60 CULTURA & SPETTACOLI
DOMENICA
30 OTTOBRE 2016
Lirica L’addio a Tosca di Raina Kabaivanska
Oggi all’Adafa video di Boiocchi, Sessa e Zambelli
Il video dedicato a Raina Kabaivanska
n CREMONA Questo pomeriggio
alle 17,30 all’Adafa (Casa Sperlari,
via Palestro) si parlerà di Raina Kabaivanska. A ricordare la figura del
grande soprano ci sarà Evelino
Abeni, che commenterà gli ascolti.
Inoltre, in collaborazione con il
Gruppo Fotografico Cremonese Adafa, sarà proiettato un eccezionale documento. Si tratta infatti di
un video girato da Mino Boiocchi,
Matteo Sessa e Marco Zambelli, che
racconta l’addio al personaggio di
Tosca — dopo quattrocento rappresentazioni — da parte del celebre
soprano. Per l’occasione, al Teatro
Regio, fu conferita all’artista la cittadinanza onoraria della città di
Parma e fu organizzata una mostra
fotografica che raccontava attra-
verso le immagini una carriera unica e straordinaria. Il video, prodotto
dall’etichetta Foné di Giulio Cesare
Ricci, raccoglie alcuni aneddoti
raccontati dalla stessa Raina Kabaivanska e interviste live fatte ai
loggionisti del Regio intervallate
dalle più celebri arie di Tosca. Tra i
tanti momenti ricordati dal soprano, uno riguarda Aldo Protti, indi-
menticato baritono cremonese.
Nata nel 1934, di origine bulgara,
Kabaivanska vive in Italia dalla fine
degli anni Cinquanta. Si è esibita nei
principali teatri internazionali e le
sue incisioni sono innumerevoli. Ai
funerali di Luciano Pavarotti, che fu
spesso suo partner in scena, Raina
aprì la cerimonia religiosa cantando l’Ave Maria di Verdi.
Archeologia Il museo
San Lorenzo
riparte dalla domus
IN BREVE
SOSPIRO
ALL’AUDITORIUM
OGGI ALLE 17
VA IN SCENA LA GITA
n Prosegue la rassegna Sospiro a
teatro, la cui direzione artistica è
stata affidata quest’anno a Lorenzo Garozzo. oggi pomeriggio
(ore 17) l’auditorium comunale
ospita La gita, una produzione di
eUROPA tEATRI - Progetti & Teatro associazione culturale. La
pièce è scritta, diretta e interpretata da Bernardino Bonzani , Carlo Ferrari e Franca Tragni con la
collaborazione artistica di Chiara
Rubes e Bruno Stori. In scena sono tre personaggi in cerca di vita e
di un varco che li possa portare liberare dalla paura.
Trasferiti i preziosi reperti rinvenuti a palazzo Zuccari
Giovedì la presentazione, venerdì l’inaugurazione
n CREMONA Doppio appuntamento, la settimana
prossima, con il museo archeologico San Lorenzo, che
si proporrà al pubblico in
una nuova veste grazie all’arrivo dei resti di una domus romana ritrovata durante la ristrutturazione di
palazzo Zuccari, in via Colletta. Giovedì alle 17, presso
la sala Puerari del museo civico (via Ugolani Dati) si
terrà la conferenza di presentazione, mentre il giorno
successivo, sempre alle 17, si
terrà l’inaugurazione vera e
propria nella sede dell’Archeologico, in via San Lorenzo (di fianco alla scuola
media Vida).
Tra i notevoli resti di almeno
due domus ritrovati nella ristrutturazione di un palazzo
ottocentesco in via Colletta
nel 2014, è di grande suggestione il complesso presentato all'interno del museo
archeologico: si tratta della
zona di ingresso di una delle
due abitazioni, risalente alla
seconda metà del II sec. a.C.,
i cui elementi strutturali sono stati disposti come prelevati dallo scavo ricreando
l’impressione di accedere a
una casa antica.
Dalla strada si raggiungeva
un ampio atrio con vasca
centrale per la raccolta dell’acqua, caratterizzato da
una pavimentazione in cocciopesto rosato con inserzione di frammenti di pietre
di diversi colori. Sul lato destro, direttamente sull’atrio,
si apriva un vano decorato
da uno straordinario pavimento in cocciopesto, che
CREMONA
‘COSÌ FAN TUTTE’
OGGI IN REPLICA
AL PONCHIELLI
La restauratrice Anna Ghillani e, a lato, il trasferimento dei reperti
ha rari confronti in Italia
settentrionale, la cui superficie è vivacizzata da complessi motivi geometrici
realizzati con piccole tessere. A sinistra si conserva
l’accesso a uno dei vani di
rappresentanza della casa, il
tablinum, leggermente rialzato da un gradino e pavimentato con un delicato
mosaico.
La decorazione pittorica
dell’atrio nella sua ultima
fase di utilizzo è stata recuperata in frammenti negli
strati di distruzione. Essa
omprendeva una fascia con
scene di paesaggio del fiume
Nilo, secondo un gusto molto diffuso ancora nella seconda metà del I secolo d.C.,
momento dell’abban do no
dell’abitazione.
ROBECCO D’OGLIO
RESTAURATO L’ORGANO INZOLI
SABATO SERA IL CONCERTO
n ROBECCO D’OGLIO Sabato prossimo (ore
20,45) nella parrocchiale verrà presentato il
volume ‘L’Organo Inzoli Cav. Pacifico 1895
op. 119 della chiesa parrocchiale di Robecco
d’Oglio’. Questa pubblicazione, a cura di Federico Granata e facente parte della Collana
d’Arte Organaria della Associazione Culturale Giuseppe Serassi, riguarda la storia e il restauro del suddetto organo, strumento molto
interessante sia dal punto di vista storico che
organario. Lo strumento è stato restaurato
recentemente dalla ditta Inzoli – Bonizzi.
Inoltre, all’interno della serata, verranno
proposti brani organistici di L. Marchand e L.
Boëllmann. Alla consolle dell’Inzoli siederà
Marco Granata, titolare dello strumento dal
2004. L’ingresso è libero.
n Dopo i fischi della prima cremonese, torna al Ponchielli questo pomeriggio (ore 15,30) il discusso allestimento di Francesco
Micheli dell’opera mozartiana,
Così fan tutte. L’attualizzazione
della vicenda con evidenti cadute
di tono ha disturbato più di uno
spettatore. Oggi l’opera, prodotta
dal teatro Sociale di Como all’interno do OperaLombardia, dovrà
affrontare la prova della pomeridiana, spesso frequentata da
gruppi di agguerriti melomani.
CREMONA
DOMANI ALL’UNITRE
RENATA PATRIA
SU ITALO CALVINO
n Domani pomeriggio alle 16
presso la Società Filodrammatica Cremonese (piazza Filodrammatici, Cremona), Renata
Patria terrà una lezione su Razionale lucidità e leggerezza
fantastica nell’opera di Italo
Calvino nell’ambito delle lezioni dell’Unitre. Gli incontri dell’Università della Terza Età si
tengono ogni lunedì e giovedì,
alternando lezioni di arte, cinema, letteratura e salute.
Marco Granata
IL PREMIO SE L’ARTE È UN MATRIMONIO TRA UOMO E AMBIENTE
LE MOTIVAZIONI DEL RICONOSCIMENTO TOURING AD ‘ARTE SELLA’
PER LA PUBBLICITÀ SU
Quotidiano di Cremona e Crema
le chiacchiere
valgono poco
Largo Paolo Sarpi, 19 CREMONA
Tel. 0372 404511 Fax 0372 404527
Lunedì/Venerdì: 8.30 - 18.00
Sabato: 9.00 - 13.00/14.00 - 18.00
Via Cavour, 53 - CREMA
Tel. 0373 82709 Fax 0373 80848
Via Pozzi, 13 CASALMAGGIORE Tel . 0375 202560
Doniamo una goccia
di sangue
n CREMONA In molti nei
giorni scorsi in sala Mercanti
hanno assistito alla proiezione di Arte Sella – La città delle
idee, premio speciale Touring
al Trento film festival, diretto
dal cremonese Luca Bergamaschi e da Katia Bernardi.
Sono intervenuti i consoli
Touring di Cremona e della
Lombardia e Piero Carlesi,
consigliere del festival e presidente del Centro di cinematografia del CAI. Carlesi ha
sottolineato come da due anni
il festival si sia arricchito del
premio speciale Luigi Vittorio
Bertarelli conferito dal Touring al film che rispecchia
meglio i valori del sodalizio.
Queste le motivazioni del
premio ad Arte Sella: «Parafrasando Marco Paolini, ‘un
bal taser non fu mai troppo’, la
singolarità di questo film che
racconta l’originale esperimento dell’arte Sella in Valsugana, è affidata sopratutto alle
immagini. Sono queste, prima
ancora che i commenti e le dichiarazioni degli artisti residenti coinvolti, delle loro ispirazioni, necessità, problematiche pratiche insorte nel corso della realizzazione delle
opere di land art, a rendere
degno del premio questo film.
E sono immagini che raccon-
tano in maniera originale e attraente il singolare esperimento di condivisione dell’opera d’arte tra l’uomo e la natura, e mettono in evidenza la
relazione, un vero e proprio
dialogo, tra la creatività umana e il ruolo artistico che prepotentemente la natura si
prende, con la complicità degli artisti, nel trasformare, avvolgere, e alla fine inglobare
quest'ultima trasformandola
in una opera più complessa e
sorprendente e in una serie di
percorsi turistici spettacolari
e contemporanei ma rispettosi dei luoghi, degli spazi, dei
ritmi della montagna».
Luca Bergamaschi