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Sostenitori
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo e
Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali
COMUNE DI ROMA
Assessorato alle Politiche Culturali
REGIONE LAZIO
Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Sport
Partner
SOVRAINTENDENZA AI BB.CC DEL COMUNE DI ROMA
MUSEO CARLO BILOTTI ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
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A U T U N N O
11 settembre / 18 ottobre 2008
Organizzazione
Collaboratori
AMBASCIATA DI FRANCIA - BCLA
AMBASCIATA REALE DEI PAESI BASSI
AMBASCIATA DEL CANADA
UNIVERSITÀ DI ROMA “LA SAPIENZA”
Dipartimento di Sociologia e Comunicazione
Dipartimento di Architettura DIAR
CONSERVATORI DI MUSICA di L’Aquila, Roma, Latina,
Frosinone, Milano, Mantova, Foggia, Campobasso.
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO Corsi musicali
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
ACCADEMIA DI FRANCIA VILLA MEDICI
MUSIC CENTER THE NETHERLANDS
INSTITUT VALENCIÀ DE LA MÚSICA
CEMAT
ROMAEUROPA FESTIVAL
PALLADIUM UNIVERSITÀ ROMA TRE
ZÈTEMA
Comunicazione
AWAKEB – Comunicazione marketing
Ideazione e programmazione a cura di
MICHELANGELO LUPONE, compositore
LAURA BIANCHINI, compositrice
LORENZO SENO, fisico
MARIA GIOVANNA MUSSO, sociologa
A
rteScienza è una biennale internazionale
dedicata all’arte e alle applicazioni scientifiche rivolte
alla creatività e all’espressione umana organizzata a
Roma dal CRM – Centro Ricerche Musicali e sostenuta da numerosi partner. La terza edizione, "Saturazioni", si presenta in forma insolita, come biennale
per due anni, accogliendo iniziative interdisciplinari
con forme diverse di spettacolarità e approfondimento.
La sezione estiva si è svolta dal 8 al 16 giugno 2008
al Palladium nell’ambito del Festival Suona Francese,
promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia, in coproduzione con la Fondazione Romaeuropa e Nuova
Consonanza. Ha ospitato produzioni di elevato profilo artistico e tecnologico dell’Ircam (Machinations
di Aperghis) e del GRM (workshop e concerti per
Acousmonium).
La sezione autunnale si svolge dal 11 settembre al
18 ottobre in alcuni tra i luoghi più suggestivi e vitali
di Roma: Real Academia de España en Roma, il
Giardino del Lago di Villa Borghese, il Palladium,
l’Opificio Telecom Italia. Ospita nuove produzioni di
artisti internazionali, macchine sonore e installazioni
di Teatro Immateriale oltre a Colloqui di personalità
della cultura contemporanea con il pubblico e una
Masterclass interdisciplinare.
Come il titolo suggerisce, ArteScienza vuole approfondire i meccanismi di "saturazione" a cui sono
esposti i sistemi complessi, in particolare i sistemi di
comunicazione, umani o artificiali, evidenziando le
deformazioni e i paradossi che si generano quando
il grado di intensità e di estensione dei fenomeni raggiunge il punto limite.
La biennale propone una riflessione su questi argomenti indagando tanto sui processi che generano
saturazioni, quanto sui meccanismi propri della fruizione. Verranno presentati risultati di ricerche sui
meccanismi complessi sia mentali (cognitivi), sia fisici
che sono alla base della percezione dei fenomeni sonori, visivi, tattili, olfattivi, nonché gli effetti psicologici
e le sollecitazioni emozionali prodotte dai modi e dai
tempi di fruizione degli stimoli sensoriali.
Centro Ricerche Musicali - CRM
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Real Academia de España en Roma
11 - 14 Settembre
Inaugurazione 11 settembre ore 20
Orari 10-13/16-20, Domenica 13 fino alle ore 24
ÚLTIMO ESFUERZO RURAL
Qui si analizza un particolare fenomeno legato alla vibrazione:
la frizione.
La mente rurale e l’imprevedibile fenomeno non lineare di frizione convergono a formare insieme una potente combinazione. Questa coppia va di pari passo con l’interesse degli
Autori nel creare macchine viventi con un proprio linguaggio.
Un ringraziamento speciale a Günter Geiger per il suo contributo nel software.
Macchine sonore di
PETER BOSCH e SIMONE SIMONS
Versione per ArteScienza
Último Esfuerzo Rural ("Ultimo Sforzo Rurale") si compone di
due installazioni piuttosto diverse. Entrambe producono suoni,
grandi o piccoli, sempre materici, sensibili e indipendenti. Una
parte consiste di due diversi gruppi di "zambombas" giganti
(ruggiti di leone) realizzati con botti di dimensioni 1m30 e azionati da cilindri pneumatici. L'altra parte è costituita da forconi
di legno che graffiano su metallo, legno o vetro.
Entrambe le macchine hanno un mondo sonoro talmente peculiare che le loro origini non possono che risiedere nella campagna. Tecnicamente entrambe le macchine abbracciano e
uniscono le ere rurale, industriale e del computer. Predomina il
pensiero rurale. Non riferito al mito romantico della vita rurale
ma a qualcosa come un “pensiero rurale”. L’individuo che cerca
soluzioni semplici ma creative e giocose ai problemi che sorgono nel mondo che lo circonda. Uno stato mentale che sta Con il sostegno finanziario di
scomparendo nel nostro mondo globalizzato.
Music Centre The Netherlands
Real Academia de España en Roma
Último Esfuerzo Rural continua la tradizione vibrazionale che Ambasciata Reale dei Paesi Bassi
caratterizza una gran parte dei precedenti lavori degli Autori. IVM, Valencia
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Villa Borghese - Giardino del Lago
12, 13 Settembre
TEATRO IMMATERIALE
Installazione sonora d’arte con Olofoni
MICHELANGELO LUPONE
Ideazione e disegno dello spazio sonoro
CORRADO TERZI
Disegno della luce
ALESSANDRA DELFINO, CORRADO REA
Assistenti progetto
OLOFONI
Gli Olofoni, progettati nel 1999 da Michelangelo Lupone
e realizzati al CRM, sono sistemi multifonici di ascolto.
Sono stati presentati per la prima volta in occasione di
MUSICA SCIENZA 2000 a Roma con l’obiettivo di realizzare una spazializzazione del suono specifica definita
come “scultura del fronte d’onda”.
La scultura del fronte d’onda è ottenuta attraverso l’opportuna regolazione dei parametri del segnale musicale
sonoro.
Una caratteristica speciale degli Olofoni è che l’irradiain convenzione con la
zione del suono viene effettuata attraverso un raddrizzaSovraintendenza ai BB.CC del Comune di Roma
mento dell’onda di propagazione di tipo tronco-conica
in collaborazione con il
in onda piana.
master in Lighting design dell’Università di Roma La Sapienza.
Questo tipo di propagazione del suono permette la costruzione di lobi di proiezione sonora di elevata coerenza
e con la capacità di percorrere lo spazio con minima deTeatro immateriale è un’installazione sonora composta da
un’area d’ascolto differenziata per profondità e apertura del gradazione di energia rispetto a quanto avviene nella diffusione con altoparlanti tradizionali.
fronte stereofonico, realizzata con gli Olofoni.
L’installazione è concepita per ottenere una diffusione della musica estremamente dettagliata nonostante la vastità dell’area e Gli Olofoni sono costituiti da un sistema paraboloide sul
cui fuoco è posto un altoparlante limitato in banda e
l’articolazione complessa dello spazio in cui opera.
controllato nell’apertura dell’angolo d’irradiazione.
Nello scenario suggestivo del Giardino del Lago si alternano I controlli dinamici per la scultura del fronte d’onda venesecuzioni dal vivo con la presenza di Mario Bertoncini, Elio gono affidati ad un sistema computerizzato.
Martusciello, Nicola Sani, Nicholas Isherwood, a concerti di
musica elettronica di autori internazionali. Lo spazio ospita Gli studi effettuati al CRM sulle onde piane sono nati dalanche due incontri prestigiosi con il sociologo Derrick De Kerl’esigenza artistica di introdurre lo spazio come parameckhove e l’astrofisico Paolo De Bernardis che dialogano con il
tro compositivo controllabile e modificabile in base alle
pubblico sul termine e sulle implicazioni della “saturazione”.
caratteristiche della sala da concerto e alle caratteristiIl pubblico può muoversi o fermarsi nei vari punti dell’installa- che dei materiali sonori: strumentali ed elettronici.
zione, scegliendo la propria posizione d’ascolto, fissando l’at- Il compositore ha la possibilità di definire una particolare
tenzione su una o più traiettorie del suono. Le parabole caratteristica spaziale per ogni regione dello spettro
assumono con la luce una colorazione e una trasparenza che della frequenza e può elaborare dinamicamente i modi
accrescono la suggestione dell’ascolto.
con cui vengono inviati i suoni all’ascoltatore.
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Villa Borghese - Giardino del Lago
12 Settembre, ore 18.30 - 20.00
COLLOQUIO CON…
DERRICK DE KERCKHOVE
ore 21.00
ARPE ‘EOLIE’
AL GIARDINO DEL LAGO
Installazione ed esecuzione di MARIO BERTONCINI
Disegno e realizzazione delle arpe a cura dell’autore
Elaborazioni elettroniche di Carlo Laurenzi
A cura di MARIA GIOVANNA MUSSO
sociologa dell’arte, docente all’Università di Roma “La Sapienza”
CHANSON POUR INSTRUMENTS À VENT
ISTANTANEE I, II, III (creazione assoluta per ArteScienza 2008,
Teorico dell’intelligenza connettiva e delle psicotecnologie, Produzione CRM)
erede del patrimonio teorico di Marshall McLuhan, Derrick De
Kerckhove è direttore del Programma McLuhan di cultura e Compositore e musicista tra i più significativi dell'avanguardia
tecnologia, professore del Dipartimento francese all’Università Italiana, sperimentatore dei confini e delle possibilità sonore
di Toronto (Canada).
degli oggetti, a partire dal 1962 inizia a ‘preparare’ strumenti
Il Programma McLuhan è indirizzato alla comprensione di come acustici secondo tecniche inedite, spesso con l’impiego delle tecnologie influenzano e influenzeranno la società.
l’elettronica dal vivo. La sue arpe, che ecciterà dal vivo, sono
generatori sonori meccanico/elettronici basati sul fenomeno dei
suoni eolici.
ore 20.00 – 20.45
CHANSON POUR INSTRUMENTS À VENT
per arpe e “gong eolici”
SUONO SINTESI
Composto nel 1974, il lavoro comprende un assemblage di generatori sonori meccano/elettronici basati sul fenomeno dei
suoni eolici (una “scultura di suono”), amplificati elettronicamente ed eccitati in tempo reale sia dal fiato dell’unico esecuBruynèl è stato un pioniere della musica elettronica olandese. tore che da getti d’aria compressa di discreta potenza (fino a
Innovatore e seguace di Varèse si è posto come obiettivo prin- 1.5 bar).
cipale quello di “liberare il suono dallo strumento”, ciò che ha
fatto in quarant’anni di attività creativa.
“Vorrei ripetere qui ciò che ho dichiarato altrove, e cioè che la
La sua fama è dovuta principalmente ai suoi lavori che combi- nozione di scultura di suono è soltanto un’immagine metaforica
nano il suono strumentale all’elettronica dal vivo.
relativa, riguardo alle altezze, al timbro, al modo d’attacco, al
A dieci anni dalla sua scomparsa, ArteScienza presenta alcuni grado di limitazione imposta agli strumenti all’atto della costrutra i suoi lavori più significativi, realizzati presso lo Studio STEM zione di essi e non va quindi confusa con la descrizione d’una
(divenuto successivamente Istituto di Sonologia) di Utrecht.
installazione visiva o plastica propriamente detta.”
Il compositore suggerisce per questo brano un ascolto privo di
preconcetti formali o dialettici (ad es. quello connesso all’articolazione ritmica) e desidererebbe che l’ascoltatore concen-
omaggio a
TON BRUYNÈL
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trasse piuttosto la propria attenzione sulle variazioni di colore ore 22.30
relative alla modulazione dei formanti armonici.
GRANI DI SUONO
La prima esecuzione del lavoro risale al 1974 ed è stata conPerformance di ELIO MARTUSCIELLO
dotta dall’autore negli studi della RAI di Milano.
ISTANTANEE I, II, III
Il lavoro si basa su uno dei 20 generatori eolici di suono di
VENTI (1982), costruiti secondo il principio dell’arpa ‘eolia’.
Lo stesso oggetto, nelle tre fasi relative al titolo, rivela nel numero I l’azione del vento senza intervento umano; nel II serve
all’unico esecutore per svolgere una “lettura” musicale dell’oggetto secondo tre diversi modi di eccitazione sonora (prima per
mezzo del fiato, poi di tre piccoli ventilatori e infine di un impianto d’ aria compressa); nel III, che formalmente rappresenta
la combinazione dei primi due, permette di studiare alcune minime variazioni digitali del ductus sonoro in tempo reale.
Le durate delle tre Istantanee ed alcune caratteristiche degli
eventi sonori in gioco sono in proporzione fra loro.
“Risintetizzare grani di suono che eccedono la volontà. In sintesi questo fa il dispositivo che adopero. Si tratta di un dispositivo elettronico in cui la conoscenza e la volontà non possono
che cercare una via praticabile all’interno di un flusso essenzialmente fondato sul caos e sulla logica della probabilità. In
questo modo “vivo” tra i suoni che la macchina produce così
come “penso” tra le parole che il mondo degli uomini dispiega.
Una produzione la cui tecno-logica eccede il “senso” e si protende nella “dismisura”. Lo schema s’infrange e i poteri operano indisturbati.
Immerso in questa sfera provo a nuotare… non è cosa impossibile. In parte è necessario fare resistenza e in parte è d’obbligo schivare. Concepisco così questo strumento… che mi
concede molto. Con esso provo a sintonizzarmi e nella saturazione delle cose del mondo provo ad aprire una breccia che
mi conceda un respiro.”
ISTANTANEE II è stata commissionata dal CRM, nel 2006 in occasione delle celebrazioni del decennale della Federazione CEMAT.
ISTANTANEE III è una versione per ArteScienza 2008, produzione
CRM.
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ore 18.30
COLLOQUIO CON…
PAOLO DE BERNARDIS
A cura di LORENZO SENO
fisico, direttore scientifico del CRM
Professore di Astrofisica e Cosmologia Osservativa presso il
Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza”.
I suoi campi di attività sono l’Astrofisica Sperimentale e la Cosmologia, ed in particolare lo studio della radiazione cosmica
di fondo a microonde tramite esperimenti da pallone stratosferico.
ore 20.00 - 20.45
IMMATERIALE E MULTIFONICO
Opere di
LAURA BIANCHINI
STUDIO I SU FRAMMENTI DI MEMORIA
(creazione per ArteScienza, prima assoluta)
STUDIO I SU FRAMMENTI DI MEMORIA
Il lavoro rappresenta un primo studio sui meccanismi della
memoria e sulle deformazioni che si generano quando i tempi
di integrazione delle diverse forme (memoria a breve, medio
e lungo termine) divergono e una o più di queste predomina
limitando la capacità creativa di attuare nuove significazioni
della realtà osservata.
LE RANE
E’ un affresco sonoro realizzato con suoni concreti rielaborati
al computer. La musica prende la sua struttura dal testo, e a
sua volta stabilisce il tempo della narrazione.
La voce è immersa in un ambiente acustico immaginario che
riprende, amplificandole, le suggestioni emotive suscitate
dalla campagna intorno a San Mauro, in cui il poeta ritorna
dopo una lunga assenza e dopo travagliate vicende familiari.
Costantemente in bilico tra sonorità elettroacustiche e suoni
naturali, la dimensione sonora trasporta i testi pascoliani in un
universo fuori dal tempo e dallo spazio, un microcosmo compiuto in sé, abitato da minimi suoni e cangianti colori che riescono a suscitare nel poeta forti emozioni interiori.
Il testo, che è qui mantenuto nella sua integrità, fa parte di
una delle più note raccolte di poesie di Pascoli, “Il ritorno a
San Mauro”, paese natale del poeta, nel quale anche Luigi
Ceccarelli, ben più tardi, ha trascorso la sua infanzia.
LUIGI CECCARELLI
LE RANE - Da “Quattro pezzi elettroacustici su
RIFLESSIONI
poesie di Giovanni Pascoli”
“Riflessioni si basa sul mio personale approccio ai differenti
Voce e scrittura vocale di Sonia Bergamasco
significati che questa parola assume nei diversi contesti in cui
essa viene utilizzata. Una serie di scelte di carattere estetico
ANTONINO CHIARAMONTE
sono quindi fondate sulla mia personale interpretazione, in
RIFLESSIONI
chiave musicale, delle molteplici implicazioni di carattere acuper suoni di flauto elaborati al computer (2006)
stico, cognitivo, filosofico, psicologico e percettivo che derivano dall’osservazione del fenomeno fisico della riflessione,
MAURO LANZA
messo in relazione con alcuni dei processi mentali che si inBURGER TIME
nescano nell’atto del “riflettere”. Le immagini sonore che ho
OU LES TENTATIONS DE SAINT ANTOINE
sviluppato nel corso del mio lavoro compositivo sono basate
versione per soli suoni di sintesi
su altre immagini: visive, metaforiche, psicoacustiche, forte(2001-2002, revisione 2008)
11
mente legate alla memoria ed al ricordo. La struttura intrinseca del brano è legata alla concezione della psicologia della
Gestalt, ed in particolare ad uno dei suoi concetti fondanti: “Il
tutto è più della somma delle parti”. Questa idea rappresenta
il funzionamento di base non solo del processo percettivo,
ma anche dei processi psichici in generale. Il tutto come unità
significativa è rappresentato dalla parola tedesca “Gestalt”,
che sta ad indicare una struttura, una configurazione, la particolare forma organizzativa delle parti individuali che questo
tutto compongono.”
Studio di realizzazione: AuraMaris Studio – Roma
des ténèbres avec leurs ailes, quelques-uns portent des chapelets de doigts coupés, quelques-uns boivent du venin de
serpent dans le creux de leurs mains ; ils ont des têtes de
porc, de rhinocéros ou de crapaud, toutes sortes de figures
inspirant de dégoût ou la terreur.
Antoine (à part) :
J’ai enduré cela, autrefois ! (…) (3)
Chasing Chef Peter around a maze of platforms and ladders
were three fast food enemies—Mr. Egg, Mr. Hot Dog and Mr.
Pickle—who would stop at nothing to spoil the burger man’s
lunch. The gigantic foodstuffs would wipe out one of Peter’s
three lives on contact, forcing the man in the white uniform
BURGER TIME OU LES TENTATIONS DE SAINT ANTOINE
either to run away or to fight back with his pepper shaker (yes,
BurgerTime was one of the most unusual games in early 80’s his pepper shaker). A nice fistful of pepper to the face would
arcades, a sort of fast food nightmare. You controlled Peter temporarily stun Egg, Dog, or Pickle, but Peter only had a liPepper, head chef at a fast food joint (one of the few fast food mited supply, so they had to be used wisely. (1)
joints with a head chef, apparently), who had to deal with a
very curious dilemma: What if the food doesn’t want to be (…) tutte le frontiere che ancora separavano i mondi crollano
eaten? (1)
una dopo l’altra : dopo i corpi inorganici della natura, le cose
fatte dalle mani dell’uomo diventano anch’esse creature vi(…) la visione prenderà il suo prodigioso avvio, in Bosh, Man- venti ed entrano nel campo nemico, e spiano, inseguono, atdyn, Huys, Met de Blès, Bruegel, e negli artisti che da questi taccano gli uomini che le hanno fabbricate. La rivolta è
discendono, moltiplicando fantasie e mostruosità di diversis- generale. (2)
sima provenienza. La rappresentazione del santo rompe con
la tradizione agiografica: l’eremita è solo un pretesto, un cen- (…) Chef is sacrificed trying to “Earn Extra Peppers & Bonutro di attrazione attorno al quale si ricreano tutte le fantasma- ses, Claims Cones, Coffee and Fries”. His blood is spilled with
gorie e le allucinazioni del mondo. Mai l’anacoreta aveva every horrible waving of his small green feet as the Dogs tear
subito un simile attacco. Non si può non pensare alla leg- at him, their vapid yellow eyes staring ahead, void of any comgenda in cui Satana si solleva contro un dio. Per i loro ec- prehension. It is here that he undergoes the process of recessi, gli aspetti pittoreschi, le deformità, le Tentazioni surrection. (…) (4)
occidentali hanno maggiore affinità con il carattere del testo di
un Lalita-Vistara che con le narrazioni degli storiografi cristiani. Le Bouddha
(2)
Ayant vaincu le démon, j’ai passé douze ans à me nourrir exclusivement de parfums ; - et comme j’avais acquis les cinq
Le Bouddha
vertus ; le cinq facultés, le dix forces, les dix-huit substances,
(…) La tentation du Diable me manquait. Je l’ai appelé. Ses et pénétré dans les quatre sphères du monde invisible, l’infils sont venus, -hideux, couverts d’écailles, nauséabonds, telligence fut à moi ! Je devins le Bouddha !
entrechoquant des armures et des os de mort. Quelques-uns (Tous les Dieux s’inclinent ; ceux qui ont plusieurs têtes les
crachent des flammes par les naseaux, quelques-uns font baissent à la fois). (3)
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Students of this philosophy, through concentrated and thou- ore 21.00
ghtful meditation, may attain the ultimate state of Burger
Time, a subtle realization that life is not a spectator sport. Evil
must be defeated in the process of divine creation and when
you have all your burgers dressed and in row, neither Dog nor
di NICOLA SANI
Egg nor Pickle can harm you. (4)
opera in tre parti per voce di basso solista e soundtrack digitale (creazione assoluta nella versione integrale)
(1)
www.yesterdayland.com/popopedia/shows/arcade/ag1022.p
NICHOLAS ISHERWOOD voce di basso
hp
(2)
Jurgis Baltrusaitis, « Le Moyen Âge fantastique. Anti- ANNA CLEMENTI, DIE MAULWERKER voci nella soundtrack
LUTZ PAHL ingegnere del suono (Deutschlandradio)
quités et exotismes dans l’art gothique »
FOLKMAR HEIN direttore TU Studio Berlin
(3)
Gustave Flaubert, « La tentation de saint Antoine »
(4)
« The Church of Burger Time »
Testi scelti e montati da NICOLA SANI
(www.violetshivers.com/John/Burgertime/index.html) trume
Co-Produzione Technische Universität, Elektronisches Studio,
Berlin
VOICES BEYOND THE EDGE
Voices beyond the edge (1999) parte dalla ricerca di una nuova
funzione drammaturgica della vocalità.
Si suddivide in tre parti e un finale, ognuna delle quali attraversa
una serie di tematiche che la caratterizzano. La successione
dei testi non delinea un racconto definito, ma traccia delle tonalità, dei percorsi, che procedono per associazione o per contrapposizione lungo traiettorie del pensiero e della poesia
dall’antichità fino al nostro tempo.
È una meditazione interiore, una dedica personale al mondo
intellettuale, culturale, musicale nel quale mi sono formato e
che ha avuto un’importanza determinante per la formazione
del mio linguaggio espressivo.
Voices beyond the edge delinea questo percorso attraverso i
suoni e i testi, facendo scaturire altri suoni e altri testi, una polifonia di avvenimenti che si sviluppano in un territorio di sintesi
fra suono e poesia.
Nella prima parte una serie di frammenti ruotano attorno all’idea della formazione dell’individuo e alla necessità di rompere
i vincoli del sapere imposti dal potere.
Nella seconda parte si sviluppa l’idea del naufragio della storia
e della ricerca dell’utopia come luogo (anche sonoro) di riscatto
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da cui ricostruire la personalità dell’uomo e sviluppare il suo libero pensiero.
Nella terza parte l’argomento della presa di coscienza dell’individuo nella società e la consapevolezza del suo potenziale
antagonista si unisce al sentimento di nostalgia per la perdita
definitiva della condizione ideale e per l’impossibilità di uscire
dallo stato di solitudine ed isolamento.
menti timbrici e dinamici tra le parti, grazie alle tecnologie
messe a disposizione dall’Elektronisches Studio della Technische Universität di Berlino.
Voices beyond the edge è dedicata al compositore italiano Luigi
Nono, scomparso a Venezia l’8 Maggio del 1990. è edita dalla
Edizioni Suvini-Zerboni, Milano.
L’elaborazione della voce, il suo risuonare nello spazio, il suo
trasformarsi nel tempo, è l’elemento centrale di questa composizione, dove avvengono due operazioni intrecciate: la continua contaminazione di materiali sonori e poetici, che viene
effettuata attraverso il montaggio, l’elaborazione e la sovrapposizione dei testi nella dimensione spazio-temporale e la creazione di uno sviluppo drammaturgico attraverso il quale si
articola l’azione sonora.
ore 22.30 -23.30
EDUARDO POLONIO
MATIÈRE ESPACE TEMPS *
Il senso di questa composizione, di questo viaggio attraverso
diverse forme e aspetti della vocalità “espansa” è quello di poter
esplorare profondamente il rapporto fra suono e dimensione
poetica, drammaturgica. Una musica che è anche testimonianza, azione, meditazione, pensiero, ricerca. È una navigazione attraverso le forme della nuova vocalità, proiettata nello
spazio ed esplorata attraverso le tecniche digitali.
Questo progetto si inserisce nella mia ricerca sulle “periferie del
suono” e sulle molteplici possibilità di relazione fra testo poetico, drammaturgia teatrale, suono ed elaborazione elettroacustica nello spazio, verso nuove forme di comunicazione sonora.
I testi sono tratti da un ampio arco di scritture, dalla poesia, alla
cronaca, alla storia e alla narrativa. Organizzati a loro volta in tre
parti e un Finale, formano un mosaico di continui riferimenti e
rimandi tra loro intrecciati, collegati tra loro dalla voce di basso
utilizzata come elemento solista.
SUK-JUN KIM
KOTMUN *
PIERRE BOESWILLWALD
LE PIANO JOUE, LA CARAVANE PASSE *
In questo “drammaturgia concertata” di voci, lo spazio assume
un’importanza fondamentale. Il materiale sonoro viene proiettato nello spazio, utilizzando l’ambiente come uno dei parametri strutturali della composizione. Non si tratta di una
“spazializzazione”, quanto di una composizione “nello spazio”,
organizzata nell’ambiente con uno specifico lavoro di movi-
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LIBERA ENERGIA
Opere premiate al Concorso internazionale di Bourges, organizzato dal Centro IMEB
*Prima esecuzione in Italia
MATIÈRE ESPACE TEMPS
Per Newton lo spazio era assoluto. Mach, due secoli più tardi,
fu il primo a mettere in dubbio questa affermazione. Einstein
unirà lo spazio e il tempo.
Perché cominciare la presentazione di un progetto di composizione musicale ricorrendo a dei concetti che appartengono
al dominio della conoscenza scientifica e della fisica? Quando
comincio una nuova opera mi domando sempre ciò che mi può
spingere a creare dei suoni. Il mio universo di compositore
ruota attorno ai suoni ed è dunque fuori discussione che il
suono è la materia di cui mi devo servire. La mia riflessione è
piuttosto relativa al perché scegliere concretamente quei suoni.
Tutti sanno che il lavoro nella musica elettroacustica presenta
un’attrattiva supplementare, poiché i suoni, al contrario di quelli
della musica strumentale, non esistono dal principio; bisogna
crearli, inventarli (generarli). E se li si costruisce, se si da forma
ad una nuova esistenza sonora, perché quei suoni e non altri?
Per tornare al punto di partenza, tutto si produce – in noi come
nella musica – all’incrocio di questi concetti fisici: materia, spazio e tempo, a prescindere dal fatto che essi siano relativi, assoluti o addirittura non esistano.
La mia preoccupazione iniziale parte dalla considerazione della
materia musicale e della sua situazione nello spazio e il tempo.
Mi si obietterà che questo è il lavoro di ogni compositore. Diciamo allora che io mi propongo di andare un po’ più lontano.
Nel creare i miei materiali c’è una riflessione profonda che mi si
presenta: come vogliono essi attraversare lo spazio, comportarsi allo scorrere del tempo e soprattutto come i tre parametri
si andranno a sovrapporre? Perché questa materia, dotata di
certe caratteristiche spazio-temporali, si produce in un certo
momento e in un luogo determinato, in che modo si comporta,
come si localizza e muove attraverso questo continuum?
Il resto è già noto: generazione del materiale sonoro per mezzo
delle procedure abituali, processo e costruzione architettonica
dell’opera attraverso mezzi pertinenti.
Questa opera è stata commissionata dallo Stato Francese.
LE PIANO JOUE, LA CARAVANE PASSE
Fra gli strumenti musicali che sono stati oggetto di brevetto il
pianoforte è senza dubbio il più abusato. Ultimo stadio dello
strumentario classico occidentale, il piano non si muove più da
tempo. Congelato nella sua veste di lacca scintillante osserva
la musica cambiare senza scomporsi.
Pertanto, trainato senza considerazione fuori dai saloni e dalle
belle sale da concerto, lo si ritrova nei balli di quartieri, sotto gli
schermi del cinema, nei piccoli club di jazz o nelle scuole di
tango. Degli onorevoli compositori contemporanei se ne prendono gioco e lo riempiono di chincaglierie. Alcuni giovani pianisti lo scuotono con i loro vigorosi cluster e gli fanno sputare
suoni vergognosi, ma il piano resta piano fino alla fine dei tocchi. E’ sicuro del proprio essere perenne e non sta attento all’elettricità… Pertanto verrà un giorno in cui, come il liuto o il
trombone antico, il piano sarà relegato nell’armadio degli strumenti fuori tempo! Quale strumento sarà il signore di domani?
Probabilmente un trucco elettroacustico!
Questo pezzo è un’allegoria in cui il piano si batte contro il resto
dei suoni … Vinca il migliore!
Commissione dello Stato in Regione nel 2000, realizzato negli
studi dell’IMEB.
KOTMUN
Il titolo "Kotmun" è una parola coreana che significa "la porta
dei fiori". In corea decorare le porte con dei disegni floreali o
fiori scolpiti di legno non era solamente un abbellimento; si trattava di una pratica abituale per attirare i buoni spiriti nelle case
o chi voleva viverci. Molto traspare da queste porte - il desiderio di raggiungere un altro spazio. A volte si trova qualcuno a fissare le porte, i loro fiori e colori. Si dimentica perché le sta
guardando e cosa ricerca al di là. Egli è alla frontiera dell'indefinibile, incantato da una squisita bellezza.
Con "Kotmun" il compositore spera di leggere a voce alta questo momento della coscienza.
Con l'aiuto di elementi poetici registrati e con le strutture tematiche della musica, il compositore tende a creare un disagio,
ma anche l'esperienza magica di questa frontiera.
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Opificio Telecom Italia Spazio contemporaneo
21 Settembre, ore 18.30 – 20
COLLOQUIO CON…
BERNARD STIEGLER
Psycopouvoir et noopolitique. La captation de l’attention
(Psicopotere e noopolitica. La captazione dell’attenzione).
A cura di MARIA GIOVANNA MUSSO
L’attenzione oggi è sempre più captata, canalizzata e sistematicamente sfruttata per intensificare il “consumerismo” al punto
che essa si trova gravemente minacciata, come dimostrano ad
esempio i recenti studi condotti sulle patologie dell’attenzione
(attention deficit disorder) negli Stati Uniti.
Nel corso del colloquio verrà trattato il problema delle logiche
e dei limiti dello psicopotere, che tende ad esprimersi con lo
sviluppo del marketing del XX secolo. Inoltre verrà presentato
il progetto di una noopolitica (di una politica della mente) che
dovrebbe divenire il fulcro di un progetto politico europeo dal
momento che l’ecologia planetaria implica un reinvestimento
sistematico della sfera politica in ciò che Kant chiamava “la
sfera adulta”, condizione preliminare di ogni assunzione di responsabilità.
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Teatro Palladium 18 Ottobre ore 19.00 – 20.30
COLLOQUIO CON…
SALVATORE SCIARRINO
A cura di ENZO RESTAGNO
musicologo
Si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha
cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato
acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo
stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé…
orchestra di flauti:
Irene Angelino, Loredana Arcaro, Alessandro Avallone, Claudia Bagutti, Nicoletta Barresi, Raffaella Bardetti, Benedetto Basile, Massimo Basilico, Laura Bellini, Serena Bellucci, Cecilia Benita, Tommaso Bisiak, Edi Bodecchi, Arianna Bracani, Livia Brunelli,
Flaminia Cacciafesta, Tiziana Caponi, Simona Carbone, Martina Caronna, Eugenio Carreri, Edoardo Casu, Federica Cecotti, Roberto Cilona, Federica Chiara, Alessandro Cilona, Gabriele Coletti, Ester Corsi, Livia Cosentino, Marijana Cukeric, Elena D’Alò,
Martina De Longis, Alessandra De Santis, Laura De Santis, Ludovico D'Ignazio, Annamaria Di Lauro, Veronica Di Niro, Sara Di Pietrantonio, Cecilia Di Vita, Matteo Esposito,
Alessandra Facchiano, Maria Fattapposta, Tindara Feminò, Bianca Maria Fiorito, Lorenzo Gabriele, Eugenio Galassetti, Francesca Galassetti, Mattia Giandonato, Luca
Giordano, Sofia Giuliano, Matteo Grimaldi, Valerio Iannini, Ga Yean Kim, Silvia La Rocca,
Valentina Licastro, Emanuela Lilli, Jessica Lorenzo, Valeria Mancilli, Massimiliano Mancini, Razafi Mantosoa, Alberto Massari, Laura Micciulla, Sonja Milano, Valeria Minicilli,
Marianna Mirarci, Alessandro Monforte, Gianluca Mosseletto, Sara Natalizi, Maria Luisa
Pala, Carlotta Paolacci, Laura Papa, Erica Parente, Annachiara Pedicino, William Persichilli, Athena Picarelli, Claudia Pochini, Francesco Polletta, Adele Posani, Tommaso
Pratola, Sebastian Prieto-Silva, Cecilia Quondamstefano, Carlotta Raponi, Zo Narindra
Razafimanantsoa, Camilla Refice, Francesca Rinaldi, Francesca Ruffini, Daniele Ruzzier, Ludovica Salvi, Giorgia Santoro, Laura Schultiz, Francesco Spezzano, Mariella Spinosa, Federica Talia, Tiziano Teodori, Annalisa Tiberti, Francesca Timperi, Giulia Tucci,
Angela Tulipano, Marta Visentin, Claudia Vittorini, Stefano Zarrilli, Teresa Zeppetella,
Chiara Zuccarini.
Palladium 18 Ottobre ore 20.30 e ore 22
In coproduzione con Romaeuropa Festival 2008
In collaborazione con i Conservatori di L’Aquila, Roma, Frosiorchestra di sassofoni:
none, Latina, Foggia, Mantova, Milano, Campobasso e l’Ac- Elisabetta Accorsi, Giulia Amatruda, Antonio Aucello, Roberto Aufiero, Roberto Aversano,
cademia Italiana del Flauto - Corsi Musicali.
Filomena Balletta, Giuseppe Bartolo, Pietro Bartolo, Marina Bartucca, Stefania Benti-
STUDI PER L’INTONAZIONE
DEL MARE
di SALVATORE SCIARRINO
con voce, 4 flauti solisti, 4 sax solisti, percussione, orchestra di
cento flauti, orchestra di cento sax
direttore: MARCO ANGIUS
solisti: DANIEL GLOGER controtenore, JONATHAN FARALLI
percussioni, MARIO CAROLI primo flauto, KEIKO MURAKAMI,
MATTEO CESARI, CHRISSY DIMITRIOU flauti, LOST CLOUD
QUARTET: MARCO BONTEMPO, LEONARDO SBAFFI, GIANLUCA PUGNALONI, DANIELE BERDINI sassofoni
voglio, Ivan Bernardini, Stefano Bifaro, Enrica Birsa, Roberto Boccardi, Loredana Calò,
Edoardo Capparucci, Cristiano Carrano, Michele Cascione, Andrea Ceccagnoli, Laura
Chittolina, Luca Chiodi, Maurizio Cianfrocca, Giovanni Colesanto, Renato Colucci, Davide Crespi, Vincenzo Dandone, Antonello D’Aloia, Gino Del Vescovo, Adele Dell’Erario, Andrea Di Cello, Pasquale Di Domenico, Aldo Di Muzio, Paola Di Pietro, Alberto Di
Priolo, Steven Di Salvatore, Vitalba Duni Plasmati, Andrea Durante, Giacomo Eramo, Samuel Faraoni, Luca Fidanza, Pascal Ferraro, Francesco Finizio, Crescenzo Luca Frontuto, Marco Gaiga, Paolo Grosso, Cristina Guadagnini, Danilo Guido, Alessandro Inglese,
Fiorella Isola, Raffaella Lo Basso, Paolo Lo Polito, Nicola Lupoli, Armando Mancini, Liliana Marconi, Emanuele Melisurgo, Flavio Minatta, Sara Morettin, Alberto Napolitano,
Barbara Nava, Samuele Nimis, Laura Orrico, Francesco Pafundi, Ennio Palmacci, Francesco Panebianco, Nicolò Pantaleo, Stefano Papa, Domenico Pasquale, Nicola Pellegrini, Valentina Persenico, Marco Piazzi, Nicola Pellegrini, Emma Nicol Pigato, Stefano
Politi, Matteo Rapazzetti, Giuseppe Ricciardo, Anna Righetto, Stefano Rossi, Angelo
Rotondaro, Luis Antonio Russo, Gabriele Sabatini, Alfredo Santoloci, Vincenzo Salituri,
Valentina Santambrogio, Simone Sardella, Maurizio Schifitto, Marco Serena, Fausto
Sierakowski, Michele Spadoni, Federico Taffi, Daniele Tarticchio, Luigi Tresca, Alejandra Vargas, Laura Venditti, Christian Vilona, Tommaso Vivaldi, Camilla Volpone, Gianluca Zanello, Alessandra Zanon, Nevio Zaninotto, Marco Zerbini.
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Una città scintillante brucia i nostri occhi
quando passiamo il ponte con te faccia oscura.
Insieme abbiamo corso
sotto un milione di strade
le violente strade della notte.
Vieni da me fratello nelle veglie della notte
vieni come sempre sei venuto
traverso piazze e strade diceva:
chi mi dà una pietra avrà una ricompensa
chi mi dà due pietre avrà due ricompense
chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense
i giorni si curvano come un’ombra
per udire il sospiro degli incatenati
sciogliere i figli degli uccisi
chi mi dà una pietra avrà una ricompensa
chi mi dà due pietre avrà due ricompense
chi mi dà tre pietre avrà altrettante ricompense.
Non ricorreva al linguaggio della sapienza
(da Thomas Wolfe, Leggenda dei tre compagni, Pistis Sophia)
Questo progetto sorprendente fu in origine sollecitato dal Sacro
Convento di Assisi, nel confluire di due circostanze allora imminenti: l’inaugurazione della Basilica Superiore dopo i crolli del
terremoto del 1997, il Giubileo del 2000.
Il progetto, oggi riscattato da ogni occasione celebrativa, può
mostrare con maggior forza le tematiche del suo canto: il viaggio come metafora esistenziale individuale e collettiva, il tema
della solidarietà (che troppo sta divenendo estraneo alla nostra
società).
Con tali momenti si integrano, a mo’ di ritornello, le parole di
San Francesco, alla ricerca di pietre per restaurare la sua
chiesa.
La composizione è basata sull’infinito rispondersi tra piccolo e
grande.
V’è certo un lato spettacolare, offerto dal numero degli esecu-
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tori. Ma esso diviene secondario dinanzi al fiorire della musica
o all’incanto dei giganteschi fenomeni acustici naturali quali si
ottengono dal moltiplicarsi di minuscoli suoni. Pensare al fiume,
al canto degli uccelli, ai grilli, al vocìo di un mercato, al traffico,
alla pioggia, al fiume.
Alle orecchie di chi apre la propria coscienza, il deserto si popola: sono le voci del silenzio intelligente.
Tutto è intonato, anche ciò che appare troppo vasto e indistinto. Come si intona il mare?
Partiremo da un’onda.
Durante una calma giornata, tra azzurro e sole, sediamoci dinanzi a una pozzanghera. Sì, un’umile pozzanghera dove l’invisibile moto dell’aria, il vento, sta iniziando il suo lavoro.
Comincia un’impercettibile deformazione del riflesso. Una lieve
vibrazione si propaga all’immagine, ed ecco nascere minuscole
onde: si moltiplicano, tornano indietro, scompaiono. Per subito
rinascere.
Venti selvaggi. Onde smisurate. Mostruose caverne di spuma.
La loro furia si racconta a distanza. Terribile cosa starvi dentro
o avere dentro di sé il mare.
Una tempesta si compone di infiniti tratti di vento. V’è un punto
ideale da cui ascoltare?
Il vento comunica il messaggio del sole al mare, il mare a sua
volta lo trasmette attraverso le onde. Esse sono una forma di
comunicazione tra la superficie e il mondo dell’abisso.
Ogni cosa è onda: i ricordi, il tempo, l’energia, il battito del nostro sangue. Quanto al mare, il fenomeno rotatorio e insistente
delle onde, si intona dunque alla musica delle sfere?
Impulsi, lame di suono, oggetti che s’infrangono. Parole affogate, squarci spigolosi, skyline urbano. Inferno notturno, contrapposto a un momento più lirico, anch’esso notturno,
memore ancora degli antichi salmi. Spazio risonante, onde
senza movimento, pochi eventi “accadono”. L’orizzonte sospeso dei flauti trascolora lentamente in un battito appena percepibile, quando comincia a piovere. Piovere? Sì, ascoltate, le
gronde non riescono più a tenere l’acqua: l’incantesimo è compiuto.
Durante la prima esecuzione, nell’afa pesante dell’estate, il
pubblico alzava gli occhi verso le finestre, verso l’inaspettata
frescura immaginaria. Come è possibile una tale memorabile
suggestione? La mia musica fa ascoltare la realtà in un modo
nuovo. L’universo dei suoni è concepito come fosse vivente e
non come un’insieme precostituito di dati. L’ecologia dell’ascolto porta dunque i suoi frutti, ecco un esempio lampante
di musica ambientalista.
Ma a che serve questa pioggia? Serve a presentare un’inedita
immagine di San Francesco: sue le parole del canto, ci pare di
sentirlo sguazzare in mezzo alle pozzanghere, folle e felice.
Salvatore Sciarrino
Si ringraziano i Maestri:
Rocco Abate, Franz Albanese, Antonio Amenduni, Leonardo Angeloni, Fabio
Bacelle, Francesco Baldi, Giuseppe Berardini, Daniele Berdini, Massimo Bettazzi, Maurizio Bignardelli, Marco Bontempo, Felice Campaniello, Daniele Caporaso, Cristiano Carrano, Maurizio Carrettin; Marzio Colasanti, Diego Collino,
Eugenio Colombo, Daniele Comoglio, Marianne Eckstein, Renata Ferri, Enzo
Filippetti, Giuseppe Gallano, Gabriele Gallotta, Deborah Kruzansky; Francesco Leonardi, Bruno Paolo Lombardi, Catia Longo, Mario Marzi, Laurent Masi,
Giampio Mastrangelo, Giuseppe Mossuto, Susanna Persichilli, Gianluca Petrucci, Gianluca Pugnaloni, Pietro Romano, Paolo Rossi, Francesco Russi;
Alfredo Santoloci, Leonardo Sbaffi, Gaetano Schiavone, Edda Silvestri; Gabriele Simplicino, Michele Spadoni, Giovanni Tardino; Luigi Tufano; Simona
Valsecchi, Silvia Vergatini.
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Museo Carlo Bilotti
13 -18 Ottobre 2008
dalle ore 14:30 alle 16:30 e dalle ore 16:30 alle ore 18:45
SATURAZIONI
DELLO SPAZIO PERCETTIVO
Masterclass interdisciplinare
a cura di MARCO GIORDANO
La masterclass è rivolta a compositori, ricercatori, studenti di
conservatorio e universitari.
Le lezioni trattano la composizione del suono, dello spazio e
della luce nell’aspetto artistico e scientifico e le loro applicazioni nella creazione artistica e saranno tenute da esperti nelle
varie discipline.
La masterclass, come il titolo suggerisce, intende essere un
approfondimento di alcune tendenze dell’arte, dell’architettura
e della scienza contemporanee volte a sfidare i limiti della percezione umana.
I seminari sono tenuti da docenti internazionali.
Per la partecipazione alla masterclass viene riconosciuto 1 credito formativo agli studenti di Conservatorio.
AREE TEMATICHE
- Lo spazio percettivo e rappresentazione multidimensionale
- Distruzione e formazione dell’attenzione
- Saturazione delle memorie
- Sistemi artificiali e modelli percettivi
- Interfacce gestuali per il controllo dello spazio performativo
- La percezione dello spazio nei domini collegati della vista
e dell’udito
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Regolamento
Le domande di iscrizione alla Masterclass interdisciplinare “Saturazioni dello spazio percettivo” dovranno pervenire entro il
giorno 15/10/2008 insieme alla quota di partecipazione da versare al CRM–Centro Ricerche Musicali, via Lamarmora 18
00185 Roma a mezzo vaglia postale o assegno bancario.
Alla Masterclass potranno accedere studenti dei corsi superiori
di conservatorio, studenti universitari, professionisti provenienti
da aree culturali limitrofe nel dominio della musica, delle arti visive, della luce, dell’architettura.
La Masterclass ha durata di 6 giorni, ogni giornata di studio è
composta da 4 ore di lezione.
Numero di partecipanti ammessi: 50.
In caso di rinuncia la quota di partecipazione viene rimborsata
nella misura dell’80%. Eventuali cambiamenti, derivanti da
cause di forza maggiore, verranno segnalati in tempo utile.
Per ogni controversia è competente il Foro di Roma.
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AUTORI
MARIO BERTONCINI
Compositore, pianista, musicista costruttore, ha compiuto
studi classici e musicali a Roma. Nel 1960 visita i Ferienkürse
di Darmstadt (seminari di Bruno Maderna) e nel 1962 si reca in
Olanda dove, presso il C.E.M., segue i corsi di Musica elettronica tenuti da Gottfried Michael Koenig. Svolge attività pianistica concertistica dal 1956 alternando musiche del repertorio
classico alle proprie installazioni sonore.
Ottenuto il premio “N. d’Atri” e il premio della Fondation europeènne de la Culture per Quodlibet, dal 1962 “prepara” sperimentalmente strumenti acustici secondo tecniche inedite, con
o senza l’impiego dell’elettronica dal vivo; dal 1965 al 1972 partecipa all’attività del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e per tre anni dirige l’omonima associazione. Dal 1973
al 1975 è a Berlino in qualità di “artist in residence” del
D.A.A.D., qui progetta e costruisce oggetti sonori basati sul
principio dei suoni eolici. Nel 1997 ottiene una Borsa di lavoro
per lo Studio elettroacustico della Fondazione Heinrich Strobel
di Baden Baden.
Ha insegnato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, la
McGill University di Montréal, Canada, e la Universität der Künste di Berlino. Ha realizzato un corso sperimentale di composizione fondando il gruppo Mud; ha tenuto parallelamente
seminari e cicli di conferenze/concerto in vari paesi del mondo.
Negli anni sessanta si avvicina al teatro musicale con una serie
di lavori cui dà il nome di “Teatro della Realtà”. Brevetta nel
1986, il “Choreophon” e, nello stesso anno, fonda il gruppo Vie
insieme alla danzatrice Schaak ed il regista Capanna. Nel
1992/93 costruisce e brevetta col nome di “Stabdämpfer” un
dispositivo atto a modificare la sonorità degli strumenti ad arco.
A partire dal 1976 scrive saggi in forma dialogica ispirata dal
dialogo platonico classico; dal 1978 inizia l’attività poetica: circa
quattrocentocinquanta sonetti in dialetto romanesco, di cui nel
‘90 pubblica una scelta presso la Äolus Verlag di Berlino.
Ha collaborato alla realizzazione di sistemi elettronici per la
composizione musicale (prima analogici, poi digitali), inclusa la
costruzione nel 1983 di uno dei primi computer italiani per la
sintesi del suono in tempo reale, Fly10, progettato dal compositore Michelangelo Lupone.
La sua produzione musicale include lavori strumentali ed elettronici, eseguiti in festival e rassegne internazionali.
Per diversi anni ha lavorato sul rapporto testo/musica e sulla
fiaba musicale, realizzando diversi lavori radiofonici (produzioni
per la RAI, Radio Vaticana) e opere di teatro musicale da camera (commissioni Hessischer Rundfunk Francoforte, Fondazione La Fenice, Teatro Sociale di Rovigo, Goethe Institut Rom).
Ha diretto l’Associazione Musica Verticale (1988/92). Nel 1988,
con Lupone, ha fondato il CRM - Centro Ricerche Musicali di
Roma, del quale è attualmente co-direttore.
PIERRE BOESWILLWALD
Nato nel 1934. Persegue una formazione eclettica di ingegnere,
d’arti plastiche e teatrale. Nel 1953 scopre lo studio della Facoltà di lettere della Sorbona dove incontra tra gli altri Roland
Barthes, Pierre Jean Jouve, Montherlant e André Almuro. Da allora si dedica definitivamente alla creazione sonora. Frequenta
il club d’essai della radio dove incontra Pierre Schaeffer.
È nel teatro che trova il suo principale terreno d’esperienza artistica ed è per il teatro che inizia le sue prime ricerche sul
suono registrato. Nel corso degli anni seguenti realizza circa
300 “pezzi per nastro”, firma numerosi spettacoli elettroacustici (teatralizzazione del suono) e comincia a lavorare come
assistente di Varèse e Xenakis. Dal 1968 al 1972 si dedica
esclusivamente all’ambito musicale frequentando la classe di
musica fondamentale di Pierre Schaeffer al CNSM di Parigi e al
GRM.
Membro dell’Audio Engineering Society di New York, fa parte
dell’Accademia Internazionale di Musica Elettroacustica di
Bourges ed è membro del Collège des Compositeurs dell’IMEB. Ha inoltre fondato le classi di musica elettroacustica nei
conservatori di Evry, di Plessis Robinson e di Bourges.
LAURA BIANCHINI
Nata a Trevi nel Lazio, 1954. Studi di Composizione e Musica PETER BOSCH – SIMONE SIMONS
Peter Bosch (1958) ha studiato Psicologia all’Università di LeiElettronica al conservatorio di L’Aquila.
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den e Amsterdam (1976-'83) e Sonologia al Conservatorio
Reale dell’Aia (1986-'87).
Simone Simons (1961) ha studiato al Dipartimento audiovisivo
dell’Accademia d’Arte Gerrit Rietveld di Amsterdam (1980-'85).
Bosch & Simons si concentrano sullo sviluppo di "macchine
musicali" che, in equilibrio tra ordine e caos, possiedono alcuni
poteri creativi. Tra i riconoscimenti, ricordiamo il Golden Nica
nel 1998 per il loro lavoro "Krachtgever" nella sezione di Computer Music del premio Ars Electronica, Linz.
Il loro lavoro è stato esposto in numerosi festival come Ultima
Contemporary Music Festival, Oslo, (1995, 1999, 2000, 2004).
Dal 1997 lavorano e vivono a Valencia, Spagna.
TON BRUYNÈL
Nato nel 1934, scomparso nel 1998. Pioniere della musica elettronica olandese.
Ha condotto la sua vita con determinazione e senza compromessi, rifiutando persino di sottoporsi ad un’operazione chirurgica che gli avrebbe salvato la vita, per seguire un suo lavoro
per orchestra.
Ha composto lavori per strumento ed elettronica dal vivo e per
supporto magnetico lavorando presso lo Studio Philips di Eindhoven (dove Varèse ha realizzato il suo Poème Electronique),
e successivamente presso lo STEM di Utrech, divenuto poi Istituto di Sonologia.
LUIGI CECCARELLI
Fin dagli anni '70 compone musica elettroacustica. Le sue
opere sono state eseguite in tutto il mondo ed hanno ottenuto
premi internazionali da varie istituzioni (IMEB di Bourges, Ars
Elettronica di Linz, televisione Ungherese, premio canadese
Opus) partecipando inoltre a varie edizioni dell’International
Computer Music Conference.
Negli ultimi anni si è dedicato al teatro musicale realizzando
spettacoli con il Teatro delle Albe, Fanny & Alexander e con il
danzatore Francesco Scavetta. Per questi lavori ha ricevuto il
Premio UBU 2002, assegnato per la prima volta ad un musicista, il premio del Bitef Festival di Belgrado e del Mess Festival
di Sarajevo. Ha inoltre realizzato varie opere radiofoniche prodotte da Rai RadioTre con testi di Stefeno Benni, Valerio Ma-
grelli ed Elias Canetti. Dal 1979 è titolare della cattedra di Musica elettronica presso il Conservatorio di Perugia. È tra i soci
fondatori di Edison Studio.
ANTONINO CHIARAMONTE
Diplomato in Flauto traverso presso il conservatorio “S. Cecilia”
di Roma, si è perfezionato nella prassi esecutiva della musica
da camera del ‘900 in Italia e Spagna. Ha studiato Composizione con Mauro Cardi, interessandosi in seguito alla musica
elettronica, alla ricerca nel campo delle interazioni tra musica ed
immagine e all'approfondimento di temi e problemi metalinguistici del linguaggio musicale, considerato anche come forma
di comunicazione profonda. Diplomato in Musica Elettronica
con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Perugia con
Luigi Ceccarelli.
Il suo brano Envoys è stato finalista nell’“European competition
for live-electronic music projects” indetto dall'ECPNM (European Conference of Promoters of New Music), ospitato dall'International Gaudeamus Music Week 2007 e recentemente
selezionato dall’ICMC (International Computer Music Conference) 2008 - Belfast.
Il suo brano Riflessioni ha vinto il 34° Concorso Internazionale
di Musica Elettroacustica di Bourges (2007), nella sezione Trivium 1a categoria (opera d’estetica formale), ed è stato selezionato nell’ambito della 3a edizione della Call indetta dalla
Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati) per la produzione di CD di opere elettroacustiche.
PAOLO DE BERNARDIS
Nato a Firenze nel 1959, laureato in Fisica nel 1982 presso l’Università di Roma La Sapienza (summa cum laude)dove, dal 2004,
è professore Ordinario (corsi di Laboratorio di Astrofisica e di Cosmologia).
I campi di attività sono l’Astrofisica Sperimentale e la Cosmologia, in particolare lo studio della radiazione cosmica di fondo a
microonde tramite esperimenti da pallone stratosferico.
Uno tra i molti riconoscimenti: il Premio Balzan della Fondazione
Balzan, insieme ad Andrew Lange, nel 2006 per l'Astronomia e
l'Astrofisica osservative.
È stato membro di tre spedizioni del Programma Nazionale di
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Ricerche in Antartide, nell' ambito dei programmi OASI e BOOMERanG, dell’ Astronomy Working Group dell’ Agenzia Spaziale
Europea (2002-2004), coordinatore dello “Studio su Tematiche
e Modelli in Cosmologia e Fisica Fondamentale dallo Spazio”
dell’ Agenzia Spaziale Italiana (2003-2004), referee delle riviste internazionali The Astrophysical Journal, Astronomy and Astrophysics, Nature. Autore o co-autore di più di 100 articoli su riviste
internazionali con referee e di oltre 100 articoli su atti di congressi
o di scuole o riviste senza peer review, è uno degli editori delle
riviste internazionali Journal of Cosmology and Astroparticle Physics e Memorie della Società Astronomica Italiana.
stitut International de Musique de Bourges/IMEB, ha ottenuto
un dottorato presso l'Università della Florida con Paul Koonce
e James Paul Sain.
Premi e menzioni nei concorsi di Bourges, Bruxelles,
ASCAP/SEAMUS e Musica Viva di Lisbona.
MAURO LANZA
Nato a Venezia nel 1975. Terminati gli studi di Pianoforte e di Armonia e contrappunto presso il conservatorio B. Marcello, è
selezionato dal comité de lecture dell’Ensemble Intercontemporain e dell’Ircam per partecipare al «Corso di composizione
e di informatica musicale» nell’A.A. 1998-99. In seguito, lavora
presso il medesimo istituto in qualità di «compositore in ricerca»
e di insegnante, attivo soprattutto nel campo della sintesi per
modelli fisici e della composizione assistita.
Le sue musiche sono state eseguite nelle stagioni concertistiche dell’Ircam, del festival Présences (Radio France), della
Biennale di Venezia e in innumerevoli altre, in stretta collaborazione con interpreti di prestigio internazionale. L’Ircam e il festival Archipel di Ginevra gli hanno consacrato nel 2002 e nel
2004 tre concerti monografici. Nel 2005 ha composto la musica originale per il balletto «Le songe de Médée» di Angelin
Preljocaj, commissione dell’Opera di Parigi e dell’Ircam.
È stato professore invitato di composizione alla McGill university (Montréal) nel 2004-2005. Dal 2004 insegna «composizione assistita all’elaboratore» nell’ambito del corso di musica
e nuove tecnologie presso il conservatorio di Cuneo.
Ricordi BMG è il suo editore dal 2004.
È stato residente presso il Civitella Ranieri Center nel giugno/luglio 2006 e sarà ospite dell’accademia di Francia a Roma
presso la Villa Medici fino all’ottobre 2008.
DERRICK DE KERCKHOVE
Nato a Wanze Belgio nel 1944, naturalizzato Canadese.
Sociologo, teorico dell’intelligenza connettiva e delle psicotecnologie, erede del patrimonio teorico di Marshall McLuhan è
direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia e
Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all'Università di Toronto.
Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II di Napoli dove è titolare degli insegnamenti di "Metodi e analisi delle fonti in rete", "Sociologia della
cultura digitale" e di "Sociologia dell’arte digitale".
Promuove una nuova forma di espressione artistica, che unisce
le arti, l’ingegneria e le nuove tecnologie di telecomunicazione.
Consulente dei media e delle iniziative culturali, ha partecipato
alla preparazione e all’ideazione del padiglione di Ontario all’Expo ‘92 di Siviglia (Spagna), all’esposizione Canada in Space
e al Centro di trasmissione della Canadian Broadcasting Company. È stato membro della commissione incaricata della progettazione di una politica culturale per la comunità francofona
in Ontario e del Comitato governativo di Ontario sulla strategia
di telecomunicazioni.
MICHELANGELO LUPONE
Nato a Solopaca nel1953. Compositore eclettico, ricercatore
SUK-JUN KIM
sin dal 1983 si è dedicato alla progettazione di sistemi, digitali
Ha studiato Teologia all'Università Yonsei, Corea del Sud e In- innovativi destinati alla produzione di opere musicali (computer
gegneria del suono presso l'Istitute of Audio and Recording Te- Fly 10 e Fly 30).
chnology in Ontario. Ha ottenuto il master in Tecnologia La sua attività artistica comprende anche la coreutica e la inmusicale presso la Northwestern University.
termedialità; le opere prodotte con artisti visivi e coreografi
Dopo un anno di studio al CCMIX e una commissione dell'In- come Momo, Pistoletto, Uecker, Moricone, Galizia, Paladino,
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hanno segnato un percorso di teatro musicale che sempre più
si è rivolto all'uso integrato dell'ambiente di ascolto (Installazioni sonore d’arte e Teatro dell'ascolto), dando origine alle
grandi installazioni sonore d’arte basate su tecnologie d’invenzione (Tubi sonori, Planofoni®, Olofoni, Guide d'onda, Risonatori, Schermi riflettenti) e a strumenti di liuteria extra-ordinaria
(Feed-drum).
Per la composizione e la ricerca musicale ha ricevuto riconoscimenti dall'Accademia delle Scienze di Budapest e dalla
Japan Foundation, incarichi di consulenza dalla Texas Instruments, dal Centro Ricerche Fiat, commissioni da Tanzhaus di
Duesseldorf, Maggio Musicale Fiorentino, Kyoto Philarmonic
Orchestra, Accademia Filarmonica Romana, Grame di Lione,
IMEB di Bourges, INA-GRM di Parigi, Alto Calore di Solopaca.
Dal 2006 collabora con la Soprintendenza ai Beni Archeologici
di Pompei e la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di
Roma alla realizzazione di iniziative culturali artistiche e scientifiche e allo sviluppo di ricerche sul suono applicato alla progettazione in differenti contesti ambientali, architettonici e
museali.
Le sue produzioni artistiche e scientifiche sono curate dal CRM
- Centro Ricerche Musicali di Roma. Insegna Musica elettronica al Conservatorio de L'Aquila dal 1980 dove dirige il Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie; dal 1996 fa parte del
comitato artistico-scientifico del CEMAT.
ges (IMEB) dove ha realizzato le composizioni "Wave", "rita's
kitchen" e "Circé".
Nel 1998 ha ricevuto una commissione dalla RAI Radiotre (Audiobox). Nel 1999 ha ricevuto una commissione da Benevento
SoundFiction.
Nel 2000 è stato compositore residente al Césaré (studio de
création musicale) e nei loro studi ha composto "I.S.O.".
Oltre ad essere compositore elettroacustico, opera dal vivo con
“live-electronics” ed ha collaborato con musicisti come: Chadbourne, Curran, Doneda, Ielasi, Montera, Nunns, Parker,
Thieke, Williamson, Z'ev, ecc.
È membro del gruppo di musica elettroacustica OSSATURA
(con Fabrizio Spera e Luca Venitucci), di Schismophonia (con
Mike Cooper), del gruppo d’improvvisazione elettroacustica Taxonomy (con Graziano Lella e Roberto Fega), del duo Le Pecore Di Dante (con Tim Hodgkinson) e del nuovo gruppo
elettroacustico Bindou Ensemble (con Ana-Maria Avram, Chris
Cutler, Rhodri Davies, Iancu Dumitrescu e Tim Hodgkinson).
MARIA GIOVANNA MUSSO
Siciliana, ha vissuto e studiato tra Palermo, Roma, Parigi e Pisa.
Insegna Sociologia del Mutamento e Sociologia dell’Arte all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha condotto studi e ricerche sui sistemi complessi, la globalizzazione e il rapporto fra
scienza, arte e tecnologia. Svolge attività di formazione sui temi
dell’innovazione, dell’apprendimento e del cambiamento orgaELIO MARTUSCIELLO
nizzativo. Ha pubblicato saggi di epistemologia e di analisi del
Nato a Napoli nel 1959, è musicista e compositore autodidatta. mutamento sociale, fra cui “La trave nell’occhio. Mito e scienza
Insegna Musica elettronica al conservatorio di Cagliari.
dello sviluppo” (1996) e “Il Sistema e l’osserv-attore. Itinerari di
Ha ottenuto premi, menzioni e selezioni in competizioni inter- sociologia della complessità” (2003).
nazionali come: Grands Prix Internationaux de Musique Electroacoustique a Bourges, a Varese, a S. Paolo del Brasile.
EDOARDO POLONIO
Nel 2004 ha ottenuto, con la composizione “Proiezioni”, il pre- Nato a Madrid nel 1941. Dal 1969 lavora presso il laboratorio
mio Les Euphonie d’Or 1993-2003 al Grands Prix Internatio- Alea di Madrid e dal 1970 al 1972 fa parte del gruppo “Alea”,
naux de Musique Electroacoustique di Bourges.
prima formazione spagnola di musica elettronica dal vivo. Nel
Ha partecipato a festival, concerti, presentazioni, conferenze, 1976 si stabilisce a Barcellona dove entra in contatto con il Laresidenze e commissioni in università, associazioni e centri di ri- boratorio Phonos. Nel 1983 fonda Obert-art actual in collabocerca internazionali.
razione con Rafael Santamaria, col quale organizza a
Nel 1997, nel 2000 e nel 2003 è stato compositore residente Barcellona fra il 1983 e il 1985 il festival consacrato alla multiall’Institut International de Musique Electroacoustique de Bour- medialità Sis Dies d’Art Actual. È autore di due Opere elettroa-
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custiche: “Uno es el Cubo - fantasia kepleriana en cinco solidos perfectos” e “Dulce mal”, create al Festival d’Alicante nel
1995 e nel 1999.
Fondatore dell’Associazione di Musica Elettroacustica di Spagna ne è stato presidente fra il 1988 e il 1994 e ha organizzato
le prime due edizioni (1990 e 1992) del Festival Internazionale
Punto de Encuentro de Musica Electroacustica.
Attualmente è presidente dell’Associazione Creacion Musical
y Nuevas Tecnologias e direttore dello studio di musica elettroacustica Diafano.
Dal 2000 dirige il festival Confluencias, ciclo che si tiene a
Huelva sotto il patrocinio del Governo Autonomo d’Andalusia.
ENZO RESTAGNO
Ha studiato Musica e Filosofia a Torino e a Vienna, insegnato
Storia della musica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino
per 37 anni, svolto attività di critico musicale per quotidiani e
periodici fra i quali “Stampa sera”, “La Repubblica”, “Le Monde
de la Musique”, “Die Zeit”, “L’Espresso”, realizzato trasmissioni
radiofoniche e televisive per la RAI, Radio France, Westdeutsche Rundfunk, BBC, tenuto conferenze e masterclass per istituzioni musicali e università in Europa, USA e Asia.
Nella sua attività di studioso si è rivolto con particolare attenzione alla musica moderna e contemporanea delle quali è considerato uno degli specialisti più eminenti a livello internazionale.
I libri che ha dedicato ad autori quali Luigi Nono, Luciano Berio,
Hans Werner Henze e tanti altri, sono stati spesso tradotti in
varie lingue. Come riconoscimento di questa competenza le
Edizioni Ricordi di Milano lo hanno nominato consulente artistico per le edizioni di musica contemporanea.
All’attività del didatta e dello studioso Enzo Restagno ha affiancato quella dell’organizzazione musicale, che considera uno
dei più elevati strumenti di promozione sociale e culturale.
Direttore artistico dl festival MiTo Settembre Musica.
NICOLA SANI
Nato a Ferrara nel 1961. Dopo le prime esperienze musicali
con Maura Cova, ha studiato composizione con Domenico
Guaccero e Musica elettronica con Giorgio Nottoli. Ha seguito
i seminari di perfezionamento in composizione di Karlheinz
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Stockhausen e di informatica musicale del CSC dell'Università
di Padova e del GMEB di Bourges. Ha realizzato composizioni
strumentali, elettroacustiche, opere di teatro musicale e per la
danza, installazioni e opere intermediali, presentate nei principali festival e stagioni internazionali di nuova musica e arte elettronica.
Ha ottenuto commissioni da numerose istituzioni internazionali,
tra cui Studio Elettronico della TU-Technische Universität,
GMEB Bourges, INA-GRM Parigi, DIEM Aarhus (Danimarca).
In Italia dall’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia, RAI-Radiotelevisione Italiana, CRM-Centro Ricerche Musicali, Teatro di
Roma, RomaEuropa Festival. Sue composizioni e opere di teatro musicale sono state trasmesse dalle principali emittenti radiofoniche e televisive internazionali. Le sue composizioni sono
pubblicate dalle Edizioni Suvini Zerboni - Milano, i suoi lavori su
compact disc da Stradivarius, Agorà, Nuova Fonit Cetra,
Limen, Wergo, Prestel (Germania), Mnemosyne (Francia), PH
Music Worx, e Musicaimmagine Records.
Ha collaborato con Michelangelo Antonioni, Mario Sasso, Daniele Abbado, Roberto Andò, Nam June Paik, Fabrizio Plessi,
Studio Azzurro, Compagnia Corte Sconta, Gianni Carluccio,
Ugo Gregoretti, Marco Mattolini.
Due tra i principali riconoscimenti: primo premio, Nica d'oro
"Prix Ars Electronica" di Linz (Austria) in coppia con Mario
Sasso, per la composizione video "Footprint", prodotta da RAISAT, nel 1990; Premio Guggenheim per l'installazione intermediale "La Torre delle Trilogie", con Mario Sasso, nel 1999.
È stato responsabile della sezione musica del Festival Arte Elettronica di Camerino, curatore della sezione Arte Elettronica del
Festival RomaEuropa e attualmente è consigliere artistico della
IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e direttore
artistico del Progetto "Sonora", sostenuto dal Ministero degli
Affari Esteri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, per
il sostegno e la diffusione della nuova musica italiana all'estero.
Dal 1990 collabora con la RAI per la realizzazione e conduzione
di programmi di musica classica di largo ascolto.
È redattore della rivista Musica/Realtà, collaboratore de L'Unità
e del settimanale Diario. È autore (con Francesco Galante) del
libro "Musica Espansa" pubblicato nel 2000 dalle edizioni Ricordi-Lim.
SALVATORE SCIARRINO
Nato a Palermo nel 1947. Si vanta di essere nato libero e non
in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne,
da autodidatta; primo concerto, 1962. Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che
si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso
modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della
realtà e di sé. E dopo quarant’anni il gigantesco catalogo delle
composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente
sviluppo creativo.
Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua
città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e
poi, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria. Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle opere di Sciarrino è passata a Rai Trade.
Vastissima la discografia di Sciarrino, che conta circa 80 cd,
editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte
segnalati e premiati. Oltre che della maggior parte dei libretti
delle proprie opere teatrali, Sciarrino è autore di una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati
scelti e raccolti in Carte da suono (Cidim – Novecento, 2001).
Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale: Le figure della musica, da Beethoven a oggi (Ricordi, 1998).
Ha insegnato in conservatorio a Milano (1974-83), a Perugia
(1983-87) e a Firenze (1987-96).
Parallelamente Sciarrino ha tenuto corsi di perfezionamento e
masterclass; da segnalare quelli di Città di Castello dal 1979 al
2000. Fra il 1978 e il 1980 è stato direttore artistico del Teatro
Comunale di Bologna. Accademico di Santa Cecilia (Roma),
Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle
Arti (Berlino), Sciarrino ha vinto numerosi premi. I più recenti:
Prince Pierre de Monaco (2003) e il prestigioso Premio Internazionale Feltrinelli (2003). Inoltre, è il primo vincitore del nuovo
Musikpreis Salzburg (2006).
sponsabilità come dirigente, imprenditore di una azienda di
consulenza e progetto e consulente libero professionista. Ha
insegnato Informatica presso la Facoltà di Economia "Federico
Caffè" dell’Università Roma 3, ed è membro di ECoNA, un
Centro interunivesitario che raggruppa ricercatori e docenti di
dodici università italiane, dedicato allo studio dei processi cognitivi.
Fondatore della società Audionica® e socio della piccola
azienda NOVA InterLAB, dedicata all'intermix di tecnologie,
musica e arti visive. In questi anni ha accumulato esperienze in
diversi settori: Elettronica digitale industriale, Telematica, Informatica, Supercalcolo ed elaborazione di segnale. Seguendo i
suoi interessi musicali (ha studiato Pianoforte per diversi anni),
da circa dieci anni è il direttore scientifico del CRM Centro Ricerche Musicali di Roma. In questo contesto si è occupato
della specifica e dell' impostazione dello sviluppo di un Sistema
Operativo per la gestione di architetture DSP parallele (Texas
C40), dedicato alla elaborazione e sintesi dei segnali sonori. Attualmente si occupa di sviluppo di sistemi di spazializzazione
del suono e di modelli fisici. Insegna al Conservatorio de
L’Aquila al Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie.
INTERPRETI
MARCO ANGIUS
Direttore d’orchestra e d’ensemble, si è messo in luce nel 2000
con la prima mondiale di Studi per l’intonazione del mare di
Salvatore Sciarrino, per cento flauti, cento sax e solisti (incisi
per Stradivarius). Invitato a dirigere dal Muziekgebouw/Bimhuis
di Amsterdam (Gaudeamus) alla Biennale Musica di Venezia
(solo per ricordare due nomi tra mille), è fondatore e direttore
musicale dell’ensemble Algoritmo, col quale ha vinto il Premio
del Disco Amadeus 2007 per la migliore incisione dell’anno
(Mixtim di Ivan Fedele, etichetta Stradivarius) e col quale dal
2008 esegue i concerti dei corsi di composizione dell’AccadeLORENZO SENO
Nato nel 1948, si è laureato in Fisica cum laude a Roma. Dagli mia Nazionale di Santa Cecilia. Ha inoltre inciso Rot di Domeanni '70 si è sempre occupato di diversi aspetti delle tecnolo- nico Guaccero (Die Schachtel) e Rotativa di Giacinto Scelsi in
gie elettroniche e informatiche, occupando presto ruoli di re- prima mondiale per Stradivarius (2007). Sempre con Algoritmo
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ricordiamo alcune realizzazioni: Laborintus II e Canticum Novissimi Testamenti di Berio (Parco della Musica di Roma, 2003),
Quaderno di strada di Sciarrino (Warsaw Autumn Festival 2006
e NYYD di Tallinn, 2007), Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert
per il Cantiere Internazionale di Montepulciano 2008. Laureato
con lode all’età di ventidue anni presso il Dams di Bologna, è
autore di una monografia sull’opera di Salvatore Sciarrino
(Come avvicinare il silenzio, Rai Eri, 2007) e di numerosi scritti
editi da Musica/Realtà, Electa e tradotti in varie lingue .
MARIO CAROLI
Ha intrapreso lo studio del Flauto all'étà di 14 anni ed ha ottenuto il suo diploma di solista a 19 anni. All'età di 22 anni vince
lo storico Premio internazionale "Kranichstein" a Darmstadt, ed
intraprende così un'importante carriera che lo ha rivelato come
uno dei principali solisti della sua generazione.
Appare regolarmente nelle più grandi sale da concerto del
mondo, comprese le Philharmonie di Berlino e di Colonia, il
Concertgebouw di Amsterdam, Konzerthaus di Vienna, la
Royal Festival Hall di Londra, il Théâtre du Châtelet e l'Opéra
Garnier a Parigi, il Lincoln Center di New York (nel ciclo dei
"Grandi Interpreti"), Suntory Hall, Oji Hall e Opera City House di
Tokyo o ancora il Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Appassionato cultore di filosofia (laurea, summa cum laude),
poesia, cinema e psicologia, premio per la cultura "Attis d'oro"
del Comune di Fasano, i suoi orizzonti culturali supportano i
suoi interessi oltre i canoni del repertorio standardizzato, diventando il solista preferito dei più grandi compositori di oggi.
Riguardo all'attività didattica, Mario Caroli è invitato per masterclass e come artista in residenza presso prestigiose istituzioni, come l'Università di Harvard (2007 - 2008), il Toho
College (Tokyo), la Sibelius Academy (Helsinki), il Centre Acanthes (Paris) o il Conservatori Superiori di Ginevra, Karlsruhe,
Lugano e Lipsia. Invitato ad insegnare come professeur de distinction dal Conservatorio di Strasburgo, città in cui vive,
anima dal 2002 la classe internazionale del ciclo superiore di
Flauto.
Oltre alla sua attività di solista, ha lavorato a più riprese, come
interprete in scena, con la compagnia di danza di Trisha Brown.
Si è recato con il suo flauto anche nelle scuole, nelle fabbriche,
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negli ospedali, nelle case di riposo, persino nelle prigioni, allo
scopo di portare sollievo a gente in difficoltà tramite la gioia
della musica.
MATTEO CESARI
Flautista. Dopo essersi diplomato nel 2004 con Giorgio Zagnoni al Conservatorio di Bologna con il massimo dei voti e
aver ottenuto lo stesso anno la maturità scientifica, ha continuato i suoi studi all’Istituto Musicale Pareggiato di Modena
con, tra gli altri, Michele Marasco e Andrea Oliva ottenendo nel
2007 la laurea summa cum laude con una tesi sul ciclo di conferenze tenute da Luciano Berio all’Università di Harvard. Frequentato il Cour de Perfectionnement al Conservatorio di
Strasburgo con Mario Caroli, ha ottenuto quest’anno il 1ére
Prix. Attualmente frequenta il Master 2 in interpretazione e composizione all’Università di Strasburgo
Nel 2006 ha ottenuto la Borsa di Studio “Severino Gazzelloni”
e il premio per la migliore interpretazione di Sequenza I di Luciano Berio. Un anno dopo ha vinto il Primo Concorso di Interpretazione di Musica Contemporanea “Fernando Mencherini”
e, recentemente, ha ottenuto lo Stipendienpreis al 44th Internationale Ferienkurse für Neue Musik a Darmstadt.
Ha preso parte a diversi festival tra i quali “Il Suono di una mano
sola” di Cagli e “Musica” di Strasburgo collaborando con diversi ensemble tra i quali Accroche Note.
CHRISSY DIMITRIOU
Nata ad Atene, ha studiato Flauto con Stella Gadedi al Conservatorio Athenaeum (diplomandosi con lode, primo premio e
medaglia d’oro) e ha anche ottenuto il più alto riconoscimento
nella performance per Flauto dalla Associated Board of the
Royal Schools of Music. Come studente del Friends of Music
Society e della Fondazione Alexandros S. Onassis, ha studiato
al Royal Northern College of Music con Peter Lloyd e Anders
Ljungar-Chapellon e poi all’Ecole Normale de Musique di Parigi
Flauto con Pierre Yves Artaud e Musica da camera con Devy
Erlih, conseguendo numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra
queste: il Master di Filosofia nella performance e il diploma superiore di concertista di Flauto con le congratulazione della giuria. Sta attualmente conseguendo una specializzazione con
Mario Caroli al Conservatoire National de Region di Strasburgo.
Ha collaborato con orchestre in Grecia e in Europa, ha partecipato a numerosi festival di musica contemporanea e progetti
e ha ricevuto il terzo premio al concorso internazionale “Valentino Bucchi” di Roma.
JONATHAN FARALLI
Ha compiuto gli studi musicali in Percussione e Composizione
presso il Conservatorio Statale di musica “L. Cherubini” di Firenze, diplomandosi con il massimo dei voti. È laureato in Sociologia dell'educazione presso l'Università degli studi di
Firenze e in Didattica della musica presso il Conservatorio di
Fermo. Si è perfezionato allo “Sweelinck Conservatorium” di
Amsterdam ed a Strasburgo.
Collabora con "l'Orchestra della Toscana" in maniera continuativa sin dalla sua fondazione nel 1981.
Ha fatto parte ed è chiamato tutt'oggi a collaborare con le più
famose orchestre italiane, suonando nei più prestigiosi auditorium e teatri del mondo sotto la guida dei più grandi maestri
(Giuseppe Sinopoli, Zubin Mehta, Yuri Temirkanov, Georges
Prêtre, Carlo Maria Giulini, Daniele Gatti e Claudio Abbado).
Svolge attività solistica e cameristica tenendo masterclass e
concerti in tutti i continenti, ha collaborato con Luciano Berio,
Salvatore Sciarrino, Franco Donatoni e John Cage. Molti compositori gli hanno dedicato i loro lavori.
Suona in duo con il flautista Roberto Fabbriciani.
Ha fatto parte del gruppo “Les Percussions des Strasbourg“
dal 1993 al 1996 suonando nelle principali città europee. Collabora con numerosi ensembles con l'Istituto di ricerca musicale “Tempo Reale.
Ha al suo attivo molte incisioni discografiche con orchestra,
gruppi da camera e, come solista, con case discografiche di
primo piano. Attualmente insegna presso l'Istituto Musicale Pareggiato “P. Mascagni” di Livorno, dove è docente della classe
di Strumenti a percussione e collabora presso la Scuola di musica di Fiesole dove è tutor per la fila della sezione delle percussioni dell'Orchestra Giovanile Italiana.
Boys Choir di Stoccarda e sua madre, Dorothee Gloger. Ha
continuato gli studi con France Simard a Stoccarda e il Prof. Richard Wistreich al Conservatorio di musica di Trossingen. Nel
giugno 2005 ha completato i suoi studi vocali in un Master tenuto dal Prof. Donald Litaker al conservatorio di musica di Karlsruhe. Il suo vasto repertorio è documentato in CD registrati
con l’ensemble dei solisti del Kammerchor Stuttgart, l’Orlando
di Lasso Ensemble Hannover, e i Neuen Vocalsolisten Stuttgart.
Come solista ha cantato in rinomati festival come il Ludwigsburger Schlossfestpiele e il Festival de Música Contemporánea a Buenos Aires. Nel 2005 ha cantato il ruolo principale nel
"Der Gute Gott von Manhattan" di Adriana Hölszky presso il
Semperoper a Dresda e nel 2007 ha partecipato alla nuova
opera “Der Alte vom Berge” di Bernhard Lang al Schwetzinger
Festspiele. Gloger è membro permanente dei Neuen Vocalsolisten Stuttgart.
NICHOLAS ISHERWOOD
È uno dei massimi interpreti della musica antica e contemporanea. Ha lavorato con nomi quali, ad esempio: Nicholas
McGegan, Zubin Mehta, Helmuth Rilling, oltre ai compositori
Sylvano Bussotti, Mauricio Kagel, Giacinto Scelsi, Karlheinz
Stockhausen and Iannis Xenakis ed altri nei teatri più prestigiosi del mondo. Per citare solo alcune delle sue parti, traendole da un elenco infinito: ha cantato "Antinoo" nel Ritorno di
Ulisse in Patria con Boston Baroque, "Frère Léon" nel Saint
François d’Assise nell’ultima produzione seguita dal compositore, “Lear” in Vision of Lear di Toshio Hosokawa alla Biennale
di Monaco, “Giovanni Falcone” nel Tempo Sospeso in Volo di
Nicola Sani al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia e "Lucifer"
nelle prime assolute di Montag, Dienstag, and Freitag de Licht
di Karlheinz Stockhausen’s alla Scala e l’Opera di Lipsia e Donnerstag aus Licht a Covent Garden. Ha improvvisato con Steve
Lacy, Joelle Léandre, Sainkho Namtchilak e David Moss, registrato 50 cd e recitato in tre films. Ha publicato un articolo su
Scelsi nella rivista della Fondazione Scelsi. Il suo articolo sul vibrato vocale sul Journal of Singing ed il suo libro Le Tecniche
DANIEL GLOGER
di Canto saranno pubblicati da Bärenreiter Verlag nel 2008. È
Controtenore, ha iniziato il suo training musicale con l’Hymnus stato professore di canto a l’Università di New York, Notre
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Dame, a Calarts e all’Ecole Normale de Musique e ha insegnato stages in luoghi quale il Conservatorio di Parigi, il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, il Mozarteum di Salisburgo
e Stanford.
del mare.
Di queste opere hanno curato la prima registrazione mondiale
con le etichette Col legno, Stradivarius e Zig Zag Territoires ottenendo, dalla critica specializzata italiana e straniera (Amadeus, Diapason, Cd Classics, Le Monde de la Musique,
LOST CLOUD QUARTET
Repertoire, Musica, Classic Voice, Suono, The Gramophone) i
L’incontro di quattro musicisti. Hanno deciso di condividere massimi riconoscimenti.
qualcosa che esiste in parte, e in parte si va creando: percorrono con quattro sax il continente fantastico della musica con- KEIKO MURAKAMI
temporanea.
Nata a Shimane, Giappone nel 1979. Si è diplomata in Flauto
I componenti del quartetto si sono diplomati al Conservatorio all’Università di Shimane nel 2002 con Tonoko Nosaka.
Rossini di Pesaro con il massimo dei voti, perfezionandosi con Ha seguito numerose masterclass tra cui quelle di Mario Caroli,
Jean Marie Londeix, Serge Bichon, Pier Narciso Masi e Sieg- William Bennett, Camilla Haitenga, Pierre-Yve Artaud, Thomas
fried Palm. Sono docenti di saxofono: Marco Bontempo al Prevost. Segue i corsi di specializzazione con Mario Caroli e
Conservatorio Verdi di Milano, Leonardo Sbaffi e Daniele Ber- Claire Gentilhomme al CNR di Strasburgo e il corso di Musica
dini al Conservatorio Giordano di Foggia, Gianluca Pugnaloni al da camera con Arnaud Angster.
Conservatorio Campiani di Mantova.
Dal 2003 fa parte dell’Ensemble Linea diretto da Jean Philippe
Hanno vinto molti concorsi e collaborato con le Orchestre Sin- Wurtz, con il quale partecipa nel 2004 al festival Musica, Tranfoniche della RAI di Torino, dei Teatri Petruzzelli di Bari, Regio sart e sempre nello stesso anno, esegue come solista Studi
di Torino e Olimpico di Vicenza; con la Filarmonica Marchigiana, per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, sotto la direla Filarmonica di Udine, la Sinfonica Abruzzese, la Regionale zione di Beat Furrer.
del Lazio, l’Internazionale d’Italia e la Bochumer Symphoniker.
Hanno effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la
RAI, BBC, Radio France, Tele+Classica, Bayerischer Rundfunk, Le note biografiche, ove non diversamente specificato, sono
Radio National de España, Videomusic, Radio Suisse Ro- a cura degli autori.
mande, Sveriges Radio, Telemontecarlo, RadioVisie Belgie,
RTSI, Radio e Televisão de Portugal, Deutschlandradio ed inciso per Col legno, Stradivarius, Edipan, Legend, RCA, Zig Zag
Territoires e Virgin.
Il quartetto dedica gran parte della sua attività allo studio e all’esecuzione della “nuova musica”. Questo lavoro, svolto in
stretta collaborazione con i compositori, ha portato alla realizzazione delle prime assolute e italiane di opere di Franco Donatoni, Luciano Berio, Philipe Glass, Giacomo Manzoni, Paolo
Perezzani e Steve Reich.
Di particolare rilievo la collaborazione artistica con Salvatore
Sciarrino concretizzatasi nelle opere La bocca, i piedi, il suono
per 4 sax solisti e 100 sax in movimento, a loro dedicata, Pagine, Canzoniere da Scarlatti, Terribile e spaventosa storia del
principe di Venosa e della bella Maria e Studi per l’intonazione
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biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea
LAURA BIANCHINI Direzione generale
MICHELANGELO LUPONE Direzione artistica
LORENZO SENO Direzione scientifica
MARCO GIORDANO Coordinamento didattico
MARIA GIOVANNA MUSSO Coordinamento Incontri
WALTER CIANCIUSI Produzione Artistica
EMANUELA MENTUCCIA Ambientazioni
CARLO LAURENZI, ALESSIO GABRIELE,
SILVIA LANZALONE, BEATRICE LASIO Assistenti artistici
MASSIMILIANO CERIONI, MAURIZIO PALPACELLI,
STEFANO TOFANI, assistenti tecnici
MARCO DI BATTISTA Ufficio stampa
MARIANNA CHIODI Segreteria artistica
L
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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
Piazza San Pietro in Montorio 3 00153 Roma
Tel. +39 06 5812806
MUSEO CARLO BILOTTI ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Viale Fiorello La Guardia 00197 Roma
Tel. +39 06 85357446
GIARDINO DEL LAGO
(ingresso dal Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese)
PALLADIUM UNIVERSITÀ ROMA TRE
Piazza Bartolomeo Romano 8 - 00154 Roma
Tel. +39 06 57332768
OPIFICIO TELECOM ITALIA spazio contemporaneo
Via dei Magazzini Generali 20/A 00154 Roma
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ArteScienza
Biennale internazionale di arte scienza e cultura contemporanea
c/o CENTRO RICERCHE MUSICALI – CRM
via Lamarmora 18 00185 Roma
tel +39 064464161 tel/fax +39 064467911
[email protected] ; [email protected]
www.artescienza.info
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Biglietti da 15 a 5 euro
Masterclass:
dal 13 al 18 ottobre euro 250
convenzione Studenti conservatorio euro 150
singolo seminario euro 30
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