teatro storchi modena / stagione 2014 — 2015 Luca Lazzareschi fotografato da Luca Del Pia abbonamenti 27 maggio — — 14 giugno GLI SPETTACOLI E I TURNI STORCHI CLASSICO TURNO 1 Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / La vita che ti diedi / La parola canta / Hotel Belvedere / Journal d’un corps – Storia di un corpo / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA Spettacolo in alternativa: Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi Al Teatro delle Passioni: Io sono il vento STORCHI CLASSICO TURNO 2 Falstaff / La coscienza di Zeno / Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi / Otello / La vita che ti diedi / La parola canta / Hotel Belvedere / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA Spettacolo in alternativa: Journal d’un corps – Storia di un corpo Al Teatro delle Passioni: La classe STORCHI CLASSICO TURNO 3 Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / La vita che ti diedi / Arancia meccanica / La parola canta / Hotel Belvedere / 7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika Spettacolo in alternativa: Sinfonia d’autunno Al Teatro delle Passioni: La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat STORCHI CLASSICO TURNO 4 Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / Sinfonia d’autunno / La vita che ti diedi / La parola canta / Hotel Belvedere / 7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika Spettacolo in alternativa: Arancia meccanica Al Teatro delle Passioni: La fondazione INVITO A TEATRO TURNO A Falstaff / Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi / Otello / La parola canta / Hotel Belvedere / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA INVITO A TEATRO TURNO B Falstaff / Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi / Otello / La parola canta / Journal d’un corps – Storia di un corpo / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA INVITO A TEATRO TURNO C Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / Sinfonia d’autunno / La parola canta / 7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika INVITO A TEATRO TURNO D Falstaff / Otello / Sinfonia d’autunno / La parola canta / 7 Minuti / Arancia meccanica / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika SPETTACOLI IN ABBONAMENTO ... AL TEATRO STORCHI Falstaff Sinfonia d’autunno da William Shakespeare regia Andrea De Rosa con Giuseppe Battiston cast in via di definizione La coscienza di Zeno di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo regia Maurizio Scaparro con Giuseppe Pambieri e Nino Bignamini, Giancarlo Condé e con (in o. a.) Silvia Altrui, Guenda Goria, Margherita Mannino, Marta Ossoli, Antonia Renzella, Raffaele Sincovic, Anna Paola Vellaccio, Francesco Wolf Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari regia Marco Martinelli con Ermanna Montanari, Roberto Magnani, Alice Protto, Massimiliano Rassu Otello di Luigi Lo Cascio liberamente ispirato all’Otello di William Shakespeare regia Luigi Lo Cascio con Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio Valentina Cenni, Giovanni Calcagno di Ingmar Bergman regia Gabriele Lavia con Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori ... AL TEATRO DELLE PASSIONI Journal d’un corps / Storia di un corpo di e con Daniel Pennac regia Clara Bauer 7 Minuti La vita che ti diedi di Luigi Pirandello regia Marco Bernardi con Patrizia Milani e Carlo Simoni Arancia meccanica di Anthony Burgess musiche Morgan regia Gabriele Russo con (in o. a.) Alfredo Angelici, Marco Mario de Notaris, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso, Alessio Piazza, Daniele Russo, Paola Sambo La parola canta con Peppe e Toni Servillo e i Solis String Quartet Hotel Belvedere di Ödön von Horváth regia Paolo Magelli dramaturg Željka Udovicic con (in o. a.) Francesco Borchi, Daniel Dwerryhouse, Marcello Bartoli, Fabio Mascagni, Mauro Malinverno, Valentina Banci, Elisa Cecilia Langone di Stefano Massini regia Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo cast in via di definizione Plan B di Aurélien Bory/Phil Soltanoff regia Phil Soltanoff con Mathieu Bleton, Itamar Glucksmann, Jonathan Guichard, Nicolas Lourdelle ideazione e scena Aurélien Bory La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dagli internati dell’ospedale di Charenton sotto la guida del Marchese di Sade di Peter Weiss adattamento e regia Nanni Garella con Laura Marinoni, Nanni Garella, Nicola Berti, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi La fondazione di Raffaello Baldini regia Valerio Binasco con Ivano Marescotti Ti regalo la mia morte, Veronika La classe CIRCA Io sono il vento di Federico Bellini liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella con Isabella Ferrari cast in via di definizione Prima assoluta creato da Yaron Lifschitz con il Circa Ensemble regia Yaron Lifschitz regia Nanni Garella con Nicola Berti, Giorgia Bolognini, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi di Jon Fosse regia Lukas Hemleb con Luca Lazzareschi, Giovanni Franzoni Falstaff da William Shakespeare regia Andrea De Rosa con Giuseppe Battiston cast in via di definizione • Fondazione del Teatro Stabile di Torino • Emilia Romagna Teatro Fondazione – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A B C D La coscienza di Zeno di Tullio Kezich dal romanzo di Italo Svevo regia Maurizio Scaparro con Giuseppe Pambieri e Nino Bignamini, Giancarlo Condé e con (in o. a.) Silvia Altrui, Guenda Goria, Margherita Mannino, Marta Ossoli, Antonia Renzella, Raffaele Sincovic, Anna Paola Vellaccio, Francesco Wolf Giuseppe Battiston è uno degli interpreti più amati al cinema e in teatro, vincitore di un Premio Ubu per il teatro e di due David di Donatello per il cinema. Dopo il suo felice incontro sul palcoscenico con Andrea De Rosa per Macbeth, si cala questa volta nei panni del famoso buffone, personaggio che riscosse un successo tale da convincere il Bardo a farlo rivivere in altri quattro testi. Dice De Rosa: “C’è in Falstaff qualcosa che ci conquista subito: un amore sfrontato per la vita, un senso pieno delle cose che accadono qui e ora, un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei dire persino infantile, una ostinazione a fare di ogni dolore uno scherzo, di ogni situazione senza via d’uscita uno sprone a cercare di non lasciarsi imprigionare.” Lo spettacolo, basato sulla versione che Tullio Kezich elaborò nel 1964 dal romanzo di Italo Svevo, è stato finalista del Premio Le Maschere del Teatro 2013 per il migliore spettacolo, insieme al suo regista Maurizio Scaparro, uno dei grandi maestri del teatro italiano, anch’egli finalista per la miglior regia. Pubblicata nel 1923, per la capacità di testimoniare il male dell’anima moderna, La coscienza di Zeno è un’opera idealmente vicina a quelle di Pirandello, Joyce, Proust. Interprete principale di questo allestimento uno degli attori più poliedrici delle nostre scene, Giuseppe Pambieri, che tratteggia il suo personaggio con tocchi insieme ironici e meditativi. Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari regia Marco Martinelli con Ermanna Montanari, Roberto Magnani, Alice Protto, Massimiliano Rassu • Teatro delle Albe – Ravenna Teatro in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione • Compagnia del Teatro Carcano – Storchi Classico 2 Invito a Teatro A B – Storchi Classico 1: spettacolo in alternativa – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro C Otello di Luigi Lo Cascio liberamente ispirato all’Otello di William Shakespeare regia Luigi Lo Cascio con Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio Valentina Cenni, Giovanni Calcagno • Teatro Stabile di Catania • Emilia Romagna Teatro Fondazione – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A B C D Dopo Pantani (Premio Ubu per la drammaturgia 2013), affresco intimo e politico sull’indimenticato campione del ciclismo, il Teatro delle Albe guarda a oriente per raccontare la vita di Aung San Suu Kyi, una vita passata per oltre 20 anni agli arresti domiciliari, sotto la dittatura militare che opprime la Birmania da più di mezzo secolo. La scrittura di Martinelli partirà dalla figura di questa donna mite e determinata, Nobel per la pace nel 1991, interpretata da Ermanna Montanari (premio Eleonora Duse 2013), per allargarsi a una riflessione sul mondo contemporaneo, alla necessità di cantare con gioia “la maestà della vita”, anche quando tutto attorno le nuvole nere incombono. Luigi Lo Cascio, interprete straordinario che sul grande schermo è stato protagonista di pellicole quali I cento passi e La meglio gioventù, ha sempre affiancato il lavoro in teatro all’attività cinematografica. È qui regista, autore e interprete di un Otello denso di interrogativi per il quale ha scelto il magnetico Vincenzo Pirrotta per il ruolo del titolo, e riserva a sé quello di Jago, la mente tessitrice dell’inganno, ma infine vittima della sua vittima. Un Otello fedele all’infallibile e profondo scandagliare l’animo umano che caratterizza i testi di Shakespeare. La rilettura di Luigi Lo Cascio distilla il grumo oscuro di un male primario, da sempre vivo tra gli uomini, follia accecante e vulnus irreparabile. Sinfonia d’autunno di Ingmar Bergman regia Gabriele Lavia con Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori • Teatro Stabile dell’Umbria • Fondazione Brunello Cucinelli – Storchi Classico 4 Invito a Teatro C D – Storchi Classico 3: spettacolo in alternativa La vita che ti diedi di Luigi Pirandello regia Marco Bernardi con Patrizia Milani e Carlo Simoni • Teatro Stabile di Bolzano – Storchi Classico 1 2 3 4 Arancia meccanica di Anthony Burgess musiche Morgan regia Gabriele Russo con (in o. a.) Alfredo Angelici, Marco Mario de Notaris, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso, Alessio Piazza, Daniele Russo, Paola Sambo • Bellini Teatro Stabile di Napoli – Storchi Classico 3 Invito a Teatro D – Storchi Classico 4: spettacolo in alternativa Gabriele Lavia porta in scena l’adattamento teatrale di Sinfonia d’autunno, uno dei capolavori cinematografici di Ingmar Bergman, interpretato nel 1978 da Ingrid Bergman e Liv Ullmann. Qui in scena nel ruolo di Charlotte, la madre pianista, una straordinaria Anna Maria Guarnieri affetta da una nostalgia, una ‘solitudine assoluta’, come la definisce lo stesso Bergman, una condizione universale che caratterizza non solo Charlotte ma l’epoca nostra intera. È proprio il pianoforte la maledizione, la solitudine di Charlotte che condanna la donna a sentirsi continuamente estranea, esclusa e mai parte della famiglia o della sua stessa vita, anche quando non sarà più in grado di suonare. La parola canta con Peppe e Toni Servillo e i Solis String Quartet • Teatri Uniti di Napoli – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A B C D Hotel Belvedere Ancora una volta assieme sulla scena Patrizia Milani e Carlo Simoni, sotto la guida di Marco Bernardi, danno vita a un dramma di Pirandello La vita che ti diedi incentrato sull’amore materno, sul distacco e su un tema ricorrente della scrittura pirandelliana, quello del figlio cambiato. Il figlio non si mostrerà mai in scena ma vivrà attraverso l’evocazione della madre, Donna Anna, che in uno stato allucinatorio tenta disperatamente di far rimanere in vita il figlio. In questo dramma Pirandello fa emergere con forza le problematiche dell’amore materno che, con il suo carico di pene, costituisce l’unico punto fermo che sopravvive intatto e autentico fra le macerie dei falsi valori della società. “Arancia meccanica” rappresenta uno dei romanzi distopici meglio rappresentativi nel suo genere; a distanza di 51 anni dalla prima pubblicazione del romanzo ci si rende conto di quanto Burgess avesse saputo guardare anche oltre il suo tempo, presagendo una società sempre più incline al controllo delle coscienze ed all’indottrinamento di un “pensiero unico”. Il film di Kubrick del 1971, ha saputo tradurre perfettamente il mondo descritto dall’autore, facendo della versione cinematografica un caposaldo della cinematografia di tutti i tempi. La musica, uno degli elementi distintivi dell’opera, è affidata in questo allestimento ad un musicista fuori dagli schemi, prorompente ed originale, Marco Castoldi in arte Morgan. di Ödön von Horváth regia Paolo Magelli dramaturg Željka Udovicic con (in o. a.) Francesco Borchi, Daniel Dwerryhouse, Marcello Bartoli, Fabio Mascagni, Mauro Malinverno, Valentina Banci, Elisa Cecilia Langone Dopo il grande successo de Le voci di dentro, tornano i fratelli Servillo sul palco dello Storchi ancora “in combinata” per uno splendido concerto, un recital, una festa fatta di musica, poesia e canzoni che celebra Napoli, l’eterna magia della sua tradizione vivente, l’importanza dell’incontro fra le epoche e della più ampia condivisione culturale. In questa speciale occasione Toni e Peppe Servillo, con il prezioso e suggestivo supporto dei Solis String Quartet, canteranno poesie e reciteranno canzoni, facendo rivivere e rendendo omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica partenopea, fra letteratura, teatro e musica. Un filone inesauribile di fantasia e ricchezza poetica da cui nasce e di cui si nutre la creatività scenica straordinaria di Peppe e Toni Servillo. Dopo aver presentato la versione croata di Hotel Belvedere a Roma nel 1978, Paolo Magelli torna dopo quasi trent’anni su questo testo traducendolo per la prima volta in italiano. Un’inesorabile e feroce denuncia della decadenza e del materialismo che si celano dietro all’apparente grandezza e magnificenza dell’Impero Austro Ungarico e del suo fallimentare tentativo di unificare l’Europa degli anni Venti in una monarchia associativa. Con un humor noir i sette personaggi del polveroso Hotel Belvedere sottolineano l’attualità e la drammatica similitudine fra la loro Europa, in procinto di precipitare verso il Secondo Conflitto Mondiale, e quella dei nostri giorni. • Teatro Metastasio Stabile della Toscana – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A Journal d’un corps / Storia di un corpo di e con Daniel Pennac regia Clara Bauer • C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord – Storchi Classico 1 Invito a Teatro B – Storchi Classico 2: spettacolo in alternativa Dai 12 agli 87 anni un uomo tiene il diario del suo corpo, o, più esattamente, il diario delle sorprese che il suo corpo fa alla sua mente. Daniel Pennac interpreta il suo romanzo “Journal d’un corps”, pubblicato da Feltrinelli con il titolo “Storia di un corpo”. Cosa aggiunge la scena al romanzo? La materia stessa del teatro: la sua luce, il suo spazio, la fusione di un corpo unico con il grande corpo comune del pubblico. In breve, il mistero laico dell’incarnazione, che Pennac condivide con gli spettatori, offrendo a questo diario quella dimensione personale che solo lui, in quanto autore, può rendere pienamente. Lo scrittore francese trasmette così il suo manifesto, quasi un nuovo manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni. 7 Minuti di Stefano Massini regia Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo cast in via di definizione • Teatro Stabile dell’Umbria • Emilia Romagna Teatro Fondazione • Teatro Stabile del Veneto – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A B C D Plan B di Aurélien Bory/Phil Soltanoff regia Phil Soltanoff con Mathieu Bleton, Itamar Glucksmann, Jonathan Guichard, Nicolas Lourdelle ideazione e scena Aurélien Bory • Compagnie 111 – Aurélien Bory nell’ambito del progetto Corpi&Visioni Progetto di circo contemporaneo in Emilia-Romagna Basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, il testo parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che racconteranno, con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Alessandro Gassmann firma la regia di questo testo scritto da uno dei più interessanti e vivaci drammaturghi italiani degli ultimi anni, e ne affida il ruolo da protagonista ad una ‘signora’ della nostra scena, Ottavia Piccolo, una sorta di “madre coraggiosa” che tenta di indicare una via alternativa al caos. In Plan B – straordinario esempio di circo contemporaneo – ritroviamo gli elementi fondamentali del teatro di Aurélien Bory: una scenografia vivente come un’installazione e una danza dalla forte vena acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e circense. Plan B è uno spettacolo che gioca con lo spirito di adattamento degli esseri umani, quotidianamente minati nelle certezze da un mondo che cambia vorticosamente. Quattro uomini in giacca e cravatta, yuppies, sfidano la gravità su un piano inclinato che sembra galleggiare. A un tratto il piano si raddrizza, diventa una parete dove i danzatori-acrobati lottano contro le leggi della fisica, quasi liberi di spiccare il volo... – Storchi Classico 3 4 Invito a Teatro C D Ti regalo la mia morte, Veronika di Federico Bellini liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella con Isabella Ferrari cast in via di definizione • Emilia Romagna Teatro Fondazione nell’ambito di Progetto Prospero Prima assoluta – Storchi Classico 1 2 3 4 Invito a Teatro A B C D Il nuovo lavoro di Antonio Latella vedrà in scena come protagonista Isabella Ferrari (Coppa Volpi come migliore attrice non protagonista nel 1995, Premio Marc’Aurelio come migliore attrice nel 2012). Dopo il successo di Un tram che si chiama desiderio Latella prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale per ridefinire il contemporaneo. La protagonista è una donna instabile, insana, inadeguata che, sconfitta dall’amore e dalla vita, sceglie di abbandonarsi ad un tragico destino. Per questo ruolo il regista ha scelto Isabella Ferrari: “Avevo bisogno di una donna dal volto strepitoso, una donna prima che un’attrice, che potesse ‘essere dentro’ un racconto senza evadere troppo da se stessa.” CIRCA creato da Yaron Lifschitz con il Circa Ensemble regia Yaron Lifschitz • nell’ambito del progetto Corpi&Visioni Progetto di circo contemporaneo in Emilia-Romagna – Storchi Classico 1 2 Invito a Teatro A B La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dagli internati dell’ospedale di Charenton sotto la guida del Marchese di Sade di Peter Weiss adattamento e regia Nanni Garella con Laura Marinoni, Nanni Garella, Nicola Berti, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi • Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Associazione Arte e Salute onlus – Storchi Classico 3 CIRCA è una creazione dell’omonimo gruppo australiano interpretata da sette performers, è un lavoro di poesia e bellezza fisica. Lo spettacolo è una celebrazione delle possibilità espressive del corpo umano e dei suoi estremi: è un circo che tocca il cuore, la mente e l’anima. Arriva da Brisbane una nuova visione del circo contemporaneo: una miscela di corpi, luci, suoni e talenti. Lo spazio scenico diventa il luogo dove gli acrobati e il movimento si fondono senza soluzione di continuità. Questa elettrizzante compagnia è la prova di come il ‘nuovo circo’ sia una forma creativa e intelligente di danza contemporanea. Arte e Salute, associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro nel campo della salute mentale con quello artistico, dal 1999, sotto la guida di Nanni Garella, ha avviato un progetto teatrale che ha riscosso un grande successo di pubblico, ed ha ottenuto diversi Premi. Per questo spettacolo, Garella ha scelto di lavorare su un classico dell’avanguardia teatrale nel quale si racconta della decisione del Marchese de Sade, rinchiuso in un manicomio, di mettere in scena un lavoro teatrale sull’assassinio di Marat, affidando ai pazienti del manicomio i ruoli dei personaggi. In scena, accanto agli attori di Arte e Salute, lo stesso regista e una delle attrici italiane più amate, Laura Marinoni. La fondazione di Raffaello Baldini regia Valerio Binasco con Ivano Marescotti • Emilia Romagna Teatro Fondazione – Storchi Classico 4 La classe regia Nanni Garella con Nicola Berti, Giorgia Bolognini, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi Il grande poeta romagnolo Raffaello Baldini ha consegnato a Ivano Marescotti, prima di morire, il suo ultimo testo, poi pubblicato presso Einaudi, dicendogli: “fanne quello che credi”. E Marescotti onora questo prezioso lascito con un’interpretazione magistrale e intensa, che spazia dal comico al tragico, del bizzarro personaggio che colleziona ossessivamente i più assurdi oggetti del passato e coltiva l’idea di dar vita a una Fondazione che tenga viva la memoria delle cose più sfuggenti e dei pensieri. Un personaggio splendidamente velleitario e a modo suo eroico, che cerca così di imbrigliare la vita (e la morte) nel suo delirio apparentemente bislacco, ma profondissimo. La classe, che ha vinto il Premio della Critica 2013, nasce da un laboratorio condotto da Nanni Garella con la compagnia di pazienti psichiatrici “Arte e Salute” sull’opera del pittore e regista polacco Tadeusz Kantor. Ispirandosi alla partitura della Classe morta di Kantor, Garella ha messo in scena personaggi adulti nei banchi di una vecchia aula scolastica, nel luogo dei giorni ineffabili dell’infanzia, giorni che tornano solo nei ricordi, vividi e energici, ma talvolta stanchi e melanconici. Il risultato è un commovente inno alla vita ormai passata, che ritorna nella sua pienezza solo a patto di fare i conti con il nulla della morte. • Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Associazione Arte e Salute onlus – Storchi Classico 2 Io sono il vento di Jon Fosse regia Lukas Hemleb con Luca Lazzareschi, Giovanni Franzoni • Emilia Romagna Teatro Fondazione • Maison de la culture d’Amiens – Storchi Classico 1 La particolarità di Lukas Hemleb è quella di aver attraversato con il suo lavoro sia i confini geografici che le barriere estetiche. Hemleb cresce in Germania, ma da molti anni vive e lavora in Francia; sin dall’inizio della sua attività è attratto dalla musica e dalla poesia, e pone al centro del suo lavoro la ricerca in vari ambiti culturali, storici e geografici. Per questo progetto ha deciso di lavorare su un testo dello scrittore e drammaturgo Jon Fosse, considerato il maggiore autore drammatico norvegese dopo Ibsen. Io sono il vento mette in scena il dialogo fra due uomini, il primo presumibilmente morto e il secondo in cerca del motivo per cui l’altro abbia deciso di mettere fine alla propria esistenza. I protagonisti sono due tra gli interpreti più interessanti del teatro italiano, Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni. INFORMAZIONI ABBONAMENTI LE DATE Da martedì 27 a sabato 31 maggio potranno esercitare il diritto di prelazione gli abbonati alla stagione 2013-2014 “Storchi Classico”, “Invito a Teatro” e “Invito a Teatro + Operetta”, conservando la stessa poltrona della stagione precedente ( l’abbonamento all’Operetta sarà disponibile da settembre). Da martedì 3 a venerdì 6 giugno la vendita sarà riservata agli abbonati “Storchi Classico”, “Invito a Teatro” e “Invito a Teatro + Operetta” che desiderano effettuare cambi di turno, di posto o di abbonamento. Da sabato 7 a sabato 14 giugno la vendita sarà aperta anche ai non abbonati che desiderano acquistare un abbonamento “Storchi Classico”. La biglietteria riaprirà martedì 16 settembre, con la vendita di tutti i tipi di abbonamento. DOVE OTTENERE INFORMAZIONI E ACQUISTARE L’ABBONAMENTO Biglietteria telefonica tel. 059/2136021; fax 059/211426, 059/234979 Orari: dal lunedì al venerdì ore 09:00–13:00. Per gli abbonati servizio gratuito di conferma telefonica dell’abbonamento, pagamento tramite carta di credito, c/c postale n. 410415, bonifico bancario IBAN IT 93 K 02008 12930 000100959635, con invio attestazione di pagamento al fax 059 211426/234979 o mail [email protected] e spedizione al proprio domicilio dell’abbonamento. Biglietteria Teatro Storchi Largo Garibaldi 15, Modena Orari: martedì dalle ore 10:00 alle 14:00 e dalle 16:30 alle 19:00; da mercoledì a venerdì dalle ore 10:00 alle 14:00; sabato dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:00. STORCHICLASSICO (abbonamento a posto fisso, 11 spettacoli) Platea Balconata e Palco intero € 200,00; ridotto giovani/anziani e gruppi € 155,00 Prima e Seconda Galleria intero € 130,00; ridotto giovani/anziani e gruppi € 95,00 INVITO A TEATRO (abbonamento riservato ai soci COOP, posto fisso, 8 spettacoli) Platea Balconata e Palco Soci COOP € 125,00 Prima e Seconda Galleria Soci COOP € 75,00 INVITO A TEATRO + OPERETTA (abbonamento riservato ai soci COOP, posto fisso, 8 spettacoli di prosa + 3 di operetta) Platea Balconata e Palco Soci COOP € 178,00 Prima e Seconda Galleria Soci COOP € 110,00 RIDUZIONI ABBONAMENTI Gruppi di almeno 10 persone (cral aziendali, gruppi di amici-conoscenti, ecc.). Per accedere alle riduzioni e per maggiori informazioni contattare: [email protected], tel. 059/2136041. Giovani fino a 29 anni, anziani oltre i 60 anni, Associati e dipendenti CNA, associati Amici dei Teatri Modenesi. Si ringrazia la Riserva Naturale Salse di Nirano – Fiorano Modenese per la gentile ospitalità. EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE viale Carlo Sigonio 50/4 41124 Modena Centralino: 059 2136011 Fax: 059 2138252 Biglietteria: 059 2136021 emiliaromagnateatro.com teatro storchi modena / stagione 2014 — 2015 anna della rosa fotografata da Luca Del Pia abbonamenti 27 maggio — — 14 giugno