Kore Informa - Associazione nazionale ecobiopsicologia

Kore Informa
RELAZIONE MORALE 2014: SENSO, SIGNIFICATO E SOSTANZA
NEI PERCORSI DELL’ASSOCIAZIONE ONLUS KORE
del Presidente Daniela Cecchi
Particolare
di una Kore greca
VI sec. a.C.- Museo dell’Acropoli
di Atene (Grecia)
(elaborazione grafica:Ass. Kore)
Fonte:http://wizolibrary.wizocollege.co.il/
Images/Source/Greek/Sculpture/Archaic/
KORE HEAD –682.jpg
Kore Informa
Giugno 2014
ANNO VI Numero 2
Pubblicazione gratuita
Distribuzione gratuita presso
la sede dell’Associazione
Direttore Responsabile
Enrico Petrucciani
Redazione
Daniela Cecchi
Angela Fabbri
Viviana Nacchi
Hanno collaborato:
Elisa Granatelli
Edy Bodecchi
Simona Borghi
Angela Lussu
Editore: Associazione Kore
Finito di stampare
1 Giugno 2014
Ciclostilato in proprio
presso la sede
dell’Associazione
Tiratura: n. 100 copie
Sommario
Relazione Morale 2014
1
Compagni di viaggio
3
La figura Medico Veterinario Comportamentalista
6
Al di là del mondo degli
Opposti...
8
Autenticità e Malattia
12
Musica, cervello ed emozione
14
I laboratori di Kore
18
Gli obiettivi
dell’Associazione
19
Leggiamo nel nostro Statuto … ”
La denominazione ‘ Kore ‘ che
identifica l’Associazione Culturale
solleva l’immagine della ‘ Kore
Dea Fanciulla ’, figlia di Demetra,
Dea Madre. Kore, fanciulla divina, rappresenta anche il germoglio
del Femminile; nel frumento, è la
piantina prima del frutto, in ogni
specie è l’Archetipo che contiene
e simbolizza le potenzialità della
Madre e della Figlia, racchiude in
sé le origini e la discendenza:
un’infinita serie di madri e di figlie insieme. Nella Kore vi è quindi una coscienza integrata, dove
tutti gli aspetti del Femminile sono rappresentati…”
La magia trasformativa di questo
archetipo del Femminile, dà vita nella Donna come nell’Uomo alla possibilità di attuare concretamente le potenzialità del proprio
Io, in un percorso che rappresenta
una vera trasformazione alchemica…
Dal Mito e dalle Religioni riceviamo informazioni sull’ “accadere
psicosomatico” della Vita …
“ la Donna deve essere sempre come è la sua natura. Essa sarà sem-
pre fanciulla o sarà madre. Prima di
ogni amore essa è fanciulla, dopo
ogni amore essa è madre” …
( da K.Keréneyi –Prolegomeni allo
studio scientifico della Mitologia )
Prima di ogni progetto è fanciulla,
dopo essa è madre, e nutrito quel
figlio o progetto, sarà di nuovo
pronta per essere fanciulla … verso
una nuova passione, e di nuovo sarà
madre di un figlio o di un progetto.
Le Divinità - gli Archetipi - sono
verità che si affacciano all’Anima
attraverso una realtà concreta … realtà che come ogni verità si presenta
in forme diverse in tempi diversi, si
storicizza – Dio, gli Dei, sono nella
Storia – ma il senso intimo
dell’Archetipo rimane atemporale,
la loro verità intatta, così come
l’equilibrio dei contrasti che abitano
la loro identità.
Le idee mitologiche si possono rappresentare come boccioli di fiore.
Tutti gli dei e le dee, funzioni che
accadono al nostro interno, possono
essere considerati come sviluppi di
un Archetipo originario, Fanciullo
divino e Fanciulla divina, elementi
Animus ed Anima che riuniscono in
sé generatore e generato, come il
Periodico Quadrimestrale dell’Associazione Culturale O.N.L.U.S.
Centro Studi per la Ricerca e l’Educazione Psicosomatica Kore-Affiliata C.E.S.V.O.T
C.F.: 90013660536 -Via Bellini n°39- 58022 Follonica (Gr)
Registro Stampa del Tribunale di Grosseto al N° 04 / 09 – fascicolo n°471 / 09 V.G
bocciolo di un fiore.
Per connotare il senso e l’obiettivo
dell’associazione, abbiamo scelto il bocciolo
Kore, la fanciulla divina che ci narra l’essenza
di una idea mitologica primordiale: la capacità
di schiudersi, come quella di racchiudere
un’Immensità, l’ immensità del Mondo contenuto in un seme.
Ogni kore, ogni progetto – fanciulla divina ha
un destino; quando la vita della Kore è ancora
presso la madre, è Vita; diviene Mors trasformazione se rapita dall’Uomo o
entra in contatto con un Animus, mutando anche il nome - ciò che identifica
- in Persefone. Quando la Fanciulla si
apre all’Uomo o ad un “animus” fecondante, questo la trasforma e le consente di accadere, di maturare ad altro:
questo è il significato dell’archetipo
Persefone.
Il Mito, come dice Sallustio sono cose che non
avvennero mai, ma accadono sempre. Dal Mito
principale della nostra cultura antica, quello
greco, emerge il primitivo rapporto di identità
tra la Madre e la Figlia, la Demetra e la Kore:
il matrimonio, l’incontro con la sessualità rappresenta un destino di separazione, un mistero;
la morte della Vita di Fanciulla è una trasformazione.
La Kore è dunque l’immagine della fanciulla
divina, rappresenta il germoglio del Femminile;
nel frumento è la piantina prima del frutto, contiene e simbolizza le potenzialità della madre e
della figlia, racchiude in sé l’origine e la discendenza: un’infinita serie di madri e figlie
insieme. Ogni matrimonio trasforma la Kore in
una Persefone, la figlia rapita alla madre - la
fanciulla che non sarà più solo figlia, ma anche
sposa - per giungere ad essere poi madre: diverrà anch’essa una Demetra dalla quale scaturirà ancora la fanciulla poi la sposa, quindi la
madre. In ogni Donna, ma anche nel tratto anima di ogni Uomo, è quindi contenuta la totipotenzialità del Femminile con la capacità di
creare e di nutrire, in ogni ambito dei propri talenti.
L’Archetipo non muore e non invecchia, bensì
continua ad accadere in ogni individuo, maschile o femminile; i nostri progetti, quelli realmente figli della nostra intuizione – la dea Metis –
sono delle potenzialità Kore che, se fecondati da
un tratto “Animus”, si trasformano nell’ Archetipo Proserpina, pronta ad essere una madre nutriente, una Demetra quindi, che di nuovo darà
Vita ad altre Kore.
In ogni individuo, così come in ogni
associazione l’archetipo Kore è la Potenzialità, è un passaggio fondamentale che contiene altro ed oltre ciò che
possiamo immaginare, tutto ciò che
aspetta di essere fecondato per esprimersi.
Se gli Archetipi non sono rispettati o
viene loro impedito di accadere, si esprimeranno attraverso il Male e la Malattia.
L’associazione è scaturita dall’entusiasmo e dalla passione per la ricerca della Verità sul senso
ed il significato della Vita, per meglio nutrirla e
proteggerla; e con il fuoco della passione ha
necessità di continuare a nutrirsi, liberamente.
Infatti, come l’Amore non espresso diventa
Rancore - un ingorgo nel Cuore - così Passioni
non liberate possono alimentare il fuoco della
distruzione, utile anch’esso, tuttavia, e necessario a purificare, a preparare il terreno per nuova vegetazione, a dare spazio ad un nuovo accadere dell’archetipo Kore ed al suo infinito dispiegarsi. Anche il fuoco della distruzione può
essere preparatorio di tempi e luoghi diversi per
l’accadere dell’Archetipo.A noi la possibilità di
accogliere sempre l’Archetipo in un terreno
nuovo e nutrirlo con il fuoco della passione. La
vocazione dell’associazione è l’Educazione Psicosomatica, attraverso il volontariato, per donare strumenti utili a diffondere l’idea della lettura
psicosomatica della Vita e del Male o della Malattia. A tale scopo è necessario che si corrisponda sempre più umilmente alle potenzialità
segue a pag. 5
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Kore Informa
Compagni di viaggio
a cura di Viviana Nacchi
Il Secolo scorso ha espresso nella sua prima metà orrori che noi, quasi contemporanei, facciamo
ancora fatica a concepire e percepire come reali: il dolore della generazione che ci ha preceduto e
di quelle contemporanee, massacrate mentre da noi fiorivano Libertà e Democrazia e ci illudevamo che prevalessero sul Pianeta, è ancora in noi non sufficientemente elaborato. Molti individui
hanno ricevuto il dono di esprimere quel dolore, ma anche i sogni, le speranze, le emozioni di chi
fugge dalla Morte per andare verso l’Amore ad ogni livello: poeti, cantanti, filosofi, narratori,
scienziati, artisti, registi, attori, sono stati i nostri compagni di viaggio ai quali è utile rendere omaggio per nutrire le nostre anime attraverso ciò che è stato espresso dalle loro.
GIBRN KAHLIL GIBRAN
Gibrn Kahlil Gibran, artista e intellettuale poliedrico (è pittore, filosofo,
scrittore e poeta) nasce nel Gennaio 1883 in Libano,nella cittadina di
Bisherri. All’età di 11 anni emigra con la famiglia negli Stati Uniti, qui
un’insegnante inglese gli abbrevia il nome in Kahlil Gibran, abbreviazione con cui l’Autore firmerà i suoi scritti. Gibran vive tra, Beirut, Parigi e New York, dove morirà nel 1931.
Il Profeta, testo pubblicato nel 1923, è sicuramente l’opera più famosa
dell’Autore. Nella quarta di copertina l’Editore Gunda scrive: “Gibran
offre un testo che, pur condotto entro i binari di un linguaggio necessariamente allusivo e metaforico, spesso enigmatico, si presenta di immediata, affascinante, persino sorprendente leggibilità poetica”
Nelle parole di Gibran, tutti gli aspetti della vita quotidiana vivono in
modo nuovo: la Gioia e il Dolore, la Ragione e la Passione arrivano
sempre insieme, tenendosi per mano, e proprio in questa coincidenza
Gibrn Kahlil Gibran
degli opposti sta la vera saggezza. Il Profeta è’ un testo che va dritto al
Foto tratta dalla rete
Sito internet:
cuore, che parla dell’Anima e all’Anima in un linguaggio universale che
http://citations.altervista.org/wpfonde mondi diversi per dimostrare che siamo tutti accomunati dalle content/uploads/2014/02/kata-mutiara-cintakhalil-gibran.jpg
stesse passioni: l’ateo ed il credente qualunque sia la religione di riferimento. Il messaggio contenuto nel testo è un ringraziamento alla Vita in ogni sua forma al di là della nostra capacità di comprendere. Forse proprio l’esperienza vissuta dall’Autore, l’incontro tra due opposte
Culture, quella orientale e quella occidentale, è alla base del suo inconfondibile stile.
La Ragione e la Passione
E n uo va m ent e l a s ac er dot e ssa d om and ò: Pa rl a ci
del l a Ra gi o n e e d el l a P ass i on e .
E d eg l i ri s pos e di c en do :
L a vost ra a ni m a è so ve nt e un c am po di bat t a gl i a ,
do ve i l gi udi zi o e l a ra gi o ne f a nn o gu er ra al l ' a pp et i t o e al l a p ass i on e .
Kore Informa
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P ot ess i i o co n ci l i a rvi , e mu t ar e i n voi ri v al i t à i n
uni o n e e di s c ordi a i n a rm oni a! .
Ma c om e po t rò f a r l o, s e voi st e ssi no n si et e
i m ed i at ori e g l i am ant i di o gni v ost ro el em e nt o ?
La ragione e la passione sono il timone e la vela di
quel navigante che è l'anima vostra.
Se il timone e la vela si spezzano,sbandati, andrete
alla deriva, e resterete fermi in mezzo del mare.
Poi ché, se la ragione domina da sola, è una forza
che imprigiona,e la passione, se incustodita, è una
fiamma che brucia e si distrugge.
Perciò la vostra anima esalti la ragione fino alla
passione,affinché essa canti,
E con la ragione diriga la passione, affinché questa
viva in resurrezione quotidiana,e sorga come
la fenice dalle proprie ceneri.
Vorrei che l’appetito e il giudizio fossero per voi
come due amici invitati a casa vostra.
L’onore non andrebbe certo all'uno più che all'altro;
giacché se hai più riguardi verso un ospite solo,
perdi l’affetto e la fiducia di entrambi.
Quando, sui colli, sedete all’ombrosa frescura dei
pallidi pioppi, ed è vostra la pace serena e lontana dei
campi e dei prati, allora vi sussurri il cuore:
"Nella ragione riposa Dio".
E quando scoppia la tempesta e il vento titano
scuote la foresta, e lampi e tuoni annunciano l
a maestà del cielo,allora dite nel cuore con venerata paura:
"Nella passione si muove Dio".
Così, essendo un alito nella sfera di Dio e nella sua
foresta una foglia, la ragione sarà il vostro riposo
e la passione il vostro moto.
(Da Il Profeta, Ed. Guanda,1980, pp 87/88)
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Kore Informa
che sono il reale dono dei soci (ognuno con
quello che può donare): non può esserci dono
senza gratitudine. I percorsi ed il lavoro che
questi richiedono, possono risultare a volte
difficili, faticosi, ricchi di imprevisti, ma nulla
dovrà intaccare l’impegno, nella consapevolezza di aver creato percorsi culturalmente
nuovi sul territorio, utili alla crescita personale,
per una trasformazione della visione della Vita
e della relazione in termini di armonia,
rispetto e coerenza al nostro interno;
prerequisito indispensabile affinché questo possa accadere con gli altri e con la
Natura. La gestione della Vita e la lettura in essa dell’Armonia, come del Male
e della Malattia, ne sono sicuramente
fecondati, così come anche la conoscenza delle modalità che l’Individuo ha a disposizione per prendersene carico e per curarsi, per
non restare a terra come ci esorta la poesia seguente …
Una preghiera
Rifiutati di cadere.
Se non puoi rifiutarti di cadere,
rifiutati di restare a terra.
Se non puoi rifiutarti di restare a terra,
leva il tuo cuore verso il cielo,
e come un accattone affamato,
chiedi che venga riempito,
e sarà riempito.
Puoi essere spinto giù.
Ti può essere impedito di risollevarti.
Ma nessuno può impedirti
di levare il tuo cuore
verso il cielo –
soltanto tu.
E’ nel pieno della sofferenza
che tanto si fa chiaro.
Colui che dice che nulla di buono
da ciò venne,
ancora non ascolta.
Kore Informa
da “ Il giardiniere dell’Anima “ di Clarissa
Pinkola Estés, ed. Frassinelli 1996
Le attività attraverso le quali abbiamo realizzato i percorsi di Educazione Psicosomatica hanno rispettato la progettualità, un
grazie di cuore a tutti i soci ed i professionisti che gratuitamente hanno contribuito
alla loro realizzazione. Vogliamo ricordare:
- il seminario “ Sussurri e grida …
voci dal corpo “ lezioni magistrali e
laboratori, dove si è affrontato il
destino delle funzioni nell’accadere
della vita, una lettura ecobiopsicologica di tempi, luoghi e modi. Due
giornate di attività realizzate presso
la sala Santucci della parrocchia di
San Pietro e Paolo a Follonica
-I sabati di Kore, seminari mensili a tema,
da ottobre a maggio;
-Il laboratorio di Educazione Psicosomatica
di I° livello, condotto dalla presidente ed il
laboratorio” Essere nel respiro: incontri di
benessere psicofisico “condotto dalla counsellor ecobiopsicologico Angela Lussu.
Per i luoghi dell’anima, è stata realizzata la
visita alla Villa d’Este di Tivoli ed ai monasteri benedettini di Subiaco.
E’ stata rinnovata la convenzione
dell’associazione Kore con la facoltà di
Medicina e di Psicologia della Sapienza di
Roma per le attività di tirocinio degli studenti. La nostra pubblicazione, KORE INFORMA è uscita regolarmente.Per il finanziamento dell’associazione è stato realizzato un pranzo sociale ed una serata di presentazione e vendita di accessori sanitari
per il sonno,grazie all’organizzazione della
socia e vicepresidente Antonella Camici.L’assemblea dei soci si è riunita il giorno
17 maggio per approvare la relazione morale del presidente, il bilancio 2013 e la
progettualità 2014 – 15.
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LA FIGURA DEL
MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA
di Elisa Granatelli
Premessa a cura di Daniela Cecchi
La Vita è relazione, sia a livello biologico, con gli elementi che dialogano tra di loro, sia a livello di individui,
uomini o altri esseri viventi. E’ fondamentale la relazione nello scambio di sostanze che consentono la Vita,
così come tra individui che per specie o per luogo di residenza, hanno da incontrarsi.
Nella Vita di uomini e donne la relazione con se stessi, cioè la conoscenza e la coscienza di sé, impronta poi la
relazione con gli altri. Nelle famiglie, così come nelle abitazioni dei single, compaiono sempre più spesso piccoli
o grandi animali domestici. L’Uomo rivela sempre più la necessità del rapporto con un animale per essere aiutato ad entrare meglio in contatto con le proprie emozioni. Ad un animale domestico è sempre più affidato il
ruolo di fare da tramite tra quello che siamo nella nostra vera intimità e la nostra consapevolezza, ma anche di
aiutare a veicolare le emozioni tra i membri di una famiglia. Il rapporto con un animale è luogo ed occasione di
esercizio per la nostra anima nell’esprimersi. Nella relazione con i nostri amici animali abbiamo sempre più necessità di essere aiutati non solo a curarli, ma anche a conoscerli e rispettarli, proprio come spesso i genitori
sentono la necessità di essere aiutati con i figli. Il veterinario è il nostro indispensabile compagno di gestione
dei nostri amici animali.
Che cosa è la Medicina Veterinaria Comporta- (FNOVI) iscrivendo così il Medico Veterinario
mentale?
alla lista dei comportaLa Medicina Comportamentale è
mentalisti accreditati.
una branca della Medicina Veterinaria che ha lo scopo di diagnostiIl M.V.C si occupa di
care e curare le patologie del commolteplici aspetti della
portamento cioè la perdita della carelazione tra l'uomo e
pacità da parte dell'animale di adatcane/ gatto:
tarsi alle modificazioni dell'ambien
visite
prete circostante.Grazie ad una visita
adozione: svolte per
comportamentale svolta dal Veteriaiutare le famiglie che
nario Comportamentalista vengono
abbiano intenzione di
valutati tutti gli aspetti clinici e
adottare un cucciolo o
comportamentali dell'Animale nel
un gattino a conoscere
contesto sociale e familiare in cui
le caratteristiche etolovive.
Foto: Elisa Granatelli
giche della specie scelIl medico Veterinario Comportata e a valutare se sia la
mentalista è laureato in Medicina Veterinaria in segiusta decisione;
guito deve seguire un iter professionale che compren- 
incontri di socializzazione per cuccioli,
da un Master Universitario di secondo livello in mePuppy Party: Incontri con cuccioli da 2 a 4
dicina del comportamento e un “curriculum vitae”
mesi insieme ai loro proprietari. In questa
ricco di seminari, congressi e corsi incentrati sul
occasione i cuccioli possono socializzare
comportamento del Cane e del Gatto.
tra loro e con persone anche diverse dai loro
Questo “curriculum viene” valutato e accettato dalla
proprietari, mentre il medico veterinario li
Federazione Nazionale dei Medici Veterinari
informa su diversi argomenti per creare una
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relazione positiva con il proprio cucciolo. in la collaborazione della figura professionale
L'obiettivo di questi incontri è la corretta in- dell'educatore cinofilo, i cani che hanno bisogno
formazione e formazione per poter influire di migliorare alcuni aspetti della loro interazione
positivamente sullo sviluppo comportamen- con la persona, vengono sottoposti ad un percorso
tale del
rieducativo. La
cu ccio persona che vuolo, favole adottare viene
rire una
seguito dal morelaziomento in cui fa
ne equirichiesta di adolibrata e
zione fino ai morispettomenti successivi
sa delle
all'adoziocaratten e. N el l ' eq u ip e
ristiche
multidisciplinare
etologinei Programmi
Foto: Elisa Granatelli
che del
Assistiti con gli
Cane, con benefici per la relazione Uomo- animali , il MVC insieme ad altre figure profesCane e per il benessere di quest'ultimo. Per sionali lavora per preparare progetti rivolti a varie
Veterinario comportamentalista il puppy categorie di utenti (anziani, disabili, bambini con
party è un occasione effivarie problematiche). Ancace per la prevenzione e
che il Gatto è un amico a
la diagnosi precoce delle
quattro zampe che può
patologie comportamenmanifestare diverse protali e può porre le basi per
blematiche dovute spesso
al non rispetto delle sue
i successivi incontri;

visite per comportamenti
caratteristiche etologiche.
caratteristici di specie ma
In questo contesto il Veteindesiderati dai proprietarinario valuta, dopo un
colloquio con la famiglia,
ri;
come modificare l'ambien
visite per problemi legati
te e se utilizzare una teraall'apprendimento: es.
eliminazioni inappropriapia di supporto.
te, problemi di comunicaIl MVC utilizza terapie
farmacologiche o parafarzione fra Uomo-Animale
macologiche a supporto

disturbi gerarchici
delle modificazioni com
problemi intrinsechi all'aportamentali a seconda
nimale: secon
Foto: Elisa Granatelli
della situazione in cui si
dari a patologie legati ad
trova l'animale.
stato patologi
co mentale e/o organico.
Naturalmente la visita comportamentale ha un approccio sistemico cioè il problema va contestualizzato con il sistema familiare.
Il MVC è una figura professionale che lavora
all'interno dei canili rifugo per migliorare le adozioni : i cani vengono valutati sia al momento
dell'entrata in canile sia nei periodi successivi, si
cerca di riperire più informazioni possibili per definire un profilo comportamentale del soggetto. Poi
Kore Informa
Dott.ssa Granatelli Elisa
cell. 320-3744305 [email protected]
www.sites.google.com/site/
veterinariacomportamentalista
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KORE - MASTER : giornate di formazione psicosomatica
I LABIRINTI DELLA VITA
Dalla lettura del Mitologema del Labirinto si giunge ad illuminare i labirinti del Corpo narrati nell’Arte,
nelle Fiabe, nel Mito. La Vita rivela ed esprime labirinti biologici, la Fisiologia così come labirinti psichici, i percorsi di Vita.
Il Mitologema del labirinto è metafora assoluta del senso della Vita: l’Eroe punta al processo ermeneutico come al proprio fine; il viaggio verso il centro, la nostra origine, ci permette di cogliere aspetti della
nostra unicità donati dalla Vita; nel viaggio di ritorno, la nostra Anima, si rivela arricchita da ciò che ha
acquisito e da ciò che ha espresso. Il Labirinto condensa in sé una verità celata, in quanto indicibile …
minacciosa … non ancora fruibile …
SACRO E BIOLOGICO
Un percorso alla ricerca della Verità
Una indagine sulla relazione tra ciò che nel Corpo vi è di “ bisogno biologico”, come aspetto fenomenologico dell’Istinto, come energie legate agli Organi, da esprimere e utilizzare ed il Sacro, inteso anche in
termini religiosi: osserviamo come dalla modalità del Biologico possono scaturire indicazioni per la Salute, l’Etica, le Religioni.
Entrambe le giornate sono condotte dalla dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta esperta in Psicosomatica.
Tirocinio per Psicologi
L’Associazione Kore, Centro Studi Olismo e Psicosomatica, è dal 2007 sede di tirocinio post-Laurea
per Psicologi, in base alla convenzione stipulata, e recentemente rinnovata, con l’Università La Sapienza di Roma – Facoltà di Medicina e Psicologia (Convenzione n. 120 del 31/08/2012 con scadenza al 31/08/2015). In questi cinque anni sono già avvenute molte collaborazioni che hanno visto
l’avvicendarsi presso la nostra associazione, nei diversi semestri, di un certo numero di tirocinanti che
con noi hanno portato a termine il loro percorso di Formazione universitaria.
LE ATTIVITA' OGGETTO DI TIROCINIO SONO:
- partecipazione ai “Sabati di Kore”, tesi a formare ed informare i soci con argomenti che hanno come
riferimento culturale e metodologico l'Ecobiopsicologia e tutte le altre discipline psicologiche ed analitiche che sono alla base di una Educazione Psicosomatica intesa come prevenzione del Disagio e della
Patologia;
- discussione di casi clinici insieme all'equipe di psicologi e psicoterapeuti.
Referente tirocini: Dott.ssa Daniela Cecchi
Numero di tirocinanti ammessi per semestre: 2
E' prevista la presenza di Psicologi iscritti all'albo/tutor.
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Al di là del mondo degli Opposti:
vivere tra Ragione e Passione
di Viviana Nacchi
La Polarità.
Il titolo introduce al tema della Polarità, tema che
riveste un ruolo cruciale nella nostra esistenza. In
un certo senso è possibile dire che la polarità è la
nostra stessa esistenza.
Il Sole che fa maturare i raccolti è lo stesso della
siccità; la Pioggia che irriga i campi è la stessa delle inondazioni. E ancora: il Respiro ha due fasi,
quella attiva dell’inspirazione (contrazione muscolare) e quella dell’espirazione (associata al rilasciamento muscolare).
Noi percepiamo una verità che è parziale, che è
solo una parte del tutto. Per acquisire una visione
unitaria dovremmo poter imparare a rivolgere
l’attenzione anche al polo opposto di ciò che stiamo considerando: solo così creiamo nuova conoscenza.
Il simbolo forse più noto di congiunzione degli
Opposti è l’antichissimo simbolo del Tao.
Il Tao è una sorta di principio ordinatore che influenza la Vita della Natura e degli Uomini, ed esprime la fondamentale importanza della dialettica degli Opposti (Yin e Yang). Tutto ciò che si afferma
come esistente nasce infatti dalla relazione tra
coppie di opposti che sono dinamicamente legati
l’uno all’altro in modo interdipendente e complementare. Interdipendente nel senso che un polo
non esiste senza l’altro, o più precisamente, ognuno si definisce attraverso l’altro, ( es destra/
sinistra); complementare nel senso che sono necessari entrambi per creare l’intero (maschile e
femminile; inspirazione ed’espirazione).
Originariamente Tao significava la Via, il procedere dell’Universo, un procedere che è dotato di moto continuo e ciclico in un costante alternarsi dello
Yin e dello Yang che genera trasformazione: sempre il giorno diventa notte e viceversa, la Materia
diventa Energia e viceversa.
Mentre i taoisti interpretano tali mutamenti come
manifestazione dell’implicita unità di tutti gli opposti in interazione dinamica tra di loro, l’Uomo occidentale trova quest’idea molto difficile da accettare.
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C. G. Jung considera il tema dei Contrari strettamente connesso alla natura umana e ritiene che
avere un termine di opposizione sia necessario per
garantire l’equilibrio del sistema.
Realizzare i principi del Tao a livello di microcosmo significa, per ogni individuo, riuscire ad armonizzare le proprie parti e i propri ritmi in modo
dialettico. Per armonizzare le proprie diverse parti
è necessario conoscerle, differenziarle ed integrarle, questo processo, che Jung definisce come
“processo di individuazione”, apre le porte alla
conoscenza di se stessi.
Nell’atto di conoscere se stesso l’Uomo si trasforma diventando progressivamente meno estraneo a
se stesso, e aprendosi alla comunicazione con
l’Universo all’interno di sé, si mette in contatto
anche con l’Universo fuori di sé.
Le parole del poeta Kahlil Gibram ne “Il Profeta”
sono una preziosa ed originale testimonianza di
come proprio nella coincidenza degli Opposti si
manifesti Saggezza, Perfezione e Felicità.
(Si rimanda il lettore alla Rubrica Compagni di
viaggio che in questo numero è dedicata a Gibran
con la poesia la Ragione e La Passione”)
L’Intestino.
Fin dall'antichità si è affermato che la pancia è la
sede delle Emozioni e dell' Inconscio; ma per potere svolgere queste Funzioni, occorre che la pancia
abbia un cervello che possa elaborare i dati autonomamente da quello superiore. Le recenti scoperte e gli studi di Neuro-Gastroenterologia hanno
proprio confermato che il Cervello enterico esiste.
Il neurobiologo Michael D. Gershon è stato il primo a parlare dell’esistenza di un “cervello nella
pancia” quando, nel 1998, ha pubblicato il risultato di 30 anni di ricerche nel libro “Il secondo cervello”. Nel decennio successivo è stata progressivamente confermata l’idea che l’Intestino ha capacità di associazione e coordinazione proprie. Le
ricerche condotte sono riuscite ad individuare e
caratterizzare, morfologicamente e funzionalmente, alcuni dei neuroni presenti nella parete intesti-
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nale. Si tratta di una rete nervosa molto complessa l’assorbimento, meccanismo che serve a includeche gestisce le attività intestinali ed è collegata al re ciò di cui abbiamo bisogno senza lasciare scapCervello tramite il Sistema Nervoso vegetati- pare allo stesso tempo alcun elemento fondamenvo. Gershon considera il Sistema Nervoso enteri- tale.
co un sito indipendente di integrazione ed elabo- Analogamente a quanto avviene nella respiraziorazione neuronale, per questo lo definisce il se- ne, con il processo digestivo noi accettiamo il
condo cervello. Si è ormai compreso che vi è una mondo circostante, lo assimiliamo e ci liberiamo
totale integrazione dei due cervelli, distanti e se- di ciò che non ci è utile.
parati, ma operanti in sintonia ed integrazione per Suggestiva è anche l'analogia esistente tra Intestile Funzioni vitali dell'essere umano.
no Tenue e Cervello sia per la forma che per le
E’ a tutti noto quanto lo stress e le emozioni nefunzioni: così come il Cervello assimila le imgative siano determinanti
pressioni sul piano non maper la salute dello Stomaco
teriale, l'Intestino Tenue
e dell’Intestino. Il Cervello
assimila le impressioni macranico può alterare il norteriali.
male funzionamento del
Possiamo dire che se la Tesecondo Cervello ed intersta è assunta come la cenferire con i suoi ritmi ditrale della Ragione, il Cuore
sturbando la peristalsi, la
come il centro delle Emoproduzione di Acidi, Enzizioni e dei moti affettivi, la
mi, Ormoni, Citochine. Ma
Pancia è la sede dei Sentiè vero anche il contrario,
menti e dei Desideri primicome dimostra Gershon nel
tivi, arcaici.
suo testo.
Il Cervello
Nella regolazione del rapIl Cervello è una massa
porto tra primo e secondo
morbida e gelatinosa comCervello hanno un ruolo
posta da miliardi di cellule
determinante alcuni Neuroe dalle loro connessioni, si
trasmettitori, il più
trova nella cavità craSimbolo del TAO
significativo dei quanica ed è verosimilImmagine tratta dalla rete
Sito Internet: http://it.wikipedia.org/wiki/Tao#mediaviewer/ mente l’oggetto mateli è sicuramente la
File:Yin_yang.svg
Serotonina, una moriale più complicato
lecola nota ai più per
dell’Universo
conoil suo legame con la regolazione del tono
sciuto. La sua forma circolare simboleggia la Codell’Umore. Quasi il 95% della Serotonina del
scienza eterna, senza limiti che tutto comprende.
nostro organismo viene prodotta dalle cellule
Per la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) il
dell’Intestino, il cui compito, a questo livello, è di Cervello umano è il luogo in cui si riuniscono tutavviare il riflesso peristaltico e mantenere il tono te le Energie pure ed é il centro dei collegamenti
vascolare, regolare i movimenti e l’attività digedell’Uomo in quanto riceve, sviluppa, rielabora e
stiva.
rimanda tutti i messaggi che provengono
L’Intestino è di fatto un tunnel attraverso cui il
dall’esterno e dalla periferia dell’Organismo.
mondo esterno entra in noi e ci attraversa; niente
Presenta due emisferi uniti fra loro dal corpo caldi ciò che è a noi esterno e/o estraneo diventa ve- loso, che si differenziano nelle funzioni, nelle
ramente nostro finché non oltrepassa il confine
prestazioni e nelle competenze.
dato dalle pareti dell’Intestino ed è assorbito.
L’Emisfero sinistro può essere definito
L’Intestino Tenue riceve e trasforma le sostanze
“l’emisfero razionale” perché ha una specificità
alimentari che vengono selezionate e rese assimi- nell’analisi dei dettagli (analisi seriale); è medialabili per l’organismo, è la sede in cui avviene la
tore primario di Funzioni verbali incluse Lettura e
scissione del cibo nelle sue componenti e la sua
Scrittura, comprensione del Linguaggio; è reassimilazione. La sua funzione principale è
sponsabile dei calcoli e dei conti; interviene nella
gestione di materiale già conosciuto.
Pagina 10
Kore Informa
L’Emisfero destro rappresenta l’altro Polo, intuitivo e
creativo. Ha una maggiore specificità nell’analisi del
contesto (gestalt); ha maggiori capacità di captare nella loro globalità rapporti complessi, modelli e strutture
(capacità di sintesi); ha la capacità di capire e ordinare
Concetti superiori, Astrazioni, Archetipi, che nella Realtà relativa non esistono. Fanno parte delle Potenzialità di questo Emisfero il Pensiero Analogico e il rapporto coi Simboli. E’ più esperto nella elaborazione di
nuove informazioni.
A seconda delle attività che svolgiamo, è dominante
l’uno o l’altro Emisfero del Cervello. Così per esempio il Pensiero Logico, il Leggere, lo Scrivere e il far
di conto richiedono il predominio dell’Emisfero sinistro, mentre ascoltare la musica, sognare, immaginare
e meditare, attivano maggiormente l’Emisfero destro.
Il Cervello umano è in grado di processare le informazioni in parallelo cioè di usare differenti strutture e
nuclei nervosi per analizzare simultaneamente i diversi
aspetti e le caratteristiche di un problema, questo è
possibile perché l’attività dei due Emisferi è tra loro
coordinata.
Il superamento della concezione della divisione fra
Emisfero destro e sinistro sta nella scoperta della modularità del Cervello, quale integrazione fra le varie
modalità di agire della mente, permettendo una proficua interazione fra la parte razionale e quella emozionale. Sostanzialmente i due Emisferi si completano e
si compensano reciprocamente permettendo alle frequenze psichiche di essere trasformate in qualcosa di
più percepibile (pensieri, intuizioni,), realizzando esperienze cognitive.
Scrive Giuseppe Conti (2): “L’attività mentale
dell’uomo supera la sua attività cerebrale …. La mente non è esattamente il cervello perché la coscienza è
più ampia del nostro cervello: la coscienza non è una
semplice funzione del cervello. La coscienza è memoria e intenzionalità, è quindi selezione di immagini
mentali, mente e cervello sono due entità distinte. E’
questo il percorso culturale e coscienziale che spetta
all’uomo contemporaneo: farsi consapevole del potere
e della funzione della sua mente, ripercorrendone
l’evoluzione, per armonizzare pensiero ed emozione,
cognitività ed affettività”.
dell’umana esistenza al fine di riuscire ad unire in
noi gli Opposti. Acquisire consapevolezza e conoscenza di ciò che già esiste è quindi di fondamentale importanza per il nostro benessere e per
quello di tutto il mondo vivente in quanto tutto è
relato in un sistema coerente. Assume allora valore determinante non solo ciò che facciamo, ma
soprattutto COME lo facciamo.
Soprattutto non dovremmo scegliere tra Ragione
e Passione ma dovremmo poter restare in equilibrio ed imparare a modificare la nostra ottica secondo il principio di complementarietà passando
dal paradigma o … o a quello e … e.
“Così, … la ragione sarà il vostro riposo e la
passione il vostro moto” (6)
BIBLIOGRAFIA
Brambilla F. “Psicoterapia psicoanalitica e
medicina tradizionale cinese”, Prospettivaeditrice,Civitavecchia, 2009
Conti G. “Dalla mente spirituale al cervello
modulare”. Armando Editore, Roma, 2012
Dalkhe R. “Le leggidel destino”, Ed. mediterranee, Roma, 2012
Edelman G.M. “Più grande del cielo”, Biblioteca Einaudi, Trezze sul Brenta (VI), 2009
Gershon M. D., “Il secondo cervello”, UTET,
Torino, 2006
Gibran K. G., “IlProfeta”, Edizione Guanda,
Segrate (MI), 1980
Jung C.G: “La dinamica dell’inconscio” in
Opere VolVIII, Bollati Boringhieri Editore, Torino, 2008, Ristampa
Oliverio A. e A., “Nei labirinti della mente”,
Sagittari Laterza, Bari, 1989
Essendo una delle esperienze fenomeniche, la Coscienza è necessariamente privata: è legata al Corpo e
al Cervello di un individuo e alla storia delle sue interazioni con l’ambiente, che è una storia unica.
La via che porta all’unità esige che noi vediamo con
sempre maggiore consapevolezza la polarità in tutto,
senza avere paura di attraversare la conflittualità
Kore Informa
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Autenticità e Malattia
di Angela Fabbri
L’etimologia del vocabolo “autenticità” rimanda al Greco antico: la radice del pronome
autòs (= stesso) esprime un’azione riflessiva,
evocando in questo caso l’idea dell’essere se
stessi. Il pronome greco è presente anche nella
composizione delle parole autocoscienza ed
autoguarigione, vocaboli attinenti -in Psicosomatica- ai concetti relativi allo stato di Salute e
di Malattia.
La via dell’autenticità è un sentiero difficile da
percorrere: un viaggio che dura tutta la Vita e
che non esclude prove ed imprese che avvicinano il comune mortale all’eroe delle fiabe e
del Mito. Essere autenticovuol dire esprimere
la propria originalità, condizione che scaturisce dall’Interiorità individuale ed esclude
qualsiasi manipolazione o artificio posto
dall’esterno.
Un antico motto tramandatoci dalla sapienza
greca –iscritto sul tempio di Apollo a Delfi ammonisce l’Uomo affinché non perda di vista
se stesso:“Conosci te stesso” (γνῶθι σαυτόν).
Il tempio di Apollo a Delfi
(Sito
internet:
http://it.wikipedia.org/wiki/
Sito_archeologico_di_Delfi#mediaviewer/
File:Templo_of_Apollo_Delfi.jpg)
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Si tratta di un imperativo assai celebre,posto da Socrate a fondamento del metodo dialogico della sua filosofia: oggi
quell’ammonimento divino risuona come
una massima sapienziale ancora valida.
Iscrizione ‘Conosci te stesso’
incisa a caratteri cubitali sul frontone del tempio di Delfi
(Sito internet:http://www.kuthumadierks.com/
pageopen.asp?r=trio&id=141)
Il metodo Socratico, basato sul dialogo, aveva soprattutto lo scopo di far emergere
nei discepoli la propria intima verità e consapevolezza:“So di non sapere”affermava
l’illustre filosofo, che non intendeva riversare sui discenti alcuna verità precostituita.
Prezioso questo insegnamento ancora oggi,
soprattutto nell’ambito della psicoterapia,
ove è di massima importanza la sospensione del giudizio nell’accoglienza della verità
del paziente. Socrate, che non proponeva
indiscutibili certezze, creava quella condizione necessaria al formarsi del cosiddetto
vuoto fertile, indispensabile in qualsiasi
momento di ricerca e di creatività. La parola che cura e che promuove consapevolezza
è l a p aro la d e ll ’a sco l to , p u r
nell’autorevolezza con cui il terapeuta, il
maestro, il genitore hanno da esprimere,
ponendosi come guida dinanzi al paziente,
l’allievo, il figlio.
Kore Informa
Socrate
Testa romana di una scultura di Lisippo
Museo del Louvre -Parigi (Francia)
( Sito internet:http://it.wikipedia.org/wiki/
Apologia_di_Socrate)
Nella nostra era caratterizzata dalla velocità
delle “Comunicazioni di Massa”, viviamo immersi in un flusso di sollecitazioni ed in una
pluralità di informazioni che distolgono
l’uomo dalla propria interiorità e dalla ricerca
di sé. Imperativi categorici ci arrivano da più
parti, dal mondo della politica e della persuasione occulta assai diffusa nella “Società dei
Consumi”.
Il percorso di evoluzione interiore conduce
alla presa di coscienza dei propri limiti e delle
proprie ‘ombre’, ma anche all’ascolto dei propri desideri e bisogni, da cui scaturiscono progetti e trasformazioni. Non si è autentici se
non ascoltiamo la parte più profonda del nostro essere, nei disagi come nelle illuminazioni. Afferma Jung: “ Solitamente si confonde
l’autoconoscenza con la conoscenza del proprio Io cosciente. Una persona che disponga
di una certa coscienza dell’Io è già convinta
di conoscere se stessa. L’uomo misura la sua
autoconoscenza sul metro di quanto mediaKore Informa
mente sa di sé il suo ambiente sociale, e non
sul metro dei reali fatti psichici, che gli rimangono in massima parte nascosti.” (JungPresente e Futuro- Bollati- Boringhieri). La
sfera del Sociale non può esserci di aiuto nella ricerca della nostra unicità, piuttosto impone ruoli e compiti non sempre adeguati alla
nostra indole. Se ci preoccupiamo di rispondere alle attese del circostante, allontanandoci
dal contatto con noi stessi e lasciandoci condizionare dalle aspettative altrui , rischiamo di
soffocare quella parte profonda di noi che è il
bene più prezioso a garanzia della nostra salute. Se il disagio nella relazione, o nella situazione di Vita, non affiora alla Coscienza e non
viene elaborato, allora è il Corpo a parlare:
“quando la Parola tace, è il Corpo ad incaricarsi del sintomo” afferma Galimberti. Il Corpo parla e traduce i misteri dell’inconscio. La
Psicosomatica è la Scienza atta a decifrare il
Linguaggio del Sintomo. Tale disciplina ci
rende edotti riguardo la stretta relazione tra
disagio psichico e Malattia e c’invita a guardare all’Uomo come ad un’entità complessa in
cui s’intrecciano la dimensione corporea, psichica, sociale e culturale. E già l’appartenenza
ad una storia e ad un ambiente fa sì che sia depositata in noi una traccia che ci condiziona:
“…[l’Illuminismo]
ha compiuto
un’emancipazione dello spirito. Se però se ne
trae la conclusione che si possa diventare trasparenti a se stessi, sovrani nel proprio pensare e agire, allora ci si sbaglia. Nessuno conosce se stesso. Portiamo da sempre impressa in noi una traccia, nessuno è un foglio
bianco”(Gadamer) Alla luce di queste riflessioni possiamo dedurre che non siamo totalmente liberi da condizionamenti e pregiudizi
inevitabilmente impressi in noi dalla Storia;
abbiamo tuttavia il dovere di elaborarli e di
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comprendere l’alterità dentro di noi, in un
confronto che ci può arricchire. Il percorso
dell’Individuazione consiste nel cercare le nostre verità e nel separare ciò che non risuona
in sintonia con noi. Diversamente, ciò che non
ci appartiene finirà per soffocare la nostra vera
natura,e produrrà devianze e malattia. Non si
può bloccare l’ Energia, che prima o poi si farà strada sotto qualche forma, come risuona
nel celebre verso Oraziano:“Naturam expellas
furca, tamen usque recurret” (Anche se caccerai la natura con la forca, essa tuttavia riemergerà).
La Natura tradita riemerge e vuole il suo spazio. Ogni sintomo, ogni sorta di dipendenza
(dal cibo, dall’alcool, dal fumo, dagli psicofarmaci…) è una sorta di compensazione o di
droga che ottunde la coscienza e va a coprire
situazioni frustranti che richiederebbero elaborazione ed emancipazione. Se riusciamo
soltanto ad ascoltare dentro di noi la nostra
ansia, o sentimenti di disagio e di rabbia, se
accogliamoi nostri stati d’animo senza commentarli, senza giudicare e senza lamentarci,nella consapevolezza e nel silenzio… allora
potrà scaturire una forza nuova all’interno di
noi,una possibilità di rigenerazione,
un’energia capace di guarirci e di risanarci in
un movimento di sana trasgressione che imprime una svolta. “Trasgredire” significa propriamente “andare oltre”,come indica
l’etimologia della parola(dal Latino transgredior= vado al di là): andare oltre gli schemi
in cui il Destino ci aveva ingabbiato, oltre il
recinto familiare o sociale, che ci tutelava, ed
al contempo ci delimitava nell’immobilità. La
guarigione è essenzialmente auto-guarigione
che solo un processo di trasformazione interiore può favorire.
La Vita si esprime nel divenire e nella trasformazione; come l’Arte, che ha ragione di essere solo nella ricerca di uno spazio inedito, alPagina 14
lontanando da noi la minaccia della ripetizione. A questo proposito così si esprime il filosofo Kierkegard:
“Avviene nella cultura che un pensatore o un
artista si cristallizzi nella memoria storica in
una sola delle sue forme, ma in realtà quasi
ogni vero pensatore e ogni vero artista vive
spezzando continuamente la forma nella quale
la sua spiritualità tende a definirsi, e fuor
dell’economia mentale che tende a schematizzare la fluidità della vita, bisogna adottare un
regime mentale che divenga e si muova con il
divenire e con il movimento della vita che non
conosce arresti o schemi.”
Per aderire al movimento dell’arte e della Vita occorre dare spazio al Desiderio, che è luogo di passione e di vocazione, come forza che
ci abita, capace di aprire orizzonti nuovi.
Quando c’è assenza di desiderio (che va distinto dai falsi desideri promossi dalla
“Società dei Consumi”), quando la nostra autenticità è soffocata, manca il senso capace di
orientare la nostra esistenza e di dare forma
alle nostre azioni. Corriamo il rischio di essere
pietrificati dallo sguardo di Medusa come il
mito racconta. Il Desiderio è ossigeno, senza il
quale la Vita si ammala.
Busto di Medusa
Marmo di Carrara, IV-V decennio del Seicento d.C., Gian Lorenzo Bernini
Musei Capitolini - Roma (RM). Sito internet:
http://it.wikipedia.org/wiki/Medusa_(mitologia)#mediaviewer/File:Medusa_
Bernini_Musei_Capitolini.jpg
Musica, cervello ed emozione
di Edy Bodecchi
Quando siamo tristi e soli, quando il peso delle nostre emozioni risulta quasi insopportabile, l'ascolto del nostro brano preferito, riesce a
sfogare e scaricare le tensioni create all'interno del nostro corpo e della nostra mente. Perché la Musica ha il potere di catturare in un
solo istante la nostra attenzione e modificare
il nostro stato interiore? La risposta emotiva
che la Mente ha con la Musica, sarà sempre
diversa con il cambiare di quest’ultima, ed in
ogni caso significativamente diversificate potranno essere le risposte individuali. Per studiare ciò, sono state create apposite teorie che
valutano come la Musica possa venire elaborata nel nostro cervello, ne citiamo due tra le
più importanti:
La Teoria del Condizionamento sostiene
che in corrispondenza di certi tratti musicali,
si verifica una risposta psichica e fisica, perchè a partire da quella percezione, scatta un
determinato ricordo; in altre parole, l'ascoltatore riconosce inconsciamente in quella musica, un periodo già vissuto;
La Teoria dell'Eccitazione musicale si basa
sul principio che gran parte degli effetti provocati dalla Musica, dipendono dall'espressività musicale. L'ascoltatore vive un'emozione
(Tristezza o Allegria) attraverso una sorta di
empatia, o un sentimento di partecipazione
definito da Adam Smith nella Teoria dei sentimenti morali come fellowfeeling.
Altre ipotesi sono state formulate da Medici,
Filosofi e Musicisti tra cui Schopenhauer, in
riguardo ai sentimenti che la Musica può suscitare ed alla “Teoria degli Affetti”. Egli affermò nel “Il mondo come volontà e rappresentazione”:
Kore Informa
“La Melodia ci racconta, per conseguenza, la
storia della Volontà illuminata dalla Riflessione, il cui manifestarsi nella Realtà costituisce la serie degli atti umani; di più: ce ne
racconta la storia più segreta, ci dipinge ogni
impulso, ogni slancio, ogni movimento della
volontà, quanto la Ragione abbraccia sotto il
vasto concetto negativo di Sentimento, ma
che non riesce a tradurre nelle sue astrazioni.
E perciò, sempre si disse che la Musica è linguaggio del Sentimento e della Passione, come le parole sono la lingua della Ragione.
Così Platone la definisce: melodiarum motus,
animi affectus imitans, (De leg., VII); e Aristotele dice: curnumeri musici et modi, qui
voces sunt, moribus similes sese exhibent?,
(Probl., c. 19).”
Lo studioso Levinson, sostiene invece che,
una composizione per indurre Emozione nei
suoi ascoltatori deve essere in uno stile familiare a chi ascolta, in modo tale che il suo
flusso e il suo carattere siano registrati da lui
internamente.
L'attenzione dell'ascoltatore deve essere focalizzata sul brano e sul suo carattere emergente, trascurando tutto ciò che avviene di extramusicale, solo così chi ascolta si identificherà
con la musica.
Il filosofo statunitense Donald Callen, conia
la definizione di “imitazione motoria” per descrivere quando un ascoltatore canta insieme
ad una melodia che sta ascoltando, oppure
muove il suo corpo ritmicamente con la pulsazione del brano, scuotendo la testa, muovendo gli arti e le spalle, addirittura respirando a tempo con il brano. Un'altra ipotesi è
quella del “contagio emotivo”, dove il soggetPagina 15
to non compie delle attività cognitive, ma
semplicemente assume nel proprio organismo
ciò che percepisce nelle manifestazioni altrui.
Meyer, in un suo studio del 1988, in riguardo
alla misurazione empatica, formulò una teoria
simile a quella appena descritta sul contagio
emotivo, ma che comprendeva la condivisione partecipatoria dell’Empatia, che era oggetto del suo studio. Egli sostenne che nei casi di
empatia verso un’emozione provocata da una
musica ascoltata, questa può creare dei legami psicologici favorevoli a sviluppare Affetto. Altresì è vero che la Musica può facilmente veicolare ricordi e quindi evocare affettività, in special modo, quando Musica ed esperienze del vissuto personale diventano indissolubili nei ricordi.
Il tentativo teorico di analizzare modelli capaci di spiegare come il Cervello sia in grado di
percepire e interpretare il messaggio musicale, paragonando la Musica ad un Linguaggio
vero e proprio, può risultare sterile e poco
confutabile.
La ragione di questo, è sicuramente da ricercare nell’impalpabilità dell’argomento e della
vicinanza della Musica al mondo sommerso
dell’Inconscio.
Molte ricerche hanno dimostrato che la Musica influenza le nostre risposte emotive, aprendo anche i canali della “comunicazione non
verbale”. Interessante e utile, appare per la
Musicoterapia esaminare in che modo venga
elaborata la Musica nel Cervello, in ragione
anche di eventuali patologie. La complessità
del Cervello fa si che esso sia indicato come
l’Organo del Corpo umano più articolato. Miliardi di cellule, chiamare Neuroni ne formano la composizione. Ognuna di esse è formata
da un “corpo cellulare” e da diverse diramazioni denominate Dendriti. Un’altro elemento
fondamentale al funzionamento dell’Organo e
preposto alla conduzione dell’Informazione è
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l’Assone.
La Sinapsi, non è altro che il contatto tra un
Assone e un Dendrite. L’attivarsi del Neurone
da luogo ad un impulso elettrico che passando
attraverso l’Assone trasmette l’Informazione
ad altri neuroni. La sostanza che si rilascia
con l’impulso elettrico prende il nome di
Neuro-Trasmettitore. Le nostre abituali attività, sono segnate in modo indelebile da una
spessa e fitta attività neuronale. L'insieme dei
neuroni collegati da una medesima attività
viene chiamato “rete neurale”. Queste reti, si
trovano nella Corteccia celebrale che è la parte più recente del Cervello.
Quest'ultima è divisa in quattro lobi, ognuno
dei quali contiene delle regioni specifiche,
indicate in termini di “superiore”, “inferiore”,
“anteriore” e “posteriore”. Essa essendo il
frutto di un più recente sviluppo cerebrale, è
responsabile delle attività umane più raffinate
ed evolute, quali il linguaggio e la produzione
musicale. Durante l’ascolto della Musica, ad
attivarsi in predominanza è l’emisfero destro,
mentre nel caso di produzione musicale coinvolto è l’emisfero sinistro. Negli ascoltatori
predomina la parte destra, in quanto zona adibita alle Emozioni, negli esecutori la sinistra
in quanto zona più marcatamente operativa e
logica. La Corteccia uditiva destra riceve anche stimoli
relativi a Melodia, Armonia, Timbro e Ritmo.
Quando teniamo un tempo musicale, si attivano le aree motorie della Corteccia frontale.
Nei ritmi più semplici, si attivano la Corteccia frontale sinistra e quella parietale destra,
per ritmi più complessi sono coinvolte la corteccia cerebellare e la corteccia frontale
dell'emisfero sinistro. La studiosa Isabelle
Peretz, ha elaborato una teoria che viene definita “modello modulare dell'elaborazione della musica”.
La studiosa ha cercato di spiegare come avKore Informa
viene l’elaborazione nel Cervello dello stimolo acustico. In questa teoria, il sistema musicale è costituito da due moduli: il primo analizza il contenuto melodico (Melodia, intervalli tra altezze e codificazione
tonale), il secondo prende in considerazione
le informazioni relative al Tempo (Ritmo e
Metro).
Entrambi i moduli attivano gli output attraverso i modelli del lessico musicale e dell'analisi dell'espressione emozionale. Per cantare, il modulo del lessico musicale ci indicherà
come output la melodia, il che combinato al
Linguaggio darà origine al canto. Volendo
invece ricordare un brano, l'output usato sarebbe secondo la Peretz, quello dei ricordi associativi. Naturalmente, la Peretz stessa afferma che non c’è alcuna dimostrazione possibile circa come il Cervello possa organizzare la
sua attività con la musica, ma solo supposizioni teoriche. Lawrence Parson della Sheffield University, effettuò una serie di eperimenti P.E.T. ( Tomografia ad emissione di
Positroni) su persone intente a leggere o ad
ascoltare la Musica. Vennero eseguiti una serie di esperimenti su musicisti professionisti
intenti a suonare il pianoforte mentre una
scansione PET (Tomografia ad emissione di
Positroni) produceva una immagine della loro
attività cerebrale.
All'inizio venne richiesto di eseguire una serie di “scale musicali” a memoria, così da escludere ogni altra attività cerebrale. In seguito venne loro chiesto di eseguire sempre a
memoria un brano di Bach, in modo da avere
un'esecuzione con Melodia e Ritmo. Le immagini cerebrali risultanti, dimostrarono che
durante l'esecuzione di Bach, l'attività dei Lobi temporali, anche se ugualmente impegnati,
risultava di intensità maggiore, rispetto a
quella svolta durante l'esecuzione delle “scale
musicali”.
Vennero evidenziate anche delle differenze di
Kore Informa
flusso sanguigno nelle aree mediotemporali
dei due Emisferi.
Durante l'esecuzione delle scale musicali, l'attività del Lobo sinistro risultava di intensità
maggiore, mentre durante l'esecuzione di
Bach, si attivavano le aree temporali superiore, media e inferiore con una maggiore intensità nella parte destra. Venne riscontrato inoltre che durante l'esecuzione di Bach, vi era
un'attività nella parte del Cervelletto sinistro,
dimostrando così che l'attività svolta da
quest'ultimo, non è inerente, come si pensava,
soltanto al controllo motorio. Gli esperimenti
con la PET, ravvisarono che la Melodia, veniva elaborata attraverso l'attivazione di entrambi gli emisferi in maniera identica, focalizzandosi nella regione inferiore della Corteggia frontale, l'Armonia attivava in modo
più importante l'Emisfero sinistro, focalizzandosi nell'area intermedia, mentre il Ritmo attivava delle regioni all'esterno del Cervelletto e
si focalizzava particolarmente nella regione
superiore della Corteccia cerebrale. La conclusione alla quale Parson giunse fu che, non
si può parlare di singole strutture o zone del
Cervello coinvolte nell'ascolto musicale, in
quanto le reti neuronali adibite ad elaborare
l'evento musicale sono ampiamente distribuite all'interno del Cervello stesso. Statisticamente, è stato dimostrato come l'ascolto di
un'opera musicale possa apportare delle modifiche allo stato affettivo ed emotivo delle
persone coinvolte. La Musica, può fungere da
regolatrice delle “Funzioni emotive”, basandosi sulla capacità individuale di gestire le
proprie emozioni, sia positive che negative,
attenuandole, intensificandole o semplicemente mantenendole.
Pagina 17
I LABORATORI DI KORE
LABORATORIO DI PSICOSOMATICA
Seminari e laboratori, articolati in tre livelli di quattro incontri ciascuno, per l’individuazione delle
funzioni sul Corpo e degli aspetti psicosomatici di quelle: è possibile educare l’Individuo a conoscere
la Malattia come espressione di disagio del Corpo. I sintomi sono il messaggio che il Corpo esprime:
ci raccontano come quello utilizza le Energie, le Potenzialità che ha a disposizione e non è capace di
trasformare in Vita.La lettura dei Sintomi in chiave psicosomatica è una forma di Prevenzione che
contiene Informazione. Quando il medico ha diagnosticato una malattia è necessario che, oltre alla
terapia che agisce sul biologico, sia indicato al paziente anche il disagio che sta vivendo, espresso dal
corpo con quei sintomi: l’Individuo sarà così aiutato a restituire alla Vita quelle energie che il suo corpo è stato costretto a investire nella Patologia. Negli attuali bisogni di salute dei cittadini si rivela
un’emergenza negata: la diagnosi psicosomatica. Non si tratta di prendersi carico dei disagi psicologici che scaturiscono da una patologia, come si cerca di fare, anche se molto modestamente, di fronte a
patologie gravi, ma di individuare quali funzioni psichiche sono inibite o tradite, insieme a quelle biologiche: quale disagio si esprime contemporaneamente al Sintomo. Una Educazione Psicosomatica è
indispensabile al singolo individuo per individuare la sincronicità tra disagi e malattie, per una gestione del corpo che rispetti gli aspetti biologici, psichici e spirituali che lo comprendono come persona;
lo è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di sé hanno affidata, per ruolo o per professione, la
gestione, anche parziale della vita, dell’Educazione, o della Salute di altri o la gestione del Territorio.
I livello - Diagnosi psicosomatica: emergenza sociosanitaria
II livello - Arrendersi al corpo, alla natura, alla vita
III livello - Funzioni e identità
Conduce la dott.ssa Daniela Cecchi, psicologa, psicoterapeuta.
Uomo vitruviano
Leonardo da Vinci, 1490
Gallerie dell’Accademia—Venezia
(Immagine tratta dalla rete)
www.lableonardo.altervista.org
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Kore Informa
LABORATORIO DI LETTURA
Il laboratorio di Lettura, attivo dal 2003, è un appuntamento ormai consueto per l’Associazione Kore. Si articola in incontri di gruppo finalizzati
all’autoformazione attraverso la Lettura,
l’Approfondimento e l’Interpretazione in chiave psicosomatica di fiabe, storie e romanzi.
“Le storie sono un balsamo”- dice Clarissa Pinkola Estés nel suo libro “Donne che corrono coi lupi”-sono
disseminate di istruzioni che ci guidano nella complessità della Vita. […] Le storie mettono in moto la Vita
interiore, […] ingrassano carrucole o pulegge, stimolano l'adrenalina, ci mostrano la via d'uscita in basso o in alto,
aprono a noi grandi finestre in muri prima ciechi, aperture
che ci conducono nella terra dei sogni, all'Amore e alla Conoscenza”.
Conduce Angela Lussu, counsellor ecobiopsicologico.
Immagine generica tratta dalla rete
Sito internet: www.spazio.libero.it
e
LABORATORI DI TECNICHE PSICOCORPOREE
“Il Corpo arpa dell’Anima”
Ogni evento del quotidiano attiva nell’Individuo una quantità di Energie che possono essere espresse, quindi liberate, o trattenute sul Corpo e somatizzate con disfunzioni e sintomi.
Possiamo imparare a percepire le diverse parti del
Corpo e a rilassarle per riportarle al loro funzionamento naturale. Il Movimento ed il Respiro esprimono attraverso il Corpo l’unità dell’essere umano
con la Natura e con la Vita; rivelano il Mondo interiore e possono diventare strumenti di crescita personale.
Il Corpo è espressione della persona: il nostro corpo
è sempre intrecciato con la nostra Anima in modo
da formare un’unità.
Il Corpo è “Arpa” dell’Anima.
Sono previsti tre distinti Laboratori:
Laboratorio: “Aria, Acqua, Terra e Fuoco:
l’Universo in noi”;
Laboratorio: “Le 1001 Vie del Respiro”;
Laboratorio: “Menopausa: passaggio verso un nuovo modo di essere Donna”.
Mandala Kalachakra
Conduce la dott.ssa Viviana Nacchi, psicologa,
psicoterapeuta
Kore Informa
bidimensionale in sabbia - Sito internet:
http://www.culturaletibetana.org/images/3.jpg
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I luoghi dell’anima…
10 Maggio 2014 Visita guidata a Tivoli (RM) e Subiaco (RM)
di Angela Lussu
Visita guidata alla ricerca e alla scoperta dei luoghi dell’Anima, luoghi che si presentano come occasione
per approfondire e leggere con una prospettiva ecobiopsicologica, luoghi nuovi o già conosciuti dove sono
custodite testimonianze delle espressioni culturali dell’Animo umano.. Proponiamo un progetto, dove si
uniscono e si confrontano due percorsi, uno Profano ed uno Sacro, per vedere come entrambi esprimono e
raccontano la profondità dell’Animo umano e l’accadere degli Archetipi nella Vita.
Fotografia di gruppo accanto alla fontana di Nettuno Villa d’Este - Tivoli (Roma)
(Foto di Angela Lussu—Associazione Kore)
Seguono le riflessioni post-gita di tre nostre care associate.
Anche quest’anno la gita “I luoghi dell’Anima” organizzata dall’Associazione Kore è stata meravigliosa. Pasticcini e caffè sul
pullman per iniziare il Mattino, guida gentile ed esauriente, giornata piena di sole, abbiamo così assaporato la magia di Villa
d’Este a Tivoli con i suoi dipinti ed affreschi da ammirare e le sue cento fontane in un suggestivo giardino. Poi dopo una piccola
sosta ci siamo diretti su di una stretta stradina di montagna al monastero di San Benedetto a Subiaco, chiamato così perché significa “sotto il lago”perché Nerone ci fece costruire la sua villa prosciugandone l’acqua.
Il monastero è del 1200, costruito attaccato alla roccia, domina incassato a precipizio su una valle ed è uno spettacolo vertiginoso.
Arrivati al piazzale del monastero bisogna camminare in salita, manca il fiato a guardare la rupe, si sente odore di muschio intorno e nell’aria, c’è silenzio che sa di misticismo.
Per quelle “scaline” strette, entrando ti accorgi che esiste il divino in noi come ci dice sempre Daniela, affreschi con scene di Vita di
numerosi santi, colorati e bellissimi dipinti di scuola senese del XIV secolo e di pittori umbro marchigiani. Affreschi, natura, storia, la mano dell’Uomo nella Roccia, la mano di Dio nell’Aria.
Sembrava di essere sospesi tra Cielo e Terra, magico ecco il termine scelto, magico nel monastero per tutte le potenzialità ed i simboli espressi nel Passato ma vivi nel Presente, magico fuori per una natura prorompente, verde e folta che si stagliava intorno come a
fare da barriera a qualcosa di unico, infatti sono tesori protetti dall’Unesco, sia Villa d’Este, Santa Scolastica con i suoi bellissimi
chioschi in stili diversi e la torre campanaria, sia il “Sacro Speco” monastero di San Benedetto.
Sarebbero luoghi da vedere non da raccontare ed è grazie a kore che ogni anno scopriamo un pezzetto di ”luoghi dell’Anima” che
rimarranno nei nostri occhi e nei nostri cuori.
Attendiamo il prossimo con gioia.
Grazie Maria Ruggiero
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ANNO V Numero 3
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Non possiamo scegliere il posto dove nascere, c’è chi nasce nei Paesi del freddo, chi dove il Sole è molto caldo e chi su un’Isola in
mezzo al Mare. Noi siamo nati in Italia: un magnifico Paese che ha la forma strana di uno stivale, una terra con città bellissime e una lunga storia di Civiltà. Noi siamo Italiani e dell’Italia amiamo le strade su cui abbiamo imparato a camminare, le
case che abitiamo, i paesaggi visti tante volte, amiamo i luoghi delle nostre esperienze, i posti dei nostri giochi, i nascondigli che
solo noi conosciamo, l’odore delle cose che ci sono familiari. Uno dei luoghi, fra i tanti visitati, che mi ha veramente impressionato
per la vastità e per i ricordi che suscita, è il Sacro Speco visitato il 10 Maggio con la gita dell’associazione Kore.
Ogni Ordine religioso ha la sua “regola”, la Regola scritta da San Benedetto si riassume nelle parole “prega e lavora”. I monaci
benedettini prosciugavano paludi, coltivavano i campi, insegnavano a leggere, a scrivere e a far di conto, allevavano il bestiame,
soccorrevano i poveri, curavano gli ammalati. Nessun monaco stava senza far nulla, perché l’Ozio, diceva San Benedetto, era
l’ozio dell’Anima.
I frati erano maestri di quel tempo. L’Insegnamento impartito gratuitamente ai ragazzi provenienti da località anche lontane
era tenuto in Lingua latina, un vecchio frate su un alto sgabello, insegnava le preghiere della Chiesa e il Catechismo .
Ripensando a ciò che suscita la riflessione sul “ Sacro Speco “ la conclusione può essere la famosa scrittura di Franz Kafka : ci
sono due peccati dell’Uomo da cui derivano tutti gli altri: l’Impazienza e l’Inerzia.
Cosetta Annunziata
Sono sette anni che sono socia dell’Associazione Kore e quest'anno è stato il secondo che ho partecipato ,con mio marito Vincenzo, alla gita ,dopo la bella esperienza del 2013 alla Scarzuola di Montegabbione (TR). Lo stato d'animo,con cui mi presento al
parcheggio della stazione ferroviaria alle sei ,è di grande entusiasmo e curiosità. Il programma proposto,infatti,è molto allettante e
mi piace l'idea di poterlo vivere e condividere con persone diventate, col tempo, sempre più familiari grazie al comune percorso
formativo all'interno dell'Associazione. Il viaggio è lungo ma le ore trascorrono velocemente tra una conversazione e l'altra.
La prima tappa è a Villa d'Este a Tivoli (Roma): che meraviglia ! Mi pare di trovarmi, di colpo, in un autentico paradiso.
Dalla guida si apprende che chi volle questa villa fu il Cardinale Ippolito d'Este (1509 / 1572) ,figlio di Alfonso e Lucrezia
Borgia che,nominato dal Papa governatore a vita di Tivoli, volle realizzare questa grande opera come residenza estiva,come un"
bueno retiro ". Infatti,il nome originario fu quello di Villa Gaudente. I lavori,protrattisi per circa venti anni per i rapporti non
sempre "idilliaci " con la Curia, furono affidati al geniale architetto Pirro Ligorio e permisero al Cardinale di esprimere, attraverso tale capolavoro,tutto il suo prestigio e il suo amore per la Cultura classica. Il risultato, di cui così poco Ippolito potè godere,
perchè morto poco dopo l'inaugurazione, è stato un autentico dono per i posteri . La visita a Villa d'Este si svolge in due ore :
inizia con gli appartamenti privati riccamente dipinti con scene mitologiche per poi scendere a visitare il giardino. Senza dubbio,
proprio la parte esterna mi è parsa la più spettacolare ed è stata particolarmente godibile grazie al tempo splendido che ha permesso di valorizzare maggiormente i monumenti, i sorprendenti giochi d'acqua, le cascate, le fontane e il magnifico panorama :ogni elemento, ovunque si guardi, è lì per suscitare meraviglia e allietare i nostri occhi e la nostra anima. In questo incantevole giardino, che pare riprodurre l'immagine classica del locus amoenus, è rispecchiata la visione umanistica della Vita: laica ed
edonistica che colloca il senso del vivere, in primo luogo, nella dimensione terrena. Un vero inno alla Vita, alla Bellezza, alla
Genialità umana, un invito a godere, consapevolmente, attimo per attimo, di ciò che l'Esistenza,che scorre fugace come l'Acqua
davanti ai nostri occhi, ci offre di meraviglioso. Dopo il pranzo al sacco, consumato all'interno della Villa, si riprende il viaggio
per la seconda tappa della nostra gita che ci consentirà di ammirare altre due località di grande valore artistico e anche religioso
come il Sacro Speco e il monastero di santa Scolastica. Il Sacro Speco è un luogo di culto "sui generis"perchè realizzato all'interno di una spelonca dove Benedetto aveva fondato il suo ordine monastico ("ora et labora" ). Questo secondo luogo,cui si giunge
attraverso un percorso impervio, appare subito l'opposto di Villa d'Este : là, la sontuosità,l'ostentazione della Ricchezza e del
Potere , il rumore ,qui ,invece, ci troviamo in un ambiente estremamente sobrio,isolato,silenzioso, un mondo ideale per la contemplazione e la Meditazione sul mistero della Vita, della Morte e dell'Al di Là. Colpisce molto la struttura verticale della Costruzione che simboleggia la tensione umana verso il Cielo attraverso il passaggio da una condizione di fragilità e di disperazione
ad una di eterna Beatitudine. Cammino impegnativo e di grande sacrificio simboleggiato dalla lunga scala (che unisce la parte
inferiore della Chiesa con quella superiore) e ben rappresentato da numerosi dipinti raffiguranti le miserie umane e la condizione
di PAURA perenne della Malattia, della Sofferenza,della perdita e della Morte da cui solo col Vangelo e imitando i Santi ci
si può liberare. Due percorsi diversi quelli della gita e anche due scelte architettoniche contrapposte : l'orizzontalità dello spazio a villa d'Este tipico di una Cultura rinascimentale che mette al centro l'Uomo; al Sacro Speco, l'andamento ascensionale,
propriamente Medievale, che privilegia la dimensione religiosa. Opposte le risposte all'eterno enigma, che attanaglia la mente dell'Uomo, dalla sua comparsa sulla Terra fino ad oggi, riguardante il senso da dare alla propria esistenza. Un po' stanchi
ma senz'altro tutti molto soddisfatti ,siamo di ritorno a Follonica attorno alle 22 e 30.
Antonietta Terrosi
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PRANZO SOCIALE
DOMENICA 06 APRILE 2014
di Simona Borghi
Anche quest’anno, in occasione della chiusura delle attività dell’Associazione Onlus Kor, soci e simpatizzanti si sono dati appuntamento presso l’Agriturismo LA RIALLA sotto Massa Marittima (GR) per un
pranzo sociale all’insegna dell’amicizia, della
Cultura, della Condivisione e della Solidarietà.
Questo evento ha anche voluto rendere omaggio a un decennio di attività contraddistinte da
un impegno di volontariato costante e di qualità
che ha sempre avuto come unico fine
l’approfondimento e la divulgazione
dell’Educazione Psicosomatica nel nostro Territorio.
E’ stata una giornata all’insegna del divertimento e del relax dove i partecipanti (quasi
cento persone!) si sono ritrovati verso le 13:00
attorno ad una tavola generosamente imbandita
Particolari del convivio
Foto: Angela Lussu, Associazione Kore
dove hanno potuto gustare prodotti tipici della gastronomia maremmana all’interno di una
tipica Azienda Agritrituristica locale conversando e trascorrendo il tempo serenamente
fino a sera.
Il Pranzo si è concluso con una simpatica lotteria dove i vincitori hanno potuto portare a
casa un piccolo ricordo dei bei momenti trascorsi tutti insieme.
Il presidente Daniela Cecchi e tutti coloro che giorno dopo giorno mettono a disposizione la propria professionalità e il proprio amore per il prossimo hanno constatato con successo che l’adesione è stata ampia e
tutto ciò motiva l’Associazione Kore a proseguire e perseguire i propri obiettivi in questa direzione.
Il calore, l’entusiasmo e l’affetto di tutti che si è diffuso tra i commensali quest’oggi è motivo di grande
soddisfazione e gioia per tutti noi che con dedizione e passione svolgiamo le nostri mansioni di pubblica
utilità.Ci auguriamo che il buon umore profuso da questa Domenica trascorsa insieme continui a circondare
tutti noi e sia da monito per dare sempre di più per essere d’aiuto a tutta la città e dintorni.
Concludo con una dichiarazione del nostro Presidente: “ I percorsi culturali dell’Associazione hanno prodotto lavori che spaziano nell’ambito del Sociale, del Sanitario e dell’Educativo; queste occasioni , dove il
calore e la gratitudine di molti si rivela, ci consentono di scoprire quanto la passione che ha nutrito il nostro lavoro sia stata capace di trasmettere ad individui e famiglie, risvegliando in essi Passioni utili per altre
Fecondazioni.”
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Gli obiettivi dell’Associazione Kore
N
egli ultimi anni del Secolo, ciò che ha dominato
nella Cultura come eredità del Pensiero Cartesiano-Newtoniano è stato incrinato dall’energia innovativa scaturita dalla nuova Fisica, la Meccanica Quantistica e la Teoria della Relatività. Ne è scaturita una
revisione dell’idea che l’Uomo ha dell’Universo e del
proprio rapporto con esso riportando la Fisica alla sua
essenza, in quanto il termine deriva da una parola greca che significa “lo sforzo di scoprire la natura essenziale di tutte le cose”. L’apporto della Fisica moderna
ci conduce in una direzione dove la visione del Mondo
non si discosta dalle concezioni delle Filosofie Occidentali e del Misticismo Orientale: in questa ottica le
scoperte scientifiche dell’Uomo sono in armonia con
le sue aspirazioni spirituali e con la sua fede religiosa.
Il rapporto Uomo– Universo si è andato via via descrivendo in termini di relazione e non più in termini
di frammentazione in nome della specializzazione. La
nuova visione della Scienza che ne è scaturita si presenta come “Scienza della Complessità”, il Mondo
naturale è un mondo di varietà e complessità infinite;
un sistema astratto di pensiero concettuale, come il
Pensiero razionale, non potrà mai essere sufficiente
per descrivere o comprendere da solo questa realtà nella sua complessità in quanto si basa su discriminazioni, astrazioni e classificazioni dell’intelletto che sono
sempre relative ed approssimate. La Mente intuitiva ha
il compito di subentrare a quella razionale e di integrare, per armonizzare le visioni e produrre chiarificazioni che fanno progredire la Scienza.Affinché la Mente
intuitiva possa lavorare su una visione complessa della
Realtà, è necessario che la conoscenza dell’individuo
si basi su una visione olistica, dove il Mondo oggettivo non è più e mai separato dalla nostra Psiche. Gli
scienziati stanno tentando di raccogliere in una visione globale tutte le infinite reti informative che definiscono i fenomeni naturali.Una cultura della complessità implica la conoscenza di tutte le produzioni culturali
dell’Uomo, sia scientifiche che umanistiche ed una
concezione dell’Olismo non ristretta come quella che,
applicata all’Uomo, si limita a considerare
l’Organismo umano un sistema vivente i cui componenti, Soma e Psiche, sono in relazione, ma una concezione olistica dove si riconosca l’Organismo vivente
come parte integrante di sistemi maggiori come
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l’ambiente fisico e sociale, con i quali esso intrattiene una continua interazione, dove il soggetto è modificato ma anche è in grado di modificare
in profondità. Nel rapporto Uomo– Natura un
percorso di Educazione Psicosomatica propone
in termini nuovi la dialettica che li contraddistingue, dove non si privilegia né l’uno né l’altra, ma
la loro relazione. Questa dimensione può considerarsi un rinnovato Umanesimo, può aprire
l’Individuo, la Società, la Cultura, la Religione
stessa verso un nuovo Rinascimento in cui la Psiche, il Corpo e la Spiritualità riscoperte
nell’Individuo, diventano i paradigmi di una analoga riscoperta degli stessi sottolineare i legami
economici che vincolano i singoli paesi tra loro,
in una logica sistemica totale, il percorso che ci
proponiamo è il passaggio dalla Cultura della
Globalizzazione alla Cultura della totalità,
dell’Ecumenismo. La mediazione per una Cultura
dell’Ecumenismo sarà la logica del Simbolo che
in questa prospettiva ci pone oltre il segno per
aprirci alla ricerca del rapporto con la totipotenzialità degli Archetipi.Per quel che riguarda
l’Uomo, la dimensione centrale da individuare, è
il tema del sé e delle sue consapevolezze.Per
l’Associazione Kore è di riferimento culturale e
metodologico l’Ecobiopsicologia, disciplina che
si propone di studiare in chiave scientifica la relazione che intercorre fra l’Uomo ed il Mondo che
lo circonda. L’Uomo rappresenta il termine ultimo di sviluppo che lega in modo inscindibile i
Regni Minerale, Vegetale ed Animale,
l’Ecobiopsicologia indaga la possibilità da parte
dell’Uomo di visitare, con la coscienza di adesso,
gli aspetti Archetipici della Vita, sedimentati nel
Corpo come istinti e rintracciabili nella Psiche
come immagini. In questa ottica, l’Associazione
Kore si pone come finalità specifica un impegno
di Educazione Psicosomatica, intesa come educazione alla gestione consapevole del proprio Corpo
nella relazione con gli altri e con la Natura. Muovendo dallo studio e dalla individuazione delle
Funzioni psicosomatiche nell’Uomo è possibile
educare l’Individuo a conoscere se stesso in tutte
le sue manifestazioni e a comprenderne il senso;
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Dove puoi trovarci
Associazione Culturale ONLUS KORE
Via Bellini n°39– Follonica (Gr)Tel.- Fax: 0566 49100
E-mail: [email protected] Facebook:Associazione Kore
in questo tipo di indagine la Malattia si rivela come
espressione di disagio del Corpo: i Sintomi sono un
messaggio che quello esprime, è necessario imparare a
leggerli, ad interpretarli secondo il senso che essi hanno. La lettura del Corpo per decodificare il senso dei
suoi sintomi, rappresenta una forma di prevenzione che
contiene informazione, Informazione utile a reintegrare
nella Vita quelle energie a cui, con il nostro comportamento, abbiamo negato l’espressione e che sono divenute quindi somatizzazioni: è possibile restituire alla
Vita quelle Energie che sono state a questa sottratte ed
investite nella Malattia. Se lo sappiamo ascoltare il
Corpo ci racconta e ci informa: la Funzione inibita o
alterata nella Malattia ci suggerisce il senso di questa,
quindi il disagio che stiamo vivendo, la corrispondente
Funzione psichica alterata. Il Centro intende essere sede di ricerca, approfondimento e divulgazione oltre che
di discipline scientifiche, di discipline umanistiche come Letteratura, Filosofia, Religione, attraverso le quali
l’Uomo ha espresso nei Secoli i bisogni del suo Corpo
e della sua Anima. A tale scopo l’Associazione si avvarrà di contributi multidisciplinari di specialisti che
studiano il Mondo naturale e le discipline letterarie e
umanistiche. L’Associazione si propone di operare in
campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e
terapeutico attraverso idonee iniziative che verranno
stabilite annualmente dal consiglio direttivo.
L’obiettivo dell’Associazione è un confronto culturale con le diverse realtà presenti sul Territorio e,
dunque, le iniziative saranno rivolte non soltanto ai
singoli partecipanti appartenenti a tutte le fasce
d’età, ma anche, e soprattutto, agli Enti quali la
Scuola, le Associazioni Culturali, il Mondo della
Politica e dell’Impegno Sociale. Questo sapere ci fornisce una concezione del Mondo nella quale le scoperte scientifiche sono in perfetta armonia con le aspirazioni spirituali, con la fede religiosa; il contributo della
Scienza moderna alla conoscenza dimostra che quelle
ritenute da sempre discipline dei bisogni dell’Anima,
hanno una loro validità nel rivelare la relazione tra bisogni dell’Anima e del Corpo, sono un “serbatoio” di
informazione psicosomatica a cui attingere per decodificare ciò che simbolicamente rappresentano; ci infor-
mano su ciò che dell’Uomo non è esterno e manifesto, ma appare intimo e “celato” ad una modalità
attuale e prevalente di approccio alla Natura ed alla
Persona, basata solo su valutazione di parti e che
considera il linguaggio scientifico l’unico con cui si
può descrivere le Funzioni del vivente. Il Corpo
umano viene solitamente suddiviso nei suoi apparati e considerato degno di attenzione soltanto se
questi ultimi si ammalano: quale senso e quale
funzione quelli abbiano nella Vita biologica ed in
quella psichica, non indagato. La Natura, in ogni
forma è trattata sempre o per tamponare una disfunzione o per il suo sfruttamento, rispondendo ad
una esigenza economica e culturale del momento
senza valutare i danni che può comportare. Come si
trascura, di fronte ad un sintomo espresso da un
organo, che l’intero Corpo è ammalato, è a disagio,
così non si percepisce che un insediamento industriale costruito su un terreno considerato adatto,
produrrà poi alterazioni nell’Aria, nell’Acqua e nel
Sottosuolo; sono modificazioni “celate”, non evidenti e quindi non fruibili per decidere se ciò che
quell’insediamento ci dà è più di ciò che ci toglie:
si riveleranno solo quando è troppo tardi, come un
Corpo curato solo nella repressione del sintomo
rivelerà poi il disagio celato e non curato con una
malattia più grave.In un programma di Educazione
Psicosomatica si chiude il cerchio tra Scienza e Misticismo; quando l’Uomo accoglie il contributo di
tutte le discipline che esso ha prodotto per conoscersi, avrà consapevolezza di sé in ogni suo aspetto. Tra Scienza, discipline umanistiche e Religione
non ci sarà più contraddizione, ma solo linguaggi
diversi , ciò che in noi appare “celato” sarà manifesto. Se una Educazione Psicosomatica è indispensabile all’Individuo per acquisire le consapevolezze
utili a comprendere la sincronicità tra Corpo e Anima per una gestione della Salute e della Malattia, lo
è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di
se stessi, hanno per ruolo o per professione, affidata la gestione, anche parziale della Vita,
dell’Educazione, della Salute di altri o la gestione
del Territorio.
L’Associazione Kore rimane disponibile ad assolvere gli eventuali diritti inevasi sulle immagini utilizzate agli aventi diritto.
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