Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Procedura Operativa Standard Pag. 1 di 9 GESTIONE ESAMI RADIOLOGICI SOP SDIMM 7.5-01-01 Rev. 0 L’utilizzatore si impegna, una volta ricevuta l’informazione di una nuova revisione del documento, a distruggere la copia della revisione precedente in suo possesso. A GESTIONE ESAMI RADIOLOGICI Lista di distribuzione Firma Nome e Cognome Funzione Data (inserire solo se i destinatari non sono raggiungibili elettronicamente) BO ZZ Personale strutturato e non strutturato radiologicamente esposto Preparato Data Verificato Data Approvato Data N. Cognome ../../.... N.Cognome ../../.... N.Cognome ../../.... Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Procedura Operativa Standard Pag. 2 di 9 GESTIONE ESAMI RADIOLOGICI SOP SDIMM 7.5-01-01 Rev. 0 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ----------------------------------------------------------------------------------- 3 2. RIFERIMENTI -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI ------------------------------------------------------------------------------------------ 3 4. QUALIFICA DEL PERSONALE --------------------------------------------------------------------------------------------- 3 5. PARAMETRI AMBIENTALI -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 6. MATERIALI ED APPARECCHIATURE DA UTILIZZARE ------------------------------------------------------------ 3 7. MODALITÀ OPERATIVE ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 4 7.1.1 7.1.2 7.1.3 RADIOGRAMMA DEL TORACE ----------------------------------------------------------------------------------------------- 4 RADIOGRAMMA DELL’ADDOME --------------------------------------------------------------------------------------------- 5 RADIOGRAMMA DELLO SCHELETRO ------------------------------------------------------------------------------------- 5 8. INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI --------------------------------------------------------- 6 9. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA -------------------------------------------------------------------------------------------- 6 10. PRESCRIZIONI AMBIENTALI -------------------------------------------------------------------------------------------- 6 Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 1. Allegato 1 Titolo allegato Pag. 3 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questo documento descrive i processi che devono seguire le persone che lavorano in ambiente radiologico e gli standard operativi. Queste procedure servono a garantire che i lavoratori non siano sottoposti ad accidentali esposizioni. 2. RIFERIMENTI 3. .DL 230/95; .DL 241/00; .DL 257/01. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI DPI Dispositivi di Protezione Individuale VD Ventro-dorsale DV Dorso-ventrale LL Latero-laterale TSRM Tecnico Sanitario Radiologia Medica CR Radiologia Computerizzata mSv milliSievert 4. QUALIFICA DEL PERSONALE Gli esami radiologici vengono eseguiti solo da personale qualificato ad operare in ambiente radiologico. Per qualificate si intendono persone che hanno seguito formazione ed addestramento specifico e che pertanto vengono fornite di dosimetro personale. Il personale professionalmente esposto può essere di categoria B i cui valori dosimetrici non superano i 6 mSv o di categoria A se i valori dosimetrici non superano i 20 mSv. Il personale di sesso femminile in gravidanza non può accedere all’ ambiente radiologico. 5. PARAMETRI AMBIENTALI I parametri ambientali vengono controllati e misurati dall’Esperto Qualificato con cadenza annuale. Tali parametri vengono poi trasmessi al responsabile della struttura, con eventuali note ed indicazioni. 6. MATERIALI ED APPARECCHIATURE DA UTILIZZARE Per l’esecuzione di radiogrammi occorre disporre di: - Apparecchio radiologico (costituito da tubo radiogeno, dai trasformatori di tensione, da rettificatori di corrente, da apparecchi a tensione costante e dal tavolo o pannello di manovra) Le apparecchiature sono apparecchi radiologici con marchio CE. Tali apparecchi possono modificare la dose di erogazione, mediante dei parametri che sono modificabili solo dall’operatore. Tali parametri si possono cambiare mediante apposite pulsantiere poste Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Allegato 1 Titolo allegato Pag. 4 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 sulla consolle dell’apparecchio e permettono di aumentare o diminuire: kilovoltaggio, milliAmperaggio e tempo di esposizione. - Tavolo di appoggio per l’esecuzione del radiogramma con portacassette ( sono tavoli di materiale radiotrasparente che possono avere posizionamenti diversi: orizzontali, verticali e inclinati ) - Sistema CR (apparecchiatura che consente di ottenere immagini mediche digitali da raggi x che utilizza appositi fosfori a memoria che vengono cancellati e riutilizzati per una gran numero di volte) - Supporti atti al contenimento ed alla immobilizzazione dell’animale ( culle, fasce, cinghie, ecc…) - Tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI): Camice piombato Guanti piombati Collare piombato Occhiali con vetro trattato 7. MODALITÀ OPERATIVE Prima di eseguire lo studio radiografico viene eseguito un approccio diagnostico clinico che giustifichi la l’esecuzione dello studio stesso. In questa fase si potrà anche valutare se l’esecuzione dello studio richieda una sedazione farmacologica del soggetto oppure se sia sufficiente un contenimento manuale. Ogni studio radiografico deve essere corredato da una richiesta scritta compilata e firmata dal medico richiedente nella quale compaiono i dati identificativi dell’animale e del proprietario, l’età dell’animale ed il quesito diagnostico. Deve inoltre essere specificato il distretto anatomico oggetto di valutazione. La richiesta viene registrata sul sistema operativo Fenice che contiene tutte le anagrafiche dei pazienti. A questo punto l’animale viene introdotto nella sala radiologica e l’operatore esegue le seguenti azioni: - 7.1.1 Indossa i Dispositivi di Protezione Selezione i dati di esposizione Allontana tutte le persone che non sono necessarie all’esecuzione dello studio Posiziona l’animale sul tavolo radiografico Contiene l’animale Centra il fascio radiogeno e lo collima sul distretto anatomico da studiare Espone il paziente al fascio radiante primario Sviluppa i radiogrammi RADIOGRAMMA DEL TORACE L’esame radiografico del torace si esegue nelle due proiezioni ortogonali: LL con decubito destro e/o sinistro e sagittale ventro-dorsale (V-D) o dorso-ventrale (D-V) in relazione al quesito diagnostico, alle condizioni cliniche e alla gestibilità dell’animale. Si può ricorrere a proiezioni oblique a seconda dell’indicazione diagnostica. Nelle proiezioni sagittali VD e DV l’animale va contenuto per le zampe anteriori e posteriori cercando di mantenere il più possibile la sagittalità eventualmente ricorrendo l’ausilio di culle e cuscini in materiale radiotrasparente (plexiglass e gomma piuma ) e facendo in modo che gli arti non siano sovrapposti alle zone da studiare. Anche nella LL l’animale va contenuto per le zampe anteriori e posteriori ed anche in questo caso si cerca di avere l’animale perfettamente sdraiato sul decubito laterale in parallelo al tavolo radiologico. Per ottenere immagini ben contrastate e nitide si devono impiegare tempi di posa molto brevi con distanza fuoco film uguale o superiore ad un metro scegliendo al meglio la qualità delle radiazioni tenendo anche conto della mole dell’animale che nella specie canina può variare enormemente.Per questo ci si avvale di una semplice formula che è per la proiezione in LL: 50 Kv più il doppio dello spessore del torace mentre per la V-D o V-D si aumentano di 5/10 Kv rispetto alla LL. Il fascio radiante va centrato sul IV-V ° spazio intercostale per tutte le proiezioni. Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 7.1.2 Allegato 1 Titolo allegato Pag. 5 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 RADIOGRAMMA DELL’ADDOME L’esame radiografico standard dell’addome si realizza normalmente nelle due proiezioni ortogonali: LL con decubito destro e/o sinistro e sagittale ventro-dorsale (V-D) o dorso-ventrale (D-V) in relazione al quesito diagnostico, alle condizioni cliniche e alla gestibilità dell’animale. Nelle proiezioni sagittali VD e DV l’animale va contenuto per le zampe anteriori e posteriori cercando di mantenere il più possibile la sagittalità eventualmente ricorrendo l’ausilio di culle e cuscini in materiale radiotrasparente (plexiglass e gomma piuma) e facendo in modo che gli arti non siano sovrapposti alle zone da studiare. Anche nella proiezione LL l’animale va contenuto per le zampe anteriori e posteriori ed anche in questo caso si cerca di avere l’animale perfettamente sdraiato sul decubito laterale in parallelo al tavolo radiologico. La centratura viene eseguita all’altezza dell’ombelico dell’animale e per i parametri di esposizione ci si avvale, anche in questo caso, di una formula che è: per la LL 30 Kv + il doppio dello spessore dell’addome dell’animale, mentre per V-D o D-V si aumentano 5 Kv rispetto alla LL. Per una corretta valutazione radiografica dell’addome è consigliabile una preparazione dell’animale con digiuno da alimento solido (almeno 12 ore). In casi particolari può essere necessario effettuare clismi prima dell’esecuzione del radiogramma in modo tale da evitare che ombre parassite originate dal contenuto alimentare o gassoso possano generare immagini di dubbia interpretazione o nascondere indicazioni anatomiche. 7.1.3 RADIOGRAMMA DELLO SCHELETRO Il sistema scheletrico normale è fortemente radio opaco per l’elevata quantità di calcio presente nel tessuto osseo e può essere agevolmente studiato con l’indagine radiologica diretta. Il sistema scheletrico può essere diviso in due apparati: scheletro assile ed appendicolare. Lo scheletro assile è diviso in cervicale, toraco-lombare e lombo sacrale. Per lo studio del tratto cervicale, la centratura viene eseguito sulla III°-IV° vertebra ed i parametri di esposizione si ottengono sommando 40 Kv al doppio dello spessore del tratto in esame, aumentando di 5 Kv nella proiezione V-D o D-V. Per lo studio del tratto toraco-lombare la centratura viene eseguito sulla T 13 ed i parametri di esposizione si ottengono sommando 40 Kv al doppio dello spessore del tratto in esame, aumentando di 5 Kv nella proiezione V-D o D-V. Per lo studio del tratto lombo-sacrale la centratura viene eseguito al passaggio L7-S1 i parametri di esposizione si ottengono sommando 40 Kv al doppio dello spessore del tratto in esame, aumentando di 5 Kv nella proiezione V-D o D-V. Per tutti gli studi dello scheletro si eseguono due proiezioni LL e VD o DV. Per gli studi degli arti si eseguono proiezioni Medio-Laterali, Cranio-Caudali, Dorso-Palmari e Dorso-Plantari ed anche in questo caso i parametri di esposizione si ottengono sommando 40 Kv al doppio dello spessore del tratto in esame In tutti gli studi dello scheletro è importante l’uso dei diaframmi che devono assolutamente essere collimati sul distretto che si deve studiare. L’esame può essere eseguito sia in sedazione che a paziente sveglio ed in questo caso è necessario il contenimento che può essere manuale oppure utilizzando appositi sistemi di contenimento: culle, fascie, sacchetti, cunei di gomma piuma. Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 8. Allegato 1 Titolo allegato Pag. 6 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI Gli studi effettuati verranno poi valutati a monitor dal Radiologo Veterinario che sulla base del riscontro diagnostico e dei dati clinici stilerà un referto utilizzando sempre il sistema operativo Fenice. 9. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA Al momento dell’esecuzione dell’esame all’interno della sala radiografica vi devono essere solo gli operatori strettamente necessari all’esecuzione dello stesso. Devono essere utilizzati tutti i DPI elencati nel cap.6. La dose erogata per lo studio viene stabilita sulla base della regione da analizzare e delle sue caratteristiche strutturali ( spessore, densità) . Tutto il personale all’interno della sala radiografica deve essere munito di dosimetro personale. 10. PRESCRIZIONI AMBIENTALI I radiogrammi possono essere eseguiti solo in ambienti dove vi sia la necessaria protezionistica. Al momento dell’esecuzione dell’esame radiografico le porte devono essere rigorosamente chiuse. Il rivestimento protezionistico delle pareti e della porta, non va in nessuna maniera modificato Gli ambienti di lavoro, ove vi sia presenza di radiazioni ionizzanti, devono essere schermati con appositi rivestimenti, devono avere un accesso anch’esso schermato e devono avere le indicazioni chiare che indichino la zona Controllata/Sorvegliata. Tale zona deve essere indicata mediante cartellonistica ove compaia anche la lista delle persone che possono accedere alla suddetta zona. Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Allegato 2 Titolo allegato Pag. 7 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Allegato 3 Titolo allegato Pag. 8 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0 Alma Mater Studiorum –Università di Bologna Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Allegato 4 Titolo allegato Pag. 9 di 9 SOP Numero-Titolo Rev. 0