3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali 3.1 Piano delle Azioni e Piano degli Investimenti: una sintesi Il 13 maggio 2016 la Direzione aziendale ha presentato alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria il livello di completamento del Piano delle Azioni presentato il 28/07/2015, il grado di raggiungimento dei principali obiettivi regionali e la situazione del Piano degli Investimenti. Per quanto riguarda il livello di completamento del Piano presentato nel corso del 2015, si riporta qui di seguito una sintesi che distingue le azioni in base alla loro tipologia. Azioni generali: piano di riduzione delle liste di attesa: OK integrazione servizi amministrativi e di supporto con Parma: avviato trasferimento riabilitazione da Borgonovo a Castel San Giovanni: avviato nel 2015 e completato il 29/02/2016 piano parcheggi e riorganizzazione viabilità interna Ospedale Guglielmo da Saliceto: avviato ammodernamento atrio Ospedale Guglielmo da Saliceto: OK Interventi di efficientamento/appropriatezza: pieno sfruttamento delle sale operatorie e dei posti letto: avviato riduzione dei day hospital diagnostici: avviato concentrazione della casistica (specializzazione delle UUOO, in particolare chirurgiche): avviato rimodulazione delle guardie mediche e chirurgiche: avviato ridefinizione della reperibilità chirurgica all’interno della reperibilità integrata aziendale: avviato nel 2015 e completato il 01/05/2016. rimodulazione delle presenze specialistiche per una migliore produttività e ridefinizione del ruolo dei PS: avviato riorganizzazione dell’attività di riabilitazione aziendale, con ulteriore qualificazione di Villanova: avviato integrazione della degenza medica a bassa intensità con la degenza riabilitativa: avviato nel 2015 e completato nel febbraio 2016 riorganizzazione delle aree di degenza nel polichirurgico di PC per degenze omogenee: avviato accorpamento al PS Generale del PS Oculistico: OK individuazione di un’area dedicata alla day surgery: avviato prosieguo della riorganizzazione degli ambulatori aziendali (es. corpo 4 a PC, potenziamento di Bobbio e Podenzano, ecc.): OK Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 113 Azioni specifiche relative agli obiettivi della DGR 901/2015 Facilitazione all’accesso Riduzione dei tempi di attesa per prestazioni ambulatoriali (obiettivo regionale: >=90% delle prestazioni): l’Azienda ha raggiunto l’obiettivo al 100%, sia per le visite (vedi Figura 161) sia per le prestazioni diagnostiche (vedi Figura 162). Figura 161: Performance aziendale tempi d’attesa visite ambulatoriali, luglio 2015 – marzo 2016. Figura 162: : Performance aziendale tempi d’attesa prestazioni diagnostiche, luglio 2015 – marzo 2016. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 114 Case della Salute e continuità assistenziale Programmazione: al 31 dicembre 2015 tutte le Case della Salute programmate risultavano attivate (4 nel distretto di Levante, 2 nel distretto di Ponente), ad eccezione di Bobbio, dove sono in corso i lavori di progettazione e realizzazione dell’Ospedale di Comunità. Continuità: in tutte le CdS sono state poste le basi organizzative per l’attivazione dell’ambulatorio infermieristico per la presa in carico proattiva e la gestione integrata dei pazienti cronici – ambulatorio attivato a Podenzano a marzo 2016. Salute mentale primaria e CdS: consolidato ulteriormente il programma Leggieri, attraverso lo sviluppo del modello aziendale di collegamento operativo con la rete degli MMG. Il modello integrato è stato esteso alle CdS di Borgonovo, Podenzano e Cortemaggiore. Interventi previsti dal PRP 2015-2018 implementati nel corso del 2015 Vaccinazioni: sviluppo dell’integrazione fra operatori dei Dipartimenti Sanità Pubblica e Cure Primarie; coinvolgimento dei PLS /MMG sul tema delle vaccinazioni, in particolare presso la CdS di Podenzano attraverso l’ambulatorio vaccinale del DSP; chiamata attiva per la vaccinazione anti-tetanica-difterica delle donne nate nel 1950 e nel 1955; chiamata attiva per la vaccinazione anti-pneumococcica dei malati affetti da insufficienza respiratoria e cirrosi epatica; chiamata attiva per la vaccinazione anti-morbillo-parotite-rosolia delle donne in età fertile con rubeo test negativo e dei ragazzi suscettibili nati nel 1996; chiamata attiva per la vaccinazione anti-tetanica-difterica-pertossica e anti-meningococcica dei nati 2001; chiamata attiva per la vaccinazione anti-influenzale dei soggetti affetti da patologie croniche ed aventi esenzione ticket. Attività di promozione della salute: promozione di alimentazione corretta e attività fisica per i pazienti del DSM-DP; collaborazioni con «palestre etiche» per la frequenza di pazienti psichiatrici. Riordino ospedaliero Miglioramento appropriatezza taglio cesareo o Riduzione dei casi del 27% rispetto al 2014 o Procedura aziendale STAM e STEN rettificate – lavori in corso per procedura interaziendale con AUSL e AO di Parma Tumore della mammella o Attività senologica completamente centralizzata su Piacenza: nel 2015 sono stati trattati e presi in carico 247 casi (ob. regionale > 150 casi) Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 115 o PDTA senologico attivato e nel 2015 esteso a tutte le pazienti (da diagnosi a followup, fino alle cure di fine vita) o Creazione di team multidisciplinare e specifico database Pazienti con frattura femore operati entro 2 giorni o Nel 2015 l’80% dei pazienti con una fratture del femore sono stati operati entro 2 giorni (ob. regionale >70%) Piattaforme logistiche e informatiche Prescrizione dematerializzata - Al 31/12/2015 , l’85,67% delle prescrizioni informatizzate risultavano dematerializzate, a fronte di una performance media regionale del 78,1% (ob. regionale >90%). Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) - Nel corso del 2015 il FSE è stato consolidato e sono state sviluppate le funzioni di: prenotazione, disdetta, pagamento, consegna referti, gestione consensi FSE, gestione oscuramento, visibilità prescrizioni visibilità di tutti i referti. E’ stata rispettata la pianificazione del progetto Anagrafe Regionale Assistiti. Tutte le strutture aziendali (100%) sono state in grado di inviare alla rete SOLE i referti digitali su prestazioni di diagnostica per immagini (Radiologiche). Gestione del patrimonio e delle attrezzature Piano investimenti - Gli interventi richiesti sono stati ammessi al finanziamento in conto capitale per il 100% dei loro importi: o Attrezzature sanitarie e informatiche – 2.930.266€ o Lavori – 155.000€ Gestione del patrimonio o costi/mq di manutenzione ordinaria aumentati del 9,4% o completata la valutazione della vulnerabilità sismica o diminuzione dell’1,6% di consumo di energia elettrica o diminuzione di consumo di gas metano del 3,51% o diminuzione complessiva dei TEP di energia primaria del 2,68% La successiva Tabella 6 riporta tutti gli investimenti previsti nel Piano investimenti 2015-2017, così come pianificato nel 2015: per ciascun investimento viene indicato se è già stato implementato nel 2015, se è in corso di completamento o se è previsto per il 2016. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 116 Tabella 6: Piano investimenti 2015-2017 – situazione al 31/12/2015. 3.2 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria Dall’approvazione dell’Atto Triennale di Indirizzo e Coordinamento (2009-2011), che declinava gli orientamenti della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) per le attività sociali, sociosanitarie e sanitarie in relazione ad obiettivi e target di utenza, si è dato avvio ad una modalità di pianificazione più responsabile e comunitaria, che vede consolidata la partecipazione attiva degli Enti locali nel nuovo sistema di governance, nelle scelte in materia sanitaria e sociosanitaria e, più in generale, nelle variabili connesse alla salute e al benessere del territorio provinciale. Nel 2015 la CTSS e l’Ufficio di Presidenza (esecutivo) sono stati chiamati a discutere e decidere su diverse tematiche relative alla gestione e programmazione sanitaria: parere su bilancio di esercizio 2014 e preventivo 2015 parere su piano investimenti per gli anni 2016 e 2017 (ex art.36 L.38/2002 ed ex art.20 L.67/1998) discussione e parere sul piano di riorganizzazione dei servizi sanitari, all’interno del percorso “Futuro in Salute”. In dettaglio: o analisi dei dati del sistema provinciale o riorganizzazione della rete ospedaliera o riorganizzazione dei servizi territoriali attraverso le Case della Salute (CdS) discussione e parere sulla collocazione delle CdS sul territorio Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 117 Anche l’ufficio tecnico di Supporto della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha lavorato su diversi temi socio-sanitari di interesse sovra distrettuale, tra cui: monitoraggio dell’accesso ai servizi, l’analisi e la condivisione dei dati necessari alla definizione delle tariffe 2015 per i servizi accreditati e dei rimborsi sanitari, proseguimento dello sviluppo del sistema informatico sociosanitario, la condivisione dello stato dell’arte degli interventi per le gravissime disabilità acquisite e relativi costi, l’elaborazione della proposta tecnica di riparto del Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA), poi discusso in esecutivo e approvato dalla Conferenza, in confronto sul percorso di accompagnamento all’accreditamento definitivo, il raffronto costante con l’OTAP al fine di verificare in modo congiunto il permanere delle priorità indicate nelle verifiche dei requisiti prioritari. 3.3 Centralità del cittadino Analogamente alle precedenti edizioni, saranno descritti nei paragrafi che seguono: le attività dei Comitati Consultivi Misti, l’analisi dei dati della banca dati URP, oltre ad altri importanti aspetti della relazione tra Azienda e cittadinanza, quali le attività legate al programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, e alle indagini qualità percepita. 3.3.1 I Comitati Consultivi Misti Anche nel 2015 l’attività dei Comitati Consultivi Misti dell’Azienda di Piacenza è stata caratterizzata dal consolidamento della presenza della rete del volontariato all’interno dell’Azienda di Piacenza: a tal fine si è proceduto all’organizzazione di ulteriori corsi di formazione, in collaborazione con SVEP e altre associazioni d volontariato, sia nel Distretto di Levante che nel Distretto di Ponente, che hanno fatto registrato un’ottima partecipazione. La promozione dei percorsi salute ha visto impegnati i volontari dei distretti di Levante, di Ponente e Urbano attraverso incontri con la popolazione. Diversi sono stati i temi trattati: l’assistenza al paziente oncologico ed ematologico; le cure palliative; la medicina di genere; il Pronto soccorso e i percorsi dell’emergenza; la dipendenza da gioco patologico; l’attenzione alla solitudine dell’anziano. Degno di particolare nota il progetto“ La Solidarietà vince la Solitudine” realizzato sul territorio del Distretto socio-sanitario di Levante, promosso dai CCM insieme ad altre 23 organizzazioni tra associazioni di volontariato, enti e privati. Il progetto si propone di realizzare un’azione di contrasto al fenomeno della solitudine, dell’abbandono e dell’esclusione sociale, attraverso la costruzione di legami sociali di ascolto e collaborazione tra le persone, favorendone anche il mutuo aiuto con l’attivazione di centri di ascolto in collaborazione con i servizi sociali territoriali, costruendo percorsi possibili e condivisi, nella rete dei servizi che il territorio mette a disposizione. I volontari hanno frequentato un corso di formazione in aula seguito da un tirocinio di affiancamento. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 118 I Comitati Consultivi Misti sono stati inoltre presenti ed attivi nelle campagne informative sui temi della salute promosse dall’Azienda USL, in particolare: la giornata del sollievo, promozione alla donazione di sangue e vaccinazione antiinfluenzale. I Comitati Consultivi Misti si sono interessati a problemi specifici collaborando con la Direzione Aziendale, segnalando punti di forza e di debolezza dell’organizzazione e contribuendo all’individuazione di soluzioni e miglioramenti. L’attività dei Comitati Consultivi Misti è stata e portata a conoscenza della cittadinanza utilizzando le pagine dedicate che l’Azienda ha a propria disposizione sul quotidiano locale. I risultati degli approfondimenti attuati dai Comitati Consultivi Misti sono tuttora oggetto di progetti di fattibilità da parte dell’Azienda, che ha già realizzato alcune delle proposte emerse dalla discussione. L’esecutivo dei Comitati Consultivi Misti, in una seduta dedicata, ha infine valutato e approvato gli indicatori di garanzia per l’anno 2015, inseriti successivamente nella parte terza della Carta dei Servizi, anche selezionando alcune delle criticità emerse dal percorso delle segnalazioni URP e dalle indagini di customer aziendali. 3.3.2 L’Ufficio Relazioni con il Pubblico Nell’Azienda USL di Piacenza, sulla base del concetto di “amministrazione vicina ai cittadini”, sono attivi vari punti informativi, collocati nelle aree di maggior afflusso di utenti; anche nell’anno 2015 sono stati attivi due URP negli ospedali di Piacenza e di Castel San Giovanni, con sede attigua ai front- office, e un URP a Fiorenzuola all’interno dell’ospedale; nell’ambito di tale rete si colloca anche la linea telefonica aziendale URP, attiva per 45 ore settimanali, collegata al Numero Verde regionale. La cultura dell’accoglienza e della gestione dell’informazione e della comunicazione ha fondamentale importanza nelle strategie aziendali, non solo per il raggiungimento di obiettivi di salute, ma anche per il miglioramento dell’immagine aziendale e per il consolidamento dei rapporti di fiducia tra Sistema sanitario regionale e utenti. Nell’anno 2015 si sono rivolti agli sportelli URP dell’azienda USL 17.294 cittadini: n. 8.240 utenti mediante telefono n. 6.633 utenti direttamente n. 905 utenti mediante e-mail n. 55 telefonate di 2° livello Numero Verde Regionale n. 907 accoglienze utenti stranieri sportello piazzale Milano n. 457 interventi di chiamata dei mediatori culturali n. 22 interviste ad utenti della “ Casa della Salute” di Podenzano A fronte di tali accessi, sono state attivate n 3.225 pratiche, tra cui: rilievi n.418 reclami n. 950 (pratiche per le quali è stata attivata un’istruttoria per la risposta al cittadino) suggerimenti n.12 Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 119 elogi n. 56 Nello stesso periodo sono state 1.007 le attivazioni del Fascicolo Sanitario Elettronico. Le segnalazioni sono state, inoltre, oggetto di valutazione da parte della Direzione di Presidio Unico e, se del caso, dal nucleo di valutazione del rischio, accompagnate in molti casi da un processo di mediazione col cittadino. Oltre 200 utenti sono stati messi in collegamento dal Numero Verde regionale al nostro Ufficio, come secondo livello, per la specificità del quesito posto. Tra gli argomenti che più di altri hanno generato segnalazione da parte dei cittadini, come negli anni precedenti, si trova il peso della complessità amministrativa e dei tempi d'attesa. Per quanto riguarda la prima criticità, l'analisi dei contenuti lascia intendere una percezione dell'Azienda sanitaria come un’istituzione complessa cui si richiede uno snellimento dei percorsi e delle procedure; l'altro aspetto che incide fortemente sulla percezione del cittadino è il tempo accessorio (il ritardo d'inizio della visita rispetto all’orario stabilito dalla prenotazione, i tempi per i pagamenti o per il recupero dei ticket ecc.), che si aggiunge al tempo effettivo della prestazione, sia nelle fasi preliminari che nelle fasi successive. Le richieste di rimborso per quei ticket che, a seguito di successive istruttorie, si rivelano non correttamente imputati, sono in aumento, mentre risultano invariate le lamentele per ticket correttamente attribuiti in base alle normative vigenti. Sono confermate, anche nei dati 2015, le segnalazioni riferiti agli aspetti professionali e della relazione con gli operatori, mentre sono risultati meno rilevanti rispetto agli anni precedenti i reclami sollevati rispetto alle strutture e al comfort alberghiero, come ad esempio la climatizzazione, l'insonorizzazione degli ambienti e il vitto. I tempi di risposta sono calcolati dal ricevimento formale della segnalazione al momento in cui si fornisce la risposta al reclamante, rispetto al quale la legge fissa il termine in 30 giorni. I tempi di risposta ai reclami ricevuti dipendono da diversi fattori: dalla tipologia del problema segnalato, dalla necessità o meno di approfondimenti o dalla precisione o meno delle informazioni fornite da chi reclama e nel 2015, l’96% dei cittadini ha ottenuto una risposta entro 30 giorni. 3.3.3 Cittadini, comunità e servizio sanitario Quanto agli altri progetti e programmi di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini vale la pena di citarne due: il Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, e le indagini di qualità percepita. In relazione al Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, l’Azienda ha partecipato ai lavori del gruppo regionale costituito ad hoc presso l’Agenzia Socio Sanitaria Regionale. In attesa che tale gruppo completi e diffonda alle Aziende le linee guida per la redazione del piano programma, si è provveduto a censire e descrivere i canali attivi della comunicazione (formali ed informali), ponendo particolare attenzione ai rapporti con i media locali. Anche per l’anno 2015, la Direzione strategica ha provveduto ad approvare il programma Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 120 complessivo della comunicazione aziendale, determinandone i contenuti e le linee operative. Pur in assenza di un piano programma formalmente approvato, nell’ambito di tali linee guida si è provveduto a gestire: eventi ricorrenti: che hanno già una loro immagine definita ed un pubblico fidelizzato; nuovi eventi: attraverso un progetto di comunicazione da hoc in funzione del target di riferimento; comunicazione di nuovi servizi, opportunità per i cittadini, scadenze. Sono stati realizzati diversi cicli di trasmissioni televisive ed è stato definito un accordo per la redazione in proprio, e la periodica pubblicazione su quotidiani locali, di pagine di approfondimento su tematiche sanitarie. Uno stretto rapporto sulle iniziative di comunicazione è stato costruito anche con i rappresentanti dei cittadini attraverso il coinvolgimento dei Comitati Consultivi Misti, come descritto sopra. Nel corso dell’anno 2015 sono state realizzate a supporto delle attività sanitarie, campagne di informazione e di Prevenzione, tra cui: Antibiotici. E' un peccato usali male: efficaci se necessari, dannosi se ne abusi; Giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS; Non farti influenzare Proteggi la tua salute; Giornata mondiale del diabete; Giornata mondiale dell'osteoporosi; Ehi tu, Hai midollo?; Sali sulla Nuvola Rossa: campagna regionale per promuovere la donazione di sangue; 100 città contro il dolore; Prima di partire ricordati di donare; E…state in salute! campagna; Zanzara tigre, non abbassiamo la guardia! - campagna; 12° Giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari; XIII Giornata nazionale del Sollievo; X Giornata mondiale contro l'ipertensione arteriosa; Giornata mondiale del rene Morbillo, parotite, rosolia, HPV; Giornata del respiro; Settimana mondiale della tiroide; Giornata mondiale del rene. Diverse sono poi state le iniziative a supporto dell’incentivazione all’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico. Viene mantenuta anche per l’anno 2015 la rete tra gli Uffici relazione con Il Pubblico dell’Azienda e dei Comuni più popolosi della provincia attivata nell'anno precedente. In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Ausl di Piacenza ha promosso alcuni eventi e partecipato ad altre iniziative in calendario a Piacenza. In particolare L’azienda ha Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 121 proposto l'iniziativa “lunga vita alle signore” contro il tumore al seno: diagnosi precoce, buone cure e umanità, professionisti e nuove tecnologie al servizio della donna, (presidio di Piacenza). Nel mese di ottobre, in occasione di ottobre rosa, è stato realizzato l'evento “Bra day 2015” che ha viso le donne operate al seno sfilare nel prestigioso salone di Palazzo Gotico con i capi più rappresentativi di un noto stilista. Inoltre, nell'ambito di Pulcheria, Serie di eventi patrocinata dal Comune di Piacenza sull'universo femminile, s è tenuto un appuntamento dedicato al tema Donne & Salute. Quanto poi alla qualità percepita, anche nel corso del 2015 sono proseguite le indagini che hanno coinvolto oltre 5.000 pazienti di tutti i reparti di degenza degli ospedali dell’azienda, mediante l’auto somministrazione dei questionari validati dall’Agenzia Socio Sanitaria Regionale. I dati elaborati sono stati comunicati all’Agenzia per le ulteriori valutazioni di competenza, ed è in corso una restituzione ragionata ai Direttori dei Dipartimenti per la determinazione di eventuali azioni correttive o di miglioramento sugli aspetti di maggior criticità emersi. Relativamente alle indagini di qualità percepita, i risultati delle rilevazioni sono pubblicati sia sul sito intranet dell’azienda sia sul sito pubblico, a disposizione di tutti i cittadini. L’area dell’insoddisfazione si colloca a livello aziendale intorno al 4%, quella della soddisfazione al 38% mentre l’area dell’eccellenza si colloca a livello aziendale al 58%. Nello specifico dell’indagine effettuata oltre il 20% dei pazienti ha inserito nella domanda aperta suggerimenti valutazioni circostanziate, sia critiche che propositive nonché elogiative dimostrando una buona autonomia di giudizio e un buon grado di adesione all’iniziativa. In fine, nel mese di ottobre 2015 si è tenuta con successo la seconda edizione dell’Open Day: porte aperte all'ospedale di Piacenza. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 122 3.4 Qualità dell’assistenza ed efficienza gestionale In questo paragrafo vengono sintetizzati principali interventi attuati nel corso del 2015 al fine di migliorare: l’accessibilità ai servizi i processi assistenziali, l’appropriatezza e i percorsi le reti interistituzionali la sostenibilità del sistema Queste aree di intervento vengono rilette alla luce degli obiettivi di mandato e degli obiettivi specifici dell’anno 2015, così come dalla DGR 901/2015. Di seguito vengono commentati alcuni obiettivi selezionati e le relative azioni: per un approfondimento, si rimanda alla Nota Integrativa che accompagna il presente Bilancio di Missione, che sottolinea e discute il grado di raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dalla DGR 901/2015. 3.4.1 Interventi sull’accessibilità dei servizi Liste d’attesa prestazioni specialistiche Obiettivo Contenimento significativo dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate. Indicatore di esito: indice di performance ≥90% per le prestazioni di primo accesso e urgenze differibili, in tutte le rilevazioni regionali: ex ante (fonte MAPS), ex post (fonte ASA), campionarie (fonte CUP in date casuali). Azioni e risultati Nel corso del 2015 l’Azienda ha ottenuto un significativo contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate. In particolare, il lavoro coordinato e mirato svolto nel corso dell’anno ha consentito all’Azienda di raggiungere pienamente l’obiettivo regionale sul significativo contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate, presentando una performance generale del 96% alla fine di dicembre; inoltre, l’Azienda ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla DGR 1056/2015, raggiungendo i livelli richiesti in tema di software gestionale, appropriatezza prescrittiva e impiego delle risorse. Per un approfondimento si rimanda al paragrafo 7.1, a pagina 293. Accessibilità dei ricoveri ospedalieri Obiettivo garantire univocità ed uniformità dei percorsi di accesso alle prestazioni di ricovero programmato individuare un riferimento unico aziendale per il presidio di tali percorsi migliorare le performance relativamente alle prestazioni di ricovero programmato individuate come prioritarie a livello nazionale e regionale. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 123 Azioni e risultati Nel 2015 è iniziato il processo di integrazione dell’attività di prericovero in area chirurgica in tutte le sedi aziendali, rendendo possibile ai pazienti l’accesso uniforme al prericovero indipendentemente dalla sede di ricovero. Nel contempo, è iniziato il processo di integrazione del personale addetto, rendendo il prericovero il riferimento per l’attività programmata in ambito chirurgico. Per quanto riguarda il miglioramento delle performance, è stata ottenuta una riduzione dei tempi di attesa mediani per alcuni interventi chirurgici, quali tumore del colon-retto, endoarteriectomia carotidea e protesi d’anca. Accessibilità dei servizi territoriali Case della Salute Obiettivo Le Aziende USL dovranno garantire l’attivazione delle Case della Salute (CdS) programmate nell’anno 2015. Azioni e risultati Al 31/12/2015 risultavano attivate 6 Case della Salute: CdS di Monticelli CdS di Cortemaggiore CdS di Podenzano CdS di Bettola CdS di Borgonovo CdS di San Nicolò (Rottofreno) La programmazione 2013 prevedeva l’attivazione di ulteriori 3 CdS, ma nel corso del 2015 è stato modificato il piano delle CdS, regolando: l’unificazione di alcune CdS secondo un modello “a rete” che consta di più sedi erogative per una unica CdS; la contestuale previsione di CdS nei comuni in cui sorgono dei presidi ospedalieri (Bobbio, Fiorenzuola e Piacenza). Tutte queste azioni sono propedeutiche e funzionali al miglioramento dell’accesso del cittadino ai servizi presenti nella CdS. Salute mentale primaria Obiettivo Sviluppo della funzione di salute mentale primaria, partendo dalle esperienze del Programma Leggieri, tramite: attivazione di équipe di accoglienza e valutazione psicosociale consolidamento del Programma Leggieri Azioni e risultati Nel corso del 2015, l’Azienda ha consolidato ulteriormente il programma Leggieri, attraverso lo sviluppo del modello aziendale di collegamento operativo con la rete degli MMG. Il miglioramento dell’accesso per i pazienti è avvenuto in particolare attraverso la organizzazione e implementazione di una consulenza strutturata che consiste in: 1 medico psichiatra fisso per ogni Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 124 Medicina di Gruppo presente 1 volta a settimana nei poliambulatori MMG; attività di prima visita, cicli brevi di terapia, intercettazione precoce dei disturbi specifici con presa in carico con PDTA – DCA, Esordi Psicotici, Doppia Diagnosi. Vaccinazioni Obiettivo L’obiettivo generale è assicurare la progressione degli inviti nel rispetto del calendario vaccinale in vigore, potenziando l'attività e individuando forme organizzative integrate tra servizi vaccinali e con le Case della Salute. Azioni e risultati Nel corso del 2015 l’Azienda ha garantito la progressione degli inviti per le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale per gli adolescenti (anti-tetanica-difterica-pertossica e anti- meningococcica monovalente fino al 31 agosto 2015 e vaccinazione tetravalente dal 1 settembre 2015), incrementando le sedute vaccinali pomeridiane per facilitarne l’adesione. In particolare, nella Casa della Salute di Podenzano sono stati attivati i servizi di vaccinazione pediatrica, vaccinazione adolescenti e vaccinazione adulti. Screening oncologici Obiettivo Nel 2015 occorrerà assicurare il rispetto della progressione degli inviti e degli specifici protocolli garantendo: il monitoraggio e la valutazione dell'intero percorso; il rispetto degli standard di performance, con particolare attenzione ai tempi di attesa per gli approfondimenti diagnostici e gli interventi chirurgici. Azioni e risultati Nel corso del 2015 l’Azienda ha assicurato il monitoraggio e la valutazione dei tre screening oncologici. Sono stati rispettati i tempi degli inviti e complessivamente anche degli standard previsti. Inoltre, l’AUSL ha predisposto il nuovo percorso di screening del collo dell’utero con HPV test. È stata effettuata una prima sperimentazione nel mese di novembre 2015 e con l’inizio del 2016 sono state avviate le chiamate. Percorso nascita Obiettivo Migliorare l’accesso alle metodiche di controllo del dolore nel parto come previsto dalla DGR 1921/07 (indicatore LEA). Azioni e risultati Nel 2015 l’offerta di metodiche di controllo del dolore durante il travaglio/parto è stata rivolta tutte le partorienti. Il dato riguardante la quota di donne che non risultano aver usufruito di tali metodiche resta stabile rispetto al 2014 (circa 500 casi), ma questo numero riguarda solo le donne che hanno Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 125 avuto un TC elettivo e quelle che hanno avuto un taglio cesareo non elettivo ma che non hanno iniziato un travaglio. Assistenza Pediatrica Obiettivo Allattamento: garantire l'invio, da parte dei centri che effettuano le vaccinazioni dell'infanzia, dei dati contenuti nell'anagrafe vaccinale che, per il periodo da marzo a giugno, includono i dati sull'alimentazione del lattante garantire la copertura per il 98% dell’anagrafe vaccinale regionale con le 4 domande sull’alimentazione infantile al 31.12.2015. Azioni e risultati Come da indicazione regionale, dal 16 marzo al 30 giugno è stata effettuata in tutti i punti vaccinali la rilevazione sull’alimentazione infantile garantendo una copertura superiore a quella richiesta dalla RER (>99%) e i relativi dati sono stati inviati in Regione. Percorso IVG Obiettivo Rafforzare gli interventi volti a ridurre le diseguaglianze d’accesso alla contraccezione, in particolare nella popolazione più a rischio. Azioni e risultati Dal 2015 la procedura relativa all’assistenza alla donna che richiede l’IVG prevede l’offerta attiva di un appuntamento post IVG; il processo di implementazione delle linee guida regionale di buone prassi al fine di migliorare i contesti organizzativi per la prevenzione delle IVG nelle donne straniere è iniziato nel 2015, con la partecipazione di alcuni professionisti alle iniziative formative organizzate dalla Regione. Già nel 2015 comunque era presente nella nostra procedura l’offerta attiva della visita di controllo post IVG come previsto nel documento regionale. Nel corso dell’ultimo semestre è stato redatto un documento volto al miglioramento della prassi assistenziale alle luce delle evidenze presentate. La nuova procedura redatta è attiva da febbraio 2016. 3.4.2 Interventi sui processi assistenziali, sull’appropriatezza e sui percorsi Riordino ospedaliero (D.M. 70/2015) Obiettivo Costituisce obiettivo prioritario delle Aziende il rispetto delle indicazioni regionali sviluppate secondo le previsioni del DM 2.4.2015 n. 70. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 126 Azioni e risultati L’Azienda ha elaborato un Piano specifico per la riorganizzazione della rete ospedaliera piacentina, basandosi principalmente sulle direttive del D.M. 70/2015 e della DGR 2040/2015, e nel segno della specializzazione, al fine da presidiare i seguenti aspetti strategici: concentrazione della casistica e clinical competence, diminuzione e controllo del rischio clinico, miglioramento della qualità e delle opportunità delle attività di ricerca, sviluppo delle basi organizzative e dimensionali per diventare poli di riferimento interprovinciale, considerando le reti di aerea vasta organizzate secondo il modello Hub&Spokes, razionalizzazione della struttura produttiva. Riguardo ad azioni e risultati specifici: nel corso del 2015 le prestazioni di Day Service sono aumentate rispetto al 2014, con una contemporanea diminuzione dei ricoveri in regime di DH, soprattutto in ambito chirurgico e diagnostico l’AUSL ha predisposto l’analisi e la pianificazione di riconversione dell’Ospedale di Bobbio (26 PL, di cui 2 per DH medico) in Ospedale di Comunità (OSCO) il referente aziendale per il progetto regionale sull’appropriatezza del taglio cesareo ha partecipato costantemente ai lavori della Commissione Regionale e l’Azienda ha ridotto i t.c. elettivi rispetto al 2014 nel 2015 il PDTA senologico, operativo dal maggio 2014, è esteso a tutte le pazienti dal momento della diagnosi al follow-up, o alle cure di fine vita Assistenza primaria nelle Case della Salute Obiettivo attivare in tutte le CdS l’ambulatorio infermieristico per la presa in carico proattiva e la gestione integrata delle patologie croniche (fra le quali diabete mellito tipo 2, scompenso cardiaco e BPCO), secondo l’approccio della medicina di iniziativa; individuare almeno una nuova CdS per il progetto della lettura integrata del rischio cardiovascolare; qualora il percorso di lettura integrata del rischio cardiovascolare sia già attivo, l’Azienda USL dovrà garantire il completamento della chiamata attiva dei cittadini nel target di età indicato presa in carico e gestione del paziente di salute mentale multiproblematico e cronico Azioni e risultati In tutte le CdS sono state poste le basi organizzative per l’attivazione dell’ambulatorio infermieristico (poi attivati nel 2016 a Podenzano, S. Nicolò e Cortemaggiore) per la presa in carico proattiva e la gestione integrata dei pazienti cronici. In alcuni casi, le azioni messe in campo sono state molto incisive: nel corso del 2015 è stato condiviso, con gli infermieri afferenti all’ambulatorio infermieristico della CdS di Podenzano, il percorso per la presa in carico della persona diabetica. Sono state inoltre predisposte e condivise le modalità di attivazione della presa Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 127 incarico proattiva degli utenti, di attuazione della valutazione, di erogazione dell’assistenza e dell’educazione sanitaria nel contesto dell’ambulatorio infermieristico; per il progetto della lettura integrata del rischio cardiovascolare è stata individuata la Casa della Salute Val Trebbia di Bobbio (c/o Ospedale), che verrà formalmente istituita nel 2016 e che consterà di 2 punti di erogazione dei servizi (Bobbio stesso e la sede della Medicina di Gruppo S.Rocco di Rivergaro). Per la gestione dei pazienti della salute mentale sul territorio, l’Azienda ha esteso alle Case della Salute di Borgonovo, Podenzano e Cortemaggiore il modello integrato. Per Pazienti multiproblematici sono stati attivati percorsi specifici in ogni distretto secondo le procedure del PDTA Casi Complessi. Cure Palliative Obiettivo Avviare la riorganizzazione descritta dalla DGR 560/2015 «Riorganizzazione della rete locale di cure palliative» con l’obiettivo di assicurare a coloro che usufruiscono dei servizi un accesso equo e percorsi unitari e specialistici. Azioni e risultati Nel corso del 2015 l’Azienda ha partecipato attivamente al tavolo tecnico regionale che seguiva i lavori della DGR 560/2015 e ha avviato la riorganizzazione della rete locale di cure palliative (CP), così come previsto dalle disposizioni regionali, con particolare attenzione a garantire ai pazienti un accesso equo alle cure e ai servizi attraverso percorsi unitari e omogenei. In particolare: è stata garantita la presenza di Case Manager della Rete di Cure Palliative (attiva dal 2011) che governa un unico punto di accesso e che valuta i criteri e il setting più idoneo per il paziente, gestisce un’unica lista di attesa per la Rete (equità di accesso) e garantisce la continuità assistenziale dei pazienti dimessi da Hospice a domicilio; è stata garantita la presenza della UOSD di Cure Palliative con un unico Responsabile anche della Rete di CP. Prevenzione e promozione della salute Obiettivo promuovere la realizzazione di interventi proattivi di prevenzione su gruppi di popolazione omogenei per fattori di rischio legati all’età, a stili di vita o a condizioni patologiche, garantendo la partecipazione alle fasce più deboli della popolazione; integrazione degli operatori già impegnati nel settore vaccinale e che attualmente afferiscono a dipartimenti diversi, pensando a modelli organizzativi nuovi e prevedendo anche il coinvolgimento dei PLS/MMG che lavorano all'interno delle Case della Salute. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 128 Azioni e risultati Alla luce del Piano regionale della Prevenzione 2015-2018, nel corso del 2015 sono stati promossi specifici interventi di prevenzione su gruppi a rischio. Anche nel corso del 2015, sono proseguite e si sono rafforzate le attività di promozione di una corretta alimentazione (informazioni sugli alimenti e loro preparazione) e dell’attività fisica per persone in cura presso il DSM-DP, spesso in trattamento con antipsicotici che influenzano negativamente l’assetto lipidico e glicidico. Anche nel corso del 2015, sono proseguite e si sono rafforzate le attività di promozione di una corretta alimentazione (informazioni sugli alimenti e loro preparazione) e dell’attività fisica per persone in cura presso il DSM-DP, spesso in trattamento con antipsicotici che influenzano negativamente l’assetto lipidico e glicidico. Servizi sanitari per la non autosufficienza Obiettivo Assicurare il pieno esercizio della funzione di integrazione sociosanitaria a livello aziendale, garantendo la messa a regime entro la fine del 2015 di adeguati processi sia rispetto agli ambiti distrettuali che alle funzioni dipartimentali; assicurare l’attuazione del programma gravissime disabilità acquisite (DGR 2068/2004) ed in particolare la collaborazione al monitoraggio ed alla riflessione sull’esperienza realizzata per le soluzioni residenziali, da concludere entro il 2015, finalizzata ad adeguare le indicazioni regionali al nuovo contesto. Azioni e risultati Anche nel 2015 l’Azienda ha assicurato che, in tutti gli ambiti distrettuali, fosse prioritario l’impegno volto a migliorare l’efficacia e l’appropriatezza degli interventi socio sanitari, in massima integrazione con le funzioni dipartimentali. L’AUSL ha garantito la gestione delle risorse assegnate nell’ambito della contabilità separata del FRNA all’interno del proprio bilancio, assicurandone il corretto utilizzo nel rispetto delle indicazioni regionali e sulla base delle decisioni assunte nelle sedi dei Comitati di Distretto. Sul territorio provinciale sono ad oggi attivi due Nuclei GRADA e 10 posti per inserimenti individuali all’interno di una CRA. L’inserimento degli ospiti avviene secondo tempi e modalità conformi alla normativa vigente e secondo il bisogno della persona. Non vi sono persone in lista d’attesa per l’inserimento in struttura. Nel corso dell’anno sono stati effettuati accessi per la definizione e condivisione con le famiglie dei PAI dei pazienti inseriti e per il successivo monitoraggio. Cronicità, fragilità e integrazione ospedale-territorio Obiettivo Implementazione e diffusione dei PDTA regionali sul territorio (CdS). Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 129 Azioni e risultati Nel corso dell’anno sono stati diversi i risultati conseguiti nella implementazione e diffusione dei PDTA regionali sul territorio. Sono stati definiti accordi sulle procedure di presa in carico delle più prevalenti patologie croniche con le Medicine di Gruppo (MdG) di tutti i distretti, e in particolare con: la MdG di Rivergaro (Distretto di Ponente), la MdG di Via Veneto (Distretto Piacenza) e le MdG di Monticelli d’Ongina e Castelvetro (Distretto di Levante). Le procedure riguardano le patologie più prevalenti, indicate anche dal livello regionale (Diabete, Scompenso Cardiaco, BPCO, le principali). 118 e Centrali Operative Obiettivo Unificare le modalità di ricezione e gestione informatizzata (classificazione eventi, modalità di intervista, risposta, etc.) per tutto il territorio regionale, attraverso l’unificazione dell’algoritmo informatizzato di gestione delle chiamate delle tre centrali operative 118. Azioni e risultati Nel 2015 è stato implementato il percorso per unificare e omogeneizzare le modalità di ricezione e gestione informatizzata (classificazione eventi, modalità di intervista, risposta, etc.) per tutto il territorio regionale, attraverso l’unificazione dell’algoritmo informatizzato di gestione delle chiamate delle tre centrali operative 118 Emilia Nord, Emilia Centro e Romagna. Appropriatezza dei farmaci Obiettivo Aumento del ricorso a farmaci generici di 7,8% rispetto al 2014. Azioni e risultati Al fine di aumentare il ricorso ai farmaci generici, l’AUSL ha ripetuto gli incontri formativi sulla corretta prescrizione con tutti i NCP e presso le Pediatrie; nonostante ciò, l’obiettivo non risulta pienamente raggiunto, così come per le altre Aziende della Regione. Per quanto riguarda il progetto Bersaglio: per i farmaci inibitori di pompa è stata inviata un’informativa sulle corrette modalità prescrittive legate all’appropriatezza d’uso delle note AIFA; l’aumento del ricorso agli ACE inibitori in alternativa ai sartani è costante anche nel 2015 e vede l’AUSL di Piacenza collocata tra le Aziende con le più alte percentuali di prescrizione di ACE; anche nel 2015 è stato rilevato un incremento delle statine con brevetto scaduto, che rappresentano circa l’85% del prescritto per questa classe; per gli antibiotici fluorochinolonici (J01MA) nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie è continuata l’attività di formazione intrapresa negli ultimi anni, a cui si è aggiunta la revisione delle Linee di indirizzo nel 2015; in particolare, l’attività di formazione ha riguardato anche Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 130 l’uso delle penicilline non associate, sulle quali è stata fatta formazione specifica rivolta ai PLS (uso dell’amoxicillina). Altre azioni importanti che concorrono al miglioramento dell’appropriatezza: tutte le UU.OO. coinvolte nell’utilizzo dei biosimilari sono state incentivate all’aumento del ricorso a tali farmaci. Farmaci HIV: è stato consolidato l’utilizzo del farmaco generico, consentendo una riduzione della spesa procapite rispetto allo scorso anno. Gare Intercenter: si è provveduto all’adesione completa a tutte le gare aggiudicate per i farmaci attraverso AVEN. Registri AIFA: i registri di monitoraggio disponibili su SOLE sono stati puntualmente compilati dal clinico di riferimento e dal farmacista. Farmaci HCV: è stato mantenuto il fondo assegnato, prendendo in carico e programmando in modo oculato i pazienti cirrotici. Sono state seguite puntualmente le Linee Guida Regionali e utilizzati i farmaci che, in funzione della tipologia del paziente, garantivano un trattamento con il miglior rapporto costo/efficacia. Questo ha consentito il trattamento dei pazienti con una programmazione che non ha generato criticità nell’utente, ma ha garantito il mantenimento dei costi. NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali): nel corso dell’anno vi è stato un costante incremento della presa in carico di pazienti con NAO. La definizione del percorso costruito inizialmente in Azienda ha consentito un monitoraggio puntuale, che ha permesso di aderire alle richieste e agli obiettivi regionali. 3.4.3 Interventi sulle reti interistituzionali Adolescenza Obiettivo Prosecuzione degli interventi di promozione alla salute e alla sessualità rivolti agli adolescenti nelle scuole; promozione di programmi di intervento integrati con gli altri dipartimenti aziendali che effettuano programmi di prevenzione nelle scuole Azioni e risultati Nell’area della Promozione della salute in adolescenza, l’Azienda ha garantito le seguenti attività: Prosecuzione dei progetti di educazione all’affettività e sessualità nelle scuole secondarie di secondo grado dei distretti di Piacenza e di Ponente con ampliamento a situazioni di gruppi di adolescenti frequentanti i Centri educativi. Partecipazione al progetto sperimentale regionale “ W l’amore” con il coinvolgimento di due scuole secondarie di primo grado (Piacenza e San Nicolò), rivolto ad un totale di 12 classi di terza media. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 131 I progetti di promozione della salute riguardanti l’area affettività/sessualità sono effettuati dall’équipe del Consultorio Giovani (articolazione del Consultorio Familiare). Nel 2014 erano stati coinvolti 766 ragazzi, pari al 5,24% della popolazione target; nel 2015 questa percentuale è incrementata fino al 6,77%, coinvolgendo 990 ragazzi – ben 224 in più rispetto all’anno precedente. Promozione dell’attività fisica Obiettivo Rafforzare la costruzione di reti per diffondere la pratica dell’attività fisica, in collaborazione con enti locali, associazioni ed enti sportivi e di volontariato e palestre etiche e sicure, organizzando in ogni Azienda Usl Servizi di Medicina dello sport in grado di realizzare e sostenere i programmi di prescrizione dell’attività fisica (AFA e EFA) e proseguendo le attività di tali programmi come da specifica programmazione regionale. Azioni e risultati 1) Rafforzare e costruire reti per la promozione dell’attività fisica: sottoscrizione con il CIP regionale, nell’ambito del protocollo d’intesa in essere, di un progetto specifico per l’avvio all’attività motoria-sportiva presso l’ospedale di Villanova; supporto e monitoraggio ai Gruppi di Cammino dei distretti di Ponente e Città di Piacenza; collaborazione con la Palestra Sicura presente sul territorio per l’organizzazione di attività di comunicazione sui sani stili di vita; realizzazione del progetto “Una comunità che guadagna salute”, in collaborazione con l’AUSL di Parma, che ha coinvolto i cittadini dei territori interessati nella progettazione di attività per la promozione della salute, inclusa l’attività fisica; realizzazione del progetto in collaborazione con Ufficio scolastico Territoriale e Comune di Piacenza per la promozione della mobilità attiva nei percorsi casa-scuola; attività di comunicazione sull’attività fisica in collaborazione con numerose associazioni del territorio in occasione dell’”Open day” dell’Ospedale di Piacenza; supporto al servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica per elaborazione e monitoraggio dei progetti per la promozione dell’attività fisica. 2) Servizi di Medicina dello sport in grado di sostenere programmi AFA e EFA: acquisto delle attrezzature necessarie per EFA; formazione dei medici del Centro di Medicina dello Sport e progettazione degli spazi per l’avvio delle attività EFA; corso di formazione per Laureati in scienze motorie; stesura delle istruzioni operative e informazione ai medici fisiatri per l’avvio dell’attività AFA, per la quale è attivo un protocollo d’intesa con la Palestra Sicura presente nel territorio; partecipazione ai gruppi di lavoro regionali per la stesura di protocolli e la rimodulazione del percorso EFA. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 132 Integrazione interistituzionale Obiettivo Sviluppo dei processi di integrazione dei servizi di amministrazione, supporto e logistici nelle Aziende Azioni e risultati L’Azienda ha intensificato gli sforzi per il raggiungimento di una integrazione dei servizi di supporto amministrativo e tecnico-logistico, che hanno portato alla produzione di un documento di metodologia e analisi per l’integrazione e la unificazione di alcuni servizi con le aziende di Parma. Questa metodologia di lavoro è stata condivisa con la AUSL e la Azienda Ospedaliera di Parma nel corso del 2015. Tuttavia, ad oggi le due aziende sono ancora impegnate nell’unificazione dei servizi amministrativi a livello provinciale, e hanno quindi proposto di rinviare l’integrazione con l’AUSL di Piacenza a tempi successivi. Consapevole del fatto che una delle condizioni per una reale e soprattutto tempestiva fattibilità delle unificazioni strutturali e delle integrazioni funzionali sia l’omogeneizzazione non solo delle prassi operative, ma anche dei sistemi informativi e delle procedure informatiche di supporto, l’Azienda è impegnata su questo fronte in diversi progetti di carattere regionale e di Area Vasta: ha avuto e ha un ruolo primario nel progetto di centralizzazione della gestione informatizzata delle risorse umane (GRU); sta lavorando insieme alla Regione alla realizzazione di una piattaforma applicativa software e di servizi correlati per la Gestione informatizzata dell’Area Amministrativa Contabile (GAAC); ha iniziato i lavori per la istituzione di un CUP interaziendale con le Aziende di Parma, ipotizzando anche il coinvolgimento dell’Azienda di Reggio Emilia. 3.4.4 Interventi per la sostenibilità del sistema Azioni di bilancio Obiettivo Raggiungimento del pareggio di bilancio e contenimento della spesa Azioni e risultati Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2015 si chiude in pareggio civilistico, in continuità con gli esercizi precedenti, e in coerenza con gli strumenti di programmazione regionali e aziendali adottati. In coerenza agli obiettivi assegnati sono state inviate le certificazioni previste dall’art. 6 dell’Intesa Stato-Regioni del 23/03/2005, con evidenza di equilibrio infrannuale, rispettando le scadenze assegnate. L’AUSL di Piacenza da anni presenta costi pro-capite inferiori alla media regionale. In particolare, l’Azienda presenta la migliore performance regionale relativamente ai costi pro-capite del territorio. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 133 Ai fini del contenimento della spesa per beni e servizi, l’Azienda ha partecipato attivamente alla rilevazione dei fabbisogni richiesti da Intecent-er attraverso l’Area Vasta, ha rispettato i livelli di centralizzazione non espletando procedure di gara aziendali nelle categorie merceologiche previste nel Masterplan e ha aderito alle convenzioni stipulate da Intercent-er. In conseguenza del contenimento del turn over, l’Azienda ha registrato nel 2015 una significativa riduzione dell’organico (-55 dipendenti al 31/12/2015), riuscendo così a compensare il maggior costo dovuto al venir meno dei blocchi degli automatismi dell’art. 9 comma 2bis del DL 78/10. Analogamente, è stata contenuta la spesa per il lavoro flessibile, che nel 2015 ha rispettato il tetto della spesa del 2004 meno il 1,4%. L’Azienda ha realizzato, nel corso degli ultimi anni, una forte riduzione dell’esposizione debitoria ed un contenimento dei tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi, congiuntamente a un efficiente e appropriato utilizzo delle risorse finanziarie, in applicazione di quanto disposto dal DL n. 35/2013 sui pagamenti dei debiti degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. Il governo dei processi di acquisto di beni e servizi Obiettivo Efficientamento dei processi di acquisto e supporto al processo di centralizzazione Azioni e risultati Nel corso del 2015 l’Azienda: ha partecipato attivamente alla rilevazione dei fabbisogni richiesti da Intecent-er attraverso l’Area Vasta. ha rispettato i livelli di centralizzazione non espletando procedure di gara aziendali nelle categorie merceologiche previste nel Masterplan. ha aderito alle convenzioni stipulate da Intercent-er. Il governo della spesa farmaceutica Obiettivo Riduzione del -3,71% sulla farmaceutica convenzionata rispetto all’anno 2014 e incremento di spesa per l’acquistato ospedaliero di farmaci entro il +2,84% rispetto al 2014. Azioni e risultati L’accordo con MMG e PLS e le riunioni svolte in corso d’anno nei singoli NCP, Medicine di Gruppo e forme associative hanno consentito il raggiungimento dell’obiettivo stabilito, con una riduzione della spesa del -3,12%, a fronte di un obiettivo specifico per questa Azienda del -1,69% (e una performance media regionale del -2,55%). L’Azienda ha perseguito e raggiunto questo obiettivo attraverso monitoraggi continui della spesa e formazione sull’appropriatezza prescrittiva. Inoltre, per agevolare il raggiungimento degli obiettivi, è stato aperto un punto di distribuzione diretta presso gli ambulatori dei MMG che presentavano una spesa pro-capite maggiore alla media e per i quali l’invio dei pazienti presso un punto di DD risultava difficile. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 134 La spesa ospedaliera ha invece rilevato un notevole incremento, principalmente dovuto al maggior allineamento dei carichi rispetto al 2014, anno in cui è avvenuto il passaggio al magazzino unico di Area Vasta, con i disagi correlati. 3.5 Promozione del cambiamento tecnologico e organizzativo L’AUSL ha garantito una completa aderenza al “Piano per L’innovazione e sviluppo ICT nel Servizio Sanitario Regionale 2015-2017”. L’Azienda non ha compiuto alcun investimento al di fuori delle argomentazioni previste nel Piano stesso. In particolare, nel corso del 2015 sono state molteplici le attività aziendali in tema di sviluppo delle architetture e degli applicativi ICT. Le più significative sono state: Partecipazione attiva del referente aziendale al Comitato Tecnico Allargato (CTA) Partecipazione attiva del referente aziendale al Tavolo di Coordinamento del Sistema unico per la Gestione Risorse Umane (GRU) Partecipazione attiva del referente aziendale al Tavolo di Coordinamento del Sistema unico per la Gestione Amministrativa e Contabilità (GAAC) Sviluppo della Rete SOLE/FSE Implementazione di strumenti ICT di proprietà intellettuale dell’Azienda, per governare i processi socio-sanitari e per il potenziamento dello scambio informativo tra MMG e sistemi socio-sanitari (Area socio-sanitaria) Innovazione dei sistemi per l’accesso (CUP) Razionalizzazione e innovazione di sistemi applicativi di area vasta e regionali, in particolare: progetto ARA (vedi successivo punto 2); partecipazione attiva, ove richiesto da organismi regionali, alle attività propedeutiche allo studio, acquisizione e messa in produzione dei sistemi ICT di ambito regionale (Sistema per la gestione delle attività trasfusionali, GRU, GAAC). Nel 2015, l’Azienda ha consolidato il FSE, valorizzandolo quale elemento di comunicazione online con i cittadini. Tutte le strutture aziendali (100%) sono state in grado di inviare alla rete SOLE i referti digitali su prestazioni di diagnostica per immagini (Radiologiche). In particolare per il FSE, l’Azienda ha lavorato sullo sviluppo dell’offerta relativa a: - prenotazioni - disdette - pagamenti - consegna referti (con consenso) - gestione consensi FSE - gestione oscuramento - visibilità prescrizioni Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 135 - visibilità di tutti i referti (LIS-RIS-CIS-Specialistica Ambulatoriale-verbale di PS-lettera dimissione degenza) I sistemi dipartimentali che producono referti in formato elettronico (LIS, RIS, CIS) si attengono alla normativa riguardante la conservazione e la consegna online degli stessi. In riferimento alla pianificazione di progetto ARA, nel corso del 2015 l’Azienda ha garantito il rispetto della coerenza del progetto ARA partecipando a tutti gli incontri organizzati dalla Regione. Per quanto riguarda le necessarie attività per la costruzione di ARA, il personale aziendale è stato coinvolto in: - presentazione/approfondimento del programma ARA; - confronto sulle modalità operative nelle attuali organizzazioni delle varie Aziende, con particolare riguardo alle funzionalità di gestione delle informazioni anagrafiche e di scelta e revoca del medico; - compilazione di corposo questionario rilevazione requisiti per configurazione applicativo ARA fornito da CUP2000; - condivisione/revisione questionari con i referenti ARA per uniformazione procedure; - istituzione gruppo di lavoro per la definizione delle regole inerenti le esenzioni da inserire in ARA; - 3.6 configurazione utenze sull'ambiente di TEST ARA per testarne le funzionalità. Sicurezza delle cure Da qualche anno il bilancio di missione si è arricchito di questa nuova Sezione, che raccoglie e struttura meglio le informazioni relative alle azioni messe in campo dall’Azienda in tema di sicurezza dei pazienti (il tema della sicurezza dei lavoratori è invece illustrato nel successivo par. 4.3, da pag. 143) e i risultati raggiunti, anche attraverso l’utilizzo di alcuni specifici indicatori. Si tratta a volte di aspetti molto tecnici e di difficile rendicontazione se ci si rivolge anche ai non “addetti ai lavori”: si è cercato quindi di accompagnare le informazioni quantitative con aspetti più descrittivi. 3.6.1 Assetto organizzativo per rischio e sicurezza L’assetto organizzativo delle diverse Strutture che si occupano di gestione del rischio e sicurezza è stato definito e implementato nel tempo, in coerenza con quanto previsto nell’Atto Aziendale e nel Piano Strategico, che identificava e prevedeva lo sviluppo di tre aree della sicurezza: - quella centrata sul paziente, legata all’appropriatezza, alla tempestività ed al livello professionale, in estrema sintesi alla qualità delle prestazioni e dell’organizzazione, - quella centrata sugli operatori, aspetto inscindibilmente connesso con quello della sicurezza sul paziente, Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 136 - gli aspetti della sicurezza legati ad altre persone che frequentano per varie finalità ed obiettivi l’organizzazione (familiari, visitatori, manutentori, dipendenti di ditte appaltatrici, ecc.), ribadendo al contempo la necessità di un governo unitario del rischio per evitare duplicazioni, sovrapposizioni e discordanze, da attuarsi attraverso tecniche e modalità di gestione specifiche a seconda dei campi di applicazione. La Direzione ha sviluppato e mantenuto un sistema aziendale per la sicurezza delle cure e dei pazienti, in ospedale e sul territorio: nel corso del 2015 è stato avviato un progetto operativo, approvato dal Collegio di Direzione, per lo sviluppo di un sistema aziendale per la gestione del rischio complessivo e trasversale, con la contestuale nomina di un risk manager per il coordinamento delle diverse articolazioni aziendali coinvolte. Per dar corso a un’attività di gestione del rischio è necessario adottare un approccio multidisciplinare che consideri tutte le attività svolte dall’Azienda e coinvolga nel percorso tutte le figure professionali che contribuiscono alla produzione di servizi per la salute: per questo, il progetto operativo si occupa di tre ambiti principali con un approccio complessivo e trasversale, anche se gli obiettivi specifici di ciascun settore possono risultare parzialmente diversi: 1. Rischio clinico e la gestione del contenzioso, inteso come tutte le attività volte a rendere più sicuro il percorso del paziente nelle strutture sanitarie, comprendendo l’attività di analisi dei percorsi, incident reporting, di root cause analisys, di FMECA, di riprogettazione dei percorsi/attività ed anche di gestione contenzioso ed eventuale liquidazione dei sinistri. La gestione e la prevenzione dell’evento avverso e del contenzioso richiede un approccio consistente, chiaro e definito sulla base di procedure condivise a livello aziendale, seguendo una logica sistemica. L’Azienda USL di Piacenza perseguirà l’obiettivo di sviluppare una nuova gestione del rischio clinico che garantisca gli opportuni collegamenti con tutti gli attori che intervengono per ruolo o specifica competenza, nel percorso che porta alla realizzazione di interventi di riduzione del rischio e del contenzioso. L’Azienda porterà a regime quanto già sviluppato, cioè un sistema di gestione doppio: prevenzione e gestione degli eventi avversi in collegamento con i processi di gestione della Responsabilità Civile verso Terzi. In linea con quanto definito dagli obiettivi di mandato assegnati alla Direzione Generale dell’Azienda. 2. Rischio occupazionale, inteso come esposizione derivante dall’attività svolta, potrebbe essere individuato, ed affrontato, con riferimento ad alcuni ambiti, lavorazioni ed ambienti tipici delle strutture sanitarie, quali ad esempio: movimentazione manuale dei carichi, gestione dei gas medicali, presenza di amianto nei fabbricati, misure antisisimiche non strutturali e stress lavoro correlato. La gestione del rischio occupazionale richiede un approccio razionale caratterizzato da una precisa mappatura delle aree d’interesse. Anche in questo caso l’obiettivo di sviluppare una nuova gestione del rischio occupazionale potrà Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 137 essere garantito attraverso gli opportuni collegamenti con gli attori aziendali che si occupano professionalmente di tali ambiti, con particolare riferimento al Servizio di Prevenzione e Protezione. 3. Rischio infettivo, presidiato attraverso l’attività degli seguenti organi aziendali: Nucleo Strategico (responsabile delle attività di proposta, applicazione e monitoraggio), Gruppo Operativo per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), Gruppo Operativo per l’uso responsabile degli antibiotici, Gruppo Operativo legionellosi. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di sviluppare una nuova gestione del rischio infettivo che garantisca gli opportuni collegamenti con gli attori aziendali che si occupano professionalmente di altri ambiti di gestione del rischio, con particolare riferimento alla gestione del rischio clinico ed eventualmente la gestione contenzioso. La portata del progetto in termini tecnici e culturali impone il coinvolgimento diretto di molte articolazioni aziendali sia cliniche che di supporto, oltre che di organi e comitati già operanti in Azienda. Le figure di riferimento che dovranno necessariamente partecipare allo sviluppo del progetto sono le seguenti: Risk Manager: raccorda le azioni dei diversi livelli di governo e dei diversi attori interessati. Coordina il Gruppo Aziendale per la gestione del rischio. Supporta, inoltre, le decisioni strategiche di competenza della Direzione Aziendale fornendo informazioni, formulando proposte e proponendo indirizzi. Gruppo Strategico Aziendale per la gestione del rischio: coordinato dal Direttore Sanitario Aziendale, ha il compito di condividere gli obiettivi generali e i progetti aziendali per la gestione del rischio sviluppati sulla base degli obiettivi aziendali, regionali o ministeriali. Gruppo Operativo Aziendale per la gestione del rischio: supporta il Risk Manager nell’implementazione e nel monitoraggio delle azioni di prevenzione e gestione del rischio previste. Referente attività di Triage: rappresenta il punto di contatto tra U.O. Medicina Legale, U.O. Affari Legali e operatori sanitari chiamati in qualità di esperti in materia oppure in qualità di personale coinvolto nei casi in analisi. Comitato Valutazione Sinistri: organismo collegiale composto con la funzione di dare risposta alle richieste di risarcimento danni, ratificando l’accertamento o meno della responsabilità e la quantificazione del danno considerando quanto emerso in fase di Triage e dalla successiva relazione medico legale dell’U.O. Medicina Legale. Nucleo Aziendale Mediazione trasformativa dei conflitti: organismo che viene chiamato in causa nel momento in cui risulti necessario definire un percorso di ascolto e interazione rivolto agli utenti, ma anche agli operatori, per comprendere al meglio le dinamiche relazionali e cercare quindi di ridurre il livello di conflittualità. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 138 3.6.2 Sorveglianza e Monitoraggio Nell’arco del 2015, le UU. OO. Chirurgiche hanno utilizzato lo strumento della Checklist di Sala Operatoria. Nell'AUSL di Piacenza è in uso da circa un triennio un sistema informatizzato per la gestione del paziente chirurgico che prevede la compilazione a livello informatico di tutti i passaggi significativi rispetto all’azione chirurgica; nel 2015 è stata completata l’informatizzazione all’intero percorso del paziente chirurgico, dal prericovero alla dimissione, passando per i blocchi operatori e le UU.OO. di degenza. La checklist per la sicurezza del paziente chirurgico, in sintesi, rappresenta uno strumento di sintesi che serve per effettuare la verifica dell’adempimento di procedure e controlli previsti per ciascuna fase del percorso del paziente chirurgico. L’Ausl di Piacenza ha recepito la checklist regionale adattandola alle esigenze locali, integrando le tre fasi intraoperatorie di alcuni controlli/item e prevedendo la compilazione di una check list pre-operatoria. La parte intraoperatoria (composta da SIGN IN, TIME OUT e SIGN OUT) è totalmente informatizzata e compilata per tutti gli interventi eseguiti in Sala Operatoria in regime di elezione o urgenza (sono esclusi gli interventi eseguiti in emergenza) all’interno dell’Azienda USL di Piacenza. In sintesi, nel corso del 2015 sono state trasmesse al database regionale 9587 schede SOSnet provenienti, come detto, dai tre Comparti Operatori aziendali. L’analisi dei dati ha evidenziato la necessità di alcune modifiche alla check list in uso, in particolare: aggiungere l’opzione “non necessario” al quesito relativo alla presenza del consenso informato anestesiologico, poiché per alcuni interventi (in cui è prevista solo anestesia locale) tale consenso non è richiesto; distinguere i casi in cui la marcatura del sito e l’acquisizione dei consensi sia avvenuta in pre-sala, invece del Reparto di degenza. Tale modifiche sono state proposte per essere implementate nell’anno 2016. Sempre nel 2016, si provvederà a completare la formazione degli operatori per la compilazione informatizzata del dossier del paziente chirurgico (parte pre-operatoria). Questo consentirà l’abbandono del Dossier del paziente chirurgico cartaceo e la possibilità di estrazione di indicatori a raccolta informatizzata anche per la parte di percorso relativa al Pre-Ricovero e alla degenza pre-operatoria. Quanto poi alla farmacovigilanza: nel corso dell’anno 2015 si è dato seguito a quanto iniziato negli anni precedenti. Sia i clinici che i MMG sono stati sensibilizzati, nelle varie occasioni che si presentavano, alla segnalazione di ADR; la piattaforma “vigiwork”, introdotta nel 2014, ha subito evoluzioni e vi sono stati incontri regionali a cui l’Azienda ha aderito. Avendo a disposizione questa piattaforma con una trasmissione che risulta più agevole e presenta notevoli vantaggi, anche il segnalatore, che per la prima volta approccia il sistema, risulta più coinvolto e partecipativo. Ormai Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 139 anche il farmacista che deve inserire e trasmettere il dato di ADR risulta particolarmente agevolato; a seguito di un rallentamento da parte del Ministero della Salute ed AIFA nell’assegnazione dei Fondi AIFA stanziati in precedenza per i progetti di Farmacovigilanza attiva, non avendo le risorse per poter svolgere tale attività soprattutto a livello di Pronto Soccorso (Progetto Mereafaps), è stato rilevato un calo nelle segnalazioni, così come in tutta la RER (-16% dato medio regionale): nel 2015 ci sono state 96 segnalazioni, contro le 106 sdel 2014; la responsabile della farmacovigilanza e i collaboratori hanno partecipato alle riunioni regionali sull’argomento dando la propria adesione ai futuri progetti che verranno messi in campo in riferimento agli argomenti individuati in accordo tra AIFA e Regione; inoltre, la Regione ha affidato all’Azienda due progetti, prevedendo il finanziamento di uno di essi a fine anno 2015, con partenza dello stesso nel corso del 2016 (quando tutte le Aziende avranno arruolato i borsisti di riferimento); il secondo progetto è ancora in fase di definizione. 3.6.3 Gestione eventi avversi Come specificato sopra, l’attività di incident reporting rientra nelle attività volte a rendere più sicuro il percorso del paziente nelle strutture sanitarie. Nel 2015, in particolare, l’Azienda si è focalizzata nello sviluppo e implementazione del piano per la prevenzione delle cadute nelle strutture sanitarie, come da indicazioni regionali. Nello specifico, l’Ausl ha in uso, da diversi anni, una procedura aziendale per la prevenzione e rilevazione delle cadute. E’ anche in uso, alimentato e gestito dalla Direzione Assistenziale, un database per l’inserimento dei dati delle segnalazioni e per il monitoraggio del flusso informativo relativo alle cadute nelle sedi aziendali. Nel maggio 2015 è stata rinnovata e revisionata la procedura aziendale, che al suo interno contiene il richiamo a tutte le indicazioni presenti nella raccomandazione Ministeriale n.13 del 2011. La procedura è applicata a tutte le UU.OO. di degenza dell’Ausl. In tutte le altre aree in cui si effettuano prestazioni sanitarie non in situazioni di degenza, le cadute sono state intercettate attraverso la scheda di Incident Reporting e gestite singolarmente come evento avverso. 3.6.4 Gestione dei sinistri e del contenzioso La Regione, con DGR 1889 del 24.11.15 “Gestione diretta dei sinistri in sanità. Individuazione di ulteriori Aziende ammesse alla sperimentazione regionale”, ha decretato che, a decorrere dall’1.12.2015, anche l’Ausl di Piacenza (insieme alle altre Aziende facenti parte dell’Aven) è stata ammessa alla fase sperimentale regionale di autogestione e liquidazione dei sinistri derivanti da malpractice. La decisone regionale, nota già alcuni mesi prima dell’adozione dell’atto formale Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 140 sopra indicato, ha comportato un importante lavoro di riorganizzazione iniziato verso la metà del 2015. Molte delle attività attualmente in carico delle compagnie assicurative dovranno necessariamente passare nelle competenze aziendali (quietanze di pagamento, atti di liquidazione, valutazioni medico legali, relazione con i legali, valutazione riserve, trattative con le controparti etc.) con conseguente aumento del volume delle attività interne. La seconda parte del 2015 è stata, pertanto, dedicata alla riorganizzazione dell’attività che ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro, coordinato dal risk manager aziendale, che si prenderà cura di tutta l’attività legata alla gestione dei sinistri e del contenzioso. Al gruppo di lavoro partecipano la Direzione di Presidio Unico, la Direzione Infermieristica, la Medicina Legale, gli Affari Generali e Legali e Ufficio Assicurazioni. Si è anche proseguito nel rafforzamento delle attività di quelli che sono considerati i due momenti fondamentali del processo di gestione dei sinistri: il Triage: organismo composto da professionisti aziendali (Referente Ufficio Assicurazioni, Direttore di Presidio Unico, Medico Legale e Risk Manager) con le funzioni di: analizzare il caso con i professionisti coinvolti, valutare la richiesta di risarcimento danni, effettuare una prima valutazione medico legale del danno e del nesso di causa se riconosciuti; il Comitato Valutazione Sinistri (CVS): organismo con la funzione di dare seguito alle richieste di risarcimento danni, considerando quanto emerso in fase di Triage, con la definizione della migliore strategia anche sotto il profilo economico. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2015 pag. 141