Divulgando Srl - Trieste I concerti del conservatorio Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it primavera_estate 2017 Programma primavera_estate 2017 Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30 OM ~ Armonia dell'universo Yung Chiao Wei – Contrabbasso Stefano Sciascia – Contrabbasso Mercoledì 3 maggio 2017 – ore 20.30 Après une lecture de Liszt Giuseppe Albanese – Pianoforte Mercoledì 10 maggio 2017 – ore 20.30 Premio "Lilian Caraian" XXXI Edizione – Flauto Concerto dei vincitori Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.00 Cantus Dei Gloriae Organi, suoni e voci della città di Trieste Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro Riccardo Cossi – Organo Wladimir Matesic – Organo Kevin Reginald Cooke − Contrabbasso Collaborazione musicale: Nicola Colocci Direttore: Rita Susovsky I concerti si terranno nella Sala Tartini Il concerto del 19 maggio si terrà nella Cattedrale di San Giusto alle ore 20.00 Programma Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30 1917 - 2017 ~ Omaggio a Ugo Amendola Andrea Virtuoso − Pianoforte Kostandin Tashko − Pianoforte Giada Visentin − Violino Llambi Cano − Pianoforte Luca Chiandotto − Pianoforte a cura del Dipartimento di Strumenti armonici del Conservatorio "G. Tartini" Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30 Percorsi cameristici a cura del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme del Conservatorio "G. Tartini" primavera_estate 2017 Lunedì 19 giugno 2017 – ore 20.30 El canto de la noche GPT in concerto Gruppo Percussioni Trieste Direttore: Fabián Pérez Tedesco Lunedì 26 giugno 2017 – ore 20.30 Miniatures Tarik Tamarić – Chitarra Lunedì 3 luglio 2017 – ore 20.30 Jazz ~ L'arte dell'improvvisazione Lunedì 5 giugno – ore 20.30 Premio "Roberto Di Cecco" 2017 I Edizione Concerto dei vincitori in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco" Orchestra Laboratorio 5.0 Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste Flavio Zanuttini – Tromba Efrem Scacco – Chitarra elettrica Bruno Muzzin – Chitarra elettrica Piero Iuretig – Chitarra elettrica Giovanni Gregoretti – Basso elettrico Alessandro Masau – Batteria Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30 Serenata Tartini Guitar Duo: Pier Luigi Corona – Chitarra Sandro Torlontano – Chitarra I concerti si terranno nella Sala Tartini Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30 Sala Tartini OM ~ Armonia dell'universo — Yung Chiao Wei – Contrabbasso Stefano Sciascia – Contrabbasso PROGRAMMA Yan-Jun Hua (1893 – 1950) Reflection of Moon on Lake Erquan per contrabbasso solo Yung Chiao Wei Stefano Sciascia (1960) Mantra 22.22 per 6 contrabbassi Stefano Sciascia Yung Chiao Wei Adalberto Ambotta Kevin Reginald Cooke Davide Mezei Andrea Resce NOTE DI SALA La sillaba sacra OM, compare all'interno del corpus teologico delle due più grandi religioni indiane: l'induismo e il buddhismo; è presente inoltre nel jainismo ed ha un ruolo di grande importanza anche nella tradizione dello yoga. Il suo principale significato si riferisce al principio divino che dimora in ogni essere senziente. OM deriva dalla contrazione delle sillabe A - U - M, che per gli induisti corrisponde ai tre stati di coscienza connessi all'esperienza umana: sonno, sogno e sonno profondo. Per i buddhisti invece le tre sillabe corrispondono all'essenza di corpo, parola e mente della divinità. OM è quindi anche l'origine di ogni suono esistente nell'universo e viene considerato come la somma e la sostanza di tutti i suoni che può produrre l'apparato vocale di un essere umano. "Per gli orientali il suono sacro per eccellenza è OM. Ha un potere tale che è in grado, da solo, di indurre la serie di trasformazioni che portano al nirvana. Non occorre aggiungere altre modulazioni, perché è il suono perfetto, il mantra supremo. OM è in armonia con il suono emesso dall'universo, per alcuni è quel suono stesso, o la sua eco. Grazie ad esso l'uomo vive in comunione con il cosmo." (Alfred Tomatis) Yung Chiao Wei È stata la prima donna contrabbassista a sostenere un recital solistico alla Carnegie Hall di New York. Al suo debutto ha ottenuto enormi consensi ed il critico Anthony Aibel, della New York Concert Review Inc., ha così commentato: "Non esistono contrabbassisti con grande abilità tecnica e musicalità sublime, a parte alcune eccezioni come il leggendario Gary Karr, Eugene Levinson della New York Philarmonic e ora Yung-Chiao Wei, una giovane talentuosa contrabbassista di Taiwan. È fenomenale." Inoltre della sua esecuzione della Sonata in la minore di Schubert "L'Arpeggione", Aibel ha affermato che "le sfumature del suono del contrabbasso sono difficili da ottenere, ma Wei suona con una ricchezza di dinamiche, colori ed espressioni che raramente, se non forse mai, si sentono da un contrabbasso." Yung-Chiao Wei è stata inoltre premiata da The Miami Herald come "Un talento speciale – da pianista vincitrice di concorsi a virtuosa del contrabbasso". Grazie alla sua sensibilità musicale, accompagnata da una tecnica "mozzafiato" e da una grande personalità, unisce a delle incredibili performance sullo strumento una magica presenza scenica. Ha suonato nelle più grandi sale da concerto del mondo, in prestigiosi festivals ed ha tenuto numerose master classes e recitals nelle più importanti scuole di musica dei quattro continenti: Carnegie Hall, Davis Hall, Jordan Hall, Isabella Stewart Garden Museum, Ozawa Hall, Lincoln Center, Alice Tully Hall, National Concert Hall (Taiwan), Izuminomori Hall (Giappone) ecc... Dal 2000 è docente di Contrabbasso alla Louisiana State University di Baton Rouge, USA. La sua incisione del concerto cinese per violino "Butterfly Lovers" e quella della I Sonata per violoncello di Brahms sono pubblicate dalla casa discografica Centaur Records. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Mercoledì 26 aprile 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Stefano Sciascia Inizia lo studio del contrabbasso all'età di sedici anni. Molto presto comincia a collaborare con le orchestre della Rai di Torino, con i Solisti Veneti di Claudio Scimone, con l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, con le quali suona nelle maggiori capitali europee e del mondo. Contemporaneamente si dedica alla ricerca di nuova musica trascrivendola per contrabbasso ed arricchendo così il repertorio solistico per il suo strumento. Ha registrato, come solista, numerosi CD per le case discografiche Rivo Alto di Venezia e la King Records Japan di Tokyo. La Newton Classics ha deciso di ripubblicare i suoi primi CD con distribuzione Naxos Records. Dal giugno 2001 è invitato alle Conventions organizzate dalla I.S.B. (International Society of Bassist) U.S.A.: Butler University-Indianapolis - 2001, Richmond University Virginia - 2003, Western Michigan University Kalamazoo - 2005, Oklahoma City University - 2007, Penn State University Philadelphia - 2009, San Francisco University 2011. Nel 2004 in Giappone ha tenuto una serie di master classes e concerti a Tokyo, Osaka e Kobe. Ha tenuto master classes in Italia, Norvegia (Oslo Academy), Finlandia (Sibelius Academy), Copenhagen (Opera House), Londra (Trinity College), Riga (Latvian Academy), Zagabria (Zagreb Academy), Salisburgo (Mozarteum University), Gerusalemme (Jerusalem Music Academy). Ha pubblicato musica inedita per Ludwin Music U.S.A.. Nell'agosto 2012 ha tenuto un recital alla Copenhagen Opera House durante la European Bass 2012 Convention ed in ottobre dello stesso anno ha suonato la sua composizione "Mantra 22.22" alla Mozarteum University di Salisburgo. Nel giugno del 2013 ha suonato il contrabbasso appartenuto a Sergej Koussevitzky in un recital alla Rochester New York University durante la I SB Convention 2013. Il suo ultimo lavoro discografico è "Soli Deo Gloria" , un CD per Contrabbasso Solo con Suite e Partite di J. S. Bach. Nel settembre 2016 ha tenuto un recital solistico alla Praga Bass 2016 Convention presso l'HAMU Academy. Ha composto la colonna sonora del pluripremiato film "Across the River" di Lorenzo Bianchini proiettato in anteprima al Festival di Taormina nel giugno del 2013. È docente di Contrabbasso al Conservatorio di Musica "G. Tartini" di Trieste. Suona un Contrabbasso Ruggeri del 1700. OM ~ Armonia dell'universo I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Mercoledì 3 maggio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Après une lecture de Liszt — Giuseppe Albanese – Pianoforte PROGRAMMA Franz Liszt (1811 – 1886) Au bord d'une source (da Années de Pèlerinage, Premièr Année. Suisse) Les Jeux d'eaux à la Villa d'Este (da Années de Pèlerinage, Troisième Année) St. François de Paule: marchant sur les flots (da Deux Légendes) Danse des Sylphes (da "La dannazione di Faust" di Berlioz) Isoldens Liebestod (da "Tristano e Isotta" di Wagner) Réminiscences de Norma (da "Norma" di Bellini) NOTE DI SALA Après une lecture de Liszt Il significato di "Dopo una lettura di Liszt" è qui duplice: da un lato si riferisce all'opera del compositore, scaturita a seguito di svariate letture tratte da Schiller, San Giovanni Evangelista, Miscimarra, Goethe, Wagner, Soumet; dall'altro all'insieme dei brani qui presenti che formano uno spaccato della percezione lisztiana della realtà. Nei suoi saggi di estetica musicale, Liszt esprime la sua fede incrollabile nella musica in quanto espressione squisitamente musicale di contenuti umani. Ecco perché ogni singolo pezzo di questo programma contiene in sé e nel suo titolo un riferimento extra-musicale (un paesaggio, un sentimento, una storia, una poesia, un'architettura, ecc.). È il Liszt viaggiatore, primo concertista della storia in senso moderno e autore delle Années de Pèlerinage che, idealmente, narra un'Europa da lui già vissuta come unica grande regione. Con un tale "Virgilio" di visionaria sensibilità, è affascinante scoprire in cosa Liszt trasformi tutto ciò su cui il suo sguardo si posa: la sua "lettura", appunto. Giuseppe Albanese Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo "Fantasia", con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l'opera omnia di Bartók in 32 cd, la sua registrazione (in prima mondiale) del brano "Valtozatok" (Variazioni). Regolarmente invitato da autorevoli ribalte internazionali (il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l'Auditorium Amijai di Buenos Aires; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona) si esibisce per importanti festival quali il Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, il Castleton di Lorin Maazel (USA), l'Internazionale di Brescia e Bergamo, il "MiTo" SettembreMusica, la Biennale Musica di Venezia, oltre al Festival di Colmar (Francia), En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo) e il Tongyeong Festival (Corea). Ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc. In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri (il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Caglia- ri, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell'Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l'Arena di Verona ecc.). Già “"Premio Venezia" 1997 all'unanimità, ha vinto il Primo premio al "Vendome Prize" 2003 (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate): un evento definito da Le Figaro "...il concorso più prestigioso del mondo attuale". Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con tesi sull'Estetica di Liszt) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di "Metodologia della comunicazione musicale" presso l'Università di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Mercoledì 10 maggio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Premio "Lilian Caraian" XXXI Edizione – Flauto — Concerto dei vincitori Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala Alla versatile, originalissima e benemerita artista Lilian Caraian è intitolato il Concorso musicale, dedicato quest'anno al Flauto e giunto alla XXXI edizione. Il concerto dei vincitori renderà dunque omaggio alla polivalente artista, nata a Trieste nel 1914, capace di eccellere nelle arti figurative, in campo musicale e nella poesia, ottenendo significativi risultati e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Diplomata in pianoforte a Trieste nel 1934, Lilian Caraian perfezionò i suoi studi a Roma e a Parigi e fino al 1954 fu insigne concertista a livello internazionale. Dal 1952 iniziò ad insegnare Pianoforte presso il Conservatorio di musica "G. Tartini" di Trieste, impegno che si protrasse fino al 1979. Fu un lascito testamentario di Lilian Caraian a disporre la costituzione, dopo la sua scomparsa, della Fondazione, che ha tuttora lo scopo di incoraggiare e premiare quei giovani che si dimostrino particolarmente meritevoli nelle arti figurative e nella musica. La Fondazione "Lilian Caraian" fu costituita nell'ottobre 1984 e la sua presidenza venne affidata, nel primo ventennio di attività, a Bianca De Rosa Di Giorgio, attualmente è presieduta da Anna Rosa Rugliano e promuove concorsi dedicati sia alla musica che alle arti figurative fin dal 1986. Molti sono stati gli artisti e i musicisti di valore che hanno partecipato alle varie commissioni giudicatrici e numerosissimi i giovani concorrenti premiati dalla Fondazione nel corso dei suoi anni di attività, molti dei quali ormai affermati in campo artistico. Nell'ambito musicale la Fondazione Caraian ha indetto concorsi per pianoforte, flauto, composizione, musica da camera, canto, direzione d'orchestra, pianisti collaboratori e maestri di palcoscenico, chitarra, violino, oboe, clarinetto, fagotto, organo, jazz, percussioni, ottoni, contrabbasso e violoncello. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.00 Cattedrale di San Giusto Cantus Dei Gloriae Organi, suoni e voci della città di Trieste — Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro Riccardo Cossi – Organo Wladimir Matesic – Organo Kevin Reginald Cooke − Contrabbasso Collaborazione musicale: Nicola Colocci Direttore: Rita Susovsky PROGRAMMA César Franck (1822 – 1890) Dextera Domini - FWV 65 per coro, organo e contrabbasso Louis Vierne (1870 – 1937) Messe Solennelle - in do diesis minore op. 16 Kyrie eleison Gloria in excelsis Deo Sanctus - Benedictus Agnus Dei Marco Sofianopulo (1952 – 2014) Victimae Paschali NOTE DI SALA La musica sacra francese riveste un ruolo particolarmente significativo nell'800 grazie ad alcuni compositori che hanno lasciato un segno profondo nel panorama musicale internazionale. Tra questi César Franck, considerato uno tra i più importanti musicisti del XIX secolo. Tra la sua innumerevole produzione di composizioni sacre, si annovera il Dextera Domini per coro, contrabbasso e organo, composto nel 1871 per l'Offertorio della Messa di Pasqua. Questo mottetto riunisce molto bene gli elementi caratteristici della scrittura di Franck: concezione classica della forma, arte del contrappunto e linguaggio armonico in cui il cromatismo ha la sua fonte ispiratrice in Liszt e Wagner. La Messe Solennelle op. 16 di Louis Vierne, importante organista e compositore francese ingiustamente poco conosciuto, rappresenta sicuramente uno dei capolavori della musica sacra di tutti i tempi. Composta tra il 1899 e il 1900 e dedicata a Théodore Dubois, allora direttore del Conservatorio di Parigi, fu scritta in origine per coro e orchestra e, su consiglio di Widor, riadattata per coro e due organi. La prima esecuzione ebbe luogo a Parigi nel 1901 nella Chiesa di Saint Sulpice, con Widor e Vierne ai due organi. Al Grand Orgue sono riservati i passaggi solistici principali e di maggior effetto, all'Orgue du choeur invece sono riservati tutti gli accompagnamenti del coro. Pagina di grande effetto e di impatto sonoro per la presenza di due organi, capace di suscitare sempre una grande emozione all'ascolto. Il programma si conclude con la sequenza pasquale Victimae Paschali, nella splendida versione moderna composta da Marco Sofianopulo, in cui, dopo il canto gregoriano, il coro si espande nell'Alleluja finale, alternandosi a dei brevi interventi dell'organo, e terminando in un'esplosione di suono che rappresenta la gioia della Resurrezione. Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro Formatosi a Trieste nel 1971 per iniziativa di alcuni giovani uniti dall'amicizia e dalla passione per la musica, si è subito distinto all'attenzione del pubblico e della critica sia per l'originalità che per la particolarità del suo repertorio, realizzato anche con la collaborazione di diversi strumenti. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di vita, il Gruppo Incontro ha svolto un'intensa attività concertistica in Italia, Austria, Germania, Belgio, Ungheria, Serbia, Slovenia e Croazia. Ha vinto il Primo premio con lode della giuria al 25 Festival Internazionale di Neerpelt (Belgio). Ha registrato per la RAI, Radio Capodistria, Radio Lubiana, Radio Televisione Belga ed Olandese. Ha inciso cinque CD dedicati ai brani più significativi del suo ampio repertorio che va dal Medioevo ai compositori contemporanei, compresa la canzone d'autore. Di prossima pubblicazione un CD per la casa discografica Tactus dedicato ai compositori contemporanei di musica sacra del territorio. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Venerdì 19 maggio 2017 – ore 20.30 Cattedrale di San Giusto Riccardo Cossi Nato a Trieste, si diploma a pieni voti in Pianoforte sotto la guida di Giuliana Gulli al Conservatorio "G. Tartini" della sua città. Successivamente consegue col massimo dei voti il Diploma Accademico e la Laurea specialistica in Organo e Composizione organistica con Marcello Girotto. Studia inoltre clavicembalo con Giorgio Cerasoli e direzione di coro con Adriano Martinolli. Si perfeziona in organo frequentando corsi tenuti da importanti maestri di fama internazionale: P. Crivellaro, A. Macinanti, F. Bartoletti, D. Oberdörfer, J. Laukvik, L. Lohmann, S. Engen, S. von Kessel, A. Pinas, A. Jacob, R. Antonello, I. Hintsala, M. Schneider. Si perfeziona anche in musica da camera con Mauro Rossi. Svolge intensa attività concertistica in Italia, Austria, Inghilterra, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Serbia, Romania. Diverse opere organistiche sono state da lui eseguite in prima assoluta. Si occupa inoltre di arte organaria attraverso lo studio di trattati storici e fonda nel 2013 l'Accademia Organistica Tergestina, della quale è attualmente direttore artistico, docente e organizzatore di manifestazioni concertistiche. Dirige diverse formazioni corali ed è stato organista per molti anni in alcune importanti chiese della sua città. È organista titolare della Cattedrale di San Giusto e della Cappella Civica di Trieste. Wladimir Matesic È titolare della cattedra di Organo presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e organista co-titolare della Cattedrale di Bologna. Nato a Bologna, dopo avere superato l'esame di Maturità classica con il massimo dei voti, studia Organo, composizione e improvvisazione organistica presso i Conservatori di Piacenza e Bologna e le Musikhochschulen di Freiburg, Luzern e Rotterdam, con i docenti G. Perotti, U. Pineschi, K. Schnorr, Th. Flury e B. Van Oosten. Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI Concorso Organistico Interna- zionale "Rijnstreek" di Nijmegen (Olanda), nel 2001 il Primo premio assoluto al I Concorso Organistico Nazionale "Benedetto XIII" di Gravina in Puglia e il secondo premio al XXIV Concorso Internazionale "V. Bucchi" di Roma (sez. Organo). Nel 2006 ha conseguito la Laurea in D.A.M.S. presso l'Università di Bologna, con una tesi sulla vita e l'opera dell'organista belga J. N. Lemmens. Ha tenuto oltre 350 concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone. Rita Susovsky Nata a Trieste, si è diplomata in Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" con Maureen Jones ed in Canto al Conservatorio "C. Pollini" di Padova, studiando per diversi anni anche Organo e composizione organistica. Dopo aver svolto attività artistica come pianista e direttore di coro, si è dedicata al canto perfezionandosi inoltre con importanti e qualificati docenti a livello internazionale, vincendo alcuni concorsi nazionali ed internazionali e debuttando in teatro nell'opera "Così fan tutte" di Mozart. Successivamente ha cantato in diversi ed importanti teatri lirici italiani ed in prestigiose sedi concertistiche in Italia, Austria, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia, Serbia, Corea e Stati Uniti. Ha registrato più volte per la RAI e per diverse emittenti televisive italiane e straniere, ed ha inciso per la Fonit-Cetra, Ares, Carrara, Warner-Nuova Fonit Cetra. È docente titolare della cattedra di Canto al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e viene chiamata regolarmente a tenere master classes in alcuni tra i più prestigiosi ed importanti Conservatori, Università ed Accademie di musica di Francia, Austria, Inghilterra, Spagna, Estonia, Belgio, Serbia, Turchia e Cina. Per la sua attività artistica e didattica ha ricevuto dal Comune di Trieste il sigillo trecentesco della città. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini 1917 - 2017 Omaggio a Ugo Amendola Due tempi di Sonata per violino e pianoforte (1939) Primo Premio Concorso di Composizione di Bolzano (1940) sezione Violino - Pianoforte Andante largamente Vivace — Giada Visentin − Violino Llambi Cano − Pianoforte a cura del Dipartimento di Strumenti armonici del Conservatorio "G. Tartini" Terza Sonata per pianoforte (1961) Primo Premio Concorso Nazionale Pianistico "Città di Treviso" (1961) Allegro moderato ma con spirito Andante molto moderato quasi adagio Toccata: Allegro con brio PROGRAMMA Ugo Amendola (1917 – 1995) Divertimenti su basso ostinato, per pianoforte (1938 - 39) Preludio Omaggio a Igor Strawinsky Notturno Omaggio a Claude Debussy Marcetta Omaggio a Gabriele Bianchi Valzer Omaggio a Maurice Ravel Finale Omaggio a Gino Tagliapietra Luca Chiandotto − Pianoforte Andrea Virtuoso − Pianoforte Seconda Sonata per pianoforte (1947) Primo Premio Concorso Nazionale C. U. C. di Bolzano (1947) per Musica da camera Allegro con brio Liberamente Andante senza rigore di tempo Vivace Kostandin Tashko − Pianoforte NOTE DI SALA Nei Divertimenti su basso ostinato, originalmente costruiti sulla staticità del do centrale, che costituisce una sorta di fascia ostinata, il pensiero va innanzitutto ai ritmi ossessivi di Stravinskij, alle atmosfere notturne e sinestesiche di Debussy, all'ironia di Gabriele Bianchi, con cui Amendola si diplomerà in composizione nel 1947; non mancano però riferimenti alla sensualità dei valzer raveliani e al virtuosismo tardo romantico di Tagliapietra. Si profila già un intero universo di valori, ancorato alla storia recente e alla identità veneta, ma nello stesso tempo aperto alle linee più moderniste, su cui egli si innesta saldamente. Per Amendola la Sonata rappresentava l'involucro formale più complesso da realizzare; diceva spesso che se per elaborare una fuga è necessario un ferreo mestiere, la sonata richiede una raffinatezza di elaborazione e una fantasia che mettono davvero alla prova il talento del compositore. Affermazione che trova riscontro e fulgido esempio nei sette lavori per pianoforte dedicati a questo genere musicale, esemplari per logica essenzialità, capacità costruttiva, originalità di trasformazione del materiale, maestria contrappuntistica, perizia nella scrittura musicale e immediatezza espressiva: elementi che contribuiscono a porle tra gli esiti più riusciti del suo catalogo. (Letizia Michielon) Vi è una strana sindrome tutta italiana, ancora difficile da abbattere. Quella per la quale, nel Novecento, gli alti profili della composizione sono inequivocabilmente dominati dalla Vienna più colta, dalla Parigi più antiromantica, dall' internazionalismo di altri autori. Così nomi di assoluto valore come Respighi, Casella, Ghedini, Malipiero - per citarne alcuni - vivono in una sorta di "patria secondaria" della grande musica. Non solo questo è un pesante equivoco ma impedisce una lucida visione che ci fa capire come, ad esempio, la poetica compositiva di Ugo Amendola si iscrive in questo novero di eccellenze, in questa traccia ampia e cosmopolita nella quale Venezia e il suo milieu costituisce un primario luogo di creazione. I Due tempi di sonata per violino e pianoforte ci spiegano come il ventiduenne Amendola sviluppi due poetiche diverse e relate ad un tempo. Il primo tempo è tessuto di una materia sonora rarefatta, sognante, carica di un melodizzare avvincente, raffinato che, nel secondo tempo, vola verso maggiori brillantezze virtuosistiche. Così come all'epoca d'oro di Venezia, il compositore colto e sensibile è attratto sia dalla sensiblerie francese che dalla sensucht mitteleuropea. (Marco Maria Tosolini) I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Ugo Amendola Nasce a Venezia il 28 agosto del 1917. Consegue il Diploma in Pianoforte sotto la guida di Gino Tagliapietra, allievo di Ferruccio Busoni; nel 1947 ottiene anche il Diploma in Composizione con Gabriele Bianchi; l'anno seguente quello in Musica corale e direzione di coro con Sante Zanon e infine quello in Direzione d'orchestra nella classe di Nino Sanzogno (disciplina in cui si sarebbe più tardi perfezionato alla scuola di Hermann Scherchen). La sua vita professionale si divide, sin dall'inizio, tra un'intensa attività concertistica (si esibì anche alla Scala di Milano), compositiva e didattica. Fu docente di Composizione al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia e successivamente ne divenne direttore dal 1973 al 1985. Ha ricevuto importanti onorificenze tra cui: Medaglia d'oro del Comune di Venezia quale riconoscimento per il premio conseguito alla Scala di Milano (Primo premio Concorso Nazionale di Composizione città di Milano, 1948), titolo di Cavaliere al Merito insignito dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini su segnalazione del Ministro della Pubblica Istruzione On. Adolfo Sarti. Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Percorsi cameristici — a cura del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme del Conservatorio "G. Tartini" A. Franz & Karl Doppler (1821 – 1883) (1825 – 1900) Quattro episodi per flauto e chitarra Willy Burkhard (1900 – 1955) Serenata per flauto e chitarra n. 3 op. 71 Prélude und Lied Romanza Marcia Ursă Ćasar − Flauto Tarik Kamarić − Chitarra Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) Luigi Boccherini (1743 – 1805) Quartetto in sol maggiore per flauto, violino, viola e violoncello KV 285a Andante Tempo di Minuetto Ilaria Ellero − Flauto Teresa Vio − Violino Giovanni Dalle Aste − Viola Thomas Bulzis − Violoncello Quintetto in sol minore per flauto, due violini, viola e violoncello op. 19 n. 2 Allegro con un poco di moto Minuetto Quintetto Boccherini Marco Obersnel − Flauto Giada Visentin − Violino Felipe José Kopušar Prenz − Violino Sara Zoto − Viola Sinem Karasu − Violoncello Trio Doppler Milica Tomić − Flauto Daniela Petkoska − Flauto Sladjana Aćimović − Pianoforte Robert Schumann (1810 – 1856) Phantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73 Zart und mit Ausdruck Lebhaft, leicht Rasch und mit Feuer Sinem Karasu − Violoncello Nicola Losito − Pianoforte Pëtr Il'ič Čajkovskij (1840 – 1893) dalle Sette Romanze op. 47 n. 1 - Se avessi saputo n. 2 - Dolcemente lo spirito si levò al cielo n. 4 - Dormi, amico infelice Alina Tabolina − Soprano Hiromi Arai − Pianoforte Aram Il'ič Chačaturjan (1903 – 1978) Trio per violino, clarinetto e pianoforte (1932) Andante con dolore Allegro Moderato, Prestissimo PROGRAMMA Franco Margola (1908 – 1992) Rigoletto Fantasie, su temi di Giuseppe Verdi per due flauti e pianoforte op. 38 Trio Joyce Snežana Aćimović − Violino Maria Bertós − Clarinetto Hiromi Arai − Pianoforte NOTE DI SALA L'itinerario musicale del concerto ci conduce attraverso vari aspetti della musica da camera, da quella per gruppi senza pianoforte a quella in cui lo strumento a tastiera occupa invece una parte rilevante. Dall'atmosfera visionaria, a volte diafana a volte ironica, dei Quattro episodi per flauto e chitarra di Franco Margola, si passa ai contrasti timbrici novecenteschi della Serenata del compositore svizzero Willy Burkhard. Al grande repertorio cameristico appartiene il Quartetto KV 285a per flauto e archi di Wolfgang Amadeus Mozart, secondo di una serie di quattro composizioni dedicate dal genio salisburghese, allora ventunenne, a questa particolare formazione. È un brano in due soli movimenti, che riluce di una solarità musicale gradevole, caratteristica dello stile galante. Di carattere drammatico è invece il Quintetto op. 19 n. 2 per flauto e archi di Luigi Boccherini, non a caso scritto nell'espressiva tonalità di sol minore, anch'esso in due movimenti, con un dinamico Allegro iniziale al quale si contrappone un Minuetto, che si ammanta nel Trio di un fugace attimo di serenità. I fratelli Franz e Karl Doppler furono tra i massimi virtuosi del flauto nel diciannovesimo secolo: applauditi nei principali teatri e salotti europei, i due musicisti composero varie opere di carattere brillante, tra le quali spicca la Fantasia sul Rigoletto, con mirabolanti variazioni sulle più celebri arie verdiane. Alla grande tradizione romantica tedesca appartengono i Phantasiestücke op. 73 di Robert Schumann, vero capolavoro di Hausmusik, eseguibili, per espressa indicazione dell'autore, con tre diverse tipologie di duo, ossia con clarinetto oppure violino o violoncello e pianoforte. La compoI concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Mercoledì 31 maggio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Trio Doppler sizione, divisa in tre movimenti, accelera progressivamente il ritmo della scrittura, passando dal lirismo iniziale alla successiva tensione, per giungere allo slancio del finale, in una sapiente contrapposizione dei due strumenti coinvolti nel dialogo musicale. Nel 1880 Pëtr Il'ič Čajkovskij si dedicò alla creazione di un gruppo di sette Romanze, tra le quali emergono la prima, la seconda e la quarta, tutte su testo di Aleksej Konstantinovič Tolstoj. Si tratta di lavori ammantati di suadente espressività, nei quali la parola si fonde alla perfezione con la melodia e con la profondità della tradizione russa. L'accostamento in trio di violino, clarinetto e pianoforte è piuttosto inconsueto: le affascinanti soluzioni timbriche che ne scaturiscono offrono lo spunto ad Aram Il'ič Čhačaturjan per una composizione di grande originalità, quale è appunto il suo Trio, composto nel 1932, in cui riecheggiano spunti melodici della tradizione armena, russa e uzbeka. Ursă Ćasar e Tarik Kamarić Quartetto Ellero, Vio, Dalle Aste, Bulzis Quintetto Boccherini Sinem Karasu Alina Tabolina e Hiromi Arai Nicola Losito Trio Joyce I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 5 giugno 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Roberto Di Cecco Premio "Roberto Di Cecco" 2017 I Edizione — Concerto dei vincitori in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco" Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala Il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco", ha indetto un Concorso di esecuzione strumentale riservato a tutti gli studenti dell'Istituto, dedicato alla valorizzazione dei repertori strumentali composti a partire dal secondo '900 sino alla contemporaneità e finalizzato all'assegnazione di una borsa di studio offerta dall'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco", che verrà assegnata durante la serata in occasione dell'esibizione dei vincitori. Nato a Bologna nel 1977 e prematuramente scomparso nel 2105, è stato compositore, musicologo e docente di Armonia. Diplomatosi in Chitarra classica presso il Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna con Armando Cristini, ha studiato Composizione presso il medesimo Istituto inizialmente con Bianca Maria Furgeri e successivamente con Adriano Guarnieri ottenendo il Diploma. Si è inoltre diplomato in Musica corale e Direzione di coro e in Strumentazione per banda. Dal 2004 al 2005 ha intrapreso il Biennio di tirocinio nello stesso Conservatorio partecipando anche al corso di specializzazione in Composizione con live-electronics di Alvise Vidolin. Sue composizioni sono state eseguite in diversi paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna, Belgio, ecc.) ed ha collaborato, in ambito concertistico, con specialisti nel campo della musica antica (Francesco Tasini, Luigi Ferdinando Tagliavini, Hilliard Ensemble, ecc.) e della musica contemporanea (Annamaria Morini, Enzo Porta, Riccardo Piacentini, Alessandro Solbiati, ecc.). All'estero ha affiancato sempre in ambito compositivo l'attività musicologico-didattica di studiosi quali Susan F. Weiss (Johns Hopkins University - Maryland), Russell E. Murray (University of Delaware), Joel Hoffmann (Cincinnati University) ed altri. Ha collaborato con riviste musicologiche e filosofiche su temi storici e contemporanei dell'estetica, della filosofia della musica, della filosofia della scienza e delle scienze dell'arte. Ha collaborato in campo concertistico e musicologico con l'Accademia Filarmonica e la Fondazione CARISBO di Bologna, il Ravenna Festival, il Teatro dell'Opera di Roma e varie altre associazioni concertistiche e centri di studio. È stato docente di Armonia presso il Conservatorio "O. Respighi" di Latina, l'I.S.S.M. "G. Verdi" di Ravenna ed il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. NOTE DI SALA Un estratto dalla prefazione di un volume di Armonia scritto da Roberto Di Cecco per i suoi allievi: «...quando una dissonanza si manifesta (momento cosiddetto della "percussione"), il senso d'instabilità dato da questo urto spinge il nostro intelletto a cercare un appoggio, una distensione. Tutto ciò mette in luce dunque la dimensione dinamica della musica: un moto in avanti in attesa del momento della risoluzione della tensione, una dissonanza che ricerca la consonanza, un'instabilità che ricerca stabilità e distensione. È la dissonanza dunque la forza propulsiva del discorso musicale: una successione di consonanze sarebbe insopportabilmente statica e priva d'ogni interesse intellettuale, poiché priva di qualsiasi aspettativa. Sono queste aspettative che devono essere rese palesi alla coscienza, alla vostra coscienza: in quel momento le note assumeranno movimento autonomo ed il fluire musicale la massima naturalezza. Pare illuminante il parallelo: perché il comfort sfugge ogni moto, senza con questo iniziare la ricerca. [...] poco importa che si parta dal moto per giungere alla ricerca o viceversa: perché solo il moto produce ciò che potremmo davvero chiamare "educazione", istruzione completa, insomma cultura». (Roberto Di Cecco) I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Serenata — Tartini Guitar Duo: Pier Luigi Corona – Chitarra Sandro Torlontano – Chitarra PROGRAMMA Ferdinando Carulli (1770 – 1841) Serenata n. 1 op. 96 in la maggiore Largo Maestoso Allegro moderato Larghetto Finale Mauro Giuliani (1781 – 1829) Variazioni concertanti op. 130 Mauro Giuliani (1781 – 1829) "Il Barbiere di Siviglia" Sinfonia nell'opera "Elisabetta" di G. Rossini Andante Maestoso Allegro vivace Enrique Granados (1867 – 1916) Intermedio (dall'opera "Goyescas") Danza Española n. 6 "Rondalla Aragonese" Isaac Albeniz (1860 – 1909) Castilla "Segudillas" (dalla "Suite Española" op. 47) Tango op. 165 n. 2 Manuel de Falla (1876 – 1946) La vida breve NOTE DI SALA La Serenata op. 96 di F. Carulli esprime un forte senso timbrico di sapore orchestrale. Nel suo classicismo schietto e armonioso l'autore riesce a creare un clima di idilliaca e sobria eleganza. Ben diversa è la personalità artistica di Mauro Giuliani: prorompente ed esuberante. Il Maestro pugliese attinge a piene mani dal repertorio del suo referente culturale Gioachino Rossini. Nel Barbiere di Siviglia il virtuosismo chitarristico ed il bel canto si dispiegano in una perfetta armonia creando un'opera mimetico-imitativa tipica della parafrasi. Grazie alla genialità dell'autore, l'atmosfera che ne deriva è di seducente bellezza e profonda espressività. Nelle Variazioni op. 130 siamo di fronte ad una tipica composizione salottiera e virtuosistica del primo ottocento, ma anche in quest'opera Giuliani riesce a far volare alta la propria espressività, soprattutto nell'intensa variazione in tonalità minore. Con Granados, Albeniz e De Falla siamo in presenza della triade per eccellenza di compositori spagnoli a cavallo tra il XIX e XX secolo. Le opere proposte sono trascrizioni da brani pianistici (Castilla, Tango, Rondalla Aragonese) e brani tratti da opere teatrali, quali l'Intermedio (originariamente un intermezzo per violoncello e orchestra dall'opera Goyescas) e la Vida Breve, una trascrizione tratta dall'opera in un atto di Manuel De Falla, dal forte sapore verista. Pier Luigi Corona Nato a Roma, ha iniziato gli studi musicali con i maestri Mario Cerquozzi e Sergio Notaro. Successivamente si è perfezionato con Julian Bream ed Oscar Ghiglia, del quale è stato allievo per tre anni presso l'Accademia Musicale Chigiana di Siena, ottenendo tre Diplomi di Merito. Ancor prima di diplomarsi in chitarra con il massimo dei voti e la lode, ha iniziato giovanissimo un'intensa attività concertistica. Come solista si è esibito con varie orchestre, quali l'Orchestra della RAI di Roma, la Filarmonica di Udine, il Laboratorio Ensemble, l'International Chamber Orchestra, l'Orchestra di Treviso, l'Orchestra "F. Busoni" e l'Orchestra della Radio-Televisione di Tirana. È stato invitato ad esibirsi in prestigiosi Festivals Internazionali quali: il Festival di Salisburgo, di Lubiana, Zagabria, Bucarest, Bitola (Macedonia), Apollonia (Albania), Dolny Kubin (Slovacchia), Bar (Montenegro). Ha tenuto concerti in importanti sedi concertistiche italiane e straniere, tra queste ultime da citare i recitals a New York, Boston, Washington, Buenos Aires, La Plata, Mar del Plata, Madrid, Barcellona, Siviglia, Cordoba, Malaga, Huelva, Praga, Brno, Bruxelles, Vienna, Klagenfurt, Colonia, Monaco di Baviera, Lussemburgo, Tripoli, Nairobi, Cork (Irlanda), Helsinky, per un totale di 20 paesi esteri. Tiene regolarmente master classes in Italia ed all'estero; ultimamente è stato invitato al CIT di Cork (Irlanda) e all'Accademia Sibelius di Helsinky. Dal 2004 è so- lista della "Gorizia Guitar Orchestra" con la quale ha compiuto diverse tournée (Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Montenegro) ed ha inciso un CD dedicato ai famosi concerti di Joaquín Rodrigo: Fantasia para un gentilhombre e Concierto de Aranjuez. Per la casa discografica R.S. ha registrato l'opera completa per chitarra di Joaquín Turina e opere di Manuel Maria Ponce. Ha registrato per la RAI, la BBC, la Radiotelevisione Tedesca, Radio Capodistria, la Radiotelevisione I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 12 giugno 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Slovena e la Radiotelevisione Albanese. È vincitore di primi premi in Concorsi Nazionali ed Internazionali e di premi relativi alla sua attività concertistica. Dal 1986 è docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e successivamente titolare di cattedra nel 1994, anno nel quale risulta vincitore del Concorso Nazionale per titoli ed esami per l'insegnamento nei Conservatori (quarto classificato su oltre ottocento iscritti). Suona su una chitarra "Renato Barone" del 2007. Sandro Torlontano Considerato uno dei maggiori talenti della sua generazione, è stato invitato dalle più prestigiose istituzioni concertistiche esibendosi nei più importanti teatri italiani oltre che in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, ex Yugoslavia, Portogallo, Turchia) e negli Stati Uniti, dove al suo debutto nel 2001, in seguito al grande successo ottenuto, è stato per quattro anni regolarmente ospite del "Newport Music Festival". Si è esibito in Duo con la violinista Reiko Watanabe (premio "Paganini") e in ensemble con Andrea Bocelli e Noà. Ha inoltre collaborato come solista con varie orchestre e gruppi da camera, fra cui l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma, sotto la direzione di Miu Wu Chung, Luis Bacalov, Daniele Gatti, suonando nel 2000 alla presenza del Papa San Giovanni Paolo II. Ha partecipato con i Solisti Aquilani all'esecuzione in prima nazionale dell'opera "Maria de Buenos Aires" di Astor Piazzolla, di cui ha inoltre curato, per il Teatro Stabile di Messina, gli arrangiamenti per chitarra delle musiche di scena per la rappresentazione dell'"Enrico IV" di L. Pirandello; spettacoli rappresentati successivamente per oltre 230 repliche nei più importanti teatri italiani. Ha registrato per la RAI, Mediaset, SAT2000, Catalunja Radio (Spagna), Dayton Public Radio, WGBH (USA), RTS (Serbia); ha inciso per la Dynamic e Videoradio; ha effettuato revisioni di opere contemporanee per chitarra ed è stato invitato a far parte della giuria in concorsi nazionali ed internazionali. Ha ottenuto diversi Primi premi assoluti in concorsi nazionali ed internazionali (alcuni presieduti da insigni musicisti quali Goffredo Petrassi, Franco Donatoni, Angelo Gilardino); nel 1994 è risultato vincitore del Concorso indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) per l'insegnamento nei Conservatori italiani, classificandosi al terzo posto su oltre ottocento partecipanti su scala nazionale. È stato docente nei Conservatori "S. Pietro a Majella" di Napoli, "U. Giordano" di Foggia e "B. Marcello" di Venezia. Attualmente è titolare della cattedra di Chitarra al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Suona su una chitarra "Lorenzo Frignani" del 2013. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 19 giugno 2017 – ore 20.30 Sala Tartini El canto de la noche NOTE DI SALA Il GPT cerca sempre di ampliare il proprio repertorio e, come avviene da sedici anni, dimostra il lavoro svolto durante l'anno di studio. Il programma inizia con il Concerto per vibrafono di Nathan Daughtrey, composto nel 2010 ed ispirato a due poemi opposti di Pablo Neruda che rappresentano la notte e il giorno. Segue la Suite en concert del compositore francese Andrè Jolivet scritto nel 1965, in cui il flauto è lo strumento solista; quindi Spain di Chick Corea composto nel 1971, basato sul secondo movimento del famoso Concerto di Aranjuez di Joaquin Rodrigo, ed eseguito con il vibrafono solo. L'ultimo brano di Fabián Pérez Tedesco, Bolgia (2015), composto specificatamente per il 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri. È una visione dell'VIII Bolgia dell'VIII cerchio (Malebolge), in cui sono puniti i consiglieri fraudolenti; un quartetto vocale e due voci recitanti declamano l'intero VIII canto. GPT in concerto — Gruppo Percussioni Trieste Direttore: Fabián Pérez Tedesco PROGRAMMA Nathan Daughtrey (1975) Concerto per vibrafono El canto de la noche La luz encantada Marco Viel - Vibrafono André Jolivet (1905 – 1974) Suite en concert pour flûte et percussion (Concerto pour flûte n. 2) Modéré - Frémissant Stabile Hardiment Calme - Véloce - Apaisé Bayarma Rinchinova - Flauto Chick Corea (1941) Spain Fabián Pérez Tedesco (1963) Bolgia (per quartetto vocale, voci recitanti, violino, pianoforte, 15 percussioni e live electronics) Serena Arnò - Soprano Dragana Paunovity - Contralto Yaoguang Hou - Tenore Hao Wang - Baritono Voci recitanti: Umberto Bassi, Giulia Diomede, Mirko Soldano, Daria Ivana Vitez Diana Pérez Tedesco - Violino Alberto Olivo - Pianoforte GPT - Gruppo Percussioni Trieste Giannino Barizza, Ivan Boaro, Marko Bulajich, Mila Comel, Pierluigi Corvaglia, Lorenzo Dari, Lorenzo Elia, Luca Gobbato, Marco Mauri, Alessio Morpurgo, Vito Muzević, Francesco Neri, Nicola Pisano, Tina Renar, Mitja Tavcar, Marco Viel, Leonardo Zamparini. Formato dagli allievi dei corsi superiori delle classi di Strumenti a percussione del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, nasce sotto la guida di Fabián Pérez Tedesco nell'ambito della programmazione del corso di Musica d'insieme per Strumenti a percussione. Il Gruppo si pone come obiettivo la conoscenza e l'approfondimento interpretativo del repertorio d'insieme; repertorio che, in questi anni di attività, si è arricchito con l'inserimento di moltissimi brani originali e di numerosi arrangiamenti. Ha inoltre al suo attivo diverse prime esecuzioni assolute di vari compositori contemporanei. Si è presentato in pubblico per la prima volta a Buttrio (UD) e successivamente si è esibito a Trieste per l'Università e per l'ERDISU, al Teatro Romano, al Teatro "G. Verdi", nella Sala De Banfield-Tripcovich, in Piazza della Borsa, al Teatro Miela, al "Magazzino 26" del Porto Vecchio per la Biennale d'arte Friuli Venezia Giulia. Si è esibito inoltre per i seguenti importanti festivals: Mittelfest di Cividale del Friuli, Nei Suoni dei Luoghi, Festival Satie. Ha suonato anche al Teatro Savoia di Campobasso, al Palazzo "J. Peri" di Reggio Emilia, al Teatro Modena di Palmanova, nella Sala Consiliare di Venzone (UD), in Piazza del Popolo a Sacile (PN) e in altre città e località quali Gorizia, Asolo, Sagrado, ecc... I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 26 giugno 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Miniatures — Tarik Tamarić – Chitarra PROGRAMMA Mauro Giuliani (1781 – 1829) Rossiniana n. 5 op. 123 Joaquín Rodrigo (1901 – 1999) Tres Piezas Españolas Fandango Passacaglia Zapateado Fikret Amirov (1922 – 1984) 6 Miniatures Agustín Barrios Mangoré (1885 – 1944) Un sueño en la floresta Miguel Llobet (1878 – 1938) Variaciones sobre un tema de Sor - op. 15 Tarik Tamarić Nato nel 1994 a Gračanica (Bosnia-Erzegovina) ha intrapreso lo studio della chitarra nella scuola primaria musicale distinguendosi subito per l'eccellenza nei risultati scolastici tanto da essere nominato "Miglior studente della generazione" alla fine della scuola primaria. Ha proseguito lo studio della chitarra classica al Liceo musicale di Tuzla con Predrag Stanković. Ha partecipato a molti concorsi nazionali ed internazionali ottenendo diversi riconoscimenti: Primo premio al Festival Internazionale di Chitarra di Sarajevo (SIGF) nel 2015, tre Primi premi nelle Competizioni Federali, secondo premio al Festival di Chitarra Banja Luka (2013), quarto posto e finalista al Festival della Chitarra di Omiš (Croazia) nel 2014. Inoltre, come componente del "Sarajevo Guitar Quartet" ha ricevuto il Primo premio nella Competizione Internazionale di Chitarra del Montenegro nel 2016, un premio speciale nella Competizione Federale, il Primo premio nuovamente al Festival Internazionale di Chitarra di Sarajevo (SIGF) nel 2015, e il terzo premio al Festival di Chitarra di Omiš (Croazia). Si è perfezionato con importanti e qualificati chitarristi e maestri (A. Swete, M. McAllister, S. Tošić, M. Brčić, S. Redžić, D. Ivanović, B. Tešić, M. Grgić, D. Karajić e P. L. Corona). Ha tenuto molti concerti, sia come solista che come camerista, in Bosnia-Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e Italia. È iscritto al quarto anno di Chitarra classica all'Accademia di Musica di Sarajevo nella classe di Đani Šehu ed attualmente, tramite il progetto europeo Erasmus, è studente presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Pier Luigi Corona. NOTE DI SALA Il programma presentato è un'ideale excursus di alcune tra le pagine più significative per chitarra del XIX e XX secolo. Mauro Giuliani nella Rossiniana op. 123 dichiara tutto il suo amore per il bel canto rossiniano, in un'opera che rappresenta nella sua struttura rapsodica una delle più alte vette della creatività del compositore pugliese. Con Joaquin Rodrigo, vera e propria icona della musica spagnola del XX secolo, siamo di fronte ad un capolavoro assoluto con i Tres Piezas Españolas, brani accattivanti per la loro cifra ritmica e virtuosistica ma anche per le squisite invenzioni tematiche. Di Fikret Amirov, compositore russo meno noto ma con una solidissima carriera alle spalle, siamo alla presenza di un vero e proprio adattamento dal pianoforte alla chitarra, tuttavia la trascrizione mantiene inalterata la grande forza espressiva dell'opera con la prorompente ritmicità della musica slava e con profonde ed apollinee accensioni liriche. Con il bellissimo Un sueño en la floresta siamo alla presenza di un brano con le forti connotazioni tardo romantiche, nel quale Barrios dispiega la sua meravigliosa e toccante cantabilità. In Miguel Llobet il tributo alla forma del tema e variazioni della follia di Spagna è solo apparente. Nel compositore catalano l'esigenza primaria è costituita da un omaggio schietto e brillante al virtuosismo paganiniano, i riferimenti al capriccio 24 del grande genovese sono piuttosto evidenti segnatamente nella parte finale dell'opera. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Lunedì 3 luglio 2017 – ore 20.30 Sala Tartini Jazz ~ L'arte dell'improvvisazione NOTE DI SALA Il programma esprime il lavoro svolto dalla Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" durante l'anno accademico e verte sul repertorio composto da jazzisti italiani. Sono stati scelti dei brani scritti da alcuni musicisti ritenuti particolarmente interessanti, al di là delle divisioni di genere: Enrico Rava, Paolo Botti, Roberto Cecchetto, Ettore Fioravanti, Stefano Battaglia, Antonello Salis, Paolo Fresu e altri. Si è cercato così di personalizzare queste composizioni (ogni brano è stato ri-arrangiato dagli studenti stessi) contaminandole con altri linguaggi musicali (il pop, il rock, la musica etnica, la musica contemporanea, ecc.) mantenendone però inalterato l'atteggiamento creativo ed informale che sta alla base della tradizione jazzistica. — Orchestra Laboratorio 5.0 Scuola di Jazz del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste Flavio Zanuttini – Tromba Efrem Scacco – Chitarra elettrica Bruno Muzzin – Chitarra elettrica Piero Iuretig – Chitarra elettrica Giovanni Gregoretti – Basso elettrico Alessandro Masau – Batteria PROGRAMMA Paolo Botti Prima che torni Aldo Romano (1941) Pasolini Paolo Fresu (1961) Walkabout Roberto Cecchetto (1965) Inside View Enrico Rava (1939) Theme for Jessica Tatum Paolo Botti Aprile al Trotter Enrico Rava (1939) Tango for Vasquez y Pepita Enrico Pieranunzi (1949) Canto nascosto Roberto Cecchetto (1965) Hungry and Foolish Orchestra Laboratorio 5.0 Questo ensemble è stato formato da Giovanni Maier, docente di Musica d'Insieme Jazz al Conservatorio "G. Tartini", per approfondire le modalità di composizione, arrangiamento ed esecuzione all'interno di un gruppo di medio organico, nel quale non sono presenti delle sezioni orchestrali di strumenti omogenei come nelle Big Band (nelle quali è necessario talvolta sacrificare almeno un poco le proprie peculiarità espressive per raggiungere una certa omogeneità di suono), ma dove ogni musicista deve invece contribuire con la propria personalità alla creazione del suono collettivo del gruppo. I concerti del conservatorio | primavera_estate 2017 Organigramma PRESIDENTE Lorenzo Capaldo DIRETTORE Roberto Turrin DIRETTORE VICARIO Stefano Procaccioli Strumenti armonici Fabrizio Del Bianco CONSIGLIO ACCADEMICO Nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicali Pietro Polotti Componenti designati dal Collegio dei professori Nicola Buso Sergio Lazzeri Adriano Martinolli Sinead Nava Sandro Torlontano Marco Maria Tosolini Teresa Maria Trevisan Maria Rita Verardi Componenti designati dalla Consulta degli studenti Marko Andrija Bulajich Matjaž Zobec COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI Canto, coralità e teatro musicale Gualtiero Lo Nigro Didattica della musica e dello strumento Cristina Fedrigo Direzione d'orchestra, musica da camera e d'insieme Romolo Gessi Strumenti a fiato Massimiliano Morosini Strumenti ad arco Pietro Serafin Teoria della musica, armonia, analisi, musicologia Enrico Perrini CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Esperto designato dal Ministero Domenico Balzani Componente designato dal Consiglio accademico Stefano Procaccioli Direttore amministrativo Francesco Gabrielli DELEGATI DALLA DIREZIONE PER LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO Direttore di ragioneria Serena Trocca Coordinamento della didattica e servizi agli studenti Silvia Tarabocchia Collaboratori Rossella Lucchini Coordinamento e programmazione delle attività di produzione artistica Andrea Amendola Realizzazione e organizzazione delle attività di produzione artistica Rita Susovsky Coordinamento e realizzazione del programma "Erasmus+" e relazioni internazionali Roberto Turrin (ad interim) Coordinamento, aggiornamento e sviluppo dei servizi informatici d'istituto Massimo Parovel Personale tecnico Alessandro Capuzzo, Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Filomena Mangiafave, Martina Marin, Salvatore Napolano, Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, Boris Suspize, Maurizio Wallner Collegio dei revisori Carla Casolaro Maria Antonietta Scalera Assistenti Massimo Bianco Giovanna Bordin Federica Cecotti Kristian Franzil Martina Furlanich Giulia Piccini Katia Salvato Rota Paola Trevisan Consulta degli studenti Marko Andrija Bulajich Wang Hao Felipe Josè Kopušar Prenz Michela Sabadin Matjaž Zobec RSU Margherita Canale Martina Furlanich Massimiliano Morosini DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 9 gennaio 2017) Accompagnamento pianistico Fabrizio Del Bianco Silvio Sirsen Silvano Zabeo Arpa Nicoletta Sanzin Batteria e percussioni jazz Stefano Peretto Direzione di coro e composizione corale Adriano Martinolli Direzione d'orchestra Elisabetta Maschio Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musica Romano Vettori Bibliografia e biblioteconomia musicale Paolo Da Col Elementi di composizione per Didattica della musica Stefano Bellon Canto Cinzia De Mola Rita Susovsky Esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica Nicola Buso Canto jazz Francesco Forges-Davanzati * Esercitazioni corali Gualtiero Lo Nigro Chitarra Pier Luigi Corona Sandro Torlontano Andrea Vettoretti Esercitazioni orchestrali Stojan Kuret Chitarra jazz Riccardo Chiarion Clarinetto Elena Ferrofino Domenico Foschini Clavicembalo e tastiere storiche Paola Erdas * Composizione Filippo Del Corno Fabio Nieder Fagotto Sergio Lazzeri Fisarmonica Corrado Rojac Mikela Ursič * Flauto Pierluigi Maestri Giuseppina Mascheretti Luisa Sello Flauto dolce Stefano Casaccia Composizione musicale elettroacustica Paolo Pachini Informatica musicale Pietro Polotti Ernest Cosenza * Contrabbasso Stefano Sciascia Lettura della partitura Daniele Proni Contrabbasso jazz Giovanni Maier Multimedialità Stefano Bonetti Corno Imerio Prina Tagliaferri Musica d'insieme per strumenti a fiato Giuseppe Falco Musica d'insieme per strumenti ad arco Fabio Pirona Musica da camera Alessandra Carani Fedra Florit Romolo Gessi Paola La Raja Oboe Pietro Milella Organo Giuliana Maccaroni Wladimir Matesic Pedagogia musicale per Didattica della musica Cristina Fedrigo Pianoforte Giuseppe Albanese Paolo Bidoli Tiziana Bortolin Claudio Crismani Massimo Gon Irene Gratton Maria Letizia Michielon Alessandro Paparo Gianluigi Polli Teresa Maria Trevisan Maria Rita Verardi Flavio Zaccaria Storia della musica per Didattica della musica Margherita Canale Strumenti a percussione Ivan Mancinelli Giorgio Ziraldo Fabián Pérez Tedesco * Tecniche di consapevolezza ed espressione corporea Domenica Di Vittorio * Teoria dell'armonia e analisi Massimo Parovel Stefano Procaccioli Dario Regattin Teoria e tecnica dell'interpretazione scenica Rosalba Trevisan Teoria, ritmica e percezione musicale Roberto De Nicolò Marco Feruglio Enrico Perrini Vittoriano Vinciguerra Giuseppe Zudini Tromba Massimiliano Morosini Tromba jazz Flavio Davanzo * Pianoforte jazz Matteo Alfonso Trombone Mauro Ferrari Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica Patrizia Tirindelli Viola Andrea Amendola Maurizio Malaridotti Pratica e lettura pianistica Paolo Chiarandini Dimitri Romano Silvia Tarabocchia Michela Urdido Violino Massimo Belli Diana Mustea Giancarlo Nadai Sinead Nava Paolo Rodda Lucio Degani * Saxofono Massimiliano Donninelli Saxofono jazz Klaus Gesing Storia della musica Giulio Aldo D'Angelo Marco Maria Tosolini Violoncello Pietro Serafin Cristina Nadal * * a contratto Accesso ai concerti La serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Istituto. Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio. T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.