Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria Sansoviniana) Il Palazzo La costruzione del palazzo che doveva ospitare la collezione libraria del cardinale Bessarione e divenire pubblica biblioteca dello Stato veneto, offrendo anche una sede agli uffici dei Procuratori di S. Marco, fu iniziata da Jacopo Sansovino (Firenze 1486 - Venezia 1570) nel 1537. L'edificio fu il cardine dell'opera di rinnovamento urbanistico dell'architetto fiorentino, nominato nel 1529 proto dei Procuratori, ovvero soprintendente di un gran parte delle fabbriche che si affacciavano sulla Piazza San Marco. Sansovino intraprese la costruzione della Libreria dall'angolo del campanile, ripulendo l'area dai banchi di vendita di vittuarie e dalle locande, creando un profilo omogeneo e di grande eleganza formale. Tutto ciò era necessario perché quel lato della Piazzetta potesse degnamente fronteggiare Palazzo Ducale. Sansovino impresse all'edificio caratteristiche stilistiche originali per la scena veneziana, richiamandosi a modelli romani: la Libreria si presenta come un loggiato continuo su un portico terreno, caratterizzato da arcate di ordine dorico impreziosite da una trabeazione dorica che alterna triglifi e metope; anche l'ordine ionico del loggiato superiore mostra un ricco fregio raffigurante putti e festoni di fiori e frutta. Sansovino realizzò dal 1537 al 1553 le prime sedici arcate della Libreria mentre Vincenzo Scamozzi proseguì l'opera nel 1588 demolendo il palazzo delle Beccherie ed edificando le ultime cinque arcate verso il molo. Completa l'opera una balaustra con 3 obelischi angolari e una serie di statue di divinità classiche di mano di Alessandro Vittoria e di altri noti artisti. Inizialmente Sansovino aveva ideato una copertura a volta: il crollo, nel dicembre del 1545, a lavori avanzati, la sua detenzione e il pagamento delle spese di ricostruzione, gli consigliarono di realizzare invece un'ampia terrazza. La libreria, opera di Jacopo Sansovino, fu eretta e decorata da opere dei più noti pittori del Rinascimento tra il 1537 e il 1560, per accogliere degnamente i codici greci e latini donati alla Repubblica di Venezia dal Cardinale Bessarione nel 1468. Fa parte ancor oggi come sede monumentale, insieme all'edificio della Zecca, ove si trovano le sale di lettura e gli uffici, della Biblioteca Nazionale Marciana. Le Sale Monumentali della Biblioteca danno la possibilità di conoscere la bellezza dell'antica Libreria di S. Marco, realizzata in gran parte da Jacopo Sansovino e completata da Vincenzo Scamozzi: dotata di una straordinaria Scala d'onore, di un Vestibolo, trasformato poi in Pubblico Statuario, del Salone adibito a Biblioteca, dalla ricchissima decorazione, compone un percorso storico-artistico di notevole interesse e pregio. Dal portale, ornato da due cariatidi del Vittoria, si accede all'interno della Libreria attraverso una nobile scala a due rampe, con soffitto a volta e ripiani a cupola, lungo la quale sono collocate sei colonne romane di marmi rari, provenienti dalla Basilica di Pola. La visita si sviluppa lungo le Sale Monumentali della Biblioteca Marciana e verte principalmente sul percorso iconografico offerto dalla ricca decorazione pittorica presente all’interno delle sale della Libreria, opera di artisti quali Tiziano Vecellio, Paolo Veronese, il Tintoretto. Sul soffitto del vestibolo, che un tempo era il Museo Statuario della Repubblica e custodiva una raccolta di statue e rilievi greci antichi donati alla Repubblica da Giovanni Grimani nel 1587, di cui oggi rimangono solo pochi pezzi di arte romana, spicca La Sapienza di Tiziano (1560).