La funzione del sogno: una integrazione tra psicoanalisi e neuroscienze dott. Paolo Mariotti abstract A tutt’oggi, sebbene il sogno sia stato studiato sperimentalmente per più di un secolo, molti problemi rimangono irrisolti. Le rappresentazioni che costituiscono il sogno emergono specificamente dal cervello, o affiorano in accordo con specifici parametri? L’organizzazione delle rappresentazioni oniriche è caotica o determinata da regole? Il sognare ha un significato? Quali sono le funzioni del sogno? Sino ad oggi le proposte della psicoanalisi, come il concetto di significato del sogno, di memoria episodica inconscia e la storia personale del sognatore, non sono state adeguatamente prese in considerazione dalle neuroscienze. Ciò costituisce concettualmente una limitazione. Infatti diversi dati sperimentali oggi sostengono la necessità di un incontro tra le due discipline, per evitare un atteggiamento riduzionista da parte dei neuro scienziati, soprattutto quando l’oggetto di studio è la relazione mente-cervello, e per evitare un atteggiamento eccessivamente autoreferenziale da parte della psicoanalisi. La REM behavior disorder (RBD), caratterizzata dall’”agire” il sogno, per via della perdita della fisiologica atonia muscolare,peculiare della fase REM, può rappresentare un quadro clinico utile per discutere alcune delle più recenti acquisizioni sulla funzione del sognare.