Restaurant Palco. Sinfonia culinaria nel cuore di Porto Restaurant Palco, Hotel Teatro, Porto, una carezzevole sensazione preserva la bellezza del momento e la fascinazione della teatralità, mentre un servizio attentissimo compie il rito dell’accoglienza. La passione dello Chef Arnaldo Azevedo si rivela nella sua ispirazione che celebra l’armonia e la musicalità dei sapori. di Antonella Iozzo Porto (PT) – Restaur ant Palco, Hotel Teatro, Porto, ed è come entrare in punta di piedi nella magia di un’opera. L’empasse emozionale dell’esperienza culinaria si dilata nella scenografica messa in scena giocata in oro, bronzo e legno. Design sinuoso, dettagli curati, materiali ricercati permeano un’eleganza sofisticata e creano il palcoscenico ideale per un incontro multisensoriale dall’impatto profondo. Restaurant Palco, arredi, colori e forme compongono quinte teatrali tra le quali la percezione e il respiro dell’anima disegna arabesque nell’aria come bagliori di luci. Tocchi di luminosità radente che improvvisamente si posano sui tavoli a specchio fumé, sui vetri ambrati di calici e bicchieri o su decor capaci di rimandare la memoria Restaurant Palco al set di Sherazade. Al Restaurant Palco dell’Hotel Teatro, membro del circuito design hotels, la fantasia e realtà si mescolano in una vibrante situazione sospesa, una carezzevole sensazione che preserva la bellezza del momento e la fascinazione della teatralità. Oltre al fascino del tempo, la poesia suggestiva tocca cuore e mente mentre uno servizio attentissimo compie il rito dell’accoglienza. Si muove a passo felpato come comparse da palcoscenico, leggere silhouette in nero con un drappo oro a cingere morbidamente i fianchi, è l’inizio dell’apoteosi dei sensi. Lo Chef Arnaldo Azevedo del Restaurant Palco, eleva al massimo livello il concept di tradizione e modernità valorizzando ed esaltando le peculiarità di una materia prima freschissima e in armonioso concerto con il gusto internazionale. Artigianalità e pazienza, tipicità e innovazione sono abilmente orchestrati e l’ouverture si apre con amuse-bouches gioiello, accompagnate del Vino Spumante Brut Riberio Santo. Presentazione curatissima, quasi piccoli diademi: tartare di tonno e chips di riso, sandwich impalpabili che ricordano il calore di Porto, morbidissima brioche preparata ad arte e presentata in una piccola scatola di vimini, effetto cadeaux. La passione dello Chef Arnaldo Azevedo si rivela dalla meticolosa cura nel preparare ogni singolo piatto, nella scelta degli ingredienti, nella sua ispirazione che celebra l’armonia e la musicalità dei sapori. “Crayfish, foie gras, horn of plenty” ovvero la versione più sublime degli scampi tra le nuance sonore del fois gras e dei funghi, semplicemente equilibrio tra sapidità e dolcezza esaltate poi, dalle note delicate di frutta tropicale, agrumi e fiori bianchi del vino Soalheiro Alvarinho 2015 Al Restaurant Palco, l’esperienza culinaria flette la bellezza visiva della ceramica bianca dei piatti, vere e proprie sculture dalle forme morbide e sinuose, onde che planano o flettono i profumi, la memoria del mare o le fragranze di ciascun ingrediente. Un percorso che ci porta alla “Red mullet, scarlett shrimp, coast squid” sfumature scarlatte e consistenza tenerissima per la triglia e il gambero che inscenano una quinta spaziale alle tagliatelle di calamaro, una nuvola. Nel calice Flor de S.José Branco, 2014 Douro DOC dal lungo finale minerale molto persistente Sapori colti e appaganti che lo Chef Azevedo ci regala senza indugio, la sua è una filosofia culinaria che trae spunto dalla memoria rinnovandola secondo i canoni contemporanei, ma sempre con la dovuta accortezza e intelligenza. La terza portata ne è un esempio “ Hake, mussels, asparagi verdi, sparling wine, saffron”, variazioni sul tema del pesce per una tavolozza cromatica e gustativa dalla lucentezza vibrante, il nasello loquace incontra la cozza voluttuosa, in una crema di champagne e zafferano che seduce il palato, borderline tra pura sensazione organolettica e sensoriale moderata dalla la croccantezza degli asparagi. I vini portoghesi continuano ad accompagnare la nostra degustazione, rilasciando ogni volta le diverse espressioni del territorio come il Munda Encruzado 2010 dal bouquet elegante e fresco. Al Restaurant Palco, cucina di acqua e di terra per un’opera d’arte gastronomica che conquista la platea letteralmente rapita dal plus emozionale che scivola nella sala. È come se la tensione sublime del sentimento si lacerasse in frammenti di poesia bruciante il flusso vitale che attraversa la cucina dello chef Azevedo. Come un compositore Azevedeo crea, orchestrando materia prima e fragranze, aromi e profumi, per un’opera prima da gustare con l’anima e la mente prima ancora che con il palato. È quello che succede con la “Veal tail, creamy potato, black truffle”, mai una coda di vitello si è sciolta con tanta grazia, tra la cremosità della crema di patate e il gusto deciso e intenso del tartufo nero, oltre, solo il Portal Touriga Nacional Douro, un vino rosso importante, fresco, armonico, morbido, tannini fermi. Una cucina brillante e dinamica quello dello chef Azevedo come una diva che sorprende, affascina, conquista con ogni suo gesto, il “Pigeon, beet, chanterells, bolet” classica modernità dal cuore creativo che affiora dal piccione reso mordace dalla barbabietola rossa che pulisce le papille per poi irrorarle d’intensità con i funghi. La natura entra in scena e sul fondale del gusto la tensione creativa fende il mistero della passione che declina nel rosso del Redoma Douro 1995, note speziate e persistenza, eleganza e sedizione sottile, si evolva nel tempo e ad ogni sorso una nuova luce raggiunge il cuore del desiderio. L’ultimo atto al Restaurant Palco è una danza di dolci evocazioni che realizzano la sessione lirica del piacere culinario: i desserts. New dressed for the occasion e la tavola indossa nuove posate con riflessi ramati, piccoli particolari che rivelano una location dal lusso misurato. Apre le danze il pre-dessert “Mango, olive, lime” ovvero acidità, intensità, freschezza, una triade tra la consistenza del sorbetto, della gelatina e del croccante. Preludio al dessert star “Chocolate, coffee, tonka bean”, un guscio in ceramica bianca, forma curvilinea della fava, si apre al nostro sguardo, al suo interno le intense vibrazioni della passione, dilagante crema al cioccolato e seduttiva estasi al caffè. Un gran finale con Petite Patisserie a misura di benessere sensoriale con macaron, praline all’anice, marshmallow, la cui presentazione è un quadro materico composto in sintonia con la natura e irrorato da flutti di Porto Graham’s, memorabile porto vintage dal colore ambrato con riflessi ramati, luminosissimo, al naso note tostate di caffè nocciola, mandorla, in bocca è dolce ma deciso, persistenza infinita che lascia una bocca asciutta e secca. Note d’amore che vanno assaporate fino in fondo per un viaggio nella nuova meraviglia del gusto che si assapora come una sinfonia culinaria e si vive come opera culinaria nell’esclusività del Restaurant Palco, opera prima dell’Hotel Teatro a Porto. Restaurant Palco – Hotel Teatro Rua Sá da Bandeira, 84 – 4000-427 Porto – Portugal T +351 220 409 620 – F +351 220 409 629 http://www.hotelteatro.pt/ di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata (21/03/2016) Bluarte è su https://www.facebook.com/bluarte.rivista e su Twitter: @Bluarte1 - Sito internet: www.bluarte.it