MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo
Sinora abbiamo concentrato il nostro studio della macroeconomia sul funzionamento del sistema
economico nel lungo periodo. In questo ultimo modulo del corso prendiamo invece in esame le
fluttuazioni di breve periodo dell’economia intorno al suo trend di lungo periodo. Questo modulo è
organizzato in tre unità. Nella prima analizziamo la curva di domanda aggregata e di offerta
aggregata i cui spostamenti possono causare le fasi di recessione di breve periodo. Nella seconda
unità esaminiamo come le politiche monetarie e fiscali possono cercare di stabilizzare il ciclo
economico. Infine nell’ultima sezione analizziamo la relazione tra inflazione e disoccupazione che
risulta essere uno dei temi cruciali delle moderne economie.
UD 10.1. Domanda e offerta aggregata nel breve periodo
Inquadramento generale
In questa unità ci proponiamo di sviluppare il modello di analisi delle fluttuazioni di breve periodo
del sistema economico. Tale modello è basato sulle curve di domanda aggregata e di offerta
aggregata che mettono in relazione il PIL con il livello generale dei prezzi. Vedremo da cosa
dipendono gli spostamenti di queste curve e come essi possano causare fasi di recessione nel
sistema economico.
Obiettivi di apprendimento
‚ costruire la curva di domanda aggregata con pendenza negativa
‚ costruire la curva di offerta aggregata con pendenza positiva
‚ definire i fattori che determinano uno spostamento delle curve
‚ imparare la relazione tra equilibrio di breve e di lungo periodo
1
Le fluttuazioni economiche di breve periodo
L’attività economica (PIL, investimenti, disoccupazione) fluttua di anno in anno. Negli ultimi
decenni le economie occidentali hanno in genere mostrato una crescita positiva anche se
caratterizzata da intensità variabile, ma non sono mancati anche i periodi di contrazione delle
attività economiche, ossia di recessione, anche se, fortunatamente, non si è riscontrato alcun
fenomeno di depressione.
Recessione: fase in cui si ha una diminuzione del PIL reale, una caduta dei redditi e un aumento
della disoccupazione.
Depressione, fase di recessione di forte intensità e lunga durata.
Le fluttuazioni economiche sono irregolari e in parte imprevedibili e vengono definite ciclo
economico.
La maggior parte delle variabili macroeconomiche hanno andamenti correlati, ma le variazioni
possono avere entità diverse. In particolare, quando il PIL diminuisce, gli investimenti si riducono e
la disoccupazione aumenta.
Nel lungo periodo la maggior parte degli economisti ritiene che sia valida la teoria della dicotomia
classica e della neutralità della moneta.
Nel breve periodo gli economisti concordano che la dicotomia classica non sia valida e che le
variabili nominali e le variabili reali siano strettamente correlate.
2
Il modello elementare delle fluttuazioni economiche
Il modello elementare che utilizziamo per analizzare le fluttuazioni di breve periodo dell’attività
economica intorno al trend di lungo periodo è il modello di domanda aggregata e offerta aggregata
Questo modello si basa su due variabili (una reale e una nominale tra loro legate):
• la quantità di beni e servizi prodotta dal sistema economico (misurata dal PIL reale)
• il livello generale dei prezzi (misurato dall’IPC o dal deflatore del PIL)
Livello dei
prezzi
Offerta
aggregata
Livello dei
prezzi di
equilibrio
Domanda
aggregata
0
Prodotto di equilibrio
PIL
Produzione e livello dei prezzi si aggiustano in modo da equilibrare
domanda e offerta aggregata
3
Curve di domanda e di offerta aggregata
La curva di domanda aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le famiglie, le imprese e
il governo desiderano acquistare per ogni dato livello generale dei prezzi.
La curva di offerta aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le imprese desiderano
produrre e vendere per ogni dato livello generale dei prezzi.
Il modello di domanda e offerta aggregata non è una versione estesa del mercato micro: non c'è
sostituzione e spostamento di risorse da un mercato all'altro, il PIL reale comprende tutti i beni e
servizi prodotti in tutti i settori dell'economia.
Abbiamo quindi bisogno di elaborare una teoria macroeconomica che spieghi la pendenza
negativa della curva di domanda aggregata e la pendenza positiva della curva di offerta aggregata.
4
La curva di domanda aggregata
La curva di domanda aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le famiglie, le imprese e il
governo desiderano acquistare per ogni dato livello generale dei prezzi.
Ricordiamo che il PIL (Y) è costituito da quattro componenti che contribuiscono alla
determinazione della domanda aggregata di beni e servizi.
Y = C + I + G + NX
Ipotizziamo per ora che la spesa pubblica, G, sia indipendente e determinata dal governo.
Le altre tre variabili sono invece inversamente correlate con il livello dei prezzi e ciò permette di
spiegare l’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata:
•
•
•
relazione tra livello dei prezzi e consumi, C:
relazione tra livello dei prezzi e investimenti, I:
relazione tra livello dei prezzi e esportazioni nette, NX:
effetto ricchezza
effetto tasso di interesse
effetto tasso di cambio
5
L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata
Relazione tra livello dei prezzi e consumi: l’effetto ricchezza
Una diminuzione del livello generale dei prezzi rende i consumatori più ricchi, spendono di più e
aumenta il livello dei consumi. Un maggior livello della spesa per consumi significa un livello più
elevato di beni e servizi domandati.
Quindi: P ↓ , C ↑ , PIL ↑ .
Relazione tra livello dei prezzi e investimenti: effetto tasso di interesse
Un livello dei prezzi più basso riduce la domanda di moneta, le famiglie necessitano di meno
liquidità, si liberano della liquidità in eccesso acquistando titoli e obbligazioni, si riduce il tasso di
interesse. Nel mercato dei fondi mutuabili la riduzione del tasso di interesse fa sì che vengano
domandati più beni di investimento che significa un livello più elevato della quantità di beni e
servizi domandati..
Quindi: P ↓ , M ↓ , i ↓ , I ↑ , PIL ↑ .
Relazione tra livello dei prezzi e esportazioni nette: effetto tasso di cambio
Quando il livello generale dei prezzi diminuisce, il tasso di interesse diminuisce e il tasso di cambio
si deprezza (la valuta interna è meno costosa rispetto alla valuta estera) e questo fa aumentare le
esportazioni e diminuire le importazioni: le esportazioni nette aumentano. Un maggior livello di
esportazioni nette significa un livello più elevato della quantità domandata di beni e servizi.
Quindi: P ↓ , i ↓ , e ↓ , X ↑ , NX ↑ , PIL ↑ .
6
Spostamenti della curva di domanda aggregata
L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata indica come varia la quantità domandata
al variare del livello generale dei prezzi (spostamenti lungo la curva)
La curva di domanda aggregata si sposta quando è influenzata da variazioni in altri fattori, per ogni
dato livello dei prezzi (spostamenti della curva). Ad esempio la curva di domanda aggregata si
sposta verso destra (in aumento) se aumentano:
- i consumi (taglio delle imposte, extra guadagni in borsa, riduzione dei risparmi, ecc.)
- gli investimenti (crediti di imposta, ottimismo sul futuro, espansione monetaria, ecc.)
- la spesa pubblica (lavori pubblici, aumento spesa per pubblica amministrazione, ecc.)
- le esportazioni nette (espansione economica all’estero, deprezzamento del cambio)
Spostamenti lungo la curva
Livello dei
prezzi
P1
P2
Domanda
aggregata
1. Una diminuzione
del livello
dei prezzi . . .
Y1
0
Y2
PIL
2. . . . fa aumentare la quantità
domandata di beni e servizi.
Spostamenti della curva
in seguito ad aumenti di C, I, G, NX
Livello dei
prezzi
P1
D1
0
Y1
Y2
D2
PIL
7
La curva di offerta aggregata
La curva di offerta aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le imprese desiderano
produrre e vendere per ogni dato livello generale dei prezzi.
La curva di offerta aggregata risulta differente nel lungo e nel breve periodo.
Nel lungo periodo la produzione di beni e servizi dipende dalla disponibilità di lavoro, capitale,
risorse naturali e tecnologia. Il livello dei prezzi nel lungo periodo non ha influenza sull’offerta dei
fattori di produzione, e quindi sul livello di produzione.
Pertanto, la curva di offerta aggregata di lungo periodo è verticale in corrispondenza del livello
naturale di produzione. Questo livello di produzione viene indicato anche con prodotto potenziale
o livello di pieno impiego.
La curva di offerta aggregata di lungo periodo
Livello dei
prezzi
Offerta aggregata
di lungo periodo
P1
P2
1. Una
variazione
del livello
dei prezzi. . .
0
2. . . . non ha effetti sulla
quantità offerta di beni e
servizi nel lungo periodo
Livello naturale
del prodotto
PIL
8
Spostamenti della curva di offerta di lungo periodo
Qualsiasi cambiamento che modifica il livello naturale del prodotto fa spostare la curva di offerta
aggregata di lungo periodo. In particolare un aumento dell’offerta aggregata (spostamento verso
destra) può essere dovuta a:
• aumento nell’offerta di lavoro (immigrazione, riduzione del tasso naturale di
disoccupazione)
• aumento nell’offerta di capitale, sia fisico che umano
• aumento nella disponibilità di risorse naturali
• avanzamenti della conoscenza tecnologica (nuovi processi produttivi, nuovi prodotti,
innovazioni organizzative)
Ovviamente una riduzione dei fattori sopra elencati provoca una riduzione (spostamento verso
sinistra) della curva di offerta aggregata di lungo periodo.
9
Crescita di lungo periodo e inflazione
Il progresso tecnologico permette all’offerta aggregata di lungo periodo di aumentare e la politica
monetaria espansiva fa spostare la curva di domanda aggregata verso destra. In questo modo il
modello di domanda e offerta aggregata descrive la relazione classica tra crescita e inflazione.
Le fluttuazioni di breve periodo dell’output e del livello dei prezzi possono essere considerate come
deviazioni dal trend di lungo periodo.
2. La crescita dell’offerta di
moneta fa spostare la curva
di domanda aggregata . . .
Curve di offerta
aggregata di
lungo periodo,
OALP1980 OALP1990 OALP2000
Livello
dei prezzi
1. Nel lungo periodo il
progresso tecnologico
fa spostare la curva
di offerta aggregata
...
P2000
4. . . . e una
inflazione continua.
P1990
Domanda
aggregata,DA2000
P1980
DA1990
DA1980
0
Y1980
Y1990
Y2000
PIL
3. . . . provocando una
crescita del prodotto. . .
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Curva di offerta aggregata nel breve periodo con pendenza positiva
Nel breve periodo la curva di offerta aggregata ha pendenza positiva indicando che un aumento del
livello generale dei prezzi tende a far aumentare la quantità di beni e servizi offerta.
Per spiegare questa relazione gli economisti hanno proposto tre teorie che si basano su specifiche
imperfezioni di mercato:
• teoria dei salari vischiosi
• teoria dei prezzi vischiosi
• teoria degli errori di percezione
Teoria dei salari vischiosi
Nel breve periodo i salari nominali si aggiustano lentamente (si dice che sono “vischiosi”) quando il
livello generale dei prezzi varia. Quindi, una riduzione del livello generale dei prezzi non comporta
una immediata ed analoga riduzione dei salari nominali, ciò rende l’occupazione e la produzione
meno remunerativa per le imprese. Questo porta le imprese a offrire una quantità inferiore di beni e
servizi.
Teoria dei prezzi vischiosi
I prezzi di alcuni beni e servizi si aggiustano lentamente in risposta a variazioni delle condizioni
economiche del mercato. Una diminuzione non attesa del livello generale dei prezzi fa sì che alcune
imprese si trovino ad avere prezzi più elevati di quelli desiderati. Questo causa una caduta nelle
vendite e induce le imprese a ridurre la quantità di beni e servizi prodotti.
Teoria degli errori di percezione
Variazioni nel livello generale dei prezzi possono temporaneamente confondere i produttori in
relazione a ciò che avviene nel proprio mercato. Un livello generale dei prezzi più basso rispetto a
quello atteso può indurre i produttori a credere che siano variati i prezzi relativi a loro sfavore; se i
produttori credono che i loro beni hanno un prezzo inferiore saranno indotti a ridurre la quantità
prodotta e offerta.
Le tre teorie hanno in comune la considerazione che la quantità offerta devia dalla tendenza naturale
di lungo periodo quando il livello dei prezzi si discosta da quello atteso dai soggetti economici.
Quantità di
prodotto
offerta
=
Livello
naturale del
prodotto
+
a
⎨
Livello
dei prezzi
effettivo
-
Livello
dei prezzi
atteso
⎬
Dove a è una costante che determina la reattività del prodotto rispetto a variazioni inattese del
prezzo.
11
Spostamenti della curva di offerta aggregata di breve periodo
Gli spostamenti della curva di offerta aggregata di breve periodo sono causati da spostamenti della
curva di offerta di lungo periodo in seguito a variazioni nell’offerta di:
• lavoro
• capitale
• risorse naturali
• conoscenza tecnologica.
Un altro tipo di spostamento è dovuto a variazioni nel:
• livello atteso dei prezzi.
Un incremento nel livello atteso dei prezzi riduce la quantità di beni e servizi offerti e provoca uno
spostamento della curva di offerta aggregata di breve periodo verso sinistra.
Analogamente un livello atteso dei prezzi più basso fa aumentare la quantità di beni e servizi
complessivamente offerta e fa spostare verso destra la curva di offerta aggregata
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Economia in equilibrio di lungo periodo
L’economia è in equilibrio di lungo periodo quando la curva di domanda aggregata interseca quella
di offerta aggregata di lungo periodo in corrispondenza dell’intersezione con quella di breve
periodo.
Quando l’economia raggiunge questo equilibrio di lungo periodo, percezioni, salari e prezzi saranno
tali che anche la curva di offerta aggregata di breve periodo passi per lo stesso punto
Livello
prezzi
livello prezzi
di equilibrio
Offerta aggregata
di lungo periodo
Offerta aggregata
di breve periodo
A
Domanda
aggregata
0
Livello naturale
del prodotto
PIL
13
Gli effetti di una caduta della domanda aggregata
Vediamo cosa succede nell’economia nel breve e nel lungo periodo in seguito ad una ondata di
pessimismo che fa diminuire la curva di domanda aggregata.
2. . . . provoca una riduzione del PIL nel breve periodo . . .
Livello
dei prezzi
Offerta
aggregata di
lungo periodo
Offerta aggregata di breve
periodo,OA
OA2
3. . . . ma nel tempo
la curva di offerta aggregata
di breve periodo
si sposta . . .
A
P
B
P2
P3
1. Una riduzione della
domanda aggregata. .
C
Domanda
aggregata,
DA
DA2
0
Y2
Y
PIL
4. . . . e il PIL ritorna al suo
livello naturale.
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Nel breve periodo spostamenti della curva di domanda aggregata determinano fluttuazioni nel
livello generale dei prezzi e nel livello della produzione.
Nel lungo periodo spostamenti della curva di domanda aggregata generano variazioni nel livello
dei prezzi ma non nel livello della produzione.
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Gli effetti di uno spostamento negativo dell’offerta aggregata
Vediamo adesso cosa succede all’equilibrio di breve e di lungo periodo in seguito ad una riduzione
dell’offerta aggregata dovuta, ad esempio ad un aumento del prezzo del petrolio
1. Uno spostamento negativo della curv
di offerta aggregata di breve periodo . . .
Livello dei
prezzi
Offerta
aggregata
OA2
lungo periodo
Offerta aggregata
di breve periodo
OA
B
P2
A
P
3. . . . e un
aumento del
livello dei prezzi.
Domanda aggregata
0
Y2
Y
PIL
2. . . . provoca una riduzione del PIL . . .
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Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta aggregata di breve periodo causa stagflazione
ossia una combinazione di recessione e inflazione: la produzione diminuisce e i prezzi aumentano.
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Interventi di politica economica per assecondare la riduzione dell’offerta aggregata
Il governo può cercare di controbilanciare (assecondare) la riduzione dell’offerta aggregata
attraverso politiche che incrementino la domanda aggregata (ad esempio spesa pubblica). Tuttavia
con la politica economica, agendo sulla domanda aggregata, non si possono controbilanciare
simultaneamente i due effetti di recessione e inflazione. Il PIL di breve periodo rimane stabile, ma i
prezzi aumentano.
1. Se l’offerta aggregata di breve
periodo diminuisce . . .
Livello
dei prezzi
Offerta aggregata
di lungo
OA2
periodo
P3
C
P2
A
3. . . questo P
provoca un
ulteriore
aumento dei
prezzi . . .
0
4. . . ma mantiene il PIL
al suo livello naturale.
Livello naturale
di produzione
Offerta aggregata
di breve periodo
OA
2. . . . il governo può
assecondarla
espandendo la
domanda aggregata . . .
DA2
Domanda aggregata,DA
PIL
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