teatro storchi
modena /
stagione 2014 — 2015
Luca Lazzareschi fotografato da Luca Del Pia
abbonamenti
27 maggio —
— 14 giugno
GLI SPETTACOLI E I TURNI
STORCHI CLASSICO
TURNO 1
Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / La vita che ti diedi /
La parola canta / Hotel Belvedere / Journal d’un corps – Storia
di un corpo / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA
Spettacolo in alternativa: Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi
Al Teatro delle Passioni: Io sono il vento
STORCHI CLASSICO
TURNO 2
Falstaff / La coscienza di Zeno / Vita agli arresti di Aung San
Suu Kyi / Otello / La vita che ti diedi / La parola canta / Hotel
Belvedere / 7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA
Spettacolo in alternativa: Journal d’un corps – Storia di un corpo
Al Teatro delle Passioni: La classe
STORCHI CLASSICO
TURNO 3
Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / La vita che ti diedi /
Arancia meccanica / La parola canta / Hotel Belvedere /
7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika
Spettacolo in alternativa: Sinfonia d’autunno
Al Teatro delle Passioni: La persecuzione e l’assassinio di
Jean-Paul Marat
STORCHI CLASSICO
TURNO 4
Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / Sinfonia d’autunno /
La vita che ti diedi / La parola canta / Hotel Belvedere /
7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte, Veronika
Spettacolo in alternativa: Arancia meccanica
Al Teatro delle Passioni: La fondazione
INVITO A TEATRO
TURNO A
Falstaff / Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi / Otello /
La parola canta / Hotel Belvedere / 7 Minuti / Ti regalo la
mia morte, Veronika / CIRCA
INVITO A TEATRO
TURNO B
Falstaff / Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi / Otello /
La parola canta / Journal d’un corps – Storia di un corpo /
7 Minuti / Ti regalo la mia morte, Veronika / CIRCA
INVITO A TEATRO
TURNO C
Falstaff / La coscienza di Zeno / Otello / Sinfonia d’autunno /
La parola canta / 7 Minuti / Plan B / Ti regalo la mia morte,
Veronika
INVITO A TEATRO
TURNO D
Falstaff / Otello / Sinfonia d’autunno / La parola canta /
7 Minuti / Arancia meccanica / Plan B / Ti regalo la mia
morte, Veronika
SPETTACOLI
IN
ABBONAMENTO
... AL TEATRO STORCHI
Falstaff
Sinfonia d’autunno
da William Shakespeare
regia Andrea De Rosa
con Giuseppe Battiston
cast in via di definizione
La coscienza di Zeno
di Tullio Kezich
dal romanzo di Italo Svevo
regia Maurizio Scaparro
con Giuseppe Pambieri e Nino Bignamini,
Giancarlo Condé
e con (in o. a.) Silvia Altrui, Guenda Goria,
Margherita Mannino, Marta Ossoli,
Antonia Renzella, Raffaele Sincovic,
Anna Paola Vellaccio, Francesco Wolf
Vita agli arresti di
Aung San Suu Kyi
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli
e Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
con Ermanna Montanari, Roberto Magnani,
Alice Protto, Massimiliano Rassu
Otello
di Luigi Lo Cascio
liberamente ispirato all’Otello
di William Shakespeare
regia Luigi Lo Cascio
con Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio
Valentina Cenni, Giovanni Calcagno
di Ingmar Bergman
regia Gabriele Lavia
con Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo,
Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori
... AL TEATRO DELLE PASSIONI
Journal d’un corps
/ Storia di un corpo
di e con Daniel Pennac
regia Clara Bauer
7 Minuti
La vita che ti diedi
di Luigi Pirandello
regia Marco Bernardi
con Patrizia Milani e Carlo Simoni
Arancia meccanica
di Anthony Burgess
musiche Morgan
regia Gabriele Russo
con (in o. a.) Alfredo Angelici, Marco Mario de
Notaris, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso,
Alessio Piazza, Daniele Russo, Paola Sambo
La parola canta
con Peppe e Toni Servillo
e i Solis String Quartet
Hotel Belvedere
di Ödön von Horváth
regia Paolo Magelli
dramaturg Željka Udovicic
con (in o. a.) Francesco Borchi,
Daniel Dwerryhouse, Marcello Bartoli,
Fabio Mascagni, Mauro Malinverno,
Valentina Banci, Elisa Cecilia Langone
di Stefano Massini
regia Alessandro Gassmann
con Ottavia Piccolo
cast in via di definizione
Plan B
di Aurélien Bory/Phil Soltanoff
regia Phil Soltanoff
con Mathieu Bleton, Itamar Glucksmann,
Jonathan Guichard, Nicolas Lourdelle
ideazione e scena Aurélien Bory
La persecuzione e l’assassinio
di Jean-Paul Marat
rappresentati dagli internati
dell’ospedale di Charenton
sotto la guida del Marchese di Sade
di Peter Weiss
adattamento e regia Nanni Garella
con Laura Marinoni, Nanni Garella, Nicola Berti,
Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa
Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco
Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle,
Moreno Rimondi, Roberto Risi
La fondazione
di Raffaello Baldini
regia Valerio Binasco
con Ivano Marescotti
Ti regalo la mia morte,
Veronika
La classe
CIRCA
Io sono il vento
di Federico Bellini
liberamente ispirato alla poetica del cinema
fassbinderiano
regia Antonio Latella
con Isabella Ferrari
cast in via di definizione
Prima assoluta
creato da Yaron Lifschitz
con il Circa Ensemble
regia Yaron Lifschitz
regia Nanni Garella
con Nicola Berti, Giorgia Bolognini,
Luca Formica, Pamela Giannasi,
Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti,
Fabio Molinari, Mirco Nanni,
Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle,
Moreno Rimondi, Roberto Risi
di Jon Fosse
regia Lukas Hemleb
con Luca Lazzareschi, Giovanni Franzoni
Falstaff
da William Shakespeare
regia Andrea De Rosa
con Giuseppe Battiston
cast in via di definizione
• Fondazione del Teatro Stabile di Torino
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A B C D
La coscienza di Zeno
di Tullio Kezich
dal romanzo di Italo Svevo
regia Maurizio Scaparro
con Giuseppe Pambieri e
Nino Bignamini,
Giancarlo Condé
e con (in o. a.)
Silvia Altrui, Guenda Goria,
Margherita Mannino,
Marta Ossoli, Antonia
Renzella, Raffaele Sincovic,
Anna Paola Vellaccio,
Francesco Wolf
Giuseppe Battiston è uno degli interpreti più amati al cinema e
in teatro, vincitore di un Premio Ubu per il teatro e di due David
di Donatello per il cinema. Dopo il suo felice incontro sul palcoscenico con Andrea De Rosa per Macbeth, si cala questa
volta nei panni del famoso buffone, personaggio che riscosse
un successo tale da convincere il Bardo a farlo rivivere in
altri quattro testi. Dice De Rosa: “C’è in Falstaff qualcosa che
ci conquista subito: un amore sfrontato per la vita, un senso
pieno delle cose che accadono qui e ora, un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei dire persino infantile, una ostinazione a
fare di ogni dolore uno scherzo, di ogni situazione senza via
d’uscita uno sprone a cercare di non lasciarsi imprigionare.”
Lo spettacolo, basato sulla versione che Tullio Kezich
elaborò nel 1964 dal romanzo di Italo Svevo, è stato finalista
del Premio Le Maschere del Teatro 2013 per il migliore
spettacolo, insieme al suo regista Maurizio Scaparro, uno
dei grandi maestri del teatro italiano, anch’egli finalista per
la miglior regia.
Pubblicata nel 1923, per la capacità di testimoniare il male
dell’anima moderna, La coscienza di Zeno è un’opera idealmente vicina a quelle di Pirandello, Joyce, Proust. Interprete principale di questo allestimento uno degli attori più poliedrici delle nostre scene, Giuseppe Pambieri, che tratteggia il
suo personaggio con tocchi insieme ironici e meditativi.
Vita agli arresti di
Aung San Suu Kyi
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli
e Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
con Ermanna Montanari,
Roberto Magnani,
Alice Protto,
Massimiliano Rassu
• Teatro delle Albe – Ravenna Teatro
in collaborazione con Emilia Romagna
Teatro Fondazione
• Compagnia del Teatro Carcano
– Storchi Classico 2
Invito a Teatro A B
– Storchi Classico 1:
spettacolo in alternativa
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro C
Otello
di Luigi Lo Cascio
liberamente ispirato all’Otello
di William Shakespeare
regia Luigi Lo Cascio
con Vincenzo Pirrotta
e Luigi Lo Cascio
Valentina Cenni,
Giovanni Calcagno
• Teatro Stabile di Catania
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A B C D
Dopo Pantani (Premio Ubu per la drammaturgia 2013),
affresco intimo e politico sull’indimenticato campione del
ciclismo, il Teatro delle Albe guarda a oriente per raccontare la vita di Aung San Suu Kyi, una vita passata per oltre
20 anni agli arresti domiciliari, sotto la dittatura militare che
opprime la Birmania da più di mezzo secolo. La scrittura di
Martinelli partirà dalla figura di questa donna mite e determinata, Nobel per la pace nel 1991, interpretata da Ermanna Montanari (premio Eleonora Duse 2013), per allargarsi
a una riflessione sul mondo contemporaneo, alla necessità
di cantare con gioia “la maestà della vita”, anche quando
tutto attorno le nuvole nere incombono.
Luigi Lo Cascio, interprete straordinario che sul grande
schermo è stato protagonista di pellicole quali I cento passi
e La meglio gioventù, ha sempre affiancato il lavoro in teatro
all’attività cinematografica. È qui regista, autore e interprete
di un Otello denso di interrogativi per il quale ha scelto il
magnetico Vincenzo Pirrotta per il ruolo del titolo, e riserva
a sé quello di Jago, la mente tessitrice dell’inganno, ma
infine vittima della sua vittima. Un Otello fedele all’infallibile
e profondo scandagliare l’animo umano che caratterizza i
testi di Shakespeare. La rilettura di Luigi Lo Cascio distilla
il grumo oscuro di un male primario, da sempre vivo tra gli
uomini, follia accecante e vulnus irreparabile.
Sinfonia d’autunno
di Ingmar Bergman
regia Gabriele Lavia
con Anna Maria Guarnieri,
Valeria Milillo,
Danilo Nigrelli,
Silvia Salvatori
• Teatro Stabile dell’Umbria
• Fondazione Brunello Cucinelli
– Storchi Classico 4
Invito a Teatro C D
– Storchi Classico 3:
spettacolo in alternativa
La vita che ti diedi
di Luigi Pirandello
regia Marco Bernardi
con Patrizia Milani
e Carlo Simoni
• Teatro Stabile di Bolzano
– Storchi Classico 1 2 3 4
Arancia meccanica
di Anthony Burgess
musiche Morgan
regia Gabriele Russo
con (in o. a.) Alfredo Angelici,
Marco Mario de Notaris,
Martina Galletta, Sebastiano
Gavasso, Alessio Piazza,
Daniele Russo, Paola Sambo
• Bellini Teatro Stabile di Napoli
– Storchi Classico 3
Invito a Teatro D
– Storchi Classico 4:
spettacolo in alternativa
Gabriele Lavia porta in scena l’adattamento teatrale di
Sinfonia d’autunno, uno dei capolavori cinematografici di
Ingmar Bergman, interpretato nel 1978 da Ingrid Bergman
e Liv Ullmann. Qui in scena nel ruolo di Charlotte, la madre
pianista, una straordinaria Anna Maria Guarnieri affetta da
una nostalgia, una ‘solitudine assoluta’, come la definisce
lo stesso Bergman, una condizione universale che caratterizza non solo Charlotte ma l’epoca nostra intera. È proprio
il pianoforte la maledizione, la solitudine di Charlotte che
condanna la donna a sentirsi continuamente estranea,
esclusa e mai parte della famiglia o della sua stessa vita,
anche quando non sarà più in grado di suonare.
La parola canta
con Peppe e Toni Servillo
e i Solis String Quartet
• Teatri Uniti di Napoli
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A B C D
Hotel Belvedere
Ancora una volta assieme sulla scena Patrizia Milani e Carlo Simoni, sotto la guida di Marco Bernardi, danno vita a un
dramma di Pirandello La vita che ti diedi incentrato sull’amore materno, sul distacco e su un tema ricorrente della
scrittura pirandelliana, quello del figlio cambiato. Il figlio non
si mostrerà mai in scena ma vivrà attraverso l’evocazione
della madre, Donna Anna, che in uno stato allucinatorio tenta disperatamente di far rimanere in vita il figlio. In questo
dramma Pirandello fa emergere con forza le problematiche
dell’amore materno che, con il suo carico di pene, costituisce l’unico punto fermo che sopravvive intatto e autentico
fra le macerie dei falsi valori della società.
“Arancia meccanica” rappresenta uno dei romanzi distopici meglio rappresentativi nel suo genere; a distanza di
51 anni dalla prima pubblicazione del romanzo ci si rende
conto di quanto Burgess avesse saputo guardare anche
oltre il suo tempo, presagendo una società sempre più incline al controllo delle coscienze ed all’indottrinamento di
un “pensiero unico”. Il film di Kubrick del 1971, ha saputo
tradurre perfettamente il mondo descritto dall’autore, facendo della versione cinematografica un caposaldo della
cinematografia di tutti i tempi.
La musica, uno degli elementi distintivi dell’opera, è affidata
in questo allestimento ad un musicista fuori dagli schemi,
prorompente ed originale, Marco Castoldi in arte Morgan.
di Ödön von Horváth
regia Paolo Magelli
dramaturg Željka Udovicic
con (in o. a.) Francesco Borchi,
Daniel Dwerryhouse,
Marcello Bartoli,
Fabio Mascagni,
Mauro Malinverno,
Valentina Banci,
Elisa Cecilia Langone
Dopo il grande successo de Le voci di dentro, tornano i fratelli
Servillo sul palco dello Storchi ancora “in combinata” per
uno splendido concerto, un recital, una festa fatta di musica,
poesia e canzoni che celebra Napoli, l’eterna magia della sua
tradizione vivente, l’importanza dell’incontro fra le epoche e
della più ampia condivisione culturale.
In questa speciale occasione Toni e Peppe Servillo, con il prezioso e suggestivo supporto dei Solis String Quartet, canteranno
poesie e reciteranno canzoni, facendo rivivere e rendendo
omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica
partenopea, fra letteratura, teatro e musica. Un filone inesauribile di fantasia e ricchezza poetica da cui nasce e di cui si nutre la creatività scenica straordinaria di Peppe e Toni Servillo.
Dopo aver presentato la versione croata di Hotel Belvedere
a Roma nel 1978, Paolo Magelli torna dopo quasi trent’anni
su questo testo traducendolo per la prima volta in italiano.
Un’inesorabile e feroce denuncia della decadenza e del
materialismo che si celano dietro all’apparente grandezza e magnificenza dell’Impero Austro Ungarico e del suo
fallimentare tentativo di unificare l’Europa degli anni Venti
in una monarchia associativa. Con un humor noir i sette
personaggi del polveroso Hotel Belvedere sottolineano
l’attualità e la drammatica similitudine fra la loro Europa, in
procinto di precipitare verso il Secondo Conflitto Mondiale,
e quella dei nostri giorni.
• Teatro Metastasio Stabile
della Toscana
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A
Journal d’un corps
/ Storia di un corpo
di e con Daniel Pennac
regia Clara Bauer
• C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord
– Storchi Classico 1
Invito a Teatro B
– Storchi Classico 2:
spettacolo in alternativa
Dai 12 agli 87 anni un uomo tiene il diario del suo corpo, o, più
esattamente, il diario delle sorprese che il suo corpo fa alla
sua mente. Daniel Pennac interpreta il suo romanzo “Journal
d’un corps”, pubblicato da Feltrinelli con il titolo “Storia di un
corpo”. Cosa aggiunge la scena al romanzo? La materia stessa
del teatro: la sua luce, il suo spazio, la fusione di un corpo unico
con il grande corpo comune del pubblico. In breve, il mistero
laico dell’incarnazione, che Pennac condivide con gli spettatori, offrendo a questo diario quella dimensione personale che
solo lui, in quanto autore, può rendere pienamente. Lo scrittore francese trasmette così il suo manifesto, quasi un nuovo
manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni.
7 Minuti
di Stefano Massini
regia Alessandro Gassmann
con Ottavia Piccolo
cast in via di definizione
• Teatro Stabile dell’Umbria
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
• Teatro Stabile del Veneto
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A B C D
Plan B
di Aurélien Bory/Phil Soltanoff
regia Phil Soltanoff
con Mathieu Bleton,
Itamar Glucksmann,
Jonathan Guichard,
Nicolas Lourdelle
ideazione e scena Aurélien Bory
• Compagnie 111 – Aurélien Bory
nell’ambito del progetto Corpi&Visioni
Progetto di circo contemporaneo in
Emilia-Romagna
Basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, il testo parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce ed
anima a undici protagoniste operaie che racconteranno, con le
loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello
dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro
dipendente vive in questo momento.
Alessandro Gassmann firma la regia di questo testo scritto da
uno dei più interessanti e vivaci drammaturghi italiani degli
ultimi anni, e ne affida il ruolo da protagonista ad una ‘signora’
della nostra scena, Ottavia Piccolo, una sorta di “madre coraggiosa” che tenta di indicare una via alternativa al caos.
In Plan B – straordinario esempio di circo contemporaneo –
ritroviamo gli elementi fondamentali del teatro di Aurélien Bory:
una scenografia vivente come un’installazione e una danza
dalla forte vena acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e
circense. Plan B è uno spettacolo che gioca con lo spirito
di adattamento degli esseri umani, quotidianamente minati
nelle certezze da un mondo che cambia vorticosamente.
Quattro uomini in giacca e cravatta, yuppies, sfidano la
gravità su un piano inclinato che sembra galleggiare. A
un tratto il piano si raddrizza, diventa una parete dove i
danzatori-acrobati lottano contro le leggi della fisica, quasi
liberi di spiccare il volo...
– Storchi Classico 3 4
Invito a Teatro C D
Ti regalo
la mia morte,
Veronika
di Federico Bellini
liberamente ispirato alla poetica
del cinema fassbinderiano
regia Antonio Latella
con Isabella Ferrari
cast in via di definizione
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
nell’ambito di Progetto Prospero
Prima assoluta
– Storchi Classico 1 2 3 4
Invito a Teatro A B C D
Il nuovo lavoro di Antonio Latella vedrà in scena come
protagonista Isabella Ferrari (Coppa Volpi come migliore attrice non protagonista nel 1995, Premio Marc’Aurelio come
migliore attrice nel 2012).
Dopo il successo di Un tram che si chiama desiderio Latella
prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno
spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale per
ridefinire il contemporaneo. La protagonista è una donna
instabile, insana, inadeguata che, sconfitta dall’amore e
dalla vita, sceglie di abbandonarsi ad un tragico destino.
Per questo ruolo il regista ha scelto Isabella Ferrari: “Avevo
bisogno di una donna dal volto strepitoso, una donna prima
che un’attrice, che potesse ‘essere dentro’ un racconto
senza evadere troppo da se stessa.”
CIRCA
creato da Yaron Lifschitz
con il Circa Ensemble
regia Yaron Lifschitz
• nell’ambito del progetto Corpi&Visioni
Progetto di circo contemporaneo in
Emilia-Romagna
– Storchi Classico 1 2
Invito a Teatro A B
La persecuzione
e l’assassinio
di Jean-Paul Marat
rappresentati dagli
internati dell’ospedale
di Charenton sotto
la guida del
Marchese di Sade
di Peter Weiss
adattamento e regia
Nanni Garella
con Laura Marinoni, Nanni
Garella, Nicola Berti, Luca
Formica, Pamela Giannasi,
Maria Rosa Iattoni, Iole
Mazzetti, Fabio Molinari,
Mirco Nanni, Lucio Polazzi,
Deborah Quintavalle,
Moreno Rimondi, Roberto Risi
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Associazione
Arte e Salute onlus
– Storchi Classico 3
CIRCA è una creazione dell’omonimo gruppo australiano
interpretata da sette performers, è un lavoro di poesia e bellezza
fisica. Lo spettacolo è una celebrazione delle possibilità
espressive del corpo umano e dei suoi estremi: è un circo che
tocca il cuore, la mente e l’anima.
Arriva da Brisbane una nuova visione del circo contemporaneo: una miscela di corpi, luci, suoni e talenti. Lo spazio
scenico diventa il luogo dove gli acrobati e il movimento si
fondono senza soluzione di continuità. Questa elettrizzante
compagnia è la prova di come il ‘nuovo circo’ sia una forma
creativa e intelligente di danza contemporanea.
Arte e Salute, associazione nata con lo scopo di coniugare
il lavoro nel campo della salute mentale con quello artistico,
dal 1999, sotto la guida di Nanni Garella, ha avviato un progetto teatrale che ha riscosso un grande successo di pubblico, ed ha ottenuto diversi Premi. Per questo spettacolo,
Garella ha scelto di lavorare su un classico dell’avanguardia
teatrale nel quale si racconta della decisione del Marchese
de Sade, rinchiuso in un manicomio, di mettere in scena un
lavoro teatrale sull’assassinio di Marat, affidando ai pazienti
del manicomio i ruoli dei personaggi.
In scena, accanto agli attori di Arte e Salute, lo stesso regista e una delle attrici italiane più amate, Laura Marinoni.
La fondazione
di Raffaello Baldini
regia Valerio Binasco
con Ivano Marescotti
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
– Storchi Classico 4
La classe
regia Nanni Garella
con Nicola Berti, Giorgia
Bolognini, Luca Formica,
Pamela Giannasi, Maria
Rosa Iattoni, Iole Mazzetti,
Fabio Molinari, Mirco Nanni,
Lucio Polazzi, Deborah
Quintavalle, Moreno
Rimondi, Roberto Risi
Il grande poeta romagnolo Raffaello Baldini ha consegnato a
Ivano Marescotti, prima di morire, il suo ultimo testo, poi pubblicato presso Einaudi, dicendogli: “fanne quello che credi”.
E Marescotti onora questo prezioso lascito con un’interpretazione magistrale e intensa, che spazia dal comico al tragico,
del bizzarro personaggio che colleziona ossessivamente i più
assurdi oggetti del passato e coltiva l’idea di dar vita a una
Fondazione che tenga viva la memoria delle cose più sfuggenti
e dei pensieri. Un personaggio splendidamente velleitario e a
modo suo eroico, che cerca così di imbrigliare la vita (e la morte) nel suo delirio apparentemente bislacco, ma profondissimo.
La classe, che ha vinto il Premio della Critica 2013, nasce da
un laboratorio condotto da Nanni Garella con la compagnia
di pazienti psichiatrici “Arte e Salute” sull’opera del pittore
e regista polacco Tadeusz Kantor.
Ispirandosi alla partitura della Classe morta di Kantor, Garella
ha messo in scena personaggi adulti nei banchi di una vecchia aula scolastica, nel luogo dei giorni ineffabili dell’infanzia, giorni che tornano solo nei ricordi, vividi e energici, ma
talvolta stanchi e melanconici. Il risultato è un commovente
inno alla vita ormai passata, che ritorna nella sua pienezza
solo a patto di fare i conti con il nulla della morte.
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Associazione
Arte e Salute onlus
– Storchi Classico 2
Io sono il vento
di Jon Fosse
regia Lukas Hemleb
con Luca Lazzareschi,
Giovanni Franzoni
• Emilia Romagna Teatro Fondazione
• Maison de la culture d’Amiens
– Storchi Classico 1
La particolarità di Lukas Hemleb è quella di aver attraversato con il suo lavoro sia i confini geografici che le barriere
estetiche. Hemleb cresce in Germania, ma da molti anni vive
e lavora in Francia; sin dall’inizio della sua attività è attratto
dalla musica e dalla poesia, e pone al centro del suo lavoro la
ricerca in vari ambiti culturali, storici e geografici. Per questo
progetto ha deciso di lavorare su un testo dello scrittore e
drammaturgo Jon Fosse, considerato il maggiore autore
drammatico norvegese dopo Ibsen.
Io sono il vento mette in scena il dialogo fra due uomini,
il primo presumibilmente morto e il secondo in cerca del
motivo per cui l’altro abbia deciso di mettere fine alla propria
esistenza. I protagonisti sono due tra gli interpreti più interessanti del teatro italiano, Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni.
INFORMAZIONI ABBONAMENTI
LE DATE
Da martedì 27 a sabato 31 maggio potranno
esercitare il diritto di prelazione gli abbonati
alla stagione 2013-2014 “Storchi Classico”,
“Invito a Teatro” e “Invito a Teatro + Operetta”, conservando la stessa poltrona della
stagione precedente ( l’abbonamento all’Operetta sarà disponibile da settembre).
Da martedì 3 a venerdì 6 giugno la vendita
sarà riservata agli abbonati “Storchi Classico”, “Invito a Teatro” e “Invito a Teatro +
Operetta” che desiderano effettuare cambi
di turno, di posto o di abbonamento.
Da sabato 7 a sabato 14 giugno la vendita
sarà aperta anche ai non abbonati che
desiderano acquistare un abbonamento
“Storchi Classico”.
La biglietteria riaprirà martedì 16 settembre,
con la vendita di tutti i tipi di abbonamento.
DOVE OTTENERE
INFORMAZIONI E ACQUISTARE
L’ABBONAMENTO
Biglietteria telefonica
tel. 059/2136021; fax 059/211426, 059/234979
Orari: dal lunedì al venerdì ore 09:00–13:00.
Per gli abbonati servizio gratuito di conferma
telefonica dell’abbonamento, pagamento
tramite carta di credito, c/c postale n. 410415,
bonifico bancario IBAN IT 93 K 02008 12930
000100959635, con invio attestazione di pagamento al fax 059 211426/234979 o mail [email protected] e spedizione
al proprio domicilio dell’abbonamento.
Biglietteria Teatro Storchi
Largo Garibaldi 15, Modena
Orari: martedì dalle ore 10:00 alle 14:00
e dalle 16:30 alle 19:00; da mercoledì a venerdì
dalle ore 10:00 alle 14:00; sabato dalle ore
10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:00.
STORCHICLASSICO
(abbonamento a posto fisso, 11 spettacoli)
Platea Balconata e Palco intero € 200,00;
ridotto giovani/anziani e gruppi € 155,00
Prima e Seconda Galleria
intero € 130,00;
ridotto giovani/anziani e gruppi € 95,00
INVITO A TEATRO
(abbonamento riservato ai soci COOP, posto
fisso, 8 spettacoli)
Platea Balconata e Palco Soci COOP € 125,00
Prima e Seconda Galleria Soci COOP € 75,00
INVITO A TEATRO + OPERETTA
(abbonamento riservato ai soci COOP, posto
fisso, 8 spettacoli di prosa + 3 di operetta)
Platea Balconata e Palco Soci COOP € 178,00
Prima e Seconda Galleria Soci COOP € 110,00
RIDUZIONI ABBONAMENTI
Gruppi di almeno 10 persone (cral aziendali,
gruppi di amici-conoscenti, ecc.). Per accedere alle riduzioni e per maggiori informazioni contattare: [email protected], tel. 059/2136041.
Giovani fino a 29 anni, anziani oltre i 60 anni,
Associati e dipendenti CNA, associati Amici
dei Teatri Modenesi.
Si ringrazia la Riserva Naturale Salse di Nirano – Fiorano Modenese per la gentile ospitalità.
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
viale Carlo Sigonio 50/4
41124 Modena
Centralino: 059 2136011
Fax: 059 2138252
Biglietteria: 059 2136021
emiliaromagnateatro.com
teatro storchi
modena /
stagione 2014 — 2015
anna della rosa fotografata da Luca Del Pia
abbonamenti
27 maggio —
— 14 giugno