Il Coro Filarmonico Trentino a caccia di gloria in

Da venerdì a domenica sarà al Festival Internazionale Imago di Lubjiana
Tre concerti nell’ambito delle celebrazioni che ricordano la Grande Guerra
Il Coro Filarmonico Trentino
a caccia di gloria in Slovenia
Quella di oggi sarà una giornata a tempo di funk al Primiero Dolomiti Festival Brass. In programma i
due appuntamenti con la Funkasin Street Band, realtà del nord-est che porta la musica tra la gente con
una carica esplosiva, alle ore 10.30 a Fiera di Primiero e alle 17.00 presso il centro pedonale di San
Martino di Castrozza, dove si terrà anche il concerto serale del Mascoulisse Quartet (Sala Congressi). Il
gruppo, composto da quattro trombonisti, presenterà il nuovo spettacolo “Onde antiche e moderne II”,
che spazia dal barocco (esecuzioni con strumenti originali) ai tempi moderni (arrangiamenti originali e
mai eseguiti). I biglietti per il concerto di chiusura di sabato 5 luglio con Steven Mead e la Dolomiti
Wind Orchestra si possono prenotare presso la Scuola musicale di Primiero, in Via Fiume 10, dal lunedì
al giovedì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 8.00 alle 12.00, tramite mail
all’indirizzo [email protected] , oppure telefonando allo 0439/64943. Ritiro e pagamento
dei biglietti presso la cassa dell’Auditorium di Transacqua la sera del concerto, dalle ore 20, fino ad
esaurimento posti. Programma completo e ulteriori informazioni su:
www.primierodolomitifestival.itTRENTO Nuova occasione importante per il Coro Filarmonico
Trentino, compagine fondata e diretta da Sandro Filippi, formata da vocalisti conterranei selezionati per
curriculum corale o solistico: il gruppo maschile del sodalizio sarà infatti in Slovenia nei giorni 4,5,6
luglio nell’ambito del Festival Internazionale Imago per interpretare a fianco dell’Accademia vocale di
Lubjiana e dell’Orchestra Filarmonica Ceca un programma estremamente significativo. In occasione
infatti delle celebrazioni in memoria della Grande Guerra la locandina prevede l’esecuzione della Messa
da campo di Bohuslav Martinu, il Berliner Requiem di Kurt Weill, e il Requiem di Ambroz Copi,
compositore contemporaneo sloveno. In sintesi il programma della trasferta prevede tre concerti: uno
presso l’isola di Krk nella basilica della città principale poi a S. Jacob a Lubljana e nel castello di
Kromberg, luoghi del fronte orientale vicino tra l’altro a quella Gorizia o a quella Caporetto che furono
teatri sanguinosi del conflitto mondiale. E forse non per caso negli stessi giorni, all’ossario di Re di
Puglia sarà allestito il grandioso Requiem di Giuseppe Verdi con cori ed orchestre provenienti
dall’intera Europa per la direzione di Riccardo Muti. Nel percorso del Coro Filarmonico Trentino,
impegnato ultimamente per il Festival regionale di musica sacra, ma che ha avuto anche recentemente
la soddisfazione di pubblicare un Cd dedicato alle musiche sacre di Ferruccio Busoni per la rivista
Amadeus, che significato riveste questo nuovo impegno? Lo abbiamo chiesto allo stesso Sandro Filippi:
“Intanto di collaborazione con Stojan Kuret, direttore dell’Accademia vocale di Lubjana, un personaggio
di chiara fama internazionale cui mi lega una fraterna amicizia da quasi vent’anni: amicizia che sono
felice di trasformare in una collaborazione professionale. Inoltre la qualità transfrontaliera del progetto,
che, invitando alla riflessione sulle atrocità della guerra, interessa geografie di una storia che ha
coinvolto direttamente anche il Trentino.” Poi ci sono anche le musiche. “La sfida è importante anche
per l’aspetto musicale: si tratta infatti di partiture poco eseguite: il nome di Weill per esempio è
solitamente legato all’Opera da Tre soldi, mentre assai meno considerato è l’interessante Berliner
Requiem, che non è pagina liturgica, ma avvalendosi del testo di Bertolt Brecht, forma di preghiera
nonché di protesta contro l’assurdità di tutte le guerre.” Quanto alla Messa da campo di Martinu basterà
dire che venne composta nel 1938, in uno dei momenti più cupi della storia europea, a seguito
dell’occupazione tedesca della patria ceca, un trauma che il compositore visse assieme ai suoi
compatrioti nella Parigi dove si era stabilito. Il lavoro era stato ideato per essere eseguito sulcampo per
le truppe;l'orchestrazione è concepita per avere una buona resa sonoraall'aperto.La compagine vocale è
costituita da un baritono e da un coro maschile,e la strumentazione consiste di due ottavini, due
clarinetti, tre trombe,due tromboni,un armonium,pianoforte,timpani e percussioni.