“E subito uscì sangue e acqua”Gv 19,34 Processione mariana con i discepoli di Emmaus I discepoli di Emmaus sconvolti dal racconto delle donne Maria, la benedetta fra le donne, è beata perché Gesù, suo Figlio, è risorto Il racconto dei due di Emmaus nell’annuncio delle donne di Pasqua LA PROCESSIONE MARIANA Viviamo la processione mariana. Nel cammino pregheremo il Vangelo dei due discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35) alla luce della Donna e delle donne del mattino di Pasqua. Ricordo l’ordine della Processione… Mentre usciamo di chiesa in processione cantiamo: Mentre trascorre la vita * solo tu non sei mai: Santa Maria del cammino * sempre sarà con te. Vieni, o Madre, in mezzo a noi. Vieni, Maria, quaggiù, cammineremo insieme a te verso la libertà. Quando qualcuno ti dice: * “nulla mai cambierà” lotta per un mondo nuovo, * lotta per la verità. Lungo la strada la gente * chiusa in se stessa va; offri per primo la mano * a chi è vicino a te. Quando ti senti ormai stanco * e sembra inutile andar, tu vai tracciando un cammino * un altro ti seguirà “Ave o piena di grazia, * il Signore è con te”. “Ecco l’ancella di Dio, * opera Lui in me”. La tua risposta, Maria, * diede a noi Gesù; ciò che tu avevi creduto * ecco si avverò. Tu sei una luce a chi crede - nel figlio tuo Gesù, Tu sei speranza e certezza - ch’Egli ci cambierà. (Suonata del corpo musicale) Se è presente il corpo musicale è bene che le esecuzioni musicali siano brevi. Il corpo musicale potrebbe suonare anche dopo due momenti di preghiera. 1. Dovremmo credere alle donne che dicono che Gesù è vivo? Ascoltiamo il Vangelo di Luca 24,13-35 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia (undici chilometri) da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. “Gesù? Tradito, arrestato, picchiato, coronato di spine, condannato, morto in croce come un malfattore. Ora la sua tomba è vuota e le nostre donne dicono che è vivo? Roba da matti! Ma cosa è successo, cosa sta accadendo? Non comprendo”. “Eravamo così contenti e in pochi giorni tutto è cambiato. Pensavamo di essere finalmente arrivati, invece, peggio di prima”. I discorsi dei due discepoli sembrano i nostri racconti quando prevale il proprio punto di vista. Prospettive miopi, bisognose di mettere a fuoco, bisognose di ascolto, bisognose di luce, bisognose di Te, Gesù, figlio di Maria Addolorata presso la tua croce. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Vergine santa, Dio t’ha scelto * con un palpito d’amor per dare a noi il tuo Gesù * piena di grazia noi t’acclamiam Ave, ave, ave Maria! * Ave, ave, ave Maria! Tu conforti la nostra vita * sei speranza nel dolor perché di gioia ci colmi il cuor *piena di grazia noi ti acclamiam (Suonata del corpo musicale) 2. Come fa un morto ad essere vivo? Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». La notizia delle donne che dicono che Tu, Gesù, sei vivo è sconvolgente e fa risuonare la domanda: “Come fa un morto ad essere vivo?”. Essi non riescono a riconoscerti vivo perché non hanno creduto all’annuncio. Tu entri in dialogo con loro ponendo proprio la domanda curiosa sull’argomento che stanno trattando. Senza la fede in Te risorto si fanno discorsi dove tu risulti morto, discorsi senza soluzioni, discorsi senza speranza. Tu vuoi entrare nei nostri discorsi, come un giorno sei entrato nel mondo, attraverso l’ascolto di Maria. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Beati quelli che ascoltano la Parola di Dio * e la vivono ogni giorno La tua parola ha creato l’universo, * tutta la terra ci parla di Te, Signore. La tua parola si è fatta uno di noi, * mostraci il tuo volto Signore. (Suonata del corpo musicale) 3. Tu non sai cosa è successo a Gerusalemme? Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Cleopa ricorda sua madre Maria, che era con tua Madre Maria presso la tua croce nell’ora della tua morte. I due discepoli, grazie anche alle donne, sanno bene come sono andate le cose nella tua Ora. E Tu? In questi giorni dov’eri? Eri appeso alla croce, eri nel sepolcro, eri negli Inferi e oggi sei risorto! E tua Madre Addolorata era presso la croce, Desolata era presso il sepolcro, ora è Beata per la gioia immensa della tua risurrezione. Ma “i due” sono ancora nella sofferenza per la tua condanna e Tu ti accosti per farli passare dalle tenebre che confondono alla Luce che fa gioire e cantare. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Io vorrei tanto sapere da te se quand’era bambino tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui e quante volte anche tu di nascosto piangevi, Madre, quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso, per noi. Ave Maria, ave Maria, ave Maria, ave Maria, ave Maria (Suonata del corpo musicale) 4. La storia di Gesù, il figlio di Maria, la donna di Nazaret Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Gesù, tua Madre è totalmente coinvolta nella tua storia. Già dire “Gesù Nazareno” viene in mente la tua Annunciazione di farti uomo in Maria nel paese di Nazaret in Galilea, la tua vita nascosta fino all’età di trent’anni alla scuola di Maria e di Giuseppe. Il rifiuto da parte dei tuoi compaesani davanti alla tua singolarità. Quando ti sei dichiarato Messia, le figure di Maria e di Giuseppe sono risultate un ostacolo per le tue origini divine. Tu Giudeo, discendente di Davide, che sei ritenuto un Galileo. Nel cammino verso Gerusalemme si ritrova tua Madre presente all’Ora della tua Morte. Nel suo cuore ha sempre custodito le tue parole tra le quali che Tu saresti risorto il terzo giorno. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Maria, tu che hai atteso nel silenzio la sua parola per noi Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo, che ora vive in noi. Maria, tu che sei stata così docile, davanti al tuo Signor. Aiutaci ad accogliere il Figlio tuo, che ora vive in noi. (Suonata del corpo musicale) 5. Le nostre donne ci hanno sconvolti “Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Le donne che sconvolgono con la notizia che Tu sei vivo richiamano la Benedetta fra le donne che portandoti in grembo ha sconvolto la vita di San Giuseppe, ha sconvolto Elisabetta e Zaccaria, ha sconvolto il mondo e soprattutto ha terrorizzato Satana. E’ della donna di famiglia sconvolgere i piani quando porta la bella notizia di aspettare un bambino. Così la notizia delle donne di Pasqua ha sconvolto i discepoli che ora hanno bisogno di capire che cosa è accaduto realmente, perché il loro cammino sia ricolmo di vita. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Nome dolcissimo, nome d’amore! * Tu sei rifugio al peccatore, fra i cori angelici sei l’armonia: Ave Maria, ave Maria! Saldo mi tieni sul buon sentiero*degli anni eterni al gran pensiero, fra i cori angelici sei l’armonia Ave Maria, ave Maria! (Suonata del corpo musicale) 6. E se le nostre donne avessero detto la verità? Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Leggere la storia della salvezza nella prospettiva femminile aiuta a comprendere come Tu, Signore, vieni attraverso il segno centrale della creazione che è la coppia maschio e femmina, per la quale edifichi nella famiglia il tuo popolo a servizio dell’umanità. Abramo e Sara con Isacco, il figlio della promessa. Isacco con Rebecca che generano i gemelli Esaù e Giacobbe, quest’ultimo che sposa Lia e Rachele. La mamma di Mosè che diventa paradossalmente la nutrice di suo figlio “salvato dalle acque”, fino ad arrivare di generazione in generazione, a Maria, la figlia di Sion, che ti ha dato carne e visibilità diventando tua madre per opera dello Spirito Santo. La donna, nelle doglie del parto, è l’immagine profonda che, durante l’ultima cena, usi per presentare ai tuoi discepoli il tipo di sofferenza che avresti vissuto nella Passione, una sofferenza per la Gloria, per la vita senza fine. Il tuo racconto è come una processione. Infatti i due discepoli camminano con Te. Così per noi. Quando ti ascoltiamo, camminiamo e cominciamo a vedere meglio: “E se le nostre donne avessero detto la verità, e cioè che Tu sei vivo?”. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto C’è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare… Una terra e un dolce volto con due segni di violenza; sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare la tua vita e il tuo mondo in mano a lei. Madonna, Madonna Nera, * è dolce essere tuo Figlio! Oh, lascia, Madonna Nera, * ch’io viva vicino a te. (Suonata del corpo musicale) 7. La verità ha in sé la sua forza che è luce Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». L’ascolto di Te porta a volerti, a stare nella tua compagnia, a stare dentro il Vangelo dove la luce della tua risurrezione, che sboccia dalla tua morte d’amore, illumina tutto: illumina Te e noi, dice chi sei Tu e chi siamo noi. L’ascolto di Te porta a dirti: Resta con noi! Così dentro la Tua Parola Maria ha detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola”. Custodendo la Tua Parola, Maria ha creduto alla tua risurrezione. Nel servire il Vangelo, Tua e nostra Madre è modello di ogni credente in Te. Con la recita del Santo Rosario, insieme a Maria Santissima meditiamo la tua venuta “per noi uomini e per la nostra salvezza”. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Dio s’è fatto come noi - per farci come lui. Vieni Gesù, resta con noi! Resta con noi! Viene dal grembo di una donna, - la Vergine Maria. Tutta la storia lo aspettava - il nostro Salvatore. (Suonata del corpo musicale) 8. La verità è luce. Le nostre donne hanno detto la verità. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Tu entri nell’invito “resta con noi” e rimani nel segno del pane spezzato che è hai istituito durante l’ultima cena prima di morire e di risorgere. E’ il segno del tuo Sacrificio sulla Croce, fonte di Perdono e di Vita nuova. Pane e Vino, mangiare e bere sono i verbi del corpo e del sangue, sono i verbi della Madre. Tu hai preso corpo e sangue attraverso tua Madre Maria per opera dello Spirito Santo. Nell’ora del Tuo Corpo e del tuo Sangue sulla Croce hai donato l’Addolorata Maria come nostra Madre. Con lei, primizia della Chiesa, oggi ti fai riconoscere nel segno del pane e del vino, del Tuo Corpo spezzato e del tuo Sangue versato, la Santissima Eucarestia e, rimani con noi così, vivo perché risorto da morte! Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Resta con noi, Signore, la sera, * resta con noi e avremo la pace Resta con noi, non ci lasciar * la notte mai più scenderà Resta con noi, non ci lasciar * per le vie del mondo, Signor Ti porteremo ai nostri fratelli, * ti porteremo lungo le strade (Suonata del corpo musicale) 9. L’ascolto del Vangelo è la via della fede: “Beata te che hai creduto!” Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». Parola e Sacramento, ascolto del Vangelo e riconoscimento nel Pane spezzato, spiegazione della Parola e celebrazione dell’Eucarestia, cammino di ascolto e celebrazione in chiesa vanno insieme. Spiegazione delle Scritture per riconoscerti nel Sacramento, riconoscerti nel Sacramento per gustare le tue Parole di vita eterna che sono luce del tuo Amore crocifisso che perdona e rinnova, vince e risorge! Con Elisabetta vogliamo dire a tua e nostra Madre: Beata Te che hai creduto all’adempimento delle Parole del Signore! Così vogliamo dire: Beate quelle donne che han fatto risuonare il mattino di Pasqua l’annuncio che sei vivo, annuncio che sconvolge e apre alla luce perché vero. Così ancora vogliamo dire: Beati quei credenti che hanno seminato la buona notizia della Tua Risurrezione dai morti. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Nei cieli un gridò risuonò: alleluia! Cristo Signore trionfò: alleluia! Alleluia! Alleluia! Alleluia! Morte di croce egli patì: alleluia! Ora al suo cielo risalì: alleluia! Cristo ora è vivo in mezzo a noi: alleluia! Noi risorgiamo insieme a lui: alleluia! (Suonata del corpo musicale) 10. Il Figlio della Benedetta fra le donne è risorto ed è apparso a Simone E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Tu, Verbo eterno, Dio da Dio, che ti sei fatto uomo nella Vergine Madre per opera dello Spirito Santo, morto sulla croce per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione, mentre eri con i due di Emmaus eri anche con Simon Pietro. Sei presente nella nostra parrocchia e contemporaneamente sei presente anche nelle parrocchie vicine. La regola della fede è la Messa, è l’Eucarestia, è il Memoriale della tua Morte, è il Tuo Sacrificio d’amore. Credere in Te è essere la Tua Chiesa mariana e petrina. Stare con Maria, immagine della Chiesa, dove in lei siamo figli adottivi di Dio e stare con Pietro, il capo visibile della Chiesa, dove con lui ciascuno è chiamato a compiere il proprio servizio riconosciuto per l’unità della Chiesa, per il bene dell’umanità a gloria del Padre. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Credo in Te, Signore, nato da Maria, Figlio eterno e santo, uomo come noi. Morto per amore, vivo in mezzo a noi: una cosa sola con il Padre e con i tuoi, fino a quando, io lo so, tu ritornerai per aprirci il regno di Dio. Tu sei la mia forza, altro io non ho, tu sei la mia pace, la mia libertà. Niente nella vita ci separerà. So che la tua mano forte non mi lascerà. So che da ogni male tu mi libererai e nel tuo perdono vivrò. (Suonata del corpo musicale) 11. Il Cenacolo. All’Ascensione e a Pentecoste c’era anche la Madre di Gesù Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. I due discepoli fanno risuonare nel Cenacolo la loro testimonianza raccontando l’incontro con Te. Il Cenacolo è il luogo della tua Chiesa. Hai voluto questo luogo, al piano superiore, per la Tua Ultima Cena dove risuona il tuo lungo discorso d’addio. E’ il luogo dei quaranta giorni dalla tua Pasqua alla tua Ascensione. E’ il luogo della Pentecoste. E’ il punto di riferimento dei primi passi della tua Chiesa. E’ il luogo della compagnia con Maria. Quante cose su di Te ha raccontato ai discepoli per farti conoscere meglio. E’ il luogo della testimonianza, dell’ascolto reciproco, della sintesi per riconoscerti per quello che sei: il Figlio di Dio che si è fatto il figlio di Maria, la benedetta fra le donne, il quale si fa riconoscere e incontrare nello spezzare il pane. Preghiamo: Padre nostro… Dacci oggi… Ave Maria… Santa Maria Gloria… Come era… Canto Mira il tuo popolo, o bella Signora, che pien di giubilo oggi ti onora. Anch’io festevole corro ai tuoi piè, o Santa Vergine prega per me! In questa misera valle infelice tutti ti invocano soccorritrice: questo bel titolo conviene a te, o Santa Vergine prega per me! Canto delle Litanie lauretane Kyrie, eleison - Christe, eleison - Kyrie, eleison Christe, eleison Christe, audi nos, - Christe exaudi nos - Pater de caelis, Deus Miserere nobis Fili, Redemptor mundi, Deus - Spirtus Sancte, Deus Sancta Trinitas, Unus Deus - Miserere nobis Sancta Maria - Sancta Dei Genitrix - Sancta Virgo virginum Ora pro nobis Mater Christi - Mater divinae gratiae - Mater purissima Ora pro nobis Mater castissima - Mater inviolata - Mater intemerata Ora pro nobis Mater amabilis - Mater admirabilis - Mater boni consilii Ora pro nobis Mater Creatoris - Mater Salvatoris - Virgo prudentissima Ora pro nobis Virgo veneranda - Virgo predicanda - Virgo potens Ora pro nobis Virgo clemens - Virgo fidelis - Speculum iustitiae Ora pro nobis Sedes sapientiae - Causa nostrae laetitiae - Vas spirituale Ora pro nobis Vas onorabile - Vas insigne devotionis - Rosa mistica Ora pro nobis Turris davidica - Turris eburnea - Domus aurea Ora pro nobis Federis arca - Ianua caeli - Stella matutina Ora pro nobis Salus infirmorum - Refugium peccatorum - Consolatrix afflictorum Ora pro nobis Auxilium christianorum - Regina angelorum Regina patriarcarum - Ora pro nobis Regina prophetarum - Regina apostolorum - Regina martyrum Ora pro nobis Regina confessorum - Regina virginum - Regina sanctorum omnium - Ora pro nobis Regina sine labe originali concepta – Ora pro nobis Regina in caelum assumpta – Ora pro nobis Regina sacratissimi rosarii – Ora pro nobis Regina pacis – ora pro nobis Agnus Dei, qui tollis peccata mundi Parce nobis, Domine – Exaudi nos, Domine – Miserere nobis Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix. Prega per noi, Santa Madre di Dio Ut digni efficiamur promissionibus Christi E saremo degni delle promesse di Cristo Canti mariani 1 Ave, maris stella, Dei mater alma, atque semper virgo, felix caeli porta. Ave chiara stella sopra il mare bella Madre a Dio beata tutta immacolata. Sumes illud “Ave” Gabrielis ore, funda nos in pace mutans Evae nomen. L’Angelo soave Ti saluta: ave; Eva dà la morte Tu ci dai la pace. Solve vincla reis, profer lumen caecis mala nostra pelle bona cuncta posce Mostra te esse matrem, sumat per te precem qui pro nobis natus tulit esse tuus. Virgo singularis, inter omnes mitis, nos culpis solutos mites fac et castos. Vitam praesta puram, iter para tutum, ut videntes Iesum semper collaetemur. Sit laus Deo Patri, Sciogli le catene, del peccato infame; allontana il male colmaci di bene; Mostra che sei Madre: oda il nostro pianto chi per noi dal cielo scese nel tuo seno. Donna singolare, ti vogliamo amare: rendi mite il cuore, casto nell’amore. Dona vita pura, nel cammin sicura: di Gesù il sorriso svela in Paradiso. All’eterno Dio summo Christo decus, Spiritui Sancto honor, tribus unus. Amen. Padre, Figlio e Amore, innalziam la lode degna con Maria. Amen. 2 Andrò a vederla un dì, in cielo patria mia, andrò a veder Maria, mia gioia e mio amor. Al ciel, al ciel, al ciel! Andrò a vederla un dì. (bis) Andrò a vederla un dì, è il grido di speranza, che infondemi costanza nel viaggio e fra i dolor. Andrò a vederla un dì, lasciando questo esilio, Le poserò qual figlio il capo sul suo cuor. Andrò a vederla un dì, Le andrò vicino al trono Ad ottenere in dono un serto di splendor. 3 Dell’aurora tu sorgi più bella, coi tuoi raggi fai lieta la terra, e fra gli astri che il cielo rinserra non v’è stella più bella di te. Bella tu sei qual sole, bianca più della luna e le stelle più belle non son belle al par di te (bis) T’incoronano dodici stelle ai tuoi piedi hai l’ali del vento, e la luna si curva d’argento: il tuo manto ha il colore del ciel. 4 Immacolata Vergine bella, di nostra vita Tu sei la stella. Fra le tempeste deh! Guida il cuore di chi T’invoca, Madre d’amore. Siam peccatori ma figli tuoi; Immacolata, prega per noi. (bis) Tu che del cielo siedi Regina, a noi pietosa lo sguardo inchina. Pel divin Figlio che stringi al petto deh! Non privarci del tuo affetto. La tua preghiera è onnipotente, o dolce Mamma tutta clemente. A Gesù buono deh! Tu ci guida, accogli il cuore che in Te confida. 5 Io vorrei tanto parlare con te di quel Figlio che amavi. Io vorrei tanto ascoltare da te quello che pensavi Quando hai udito che tu non saresti più stata tua E questo Figlio che non aspettavi non era per te. Ave Maria, ave Maria, ave Maria, ave Maria, ave Maria. Io vorrei tanto sapere da te se quand’era bambino tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui e quante volte anche tu di nascosto piangevi, Madre, quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso, per noi. Io ti ringrazio di questo silenzio che resta tra noi Io benedico il coraggio di vivere sola con lui. Ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi Per ogni figlio dell’uomo che muore ti prego così… 6 O del cielo gran Regina * tutti corrono ai tuoi piè! E alla grazia tua divina, * dan tributo di loro fè. O Maria, Madre pia, * o Regina tu dal ciel, stendi il manto tutto santo * sul tuo popolo fedel! Sei Regina di clemenza: * il tuo popolo fedel sa i prodigi di potenza * che fai piovere dal ciel. Che fiorir di santi affetti * che risveglio di virtù, pur nei cuori più imperfetti * fai sentire di lassù. O Regina tutta santa, * o Regina di bontà, di tue rose il suolo ammanta * di tue grazie lieto fa. 7 Quando nell’ombra cade la sera è questa, o Madre, la mia preghiera: fa pura e santa l’anima mia, ave Maria, ave. E quando l’alba annunzia il giorno all’ara tua faccio ritorno, dicendo sempre con voce pia: ave Maria, ave. 8 Noi vogliam Dio, Vergin Maria, * porgi l’orecchio al nostro dir. Noi t’invochiamo, o Madre pia, * dei figli tuoi compi il desir. Deh! Benedici, o Madre, al grido della fè. Noi vogliam Dio che è nostro padre, noi vogliam Dio che è nostro Re. (bis) Noi vogliam Dio! Nelle famiglie * dei nostri cari in mezzo al cor, sian forti i figli, caste le figlie, * tutti li infiammi di Dio l’amor. 9 C’è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare… una terra e un dolce volto con due segni di violenza; sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare la tua vita e il tuo mondo in mano a Lei. Madonna, Madonna Nera, è dolce essere tuo figlio! Oh, lascia, Madonna Nera, ch’io vivo vicino a te. Lei ti calma e rasserena. Lei ti libera dal male perché sempre ha un cuore grande per ciascuno dei suoi figli; Lei t’illumina il cammino se le offri un po’ d’amore, se ogni giorno parlerai a lei così: Questo mondo in subbuglio cosa all’uomo potrà offrire? Solo il volto di una Madre pace vera può donare. Nel tuo sguardo noi cerchiamo quel sorriso del Signore che ridesta un po’ di bene in fondo al cuor. 10 Giovane donna, attesa dell’umanità, un desiderio d’amore e pura libertà. Il Dio lontano è qui vicino a Te, voce e silenzio annuncio di novità. Ave Maria! Ave Maria! Dio t’ha prescelta qual Madre piena di bellezza, ed il suo amore t’avvolgerà con la sua ombra. Grembo per Dio venuto sulla terra, Tu sarai Madre di un uomo nuovo. Ecco l’ancella che vive della tua parola, libero il cuore perché l’amore trovi casa. Ora l’attesa è densa di preghiera e l’Uomo nuovo è qui in mezzo a noi. Portami a casa * don MauRo, aprile 2017