1) Dall`espansione dell`Universo, accertata da Hubble con la

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L’ULTIMA TEORIA COSMOLOGICA
di Cosimo Distratis
I punti salienti:
1) Dall'espansione dell'Universo, accertata da Hubble con la recessione delle galassie,
tornando indietro nel tempo, si arriverebbe a quando tutta la materia cosmica era
concentrata in un minimum di spazio con densità 1094 g/cm3.
2) Partendo, invece, dal processo di annichilazione1) tra quark e antiquark, in un
maximum di temperatura (1032 K) si arriva alla nascita delle particelle dotate di massa,
che crearono la gravità e lo spazio-tempo; e quando la temperatura diminuì, gli
elettroni si unirono ai nuclei e, quindi, si formarono gli atomi: così nacque la materia
cosmica, come ora la conosciamo.
3) L’espansione dell’Universo si verificò perché tutte le particelle dotate di massa,
nascendo nello stesso istante, nel maximum di temperatura 1032 K e nel minimum di
tempo 10-43 di secondo, non potevano occupare lo spazio-tempo “in fieri”, che esse
stesse creavano.
4) L’espansione ebbe l’inizio inflazionistico 2), ma tuttora continua in modo graduale
tra galassie e non nelle galassie e, pertanto, non c’è alcuna dilatazione dello spaziotempo, ma allontanamento delle galassie che creano ed occupano altro spazio-tempo.
5) Gravità e spazio-tempo dipendono assolutamente dalla materia e non possono
esistere senza la materia; così come non esiste materia senza gravità e spazio-tempo:
quindi, gravità, spazio e tempo non sono a sé stanti 3)e non possono essere assoluti.
6) Si precisa che l’Universo è uno e comprende la totalità delle cose (o corpi celesti)
conosciute o ignote. Esso si espande e diventa sempre più grande, ma non infinito. In
esso non esiste il caso, né il disordine4), ma il rispetto della Legge Primaria che
governa l’Universo in modo che ogni evento succeda così e non altrimenti.
7) Inoltre, gravità e rotazione rendono ellissoidale ogni corpo e sono la “conditio sine
qua non” perché l’Universo possa sussistere; quindi, la sua geometria non può essere
piana, ma a curvatura positiva o negativa.
8) La radiazione degli astri è certa ed evidente come la recessione delle galassie; il
Sole, infatti, irradia energia perdendo parte della propria massa al ritmo di 4 milioni di
tonnellate al secondo, ma ne irradiano molto di più le novae e le supernovae nella fase
parossistica: la materia cosmica si trasforma in energia secondo la formula:
mc2 = E.
9) Nella teoria di Einstein lo spazio-tempo è considerata come unica dimensione;
1)
Nell’annichilazione di una coppia quark-antiquark la loro massa si disintegra e ne segue l'emissione di fotoni.
In questo periodo il fenomeno di entropia raggiunge il massimo.
3)
L’ombra non è a sé stante, ma dipende assolutamente dall’oggetto illuminato, come il suono dalle vibrazioni
emesse da uno strumento
4)
La legge di Murphy riguarda solo l’uomo, ma non gli eventi astronomici.
2)
però, affermare o pensare che lo spazio si dilati o si riduca e che il tempo ritardi o
acceleri, non è scientificamente corretto: è la materia che crea ed occupa più o meno
spazio, come impiega più o meno tempo nello stato di moto.
10) Comunque, la radiazione delle stelle, delle novae e delle supernovae, il
decadimento naturale degli elementi e l’evaporazione dei buchi neri porteranno il
parametro ω ad un valore minore di 1: di conseguenza l’espansione cosmica non
dovrebbe fermarsi e nessun big crunch potrebbe mai verificarsi, anche perché per il II
principio della termodinamica l’energia irradiata non può tornare alla fonte.
11) La materia oscura non potrà mai arrestare la recessione delle galassie e tanto meno
avviare il cosmo verso il big crunch; anzi, l’energia oscura (o gravità negativa), ne
accelera l’espansione. C’è anche da precisare che scoprire altra materia non significa
crearla e, quindi, nessuno aumento di gravità universale, che, invece diminuisce per la
radiazione stellare.
12) La residua energia E (derivata da qualsiasi radiazione) se non fosse a sé stante1),
dovrebbe annichilirsi e, quindi, l’Universo non potrebbe essere eterno nel tempo, né
infinito nello spazio.
13) Questa teoria considera l’Universo aperto e (a grande scala) omogeneo, che è un
modello cosmologico verso cui portano anche le equazioni di Einstein, e conferma
quanto scientificamente è stato dimostrato: la recessione delle galassie, la radiazione
fossile e la presenza dei vari neutrini. Tuttavia, la radiazione degli astri, dei presunti
buchi neri e il decadimento naturale degli atomi degli elementi dovrebbero segnare la
sua fine, seppure in un tempo estremamente remoto (gli atomi dell’indio decadono
dopo 1014 di anni).
Essa potrebbe non essere accettata sic et simpliciter, ma dopo un’attenta
considerazione, senza alcun pregiudizio che potrebbe facilmente nascere per la
conoscenza di altre, da tempo dominanti.
14) Presento l’evoluzione cosmica con esempi, pur sapendo che non sono esaustivi: la
singolarità primordiale fu l’unico cantiere, nella cui fonderia si crearono tutte le
particelle dalle quali nacque la materia prima (gli atomi) con cui si costruirono i pezzi
(le stelle) che, assemblati, formarono le astronavi (le galassie) le quali, navigando
tuttora si distanziano le une dalle altre (la recessione) nello spazio-tempo (cosmico)
che esse stesse creano ed occupano. Nelle astronavi, intanto, gli astronauti (stelle,
pianeti e uomini) possono muoversi in varie direzioni nello spazio-tempo (galattico),
che è il loro ambiente, caratterizzato da precipui fenomeni ed eventi.
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