Concerto - Antonia Pozzi

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Incontri Musicali 2010
VII edizione
Bonassola - Sant’Erasmo
1° - 12 settembre 2010
Carta... canta!
ingresso libero
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Carta… canta!
E’ abitudine degli Incontri Musicali collegare le serate di concerto e gli
appuntamenti musicali con altri temi (letteratura, arte, scienza, teatro) che alla
musica si intrecciano come una specie di controcanto, offrendo prospettive nuove.
Per il 2010 il filo conduttore è ricco di suggestioni e richiama un materiale
comune a molte arti, capace di raccontare insieme un mondo antico e uno
modernissimo: la carta.
La carta può essere interpretata non solo come un supporto, ma anche come
stimolo ad uno stile di pensiero: può essere il taccuino che accoglie liberamente
uno schizzo, una riflessione o un tema musicale, ma quando si fa progetto (quello
di una sinfonia o di un romanzo, per esempio) esige la capacità di immaginare
compiutamente l'opera intera, altrimenti si spreca tempo e materiale.
Pensare “per la carta” vuol dire approfondire e sintetizzare il progetto prima di
agire, anche se si tratta di una semplice lettera. Scripta manent... Questo
atteggiamento mentale può oggi essere affiancato dal pensare “per il computer”,
che offre enormi possibilità di realizzazione e di correzione delle idee, ma porta a
ritmi di lavoro e di pensiero considerevolmente diversi.
Il rapporto fra nuove tecnologie e nuovo pensiero, fra carta ed elettronica, è
analizzabile anche nella musica contemporanea e nella sua nuova scrittura (che
poi, generalmente, finisce per fissarsi anch'essa su un foglio di carta...). D'altra
parte si può aprire il discorso anche sulla musica non scritta, per esempio quella
tramandata dalla memoria popolare.
La carta è un materiale naturale che accompagna un certo stile di pensiero: è
silenziosa, economica, portatile, riciclabile, a volte preziosa, beve l'acqua e
l'inchiostro come una pianta, sa diventare tridimensionale, sa fermare l'attimo e
permette di sviluppare un pensiero mantenendo sempre l'originale, sa farsi
giocattolo e cartone da imballo, sa contenere informazioni scientifiche e
geografiche, formule, disegni, testamenti, poesie, opere liriche. Sa essere povera o
preziosa, debole o forte: un materiale potente, duttile, espressivo, universale e
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affascinante come il più moderno acciaio. Infatti esistono anche case di carta...
Penso che queste riflessioni, oltre alla buona musica, possano risultare gradite al
pubblico degli Incontri bonassolesi, che ama essere sorpreso e intellettualmente
stimolato in diverse direzioni.
Nel nostro cartellone ci saranno quindi serate di concerto, ma anche poesie,
lettere, carte geografiche e “carte-valore”, presentazioni di libri e persino cartoni
animati. Tornano anche gli appuntamenti pomeridiani, alle ore 17, in cui
vengono presentati argomenti su cui il pubblico è invitato ad avere parte attiva e
ad interagire. Si tratta a volte di veri e propri piccoli laboratori sui temi degli
Incontri.
Siamo onorati di poter segnalare l’interesse dimostrato da Assocarta verso questa
edizione della rassegna, che si materializza con la distribuzione di materiale e con
la presenza del Dr. Massimo Ramunni nella serata del 3 settembre.
Ringrazio tutti i partecipanti per i loro appassionati contributi, e particolarmente
l’Ing. Luigi Tasso, che ha curato la parte “cartacea” del progetto.
Un ringraziamento speciale al Conservatorio Paganini di Genova, che ci ha
fornito un supporto musicale essenziale, prestandoci sia studenti che insegnanti.
Senza questa passione e questa disponibilità di tutti, musicisti e non musicisti,
saremmo stati legati a un budget ancora da “tempi duri”, che ci avrebbe
permesso ben poca libertà.
Gli Incontri Musicali sono sostenuti esclusivamente dall’Amministrazione
Comunale di Bonassola, che ringrazio particolarmente nella figura dell’Ass.
Giampiero Raso. Su sua indicazione, abbiamo volentieri decentrato uno dei
concerti presso la Chiesa di San Giorgio (il 6 settembre), che sarà raggiungibile
con un pulmino messo a disposizione dal Comune.
La nostra speranza è che il pubblico ci segua come sempre e ci riscaldi con il suo
affetto e la sua curiosità.
Tiziana Canfori
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Appuntamenti 2010
Mercoledì 1° settembre
ore 21.00 - C o n c e r t o
Fogli d’album - Dario Bonuccelli, pianoforte
Musica di Schumann, Sgambati, Smetana, Debussy
Giovedì 2 settembre
ore 21.00 - C o n c e r t o
Notti d’estate
Elisabetta Isola, soprano
Tiziana Canfori, pianoforte
Musica di Berlioz, Saint-Saëns, Strauss, Ravel, Reger
Venerdì 3 settembre
ore 21.00 - Con la collaborazione di
Luigi Tasso: Dalla carta al... cartone
La storia della carta, la sua produzione, i problemi di oggi e i suoi usi, fino al
cartone animato.
Sabato 4 settembre
ore 17.00
Mario e Luigi Tasso: La porta animata, storia di un “cartone” e della sua
realizzazione. L’animazione, fra arte e grafica, fra carta e computer.
ore 21.00 - C o n c e r t o
Masis Shahbazians, violoncello
Matteo Provendola, pianoforte
Musica di Boccherini, Henze, Ibert, Rachmaninov, Chopin, Ravel,
Beethoven, Glazunov, Shahbazians
Domenica 5 settembre
ore 17.00 - Le carte della poetessa Antonia Pozzi: un enigma da ricostruire
Con Graziella Bernabò e Gabriele Scaramuzza
ore 21.00 - Letture in concerto
Cara Madre… Caro Figlio
Carteggio tra Giuseppe Mazzini e sua madre Maria Drago, tra parole e musica
Con Fabrizio Matteini, curatore dello spettacolo e voce recitante
Lunedì 6 settembre
ore 17.00
Agostino Vinzoni: La carta storica. Documenti d’archivio e carte geografiche
ore 21.00 - Concerto fuori sede - Chiesa di San Giorgio (con servizio pullman)
Àgua e Vinho
Duo Roberto Rozado - Francesca Ghilione, chitarra
Musica di Gismonti, Pujol, Sor, Fauré, Fampas, Nobre, Ginastera, Gnattali
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Martedì 7 settembre
La carta e la fantasia dei bambini: Carta, Cartoon ed effetti speciali
a cura di
ore 17.00
ore 18.00
ore 21.00
“Moviementoon”: Loris Gualdi e Marina La Torre
- Laboratorio carta - cartoon
- Pixillation & Stop Motion Lab
- Carta, cartoon ed effetti speciali
Mercoledì 8 settembre
ore 17.00 - Laboratorio Creativo Savchenko:
Prima del disegno, facciamo la carta...
ore 21.00 - C o n c e r t o
Luca Tarantino, oboe, Tiziana Canfori, pianoforte
Musica di Schumann, Ponchielli, Britten
Giovedì 9 settembre
ore 17.00 - Renato Dicati: Dagli atlanti del cielo (tre dimensioni su un foglio...) alla
carta-valore
Presentazione del libro La storia dell’astronomia raccontata dai francobolli
ore 21.00 - Presentazione del libro Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre.
La vita e la musica di una donna straordinaria nella Milano del Settecento in un
libro e un CD ricchi di inediti.
Con le autrici Barbara Petrucci e Pinuccia Carrer
Venerdì 10 settembre
ore 21.00 - Musica e Nuove Tecnologie:
Il linguaggio e gli strumenti della nuova musica
Con Riccardo Dapelo (Conservatorio Paganini di Genova)
Sabato 11 settembre
ore 21.00 - Concerto
Mirella Di Vita, soprano
Jessica Bozzo, clarinetto
Tiziana Canfori, pianoforte
Musica di Spohr, Schubert, Rossini, Mozart
Domenica 12 settembre
ore 21.00 - C o n c e r t o
Il Canto d’Autore
Gian Enrico Cortese, voce e arciliuto
Musica di Calestani, Caccini, Monteverdi, Tenco, Sigismondo d’India, De André,
Rossi....
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Mercoledì 1° settembre
Dario Bonuccelli
pianoforte
Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
R. Schumann
da Albumblätter op. 124 Impromptu
Leides Ahnung
Scherzino
Walzer
Phantasietanz
Wiegenliedchen
Walzer
Romanze
Burla
Vision
Walzer
Schlummerlied
Elfe
Canon
R. Schumann
Variazioni su un tema di Beethoven WoO
________
G. Sgambati
da Fogli volanti op. 12
Romanza
Idillio
Marcia
Vecchio Castello
Combattimento
Campane a festa
B. Smetana
Fogli d’album op. 2
Prélude
Chanson
Vivace
Allegro commodo
Moderato
Andante ma non troppo
C. Debussy
Estampes
Pagodes
La Soirée dans Grenade
Jardins sous la Pluie
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DARIO BONUCCELLI (1985) si dedica al pianoforte dall'età
di quattro anni, sotto la guida di Luciano Lanfranchi. Si è
diplomato nel 2004, presso il Conservatorio “N.Paganini” di
Genova, col massimo dei voti, lode e menzione d'onore. Nel
2008 ha conseguito
il diploma
del triennio
di
perfezionamento con Franco Scala, all'Accademia di Musica
di Pinerolo, dove ha poi seguito il corso con Andrea
Lucchesini e Pietro De Maria; con quest'ultimo ora
frequenta il corso di perfezionamento alla Scuola di Musica
di Fiesole. Ha anche ottenuto il diploma di perfezionamento
con Marcella Crudeli all'EPTA di Roma.
Al Conservatorio Paganini di Genova sta frequentando il
Biennio specialistico ad indirizzo Concertistico con Marco
Vincenzi.
Presente
in
moltissimi
concorsi
nazionali
ed
internazionali, raccoglie quarantadue primi premi, di cui
venticinque
assoluti, numerose
borse di studio e
riconoscimenti speciali.
Ha iniziato giovanissimo a suonare in pubblico.
Nel 1998, alla Villa Cilea di Varazze, ha tenuto il suo primo concerto solistico e quattordicenne
ha debuttato come solista con l'Orchestra da Camera di Stato del Kazakistan, eseguendo il
Concerto K 414 di Mozart con la direzione di Paolo Biancalana. Da allora ha tenuto oltre
duecentocinquanta concerti, in Italia, Francia, Romania, Repubblica Ceca, Olanda, Svezia,
Germania, Svizzera, Estonia, Austria, Spagna, Inghilterra, Giappone; ha suonato in sale
prestigiose (come il Teatro Bibiena di Mantova, la Wigmore Hall di Londra, il Palazzo Reale di
Stoccolma, il Teatro Melisso di Spoleto, il Teatro Giordano di Foggia, il Museo Enescu di
Bucarest,…), sia come solista che in varie formazioni da camera e come solista con orchestra
(Orchestra Filarmonica di Kishinev, dir. Valentin Doni, “SBS Radio & Television Youth
Orchestra" di Sidney, dir. Leonardo Quadrini, Orchestra Filarmonica Mihail Johra di Bacau,
dir. Ovidiu Balan, Lilla Akademien Chamber Orchestra di Stoccolma, dir. Mark Tatlow, Kansai
21st Century Symphony Orchestra di Osaka, dir. Endo Hiroshi).
Oltre che come solista, è molto attivo anche in ambito cameristico, in formazioni dal duo al
quintetto, suonando anche con musicisti di fama internazionale, come Danilo Rossi, prima
viola solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala. Suona stabilmente in duo con il violinista Vlad
Maistorovici, con cui nel 2008 ha effettuato una tournèe in Svezia, Italia e Romania, con un
programma dedicato a Eugéne Ysaÿe nel centocinquantesimo anniversario della nascita; a
Bucarest il concerto è stato registrato dalla televisione nazionale rumena e ne è stato tratto un
DVD. Con lo stesso Maistorovici, frequenta attualmente il corso di perfezionamento in musica da
camera con Bruno Canino alla Scuola di Musica di Fiesole.
Bonuccelli studia anche composizione (frequenta il IX corso presso il Conservatorio N.Paganini
di Genova) e alcuni suoi lavori sono stati eseguiti in pubblico.
Dario Bonuccelli Contemporaneamente agli studi musicali ha seguito il corso di Laurea in
Lettere Moderne presso l'Università di Genova, conseguendo la laurea specialistica con 110 e
lode, nel marzo di quest'anno.
“...un sorprendente Dario Bonuccelli... il velluto di una presenza discreta eppure smagliante,
solida senza ostentazione, sincera…Il ventiquattrenne ligure ha dimostrato classe d'altri tempi,
fatta di felpata eleganza e di tenerissima dedizione…Applausi scroscianti…Miracoli della musica e
di chi la sa fare…” (Elide Bergamaschi - La Voce di Mantova)
“…Dario Bonuccelli è un fuoriclasse…con una tecnica solidissima e una musicalità eccezionale… il
suono e la maturità sono sconcertanti…” (Emilia Giribaldi - La Nuova Provincia)
“…nei concerti al “Nottara” e al Museo Enescu, il brillante, giovanissimo pianista italiano, Dario
Bonuccelli, ha affascinato il pubblico…; ho apprezzato in modo particolare la nobiltà con cui ha
penetrato la sonata di Mozart…L'interpretazione dei brani di Liszt e di Chopin è stata eccellente,
come di un pianista dionisiaco…Di Dario si parlerà in futuro, di sicuro.” (Doru Popovici - Radio
Cultural, Bucarest).
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Giovedì 2 settembre
Notti d’estate
Elisabetta Isola, soprano
Tiziana Canfori, pianoforte
Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
Hector Berlioz
Les nuits d'été (Théophile Gautier)
Villanelle
Le spectre de la rose
Sur les lagunes
Absence
Au cimetière
L'île inconnue
________
Camille Saint-Saëns
Aimons-nous
Maurice Ravel
Là-bas, vers l'église
Chanson des cueilleuses de lentisques
Richard Strauss
Die Nacht
Max Reger
Mariä Wiegenlied
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Traduzioni dei testi (a cura di Tiziana Canfori)
Villanella
Quando verrà la nuova stagione, quando saranno sgvaniti i freddi, entrambi andremo, mia
bella, a raccogliere i mughetti nei boschi. Sotto i nostri piedi si sgraneranno le perle che si
vedono vibrare sulle foglie al mattino. Andremo ad ascoltare i merli fischiare; la primavera è
arrivata, mia bella, è il mese benedetto degli amanti, e l’uccello, lucidando le piume, canta il
suo richiamo sul bordo del nido. Oh, vieni allora su questa panca di muschio per parlare dei
nostri felici amori e dimmi, con la tua voce così dolce, “per sempre”!
Lontano, molto lontano, smarrendo i nostri passi, facendo fuggire il coniglio nascosto e il daino
che, specchiandosi nell’acqua della sorgente, ammira i suoi grandi rami protesi...
Poi a casa, felici, rilassati, con le mani intrecciate, ritorniamo portando delle fragoline di bosco.
Lo spettro della rosa
Solleva le palpebre chiuse, che sfiora un sogno virginale! Io sono lo spettro di una rosa che ieri tu
portavi al ballo. Mi staccasti ancora imperlata dal pianto argentino dell’innaffiatoio, e in mezzo
alla festa scintillante mi hai portato con te tutta la sera. O tu, che fosti causa della mia morte,
tutte le notti il mio spettro di rosa verrà a danzare al tuo capezzale, senza che tu possa scacciarlo.
Ma non temere, n on reclamo nè messa nè De profundis, questo leggero profumo è la mia anima e
vengo dal paradiso. Il mio destino è stato degno di invidia e per avere sorte così bella più d’uno
avrebbe dato la vita: perché è sul tuo seno che ho trovato la tomba, e sull’alabastro dove riposo un
poeta scrisse con un bacio: “Qui giace una rosa che tutti i re invidieranno”.
Sulle lagune
La mia cara amica è morta, piangerò per sempre; nella tomba si porta via la mia anima e il mio
amore. E’ ritornata in cielo, senza aspettarmi; l’angelo che la rapì non volle prendere anche me.
Quanto è amaro il mio destino! Ah! solcare i mari senza più amore! Il corpo bianco è disteso nella
tomba; come tutto nella natura mi sembra in lutto! La colomba abbandonata piange e pensa
all’assente, la mia anima piange e avverte il suo dolore di essere senza compagno. Quanto è
amaro il mio destino! Ah! solcare i mari senza più amore! Su di me si stende la notte immensa,
come un lenzuolo. Io canto la mia canzone, che solo il cielo ascolta. Ah! come era bella e come
l’amavo! Non amerò mai più una donna quanto lei... Quanto è amaro il mio destino!
L’assenza
Ritorna, ritorna mia amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore della mia vita è chiuso
lontano dal tuo sorriso vermiglio. Fra i nostri cuori, quanta distanza! Quanto spazio fra i nostri
baci! O sorte amara, o dolorosa assenza! o grandi desideri inappagati! Ritorna, ritorna mia
amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore della mia vita è chiuso lontano dal tuo sorriso
vermiglio.
Da qui a laggiù, quante terre, quante città e contrade, quante valli e quante montagne, fino a
sfinire le zampe dei cavalli! Ritorna, ritorna mia amata! Come un fiore lontano dal sole, il fiore
della mia vita è chiuso lontano dal tuo sorriso vermiglio.
Al cimitero
Conoscete la bianca tomba che sfiora, con un suono lamentoso, l’ombra di un tasso? Sul tasso
una pallida colomba, triste e sola al tramonto, canta il suo canto: un’ariaq morbosamente
tenera, insieme affascinante e mortale, che fa male e intanto si vorrebbe ascoltare ancora;
un’aria come il sospiro al cielo di un angelo innamorato. Si direbbe che l’anima risvegliata
piange sotto terra all’unisono con la canzone, e si duole della sfortuna di essere stata
dimenticata, tubando dolcemente.
Sulle ali della musica si sente lentamente tornare un ricordo. Un’ombra, una forma angelica,
passa in un raggio di luce incerta, con un velo bianco. Le Belle di notte dischiuse effondono il loro
profumo sottile e dolce intorno a voi. E il fantasma dalla molle andatura mormora, tenendovi le
braccia: “Tu ritornerai!”.
Oh! mai più andrò vicino alla tomba, quando discende la sera col manto nero, ad ascoltare la
pallida colomba cantare sulla cima del tasso il suo canto di dolore.
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L’isola sconosciuta
Dite, bella giovinetta, dove volete andare? La vela gonfia la sua ala, la brezza soffia! Il remo è
d’avorio, la bandiera di seta marezzata, il timone d’oro fino; per zavorra ho un’arancia, per vela
un’ala d’angelo, per mozzo un serafino. Dite, bella giovinetta, dove volete andare? La vela gonfia
la sua ala, la brezza soffia!
E’ forse nel Baltico? Nel Pacifico? Nell’isola di Giava? Oppure in Norvegia, per cogliere il fiore
della neve, o il fiore di Angoska? Dite, dite, bella, dove volete andare?
“Portatemi”, dice la bella, “alla sponda fedele, dove si ama per sempre!”
Questa costa, mia cara, non la conosciamo tanto, nel paese degli amori.
Amiamoci (Théodore de Banville)
Amiamoci e dormiamo, senza pensare al resto del mondo! Né la tempesta del mare, né l’uragano
dei monti peserà sulla tua testolina bionda, finché ci ameremo. Perché l’amore è più forte degli
dei e della morte!. Il sole si spegnerà per lasciare più puro il bianco della tua carnagione, mentre
il vento, che inclina la foresta fino a terra, passando non oserà giocare con i tuoi capelli, finché
nasconderai la testa fra le mie braccia. E quando i nostri due cuori raggiungeranno le sfere
della felicità, dove i gigli celesti sbocciano sotto il nostro pianto, allora, come due fiori, uniamo
le nostre labbra piene d’amore e cerchiamo di annientare la morte in un bacio.
Laggiù verso la chiesa (Michel Dimitri Calvocoressi)
Laggiù verso la chiesa, verso la chiesa Ayio Sidéro, la chiesa, o Vergine Santa, la chiesa Ayio
Costanndino, si sono riuniti, raccolti in numero infinito, o Vergine Santa, i più coraggiosi del
mondo.
Canzone delle raccoglitrici di lentisco (Michel Dimitri Calvocoressi)
O gioia della mia anima, gioia del mio cuore, tesoro che mi è tanto caro; gioia dell’anima e del
cuore, tu che amo ardentemente, sei più bello di un angelo. Quando tu appari, angelo così dolce,
davanti ai nostri occhi, come un bell’angelo biondo sotto il sole luminoso, ahimé! tutti i nostri
cuori sospirano!
La notte (Hermann von Gilm)
Dal bosco viene la notte,dagli alberi si insinua lieve, si guarda intorno intorno - ora stai all'erta!
Tutte le luci di questo mondo, tutti i fiori, tutti i colori spegne, e ruba i covoni dal campo.
Porta via tutto ciò che è bello, l'argento dal fiume, porta via dalla cupola del duomo l'oro.
Depredato sta il cespuglio, stringiti più vicina, cuore a cuore, ah, la notte mi spaventa; può
rubarmi anche te.
Ninna nanna
Maria siede nel roseto e culla il suo bimbo Gesù; tra le foglie soffia leggero il vento tiepido
dell’estate. Ai suoi piedi canta un uccellino variopinto: dormi, bambino, dormi, dolce creatura!
Il tuo sorriso è dolce, più dolce del tuo sonno, appoggia la tua testolina stanca sul petto della
mamma! Dormi, grazioso bimbo, dormi!
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ELISABETTA ISOLA e' nata a Genova 26 anni fa, e attualmente frequenta l'ultimo anno del
Triennio di I Livello presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha studiato con
Carmen Vilalta e Gloria Scalchi.
Ha fatto parte del Coro Lirico Panatero di Alessandria che allestisce opere in molte città
piemontesi. Ha partecipato a diversi allestimenti di opere quali I Normanni a Salerno di
Temistocle Marzano a Salerno; L'Impresario Teatrale di Mozart al Teatro della Tosse di Genova; il
Requiem di Mozart a Losanna. Numerosi i concerti cameristici a cui ha preso parte: Ottocento in
Salotto, presso la Galleria d'Arte Moderna di Nervi; un concerto presso la Radio Vaticana a
Roma, e a varie Accademie Mozartiane organizzate dal Conservatorio Paganini.
Presso il Museo d'arte Orientale Edoardo Chiossone e il Conservatorio di Alessandria, ha
presentato la Bachiana Brasileira n.5 per otto violoncelli e voce solista di Heitor Villa Lobos, sotto
la guida del maestro Nevio Zanardi. Fra le sue esperienze, molta attenzione è dedicata alla
musica da camera, particolarmente tedesca, francese e spagnola, eseguendo una serie di
concerti presso i Palazzi Patrizi genovesi. Ha inoltre affrontato il repertorio contemporaneo
interpretando il brano La Fabbrica Illuminata di Luigi Nono per voce e nastro magnetico.
Partecipa spesso agli Incontri Musicali, rassegna del Comune di Bonassola (SP), esibendosi in
concerti che variano dal genere lirico al barocco, grazie alla versatilità della sua voce. Ha
successivamente collaborato alla definizione di un progetto sulla musica delle opere teatrali di
Bertolt Brecht con il “Puzzle Ensemble”: questo spettacolo di natura itinerante (col titolo di
Brecht ed i suoi musicisti), dopo il suo debutto viene eseguito periodicamente in varie città
italiane. E' in fase di definizione un ciclo di concerti dell'Ensemble nelle regioni del Nord Est
d'Italia, nella stagione invernale del 2010.
Ha partecipato inoltre a due concerti in Russia: il primo nel quadro dei festeggiamenti per la
fondazione della città di Mosca all'interno di uno scambio culturale nato fra la capitale russa, e
il Comune di Genova. Il secondo nuovamente nella città Russa di Ekaterinburg, con la stessa
finalità. Attualmente attende la definizione di un programma per due concerti,
rispettivamente in Croazia e Canada.
Il 20 dicembre 2008, nell'ambito della collaborazione tra Conservatorio Paganini e Teatro Carlo
Felice di Genova, si esibisce nel ruolo di Nicholas, nell'opera Les Enfants à Bethlehem di Gabriel
Piernè.
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Venerdì 3 settembre
ore 21.00
Luigi Tasso
Dalla carta al... cartone
La storia della carta, la sua produzione, i problemi di oggi e i suoi usi,
fino al cartone animato.
Con la collaborazione di
Assocarta sarà presente nella persona del Dr. Massimo Ramunni,
ospite della serata. Sarà inoltre distribuito materiale informativo
e piccole sorprese.
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Luigi Tasso
Nasce a Genova nel 1948, e lì studia per laurearsi velocemente in ingegneria
elettronica nel 1972.
Comincia poi la sua carriera lavorativa, e dal 1974 si occupa di automazione del
processo cartario. Entra così in contatto con questo mondo, di cui acquisisce
grande esperienza in Italia e fuori, soprattutto nell’Europa dell’Ovest.
Viaggia molto, e la sua esperienza si accresce della conoscenza dettagliata degli
aeroporti europei e delle loro logistiche. Nel 1992, quando i tassisti dell’aeroporto
di Genova, all’arrivo dai suoi viaggi, cominciano a chiedergli “Allora, la porto a
casa?” senza chiedergli l’indirizzo, capisce che è il momento di tornare in Italia.
Fortunatamente questo coincide con l’interesse della società per cui lavora, e ne
fonda la filiale italiana a Genova, sempre nel settore dell’automazione del
processo cartario. Ne dirige quindi la crescita fino alla pensione.
Continua poi a lavorare part-time nel settore: oggi si occupa di soluzioni
innovative per la gestione della produzione cartaria.
Spirito eclettico, Luigi si diletta anche di attività artistiche extra lavoro. Ogni
tanto scrive qualcosa (brevi racconti, limerick, filastrocche); ultimamente si sta
dedicando ai cartoni animati.
Luigi frequenta assiduamente Bonassola dal 1980, e vi passa buona parte delle
sue sudate vacanze. Sulla scia delle attività di sua figlia Ilaria, partecipa spesso
alle iniziative della “Lente”, di cui condivide lo spirito giocoso.
Molto tempo fa, in Tunisia, un indovino gli predisse gran successo artistico per gli
anni della maturità. Adesso è in attesa.
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Sabato 4 settembre
Incontro pomeridiano
ore 17.00
Mario e Luigi Tasso
La porta animata, storia di un “cartone” e della sua realizzazione.
L’animazione, fra arte e grafica, fra carta e computer.
Mario Tasso
Già assistente in corsi universitari di Storia dell'Architettura, Restauro e
Composizione architettonica nelle Facoltà di Architettura di Firenze e Genova,
l'Architetto Mario Tasso ha collaborato negli anni '70 e '80 come disegnatoreprogettista con i più importanti studi genovesi di architettura. Dirigente del
Comune di Genova, si è poi occupato dal 1982 al 2007 dell'immagine della città,
valutando gli aspetti estetico-paesistici dei progetti pubblici e privati presentati
per l'approvazione in Commissione Edilizia. Per 25 anni ha curato le coloriture
delle facciate degli edifici cittadini tra cui quelle non monumentali di Via San
Lorenzo, per il G8 del 2001, la cui esperienza è stata pubblicizzata da giornali,
riviste nazionali e internazionali e interviste televisive.
Da sempre affascinato dalle tecniche artistiche, dal mondo dei suoni e della
musica e dall'animazione di immagini, l'architetto Mario Tasso si dedica da più di
tre anni alle passioni che durante la vita lavorativa non hanno potuto trovare
sufficiente spazio.
Ha prodotto vari audiovisivi in cui ha cercato di valorizzare alcune esperienze
della propria attività
lavorativa
e presentati
in convegni
nazionali e
internazionali e in conferenze all'Università di Genova e all'Ordine degli
Architetti su argomenti quali: le coloriture delle facciate di Via San Lorenzo in
occasione del G8, le vicende del “waterfront” storico genovese dal dopoguerra al
2004, Boccadasse come mondo di forme suoni e colori che hanno accompagnato
tanta emigrazione verso l'Argentina. Nel 2009 ha prodotto anche un audiovisivo
a supporto di un'iniziativa missionaria nel Burundi affiancando l'attività di uno
studio di architettura genovese.
Da una propria esperienza sul suono del vento al Porto Antico di Genova ha tratto
spunto per un audiovisivo depositato alla SIAE nel 2008 e per uno studio
pubblicato nel 2009 su una rivista specializzata (Bioarchitettura n. 55).
L'audiovisivo, apprezzato anche da Renzo Piano, è stato presentato in più
conferenze tra cui anche al Conservatorio di musica Nicolò Paganini di Genova
durante la “notte bianca” del 21 giugno 2009.
Nello stesso anno ha partecipato ad un corso di cartoni animati tenuto da Loris
Gualdi e Marina La Torre presso il Museo Internazionale Luzzati di Genova,
contribuendo con le scenografie e diverse animazioni alla produzione del cartoon
“La
porta
animata”,
visibile
su
Youtube
all'indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=PqWyIV-hiSw
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Sabato 4 settembre
ore 21.00
Concerto
Masis Shahbazians, violoncello
Matteo Provendola, pianoforte
Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
L. Boccherini
Sonata n.7 in Do maggiore
H. W. Henze
5 brani da Serenade:
Adagio rubato
Un poco allegretto
Pastorale
Allegro marciale
Tango
J. Ibert
Ghirlanzana
S. Rachmaninov
Preludio op. 23 n. 4
F. Chopin
Notturno op. 62 n. 2
M. Ravel
Da Le Tombeau de Couperin:
Toccata
_______
L. v. Beethoven
Sonata n. 3 op. 69
Allegro ma non tanto
Scherzo
Adagio - Allegro
A. Glazunov
Chant du Ménestrel op. 71
A. Shahbazians
Al Alour
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Masis Shahbazians è nato a Padova nel 1993.
Nel 2003 studia
pianoforte
seguito dal Maestro Gianfranco Carlascio. Nel 2004 inizia gli studi di Violoncello
presso la classe del Maestro Nevio
Zanardi
al Conservatorio
N. Paganini
di
Genova, fino a compimento del quinto anno. Tiene concerti come solista ed è stato
membro
di formazioni
di musica
da camera
come
i quartetti
" Juvenilia
Januensis " e " Zanardi ". Ha partecipato a vari concorsi tra cui: Concorso " Premio
Rrok Jakas 2006 " (primo premio) - Concorso " Incontri sul Palcoscenico 2007 Esta
" (primo premio) - Concorso di Interpretazione musicale " Cogoleto 2008 " (secondo
premio) - Concorso " Incontri sul Palcoscenico 2006 Esta " (secondo premio) Concorso " Incontri
sul Palcoscenico 2005
Esta " (terzo premio). Attualmente
frequenta il corso di Violoncello del Maestro Francesco Galligioni al Conservatorio
Paganini di Genova.
Matteo Provendola è nato a Genova nel 1993. Studente ai corsi di Pianoforte e
Composizione
Frequenta
presso
l'ottavo
il Conservatorio
Musicale
Niccolò Paganini
di Genova.
anno di Pianoforte con il Maestro Melchiorre Pasquero e il
quarto anno di Composizione con il Maestro Carlo Galante.
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Domenica 5 settembre
Incontro pomeridiano
ore 17.00
Le carte della poetessa Antonia Pozzi:
un enigma da ricostruire
Con Graziella Bernabò e Gabriele Scaramuzza
La poetessa milanese Antonia Pozzi (1912-1938) è una delle figure femminili
più interessanti della nostra letteratura, oggi al centro di studi critici
approfonditi ed appassionati. La sua opera poetica, di notevole valore, si
intreccia con il vivace ambiente letterario di quegli anni, con la storia
italiana che precede la seconda guerra mondiale e con gli elementi di una
vita personale agiata quanto tormentata, conclusa tragicamente.
La Pozzi è inoltre uno straordinario caso di “carte tradite”: proprio
l’originalità del suo modo di sentire e di scrivere, in un tempo dominato da
tendenze conservatrici, ha esposto i suoi scritti ad interpretazioni
fuorvianti ed a vere e proprie censure. Un caso intricato ed affascinante in
cui, se la carta “canta”... bisogna ancora trovarle l’intonazione più giusta ed
autentica.
Graziella Bernabò, dopo la laurea in Lettere si è perfezionata in Letteratura italiana presso
l’Istituto di Filologia Moderna dell’Università degli Studi di Milano. Insegnante di scuola media
superiore, si occupa da tempo di letteratura contemporanea italiana e straniera. Suoi saggi e
articoli sono apparsi su “Acme”, “Studi Novecenteschi”, “Italianistica”, “Confini”, “Uomini e
libri”, “Materiali di Estetica”, “Quaderni di Via Dogana”. Ha pubblicato Invito alla lettura di
Landolfi, Milano, Mursia, 1978 e Come leggere “La Storia” di Elsa Morante, Milano, Mursia, 1991.
Nel 2004 è uscita la sua biografia di Antonia Pozzi: Per troppa vita che ho nel sangue, Milano
Viennepierre. Da alcuni anni si interessa prevalentemente di scrittura femminile.
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Domenica 5 settembre
ore 21
“Cara Madre… Caro Figlio”
Carteggio tra
Giuseppe Mazzini e sua madre Maria Drago tra parole e musica
a cura di Fabrizio Matteini
con
Fabrizio Matteini
voce recitante
Tiziana Canfori
pianoforte
Dalla raccolta epistolare tra Giuseppe Mazzini e la madre Maria Drago Mazzini
(nel periodo 1834-1839) è possibile ricostruire il loro rapporto intenso d'affetto e
di profonda ispirazione reciproca.
Dagli
anni
dell'esilio in Svizzera
e in
Inghilterra, il giovane Mazzini condivide con la madre i suoi ideali politici, i
progetti ma anche i suoi intimi pensieri e la quotidianità della vita da esule
politico. Maria Drago è una delle prime figure e tra le più significative delle
“madri risorgimentali”, che insieme a Eleonora Ruffini e ad Adelaide Cairoli, fu
tra le rappresentanti di un rapporto madre-figlio totalizzante e romantico, in cui
la figura paterna rimane in disparte e la madre dell'eroe risorgimentale diventa
protagonista e parte attiva nelle imprese storiche del figlio, fino a incarnare,
inconsapevolmente, più avanti
nel tempo, l'ideale patriottico della “madre
italiana”.
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Fabrizio Matteini
Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 1998. Ha lavorato in
teatro, cinema e televisione.
Come attore è stato diretto da M. Sciaccaluga, P. Greenaway, V. Binasco, J. L.
Martinelli, A. Liberovici, E. De Capitani, F. Bruni, R. Carpentieri, L. Sicignano,
A. L. Messeri, A. Taddei, F. Montecchi, G. Scaramuzzino, M. Avogadro, D. Ardini,
J. Ferrini, S. Baldacci, M. Meshulam, M. Conti, K. Pipino.
Ha realizzato la regia di diversi spettacoli, tra cui “Il peso delle donne” di G.
Schelotto con A. Haber, P. Pitagora, C. Spaak. Altre regie: “Deacedence Lounge”
di A. Hellman, “Grasse Matinée” di R. De Obaldia, con cui ha vinto il premio
Teatro de Linutile di Padova. 'E docente di recitazione e ha insegnato
all'università IUAV di Venezia.
Laureato all'univ. di Genova in Drammaturgia Antica con 110 e lode. Ha vinto il
premio Hystrio alla vocazione nel 2004. Dal 2008 è direttore artistico della wb tv
presso la GGallery di Genova. Nel 2009 ha fondato ed è condirettore della Tam
Tam Teatro insieme a Viviana Mattei. Insegnante di recitazione presso il CFA di
Luca Bizzarri a Genova.
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Lunedì 6 settembre
Incontro pomeridiano
ore 17.00
Agostino Vinzoni
La carta storica.
Documenti d’archivio e carte geografiche.
Agostino Vinzoni, di professione ingegnere, è discendente del famoso cartografo
settecentesco Matteo Vinzoni. Da diversi anni, ripercorrendo la storia della sua
famiglia, ha avviato appassionati studi storici sui documenti dell’Archivio di
Stato di Genova; nel suo lavoro ha ritrovato e riordinato splendide carte
geografiche ed ha anche rintracciato documenti molto importanti della vita di
Bonassola, particolarmente nel XVI e XVII secolo.
Una passione viva, che unisce precisione e curiosità all’affetto per un luogo
amato; un tuffo nelle preziose carte di uno degli archivi italiani più ricchi, in cui
la ricerca storica è vera “navigazione”.
Attraverso il suo lavoro, la storia bonassolese assume particolare vivacità,
soprattutto per la capacità di utilizzare mezzi digitali nell’acquisizione e
riproduzione dei documenti. Anche le splendide carte georgafiche di Matteo
possono essere ingrandite e percorse nei particolari, comprese le decorazioni e le
piccole figure che il cartografo inseriva con vera mano d’artista in un lavoro
tecnico di grandissima modernità per i suoi tempi.
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Lunedì 6 settembre
ore 21.00
Concerto presso la Chiesa di San Giorgio
Servizio pullman di andata e ritorno gratuito dalle ore 20
(informazioni presso la Pro Loco)
Água e Vinho
Duo Roberto Rozado, Francesca Ghilione
chitarra
Egberto Gismonti (1947)
Água e Vinho
Maximo Diego Pujol (1957)
Tango, Milonga y Final
Tango de Abril
Milonga de Junio
Final Feliz
Fernando Sor (1778 – 1839)
Duo N. 1 Op. 55 in La Maggiore
Gabriel Fauré (1845 – 1924)
Sicilienne
Dimitri Fampas (1922 – 1996)
Ballos
Marlos Nobre (1939)
Ciclo Nordestino Op. 5
Samba Matuto
Cantiga
É Lamp
Alberto Ginastera (1916 – 1983)
Milonga
Radamés Gnattali (1906 – 1988)
Suite Retratos
Ernesto Nazareth
Tocata em Ritmo de Samba
Maximo Diego Pujol
Tres Piezas de Otoño
Arbolado
Sombrio
Avenida Centenario
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Nel 2008, nel prestigioso Auditorium Fernando Sabino dell’Università Federale di
Viçosa, in Brasile, si è tenuto un importante concerto di due giovani chitarristi:
il brasiliano Roberto Rozado e l’italiana Francesca Ghilione. Da questo decisivo
incontro nasce il Duo Rozado Ghilione.
In una raffinata ricerca volta all’originalità, il Duo si è confrontato con un
repertorio unico e poco diffuso che mira a valorizzare compositori del XX secolo di
eccezionale talento, tra cui spiccano i nomi di Maximo Diego Pujol, Alberto
Ginastera, Dimitri Fampas, Marlos Nobre, Egberto Gismonti, Radamés Gnattali e
Gabriel Fauré.
Roberto e Francesca hanno anche realizzato un nuovo e particolare repertorio
trascrivendo e arrangiando alcuni brani per chitarra a quattro mani, conferendo
un’impronta ancora più personale alle proprie performances ed ottenendo un
forte impatto sul pubblico.
Dopo due anni di ricerca e attività artistica nasce il primo album Água e Vinho
in cui Roberto Rozado e Francesca Ghilione ricordano la splendida musica di
Egberto Gismonti eseguita la prima volta nel 2008, musica che racconta l’inizio
del Duo e che rappresenta il loro primo lavoro discografico.
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Francesca Ghilione, nata a Savona nel 1982, si è diplomata appena diciottenne con il
massimo dei voti e ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in chitarra ad Indirizzo
Interpretativo-Compositivo presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova, con la votazione
di 110 e lode presentando una tesi ed un concerto dedicati ai chitarristi dell’epoca romantica.
Ha ottenuto primi premi e riconoscimenti in vari Concorsi nazionali e internazionali.
Nel 2001 ha partecipato alla V Rassegna Musicale “Migliori Diplomati d’Italia”, risultando la
migliore chitarrista italiana diplomata del 2000.
Si è perfezionata in Svizzera e presso la prestigiosa Accademia Chitarristica “Francisco
Tarrega” di Pordenone.
Si è esibita, sia come solista sia in formazioni da camera, in Italia, Svizzera, Germania, Grecia,
Francia, Inghilterra, Israele, Spagna e Brasile.
Nel 2007 ha inciso l’album “Alma-Impresíones argentinas para guitarra”, che ha ottenuto
vivissimi apprezzamenti da parte di Roberto Chavero, Presidente della “Fundación Atahualpa
Yupanqui” in Argentina ed è stato recentemente diffuso presso emittenti radiofoniche in
Argentina, Brasile e Grecia .
Suona stabilmente in Duo con il chitarrista brasiliano Roberto Rozado con cui ha intrapreso un
lavoro di ricerca sul repertorio di questa formazione, sviluppando anche lo studio per la
trascrizione e l’arrangiamento di un nuovo e particolare repertorio per “chitarra a 4 mani”.
Ha suonato in diretta radiofonica per la Radio Svizzera Italiana, per la Radio Nacional de
Brasilia e per alcune emittenti televisive brasiliane (Minas Gerais, São Paulo) presentando il
suo album “Alma” e il suo lavoro di ricerca sulla musica sudamericana.
Nell' agosto 2008 è stata invitata personalmente a Rio de Janeiro dal grande compositore di
Choro Brasiliano Carlos Henrique Machado per partecipare come solista all'incisione di alcune
musiche dell' album “Força Bruta”.
Suona una chitarra Enrico Bottelli del 2005.
Roberto Rozado nato nel 1985 a Rio de Janeiro, in Brasile, ha incominciato lo studio della
chitarra classica nel 2000 sotto la guida del maestro e liutaio Jorge Raphael.
Dal 2002 al 2004 ha partecipato al 13º, 14°, e 15° Festival Internacional de Música Colonial
Brasileira e Música Antiga di Juiz de Fora (Brasile).
Nel 2003 ha partecipato al 25º Curso Internacional de Verão de Brasília.
Nello stesso anno ha preso parte della Ottava e Nona Edizione del Festival Nacional de Violão de
Guaratinguetá “Dilermando Reis” suonando pubblicamente in presenza dei grandi Maestri
della chitarra brasiliana.
Da diversi anni svolge attività didattica e concertistica, come solista e in formazioni da camera,
e ha tenuto, in qualità di docente, molti corsi di chitarra classica organizzati con il patrocinio
dell’Università Federale di Viçosa in Brasile.
Si è esibito in veste solistica presso numerose città brasiliane (Juiz de Fora, Leopoldina, Ouro
Preto, São Paulo, Brasília, Rio de Janeiro, Viçosa e Ponte Nova) e in Italia all’Antico Teatro Sacco
di Savona, alla Pinacoteca Civica di Savona, a Sanremo e in diverse città del Piemonte.
Suona stabilmente in Duo con la chitarrista italiana Francesca Ghilione con cui ha intrapreso
un lavoro di ricerca sul repertorio di questa formazione, sviluppando anche lo studio per la
trascrizione e l’arrangiamento di un nuovo e particolare repertorio per “chitarra a 4 mani”
realizzando nel 2010 l’album Água e Vinho.
Nel 2009 ha concluso il Corso Superiore di Laurea presso la Facoltà di Musica dell’Università
Federale di Ouro Preto (Minas Gerais, Brasile) presentando una tesi dal titolo “Introduzione alla
chitarra classica”.
Suona una chitarra Antonino Scandurra del 2002.
23
Martedì 7 settembre
La carta e la fantasia dei bambini:
Carta, Cartoon ed effetti speciali
a cura di Loris Gualdi e Marina La Torre
L'intento primario del laboratorio “Carta, Cartoon ed effetti speciali” è quello di
definire un punto di incontro tra il mondo della carta e quello del cartoon,
approdando poi alle nuove tecnologie di sviluppo, per riuscire a comprendere
come esista l'essenzialità del foglio, che ancora oggi supera ciò che si crede
realizzato completamente al computer…senza la carta tutto sarebbe molto più
difficile!
I laboratori rappresentano un semplice modo per avvicinarsi
cartone animato e dell'animazione dit
al mondo del
tout cour. La fase Carta-Cartoon, pur
essendo adattabile ad un target adulto, possiede come utenza ideale la fascia dai 3
ai 14 anni, mentre il Pixillation Lab & Stop Motion, essendo leggermente più
complesso nella sua ossatura portante, è più adeguato ad un range d'età 15-99.
24
Programma
Ore 17.00 Laboratorio Carta-Cartoon
Durante il primo laboratorio saranno prese in considerazione le varie fasi del
Cartone animato. Attraverso brevi e semplici giochi, si definiranno le fasi di pre
produzione, produzione e post produzione, per poi approdare a esercitazioni
pratiche come la realizzazione del cartone animato più piccolo del mondo e del
Taumatropio.
Ore 18.00 Pixillation & Stop Motion Lab
Il cinema d'animazione non è solo Cartoni animati; infatti con il Pixillation & Stop
Motion Lab diamo uno sguardo alle nuove tecnologie attraverso
una fase
introduttiva e formativa propedeutica all'esercitazione portante dell'incontro:
Animare
un origami.
Se le tempistiche
e le modalità
di esecuzione lo
permetteranno si cercherà di dare uno sguardo all'animazione su green screen, in
maniera da fondere l'animazione a overlay fx.
Ore 21.00 Carta, Cartoon ed effetti special
Dopo un breve excursus storico sulle diversificate tecniche dell'animazione si
definirà l'essenzialità della carta, materia prima del cartone animato, facendo
leva in maniera particolare sull'arte del decoupage, resa famose dal maestro
Emanuele Luzzati.
Saranno visionati alcuni estratti di opere filmiche al di fuori del normale circuito
commerciale, oltre estratti di opere laboratoriali.
Dal Cartoon comunemente detto, si passerà all'uso diversificato del materiale
cartaceo per la realizzazione di semplici micro episodi di pixillation, che alcuni
partecipanti potranno provare in diretta.
Ore 21.00 Presentazione ed introduzione
Ore 21.30 Presentazione di opere filmiche d'autore e filmati laboratori ali
Ore 22.00 Laboratori imprò
Ore 23.00 Chiusura
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Mercoledì 8 settembre
Incontro pomeridiano
ore 17.00
Laboratorio Creativo Savchenko:
Prima del disegno, facciamo la carta...
Denis, Jnna e Bogdan Savchenko non hanno forse bisogno di presentazioni, qui a
Bonassola. Da anni sono anima del Laboratorio Creativo, che si materializza in
paese con i suoi materiali particolari e i suoi colori, coinvolgendo i bambini (ma
anche gli adulti) in esperienze artistiche di grande vivacità, dagli esiti
sorprendenti. Il tema del loro laboratorio cambia sempre, così come la materia
utilizzata: carta, matite, mosaico, gesso, tempera, metallo, stoffa e ultimamente
soprattutto ceramica.
Nel mese di agosto, in soli due giorni, i bambini del laboratorio hanno dato vita a
una grande pittura, che riveste i pannelli di Piazza Centocroci, e ad una mostra
con disegni e sculture.
Per i nostri Incontri, Denis ripeterà un’esperienza fortunata già messa in pratica
qualche anno fa: i bambini impareranno a costruire il loro foglio di carta, prima
di utlilizzarlo per il disegno. Il supporto diventa così parte integrante e
insostituibile dell’opera dei piccoli artisti.
Denis e Jnna sono diplomati all’Accademia di Kiev in pittura monumentale.
Denis ha conseguito anche il Diploma di secondo livello dell’Accademia Ligustica
di Genova ed è ora impegnato in una serie di grandi affreschi. Jnna è ceramista e
soprattutto ha avviato una brillante carriera di cantante, dopo gli studi nel suo
paese e il diploma presso il Conservatorio di Genova. Bogdan (12 anni) ha sempre
partecipato attivamente al lavoro dei genitori e respira aria intrisa di arte. E’
anche un giovane studente del Conservatorio Paganini, iscritto nella classe di
flauto della prof. Mara Luzzatto.
Il Laboratorio dei Savchenko nasce nell’ambiente artistico di Kiev e porta oggi a
Genova e a Bonassola l’esperienza maturata in quasi vent’anni di intensa
sperimentazione con bambini di ogni età e cultura.
I lavori del pomeriggio verranno presentati alla fine del concerto serale: i
curatori del Laboratorio saranno presenti per parlare con noi dei materiali
dell’arte proposti ai bambini, a cominciare, naturalmente, dalla carta...
26
Mercoledì 8 settembre
ore 21.00
Concerto
Luca Tarantino - oboe
Tiziana Canfori - pianoforte
Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
Robert Schumann
Tre Romanze op. 94
Nicht schnell
Einfach, innig
Nicht schnell
Amilcare Ponchielli
Capriccio per oboe e pianoforte
Benjamin Britten
Two Insect Pieces (1935)
The Grasshopper
The Wasp
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Luca Tarantino è nato a Genova, il 5 Aprile 1991. Ha iniziato giovanissimo le sue esperienze
musicale, partecipando alle attività corali de “i Polifonici di Genova”, diretti dal M° Fabio Macelloni,
con i quali ha preso parte a numerose opere e concerti in diversi teatri italiani. All'età di otto anni,
inizia lo studio del pianoforte, con la Prof.ssa Tiziana Canfori, per poi passare all'oboe all'età di 10
anni, al Conservatorio Niccolò Paganini, sotto la guida del M° G.E. Cortese.
Dal 2000 è entrato a far parte dell'orchestra di fiati e percussioni “Filarmonica Sestrese”, in qualità di
primo oboe e corno inglese, con la quale ha partecipato a numerose manifestazione, concorsi e
concerti in Italia e all'estero, come Germania, Belgio, Russia e Spagna. Attualmente è inoltre
insegnante di Oboe nella scuola di musica della Filarmonica Sestrese.
Nel corso di questi anni ha collaborato con numerose orchestre, quali: Orchestra Giovanile Ligure,
Orchestra Belvedere, Conte Big Band Orchestra, Orchestra Accademie Musiche Genuensis, Orchestra
Regionale Ligure, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra da Camera Genovese e nel 2008 ha
partecipato in qualità di primo oboe all'Euro Med Youth Orchestra, un'orchestra formata da giovani
musicisti europei e mediorientali, con sede in Siria, per i festeggiamenti di Damasco, capitale Mondiale
della cultura 2008.
Dal 2005 ha iniziato a perfezionare lo studio dello strumento con il M° Francesco Di Rosa, (primo
oboe solista dell'Accademia Nazionale Santa Cecilia, in precedenza ha ricoperto lo stesso ruolo
nell'orchestra del Teatro alla Scala e nell'omonima Filarmonica). Di recente ha partecipato alla
manifestazione Musica Riva Festival, durante la quale ha preso parte ad una Masterclass con il M°
Fabien Thouand, primo oboe solista del Teatro alla Scala.
Inoltre fa parte di un trio d'ance“bNoLcY trio”, di cui è fondatore, con Yoshua e Niki Fortunato, con
il quale si è esibito in varie manifestazioni in Italia e all'estero. E' anche membro di un Ottetto di Fiati
di recente formazione “Il Nuovo Ottetto Genovese”.
Nel giugno scorso ha completato gli esami del triennio accademico di primo livello al Conservatorio
Niccolò Paganini di Genova.
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Giovedì 9 settembre
Incontro pomeridiano
ore 17.00
Renato Dicati
Dagli atlanti del cielo (tre dimensioni su un foglio...)
alla carta-valore
Presentazione del libro
La storia dell’astronomia raccontata dai francobolli
Renato Dicati è uno dei più antichi collaboratori della “Lente” e degli Incontri
Musicali. Laureato in astrofisica, è stato anima di alcune memorabili notti di
osservazione del cielo, e soprattutto ha ideato e curato per due volte la “Settimana
dell’Astronomia”, organizzata a Sant’Erasmo con bellissimo materiale, ospiti e
persino l’annullo postale.
Renato riesce infatti a collegare la sua cultura scientifica e la sua dote di
divulgatore (coltivata in una lunga carriera in IBM) con una grande passione per
il collezionismo di libri e soprattutto di francobolli.
Il suo intervento ci metterà quindi in contatto con due aspetti diversi della carta:
potrà parlarci degli atlanti del cielo e dei pianeti (come rappresentare lo spazio
profondo in due dimensioni?) e potrà parlarci della carta-valore, quella di
banconote e francobolli. Due storie che si intrecciano, forse a sorpresa, e che
trovano un punto d’incontro nelle pubblicazioni di Dicati, come la recentissima
Storia dell’astronomia raccontata dai francobolli (ed. Aracne).
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Giovedì 9 settembre
ore 21.00
Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre
La vita e la musica di una donna straordinaria nella Milano
del Settecento in un libro e un CD ricchi di inediti.
Con le autrici
Barbara Petrucci e Pinuccia Carrer
Donna Teresa Agnesi, compositrice illustre (ed. San Marco dei Giustiniani, Genova)
è un volume appena uscito e arricchito da un CD che vede al cembalo e all’orgeno
Barbara Petrucci e Luisella Ginanni.
Il libro rappresenta la prima biografia completa della compositrice Teresa Agnesi
(1720 - 1795), sorella minore della matematica Gaetana, con cui condivide la
cultura più illuminata della Milano settecentesca.
Nel corso della serata avremo modo di parlare della sua figura di musicista e di
intellettuale e di ascoltare la sua musica.
Insieme a Pinuccia Carrer, avremo la gioia di ritrovare fra noi Barbara Petrucci,
che negli
anni
passati è stata
più volte
ospite degli Incontri
conquistando la fiducia e l’affetto del nostro pubblico.
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Musicali,
Venerdì 10 settembre
Riccardo Dapelo
Musica e Nuove Tecnologie
Dal segno al suono.
Aspetti della scrittura in relazione alla creazione sonora
Appunti per una semiografia musicale
In collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
Il Conservatorio
Paganini
di Genova
possiede una
sezione dedicata
alla
composizione musicale attraverso l’elettronica: ne sono anima Roberto Doati,
docente di Musica e Nuove Tecnologie, e Riccardo Dapelo.
Si tratta di musica che esce quindi dal computer e non da strumenti tradizionali.
Questo non toglie che gli strumenti “antichi” siano comunque presenti nel lavoro
di dipartimento, spesso interpretati in modo nuovo o “trasfigurati”.
L’estrema modernità delle macchine del laboratorio e il particolare linguaggio di
questa musica farebbe pensare a un taglio netto con la prassi antica, e soprattutto
con la carta... ma non è detto che sia così.
Attraverso esempi, partiture e materiale sonoro, Riccardo Dapelo ci guiderà in
questo mondo in cui l’arte sposa le tecnologie più avanzate.
31
Riccardo Dapelo
Nato a Genova nel 1962, dopo la maturità
classica si è diplomato in Pianoforte ed in
Composizione. Ha frequentato i corsi di
Composizione di G. Manzoni alla Scuola di
Musica di Fiesole e di Musica Elettronica
di A. Vidolin al Conservatorio di Venezia,
diplomandosi con lode.
Sue composizioni sono eseguite in Italia
ed all'estero (Germania, Olanda, Grecia,
Francia, Svezia,
Spagna, Portogallo,
Svizzera, Cuba, Brasile, Argentina, Stati
Uniti) e trasmesse per radio e televisione
(Italia, Olanda, Germania).
Vincitore nel '94 del primo premio
assoluto
al concorso internazionale
"Brandenburgische Sommerkonzerte" di
Berlino, è stato selezionato anche nei
Concorsi internazionali
"Porrino" di
Cagliari, " L. Russolo (Varese)", e nel
concorso di Musica Elettroacustica di
Bourges.
I suoi lavori sono orientati sia sull'interazione tra strumenti ed elaborazione elettronica dal
vivo sia sulla ricerca di tecnologie e forme di inte(g)razione di diversi mezzi espressivi (danza,
video arte, teatro).
Dal 1995 fa parte dello staff esterno di INFOMUS-LAB del DIST dell'Università di Genova. Ha al
suo attivo diverse pubblicazioni sul trattamento, la sintesi e l'analisi della voce umana, sullo
sviluppo musicale di emozioni artificiali, sulla spazializzazione, sulla musica elettronica e
sulla filosofia dell'arte. Dal 1999 collabora con lo scultore
Pinuccio Sciola in progetti
internazionali di installazioni d'arte interattive, in varie situazioni espositive (Torino,
Frankfurt, L'Habana, Hannover Expo 2000). Realizza anche installazioni sonore permanenti
per spazi museali ed espositivi (tra le più significative, in collaborazione con l'Infomus Lab del
DIST):
o
Città dei bambini (Porto Antico -Genova), Giochi musicali interattivi permanenti.
o
Acquario di Genova, Sound design ed installazione.
o
Padiglione del Mare, Genova, Sound design ed installazione sonora interattiva.
o
Museo del Mare(2004), Genova, Sound design ed installazione sonora interattiva.
o
MetaMorfologieMusicali : un ambiente di composizione elettroacustica,
(con la scuola di MNT del Conservatorio di Genova ) Genova, Festival Della Scienza 2008
o
Installazione sonora sulla scultura “Paganini” di Carlo Mo, Genova, Teatro Carlo Felice,
inaugurazione stagione sinfonica 2009
Nel 2010, per il ventennale della morte di G. Caproni, ha realizzato per la Provincia di Genova
una installazione sonora permanente nell'Ascensore di Castelletto (Genova, Luglio-Dicembre
2010) ed ha in preparazione (fine 2010) un lavoro di teatro musicale elettronico su testi del
poeta.
Si occupa di interazione tra gesto, suono e immagini tramite tecnologie interattive ed ha
iniziato dal 2001 una serie di lavori che contengono immagini sintetizzate digitalmente.
Ha inciso diversi lavori su CD (SAM records, Rivo Alto, Ars Publica) e le sue composizioni sono
edite da Ars Publica. Svolge una intensa attività seminariale in Conservatori ed altre
Istituzioni incentrata sull'applicazione di nuove tecnologie alla creazione artistica e sulla
filosofia dell'arte.
Dal 2007 insegna di Composizione al Conservatorio di Genova e partecipa alla docenza nel corso
di Musica e Nuove Tecnologie. E' vicepresidente dell'AIMI (Associazione Informatica Musicale
Italiana) e rappresentante AIMI presso il G.A.T.M.(gruppo Analisi e Teoria Musicale).
32
Sabato 11 settembre
ore 21.00
Concerto
Mirella Di Vita - soprano
Jessica Bozzo - clarinetto
Tiziana Canfori - pianoforte
Concerto in collaborazione con il Conservatorio Paganini di Genova
Louis Spohr
Sechs deutsche Lieder op. 103
per soprano, clarinetto e pianoforte
Sei still, mein Herz
Zwiegesang
Sehnsucht
Wiegenlied
Das heimliche Lied
Wach auf
W. A. Mozart
Lied der Trennung
Als Luise die Briefe ihres ungetreuen Liebhabers verbrannte
Giacomo Miluccio
Rapsodia per clarinetto solo
Gioacchino Rossini
Introduzione, Tema e Variazioni
per clarinetto e pianoforte
Franz Schubert
Der Hirt auf dem Felsen
per soprano, clarinetto e pianoforte
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Mirella Di Vita
Laureata col massimo dei voti e la lode
in Lingue e Letterature straniere presso
l'Università degli Studi di Pisa, si è
diplomata brillantemente
in Canto
presso l'Ist.Musicale “L.Boccherini” di
Lucca, sotto la guida del M° Giovanni
Dagnino,
perfezionandosi
successivamente
con il soprano
Gabriella Ravazzi sulla vocalità del
Novecento e con
il soprano Raina
Kabaivanska
sull'interpretazione
lirica. Nel 2006 ha conseguito il
diploma abilitante in Didattica della
Musica presso il Conservatorio di
Musica “G.Puccini” di La Spezia.
Attualmente
è iscritta al Biennio
Superiore di perfezionamento in Canto
lirico
presso
il
Conservatorio
“N.Paganini di Genova”.
Vincitrice di alcuni concorsi di canto ( fra i quali 1° premio Riviera della Versilia 2002,1°
premio Concorso internazionale di Musica da Camera Città di Vercelli 2003) nel mese di
Settembre 2003 ha ricevuto il premio “Boris Christoff ”, dedicato agli artisti emergenti.
Ha debuttato ruoli quali La madre in “Der Jasager” di Kurt Weill (Teatro del Giglio di Lucca),
La Bergere ne “L'Enfant et les Sortileges” di M.Ravel (Teatro Goldoni di Firenze), Didone in
“Dido and Aeneas” di H.Purcell ( Oratorio degli Angeli, Lucca), Adina in “Elisir d'amore”(Sala
dei concerti,Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca),Gilda in “Rigoletto”(Teatro Romano
di Fiesole), Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia “ di G.Rossini(Festival Cantiere Musicale
S.Croce,Alessandria) , Marina nell'opera “I Quattro Rusteghi” di E.Wolf Ferrari(Teatro del
Giglio di Lucca,Teatro Verdi di Pisa,Teatro Goldoni di Livorno,Teatro Alighieri
di
Ravenna),Clarice ne “Il mondo della Luna” di J.Haydn (Teatro Metastasio di Prato), lavorando
con registi quali Aldo Tarabella,Marina Mariotti,Gino Zampieri, Sarah Ventura,Simona
Marchini, Ugo Gregoretti e direttori come Aldo Sisillo,Giuseppe Ratti,Franco Trinca,Giuliano
Carella.
Ha inoltre interpretato il ruolo della Baronessa nell'opera “Le vicende d'amore” di Pietro
Guglielmi, in prima esecuzione moderna presso il Teatro Guglielmi di Massa e , a Luglio 2007,
ha debuttato il ruolo di Rosina ne “La Finta semplice” di W.A. Mozart a Ginevra,
nell'allestimento dell'Opera de Chambre de Geneve.
Svolge una intensa attività concertistica per quanto riguarda il repertorio sacro (ha cantato la
Messa in do min k 139 e Messa in do min. k 427 di W.A. Mozart,Messa dell'Incoronazione di W.A.
Mozart,Litaniae lauretanae, Offertorium “Inter natos mulierum” di W.A.Mozart, Messa in sol
magg. di F.Schubert, Petite messe solennelle di G.Rossini,”Nulla in mundo pax sincera” RV 630
di A.Vivaldi) e cameristico ( con particolare attenzione alla romanza da camera russa del XIX
secolo e al repertorio per trio con clarinetto e pianoforte).
A settembre 2008 si è esibita in un concerto di musica sacra dedicato ai compositori lucchesi
L.Boccherini (“Laudate Pueri”) e G.Puccini senior (“Dixit dominum”) presso la Basilica di
S.Michele in foro (Lucca) accompagnata dall'Orchestra da Camera “L.Boccherini”,e ha
partecipato all'allestimento de “La Rondine”(ruolo Bianca) di Giacomo Puccini,che ha
inaugurato la stagione lirica 2008/09 del Teatro del Giglio di Lucca.
Recentemente ha cantato lo “Stabat Mater” di J.Haydn presso il Duomo di Carrara con
l'Orchestra Femminile da Camera di Kiev,lo “Stabat Mater” di G.B.Pergolesi presso la Cattedrale
di S.Francesco a Massa, ha partecipato all'allestimento dell'opera da camera contemporanea
“Talkshow” del M° R.Riccardi (ruolo Eugenia,progetto Opera Nova, prima esecuzione assoluta,
Lucca) e ha interpretato Rosina nell'allestimento de “Il barbiere di Siviglia” di Rossini
(progetto Diderot del CRT) presso il Teatro Nuovo di Torino, il Teatro Coccia di Novara,il Teatro
Comunale di Alessandria, il Teatro Comunale di Vercelli,il Palais di S.Vincent,il Teatro Sociale
di Biella .
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Jessica Bozzo
Nasce a Santa Margherita Ligure il 16 Luglio 1978,
intraprende lo studio del Clarinetto all'età di 12 anni
con la M° Anna Maria Rocca.Prosegue gli studi presso
il conservatorio di musica N.Paganini di Genova sotto
la guida del M° Giuseppe Laruccia conseguendo nel
2002 il diploma a pieni voti.
Ha seguito corsi di perfezionamento e master class con i
Maestri: G. Ieie, F. Paci e R. Crocilla ed ha partecipato
regolarmente ai Corsi di Formazione e Qualificazione
Orchestrale presso il Conservatorio di Genova, grazie ai
quali ha avuto la possibilità di collaborare con
importanti direttori d'orchestra, quali Marco Guidarini
e Vincenzo Mariozzi e con grandi solisti quali
Massimiliano Damerini (col quale ha seguito per due
anni il corso di musica da camera). Ha collaborato con
numerose orchestre di fiati tra le quali spiccano:
l'O.F.G. di Ripatransone (AP) per la stagione 2004 e
2006 diretta dal Maestro L. Della Fonte, i “Fiati
dell'Officina” di Acquaviva Picena (AP) con i Maestri
F. Paci e G. Ieie, i Fiati della Valtellina diretta dal
Maestro L. della Fonte, l'Orchestra di Fiati del
Conservatorio “U. Giordano” di Rodi Garganico sezione
distaccata di Foggia sotto la direzione del Maestro G.
Ieie nell'ambito del “Festival
di Fiati 2006” e per il
Seminario sulla musica spagnola contemporanea per
fiati col Maestro J.A. Durà (2007),l'Orchestra Italiana
di Fiati “Accademia” dell'Aquila all'interno della
stagione
dei concerti
dell'Istituzione
Sinfonica
Abruzzese (2008)e orchestra “Teatro G.A.G.” di Genova.
Dal 2008 è componente del Quintetto di Fiati formato da diplomandi e diplomati del
Conservatorio Paganini esibendosi in diverse sedi, quali fra gli altri, Chiostro di S. Giovanni
Battista de' Genovesi in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono dei Genovesi residenti a
Roma. E' anche componente del trio “Zemlinsky”, trio che svolge intensa attività concertistica
presso prestigiose sedi Genovesi, Auditorium Montale (Teatro Carlo Felice Genova) nell'ambito
della rassegna “Antichi Cortili Giovani talenti”, Oratorio di S. Chiara (Arenzano), per
l'Accademia Musicale del Finale “Percorsi Sonori” di Finalborgo (SV) e Auditorium J. Kosma di
Nizza (Francia).
E' inoltre membro del Paganini Chorus Clarinet con il quale esegue in veste da solista, sia brani
originali che trascrizioni anche in qualità di clarinetto piccolo (in mib), esibendosi in sale ed
enti della Liguria tra i quali: Sala Piero Bozzo di Bogliasco e la Sala del Minor Consiglio di
Palazzo Ducale (Genova). Attualmente è iscritta al II anno del biennio di perfezionamento di
Clarinetto presso il Conservatorio N. Paganini di Genova sotto la guida del M° Giuseppe
Laruccia.
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Traduzioni dei testi
Sei Lieder tedeschi (trad. A. M. Imbarrato)
Taci, cuore mio (Karl Friedrich Freiherr von Schweitzer)
Serbavo la speranza in fondo al cuore, mi affidavo a lei, che mi amasse, mi brillavano gli occhi
di gioia, quando mi inondava il suo incanto, quando ascoltavo la sua voce seducente.
Nella tempesta ne svanisce l'eco. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la realtà, il resto
era illusione.
La terra mi sta davanti, come in un sogno primaverile, mi muovo, ebbro di voluttà, per l'aria
tiepida di luce, mi fiorisce l'anima in petto, la bella stagione dell'amore si ridesta in me.
Ma il gelo mi scorre dentro, nell'anima è notte. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la
realtà, il resto era illusione.
Ho costruito di fiori e di luce del sole un ponte attraverso la vita, su cui camminavo fra serti
d'alloro, consacrato ai più alti ideali, la gratitudine degli uomini era il mio più bel compenso.
Ma ride forte la folla, con scherno insolente. Taci, cuore mio, non ci pensare, è questa ora la
realtà, il resto era illusione.
Duetto (Robert Reinick)
Tra le fronde di lillà stava un uccellino nella quieta, dolce notte di maggio, là sotto, tra l'erba
alta, una fanciulla nella quieta, dolce notte di maggio.
Cantava la fanciulla, l'uccellino stava muto, cantava l'uccellino, la fanciulla lo ascoltava, e da
lontano si udiva il duplice canto, per tutta la valle risplendente di luna.
Che cosa cantava l'uccellino fra i rami nella quieta, dolce notte di maggio? E che cosa mai
cantava la fanciulla nella quieta, dolce notte di maggio?
Del sole primaverile l'uccellino, delle gioie dell'amore la fanciulla; come questo canto giungeva
al cuore, non lo dimenticherò per tutta la vita.
Nostalgia (Emanuel von Geibel)
Guardo nel mio cuore e guardo nel mondo, fin che dagli occhi non traboccano le lacrime, splende
lontano l'orizzonte di luce d'oro, ma mi trattiene il Nord, non lo raggiungo.
Sono così stretti i limiti, e il mondo così vasto, e così fuggevole il tempo!
Conosco un paese dove nel verde assolato brillano i grappoli sui templi sommersi, dove l'onda
purpurea schiuma sulla riva e di futuri cantori sogna l'alloro.
Da lontano chiama il desiderio, ed io non posso andarci.
Oh, avessi le ali per volare nell'azzurro del cielo, e bagnarmi nel profumo del sole! Ma invano! E
ora dopo ora il tempo passa, piango la gioventù, sotterro il canto.
Sono così stretti i limiti, e il mondo così vasto, e così fuggevole il tempo!
Ninna nanna (August Heinrich Hoffmann von Fallersleben)
Tutto tace in dolce pace, bimbo mio, dormi anche tu. Là sussurra il venticello, dormi, dormi,
bimbo bello. Tieni chiusi quegli occhietti che saran come boccioli e col sole, col calore
sbocceranno come un fiore. E guardando i fiorellini, su quegli occhi ti dò baci, e la mamma lo sa
già, che la primavera è qua.
Il canto segreto (Ernst Koch)
Esistono dolori segretiche il labbro non esprime, chiusi nel cuore, restano ignoti al mondo.
Esiste una segreta nostalgia, che sempre fugge la luce, esistono lacrime segrete che gli altri non
vedono. Esiste un tacito abbandono in un mondo interiore, dove chiamano pascoli tranquilli
rischiarati dallo splendore delle stelle, dove sulle barriere cadute l'anima costruisce il suo cielo,
e gioiosa affida il labbro ai pensieri.
Esiste un quieto svanire nel dolore muto e continuo, e nessuno può vedere il peso che grava sul
cuore. Non dice che cosa gli manca, e quando per lapena si spezza, esangue e tremante, glialtri
non lo vedono.
Esiste un dolce sonno, dove regna soave pace, dove tacita quiete guarisce i dolori dell'anima
stanca. E c'è una bella speranza che vola sopra il mondo, là dove il cuore pieno d'amore si apre
agli altri cuori.
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Svegliati! (Rudolf Kuleman)
Che fai così triste e pensieroso? Ah, già da tempo l'amore si è svegliato!
Senti questo suono, dappertutto? Gli uccellini cantano dolcemente, da un albero spoglio si stacca
una fogliolina, la vita scorre da rami e ramoscelli.
La gocciolina scivola giù dai pendii del bosco, il ruscelletto saltella gorgogliando, il cielo si
china sulle onde chiare, l'azzurro si mostra meraviglioso, gaia armonia di forma e suono, eterna
unione nell'eterno desiderio!
Canto dell’addio (Klamer Eberhard Karl Schmidt) - trad. F. Albeggiani
Gli angeli di Dio piangono, quando gli amanti si separano! Senza di te, fanciulla, come riuscirò a
vivere? Ogni gioia mi sarà estranea, eterna ogni sofferenza!
E tu? E tu? Forse per sempre, Luisa, mi avrai scordato! Dimenticato per sempre!
Nel sogno e nella veglia, invocherò Luisa; per celebrare il nome con religioso amore; e ancora
davanti a Dio, io loderò il suo nome.
E tu? E tu? Forse per sempre Luisa mi avrai scordato! Dimenticato per sempre!
Io non posso dimenticarla, dovunque e dappertutto mi incalza per sua mano un'amorosa
angoscia. Io tremo, trattenendola, e mi ritrovo solo!
E tu? E tu? Forse per sempre, Luisa, mi avrai scordato! Dimenticato per sempre!
Quando Luisa bruciò le lettere del suo fidanzato infedele (Gabriele von Baumberg)
Generate da un'ardente fantasia, venute al mondo in un'ora di esaltazione pura, andate adesso
in malora, figlie della malinconia!
Delle fiamme dell'amore provenite, e adesso alle fiamme io vi rendo insieme a tutte le canzoni
appassionate, che, ahimè, non più per me lui sta cantando.
Bruciate adesso, e presto, mie dilette, e più nessuna traccia di voi possa restare.
Ma, ahimè, l'uomo che vi ha scritte, ancora forse brucia nel mio cuore.
Il pastore sulla rupe (Wilhelm Müller) - trad. F. Albeggiani
Quando sto sulla rupe più alta, guardo giù in fondo alla valle e canto.
Lontano dalla profonda vallata oscura si leva l'eco delle gole. Ma più lontano arriva la mia voce,
e più chiara mi torna l'eco dal basso.
Il mio amore sta tanto lontano, e io la desidero così ardentemente di lassù.
Molte ripide montagne mi si ergono davanti, e spumeggianti fiumi si diramano nella valle.
L' aquila si lancia fra le nubi, il camoscio balza fra i crepacci. Le nubi riposano sulle alture, e
attraverso la nebbia riluce la neve delle vette.
Sempre più superba è con me la mia fanciulla, sempre di più cresce nel mio animo l'amore.
Una campanella risuona nella valle silenziosa, fumano dappertutto i camini nel villaggio.
Ah, fanciulla, fanciulla, abbracciami presto! E' tutto così freddo e desolato, quassù.
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Domenica 12 settembre
ore 21.00
Concerto
Il Canto d’Autore
Gian Enrico Cortese - voce e arciliuto
Il programma del concerto nasce da una lunga ricerca concernente la musica
italiana rinascimentale e barocca che Gian Enrico
Cortese esegue cantando,
accompagnandosi con l’arciliuto.
La riscoperta dell’antica pratica di realizzare il basso seguente ed il basso continuo
“ad lembum” offre la possibilità di eseguire musiche di autori come Rasi, Caccini,
Palestrina, Monteverdi, Del Palla ecc. All’interno del programma sono previste
molte incursioni nell’ambito della musica più recente dei moderni cantautori
(Fabrizio De André, Luigi Tenco, Vasco Rossi...), eredi, in qualche maniera, degli
antichi “cantori a liuto”.
Il pubblico verrà accompagnato in questo viaggio sonoro nel tempo da spiegazioni
che chiariscono le scelte, tanto filologiche quanto affettive, che informano le
scelte musicali.
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VINCENZO CALESTANI (1589 - 1617)
LUIGI TENCO (1938 - 1967)
GIOVANNI BATTISTA PINELLO (1543 -1587)
FRANCESCO RASI (1574 -1621)
FRANCESCO GUCCINI (1940 - viv.)
GIULIO CACCINI (1550 - 1618)
FABRIZIO DE ANDRE (1940 - 1999)
SCIPIONE DEL PALLA (? - 1569)
FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999)
ANTONIO BRUNELLI (1575 - 1630)
FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999)
ANONIMO
CLAUDIO MONTEVERDI (1567 -1643)
VASCO ROSSI (1952 - viv.)
LUIGI TENCO (1938 - 1967)
SIGISMONDO D'INDIA (1580? -1629?)
ANONIMO
FABRIZIO DE ANDRE (1940 -1999)
FRANCESCO RASI (1574 -1621)
Damigella tuttabella
Angela
Tutto è amor
Deh come in un momento
II vecchio e il bambino
Amarilli mia bella
Geordie
Dura legge d'Amor
Canzone dell'Amore perduto
Tu piangi al mio partire
Città Vecchia
La violetta
Quel sguardo sdegnosetto
Albachiara
Ho capito che ti amo
V orrei baciarti 0 Filli
Giesù Giesù
Preghiera in gennaio
Indarno Febo
Gian Enrico Cortese, titolare della cattedra di oboe presso il Conservatorio "N.Paganini" di
Genova, responsabile presso lo stesso istituto del "Laboratorio di Musica Antica", ha tenuto
concerti, conferenze e registrazioni in Italia ed all'estero. Docente di "Metodologia
dell'Educazione Musicale" presso la facolta di Scienze dell'Educazione Prima ria dell'Universita
di Genova, ha collaborato, come critico musicale, con la rivista «Musica». Coordinatore di corsi
musicali, relatore in seminari e docente in corsi d'aggiornamento per insegnanti, ha al suo
attivo numerosi articoli, saggi e revisioni musicali. Svolge attività di compositore, trascrittore
ed arrangiatore con specifico riferimento al campo didattico.
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Tiziana Canfori si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Bolzano, e in
clavicembalo presso quello di Padova. Ha poi conseguito il diploma di perfezionamento in
clavicembalo sotto la guida di Kenneth Gilbert, presso la Staatliche Hochschule für Musik und
Darstellende Kunst di Stoccarda.
Successivamente ha ottenuto il Diploma di Merito dell'Accademia Chigiana di Siena e il
“Premio Respighi” presso la Fondazione Cini di Venezia.
Come clavicembalista tiene concerti con un repertorio che va dalle origini della letteratura
cembalistica al Novecento. In ambito cameristico ha recentemente dato vita a un duo con il
flautista Stefano Bagliano. Suona regolarmente con l'Orchestra “Haydn” di Bolzano e Trento
come clavicembalista e pianista, ricoprendo anche ruoli solistici. Ha collaborato con direttori
quali Gustav Kuhn, Karl Martin, Umberto Benedetti Michelangeli, György G. Rath.
Al pianoforte si è dedicata particolarmente alla musica da camera e al repertorio vocale,
stringendo collaborazioni con diversi cantanti con i quali esegue di preferenza il repertorio
della liederistica tedesca e della mélodie francese, mettendo volentieri l'accento anche sul meno
conosciuto repertorio da camera del Novecento italiano.
Laureata in Lettere presso l'Università di Genova con una tesi in Letteratura Teatrale Italiana,
associa l'attività di musicista con iniziative sperimentali che fondono il linguaggio musicale
con quello della scena. Ha ideato spettacoli come Das deutsche Kabarett, sul cabaret tedesco dagli
anni Venti al dopoguerra e Das Vielleicht-Lied: Bertolt Brecht e i suoi musicisti, per il Puzzle
Ensemble, al quale ha dato vita nel 2007. Ha partecipato a concerti e spettacoli promossi
dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova su Camillo Sbarbaro (in “duo” con
Omero Antonutti) e sul Futurismo (con Fabrizio Matteini). Ha inoltre collaborato come
musicista con il Teatro Stabile di Genova e con il Teatro dell'Archivolto. Ha curato diversi
spettacoli da camera, compresa una riduzione dell'Opera da Tre Soldi di Brecht e Weill, andata
in scena, con l'elaborazione musicale di Raffaele Cecconi, al Teatro Carlo Felice.
Dal 1984 è docente di conservatorio e dal 2004 insegna “Pratica dell'accompagnamento vocale al
pianoforte e al clavicembalo” nell'ambito dei corsi superiori del Conservatorio Paganini di
Genova. Dedica gran parte della sua attività alle numerose iniziative didattiche e artistiche del
Conservatorio, di cui dal 2009 è anche vicedirettore.
Nel 2005 ha pubblicato il volume Benedetto Marcello, un “dilettante di contrappunto” nella
Venezia del Settecento presso l'editore San Marco dei Giustiniani di Genova.
Dal 2004 ha dato vita agli Incontri Musicali di Bonassola.
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