La Parrocchia di San Colombano a Valtesse Valtesse è uno dei quartieri della città orobica. La zona, un tempo borgo suburbano con vaste aree agricole, ha visto negli ultimi 50 anni un notevole incremento edilizio che l’ha congiunta alla città. Fino al 1927 è stato un Comune con propria autonomia amministrativa, staccato da Bergamo. Il nome del quartiere viene dal latino Valle Tegetis (Valle delle stuoie o dei tetti), poi volgarizzato in Valle Tegies, Val Tezze, Valtesse, e deriva dai capanni usati dagli agro-pastori, che gli abitanti dell’antica “Bergomum” vedevano dall’alto, nella conca valliva che si protende ai piedi dell’antica Urbe. Il territorio parrocchiale copre la periferia nord della città, in direzione della valle Brembana, alle pendici del nucleo storico di Città Alta. Era un tempo vastissimo, tanto che diversi smembramenti vescovili hanno generato altre 3 parrocchie, per cui San Colombano si fregia del titolo di “Ecclesia mater”. Dallo stato demografico del 2008, risultavano in cura alla parrocchia 4975 anime, affidate a due sacerdoti, coadiuvati in parte da due preti esterni. È soggetta alla parrocchia un'altra chiesa officiante, edificata nel 1925 e intitolata a Cristo Re. La chiesa di Valtesse, dedicata a San Colombano, è citata per la prima volta da una pergamena del lontano 1108 e più volte rinominata da documenti successivi, probabilmente, allora, fungeva da cappella o chiesa suburbana, in quanto solo nel 1469 fu canonicamente eretta a parrocchiale. I restanti reperti dell’antica chiesa, dal giudizio di esperti, risalgono all’alto Medioevo; lo testimoniano i resti del presbiterio in pietra con le finestrature in classico stile romanico ed alcuni affreschi. Che già in origine denotasse i classici caratteri colombaniani, viene testimoniato dalle scelte devozionali e dai verbali delle visite vescovili: l’altare principale era dedicato al santo Monaco irlandese ed i due laterali a Santa Maria e a San Pietro, allo stesso modo di Luxeuil e Bobbio. L’antica chiesa medioevale, fu poi in gran parte demolita nell’anno 1750, per costruirvi l’attuale, progettata dall’architetto bergamasco Gian Battista Caniana, terminata nel 1770 e poi consacrata nel 1888 dal vescovo di Bergamo mons. Camillo Guindani, che gli confermava l’antico titolo di San Colombano Abate. Quasi a coronamento dell’opera, nel 1774 la parrocchia di Valtesse veniva elevata dal vescovo Marco Molino alla dignità prepositurale. Successivamente, nel 1802, con decreto di Papa Pio VII, veniva aggregata alla basilica romana di San Giovanni in Laterano. Lo stesso Consiglio comunale cittadino, riconoscendo la rilevanza storico-religiosa rappresentata da tale ambito socio-parrocchiale, con atto del 27 ottobre 1930, titolava a San Colombano la strada dove la chiesa è ubicata.