DAL 19 AL 22 LUGLIO 2007 - CASCINA MONLUÈ – MILANO PATCHANKA MUSIC FESTIVAL DALLE AMERICHE ALL’EUROPA, DALLA RUSSIA AL NORD AFRICA, CON BEN TRE GRUPPI COMPLETAMENTE INEDITI PER IL PUBBLICO ITALIANO, IL PRIMO FESTIVAL TUTTO DEDICATO ALLA MUSICA PATCHANKA CHE FA IL PUNTO SU UN GENERE NATO IN FRANCIA CON MANO NEGRA E NEGRESSES VERTES, RESO FENOMENO GLOBALE DA MANU CHAO, E OGGI SEMPRE PIÙ INFLUENZATO DA RITMI BALCANICI E ARABI (Richiedi foto in alta contattando ufficio stampa – vedi a fine comunicato i recapiti) IL PRIMO FESTIVAL ITALIANO DI PATCHANKA - A cura di 360beat, torna in Italia in grande stile la musica patchanka con la quattro giorni del primo Patchanka Music Festival italiano che si svolgerà a Milano dal 19 al 22 luglio alla Cascina di Monluè. Protagonisti delle serate 4 gruppi da Francia, Uruguay, Russia e Canada (di cui ben 3 per la prima volta nel nostro paese), e altrettante formazioni italiane ad aprire i concerti e a riscaldare le platee. Sul palco infatti ci saranno gli El Gafla da Parigi che cantano in arabo e in francese (compresa Bella Ciao e Clandestino duettata nel loro disco con Manu Chao), già passati in Italia per una breve tourné nella primavera del 2007, poi i completamente inediti per il pubblico italiano La Abuela Coca (*) da Montevideo, Pakava It’ da Mosca e la Chango Family da Montrèal. E dall’Italia i Portoflamingo, i Magnapasta, i Giudabasso e gli Unicamista. Un cartellone internazionale di gruppi affermati all’estero e di gruppi nostrani emergenti per fare il punto su un genere tutto da ballare che ha fatto della commistione tra ritmi tradizionali di tutto il mondo e le sonorità rock la sua ragione d’essere diventando la principale forma di meticciato musicale della musica contemporanea. Nata ai primi anni ’90 con i Mano Negra e i Negresse Vertes, resa da Manu Chao un fenomeno globale, arricchita di recente dopo la caduta del muro di Berlino con nuove sonorità grazie all’esplosione creativa della musica balcanica, la musica patchanka si rinnova ancora una volta con l’arrivo sulla scena di musicisti arabi e nord-africani che portano con sé tutto il loro patrimonio musicale e culturale. D’altronde la patchanka è un genere che per suo statuto è in continua evoluzione. (*) Sostituiscono i La Zurda indicati in precedenza come protagonisti della serata del 20 luglio ma che hanno dovuto disdire la tournée in Italia SI PARTE IL 19 LUGLIO CON EL GAFLA E PORTO FLAMINGO - E sarà proprio in omaggio alla comunità nordafricana e francofona di Milano che si apre il festival il 19 luglio con gli El Gafla (la “carovana” in algerino) e il loro Rock della Casbah tutto in francese e in arabo in cui si uniscono sapientemente il chàabi algerino con il jazz manouche, il rock, il funk e la chanson francese. Partiti dal quartiere popolare di Menilmontant di Parigi da cui vengono tutti i componenti del gruppo - che hanno origini magrebine, europee e centroafricane - gli El Gafla rappresentano nel panorama musicale d’oltralpe una delle formazioni emergenti più vitali e convincenti, tanto da aver avuto la benedizione musicale dello stesso Manu Chao che ha registrato con loro una versione in arabo di Clandestino, la suo hit internazionale più famosa, dando vita a numerose session notturne parigine. Prossimo all’uscita anche in Italia, nel loro album “pA/Ris-Casbah” (D:LV- Rue Stendhal) c’è tutto: dal grido di rivolta di “Chouf la misére” contro la povertà nel mondo, alla commovente dolcezza di “Merci”, omaggio alle donne protagoniste della Resistenza in Algeria, fino a brani da ballare come “Bledi” e “Ya Ilahi”, un vero e proprio antidoto al grigiore quotidiano. A cui si aggiunge un omaggio alla cultura italiana con l’interpretazione di Bella Ciao in un’inedita versione in arabo. Prima di loro aprono la serata i Porto Flamingo, gruppo folk-rock emergente italiano che si è fatto notare nel 2006 con l’album Toc-Toc, disponibile solo on-line sul sito dell’etichetta – uprlabel.com), e con il brano Burububbubbubbubburu inserito lungamente nella programmazione di “Caterpillar” (Radio Rai Due). Ma che soprattutto ha un grandissimo talento nel rielaborare qualsiasi canzone popolare o ritmo folk che le passa tra le mani, trasformandolo in qualcosa di nuovo e contemporaneo. karimelgafla.free.fr ; www.myspace.com/elgafla; www.uprfolkrock.com 20 LUGLIO CON LA ABUELA COCA E MAGNA PASTA – Venerdì 20 luglio ci si sposta di continente e si va in Sud America a Montevideo con la prima volta italiana de La Abuela Coca, band dal sound travolgente che con il suo ritmo del barrio è diventata un vero e proprio fenomeno in Uruguay, in Brasile e in Argentina. Nata nel 1991 ispirandosi ai Mano Negra che in quell’anno sono andati in tournée per la prima volta nel paese sudamericano, La Abuela Coca è stata capace di creare una nuova, straordinaria e personale forma di meticciato musicale grazie alla fusione di salsa, rap, hip-hop, jazz, ritmi brasiliani con il rock e le sonorità moderne proponendo un sound che loro hanno battezzato con il nome di “Tuco”. Supporter inizialmente di gruppi come La Vuela Puerca e No Te Va Gustar, nel 1996 registrano i loro primo album “La Abuela Coca”. Ha talmente tanto successo che la Sony Music Argentina si accorge di loro. A Buenos Aires nel 1998 registrano per loro “Despues Te Explico”, ma il crack economico argentino che coinvolge l’etichetta li costringe a rompere il contratto. Nel 2001 pubblicano il loro terzo disco “El Ritmo del Barrio” come progetto indipendente: una scommessa riuscita. Il disco ha un successo enorme. Sono invitati al festival Strictly Mundial per l’edizione 2004 che si tiene a Istambul su raccomandazione dell’Orchestra Popolare da Camera di San paolo e del suo direttore Benjamin Tubkin. Sull’onda della notorietà suonano al Carnevale di Recife, dividendo il palco con Nacao Zumbi – la band del mitico Chico Science. E subito dopo sono la prima band internazionale a suonare al Cosquin Rock, il più grande festival argentino. Nel 2004 per promuovere il loro abum “El Ritmo del Barrio” distribuito in Germania dall’etichetta Übersee Records vengono in tour in Europa per la prima volta. E nel 2005 ripetono l’esperienza per la promozione del loro nuovo album “El cuarto de la Abuela” edito dalla Mercosue/ Übersee Records. Ad affiancare gli Abuela Coca la notte del 20 luglio sono i Magnapasta con il loro folk in versione funky e jazz, che spesso hanno diviso il palco con Max Gazzè, Marco Parente, Eugenio Bennato, Parto delle Nuvole Pesanti. I Magnapasta sono passati anche in televisione più volte, prima con l’esibizione al "Follia Rotolante Tour", festival etnorock promosso dalla RAI in onda su RAI2, quindi come ospiti lo scorso 7 aprile a "Notturno Italiano" di RAI International, e infine con il loro video “Senza Sapè” in onda per 4 settimane su Match Music. www.abuelacoca.net; http://www.matchmusic.it/programmi/programma-NewTone.htm; 21 LUGLIO CON PAKAVA E GIUDABASSO - Sabato 21 luglio arrivano sul palco di Monluè per la prima volta in Italia direttamente da Mosca i travolgenti Pakava, dopo il successo che li ha visti nei mesi di dicembre e gennaio impegnati in un lungo tour che ha toccato le più grandi città del nord Europa. In Italia, dove si fermerà per 2 settimane, l’esplosiva formazione moscovita porta con sé un inedito spettacolo di oltre 2 ore in cui presenta il nuovo album “Superground High Speed Crossover” di prossima pubblicazione. Difficile inquadrare in un solo genere la musica di questo gruppo, una miscela irresistibile di ritmi balcanici e funk, anzi di Balkan-Funk-Superground-Highspeed-Crossover come amano definirla i membri del gruppo, fatta di un rutilante avvicendarsi in cui dialogano a turno tra di loro fiati, violini, chitarre e piatti da DJ, tutti suonano tutto, ogni strumento passa di mano in mano fra evoluzioni da saltimbanchi e maschere pittoresche che fanno assomigliare questa band più ad un circo che non ad un gruppo come normalmente ce lo si può immaginare. Nati da un progetto di recupero di musicisti di strada si esibiscono in formazioni che variano da 2 5 a 20 elementi, sui palchi dei grandi Festival come nelle piazze in versione acustica o nei piccoli caffè in chiave jazzistica. Già con due uscite discografiche all’attivo prodotte fra il 2002 e il 2005, sono impegnati da tutto il 2006 in una serie infinita di concerti che di tappa in tappa li ha condotti fino in Germania, Belgio, Olanda, Francia, Svizzera, Austria e finalmente nel 2007 in Italia con disco e tour. A scaldare la platea prima dei Pakava i Giudabasso, gruppo milanese tra i migliori in circolazione e in costante ascesa nel panorama musicale nostrano dopo aver condiviso il palco con big della musica italiana come Sud Sound System, Aprés La Classe, Persiana Jones, Vallanzaska, Matrioska, Reggae National Tickets, Franziska e tantissimi altri musicisti. www.pakava.ru; www.myspace.com/pakava; www.giudabasso.net; www.myspace.com/papaandy; 22 LUGLIO LA CHANGO FAMILY E UNICAMISTA – A chiudere la 4 giorni del Patchanka Music Festival il 22 luglio è La Chango Family, un’altra band inedita in Italia che dal vivo dà il meglio di sé ispirandosi ai fondatori del genere: i grandissimi Mano Negra. La miglior formazione patchanka del nord America, originaria della provincia francofona del Québec in Canada, e con tantissimi concerti alle spalle, la Chango Family nasce dopo un viaggio in Messico rivelatore dei due leader del gruppo e prende il nome da Chango, divinità della Guerra e della Festa. Con uno spettacolo dal titolo molto esplicito di “Punk-chanka sur la route”, la band propone un’esibizione live da togliere il fiato fatta tutta di musica da ballare e di testi pieni di denuncia sociale. La Chango family, fedele immagine delle influenze e delle nazionalità dei suoi membri, è letteralmente una Babilonia di ritmi e suoni: salsa, reggae, dub e rock miscelati perfettamente con le sonorità dei Balcani e la musica tradizionale latina e francofona. E in linea con il concetto di meticciato, e nello stile più classico della patchanka, il gruppo canta in inglese, francese e spagnolo con la stessa disinvoltura con cui passa nelle sue canzoni dall’ironia alla malinconia e alla rabbia. Ad aprire l’ultima serata saranno invece gli italiani Unicamista, gruppo nato dalle ceneri della formazione milanese Rufus Rafcat. Con un sound che va dallo ska al reggae, dalle “fumose” atmosfere del dub ai ritmi dal sapore etnico, dagli arrangiamenti “jazzy” all’inserimento di campionamenti elettronici, il gruppo canta e testimonia tutte le inquietudini delle nuove generazioni in un mondo completamente globalizzato. www.lachangofamily.com; www.myspace.com/lachangofamily PROGRAMMA Giovedì 19 luglio 2007 • Porto Flamingo - Italia • El Gafla – Rock de la Casbah - Parigi, Francia Venerdì 20 luglio 2007 • Magnapasta - Italia • Abuela Coca – El Tuco dell’Uruguay - Montevideo, Uruguay Sabato 21 luglio 2007 • Giudabasso - Italia • Pakava - Highspeed - Balkan -Funk - Crossover – Mosca, Russia Domenica 22 luglio 2007 • Unicamista - Italia • La Chango Family – Punk-chanka Sur la route – Montreal, canada Luogo, orari e biglietti: 3 Cascina Monluè, Via Monluè 70 – MILANO Apertura al pubblico: h 19.00 Apertura bar e ristoranti: h 19.30 Concerto di apertura: h 21.30 Concerto principale: h 23.00 Ingresso: € 5,00 Info per il pubblico: www.monlue2007.it www.glittica.org; Organizzazione Generale: Arci Milano Organizzazione: Associazione Culturale GLITTICA Direzione artistica: Francesco Casoli Ufficio Stampa/Comunicazione: Studio Alessandro Luigi Perna Partner comunicazione: Radio Life-Gate Sponsor tecnico: Wind Jet Info per i giornalisti: Studio Alessandro Luigi Perna Ufficio Stampa & Pr Iniziative Culturali Festival e Concerti Progetti Fotografici Giornalismo Tel. 0039/02/6555240 Fax 0039/02/29013873 Cell. 0039/338/5953881 E-mail: [email protected] Francesco Casoli C/O Pop srl Ass. Cult. GLITTICA/360beat Ref. AudioCoop Lombardia Via Ollearo, 5 20155 Milano Mob +39.347.91.32.238 Tel/fax +39.02.36595237 [email protected] 4