Terna – Conti in crescita nel 3° trim. e acconto sul dividendo 2016

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Terna – Conti in crescita nel 3° trim. e acconto sul dividendo
2016
Categorie : Analisi e Approfondimenti, Ftse Mib, Utility
Data : 04/11/2016 : 16:43
Il gestore della rete elettrica nazionale ad alta tensione ha registrato ricavi sostanzialmente
stabili a 511,1 milioni, in linea con le stime. In lieve aumento dell’1,3% su base annua l’Ebitda
grazie ai minori costi operativi delle attività non regolate. Il balzo di ammortamenti e svalutazioni
del 14,4% su base annua ha determinato il calo dell’Ebit del 4,4% rispetto al terzo trimestre
2015. Il dimezzamento degli oneri finanziari netti ha consentito la crescita dell’11,7% su base
annua dell’utile netto, superiore alle stime. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre
2016 è sceso a 7,8 miliardi dal livello record di 8,17 miliardi di fine giugno. Il CdA di Terna ha
deliberato la distribuzione dell’acconto sul dividendo 2016, pari a 0,0721 euro per azione (0,07 la
cedola intermedia del 2015).
Nel periodo luglio-settembre del corrente Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha conseguito ricavi
pari a 511,1 milioni (-0,7% su base annua), di cui 471 milioni (+3,4% a/a) nelle attività regolate, in
particolare trasmissione e dispacciamento, e 40,1 milioni (-32,4% a/a) nelle attività non regolate.
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Questi dati vanno visti alla luce del nuovo periodo regolatorio, in vigore da inizio anno, che prevede un
tasso di remunerazione (Wacc) sul capitale investito netto nell’attività regolata della trasmissione
elettrica pari al 5,3% (6,3% nel 2015). Senza dimenticare la variazione degli asset del perimetro
societario, che dallo scorso dicembre includono 8.379 km di rete ad alto voltaggio di Ferrovie dello
Stato, 350 stazioni elettriche e un contratto per il passaggio della fibra ottica di proprietà di BasicTel; i
674 milioni di euro di RAB (Regulatory Asset Base) riconosciuti dall’Autorità per l’Energia alla rete FS
cominceranno a generare una remunerazione piena dal 2017. Inoltre lo scorso 28 maggio è entrato in
esercizio il “Sorgente-Rizziconi”, l’elettrodotto sottomarino a 380 kV fra Calabria e Sicilia in cui Terna
ha investito negli ultimi 5 anni oltre 700 milioni, uno dei più imponenti investimenti della storia del
gruppo.
La riduzione dei costi operativi del 7,3% su base annua, soprattutto relativamente alle attività non
regolate, ha consentito all’Ebitda di sfiorare i 400 milioni, in lieve progresso dell’1,3% rispetto alla
frazione luglio-settembre 2015 e superiore alle stime di consensus.
Il balzo di ammortamenti e svalutazioni del 14,4% su base annua, imputabile all’aumento degli asset
del perimetro societario, ha determinato la contrazione dell’Ebit a 263,3 milioni (-4,4% a/a).
Ancora ottime notizie, invece, sul fronte degli oneri finanziari netti, più che dimezzati grazie anche
all’ulteriore riduzione dei tassi d’interesse sul mercato. Inoltre, il tax rate è sceso al 32,4% dal 34,7% del
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terzo trimestre 2015. Terna ha così chiuso il periodo in esame con un utile netto pari a 162 milioni, in
incremento dell’11,7% su base annua e superiore del 7,5% al dato di consensus.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 si è ridotto a 7,8 miliardi, inferiore ai 7,9
miliardi stimati dagli analisti e agli 8,17 miliardi record di fine giugno, mese in cui Terna ha pagato il
saldo dei dividendi 2015 per un ammontare complessivo di 261,3 milioni.
Gli investimenti effettuati nel terzo trimestre 2016 sono pari a 183,3 milioni, molto al di sotto dei 263,1
milioni del pari periodo 2015 e inferiori ai 190 milioni del consensus. I principali progetti del periodo
riguardano gli Interconnector Italia-Montenegro (il primo ponte elettrico coi Balcani, lungo 455 km e con
una potenza di 1 GW) e Italia-Francia; la conclusione dei lavori confermata per entrambi entro il 2019.
Nel dettaglio, i lavori di posa del cavo terrestre del tratto montenegrino sono stati inaugurati il 4 ottobre.
Ricordiamo che a settembre Terna si è aggiudicata in Uruguay la gara indetta da UTE (società a
controllo statale che si occupa della generazione, trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia
elettrica) per la costruzione di tre nuove infrastrutture elettriche nel paese. Il valore complessivo del
contratto, calcolato su base trentennale, è stato stimato da UTE in circa 230 milioni di dollari.
Infine, il CdA di Terna ha deliberato la distribuzione dell’acconto sul dividendo ordinario lordo
dell’esercizio 2016 nella misura di 0,0721 euro per azione (0,07 la cedola intermedia del 2015), in linea
con la politica annunciata nel Piano Strategico 2016-2019 lo scorso 17 febbraio, che prevede un tasso
di crescita del dividendo nell’arco di piano del 3% l’anno. L’acconto verrà posto in pagamento dal 23
novembre 2016, con data di stacco cedola il 21 novembre e record date il 22 novembre.
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