SALA POLITEAMA PROGRAMMAZIONE da giovedì 5 marzo a mercoledì 11 marzo 2015 Film in programmazione BIRDMAN o (l'Imprevedibile Virtù dell'Ignoranza) Premio Oscar 2015 come miglior film e miglior regista Dopo un folgorante passato nei panni di un glorioso supereroe, l’attore Riggan Thomson (Michael Keaton) spera che dirigere un nuovo, ambizioso spettacolo a Broadway riuscirà a rilanciare la sua carriera e a dimostrare a tutti - e a se stesso - che non è solo una ex star di Hollywood. Nei giorni che precedono la sera della prima, Riggan deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso. fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org Regia Alejandro González Iñárritu Sceneggiatura Alejandro González Iñárritu, Alexander Dinelaris, Armando Bo, Nicolás Giacobone Musiche Antonio Sanchez Fotografia Emmanuel Lubezki Montaggio Douglas Crise, Stephen Mirrione Scenografia Kevin Thompson Costumi Albert Wolsky CAST Mike Shiner Edward Norton Sam Emma Stone Riggan Thomson / Birdman Michael Keaton Lesley Naomi Watts Laura Andrea Riseborough Brandon Zach Galifianakis Sylvia Amy Ryan Annie Merritt Wever Clara Natalie Gold Jimmy Joel Garland Sidney Clark Middleton Titolo originale Birdman or The Unexpected Virtue of Ignorance Anno 2014 Nazione Stati Uniti d'America fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org Durata 119 min Genere commedia nera SPETTACOLI Giovedì 5 marzo, ore 21.00 Venerdì 6 marzo, ore 21.00 Sabato 7 marzo, ore 16.45 - 19.00 – 21.15 Domenica 8 marzo, ore 19.00 – 21.15 Martedì 10 marzo, ore 21.00 Note critiche di Roberto Escobar (l’Espresso) Sembra senza vie d'uscita, "Birdman" (Usa e Canada, 2014, 119'). Fin dall'inizio il film di Alejandro Iñárritu si presenta come un piano sequenza unico, senza montaggio. In realtà, sono molti i piani sequenza di cui si compone, ma legati fra loro da immagini fisse e da passaggi nel buio. Tutto accade così senza stacchi, in una continuità che non fa intravvedere punti fermi. In questo tempo cinematografico lineare e uguale, Riggan (Michael Keaton) gioca tutto se stesso, e in primo luogo la propria immagine di sé, lavorando a una messa in scena teatrale dei racconti pubblicati da Raymond Carver nel 1981 con il titolo "Di che cosa parliamo quando parliamo d'amore". Quando parla d'amore, appunto, Riggan parla di sé. Ma non si tratta di egoismo, benché il suo ego ne sia il centro. Dopo il successo popolare ottenuto nel ruolo del supereroe Birdman in quel baraccone planetario che per lui fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org è Hollywood - allusione al Batman di Tim Burton interpretato da Keaton -, ormai sessantenne recita in un teatro prestigioso di Broadway. Quel che cerca è un altro pubblico, capace di altri applausi. Pretende cioè che la critica teatrale colta renda testimonianza della sua arte d'attore, e che la certifichi. Ha bisogno di questa certificazione come il Birdman del fumetto ha bisogno delle sue ali pacchiane: per volare in alto, al di sopra della pesantezza della propria temuta mediocrità, inseguendo il sogno che coltiva dai tempi del college. Essere un grande attore, o forse, in senso più radicale, semplicemente essere: questo è il sogno, o l'illusione. Ma come si può davvero essere, se non rispecchiandosi negli altri, nel loro riconoscimento del nostro essere? È un tale riconoscimento, contraddetto e sofferto, che Riggan insegue per tutto il film. Poi, accanto al suo, c'è il desiderio parallelo di Mike (Edward Norton), l'attore straordinario che egli stesso ha voluto sul palco con sé, ma che lo contrasta e minaccia come il Joker fa con Batman. A parte il conflitto con Mike, niente altro conta per lui, nemmeno sua figlia. Eppure, al culmine della sua corsa illusoria verso l'applauso definitivo, quello che renderebbe inutile ogni altro applauso, una via d'uscita gli si presenta: una via d'uscita che violenta e spezza la linearità senza tempo del film, e che gli consente finalmente di volare, questa volta al di sopra d'ogni pesantezza. E con lui, ora, anche Iñárritu spezza la continuità del piano sequenza, aprendosi alla leggerezza narrativa del montaggio. RASSEGNA SGUARDI PURI a cura di Roberto Figazzolo LA VENDETTA E’ MIA di Shoei Imamura SPETTACOLO Martedì 10 marzo, ore 16.00 fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org KIKUCHI di Kenchi Iwamoto A SNAKE OF JUNE di Shinya Tsukamoto SPETTACOLO Mercoledì 11 marzo, ore 21.00 RASSEGNA CARTONI 2015 IL MIO AMICO NANUK Sabato 7 marzo 2015, ore 14.30 fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org ROMEO E GIULIETTA In diretta dal Teatro BOLSHOI di Mosca Balletto in 2 atti Musiche di Sergueï Prokofiev Libretto di Sergueï Prokofiev, Sergueï Radlov e Adrian Piotrowski Coreografie di Youri Grigorovitch Cast Alexander Volchkov (Roméo) Anna Nikulina (Juliette) Mikhail Lobukhin (Tybalt) Andrei Bolotin (Mercutio) Con l'Orchestra del Bolshoi Teatro Accademico di Stato con i solisti del Bolshoi e il Corpo di Ballo del Bolshoi Durata approssimativa: 2 h e 15 minuti circa BIGLIETTI fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org 15 euro intero 12 euro ridotto 9 euro allievi scuole di danza Basato sul dramma di Shakespeare, Romeo e Giulietta è uno dei balletti più popolari al mondo benché la sua genesi sia complessa e travagliata visto che la partitura era considerata incomprensibile e alcuni passi estremamente difficili. Gli artisti contestarono anche il lieto fine pensato da Prokofiev perché per il compositore era impossibile immaginare una scena coreutica danzata da protagonisti in fin di vita. Originariamente commissionato dal Balletto Kirov di Leningrado nel 1934, Romeo e Giulietta di Prokofiev non fu messo in scena prima del 1940 al Teatro Kirov e solo nel 1946 al Bolshoi. Oggi questo balletto è considerato l’opera più preziosa di Prokofiev per l’ispirazione melodica, la grande varietà dei ritmi e personaggi principali memorabili. Nel 1978, Yuri Grigorovich riprese la produzione di Prokofiev per l'Opéra di Parigi. In questa versione, la tragedia di Shakespeare è diventata estremamente rarefatta e Grigorovich ha sviluppato il personaggio femminile principale dai suoi ricordi personali di Natalia Bessmertnova, la sua prima Giulietta. La trama racconta del tragico e infelice amore tra Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi. Già Le Metamorfosi di Ovidio trattano, nel racconto Piramo e Tisbe, l'amore di due giovani contrastato dai dissapori tra i genitori e destinato a un epilogo fatale per il fraintendimento provocato da una morte soltanto supposta. Bisogna aspettare la fine del '400 perché Masuccio da Salerno, nel suo Novellino, dia alla storia dei due amanti la forma oggi nota. Nel quarto decennio del '500 Luigi da Porto riprende il tema per ambientarlo a Verona agli inizi del 1300, dando ai protagonisti i nomi di Giulietta e Romeo. Qualche fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org decennio dopo, nel pieno '500, è Matteo Bandello a diffondere la storia degli infelici in un breve racconto, presto diventato popolarissimo e diffuso in Francia e in Inghilterra. Furono queste traduzioni in versi e in prosa ad ispirare nel 1595 William Shakespeare per il suo Romeo and Juliet. Sergej Sergeevič Prokof'ev (1891-1953) musicista, pianista e compositore russo. Considerato un Enfant Terrible per il suo precocissimo talento, Prokof’ev lascia la terra natale nel 1918 e comincia a viaggiare in Europa e America. Sono Parigi, Londra e Chicago a rappresentare le tappe fondamentali della sua maturazione artistica sino al definitivo ritorno in Russia nel 1936. Tra le sue composizioni famose si trovano opere, balletti, concerti e opere da camera. Yuri Grigorovich ballerino e coreografo nato a Leningrado nel 1927. Dopo essere stato accettato nella Scuola di Ballo di Leningrado nel 1946, Yuri Grigorovich è diventato solista al Balletto Kirov di San Pietroburgo, dove è rimasto fino al 1962. Si è unito al Teatro Bolshoi nel 1964 e ne è stato direttore artistico fino al 1995. Le sue opere più famose sono Schiaccianoci, Spartacus e Ivan il Terribile. SPETTACOLO Domenica 8 marzo, ore 16.00 fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org LA FAMIGLIA BELIER Anteprima Nella famiglia Bélier sono tutti sordi, tranne Paula, la figlia di16 anni. Paula è un'interprete indispensabile per i suoi genitori tutti i giorni, in particolare per il funzionamento della fattoria di famiglia. Un giorno, spinta dalla sua insegnante di musica che ha scoperto il suo talento per il canto, decide di prepararsi per il concorso di Radio France. Una scelta di vita che significherebbe per lei l'allontanamento dalla sua famiglia e una transizione inevitabile verso l'età adulta. Regia Eric Lartigau Sceneggiatura Stanislas Carre de Malberg , Victoria Bedos Musiche Evgueni Galperine , Sacha Galperine Fotografia Romain Winding Cast Paula: Louane Emera Gigi: Karin Viard Rodolphe: François Damiens Monsieur Thomasson: Eric Elmosnino Mathilde: Roxane Duran Quentin: Luca Gelberg Gabriel: Ilian Bergala M. le Maire: Stephan Wojtowicz Rossigneux: Bruno Gomila Giornalista: Céline Jorrion fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org Dr. Pugeot: Jérôme Kircher Karène: Clémence Lassalas Dati Titolo originale: La famille Bélier Anno: 2013 Nazione: Francia Durata: 105 min Genere: commedia SPETTACOLO Lunedì 9 marzo, ore 20.30 Biglietto 5 euro SALA POLITEAMA, Corso Cavour n°20 – Pavia Informazioni tel. 0382 530343 Segui su Facebook Cinema Politeama fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia www.teatrofraschini.org