“L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono “ (salmo 48) 26a domenica per anno 26 settembre 2004 ACCOGLIENZA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo AMEN La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi E CON IL TUO SPIRITO L’esistenza terrena è un ponte gettato sull'abisso tra linferno e il seno di Abramo. E’ lungo l’arco di una vita, poi crolla. Lo si attraversa esercitando quella misericordia che allora sarà invocata anche da chi l’ha derisa. Per prendere decisioni corrette è utile porsi dal punto di vista della fine, e fare ciò che allora si vorrebbe aver fatto. Dopo è inutile piangere sul latte versato. Bisogna convertirsi oggi alla Legge e ai profeti, che dicono “che fare”. atto penitenziale + Signore, ci hai rigenerato nell’acqua e nello Spirito a tua immagine. Di noi che facciamo parte di quel 20% dell’umanità che vive dell’87% delle energie del mondo e non si accorge di chi sta all’uscio delle nostre frontiere: abbi pietà, SIGNORE PIETA’ + Cristo, ci mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo. Di noi che difronte alle problematiche mondiali dei giorni d’oggi ci lasciamo guidare nei giudizi dai mezzi di comunicazione di massa, senza sentire il bisogno e quindi investire tempo e denaro per informarci di come veramente stanno le cose e poter così dare un giudizio personale... abbi pietà, CRISTO PIETA’ + Signore, ci fai partecipi del tuo corpo e del tuo sangue. Di noi che releghiamo la fede cristiana a emozioni, a soddisfazioni più o meno morbose di miracolismi o bisogni di sicurezze, cercando di manipolare Dio e non voler conoscere invece la sua Parola... abbi pietà, SIGNORE PIETA’ preghiamo O Dio, che chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha nome il ricco epulone, stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppressi; poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla tua parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci accoglierà nel tuo Regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. AMEN PAROLA “L’inferno” nel quale precipita la ricchezza, come ascolteremo nel vangelo, è l’inferno della indifferenza che, come un cancro, estende l’impero dell’ingiustizia e della violenza. E’ quanto purtroppo stiamo vivendo oggi nel nostro mondo del così detto “benessere”: l'uomo nell'abbondanza non comprende, è come gli animali che periscono (salmo 48) DAL LIBRO DEL PROFETA AMOS 6 [6.1] Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! [6.4] Essi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. [6.5] Canterellano al suono dell’arpa, si pareggiano a David negli strumenti musicali; [6.6] bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. [6.7] Perciò andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l’orgia dei buontemponi. Parola di Dio salmo 145 Dio sta dalla parte degli infelici: e tu? tu che fai? Proteggere, custodire, guarire, liberare, sostenere. Tutte funzioni che Dio affida all'uomo. Ecco dietro le parole di questo salmo, tutto l’impegno del cristiano per la promozione, lo sviluppo, il “servizio” personale e collettivo della società. “Il Signore regna per ogni generazione”: venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, nei gruppi umani dei quali faccio parte. BEATI I POVERI IN SPIRITO [7]Il Signore rende giustizia agli oppressi, dá il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, [8] il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, [9] il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie degli empi. [10] Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. Professare la propria fede non significa dilettarsi di parole, nè apporre le propria firma in calce a una dichiarazione di principio. Incontrare Dio significa rinunciare continuamente all’idea personale che ce ne facciamo: parlare di Dio significa rompere con coraggio il silenzio e spezzare i luoghi comuni e le frasi fatte. DALLA PRIMA LETTERA DI PAOLO APOSTOLO A TIMOTEO 6 [6.11] Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. [6.12] Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni. [6.13] Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, [6.14] ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, [6.15] che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e signore dei signori, [6.16] il solo che possiede l’immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre. Amen. Parola di Dio Dal modo con cui si vive, dal modo con cui ci si rapporta all’avere, a godere i beni di questo mondo, deriva tutto. Il cuore si modella su queste scelte e la mente si modella sul cuore: c’è una concatenazione. ALLELUIA, ALLELUIA! Beati voi che ora avete fame, dice il Signore, perchè sarete saziati. DAL VANGELO SECONDO LUCA 16 [16.19] C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. [16.20] Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, [16.21] bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. [16.22] Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. [16.23] Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. [16.24] Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. [16.25] Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. [16.26] Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. [16.27] E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, [16.28] perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. [16.29] Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. [16.30] E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. [16.31] Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi». Parola del Signore professione di fede Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, dalla stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. preghiera dei fedeli La Parola ci ha richiamati alla giustizia e alla carità.Dilatiamo il nostro cuore alle dimensioni del mondo intero e diciamo SOCCORRI IL TUO POPOLO, SIGNORE 1. “della rovina di Gerusalemme non si preoccupano”: allora come oggi vivono persone tanto chiuse in se stesse da non accorgersi della deriva del mondo provocata da scelte insensate. Aiutaci, Signore, ad essere sobri nello stile di vita sia nel mangiare come nell’adoperare l’auto così che possiamo dedicare più spazio all’informazione e al volontariato e alla preghiera. E fa’ che la prossima festa di Prima Comunione sia per i bambini un vero accostamento a Gesù presente in chi è povero e non solo con i parenti e i regali... preghiamo 2. “tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza”: queste virtù sembrano assai lontane dalla sensibilità odierna. Aiuta, Signore, tutta la nostra comunità diocesana che oggi inizia i nuovo anno pastorale a sapersi occupare della fede e viverla attraverso le virtù che ci hai indicato... preghiamo 3. “un mendicante giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco”: allora come oggi è visibile a tutti lo scandalo della convivenza tra ricchezza ostentata e miseria disumana. Aiutaci, Signore, a lavorare per porre fine ai gravi squilibri sociali e internazionali, a sanare il debito pubblico del Terzo mondo, ad estirpare le cause del sottosviluppo, della guerra, del terrorismo, e a fare dell’umanità una autentica civiltà dell’amore, noi ti preghiamo 4. “Se non ascoltano Mosè e i profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi”: La parola ci invita a non ricercare il sensazionale nella fede. Aiutaci, Signore a saperti cercare e trovare nella tua Parola aderendo personalmente ai vari corsi di catechesi e aiutare così adulti, bambini, ragazzi e giovani a conoscere la tua parola, noi ti preghiamo EUCARESTIA Dio di amore e di giustizia, questo pane e questo vino siano i segni del nostro impegno a servire gli ultimi nostri fratelli; e divengano per noi sorgente di ogni benedizione per mezzo di Gesù, il Cristo nostro Signore. AMEN grande preghiera eucaristica Veramente è cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine Maria. Lui, il Signore della gloria, si è avvicinato al povero per sostenerlo in mezzo ai ricchi. Morendo sulla croce ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, con gli angeli e gli amici che ci attendono nelle dimore eterne, cantiamo con gioia l’inno della tua lode: SANTO SANTO SANTO... Ti glorifichiamo, Padre santo; tu ci sostieni sempre nel nostro cammino soprattutto in quest’ora in cui il Cristo, tuo Figlio, ci raduna per la santa cena. Egli come ai discepoli di Emmaus, ci svela il senso delle Scritture e spezza il pane per noi. Ti preghiamo, Padre onnipotente, manda il tuo spirito su questo pane e su questo vino, perchè il tuo Figlio sia presente in mezzo a noi con il suo corpo e il suo sangue. La vigilia della sua passione, mentre cenava con loro, prese il pane e rese grazie; lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Allo stesso modo, prese il calice del vino e rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. Mistero della fede. ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE, PROCLAMIAMO LA TUA RESURREZIONE NELL’ATTESA DELLA TUA VENUTA Celebrando il memoriale della nostra riconciliazione annunziamo, o Padre, l’opera del tuo amore. Con la passione e la croce hai fatto entrare nella gloria della risurrezione il Cristo, tuo Figlio, e lo hai chiamato alla tua destra re immortale dei secoli e Signore dell’universo. Guarda, Padre santo, questa offerta: è Cristo che si dona con il suo corpo e il suo sangue, e con il suo sacrificio apre a noi il cammino verso di te. Dio, padre di misericordia, donaci lo Spirito dell’amore, lo Spirito del tuo Figlio. Fortifica il tuo popolo con il pane della vita e il calice della salvezza; rendici perfetti nella fede e nell’amore in comunione con il nostro papa e il nostro vescovo. Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli; infondi in noi la luce della tua parola fa’ che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti. La tua chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perchè tutti gli uomini si aprano alla speranza di un mondo nuovo. Ricordati dei nostri fratelli che sono morti nella pace del tuo Cristo, e di tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede: ammettili a godere la luce del tuo volto e la pienezza di vita nella risurrezione; concedi anche a noi, al termine di questo pellegrinaggio, di giungere alla dimora eterna, dove tu ci attendi. In comunione con la beata Vergine Maria, con g li apostoli e i martiri, innalziamo a te la nostra lode nel Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, dio Padre onnipotente, nell’unità dello spirito santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. AMEN i nostri giovani Perchè Cristo nasce di notte e muore di pomeriggio e i nostri figli nascono di giorno e muoiono di notte? Perchè Cristo nasce in periferia e muore in città e i nostri figli nascono in città e muoiono in periferia? Perchè nell’Antico Testamento canto, danza e preghiera erano una cosa sola, e da noi vengono diligentemente scomposti? Perchè Cristo a dodici anni è scappato di casa per andare al tempio e i nostri figli scappano da casa per rompere le vetrine dei negozi? Perchè dodici giovani uomini hanno rovesciato il mondo in positivo, e i nostri giovani sanno solo scontrarsi in macchina? Perchè nel Vangelo la felicità è spezzare il pane insieme, e da noi la felicità è dividersi la pasticca d’ecstasy? Perchè Giuda butta disperato i 30 denari insanguinati mentre i nostri cristiani, più i denari sudano sangue, e meno li buttano? Perchè bastano a Cristo otto righe per stilare le beatitudini e a noi non bastano volumi interi di catechismo per vivere la prima delle otto righe che dice “beati i poveri”? Perchè i pastori, ignoranti, hanno creduto agli angeli, e noi, intelligenti, non crediamo al Pastore? Fa’, Signore, che i nostri giovani scoprano la tenerezza nella notte la fatica dell’impegno il fascino delle beatitudini la soavità dell’innocenza la sete della giustizia il cammino della fraternità l’urlo della croce l’abbraccio di una pace senza confini. Amen. Signore Dio, Padre nostro, tu sazi gli affamati e rimandi i ricchi a mani vuote. A noi che abbiamo appena condiviso il corpo e il sangue di Gesù, dègnati di accordare il coraggio per riempire l’abisso dell’ingiustizia; e fa’ di noi artigiani attivi del tuo Regno. Te lo chiediamo per Gesù il Cristo, nostro Signore per i secoli dei secoli. Amen. vita di comunità INIZIO ANNO PASTORALE DIOCESANO oggi ore 15 cattedrale s. Marco partecipa ai canti anche la nostra corale ********************** CONSIGLIO PARROCCHIALE martedì ore 20,30 ********************** PRIMO VENERDI’ DEL MESE ore 8 s. Messa a Valle e comunione ammalati *********************** INCONTRO DI PREGHIERA “Il deserto e la fame” ore 20,30 chiesa Villanova Nuova ********************** 1a MARCIA NON COMPETITIVA “ Insieme è meglio” a cura del gruppo ED.CO Vallenoncello sabato ore 15,30 *********************** INIZIO UFFICIALE ANNO CATECHISTICO domenica Eucarestia ore 11,30 *********************** ORARIO MESSA PREFESTIVA A VALLE al sabato ore 18 *********************** letture della prossima domenica Abacuc 1,2-3; 2,2-4 2Tim. 1,6-14 Lc.17,5-10