ROCCE
FOSSILI
MODIFICHE
DEICONTINENTIEIN
PARTICOLAREDEL
MEDITERRANEO
INTRUSIVE
ROCCE
MAGMATICHE
nomegenericodel
materialeche
costituiscela
partesuperiore sidividonoin
dellaTerra
(escludendoil
suoloeil Sonounaggregato(miscuglio),
sottosuolo) normalmenteallostatosolido,
EFFUSIVE
CLASTICHE
SEDIMENTARIE
CHIMICHE
ORGANOGENE
diminerali
ACARATTERE
REGIONALE
suolo
sottosuolo
roccia
METAMORFICHE
DICONTATTO
ROCCEMAGMATICHE
INTRUSIVE
EFFUSIVE
Derivano dal raffreddamento e successivo consolidamento di magmi (miscela fusa
di minerali), all’interno della crosta terrestre (rocce magmatiche intrusive) oppure
all’esterno fuoriuscendo da apparati vulcanici (rocce magmatiche effusive).
Patrizia.galvano@ist
ROCCEMAGMATICHE
INTRUSIVE
EFFUSIVE
Le rocce magmatiche
intrusive sono normalmente
formate da tanti cristalli visibili
ad occhio nudo, di
dimensione, forma e colore
diverso che si compenetrano
l’uno su l’altro (struttura
olocristallina).
Esempi: Granito, Gabbro
ROCCEMAGMATICHE
INTRUSIVE
EFFUSIVE
Le rocce magmatiche
effusive sono normalmente
formate da una massa di fondo
di colore più uniforme nella
quale a volte sono visibili dei
cristalli isolati. Questa massa di
fondo è a volte fatta da
piccolissimi cristalli visibili solo
con il microscopio (struttura
microcristallina) oppure assume
una struttura vetrosa (assenza
di cristalli).
Esempi: basalto, riolite,
ossidiana, pomice
SEDIMENTARIE
CLASTICHE
CHIMICHE
ORGANOGENE
Si formano per l’accumulo e successiva compattazione e cementazione
(litificazione) di materiale di diverso tipo.
Hanno origine normalmente nella parte più superficiale della Terra, soprattutto in
ambiente marino.
Rocce sedimentarie clastiche. Rocce sedimentarie
chimiche.
Si formano per l’accumulo di
Si formano per l’accumulo
materiale terrigeno, tipo sabbie,
di sostanze prima disciolte
ghiaie o argille.
in acqua.
Rocce sedimentarie
organogene.
Si formano per l’accumulo
di resti (gusci o altro) di
organismi oppure dalla
litificazione di loro
strutture.
SEDIMENTARIE
CLASTICHE
CHIMICHE
ORGANOGENE
Rocce sedimentarie clastiche. É normalmente evidente il materiale (clasti) di cui
sono formate. Se i clasti sono piuttosto grandi tipo ghiaia, avremo il conglomerato
(con particelle arrotondate) o la breccia (se i clasti hanno spigoli vivi). Se i granuli
hanno dimensioni tipo sabbia o un po’ minore, avremo l’arenaria o la siltite. Con
granuli di dimensioni inferiori (argilla), si formano rocce chiamate argilliti.
Rocce sedimentarie chimiche. Appare normalmente piuttosto compatta e
costituita da una grana fine o finissima e di solito omogenea (Calcari –
Dolomie- Selce). A volte si notano chiaramente dei cristalli dello stesso
tipo, di grandezza, forma e colore omogeneo e alcune di queste si
scalfiscono facilmente (Salgemma –Gessi). Altre volte si presenta
varicolore, piuttosto porosa e con la presenza di striature più o meno
parallele (Travertino)
Rocce sedimentarie organogene. Si notano quasi
sempre in modo evidente i fossili che la costituiscono. A
volte, però, i fossili sono talmente piccoli che sono
evidenti solo al microscopio.
METAMORFICHE
ACARATTEREREGIONALE
PERCONTATTO
Derivano dalla trasformazione di una roccia pre-esistente (magmatiche,
sedimentarie o altre metamorfiche) in una completamente differente, per
processi causati da cambiamenti delle condizioni ambientali in cui viene a
trovarsi, quali l’aumento della temperatura e la pressione (rocce
metamorfiche a carattere regionale) o della sola temperatura (rocce
metamorfiche di contatto).
METAMORFICHE
ACARATTEREREGIONALE
PERCONTATTO
Rocce metamorfiche a carattere
regionale.
È evidente una orientazione dei
minerali secondo dei piani paralleli
a volte fortemente deformati.
•Si sfalda più o meno facilmente
secondo i piani e presenta minerali
lucenti di colore argentato (scisti,
filladi).
•É compatta e presenta oltre ai
minerali orientati anche dei minerali
chiari rotondeggianti (Gneiss).
Rocce metamorfiche a carattere
regionale).
Tra queste il marmo. La roccia è chiara
biancastra, costituita da cristalli minuti che
non presentano nessun orientamento.
I fossili
Cosa sono i fossili?
I fossili sono ciò che rimane di un organismo vissuto in un certo
spazio e in un certo momento della storia geologica.
Normalmente ciò che si fossilizza è la parte dura di un organismo,
la sua conghiglia o parti dello scheletro interno o esterno. Parti
normalmente incomplete che devono essere interpretate, anche
attraverso il confronto con organismi attuali.
I fossili
Come avviene il processo di fossilizzazione?
Il processo di fossilizzazione avviene solo quando qualche parte di
organismo viene presenvato dallla distruzione immediata dopo la sua
morte. Distruzione che può avvenire per vari fattori, meccanici (rotture
ecc.), chimici (dissoluzione ecc) e biologici (decomposizione).
Difficilmente si conservano le parti molli più facilmente degradabili,
mentre è più probabile che il processo di fossilizzazione interessi le
parti dure, conghiglie, scheletro, legno.
Sono quindi rari fossili di insetti e più frequenti fossili di molluschi.
Inoltre è importante anche l’ambiente in cui l’organismo viveva. E’,
infatti, più facile la fossilizzazione di un organismo marino (i cui resti
alla morte vengono spesso seppelliti all’interno del sedimento) rispetto
ad un organismo terrestre.
Raramente, inoltre, il fossile è costitutito dalla stesse sostanze che
componevano le parti equivalenti dell’organismo vivente, ma
avvengono normalmente processi di sostituzione chimica, o,
addirittura, il fossile non è altro che un calco di una cavità lasciata
vuota dalla dissoluzione dei resti dell’organismo.
Lastoria
dellaTerra
ovverolastoriadicontinui
cambiamenti
La Terra ha una storia di
circa 4,5 miliardi di anni , e
ha subito in tutti questi anni
grandissimi cambiamenti.
Per comprendere quanto è accaduto in particolare al Mediterraneo
dobbiamo rifarci a circa 230 milioni di anni fa, quando tutte le terre emerse
erano riunite in un unico continente, Pangea, ed esisteva un solo
vastissimo oceano denominato Panthalassa. Questo presentava già allora
un grande golfo equatoriale con acque relativamente poco profonde e ricco
di vita, la Tetide.
In seguito la Pangea si separò in due grandi blocchi continentali: Laurasia a
Nord, comprendente l’America settentrionale l’Europa e l’Asia, e Gondwana a
Sud comprendente l'America meridionale, Africa, Oceania e Antartide. La Tetide
si espanse e questi due grandi blocchi continuarono a frammentarsi ed
allontanarsi fino a formare gli attuali continenti ed oceani.
Ad un certo momento quello che rimane della tetide si trasforma in un mare
chiuso (l’antenato dell’attuale Mediterraneo) con limitati collegamenti con
l’oceano Atlantico. Circa 6-7 milioni di anni fa questi collegamenti si chiusero
quasi completamente.
Il Mediterraneo diventò in breve tempo un immenso lago salato. La
chiusura del collegamento con l’Atlantico determinò una "Crisi di
salinità“, con la conseguente evaporazione delle acque e
deposizione di enormi quantitativi di "sali" come se si trattasse di
una immensa salina.
Mentre
l’acqua
evaporava i sali si
concentravano
e,
a
partire dai meno solubili,
precipitavano in questo
ordine: i carbonati (es.:
calcite), i solfati di calcio
(es.: gesso e anidrite), il
salgemma (cloruro di
sodio) e per finire i
restanti cloruri e solfati.
Questo fenomeno avrà tra le altre cose due importanti conseguenze:
• la formazione di particolari rocce sedimentarie (evaporiti);
• la migrazione di fauna tra terre non più divise dal mare
Le rocce evaporitiche che si formano in questo periodi fanno
parte di una serie chiamata “serie gessoso-solfifera”.
Queste rocce si rilevano molto spesso in Sicilia, anche
nell’agrigentino, e alcuni tipi anche nella riserva di Torre Salsa.
Marne-arenarie-argille
Rocce successive
(più recenti)
trubi
Rocce evaporitiche
(calcari-gessi-sali)
Serie gessoso solfifera
(6-5 milioni di anni)
tripoli
argille
Rocce precedenti (più
antiche)
Carta geologica di Torre Salsa