Crimini informatici, dati choc: in Italia ci costano 2,5 miliardi

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Crimini informatici, dati choc: in Italia ci costano 2,5
miliardi di euro
Secondo i dati Symantec presentati in questi giorni da Norton
Cybercrime Report, in Italia i cyber-criminali fanno 2,5 miliardi di
euro di danni all'anno. Ma i numeri stanno vedendo una ulteriore
crescita. Il rapporto annuale d Symantec è un'interessante finestra
sui metodi e sulle statistiche di tutto ciò che è il crimine su Internet.
In aumento i costi
occulti legati ad una
cattiva o lacunosa
gestione della sicurezza
dei dati
Mentre c'è da aspettarsi che Internet diventi sempre di più
l'obiettivo dei criminali a causa dell'alto volume di persone che vi
accedono, della bassa conoscenza di come difendersi e della
bassa presenza degli organi di protezione (polizia e legislazione)
devo ammettere che i numeri presentati quest'anno sono molto al
di sopra di quanto mi aspettassi.
Stando a Norton, l'anno scorso, 556 milioni di persone sono
state vittime di un cyber-crimine, per un totale di 110 miliardi di
dollari di danni ripartiti tra perdite finanziarie, furti e costi delle
riparazioni. Il numero mi sembra particolarmente alto, specialmente
se si tiene conto che ci sono solo poco più di 2,2 miliardi di persone
collegate a Internet al mondo. Questo significherebbe che una
persona su quattro, l'anno scorso, è stata vittima di un virus,
malware, o qualche forma di frodi informatiche.
Il Sole 24 Ore, che riportava la notizia, ha inoltre citato alcuni
numeri specifici all'Italia: quasi 9 milioni di persone vittima dei cybercriminali l'anno scorso e €2,5 miliardi di danni per un totale di 275
euro a vittima. Anche questi mi sembrano numeri molto alti.
Purtroppo non sono riuscito a trovare i riferimenti per queste cifre.
Secondo le statistiche ora disponibili, i criminali si stanno
spostando sul mobile e sui social network ed è lì che si verificano la
maggior parte delle nuove attività criminali. Questo ha senso. Gli
utenti sono ormai più attenti a non aprire gli allegati di sconosciuti,
molti hanno installato un anti-virus e abbiamo tutti sviluppato un
certo fiuto per le truffe e per i virus via email. Purtroppo però non si
può dire la stessa cosa quando si tratta dei social network e dei
nostri cellulari.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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