Toponimi - Historisches Lexikon der Schweiz

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18/03/2014 |
Toponimi
L'onomastica è la scienza che si occupa dello studio dei nomi propri, distinguendo tra antroponimi (nomi di
persona) e toponimi (nomi di luogo riferiti a località, corsi d'acqua, montagne). Disciplina della filologia legata
alla linguistica generale, alla dialettologia e alla ricerca dei legami tra le lingue, essa si prefigge di raccogliere
sistematicamente e interpretare il patrimonio di nomi costituitosi nei sec. Come scienza ausiliaria fornisce
elementi per lo studio del folclore e per la storia insediativa, economica, giuridica ed ecclesiastica; inoltre
offre fatti e argomenti alla nomenclatura, all'archeologia, alla conservazione dei monumenti storici, alla
pianificazione del territorio, alla genealogia e alla geografia storica locale.
1 - Storia della ricerca
I primi pochi tentativi di interpretazione dei nomi sono reperibili nelle fonti monastiche medievali. L'interesse
per i toponimi si diffuse in Svizzera con gli umanisti Glareano, Beatus Rhenanus, Aegidius Tschudi, Sebastian
Münster, Vadiano e Konrad Gessner. Nella Svizzera franc. si sviluppò una corrente che asseriva l'origine
esclusivamente celtica dei nomi e i cui primi esponenti furono Abraham Ruchat e Charles Guillaume Loys de
Bochat. La ricerca scientificamente fondata (secondo i parametri attuali) prese avvio alla fine del XVIII sec.
con la scoperta della fam. delle lingue indoeuropee, da cui scaturirono le leggi sul mutamento linguistico. Nel
1848 Heinrich Meyer-Ochsner pubblicò un'opera pionieristica a livello sviz. sui toponimi del cant. Zurigo.
Partendo dal presupposto che il significato dei nomi di luogo di un Paese andasse ricercato essenzialmente
nella lingua parlata dai suoi ab., Albert Samuel Gatschet pose le basi della toponomastica comparata
germano-romanza (Ortsetymologische Forschungen, 1865-67). Lo sviluppo successivo della disciplina fu
fortemente influenzato dai redattori dei quattro vocabolari dialettali nazionali, lo Schweizerisches Idiotikon
(pubblicato dal 1881), il Glossaire des patois de la Suisse romande (dal 1924), il Dicziunari Rumantsch
Grischun (dal 1939) e il Vocabolario dei dialetti della Svizzera it. (dal 1952). All'inizio del XXI sec., per la nuova
edizione della carta nazionale, furono ridiscusse le direttive fed. del 1948 sulla nomenclatura e, in
collaborazione con cartografi, geografi e linguisti, si optò per grafie più vicine al dialetto rispetto a quelle in
uso. L'ampio spazio dato alle scienze onomastiche nelle Univ. sviz. portò alla creazione di ist. di ricerca cant.;
il ruolo di pioniere spettò al Rätisches Namenbuch. All'inizio del XXI sec. diversi cant. disponevano di un
repertorio dei nomi completo o di ampie pubblicazioni parziali. Il progetto Onoma dell'Expo.02 fu all'origine
del Dizionario toponomastico dei com. sviz. (2005). Un progetto del Fondo nazionale sviz. per la ricerca
scientifica prevede la creazione di una banca dati online in cui riunire i risultati dei vari progetti in Svizzera. La
messa in rete di dati concernenti una vasta area consentirebbe di approfondire le conoscenze finora basate
spec. sullo studio di nomi di località e corsi d'acqua e di singoli toponimi particolari.
Autrice/Autore: Thomas Franz Schneider / vwy
2 - Risultati delle ricerche: stratigrafia toponomastica
Sul territorio dell'attuale Svizzera quadrilingue si possono distinguere a grandi linee tre strati toponomastici.
Un primo si compone dei resti di una toponimia europea più antica, conservata spec. nella macrostruttura,
vale a dire nei nomi dei corsi d'acqua (Aar, Birs, Emme, Reno) e delle catene montuose (Albis, Alpi). Dall'VIII
sec. a.C. a questo strato se ne sovrappose in parte un altro celtico-elvetico, leponzio a sud, retico a sud est,
che si manifesta nei nomi di regione derivanti da etnonimi (Elvezia, Rezia, Leventina) e in nomi di località
(Avenches, Biberist, Bienne, Briga, Coira, Windisch). Tra di essi figurano le formazioni celtiche in -dunon
(fortezza), come Minnodunum/Moudon, Olten, Thun e Eburodunum/Yverdon, e in -duron (dal significato
incerto: porta o mercato), come Salodurum/Soletta, Octodurus/Martigny e Vitodurum/Winterthur.
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Questo antico strato fu ricoperto e latinizzato durante la dominazione romana dalla metà del I sec. a.C.
all'inizio del V sec. d.C. Su questo sostrato si formò la Svizzera romanza (francoprovenzale a ovest e sud
ovest, lingua d'oïl nel cant. Giura e parte del Giura bernese, lombardo alpino risp. it. a sud, rom. a est) e si
diffusero capillarmente i toponimi romanzi. Per esempio dal lat. campus (campo) derivarono Campo TI,
Champagne VD, Gempen SO, Campello TI, Gampelen/Champion BE, Gampel VS, Gams SG, e dal lat.
nucariolum (bosco di noci) Nuglar SO, Neyruz FR e VD e Nugerol NE. Il lat. volgare curtis (corte) diede origine
a Court JU, Gurzelen BE, FR e SO, Corcelles BE, NE e VD, Bassecourt JU e Courtelary BE. I nomi di
possedimenti formati da un antroponimo con il suffisso di appartenenza -acum, molto frequenti in area
galloromanza, si incontrano anche nella Svizzera occidentale e meridionale con Dornach SO, Erlach/Cerlier BE,
Martigny/Martinach VS, Brissago TI ecc.
In una terza fase uno strato germ. si sovrappose parzialmente a quello romanzo attraverso la colonizzazione
alemanna, iniziata nel V sec. a nord del Reno superiore e poi estesasi dal VI/VII sec. a sud, verso il Giura,
l'Altopiano e le Prealpi, raggiungendo dall'VIII/IX sec. la regione alpina e l'alto Vallese. All'ipotesi, un tempo
predominante, di un'occupazione del territorio da parte di un gruppo etnico viene attualmente preferita l'idea
di un processo di colonizzazione particellare. Appartengono a questa fase di Dissodamenti i nomi di clan e di
luogo formati da un antroponimo dell'antico altoted. e dai suffissi -i(n)gen (Itingen BL, Seftigen BE, Reckingen
VS), -i(n)ghofen (Zollikofen BE, Zollikon ZH, Etzikon ZH, Etziken SO, Etzgen AG), e -villare (corte o podere; ad
esempio Bärschwil/Bermevelier SO, Montsevelier/dialetto svizzeroted. Mutzbel JU, Raperswilen TG, Rapperswil
BE e SG). La fase successiva è attestata da toponimi con i suffissi -ried (dissodamento, come in Grafenried BE,
Himmelried SO, Ried VS), -berg e -au, così come dalla graduale integrazione di isole linguistiche romanze e
dall'avanzata della lingua e delle denominazioni ted. Questa espansione si produsse in Vallese scendendo
lungo il Rodano (fino al XVI sec.) e risalendo in direzione opposta (migrazioni dei Walser a est dal XII sec.). Nei
Grigioni, dove era ancora in corso all'inizio del XXI sec., prese avvio con la riorganizzazione della Rezia
curiense nel IX sec., risalendo il Reno dal lago di Costanza.
Rimangono da chiarire le esatte circostanze cronologiche e geografiche che hanno portato alla formazione di
un confine linguistico franc.-ted. nella Svizzera occidentale e il modo in cui questo si riflette nella
toponomastica. All'inizio del XXI sec., grazie al contributo dell'archeologia e della storia medievale, si
esaminava la possibilità di un persistente bilinguismo sotto la marcata influenza del regno franco risp. del
regno dell'alta Borgogna comprendente la Svizzera occidentale (Borgogna transgiurana).
Autrice/Autore: Thomas Franz Schneider / vwy
Riferimenti bibliografici
Bibliografia
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