Corso di Diploma in Operatore Olistico ad indirizzo Salute Naturale

Corso di Diploma
in
Operatore Olistico
ad indirizzo Salute Naturale
“GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLE MALATTIE PSICOLOGICHE.
CONSIDERAZIONI E LETTURA DELLA MALATTIA IN CHIAVE
PSICOSOMATICA. CASO ESPERIENZIALE: LA DEPRESSIONE BIPOLARE
FEMMINILE E LA CURA CON L’AUSILIO DEI FIORI DI BACH”.
Tesi di Tatiana Muccioli
Relatore: Prof. Rocco Carbone
21 Aprile 2012
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Indice
ABSTRACT
PRIMA PARTE
Aspetti psicosomatici delle malattie:
Che cos’è la malattia: generalità.
Il paradigma olistico.
La lettura della malattia secondo la visione
psicosomatica.
Le cause della malattia: generalità.
Edward Bach e la Floriterapia, una cura che si basa
sulla psicosomatica.
Il problema della personalità secondo le teorie di
Freud e Assagioli e relative connessioni con la floriterapia
di E. Bach.
Le malattie psichiche: depressione e disturbo
bipolare. L’azione dei Fiori di Bach in terapia.
SECONDA PARTE
Applicazione pratica della cura con i Fiori di Bach in un
caso clinico di depressione bipolare femminile:
Il caso clinico: una ragazza di 35 anni affetta da
disturbo bipolare.
Anamnesi Naturopatica.
Definizione fiori utilizzati nella cura.
Trattamento.
Decorso.
Conclusione.
Bibliografia
1
”
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ABSTRACT
In questa tesi, ho voluto trattare gli aspetti psicosomatici
delle malattie. Si tratta di alcune considerazioni sul tema
della sofferenza umana, elaborate in seguito a ricerche e
studi su vari autori che hanno trattato, nel loro cammino
di
ricerca,
argomenti
fondamentali
per
l’anamnesi
naturopatica, riguardanti soprattutto la componente
emozionale e psicosomatica nell’affrontare la sofferenza e
la malattia. L’uomo è un essere multidimensionale,
costituito da vari aspetti e livelli di corporeità, sia fisici
che sottili, ovvero, di materia psichica, emozionale,
animica, e per questo dotato di sensibilità, oltre che di
massa corporea.
L’uomo ha sentimenti, emozioni, e questo suo mondo
interiore sta alla base dello sviluppo della malattia,
quando l’equilibrio in termini di omeostasi
viene a
mancare. Autori e ricercatori sia del XX secolo, ma anche
del nostro Terzo millennio, quali Assagioli, Freud, Bach, il
Dott. Carbone, hanno elaborato ed utilizzato, interessanti
teorie e metodiche di anamnesi e analisi, oltre a
strumenti di cura, delle malattie psicosomatiche, che
nascono da una “staratura” della mente, dovuta a cause
esterne, ma anche a predisposizioni di carattere genetico.
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In aggiunta ai concetti e considerazioni sulla malattia,
esaminata dal punto di vista emozionale, ho voluto
completare il mio lavoro, esponendo un caso clinico, nel
quale ho avuto modo di applicare a livello pratico, gli
enunciati,
i
metodi
di
cura,
e
gli
aspetti
della
psicosomatica, per aiutare una paziente affetta da
disturbo
bipolare,
una
sindrome
legata
alla
sfera
emozionale e alla componente biochimica, oltre che
genetica, in cui la condizione di sofferenza è stata
scatenata da influenze esterne, dall’ambiente in cui la
donna vive e svolge le sue attività, ma anche da una
particolare sensibilità di nascita, che caratterizza la
persona.
3
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PRIMA PARTE
ASPETTI PSICOSOMATICI DELLE MALATTIE
Che cos’è la malattia: generalità
La malattia è uno stato patologico conclamato, che modifica
strutturalmente il corpo in tutte le sue parti: fisica, emotiva,
spirituale. Ciò accade quando si instaura un processo che va al di
là della semplice mancanza di equilibrio della persona in tutte le
sue componenti.
Quando si parla di equilibrio dell’essere umano, ci si riferisce alla
perfetta armonia e comunicazione del tutto, della totalità degli
elementi di cui è composto, ovvero, quella naturale sincronicità in
termini di omeostasi di un organismo.
Si tratta di una visione olistica, completa, di ciò che è l’uomo,
lontana dall’approccio “allopatico”, il quale considera la relazione
esistente tra sintomo e malattia; per il medico occidentale
tradizionale, l’uomo ha solo un corpo, che a volte può non
funzionare alla perfezione, perché si manifesta un disturbo, una
patologia. Questo cambiamento fisico si identifica con la malattia.
La cura è puramente sintomatica, e va ad agire sull’organo malato
nello specifico, bloccando sul nascere ogni tipo di manifestazione,
senza considerare tutto il resto: una persona malata o sana che
sia, non possiede solo un corpo fatto di carne e ossa, ma ha delle
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emozioni, una personalità, un’anima, una parte, insomma,
spirituale e mentale.
La concezione olistica dell’uomo, e quindi della salute e della
malattia, ci porta a riconsiderare e riflettere, soprattutto sugli
insuccessi della medicina tradizionale. In alcuni casi il progresso
medico, che è stato notevole, ha apportato molti benefici e
sviluppi, in termini di ricerca, salvando anche delle vite umane.
Però, in tantissimi altri casi, si sono verificate serie complicazioni,
peggioramenti dello stato di salute delle persone, proprio in virtù
dell’uso-abuso di farmaci.
Oggi, grazie alla rivalutazione delle discipline naturali, della
medicina orientale, cinese, ayurvedica, fitoterapica, dei Fiori di
Bach, vi è la possibilità di aprire nuovi orizzonti nel contesto di
cura delle malattie, al fine di raggiungere e mantenere la salute, in
un modo più vicino al rispetto dell’uomo come essere vivente, che
vive a contatto con l’ambiente, in un contesto più armonico e
vicino al suo stato originario.
Nel Terzo Millennio, la medicina allopatica tradizionale e la
medicina naturale, dovrebbero ora più che mai, cooperare in
sinergia, per aiutare le persone a stare bene e a mantenere nel
tempo la propria salute.
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-
Il paradigma Olistico.
La malattia, secondo la visione olistica, è un qualcosa che esula
dal prendere in considerazione solo il corpo, ciò che vediamo e
percepiamo come nostro involucro esterno. La parola “olismo”,
deriva dal greco olòs, cioè tutto, intero, unico, a dimostrazione che
l’essere umano non è solo materia fisica, ma anche psichica,
spirituale, animica. Quindi, se il corpo manifesta un disagio, un
sintomo, oppure una malattia già conclamata, ciò significa che
anche la sua mente e il suo spirito, sono in qualche modo
disequilibrati, non in armonia, poiché lo stato di equilibrio
originario dell’individuo, ne risulta alterato.
“Il paradigma Olistico”applicato al concetto di salute e malattia, è
una singolare e completa visione
multidimensionalità.
1Se
dell’individuo, nella sua
prendiamo in considerazione l’unità
inscindibile di mente, corpo e spirito, comprendiamo come l’uomo
sia formato, oltre che di un corpo materiale, anche di altri “corpi”,
o livelli energetici, definiti corpi sottili. Questo ci porta a riflettere
sulla possibilità che ci sia una realtà in cui, non si parla più di
presenza e vita solo in un mondo tridimensionale, razionale, che
tiene conto dell’aspetto fisico, ma che esista anche una quarta
dimensione, quella dell’analogia e dell’intuizione, che si collega
all’aspetto vibrazionale delle cose.
1
Da: “Psicosomatica e Guarigione Olistica”. Lezione 1: La Multidimensionalità dell’essere umano e il
linguaggio della Psicosomatica. Docente: Dott.ssa Susanna Garavaglia. Corsi on Line di Erba Sacra.
Accademia Opera.
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La guarigione in senso olistico, infatti, parte dal presupposto che
non esiste un’unità di tempo solo lineare, ma bisogna analizzare il
problema, prendendo in esame il contenuto di una realtà di tipo
analogico, in quanto, la
malattia
è
frutto
di vari fattori
concomitanti, che derivano anche e soprattutto da eventi collegati
al passato, al vissuto della persona, un vissuto, che la persona, ha
forse del tutto dimenticato, e che risulta sepolto, in una sede del
proprio inconscio.
Il concetto di spazio-tempo, come noi lo conosciamo, ha un
andamento vettoriale, lineare, e si tratta di un approccio
razionale, di un pensiero di tipo occidentale, espressione della
parte sinistra del cervello umano; segue le leggi di causa-effetto,
essendo regolato dal tempo e dallo spazio, esso si sviluppa tra
passato, presente e futuro. Il pensiero logico-razionale-lineare
è un pensiero orizzontale. Un solo filo conduttore, in una catena
di cause ed effetti ci porta da un elemento all'altro in una serie
consequenziale. Un effetto che non può essere attribuito a una
causa della catena considerata, viene isolato e identificato come
facente parte di un altro sistema. Nel pensiero razionale, ogni cosa
deve essere dimostrabile secondo una logica consequenziale. Un
fenomeno viene ritenuto vero solo se riproducibile in laboratorio e
calcolabile per mezzo di formule matematiche.
Il pensiero circolare, all’opposto, è un pensiero di tipo analogico,
istintuale, irrazionale. Non segue le leggi della fisica meccanica,
non ha un punto di partenza e di arrivo, si allinea con le leggi
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della fisica quantistica, senza causa, senza spazio e senza tempo.
Si tratta di un pensiero di tipo orientale, che vive nella casualità,
ed è l’espressione della parte destra del cervello umano. Può
essere paragonato ad un cerchio, dove non troviamo un inizio e
una fine, in cui non esistono passato e futuro, e segue solamente
le leggi del qui e ora.
Il pensiero analogico-intuitivo-reticolare non nega l'esistenza di
catene causali orizzontali, ma evidenzia anche un collegamento
verticale
di
similitudine
tra
sistemi,
solo
apparentemente
scollegati. Di fatto l'analogia è un pensiero verticale che mette in
evidenza la simultaneità di fenomeni che si attuano su piani
diversi, e viene colta attraverso l’intuizione, cioè, la capacità di
percepire l'essenza delle cose. Non valuta un fenomeno basandosi
sulle conoscenze precedentemente acquisite ma si mette in ascolto
delle informazioni contenute nel fenomeno stesso.
Per fare un esempio, la realtà della quale sono consapevole, si
identifica con la mia vita quotidiana, scandita da un tempo di tipo
razionale. Ma un altro tipo di realtà, influisce notevolmente sui
miei comportamenti e le mie azioni, anche se non ne sono del
tutto cosciente, una realtà che ha a che fare con il vissuto,
all’apparenza dimenticato, e contenuto in un’altra sede, quella
dell’inconscio, nella quale, il concetto di tempo è diverso da quello
lineare; lo spazio-tempo, è concepito come una dimensione
circolare, nella quale non esiste una progressiva successione degli
eventi, ma un movimento di natura centripeta, un groviglio di
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episodi del vissuto umano simile ad un “gomitolo di lana”2,
presente all’interno di noi stessi. La visione del tempo nella
dimensione dell’inconscio, quindi, è di natura analogica.
La quarta dimensione, quella del tempo circolare, è la
dimensione del ricordo, ormai dimenticato, del contenuto
latente dell’inconscio, del nostro precedente vissuto, è quella in
cui dobbiamo scavare, per trovare le cause e il principio di ogni
malattia.
Noi entriamo in quella dimensione, spesso, ogni volta che, ad
esempio, un profumo, un rumore, una canzone, e così via, ci
allontanano, anche solo per un momento, dal nostro presente. Ci
eclissiamo con la nostra mente verso un pensiero, che ci distoglie
dalla nostra “quotidiana centratura”, portandoci al di là del tempo
razionale-lineare; il nostro coinvolgimento è totale, noi andiamo
nel tempo analogico, con tutto il nostro essere, sia fisicamente,
che mentalmente, poiché, nel ricordare, siamo capaci di riprovare
le stesse sensazioni di una volta, legate ai ricordi. Da ciò se ne
deduce, che un trauma passato, più o meno sconvolgente a livello
emozionale,
se
riportato
alla
luce,
con
strumenti
di
tipo
terapeutico, può rivivere in noi, anche per un solo istante, proprio
perché lo abbiamo fatto riemergere.
Analizzando il contenuto rimosso dell’inconscio, siamo in grado
di trovare delle risposte, e conoscere l’origine fondamentale di un
2
Da: AGER, conferenza e corso esperienziale di Genomica Emozionale. Dott. Vincenzo di Spazio. My Life
Edizioni.
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disturbo emotivo. Nel tempo circolare-analogico, io sono in grado
di “saltare”, da un evento a quell’altro, avanti o indietro, e le
emozioni
che
escono,
indipendentemente
dal
sia
a
livello
riconoscerle
fisico
o
meno
che
psichico,
in
maniera
consapevole, incidono a livello profondo sul nostro essere, creando
quegli squilibri, quei disturbi che ci portano ad ammalarci: il
concetto di salute e di malattia, per come lo conosciamo, risulta in
questo senso, completamente stravolto, alla luce di queste nuove
considerazioni.
Se riflettiamo a fondo su tale aspetto della malattia, potremmo
porci le seguenti domande, al fine di cercare altre risposte o
conferme:
Un individuo si ammala, perché la sua
-
mente e la sua anima, sono preda di scompensi emotivi, causati
da un evento traumatico, i quali agiscono anche sul fisico,
provocando un disturbo, oppure una distonia?
La malattia nasce prima nel corpo,
-
oppure, è già presente nella nostra mente un’informazione
del disturbo al suo stadio embrionale, che poi, spesso, attacca
anche il fisico?
Esiste forse un nesso tra la malattia e
-
la
somatizzazione,
intesa,
come
il
manifestarsi
di
uno
scompenso emotivo in un soggetto predisposto ad essere preda
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degli eventi, a tal punto, che la persona, scarica la sua tensione in
un preciso punto del corpo, scatenando la malattia?
Volendo trovare delle risposte a tali riflessioni, si potrebbe
prendere
in
esame
il
linguaggio
della
Psicosomatica,
una
disciplina che si basa sulla rivalutazione della malattia non
soltanto dal punto di vista fisico, ma anche e soprattutto
emozionale.
La lettura della malattia secondo la visione psicosomatica.
Il termine Psicosomatica, deriva da Psyche, dal greco Anima, e
Soma, dal greco Corpo; ciò implica la consapevolezza che non
esiste divisione tra un aspetto e l’altro dell’individuo, ma che sono
sostanzialmente due facce della stessa medaglia, due diversi livelli
vibrazionali della stessa energia. Tornando al concetto di tempo
circolare-analogico, possiamo dedurre che, ogni disagio, vissuto
contemporaneamente sia a livello fisico che psichico, si riflette
anche a livello animico-spirituale, anche se a volte non ne siamo
del tutto consapevoli.
La medicina tradizionale allopatica, non considera tali aspetti, in
quanto cura il sintomo, che è solo la punta dell’iceberg, ciò che
appare, che si vede, la parte tangibile, dimostrabile della malattia,
da sopprimere subito, sul nascere. Invece, lo squilibrio, nel
momento in cui si manifesta, è già presente in tutti i livelli
vibrazionali energetici, e non solo fisici, dell’organismo umano. Il
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sintomo, altro non è che il campanello di allarme, il segnale che ci
fa capire dove, in quale parte del nostro corpo, dobbiamo portare
maggiore attenzione a quello che sta succedendo; questo assume
un preciso significato, e ci fa riflettere da dove deriva la malattia.
Il sintomo si manifesta e ci permette di agire, di chiederci perché
l’armonia, la nostra centratura è stata compromessa; così,
prendendo coscienza dell’episodio disturbante, riconosciamo la
causa e possiamo agire su di essa, per guarire. In questo caso,
guarire significa, non eliminare solo il sintomo, ma agire sulla
causa per estirparla del tutto, ritrovando benessere e salute
nella totalità: mente, corpo, spirito in perfetta connessione ed
armonia fra loro.
Superando il disagio, eliminando la causa della malattia, si
cresce, ci si evolve, sia a livello fisico, che mentale, spirituale e
animico. La malattia ci insegna che cosa dobbiamo fare per
allineare i desideri della nostra anima con quelli della personalità,
eliminando la sofferenza, per condurre una vita più vicina al
sentire, a come siamo veramente.
Gli strumenti di cui si avvale la psicosomatica si basano
sulla sincronicità; tale enunciato, fa parte della teoria del
sincronismo
degli
spin
correlati,
relativa
al
“principio
di
esclusione”, del fisico austriaco Wolfgang Ernst Pauli, (1945,
Premio Nobel per la fisica) principio fondamentale della fisica
quantistica, il quale stabilisce che due elettroni non possono
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occupare lo stesso orbitale, a meno che non abbiano spin3, cioè
senso di rotazione intorno a se stessi, con verso opposto. I fisici
Bell, nel 1964 e Aspect nel 1982, hanno osservato e definito che
due sistemi quantici di qualsiasi natura, che hanno interagito
almeno una volta, non possono essere più separati, cioè
conservano una memoria, anche se vengono separati agli estremi
opposti dell’universo.
Altri strumenti, sono la logica e le sensazioni, a partire da ciò che
penso, la semantica della logica, il pensiero razionale, il
ragionamento, per poi passare a ciò che sento, alla semantica
dell’istinto, il pensiero
analogico, il vedere
gli eventi con
un’analogia sincronica dell’unità, del “nulla accade per caso”.
Ogni emozione è vissuta insieme al cambiamento corporeo. Viene
data importanza al segno, la semantica del significato logico, il
fenomeno, ma anche il simbolo, la semantica del significato
analogico, che si identifica nell’interpretare un archetipo a livello
intuitivo, il quale, ci svela dei significati profondi sulla malattia e
la sua origine. Il corpo nella visione olistica dell’unità, è una
compartecipazione in un unico evento.
Possiamo parlare di un ulteriore strumento, la dimensione
d’organo. Si tratta dell’espressione e della predisposizione di
ognuno ad identificarsi in un determinato organo. Essa dipende
3
Da: “Introduzione alla lettura Psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. Rocco Carbone. Pilgrim Edizioni. Riferimento a pag. 78, capitolo: Identificazione del
linguaggio degli organi.
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da una predisposizione ereditaria, dall’identificazione simbolica ed
archetipica, dal locus
predisposizione
minoris resistentiae. Nel caso della
ereditaria,
la
costituzione
individuale
determina l’evoluzione di particolari malattie in un soggetto. Sia in
omeopatia che in oligoterapia, si parla infatti di miasma e di
diatesi (terreno), che esprime proprio lo stato della vitalità di un
organismo, e a seconda del suo gradiente di appartenenza, può
sviluppare specifiche malattie.
Per quanto riguarda l’identificazione simbolica o archetipica,
ci si ricollega al pensiero di C. G. Jung, psichiatra, psicanalista e
antropologo svizzero, il quale studiò a fondo questo aspetto. Esiste
un’informazione dentro di noi che non dipende solo da una
componente genetica genitoriale, ma è qualcosa che in noi si
tramanda da generazione in generazione, e che in qualche modo
costituisce un filo conduttore tra passato, presente e futuro. Filo
invisibile e impercettibile, che si manifesta e prende forma nel
nostro essere attraverso forme di genialità, delle casualità, degli
accadimenti sincronici, delle intuizioni che ci guidano e ci
indicano il percorso da seguire, per farci evolvere e crescere in una
dimensione di elevata spiritualità.
Infine, se pensiamo alla locus minoris resistentiae4, la scelta
della localizzazione del disturbo è legata e rappresentata da un
4
Da: “Introduzione alla lettura Psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. Rocco Carbone. Pilgrim Edizioni. Riferimento a pag. 82-83, La Dimensione d’Organo, il
locus minoris resistentiae.
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valore simbolico. Se la malattia e il sintomo rappresentano un
linguaggio del corpo, attraverso la scelta dell’organo bersaglio
da colpire, avremo la conoscenza della lingua da interpretare e la
localizzazione su quel determinato organo o viscere, sarà la
conseguenza del linguaggio non interpretato nel tempo. Se un
organo è alterato, questa alterazione riecheggia in tutta l’unità
psicosomatica, creando una distorsione della visione oggettiva e
istintuale. Per fare solo un esempio, il soggetto che ha la colite,
vive la dimensione intestinale di visceralità, di pulsioni basse,
istinti o torti subiti ritenuti sporchi. Oppure, il soggetto psorisiaco,
vive nella dimensione cutanea, vive a pelle i rapporti con gli altri, e
crea una barriera verso gli altri.
La dimensione d’organo rappresenta un modo di essere al
mondo, una personale visione e approccio con il mondo stesso, ed
è sempre presente, anche in condizioni di salute. Emerge in primo
piano
durante
la
manifestazione
della
patologia
e
nella
espressività della propria personalità. Tutto avviene secondo una
sincronia, come se ogni elemento cospirasse in modo del tutto
confluente: il modo di essere da una parte, e le coincidenze
esterne dall’altra parte, confluiscono verso l’affermazione di
principi, di desideri, di tipi di relazioni, di avvenimenti che vanno
tutti verso un sincro-destino, a dimostrazione che nulla avviene
per caso.
Nella psicosomatica e nei disturbi di tipo psicosomatico, il
linguaggio analogico del corpo diventa determinante ai fini della
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valutazione
diagnostica.
Tutte
le
esperienze
ancorate
a
determinate emozioni, che in qualche modo sono dei sabotatori di
noi stessi, riecheggiano attraverso le nostre pulsioni e le nostre
sofferenze. Il nostro “modus vivendi”, come pure i nostri desideri e
le nostre predilezioni, diventano le fonti inesauribili per la nostra
conoscenza interiore.
Alla luce di queste considerazioni, come si crea il conflitto? Da
una fase iniziale di allarme, in cui l’individuo si trova a reagire in
due diversi modi: la rimozione o la repressione. La rimozione è la
via
dell’angoscia,
ovvero
un’emozione
negata,
che
non
si
riconosce, mentre la repressione è la via dell’isteria, cioè
un’emozione di cui si ha coscienza e si riconosce la causa del
conflitto. Si tratta comunque di due fasi di resistenza, in cui si ha
un’elaborazione soggettiva e simbolica dell’emozione conflittuale,
che creano dei veri e propri disturbi funzionali.
L’emozione negata, per la quale non si conosce l’origine della
tensione, viene di solito scaricata o con atteggiamenti aggressivi
verso gli altri, o con aggressività verso se stessi. L’emozione
conflittuale, per la quale l’origine della tensione è del tutto chiara,
nel
tempo
viene
progressivamente
rimossa.
La
fase
dell’esaurimento si verifica quando il disturbo funzionale comincia
a manifestarsi in un sintomo; la tensione torna a sedimentarsi
nell’inconscio e prende forma nei sogni, nei lapsus e nelle
dimenticanze.
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Le cause della malattia: generalità.
Stabilire quali sono le cause della malattia non è facile. Si tratta
della primordiale domanda, che tutti i medici e le medicine di tutti
i tempi, si fanno da sempre. Per l’uomo, è fondamentale stare
bene, la qualità della sua vita si riflette in tutti i campi, nelle
relazioni affettive, nei rapporti con la società, con l’ambiente,
nell’ambito lavorativo.
Ad esempio, la medicina cinese propone uno studio approfondito e
completo delle cause della malattia, è una scienza antica, ma
sempre valida ed efficace, nel curare e assicurare longevità e
salute all’essere umano. il pregio di questa scienza millenaria, è
quello di considerare e studiare l’essere umano in rapporto con
l’Universo esterno, il macrocosmo, e l’Universo umano, interno, il
microcosmo. L’equilibrio e lo stato di salute, dipendono dallo
scambio armonico dei due mondi, quello esterno e quello interno,
la relazione armonica tra la vita sulla Terra e la vita interiore
umana, scandita da ritmi del tutto naturali. Nel momento in cui
tale equilibrio si rompe e viene a mancare, l’uomo non vive più in
sinergia con le forze della Natura, e si crea sofferenza e malattia.
La chiave della guarigione è nel capire da dove deriva questo
squilibrio, che ha frantumato e cambiato lo stato originario delle
cose. La parola, il dialogo, rappresenta un mezzo attraverso il
quale, il terapeuta cerca di aiutare la persona malata ad uscire dal
suo stato disequilibrato. Il dialogo tra paziente e terapeuta,
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permette alla persona di prendere coscienza del problema,
arrivando alla rimozione delle cause.
Le principali cause delle malattie 5sono le abitudini sbagliate,
la scarsa considerazione dell’ambiente, l’interazione alterata che si
crea tra uomo e luogo circostante, nel quale egli vive ed opera. La
cura principale di ogni malattia, è individuare la causa originaria
della
sofferenza,
permettere
alla
persona
di
acquisire
la
consapevolezza del problema e quindi avviare un processo di
ripristino del primitivo equilibrio, ma anche un processo di
cambiamento verso una maggiore consapevolezza e stato di
salute. Questa è la sostanziale differenza di approccio tra la
medicina allopatica, che agisce in parte, a livello sintomatico,
tamponando solo temporaneamente il sintomo del malessere, e la
naturopatia, la medicina naturale, che opera a livello radicale,
andando ad individuare e guarire la malattia, per poi eliminarne
la causa.
Le cause che creano un disequilibrio e quindi uno stato di
malessere, possono essere:
-
Cause di natura esterna
-
Cause di natura interna
5
Da: “Introduzione alla lettura Psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. Rocco Carbone. Pilgrim Edizioni. Riferimento a pag. 17, Le malattie e il significato
psicosomatico.
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Le prime, quelle di natura esterna, sono i fattori climatici, i cibi, i
liquidi assunti con l’alimentazione e gli inquinanti ambientali. Si
tratta di fattori patogeni che dall’esterno penetrano direttamente
all’interno dell’organismo tramite la pelle, i muscoli, il sangue, le
vie respiratorie, provocando degli squilibri interni su organi e
visceri. Le seconde, le cause di natura interna, riguardano la
costituzione individuale genotipica e/o fenotipica, lo psichismo e
le emozioni che un soggetto vive, la regolarità del ritmo sonnoveglia,
lavoro-riposo,
attività
fisica
e
mentale,
sessualità,
gravidanza. Si tratta di quei fattori patogeni più interni, che si
manifestano, in seguito agli stimoli esterni, con i quali una
persona interagisce, e riflettono il rapporto del microcosmo con il
macrocosmo. Ad esempio, ci possono essere sbalzi umorali legati
alle variazioni climatiche, oppure ansia, magari perché pensiamo
a degli eventi in generale, che ci spaventano, ma che non ci
toccano direttamente. Tali disarmonie interne dell’organismo,
si
manifestano
cambiamento
attraverso
esterno.
Vi
lo
sono
stimolo
esercitato
comunque
degli
dal
eventi
accidentali, che possono agire, indipendentemente dalle nostre
azioni, e che noi non siamo in grado di prevedere, quali i lutti,
l’invecchiamento
naturale
della
persona,
eventi
climatici
o
ambientali, quali, terremoti o incendi, ecc… Ad ogni modo, se la
persona è in equilibrio dentro se stessa, subisce in maniera più
lieve l’azione disturbante. Una buona prevenzione a livello psicofisico, permette di rinforzare la persona, aiutandola ad essere
meno soggetta a somatizzare la perturbazione, e quindi a stare
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male. La naturopatia, le cure e i trattamenti naturali in generale,
basano la loro attività e competenza, sull’aspetto unitario
dell’individuo, prendendo in considerazione la costituzione, il
terreno biologico del soggetto, il contesto nel quale la persona vive
e lavora.
Possiamo aggiungere, che, oltre alla Medicina tradizionale cinese,
anche la Floriterapia, essendo una disciplina olistica volta
sostanzialmente a riportare equilibrio nello stato emozionale del
soggetto, è utile come sistema di cura integrato e integrante,
poiché si rivolge all’individuo e al suo stato di sofferenza.
L’emozione che si crea e rimane latente all’interno dell’inconscio, a
seconda della sua entità, potrebbe manifestarsi, se non ancora
risolta, sotto forma di sofferenza fisica, sintomo o malattia,
provocata da uno shock emotivo, che spesso il soggetto non
prende in considerazione, proprio perché non ci pensa più,
oppure, non ne è del tutto consapevole.
In realtà, l’evento continua ad agire in modo silenzioso nel nostro
contenuto latente presente nell’inconscio, mentre noi svolgiamo
semplicemente la nostra vita quotidiana, senza dare adeguata
importanza a come ci sentiamo, ed ai malesseri che portiamo.
Esaminando a livello terapeutico la natura dell’emozione, la sua
espressione e il suo contenuto simbolico, tenendo ben presente la
costituzione soggettiva dell’individuo, si riesce a individuare,
attraverso il dialogo la sofferenza della persona, sia a livello fisico,
20
”
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che psichico. Il linguaggio del corpo, spesso, rappresenta una
richiesta d’aiuto e comprensione del nostro essere interiore.
Edward Bach e la Floriterapia, una cura che si basa sulla
psicosomatica
La Floriterapia, appartiene alla grande famiglia della medicina
psicosomatica, disciplina che studia la correlazione tra “psiche” e
“soma”. Edward Bach, nel suo libro “Essere se stessi”, seguendo i
principi del pensiero di Hanehmann, che parla del concetto di
similitudine, espose una sua deduzione: la malattia, secondo lo
studioso,
era
il
risultato
di
un’azione
errata,
quindi,
va
considerata come una lezione che ci insegna a correggere il
percorso della vita, e ad armonizzarlo con i principi dell’anima.
La Psicosomatica considera il corpo come uno strumento di
comunicazione e studia l’influenza della psiche sull’organismo, e
viceversa. All’origine della maggior parte delle patologie, ci sono
dei conflitti interiori, atteggiamenti sbagliati del vivere, disfunzioni
della personalità, emozioni negative, quali odio, invidia, gelosia,
avidità, cinismo. Attraverso il corpo, comunichiamo il nostro stato
di salute fisica e mentale. Bach considera la malattia come il
risultato
di
un’alterazione
del
pensiero,
che
porta
a
compiere un’azione sbagliata6. La malattia scompare, quando
6
Da: “Fiori di Bach”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezione 1: Le malattie
secondo Bach. Aspetti psicosomatici, comportamenti umani e concetto di malattia.
21
”
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si apprende la lezione della vita, passando attraverso dolore e
sofferenza. Ecco che la malattia nasce a livello mentale e
spirituale, non solo a livello fisico. Il conflitto nasce tra la
personalità e l’Io superiore, creando disagio e sofferenza; di
conseguenza, l’armonia fra essi, si traduce in un perfetto stato di
benessere.
Il terapeuta ha il compito di risvegliare nel paziente, la sua
capacità di correggere il difetto che ha portato allo squilibrio, per
riportare di nuovo armonia nella sua vita spirituale. La terapia
deve ridare al paziente quattro qualità: la pace, la speranza, la
gioia, la fede. Lo strumento è il dialogo, che permette di circondare
il paziente con un’atmosfera di salute e di vita, per incoraggiare la
guarigione e sviluppare in lui, il desiderio di vivere una vita più in
armonia con la sua anima, rispetto a quella che conduceva prima.
Si possono somministrare i rimedi di Bach per aprire quei
canali che fanno entrare più luce nell’anima della persona e
farla guarire.
L’azione dei rimedi floreali è quella di elevare le nostre vibrazioni e
aprire i nostri canali all’Io spirituale, perché possa manifestarsi e
inondare la nostra natura con la virtù particolare della quale
abbiamo bisogno, eliminando il difetto che causa il male. I Fiori di
Bach non curano in modo da aggredire la malattia, ma inondando
il nostro corpo con la vibrazione della nostra natura superiore: la
malattia, dunque “si scioglierà come neve al sole”. Questo per
22
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
capire, come la guarigione agisca dolcemente, senza che ce ne
accorgiamo.
La
Floriterapia
non
agisce
combattendo
un
difetto,
ma
riequilibrando le sue virtù alterate dalla cattiva inclinazione. La
malattia, in base alle idee della floriterapia di Bach, non ha
un’origine materiale; i sintomi che possiamo notare in una
persona malata, sono il risultato di forze che hanno agito in
profondità per molto tempo. La malattia è nella sua essenza, il
risultato del conflitto tra Anima e Mente, e non sarà mai
estirpata, senza uno sforzo spirituale e mentale, che, se fatto con
un certo criterio, può portare a guarire e a fare un’azione
preventiva nei confronti della malattia, sopprimendo quelli che
sono i fattori di base, ovvero, la causa principale.
La cura, secondo la medicina allopatica, basata sul corpo e sulla
soppressione del sintomo, non prende in considerazione l’aspetto
umano, cioè la natura dell’emozione. La medicina allopatica ripara
il danno solo in superficie, ma, in realtà, la vera guarigione è
un’altra cosa; se si sopprime solo il sintomo, la causa comunque
rimane e opera, anche se non si vede o non si sente, e si può
manifestare sotto un’altra forma, causando altri disturbi e
malattie.
Quando la personalità non è in armonia con la propria
anima, non vibra in sintonia con l’armonia dell’energia
cosmica. La personalità agisce da sola, per soddisfare i propri
capricci, senza dare ascolto alle indicazioni dell’Io Superiore,
23
”
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scegliendo di vivere autonomamente. In alcuni casi, la personalità
non riconosce l’esistenza del proprio Io Superiore, così, tutta la
sua vita si sviluppa in funzione della realtà materiale. Questa
disarmonia iniziale, si manifesta con stati d’animo negativi; se poi
subentrano azioni di ripristino, la distonia si evolve con disturbi
fisici, ed infine, con malattie organiche vere e proprie.
Il conflitto nasce dal fatto che la Personalità e l’Anima seguono
percorsi diversi, a volte diametralmente opposti; è proprio questo
che sta alla base di ogni disturbo e dell’infelicità. La malattia
intesa come “dissociazione tra Anima e Personalità”, secondo
Bach, ha come primo risultato dell’armonia un errore molto
frequente nell’uomo: l’eccessivo amore per se stesso, inteso come
un sentimento effimero, fittizio, che sfocia nell’egoismo.
Le vere malattie che affliggono l’uomo, dipendono da difetti nel
comportamento,
quali,
orgoglio,
crudeltà,
egoismo,
odio,
ignoranza, instabilità, avidità. La funzione del medico, quindi,
deve essere quella di aiutare il paziente nel processo della vera
conoscenza di se stesso, per sviluppare la consapevolezza che gli
errori dovuti alla sua personalità e al suo carattere, sono i
principali difetti che lo portano, verso la divisione di se stesso,
nella disarmonia. Il medico deve avere una conoscenza della
natura umana e delle leggi che governano la natura, per poter
capire l’origine che può generare la disarmonia tra Anima e
Personalità. Inoltre, deve avere una conoscenza profonda dei
24
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
rimedi della natura, che possono aiutare il paziente a raggiungere
uno stato di armonia e di equilibrio.
Molte malattie di natura cronica, il più delle volte asintomatiche,
creano nel paziente, uno stato di frustrazione, non per la malattia
in sé, ma per le privazioni che essa ne determina. Curare secondo
Bach, significa, interagire con il mentale della persona,
cercarne le corrispondenze fisiche e le aspirazioni mancate.
La persona che vive nel conflitto perde la propria sensibilità e la
percezione dei sentimenti, spostando l’essere e il suo modus
vivendi secondo una forma centripeta, nella quale, la personalità
si concentra via via solo su se stessa, a scapito delle relazioni con
gli altri e con l’ambiente che la circonda. Tale mancanza di
sensibilità umana, nel percepire la sensorialità degli eventi, genera
uno stato di infelicità. La conseguenza di ciò, è un abbassamento
dell’energia interiore, che porta la persona a sviluppare la
malattia. La guarigione avviene se si conduce una vita relazionale
serena ed equilibrata, sviluppando la propria esistenza secondo i
desideri, vivere secondo le leggi della natura, cercando la felicità
dentro se stessi, motivando le scelte e i propri comportamenti,
orientandosi verso obiettivi e mete più consapevoli e intelligenti. A
questo punto, la guarigione arriverà di sicuro, portando la
persona verso un cammino di gioia e felicità.
25
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Il problema della personalità secondo le teorie di Freud e
Assagioli e relative connessioni con la floriterapia di E. Bach
Il problema della personalità, in termini di comportamento
umano, è oggetto di studio da oltre un secolo. Esistono teorie
molto significative, che si trovano ad essere in relazione con il
concetto di cura naturale, in quanto considerano la psiche umana
e le sue innumerevoli sfaccettature emozionali. Ci si sposta a
livello psichico, considerando inizialmente una definizione precisa
di quella che è la psicologia, ovvero lo studio dello spirito e
dell’anima; se si analizza il significato etimologico della parola,
possiamo notare che psicologia deriva dal greco psyche, spirito,
anima, e logos, discorso, studio.
Nella nostra cultura moderna, la psicologia attuale si definisce
come la scienza che studia i rapporti intercorrenti tra un essere
vivente, umano ma anche animale, e l’ambiente in cui esso vive.
Tali rapporti si possono solitamente esprimere in termini di
esperienza e comportamento.
Il famoso studioso Sigmund Freud, neurologo e psicoanalista
austriaco, fondatore della psicoanalisi, una delle principali
correnti della moderna psicologia, elaborò una teoria scientifica e
filosofica,
secondo
la
quale
l'inconscio
esercita
influssi
determinanti sul comportamento e sul pensiero umano, e sulle
interazioni tra individui. Di formazione medica, egli tentò sempre,
pur con difficoltà, di stabilire correlazioni tra la sua visione
26
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
dell'inconscio e delle sue componenti, con le strutture fisiche del
cervello e del
corpo umano: queste speculazioni hanno trovato
oggi parziale conferma nella moderna neurologia e psichiatria.
Secondo Freud, l’inconscio contiene tutto ciò che la mente
logica rifiuta di riconoscere7, e che, per sopravvivere, deposita
in un angolo sepolto della mente, per evitare che possa
influenzare in modo traumatico la vita quotidiana: si tratta di un
contenuto che giace latente, e del quale, la persona si dimentica a
livello cosciente. Il fatto è che tale contenuto, ad ogni modo, trova
un
sistema
momentanei,
per
emergere,
errori
sotto
involontari,
forma
di
dimenticanze,
sogni,
lapsus
disturbi
di
associazione, ecc…
Freud, considera il suo metodo psicanalitico, molto importante per
aiutare il paziente a liberarsi dai suoi disturbi emotivi; egli basa il
suo procedimento sul dialogo empatico con il paziente, il quale
prova un trasporto, un transfert nei confronti del terapeuta,
provando per lui una forma di affetto molto simile a quella che si
prova per un genitore. Se il transfert non si realizza, il trattamento
psicanalitico non porta nessun risultato a livello terapeutico. Il
medico austriaco, ha anche il grande pregio di avere effettuato per
primo degli studi approfonditi sul fenomeno dell’isteria femminile,
creando un metodo di guarigione basato sull’ipnosi, un metodo
importante attraverso il quale la persona ricorda il contenuto
7
Da: “Anamnesi Naturopatica”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezioni 1 e 2.
Riferimenti alla psicanalisi e alla guarigione psicosomatica.
27
”
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rimosso dell’inconscio, e rielabora il trauma, superandolo, perché
viene alterata e distrutta la causa principale della malattia: nel
paziente
viene
provocata
una
scarica
emotiva,
chiamata
abreazione, che lo libera dal disturbo legato al ricordo riemerso.
Freud, successivamente scopre che ogni nevrosi, ha alla propria
origine, un conflitto di forze psichiche inconsce, ossia indipendenti
dalla consapevolezza del soggetto. Le nevrosi hanno sintomi
psicogeni,
indipendenti
dall’organismo,
e
riconducibili
esclusivamente all’attività psichica.
Freud dimostra che la maggior parte della vita psichica si svolge al
di fuori della coscienza, oltre il controllo consapevole del soggetto.
La parte conscia, non è che la punta dell’iceberg, la
manifestazione visibile dell’inconscio, il quale, secondo lui, è eletto
a punto di vista privilegiato da cui osservare l’uomo.
La parte inconscia risulta suddivisa in due zone: il preconscio,
l’insieme dei ricordi momentaneamente inconsci, ma che con
sforzo e attenzione, sono in grado di emergere; e la rimozione,
insieme di ricordi stabilmente inconsci, che emergono solo
attraverso l’applicazione di tecniche specifiche. Freud fa coincidere
l’inconscio
con
l’insieme
dei
contenuti
rimossi,
accessibili
attraverso il metodo delle libere associazioni, con le quali, il
paziente parlando, butta fuori ogni genere di pensieri ed emozioni
latenti, che ritornano a galla, in superficie, per essere poi
rielaborati e superati.
28
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Riguardo il concetto di personalità, gli studi di Freud, dopo la
scoperta dell’inconscio, si rivolgono alla scomposizione dell’Io, in
tutte le sue figure prevalenti; la psiche, infatti, è un’unità
complessa, costituita da precisi componenti, i quali hanno
funzioni differenti, i topoi o luoghi della psiche8. Nella prima
topica, che risale agli studi del 1900, i topoi della psiche sono:
conscio, preconscio e inconscio. Nella seconda topica, elaborata
vent’anni dopo, diventano Es, Ego, Super Ego.
L’Ego, è la parte organizzata e razionale della psiche, che fa da
mediatrice tra l’Es, il Super Ego e la realtà esterna. Ha la funzione
di equilibrare le pressioni che derivano dall’Es e dal Super Io, deve
stabilire l’armonia tra le forze e gli impulsi che agiscono su di lui e
dentro di lui. Il tipico rapporto esistente tra Ego e luoghi della
psiche, determina la condizione di normalità o di nevrosi. Se L’Ego
è in grado di gestire il conflitto tra Es e Super Ego, è una persona
normale, altrimenti si creano dei disturbi a livello psichico. L’Ego è
spinto dall’Es a seguire i suoi istinti, mentre è compresso dal
Super Ego, che rappresenta la censura, la regola.
Infatti, il Super Ego esprime la coscienza morale, il giudice
censore della psiche e del comportamento. È tutto quell’insieme di
regole e proibizioni acquisite all’individuo dall’educazione, dalla
religione e dalle regole sociali. Luogo della moralità, dell’etica, il
8
Da: “Anamnesi Naturopatica”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezioni 1 e 2.
Riferimenti alla psicanalisi e alla guarigione psicosomatica.
29
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Super Ego, a sua volta, controlla l’Ego. Un eccesso di controllo
crea un conflitto e orienta l’individuo verso disturbi di tipo
compulsivo depressivo.
L’Es, infine, è la sede degli stimoli umani, e obbedisce solamente
all’inesorabile
principio
del
piacere.
Rappresenta
la
fonte
espressiva dei nostri desideri più reconditi, e se si instaura un
conflitto con l’Ego, l’individuo manifesterà disturbi di tipo isterico
e nevrotico.
Con la nascita e l’elaborazione successiva delle teorie sulla
moderna Psicosintesi, abbiamo un ulteriore approfondimento
degli aspetti della personalità.
La personalità secondo la visione di Assagioli, medico
psichiatra, è legata alla scoperta della Psicosintesi9, un metodo
psicologico
che
armonizzazione
si
occupa
della
del
processo
personalità,
di sviluppo
integrandola
con
i
e
di
livelli
superiori della psiche. Scopo fondamentale di questa disciplina è
quello di attivare la coscienza e la volontà, affinchè con
consapevolezza, si possano gestire le dinamiche correlate all’Io
superiore, alla personalità e ai rapporti interpersonali, sia a livello
individuale,
che
collettivo,
conducendo
l’uomo
verso
una
trasformazione interiore di tipo esistenziale. Se Freud riesce ad
individuare il disturbo come prerogativa di uno stato emozionale,
9
Da: “Fiori di Bach”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezione 2: Come
agiscono i Fiori di Bach. La Psicosintesi di Roberto Assagioli e la floriterapia di Bach.
30
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
e a sperimentare l’ipnosi come strumento terapeutico e le libere
associazioni per lavorare più in profondità, ora, con la moderna
teoria emozionale di Assagioli, ci si sposta dal piano emotivo, a
quello vibrazionale, in termini di trasformazione della coscienza.
Inoltre, con Assagioli, entriamo nell’anatomia e morfologia della
psiche, con la descrizione dei livelli che costituiscono lo psichismo
della mente umana, identificabili nell’ovoide e nella stella, due
diagrammi della personalità. L’ovoide rappresenta la costituzione
bio-psichica dell’essere umano, in cui vengono rappresentate le
aree del nostro sub-conscio, gli elementi psichici e le interazioni
che possono avvenire tra di esse. I suoi componenti sono:
Inconscio inferiore, la sede della personalità, Inconscio medio,
lo stadio delle informazioni indefinite, Inconscio superiore, sede
delle nostre ambizioni, di ciò che vorremmo essere; Campo di
coscienza,
area
controllata
dalla
parte
cosciente.
l’Io
è
rappresentato dal punto al centro del campo di coscienza, il Sé, il
super cosciente, che si trova all’apice dell’ovoide.
La distinzione di queste aree consente all’uomo di percepire
l’origine
delle
istanze
psichiche10,
per
comprenderne
i
significati, i messaggi interiori e comprenderne la provenienza: di
fronte a tali alterazioni e conflittualità tra anima e personalità, si
può definire il livello di provenienza dello stato alterato e
10
Da: “Fiori di Bach”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezione 2: Come
agiscono i Fiori di Bach. La Psicosintesi di Roberto Assagioli, pag. 4-7.
31
”
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ripristinare lo stato di squilibrio. Secondo questa teoria esiste un
campo di coscienza in cui viene contenuto tutto ciò che accade
sotto il controllo della ragione, ed è percepibile dalla nostra parte
cosciente ed eventualmente utilizzato. Tutto ciò che si manifesta
al di fuori di questo campo, viene percepito dal nostro inconscio e
va a costituire la fonte formativa e modellante di ogni personalità.
La parte inconscia viene rappresentata in livelli distinti da tre
aree, ognuna delle quali gestisce un livello psichico interiore:
-
Inconscio superiore, dove ci sono i desideri, quello che
vorremmo essere, la parte non realizzata, le nostre potenzialità: da
quest’area si sviluppano le nevrosi causate da un conflitto tra
anima e personalità.
-
Inconscio medio, la parte di accesso al campo di coscienza, un
inconscio plastico, non ancora strutturato, non condizionato.
-
Inconscio
inferiore,
le
negatività,
e
ciò
che
realmente
percepiamo dalle nostre esperienze in termini emozionali.
Assagioli propone un altro diagramma denominato la stella, una
rappresentazione grafica di una stella a sei punte, in cui ognuna
raffigura una dinamica della psiche, e ciascuna si può correlare
con l’altra e col centro della stella, che rappresenta la volontà.
Le
dinamiche
emozionali
rappresentate,
riguardano
le
emozioni: sensazione, emozione, sentimento, impulso, desiderio,
immaginazione, pensiero, intuizione, volontà.
32
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Si tratta degli aspetti della fisiologia della psiche, in termini di
operatività e funzioni dell’Io personale; gli elementi psichici
eterogenei delle varie aree, confluiscono in esso, producendo
un’azione unificatrice. L’Io personale agisce attraverso sensazioni,
impulsi, emozioni, pensieri, immagini, intuizioni, componenti
mentali che possono essere usate in modo armonico per costruire
creativamente il futuro personale e di relazione.
Il
diagramma
a
stella
di
Assagioli,
rappresenta
perfettamente come, i Fiori di Bach, agiscano sulle emozioni
provocate da esperienze del passato, ricordi che riaffiorano
ciclicamente, e che determinano in modo meccanico, uno
stesso tipo di comportamento.
I Fiori di Bach agiscono a livello vibrazionale, riportando
armonia tra le emozioni, e allo stesso tempo, permettendo
l’allineamento
dell’essenza
con
la
personalità
dell’individuo.
L’azione si esplica a livello dell’inconscio, ripristinando l’equilibrio
comunicativo attraverso l’energia del fiore utilizzato per quel
preciso stato d’animo che riflette un’emozione negativa nel
comportamento della persona. Il mezzo di comunicazione tra
l’inconscio superiore e l’inconscio inferiore è costituito quindi, da
onde elettromagnetiche; in situazioni conflittuali, alterate da
componenti emozionali, questa onde, a sua volta subiscono delle
alterazioni della frequenza e dell’ampiezza dell’onda vibrazionale, e
la Floriterapia, ha la funzione di ripristinare queste alterazioni,
riportando equilibrio, armonia, in modo che la vera natura della
33
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
personalità possa manifestarsi in tutte le sue caratteristiche
positive, migliorando lo stato emozionale del soggetto.
Bach individua dei canali di collegamento tra l’Io superiore e l’Io
della personalità. I suoi rimedi floreali sono in grado di aprire
questi canali e attraverso di essi defluiscono le informazioni
positive dell’Io superiore. I difetti umani che si trovano presenti
nella personalità vengono ritrasformati in qualità armoniche e
positive.
Le malattie psichiche: depressione e disturbo bipolare.
L’azione dei Fiori di Bach in terapia.
Bach considera la malattia come uno squilibrio energetico che si
esprime
con
uno
stato
mentale
negativo,
perché
esiste
conflittualità tra i vari livelli di energia di un soggetto; il conflitto
si manifesta attraverso l’alterazione del rapporto tra anima, intesa
come Io superiore e Personalità. Le piante che Bach sceglie, sono
in grado di aprire i canali di comunicazione tra il nostro corpo e
l’Io superiore: le vibrazioni positive dell’Io superiore inondano la
nostra personalità, con quelle delle virtù delle quali abbiamo
bisogno, per poter eliminare i difetti del nostro carattere.
34
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Il meccanismo è lo stesso dell’Omeopatia11: non è la materia,
la quantità ponderale che agisce, ma qualcosa di più sottile, non
misurabile con gli strumenti di cui disponiamo. I Fiori di Bach,
esplicano la loro azione con una modalità di tipo vibrazionale: ogni
fiore contiene un’informazione energetica peculiare, e l’azione si
esplica a livello mentale, emozionale, fisica o spirituale, dove tutto
è conoscenza pura, dove materia ed energia sono una cosa sola. Il
rimedio,
quindi, agisce
in maniera
molto
sottile,
con
un
meccanismo di tipo “vibrazionale-energetico”.
Il concetto di energia vibrazionale, è insito nel concetto di materia
e nella conoscenza della fisica quantistica, della teoria dell’atomo,
e rappresenta un fenomeno elettromagnetico di tipo fisico che
caratterizza i corpi sottili. Le caratteristiche di ogni essenza
floreale, hanno la funzione di ripristinare, di riarmonizzare una
frequenza
vibratoria
alterata
del
nostro
campo
energetico-
informativo, tra inconscio superiore (Anima) e inconscio inferiore
(Personalità). I Fiori di Bach agiscono come dei veri regolatori di
frequenza12, in tutti quegli squilibri della sfera relazionale e dei
relativi disturbi correlati.
11
Da: “Fiori di Bach”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezione 2: Come
agiscono i Fiori di Bach, pag.1-2.
12
Da: “Fiori di Bach”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: Dott. R. Carbone. Lezione 2: Come
agiscono i Fiori di Bach, pag.2.
35
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Tali concetti, si basano sugli aspetti Freudiani dell’inconscio e la
teoria della Psicosintesi di Assagioli, in quanto, l’azione del fiore si
esplica a livello inconscio, lavorando in profondità sulla struttura
della personalità. La risposta terapeutica, si manifesta con delle
modificazioni soggettive, in base alla tipologia caratteriale della
persona.
In genere, in situazioni acute, l’azione dei fiori è istantanea, vi è la
sensazione di maggior lucidità mentale, si trovano delle soluzioni,
aumenta l’attenzione e la concentrazione.
Nel caso di disturbo cronico, invece, si possono osservare due
modelli di reattività:
Modello di miglioramento iniziale; il
-
soggetto riposa meglio e si sente più sicuro di se stesso. Spesso,
alla fine della cura, si può manifestare uno stato di peggioramento
soggettivo, con stati d’animo altalenanti e alterazioni dei disturbi a
livello fisico. La risposta funzionale può essere rapida, in caso di
trauma recente, disadattamento, cambiamenti; la risposta può
essere tardiva, se si tratta di una vecchia alterazione o se si
sovrappongono più alterazioni.
Modello di aggravamento iniziale; si
-
può notare già dalle prime assunzioni, e si manifesta quando la
disarmonia spirituale è già presente anche a livello fisico, con
un’intensificazione dei sintomi fisici e dello stato emozionale. Si
tratta
di
una
condizione
positiva,
come
nel
trattamento
36
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
omeopatico, poiché si tratta di una reazione di mobilizzazione che
dura
qualche
giorno,
poi
regredisce
spontaneamente.
L’aggravamento iniziale indica che l’alterazione è piuttosto vecchia
e che ha coinvolto diverse parti somatiche provocando delle
disfunzioni a livello corporeo. Se si protrae per troppo tempo, è
opportuno sospendere la somministrazione dei fiori, e rivedere la
tipologia.
In seguito alla somministrazione dei Fiori di Bach, si sviluppano
delle
qualità
positive
quali,
senso
di
liberazione,
sollievo,
leggerezza, aumenta l’attività e voglia di fare, aumenta il bisogno
di riposare, di dormire, di stare tranquilli; a livello fisico,
migliorano situazioni di irregolarità intestinale, quali diarrea,
minzione frequente, ritenzione idrica, drenaggio linfatico, eruzioni
cutanee, colorito della pelle e tono muscolare.
I Fiori di Bach, agiscono soprattutto sulla sfera emozionale,
sul carattere della persona. Spesso sono in grado di migliorare
o curare molto bene, sintomi e disturbi psichici, come la
depressione, le distimie e i disturbi bipolari. Esistono infatti
casi in cui, la Floriterapia si associa alla più comune terapia con
farmaci, come ausilio e complemento, per un trattamento più
sinergico, che agisce sulla patologia, aiutando a ripristinare uno
stato
di
equilibrio
duraturo,
e
spesso
anche
definitivo.
Ovviamente, questo dipende molto dal grado di disfunzione
presente nella persona, dalla gravità del disturbo e anche da
quanto tempo persiste la malattia.
37
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
La depressione è una patologia dell’umore, un disturbo
caratterizzato
da
un
insieme
di
sintomi
cognitivi,
comportamentali, somatici ed oggettivi, che nel loro insieme sono
in grado di diminuire da lieve a grave il tono dell’umore,
compromettendo
il
funzionamento
della
persona,
rendendo
difficile il suo rapporto di abilità e adattamento alla vita sociale.
Tali sintomi, più o meno complessi, alterano anche in modo
consistente, la modalità di ragionamento della persona, il suo
rapportarsi e relazionarsi con gli altri e il mondo esterno. Spesso,
nei casi più gravi, la depressione si associa a manie suicide o
autolesioniste, ed il più delle volte è accompagnata da deficit
dell’attenzione
e
della
concentrazione,
insonnia,
disturbi
alimentari, prostrazione estrema e avvilimento, sia a livello fisico
che psichico.
Lo stesso Ippocrate caratterizza la depressione con il termine di
“umore nero”13, in quanto, il disturbo dell’umore spesso si
associa a fenomeni di inibizione e di dolore morale, con
stanchezza, rallentamento delle attività e disturbi della memoria, e
il dolore morale dà origine a riduzione dell’autostima e a sensi di
colpa. Depressione e distimia, si manifestano prevalentemente
nella donna, in un’età compresa tra i 14 e i 44 anni di età.
Per disturbo bipolare si intende un’alterazione prolungata
dell’umore: tristezza e felicità si susseguono, amplificati, tra fasi
13
Da: “Ansia e depressione”. Il benessere interiore con la medicina naturale. Autore: Bruno Brigo. Edizioni
Tecniche Nuove. Dalla collana “I tascabili di Natura & Salute”, numero 15.
38
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
maniacali, fasi depressive e periodi di normalità. La forma più
lieve di questo disturbo, comunque, non è una malattia ma un
temperamento. Come dice la parola stessa, il disturbo è
caratterizzato
da
un’oscillazione
tra
due
polarità.
Ad
oscillare è il tono dell’umore, che passa dalla polarità depressiva a
quella euforica, con una certa ciclicità. Il temperamento bipolare,
che non è una patologia vera e propria, è definito con il termine di
ciclotimia, una condizione che si riferisce ad un tipo di disturbo
meno grave.
Il disturbo bipolare può insorgere a ogni età, ma spesso inizia con
una depressione durante l’adolescenza. La fase maniacale si
manifesta con euforia, energia, elevata autostima ed eccessivo
ottimismo, pensieri e azioni veloci, confusione. Viceversa, nella
fase depressiva si avvertono grande stanchezza, disturbi del sonno
e dell’appetito, difficoltà di concentrazione e disturbi della
memoria, deliri e allucinazioni. L’età tipica del disturbo bipolare
va dai 20 ai 30 anni, ma può insorgere a qualsiasi età, e in
particolare, le donne sono più soggette al bipolarismo.
La malattia ha una base genetica, ed è dovuta ad un aumento
della trasmissione nervosa eccitatoria nella fase maniacale, e
inibitoria in quella depressiva, a causa di un forte squilibrio dei
neurotrasmettitori, in alcune zone del cervello. Nei soggetti
predisposti, sovente, si innesca a causa di fattori psicosociali,
come lutti, abusi e problemi lavorativi; a questo si aggiungono, le
influenze climatiche e ambientali: l’alternarsi delle stagioni ha una
39
”
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grande influenza su questa ciclicità del tono dell’umore, per cui,
in inverno, primavera ed autunno, si tende più facilmente verso la
depressione, e durante l’estate, verso l’euforia, o la mania. I
quadri con cui può presentarsi un disturbo bipolare sono molti, e
questo ha portato diversi studiosi ad introdurre il concetto di
“Spettro bipolare”, inteso come una vasta gamma di quadri in
cui il bipolare tipico non è che la “punta dell’iceberg”.
Scienziati italiani e statunitensi, di recente, hanno identificato
una
mutazione
nel
gene
DAT
(dopamine
transporter)14
specificatamente associata al disturbo bipolare. Si tratta di un
passo
avanti,
seppur
non
risolutivo.
La
speranza
è
che
l’identificazione dei geni legati ai disturbi del comportamento, aiuti
a comprendere la catena causale e i meccanismi biologici
coinvolti, e di conseguenza serva a identificare nuovi target
molecolari, per migliorare l’intervento terapeutico.
14
Da: Periodico di salute e medicina tradizionale e salute naturale, “OK, la salute prima di tutto”. RCS
Periodici, Milano, consulenza scientifica, fondazione Umberto Veronesi. Riferimento a pag. 80, intervista
all’attrice Glenn Close: così mia sorella e mio nipote lottano contro la loro malattia mentale, schizofrenia e
disturbo bipolare.
40
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
La depressione bipolare, si presenta molto simile al disturbo
depressivo maggiore15, anche se nel disturbo bipolare la
componente maniacale è più evidente, e il soggetto esprime il suo
stato in modo più o meno marcato, a seconda che si tratti di
ipomania, stato di mania acuta, stati misti o ciclotimie. Con
un’adeguata terapia, il decorso del disturbo è in genere molto
positivo, con una remissione totale dei sintomi nei periodi
ipercritici, nella maggior parte dei pazienti.
Alcuni studiosi, hanno potuto confermare, la relazione esistente
tra ansia e stati depressivi, in quanto, si è visto come, una forte
e alterata componente emozionale, incida nello sviluppo di questa
patologia dell’umore. L’emozione negativa, si manifesta, in seguito
anche ad uno stato continuo di stress psicofisico, che spesso,
porta a squilibri cronici e allo sviluppo di comportamenti
automatici, che la mente assume di fronte a particolari eventi,
come se scattasse un meccanismo di auto difesa, per il quale il
corpo e la mente, reagiscono per difendersi da situazioni deputate
come “aggressioni esterne”, che destabilizzano un sistema in
equilibrio.
15
Da: Wikipedia, Enciclopedia Multimediale, depressione e disturbo bipolare, nello specifico:
“L’episodio o il disturbo depressivo possono avere una maggiore o minore gravità. Quando i sintomi sono tali da
compromettere l’adattamento sociale, si parlerà di disturbo depressivo maggiore, da distinguere dal disturbo
depressivo minore, il quale non ha gravi conseguenze, spesso associato ad una separazione o a un lutto, e quindi, del
tutto transitorio e abbastanza normale. L’episodio depressivo maggiore è caratterizzato da sintomi che durano almeno
due settimane, compromettendo significativamente le relazioni sociali, lavorative, affettive. La persona presenta,
rallentamento delle attività giornaliere e sentimenti di autosvalutazione, con idee ricorrenti di morte e suicidio”.
41
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
La depressione può essere associata a forti stati di ansia,
parola che deriva dal latino anxia, angere, stringere. L’ansia è una
contemporanea
sensazione
di
paura
e
inquietudine,
accompagnata da una reazione fisica di attivazione muscolare,
cardiaca e respiratoria; in aggiunta, c’è una serie di pensieri legati
all’idea fissa del pericolo imminente. È un sentimento sgradevole,
perché la persona ha sempre la sensazione di essere minacciata, e
si trova in una condizione di disagio psichico. L’ansia deriva da
un normale meccanismo fisiologico chiamato attacco-fuga,
presente nei mammiferi16. Questo meccanismo predispone
l’animale o l’essere umano, a reagire al pericolo attraverso la
rapidissima attivazione di tutte le sue funzioni neurovegetative
necessarie per la fuga, o per sfuggire a un attacco: accelerazione
cardiaca, aumento del ritmo del respiro, tensione muscolare,
aumento dell’attenzione e della vigilanza. In pochi istanti, il nostro
corpo è pronto ad attaccare o fuggire. Questo meccanismo
naturale di reazione al pericolo, è situato in un’area primitiva del
nostro
cervello
chiamata
amigdala,
zona
predisposta
e
programmata a reagire a livello biochimico al contrattacco o alla
fuga.
Sorgono problemi, quando l’attivazione di questo meccanismo è
eccessiva, sproporzionata alla situazione reale, oppure troppo
frequente.
Quando
consideriamo
come
pericolosi
i
sintomi
16
Da: “Introduzione alla lettura psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. R. Carbone. Edizioni Pilgrim. L’ansia e lo stress, pag. 45-47.
42
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
dell’ansia, questi possono diventare a loro volta motivo di ulteriore
ansia, facendo insorgere nella persona la paura di avere un grave
malessere, un attacco di cuore, di svenire, di impazzire, di perdere
il controllo, oppure di fare una brutta figura davanti agli altri.
L’allarme che si prova, genera un circolo vizioso e si moltiplicano
le paure, creando uno stato molto amplificato di ansia definito
“attacco di panico”17. La persona vive costantemente con la
paura di avere paura. Quando non si hanno più gli attacchi di
panico, per un certo tempo rimane il disagio e la sensazione della
paura anticipatoria che il disturbo si ripresenti. La persona si
sente sicura solo se accompagnata, perché l’attacco di panico può
sorgere inaspettato, ovunque, ma soprattutto in luoghi affollati.
(nel
traffico,
nel
supermercato
e
così
via).
La
risposta
dell’organismo è automatica, perché esiste un continuo stato di
allerta, e se si manifesterà un danno, ci saranno sempre risorse
disponibili per fronteggiarlo.
Il fatto è che se non si abbassa mai la guardia, con il tempo, si
verifica uno stato di stress cronico. Lo stress è proprio la
risultante dello sforzo prolungato dell’organismo di continuare a
tenersi pronto, per un imminente pericolo. Nel soggetto, si viene a
17
Da: “Introduzione alla lettura psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. R. Carbone. Edizioni Pilgrim. L’ansia e lo stress, pag. 48, nello specifico:
“Esistono tre tipologie fondamentali di ansia: Il disturbo di ansia generalizzato (DAG), i sintomi sono, ansia diffusa e
persistente, apprensione immotivata, incapacità a rilassarsi; il disturbo di adattamento con ansia (DAA), simile al
precedente: spesso dipende da qualche particolare e persistente situazione di vita del soggetto, come ad esempio, a
causa di un trasferimento in un’altra città, cambiamento del posto di lavoro, e così via; il disturbo da attacco di panico
(DAP), quando ci si sente completamente sopraffatti dall’ansia, accompagnata da un’immotivata paura di morire o di
impazzire, che spinge il soggetto a fuggire lontano dal luogo ove la crisi di attacco di panico si è manifestata”.
43
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
creare, una risposta di reazione denominata lotta-fuga, ma anche
una risposta biochimica, attraverso la produzione di alcuni
mediatori chimici, tra cui l’adrenalina. Responsabile di questa
reazione è il nostro sistema nervoso. Quando si parla di diatesi
da stress18, altro non è che la risposta ormonale al pericolo,
che si protrae nel tempo. Quando la risposta allo stress è
negativa, provoca malesseri e serie patologie di varia natura. La
diatesi da stress, è stata oggetto di studio da parte di molti
ricercatori, tra i quali, possiamo citare Hans Selye, medico
austriaco vissuto nel XX secolo, il quale, dedicò la sua vita allo
studio di questi fenomeni comportamentali. Nel 1936 Hans Selye,
che stava cercando di isolare un nuovo ormone sessuale, si rende
conto che gli animali a cui venivano iniettati estratti di tessuti non
purificati, reagivano con una “sindrome” caratterizzata da
ipertrofia
delle
ghiandole
surrenali,
atrofia
delle
ghiandole
linfatiche e del timo, con sviluppo di ulcere gastriche. Negli studi
successivi, Selye scopre che la stessa sindrome si verificava anche
in conseguenza di una notevole serie di stimolazioni stressanti che
avevano caratteristiche diverse, e definisce questo quadro clinico
GAS
cioè
Sindrome
Generale
di
Adattamento
(General
18
Da: “Anamnesi Naturopatica”. Corso on Line di Accademia Opera. Docente: dott. R. Carbone. Diatesi da stress, nello
specifico: “Altri fattori neurobiologici rivestono un ruolo fondamentale nei disturbi dell’umore, soprattutto l’asse
ormonale ipotalamo-ipofisi-surrenale, che mette in comunicazione le strutture limbiche (ipotalamo e ipofisi) con il
surrene. Questo asse regola la risposta a lungo termine allo stress, inducendo il surrene al rilascio di ormoni
glucocorticoidi, in particolare il cortisolo. Ciò provoca effetti dannosi in tutto l’organismo, tra i quali, uno stato di ansia
e depressione, più o meno gravi”.
44
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Adaptation Syndrome)19. Dopo una serie di studi che durò più
di vent’anni Selye definisce lo stress come una risposta non
specifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso,
dovuta a stimolazioni diverse che possono essere di natura fisica,
sociale o psicologica, e rappresenta, nella sua fase iniziale, una
reazione di adattamento che solo in tempi successivi può
diventare patogena.
Da tutto ciò se ne deduce come vi sia un nesso tra stress e
malattia psicofisica, tra stress e depressione.
Lo stress, secondo Selye, è inevitabile e perfino funzionale alla
vita. Lo stress moderato (eustress) e occasionale, rientra nella
normalità; invece, uno stato di stress continuo e di forte intensità
(distress) può essere nocivo.
Senza stress l’individuo andrebbe incontro perfino alla morte.
Tutto sta nel riuscire a trovare delle modalità, che sono del tutto
19
Da: “Introduzione alla lettura psicosomatica del corpo in chiave olistica”. Viaggio emozionale dalla mente
al corpo. Autore: Dott. R. Carbone. Edizioni Pilgrim. Riferimento alla Sindrome Generale di Adattamento,
pag. 51-56:
“La Sindrome Generale di Adattamento, secondo Selye, è organizzata in tre fasi successive, la fase di allarme, la fase di
resistenza, la fase di esaurimento. Durante la fase di allarme, il soggetto subisce un trauma, quando l’evento risulta
inaffrontabile con le proprie capacità (per esempio: catastrofi naturali, terremoti, incidenti, aggressioni violente); si
attivano le difese biochimiche dell’organismo a livello dell’asse ipofisi-cortico-surrene, con produzione di adrenalina.
Nella fase di resistenza, il soggetto sviluppa uno stato di stress cronico, con il rischio di una patologia, perché
l’organismo, per far fronte alle sollecitazioni subite, continua a produrre le sostanze ormonali e i mediatori chimici
(adrenalina) attivate in precedenza. Questa fase può durare anche molto tempo e può cronicizzare. La fase di
esaurimento porta l’organismo ad adeguarsi e convivere con gli “stressors”. Se però la fase di resistenza persiste,
l’organismo crolla ed esaurisce le sue energie, entrando nel terreno della patologia. La malattia che si svilupperà sarà
caratterizzata dal linguaggio simbolico archetipo, ed espressa da disturbi psicosomatici: gastriti, coliti, asma, insonnia,
ecc. Quando la corteccia del surrene entra in una fase di esaurimento funzionale, si sviluppano patologie irreversibili e, in
casi estremi, anche letali”.
45
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
individuali, per affrontarlo nel modo migliore possibile, evitando
che si trasformi in una esperienza devastante. A tale proposito ci
sono studi che dimostrano come moderati livelli di ansia e di
stress migliorino le prestazioni e la qualità della vita.
Ma superata la soglia di tollerabilità, l’ansia fa scadere le
prestazioni fino a che l’individuo risulta impossibilitato a reagire
con
una
reazione
adattiva,
creando
i
presupposti
per
l’esaurimento psico-fisico. Invece, un modesto livello di ansia ci
aiuta a migliorare le nostre prestazioni, rispondendo in maniera
più adeguata ai compiti che nella vita quotidiana dobbiamo
portare a termine. Ad esempio, se proviamo ansia prima di un
esame scolastico, questo ci permette di dare una risposta migliore,
in qualità di impegno e risultato, ovviamente, quando la
sensazione è piuttosto contenuta; in caso contrario, un elevato
livello di agitazione, potrebbe compromettere il risultato di un
esame.
Esiste un nesso tra lo stress e la cattiva funzionalità del
sistema
ormonale
e
immunitario,
e
la
risposta
dell’organismo a tali sollecitazioni, compromette oltre che lo
stato di equilibrio fisico, anche l’equilibrio psichico.
Anzi, in questo senso, lo studio della psiche e dei suoi
comportamenti in certe condizioni, è fondamentale. Un nuovo
modello
di
dell’organismo,
interpretazione
deriva
dalla
della
PNEI,
funzionalità
metabolica
Psico-Neuro-Endocrino46
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Immunologia, scienza che studia le conseguenze dello stress sul
comportamento
del
concezione,
fattore
il
sistema
immunitario.
psichico
risulta
Secondo
questa
primario
nella
patogenesi di ogni forma di abbassamento delle difese
immunitarie e dell’attività metabolica. (Ad ogni modo, da oltre
mezzo secolo, la psico-somatica aveva già scoperto, il ruolo
strategico della mente e dei processi psichici ad essa correlati). Le
patologie che si verificano, coinvolgono diversi processi ormonali,
e
spesso
provocano
distonie
neurovegetative,
disturbi
cardiovascolari e presupposti per malattie gravi, come le forme
tumorali. La malattia, fisica o psichica, si manifesta perché
l’individuo interpreta le situazioni stressanti come una minaccia
per la propria integrità e per la propria sopravvivenza e in
risposta, attiva una produzione “multi ormonale” che ha come
scopo un miglior adattamento metabolico, il quale, se non si
verifica, compromette l’equilibrio del sistema, e la conseguenza è
lo sviluppo della patologia.
La depressione e i disturbi bipolari rientrano nelle forme di
sofferenza psichica, spesso causate da situazioni stressanti,
o predisposizioni genetiche, che compromettono la normale
trasmissione
cerebrale,
e
possono
essere
curate
con
metodiche tradizionali, ma anche con rimedi psicoterapici e
con la naturopatia, in particolare con i Fiori di Bach.
47
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
La depressione e il disturbo bipolare possono essere curate con
farmaci
della
neurolettici,
tipologia
di
antidepressivi,
antipsicotici,
stabilizzatori
dell’umore,
anticonvulsivanti,
soprattutto, cercando di prevenire possibili ricadute. La persona
dovrebbe regolarizzare i suoi ritmi sonno-veglia, per migliorare la
sua condizione patologica; associare la psicoterapia, inoltre, può
aiutare a fronteggiare la paura, la vergogna e gli stati di ansietà
eccessivi.
I farmaci antidepressivi, hanno lo scopo di controllare a livello
sintomatico,
le
manifestazioni
comportamentali
che
caratterizzano un episodio depressivo. Intraprendere una terapia
farmacologica, significa agire ovviamente, quando il disturbo
presenta una forte gravità e persistenza, poiché, ci possono essere
lievi stati transitori, non gravi, dovuti a componenti caratteriali,
oppure a squilibri funzionali, quali le sindromi pre-mestruali,
oppure intossicazioni organiche al fegato, o momentanei periodi di
stress, anche di natura ciclica,
durante le quali, la persona è
periodicamente angosciata, negativa, oppure alterna momenti di
pianto a momenti di euforia o aggressività. In questo caso, ciò che
incide sui disturbi dell’umore, riguarda cause prettamente di
natura fisiologica, organica, e dipende anche dal temperamento
emotivo.
È molto importante valutare la terapia adatta ad ogni
personalità,
in
quanto,
spesso
il
rimedio
antidepressivo
farmacologico non guarisce. Milioni di persone vi ricorrono, ma
48
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
sono pochissimi quelli che sono guariti da depressioni severe,
importanti. È stato confermato come, sia la cura a base di
farmaci, che la cura con metodiche alternative, abbia, per così
dire, ottenuto lo stesso risultato in termini di effetto placebo20.
I rimedi naturopatici che si possono affiancare alla normale
terapia farmacologica sono : prodotti naturali con dimostrate
proprietà antidepressive, fra i quali ricordiamo l’Iperico (erba
di San Giovanni), che ha funzioni di stabilizzante dell’umore, da
non
utilizzare,
in
presenza
di
patologie
curate
contemporaneamente con antidepressivi e immunosoppressori,
perché, in caso di malattie autoimmuni, quali l’artrite reumatoide
o psorisiaca, inibisce o blocca la risposta anti-immunitaria. Altri
prodotti naturali molto efficaci sono i Sali di litio, come
stabilizzanti dell’umore se troppo variabile, e l’acido folico,
fondamentale per la sintesi dei principali neurotrasmettitori, la
noradrenalina, serotonina, dopamina, che sono carenti in corso di
depressione; infatti, un deficit di acido folico, è associato alle
manifestazioni depressive, specie quelle dovute a deficit cognitivi.
20
Da www.albanesi.it, mente e depressione. Blog di benessere e salute. La cura con il farmaco, nello
specifico: “In realtà, in tutte le ricerche, la percentuale di successo del farmaco era superiore a quella del placebo, ma il
30% delle guarigioni avviene perché il paziente ha fiducia nel suo medico, quindi anche il placebo ottiene comunque dei
risultati. Nel 2002 Irving Kirsch ha pubblicato un lavoro (su Prevention & Treatment, rivista on line della American
Psychological Association) in cui esamina gli studi che le case produttrici inviano alla FDA (Food and Drug
Administration). Kirsch ha scoperto che la differenza fra farmaco e placebo è minima, e che non esiste una relazione fra
la quantità di farmaco assunto e il suo effetto prodotto nell'organismo. Se ne deduce che il farmaco non è poi sempre
efficace al 100%”.
49
”
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L’acido folico, è utilissimo nei casi di sintomi iniziali, in caso di
remissione parziale, in pazienti con sintomatologia residua, o con
terapia di potenziamento, insieme alle tradizionali terapie
farmacologiche a base di antidepressivi.
Particolare attenzione si pone al trattamento con i Fiori di
Bach, i quali agiscono a livello profondo, e permettono spesso di
risolvere e mantenere uno stato di controllo e guarigione sul
disturbo depressivo, associati anche ad un valido supporto
psicoterapico, basato sull’ascolto del paziente, e l’ausilio di
tecniche di ipnosi o training autogeno. I rimedi vibrazionali, ad
esempio, come i Fiori di Bach, sono in grado di agire in maniera
graduale e sistematica, per il ripristino della funzionalità e del
tono dell’umore. Ovviamente, vanno opportunamente testati, con
vari sistemi non invasivi, quali, test kinesiologico, oppure test
EAV, associando un questionario conoscitivo della persona, che ci
permetta di valutare e di considerare, se esiste una concomitanza
di concause, che influenzano simultaneamente la personalità del
soggetto.
Nella depressione e nel disturbo bipolare, I Fiori di Bach
hanno ottimi effetti come stabilizzanti dell’umore, anche
nella terapia di mantenimento.
Le cure basate sulla Floriterapia, rappresentano un valido
aiuto e supporto alla conclusione positiva della guarigione,
50
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
nei casi comunque non gravissimi, e spesso, rappresentano
una terapia di mantenimento, come nello specifico, in cui
vado ad illustrare la metodica terapeutica utilizzata in un
caso clinico, con l’ausilio dei Fiori di Bach, e altre metodiche
integrate, sempre di carattere naturopatico, per fornire alla
paziente un supporto “olistico”, affiancato alla normale
terapia farmacologica consigliata dal medico curante.
51
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
SECONDA PARTE
APPLICAZIONE PRATICA DELLA CURA CON I FIORI DI
BACH IN UN CASO CLINICO. LA DEPRESSIONE
BIPOLARE FEMMINILE.
-
Il caso clinico: una ragazza di 35 anni affetta da disturbo
bipolare:
anamnesi naturopatica.
Possiamo ora esaminare, un caso di bipolarismo, in un soggetto
giovane, in cui, inizialmente si è affrontato il problema, a livello
farmacologico. Si tratta di un soggetto di sesso femminile, 35
anni. La manifestazione patologica, si è presentata per la prima
volta a 16 anni, in fase adolescenziale. La componente genetica,
riguarda una predisposizione ereditaria, da parte del padre, il
quale soffriva di depressione bipolare di tipo I, con manifestazioni
di ipomania.
Caso esaminato nel mese di settembre dell’anno 2010.
-
La paziente: Signora P. F.
Età: 35 anni. Stato civile: Sposata. Figli: due, femmine, di 9 e 5
anni.
Istruzione:
Liceo
Scientifico.
Occupazione
attuale:
casalinga.
52
”
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-
Anamnesi Naturopatica generale:
1-Anamnesi familiare: La paziente riferisce che il padre soffriva
di crisi epilettiche e di sintomi depressivi. È stato curato con
farmaci per il disturbo bipolare di tipo I, psicosi maniacodepressiva: la paziente ricorda che l’uomo aveva forti sbalzi
umorali. Si tratta di episodi maniacali e depressivi di analoga
gravità, con manifestazioni di Ipomania, uno stato al limite
dell’euforia
fisiologica;
umore
esaltato,
all’apparenza
imperturbabile, iperattività, voglia di fare, sicurezza nelle proprie
capacità
e
contemporaneamente,
una
maggiore
irritabilità
emotiva. Era esigente, menefreghista, insistente, con scoppi di
rabbia violenti, ma non ha necessitato mai di ospedalizzazione. La
paziente inoltre, riferisce che la madre soffriva di esaurimento e
depressione,
definita
dal
medico
curante
come
episodio
depressivo maggiore: la paziente ricorda che la donna aveva
sintomi depressivi costanti durante la giornata, mancanza di
interesse verso le attività giornaliere; in questo stadio, spesso
accade che si ha perdita di peso corporeo, oppure al contrario,
alternanza a un aumento considerevole di peso, o assenza di
appetito, insonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio,
affaticabilità
e
mancanza
di
energia;
sentimenti
di
autosvalutazione, difficoltà di concentrazione, ricorrenti pensieri
di morte e suicidio. Secondo la paziente, sua madre non aveva, di
53
”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
fatto, la forza interiore sufficiente, per lasciare un uomo difficile,
quindi, la convivenza non era del tutto facile.
2-Disturbi attuali principali della paziente, la signora P. F. : La
paziente riferisce di avere disturbi depressivi ciclici, alternati a
periodi di euforia. Crisi di pianto alternate a crisi di riso,
apparentemente per nessuna ragione specifica.
Insonnia, e
disturbi alimentari, inappetenza, alterazioni e sfoghi cutanei. Il
suo disagio si esprime con una depressione psicogena, dovuta ad
una serie di reazioni e conflitti interiori causati da vari
avvenimenti
positivi
o
negativi
che
hanno
modificato
esageratamente l’umore della paziente (la psiche influenza il
cervello).
3-Disturbi collaterali: la paziente riferisce di avere metereopatia,
in base alle stagioni si sente più o meno avvilita o depressa, ha
sbalzi di umore e sindrome premestruale.
4-Stato generale della paziente: La donna è piuttosto agitata.
Dice che secondo lei i farmaci che utilizza non le consentono di
stare meglio, soprattutto aumentano in certi periodi il suo stato di
agitazione.
Vorrebbe
provare
una
cura
esclusivamente
naturopatica, eliminando con il tempo il farmaco tradizionale, che
le provoca vari effetti collaterali.
5-Malattie croniche: Ovaio policistico. Si è manifestato per la
prima volta, circa all’età di 15 anni.
54
”
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6-Vaccinazioni subite: Solo le obbligatorie.
7-Allergie: Nessuna in particolare, forse qualche intolleranza a
livello alimentare. Da testare, perché la paziente riferisce di avere
una certa irritabilità a livello gastro-intestinale, con difficoltà
digestive ed episodi di stipsi alternata a diarrea.
8-Medicamenti attuali: cicli di Lamotrigina, anticonvulsivante,
che il medico curante le prescrive per la depressione bipolare.
Carbolitium 300 mg 3 volte al dì, per emicrania a grappolo e
disturbo dell’umore. Durante le crisi depressive acute e l’ansia, il
Trittico
(trazodone)
100
mg.
Effetti
collaterali
dei
medicamenti: la paziente riferisce di stare peggio, nonostante le
cure. Riferisce di avere tachicardia, ansia, insonnia, vertigine,
tremori, disturbi gastrici. L’umore si stabilizza con fatica.
Permangono pensieri angoscianti e negativi.
9-Interventi subiti: Asportazione di cisti ovarica sinistra a 16
anni. La paziente riferisce che si sono manifestati i primi sintomi
di squilibrio emozionale e stati depressivi quando aveva quell’età.
Riferisce ciclotimia e attacchi di panico frequenti. Farmaci
somministrati inizialmente: le crisi di ansia e gli attacchi di
panico, furono trattate con blandi psicofarmaci e ansiolitici, quali
il Lexotan, ma la paziente afferma che i sintomi depressivi, si
manifestavano ciclicamente. In questa fase i sintomi sono simili a
quelli della depressione maggiore, il disturbo del quale soffre la
madre.
55
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10-Gravidanze: Normali. La prima all’età di 26 anni. Nessun
disturbo in particolare. La paziente riferisce però, difficoltà di
recupero post-partum, con episodi di forte depressione. Con la
depressione post –partum, il bipolarismo si evidenzia nella
sua reale manifestazione.
In base a quello che la paziente
racconta, il disturbo può essere inquadrato come stato di
bipolarismo di tipo II, con componente maniacale mista. La
paziente ricorda di avere avuto in maniera più o meno intensa,
un’oscillazione umorale tra due polarità. Ad oscillare è il tono
dell’umore, che passa dalla polarità depressiva a quella euforica,
con una certa ciclicità. Si può considerare come tipico degli stati
misti: nei quali, i sintomi della mania, si intrecciano a quelli della
depressione.
La
paziente
riferisce
un’estrema
variabilità
di
sentimenti nell’arco della giornata, o persino in una stessa ora.
Instabilità dell’umore e una rapida fluttuazione tra due stati
d’animo opposti, durante i passaggi tra episodi depressivi ed
episodi maniacali, che si susseguono senza soluzione, di continuo,
o con pochi giorni di intervallo. (Più raramente, gli episodi misti,
sono episodi a sè stanti. Lo stato misto ha una durata maggiore
dell’episodio maniacale puro. La sintomatologia depressiva è più
duratura). Cura che fu somministrata alla paziente: La cura
esclusivamente a base di psicofarmaci, con il tempo, porta la
paziente a peggiorare. Gli episodi di depressione sono più evidenti
rispetto a quelli di mania e sono più duraturi. Nonostante tutto, la
cura tradizionale, non viene supportata con la psicoterapia,
almeno in questa fase.
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11-Relazioni sociali: In generale difficili. Con la famiglia non c’è
dialogo. La paziente riferisce di provare sentimenti di odio e
risentimento verso il padre, che le ha imposto molte scelte in
maniera forzata, soprattutto la scelta della scuola e dell’eventuale
professione da intraprendere nella vita; la donna manifesta anche
forte disprezzo per la madre che non ha saputo tenere testa al
padre troppo autoritario. A livello sociale, la paziente, parla spesso
della difficoltà ad integrarsi già dai tempi della scuola. Difficoltà
di socializzazione con i compagni, restando al margine, e
manifestando il proprio disagio con stati di ansia dapprima
generalizzati, poi con sindrome diffusa di adattamento. La
paziente riferisce che la crisi ansiosa si manifestava, ogni volta
che doveva operare una nuova scelta; la crisi era accompagnata
da senso di profondo fallimento, di non farcela e pensieri negativi.
La manifestazione ansiosa della ragazza, rientra nel disturbo di
ansia generalizzato (DAG), i sintomi sono: ansia diffusa e
persistente, apprensione immotivata, incapacità a rilassarsi; a
questa si aggiunge il disturbo di adattamento con ansia (DAA),
che ha caratteristiche simili al precedente, e spesso dipende da
qualche particolare e persistente situazione di vita del soggetto, ad
esempio, il trasferimento in un’altra città, il cambiamento del
posto di lavoro, e così via. La ragazza, infatti, riferisce che ha
sempre avuto difficoltà in generale ad adattarsi ai cambiamenti, si
sentiva
spesso
come
minacciata,
impossibilitata
a
reagire,
pensando che la morte fosse l’unica possibilità di evasione dalle
decisioni. (Lo stress al quale era sottoposta, riguardava sia
57
”
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pressioni forti di tipo familiare, che il fenomeno di disadattamento
sociale con l’ambiente scolastico e le amicizie).
12- Anamnesi naturopatica della malattia bipolare allo stato
attuale:
La paziente decide solo dopo la nascita della seconda figlia, di
agire seguendo una via naturopatica, pur non lasciando del tutto,
almeno inizialmente, la cura a base di Lamotrigina, un
anticonvulsivante, associato ad uno stabilizzatore dell’umore,
come il Litio.
Oggi.
-
I sintomi allo stato attuale, nonostante l’uso di farmaci: La
paziente riferisce di avere uno stato d’animo euforico, irritabile,
arrabbiato e reattivo, oltre misura. Maggior numero di pensieri e
capacità
di
pensare
velocemente,
manie
di
protagonismo
eccessive, difficoltà a dormire, shopping compulsivo, per ogni tipo
di articolo, soprattutto abiti costosi e libri. L’alternanza rapida a
stati depressivi è evidente: apatia, forza e ridotta attività,
agitazione,
tachicardia,
ansia
diffusa,
profonda
disistima,
sensazione di essere senza speranza e senza aiuto. Approccio
molto
pessimista
alla
realtà.
Permane
anche
lo
stato
di
problematica ormonale, e di cisti ovariche.
Decidiamo insieme di fare un percorso di riadattamento
della
personalità,
che
comprende
un
procedimento
di
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”
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disintossicazione a livello fisico, con depurazioni e supporto
psicoterapico. A questo, aggiungiamo alla normale terapia
farmacologica,
l’utilizzo
dei
Fiori
di
Bach
e
alcune
metodiche integrate, solo naturopatiche, senza, al momento,
abbandonare totalmente le prescrizioni del medico curante.
Strumenti e metodiche integrate. Descrizione.
1-Utilizzo della psicoterapia: Questa metodica di intervento,
permette alla paziente di dare libero sfogo ai suoi sentimenti
repressi, di rabbia e mancata autorealizzazione, prendendo
consapevolezza dell’importanza di volersi bene e di uscire dalla
spirale di autocommiserazione e senso di colpa, con forte
tendenza all’autosvalutazione. I pensieri vengono “azzerati”, con
esercizi di visualizzazione creativa. A questo, si aggiunge la
lavorazione della creta, del disegno libero, dell’uso istintivo del
colore, del mandala terapeutico, per rilassare la mente, oltre al
massaggio vibrazionale, emozionale e rilassante, con olio
essenziale di Iperico, per migliorare lo stato di tensione e aiutare
la persona a percepire il suo corpo, nel qui e ora.
2-La depurazione consiste nel ripristinare il fegato e l’intestino,
anche a livello di funzionalità fisica, oltre che “psichica”. La dieta
alterna lunghi periodi di alimentazione vegetariana, a periodi di
proteine animali con pochi grassi, tipo, carne bianca, pesce
bianco, cotture a vapore, cereali integrali. Infusi e tisane
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”
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depurative a base di tarassaco, equiseto, betulla. Aggiungiamo
alcune quintessenze, quali la melissa, la lavanda per regolare il
tono dell’umore, la salvia, per la corretta risposta ormonale e la
risoluzione delle cisti ovariche. A questo, aggiungiamo fermenti
lattici, cicli di enotera biennis, sempre per la risposta ormonale,
associando anche litio in oligoelemento, per due mesi, alternato a
acido folico per altri due mesi, da ripetere ciclicamente nell’arco
dell’anno.
3- Nello spettro bipolare aggiungiamo la Floriterapia, validissimo
sostegno, da affiancare al farmaco: questo permette di dare
maggiore stabilità alla persona, integrando le strutture caratteriali
all’opposto. Dato che tale disturbo, porta la paziente a vedere la
realtà solo “bianca”, oppure solo “nera”, agli estremi, i Fiori di
Bach specifici, permettono di riallineare la personalità, facendole
cogliere la “gamma dei grigi”, ovvero una maggiore stabilità, la via
di mezzo. Le persone che soffrono di bipolarismo, solitamente,
come nel caso della ragazza, passano da uno stato ad un altro in
maniera molto veloce, e questo significa che hanno molta
ricchezza emozionale, riescono a mettere insieme tantissime cose,
le più diverse, trovando però difficoltà a vedere i fili che le
uniscono.
I due fiori principali per questa oscillazione continua sono
SCLERANTHUS, che rappresenta al meglio il meccanismo di
umore bipolare, e MUSTARD, per la sua azione equilibratrice dello
stato d’animo. Analizziamo ora nello specifico i fiori utilizzati nella
60
”
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cura, la loro scheda applicativa, e le caratteristiche che Bach
descrive di essi.
-
Definizione fiori utilizzati nella cura. Scheda dei rimedi e
loro caratteristiche.
Sclerantus: è il fiore dell’indecisione, dell’incertezza nel fare una
scelta, il non saper scegliere tra due possibilità. Sono soggetti
sempre indecisi tra due scelte, non chiedono mai un consiglio e
non mantengono nel tempo la loro decisione. Di temperamento
lunatico, un giorno sono simpatici, il giorno dopo sono irritanti e
odiosi, con punte di estrema indecisione. Sono personalità
instabili, con conflitti tra razionalità e cuore. Metereopatia,
tendenza alle crisi di nervi.
Dal punto di vista botanico, il suo nome è Sclerantus annuum,
appartiene alla famiglia delle Cariofillaceae; la pianta è a fioritura
annuale, diffusa in Europa, cresce in luoghi aperti, nei campi di
grano, sui terreni sabbiosi e ghiaiosi, sui prati asciutti. È una
pianta cespugliosa o rampicante, dai gambi contorti, e raggiunge
un’altezza tra i 5 i 70 cm. Fiorisce tra luglio e settembre, con
piccoli cespi di fiori verde pallido o scuro. Si definisce anche erba”
centigrani”, all’apparenza è insignificante, sfugge alla vista e si
confonde
con
l’erba
circostante;
lo
notiamo
se
prestiamo
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”
Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
attenzione, ma dopo un momento sembra scomparso e ci
sentiamo spinti a controllare se è ancora là. Una volta individuato
il campo, diventa familiare, e lo riconosciamo subito, proprio come
accede quando abbiamo fatto una scelta che ci convince tra due
possibilità. La presenza stessa della pianta è variabile: tornando
dopo pochi giorni dove l’abbiamo scoperta, potremmo non
trovarla, perché un animale l’ha mangiata, oppure perché il sole
l’ha bruciata. Come metodo di preparazione e di utilizzo: si usano
i fiori e sommità fiorite, e si prepara con il metodo dell’infusione
solare.
Bach, la definisce in questo modo:
“Per quelli che soffrono molto da non essere in grado di decidere
tra due cose, sembrando la prima più giusta della seconda e
viceversa. Sono persone di solito tranquille che sopportano da sole
le loro difficoltà, e non sono disponibili a discuterle con altri”.
Secondo la categoria archetipa, è indicato per coloro che
soffrono
di
incertezza, è
un fiore
costituzionale,
categoria
guaritori. L’alterazione tipologica corrisponde a persone indecise,
incostanti, interiormente instabili, di opinioni e umore variabile. Il
soggetto disarmonico rimugina costantemente tra due possibilità,
cerca sempre di soppesare i pro e i contro di una scelta o di una
circostanza, vede la situazione da due angolazioni diverse, e cerca
di capire quale delle due può essere la migliore. Il personaggio di
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Amleto, può essere un esempio classico del tipo Scleranthus: in
lui si osserva l’oscillazione tra due polarità, “tra due strade che
sembrano ugualmente giuste e importanti, ma che si escludono a
vicenda”. In questo stato, si crea una dispersione di energia, che
può condurre a vari problemi psicofisici. Sono persone che non
riescono ad armonizzare il proprio maschile con il proprio
femminile. Fisicamente, la persona si presenta come astenica,
snella, di umore variabile, cambia spesso modo di vestirsi e colore
dei capelli; presenta oscillazioni di peso corporeo, variabilità
pressoria, alternanza tra diarrea e stitichezza, colon irritabile.
Mancanza
di
equilibrio
energetico
e
psicofisico,
disturbi
dell’apparato vestibolare e dell’orecchio, vomito, cinetosi. Gesticola
bruscamente, è sbadata e incostante. Ciclotimia (alternanza di
eccitazione e depressione). Sintomi altalenanti quali febbre,
ipotermia, fame e mancanza di appetito. Rimedio adatto anche per
mal di mare, mal d’auto, vertigine, labirintite.
Le sue affermazioni ricorrenti sono: “Non so proprio cosa fare”,
“Non sono deciso sulle scelte, ma voglio decidere da solo”, “Alcuni
giorni mi sento disponibile e gioviale, altri di cattivo umore e
intrattabile”, “Perdo facilmente il controllo, con sbalzi continui di
umore”, “Sto bene, però sto male perché…”
I rimedi complementari sono, per la categoria dei guaritori:
Cerato, Gentian. Aiuti: Gorse e Wild Oat; assistenti: Hornbeam.
Omeopatia: Ignatia amara, Pulsatilla nigricans.
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Quando la persona lo assume, sviluppa in lei fermezza,
armonia interiore e forza decisionale.
(La paziente, prima di intraprendere la cura, continuava a ripetere
che non ha mai saputo prendere una decisione definitiva in merito
alla sua vita lavorativa. La vita affettiva era piuttosto stabile, e lo è
tutt’ora; nonostante il suo compagno la stimoli a scegliere le cose
che le piacciono (passione per la musica, per il canto, per
l’insegnamento della musica), la ragazza resta in bilico tra due
possibilità, e ormai da diversi anni, dato che vorrebbe diventare
violoncellista, tenere concerti, ma poi è frenata dal pensiero di
dovere per questo rinunciare a seguire le bambine; si tratta di una
convinzione del tutto personale, ma che non le permette di fare una
scelta. L’umore è sempre sul negativo, sente di non avere nessuna
possibilità ed è incline all’avvilimento).
Mustard, il secondo fiore che ho testato e scelto per la ragazza, si
riferisce
a
stati
di
depressione
episodica
e
imprevedibile.
Sensazione di malinconia e disperazione ricorrenti, la persona non
riesce a sorridere e gioire. Appare spesso depressione improvvisa,
senza apparentemente alcun motivo. Sensazione di prigionia. Non
è un potenziale suicida, deve solo attendere che gli passi la sua
tristezza, e non è in grado di dare una spiegazione logica alla sua
malinconia. Disinteresse per il mondo circostante, ha desiderio di
essere lasciato solo, preferisce piangere in silenzio.
A livello botanico, Mustard è la pianta dal nome Sinapis
arvensis, appartiene alla famiglia delle crucifere. È una pianta a
64
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fioritura annuale, molto diffusa in Europa allo stato spontaneo,
alta dai 30 ai 60 cm; cresce nei campi e sui bordi delle strade, con
fiori gialli e luminosi a forma di ombrello, che si sviluppano
rapidamente in grandi baccelli, da maggio a luglio. È una pianta
infestante dei terreni coltivati, difficile da debellare, pur con l’uso
di diserbanti, dato che ricompare in maniera improvvisa, così
come la depressione senza oggetto, che appare improvvisamente
nelle persone più sensibili. I semi della senape selvatica
germinano quando il terreno viene in qualche modo disturbato,
per esempio, attraverso l’aratura, la costruzione di fondamenta e
strade, scavi di vario genere. I semi della pianta, che sono
“addormentati”, sotto terra, anche per molti anni, si risvegliano
all’istante, dando origine a pianticelle che crescono in modo
repentino e invadente, soggiogando ogni pianta che cresce nei suoi
paraggi. La senape selvatica mostra di possedere una grande forza
vitale, sia per il fatto che i semi sono capaci di risvegliarsi alla
minima occasione, sia per la caratteristica di invadere grandi
porzioni di terreno. I suoi fiori gialli rappresentano l’allegria, la
vivacità del sole e il sorriso alla vita. Il rimedio è infatti capace di
cancellare dalla mente la nube oscura apparsa senza motivo,
comunicando felicità e gioia.
Bach la descrive come pianta importante per:
“Per quelli che sono soggetti a periodi di malinconia o di
disperazione, come se una nube oscura fredda li avvolgesse e gli
togliesse la luce e la gioia di vivere. Non è possibile dare una
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spiegazione a queste crisi o conferire una causa a tali attacchi. In
queste condizioni appare impossibile sembrare felice o allegro”.
Dal punto di vista archetipo, la persona presenta mancanza di
interesse per il presente. Mustard appartiene alla categoria
assistenti.
L’alterazione
dell’umore
caratteristica
di
questa
tipologia di personalità, presenta profonda tristezza, improvvisa
malinconia, stati depressivi non collegati a motivi o situazioni in
particolare. Il soggetto Mustard si presenta introverso, riservato,
serio. Ha cicli di depressione cupa, che vanno e vengono senza
una causa, all’apparenza conosciuta. Il carattere è incline al
pessimismo di tipo universale, demotivato. Si tratta di un forte
stato depressivo, per il quale ci si sente impotenti, inconsolabili e
si
sperimentano,
lentezza
nei
movimenti,
riduzione
delle
percezioni, disinteresse per il mondo circostante. A differenza di
Gentian, che conosce sempre la causa del suo malessere, il
soggetto Mustard non sa perché è triste, tanto che si potrebbe
quasi parlare di un dolore karmico.
Soffre di complessi
d’inferiorità, con alternanza di euforia e depressione immotivata.
Viene strappato di colpo da una condizione di equilibrio, che gli
permetteva di cogliere i due lati della medaglia, ovvero sia il dolore
che la gioia. È facile che questo stato si manifesti in soggetti poco
analitici, che non ha una spiccata componente razionale, i cui
freni inibitori non siano troppo rigidi: persone che vivono immerse
nelle emozioni e non riescono a sfogarle quando si crea un
accumulo. La percezione del dolore del mondo può sommarsi alla
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memoria delle proprie esperienze negative, e la persona arriva così
al crollo.
I sintomi generali sono: senso di vuoto, disperazione
senza causa, pianto, voglia di piangere, sensazione di trovarsi
fuori dal gioco della vita, apatico e senza appetito. I sintomi fisici
più evidenti sono: mal di testa cronico, stati depressivi, bolo
isterico, insonnia, cadute dei capelli, disturbi della sfera sessuale,
disturbi alle vie respiratorie e ai polmoni, riduzione delle
percezioni.
Le
affermazioni
più
ricorrenti
sono:
“Mi
sento
triste,
malinconico, senza un motivo”; “Sono desolato, rattristato, senza
speranze”; “Mi sento avvolto da una nuvola nera”; “Ho momenti di
depressione passeggeri, come arrivano, così scompaiono”; “Mi
chiudo in me stesso, rimuginando sui miei pensieri”.
Rimedi complementari da affiancare sono, per la categoria
guaritori:
Clematis;
Chestnut
Bud,
come
aiuti,
Honeysuckle,
abbiamo
Wild
Rose,
Olive.
Assistenti:
White
Chestnut.
Omeopatici: Arsenicum Album, Natrum Muriaticum.
Con l’aiuto del fiore, viene ripristinato il contatto con le
energie positive, e si è facilitati a recuperare la solarità.
(La paziente, presenta stati di pessimismo che non sa spiegare.
Sono più frequenti durante la fase del ciclo mestruale, dato che
presenta anche sindrome del ciclo premestruale. Ad ogni modo, se
la causa della sua depressione sembra non essere conosciuta,
durante il colloquio di psicoterapia, la ragazza ricorda episodi del
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difficile periodo di vita accanto al padre,e questi accumuli di ricordi,
si sommano al suo inconscio stato di paura della propria
realizzazione e dell’indipendenza. Non riesce a staccare un cordone
di emozioni negative, per paura di affrontare da sola il mondo).
-
Trattamento.
-
Applicazione pratica del trattamento.
Le fasi del trattamento, prevedono una sinergia di metodiche
integrate, per il ripristino in senso olistico della persona,
nell’armonia di mente, corpo, spirito.
-
Psicoterapia:
Counseling a mediazione corporea con l’ausilio del dialogo
empatico, dell’arte e della scultura. Abbiamo sostenuto 1 ciclo di
15 sedute, durante le quali, la paziente ha dato libero sfogo alle
proprie emozioni.
-
Strumenti:
Dialogo basato sul transfert di natura empatica, in cui la paziente
ha acquistato fiducia nella figura del terapeuta, riconoscendolo
come figura familiare, creando quindi un rapporto in termini di
affetto e fiducia.
Esercizi di visualizzazione creativa con l’utilizzo della meditazione,
della danza, dell’ascolto della musica. La creatività ha permesso di
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liberare energie latenti, l’espressione è stata completata attraverso
l’uso della scultura libera in creta, eseguita a occhi aperti, ma
anche chiusi, con voce guida, mandala eseguito in silenzio o
recitando un mantra, per liberare la mente da tensioni e pensieri.
(Risultato ottenuto con la psicoterapia: La ragazza, gradualmente
capisce di essere una persona, con una forza interiore. La paziente
riferisce di notare un cambiamento interiore: agisce e pensa in
maniera più obiettiva, si sente libera da tensioni inconsce, più
tranquilla e gradualmente migliora anche il ritmo sonno-veglia).
-
Massaggio emozionale e vibrazionale, rilassante, il quale
agisce sia a livello fisico, che a livello mentale. Si effettua con
l’applicazione dei fiori di Bach attraverso i chakra e i meridiani
energetici,
associati
rigenerante.
Scleranthus,
I
Fiori
ad
una
di
Bach,
potenziano
manipolazione
fisica
in
questo
caso
l’attività
fisica
del
dolce
e
Mustard
e
massaggio,
aggiungendo la loro capacità curativa ed emozionale, sicuramente
meno visibile, ma molto efficace a livello interiore. È una tecnica
che fa sentire estremamente coccolati. A questo, si uniscono suoni
armonici ed energetici a livello vibrazionale, oli ed essenze
specifiche, in questo caso, l’olio di Iperico. Il tocco terapeutico
del massaggiatore, agisce sui muscoli contratti o poco tonici, sulle
zone gonfie o non rilassate. La ragazza presenta infatti tensioni a
livello fisico e mentale da sciogliere.
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(Risultato ottenuto con il massaggio: La paziente afferma che il
massaggio le permette, assieme agli strumenti di arte terapia, di
prendere più contatto con la realtà, e rilassare ogni tensione.
Diventa proprio una necessità, in quanto, con la mente piena di
pensieri, la donna fatica a sentirsi e a percepire il suo corpo fisico,
la sua materialità. Dopo un ciclo di 10 massaggi, la ragazza ha
cominciato a vedere dei benefici).
-
Depurazione di fegato e intestino: importantissima, perché
l’intestino rappresenta il nostro secondo cervello, quindi bisogna
liberarlo da tensioni fisiche e psichiche, da tossine di ogni tipo; il
fegato, per funzionare bene ha bisogno di essere rigenerato, in
quanto, se pieno di tossine di varia provenienza, diventa più
debole
e
sollecitato
in
termini
di
rabbia
e
affaticabilità,
compromettendo la salute fisica e mentale. Utilizziamo strumenti
quali erbe depurative:
-
Tisana con tarassaco 25 gr, equiseto 25 gr, betulla 25 gr. Portare
ad ebollizione mezzo litro di acqua oligominerale, aggiungere e
lasciare in infusione per circa quindici minuti 1 cucchiaio e mezzo
di erbe. Bere tre tazze al giorno per almeno tre mesi.
Fermenti lattici Enterolactis plus per il colon irritabile, 2 capsule al
dì, durante i pasti di mezzogiorno e sera, per tre mesi.
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-
Erbe in quintessenza, gocce, per rinforzare l’azione sinergica e
depurativa, anche per il sistema ormonale e le cisti ovariche:
melissa per regolare gli sbalzi umorali e intestinali, lavanda per
regolare tutto, umore e ritmi di funzionalità fisica, salvia, per la
corretta risposta ormonale e la risoluzione delle cisti ovariche.
Posologia: 3 gocce sublinguali di ogni prodotto due volte al dì,
lontano dai pasti, per tre mesi.
-
Dieta
disintossicante:
La
dieta
alterna
lunghi
periodi
di
alimentazione vegetariana, a periodi di proteine animali con pochi
grassi, tipo, carne bianca, pesce bianco, cotture a vapore, cereali
integrali.
La
paziente
non
soffre
di
particolari
allergie
o
intolleranze, quindi è sufficiente alternare gli alimenti con una
certa costanza. 1 mese di dieta vegetariana, per lasciar riposare il
fegato e l’intestino, togliendo tutte le proteine animali, ma
lasciando formaggi magri. Poi, alternare 1 settimana di dieta
normale, con carne, pasta e pane, e 1 settimana a dieta
vegetariana.
La
dieta
vegetariana
ha
il
pregio
di
togliere
aggressività al fegato, e quindi, di conseguenza, anche sentimenti
di rabbia. La persona si disintossica e diventa più tranquilla,
regolarizzando anche il ritmo sonno-veglia. Il pasto serale,
ovviamente sarà più leggero.
(Risultato ottenuto con la dieta e la depurazione: la paziente
riferisce di avere ritrovato la sua regolarità intestinale, una
maggiore energia fisica, è dimagrita, raggiungendo il peso forma,
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ed è più tranquilla in generale; riferisce maggiore partecipazione e
lucidità mentale).
-
Per
agire
sull’equilibrio
dell’umore
e
sul
ripristino
ormonale a livello funzionale, la terapia prevede cicli per tutto
l’anno di Enotera biennis in opercoli: due capsule al dì per due
mesi, poi per altri due mesi, usare il Litio in oligoelelemento 1 fiala
al mattino al risveglio, e per altri due mesi, Acido folico, 1
compressa al dì, al mattino. Ripetere tutto il ciclo dal principio.
Queste sostanze sono ottimi stabilizzatori dell’umore, sia nella
fase premestruale come sindrome, che per i disturbi di ciclotimia e
bipolarismo.
(Risultato ottenuto a livello ormonale: la paziente riferisce di avere
meno sbalzi umorali).
-
Fiori di Bach: Scleranthus, per l’umore bipolare e Mustard, per
la tendenza depressiva. Per minimizzare gli effetti collaterali,
almeno nella fase iniziale, dovuti alla crisi di guarigione,
utilizziamo il Rescue Remedy, usato direttamente dalla stock
bottle,
4
gocce,
al
bisogno,
per
via
sublinguale,
fino
a
miglioramento dei sintomi di crisi di guarigione. Modalità di
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somministrazione di Sclearantus e Mustard: 4 gocce di ogni
rimedio in mezzo bicchiere di acqua, da sorseggiare ogni due ore
nelle prime due settimane, poi quattro volte al giorno per 6 mesi, o
comunque, fino a miglioramento.
-
Decorso del trattamento con i Fiori di Bach:
La paziente è riuscita a disintossicarsi e depurarsi in brevissimo
tempo.
Dopo
tre
mesi,
le
sue
condizioni
generali
sono
notevolmente migliorate; i suoi eccessi di rabbia, oppure i suoi
momenti di sconforto sono diminuiti, riferisce inoltre, di dormire
bene e tranquillamente durante la notte, riacquistando maggiore
resistenza fisica, nel fare le cose.
Dopo altri due mesi: la cura con i Fiori di Bach, inizialmente,
nelle
prime
due
settimane,
ha
portato
ad
un
lieve
peggioramento dello stato di oscillazione e depressione, che
ha reso necessario intervenire con Rescue Remedy, 4 gocce
sublinguali direttamente da flaconcino, al bisogno, durante la crisi
di guarigione; dopo tale periodo, la ragazza ha potuto stabilizzare
l’umore, si è sentita più sicura, più positiva, e ha preso decisioni
importanti, come quella di iscriversi al conservatorio, perché ama
la musica e vuole lavorare in quel campo: si tratta di un primo
passo verso il raggiungimento dei suoi obiettivi. La paziente
riferisce di sentirsi più sicura e calma, nel prendere le proprie
73
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decisioni, eliminando sentimenti di odio e rancore verso i propri
genitori ed il loro stato patologico. Ora pensa solo alla propria
realizzazione.
Un altro grande passo, è stato quello di limitare l’uso dei
farmaci, continuando a mantenere comunque una condizione
stabile, attraverso l’uso dei già citati rimedi floreali. In
aggiunta, per aiutare la paziente a non abbandonare subito i
propri obiettivi, dopo altri due mesi, abbiamo aggiunto il fiore
Impatiens, assieme a Clematis, con le stesse modalità di
somministrazione,
per
altri
6
mesi,
o
comunque,
fino
a
miglioramento stabile.
Impatiens, infatti, nel caso della ragazza, può essere di valido
aiuto, poiché, spesso, chi ha una personalità bipolare, ha la
tendenza a iniziare una cosa con grande slancio, e poi a lasciarla
incompiuta, a smettere e cercare un altro improvviso interesse. È
tipico della persona che ha bisogno di sfide, di avventura, di cose
diverse, e anche mentre parlano, saltano spesso da un argomento
all’altro anche durante una conversazione, oppure se non
ottengono subito dei risultati, cambiano strada.
Clematis, invece, lavora sull’autostima, sulla sicurezza nel fare le
cose, sul fatto di realizzarsi. È fondamentale pensare, che per
curare un bipolare, bisogna agire sullo sviluppo dei suoi talenti
repressi; anche se non si tratta di un’attività remunerativa,
l’importante è che la persona faccia qualche cosa, che si senta
utile, perché il non fare nulla aumenta la mancanza di autostima.
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Meglio farla sentire utile e appagata, facendo un’attività che
riguarda l’espressività e la creatività.
-
Conclusione.
La depressione e il bipolarismo, sono componenti della
stessa patologia, che spesso è difficile poter curare senza
l’ausilio di farmaci, almeno nello stato cronico. La paziente
presentava comunque un caso di bipolarismo non gravissimo,
maggiormente orientato sull’espressione di un temperamento di
nascita. Le condizioni genetiche, comunque, in
generale, erano
tali da predisporre il soggetto ad uno stato di alterazione
dell’umore, anche e soprattutto, come si è potuto notare,
attraverso la sua capacità o incapacità di far fronte con un certo
tipo di risposta alle vicissitudini della vita. Come sottolineato in
precedenza, esistono persone più sensibili, per le quali un evento
viene affrontato con maggiore ansia e preoccupazione; viceversa,
in soggetti meno “somatizzatori” nell’emotivo, lo stesso tipo di
evento sarà percepito ed affrontato in maniera meno traumatica.
La cosa importante, è non abbandonare mai a se stesse le persone
che soffrono di queste problematiche. Spesso, nelle famiglie, non
esistono condizioni di apertura mentale oppure di sensibilità, tali
da comprendere, che chi soffre di bipolarismo, oppure di
depressione, non è un soggetto da “stigmatizzare”, si tratta di un
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malato, che va aiutato e curato, come se fosse una persona che ha
altre malattie, come, ad esempio, il diabete o il cancro.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che nel 2020,
la depressione sarà la seconda malattia di disabilità presente al
mondo, dopo le malattie cardiovascolari. Ciò significa, che una
certa tendenza all’avvilimento e alla depressione, sono comunque
parte
della
condizione
umana, soprattutto
in una
società
solipsistica e alienante come la nostra. Molte persone che soffrono
di questo disturbo, ad esempio, hanno trovato un loro equilibrio
ed una realizzazione piena, dedicandosi ad un’attività artistica,
quale, la pittura, oppure, come nel caso della paziente della quale
ho parlato, imparare a suonare uno strumento musicale.
Esprimere i propri talenti, rappresenta il focus, che consente
alla persona, di non scindere la propria personalità, e
soprattutto, di percepire e rimanere se stessa.
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Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
Bibliografia:
“Psicosomatica e Guarigione Olistica”. Corso on line di Erba
Sacra, Accademia Opera. Docente: Prof.ssa Susanna Garavaglia.
(Riferimenti al contenuto della lezione 1: la multidimensionalità
dell’essere umano e il linguaggio della psicosomatica; lezione 3:
dal pensiero lineare al pensiero creativo).
“Anamnesi Naturopatica”, lezione 1 e 2, con riferimenti alla
psicanalisi e alla guarigione psicosomatica. Corso on line di Erba
Sacra, Accademia Opera. Docente: Prof. Rocco Carbone.
“Introduzione alla lettura psicosomatica del corpo in chiave
olistica”. Viaggio emozionale dalla mente al corpo. Autore: Dott.
Rocco Carbone. Edizioni Pilgrim.
“Monografie delle tipologie dei Fiori di Bach”. Aspetti olisticopsicosomatici. Autore: Dott. Rocco Carbone. Edizioni Pilgrim.
“Fiori di Bach”. Corso on line di Erba Sacra, Accademia Opera.
Docente: Prof. Rocco Carbone.
“Il libro completo dei Fiori di Bach”. Autori: Fabio Nocentini e
Maria Laura Peruzzi. Edizioni Giunti Demetra.
“Ansia e Depressione”. Il benessere interiore con la medicina
naturale. Autore: Bruno Brigo. Edizioni Tecniche Nuove. Dalla
collana “I Tascabili di Natura & Salute” numero 15.
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Accademia Opera: Tesi Operatore Olistico di Tatiana Muccioli
“Corso di genomica emozionale”. Seminario condotto dal Dott.
Vincenzo di Spazio. Concetto di tempo lineare e tempo circolare.
Riferimento: AGER. DVD e libro. Edizioni My Life.
“Intervista a Glenn Close: così mia sorella e mio nipote lottano
contro la loro malattia mentale: sono i miei eroi.” Disturbo
bipolare, le cure più nuove. Riferimento di pag. 80, rivista: OK, la
salute prima di tutto. Consulenza scientifica, fondazione Umberto
Veronesi. RCS periodici, Milano.
Siti internet:
Wikipedia, enciclopedia multimediale: depressione e disturbo
bipolare. Definizione della malattia.
www.progettoitaca.org, la salute mentale, il disturbo bipolare.
www.pianetadonna.it, floriterapia e disturbo bipolare. A cura di
Antonella Marchisella. Intervista alla Dott.ssa Antonella Napoli.
www.mondobenessereblog.com, massaggio emozionale con i Fiori
di Bach e musico-terapia: nuove tecniche per il benessere.
www.albanesi.it, mente e depressione. Blog, di benessere e salute.
Il disturbo bipolare.
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