Libretto primavera estate 2017

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Divulgando Srl - Trieste
I concerti del
conservatorio
Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"
Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste
T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969
www.conts.it
primavera_estate 2017
Programma
primavera_estate 2017
Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30
OM ~ Armonia dell'universo
Yung Chiao Wei – Contrabbasso
Stefano Sciascia – Contrabbasso
Mercoledì 3 maggio 2017 – ore 20.30
Après une lecture de Liszt
Giuseppe Albanese – Pianoforte
Mercoledì 10 maggio 2017 – ore 20.30
Premio "Lilian Caraian"
XXXI Edizione – Flauto
Concerto dei vincitori
Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.00
Cantus Dei Gloriae
Organi, suoni e voci della città di Trieste
Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro
Riccardo Cossi – Organo
Wladimir Matesic – Organo
Kevin Reginald Cooke − Contrabbasso
Collaborazione musicale: Nicola Colocci
Direttore: Rita Susovsky
I concerti si terranno nella Sala Tartini
Il concerto del 19 maggio si terrà nella Cattedrale di San Giusto alle ore 20.00
Programma
Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30
1917 - 2017 ~ Omaggio a Ugo Amendola
Andrea Virtuoso − Pianoforte
Kostandin Tashko − Pianoforte
Giada Visentin − Violino
Llambi Cano − Pianoforte
Luca Chiandotto − Pianoforte
a cura del Dipartimento di Strumenti armonici del Conservatorio "G. Tartini"
Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30
Percorsi cameristici
a cura del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme
del Conservatorio "G. Tartini"
primavera_estate 2017
Lunedì 19 giugno 2017 – ore 20.30
El canto de la noche
GPT in concerto
Gruppo Percussioni Trieste
Direttore: Fabián Pérez Tedesco
Lunedì 26 giugno 2017 – ore 20.30
Miniatures
Tarik Tamarić – Chitarra
Lunedì 3 luglio 2017 – ore 20.30
Jazz ~ L'arte dell'improvvisazione
Lunedì 5 giugno – ore 20.30
Premio "Roberto Di Cecco" 2017
I Edizione
Concerto dei vincitori
in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco"
Orchestra Laboratorio 5.0
Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Flavio Zanuttini – Tromba
Efrem Scacco – Chitarra elettrica
Bruno Muzzin – Chitarra elettrica
Piero Iuretig – Chitarra elettrica
Giovanni Gregoretti – Basso elettrico
Alessandro Masau – Batteria
Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30
Serenata
Tartini Guitar Duo: Pier Luigi Corona – Chitarra
Sandro Torlontano – Chitarra
I concerti si terranno nella Sala Tartini
Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
OM ~ Armonia dell'universo
—
Yung Chiao Wei – Contrabbasso
Stefano Sciascia – Contrabbasso
PROGRAMMA
Yan-Jun Hua
(1893 – 1950)
Reflection of Moon on Lake Erquan
per contrabbasso solo
Yung Chiao Wei
Stefano Sciascia
(1960)
Mantra 22.22
per 6 contrabbassi
Stefano Sciascia
Yung Chiao Wei
Adalberto Ambotta
Kevin Reginald Cooke
Davide Mezei
Andrea Resce
NOTE DI SALA
La sillaba sacra OM, compare all'interno del corpus teologico delle due più grandi religioni indiane: l'induismo e il
buddhismo; è presente inoltre nel jainismo ed ha un ruolo di grande importanza anche nella tradizione dello yoga.
Il suo principale significato si riferisce al principio divino che dimora in ogni essere senziente. OM deriva dalla
contrazione delle sillabe A - U - M, che per gli induisti corrisponde ai tre stati di coscienza connessi all'esperienza
umana: sonno, sogno e sonno profondo. Per i buddhisti invece le tre sillabe corrispondono all'essenza di corpo,
parola e mente della divinità.
OM è quindi anche l'origine di ogni suono esistente nell'universo e viene considerato come la somma e la sostanza di tutti i suoni che può produrre l'apparato vocale di un essere umano.
"Per gli orientali il suono sacro per eccellenza è OM. Ha un potere tale che è in grado, da solo, di indurre la serie
di trasformazioni che portano al nirvana. Non occorre aggiungere altre modulazioni, perché è il suono perfetto, il
mantra supremo.
OM è in armonia con il suono emesso dall'universo, per alcuni è quel suono stesso, o la sua eco.
Grazie ad esso l'uomo vive in comunione con il cosmo." (Alfred Tomatis)
Yung Chiao Wei
È stata la prima donna contrabbassista a
sostenere un recital solistico alla Carnegie
Hall di New York. Al suo debutto ha ottenuto
enormi consensi ed il critico Anthony Aibel,
della New York Concert Review Inc., ha così
commentato: "Non esistono contrabbassisti
con grande abilità tecnica e musicalità sublime, a parte alcune eccezioni come il leggendario Gary Karr, Eugene Levinson della
New York Philarmonic e ora Yung-Chiao Wei,
una giovane talentuosa contrabbassista di
Taiwan. È fenomenale." Inoltre della sua esecuzione della Sonata in la minore di Schubert "L'Arpeggione", Aibel ha affermato che
"le sfumature del suono del contrabbasso
sono difficili da ottenere, ma Wei suona con
una ricchezza di dinamiche, colori ed espressioni che raramente, se non forse mai, si sentono da un contrabbasso."
Yung-Chiao Wei è stata inoltre premiata da
The Miami Herald come "Un talento speciale
– da pianista vincitrice di concorsi a virtuosa
del contrabbasso". Grazie alla sua sensibilità musicale, accompagnata da una tecnica
"mozzafiato" e da una grande personalità,
unisce a delle incredibili performance sullo
strumento una magica presenza scenica.
Ha suonato nelle più grandi sale da concerto del mondo, in prestigiosi festivals ed ha
tenuto numerose master classes e recitals
nelle più importanti scuole di musica dei
quattro continenti: Carnegie Hall, Davis Hall,
Jordan Hall, Isabella Stewart Garden Museum, Ozawa Hall, Lincoln Center, Alice Tully
Hall, National Concert Hall (Taiwan), Izuminomori Hall (Giappone) ecc...
Dal 2000 è docente di Contrabbasso alla Louisiana State University di Baton Rouge, USA.
La sua incisione del concerto cinese per violino "Butterfly Lovers" e quella della I Sonata
per violoncello di Brahms sono pubblicate
dalla casa discografica Centaur Records.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Stefano Sciascia
Inizia lo studio del contrabbasso all'età di
sedici anni. Molto presto comincia a collaborare con le orchestre della Rai di Torino,
con i Solisti Veneti di Claudio Scimone,
con l'Orchestra da Camera di Padova e del
Veneto, con le quali suona nelle maggiori
capitali europee e del mondo. Contemporaneamente si dedica alla ricerca di nuova
musica trascrivendola per contrabbasso ed
arricchendo così il repertorio solistico per il
suo strumento. Ha registrato, come solista,
numerosi CD per le case discografiche Rivo
Alto di Venezia e la King Records Japan di
Tokyo. La Newton Classics ha deciso di ripubblicare i suoi primi CD con distribuzione
Naxos Records. Dal giugno 2001 è invitato
alle Conventions organizzate dalla I.S.B. (International Society of Bassist) U.S.A.: Butler
University-Indianapolis - 2001, Richmond
University Virginia - 2003, Western Michigan
University Kalamazoo - 2005, Oklahoma City
University - 2007, Penn State University Philadelphia - 2009, San Francisco University 2011. Nel 2004 in Giappone ha tenuto una
serie di master classes e concerti a Tokyo,
Osaka e Kobe.
Ha tenuto master classes in Italia, Norvegia
(Oslo Academy), Finlandia (Sibelius Academy), Copenhagen (Opera House), Londra
(Trinity College), Riga (Latvian Academy),
Zagabria (Zagreb Academy), Salisburgo (Mozarteum University), Gerusalemme (Jerusalem Music Academy). Ha pubblicato musica
inedita per Ludwin Music U.S.A..
Nell'agosto 2012 ha tenuto un recital alla
Copenhagen Opera House durante la European Bass 2012 Convention ed in ottobre
dello stesso anno ha suonato la sua composizione "Mantra 22.22" alla Mozarteum University di Salisburgo. Nel giugno del 2013 ha
suonato il contrabbasso appartenuto a Sergej Koussevitzky in un recital alla Rochester
New York University durante la I SB Convention 2013. Il suo ultimo lavoro discografico
è "Soli Deo Gloria" , un CD per Contrabbasso Solo con Suite e Partite di J. S. Bach. Nel
settembre 2016 ha tenuto un recital solistico alla Praga Bass 2016 Convention presso
l'HAMU Academy. Ha composto la colonna
sonora del pluripremiato film "Across the
River" di Lorenzo Bianchini proiettato in anteprima al Festival di Taormina nel giugno
del 2013.
È docente di Contrabbasso al Conservatorio
di Musica "G. Tartini" di Trieste.
Suona un Contrabbasso Ruggeri del 1700.
OM ~ Armonia dell'universo
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Mercoledì 3 maggio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Après une lecture de Liszt
—
Giuseppe Albanese – Pianoforte
PROGRAMMA
Franz Liszt
(1811 – 1886)
Au bord d'une source
(da Années de Pèlerinage, Premièr Année. Suisse)
Les Jeux d'eaux à la Villa d'Este
(da Années de Pèlerinage, Troisième Année)
St. François de Paule: marchant sur les flots
(da Deux Légendes)
Danse des Sylphes
(da "La dannazione di Faust" di Berlioz)
Isoldens Liebestod
(da "Tristano e Isotta" di Wagner)
Réminiscences de Norma
(da "Norma" di Bellini)
NOTE DI SALA
Après une lecture de Liszt
Il significato di "Dopo una lettura di Liszt" è qui duplice: da un lato si riferisce all'opera del compositore, scaturita
a seguito di svariate letture tratte da Schiller, San Giovanni Evangelista, Miscimarra, Goethe, Wagner, Soumet;
dall'altro all'insieme dei brani qui presenti che formano uno spaccato della percezione lisztiana della realtà. Nei
suoi saggi di estetica musicale, Liszt esprime la sua fede incrollabile nella musica in quanto espressione squisitamente musicale di contenuti umani. Ecco perché ogni singolo pezzo di questo programma contiene in sé e nel
suo titolo un riferimento extra-musicale (un paesaggio, un sentimento, una storia, una poesia, un'architettura,
ecc.). È il Liszt viaggiatore, primo concertista della storia in senso moderno e autore delle Années de Pèlerinage
che, idealmente, narra un'Europa da lui già vissuta come unica grande regione. Con un tale "Virgilio" di visionaria
sensibilità, è affascinante scoprire in cosa Liszt trasformi tutto ciò su cui il suo sguardo si posa: la sua "lettura",
appunto.
Giuseppe Albanese
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014
su etichetta Deutsche Grammophon con
un concept album dal titolo "Fantasia", con
musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album
DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Nel
marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box
con l'opera omnia di Bartók in 32 cd, la sua
registrazione (in prima mondiale) del brano
"Valtozatok" (Variazioni).
Regolarmente invitato da autorevoli ribalte internazionali (il Metropolitan Museum,
la Rockefeller University e la Steinway Hall
di New York; l'Auditorium Amijai di Buenos
Aires; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz
Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen;
il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the
Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle
Cortot di Parigi; la Filharmonia Narodowa di
Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana;
la Gulbenkian di Lisbona) si esibisce per importanti festival quali il Winter Arts Square di
Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, il Castleton di Lorin Maazel (USA), l'Internazionale
di Brescia e Bergamo, il "MiTo" SettembreMusica, la Biennale Musica di Venezia, oltre
al Festival di Colmar (Francia), En Blanco y
Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo) e il Tongyeong Festival (Corea). Ha
collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon,
Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Anton Nanut, Tomas
Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian,
Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel
Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.
In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle
dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di
S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più
importanti teatri (il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Caglia-
ri, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino,
il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo
di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro
dell'Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l'Arena di Verona ecc.).
Già “"Premio Venezia" 1997 all'unanimità,
ha vinto il Primo premio al "Vendome Prize"
2003 (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate):
un evento definito da Le Figaro "...il concorso
più prestigioso del mondo attuale".
Albanese è laureato in Filosofia col massimo
dei voti e la lode (con tesi sull'Estetica di Liszt) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di "Metodologia della comunicazione
musicale" presso l'Università di Messina.
Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Mercoledì 10 maggio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Premio "Lilian Caraian"
XXXI Edizione – Flauto
—
Concerto dei vincitori
Interpreti e programma saranno resi noti
nello specifico programma di sala
Alla versatile, originalissima e benemerita
artista Lilian Caraian è intitolato il Concorso
musicale, dedicato quest'anno al Flauto e
giunto alla XXXI edizione.
Il concerto dei vincitori renderà dunque
omaggio alla polivalente artista, nata a Trieste nel 1914, capace di eccellere nelle arti
figurative, in campo musicale e nella poesia,
ottenendo significativi risultati e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Diplomata in pianoforte a Trieste nel 1934,
Lilian Caraian perfezionò i suoi studi a Roma
e a Parigi e fino al 1954 fu insigne concertista
a livello internazionale. Dal 1952 iniziò ad insegnare Pianoforte presso il Conservatorio
di musica "G. Tartini" di Trieste, impegno che
si protrasse fino al 1979.
Fu un lascito testamentario di Lilian Caraian
a disporre la costituzione, dopo la sua scomparsa, della Fondazione, che ha tuttora lo
scopo di incoraggiare e premiare quei giovani che si dimostrino particolarmente meritevoli nelle arti figurative e nella musica.
La Fondazione "Lilian Caraian" fu costituita
nell'ottobre 1984 e la sua presidenza venne affidata, nel primo ventennio di attività,
a Bianca De Rosa Di Giorgio, attualmente
è presieduta da Anna Rosa Rugliano e promuove concorsi dedicati sia alla musica che
alle arti figurative fin dal 1986.
Molti sono stati gli artisti e i musicisti di valore che hanno partecipato alle varie commissioni giudicatrici e numerosissimi i giovani concorrenti premiati dalla Fondazione
nel corso dei suoi anni di attività, molti dei
quali ormai affermati in campo artistico.
Nell'ambito musicale la Fondazione Caraian
ha indetto concorsi per pianoforte, flauto,
composizione, musica da camera, canto,
direzione d'orchestra, pianisti collaboratori
e maestri di palcoscenico, chitarra, violino,
oboe, clarinetto, fagotto, organo, jazz, percussioni, ottoni, contrabbasso e violoncello.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.00
Cattedrale di San Giusto
Cantus Dei Gloriae
Organi, suoni e voci della città di Trieste
—
Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro
Riccardo Cossi – Organo
Wladimir Matesic – Organo
Kevin Reginald Cooke − Contrabbasso
Collaborazione musicale: Nicola Colocci
Direttore: Rita Susovsky
PROGRAMMA
César Franck
(1822 – 1890)
Dextera Domini - FWV 65
per coro, organo e contrabbasso
Louis Vierne
(1870 – 1937)
Messe Solennelle - in do diesis minore op. 16
Kyrie eleison
Gloria in excelsis Deo
Sanctus - Benedictus
Agnus Dei
Marco Sofianopulo
(1952 – 2014)
Victimae Paschali
NOTE DI SALA
La musica sacra francese riveste un ruolo particolarmente significativo nell'800 grazie ad alcuni compositori che hanno lasciato un segno profondo nel panorama musicale internazionale. Tra questi César Franck,
considerato uno tra i più importanti musicisti del XIX secolo. Tra la sua innumerevole produzione di composizioni sacre, si annovera il Dextera Domini per coro, contrabbasso e organo, composto nel 1871 per
l'Offertorio della Messa di Pasqua. Questo mottetto riunisce molto bene gli elementi caratteristici della
scrittura di Franck: concezione classica della forma, arte del contrappunto e linguaggio armonico in cui il
cromatismo ha la sua fonte ispiratrice in Liszt e Wagner. La Messe Solennelle op. 16 di Louis Vierne, importante organista e compositore francese ingiustamente poco conosciuto, rappresenta sicuramente uno dei
capolavori della musica sacra di tutti i tempi. Composta tra il 1899 e il 1900 e dedicata a Théodore Dubois,
allora direttore del Conservatorio di Parigi, fu scritta in origine per coro e orchestra e, su consiglio di Widor,
riadattata per coro e due organi. La prima esecuzione ebbe luogo a Parigi nel 1901 nella Chiesa di Saint
Sulpice, con Widor e Vierne ai due organi. Al Grand Orgue sono riservati i passaggi solistici principali e di
maggior effetto, all'Orgue du choeur invece sono riservati tutti gli accompagnamenti del coro. Pagina di
grande effetto e di impatto sonoro per la presenza di due organi, capace di suscitare sempre una grande
emozione all'ascolto. Il programma si conclude con la sequenza pasquale Victimae Paschali, nella splendida versione moderna composta da Marco Sofianopulo, in cui, dopo il canto gregoriano, il coro si espande
nell'Alleluja finale, alternandosi a dei brevi interventi dell'organo, e terminando in un'esplosione di suono
che rappresenta la gioia della Resurrezione.
Complesso vocale e strumentale
Gruppo Incontro
Formatosi a Trieste nel 1971 per iniziativa di
alcuni giovani uniti dall'amicizia e dalla passione per la musica, si è subito distinto all'attenzione del pubblico e della critica sia per
l'originalità che per la particolarità del suo
repertorio, realizzato anche con la collaborazione di diversi strumenti.
Nel corso dei suoi oltre 40 anni di vita, il Gruppo Incontro ha svolto un'intensa attività concertistica in Italia, Austria, Germania, Belgio,
Ungheria, Serbia, Slovenia e Croazia. Ha vinto
il Primo premio con lode della giuria al 25 Festival Internazionale di Neerpelt (Belgio). Ha
registrato per la RAI, Radio Capodistria, Radio
Lubiana, Radio Televisione Belga ed Olandese. Ha inciso cinque CD dedicati ai brani più
significativi del suo ampio repertorio che va
dal Medioevo ai compositori contemporanei,
compresa la canzone d'autore. Di prossima
pubblicazione un CD per la casa discografica
Tactus dedicato ai compositori contemporanei di musica sacra del territorio.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.30
Cattedrale di San Giusto
Riccardo Cossi
Nato a Trieste, si diploma a pieni voti in
Pianoforte sotto la guida di Giuliana Gulli
al Conservatorio "G. Tartini" della sua città.
Successivamente consegue col massimo
dei voti il Diploma Accademico e la Laurea
specialistica in Organo e Composizione
organistica con Marcello Girotto. Studia
inoltre clavicembalo con Giorgio Cerasoli e
direzione di coro con Adriano Martinolli. Si
perfeziona in organo frequentando corsi tenuti da importanti maestri di fama internazionale: P. Crivellaro, A. Macinanti, F. Bartoletti, D. Oberdörfer, J. Laukvik, L. Lohmann,
S. Engen, S. von Kessel, A. Pinas, A. Jacob, R.
Antonello, I. Hintsala, M. Schneider. Si perfeziona anche in musica da camera con Mauro Rossi. Svolge intensa attività concertistica
in Italia, Austria, Inghilterra, Lussemburgo,
Slovenia, Croazia, Serbia, Romania. Diverse
opere organistiche sono state da lui eseguite in prima assoluta. Si occupa inoltre di
arte organaria attraverso lo studio di trattati
storici e fonda nel 2013 l'Accademia Organistica Tergestina, della quale è attualmente
direttore artistico, docente e organizzatore
di manifestazioni concertistiche. Dirige diverse formazioni corali ed è stato organista
per molti anni in alcune importanti chiese
della sua città.
È organista titolare della Cattedrale di San
Giusto e della Cappella Civica di Trieste.
Wladimir Matesic
È titolare della cattedra di Organo presso il
Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e organista co-titolare della Cattedrale di Bologna.
Nato a Bologna, dopo avere superato l'esame di Maturità classica con il massimo dei
voti, studia Organo, composizione e improvvisazione organistica presso i Conservatori di
Piacenza e Bologna e le Musikhochschulen di
Freiburg, Luzern e Rotterdam, con i docenti
G. Perotti, U. Pineschi, K. Schnorr, Th. Flury e
B. Van Oosten. Nel 1996 ha vinto il secondo
premio al XVI Concorso Organistico Interna-
zionale "Rijnstreek" di Nijmegen (Olanda), nel
2001 il Primo premio assoluto al I Concorso
Organistico Nazionale "Benedetto XIII" di
Gravina in Puglia e il secondo premio al XXIV
Concorso Internazionale "V. Bucchi" di Roma
(sez. Organo). Nel 2006 ha conseguito la Laurea in D.A.M.S. presso l'Università di Bologna,
con una tesi sulla vita e l'opera dell'organista
belga J. N. Lemmens. Ha tenuto oltre 350
concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera,
Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone.
Rita Susovsky
Nata a Trieste, si è diplomata in Pianoforte
al Conservatorio "G. Tartini" con Maureen
Jones ed in Canto al Conservatorio "C. Pollini" di Padova, studiando per diversi anni
anche Organo e composizione organistica.
Dopo aver svolto attività artistica come pianista e direttore di coro, si è dedicata al canto perfezionandosi inoltre con importanti e
qualificati docenti a livello internazionale,
vincendo alcuni concorsi nazionali ed internazionali e debuttando in teatro nell'opera
"Così fan tutte" di Mozart. Successivamente
ha cantato in diversi ed importanti teatri lirici
italiani ed in prestigiose sedi concertistiche
in Italia, Austria, Francia, Germania, Svizzera,
Spagna, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca,
Slovenia, Croazia, Serbia, Corea e Stati Uniti.
Ha registrato più volte per la RAI e per diverse
emittenti televisive italiane e straniere, ed ha
inciso per la Fonit-Cetra, Ares, Carrara, Warner-Nuova Fonit Cetra. È docente titolare della cattedra di Canto al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e viene chiamata regolarmente a
tenere master classes in alcuni tra i più prestigiosi ed importanti Conservatori, Università
ed Accademie di musica di Francia, Austria,
Inghilterra, Spagna, Estonia, Belgio, Serbia,
Turchia e Cina. Per la sua attività artistica e
didattica ha ricevuto dal Comune di Trieste il
sigillo trecentesco della città.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
1917 - 2017
Omaggio a Ugo Amendola
Due tempi di Sonata per violino e pianoforte (1939)
Primo Premio Concorso di Composizione di Bolzano (1940)
sezione Violino - Pianoforte
Andante largamente
Vivace
—
Giada Visentin − Violino
Llambi Cano − Pianoforte
a cura del Dipartimento di Strumenti armonici del Conservatorio "G. Tartini"
Terza Sonata per pianoforte (1961)
Primo Premio Concorso Nazionale Pianistico
"Città di Treviso" (1961)
Allegro moderato ma con spirito
Andante molto moderato quasi adagio
Toccata: Allegro con brio
PROGRAMMA
Ugo Amendola
(1917 – 1995)
Divertimenti su basso ostinato, per pianoforte (1938 - 39)
Preludio
Omaggio a Igor Strawinsky
Notturno
Omaggio a Claude Debussy
Marcetta
Omaggio a Gabriele Bianchi
Valzer
Omaggio a Maurice Ravel
Finale
Omaggio a Gino Tagliapietra
Luca Chiandotto − Pianoforte
Andrea Virtuoso − Pianoforte
Seconda Sonata per pianoforte (1947)
Primo Premio Concorso Nazionale C. U. C. di Bolzano (1947)
per Musica da camera
Allegro con brio
Liberamente Andante senza rigore di tempo
Vivace
Kostandin Tashko − Pianoforte
NOTE DI SALA
Nei Divertimenti su basso ostinato, originalmente costruiti sulla staticità del do centrale, che costituisce una sorta
di fascia ostinata, il pensiero va innanzitutto ai ritmi ossessivi di Stravinskij, alle atmosfere notturne e sinestesiche di Debussy, all'ironia di Gabriele Bianchi, con cui Amendola si diplomerà in composizione nel 1947; non
mancano però riferimenti alla sensualità dei valzer raveliani e al virtuosismo tardo romantico di Tagliapietra. Si
profila già un intero universo di valori, ancorato alla storia recente e alla identità veneta, ma nello stesso tempo
aperto alle linee più moderniste, su cui egli si innesta saldamente. Per Amendola la Sonata rappresentava l'involucro formale più complesso da realizzare; diceva spesso che se per elaborare una fuga è necessario un ferreo
mestiere, la sonata richiede una raffinatezza di elaborazione e una fantasia che mettono davvero alla prova
il talento del compositore. Affermazione che trova riscontro e fulgido esempio nei sette lavori per pianoforte
dedicati a questo genere musicale, esemplari per logica essenzialità, capacità costruttiva, originalità di trasformazione del materiale, maestria contrappuntistica, perizia nella scrittura musicale e immediatezza espressiva:
elementi che contribuiscono a porle tra gli esiti più riusciti del suo catalogo. (Letizia Michielon)
Vi è una strana sindrome tutta italiana, ancora difficile da abbattere. Quella per la quale, nel Novecento, gli alti
profili della composizione sono inequivocabilmente dominati dalla Vienna più colta, dalla Parigi più antiromantica, dall' internazionalismo di altri autori. Così nomi di assoluto valore come Respighi, Casella, Ghedini, Malipiero - per citarne alcuni - vivono in una sorta di "patria secondaria" della grande musica. Non solo questo è un
pesante equivoco ma impedisce una lucida visione che ci fa capire come, ad esempio, la poetica compositiva
di Ugo Amendola si iscrive in questo novero di eccellenze, in questa traccia ampia e cosmopolita nella quale
Venezia e il suo milieu costituisce un primario luogo di creazione. I Due tempi di sonata per violino e pianoforte ci
spiegano come il ventiduenne Amendola sviluppi due poetiche diverse e relate ad un tempo. Il primo tempo è
tessuto di una materia sonora rarefatta, sognante, carica di un melodizzare avvincente, raffinato che, nel secondo tempo, vola verso maggiori brillantezze virtuosistiche. Così come all'epoca d'oro di Venezia, il compositore
colto e sensibile è attratto sia dalla sensiblerie francese che dalla sensucht mitteleuropea. (Marco Maria Tosolini)
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Ugo Amendola
Nasce a Venezia il 28 agosto del 1917. Consegue il Diploma in Pianoforte sotto la guida di Gino Tagliapietra, allievo di Ferruccio
Busoni; nel 1947 ottiene anche il Diploma in
Composizione con Gabriele Bianchi; l'anno
seguente quello in Musica corale e direzione di coro con Sante Zanon e infine quello
in Direzione d'orchestra nella classe di Nino
Sanzogno (disciplina in cui si sarebbe più
tardi perfezionato alla scuola di Hermann
Scherchen).
La sua vita professionale si divide, sin dall'inizio, tra un'intensa attività concertistica (si
esibì anche alla Scala di Milano), compositiva e didattica. Fu docente di Composizione
al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia e
successivamente ne divenne direttore dal
1973 al 1985.
Ha ricevuto importanti onorificenze tra cui:
Medaglia d'oro del Comune di Venezia quale riconoscimento per il premio conseguito
alla Scala di Milano (Primo premio Concorso
Nazionale di Composizione città di Milano,
1948), titolo di Cavaliere al Merito insignito
dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini su segnalazione del Ministro della Pubblica Istruzione On. Adolfo Sarti.
Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Percorsi cameristici
—
a cura del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme
del Conservatorio "G. Tartini"
A. Franz & Karl Doppler
(1821 – 1883) (1825 – 1900)
Quattro episodi per flauto e chitarra
Willy Burkhard
(1900 – 1955)
Serenata per flauto e chitarra n. 3 op. 71
Prélude und Lied
Romanza
Marcia
Ursă Ćasar − Flauto
Tarik Kamarić − Chitarra
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756 – 1791)
Luigi Boccherini
(1743 – 1805)
Quartetto in sol maggiore per flauto, violino, viola e
violoncello KV 285a
Andante
Tempo di Minuetto
Ilaria Ellero − Flauto
Teresa Vio − Violino
Giovanni Dalle Aste − Viola
Thomas Bulzis − Violoncello
Quintetto in sol minore per flauto, due violini, viola e
violoncello op. 19 n. 2
Allegro con un poco di moto
Minuetto
Quintetto Boccherini
Marco Obersnel − Flauto
Giada Visentin − Violino
Felipe José Kopušar Prenz − Violino
Sara Zoto − Viola
Sinem Karasu − Violoncello
Trio Doppler
Milica Tomić − Flauto
Daniela Petkoska − Flauto
Sladjana Aćimović − Pianoforte
Robert Schumann
(1810 – 1856)
Phantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73
Zart und mit Ausdruck
Lebhaft, leicht
Rasch und mit Feuer
Sinem Karasu − Violoncello
Nicola Losito − Pianoforte
Pëtr Il'ič Čajkovskij
(1840 – 1893)
dalle Sette Romanze op. 47
n. 1 - Se avessi saputo
n. 2 - Dolcemente lo spirito si levò al cielo
n. 4 - Dormi, amico infelice
Alina Tabolina − Soprano
Hiromi Arai − Pianoforte
Aram Il'ič Chačaturjan
(1903 – 1978)
Trio per violino, clarinetto e pianoforte (1932)
Andante con dolore
Allegro
Moderato, Prestissimo
PROGRAMMA
Franco Margola
(1908 – 1992)
Rigoletto Fantasie, su temi di Giuseppe Verdi per
due flauti e pianoforte op. 38
Trio Joyce
Snežana Aćimović − Violino
Maria Bertós − Clarinetto
Hiromi Arai − Pianoforte
NOTE DI SALA
L'itinerario musicale del concerto ci conduce attraverso vari aspetti della musica da camera, da quella per
gruppi senza pianoforte a quella in cui lo strumento a tastiera occupa invece una parte rilevante. Dall'atmosfera visionaria, a volte diafana a volte ironica, dei Quattro episodi per flauto e chitarra di Franco Margola, si passa ai contrasti timbrici novecenteschi della Serenata del compositore svizzero Willy Burkhard.
Al grande repertorio cameristico appartiene il Quartetto KV 285a per flauto e archi di Wolfgang Amadeus
Mozart, secondo di una serie di quattro composizioni dedicate dal genio salisburghese, allora ventunenne,
a questa particolare formazione. È un brano in due soli movimenti, che riluce di una solarità musicale
gradevole, caratteristica dello stile galante. Di carattere drammatico è invece il Quintetto op. 19 n. 2 per
flauto e archi di Luigi Boccherini, non a caso scritto nell'espressiva tonalità di sol minore, anch'esso in due
movimenti, con un dinamico Allegro iniziale al quale si contrappone un Minuetto, che si ammanta nel Trio
di un fugace attimo di serenità. I fratelli Franz e Karl Doppler furono tra i massimi virtuosi del flauto nel
diciannovesimo secolo: applauditi nei principali teatri e salotti europei, i due musicisti composero varie
opere di carattere brillante, tra le quali spicca la Fantasia sul Rigoletto, con mirabolanti variazioni sulle
più celebri arie verdiane. Alla grande tradizione romantica tedesca appartengono i Phantasiestücke op.
73 di Robert Schumann, vero capolavoro di Hausmusik, eseguibili, per espressa indicazione dell'autore,
con tre diverse tipologie di duo, ossia con clarinetto oppure violino o violoncello e pianoforte. La compoI concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Trio Doppler
sizione, divisa in tre movimenti, accelera progressivamente il ritmo della scrittura, passando dal lirismo
iniziale alla successiva tensione, per giungere allo slancio del finale, in una sapiente contrapposizione dei
due strumenti coinvolti nel dialogo musicale. Nel 1880 Pëtr Il'ič Čajkovskij si dedicò alla creazione di un
gruppo di sette Romanze, tra le quali emergono la prima, la seconda e la quarta, tutte su testo di Aleksej
Konstantinovič Tolstoj. Si tratta di lavori ammantati di suadente espressività, nei quali la parola si fonde
alla perfezione con la melodia e con la profondità della tradizione russa. L'accostamento in trio di violino,
clarinetto e pianoforte è piuttosto inconsueto: le affascinanti soluzioni timbriche che ne scaturiscono offrono lo spunto ad Aram Il'ič Čhačaturjan per una composizione di grande originalità, quale è appunto il
suo Trio, composto nel 1932, in cui riecheggiano spunti melodici della tradizione armena, russa e uzbeka.
Ursă Ćasar e Tarik Kamarić
Quartetto
Ellero, Vio, Dalle Aste, Bulzis
Quintetto Boccherini
Sinem Karasu
Alina Tabolina e Hiromi Arai
Nicola Losito
Trio Joyce
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 5 giugno 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Roberto Di Cecco
Premio "Roberto Di Cecco" 2017
I Edizione
—
Concerto dei vincitori
in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco"
Interpreti e programma saranno resi noti
nello specifico programma di sala
Il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto
Di Cecco", ha indetto un Concorso di esecuzione strumentale riservato a tutti gli studenti dell'Istituto, dedicato alla valorizzazione dei repertori strumentali composti a partire dal secondo
'900 sino alla contemporaneità e finalizzato all'assegnazione di una borsa di studio offerta
dall'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco", che verrà assegnata durante la serata in occasione dell'esibizione dei vincitori.
Nato a Bologna nel 1977 e prematuramente
scomparso nel 2105, è stato compositore,
musicologo e docente di Armonia. Diplomatosi in Chitarra classica presso il Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna con
Armando Cristini, ha studiato Composizione
presso il medesimo Istituto inizialmente con
Bianca Maria Furgeri e successivamente con
Adriano Guarnieri ottenendo il Diploma. Si è
inoltre diplomato in Musica corale e Direzione di coro e in Strumentazione per banda.
Dal 2004 al 2005 ha intrapreso il Biennio di
tirocinio nello stesso Conservatorio partecipando anche al corso di specializzazione in
Composizione con live-electronics di Alvise
Vidolin.
Sue composizioni sono state eseguite in
diversi paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna, Belgio, ecc.) ed ha collaborato, in ambito concertistico, con specialisti
nel campo della musica antica (Francesco
Tasini, Luigi Ferdinando Tagliavini, Hilliard
Ensemble, ecc.) e della musica contemporanea (Annamaria Morini, Enzo Porta, Riccardo
Piacentini, Alessandro Solbiati, ecc.). All'estero ha affiancato sempre in ambito compositivo l'attività musicologico-didattica di
studiosi quali Susan F. Weiss (Johns Hopkins
University - Maryland), Russell E. Murray
(University of Delaware), Joel Hoffmann
(Cincinnati University) ed altri. Ha collaborato con riviste musicologiche e filosofiche su
temi storici e contemporanei dell'estetica,
della filosofia della musica, della filosofia
della scienza e delle scienze dell'arte. Ha
collaborato in campo concertistico e musicologico con l'Accademia Filarmonica e la
Fondazione CARISBO di Bologna, il Ravenna
Festival, il Teatro dell'Opera di Roma e varie
altre associazioni concertistiche e centri di
studio.
È stato docente di Armonia presso il Conservatorio "O. Respighi" di Latina, l'I.S.S.M.
"G. Verdi" di Ravenna ed il Conservatorio "G.
Tartini" di Trieste.
NOTE DI SALA
Un estratto dalla prefazione di un volume di Armonia scritto da Roberto Di Cecco per i suoi allievi:
«...quando una dissonanza si manifesta (momento cosiddetto della "percussione"), il senso d'instabilità dato
da questo urto spinge il nostro intelletto a cercare un appoggio, una distensione. Tutto ciò mette in luce dunque la dimensione dinamica della musica: un moto in avanti in attesa del momento della risoluzione della
tensione, una dissonanza che ricerca la consonanza, un'instabilità che ricerca stabilità e distensione. È la
dissonanza dunque la forza propulsiva del discorso musicale: una successione di consonanze sarebbe insopportabilmente statica e priva d'ogni interesse intellettuale, poiché priva di qualsiasi aspettativa. Sono
queste aspettative che devono essere rese palesi alla coscienza, alla vostra coscienza: in quel momento le
note assumeranno movimento autonomo ed il fluire musicale la massima naturalezza.
Pare illuminante il parallelo: perché il comfort sfugge ogni moto, senza con questo iniziare la ricerca. [...]
poco importa che si parta dal moto per giungere alla ricerca o viceversa: perché solo il moto produce ciò
che potremmo davvero chiamare "educazione", istruzione completa, insomma cultura». (Roberto Di Cecco)
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Serenata
—
Tartini Guitar Duo: Pier Luigi Corona – Chitarra
Sandro Torlontano – Chitarra
PROGRAMMA
Ferdinando Carulli
(1770 – 1841)
Serenata n. 1 op. 96 in la maggiore
Largo Maestoso
Allegro moderato
Larghetto
Finale
Mauro Giuliani
(1781 – 1829)
Variazioni concertanti op. 130
Mauro Giuliani
(1781 – 1829)
"Il Barbiere di Siviglia"
Sinfonia nell'opera "Elisabetta" di G. Rossini
Andante Maestoso
Allegro vivace
Enrique Granados
(1867 – 1916)
Intermedio (dall'opera "Goyescas")
Danza Española n. 6 "Rondalla Aragonese"
Isaac Albeniz
(1860 – 1909)
Castilla "Segudillas" (dalla "Suite Española" op. 47)
Tango op. 165 n. 2
Manuel de Falla
(1876 – 1946)
La vida breve
NOTE DI SALA
La Serenata op. 96 di F. Carulli esprime un forte senso timbrico di sapore orchestrale. Nel suo classicismo
schietto e armonioso l'autore riesce a creare un clima di idilliaca e sobria eleganza.
Ben diversa è la personalità artistica di Mauro Giuliani: prorompente ed esuberante.
Il Maestro pugliese attinge a piene mani dal repertorio del suo referente culturale Gioachino Rossini. Nel
Barbiere di Siviglia il virtuosismo chitarristico ed il bel canto si dispiegano in una perfetta armonia creando
un'opera mimetico-imitativa tipica della parafrasi. Grazie alla genialità dell'autore, l'atmosfera che ne deriva è di seducente bellezza e profonda espressività. Nelle Variazioni op. 130 siamo di fronte ad una tipica
composizione salottiera e virtuosistica del primo ottocento, ma anche in quest'opera Giuliani riesce a far
volare alta la propria espressività, soprattutto nell'intensa variazione in tonalità minore.
Con Granados, Albeniz e De Falla siamo in presenza della triade per eccellenza di compositori spagnoli a cavallo tra il XIX e XX secolo. Le opere proposte sono trascrizioni da brani pianistici (Castilla, Tango,
Rondalla Aragonese) e brani tratti da opere teatrali, quali l'Intermedio (originariamente un intermezzo per
violoncello e orchestra dall'opera Goyescas) e la Vida Breve, una trascrizione tratta dall'opera in un atto di
Manuel De Falla, dal forte sapore verista.
Pier Luigi Corona
Nato a Roma, ha iniziato gli studi musicali
con i maestri Mario Cerquozzi e Sergio Notaro. Successivamente si è perfezionato con
Julian Bream ed Oscar Ghiglia, del quale è
stato allievo per tre anni presso l'Accademia
Musicale Chigiana di Siena, ottenendo tre
Diplomi di Merito. Ancor prima di diplomarsi
in chitarra con il massimo dei voti e la lode,
ha iniziato giovanissimo un'intensa attività
concertistica. Come solista si è esibito con
varie orchestre, quali l'Orchestra della RAI
di Roma, la Filarmonica di Udine, il Laboratorio Ensemble, l'International Chamber
Orchestra, l'Orchestra di Treviso, l'Orchestra
"F. Busoni" e l'Orchestra della Radio-Televisione di Tirana. È stato invitato ad esibirsi in
prestigiosi Festivals Internazionali quali: il
Festival di Salisburgo, di Lubiana, Zagabria,
Bucarest, Bitola (Macedonia), Apollonia (Albania), Dolny Kubin (Slovacchia), Bar (Montenegro). Ha tenuto concerti in importanti
sedi concertistiche italiane e straniere, tra
queste ultime da citare i recitals a New York,
Boston, Washington, Buenos Aires, La Plata,
Mar del Plata, Madrid, Barcellona, Siviglia,
Cordoba, Malaga, Huelva, Praga, Brno, Bruxelles, Vienna, Klagenfurt, Colonia, Monaco
di Baviera, Lussemburgo, Tripoli, Nairobi,
Cork (Irlanda), Helsinky, per un totale di 20
paesi esteri. Tiene regolarmente master
classes in Italia ed all'estero; ultimamente è
stato invitato al CIT di Cork (Irlanda) e all'Accademia Sibelius di Helsinky. Dal 2004 è so-
lista della "Gorizia Guitar Orchestra" con la
quale ha compiuto diverse tournée (Austria,
Slovacchia, Repubblica Ceca, Montenegro)
ed ha inciso un CD dedicato ai famosi concerti di Joaquín Rodrigo: Fantasia para un
gentilhombre e Concierto de Aranjuez. Per la
casa discografica R.S. ha registrato l'opera
completa per chitarra di Joaquín Turina e
opere di Manuel Maria Ponce. Ha registrato
per la RAI, la BBC, la Radiotelevisione Tedesca, Radio Capodistria, la Radiotelevisione
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Slovena e la Radiotelevisione Albanese.
È vincitore di primi premi in Concorsi Nazionali ed Internazionali e di premi relativi alla
sua attività concertistica. Dal 1986 è docente
al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e successivamente titolare di cattedra nel 1994,
anno nel quale risulta vincitore del Concorso Nazionale per titoli ed esami per l'insegnamento nei Conservatori (quarto classificato su oltre ottocento iscritti).
Suona su una chitarra "Renato Barone" del
2007.
Sandro Torlontano
Considerato uno dei maggiori talenti della
sua generazione, è stato invitato dalle più
prestigiose istituzioni concertistiche esibendosi nei più importanti teatri italiani oltre
che in Europa (Germania, Francia, Spagna,
Svizzera, ex Yugoslavia, Portogallo, Turchia)
e negli Stati Uniti, dove al suo debutto nel
2001, in seguito al grande successo ottenuto, è stato per quattro anni regolarmente
ospite del "Newport Music Festival". Si è
esibito in Duo con la violinista Reiko Watanabe (premio "Paganini") e in ensemble con
Andrea Bocelli e Noà. Ha inoltre collaborato
come solista con varie orchestre e gruppi da
camera, fra cui l'Orchestra dell'Accademia di
Santa Cecilia di Roma, sotto la direzione di
Miu Wu Chung, Luis Bacalov, Daniele Gatti,
suonando nel 2000 alla presenza del Papa
San Giovanni Paolo II. Ha partecipato con i
Solisti Aquilani all'esecuzione in prima nazionale dell'opera "Maria de Buenos Aires"
di Astor Piazzolla, di cui ha inoltre curato,
per il Teatro Stabile di Messina, gli arrangiamenti per chitarra delle musiche di scena
per la rappresentazione dell'"Enrico IV" di
L. Pirandello; spettacoli rappresentati successivamente per oltre 230 repliche nei più
importanti teatri italiani. Ha registrato per
la RAI, Mediaset, SAT2000, Catalunja Radio
(Spagna), Dayton Public Radio, WGBH (USA),
RTS (Serbia); ha inciso per la Dynamic e Videoradio; ha effettuato revisioni di opere
contemporanee per chitarra ed è stato invitato a far parte della giuria in concorsi nazionali ed internazionali. Ha ottenuto diversi
Primi premi assoluti in concorsi nazionali
ed internazionali (alcuni presieduti da insigni musicisti quali Goffredo Petrassi, Franco
Donatoni, Angelo Gilardino); nel 1994 è risultato vincitore del Concorso indetto dal MIUR
(Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) per l'insegnamento nei Conservatori italiani, classificandosi al terzo posto su oltre
ottocento partecipanti su scala nazionale.
È stato docente nei Conservatori "S. Pietro
a Majella" di Napoli, "U. Giordano" di Foggia e "B. Marcello" di Venezia. Attualmente è
titolare della cattedra di Chitarra al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Suona su una
chitarra "Lorenzo Frignani" del 2013.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 19 giugno 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
El canto de la noche
NOTE DI SALA
Il GPT cerca sempre di ampliare il proprio repertorio e, come avviene da sedici anni, dimostra il lavoro
svolto durante l'anno di studio. Il programma inizia con il Concerto per vibrafono di Nathan Daughtrey,
composto nel 2010 ed ispirato a due poemi opposti di Pablo Neruda che rappresentano la notte e il giorno.
Segue la Suite en concert del compositore francese Andrè Jolivet scritto nel 1965, in cui il flauto è lo strumento solista; quindi Spain di Chick Corea composto nel 1971, basato sul secondo movimento del famoso
Concerto di Aranjuez di Joaquin Rodrigo, ed eseguito con il vibrafono solo. L'ultimo brano di Fabián Pérez
Tedesco, Bolgia (2015), composto specificatamente per il 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri.
È una visione dell'VIII Bolgia dell'VIII cerchio (Malebolge), in cui sono puniti i consiglieri fraudolenti; un
quartetto vocale e due voci recitanti declamano l'intero VIII canto.
GPT in concerto
—
Gruppo Percussioni Trieste
Direttore: Fabián Pérez Tedesco
PROGRAMMA
Nathan Daughtrey
(1975)
Concerto per vibrafono
El canto de la noche
La luz encantada
Marco Viel - Vibrafono
André Jolivet
(1905 – 1974)
Suite en concert pour flûte et percussion
(Concerto pour flûte n. 2)
Modéré - Frémissant
Stabile
Hardiment
Calme - Véloce - Apaisé
Bayarma Rinchinova - Flauto
Chick Corea
(1941)
Spain
Fabián Pérez Tedesco
(1963)
Bolgia
(per quartetto vocale, voci recitanti, violino, pianoforte,
15 percussioni e live electronics)
Serena Arnò - Soprano
Dragana Paunovity - Contralto
Yaoguang Hou - Tenore
Hao Wang - Baritono
Voci recitanti: Umberto Bassi, Giulia Diomede,
Mirko Soldano, Daria Ivana Vitez
Diana Pérez Tedesco - Violino
Alberto Olivo - Pianoforte
GPT - Gruppo Percussioni Trieste
Giannino Barizza, Ivan Boaro, Marko Bulajich,
Mila Comel, Pierluigi Corvaglia, Lorenzo Dari,
Lorenzo Elia, Luca Gobbato, Marco Mauri,
Alessio Morpurgo, Vito Muzević,
Francesco Neri, Nicola Pisano, Tina Renar,
Mitja Tavcar, Marco Viel, Leonardo Zamparini.
Formato dagli allievi dei corsi superiori delle
classi di Strumenti a percussione del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, nasce sotto
la guida di Fabián Pérez Tedesco nell'ambito
della programmazione del corso di Musica
d'insieme per Strumenti a percussione. Il
Gruppo si pone come obiettivo la conoscenza e l'approfondimento interpretativo
del repertorio d'insieme; repertorio che,
in questi anni di attività, si è arricchito con
l'inserimento di moltissimi brani originali e
di numerosi arrangiamenti. Ha inoltre al suo
attivo diverse prime esecuzioni assolute di
vari compositori contemporanei.
Si è presentato in pubblico per la prima volta a Buttrio (UD) e successivamente si è esibito a Trieste per l'Università e per l'ERDISU,
al Teatro Romano, al Teatro "G. Verdi", nella
Sala De Banfield-Tripcovich, in Piazza della
Borsa, al Teatro Miela, al "Magazzino 26" del
Porto Vecchio per la Biennale d'arte Friuli
Venezia Giulia. Si è esibito inoltre per i seguenti importanti festivals: Mittelfest di Cividale del Friuli, Nei Suoni dei Luoghi, Festival
Satie. Ha suonato anche al Teatro Savoia di
Campobasso, al Palazzo "J. Peri" di Reggio
Emilia, al Teatro Modena di Palmanova, nella Sala Consiliare di Venzone (UD), in Piazza
del Popolo a Sacile (PN) e in altre città e località quali Gorizia, Asolo, Sagrado, ecc...
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 26 giugno 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Miniatures
—
Tarik Tamarić – Chitarra
PROGRAMMA
Mauro Giuliani
(1781 – 1829)
Rossiniana n. 5 op. 123
Joaquín Rodrigo
(1901 – 1999)
Tres Piezas Españolas
Fandango
Passacaglia
Zapateado
Fikret Amirov
(1922 – 1984)
6 Miniatures
Agustín Barrios Mangoré
(1885 – 1944)
Un sueño en la floresta
Miguel Llobet
(1878 – 1938)
Variaciones sobre un tema de Sor - op. 15
Tarik Tamarić
Nato nel 1994 a Gračanica (Bosnia-Erzegovina) ha intrapreso lo studio della chitarra nella scuola primaria musicale distinguendosi
subito per l'eccellenza nei risultati scolastici
tanto da essere nominato "Miglior studente
della generazione" alla fine della scuola primaria. Ha proseguito lo studio della chitarra
classica al Liceo musicale di Tuzla con Predrag Stanković. Ha partecipato a molti concorsi nazionali ed internazionali ottenendo
diversi riconoscimenti: Primo premio al Festival Internazionale di Chitarra di Sarajevo
(SIGF) nel 2015, tre Primi premi nelle Competizioni Federali, secondo premio al Festival
di Chitarra Banja Luka (2013), quarto posto
e finalista al Festival della Chitarra di Omiš
(Croazia) nel 2014. Inoltre, come componente del "Sarajevo Guitar Quartet" ha ricevuto
il Primo premio nella Competizione Internazionale di Chitarra del Montenegro nel 2016,
un premio speciale nella Competizione Federale, il Primo premio nuovamente al Festival Internazionale di Chitarra di Sarajevo
(SIGF) nel 2015, e il terzo premio al Festival
di Chitarra di Omiš (Croazia). Si è perfezionato con importanti e qualificati chitarristi
e maestri (A. Swete, M. McAllister, S. Tošić,
M. Brčić, S. Redžić, D. Ivanović, B. Tešić, M.
Grgić, D. Karajić e P. L. Corona). Ha tenuto
molti concerti, sia come solista che come
camerista, in Bosnia-Erzegovina, Croazia,
Serbia, Montenegro e Italia. È iscritto al quarto
anno di Chitarra classica all'Accademia di
Musica di Sarajevo nella classe di Đani Šehu
ed attualmente, tramite il progetto europeo
Erasmus, è studente presso il Conservatorio
"G. Tartini" di Trieste nella classe di Pier Luigi
Corona.
NOTE DI SALA
Il programma presentato è un'ideale excursus di alcune tra le pagine più significative per chitarra del XIX
e XX secolo. Mauro Giuliani nella Rossiniana op. 123 dichiara tutto il suo amore per il bel canto rossiniano,
in un'opera che rappresenta nella sua struttura rapsodica una delle più alte vette della creatività del
compositore pugliese.
Con Joaquin Rodrigo, vera e propria icona della musica spagnola del XX secolo, siamo di fronte ad un
capolavoro assoluto con i Tres Piezas Españolas, brani accattivanti per la loro cifra ritmica e virtuosistica ma
anche per le squisite invenzioni tematiche.
Di Fikret Amirov, compositore russo meno noto ma con una solidissima carriera alle spalle, siamo alla
presenza di un vero e proprio adattamento dal pianoforte alla chitarra, tuttavia la trascrizione mantiene
inalterata la grande forza espressiva dell'opera con la prorompente ritmicità della musica slava e con
profonde ed apollinee accensioni liriche.
Con il bellissimo Un sueño en la floresta siamo alla presenza di un brano con le forti connotazioni tardo
romantiche, nel quale Barrios dispiega la sua meravigliosa e toccante cantabilità.
In Miguel Llobet il tributo alla forma del tema e variazioni della follia di Spagna è solo apparente. Nel
compositore catalano l'esigenza primaria è costituita da un omaggio schietto e brillante al virtuosismo
paganiniano, i riferimenti al capriccio 24 del grande genovese sono piuttosto evidenti segnatamente nella
parte finale dell'opera.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Lunedì 3 luglio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Jazz ~ L'arte dell'improvvisazione
NOTE DI SALA
Il programma esprime il lavoro svolto dalla Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" durante l'anno
accademico e verte sul repertorio composto da jazzisti italiani. Sono stati scelti dei brani scritti da alcuni
musicisti ritenuti particolarmente interessanti, al di là delle divisioni di genere: Enrico Rava, Paolo Botti,
Roberto Cecchetto, Ettore Fioravanti, Stefano Battaglia, Antonello Salis, Paolo Fresu e altri. Si è cercato così di
personalizzare queste composizioni (ogni brano è stato ri-arrangiato dagli studenti stessi) contaminandole
con altri linguaggi musicali (il pop, il rock, la musica etnica, la musica contemporanea, ecc.) mantenendone
però inalterato l'atteggiamento creativo ed informale che sta alla base della tradizione jazzistica.
—
Orchestra Laboratorio 5.0
Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Flavio Zanuttini – Tromba
Efrem Scacco – Chitarra elettrica
Bruno Muzzin – Chitarra elettrica
Piero Iuretig – Chitarra elettrica
Giovanni Gregoretti – Basso elettrico
Alessandro Masau – Batteria
PROGRAMMA
Paolo Botti
Prima che torni
Aldo Romano
(1941)
Pasolini
Paolo Fresu
(1961)
Walkabout
Roberto Cecchetto
(1965)
Inside View
Enrico Rava
(1939)
Theme for Jessica Tatum
Paolo Botti
Aprile al Trotter
Enrico Rava
(1939)
Tango for Vasquez y Pepita
Enrico Pieranunzi
(1949)
Canto nascosto
Roberto Cecchetto
(1965)
Hungry and Foolish
Orchestra Laboratorio 5.0
Questo ensemble è stato formato da Giovanni Maier, docente di Musica d'Insieme Jazz al
Conservatorio "G. Tartini", per approfondire
le modalità di composizione, arrangiamento ed esecuzione all'interno di un gruppo
di medio organico, nel quale non sono presenti delle sezioni orchestrali di strumenti
omogenei come nelle Big Band (nelle quali
è necessario talvolta sacrificare almeno un
poco le proprie peculiarità espressive per
raggiungere una certa omogeneità di suono), ma dove ogni musicista deve invece
contribuire con la propria personalità alla
creazione del suono collettivo del gruppo.
I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017
Organigramma
PRESIDENTE
Lorenzo Capaldo
DIRETTORE
Roberto Turrin
DIRETTORE VICARIO
Stefano Procaccioli
Strumenti armonici
Fabrizio Del Bianco
CONSIGLIO ACCADEMICO
Nuovi linguaggi, percussioni e
tecnologie musicali
Pietro Polotti
Componenti designati
dal Collegio dei professori
Nicola Buso
Sergio Lazzeri
Adriano Martinolli
Sinead Nava
Sandro Torlontano
Marco Maria Tosolini
Teresa Maria Trevisan
Maria Rita Verardi
Componenti designati
dalla Consulta degli studenti
Marko Andrija Bulajich
Matjaž Zobec
COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI
Canto, coralità e teatro musicale
Gualtiero Lo Nigro
Didattica della musica e dello strumento
Cristina Fedrigo
Direzione d'orchestra,
musica da camera e d'insieme
Romolo Gessi
Strumenti a fiato
Massimiliano Morosini
Strumenti ad arco
Pietro Serafin
Teoria della musica, armonia, analisi,
musicologia
Enrico Perrini
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Esperto designato dal Ministero
Domenico Balzani
Componente designato
dal Consiglio accademico
Stefano Procaccioli
Direttore amministrativo
Francesco Gabrielli
DELEGATI DALLA DIREZIONE PER
LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO
Direttore di ragioneria
Serena Trocca
Coordinamento della didattica
e servizi agli studenti
Silvia Tarabocchia
Collaboratori
Rossella Lucchini
Coordinamento e programmazione
delle attività di produzione artistica
Andrea Amendola
Realizzazione e organizzazione
delle attività di produzione artistica
Rita Susovsky
Coordinamento e realizzazione
del programma "Erasmus+"
e relazioni internazionali
Roberto Turrin (ad interim)
Coordinamento, aggiornamento e
sviluppo dei servizi informatici d'istituto
Massimo Parovel
Personale tecnico
Alessandro Capuzzo, Isabella Cecotti,
Cristina Costanzo, Filomena Mangiafave,
Martina Marin, Salvatore Napolano,
Marzia Opassich, Sabrina Penzo,
Lucia Prato, Claudia Radivo,
Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat,
Boris Suspize, Maurizio Wallner
Collegio dei revisori
Carla Casolaro
Maria Antonietta Scalera
Assistenti
Massimo Bianco
Giovanna Bordin
Federica Cecotti
Kristian Franzil
Martina Furlanich
Giulia Piccini
Katia Salvato Rota
Paola Trevisan
Consulta degli studenti
Marko Andrija Bulajich
Wang Hao
Felipe Josè Kopušar Prenz
Michela Sabadin
Matjaž Zobec
RSU
Margherita Canale
Martina Furlanich
Massimiliano Morosini
DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE
(al 9 gennaio 2017)
Accompagnamento pianistico
Fabrizio Del Bianco
Silvio Sirsen
Silvano Zabeo
Arpa
Nicoletta Sanzin
Batteria e percussioni jazz
Stefano Peretto
Direzione di coro e composizione corale
Adriano Martinolli
Direzione d'orchestra
Elisabetta Maschio
Direzione di coro e repertorio corale
per Didattica della musica
Romano Vettori
Bibliografia e biblioteconomia musicale
Paolo Da Col
Elementi di composizione
per Didattica della musica
Stefano Bellon
Canto
Cinzia De Mola
Rita Susovsky
Esecuzione e interpretazione
della musica elettroacustica
Nicola Buso
Canto jazz
Francesco Forges-Davanzati *
Esercitazioni corali
Gualtiero Lo Nigro
Chitarra
Pier Luigi Corona
Sandro Torlontano
Andrea Vettoretti
Esercitazioni orchestrali
Stojan Kuret
Chitarra jazz
Riccardo Chiarion
Clarinetto
Elena Ferrofino
Domenico Foschini
Clavicembalo e tastiere storiche
Paola Erdas *
Composizione
Filippo Del Corno
Fabio Nieder
Fagotto
Sergio Lazzeri
Fisarmonica
Corrado Rojac
Mikela Ursič *
Flauto
Pierluigi Maestri
Giuseppina Mascheretti
Luisa Sello
Flauto dolce
Stefano Casaccia
Composizione musicale elettroacustica
Paolo Pachini
Informatica musicale
Pietro Polotti
Ernest Cosenza *
Contrabbasso
Stefano Sciascia
Lettura della partitura
Daniele Proni
Contrabbasso jazz
Giovanni Maier
Multimedialità
Stefano Bonetti
Corno
Imerio Prina Tagliaferri
Musica d'insieme per strumenti a fiato
Giuseppe Falco
Musica d'insieme per strumenti ad arco
Fabio Pirona
Musica da camera
Alessandra Carani
Fedra Florit
Romolo Gessi
Paola La Raja
Oboe
Pietro Milella
Organo
Giuliana Maccaroni
Wladimir Matesic
Pedagogia musicale
per Didattica della musica
Cristina Fedrigo
Pianoforte
Giuseppe Albanese
Paolo Bidoli
Tiziana Bortolin
Claudio Crismani
Massimo Gon
Irene Gratton
Maria Letizia Michielon
Alessandro Paparo
Gianluigi Polli
Teresa Maria Trevisan
Maria Rita Verardi
Flavio Zaccaria
Storia della musica
per Didattica della musica
Margherita Canale
Strumenti a percussione
Ivan Mancinelli
Giorgio Ziraldo
Fabián Pérez Tedesco *
Tecniche di consapevolezza
ed espressione corporea
Domenica Di Vittorio *
Teoria dell'armonia e analisi
Massimo Parovel
Stefano Procaccioli
Dario Regattin
Teoria e tecnica
dell'interpretazione scenica
Rosalba Trevisan
Teoria, ritmica e percezione musicale
Roberto De Nicolò
Marco Feruglio
Enrico Perrini
Vittoriano Vinciguerra
Giuseppe Zudini
Tromba
Massimiliano Morosini
Tromba jazz
Flavio Davanzo *
Pianoforte jazz
Matteo Alfonso
Trombone
Mauro Ferrari
Pratica della lettura vocale
e pianistica per Didattica della musica
Patrizia Tirindelli
Viola
Andrea Amendola
Maurizio Malaridotti
Pratica e lettura pianistica
Paolo Chiarandini
Dimitri Romano
Silvia Tarabocchia
Michela Urdido
Violino
Massimo Belli
Diana Mustea
Giancarlo Nadai
Sinead Nava
Paolo Rodda
Lucio Degani *
Saxofono
Massimiliano Donninelli
Saxofono jazz
Klaus Gesing
Storia della musica
Giulio Aldo D'Angelo
Marco Maria Tosolini
Violoncello
Pietro Serafin
Cristina Nadal *
* a contratto
Accesso
ai concerti
La serie di manifestazioni di cui
al presente programma, rientra
nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte
integrante del Progetto d'Istituto.
Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il
pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente
il concerto presso la portineria
del Conservatorio.
T. +39 040 6724911
Info: www.conts.it
Le registrazioni dei concerti sono
effettuate per uso didattico e di
documentazione dagli studenti
della Scuola di Musica e Nuove
Tecnologie del Conservatorio.
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