T V K E Y 268 PIANAFILM Dario Piana: vado a vivere da solo Dopo vent’anni di carriera e di sodalizio con FilmMaster, uno dei migliori registi italiani si mette in proprio e crea la sua casa di produzione: la Pianafilm. Versatilità, flessibilità e professionalità le voci nel biglietto da visita, spot ma anche cinema nei programmi futuri, in partnership con DI MAURIZIO ERMISINO Movie Magic International. ‘V ersatile’ era l’aggettivo che eravamo soliti usare per definire Dario Piana, uno dei migliori registi italiani di pubblicità. Ora l’aggettivo che useremmo è ‘sorprendente’. Dopo oltre vent’anni di carriera, dopo aver vinto tutti i premi più importanti, Dario Piana è entrato in una nuova fase della sua vita e della sua carriera. Ha deciso, come pochi osano fare in un mondo che non concede di rischiare, di rimettersi in gioco: prima con un grande salto, quello nel cinema internazionale con il film horror Le morti di Ian Stone; e ora con quella che è a tutti gli effetti una svolta decisiva nella sua carriera. Dario Piana si è messo in proprio. Ha fondato una sua casa di produzione che si chiama semplicemente Pianafilm, un nome che fa comprendere subito con chi si ha a che fare, che prodotto si sta vendendo, e anche che il nome di Dario Piana di per sé costituisce già un’idea, un modo di lavorare, una garanzia. Dario Piana, insomma, è un nome forte come un brand. Come diceva una vecchia pubblicità: basta la parola. Le caratteristiche di questa casa di produzione saranno ovviamente quelle del suo fondatore: la sua proverbiale versatilità, la grande professionalità e la flessibilità. Il fatto di essere una piccola struttura permetterà alla giovane casa di produzione di mettere in cantiere anche piccoli progetti, lavori più minimalisti, e con un buon rapporto qualità/prezzo. E magari di avvicinarsi ai creativi più giovani. A proposito di giovani: l’iniziativa permetterà a Piana di fare da ‘chioccia’ a molti nuovi talenti della regia e di trasmettere così il suo know-how alle future generazioni. Ma il regista non è solo in questa nuova affascinante avventura: Movie Magic International, casa di produzione nota per i suoi contatti internazionali, lavorerà in partnership con la Pianafilm, supportandola per quanto riguarda la parte produttiva e amministrativa, ed eventualmente integrando i contatti internazionali di Dario Piana per ulteriori progetti. Già, Dario Piana è sorprendente anche per questo: non intende fermarsi solo agli spot pubblicitari ma ha anche in programma fiction televisive e soprattutto il cinema. Quello in grande stile, quello americano. E anche in questo ambito i progetti vanno nelle direzioni più svariate, spaziando tra i generi come solo chi ha una grande professionalità sa fare. Intanto Piana è già al lavoro in pubblicità: mentre lo intervistiamo è in Bulgaria, sul set di un nuovo spot per Mini. Il tasto scelto dal regista in questo caso è quello dell’ironia, come si conviene a un brand di questo tipo. Ma i bottoni da premere sono ancora molti. La grande avventura della Pianafilm è iniziata. Tv Key: Dopo oltre vent’anni di carriera, è arrivato il momento di una casa di produzione in proprio. Perché? Dario Piana: Sono stato con FilmMaster per oltre vent’anni ed è stato un rapporto splendido e molto proficuo per entrambi. Lì sono cresciuto professionalmente e ho conseguito una notevole serie di successi nel momento migliore della pubblicità. La mia decisione non è stata determinata da una crisi nei nostri rapporti o da problemi di varia natura, bensì dal desiderio naturale di avere qualcosa di mio da poter gestire in maniera un po’ più autonoma e flessibile, dalla voglia di rimettermi in gioco e di reinventarmi in un momento così difficile per il mercato ma anche molto stimolante. Nato a Milano, Dario Piana lavora in campo pubblicitario da quasi trent’anni. Nella sua lunga carriera ha girato oltre 450 spot commerciali e ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2006 ha girato un film negli Stati Uniti, ‘Le morti di Ian Stone’. ~ 14 ~ T V K E Y 268 PIANAFILM Il film per Ariston Aqualtis (agenzia: Leo Burnett; cdp: FilmMaster), diretto da Piana nel 2007, è stato il secondo spot più premiato di quell’anno a livello internazionale. mo muovendo nella ricerca di talenti italiani e di registi stranieri che abbiano qualche caratteristica inusuale. Avere in scuderia solo registi che fanno più o meno le stesse cose mi sembra poco produttivo e poco stimolante. La mia aspirazione è quella di creare un team che lavora assieme e dove ognuno, pur mantenendo la propria personalità, possa essere di aiuto e di stimolo agli altri, me compreso… Tv Key: In che modo la nuova casa di produzione rispecchierà il carattere e le caratteristiche di Dario Piana? E quali saranno i punti di forza della Pianafilm? Dario Piana: La nuova struttura capitalizzerà la mia riconosciuta professionalità ed esperienza per aiutare in fase preliminare tutti coloro che vorranno lavorare con noi nello sviluppo dei progetti, sapendo fin dall’inizio come è possibile ottimizzare tempi e budget. Io credo che la formula vincente potrebbe essere la combinazione fra la mia esperienza ventennale e la flessibilità di una piccola struttura. Proprio questa flessibilità potrebbe avvicinarmi di più ai giovani creativi, che magari hanno bisogno di qualcuno che supporti le loro idee. In un momento come questo, pen- so che avere certezze e sapere come ottenere il massimo rapporto qualità/prezzo siano priorità per tutti. Spero inoltre di rendere più nota la mia capacità di lavorare al meglio anche su progetti più minimalisti. Tv Key: In cosa consiste la partnership con Movie Magic International? Come vi siete avvicinati e scelti? Dario Piana: Movie Magic si occuperà della parte produttiva e amministrativa della società: questo ci consentirà di gestire anche progetti complessi o costosi, nonostante la Pianafilm sia una piccola struttura. D’altro canto Movie Magic potrà avvalersi di me come regista, e in questi casi le due strutture coprodurranno lo spot assieme, oppure come consulente per lo sviluppo dei loro progetti: una sinergia che speriamo possa dare molte soddisfazioni a entrambi, soprattutto nello sviluppo di progetti alternativi per il cinema e la televisione. Tv Key: Una nuova casa di produzione vuol dire anche far crescere nuovi registi. Ne ha già scelto qualcuno? Come li selezionerà? Dario Piana: Al momento stiamo assiduamente valutando chi potrebbe essere interessante. Io spero che nell’arco di quest’anno avremo qualche nuovo talento in scuderia. Ci stiaUn particolare da uno spot per Austrian Casino, girato in una location sperduta in Transilvania. ~ 15 ~ Tv Key: Pianafilm non farà solo pubblicità, ma anche cinema e fiction. Ha già qualche progetto in piedi? Dario Piana: Dopo il mio film americano e sette anni di promozione e di lavoro negli Stati Uniti dispongo di una serie di conoscenze – sceneggiatori, producer e così via – che unite a quelle della Movie Magic promettono interessanti sviluppi. Si tratta di una bella sfida. Stiamo comunque lavorando su un paio di progetti americani molto diversi fra loro: un family movie sulla scia de I Goonies e un dramma futuristico sullo stile de I figli degli uomini. Siamo valutando inoltre la possibilità di sviluppare il remake di un vecchio film italiano: si tratta di un dramma dalle connotazioni molto attuali. Infine, ho un film americano work in progress che è stato sospeso a causa dello sciopero degli sceneggiatori l’anno scorso e che sto tentando di recuperare. I tempi sono sempre lunghi nel cinema, quindi bisogna lavorare in contemporanea su più fronti. Tv Key: In questo momento lei si trova sul set di uno spot. Ci può parlare di questo progetto? Che stile di regia ha usato? Dario Piana: È uno spot per la Mini, con la creatività dell’agenzia Bcube, che è stato realizzato in co-produzione con Movie Magic International. Si tratta di uno spot molto divertente, un mix di azione e ironia in puro stile trasgressivo come si addice al prodotto. Stiamo girando a Budapest, dove abbiamo ricostruito la sezione di una grande villa d’epoca. È proprio una gran bella produzione. Tv Key: A proposito di cinema, a posteriori com’è stata l’esperienza de ‘Le morti di Ian Stone’? Cosa le ha lasciato a livello umano e professionale? Dario Piana: È stata un’esperienza eclatante, difficile e molto stressante, ma mi ha dato una grande soddisfazione. Non era certo il film della vita: ho dovuto accettare qualche compromesso sul budget, peraltro dignitosissimo, e sulla sceneggiatura, che era interessante ma non perfetta. Comunque l’obiettivo era quello di entrare nel mercato americano e internazionale, impresa assai difficile per i registi T V K E Y 268 PIANAFILM A sinistra, un frame di uno spot per Axa diretto da Dario Piana (agenzia: Lowe Pirella; cdp: FilmMaster). Sotto, una scena tratta da ‘Le morti di Ian Stone’. Al centro, due storyboard disegnati da Piana per uno spot di Assicurazioni Generali e per Golden Barrel, una birra russa. Alan Parker e molti altri registi di grande livello commerciale e artistico. All’estero non esiste, come da noi, l’etichettatura: il regista come tale può affrontare sfide e generi differenti senza suscitare lo sdegno dell’intellighenzia. Tv Key: Cosa si aspetta in questo nuovo anno per la neonata casa di produzione? Dario Piana: Buoni film, vecchi e nuovi creativi con cui lavorare e almeno un progetto cinematografico confermato... italiani, e di completare il mio curriculum con un film distribuito in tutto il mondo. Tv Key: È difficile per un regista di pubblicità affermarsi nel cinema? Si rischia di rimanere etichettati a lungo? Dario Piana: Ci sarebbe da fare subito un distinguo fra il mercato italiano e quello internazionale. In Italia esiste da sempre una forte pregiudiziale ‘ideologica’ nei confronti dei registi di spot, anche se negli ultimi anni alcuni di noi sono riusciti produrre opere interessanti e, in alcuni casi, di grande successo: è il caso di Luca Lucini, per fare un esempio. Nel resto del mondo la provenienza dagli spot è invece una garanzia di qualità e ti facilita il compito da molti anni ormai, vedi Ridley Scott e Tony Scott, David Fincher, Michel Gondry, Tv Key: Cosa le è piaciuto, a livello artistico, in questo ultimo anno di cinema, musica e pubblicità? Che cosa la ispira in questo momento? Dario Piana: Devo dire che quest’anno il cinema mi ha dato davvero grosse soddisfazioni: Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, cioè l’ultimo film della serie di Batman, i due film dei fratelli Coen, Non è un paese per vecchi e Burn After Reading – A prova di spia, Milk, il nuovo film di Gus Van Sant, dove Sean Penn è davvero incredibile, The Millionaire di Danny Boyle, Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher. Non mi ha colpito niente in particolare per quanto riguarda invece la musica o la pubblicità: forse in questo campo mi è piaciuto lo spot Daygum Protex, che mi ha molto divertito per l’idea ma soprattutto per la sua cinematicità... Tv Key: Abbiamo chiuso con questa domanda anche l’ultima volta: c’è qualcosa che nella sua vita ancora non ha fatto e che vorrebbe fare? Dario Piana: Come ho già detto in altre interviste, un disco con una grande orchestra ■ sinfonica... Un frame di uno spot per Lucozade Energy (agenzia: Ogilvy & Mather Dublino, cdp: MaxFilms), ispirato a film come ‘The Bourne Ultimatum’. ~ 16 ~