Giuseppe Bellenghi - Just Classical Guitar Club

Giuseppe Bellenghi
Giuseppe Bellenghi (1844-1902)
Giuseppe Bellenghi (1844-1902) fu principalmente un violoncellista, mandolinista e compositore
che fiorì nella seconda metà del secolo XIX. È qui principalmente ricordato per essere stato il
fondatore della Casa Editrice Forlivesi di Firenze, nel 1882, che storicamente è la prima casa
editrice musicale ad interessarsi prevalentemente di chitarra e primo editore delle opere di
Mario Castelnuovo-Tedesco.
Bellenghi nacque a Faenza (Romagna) come Luigi Mozzani, del quale fu amico e grande
ammiratore.
Bone riporta: "Bellenghi nacque in circostanze molto umili, ma fu riccamente dotato dalla natura
con l'attitudine e l'amore per la musica, che si affermò molto presto nella vita. Riuscì a studiare
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il pianoforte, quando un ragazzo sotto i migliori talenti disponibili locale, ma subito fu attratto dal
violoncello, strumento al quale dedicò molto tempo e attenzione in virtù di diversi maestri noti
italiani, principalmente però, Teodulo e Jefte Sbolci. Si stabilì a Firenze, ove ottenne fama come
virtuoso di questo strumento, ed apparve spesso come solista in molte delle importanti concerti
di Firenze e Bologna, e per un periodo lavorò come primo violoncello nei teatri. [...]
L'acume affaristico di Bellenghi era altrettanto acuto del suo genio musicale: avendo fatto un
esaustivo studio del mandolino e della sua musica, cominciò all'incirca verso il 1870 a dare
lezioni dello strumento. Il suo tempo era ora pienamente occupato dal mandolino: i suoi allievi
erano numerosi e danarosi, includendo fra questi anche membri della Famiglia Reale e della
nobiltà titolata.
Egli fu mandolinista solista nei più importanti concerti e con l'assistenza dei suoi allievi e di
celebrati musicisti durante il decennio 1890-1900 organizzò molti concerti a Firenze e Bologna,
ai quali parteciparono anche famosi mandolinisti quali Riccardo Rovinazzi e Silvestro e Carolina
Grimaldi.
La scarsità di musica disponibile per mandolino lo costrinse a scrivere molte selezioni di brani
celebri, che furono pubblicate da Ricordi, e nel 1882, rendendosi conto che c'era grande
richiesta di queste pubblicazioni, cominciò a pubblicare suoi lavori. In poco tempo egli pubblicò
anche composizioni di altri mandolinisti e questo portò alla fondazione a Firenze della famosa
casa editrice Forlivesi & C., che al momento della sua cessazione aveva pubblicato più di 7000
composizioni di vari autori.
I concerti che vedevano la partecipazione di Bellenghi come mandolinista erano invariabilmente
patrocinati dalla Casa Reale e dall'élite della società; in varie occasioni fu invitato a Londra da
facoltosi allievi per continuare i loro studi di mandolino."
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Scrisse metodi per Mandolino napolitano, Mandolino lombardo, Chitarra e Liuto, nonchè
moltissime composizioni per complesso mandolinistico in
ogni genere. Oltre a pubblicare un Metodo per chitarra, compose vari pezzi pe chitarra sola,
semplici ma di sicuro effetto, tutti editi da Forlivesi.
Giuseppe Bellenghi morì improvvisamente a Firenze la sera del 17 settembre 1902 (come
riportato da Schmidl,
e
non il 17 ottobre, come riportato da Bone:
secondo Bone sarebbe nato nel 1847, ma questo è in contrasto con la data del suo necrologio,
più sotto riportato).
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Nota bibliografica
Profeta, Rosario, Storia e letteratura degli strumenti musicali, Firenze: Marzocco, 1942, p. 586
Bianca Maria Antolini, Dizionario degli editori musicali italiani, 1750-1930, Società italiana di
musicologia, 427 pp.
Pocci, Vincenzo, Le edizioni e la stampa periodica per chitarra, in Romolo Ferrari e la chitarra
in Italia nella prima metà del Novecento
, pp. 249-273, Mucchi Editore, Modena, 2009
Schmidl, Carlo, Dizionario Universale dei Musicisti, vol. I A-L, Casa Editrice Sonzogno, Milano
ed. 1928.
Sito internet della Casa Editrice Musicale A. Forlivesi e C .
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