3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali

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3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali
3.1
Piano delle Azioni e Piano degli Investimenti: una sintesi
Il 13 maggio 2016 la Direzione aziendale ha presentato alla Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria il livello di completamento del Piano delle Azioni presentato il 28/07/2015, il grado di
raggiungimento dei principali obiettivi regionali e la situazione del Piano degli Investimenti.
Per quanto riguarda il livello di completamento del Piano presentato nel corso del 2015, si riporta
qui di seguito una sintesi che distingue le azioni in base alla loro tipologia.
Azioni generali:
piano di riduzione delle liste di attesa: OK
integrazione servizi amministrativi e di supporto con Parma: avviato
trasferimento riabilitazione da Borgonovo a Castel San Giovanni: avviato nel 2015 e
completato il 29/02/2016
piano parcheggi e riorganizzazione viabilità interna Ospedale Guglielmo da Saliceto:
avviato
ammodernamento atrio Ospedale Guglielmo da Saliceto: OK
Interventi di efficientamento/appropriatezza:
pieno sfruttamento delle sale operatorie e dei posti letto: avviato
riduzione dei day hospital diagnostici: avviato
concentrazione della casistica (specializzazione delle UUOO, in particolare chirurgiche):
avviato
rimodulazione delle guardie mediche e chirurgiche: avviato
ridefinizione della reperibilità chirurgica all’interno della reperibilità integrata aziendale:
avviato nel 2015 e completato il 01/05/2016.
rimodulazione delle presenze specialistiche per una migliore produttività e ridefinizione del
ruolo dei PS: avviato
riorganizzazione dell’attività di riabilitazione aziendale, con ulteriore qualificazione di
Villanova: avviato
integrazione della degenza medica a bassa intensità con la degenza riabilitativa: avviato
nel 2015 e completato nel febbraio 2016
riorganizzazione delle aree di degenza nel polichirurgico di PC per degenze omogenee:
avviato
accorpamento al PS Generale del PS Oculistico: OK
individuazione di un’area dedicata alla day surgery: avviato
prosieguo della riorganizzazione degli ambulatori aziendali (es. corpo 4 a PC,
potenziamento di Bobbio e Podenzano, ecc.): OK
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Azioni specifiche relative agli obiettivi della DGR 901/2015
Facilitazione all’accesso
Riduzione dei tempi di attesa per prestazioni ambulatoriali (obiettivo regionale: >=90% delle
prestazioni): l’Azienda ha raggiunto l’obiettivo al 100%, sia per le visite (vedi Figura 161) sia per le
prestazioni diagnostiche (vedi Figura 162).
Figura 161: Performance aziendale tempi d’attesa visite ambulatoriali, luglio 2015 – marzo 2016.
Figura 162: : Performance aziendale tempi d’attesa prestazioni diagnostiche, luglio 2015 – marzo 2016.
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Case della Salute e continuità assistenziale
Programmazione: al 31 dicembre 2015 tutte le Case della Salute programmate risultavano
attivate (4 nel distretto di Levante, 2 nel distretto di Ponente), ad eccezione di Bobbio, dove
sono in corso i lavori di progettazione e realizzazione dell’Ospedale di Comunità.
Continuità: in tutte le CdS sono state poste le basi organizzative per l’attivazione
dell’ambulatorio infermieristico per la presa in carico proattiva e la gestione integrata dei
pazienti cronici – ambulatorio attivato a Podenzano a marzo 2016.
Salute mentale primaria e CdS: consolidato ulteriormente il programma Leggieri, attraverso
lo sviluppo del modello aziendale di collegamento operativo con la rete degli MMG. Il
modello integrato è stato esteso alle CdS di Borgonovo, Podenzano e Cortemaggiore.
Interventi previsti dal PRP 2015-2018 implementati nel corso del 2015
Vaccinazioni:
sviluppo dell’integrazione fra operatori dei Dipartimenti Sanità Pubblica e Cure Primarie;
coinvolgimento dei PLS /MMG sul tema delle vaccinazioni, in particolare presso la CdS di
Podenzano attraverso l’ambulatorio vaccinale del DSP;
chiamata attiva per la vaccinazione anti-tetanica-difterica delle donne nate nel 1950 e nel
1955;
chiamata attiva per la vaccinazione anti-pneumococcica dei malati affetti da insufficienza
respiratoria e cirrosi epatica;
chiamata attiva per la vaccinazione anti-morbillo-parotite-rosolia delle donne in età fertile
con rubeo test negativo e dei ragazzi suscettibili nati nel 1996;
chiamata attiva per la vaccinazione anti-tetanica-difterica-pertossica e anti-meningococcica
dei nati 2001;
chiamata attiva per la vaccinazione anti-influenzale dei soggetti affetti da patologie croniche
ed aventi esenzione ticket.
Attività di promozione della salute:
promozione di alimentazione corretta e attività fisica per i pazienti del DSM-DP;
collaborazioni con «palestre etiche» per la frequenza di pazienti psichiatrici.
Riordino ospedaliero
Miglioramento appropriatezza taglio cesareo
o
Riduzione dei casi del 27% rispetto al 2014
o
Procedura aziendale STAM e STEN rettificate – lavori in corso per procedura
interaziendale con AUSL e AO di Parma
Tumore della mammella
o
Attività senologica completamente centralizzata su Piacenza: nel 2015 sono stati
trattati e presi in carico 247 casi (ob. regionale > 150 casi)
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o
PDTA senologico attivato e nel 2015 esteso a tutte le pazienti (da diagnosi a followup, fino alle cure di fine vita)
o
Creazione di team multidisciplinare e specifico database
Pazienti con frattura femore operati entro 2 giorni
o
Nel 2015 l’80% dei pazienti con una fratture del femore sono stati operati
entro 2 giorni (ob. regionale >70%)
Piattaforme logistiche e informatiche
Prescrizione dematerializzata - Al 31/12/2015 , l’85,67% delle prescrizioni informatizzate
risultavano dematerializzate, a fronte di una performance media regionale del 78,1% (ob.
regionale >90%).
Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) - Nel corso del 2015 il FSE è stato consolidato e sono
state sviluppate le funzioni di: prenotazione, disdetta, pagamento, consegna referti,
gestione consensi FSE, gestione oscuramento, visibilità prescrizioni visibilità di tutti i referti.
E’ stata rispettata la pianificazione del progetto Anagrafe Regionale Assistiti.
Tutte le strutture aziendali (100%) sono state in grado di inviare alla rete SOLE i referti
digitali su prestazioni di diagnostica per immagini (Radiologiche).
Gestione del patrimonio e delle attrezzature
Piano investimenti - Gli interventi richiesti sono stati ammessi al finanziamento in conto
capitale per il 100% dei loro importi:
o
Attrezzature sanitarie e informatiche – 2.930.266€
o
Lavori – 155.000€
Gestione del patrimonio
o
costi/mq di manutenzione ordinaria aumentati del 9,4%
o
completata la valutazione della vulnerabilità sismica
o
diminuzione dell’1,6% di consumo di energia elettrica
o
diminuzione di consumo di gas metano del 3,51%
o
diminuzione complessiva dei TEP di energia primaria del 2,68%
La successiva Tabella 6 riporta tutti gli investimenti previsti nel Piano investimenti 2015-2017, così
come pianificato nel 2015: per ciascun investimento viene indicato se è già stato implementato nel
2015, se è in corso di completamento o se è previsto per il 2016.
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Tabella 6: Piano investimenti 2015-2017 – situazione al 31/12/2015.
3.2
Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria
Dall’approvazione dell’Atto Triennale di Indirizzo e Coordinamento (2009-2011), che declinava gli
orientamenti della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) per le attività sociali,
sociosanitarie e sanitarie in relazione ad obiettivi e target di utenza, si è dato avvio ad una modalità
di pianificazione più responsabile e comunitaria, che vede consolidata la partecipazione attiva degli
Enti locali nel nuovo sistema di governance, nelle scelte in materia sanitaria e sociosanitaria e, più
in generale, nelle variabili connesse alla salute e al benessere del territorio provinciale.
Nel 2015 la CTSS e l’Ufficio di Presidenza (esecutivo) sono stati chiamati a discutere e decidere
su diverse tematiche relative alla gestione e programmazione sanitaria:
parere su bilancio di esercizio 2014 e preventivo 2015
parere su piano investimenti per gli anni 2016 e 2017 (ex art.36 L.38/2002 ed ex art.20
L.67/1998)
discussione e parere sul piano di riorganizzazione dei servizi sanitari, all’interno del
percorso “Futuro in Salute”. In dettaglio:
o
analisi dei dati del sistema provinciale
o
riorganizzazione della rete ospedaliera
o
riorganizzazione dei servizi territoriali attraverso le Case della Salute (CdS)
discussione e parere sulla collocazione delle CdS sul territorio
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Anche l’ufficio tecnico di Supporto della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha lavorato su
diversi temi socio-sanitari di interesse sovra distrettuale, tra cui: monitoraggio dell’accesso ai
servizi, l’analisi e la condivisione dei dati necessari alla definizione delle tariffe 2015 per i servizi
accreditati e dei rimborsi sanitari, proseguimento dello sviluppo del sistema informatico sociosanitario, la condivisione dello stato dell’arte degli interventi per le gravissime disabilità acquisite e
relativi costi, l’elaborazione della proposta tecnica di riparto del Fondo regionale per la non
autosufficienza (FRNA), poi discusso in esecutivo e approvato dalla Conferenza, in confronto sul
percorso di accompagnamento all’accreditamento definitivo, il raffronto costante con l’OTAP al fine
di verificare in modo congiunto il permanere delle priorità indicate nelle verifiche dei requisiti
prioritari.
3.3
Centralità del cittadino
Analogamente alle precedenti edizioni, saranno descritti nei paragrafi che seguono: le attività dei
Comitati Consultivi Misti, l’analisi dei dati della banca dati URP, oltre ad altri importanti aspetti della
relazione tra Azienda e cittadinanza, quali le attività legate al programma aziendale per l’ascolto e
la partecipazione del cittadino, e alle indagini qualità percepita.
3.3.1 I Comitati Consultivi Misti
Anche nel 2015 l’attività dei Comitati Consultivi Misti dell’Azienda di Piacenza è stata caratterizzata
dal consolidamento della presenza della rete del volontariato all’interno dell’Azienda di Piacenza: a
tal fine si è proceduto all’organizzazione di ulteriori corsi di formazione, in collaborazione con
SVEP e altre associazioni d volontariato, sia nel Distretto di Levante che nel Distretto di Ponente,
che hanno fatto registrato un’ottima partecipazione.
La promozione dei percorsi salute ha visto impegnati i volontari dei distretti di Levante, di Ponente
e Urbano attraverso incontri con la popolazione. Diversi sono stati i temi trattati: l’assistenza al
paziente oncologico ed ematologico; le cure palliative; la medicina di genere; il Pronto soccorso e i
percorsi dell’emergenza; la dipendenza da gioco patologico; l’attenzione alla solitudine
dell’anziano. Degno di particolare nota il progetto“ La Solidarietà vince la Solitudine” realizzato sul
territorio del Distretto socio-sanitario di Levante, promosso dai CCM insieme ad altre 23
organizzazioni tra associazioni di volontariato, enti e privati. Il progetto si propone di realizzare
un’azione di contrasto al fenomeno della solitudine, dell’abbandono e dell’esclusione sociale,
attraverso la costruzione di legami sociali di ascolto e collaborazione tra le persone, favorendone
anche il mutuo aiuto con l’attivazione di centri di ascolto in collaborazione con i servizi sociali
territoriali, costruendo percorsi possibili e condivisi, nella rete dei servizi che il territorio mette a
disposizione. I volontari hanno frequentato un corso di formazione in aula seguito da un tirocinio di
affiancamento.
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I Comitati Consultivi Misti sono stati inoltre presenti ed attivi nelle campagne informative sui temi
della salute promosse dall’Azienda USL, in particolare: la giornata del sollievo, promozione alla
donazione di sangue e vaccinazione antiinfluenzale.
I Comitati Consultivi Misti si sono interessati a problemi specifici collaborando con la Direzione
Aziendale, segnalando punti di forza e di debolezza dell’organizzazione e contribuendo
all’individuazione di soluzioni e miglioramenti.
L’attività dei Comitati Consultivi Misti è stata e portata a conoscenza della cittadinanza utilizzando
le pagine dedicate che l’Azienda ha a propria disposizione sul quotidiano locale. I risultati degli
approfondimenti attuati dai Comitati Consultivi Misti sono tuttora oggetto di progetti di fattibilità da
parte dell’Azienda, che ha già realizzato alcune delle proposte emerse dalla discussione.
L’esecutivo dei Comitati Consultivi Misti, in una seduta dedicata, ha infine valutato e approvato gli
indicatori di garanzia per l’anno 2015, inseriti successivamente nella parte terza della Carta dei
Servizi, anche selezionando alcune delle criticità emerse dal percorso delle segnalazioni URP e
dalle indagini di customer aziendali.
3.3.2 L’Ufficio Relazioni con il Pubblico
Nell’Azienda USL di Piacenza, sulla base del concetto di “amministrazione vicina ai cittadini”, sono
attivi vari punti informativi, collocati nelle aree di maggior afflusso di utenti; anche nell’anno 2015
sono stati attivi due URP negli ospedali di Piacenza e di Castel San Giovanni, con sede attigua ai
front- office, e un URP a Fiorenzuola all’interno dell’ospedale; nell’ambito di tale rete si colloca
anche la linea telefonica aziendale URP, attiva per 45 ore settimanali, collegata al Numero Verde
regionale. La cultura dell’accoglienza e della gestione dell’informazione e della comunicazione ha
fondamentale importanza nelle strategie aziendali, non solo per il raggiungimento di obiettivi di
salute, ma anche per il miglioramento dell’immagine aziendale e per il consolidamento dei rapporti
di fiducia tra Sistema sanitario regionale e utenti.
Nell’anno 2015 si sono rivolti agli sportelli URP dell’azienda USL 17.294 cittadini:
n. 8.240 utenti mediante telefono
n. 6.633 utenti direttamente
n. 905 utenti mediante e-mail
n. 55 telefonate di 2° livello Numero Verde Regionale
n. 907 accoglienze utenti stranieri sportello piazzale Milano
n. 457 interventi di chiamata dei mediatori culturali
n. 22 interviste ad utenti della “ Casa della Salute” di Podenzano
A fronte di tali accessi, sono state attivate n 3.225 pratiche, tra cui:
rilievi n.418
reclami n. 950 (pratiche per le quali è stata attivata un’istruttoria per la risposta al cittadino)
suggerimenti n.12
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elogi n. 56
Nello stesso periodo sono state 1.007 le attivazioni del Fascicolo Sanitario Elettronico.
Le segnalazioni sono state, inoltre, oggetto di valutazione da parte della Direzione di Presidio
Unico e, se del caso, dal nucleo di valutazione del rischio, accompagnate in molti casi da un
processo di mediazione col cittadino.
Oltre 200 utenti sono stati messi in collegamento dal Numero Verde regionale al nostro Ufficio,
come secondo livello, per la specificità del quesito posto.
Tra gli argomenti che più di altri hanno generato segnalazione da parte dei cittadini, come negli
anni precedenti, si trova il peso della complessità amministrativa e dei tempi d'attesa. Per quanto
riguarda la prima criticità, l'analisi dei contenuti lascia intendere una percezione dell'Azienda
sanitaria come un’istituzione complessa cui si richiede uno snellimento dei percorsi e delle
procedure; l'altro aspetto che incide fortemente sulla percezione del cittadino è il tempo accessorio
(il ritardo d'inizio della visita rispetto all’orario stabilito dalla prenotazione, i tempi per i pagamenti o
per il recupero dei ticket ecc.), che si aggiunge al tempo effettivo della prestazione, sia nelle fasi
preliminari che nelle fasi successive. Le richieste di rimborso per quei ticket che, a seguito di
successive istruttorie, si rivelano non correttamente imputati, sono in aumento, mentre risultano
invariate le lamentele per ticket correttamente attribuiti in base alle normative vigenti.
Sono confermate, anche nei dati 2015, le segnalazioni riferiti agli aspetti professionali e della
relazione con gli operatori, mentre sono risultati meno rilevanti rispetto agli anni precedenti i
reclami sollevati rispetto alle strutture e al comfort alberghiero, come ad esempio la
climatizzazione, l'insonorizzazione degli ambienti e il vitto.
I tempi di risposta sono calcolati dal ricevimento formale della segnalazione al momento in cui si
fornisce la risposta al reclamante, rispetto al quale la legge fissa il termine in 30 giorni. I tempi di
risposta ai reclami ricevuti dipendono da diversi fattori: dalla tipologia del problema segnalato, dalla
necessità o meno di approfondimenti o dalla precisione o meno delle informazioni fornite da chi
reclama e nel 2015, l’96% dei cittadini ha ottenuto una risposta entro 30 giorni.
3.3.3 Cittadini, comunità e servizio sanitario
Quanto agli altri progetti e programmi di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini vale la pena
di citarne due: il Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, e le
indagini di qualità percepita.
In relazione al Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, l’Azienda
ha partecipato ai lavori del gruppo regionale costituito ad hoc presso l’Agenzia Socio Sanitaria
Regionale. In attesa che tale gruppo completi e diffonda alle Aziende le linee guida per la
redazione del piano programma, si è provveduto a censire e descrivere i canali attivi della
comunicazione (formali ed informali), ponendo particolare attenzione ai rapporti con i media locali.
Anche per l’anno 2015, la Direzione strategica ha provveduto ad approvare il programma
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
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complessivo della comunicazione aziendale, determinandone i contenuti e le linee operative. Pur
in assenza di un piano programma formalmente approvato, nell’ambito di tali linee guida si è
provveduto a gestire:
eventi ricorrenti: che hanno già una loro immagine definita ed un pubblico fidelizzato;
nuovi eventi: attraverso un progetto di comunicazione da hoc in funzione del target di
riferimento;
comunicazione di nuovi servizi, opportunità per i cittadini, scadenze.
Sono stati realizzati diversi cicli di trasmissioni televisive ed è stato definito un accordo per la
redazione in proprio, e la periodica pubblicazione su quotidiani locali, di pagine di approfondimento
su tematiche sanitarie. Uno stretto rapporto sulle iniziative di comunicazione è stato costruito
anche con i rappresentanti dei cittadini attraverso il coinvolgimento dei Comitati Consultivi Misti,
come descritto sopra.
Nel corso dell’anno 2015 sono state realizzate a supporto delle attività sanitarie, campagne di
informazione e di Prevenzione, tra cui:
Antibiotici. E' un peccato usali male: efficaci se necessari, dannosi se ne abusi;
Giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS;
Non farti influenzare Proteggi la tua salute;
Giornata mondiale del diabete;
Giornata mondiale dell'osteoporosi;
Ehi tu, Hai midollo?;
Sali sulla Nuvola Rossa: campagna regionale per promuovere la donazione di sangue;
100 città contro il dolore;
Prima di partire ricordati di donare;
E…state in salute! campagna;
Zanzara tigre, non abbassiamo la guardia! - campagna;
12° Giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari;
XIII Giornata nazionale del Sollievo;
X Giornata mondiale contro l'ipertensione arteriosa;
Giornata mondiale del rene Morbillo, parotite, rosolia, HPV;
Giornata del respiro;
Settimana mondiale della tiroide;
Giornata mondiale del rene.
Diverse sono poi state le iniziative a supporto dell’incentivazione all’utilizzo del Fascicolo Sanitario
Elettronico. Viene mantenuta anche per l’anno 2015 la rete tra gli Uffici relazione con Il Pubblico
dell’Azienda e dei Comuni più popolosi della provincia attivata nell'anno precedente.
In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Ausl di Piacenza ha promosso alcuni
eventi e partecipato ad altre iniziative in calendario a Piacenza. In particolare L’azienda ha
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Bilancio di Missione 2015
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proposto l'iniziativa “lunga vita alle signore” contro il tumore al seno: diagnosi precoce, buone cure
e umanità, professionisti e nuove tecnologie al servizio della donna, (presidio di Piacenza).
Nel mese di ottobre, in occasione di ottobre rosa, è stato realizzato l'evento “Bra day 2015” che ha
viso le donne operate al seno sfilare nel prestigioso salone di Palazzo Gotico con i capi più
rappresentativi di un noto stilista.
Inoltre, nell'ambito di Pulcheria, Serie di eventi patrocinata dal Comune di Piacenza sull'universo
femminile, s è tenuto un appuntamento dedicato al tema Donne & Salute.
Quanto poi alla qualità percepita, anche nel corso del 2015 sono proseguite le indagini che hanno
coinvolto oltre 5.000 pazienti di tutti i reparti di degenza degli ospedali dell’azienda, mediante l’auto
somministrazione dei questionari validati dall’Agenzia Socio Sanitaria Regionale. I dati elaborati
sono stati comunicati all’Agenzia per le ulteriori valutazioni di competenza, ed è in corso una
restituzione ragionata ai Direttori dei Dipartimenti per la determinazione di eventuali azioni
correttive o di miglioramento sugli aspetti di maggior criticità emersi.
Relativamente alle indagini di qualità percepita, i risultati delle rilevazioni sono pubblicati sia sul
sito intranet dell’azienda sia sul sito pubblico, a disposizione di tutti i cittadini. L’area
dell’insoddisfazione si colloca a livello aziendale intorno al 4%, quella della soddisfazione al 38%
mentre l’area dell’eccellenza si colloca a livello aziendale al 58%. Nello specifico dell’indagine
effettuata oltre il 20% dei pazienti ha inserito nella domanda aperta suggerimenti valutazioni
circostanziate, sia critiche che propositive nonché elogiative dimostrando una buona autonomia di
giudizio e un buon grado di adesione all’iniziativa.
In fine, nel mese di ottobre 2015 si è tenuta con successo la seconda edizione dell’Open Day:
porte aperte all'ospedale di Piacenza.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 122
3.4
Qualità dell’assistenza ed efficienza gestionale
In questo paragrafo vengono sintetizzati principali interventi attuati nel corso del 2015 al fine di
migliorare:
l’accessibilità ai servizi
i processi assistenziali, l’appropriatezza e i percorsi
le reti interistituzionali
la sostenibilità del sistema
Queste aree di intervento vengono rilette alla luce degli obiettivi di mandato e degli obiettivi
specifici dell’anno 2015, così come dalla DGR 901/2015. Di seguito vengono commentati alcuni
obiettivi selezionati e le relative azioni: per un approfondimento, si rimanda alla Nota Integrativa
che accompagna il presente Bilancio di Missione, che sottolinea e discute il grado di
raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dalla DGR 901/2015.
3.4.1 Interventi sull’accessibilità dei servizi
Liste d’attesa prestazioni specialistiche
Obiettivo
Contenimento significativo dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate. Indicatore
di esito: indice di performance ≥90% per le prestazioni di primo accesso e urgenze differibili, in
tutte le rilevazioni regionali: ex ante (fonte MAPS), ex post (fonte ASA), campionarie (fonte CUP in
date casuali).
Azioni e risultati
Nel corso del 2015 l’Azienda ha ottenuto un significativo contenimento dei tempi di attesa delle
prestazioni specialistiche monitorate. In particolare, il lavoro coordinato e mirato svolto nel corso
dell’anno ha consentito all’Azienda di raggiungere pienamente l’obiettivo regionale sul significativo
contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate, presentando una
performance generale del 96% alla fine di dicembre; inoltre, l’Azienda ha raggiunto tutti gli obiettivi
previsti dalla DGR 1056/2015, raggiungendo i livelli richiesti in tema di software gestionale,
appropriatezza prescrittiva e impiego delle risorse. Per un approfondimento si rimanda al paragrafo
7.1, a pagina 293.
Accessibilità dei ricoveri ospedalieri
Obiettivo
garantire univocità ed uniformità dei percorsi di accesso alle prestazioni di ricovero
programmato
individuare un riferimento unico aziendale per il presidio di tali percorsi
migliorare le performance relativamente alle prestazioni di ricovero programmato
individuate come prioritarie a livello nazionale e regionale.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 123
Azioni e risultati
Nel 2015 è iniziato il processo di integrazione dell’attività di prericovero in area chirurgica in tutte le
sedi aziendali, rendendo possibile ai pazienti l’accesso uniforme al prericovero indipendentemente
dalla sede di ricovero. Nel contempo, è iniziato il processo di integrazione del personale addetto,
rendendo il prericovero il riferimento per l’attività programmata in ambito chirurgico. Per quanto
riguarda il miglioramento delle performance, è stata ottenuta una riduzione dei tempi di attesa
mediani per alcuni interventi chirurgici, quali tumore del colon-retto, endoarteriectomia carotidea e
protesi d’anca.
Accessibilità dei servizi territoriali
Case della Salute
Obiettivo
Le Aziende USL dovranno garantire l’attivazione delle Case della Salute (CdS) programmate
nell’anno 2015.
Azioni e risultati
Al 31/12/2015 risultavano attivate 6 Case della Salute:
CdS di Monticelli
CdS di Cortemaggiore
CdS di Podenzano
CdS di Bettola
CdS di Borgonovo
CdS di San Nicolò (Rottofreno)
La programmazione 2013 prevedeva l’attivazione di ulteriori 3 CdS, ma nel corso del 2015 è stato
modificato il piano delle CdS, regolando: l’unificazione di alcune CdS secondo un modello “a rete”
che consta di più sedi erogative per una unica CdS; la contestuale previsione di CdS nei comuni in
cui sorgono dei presidi ospedalieri (Bobbio, Fiorenzuola e Piacenza). Tutte queste azioni sono
propedeutiche e funzionali al miglioramento dell’accesso del cittadino ai servizi presenti nella CdS.
Salute mentale primaria
Obiettivo
Sviluppo della funzione di salute mentale primaria, partendo dalle esperienze del Programma
Leggieri, tramite:
attivazione di équipe di accoglienza e valutazione psicosociale
consolidamento del Programma Leggieri
Azioni e risultati
Nel corso del 2015, l’Azienda ha consolidato ulteriormente il programma Leggieri, attraverso lo
sviluppo del modello aziendale di collegamento operativo con la rete degli MMG. Il miglioramento
dell’accesso per i pazienti è avvenuto in particolare attraverso la organizzazione e
implementazione di una consulenza strutturata che consiste in: 1 medico psichiatra fisso per ogni
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 124
Medicina di Gruppo presente 1 volta a settimana nei poliambulatori MMG; attività di prima visita,
cicli brevi di terapia, intercettazione precoce dei disturbi specifici con presa in carico con PDTA –
DCA, Esordi Psicotici, Doppia Diagnosi.
Vaccinazioni
Obiettivo
L’obiettivo generale è assicurare la progressione degli inviti nel rispetto del calendario vaccinale in
vigore, potenziando l'attività e individuando forme organizzative integrate tra servizi vaccinali e con
le Case della Salute.
Azioni e risultati
Nel corso del 2015 l’Azienda ha garantito la progressione degli inviti per le vaccinazioni previste
dal
calendario
vaccinale
per
gli
adolescenti
(anti-tetanica-difterica-pertossica
e
anti-
meningococcica monovalente fino al 31 agosto 2015 e vaccinazione tetravalente dal 1 settembre
2015), incrementando le sedute vaccinali pomeridiane per facilitarne l’adesione. In particolare,
nella Casa della Salute di Podenzano sono stati attivati i servizi di vaccinazione pediatrica,
vaccinazione adolescenti e vaccinazione adulti.
Screening oncologici
Obiettivo
Nel 2015 occorrerà assicurare il rispetto della progressione degli inviti e degli specifici
protocolli garantendo:
il monitoraggio e la valutazione dell'intero percorso;
il rispetto degli standard di performance, con particolare attenzione ai tempi di attesa per gli
approfondimenti diagnostici e gli interventi chirurgici.
Azioni e risultati
Nel corso del 2015 l’Azienda ha assicurato il monitoraggio e la valutazione dei tre screening
oncologici. Sono stati rispettati i tempi degli inviti e complessivamente anche degli standard
previsti. Inoltre, l’AUSL ha predisposto il nuovo percorso di screening del collo dell’utero con HPV
test. È stata effettuata una prima sperimentazione nel mese di novembre 2015 e con l’inizio del
2016 sono state avviate le chiamate.
Percorso nascita
Obiettivo
Migliorare l’accesso alle metodiche di controllo del dolore nel parto come previsto dalla DGR
1921/07 (indicatore LEA).
Azioni e risultati
Nel 2015 l’offerta di metodiche di controllo del dolore durante il travaglio/parto è stata rivolta tutte le
partorienti. Il dato riguardante la quota di donne che non risultano aver usufruito di tali metodiche
resta stabile rispetto al 2014 (circa 500 casi), ma questo numero riguarda solo le donne che hanno
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
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avuto un TC elettivo e quelle che hanno avuto un taglio cesareo non elettivo ma che non hanno
iniziato un travaglio.
Assistenza Pediatrica
Obiettivo
Allattamento:
garantire l'invio, da parte dei centri che effettuano le vaccinazioni dell'infanzia, dei dati
contenuti nell'anagrafe vaccinale che, per il periodo da marzo a giugno, includono i dati
sull'alimentazione del lattante
garantire la copertura per il 98% dell’anagrafe vaccinale regionale con le 4 domande
sull’alimentazione infantile al 31.12.2015.
Azioni e risultati
Come da indicazione regionale, dal 16 marzo al 30 giugno è stata effettuata in tutti i punti vaccinali
la rilevazione sull’alimentazione infantile garantendo una copertura superiore a quella richiesta
dalla RER (>99%) e i relativi dati sono stati inviati in Regione.
Percorso IVG
Obiettivo
Rafforzare gli interventi volti a ridurre le diseguaglianze d’accesso alla contraccezione, in
particolare nella popolazione più a rischio.
Azioni e risultati
Dal 2015 la procedura relativa all’assistenza alla donna che richiede l’IVG prevede l’offerta attiva di
un appuntamento post IVG; il processo di implementazione delle linee guida regionale di buone
prassi al fine di
migliorare i contesti organizzativi per la prevenzione delle IVG nelle donne
straniere è iniziato nel 2015, con la partecipazione di alcuni professionisti alle iniziative formative
organizzate dalla Regione. Già nel 2015 comunque era presente nella nostra procedura l’offerta
attiva della visita di controllo post IVG come previsto nel documento regionale.
Nel corso dell’ultimo semestre è stato redatto un documento volto al miglioramento della prassi
assistenziale alle luce delle evidenze presentate. La nuova procedura redatta è attiva da febbraio
2016.
3.4.2 Interventi sui processi assistenziali, sull’appropriatezza e sui percorsi
Riordino ospedaliero (D.M. 70/2015)
Obiettivo
Costituisce obiettivo prioritario delle Aziende il rispetto delle indicazioni regionali sviluppate
secondo le previsioni del DM 2.4.2015 n. 70.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 126
Azioni e risultati
L’Azienda ha elaborato un Piano specifico per la riorganizzazione della rete ospedaliera
piacentina, basandosi principalmente sulle direttive del D.M. 70/2015 e della DGR 2040/2015, e
nel segno della specializzazione, al fine da presidiare i seguenti aspetti strategici: concentrazione
della casistica e clinical competence, diminuzione e controllo del rischio clinico, miglioramento
della qualità e delle opportunità delle attività di ricerca, sviluppo delle basi organizzative e
dimensionali per diventare poli di riferimento interprovinciale, considerando le reti di aerea vasta
organizzate secondo il modello Hub&Spokes, razionalizzazione della struttura produttiva.
Riguardo ad azioni e risultati specifici:
nel corso del 2015 le prestazioni di Day Service sono aumentate rispetto al 2014, con una
contemporanea diminuzione dei ricoveri in regime di DH, soprattutto in ambito chirurgico e
diagnostico
l’AUSL ha predisposto l’analisi e la pianificazione di riconversione dell’Ospedale di Bobbio
(26 PL, di cui 2 per DH medico) in Ospedale di Comunità (OSCO)
il referente aziendale per il progetto regionale sull’appropriatezza del taglio cesareo ha
partecipato costantemente ai lavori della Commissione Regionale e l’Azienda ha ridotto i
t.c. elettivi rispetto al 2014
nel 2015 il PDTA senologico, operativo dal maggio 2014, è esteso a tutte le pazienti dal
momento della diagnosi al follow-up, o alle cure di fine vita
Assistenza primaria nelle Case della Salute
Obiettivo
attivare in tutte le CdS l’ambulatorio infermieristico per la presa in carico proattiva e la
gestione integrata delle patologie croniche (fra le quali diabete mellito tipo 2, scompenso
cardiaco e BPCO), secondo l’approccio della medicina di iniziativa;
individuare almeno una nuova CdS per il progetto della lettura integrata del rischio
cardiovascolare; qualora il percorso di lettura integrata del rischio cardiovascolare sia già
attivo, l’Azienda USL dovrà garantire il completamento della chiamata attiva dei cittadini nel
target di età indicato
presa in carico e gestione del paziente di salute mentale multiproblematico e cronico
Azioni e risultati
In tutte le CdS sono state poste le basi organizzative per l’attivazione dell’ambulatorio
infermieristico (poi attivati nel 2016 a Podenzano, S. Nicolò e Cortemaggiore) per la presa in carico
proattiva e la gestione integrata dei pazienti cronici. In alcuni casi, le azioni messe in campo sono
state molto incisive:
nel corso del 2015 è stato condiviso, con gli infermieri afferenti all’ambulatorio
infermieristico della CdS di Podenzano, il percorso per la presa in carico della persona
diabetica. Sono state inoltre predisposte e condivise le modalità di attivazione della presa
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 127
incarico proattiva degli utenti, di attuazione della valutazione, di erogazione dell’assistenza
e dell’educazione sanitaria nel contesto dell’ambulatorio infermieristico;
per il progetto della lettura integrata del rischio cardiovascolare è stata individuata la Casa
della Salute Val Trebbia di Bobbio (c/o Ospedale), che verrà formalmente istituita nel 2016
e che consterà di 2 punti di erogazione dei servizi (Bobbio stesso e la sede della Medicina
di Gruppo S.Rocco di Rivergaro).
Per la gestione dei pazienti della salute mentale sul territorio, l’Azienda ha esteso alle Case della
Salute di Borgonovo, Podenzano e Cortemaggiore il modello integrato. Per Pazienti
multiproblematici sono stati attivati percorsi specifici in ogni distretto secondo le procedure del
PDTA Casi Complessi.
Cure Palliative
Obiettivo
Avviare la riorganizzazione descritta dalla DGR 560/2015 «Riorganizzazione della rete locale di
cure palliative» con l’obiettivo di assicurare a coloro che usufruiscono dei servizi un accesso equo
e percorsi unitari e specialistici.
Azioni e risultati
Nel corso del 2015 l’Azienda ha partecipato attivamente al tavolo tecnico regionale che seguiva i
lavori della DGR 560/2015 e ha avviato la riorganizzazione della rete locale di cure palliative (CP),
così come previsto dalle disposizioni regionali, con particolare attenzione a garantire ai pazienti un
accesso equo alle cure e ai servizi attraverso percorsi unitari e omogenei. In particolare:
è stata garantita la presenza di Case Manager della Rete di Cure Palliative (attiva dal 2011)
che governa un unico punto di accesso e che valuta i criteri e il setting più idoneo per il
paziente, gestisce un’unica lista di attesa per la Rete (equità di accesso) e garantisce la
continuità assistenziale dei pazienti dimessi da Hospice a domicilio;
è stata garantita la presenza della UOSD di Cure Palliative con un unico Responsabile
anche della Rete di CP.
Prevenzione e promozione della salute
Obiettivo
promuovere la realizzazione di interventi proattivi di prevenzione su gruppi di popolazione
omogenei per fattori di rischio legati all’età, a stili di vita o a condizioni patologiche,
garantendo la partecipazione alle fasce più deboli della popolazione;
integrazione degli operatori già impegnati
nel settore vaccinale e che attualmente
afferiscono a dipartimenti diversi, pensando a modelli organizzativi nuovi e prevedendo
anche il coinvolgimento dei PLS/MMG che lavorano all'interno delle Case della Salute.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 128
Azioni e risultati
Alla luce del Piano regionale della Prevenzione 2015-2018, nel corso del 2015 sono stati promossi
specifici interventi di prevenzione su gruppi a rischio.
Anche nel corso del 2015, sono proseguite e si sono rafforzate le attività di promozione di una
corretta alimentazione (informazioni sugli alimenti e loro preparazione) e dell’attività fisica per
persone in cura presso il DSM-DP, spesso in trattamento con antipsicotici che influenzano
negativamente l’assetto lipidico e glicidico.
Anche nel corso del 2015, sono proseguite e si sono rafforzate le attività di promozione di una
corretta alimentazione (informazioni sugli alimenti e loro preparazione) e dell’attività fisica per
persone in cura presso il DSM-DP, spesso in trattamento con antipsicotici che influenzano
negativamente l’assetto lipidico e glicidico.
Servizi sanitari per la non autosufficienza
Obiettivo
Assicurare il pieno esercizio della funzione di integrazione sociosanitaria a livello aziendale,
garantendo la messa a regime entro la fine del 2015 di adeguati processi sia rispetto agli
ambiti distrettuali che alle funzioni dipartimentali;
assicurare l’attuazione del programma gravissime disabilità acquisite (DGR 2068/2004) ed
in particolare la collaborazione al monitoraggio ed alla riflessione sull’esperienza realizzata
per le soluzioni residenziali, da concludere entro il 2015, finalizzata ad adeguare le
indicazioni regionali al nuovo contesto.
Azioni e risultati
Anche nel 2015 l’Azienda ha assicurato che, in tutti gli ambiti distrettuali, fosse prioritario l’impegno
volto a migliorare l’efficacia e l’appropriatezza degli interventi socio sanitari, in massima
integrazione con le funzioni dipartimentali. L’AUSL ha garantito la gestione delle risorse assegnate
nell’ambito della contabilità separata del FRNA all’interno del proprio bilancio, assicurandone il
corretto utilizzo nel rispetto delle indicazioni regionali e sulla base delle decisioni assunte nelle sedi
dei Comitati di Distretto.
Sul territorio provinciale sono ad oggi attivi due Nuclei GRADA e 10 posti per inserimenti individuali
all’interno di una CRA. L’inserimento degli ospiti avviene secondo tempi e modalità conformi alla
normativa vigente e secondo il bisogno della persona. Non vi sono persone in lista d’attesa per
l’inserimento in struttura. Nel corso dell’anno sono stati effettuati accessi per la definizione e
condivisione con le famiglie dei PAI dei pazienti inseriti e per il successivo monitoraggio.
Cronicità, fragilità e integrazione ospedale-territorio
Obiettivo
Implementazione e diffusione dei PDTA regionali sul territorio (CdS).
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 129
Azioni e risultati
Nel corso dell’anno sono stati diversi i risultati conseguiti nella implementazione e diffusione dei
PDTA regionali sul territorio. Sono stati definiti accordi sulle procedure di presa in carico delle più
prevalenti patologie croniche con le Medicine di Gruppo (MdG) di tutti i distretti, e in particolare
con: la MdG di Rivergaro (Distretto di Ponente), la MdG di Via Veneto (Distretto Piacenza) e le
MdG di
Monticelli d’Ongina e Castelvetro (Distretto di Levante). Le procedure riguardano le
patologie più prevalenti, indicate anche dal livello regionale (Diabete, Scompenso Cardiaco,
BPCO, le principali).
118 e Centrali Operative
Obiettivo
Unificare le modalità di ricezione e gestione informatizzata (classificazione eventi, modalità di
intervista, risposta, etc.) per tutto il territorio regionale, attraverso l’unificazione dell’algoritmo
informatizzato di gestione delle chiamate delle tre centrali operative 118.
Azioni e risultati
Nel 2015 è stato implementato il percorso per unificare e omogeneizzare le modalità di ricezione e
gestione informatizzata (classificazione eventi, modalità di intervista, risposta, etc.) per tutto il
territorio regionale, attraverso l’unificazione dell’algoritmo informatizzato di gestione delle chiamate
delle tre centrali operative 118 Emilia Nord, Emilia Centro e Romagna.
Appropriatezza dei farmaci
Obiettivo
Aumento del ricorso a farmaci generici di 7,8% rispetto al 2014.
Azioni e risultati
Al fine di aumentare il ricorso ai farmaci generici, l’AUSL ha ripetuto gli incontri formativi sulla
corretta prescrizione con tutti i NCP e presso le Pediatrie; nonostante ciò, l’obiettivo non risulta
pienamente raggiunto, così come per le altre Aziende della Regione.
Per quanto riguarda il progetto Bersaglio:
per i farmaci
inibitori di pompa è stata inviata un’informativa sulle corrette modalità
prescrittive legate all’appropriatezza d’uso delle note AIFA;
l’aumento del ricorso agli ACE inibitori in alternativa ai sartani è costante anche nel 2015 e
vede l’AUSL di Piacenza collocata tra le Aziende con le più alte percentuali di prescrizione
di ACE;
anche nel 2015 è stato rilevato un incremento delle statine con brevetto scaduto, che
rappresentano circa l’85% del prescritto per questa classe;
per gli antibiotici fluorochinolonici (J01MA) nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie è
continuata l’attività di formazione intrapresa negli ultimi anni, a cui si è aggiunta la revisione
delle Linee di indirizzo nel 2015; in particolare, l’attività di formazione ha riguardato anche
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 130
l’uso delle penicilline non associate, sulle quali è stata fatta formazione specifica rivolta ai
PLS (uso dell’amoxicillina).
Altre azioni importanti che concorrono al miglioramento dell’appropriatezza:
tutte le UU.OO. coinvolte nell’utilizzo dei biosimilari sono state incentivate all’aumento del
ricorso a tali farmaci.
Farmaci HIV: è stato consolidato l’utilizzo del farmaco generico, consentendo una riduzione
della spesa procapite rispetto allo scorso anno.
Gare Intercenter: si è provveduto all’adesione completa a tutte le gare aggiudicate per i
farmaci attraverso AVEN.
Registri AIFA: i registri di monitoraggio disponibili su SOLE sono stati puntualmente
compilati dal clinico di riferimento e dal farmacista.
Farmaci HCV: è stato mantenuto il fondo assegnato, prendendo in carico e programmando
in modo oculato i pazienti cirrotici. Sono state seguite puntualmente le Linee Guida
Regionali e utilizzati i farmaci che, in funzione della tipologia del paziente, garantivano un
trattamento con il miglior rapporto costo/efficacia. Questo ha consentito il trattamento dei
pazienti con una programmazione che non ha generato criticità nell’utente, ma ha garantito
il mantenimento dei costi.
NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali): nel corso dell’anno vi è stato un costante incremento
della presa in carico di pazienti con NAO. La definizione del percorso costruito inizialmente
in Azienda ha consentito un monitoraggio puntuale, che ha permesso di aderire alle
richieste e agli obiettivi regionali.
3.4.3 Interventi sulle reti interistituzionali
Adolescenza
Obiettivo
Prosecuzione degli interventi di promozione alla salute e alla sessualità rivolti agli
adolescenti nelle scuole;
promozione di programmi di intervento integrati con gli altri dipartimenti aziendali che
effettuano programmi di prevenzione nelle scuole
Azioni e risultati
Nell’area della Promozione della salute in adolescenza, l’Azienda ha garantito le seguenti attività:
Prosecuzione dei progetti di educazione all’affettività e sessualità nelle scuole secondarie
di secondo grado dei distretti di Piacenza e di Ponente con ampliamento a situazioni di
gruppi di adolescenti frequentanti i Centri educativi.
Partecipazione al progetto sperimentale regionale “ W l’amore” con il coinvolgimento di due
scuole secondarie di primo grado (Piacenza e San Nicolò), rivolto ad un totale di 12 classi
di terza media.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 131
I progetti di promozione della salute riguardanti l’area affettività/sessualità sono effettuati
dall’équipe del Consultorio Giovani (articolazione del Consultorio Familiare).
Nel 2014 erano stati coinvolti 766 ragazzi, pari al 5,24% della popolazione target; nel 2015 questa
percentuale è incrementata fino al 6,77%, coinvolgendo 990 ragazzi – ben 224 in più rispetto
all’anno precedente.
Promozione dell’attività fisica
Obiettivo
Rafforzare la costruzione di reti per diffondere la pratica dell’attività fisica, in collaborazione con
enti locali, associazioni ed enti sportivi e di volontariato e palestre etiche e sicure, organizzando in
ogni Azienda Usl Servizi di Medicina dello sport in grado di realizzare e sostenere i programmi di
prescrizione dell’attività fisica (AFA e EFA) e proseguendo le attività di tali programmi come da
specifica programmazione regionale.
Azioni e risultati
1) Rafforzare e costruire reti per la promozione dell’attività fisica:
sottoscrizione con il CIP regionale, nell’ambito del protocollo d’intesa in essere, di un
progetto specifico per l’avvio all’attività motoria-sportiva presso l’ospedale di Villanova;
supporto e monitoraggio ai Gruppi di Cammino dei distretti di Ponente e Città di Piacenza;
collaborazione con la Palestra Sicura presente sul territorio per l’organizzazione di attività
di comunicazione sui sani stili di vita;
realizzazione del progetto “Una comunità che guadagna salute”, in collaborazione con
l’AUSL di Parma, che ha coinvolto i cittadini dei territori interessati nella progettazione di
attività per la promozione della salute, inclusa l’attività fisica;
realizzazione del progetto in collaborazione con Ufficio scolastico Territoriale e Comune di
Piacenza per la promozione della mobilità attiva nei percorsi casa-scuola;
attività di comunicazione sull’attività fisica in collaborazione con numerose associazioni del
territorio in occasione dell’”Open day” dell’Ospedale di Piacenza;
supporto al servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica per elaborazione e
monitoraggio dei progetti per la promozione dell’attività fisica.
2) Servizi di Medicina dello sport in grado di sostenere programmi AFA e EFA:
acquisto delle attrezzature necessarie per EFA;
formazione dei medici del Centro di Medicina dello Sport e progettazione degli spazi per
l’avvio delle attività EFA;
corso di formazione per Laureati in scienze motorie;
stesura delle istruzioni operative e informazione ai medici fisiatri per l’avvio dell’attività AFA,
per la quale è attivo un protocollo d’intesa con la Palestra Sicura presente nel territorio;
partecipazione ai gruppi di lavoro regionali per la stesura di protocolli e la rimodulazione del
percorso EFA.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 132
Integrazione interistituzionale
Obiettivo
Sviluppo dei processi di integrazione dei servizi di amministrazione, supporto e logistici nelle
Aziende
Azioni e risultati
L’Azienda ha intensificato gli sforzi per il raggiungimento di una integrazione dei servizi di supporto
amministrativo e tecnico-logistico, che hanno portato alla produzione di un documento di
metodologia e analisi per l’integrazione e la unificazione di alcuni servizi con le aziende di Parma.
Questa metodologia di lavoro è stata condivisa con la AUSL e la Azienda Ospedaliera di Parma
nel corso del 2015. Tuttavia, ad oggi le due aziende sono ancora impegnate nell’unificazione dei
servizi amministrativi a livello provinciale, e hanno quindi proposto di rinviare l’integrazione con
l’AUSL di Piacenza a tempi successivi.
Consapevole del fatto che una delle condizioni per una reale e soprattutto tempestiva fattibilità
delle unificazioni strutturali e delle integrazioni funzionali sia l’omogeneizzazione non solo delle
prassi operative, ma anche dei sistemi informativi e delle procedure informatiche di supporto,
l’Azienda è impegnata su questo fronte in diversi progetti di carattere regionale e di Area Vasta:
ha avuto e ha un ruolo primario nel progetto di centralizzazione della gestione
informatizzata delle risorse umane (GRU);
sta lavorando insieme alla Regione alla realizzazione di una piattaforma applicativa
software e di servizi correlati per la Gestione informatizzata dell’Area Amministrativa
Contabile (GAAC);
ha iniziato i lavori per la istituzione di un CUP interaziendale con le Aziende di Parma,
ipotizzando anche il coinvolgimento dell’Azienda di Reggio Emilia.
3.4.4 Interventi per la sostenibilità del sistema
Azioni di bilancio
Obiettivo
Raggiungimento del pareggio di bilancio e contenimento della spesa
Azioni e risultati
Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2015 si chiude in pareggio civilistico, in continuità con gli
esercizi precedenti, e in coerenza con gli strumenti di programmazione regionali e aziendali
adottati. In coerenza agli obiettivi assegnati sono state inviate le certificazioni previste dall’art. 6
dell’Intesa Stato-Regioni del 23/03/2005, con evidenza di equilibrio infrannuale, rispettando le
scadenze assegnate.
L’AUSL di Piacenza da anni presenta costi pro-capite inferiori alla media regionale. In particolare,
l’Azienda presenta la migliore performance regionale relativamente ai costi pro-capite del territorio.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 133
Ai fini del contenimento della spesa per beni e servizi, l’Azienda ha partecipato attivamente alla
rilevazione dei fabbisogni richiesti da Intecent-er attraverso l’Area Vasta, ha rispettato i livelli di
centralizzazione non espletando procedure di gara aziendali nelle categorie merceologiche
previste nel Masterplan e ha aderito alle convenzioni stipulate da Intercent-er.
In conseguenza del contenimento del turn over, l’Azienda ha registrato nel 2015 una significativa
riduzione dell’organico (-55 dipendenti al 31/12/2015), riuscendo così a compensare il maggior
costo dovuto al venir meno dei blocchi degli automatismi dell’art. 9 comma 2bis del DL 78/10.
Analogamente, è stata contenuta la spesa per il lavoro flessibile, che nel 2015 ha rispettato il tetto
della spesa del 2004 meno il 1,4%.
L’Azienda ha realizzato, nel corso degli ultimi anni, una forte riduzione dell’esposizione debitoria ed
un contenimento dei tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi, congiuntamente a un
efficiente e appropriato utilizzo delle risorse finanziarie, in applicazione di quanto disposto dal DL
n. 35/2013 sui pagamenti dei debiti degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Il governo dei processi di acquisto di beni e servizi
Obiettivo
Efficientamento dei processi di acquisto e supporto al processo di centralizzazione
Azioni e risultati
Nel corso del 2015 l’Azienda:
ha partecipato attivamente alla rilevazione dei fabbisogni richiesti da Intecent-er attraverso
l’Area Vasta.
ha rispettato i livelli di centralizzazione non espletando procedure di gara aziendali nelle
categorie merceologiche previste nel Masterplan.
ha aderito alle convenzioni stipulate da Intercent-er.
Il governo della spesa farmaceutica
Obiettivo
Riduzione del -3,71% sulla farmaceutica convenzionata rispetto all’anno 2014 e incremento di
spesa per l’acquistato ospedaliero di farmaci entro il +2,84% rispetto al 2014.
Azioni e risultati
L’accordo con MMG e PLS e le riunioni svolte in corso d’anno nei singoli NCP, Medicine di Gruppo
e forme associative hanno consentito il raggiungimento dell’obiettivo stabilito, con una riduzione
della spesa del -3,12%, a fronte di un obiettivo specifico per questa Azienda del -1,69% (e una
performance media regionale del -2,55%). L’Azienda ha perseguito e raggiunto questo obiettivo
attraverso monitoraggi continui della spesa e formazione sull’appropriatezza prescrittiva. Inoltre,
per agevolare il raggiungimento degli obiettivi, è stato aperto un punto di distribuzione diretta
presso gli ambulatori dei MMG che presentavano una spesa pro-capite maggiore alla media e per i
quali l’invio dei pazienti presso un punto di DD risultava difficile.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 134
La spesa ospedaliera ha invece rilevato un notevole incremento, principalmente dovuto al maggior
allineamento dei carichi rispetto al 2014, anno in cui è avvenuto il passaggio al magazzino unico di
Area Vasta, con i disagi correlati.
3.5
Promozione del cambiamento tecnologico e organizzativo
L’AUSL ha garantito una completa aderenza al “Piano per L’innovazione e sviluppo ICT nel
Servizio Sanitario Regionale 2015-2017”. L’Azienda non ha compiuto alcun investimento al di fuori
delle argomentazioni previste nel Piano stesso. In particolare, nel corso del 2015 sono state
molteplici le attività aziendali in tema di sviluppo delle architetture e degli applicativi ICT. Le più
significative sono state:
Partecipazione attiva del referente aziendale al Comitato Tecnico Allargato (CTA)
Partecipazione attiva del referente aziendale al Tavolo di Coordinamento del Sistema unico
per la Gestione Risorse Umane (GRU)
Partecipazione attiva del referente aziendale al Tavolo di Coordinamento del Sistema unico
per la Gestione Amministrativa e Contabilità (GAAC)
Sviluppo della Rete SOLE/FSE
Implementazione di strumenti ICT di proprietà intellettuale dell’Azienda, per governare i
processi socio-sanitari e per il potenziamento dello scambio informativo tra MMG e sistemi
socio-sanitari (Area socio-sanitaria)
Innovazione dei sistemi per l’accesso (CUP)
Razionalizzazione e innovazione di sistemi applicativi di area vasta e regionali, in
particolare: progetto ARA (vedi successivo punto 2); partecipazione attiva, ove richiesto da
organismi regionali, alle attività propedeutiche allo studio, acquisizione e messa in
produzione dei sistemi ICT di ambito regionale (Sistema per la gestione delle attività
trasfusionali, GRU, GAAC).
Nel 2015, l’Azienda ha consolidato il FSE, valorizzandolo quale elemento di comunicazione online
con i cittadini. Tutte le strutture aziendali (100%) sono state in grado di inviare alla rete SOLE i
referti digitali su prestazioni di diagnostica per immagini (Radiologiche). In particolare per il FSE,
l’Azienda ha lavorato sullo sviluppo dell’offerta relativa a:
-
prenotazioni
-
disdette
-
pagamenti
-
consegna referti (con consenso)
-
gestione consensi FSE
-
gestione oscuramento
-
visibilità prescrizioni
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 135
-
visibilità di tutti i referti (LIS-RIS-CIS-Specialistica Ambulatoriale-verbale di PS-lettera
dimissione degenza)
I sistemi dipartimentali che producono referti in formato elettronico (LIS, RIS, CIS) si attengono alla
normativa riguardante la conservazione e la consegna online degli stessi.
In riferimento alla pianificazione di progetto ARA, nel corso del 2015 l’Azienda ha garantito il
rispetto della coerenza del progetto ARA partecipando a tutti gli incontri organizzati dalla Regione.
Per quanto riguarda le necessarie attività per la costruzione di ARA, il personale aziendale è stato
coinvolto in:
-
presentazione/approfondimento del programma ARA;
-
confronto sulle modalità operative nelle attuali organizzazioni delle varie Aziende, con
particolare riguardo alle funzionalità di gestione delle informazioni anagrafiche e di scelta e
revoca del medico;
-
compilazione di corposo questionario rilevazione requisiti per configurazione applicativo
ARA fornito da CUP2000;
-
condivisione/revisione questionari con i referenti ARA per uniformazione procedure;
-
istituzione gruppo di lavoro per la definizione delle regole inerenti le esenzioni da inserire in
ARA;
-
3.6
configurazione utenze sull'ambiente di TEST ARA per testarne le funzionalità.
Sicurezza delle cure
Da qualche anno il bilancio di missione si è arricchito di questa nuova Sezione, che raccoglie e
struttura meglio le informazioni relative alle azioni messe in campo dall’Azienda in tema di
sicurezza dei pazienti (il tema della sicurezza dei lavoratori è invece illustrato nel successivo par.
4.3, da pag. 143) e i risultati raggiunti, anche attraverso l’utilizzo di alcuni specifici indicatori. Si
tratta a volte di aspetti molto tecnici e di difficile rendicontazione se ci si rivolge anche ai non
“addetti ai lavori”: si è cercato quindi di accompagnare le informazioni quantitative con aspetti più
descrittivi.
3.6.1 Assetto organizzativo per rischio e sicurezza
L’assetto organizzativo delle diverse Strutture che si occupano di gestione del rischio e sicurezza è
stato definito e implementato nel tempo, in coerenza con quanto previsto nell’Atto Aziendale e nel
Piano Strategico, che identificava e prevedeva lo sviluppo di tre aree della sicurezza:
-
quella centrata sul paziente, legata all’appropriatezza, alla tempestività ed al livello
professionale, in estrema sintesi alla qualità delle prestazioni e dell’organizzazione,
-
quella centrata sugli operatori, aspetto inscindibilmente connesso con quello della
sicurezza sul paziente,
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2015
pag. 136
-
gli aspetti della sicurezza legati ad altre persone che frequentano per varie finalità ed
obiettivi l’organizzazione (familiari, visitatori, manutentori, dipendenti di ditte appaltatrici,
ecc.),
ribadendo al contempo la necessità di un governo unitario del rischio per evitare duplicazioni,
sovrapposizioni e discordanze, da attuarsi attraverso tecniche e modalità di gestione specifiche a
seconda dei campi di applicazione.
La Direzione ha sviluppato e mantenuto un sistema aziendale per la sicurezza delle cure e dei
pazienti, in ospedale e sul territorio: nel corso del 2015 è stato avviato un progetto operativo,
approvato dal Collegio di Direzione, per lo sviluppo di un sistema aziendale per la gestione del
rischio complessivo e trasversale, con la contestuale nomina di un risk manager per il
coordinamento delle diverse articolazioni aziendali coinvolte.
Per dar corso a un’attività di gestione del rischio è necessario adottare un approccio
multidisciplinare che consideri tutte le attività svolte dall’Azienda e coinvolga nel percorso tutte le
figure professionali che contribuiscono alla produzione di servizi per la salute: per questo, il
progetto operativo si occupa di tre ambiti principali con un approccio complessivo e trasversale,
anche se gli obiettivi specifici di ciascun settore possono risultare parzialmente diversi:
1. Rischio clinico e la gestione del contenzioso, inteso come tutte le attività volte a rendere più
sicuro il percorso del paziente nelle strutture sanitarie, comprendendo l’attività di analisi dei
percorsi, incident reporting, di root cause analisys, di FMECA, di riprogettazione dei
percorsi/attività ed anche di gestione contenzioso ed eventuale liquidazione dei sinistri. La
gestione e la prevenzione dell’evento avverso e del contenzioso richiede un approccio
consistente, chiaro e definito sulla base di
procedure condivise a livello aziendale,
seguendo una logica sistemica. L’Azienda USL di Piacenza perseguirà l’obiettivo di
sviluppare una nuova gestione del rischio clinico che garantisca gli opportuni collegamenti
con tutti gli attori che intervengono per ruolo o specifica competenza, nel percorso che
porta alla realizzazione di interventi di riduzione del rischio e del contenzioso. L’Azienda
porterà a regime quanto già sviluppato, cioè un sistema di gestione doppio: prevenzione e
gestione degli eventi avversi in collegamento con i processi di gestione della
Responsabilità Civile verso Terzi. In linea con quanto definito dagli obiettivi di mandato
assegnati alla Direzione Generale dell’Azienda.
2. Rischio occupazionale, inteso come esposizione derivante dall’attività svolta, potrebbe
essere individuato, ed affrontato, con riferimento ad alcuni ambiti, lavorazioni ed ambienti
tipici delle strutture sanitarie, quali ad esempio: movimentazione manuale dei carichi,
gestione dei gas medicali, presenza di amianto nei fabbricati, misure antisisimiche non
strutturali e stress lavoro correlato. La gestione del rischio occupazionale richiede un
approccio razionale caratterizzato da una precisa mappatura delle aree d’interesse. Anche
in questo caso l’obiettivo di sviluppare una nuova gestione del rischio occupazionale potrà
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essere garantito attraverso gli opportuni collegamenti con gli attori aziendali che si
occupano professionalmente di tali ambiti, con particolare riferimento al Servizio di
Prevenzione e Protezione.
3. Rischio infettivo, presidiato attraverso l’attività degli seguenti organi aziendali: Nucleo
Strategico (responsabile delle attività di proposta, applicazione e monitoraggio), Gruppo
Operativo per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), Gruppo Operativo per
l’uso responsabile degli antibiotici, Gruppo Operativo legionellosi. Anche in questo caso
l’obiettivo è quello di sviluppare una nuova gestione del rischio infettivo che garantisca gli
opportuni collegamenti con gli attori aziendali che si occupano professionalmente di altri
ambiti di gestione del rischio, con particolare riferimento alla gestione del rischio clinico ed
eventualmente la gestione contenzioso.
La portata del progetto in termini tecnici e culturali impone il coinvolgimento diretto di molte
articolazioni aziendali sia cliniche che di supporto, oltre che di organi e comitati già operanti in
Azienda. Le figure di riferimento che dovranno necessariamente partecipare allo sviluppo del
progetto sono le seguenti:
Risk Manager: raccorda le azioni dei diversi livelli di governo e dei diversi attori interessati.
Coordina il Gruppo Aziendale per la gestione del rischio. Supporta, inoltre, le decisioni
strategiche di competenza della Direzione Aziendale fornendo informazioni, formulando
proposte e proponendo indirizzi.
Gruppo Strategico Aziendale per la gestione del rischio: coordinato dal Direttore Sanitario
Aziendale, ha il compito di condividere gli obiettivi generali e i progetti aziendali per la
gestione del rischio sviluppati sulla base degli obiettivi aziendali, regionali o ministeriali.
Gruppo Operativo Aziendale per la gestione del rischio: supporta il Risk Manager
nell’implementazione e nel monitoraggio delle azioni di prevenzione e gestione del rischio
previste.
Referente attività di Triage: rappresenta il punto di contatto tra U.O. Medicina Legale, U.O.
Affari Legali e operatori sanitari chiamati in qualità di esperti in materia oppure in qualità di
personale coinvolto nei casi in analisi.
Comitato Valutazione Sinistri: organismo collegiale composto con la funzione di dare
risposta alle richieste di risarcimento danni, ratificando l’accertamento o meno della
responsabilità e la quantificazione del danno considerando quanto emerso in fase di Triage
e dalla successiva relazione medico legale dell’U.O. Medicina Legale.
Nucleo Aziendale Mediazione trasformativa dei conflitti: organismo che viene chiamato in
causa nel momento in cui risulti necessario definire un percorso di ascolto e interazione
rivolto agli utenti, ma anche agli operatori, per comprendere al meglio le dinamiche
relazionali e cercare quindi di ridurre il livello di conflittualità.
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3.6.2 Sorveglianza e Monitoraggio
Nell’arco del 2015, le UU. OO. Chirurgiche hanno utilizzato lo strumento della Checklist di Sala
Operatoria. Nell'AUSL di Piacenza è in uso da circa un triennio un sistema informatizzato per la
gestione del paziente chirurgico che prevede la compilazione a livello informatico di tutti i passaggi
significativi rispetto all’azione chirurgica; nel 2015 è stata completata l’informatizzazione all’intero
percorso del paziente chirurgico, dal prericovero alla dimissione, passando per i blocchi operatori e
le UU.OO. di degenza. La checklist per la sicurezza del paziente chirurgico, in sintesi, rappresenta
uno strumento di sintesi che serve per effettuare la verifica dell’adempimento di procedure e
controlli previsti per ciascuna fase del percorso del paziente chirurgico. L’Ausl di Piacenza ha
recepito la checklist regionale adattandola alle esigenze locali, integrando le tre fasi intraoperatorie
di alcuni controlli/item e prevedendo la compilazione di una check list pre-operatoria.
La parte intraoperatoria (composta da SIGN IN, TIME OUT e SIGN OUT) è totalmente
informatizzata e compilata per tutti gli interventi eseguiti in Sala Operatoria in regime di elezione o
urgenza (sono esclusi gli interventi eseguiti in emergenza) all’interno dell’Azienda USL di
Piacenza.
In sintesi, nel corso del 2015 sono state trasmesse al database regionale 9587 schede SOSnet
provenienti, come detto, dai tre Comparti Operatori aziendali. L’analisi dei dati ha evidenziato la
necessità di alcune modifiche alla check list in uso, in particolare:
aggiungere l’opzione “non necessario” al quesito relativo alla presenza del consenso
informato anestesiologico, poiché per alcuni interventi (in cui è prevista solo anestesia
locale) tale consenso non è richiesto;
distinguere i casi in cui la marcatura del sito e l’acquisizione dei consensi sia avvenuta in
pre-sala, invece del Reparto di degenza.
Tale modifiche sono state proposte per essere implementate nell’anno 2016. Sempre nel 2016, si
provvederà a completare la formazione degli operatori per la compilazione informatizzata del
dossier del paziente chirurgico (parte pre-operatoria). Questo consentirà l’abbandono del Dossier
del paziente chirurgico cartaceo e la possibilità di estrazione di indicatori a raccolta informatizzata
anche per la parte di percorso relativa al Pre-Ricovero e alla degenza pre-operatoria.
Quanto poi alla farmacovigilanza:
nel corso dell’anno 2015 si è dato seguito a quanto iniziato negli anni precedenti. Sia i
clinici che i MMG sono stati sensibilizzati, nelle varie occasioni che si presentavano, alla
segnalazione di ADR;
la piattaforma “vigiwork”, introdotta nel 2014, ha subito evoluzioni e vi sono stati incontri
regionali a cui l’Azienda ha aderito. Avendo a disposizione questa piattaforma con una
trasmissione che risulta più agevole e presenta notevoli vantaggi, anche il segnalatore,
che per la prima volta approccia il sistema, risulta più coinvolto e partecipativo. Ormai
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anche il farmacista che deve inserire e trasmettere il dato di ADR risulta particolarmente
agevolato;
a seguito di un rallentamento da parte del Ministero della Salute ed AIFA nell’assegnazione
dei Fondi AIFA stanziati in precedenza per i progetti di Farmacovigilanza attiva, non
avendo le risorse per poter svolgere tale attività soprattutto a livello di Pronto Soccorso
(Progetto Mereafaps), è stato rilevato un calo nelle segnalazioni, così come in tutta la RER
(-16% dato medio regionale): nel 2015 ci sono state 96 segnalazioni, contro le 106 sdel
2014;
la responsabile della farmacovigilanza e i collaboratori hanno partecipato alle riunioni
regionali sull’argomento dando la propria adesione ai futuri progetti che verranno messi in
campo in riferimento agli argomenti individuati in accordo tra AIFA e Regione; inoltre, la
Regione ha affidato all’Azienda due progetti, prevedendo il finanziamento di uno di essi a
fine anno 2015, con partenza dello stesso nel corso del 2016 (quando tutte le Aziende
avranno arruolato i borsisti di riferimento); il secondo progetto è ancora in fase di
definizione.
3.6.3 Gestione eventi avversi
Come specificato sopra, l’attività di incident reporting rientra nelle attività volte a rendere più sicuro
il percorso del paziente nelle strutture sanitarie. Nel 2015, in particolare, l’Azienda si è focalizzata
nello sviluppo e implementazione del piano per la prevenzione delle cadute nelle strutture
sanitarie, come da indicazioni regionali. Nello specifico, l’Ausl ha in uso, da diversi anni, una
procedura aziendale per la prevenzione e rilevazione delle cadute. E’ anche in uso, alimentato e
gestito dalla Direzione Assistenziale, un database per l’inserimento dei dati delle segnalazioni e
per il monitoraggio del flusso informativo relativo alle cadute nelle sedi aziendali. Nel maggio 2015
è stata rinnovata e revisionata la procedura aziendale, che al suo interno contiene il richiamo a
tutte le indicazioni presenti nella raccomandazione Ministeriale n.13 del 2011. La procedura è
applicata a tutte le UU.OO. di degenza dell’Ausl. In tutte le altre aree in cui si effettuano prestazioni
sanitarie non in situazioni di degenza, le cadute sono state intercettate attraverso la scheda di
Incident Reporting e gestite singolarmente come evento avverso.
3.6.4 Gestione dei sinistri e del contenzioso
La Regione, con DGR 1889 del 24.11.15 “Gestione diretta dei sinistri in sanità. Individuazione di
ulteriori Aziende ammesse alla sperimentazione regionale”, ha decretato che, a decorrere
dall’1.12.2015, anche l’Ausl di Piacenza (insieme alle altre Aziende facenti parte dell’Aven) è stata
ammessa alla fase sperimentale regionale di autogestione e liquidazione dei sinistri derivanti da
malpractice. La decisone regionale, nota già alcuni mesi prima dell’adozione dell’atto formale
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sopra indicato, ha comportato un importante lavoro di riorganizzazione iniziato verso la metà del
2015. Molte delle attività attualmente in carico delle compagnie assicurative dovranno
necessariamente passare nelle competenze aziendali (quietanze di pagamento, atti di
liquidazione, valutazioni medico legali, relazione con i legali, valutazione riserve, trattative con le
controparti etc.) con conseguente aumento del volume delle attività interne.
La seconda parte del 2015 è stata, pertanto, dedicata alla riorganizzazione dell’attività che ha
portato alla costituzione di un gruppo di lavoro, coordinato dal risk manager aziendale, che si
prenderà cura di tutta l’attività legata alla gestione dei sinistri e del contenzioso.
Al gruppo di lavoro partecipano la Direzione di Presidio Unico, la Direzione Infermieristica, la
Medicina Legale, gli Affari Generali e Legali e Ufficio Assicurazioni.
Si è anche proseguito nel rafforzamento delle attività di quelli che sono considerati i due momenti
fondamentali del processo di gestione dei sinistri:
il Triage: organismo composto da professionisti aziendali (Referente Ufficio Assicurazioni,
Direttore di Presidio Unico, Medico Legale e Risk Manager) con le funzioni di: analizzare il
caso con i professionisti coinvolti, valutare la richiesta di risarcimento danni, effettuare una
prima valutazione medico legale del danno e del nesso di causa se riconosciuti;
il Comitato Valutazione Sinistri (CVS): organismo con la funzione di dare seguito alle
richieste di risarcimento danni, considerando quanto emerso in fase di Triage, con la
definizione della migliore strategia anche sotto il profilo economico.
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