Esercizio 1 Un generatore di fem da 9 V, con resistenza interna r=2 Ω viene collegato al sistema di resistenze indicato in figura , dove ogni resistenza ha lo stesso valore R=6 Ω. Calcolare la resistenza equivalente, la corrente che attraversa ciascuna resistenza e la potenza dissipata nel sistema di resistenze di valore R e dakka resistenza interna 1 5 2 Le resistenze R15, R12, R14, sono in parallelo fra di loro, mentre i punti 2,5,4 sono equipotenziali quindi le 3 relative resistenze non sono attraversate da corrente. Lo stesso vale per le resistenze R23, R35, R34, di modo che in definitiva la resistenza equivalente è pari a 2/3 R , mentre la resistenza totale è pari a 6Ω. La corrente che attraversa il circuito è, pertanto, pari a 9/6 A, corrente che si divide nei tre rami paralleli da cui è costituito il “diamante”, pertanto ogni resistenza è attraversata da 0.5 A. Infine, la potenza dissipata nel sistema di resistenze è pari a Req i2= 9W, uguale a quello dissipato dalla resistenza interna è Pint=9 W Leggi di Ampere, Laplace Esercizio 2 Due fili metallici di lunghezza L sono disposti ortogonalmente fra loro come in figura ed attraversati da una corrente I. Determinare come si modifica la posizione di una piccola spira magnetica di r momento m = m 0 ŷ , posta nel punto di coordinate P ≡ ( L, L, 0 ) Nel caso in cui I=2 A, L=50 cm, calcolare l’intensità del campo di induzione magnetica prodotto dal ⎛L L ⎞ filo verticale nel punto A ≡ ⎜ , , 0 ⎟ ; determinare il momento agente sulla spira, nel caso essa sia posta ⎝2 2 ⎠ nel punto A e la corrente nel secondo filo sia spenta. Soluzione a) Iniziamo calcolando i contributi elementari al campo in P, così come forniti dalla legge di Laplace: r r r µ I dy × r1 dB1 (P) = 0 , 4π r13 r r r µ I dx × r2 dB2 (P) = 0 , 4π r23 r1 ≡ ( L, L − y, 0 ) y P r2 ≡ ( L − x, L, 0 ) Da cui segue: r µI dy ˆ dB1 (P) = − 0 L z, 2 4π ( L + (L − y) 2 )3 / 2 r µI dx ˆ dB2 (P) = 0 L z, 4π ( L2 + (L − x) 2 )3 / 2 1 I 2 I x Anche senza integrare, si può intuire che la somma dei contributi dovuti ai due fili si compensa in P. Di conseguenza la spira magnetica non subisce alcuna deflessione. Per completezza, calcoliamo comunque il contributo finito dovuto ai due fili: entrambi i campi possono essere descritti ( a meno del segno) nel seguente modo: L B(P) = ∫ dl 0 µ0 I dl L 4π ( L2 + (L − l) 2 )3 / 2 Per cui utilizzando in successione le trasformazioni: L L−l ≡ w → B(P) = − ∫ dl 0 q≡ w ≡ s enh(t) → L µ0 I dw L 4π ( L2 + w 2 )3 / 2 0 B(P) = − ∫ arcsenh1 dl µ0 I dt 4πL cosh 2 (t) =- µ0 I 4πL 2 b) Utilizzando la stessa procedura, si ottiene: r r r µ I dy × r1 dB1 (A) = 0 , 4π r13 ⎛L L ⎞ r1 ≡ ⎜ , − y, 0 ⎟ ⎝2 2 ⎠ Da cui segue: B(A)=- µ0 I πL 2 =1,13 10-6T, nel verso negativo dell’asse z. Infine, possiamo determinare il valore del momento delle forze agenti sulla spira: M = m × B(A) = − m 0 B(A) x̂ che tende ad orientare la spira con il momento magnetico parallelo al campo B. Esercizio 3 Una sottile striscia conduttrice, di larghezza h, sufficientemente lunga da poter essere considerata indefinita, è attraversata da una corrente costante I. Calcolare il valore del campo di induzione magnetica B su un generico punto dell’asse x. Nell’approssimazione x>>h, determinare l’enerigia potenziale magnerica di su un ago magnetico di momento magnetico m, orientato lungo x. z Soluzione La corrente che attraversa la striscia ha una densità lineare J= I/h, ovvero possiamo suddividere la striscia in fili affiancati, ciascuno largo dr e attraversato da una corrente pari a Jdr. Il modulo del campo prodotto da ciascuno di essi può essere determinato con la legge di Ampere: I dB r ( x ) = h µ0 Jdr 2 π( x + r ) y x Dove r indica la distanza del filo elementare, rispetto all’origine del riferimento Il contributo di tutti i fili elementari, nullo all’interno della striscia è , sull’asse x: h B( x ) = ∫ dr 0 µ0 µ ⎛ x + h ⎞ µ0 ⎛ h⎞ I = 0 I ln⎜ I ln⎜1 + ⎟ ⎟= 2πh ( x + r ) 2πh ⎝ x ⎠ 2πh ⎝ x⎠ Il campo è orientato antiparallelamente all’asse z. Nel limite h<<x, possiamo approssimare il ln con h/x ed infine: B( x ) → µ0 I 2πx Come nel caso di un vero oggetto filiforme. Infine, il momento delle forze magnetiche sulla piccola spira che descrive l’ago magnetico r r r µ ) M = m × B = m 0 Iy mentre l’energia magnetica è nulla 2πx Esercizio 4 Una spira metallica di lati a, b è collocata nel piano x,y ed attraversata, in senso antiorario, da una corrente costante i . La spira è immersa nel campo magnetico B=(B0, B0y/b,0 ). Determinare le forze che agiscono sulla spira, il loro momento meccanico ed il y momento magnetico. Soluzione a 2 a) sui lati 1, 4 agiscono 2 forze uguali ed opposte : r r 1 4 F1 = ibB0 zˆ = − F4 i b Sul lato 3 la forza è nulla, mentre sul lato 2 x r 3 F2 = −iaB0 zˆ b) le forze 1, 4 si compensano e quindi non producono traslazione lungo z; viceversa, esse realizzano una rotazione, dal momento che costituiscono una coppia di momento r M14 = iabB0 yˆ . La forza 2 non è compensata da una controparte sul lato 3 e, pertanto determina una traslazione lungo z. Ad essa è associato il momento: r B M 2 = −iab 0 xˆ 2 c) il momento magnetico della spira è m=iab, uscente dal foglio. Mediante m possiamo calcolare in maniera alternativa il momento delle forze: r r r r r M = m × B = Mx + M y , con: ⎛B ⎞b M x = −iab ⎜ 0 ⎟ = M 2 , ⎝ b ⎠2 M y = iabB0 = M14