Incontri Musicali 2010 VII edizione Bonassola - Sant’Erasmo 1° - 12 settembre 2010 Carta... canta! ingresso libero 1 Carta… canta! E’ abitudine degli Incontri Musicali collegare le serate di concerto e gli appuntamenti musicali con altri temi (letteratura, arte, scienza, teatro) che alla musica si intrecciano come una specie di controcanto, offrendo prospettive nuove. Per il 2010 il filo conduttore è ricco di suggestioni e richiama un materiale comune a molte arti, capace di raccontare insieme un mondo antico e uno modernissimo: la carta. La carta può essere interpretata non solo come un supporto, ma anche come stimolo ad uno stile di pensiero: può essere il taccuino che accoglie liberamente uno schizzo, una riflessione o un tema musicale, ma quando si fa progetto (quello di una sinfonia o di un romanzo, per esempio) esige la capacità di immaginare compiutamente l'opera intera, altrimenti si spreca tempo e materiale. Pensare “per la carta” vuol dire approfondire e sintetizzare il progetto prima di agire, anche se si tratta di una semplice lettera. Scripta manent... Questo atteggiamento mentale può oggi essere affiancato dal pensare “per il computer”, che offre enormi possibilità di realizzazione e di correzione delle idee, ma porta a ritmi di lavoro e di pensiero considerevolmente diversi. Il rapporto fra nuove tecnologie e nuovo pensiero, fra carta ed elettronica, è analizzabile anche nella musica contemporanea e nella sua nuova scrittura (che poi, generalmente, finisce per fissarsi anch'essa su un foglio di carta...). D'altra parte si può aprire il discorso anche sulla musica non scritta, per esempio quella tramandata dalla memoria popolare. La carta è un materiale naturale che accompagna un certo stile di pensiero: è silenziosa, economica, portatile, riciclabile, a volte preziosa, beve l'acqua e l'inchiostro come una pianta, sa diventare tridimensionale, sa fermare l'attimo e permette di sviluppare un pensiero mantenendo sempre l'originale, sa farsi giocattolo e cartone da imballo, sa contenere informazioni scientifiche e geografiche, formule, disegni, testamenti, poesie, opere liriche. Sa essere povera o preziosa, debole o forte: un materiale potente, duttile, espressivo, universale e 2 affascinante come il più moderno acciaio. Infatti esistono anche case di carta... Penso che queste riflessioni, oltre alla buona musica, possano risultare gradite al pubblico degli Incontri bonassolesi, che ama essere sorpreso e intellettualmente stimolato in diverse direzioni. Nel nostro cartellone ci saranno quindi serate di concerto, ma anche poesie, lettere, carte geografiche e “carte-valore”, presentazioni di libri e persino cartoni animati. Tornano anche gli appuntamenti pomeridiani, alle ore 17, in cui vengono presentati argomenti su cui il pubblico è invitato ad avere parte attiva e ad interagire. Si tratta a volte di veri e propri piccoli laboratori sui temi degli Incontri. Siamo onorati di poter segnalare l’interesse dimostrato da Assocarta verso questa edizione della rassegna, che si materializza con la distribuzione di materiale e con la presenza del Dr. Massimo Ramunni nella serata del 3 settembre. Ringrazio tutti i partecipanti per i loro appassionati contributi, e particolarmente l’Ing. Luigi Tasso, che ha curato la parte “cartacea” del progetto. Un ringraziamento speciale al Conservatorio Paganini di Genova, che ci ha fornito un supporto musicale essenziale, prestandoci sia studenti che insegnanti. Senza questa passione e questa disponibilità di tutti, musicisti e non musicisti, saremmo stati legati a un budget ancora da “tempi duri”, che ci avrebbe permesso ben poca libertà. Gli Incontri Musicali sono sostenuti esclusivamente dall’Amministrazione Comunale di Bonassola, che ringrazio particolarmente nella figura dell’Ass. Giampiero Raso. Su sua indicazione, abbiamo volentieri decentrato uno dei concerti presso la Chiesa di San Giorgio (il 6 settembre), che sarà raggiungibile con un pulmino messo a disposizione dal Comune. La nostra speranza è che il pubblico ci segua come sempre e ci riscaldi con il suo affetto e la sua curiosità. Tiziana Canfori 3 Appuntamenti 2010 Mercoledì 1° settembre ore 21.00 - C o n c e r t o Fogli d’album - Dario Bonuccelli, pianoforte Musica di Schumann, Sgambati, Smetana, Debussy Giovedì 2 settembre ore 21.00 - C o n c e r t o Notti d’estate Elisabetta Isola, soprano Tiziana Canfori, pianoforte Musica di Berlioz, Saint-Saëns, Strauss, Ravel, Reger Venerdì 3 settembre ore 21.00 - Con la collaborazione di Luigi Tasso: Dalla carta al... cartone La storia della carta, la sua produzione, i problemi di oggi e i suoi usi, fino al cartone animato. Sabato 4 settembre ore 17.00 Mario e Luigi Tasso: La porta animata, storia di un “cartone” e della sua realizzazione. L’animazione, fra arte e grafica, fra carta e computer. ore 21.00 - C o n c e r t o Masis Shahbazians, violoncello Matteo Provendola, pianoforte Musica di Boccherini, Henze, Ibert, Rachmaninov, Chopin, Ravel, Beethoven, Glazunov, Shahbazians Domenica 5 settembre ore 17.00 - Le carte della poetessa Antonia Pozzi: un enigma da ricostruire Con Graziella Bernabò e Gabriele Scaramuzza ore 21.00 - Letture in concerto Cara Madre… Caro Figlio Carteggio tra Giuseppe Mazzini e sua madre Maria Drago, tra parole e musica Con Fabrizio Matteini, curatore dello spettacolo e voce recitante Lunedì 6 settembre ore 17.00 Agostino Vinzoni: La carta storica. Documenti d’archivio e carte geografiche ore 21.00 - Concerto fuori sede - Chiesa di San Giorgio (con servizio pullman) Àgua e Vinho Duo Roberto Rozado - Francesca Ghilione, chitarra Musica di Gismonti, Pujol, Sor, Fauré, Fampas, Nobre, Ginastera, Gnattali 4 Martedì 7 settembre La carta e la fantasia dei bambini: Carta, Cartoon ed effetti speciali a cura di ore 17.00 ore 18.00 ore 21.00 “Moviementoon”: Loris Gualdi e Marina La Torre - Laboratorio carta - cartoon - Pixillation & Stop Motion Lab - Carta, cartoon ed effetti speciali Mercoledì 8 settembre ore 17.00 - Laboratorio Creativo Savchenko: Prima del disegno, facciamo la carta... ore 21.00 - C o n c e r t o Luca Tarantino, oboe, Tiziana Canfori, pianoforte Musica di Schumann, Ponchielli, Britten Giovedì 9 settembre ore 17.00 - Renato Dicati: Dagli atlanti del cielo (tre dimensioni su un foglio...) alla carta-valore Presentazione del libro La storia dell’astronomia raccontata dai francobolli ore 21.00 - Presentazione del libro Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre. La vita e la musica di una donna straordinaria nella Milano del Settecento in un libro e un CD ricchi di inediti. Con le autrici Barbara Petrucci e Pinuccia Carrer Venerdì 10 settembre ore 21.00 - Musica e Nuove Tecnologie: Il linguaggio e gli strumenti della nuova musica Con Riccardo Dapelo (Conservatorio Paganini di Genova) Sabato 11 settembre ore 21.00 - Concerto Mirella Di Vita, soprano Jessica Bozzo, clarinetto Tiziana Canfori, pianoforte Musica di Spohr, Schubert, Rossini, Mozart Domenica 12 settembre ore 21.00 - C o n c e r t o Il Canto d’Autore Gian Enrico Cortese, voce e arciliuto Musica di Calestani, Caccini, Monteverdi, Tenco, Sigismondo d’India, De André, Rossi.... 5 Mercoledì 1° settembre Dario Bonuccelli pianoforte Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova R. Schumann da Albumblätter op. 124 Impromptu Leides Ahnung Scherzino Walzer Phantasietanz Wiegenliedchen Walzer Romanze Burla Vision Walzer Schlummerlied Elfe Canon R. Schumann Variazioni su un tema di Beethoven WoO ________ G. Sgambati da Fogli volanti op. 12 Romanza Idillio Marcia Vecchio Castello Combattimento Campane a festa B. Smetana Fogli d’album op. 2 Prélude Chanson Vivace Allegro commodo Moderato Andante ma non troppo C. Debussy Estampes Pagodes La Soirée dans Grenade Jardins sous la Pluie 6 DARIO BONUCCELLI (1985) si dedica al pianoforte dall'età di quattro anni, sotto la guida di Luciano Lanfranchi. Si è diplomato nel 2004, presso il Conservatorio “N.Paganini” di Genova, col massimo dei voti, lode e menzione d'onore. Nel 2008 ha conseguito il diploma del triennio di perfezionamento con Franco Scala, all'Accademia di Musica di Pinerolo, dove ha poi seguito il corso con Andrea Lucchesini e Pietro De Maria; con quest'ultimo ora frequenta il corso di perfezionamento alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha anche ottenuto il diploma di perfezionamento con Marcella Crudeli all'EPTA di Roma. Al Conservatorio Paganini di Genova sta frequentando il Biennio specialistico ad indirizzo Concertistico con Marco Vincenzi. Presente in moltissimi concorsi nazionali ed internazionali, raccoglie quarantadue primi premi, di cui venticinque assoluti, numerose borse di studio e riconoscimenti speciali. Ha iniziato giovanissimo a suonare in pubblico. Nel 1998, alla Villa Cilea di Varazze, ha tenuto il suo primo concerto solistico e quattordicenne ha debuttato come solista con l'Orchestra da Camera di Stato del Kazakistan, eseguendo il Concerto K 414 di Mozart con la direzione di Paolo Biancalana. Da allora ha tenuto oltre duecentocinquanta concerti, in Italia, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Olanda, Svezia, Germania, Svizzera, Estonia, Austria, Spagna, Inghilterra, Giappone; ha suonato in sale prestigiose (come il Teatro Bibiena di Mantova, la Wigmore Hall di Londra, il Palazzo Reale di Stoccolma, il Teatro Melisso di Spoleto, il Teatro Giordano di Foggia, il Museo Enescu di Bucarest,…), sia come solista che in varie formazioni da camera e come solista con orchestra (Orchestra Filarmonica di Kishinev, dir. Valentin Doni, “SBS Radio & Television Youth Orchestra" di Sidney, dir. Leonardo Quadrini, Orchestra Filarmonica Mihail Johra di Bacau, dir. Ovidiu Balan, Lilla Akademien Chamber Orchestra di Stoccolma, dir. Mark Tatlow, Kansai 21st Century Symphony Orchestra di Osaka, dir. Endo Hiroshi). Oltre che come solista, è molto attivo anche in ambito cameristico, in formazioni dal duo al quintetto, suonando anche con musicisti di fama internazionale, come Danilo Rossi, prima viola solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala. Suona stabilmente in duo con il violinista Vlad Maistorovici, con cui nel 2008 ha effettuato una tournèe in Svezia, Italia e Romania, con un programma dedicato a Eugéne Ysaÿe nel centocinquantesimo anniversario della nascita; a Bucarest il concerto è stato registrato dalla televisione nazionale rumena e ne è stato tratto un DVD. Con lo stesso Maistorovici, frequenta attualmente il corso di perfezionamento in musica da camera con Bruno Canino alla Scuola di Musica di Fiesole. Bonuccelli studia anche composizione (frequenta il IX corso presso il Conservatorio N.Paganini di Genova) e alcuni suoi lavori sono stati eseguiti in pubblico. Dario Bonuccelli Contemporaneamente agli studi musicali ha seguito il corso di Laurea in Lettere Moderne presso l'Università di Genova, conseguendo la laurea specialistica con 110 e lode, nel marzo di quest'anno. “...un sorprendente Dario Bonuccelli... il velluto di una presenza discreta eppure smagliante, solida senza ostentazione, sincera…Il ventiquattrenne ligure ha dimostrato classe d'altri tempi, fatta di felpata eleganza e di tenerissima dedizione…Applausi scroscianti…Miracoli della musica e di chi la sa fare…” (Elide Bergamaschi - La Voce di Mantova) “…Dario Bonuccelli è un fuoriclasse…con una tecnica solidissima e una musicalità eccezionale… il suono e la maturità sono sconcertanti…” (Emilia Giribaldi - La Nuova Provincia) “…nei concerti al “Nottara” e al Museo Enescu, il brillante, giovanissimo pianista italiano, Dario Bonuccelli, ha affascinato il pubblico…; ho apprezzato in modo particolare la nobiltà con cui ha penetrato la sonata di Mozart…L'interpretazione dei brani di Liszt e di Chopin è stata eccellente, come di un pianista dionisiaco…Di Dario si parlerà in futuro, di sicuro.” (Doru Popovici - Radio Cultural, Bucarest). 7 Giovedì 2 settembre Notti d’estate Elisabetta Isola, soprano Tiziana Canfori, pianoforte Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova Hector Berlioz Les nuits d'été (Théophile Gautier) Villanelle Le spectre de la rose Sur les lagunes Absence Au cimetière L'île inconnue ________ Camille Saint-Saëns Aimons-nous Maurice Ravel Là-bas, vers l'église Chanson des cueilleuses de lentisques Richard Strauss Die Nacht Max Reger Mariä Wiegenlied 8 Traduzioni dei testi (a cura di Tiziana Canfori) Villanella Quando verrà la nuova stagione, quando saranno sgvaniti i freddi, entrambi andremo, mia bella, a raccogliere i mughetti nei boschi. Sotto i nostri piedi si sgraneranno le perle che si vedono vibrare sulle foglie al mattino. Andremo ad ascoltare i merli fischiare; la primavera è arrivata, mia bella, è il mese benedetto degli amanti, e l’uccello, lucidando le piume, canta il suo richiamo sul bordo del nido. Oh, vieni allora su questa panca di muschio per parlare dei nostri felici amori e dimmi, con la tua voce così dolce, “per sempre”! Lontano, molto lontano, smarrendo i nostri passi, facendo fuggire il coniglio nascosto e il daino che, specchiandosi nell’acqua della sorgente, ammira i suoi grandi rami protesi... Poi a casa, felici, rilassati, con le mani intrecciate, ritorniamo portando delle fragoline di bosco. Lo spettro della rosa Solleva le palpebre chiuse, che sfiora un sogno virginale! Io sono lo spettro di una rosa che ieri tu portavi al ballo. Mi staccasti ancora imperlata dal pianto argentino dell’innaffiatoio, e in mezzo alla festa scintillante mi hai portato con te tutta la sera. O tu, che fosti causa della mia morte, tutte le notti il mio spettro di rosa verrà a danzare al tuo capezzale, senza che tu possa scacciarlo. Ma non temere, n on reclamo nè messa nè De profundis, questo leggero profumo è la mia anima e vengo dal paradiso. Il mio destino è stato degno di invidia e per avere sorte così bella più d’uno avrebbe dato la vita: perché è sul tuo seno che ho trovato la tomba, e sull’alabastro dove riposo un poeta scrisse con un bacio: “Qui giace una rosa che tutti i re invidieranno”. Sulle lagune La mia cara amica è morta, piangerò per sempre; nella tomba si porta via la mia anima e il mio amore. E’ ritornata in cielo, senza aspettarmi; l’angelo che la rapì non volle prendere anche me. Quanto è amaro il mio destino! Ah! solcare i mari senza più amore! Il corpo bianco è disteso nella tomba; come tutto nella natura mi sembra in lutto! La colomba abbandonata piange e pensa all’assente, la mia anima piange e avverte il suo dolore di essere senza compagno. Quanto è amaro il mio destino! Ah! solcare i mari senza più amore! Su di me si stende la notte immensa, come un lenzuolo. Io canto la mia canzone, che solo il cielo ascolta. Ah! come era bella e come l’amavo! Non amerò mai più una donna quanto lei... Quanto è amaro il mio destino! L’assenza Ritorna, ritorna mia amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore della mia vita è chiuso lontano dal tuo sorriso vermiglio. Fra i nostri cuori, quanta distanza! Quanto spazio fra i nostri baci! O sorte amara, o dolorosa assenza! o grandi desideri inappagati! Ritorna, ritorna mia amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore della mia vita è chiuso lontano dal tuo sorriso vermiglio. Da qui a laggiù, quante terre, quante città e contrade, quante valli e quante montagne, fino a sfinire le zampe dei cavalli! Ritorna, ritorna mia amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore della mia vita è chiuso lontano dal tuo sorriso vermiglio. Al cimitero Conoscete la bianca tomba che sfiora, con un suono lamentoso, l’ombra di un tasso? Sul tasso una pallida colomba, triste e sola al tramonto, canta il suo canto: un’ariaq morbosamente tenera, insieme affascinante e mortale, che fa male e intanto si vorrebbe ascoltare ancora; un’aria come il sospiro al cielo di un angelo innamorato. Si direbbe che l’anima risvegliata piange sotto terra all’unisono con la canzone, e si duole della sfortuna di essere stata dimenticata, tubando dolcemente. Sulle ali della musica si sente lentamente tornare un ricordo. Un’ombra, una forma angelica, passa in un raggio di luce incerta, con un velo bianco. Le Belle di notte dischiuse effondono il loro profumo sottile e dolce intorno a voi. E il fantasma dalla molle andatura mormora, tenendovi le braccia: “Tu ritornerai!”. Oh! mai più andrò vicino alla tomba, quando discende la sera col manto nero, ad ascoltare la pallida colomba cantare sulla cima del tasso il suo canto di dolore. 9 L’isola sconosciuta Dite, bella giovinetta, dove volete andare? La vela gonfia la sua ala, la brezza soffia! Il remo è d’avorio, la bandiera di seta marezzata, il timone d’oro fino; per zavorra ho un’arancia, per vela un’ala d’angelo, per mozzo un serafino. Dite, bella giovinetta, dove volete andare? La vela gonfia la sua ala, la brezza soffia! E’ forse nel Baltico? Nel Pacifico? Nell’isola di Giava? Oppure in Norvegia, per cogliere il fiore della neve, o il fiore di Angoska? Dite, dite, bella, dove volete andare? “Portatemi”, dice la bella, “alla sponda fedele, dove si ama per sempre!” Questa costa, mia cara, non la conosciamo tanto, nel paese degli amori. Amiamoci (Théodore de Banville) Amiamoci e dormiamo, senza pensare al resto del mondo! Né la tempesta del mare, né l’uragano dei monti peserà sulla tua testolina bionda, finché ci ameremo. Perché l’amore è più forte degli dei e della morte!. Il sole si spegnerà per lasciare più puro il bianco della tua carnagione, mentre il vento, che inclina la foresta fino a terra, passando non oserà giocare con i tuoi capelli, finché nasconderai la testa fra le mie braccia. E quando i nostri due cuori raggiungeranno le sfere della felicità, dove i gigli celesti sbocciano sotto il nostro pianto, allora, come due fiori, uniamo le nostre labbra piene d’amore e cerchiamo di annientare la morte in un bacio. Laggiù verso la chiesa (Michel Dimitri Calvocoressi) Laggiù verso la chiesa, verso la chiesa Ayio Sidéro, la chiesa, o Vergine Santa, la chiesa Ayio Costanndino, si sono riuniti, raccolti in numero infinito, o Vergine Santa, i più coraggiosi del mondo. Canzone delle raccoglitrici di lentisco (Michel Dimitri Calvocoressi) O gioia della mia anima, gioia del mio cuore, tesoro che mi è tanto caro; gioia dell’anima e del cuore, tu che amo ardentemente, sei più bello di un angelo. Quando tu appari, angelo così dolce, davanti ai nostri occhi, come un bell’angelo biondo sotto il sole luminoso, ahimé! tutti i nostri cuori sospirano! La notte (Hermann von Gilm) Dal bosco viene la notte,dagli alberi si insinua lieve, si guarda intorno intorno - ora stai all'erta! Tutte le luci di questo mondo, tutti i fiori, tutti i colori spegne, e ruba i covoni dal campo. Porta via tutto ciò che è bello, l'argento dal fiume, porta via dalla cupola del duomo l'oro. Depredato sta il cespuglio, stringiti più vicina, cuore a cuore, ah, la notte mi spaventa; può rubarmi anche te. Ninna nanna Maria siede nel roseto e culla il suo bimbo Gesù; tra le foglie soffia leggero il vento tiepido dell’estate. Ai suoi piedi canta un uccellino variopinto: dormi, bambino, dormi, dolce creatura! Il tuo sorriso è dolce, più dolce del tuo sonno, appoggia la tua testolina stanca sul petto della mamma! Dormi, grazioso bimbo, dormi! 10 ELISABETTA ISOLA e' nata a Genova 26 anni fa, e attualmente frequenta l'ultimo anno del Triennio di I Livello presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha studiato con Carmen Vilalta e Gloria Scalchi. Ha fatto parte del Coro Lirico Panatero di Alessandria che allestisce opere in molte città piemontesi. Ha partecipato a diversi allestimenti di opere quali I Normanni a Salerno di Temistocle Marzano a Salerno; L'Impresario Teatrale di Mozart al Teatro della Tosse di Genova; il Requiem di Mozart a Losanna. Numerosi i concerti cameristici a cui ha preso parte: Ottocento in Salotto, presso la Galleria d'Arte Moderna di Nervi; un concerto presso la Radio Vaticana a Roma, e a varie Accademie Mozartiane organizzate dal Conservatorio Paganini. Presso il Museo d'arte Orientale Edoardo Chiossone e il Conservatorio di Alessandria, ha presentato la Bachiana Brasileira n.5 per otto violoncelli e voce solista di Heitor Villa Lobos, sotto la guida del maestro Nevio Zanardi. Fra le sue esperienze, molta attenzione è dedicata alla musica da camera, particolarmente tedesca, francese e spagnola, eseguendo una serie di concerti presso i Palazzi Patrizi genovesi. Ha inoltre affrontato il repertorio contemporaneo interpretando il brano La Fabbrica Illuminata di Luigi Nono per voce e nastro magnetico. Partecipa spesso agli Incontri Musicali, rassegna del Comune di Bonassola (SP), esibendosi in concerti che variano dal genere lirico al barocco, grazie alla versatilità della sua voce. Ha successivamente collaborato alla definizione di un progetto sulla musica delle opere teatrali di Bertolt Brecht con il “Puzzle Ensemble”: questo spettacolo di natura itinerante (col titolo di Brecht ed i suoi musicisti), dopo il suo debutto viene eseguito periodicamente in varie città italiane. E' in fase di definizione un ciclo di concerti dell'Ensemble nelle regioni del Nord Est d'Italia, nella stagione invernale del 2010. Ha partecipato inoltre a due concerti in Russia: il primo nel quadro dei festeggiamenti per la fondazione della città di Mosca all'interno di uno scambio culturale nato fra la capitale russa, e il Comune di Genova. Il secondo nuovamente nella città Russa di Ekaterinburg, con la stessa finalità. Attualmente attende la definizione di un programma per due concerti, rispettivamente in Croazia e Canada. Il 20 dicembre 2008, nell'ambito della collaborazione tra Conservatorio Paganini e Teatro Carlo Felice di Genova, si esibisce nel ruolo di Nicholas, nell'opera Les Enfants à Bethlehem di Gabriel Piernè. 11 Venerdì 3 settembre ore 21.00 Luigi Tasso Dalla carta al... cartone La storia della carta, la sua produzione, i problemi di oggi e i suoi usi, fino al cartone animato. Con la collaborazione di Assocarta sarà presente nella persona del Dr. Massimo Ramunni, ospite della serata. Sarà inoltre distribuito materiale informativo e piccole sorprese. 12 Luigi Tasso Nasce a Genova nel 1948, e lì studia per laurearsi velocemente in ingegneria elettronica nel 1972. Comincia poi la sua carriera lavorativa, e dal 1974 si occupa di automazione del processo cartario. Entra così in contatto con questo mondo, di cui acquisisce grande esperienza in Italia e fuori, soprattutto nell’Europa dell’Ovest. Viaggia molto, e la sua esperienza si accresce della conoscenza dettagliata degli aeroporti europei e delle loro logistiche. Nel 1992, quando i tassisti dell’aeroporto di Genova, all’arrivo dai suoi viaggi, cominciano a chiedergli “Allora, la porto a casa?” senza chiedergli l’indirizzo, capisce che è il momento di tornare in Italia. Fortunatamente questo coincide con l’interesse della società per cui lavora, e ne fonda la filiale italiana a Genova, sempre nel settore dell’automazione del processo cartario. Ne dirige quindi la crescita fino alla pensione. Continua poi a lavorare part-time nel settore: oggi si occupa di soluzioni innovative per la gestione della produzione cartaria. Spirito eclettico, Luigi si diletta anche di attività artistiche extra lavoro. Ogni tanto scrive qualcosa (brevi racconti, limerick, filastrocche); ultimamente si sta dedicando ai cartoni animati. Luigi frequenta assiduamente Bonassola dal 1980, e vi passa buona parte delle sue sudate vacanze. Sulla scia delle attività di sua figlia Ilaria, partecipa spesso alle iniziative della “Lente”, di cui condivide lo spirito giocoso. Molto tempo fa, in Tunisia, un indovino gli predisse gran successo artistico per gli anni della maturità. Adesso è in attesa. 13 Sabato 4 settembre Incontro pomeridiano ore 17.00 Mario e Luigi Tasso La porta animata, storia di un “cartone” e della sua realizzazione. L’animazione, fra arte e grafica, fra carta e computer. Mario Tasso Già assistente in corsi universitari di Storia dell'Architettura, Restauro e Composizione architettonica nelle Facoltà di Architettura di Firenze e Genova, l'Architetto Mario Tasso ha collaborato negli anni '70 e '80 come disegnatoreprogettista con i più importanti studi genovesi di architettura. Dirigente del Comune di Genova, si è poi occupato dal 1982 al 2007 dell'immagine della città, valutando gli aspetti estetico-paesistici dei progetti pubblici e privati presentati per l'approvazione in Commissione Edilizia. Per 25 anni ha curato le coloriture delle facciate degli edifici cittadini tra cui quelle non monumentali di Via San Lorenzo, per il G8 del 2001, la cui esperienza è stata pubblicizzata da giornali, riviste nazionali e internazionali e interviste televisive. Da sempre affascinato dalle tecniche artistiche, dal mondo dei suoni e della musica e dall'animazione di immagini, l'architetto Mario Tasso si dedica da più di tre anni alle passioni che durante la vita lavorativa non hanno potuto trovare sufficiente spazio. Ha prodotto vari audiovisivi in cui ha cercato di valorizzare alcune esperienze della propria attività lavorativa e presentati in convegni nazionali e internazionali e in conferenze all'Università di Genova e all'Ordine degli Architetti su argomenti quali: le coloriture delle facciate di Via San Lorenzo in occasione del G8, le vicende del “waterfront” storico genovese dal dopoguerra al 2004, Boccadasse come mondo di forme suoni e colori che hanno accompagnato tanta emigrazione verso l'Argentina. Nel 2009 ha prodotto anche un audiovisivo a supporto di un'iniziativa missionaria nel Burundi affiancando l'attività di uno studio di architettura genovese. Da una propria esperienza sul suono del vento al Porto Antico di Genova ha tratto spunto per un audiovisivo depositato alla SIAE nel 2008 e per uno studio pubblicato nel 2009 su una rivista specializzata (Bioarchitettura n. 55). L'audiovisivo, apprezzato anche da Renzo Piano, è stato presentato in più conferenze tra cui anche al Conservatorio di musica Nicolò Paganini di Genova durante la “notte bianca” del 21 giugno 2009. Nello stesso anno ha partecipato ad un corso di cartoni animati tenuto da Loris Gualdi e Marina La Torre presso il Museo Internazionale Luzzati di Genova, contribuendo con le scenografie e diverse animazioni alla produzione del cartoon “La porta animata”, visibile su Youtube all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=PqWyIV-hiSw 14 Sabato 4 settembre ore 21.00 Concerto Masis Shahbazians, violoncello Matteo Provendola, pianoforte Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova L. Boccherini Sonata n.7 in Do maggiore H. W. Henze 5 brani da Serenade: Adagio rubato Un poco allegretto Pastorale Allegro marciale Tango J. Ibert Ghirlanzana S. Rachmaninov Preludio op. 23 n. 4 F. Chopin Notturno op. 62 n. 2 M. Ravel Da Le Tombeau de Couperin: Toccata _______ L. v. Beethoven Sonata n. 3 op. 69 Allegro ma non tanto Scherzo Adagio - Allegro A. Glazunov Chant du Ménestrel op. 71 A. Shahbazians Al Alour 15 Masis Shahbazians è nato a Padova nel 1993. Nel 2003 studia pianoforte seguito dal Maestro Gianfranco Carlascio. Nel 2004 inizia gli studi di Violoncello presso la classe del Maestro Nevio Zanardi al Conservatorio N. Paganini di Genova, fino a compimento del quinto anno. Tiene concerti come solista ed è stato membro di formazioni di musica da camera come i quartetti " Juvenilia Januensis " e " Zanardi ". Ha partecipato a vari concorsi tra cui: Concorso " Premio Rrok Jakas 2006 " (primo premio) - Concorso " Incontri sul Palcoscenico 2007 Esta " (primo premio) - Concorso di Interpretazione musicale " Cogoleto 2008 " (secondo premio) - Concorso " Incontri sul Palcoscenico 2006 Esta " (secondo premio) Concorso " Incontri sul Palcoscenico 2005 Esta " (terzo premio). Attualmente frequenta il corso di Violoncello del Maestro Francesco Galligioni al Conservatorio Paganini di Genova. Matteo Provendola è nato a Genova nel 1993. Studente ai corsi di Pianoforte e Composizione Frequenta presso l'ottavo il Conservatorio Musicale Niccolò Paganini di Genova. anno di Pianoforte con il Maestro Melchiorre Pasquero e il quarto anno di Composizione con il Maestro Carlo Galante. 16 Domenica 5 settembre Incontro pomeridiano ore 17.00 Le carte della poetessa Antonia Pozzi: un enigma da ricostruire Con Graziella Bernabò e Gabriele Scaramuzza La poetessa milanese Antonia Pozzi (1912-1938) è una delle figure femminili più interessanti della nostra letteratura, oggi al centro di studi critici approfonditi ed appassionati. La sua opera poetica, di notevole valore, si intreccia con il vivace ambiente letterario di quegli anni, con la storia italiana che precede la seconda guerra mondiale e con gli elementi di una vita personale agiata quanto tormentata, conclusa tragicamente. La Pozzi è inoltre uno straordinario caso di “carte tradite”: proprio l’originalità del suo modo di sentire e di scrivere, in un tempo dominato da tendenze conservatrici, ha esposto i suoi scritti ad interpretazioni fuorvianti ed a vere e proprie censure. Un caso intricato ed affascinante in cui, se la carta “canta”... bisogna ancora trovarle l’intonazione più giusta ed autentica. Graziella Bernabò, dopo la laurea in Lettere si è perfezionata in Letteratura italiana presso l’Istituto di Filologia Moderna dell’Università degli Studi di Milano. Insegnante di scuola media superiore, si occupa da tempo di letteratura contemporanea italiana e straniera. Suoi saggi e articoli sono apparsi su “Acme”, “Studi Novecenteschi”, “Italianistica”, “Confini”, “Uomini e libri”, “Materiali di Estetica”, “Quaderni di Via Dogana”. Ha pubblicato Invito alla lettura di Landolfi, Milano, Mursia, 1978 e Come leggere “La Storia” di Elsa Morante, Milano, Mursia, 1991. Nel 2004 è uscita la sua biografia di Antonia Pozzi: Per troppa vita che ho nel sangue, Milano Viennepierre. Da alcuni anni si interessa prevalentemente di scrittura femminile. 17 Domenica 5 settembre ore 21 “Cara Madre… Caro Figlio” Carteggio tra Giuseppe Mazzini e sua madre Maria Drago tra parole e musica a cura di Fabrizio Matteini con Fabrizio Matteini voce recitante Tiziana Canfori pianoforte Dalla raccolta epistolare tra Giuseppe Mazzini e la madre Maria Drago Mazzini (nel periodo 1834-1839) è possibile ricostruire il loro rapporto intenso d'affetto e di profonda ispirazione reciproca. Dagli anni dell'esilio in Svizzera e in Inghilterra, il giovane Mazzini condivide con la madre i suoi ideali politici, i progetti ma anche i suoi intimi pensieri e la quotidianità della vita da esule politico. Maria Drago è una delle prime figure e tra le più significative delle “madri risorgimentali”, che insieme a Eleonora Ruffini e ad Adelaide Cairoli, fu tra le rappresentanti di un rapporto madre-figlio totalizzante e romantico, in cui la figura paterna rimane in disparte e la madre dell'eroe risorgimentale diventa protagonista e parte attiva nelle imprese storiche del figlio, fino a incarnare, inconsapevolmente, più avanti nel tempo, l'ideale patriottico della “madre italiana”. 18 Fabrizio Matteini Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 1998. Ha lavorato in teatro, cinema e televisione. Come attore è stato diretto da M. Sciaccaluga, P. Greenaway, V. Binasco, J. L. Martinelli, A. Liberovici, E. De Capitani, F. Bruni, R. Carpentieri, L. Sicignano, A. L. Messeri, A. Taddei, F. Montecchi, G. Scaramuzzino, M. Avogadro, D. Ardini, J. Ferrini, S. Baldacci, M. Meshulam, M. Conti, K. Pipino. Ha realizzato la regia di diversi spettacoli, tra cui “Il peso delle donne” di G. Schelotto con A. Haber, P. Pitagora, C. Spaak. Altre regie: “Deacedence Lounge” di A. Hellman, “Grasse Matinée” di R. De Obaldia, con cui ha vinto il premio Teatro de Linutile di Padova. 'E docente di recitazione e ha insegnato all'università IUAV di Venezia. Laureato all'univ. di Genova in Drammaturgia Antica con 110 e lode. Ha vinto il premio Hystrio alla vocazione nel 2004. Dal 2008 è direttore artistico della wb tv presso la GGallery di Genova. Nel 2009 ha fondato ed è condirettore della Tam Tam Teatro insieme a Viviana Mattei. Insegnante di recitazione presso il CFA di Luca Bizzarri a Genova. 19 Lunedì 6 settembre Incontro pomeridiano ore 17.00 Agostino Vinzoni La carta storica. Documenti d’archivio e carte geografiche. Agostino Vinzoni, di professione ingegnere, è discendente del famoso cartografo settecentesco Matteo Vinzoni. Da diversi anni, ripercorrendo la storia della sua famiglia, ha avviato appassionati studi storici sui documenti dell’Archivio di Stato di Genova; nel suo lavoro ha ritrovato e riordinato splendide carte geografiche ed ha anche rintracciato documenti molto importanti della vita di Bonassola, particolarmente nel XVI e XVII secolo. Una passione viva, che unisce precisione e curiosità all’affetto per un luogo amato; un tuffo nelle preziose carte di uno degli archivi italiani più ricchi, in cui la ricerca storica è vera “navigazione”. Attraverso il suo lavoro, la storia bonassolese assume particolare vivacità, soprattutto per la capacità di utilizzare mezzi digitali nell’acquisizione e riproduzione dei documenti. Anche le splendide carte georgafiche di Matteo possono essere ingrandite e percorse nei particolari, comprese le decorazioni e le piccole figure che il cartografo inseriva con vera mano d’artista in un lavoro tecnico di grandissima modernità per i suoi tempi. 20 Lunedì 6 settembre ore 21.00 Concerto presso la Chiesa di San Giorgio Servizio pullman di andata e ritorno gratuito dalle ore 20 (informazioni presso la Pro Loco) Água e Vinho Duo Roberto Rozado, Francesca Ghilione chitarra Egberto Gismonti (1947) Água e Vinho Maximo Diego Pujol (1957) Tango, Milonga y Final Tango de Abril Milonga de Junio Final Feliz Fernando Sor (1778 – 1839) Duo N. 1 Op. 55 in La Maggiore Gabriel Fauré (1845 – 1924) Sicilienne Dimitri Fampas (1922 – 1996) Ballos Marlos Nobre (1939) Ciclo Nordestino Op. 5 Samba Matuto Cantiga É Lamp Alberto Ginastera (1916 – 1983) Milonga Radamés Gnattali (1906 – 1988) Suite Retratos Ernesto Nazareth Tocata em Ritmo de Samba Maximo Diego Pujol Tres Piezas de Otoño Arbolado Sombrio Avenida Centenario 21 Nel 2008, nel prestigioso Auditorium Fernando Sabino dell’Università Federale di Viçosa, in Brasile, si è tenuto un importante concerto di due giovani chitarristi: il brasiliano Roberto Rozado e l’italiana Francesca Ghilione. Da questo decisivo incontro nasce il Duo Rozado Ghilione. In una raffinata ricerca volta all’originalità, il Duo si è confrontato con un repertorio unico e poco diffuso che mira a valorizzare compositori del XX secolo di eccezionale talento, tra cui spiccano i nomi di Maximo Diego Pujol, Alberto Ginastera, Dimitri Fampas, Marlos Nobre, Egberto Gismonti, Radamés Gnattali e Gabriel Fauré. Roberto e Francesca hanno anche realizzato un nuovo e particolare repertorio trascrivendo e arrangiando alcuni brani per chitarra a quattro mani, conferendo un’impronta ancora più personale alle proprie performances ed ottenendo un forte impatto sul pubblico. Dopo due anni di ricerca e attività artistica nasce il primo album Água e Vinho in cui Roberto Rozado e Francesca Ghilione ricordano la splendida musica di Egberto Gismonti eseguita la prima volta nel 2008, musica che racconta l’inizio del Duo e che rappresenta il loro primo lavoro discografico. 22 Francesca Ghilione, nata a Savona nel 1982, si è diplomata appena diciottenne con il massimo dei voti e ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in chitarra ad Indirizzo Interpretativo-Compositivo presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova, con la votazione di 110 e lode presentando una tesi ed un concerto dedicati ai chitarristi dell’epoca romantica. Ha ottenuto primi premi e riconoscimenti in vari Concorsi nazionali e internazionali. Nel 2001 ha partecipato alla V Rassegna Musicale “Migliori Diplomati d’Italia”, risultando la migliore chitarrista italiana diplomata del 2000. Si è perfezionata in Svizzera e presso la prestigiosa Accademia Chitarristica “Francisco Tarrega” di Pordenone. Si è esibita, sia come solista sia in formazioni da camera, in Italia, Svizzera, Germania, Grecia, Francia, Inghilterra, Israele, Spagna e Brasile. Nel 2007 ha inciso l’album “Alma-Impresíones argentinas para guitarra”, che ha ottenuto vivissimi apprezzamenti da parte di Roberto Chavero, Presidente della “Fundación Atahualpa Yupanqui” in Argentina ed è stato recentemente diffuso presso emittenti radiofoniche in Argentina, Brasile e Grecia . Suona stabilmente in Duo con il chitarrista brasiliano Roberto Rozado con cui ha intrapreso un lavoro di ricerca sul repertorio di questa formazione, sviluppando anche lo studio per la trascrizione e l’arrangiamento di un nuovo e particolare repertorio per “chitarra a 4 mani”. Ha suonato in diretta radiofonica per la Radio Svizzera Italiana, per la Radio Nacional de Brasilia e per alcune emittenti televisive brasiliane (Minas Gerais, São Paulo) presentando il suo album “Alma” e il suo lavoro di ricerca sulla musica sudamericana. Nell' agosto 2008 è stata invitata personalmente a Rio de Janeiro dal grande compositore di Choro Brasiliano Carlos Henrique Machado per partecipare come solista all'incisione di alcune musiche dell' album “Força Bruta”. Suona una chitarra Enrico Bottelli del 2005. Roberto Rozado nato nel 1985 a Rio de Janeiro, in Brasile, ha incominciato lo studio della chitarra classica nel 2000 sotto la guida del maestro e liutaio Jorge Raphael. Dal 2002 al 2004 ha partecipato al 13º, 14°, e 15° Festival Internacional de Música Colonial Brasileira e Música Antiga di Juiz de Fora (Brasile). Nel 2003 ha partecipato al 25º Curso Internacional de Verão de Brasília. Nello stesso anno ha preso parte della Ottava e Nona Edizione del Festival Nacional de Violão de Guaratinguetá “Dilermando Reis” suonando pubblicamente in presenza dei grandi Maestri della chitarra brasiliana. Da diversi anni svolge attività didattica e concertistica, come solista e in formazioni da camera, e ha tenuto, in qualità di docente, molti corsi di chitarra classica organizzati con il patrocinio dell’Università Federale di Viçosa in Brasile. Si è esibito in veste solistica presso numerose città brasiliane (Juiz de Fora, Leopoldina, Ouro Preto, São Paulo, Brasília, Rio de Janeiro, Viçosa e Ponte Nova) e in Italia all’Antico Teatro Sacco di Savona, alla Pinacoteca Civica di Savona, a Sanremo e in diverse città del Piemonte. Suona stabilmente in Duo con la chitarrista italiana Francesca Ghilione con cui ha intrapreso un lavoro di ricerca sul repertorio di questa formazione, sviluppando anche lo studio per la trascrizione e l’arrangiamento di un nuovo e particolare repertorio per “chitarra a 4 mani” realizzando nel 2010 l’album Água e Vinho. Nel 2009 ha concluso il Corso Superiore di Laurea presso la Facoltà di Musica dell’Università Federale di Ouro Preto (Minas Gerais, Brasile) presentando una tesi dal titolo “Introduzione alla chitarra classica”. Suona una chitarra Antonino Scandurra del 2002. 23 Martedì 7 settembre La carta e la fantasia dei bambini: Carta, Cartoon ed effetti speciali a cura di Loris Gualdi e Marina La Torre L'intento primario del laboratorio “Carta, Cartoon ed effetti speciali” è quello di definire un punto di incontro tra il mondo della carta e quello del cartoon, approdando poi alle nuove tecnologie di sviluppo, per riuscire a comprendere come esista l'essenzialità del foglio, che ancora oggi supera ciò che si crede realizzato completamente al computer…senza la carta tutto sarebbe molto più difficile! I laboratori rappresentano un semplice modo per avvicinarsi cartone animato e dell'animazione dit al mondo del tout cour. La fase Carta-Cartoon, pur essendo adattabile ad un target adulto, possiede come utenza ideale la fascia dai 3 ai 14 anni, mentre il Pixillation Lab & Stop Motion, essendo leggermente più complesso nella sua ossatura portante, è più adeguato ad un range d'età 15-99. 24 Programma Ore 17.00 Laboratorio Carta-Cartoon Durante il primo laboratorio saranno prese in considerazione le varie fasi del Cartone animato. Attraverso brevi e semplici giochi, si definiranno le fasi di pre produzione, produzione e post produzione, per poi approdare a esercitazioni pratiche come la realizzazione del cartone animato più piccolo del mondo e del Taumatropio. Ore 18.00 Pixillation & Stop Motion Lab Il cinema d'animazione non è solo Cartoni animati; infatti con il Pixillation & Stop Motion Lab diamo uno sguardo alle nuove tecnologie attraverso una fase introduttiva e formativa propedeutica all'esercitazione portante dell'incontro: Animare un origami. Se le tempistiche e le modalità di esecuzione lo permetteranno si cercherà di dare uno sguardo all'animazione su green screen, in maniera da fondere l'animazione a overlay fx. Ore 21.00 Carta, Cartoon ed effetti special Dopo un breve excursus storico sulle diversificate tecniche dell'animazione si definirà l'essenzialità della carta, materia prima del cartone animato, facendo leva in maniera particolare sull'arte del decoupage, resa famose dal maestro Emanuele Luzzati. Saranno visionati alcuni estratti di opere filmiche al di fuori del normale circuito commerciale, oltre estratti di opere laboratoriali. Dal Cartoon comunemente detto, si passerà all'uso diversificato del materiale cartaceo per la realizzazione di semplici micro episodi di pixillation, che alcuni partecipanti potranno provare in diretta. Ore 21.00 Presentazione ed introduzione Ore 21.30 Presentazione di opere filmiche d'autore e filmati laboratori ali Ore 22.00 Laboratori imprò Ore 23.00 Chiusura 25 Mercoledì 8 settembre Incontro pomeridiano ore 17.00 Laboratorio Creativo Savchenko: Prima del disegno, facciamo la carta... Denis, Jnna e Bogdan Savchenko non hanno forse bisogno di presentazioni, qui a Bonassola. Da anni sono anima del Laboratorio Creativo, che si materializza in paese con i suoi materiali particolari e i suoi colori, coinvolgendo i bambini (ma anche gli adulti) in esperienze artistiche di grande vivacità, dagli esiti sorprendenti. Il tema del loro laboratorio cambia sempre, così come la materia utilizzata: carta, matite, mosaico, gesso, tempera, metallo, stoffa e ultimamente soprattutto ceramica. Nel mese di agosto, in soli due giorni, i bambini del laboratorio hanno dato vita a una grande pittura, che riveste i pannelli di Piazza Centocroci, e ad una mostra con disegni e sculture. Per i nostri Incontri, Denis ripeterà un’esperienza fortunata già messa in pratica qualche anno fa: i bambini impareranno a costruire il loro foglio di carta, prima di utlilizzarlo per il disegno. Il supporto diventa così parte integrante e insostituibile dell’opera dei piccoli artisti. Denis e Jnna sono diplomati all’Accademia di Kiev in pittura monumentale. Denis ha conseguito anche il Diploma di secondo livello dell’Accademia Ligustica di Genova ed è ora impegnato in una serie di grandi affreschi. Jnna è ceramista e soprattutto ha avviato una brillante carriera di cantante, dopo gli studi nel suo paese e il diploma presso il Conservatorio di Genova. Bogdan (12 anni) ha sempre partecipato attivamente al lavoro dei genitori e respira aria intrisa di arte. E’ anche un giovane studente del Conservatorio Paganini, iscritto nella classe di flauto della prof. Mara Luzzatto. Il Laboratorio dei Savchenko nasce nell’ambiente artistico di Kiev e porta oggi a Genova e a Bonassola l’esperienza maturata in quasi vent’anni di intensa sperimentazione con bambini di ogni età e cultura. I lavori del pomeriggio verranno presentati alla fine del concerto serale: i curatori del Laboratorio saranno presenti per parlare con noi dei materiali dell’arte proposti ai bambini, a cominciare, naturalmente, dalla carta... 26 Mercoledì 8 settembre ore 21.00 Concerto Luca Tarantino - oboe Tiziana Canfori - pianoforte Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova Robert Schumann Tre Romanze op. 94 Nicht schnell Einfach, innig Nicht schnell Amilcare Ponchielli Capriccio per oboe e pianoforte Benjamin Britten Two Insect Pieces (1935) The Grasshopper The Wasp 27 Luca Tarantino è nato a Genova, il 5 Aprile 1991. Ha iniziato giovanissimo le sue esperienze musicale, partecipando alle attività corali de “i Polifonici di Genova”, diretti dal M° Fabio Macelloni, con i quali ha preso parte a numerose opere e concerti in diversi teatri italiani. All'età di otto anni, inizia lo studio del pianoforte, con la Prof.ssa Tiziana Canfori, per poi passare all'oboe all'età di 10 anni, al Conservatorio Niccolò Paganini, sotto la guida del M° G.E. Cortese. Dal 2000 è entrato a far parte dell'orchestra di fiati e percussioni “Filarmonica Sestrese”, in qualità di primo oboe e corno inglese, con la quale ha partecipato a numerose manifestazione, concorsi e concerti in Italia e all'estero, come Germania, Belgio, Russia e Spagna. Attualmente è inoltre insegnante di Oboe nella scuola di musica della Filarmonica Sestrese. Nel corso di questi anni ha collaborato con numerose orchestre, quali: Orchestra Giovanile Ligure, Orchestra Belvedere, Conte Big Band Orchestra, Orchestra Accademie Musiche Genuensis, Orchestra Regionale Ligure, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra da Camera Genovese e nel 2008 ha partecipato in qualità di primo oboe all'Euro Med Youth Orchestra, un'orchestra formata da giovani musicisti europei e mediorientali, con sede in Siria, per i festeggiamenti di Damasco, capitale Mondiale della cultura 2008. Dal 2005 ha iniziato a perfezionare lo studio dello strumento con il M° Francesco Di Rosa, (primo oboe solista dell'Accademia Nazionale Santa Cecilia, in precedenza ha ricoperto lo stesso ruolo nell'orchestra del Teatro alla Scala e nell'omonima Filarmonica). Di recente ha partecipato alla manifestazione Musica Riva Festival, durante la quale ha preso parte ad una Masterclass con il M° Fabien Thouand, primo oboe solista del Teatro alla Scala. Inoltre fa parte di un trio d'ance“bNoLcY trio”, di cui è fondatore, con Yoshua e Niki Fortunato, con il quale si è esibito in varie manifestazioni in Italia e all'estero. E' anche membro di un Ottetto di Fiati di recente formazione “Il Nuovo Ottetto Genovese”. Nel giugno scorso ha completato gli esami del triennio accademico di primo livello al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova. 28 Giovedì 9 settembre Incontro pomeridiano ore 17.00 Renato Dicati Dagli atlanti del cielo (tre dimensioni su un foglio...) alla carta-valore Presentazione del libro La storia dell’astronomia raccontata dai francobolli Renato Dicati è uno dei più antichi collaboratori della “Lente” e degli Incontri Musicali. Laureato in astrofisica, è stato anima di alcune memorabili notti di osservazione del cielo, e soprattutto ha ideato e curato per due volte la “Settimana dell’Astronomia”, organizzata a Sant’Erasmo con bellissimo materiale, ospiti e persino l’annullo postale. Renato riesce infatti a collegare la sua cultura scientifica e la sua dote di divulgatore (coltivata in una lunga carriera in IBM) con una grande passione per il collezionismo di libri e soprattutto di francobolli. Il suo intervento ci metterà quindi in contatto con due aspetti diversi della carta: potrà parlarci degli atlanti del cielo e dei pianeti (come rappresentare lo spazio profondo in due dimensioni?) e potrà parlarci della carta-valore, quella di banconote e francobolli. Due storie che si intrecciano, forse a sorpresa, e che trovano un punto d’incontro nelle pubblicazioni di Dicati, come la recentissima Storia dell’astronomia raccontata dai francobolli (ed. Aracne). 29 Giovedì 9 settembre ore 21.00 Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre La vita e la musica di una donna straordinaria nella Milano del Settecento in un libro e un CD ricchi di inediti. Con le autrici Barbara Petrucci e Pinuccia Carrer Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre (ed. San Marco dei Giustiniani, Genova) è un volume appena uscito e arricchito da un CD che vede al cembalo e all’orgeno Barbara Petrucci e Luisella Ginanni. Il libro rappresenta la prima biografia completa della compositrice Teresa Agnesi (1720 - 1795), sorella minore della matematica Gaetana, con cui condivide la cultura più illuminata della Milano settecentesca. Nel corso della serata avremo modo di parlare della sua figura di musicista e di intellettuale e di ascoltare la sua musica. Insieme a Pinuccia Carrer, avremo la gioia di ritrovare fra noi Barbara Petrucci, che negli anni passati è stata più volte ospite degli Incontri conquistando la fiducia e l’affetto del nostro pubblico. 30 Musicali, Venerdì 10 settembre Riccardo Dapelo Musica e Nuove Tecnologie Dal segno al suono. Aspetti della scrittura in relazione alla creazione sonora Appunti per una semiografia musicale In collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova Il Conservatorio Paganini di Genova possiede una sezione dedicata alla composizione musicale attraverso l’elettronica: ne sono anima Roberto Doati, docente di Musica e Nuove Tecnologie, e Riccardo Dapelo. Si tratta di musica che esce quindi dal computer e non da strumenti tradizionali. Questo non toglie che gli strumenti “antichi” siano comunque presenti nel lavoro di dipartimento, spesso interpretati in modo nuovo o “trasfigurati”. L’estrema modernità delle macchine del laboratorio e il particolare linguaggio di questa musica farebbe pensare a un taglio netto con la prassi antica, e soprattutto con la carta... ma non è detto che sia così. Attraverso esempi, partiture e materiale sonoro, Riccardo Dapelo ci guiderà in questo mondo in cui l’arte sposa le tecnologie più avanzate. 31 Riccardo Dapelo Nato a Genova nel 1962, dopo la maturità classica si è diplomato in Pianoforte ed in Composizione. Ha frequentato i corsi di Composizione di G. Manzoni alla Scuola di Musica di Fiesole e di Musica Elettronica di A. Vidolin al Conservatorio di Venezia, diplomandosi con lode. Sue composizioni sono eseguite in Italia ed all'estero (Germania, Olanda, Grecia, Francia, Svezia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Cuba, Brasile, Argentina, Stati Uniti) e trasmesse per radio e televisione (Italia, Olanda, Germania). Vincitore nel '94 del primo premio assoluto al concorso internazionale "Brandenburgische Sommerkonzerte" di Berlino, è stato selezionato anche nei Concorsi internazionali "Porrino" di Cagliari, " L. Russolo (Varese)", e nel concorso di Musica Elettroacustica di Bourges. I suoi lavori sono orientati sia sull'interazione tra strumenti ed elaborazione elettronica dal vivo sia sulla ricerca di tecnologie e forme di inte(g)razione di diversi mezzi espressivi (danza, video arte, teatro). Dal 1995 fa parte dello staff esterno di INFOMUS-LAB del DIST dell'Università di Genova. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni sul trattamento, la sintesi e l'analisi della voce umana, sullo sviluppo musicale di emozioni artificiali, sulla spazializzazione, sulla musica elettronica e sulla filosofia dell'arte. Dal 1999 collabora con lo scultore Pinuccio Sciola in progetti internazionali di installazioni d'arte interattive, in varie situazioni espositive (Torino, Frankfurt, L'Habana, Hannover Expo 2000). Realizza anche installazioni sonore permanenti per spazi museali ed espositivi (tra le più significative, in collaborazione con l'Infomus Lab del DIST): o Città dei bambini (Porto Antico -Genova), Giochi musicali interattivi permanenti. o Acquario di Genova, Sound design ed installazione. o Padiglione del Mare, Genova, Sound design ed installazione sonora interattiva. o Museo del Mare(2004), Genova, Sound design ed installazione sonora interattiva. o MetaMorfologieMusicali : un ambiente di composizione elettroacustica, (con la scuola di MNT del Conservatorio di Genova ) Genova, Festival Della Scienza 2008 o Installazione sonora sulla scultura “Paganini” di Carlo Mo, Genova, Teatro Carlo Felice, inaugurazione stagione sinfonica 2009 Nel 2010, per il ventennale della morte di G. Caproni, ha realizzato per la Provincia di Genova una installazione sonora permanente nell'Ascensore di Castelletto (Genova, Luglio-Dicembre 2010) ed ha in preparazione (fine 2010) un lavoro di teatro musicale elettronico su testi del poeta. Si occupa di interazione tra gesto, suono e immagini tramite tecnologie interattive ed ha iniziato dal 2001 una serie di lavori che contengono immagini sintetizzate digitalmente. Ha inciso diversi lavori su CD (SAM records, Rivo Alto, Ars Publica) e le sue composizioni sono edite da Ars Publica. Svolge una intensa attività seminariale in Conservatori ed altre Istituzioni incentrata sull'applicazione di nuove tecnologie alla creazione artistica e sulla filosofia dell'arte. Dal 2007 insegna di Composizione al Conservatorio di Genova e partecipa alla docenza nel corso di Musica e Nuove Tecnologie. E' vicepresidente dell'AIMI (Associazione Informatica Musicale Italiana) e rappresentante AIMI presso il G.A.T.M.(gruppo Analisi e Teoria Musicale). 32 Sabato 11 settembre ore 21.00 Concerto Mirella Di Vita - soprano Jessica Bozzo - clarinetto Tiziana Canfori - pianoforte Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova Louis Spohr Sechs deutsche Lieder op. 103 per soprano, clarinetto e pianoforte Sei still, mein Herz Zwiegesang Sehnsucht Wiegenlied Das heimliche Lied Wach auf W. A. Mozart Lied der Trennung Als Luise die Briefe ihres ungetreuen Liebhabers verbrannte Giacomo Miluccio Rapsodia per clarinetto solo Gioacchino Rossini Introduzione, Tema e Variazioni per clarinetto e pianoforte Franz Schubert Der Hirt auf dem Felsen per soprano, clarinetto e pianoforte 33 Mirella Di Vita Laureata col massimo dei voti e la lode in Lingue e Letterature straniere presso l'Università degli Studi di Pisa, si è diplomata brillantemente in Canto presso l'Ist.Musicale “L.Boccherini” di Lucca, sotto la guida del M° Giovanni Dagnino, perfezionandosi successivamente con il soprano Gabriella Ravazzi sulla vocalità del Novecento e con il soprano Raina Kabaivanska sull'interpretazione lirica. Nel 2006 ha conseguito il diploma abilitante in Didattica della Musica presso il Conservatorio di Musica “G.Puccini” di La Spezia. Attualmente è iscritta al Biennio Superiore di perfezionamento in Canto lirico presso il Conservatorio “N.Paganini di Genova”. Vincitrice di alcuni concorsi di canto ( fra i quali 1° premio Riviera della Versilia 2002,1° premio Concorso internazionale di Musica da Camera Città di Vercelli 2003) nel mese di Settembre 2003 ha ricevuto il premio “Boris Christoff ”, dedicato agli artisti emergenti. Ha debuttato ruoli quali La madre in “Der Jasager” di Kurt Weill (Teatro del Giglio di Lucca), La Bergere ne “L'Enfant et les Sortileges” di M.Ravel (Teatro Goldoni di Firenze), Didone in “Dido and Aeneas” di H.Purcell ( Oratorio degli Angeli, Lucca), Adina in “Elisir d'amore”(Sala dei concerti,Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca),Gilda in “Rigoletto”(Teatro Romano di Fiesole), Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia “ di G.Rossini(Festival Cantiere Musicale S.Croce,Alessandria) , Marina nell'opera “I Quattro Rusteghi” di E.Wolf Ferrari(Teatro del Giglio di Lucca,Teatro Verdi di Pisa,Teatro Goldoni di Livorno,Teatro Alighieri di Ravenna),Clarice ne “Il mondo della Luna” di J.Haydn (Teatro Metastasio di Prato), lavorando con registi quali Aldo Tarabella,Marina Mariotti,Gino Zampieri, Sarah Ventura,Simona Marchini, Ugo Gregoretti e direttori come Aldo Sisillo,Giuseppe Ratti,Franco Trinca,Giuliano Carella. Ha inoltre interpretato il ruolo della Baronessa nell'opera “Le vicende d'amore” di Pietro Guglielmi, in prima esecuzione moderna presso il Teatro Guglielmi di Massa e , a Luglio 2007, ha debuttato il ruolo di Rosina ne “La Finta semplice” di W.A. Mozart a Ginevra, nell'allestimento dell'Opera de Chambre de Geneve. Svolge una intensa attività concertistica per quanto riguarda il repertorio sacro (ha cantato la Messa in do min k 139 e Messa in do min. k 427 di W.A. Mozart,Messa dell'Incoronazione di W.A. Mozart,Litaniae lauretanae, Offertorium “Inter natos mulierum” di W.A.Mozart, Messa in sol magg. di F.Schubert, Petite messe solennelle di G.Rossini,”Nulla in mundo pax sincera” RV 630 di A.Vivaldi) e cameristico ( con particolare attenzione alla romanza da camera russa del XIX secolo e al repertorio per trio con clarinetto e pianoforte). A settembre 2008 si è esibita in un concerto di musica sacra dedicato ai compositori lucchesi L.Boccherini (“Laudate Pueri”) e G.Puccini senior (“Dixit dominum”) presso la Basilica di S.Michele in foro (Lucca) accompagnata dall'Orchestra da Camera “L.Boccherini”,e ha partecipato all'allestimento de “La Rondine”(ruolo Bianca) di Giacomo Puccini,che ha inaugurato la stagione lirica 2008/09 del Teatro del Giglio di Lucca. Recentemente ha cantato lo “Stabat Mater” di J.Haydn presso il Duomo di Carrara con l'Orchestra Femminile da Camera di Kiev,lo “Stabat Mater” di G.B.Pergolesi presso la Cattedrale di S.Francesco a Massa, ha partecipato all'allestimento dell'opera da camera contemporanea “Talkshow” del M° R.Riccardi (ruolo Eugenia,progetto Opera Nova, prima esecuzione assoluta, Lucca) e ha interpretato Rosina nell'allestimento de “Il barbiere di Siviglia” di Rossini (progetto Diderot del CRT) presso il Teatro Nuovo di Torino, il Teatro Coccia di Novara,il Teatro Comunale di Alessandria, il Teatro Comunale di Vercelli,il Palais di S.Vincent,il Teatro Sociale di Biella . 34 Jessica Bozzo Nasce a Santa Margherita Ligure il 16 Luglio 1978, intraprende lo studio del Clarinetto all'età di 12 anni con la M° Anna Maria Rocca.Prosegue gli studi presso il conservatorio di musica N.Paganini di Genova sotto la guida del M° Giuseppe Laruccia conseguendo nel 2002 il diploma a pieni voti. Ha seguito corsi di perfezionamento e master class con i Maestri: G. Ieie, F. Paci e R. Crocilla ed ha partecipato regolarmente ai Corsi di Formazione e Qualificazione Orchestrale presso il Conservatorio di Genova, grazie ai quali ha avuto la possibilità di collaborare con importanti direttori d'orchestra, quali Marco Guidarini e Vincenzo Mariozzi e con grandi solisti quali Massimiliano Damerini (col quale ha seguito per due anni il corso di musica da camera). Ha collaborato con numerose orchestre di fiati tra le quali spiccano: l'O.F.G. di Ripatransone (AP) per la stagione 2004 e 2006 diretta dal Maestro L. Della Fonte, i “Fiati dell'Officina” di Acquaviva Picena (AP) con i Maestri F. Paci e G. Ieie, i Fiati della Valtellina diretta dal Maestro L. della Fonte, l'Orchestra di Fiati del Conservatorio “U. Giordano” di Rodi Garganico sezione distaccata di Foggia sotto la direzione del Maestro G. Ieie nell'ambito del “Festival di Fiati 2006” e per il Seminario sulla musica spagnola contemporanea per fiati col Maestro J.A. Durà (2007),l'Orchestra Italiana di Fiati “Accademia” dell'Aquila all'interno della stagione dei concerti dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese (2008)e orchestra “Teatro G.A.G.” di Genova. Dal 2008 è componente del Quintetto di Fiati formato da diplomandi e diplomati del Conservatorio Paganini esibendosi in diverse sedi, quali fra gli altri, Chiostro di S. Giovanni Battista de' Genovesi in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono dei Genovesi residenti a Roma. E' anche componente del trio “Zemlinsky”, trio che svolge intensa attività concertistica presso prestigiose sedi Genovesi, Auditorium Montale (Teatro Carlo Felice Genova) nell'ambito della rassegna “Antichi Cortili Giovani talenti”, Oratorio di S. Chiara (Arenzano), per l'Accademia Musicale del Finale “Percorsi Sonori” di Finalborgo (SV) e Auditorium J. Kosma di Nizza (Francia). E' inoltre membro del Paganini Chorus Clarinet con il quale esegue in veste da solista, sia brani originali che trascrizioni anche in qualità di clarinetto piccolo (in mib), esibendosi in sale ed enti della Liguria tra i quali: Sala Piero Bozzo di Bogliasco e la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale (Genova). Attualmente è iscritta al II anno del biennio di perfezionamento di Clarinetto presso il Conservatorio N. Paganini di Genova sotto la guida del M° Giuseppe Laruccia. 35 Traduzioni dei testi Sei Lieder tedeschi (trad. A. M. Imbarrato) Taci, cuore mio (Karl Friedrich Freiherr von Schweitzer) Serbavo la speranza in fondo al cuore, mi affidavo a lei, che mi amasse, mi brillavano gli occhi di gioia, quando mi inondava il suo incanto, quando ascoltavo la sua voce seducente. Nella tempesta ne svanisce l'eco. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la realtà, il resto era illusione. La terra mi sta davanti, come in un sogno primaverile, mi muovo, ebbro di voluttà, per l'aria tiepida di luce, mi fiorisce l'anima in petto, la bella stagione dell'amore si ridesta in me. Ma il gelo mi scorre dentro, nell'anima è notte. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la realtà, il resto era illusione. Ho costruito di fiori e di luce del sole un ponte attraverso la vita, su cui camminavo fra serti d'alloro, consacrato ai più alti ideali, la gratitudine degli uomini era il mio più bel compenso. Ma ride forte la folla, con scherno insolente. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la realtà, il resto era illusione. Duetto (Robert Reinick) Tra le fronde di lillà stava un uccellino nella quieta, dolce notte di maggio, là sotto, tra l'erba alta, una fanciulla nella quieta, dolce notte di maggio. Cantava la fanciulla, l'uccellino stava muto, cantava l'uccellino, la fanciulla lo ascoltava, e da lontano si udiva il duplice canto, per tutta la valle risplendente di luna. Che cosa cantava l'uccellino fra i rami nella quieta, dolce notte di maggio? E che cosa mai cantava la fanciulla nella quieta, dolce notte di maggio? Del sole primaverile l'uccellino, delle gioie dell'amore la fanciulla; come questo canto giungeva al cuore, non lo dimenticherò per tutta la vita. Nostalgia (Emanuel von Geibel) Guardo nel mio cuore e guardo nel mondo, fin che dagli occhi non traboccano le lacrime, splende lontano l'orizzonte di luce d'oro, ma mi trattiene il Nord, non lo raggiungo. Sono così stretti i limiti, e il mondo così vasto, e così fuggevole il tempo! Conosco un paese dove nel verde assolato brillano i grappoli sui templi sommersi, dove l'onda purpurea schiuma sulla riva e di futuri cantori sogna l'alloro. Da lontano chiama il desiderio, ed io non posso andarci. Oh, avessi le ali per volare nell'azzurro del cielo, e bagnarmi nel profumo del sole! Ma invano! E ora dopo ora il tempo passa, piango la gioventù, sotterro il canto. Sono così stretti i limiti, e il mondo così vasto, e così fuggevole il tempo! Ninna nanna (August Heinrich Hoffmann von Fallersleben) Tutto tace in dolce pace, bimbo mio, dormi anche tu. Là sussurra il venticello, dormi, dormi, bimbo bello. Tieni chiusi quegli occhietti che saran come boccioli e col sole, col calore sbocceranno come un fiore. E guardando i fiorellini, su quegli occhi ti dò baci, e la mamma lo sa già, che la primavera è qua. Il canto segreto (Ernst Koch) Esistono dolori segretiche il labbro non esprime, chiusi nel cuore, restano ignoti al mondo. Esiste una segreta nostalgia, che sempre fugge la luce, esistono lacrime segrete che gli altri non vedono. Esiste un tacito abbandono in un mondo interiore, dove chiamano pascoli tranquilli rischiarati dallo splendore delle stelle, dove sulle barriere cadute l'anima costruisce il suo cielo, e gioiosa affida il labbro ai pensieri. Esiste un quieto svanire nel dolore muto e continuo, e nessuno può vedere il peso che grava sul cuore. Non dice che cosa gli manca, e quando per lapena si spezza, esangue e tremante, glialtri non lo vedono. Esiste un dolce sonno, dove regna soave pace, dove tacita quiete guarisce i dolori dell'anima stanca. E c'è una bella speranza che vola sopra il mondo, là dove il cuore pieno d'amore si apre agli altri cuori. 36 Svegliati! (Rudolf Kuleman) Che fai così triste e pensieroso? Ah, già da tempo l'amore si è svegliato! Senti questo suono, dappertutto? Gli uccellini cantano dolcemente, da un albero spoglio si stacca una fogliolina, la vita scorre da rami e ramoscelli. La gocciolina scivola giù dai pendii del bosco, il ruscelletto saltella gorgogliando, il cielo si china sulle onde chiare, l'azzurro si mostra meraviglioso, gaia armonia di forma e suono, eterna unione nell'eterno desiderio! Canto dell’addio (Klamer Eberhard Karl Schmidt) - trad. F. Albeggiani Gli angeli di Dio piangono, quando gli amanti si separano! Senza di te, fanciulla, come riuscirò a vivere? Ogni gioia mi sarà estranea, eterna ogni sofferenza! E tu? E tu? Forse per sempre, Luisa, mi avrai scordato! Dimenticato per sempre! Nel sogno e nella veglia, invocherò Luisa; per celebrare il nome con religioso amore; e ancora davanti a Dio, io loderò il suo nome. E tu? E tu? Forse per sempre Luisa mi avrai scordato! Dimenticato per sempre! Io non posso dimenticarla, dovunque e dappertutto mi incalza per sua mano un'amorosa angoscia. Io tremo, trattenendola, e mi ritrovo solo! E tu? E tu? Forse per sempre, Luisa, mi avrai scordato! Dimenticato per sempre! Quando Luisa bruciò le lettere del suo fidanzato infedele (Gabriele von Baumberg) Generate da un'ardente fantasia, venute al mondo in un'ora di esaltazione pura, andate adesso in malora, figlie della malinconia! Delle fiamme dell'amore provenite, e adesso alle fiamme io vi rendo insieme a tutte le canzoni appassionate, che, ahimè, non più per me lui sta cantando. Bruciate adesso, e presto, mie dilette, e più nessuna traccia di voi possa restare. Ma, ahimè, l'uomo che vi ha scritte, ancora forse brucia nel mio cuore. Il pastore sulla rupe (Wilhelm Müller) - trad. F. Albeggiani Quando sto sulla rupe più alta, guardo giù in fondo alla valle e canto. Lontano dalla profonda vallata oscura si leva l'eco delle gole. Ma più lontano arriva la mia voce, e più chiara mi torna l'eco dal basso. Il mio amore sta tanto lontano, e io la desidero così ardentemente di lassù. Molte ripide montagne mi si ergono davanti, e spumeggianti fiumi si diramano nella valle. L' aquila si lancia fra le nubi, il camoscio balza fra i crepacci. Le nubi riposano sulle alture, e attraverso la nebbia riluce la neve delle vette. Sempre più superba è con me la mia fanciulla, sempre di più cresce nel mio animo l'amore. Una campanella risuona nella valle silenziosa, fumano dappertutto i camini nel villaggio. Ah, fanciulla, fanciulla, abbracciami presto! E' tutto così freddo e desolato, quassù. 37 Domenica 12 settembre ore 21.00 Concerto Il Canto d’Autore Gian Enrico Cortese - voce e arciliuto Il programma del concerto nasce da una lunga ricerca concernente la musica italiana rinascimentale e barocca che Gian Enrico Cortese esegue cantando, accompagnandosi con l’arciliuto. La riscoperta dell’antica pratica di realizzare il basso seguente ed il basso continuo “ad lembum” offre la possibilità di eseguire musiche di autori come Rasi, Caccini, Palestrina, Monteverdi, Del Palla ecc. All’interno del programma sono previste molte incursioni nell’ambito della musica più recente dei moderni cantautori (Fabrizio De André, Luigi Tenco, Vasco Rossi...), eredi, in qualche maniera, degli antichi “cantori a liuto”. Il pubblico verrà accompagnato in questo viaggio sonoro nel tempo da spiegazioni che chiariscono le scelte, tanto filologiche quanto affettive, che informano le scelte musicali. 38 VINCENZO CALESTANI (1589 - 1617) LUIGI TENCO (1938 - 1967) GIOVANNI BATTISTA PINELLO (1543 -1587) FRANCESCO RASI (1574 -1621) FRANCESCO GUCCINI (1940 - viv.) GIULIO CACCINI (1550 - 1618) FABRIZIO DE ANDRE (1940 - 1999) SCIPIONE DEL PALLA (? - 1569) FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999) ANTONIO BRUNELLI (1575 - 1630) FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999) ANONIMO CLAUDIO MONTEVERDI (1567 -1643) VASCO ROSSI (1952 - viv.) LUIGI TENCO (1938 - 1967) SIGISMONDO D'INDIA (1580? -1629?) ANONIMO FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999) FRANCESCO RASI (1574 -1621) Damigella tuttabella Angela Tutto è amor Deh come in un momento II vecchio e il bambino Amarilli mia bella Geordie Dura legge d'Amor Canzone dell'Amore perduto Tu piangi al mio partire Città Vecchia La violetta Quel sguardo sdegnosetto Albachiara Ho capito che ti amo V orrei baciarti 0 Filli Giesù Giesù Preghiera in gennaio Indarno Febo Gian Enrico Cortese, titolare della cattedra di oboe presso il Conservatorio "N.Paganini" di Genova, responsabile presso lo stesso istituto del "Laboratorio di Musica Antica", ha tenuto concerti, conferenze e registrazioni in Italia ed all'estero. Docente di "Metodologia dell'Educazione Musicale" presso la facolta di Scienze dell'Educazione Prima ria dell'Universita di Genova, ha collaborato, come critico musicale, con la rivista «Musica». Coordinatore di corsi musicali, relatore in seminari e docente in corsi d'aggiornamento per insegnanti, ha al suo attivo numerosi articoli, saggi e revisioni musicali. Svolge attività di compositore, trascrittore ed arrangiatore con specifico riferimento al campo didattico. 39 Tiziana Canfori si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Bolzano, e in clavicembalo presso quello di Padova. Ha poi conseguito il diploma di perfezionamento in clavicembalo sotto la guida di Kenneth Gilbert, presso la Staatliche Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda. Successivamente ha ottenuto il Diploma di Merito dell'Accademia Chigiana di Siena e il “Premio Respighi” presso la Fondazione Cini di Venezia. Come clavicembalista tiene concerti con un repertorio che va dalle origini della letteratura cembalistica al Novecento. In ambito cameristico ha recentemente dato vita a un duo con il flautista Stefano Bagliano. Suona regolarmente con l'Orchestra “Haydn” di Bolzano e Trento come clavicembalista e pianista, ricoprendo anche ruoli solistici. Ha collaborato con direttori quali Gustav Kuhn, Karl Martin, Umberto Benedetti Michelangeli, György G. Rath. Al pianoforte si è dedicata particolarmente alla musica da camera e al repertorio vocale, stringendo collaborazioni con diversi cantanti con i quali esegue di preferenza il repertorio della liederistica tedesca e della mélodie francese, mettendo volentieri l'accento anche sul meno conosciuto repertorio da camera del Novecento italiano. Laureata in Lettere presso l'Università di Genova con una tesi in Letteratura Teatrale Italiana, associa l'attività di musicista con iniziative sperimentali che fondono il linguaggio musicale con quello della scena. Ha ideato spettacoli come Das deutsche Kabarett, sul cabaret tedesco dagli anni Venti al dopoguerra e Das Vielleicht-Lied: Bertolt Brecht e i suoi musicisti, per il Puzzle Ensemble, al quale ha dato vita nel 2007. Ha partecipato a concerti e spettacoli promossi dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova su Camillo Sbarbaro (in “duo” con Omero Antonutti) e sul Futurismo (con Fabrizio Matteini). Ha inoltre collaborato come musicista con il Teatro Stabile di Genova e con il Teatro dell'Archivolto. Ha curato diversi spettacoli da camera, compresa una riduzione dell'Opera da Tre Soldi di Brecht e Weill, andata in scena, con l'elaborazione musicale di Raffaele Cecconi, al Teatro Carlo Felice. Dal 1984 è docente di conservatorio e dal 2004 insegna “Pratica dell'accompagnamento vocale al pianoforte e al clavicembalo” nell'ambito dei corsi superiori del Conservatorio Paganini di Genova. Dedica gran parte della sua attività alle numerose iniziative didattiche e artistiche del Conservatorio, di cui dal 2009 è anche vicedirettore. Nel 2005 ha pubblicato il volume Benedetto Marcello, un “dilettante di contrappunto” nella Venezia del Settecento presso l'editore San Marco dei Giustiniani di Genova. Dal 2004 ha dato vita agli Incontri Musicali di Bonassola. 40