saranno richiesti da ogni insegnante in ogni scuola d’Italia? A voi la risposta… Anna Cristofaro LA MUSICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLE SCUOLE D’INFANZIA Tratti dalle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria e delle Attività Educative nelle Scuole d’Infanzia, riportate sul sito www.istruzione.it, ecco di seguito gli scopi didattici che ci si prefigge di raggiungere con l’introduzione della musica come materia fondamentale: Scuola dell’Infanzia La scuola deve servire ad educare il bambino all’utilizzo del proprio corpo per riprodurre i primi suoni e rumori dell’ambiente circostante, grazie anche all’uso di un’ampia varietà di strumenti e materiali, anche multimediali. Scuola Primaria Primo anno Utilizzare la voce e il proprio corpo, a partire da stimoli musicali, motori, ambientali e naturali, in giochi, situazioni, storie e libere attività per espressioni parlate, recitate e cantate, riproducendo e improvvisando suoni e rumori del paesaggio sonoro. Secondo e terzo anno (primo biennio) Intonare, ritmare e coordinare, per imitazione, semplici canti e brani, individualmente e/o a gruppo, accompagnandosi con oggetti di uso comune e coi diversi suoni che il corpo può produrre, fino all’utilizzo dello strumentario didattico, collegandosi alla gestualità e al movimento di tutto il corpo. Quarto e quinto anno (secondo biennio) Esprimere graficamente i valori delle note e l’andamento melodico di un frammento musicale mediante sistemi rotazionali tradizionali, grafici o altre forme intuitive, sia in ordine al canto che all’esecuzione con strumenti. Usare lo strumentario di classe (1) sperimentando e perseguendo ogni tipo di modalità di produzione sonora, improvvisando e riproducendo, per imitazione e/o per lettura, brevi sequenze caratterizzate da semplici ostinati ritmico-melodici e prendendo parte ad esecuzioni di gruppo. Esplorare le possibilità della propria vocalità, mediante la lettura, la recitazione e la drammatizzazione di testi verbali, a ritmo e con diverse espressività, intonando semplici strutture e sequenze monodiche e polifoniche, singolarmente e in gruppo. (1) Attualmente il concetto di strumentario musicale nella scuola è un concetto davvero inesistente in Italia. La riforma prevede invece addirittura un laboratorio musicale per ogni scuola, e per ogni singola classe sarà disponibile, come “strumentario di classe”, un’ampia varietà di mezzi e di strumenti per la vera e propria pratica musicale... 11 SECONDO SUMMIT DEGLI OPERATORI DELLO STRUMENTO MUSICALE CASERTA 26 - 27 GENNAIO 2003 Summit Secondo Il degli operatori dello musicale, strumento organizzato da DISMAMUSICA e ASSOCIAZIONE MUSICA! è aperto a tutti coloro che lavorano nel nostro mercato: produttori, importatori, artigiani, rivenditori, agenti, editori. Si terrà a Caserta nei giorni 26 e 27 gennaio 2003 e porterà sul tavolo i temi più attuali del mercato, con un occhio all’Europa e una particolare attenzione alle nuove “regole” che caratterizzeranno la distribuzione. Relatori ed esperti saranno a disposizione dei partecipanti per dibattere sui temi della nuova garanzia europea, del problema della logistica e dei trasporti, della distribuzione selettiva. Tutti gli opertaori sono invitati a partecipare per dare il loro fattivo contributo a una crescita armonica e moderna dell’intero settore. PRENOTATE GIÀ DA OGGI LA VOSTRA PARTECIPAZIONE: ESSERCI SARA’ DAVVERO IMPORTANTE! PER INFORMAZIONI: DISMAMUSICA TEL. 02 7750.254 12 VITA DELL’ASSOCIAZIONE MUSICA! per i rivenditori MUSICA! è una associazione tra i rivenditori dello strumento musicale. Tra i suoi obiettivi rientra ad esempio la definizione di progetti finalizzati a gestire meglio l’attività nel punto vendita: la segnalazione di consulenti per l’espletamento di pratiche legali o commerciali, lo studio di convenzioni particolari con spedizionieri o altri fornitori, l’ottenimento di tassi agevolati su alcune operazioni con istituti di credito, e così via. Ma rientrano anche progetti finalizzati a far crescere il mercato. Il fiore all’occhiello Così ad esempio MUSICA! collabora concretamente con Coram e con Dismamusica, oltre che con il Ministero dell’Istruzione, all’interno del progetto Scuola Musicafestival, ormai alla III edizione. Nell’ambito di questo progetto, gli associati, suddivisi per regione, organizzano congiuntamente le audizioni dal vivo attraverso le quali vengono selezionate le scuole che partecipano all’imponente formazione orchestrale di 1.350 ragazzi per il maxiconcerto in programma ogni anno a Rimini durante il Disma Musicshow. Lo scorso anno sono state coinvolte 250 scuole di tutta Italia per un totale di 10.000 studenti. Facile intuire le potenzialità di sviluppo del mercato che questo porta con sé! Un sindacato Come vero e proprio sindacato di categoria, MUSICA! sta poi lavorando alla formazione di un tavolo di lavoro permanente con le altre associazioni del settore. In questo senso sta organizzando un incontro a carattere nazionale con tutte le componenti del mercato. Durante l’atteso incontro saranno discussi temi di interesse generale per i punti vendita (nuove norme europee sulle garanzie, trasporti e logistica, gestione dei back order, ecc.) e verrà sviscerato il rapporto fornitore/rivenditore chiedendo risposte concrete a Dismamusica e ad altri fornitori non associati. Va da sé che, per poter dare peso alle proprie richieste, MUSICA! ha bisogno però di far crescere il numero dei propri associati. Come dire: rivenditori di tutta Italia, unitevi! SCUOLA MUSICAFESTIVAL è un crescendo... Scuola Musicafestival continua a crescere, e nella sua vertiginosa crescita stupisce ogni giorno di più sia i partecipanti che gli organizzatori. Stando alle prime stime, infatti, la partecipazione al festival organizzato da Dismamusica, Coram, Siem, Ali, Musica! con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione è addirittura superiore a quella della scorsa edizione. Quest’anno, fra l’altro, Scuola Musicafestival si presenta al grande pubblico degli studenti di tutta Italia con una serie di novità particolarmente interessanti: prima fra tutte la presenza delle finali regionali. Le finali regionali Inserite in seguito ad una serie di precise riflessioni, e come conseguenza di un suggerimento proveniente dal Ministero dell’Istruzione, le finali regionali sono un modo per avvicinare ancora di più il Festival ai ragazzi di tutta Italia. Grazie ad esse tutti i partecipanti potrannoi esibirsi in pubblico nell’ambito di una “cornice” prestigiosa: una possibilità che prima era riservata solo alle scuole convocate a Rimini per il “Concertone”. Questa musica è per tutti Una scelta di questo tipo è evidentemente più faticosa da portare avanti (immaginate cosa significa l’organizzazione di “finali” regionali che si svolgono praticamente in contemporanea in tutta Italia...), ma è più vicina alla logica di fondo della manifestazione. Scuola Musicafestival, infatti, FIERE NEL MONDO: IL CALENDARIO 2003 16-19 gennaio 5-9 marzo 27-31 marzo 11-14 aprile 18-20 giugno 23-26 settembre Winter NAMM Anaheim Francoforte Musikmesse Parigi Musicora Rimini Disma Musicshow San Pietroburgo Musikmesse Tokyo MIFA non è né vuole essere un concorso. È un “momento conviviale” che serve innanzitutto ad avvicinare alla “musica suonata” il grande pubblico dei ragazzi in età scolare di tutta Italia. Fra l’altro, questa scelta interpreta in modo corretto anche le ultime direttive che il Ministero dell’Istruzione, attraverso i più recenti progetti di riforma, ha scelto come linee guida per la didattica del futuro. Il ruolo dei rivenditori In ogni caso, al di là dei facili trionfalismi e di un semplice conto delle presenze, Scuola Musicafestival rappresenta sicuramente una occasione più unica che rara per la diffusione della cultura del “fare musica”, ed è, sotto questo profilo, un momento importantissimo per tutto il canale. È quindi fondamentale, se si vuole garantire la piena riuscita di questa iniziativa, che soprattutto chi, come i rivenditori, si trova a stretto contatto con l’utenza finale, assicuri il massimo supporto all’iniziativa per trarne, a breve, i maggiori profitti possibili. “C’ero anch’io” Scuola Musicafestival rapresenta infatti una delle pochissime iniziative nazionali che riescono ad imporsi con forza e freschezza all’interno della scuola. Partecipare a Scuola Musicafestival significa, per la maggior parte dei ragazzi, essere catturati in un’impresa emozionante, colorata, vivace... Un’impresa che accende l’entusiasmo del fare musica e che, in molti casi, può portare ad un vero e proprio “amore” per lo strumento musicale. DISMAMUSICA MAGAZINE DALLE AZIENDE Nuove trombe Selmer Computer Music EDIROL ha presentato due nuove tastiere per Computer Music, i modelli PCR-30 e PCR-50, che sono costruite in modo da mettere a disposizione degli appassionati tasti di passo standard sensibili alla dinamica. Le nuove tastiere offrono anche un’intera varietà di controlli rotativi, pulsanti e slider totalmente assegnabili per la gestione di software e hardware esterni e sono alimentate via USB. Questo significa anche che possono essere connesse o scollegate dai computer anche se questi ultimi sono accesi, in quanto i port USB hanno questa vantaggiosa caratteristica. I nuovi modelli sono la PCR-30 (tastiera MIDI a 32 tasti, con 8 Controlli rotativi, 8 Slider e 9 Switch) e la PCR-50 (tastiera MIDI a 49 tasti, con 8 Controlli rotativi, 8 Slider e 9 Switch). Con il nome Concept, Selmer ha presentato a Parigi una nuova serie di strumenti destinata a completare la sua gamma di trombe. E in special modo la nuova tromba in Sib è stata realizzata per soddisfare le esigenze specifiche di solisti o di musicisti che suonano in orchestra e in big band. La linea Concept si affianca alla linea Chorus e così come la “Chorus 80J” si adatta perfettamente ai musicisti jazz ed ai piccoli gruppi, la “Concept TT” è più adatta al lavoro in grandi gruppi o sezioni di big band. Ha un suono molto caldo, un’eccellente risposta, un’ampia gamma dinamica ed una grande flessibilità. Riprende inoltre la speciale tecnologia “TT” (doppio tubo) già adottata per la tromba in Do 900 TT che, grazie a un doppio tubo a camera vuota inserito all’altezza dell’inserto della pompa, produce una risonanza caratteristica e facilita la produzione del suono nella sua globalità. Tra le più importanti specifiche tecniche del nuovo modello Concept si possono segnalare: il diametro del canneggio di 11,75 mm; il diametro della campana di 129 mm; il bordo campana saldato; l’imboccatura “TT” (doppio tubo); la pompa di intonazione “Reverse”; i pistoni Monel e l’anello sulla pompa terzo pistone. Selmer ha concepito nuove finiture per tutti gli ottoni ed in particolare la serie Concept è disponibile in quattro eleganti versioni: laccata oro rosso, argentata satinata e satinata oro rosso. Per informazioni: Edirol Per informazioni: Mogar Music BMG firma un accordo con Pressplay BMG farà distribuire sulla piattaforma on-line brani di artisti come Elvis Presley e Whitney Houston. Il 14 ottobre Pressplay, la piattaforma che distribuisce musica on-line su abbonamento, ha siglato infatti un accordo di distribuzione con BMG, portando artisti come Elvis Presley e Whitney Houston al servizio di download. BMG diventa in questo modo la quarta (su cinque) major ad essersi accordata con Pressplay (joint venture tra Vivendi Universal e Sony). Anche Emi Music Group qualche mese fa stipulò un accordo con Pressplay relativo ad alcuni artisti. Rimane pertanto fuori solo Warner Music, appartenente al gruppo multimediale Aol-Time Warner. (e-duesse) Per informazioni: BMG Publications s.r.l. Technics fa 7000 SX-KN7000 è la nuova “ammiraglia” della linea di tastiere arranger prodotte da Technics. Progettata con un design aggressivo e ricco di interessanti novità (particolarissimo il pannello di controllo ricavato all’interno della “ribaltina”), la SX-KN7000 ha una polifonia di 128 note, un sound set ricco di 1.187 suoni, 2 organi drawbar, 3 registri di fisarmonica e 41 drum kit. Numeri, questi, che, insieme al grande display colorato, alla ricchezza di terminali (USB, video out, MIDI, sub out 1 e 2...) e alla presenza del lettore di card SD, fanno di questo strumento uno dei potenziali protagonisti di primo piano del mercato. Per informazioni: Panasonic Italia Timcase: il nuovo catalogo Lanzani e i violoncellisti La Timpani Distribution ha voluto allegare a questo numero di Dismamusica Magazine il nuovo catalogo delle custodie Timcase per portare ai dealer italiani una anteprima della completa gamma di soluzioni offerta da un marchio che vuole puntare a una posizione leader sul mercato. Il catalogo Timcase offre infatti ben undici differenti serie di prodotti (per un totale di 98 modelli diversi) alle quali si aggiunge la linea personalizzata (anche nei colori, con una gamma di ben 17 differenti finiture), per soluzioni davvero su misura per ogni professionista. Durante la recente Fiera di Cremona, dove si sono dati convegno liutai e operatori del mondo della classica, era presente anche Lanzani soprattutto con il catalogo di leggii intarsiati di ebanisteria. Ma la sorpresa è stata nella sua panchetta ergonomica (nella foto), apprezzatissima dai violoncellisti che l’hanno definita la soluzione perfetta per le loro esigenze di “seduta”. La soluzione del Dott. Habermann, brevettata da Lanzani, sta regalando all’azienda di Seveso grandi soddisfazioni, in quanto non è apprezzata solo dai pianisti ma anche da altri musicisti costretti, dallo strumento, a rimanere seduti in posizioni decisamente problematiche soprattutto per il benessere generale della schiena. Per informazioni: Timpani Distribution Per informazioni: Collezione Lanzani Seveso DISMAMUSICA MAGAZINE 10 nuovi mixer per un compleanno Uri Behringer, fondatore dell’omonima casa tedesca produttrice di elettroniche audio professionali, ha voluto “festeggiare” il suo quarantunesimo compleanno con il lancio di una nuova gamma di mixer professionali di alto profilo. I nuovi Eurorack vogliono imporsi sul mercato per i contenuti tecnici e per le prestazioni che rendono possibili ottenere, al punto che il progettista li ha definiti “i migliori mixer che abbia mai costruito”. Nella foto, il modello UB1832FX-pro, completo di effetto stereo surround 3D XPQ. Per informazioni: Timpani Distribution Varie, da Meinl Pedro Barceló (nella foto a lato) è un occupatissimo percussionista e batterista spagnolo, spesso impegnato anche in Sud America al seguito di artisti di grande spessore e di fama mondiale. Come endorser, ha voluto visitare la fabbrica Meinl, e ha detto di aver trovato tutto ciò che gli serve in fatto di piatti, e anche di più, considerando di dover suonare sia negli stadi che in piccoli e appassionanti locali jazz. E si riferiva specialmente alla linea Generation X “...che mi ha letteralmente messo a tappeto”, ha detto testualmente. Ma non è la sola nuova personalità coinvolta con Meinl. Due nuovi endorser olandesi si sono aggiunti alla crescente famiglia Meinl: si tratta di Norman Bonink e Chris Strik. Il primo è il percussionista dei Blof, uno dei gruppi emergenti più famosi oggi in Olanda, mentre Chris Strick (qui a lato) è un batterista indipendente richiestissimo per la sua straordinaria versatilità strumentale. Imponente nella persona decisamente massiccia è anche un apprezzatissimo insegnante di percussioni. Per informazioni: Master Music Lotta ai pirati Nuove testate per basso Due operazioni sono state portate a termine dalle forze dell’ordine a Napoli e a Catania. La prima, condotta dalla GdF attraverso la perquisizione di decine di abitazioni e di depositi del centro storico, ha portato all’arresto di due persone, alla denuncia di altre tre e al sequestro di oltre 126 mila CD contraffatti (musicali e per videogiochi), da musicassette e DVD destinati al mercato illegale locale e nazionale. L’operazione ha portato alla luce due laboratori con 100 masterizzatori, 10 computer e migliaia di locandine e custodie. Alcune abitazioni di insospettabili erano state trasformate in veri e propri centri per la masterizzazione dei prodotti audiovisivi. L’altra operazione, condotta dal Comando provinciale di Catania, ha portato alla scoperta di un laboratorio di riproduzione illegale di CD e al sequestro di due depositi all’interno dei quali sono stati rinvenuti circa 20 mila CD pronti ad essere immessi sul mercato. All’interno del laboratorio sono stati trovati 34 masterizzatori e quattro computer in grado di riprodurre oltre duemila CD al giorno. L’organizzazione faceva capo a due pregiudicati catanesi che si avvalevano per la distribuzione della merce, sull’intera Sicilia orientale, di cittadini senegalesi in regola con il permesso di soggiorno. Al momento sono quattro le persone indagate dalla Procura distrettuale di Catania per associazione a delinquere, ricettazione e reati connessi all’illecita duplicazione di supporti magnetici e violazione alla normativa sui diritti d’autore. (e-duesse) Fender espande la propria famiglia di amplificatori per basso con due nuove testate: Bassman 1200 e Bassman 300. Progettate specificamente per i bassisti elettrici di oggi, le nuove testate Bassman Fender sono studiate per dare ai professionisti, in termini di capacità e caratteristiche, gli strumenti necessari per suonare alla grande in qualsiasi situazione, dai più piccoli club alle sale da concerto più gremite, dalla registrazione casalinga alle più impegnative esibizioni dal vivo. Queste nuove, raffinatissime testate vengono poi completate con l’aggiunta di due nuove casse acustiche per basso, Bassman 410 Pro SL e Bassman 215. Bassman 1200 è proprio quello che ci si immagina: una testata da 1200 Watt con tutte le carte in regola. Dotata di tutta la potenza necessaria per qualsiasi situazione professionale, è una testata trasportabile a misura di tour che pesa meno di 15 kg. e che si alloggia perfettamente in qualsiasi formato a rack da due unità Per i bassisti che amano spingere a fondo il proprio amplificatore per un suono più “cattivo”, Fender presenta inoltre la testata Bassman 300 interamente valvolare. Potente e ricca di timbrica con un “feeling tradizionale”, Bassman 300 dispone di un preamplificatore valvolare a due canali accoppiato alla potenza mostruosa di sei valvole finali di potenza 6550. Per informazioni: Casale Bauer Il mixer audio digitale è... portatile Sony ha recentemente annunciato la disponibilità del suo nuovo mixer digitale DMX-P01, il primo portatile in assoluto a livello mondiale. Leggero e compatto, il mixer DMX-P01 allarga sensibilmente la gamma di possibilità tecniche e operative del mixaggio, rendendo possibile a tutti gli effetti il “mixaggio mobile”. Con un peso di soli 2 kg, il DMX-P01 è uno strumento estremamente maneggevole e facile da trasportare: tanto più che, nonostante la sua leggerezza, ha una resistenza agli urti particolarmente elevata. Fra le sue caratteristiche di punta figurano l’elaborazione audio digitale a 24-bit per 48/96 kHz, la presenza di quattro ingressi e due uscite e di un Bus digitale attraverso il quale è possibile collegare più apparecchi aumentando il numero di ingressi. Per informazioni: Sony Business Europe 13 DALLE AZIENDE FBT Audio Contractor Proel e Fal insieme nella ricerca per il lighting professionale La PROEL e la FAL hanno raggiunto un’intesa di collaborazione strategica nell’attività di Ricerca e Sviluppo applicata al settore Lighting professionale. Le due aziende coniugano così l’intraprendenza e la vivacità dell’azienda teramana con la competenza ventennale dell’azienda di Castelgoffredo, in provincia di Mantova. La prima uscita ufficiale della nuova realtà avverrà in occasione della Musikmesse 2003 di Francoforte, dove sarà presentata una linea completa di prodotti caratterizzati da un originale design e dall’impiego di materiali tecnologicamente innovativi, pensati per dare una pronta risposta alle diverse esigenze di installatori, service e utilizzatori finali. Punti di forza saranno teste mobili, fondigrafi e architetturali. Una giusta combinazione tra made in Italy e know-how saranno gli elementi caratterizzanti la pianificazione marketing. Va ricordato, infatti, che l’azienda abruzzese oggi esporta in 104 Paesi del mondo e vanta, per la copertura del mercato italiano, tre reti di vendita specializzate. La PROEL SpA, per capacità, fatturato e quote di esportazione, è la seconda azienda italiana del settore con numerose attività dirette all’estero: Proel International Ltd di Londra, Proel USA Inc. di El Paso (Texas), Proel Benelux b.v., Proelusa Lda di Tomar (Portogallo) e Proel France, oltre alla branch con sede operativa a Ningbo, una delle città più importanti dello Zhejiang in Cina, supportata dall’ufficio trade di Pechino. Nella FAL risiedono consolidate competenze e una gloriosa tradizione nella progettazione e produzione di apparecchiature di illuminazione per lo spettacolo e l’intrattenimento. La storia della FAL è caratterizzata da una miriade di creazioni originali e prodotti innovativi, che hanno spesso dettato le tendenze del settore, proiettando l’azienda tra i produttori leader a livello mondiale. DisCover 5 per gli SMF Novità in vista per chi lavora con le basi MIDI su Standard Midi File: è DisCover-5, la nuovissima workstation proposta da Roland Italy per questo particolarissimo settore. Grazie alle sue notevoli capacità di editing, DisCover-5, che è equipaggiata di serie anche con un driver per la lettura di SmartMedia card, si configura come la workstation ideale per tutti coloro che usano le basi Midi durante le serate. Uscita video, harmonizer integrato, sezione effetti di riferimento, vocoder e autotune sono solo alcuni dei punti di forza di questo innovativo strumento, che, come Roland Italy sottolinea con forza... ...non è un arranger! Per informazioni: Roland Italy SpA Tour Yamaha con la YD-8000 Yamaha è in tour, nel mese di novembre, con David Garibaldi per presentare la batteria YD-8000. Questa la griglia degli appuntamenti: 27 novembre - Lucky Music Network - Milano 28 Novembre - Niccolai Grandi Magazzini - San Giovanni alla Vena (PI) 29 Novembre - Gattuso Strumenti Musicali - Palermo Per informazioni: Yamaha Musica Italia 14 L’eccellenza qualitativa dei sistemi d’amplificazione d’ambiente si chiama FBT: alta qualità sonora, design avanzato, affidabilità totale. Di fatto tutto questo è disponibile all’interno di una gamma a 360°, dai microfoni agli impianti più sofisticati per teatri, sale conferenze, centri commerciali, industrie e ospedali, inclusi una serie di prodotti pensati per il trade e per la diffusione di musica all’interno dei punti vendita, con la possibilità di gestire avvisi vocali, messaggistica e promozione. Il catalogo FBT Audio Contractor comprende, in 90 pagine altamente esplicative, microfoni, basi microfoniche e accessori, radiomicrofoni e accessori, apparati di preamplificazione, apparati di gestione e controllo, unità di potenza, contenitori rack e accessori, apparati di amplificazione, plafoniere e proiettori, diffusori acustici e amplificazione mobile. “L’intero catalogo risponde ai rigidi criteri di qualità, affidabilità e sicurezza giustamente imposti dagli standard internazionali”, afferma Antonio Faccioni, responsabile della Divisione Audio Contractor di FBT, “e questo si traduce in impianti di distribuzione audio affidabili, flessibili e semplici da usare”. Progettati secondo i più rigidi concetti di VA (Voice Alarm), gli impianti FBT Audio Contractor sono anche in grado di garantire, in condizioni di emergenza, la più efficace distribuzione di segnali o messaggi di allarme, differenziati per zone specifiche. Per informazioni: FBT Elettronica ECM-88: il nuovo Microfono Lavalier da Sony Con l’introduzione sul mercato del nuovo microfono Lavalier miniaturizzato ECM-88, unico per compattezza e standard di riferimento per qualità sonora e basso rumore, Sony Business Europe offre ai professionisti audio ed ai broadcaster un microfono in grado di coniugare una eccellente qualità audio e una dimensione fra le più piccole al mondo. Grazie alle sue caratteristiche, il nuovo modello ECM-88 è destinato ad assumere un ruolo di leadership nel segmento di mercato dei microfoni teatrali e di trasmissione. Alla base di ECM-88 c’è infatti la concezione radicalmente nuova del duplice design diaframmatico. Mentre i precedenti microfoni erano caratterizzati da un solo piccolo diaframma con una qualità sonora che poteva risentire delle più piccole distorsioni, questo nuovo modello si distingue per una risposta in frequenza estremamente piatta. Per informazioni: Sony Business Europe Design innovativo per Kawai Nuovo nome per BMG ProTools 6.0 Fra le novità inserite a catalogo quest’anno da Kawai figura un pianoforte digitale dalla fisionomia decisamente innovativa. Si tratta del nuovo L1, un pianoforte che si mette in luce in primo luogo per il design di grande modernità, di evidente rottura con la tradizione dei pianoforti digitali. Al di là della forma, tuttavia, L1 si mette in luce soprattutto per le sue caratteristiche tecniche senza precedenti. Pensato per l’uso in ambienti domestici di ridotte dimensioni, L1 ha una profondità di soli 27,5 centimetri ed è dotato di una meccanica di nuova concezione e di nuove tecnologie digitali derivate dalla gamma dei pianoforti digitali professionali Kawai. La sezione di amplificazione riproduce con grande fedeltà le otto voci a disposizione dell’esecutore, esaltando con precisione le sonorità originali e quelle “personalizzate” che si possono ottenere con l’inserimento di riverbero e chorus e con l’uso della funzione “dual”. Lo strumento è naturalmente dotato di metronomo e di sequencer incorporati: la dotazione standard prevede inoltre due pedali. A partire dal 1° ottobre di quest’anno, la BMG Ricordi Publishing ha cambiato la propria ragione sociale in BMG Publications s.r.l., azienda sempre appartenente al Bertelsmann Music Group, che di fatto non muta nulla della sua organizzazione in Italia. La nuova ragione sociale si avvale anche di un marchietto ridisegnato sul quale appare in modo decisamente più visibile il nome “Bertelsmann”, prima del tutto assente dalla grafica ufficiale. La nuova release di ProTools verrà presentata all’AES di Los Angeles. Fra i suoi punti di forza principali ci sono il supporto per MacOS X e una serie di nuove, potenti funzioni. Come la nuova grafica delle finestre di mix e di editing (foto in basso), la nuova funzione DigiBase, un migliore supporto per i plug-in e per il MIDI time stamp, e migliorate funzioni Beat Detective. Per informazioni: Digidesign Per informazioni: Furcht & C. Nuova Carisch torna in Italia Nuova Carisch, prestigiosa casa editrice di spartiti e libri musicali, è ritornata in Italia. La società Monzino Spa della famiglia Monzino ha infatti acquistato l’intera quota di partecipazione grazie ad un accordo con il gruppo americano Warner Chappel Music. L’acquisizione di Nuova Carisch consente alla famiglia Monzino -che opera nel campo della musica e dello strumento musicale da oltre 250 anni- di riprendere l’attività editoriale interrotta negli anni ‘50 e di espandere anche al di fuori del territorio nazionale la propria attività commerciale, abbinando, in chiave sinergica, software (spartiti) e hardware (strumenti) in tutto il mondo della musica. Nuova Carisch, fondata nel 1887 e dal 1989 di proprietà del gruppo Warner, ha tre sedi a Milano, Parigi e Madrid, e distribuisce i suoi prodotti in 40 Paesi di tutto il mondo. Il team che l’ha guidata fino ad oggi sotto la direzione di Marco Volonté viene riconfermato per garantire l’espansione internazionale con ottime prospettive di crescita. Antonio Monzino jr, presidente della società Monzino e della Nuova Carisch, esprime soddisfazione per la positiva nuova opportunità di crescita dell’azienda Per informazioni: BMG Publications s.r.l. Buddy Guy Polka Dot Stratocaster familiare, che, “forte della nostra più che bicentenaria tradizione, vede confermata nella continuità e nell’innovazione la nostra vocazione e il nostro impegno imprenditoriale al servizio di chi fa musica”. Fanno capo alla famiglia Monzino la società Mogar Music Spa, leader nella distribuzione dei più importanti marchi di strumenti musicali e la neocostituita De Musica Fondazione, che si prefigge, attraverso un’organizzazione no profit -Associazione De Musica- di promuovere la musica e la pratica musicale come componente dell’educazione di qualità dei giovani e di sviluppare la ricerca scientifica nell’area della musica e del benessere per consentire di riconoscere e valorizzare la funzione ed il ruolo sociale della musica anche nel nostro Paese. Per informazioni: La nuova Fender Buddy Guy Polka Dot Stratocaster è una versione a prezzo contenuto del modello Buddy del Custom Shop, fabbricata in Messico e disponibile solo per un periodo di tempo limitato. Progettata a Scottsdale, in Arizona, per i fan di Buddy Guy e per i musicisti che cercano qualcosa di unico con caratteristiche da Custom Shop, è stata presentata in Luglio al NAMM 2002 ed è disponibile sul mercato a partire dal mese di Ottobre. Il modello Buddy Guy sarà venduto per un periodo di tempo limitato, sufficiente però a soddisfare la domanda di uno strumento davvero unico e a qualificare il ruolo dei dealer Fender capaci di offrire sempre soluzioni innovative e musicalmente interessanti ai propri clienti. Le caratteristiche tecniche di questo strumento comprendono: corpo in ontano massiccio; manico in acero, curvatura “Soft “V” ” (finiture in Poliuretano); 21 tasti Medium Jumbo con segnatasti intarsiati; meccaniche Fender/Gotoh stile Vintage; tremolo sincronizzato stile Vintage e corpo rigorosamente nero con “punti” White Polka. Per informazioni: Casale Bauer DISMAMUSICA MAGAZINE