qui - Progetto marching band junior by IMSB

Marching Band Junior
DISPENSA OPERATIVA
Questa dispensa è il risultato di un progetto sperimentale mirato alla possibilità di inserimento nei tradizionali sistemi scolastici della disciplina delle “marching band” a carattere didattico.
Ad integrazione della normale offerta formativa scolastica questa esperienza è stata effettuata presso la
Scuola Elementare “A. Anzani “ di Monza.
Il suo scopo è di esporre in termini generali ed inevitabilmente sintetici gli argomenti essenziali attraverso i quali questo progetto si è sviluppato.
PROF. PAOLO COLOMBO
Docente del corso
INTRODUZIONE
Fra le varie attività che la nostra Associazione svolge nella promozione e diffusione della marching
band nel nostro Paese, un progetto che desideriamo perseguire è l’insegnamento della marching
band nella scuola elementare.
Siamo grati alla direzione didattica della Scuola Elementare A. Anzani di Monza per averne accolto
la sperimentazione con l’inserimento di questa disciplina musicale ed educativa nella scuola ed al
Prof. Paolo Colombo, direttore di marching band e docente di musica, per avere attuato il progetto.
Felice Cattaneo
Presidente IMSB
La marching band infantile è esperienza ginnico mentale, attraverso la quale si cercherà di offrire
una visione quanto più ampia possibile, dell’ idea di movimento in rapporto al contesto musicale in
cui si opera. A differenza di formazioni ferme, dove la musica viene eseguita staticamente, le Marching Bands si muovono in spazi più ampi realizzando varie coreografie: per questo l’insegnamento musico – motorio riveste un ruolo essenziale. Partendo quindi da un orientamento ludico e pedagogico, il bambino predisposto o meno alla musica può innanzitutto scoprire il movimento del
corpo, quindi il corpo stesso come una delle componenti espressive più importanti e basilari della
propria esperienza.
Come ormai accade in altri paesi, le Marching Bands infantili si svincolano da una semplice imitazione di gruppi adulti, diventando uno strumento educativo volto a sviluppare in modo armonico
una serie di esperienze motorie e mentali particolarmente adatte al potenziamento di qualità innate del bambino quali il senso artistico e il controllo del proprio corpo. L’educazione musico – motoria ha l’obiettivo di armonizzare la crescita del bambino creando una relazione tra educazione
fisica, estetica e mentale.
Il fulcro di questo modo innovativo di fare musica, è che l’educazione sensoriale debba cominciare
in maniera corretta fin dall’infanzia e che il fondamento della forma educativa non è altro che l’unione inscindibile tra corpo e mente.
Il programma che segue, costituisce la base sulla quale vengono elaborate le scelte didattiche che
consentono di realizzare un adatto studio della metodologia musico – motoria della Marching
Band rivolta ai bambini.
Paolo Colombo
Docente
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PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER SCUOLE ELEMENTARI
PRIMO E SECONDO CICLO
SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE PROGETTO
OBIETTIVI:
PROPORRE AI BAMBINI UN APPROCCIO MODERNO ALLA PRATICA
MUSICALE E MOTORIA FAVORENDO LA COSTITUZIONE DI UNA
MARCHING BAND SCOLASTICA.
Il Progetto di Educazione Musicale si pone come un intervento educativo- pedagogico da
proporsi nell’ambito scolastico, non come un’esperienza estemporanea, ma come strumento che può interagire, attraverso alcuni argomenti fondamentali quali IL SUONO, IL
RITMO e una prima ALFABETIZZAZIONE MUSICALE , con le altre discipline oggetto
di studio, volte al miglioramento dei processi di sviluppo psicofisico della persona.
A questo proposito, giova ricordare che l’elemento innovativo e distintivo che questo
Progetto Didattico intende introdurre nell’ insegnamento tradizionale consiste nel METODO con cui gli argomenti sopra citati saranno presentati: tenuto conto della giovane
età dei bambini che frequentano il primo ciclo della Scuola Primaria, si darà priorità alla
dimensione ludica dell’esperienza musicale, offrendo la possibilità, dopo una prima iniziale introduzione alla musica come esperienza naturale di ciascuno, di FARE concretamente musica, evitando che quanto appreso rimanga una semplice acquisizione teorica, e sviluppando l’esperienza e la cultura delle Marching Band intese come formazioni che fanno
della musicalità, del dinamismo e della coralità, elementi cardine del loro modo di porsi.
L’educazione musicale è orientata verso il bambino in quanto vi è la consapevolezza che
fra l’esperienza sonora e l’individuo esiste un evidente e stretto rapporto che condiziona
l’esperienza e la crescita della persona.
L’esperienza sonora uditiva che il Progetto vuole sviluppare, è una delle più importanti
nella strutturazione dell’intelligenza nelle prime fasi di vita.Fin dalla nascita essa rappresenta un fondamentale tramite tra l’individuo e l’ambiente esterno. Di suoni è intrisa la
nostra vita quotidiana; ogni individuo possiede una propria capacità e possibilità di sviluppo di quella sfera intellettiva che è destinata a diventare MUSICALITA’.
Prima di accingersi ad uno studio specifico della musica o di uno strumento musicale, è
necessario sviluppare, soprattutto nei bambini la Musicalità e il controllo del proprio corpo.
L’esperienza musicale, può e deve avvenire, prima della pratica strumentale vera e propria, come momento di naturale apprendimento per favorire la crescita armonica dell’individuo educandolo a vivere il gruppo.
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PERCHÉ LA MARCHING BAND PUÒ ESSERE INTESA COME UNO
STRUMENTO EDUCATIVO A SUPPORTO DELLA NORMALE PROPOSTA DIDATTICA.
Analizzando il mondo della didattica tradizionale è possibile, attingendo a modelli che sono
materia di studio in altri sistemi scolastici con grandi tradizioni nel campo della formazione
infantile, cercare di intraprendere un percorso innovativo nel campo dell’educazione musicale di base che permetta, attraverso l’esperienza musicale, anche la pratica di molteplici
attività che vanno dalle discipline motorie allo sviluppo estetico e coreografico assicurando
un’offerta più completa per gli alunni.
Le teorie in ambito pedagogico, dimostrano l’importanza della precocità nell’apprendimento musicale e la necessità di individuare discipline o teorie volte a motivare l’approccio dei più piccoli alla musica, evitando sterili accademisti che hanno poco senso se introdotte in fasce d’età infantili.
Nel caso specifico di proposte di rivolte a bambini di età compresa tra i cinque e dieci anni,
emerge l’esigenza di uniformare l’apprendimento ritmico e melodico, all’apprendimento
motorio in relazione ad uno strumento musicale.
Insegnare perciò ai bambini uno strumento musicale, comporta trasformare le conoscenze
tecniche in strategie cognitive, mentali, motorie e relazionali adatte all’età evolutiva di tali
allievi. Attraverso l’esperienza delle marching band di età infantile ritroviamo la possibilità
di sperimentare concretamente tutto ciò: si tratta di una disciplina completa che, oltre
alla componente musicale, integra lo sviluppo della componente fisico-atletica ed estetica
dell’esperienza artistica senza sottovalutare il fatto che è tutto il gruppo-classe ad essere
coinvolto in modo costante.
Non si tratta quindi di una comuni lezione di musica impostata e finalizzata agli obiettivi di
cui abbiamo abitualmente notizia, ma un modo nuovo ed armonico di intendere la formazione e la crescita mentale, fisica e psicologica del bambino.
La componente musicale è soltanto una delle parti attraverso cui si articola il progetto.
Oltre che alla progressiva crescita musicale ed artistica, l’attenzione è riposta anche su una
serie di temi educativi volti alla formazione personale dell’individuo; vi è la possibilità che i
bambini si misurino con i coetanei, riducendo l’ansia di esperienze scolastiche ed acquisendo una maggiore responsabilità all’interno del gruppo stesso.
Proprio il concetto di gruppo diventa basilare, in quanto la filosofia delle marching Band ha
come valore educativo extra musicale, il maturare nei suoi membri il senso di appartenenza
ad un team nel quale tutti sono protagonisti responsabili della prestazione musicale.
Proprio per questo, tutti i componenti del gruppo-classe sono fatti partecipi dell’esperienza musicale, ognuno con un ruolo specifico a seconda delle proprie capacità ed attitudini:
anche quindi i portatori di handicap verranno coinvolti a seconda dei loro limiti, con ruoli
semplificati con il resto dei compagni rafforzando così il legame e la relazione tra gli stessi.
L’esperienza delle marching band alimenta nei bambini una forte motivazione ad apprendere, in quanto partecipi di un evento musicale esteticamente completo caratterizzato anche
dall’elemento motorio e coreografico.
Un’esperienza didattica portatrice oltre che di valori culturali, anche dei valori educativi, affettivi,
relazionali e sociali che proprio nell’ambiente scolastico possono e devono svilupparsi.
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INDICE DEGLI ARGOMENTI :
1.
2.
3.
4.
5.
SUONO / L’ASCOLTO
RITMO / IL MOVIMENTO
LINGUAGGIO DEI SUONI / ALFABETIZZAZIONE MUSICALE
CORPO
ORGANIZZAZIONE DI UNA MARCHING BAND SCOLASTICA
IL SUONO / L’ASCOLTO
•
Sviluppare la capacità all’ascolto
•
Distinguere suoni, rumori, ritmi naturali e artificiali
•
Identificare la fonte di suoni e rumori
•
Didattica dell’ascolto e della vocalità
La progettazione musicale, ha il compito di favorire, sviluppare e potenziare l’ascolto
attento, curioso, critico della realtà sonora e musicale. Ascoltare significa maturare costantemente un corretto atteggiamento di ricezione uditiva.
Distinguere suoni- rumori e suoni naturali – suoni artificiali.
In questa prima fase il Progetto prevede l’organizzazione di un percorso educativo che
non ricalchi il modello difficilmente applicabile nella scuola primaria di una formazione musicale che privilegi l’aspetto di competenza tecnica piuttosto che quella di esperienza operativa, sulla concezione diffusa che per fare musica bisogna saper prima leggere la musica.
L’indagine sui suoni, ritmi, fonti sonore, verrà operata attraverso l’esplorazione curiosa di oggetti di esperienza comune, e sull’evoluzione naturale di capacità comuni.
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Attività proposte:
Ascolto attento ed analitico di qualsiasi evento acustico finalizzato allo sviluppo dell’iniziale curiosità musicale
Percezione cosciente degli stimoli sonori prodotti con la voce e strumenti.Classificazione dei suoni e delle relative fonti sonore:
Intonazione di semplici melodie, canti con testo facilmente memorizzabile e compresi
nell’estensione tonale di bambini della scuola primaria.
I canti prevedono anche l’uso del corpo o la manipolazione di strumenti musicali didattici.(soprattutto per la loro facilità d’uso e d’ intuibilità strumenti a percussione)
Tutte queste esperienze di ascolto sono necessarie per stimolare la fantasia del bambino
e per far nascere un atteggiamento personale dinnanzi alle esperienze sonore.
Oggetto di studio diventa la realtà sonora in cui egli vive, che comprende suoni e rumori tipici degli ambienti comuni, e i prodotti sonori con cui si è venuti in contatto
nell’esperienza quotidiana e famigliare (canti, filastrocche, sigle, musiche ascoltate alla
T.V, radio, giocattoli, ecc.)
Gli studenti saranno invitati attraverso il gioco a raccogliere gli eventi acustici operando classificazioni diverse ragionando sulla fonte sonora, sul timbro, sull’altezza dei suoni.
Proposte di laboratorio musicale:
⇒
suddivisione degli oggetti sonori a seconda del timbro: suono chiaro/scuro cupo/brillante liscio/ruvido
⇒
Tipo di suono in base alle modalità con cui è prodotto: vocale , strumentale, ecc.
⇒
Classificazione dei suoni animali,suoni umani, suoni delle cose.
⇒
Suoni buoni, accordi maggiori, suoni che producono sensazioni gradevoli e positive.
⇒
Suoni cattivi,dissonanze, accordi minori,suoni che producono sensazioni di tristezza angoscia malinconia,paura.
⇒
Successivamente gli studenti dovranno consolidare ciò che è stato oggetto della
fase precedente, sviluppando il livello di competenze di base.
⇒
E’ in questa fase che si procederà ad una forma di alfabetizzazione musicale introducendo elementi per una conoscenza della struttura e della simbologia musicale
che sorregge la costruzione sonora.
⇒
Far notare che le canzoni del repertorio infantile sono generalmente composte da
strofa e ritornello, o solo da successioni di più strofe.
⇒
Riconoscere le parti di una canzone o brano musicale e eseguirle in modo differenziato (solista/gruppo)
Analisi di una canzone o brano musicale: tipo di repertorio,provenienza, tipo di struttuIMSB Italia Marching Show Bands
ra,vocale strumentale,misto,ecc.
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IL RITMO / IL MOVIMENTO
⇒
- Riconoscere ritmi nella natura, negli oggetti, nelle parole
⇒
- Realizzare ritmi con le parti del corpo o con piccoli oggetti sonori
⇒
- Ascoltare e interpretare la musica con il disegno , il movimento, la danza
⇒
- Eseguire semplici brani musicali con la voce e gesti seguendo un ritmo prestabilito
Il ritmo è una componente fondamentale della musica intesa come funzione spontanea e
organizzata del suono.Il ritmo è l’elemento che ordina la durata dei suoni.
Esso è quindi inteso come ripetizione regolare di pulsazioni che nel caso della musica riguardano l’esperienza acustica.
Lo studente sviluppando la naturale percezione uditiva, si muove di conseguenza con gestualità sempre più coordinata.
In questa fase dell’esperienza ritmico-sonora, si propongono esercizi graduali che mirano
ad un apprendimento essenziale, che ha come obiettivo l’acquisizione dell’esperienza
musicale in modo che tutto il corpo ne sia coinvolto.
Si partirà dalla realizzazione, attraverso la voce, il corpo, gli strumenti di semplici cellule
ritmiche alle quali si assoceranno semplici movimenti o passi di danza. Attraverso l’uso
del corpo il bambino potrà memorizzare in modo più completo lo schema ritmico proposto: il corpo svolge il ruolo di intermediario tra i suoni e il nostro pensiero.
E’ la natura stessa che ci fa conoscere il ritmo attraverso concetti comuni come ad es. l’alternanza delle stagioni, l’alternanza tra giorno e notte, i ritmi biologici,ecc.
Partiamo quindi anche per il ritmo da concetti molto generali ed intuitivi per proiettarli
poi al settore musicale.
Tenendo conto della naturale evoluzione cognitiva e psicomotoria degli studenti, si introdurranno poi “giochi motori”, che coinvolgeranno il gruppo alla realizzazione di piccoli
movimenti coreografici.
L’esecuzione di un ritmo prevede che il soggetto sia in grado di imitare, comprendere e riprodurre l’idea ritmica proposta.
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Proposta di laboratorio musicale:
⇒
Riflettere sulla presenza del ritmo nella musica analizzando composizioni musicali
nelle quali sia possibile evidenziare delle simmetrie nella costruzione della melodia,
dell’armonia, dell’architettura generale del brano. Tale simmetria, consiste nell’alternarsi regolare di episodi, o eventi, quindi ritmo, al costante alternarsi di andamenti, quali allegro/ adagio/allegro o accelerando/ rallentando, lento/veloce.
⇒
Un’altra proposta operativa consiste nel fare ricorso a discipline parallele quali il
disegno o il linguaggio.Il disegno realizzato del tutto liberamente, durante l’ascolto
di un brano musicale, rappresenta una concreta manifestazione della creatività. Per
realizzarlo occorrono, abilità motoria, meccanismi percettivi, ricettivi, intellettivi.
Il disegno rivela, ricchezza di contenuto comunicativo che fa pensare all’esistenza di
meccanismi inconsci. Per concludere è dimostrato che il bambino della scuola primaria è in grado di riprodurre delle scansioni ritmiche isocrone imitando un numero di battiti uguali che l’insegnante fa ascoltare.
⇒
La scansione isocrona diventa ritmo binario, ternario, quaternario grazie alla comparsa degli accenti che si identificano come suoni più forti degli altri che caratterizzano il ritmo. A questo punto è opportuno ricorrere verso il campo di un’altra disciplina scolastica : la lingua. Ogni parola acquista significati diversi solo in presenza
di una ben definita accentazione.
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IL LINGUAGGIO DEI SUONI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE
⇒
⇒
⇒
Conoscere elementi di base della scrittura musicale ( esprimere graficamente il valore
delle note, l’andamento melodico di un frammento musicale mediante sistemi di no
tazione tradizionale, grafici ed altre forme più intuitive)
Capacità di suonare e coordinarsi singolarmente ed in gruppo.
Capacità di utilizzare e manipolare semplici strumenti musicali o oggetti sonori.
L’ultima fase del progetto, prevede la traduzione dei concetti generali visti fin’ora, in termini necessariamente più tecnici che permettono allo studente la possibilità di fare musica in maniera diretta.
L’alfabetizzazione ritmica deve partire dalla conoscenza dell’unità di misura, della durata,
e in generale dei valori musicali con i corrispondenti multipli e sottomultipli.
Per quanto concerne la notazione musicale tradizionale (pentagramma, chiavi musicali,
riconoscimento delle note, ecc.), è opportuno per favorire un apprendimento graduale e
collettivo, proporre l’utilizzo di sistemi o codici di lettura alternativi, sostituendo alla nota o alle cellule ritmiche, segni, o simboli, come colori, sillabe, figure geometriche che
risultano al bambino più intuitive e dirette, e che permettono di realizzare concretamente, la traduzione del messaggio sonoro e ritmico attraverso criteri facilitati.
Possiamo in questo modo insegnare ai bambini a rispondere a stimoli visivi: ad una nota
corrisponde un tasto dello strumento, oppure si usano colori diversi, es. ad una nota colorata, corrisponde un tasto colorato.Si cercherà di utilizzare codici alternativi più accattivanti per sostituire solo temporaneamente quello originale di una notazione tradizionale.
Obiettivo di ciò, è realizzare sistemi di lettura facilitata ,destinati a proporre le competenze necessarie per capire in futuro il funzionamento della comunicazione sonora.
Proposta di laboratorio musicale:
⇒
Associazione di sillabe codificate a specifici valori: sillaba / valore associato – breve
– semibreve – croma – semicroma ecc.
La combinazione delle cellule ritmiche in sequenze ci permette di comporre esercizi di
dettatura, giochi a canone, invenzione ed esecuzione di diverse successioni.
A supporto di quanto sopra esposto, si utilizzeranno strumenti musicali di facile approccio o comunque semplificati: strumenti a percussione indeterminata e determinata
(xilofoni, metallofoni) con struttura e piastre mobili che possono essere staccate ed orientate a seconda della melodia da eseguire.
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Infine, facendo riferimento a sistemi scolastici che promuovono la cultura e l’esperienza
della Marching Band, come precedentemente anticipato,la Musica, non rimarrà una materia marginale nel percorso didattico e di crescita della persona, lasciata a forme di insegnamento più specifiche ed esterne all’offerta scolastica tradizionale, ma partendo da
posizioni comuni e da concetti che la scuola si propone di fornire, come occasione di
crescita e maturazione armonica della persona, trova nella Marching Band, lo strumento
operativo più adatto con cui realizzare un primo approccio del bambino all’esperienza
musicale in modo completo, in quanto, oltre alla pratica sonora, viene sviluppata anche
l’esperienza ritmico-motoria che porterà alla realizzazione di semplici ma gratificanti
spettacoli coreografici che fanno da supporto e completamento al messaggio musicale
proposto.
La Marching Band và dunque intesa come vera e propria disciplina particolarmente indicata ad essere praticata fin da piccoli, perché permette di sviluppare armonicamente musicalità e dinamismo, protagonismo ma anche capacità di elaborare il proprio rapporto
personale con il gruppo, abilità relative alla sfera cognitiva, psicomotoria ed artistica.
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IL CORPO
1.
2.
3.
4.
Conoscenza del corpo
Riscaldamento
Esercizi per lo studio della respirazione
Movimenti dei segmenti del corpo
1. CONOSCENZA DEL CORPO
E’ indispensabile una perfetta conoscenza del proprio corpo e delle possibilità di movimento dei singoli segmenti, perché i bambini siano in grado di attuare quei controlli che
diviene sempre più importante via via che si procederà con il lavoro.
⇒
nominare e riconoscere tutte le parti del corpo
⇒
sperimentare tutte le possibilità di movimento del corpo in scioltezza studiare i
gesti che si possono eseguire con le varie parti del corpo
⇒
usare il proprio corpo per compiere movimenti controllati come scrivere o disegnare nello spazio immaginando di lasciare delle tracce.
2. RISCALDAMENTO
Questa fase si ricollega direttamente alle esperienze motorie che il fare marching band
richiede, sviluppando la capacità dei bambini di eseguire e controllare movimenti di base
che verranno in seguito ampliati ed integrati. Per iniziare il lavoro, è opportuno compiere esercizi di stretching. Tutti i movimenti verranno eseguiti sia singolarmente sia in facili
sequenze e combinazioni. Continuare quindi,, ogni lezione con una fase di riscaldamento
costituita da camminate, corse e saltelli nello spazio, coinvolgendo tutte le parti del corpo coordinando i propri movimenti con il resto del gruppo attraverso la percezione visiva e musicale, cambiamenti di velocità, suddivisioni, ritmico-direzione, livelli di percorsi, ecc.
3. ESERCIZI PER LO STUDIO DELLA RESPIRAZIONE
La sensibilizzazione al proprio respiro consente di imparare ad usare il diaframma, di acquisire un equilibrio nella dinamica del corpo; abbinare al respiro la tensione ed il riscaldamento della spina dorsale e quindi di torace e testa, anche utilizzando un’emissione
vocale per sottolineare l’andamento decrescente della respirazione.
4. MOVIMENTI DEI SEGMENTI DEL CORPO
E’ necessario compiere esercizi per prendere coscienza della propria postura e del proprio portamento.
testa e collo: scioglimento, flessione, estensione, rotazione;
arti superiori: scioglimento, flessione, estensione, pronazione, supinazione, abduzione,
adduzione, tensione, rilasciamento;
arti inferiori: scioglimento, flessione, tensione, estensione, flessione ed estensione de
gli arti in posizione supina partendo dalla posizione con gambe flesse
piedi a terra, molleggi in piedi in posizione naturale.
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ORGANIZZAZIONE DI UNA
MARCHING BAND SCOLASTICA
Gli strumenti musicali utilizzati sono generalmente di facile approccio quali, strumenti a
percussione indeterminati ad esempio tamburi di varie dimensioni comunemente usati
per il mantenimento del ritmo e del tempo e percussioni a suono determinati come metallofoci e xilofoni o semplici strumenti a fiati come le melodiche per la parte armonica.
Questi strumenti didattici permettono di avvicinarsi alla musica in modo diretto e semplificato, dal momento che sono abbastanza immediati e non richiedono particolari tecniche per l’apprendimento e la produzione dei suoni.
E bensì di particolare importanza l’organizzazione di marching band infantili distinguendo in esse i ruoli fondamentali.
I ruoli più importanti all’interno di una marching band sono:
il drum major – essendo il rappresentante della marching band, deve essere un bambino
capace di sostenere la leadership.
Oltre ad avere senso del ritmo e riuscire ad eseguire perfettamente i movimenti
fondamentali, ebbene che si dimostri brillante ed energico con i compagni oltre
che ad avere un buon rapporto con gli stessi;
la sezione fiati – è generalmente rappresentata dal gruppo delle melodiche, strumenti a
fiatio a tastiera dotati di dispositivo di risonanza che si caratterizza per l’alto volume, il suono luminoso e la facilità di manipolazione;
la sezione percussioni (a suono determinato ed indeterminato) – per questo ruolo è opportuno scegliere con attenzione particolare i bambini che suoneranno i vari tamburi
sia in base alle caratteristiche fisiche, ma soprattutto in base al senso del ritmo. In
questa sezione vanno citati anche i metallofoni, strumenti che riproducono una tastiera formata da lamine metalliche che messe in vibrazione dal colpo dato con specifiche bacchette;
le color guards – il ruolo svolto da questo gruppo è particolarmente vivace di forte impatto estetico e coreografico, in quanto utilizza attrezzi quali bandiere colorate. Perciò
è utile riunire tutti quei bambini che abbiano la medesima statura e caratteristiche
fisiche. Inoltre visto il ruolo che la sezione svolge sarà importante cercare di sviluppare l’energia l’eleganza e la fluidità dei movimenti.
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OBIETTIVI SPECIFICI
⇒ Conoscere
il proprio corpo, la sua simmetria in associazione al ritmo, coordinazione
gestuale
⇒ Memorizzare e riprodurre sequenze attraverso il coordinamento audio - oculo motorio,con passi e altri movimenti
⇒ Prendere coscienza del movimento in corrispondenza al ritmo e alla musica
⇒ Distinguere toni alti e bassi attraverso il coordinamento corporeo
⇒ Realizzazione di attività di esplorazione con la voce, strumenti e oggetti
(sonorizzazione di semplici storie, canzoni, con realizzazione di piccole coreografie)
RISULTATI ATTESI:
Sviluppo del gusto e dell’interesse al fenomeno musicale
⇒ Acquisizione del controllo della voce e dell’intonazione in relazione agli altri
⇒ Acquisizione del controllo ritmico del movimento
⇒ Conoscenza di segni convenzionali di scrittura e rappresentazione della musica
⇒ Capacità di produrre musicalmente e coreograficamente semplici brani musicali
⇒
RISORSE NECESSARIE:
Specialista esterno
Lettore CD, impianto stereo
Strumenti musicali (piccole percussioni)
Materiale di facile consumo
MODALITA’ DI MONITORAGGIO:
Il progetto sarà verificato in itinere per eventuali adeguamenti alle esigenze specifiche
rilevate.
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