Capitolo 4 4.9 d Chi paga realmente le imposte? d L’elasticità della domanda e dell’offerta sticità della domanda e dell’offerta che sono calcolate attraverso variazioni percentuali. In entrambi i casi, l’aspetto rilevante dell’analisi è l’identificazione di chi paga realmente l’imposta. Si ipotizzi, per esempio, che il costo medio e marginale di un pacchetto di sigarette sia di 1 euro e che il Governo imponga ai produttori di pagare un’imposta di 0,50 euro per pacchetto. L’imposta rimane a carico dei produttori o questi ultimi la trasferiscono di fatto sui consumatori, aumentando il prezzo di un importo pari all’imposta? L’incidenza effettiva o il carico dell’imposta dipende dall’inclinazione relativa delle curve di domanda e di offerta. I Governi intervengono nell’allocazione delle risorse di una collettività attraverso il prelievo fiscale e la spesa pubblica. Imponendo un’imposta sulla produzione di sigarette, i Governi possono ridurne il consumo e quindi migliorare la salute della popolazione. Aumentando le imposte sui carburanti, possono ridurre l’inquinamento, sollevando tuttavia le proteste dei camionisti e degli automobilisti. Attraverso le imposte sui redditi da lavoro, i Governi influiscono sulle decisioni delle famiglie circa la quantità di tempo da dedicare al lavoro. Il sistema fiscale incide profondamente sul funzionamento di un’economia mista e ha profondi effetti sul modo in cui una società umana impiega le proprie risorse scarse. Inizialmente, si analizzerà l’effetto delle imposte specifiche che prevedono un dato prelievo per unità di prodotto, per esempio 0,50 euro per pacchetto di sigarette. L’effetto di questa imposta dipende, come si vedrà, dalla pendenza della curva di domanda e di offerta. Successivamente, si estenderà l’analisi agli effetti delle imposte ad valorem, che sono commisurate in percentuale al valore di un bene o servizio. Una tipica imposta ad valorem è l’IVA, che solitamente è pari al 20% del prezzo di un bene o servizio. Così come le imposte specifiche, commisurate a unità di uno specifico bene o servizio, sono collegate alla pendenza della curva di domanda e di offerta riferite a unità del bene o servizio, le imposte ad valorem, espresse in percentuale, sono collegate alle ela- L’incidenza o il carico di un’imposta definisce chi e in che misura la paga effettivamente. La Figura 4.8 rappresenta sull’asse verticale il prezzo post-imposta per il compratore di un pacchetto di sigarette. La curva DD rappresenta la domanda di sigarette che dipende dal prezzo pagato dai fumatori. Poiché il prezzo incassato dai produttori di sigarette è pari al prezzo pagato dai consumatori meno 0,50 euro per pacchetto dell’imposta, l’introduzione dell’imposta ha per effetto la contrazione della curva di offerta da SS a S9S9. In seguito all’introduzione dell’imposta a carico dei produttori, la curva di offerta si sposta verso l’alto di un ammontare pari a 0,50 euro. Infatti, i produttori saranno disposti, dopo l’introduzione dell’imposta, a offrire le stesse quantità di sigarette solo se il prezzo che incassano per pacchetto sarà pari a quello pre-imposta più 0,50 euro. Per esempio, la quantità (a) (b) P P S'S' S'S' v 0,50 B SS SS Prezzo Prezzo P1 = 1,45 P0 = 1,00 0,95 A C 1 P1 = 1,05 P0 = 1,00 0,55 B 0,50 • A DD C DD Q1 Q0 Quantità Q Q1 Q0 Quantità Q Figura 4.8 L’incidenza di un’imposta L’incidenza di un’imposta specifica dipende dalla pendenza relativa delle curve di domanda (DD) e di offerta (SS). (a) Se la DD è ripida (primo indizio di scarsa elasticità anche se il coefficiente di elasticità non dipende dalla sola pendenza della curva) e la SS è quasi piatta (molto elastica), l’imposta ricade prevalentemente sui consumatori. (b) Nel caso contrario con domanda elastica e offerta inelastica, l’imposta rimane in gran parte a carico dei produttori. Economia 4/ed David Begg, Gianluigi Vernasca, Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch © 2011, McGraw-Hill 2 Parte 2 d La microeconomia positiva Q1, offerta prima dell’imposta a un prezzo di 0,95 euro per pacchetto, verrà offerta dopo l’imposta solo se il prezzo per i consumatori sarà di 1,45 euro, così da lasciare inalterato il prezzo netto per i produttori. Nella Figura 4.8 (a), la curva di domanda DD è ripida e la curva di offerta SS è piatta. L’imposta ricade in gran parte sui consumatori. Il nuovo prezzo di equilibrio P1 è pari a 1,45 euro. I consumatori pagano 1,45 euro per ogni pacchetto, mentre i produttori ricavano un prezzo di 0,95 euro al netto dell’imposta di 0,50 euro. Il 90% dell’imposta (45 centesimi su 50) è pagato dai consumatori, la cui domanda è poco reattiva alle variazioni di prezzo. I produttori pagano di fatto solo il 10% (5 centesimi su 50) dell’imposta, che viene per il 90% trasferita sui consumatori attraverso l’aumento del prezzo. Nella Figura 4.8 (b), con una domanda DD piatta e un’offerta SS ripida, il 90% dell’imposta (45 centesimi su 50) grava sui produttori. Il prezzo di equilibrio post-imposta è infatti 1,05 euro: i consumatori pagano questo prezzo, ma il prezzo netto per i produttori è solo di 0,55 euro. Nel caso (b), la domanda è reattiva al prezzo, cosicché il trasferimento dell’imposta sui consumatori attraverso l’aumento del prezzo provoca rilevanti contrazioni di quantità domandata. La fondamentale conclusione dell’analisi svolta è che l’effettiva incidenza di un’imposta non coin- cide con chi è tenuto a versarla al Governo. L’imposta modifica l’equilibrio del mercato, e le variazioni indotte sul prezzo e sulla quantità scambiata dipendono dalla pendenza relativa delle curve di domanda e di offerta. Questo principio generale vale anche per le imposte ad valorem. Per analizzare l’incidenza di queste ultime, occorre semplicemente rilevare che l’imposta in valore è espressa in termini percentuali (per esempio, del prezzo) e che l’incidenza dipende dall’elasticità (al prezzo) relativa della domanda e dell’offerta. Quindi, se la domanda è rigida e l’offerta è elastica al prezzo – ovvero, la situazione equivalente all’ipotesi di incidenza di un’imposta di valore assoluto 0,50 euro rappresentata nella Figura 4.8 (a) –, l’introduzione o l’aumento di un’imposta ad valorem provoca un rilevante aumento del prezzo e viene di fatto pagato dai consumatori. Al contrario, se la domanda è elastica e l’offerta rigida – situazione analoga al caso della Figura 4.8 (b) – l’incidenza di un’imposta ad valorem grava in gran parte sui produttori sotto forma di un unico prezzo al netto dell’imposta. Quindi, la conoscenza dell’elasticità al prezzo della domanda e dell’offerta consente di prevedere l’incidenza effettiva delle imposte di fabbricazione e delle più comuni imposte ad valorem sugli scambi, come l’IVA. Economia 4/ed David Begg, Gianluigi Vernasca, Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch © 2011, McGraw-Hill