IL GIOCO DELLA STELLA
Quando Gesù fu nato a Betlemme di Giudea ai tempi del Re Erode, ecco apparire dall'Oriente a
Gerusalemme alcuni Magi, i quali andavano chiedendo dove fosse nato il Re dei Giudei, perché dicevano - avevano visto la sua stella al suo sorgere ed erano venuti ad adorarlo [...]. Allora Erode,
accolti segretamente i Magi, si informò accuratamente da loro circa l'epoca in cui la stella era
apparsa [...]. Udito il re, essi partirono ed ecco, la stella che avevano visto al suo sorgere, apparve di
fronte a loro, finché si arrestò sul luogo dove stava il Bambino. Matteo (II, 1-2)
Così, seguendo la tradizione testimoniata dalle parole di Matteo, da duemila anni, la “stella” che ha
guidato il cammino dei Magi verso la capanna della Natività, ha attirato l’attenzione della gente, è stata
immaginata da poeti ed artisti diventando uno dei simboli rappresentativi del Natale.
La tradizione identifica la famosa stella in una cometa, ma questa è una consuetudine che è da attribuire
a Giotto, che nel 1304 dipinse un affresco nel quale raffigurava l'astro della Natività come una cometa,
certamente in ricordo del passaggio di quella di Halley a cui aveva assistito. L’efficacia dell’immagine di
Giotto e la potenza del simbolo si sono fusi così bene insieme al punto che, ancora oggi in ogni presepio
del mondo, sopra la grotta che ospita la sacra famiglia o sulla punta dell'albero addobbato per la festa,
trova posto la splendente stella cometa. Nel medioevo con l’affermarsi del dramma sacro legato al tema
della Passione e Resurrezione di Gesù, si è sviluppato il filone tematico della Natività, e non c’è da stupirsi
che queste sacre rappresentazioni natalizie prendessero il nome di “rappresentazione della Stella”. Anche
a Cuneo, nel giorno di Natale del 1426, si ha testimonianza di un avvenuta rappresentazione: scrive
Giovan Francesco Rebaccini nella sua “Cronaca di Cuneo” <<...stando pacifico tutto il popolo, a lode di
Dio et in allegressa di tutta la Republicca, ordinò la Communità che si facesse nella piassa di Cuneo la
rappresentazione della stella cha aparve alli tre Re al tempo della natività del nostro Salvatore. Il quale
chiamarono il gioco della stella e fu fatto con molta magnificenza...>>
Così a cinquecentottant’anni dalla sua unica rappresentazione, il Comune di Cuneo, nell’ambito del
progetto “Cantiere Museo”, ha affidato alla Residenza Multidisciplinare Officina e alla Compagnia Il
Melarancio il compito di riproporre “Il Gioco della Stella”, non come ricostruzione storica, impossibile per
altro per la mancanza di documenti, ma come occasione per riscoprire il Natale nei suoi aspetti fondanti
di sacralità e di cultura popolare.
Il Natale è una festa legata al mistero della nascita, è quindi una festa che richiama il mondo dell’infanzia
e ciò che nell’animo umano è ancora bambino. Il far rivivere oggi nel Gioco della Stella qualcosa di
un’umanità ancora bambina, attraverso immagini e simboli, rappresenta una scelta che nelle nostre
intenzioni vorrebbe dare al Natale un’impronta caratteristica non solo per i bambini, ma anche per gli
adulti, restituendogli un momento di coralità emotiva e di sacralità spesso perduti.
Nasce così l’idea di un evento spettacolare, che si pone l’obiettivo di coniugare gli aspetti e le modalità di
una sacralità popolare con i codici interpretativi propri della nostra società attuale.
Abbiamo individuato per quest’anno il tema del viaggio attraverso cui raccontare il Natale: il viaggio
verso la vita, ma anche il viaggio attraverso le culture e non in ultimo il viaggio come spostamento
fisico, come il cammino dei Magi che seguirono la stella.
Così, il 26 dicembre dalle ore 18 fino alle ore 24, per le vie della Cuneo storica, all’interno delle sue
chiese e nel teatro, si rappresenteranno spettacoli, concerti e conferenze, con l’obiettivo di invitare la
gente a partecipare come protagonista e a condividere un momento comunitario che sta dentro il cuore e
pensieri di ognuno.
Il Gioco della Stella
Cuneo 26 dicembre 2006
ore 17.30 ex Chiesa dell’Annunziata
TEATRO DELLA GRAMIGNA
“I Santons”
teatro
Quando le statuine del presepe, nella notte di Natale
acquistano voce e sentimenti, nascono le storie dei
Santons, figure di Provenza che camminano anche
nelle nostre valli
ore 18.00 biblioteca ragazzi
COMPAGNIA IL MELARANCIO
“Piè di Pancia”
teatro per i più piccoli
Il Natale è il ricordo di un viaggio verso la vita e ogni
volta che nasce un bambino arriva Natale, nello
spettacolo si racconta il Natale di tutti bambini:
c’erano una volta una mamma e un papà, anzi, un
uomo e una donna che stanno per diventare mamma e
papà.
ore 18.30 ex Chiesa di San Francesco
TEATRO POPOLARE EUROPEO
“Santo Bucato!
La Natività raccontata da un lavandaia”
Teatro
In ogni presepe c’è una statuina di lavandaia china sul
cesto del bucato accanto al ruscello o dritta vicino alla
grotta, con le braccia tese a levare in aria un camicino
di bimbo o un panno bianco di bucato. Sarà lei che
avrà lavato le prime fasce del Bambinello?
ore 19.00 ex Chiesa dell’Annunziata
LHI SOUNAIRES
“Alora...partem o pas?”
parole e musica
In paese c’è fermento: qualcuno ha saputo qualcosa!
si parla di strani segni nel cielo, taluni raccontano di
una nascita, altri parlano di pace. E’ tempo di partire
per esser testimoni di quello che accade
ore 20.30 ex Chiesa di San Giovanni
CASA DEGLI ALFIERI / ARCHIVIO DELLA
TEATRALITÀ POPOLARE
“Il Gelindo, la favola dei pastori”
teatro
Il Gelindo è il testo teatrale popolare più presente e
conosciuto in Piemonte, la storia è quella nota, della
nascita del Bambin Gesù, vista attraverso le vicende di
una famiglia di contadini che per primi accorrono alla
capanna.
ore 22.00 ex Chiesa di San Francesco
SYUSY BLADY
“Sulla rotta dei magi un viaggio da Oriente a
Occidente”
conferenza spettacolo
La popolare e simpaticissima Syusy Blady, figura
emblematica di una nuova cultura del viaggio, ci
racconta che cosa si intende per "viaggiare" le sue
riflessioni si intrecciano alle immagini di un filmato
realizzato in Siria
ore 23.00 Piazza Virginio
BRUSKOI PRALA
“Musica zingara e dintorni”
concerto
Bruskoi prala, in lingua rom “i fratelli rospo”, la band
torinese composta da chitarra, sax, fisarmonica,
violino, contrabbasso, tromba e voce nata dall’incontro
di musicisti folk piemontesi e virtuosi rom rumeni, per
questa serata speciale in un concerto che ha il sapore
del Natale dell’est Europa
dalle ore 18.00
Chiostro ex Chiesa di San Francesco
OFFICINA R.M.
“Natali, Nascite, Natività”
immagini, suoni e luci
Un percorso multimediale tra Arte, fotografia, cinema
e musica alla ricerca del vero senso del Natale
ore 17.30 ex Chiesa dell’Annunziata
TEATRO DELLA GRAMIGNA
“I Santons”
teatro
Gli attori della COMPAGNIA TEATRO DELLA GRAMIGNA presentano
"I SANTONS"
Recital di brani di autori vari dalla tradizione natalizia provenzale.
Regia di CHIARA GIORDANENGO e MICHELE VIALE
Musica dal vivo con CLARA DUTTO al pianoforte
"I SANTONS"
"Quando le statuine del presepe, nella notte di Natale acquistano voce e
sentimenti, nascono le storie dei 'Santons', figure di Provenza che camminano
anche nelle nostre valli.
Sono gli attori della Gramigna a prestare le proprie voci al vecchio Margarido, il
'Boumian', l'angelo Boufareu, Jourdan, il venditore di pistacchi, la lavandaia, il
pastore, per raccontare da vicino il miracolo della natività con accenti giocosi e
solenni allo stesso tempo, in un recital che non mancherà di incantare grandi e
piccini"
Testi gentilmente concessi da Compagnia del Birun