Apparato locomotore Il presente materiale didattico e ciascuna sua componente sono protetti dalle leggi sul copyright, sono qui proposti in forma aggregata per soli fini di studio e per uso personale. Quali sono le funzioni dell’apparato locomotore? Sistema scheletrico 203 ossa Sistema muscolare ≃700 muscoli Apparato locomotore Sistema scheletrico Supporto: sostenendo i tessuti molli e fornendo punti di inserzione per la maggior parte dei muscoli scheletrici Assistenza meccanica al movimento Protezione: lo scheletro protegge parte degli organi interni dalle lesioni Omeostasi minerale Ematopoiesi (midollo osseo rosso) Accumulo di trigliceridi (midollo osseo giallo) Le ossa sono organi di varia forma e volume, di colore bianco-giallastro, di solida consistenza, dotate di grande resistenza meccanica. Le ossa non rispondono soltanto a necessità di statica e locomozione; esse rappresentano anche un deposito di sali minerali e sono la sede dell’emopoiesi. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Tutte le ossa sono avvolte in superficie da una membrana fibrosa, densa e scollabile, il periostio. Le ossa viste in sezione presentano cavità interne rivestite di una sottile membrana detta endostio, che contengono una sostanza molle, il midollo osseo di tipo giallo a costituzione fibroadiposa e di tipo rosso a funzione ematopoietica. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Periostio Il periostio riveste esternamente tutta la superficie delle ossa ad eccezione delle facce articolari. E’ costituito da uno strato fibroso e uno strato osteogenico e contiene numerosi vasi sanguigni e nervi. Nello strato interno si differenziano gli osteoblasti, capaci di produrre tessuto osseo. Dopo una frattura infatti, la neoformazione ossea inizia dal periostio. Tratto da: Anatomia Umana-Atlante tascabile-Apparato locomotore, Kahle, Leonhardt, Platzer, Casa Editrice Ambrosiana, II Edizione Ossa lunghe Ossa brevi Ossa piatte Ossa sesamoidi Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Classificazione delle ossa Terminologia Epifisi Metafisi Diafisi Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Terminologia Apofisi o processi Tuberosità Tubercoli Spine Solchi Fosse Docce sporgenze dell’osso depressioni dell’osso Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Vascolarizzazione delle ossa Le ossa sono vascolarizzate con modalità differente a seconda del tipo di osso (lungo, piatto o breve). Nelle ossa lunghe si distingue una arteria nutritizia, arterie periostee diafisarie e periostee epifisarie. L’arteria nutritizia entra attraverso un foro nutritizio e raggiunge il canale midollare e si divide in 2 branche divergenti. Le arterie periostee diafisarie nascono dalla rete periostea e si approfondano nel tessuto osseo. Le arterie periostee epifisarie nascono dalla rete periostea e penetrano profondamente fino a vascolarizzare le trabecole che compongono il tessuto osseo spugnoso e il midollo. Lo scheletro si può suddividere in una parte assiale ed una appendicolare. La parte assiale comprende lo scheletro della testa e del tronco, lo scheletro appendicolare lo scheletro degli arti superiori e inferiori. Lo scheletro della testa è il cranio. Lo scheletro del tronco è dato dalla colonna vertebrale, al cui tratto toracico sono annesse le coste con le cartilagini costali e lo sterno. Lo scheletro degli arti superiori e inferiori si connette al tronco mediante le cinture (o cingoli) toracica e pelvica, rispettivamente. Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Articolazioni Le articolazioni Le articolazioni sono dispositivi giunzionali che riuniscono le ossa in quel complesso architettonico che è lo scheletro. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Classificazione delle articolazioni Sinartrosi Per continuità Diartrosi Per contiguità Sinartrosi Le sinartrosi sono giunzioni che si effettuano tra capi scheletrici a mezzo di tessuti connettivi interposti a riempire lo spazio tra le estremità articolari, quasi a farle continuare l’una nell’altra. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Tipi di sinartrosi Sindesmosi (tessuto connettivo denso) Sincondrosi (tessuto cartilagineo ialino) Sinfisi (tessuto fibrocartilagineo) Sutura armonica Sutura squamosa Sutura dentata Sutura a incastro Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al.. EdiErmes, III Edizione 2000 Suture (sindesmosi) Sincondrosi Sinfisi Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al.. EdiErmes, III Edizione 2000 Gonfosi (sindesmosi) Diartrosi Le diartrosi sono giunzioni caratterizzate dalla discontinuità e dal contatto tra le cartilagini di incrostazione dei capi articolari; questo contatto è mantenuto da complessi legamentosi non interposti ma avvolgenti a manicotto le estremità ossee. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Capsula articolare Capsula articolare fibrosa Memebrana sinoviale Cartilagini articolari Cavità articolare Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, II Edizione 2003 Tipi di diartrosi Artrodie Ginglimi Ellissartrosi (condilartrosi) Sellartrosi Sferartrosi (enartrosi) Artrodie Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Ginglimo angolare o troclea Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Ginglimo angolare o trocoide Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Ellissartrosi o condilartrosi Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Sellartrosi Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Sferartrosi o enartrosi Tratto da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2010 Immagini tratte da: Anatomia Umana, K. L. Moore, A. F. Dalley, Casa Editrice Ambrosiona 2008 Artrodie Ellissartrosi condilartrosi angolare (troclea) Sellartrosi Ginglimi assiale (trocoide) Sferartrosi enartrosi Sinartrosi Sindesmosi Tessuto connettivo denso Sincondrosi Tessuto cartilagineo ialino Sinfisi Tessuto firocartilagineo Artrodie Ginglimi Diartrosi Ellissartrosi Sellartrosi Sferartrosi Apparato locomotore Sistema muscolare I muscoli, in rapporto alla loro posizione, formano due grandi classi: i muscoli superficiali o pellicciai e i muscoli profondi o sottofasciali. Nei muscoli scheletrici si distinguono parti carnose (ventri, formati da tessuto muscolare scheletrico) e parti tendinee di colore bianco splendente che prende rapporti con l’osso (tendini e aponeurosi). Ventre Tendine Timmons – Anatomia Umana, IV Ed. I muscoli generano movimento contraendosi Immagine tratta da: Anatomia Umana, Martini, Timmons, Tallitsch, EdiSes, IV Edizione 2012 Capo d’origine Capo d’inserzione I rapporti che il tendine contrae con l’osso generano 2 capi muscolari: un capo di origine e un capo terminale o di inserzione. Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al. Volume 1, EdiErmes, III Edizione 2000 Nei muscoli scheletrici si distinguono quindi due estremità: l’origine e l’inserzione. L’origine è quella situata sulla parte ossea che non viene mossa dal muscolo, l’inserzione sulla parte che viene spostata. Tratto da: Anatomia Umana-Atlante tascabile-Apparato locomotore, Kahle, Leonhardt, Platzer, Casa Editrice Ambrosiana, II Edizione Classificazione dei muscoli In base ai rapporti muscolo-tendinei Fibre parallele In base al numero e alla disposizione dei ventri Bicipite Digastrico Poligastrico In base alla forma Fibre oblique Lungo Largo Orbicolare Pennati Semipennati Pennato Fibre parallele Semipennato Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al.. EdiErmes, III Edizione 2000 In base ai rapporti muscolo-tendinei Digastrico Poligastrico Bicipite Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al.. EdiErmes, III Edizione 2000 In base al numero e alla disposizione di ventri Lungo Largo Orbicolare Tratto da: Anatomia Umana, Balboni C.G et al.. EdiErmes, III Edizione 2000 In base alla forma