IL PROF. RUGGERO DE MARIA AL KIWANIS CLUB CATANIA ETNA

IL PROF. RUGGERO DE MARIA AL KIWANIS CLUB CATANIA ETNA
Interessante serata all'Auto Yachting, organizzata dal Kiwanis Catania Etna
nell'ordine della programmazione delle manifestazioni a carattere sociale e
culturale del Club sotto la presidenza dell'ing. Antonio Santonocito. Fra i numerosi
presenti, soci, amici, autorità kiwaniane e civili, i presidenti dei vari clubs della
divisione Sicilia 2, il luogotenente Ing. Filippo Lizzio, il past governatore del
distretto Italia-San Marino Avv. Giuseppe Spampinato, il Prof. Dott. Andrea De
Cataldo, anche nella sua qualità di Presidente dell’ABIO, l’Avv. Ettore Denti
Presidente della Fondazione IOM, il Prof. Dott. Alessandro Cappellani. Introduce,
dopo la lettura dei vari messaggi di autorità impossibilitati ad intervenire, il
Presidente, che illustra il tema della conferenza "Benessere e progresso: con la
ricerca scientifica una opportunità per Catania" e presenta ai convenuti il relatore
Prof. Ruggero De Maria, nato a Roma, ma siciliano, anzi Catanese di origini,
Direttore del dipartimento di ematologia oncologica e medicina molecolare
dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, membro del Comitato tecnico scientifico
dell’AIRC, giovane ricercatore, di quarantaquattro anni,che di recente ha ricevuto
dal Presidente della Repubblica il Premio Venosta per le innovative ricerche sulle
cellule staminali, ritenute responsabili dei processi di metastatizzazione e della
resistenza ai farmaci, scoperte che hanno aperto la strada alla ideazione di nuovi
farmaci anti tumorali, figlio del celebre prof .De Maria e nipote dell’altrettanto
famoso prof. Luigi Condorelli figura tra le più eminenti della medicina moderna.
Il prof. Ruggero De Maria, laureatosi in Medicina all'Università di Catania,
specializzatosi in endocrinologia presso "La Sapienza" di Roma, è stato borsista
dell'AIRC agli inizi della sua carriera. Ha pubblicato i risultati della sue ricerche
sulla rivista "Nature" e di lui hanno parlato, altresì, nella rivista "Cell Death
Differentation". Il Prof. De Maria inizia la dotta conversazione inquadrando in un
panorama generale i vari studi in corso sulle problematiche complesse della lotta
ai tumori, esponendo tabelle, statistiche e questioni che riguardano anche le
grandi società farmaceutiche interessate alla ricerca, quindi passa ad esporre gli
esiti delle sue ricerche. Lo studio dei meccanismi della morte cellulare
portano la sua attenzione sulle cellule staminali del cancro. Riesce a
spiegare perché le cellule staminali del sistema nervoso sono
indistruttibili, praticamente immortali; identifica le staminali nel tumore
del colon; ricerca le staminali in quello del polmone; poi studia i geni
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coinvolti nel cancro della prostata.- L'aggressività del carcinoma della
prostata è provocata dalla perdita di un frammento di DNA del
cromosoma 13 che contiene due piccoli geni, microRNA-15a e
microRNA-16, in grado di bloccare la progressione maligna del tumore.
Introducendo detti frammenti nelle cellule tumorali le cellule smettono di
crescere e muoiono.- Il tutto correlato da foto, formule, metodi
particolari di osservazione e risultati acquisiti. I presenti applaudendo il
relatore Prof. De Maria sono di poi intervenuti con domande sui vari
aspetti del complesso argomento, tra gli altri, l'avv. Spampinato, l'ing.
Lizzio, l'avv. Rapicavoli, il past lgt. Puglisi, la dott ssa Cristina Tornali, il
dott. Ignazio Mammino, il dott. Filippo Galatà. Al termine il Prof. De
Maria rispondendo agli intervenuti, ha chiuso la conferenza,
aggiungendo altre argomentazioni alle varie questioni sollevate,
commuovendosi all’incontro con il prof. Vincenzo Pane, socio del Club,
suo insegnante al Liceo.
Pippo Spampinato
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