L`Infiorata del Corpus Domini – Imperia Via Carducci 21

Da giovedì 20 nov. in scena
al Teatro Nuovo«Il mercante
di Venezia»di Shakespeare con
Silvio Orlando, regia di
Valerio Binasco.
Da giovedì 20 a sabato 22 novembre, alle ore 20.45, andrà in
scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine «Il mercante di
Venezia» di Shakespeare affidato all’interpretazione di Silvio
Orlando e della Popular Shakespeare Kompany, per la regia di
Valerio Binasco, in una produzione di Veronica Mona con
Oblomov Films srl e Compagnia Enfi Teatro. Composta tra il
1596 e il 1598 e rappresentata a Corte per la prima volta nel
1605, la Commedia appartiene al genere shakespeariano detto
«Commedie Romantiche», tese, attraverso l’intrattenimento a
«far partecipare il pubblico al gioco della vita» (G.
Melchiori), dove il tema classico dell’amore viene in
subordine rispetto ai contenuti «romanzeschi». Amore e denaro,
si intrecciano attorno alla vicenda di Shylock, un mercante
ebreo molto maltrattato ed emarginato dalla società di
Venezia, che presta una somma di denaro ad Antonio pretendendo
come pegno una libbra di carne del suo corpo. In questa
edizione, il regista vuole fare del Mercante: «una grande
favola, e una festa del teatro. Cioè della speranza.
L’essenziale – scrive Binasco – riguardo a Shylock, non è che
sia un eretico o un ebreo, ma che sia un outsider. Outsider,
qui, vuol dire qualcosa di più di diverso. Vuol dire proprio
straniero. Estraneo». Ed è proprio il teatro, appunto, a poter
ricomporre, nella festa, ogni diversità.
Venerdì 21 novembre, alle 17.30 nel Foyer del Teatro Nuovo
sarà Renata Molinari scrittrice e «dramaturg» la protagonista
del prossimo appuntamento, a ingresso libero, di Casa Teatro.
L’incontro, che fa parte del ciclo «Classici e contemporanei,
Dramaturg vs Drammaturgo», a cura di Mario Brandolin, si
intitola «Sembra semplice, ma è tutto così inafferrabile»,
sarà una conversazione tra Renata Molinari e Mario Brandolin
che vedrà coinvolti gli attori della Popular Shakespeare
Kompany de «Il mercante di Venezia». L’autore e il suo testo
sono sempre assoggettati alla resa dell’attore e del regista.
Durante le prove si creano rapporti infuocati, passioni
condivise, tensioni esplosive, tra tutti coloro che
collaborano alla nascita dello spettacolo. Tutto può, da un
momento all’altro, andare all’aria, ma può anche amalgamarsi
una feconda collaborazione di cui il pubblico percepirà alla
fine unicità e bellezza. Talvolta, poco in Italia, molto di
più all’estero, tra l’autore e la compagnia che realizza il
suo testo si insinua un mediatore, il «dramaturg». Alla
scoperta dell’importanza del ruolo di questo minatore e
miniatore del testo e dell’importanza del suo ruolo nella
nascita dello spettacolo dal vivo ci guiderà Renata Molinari,
pioniera in Italia della figura e dell’attività del
«dramaturg» e della sua teorizzazione.
AZALEA
REGALA
UN
ENRICO
BRIGNANO CHE FA BOOM CON ”
EVOLUSHOW ”
FOTO SIMONE DI LUCA
Azalea Promotion e Live Nation, in co-organizzazione con il
Comune di Trieste e con la collaborazione de Il Rossetti –
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha riportato Enrico
Brignano al Politeama Rossetti con il suo nuovo spettacolo:
Evolushow. Spettacolo ricco di sorprese che ha debuttato i
primi di novembre è sarà in tournée per tutto l’autunno ,
fino al 27 gennaio dove approderà sul palcoscenico del Teatro
Sistina di Roma. Brignano è
ripartito dal Big Bang per
riflettere e far riflettere sulla Terra e la sua evoluzione
con gli esseri umani, affondando con la consueta ironia nelle
pieghe più paradossali del nostro presente ipertecnologico.
Tutto nasce dall’interrogativo che il comico si è posto sulle
“imperfezioni” dell’evoluzione della specie, e sui suoi
paradossi. “Se è vero, per esempio, che il nostro corpo è una
macchina perfetta che capisce da sola di cosa ha bisogno e se
è vero che l’organismo accumula grasso per prepararsi alle
carestie, perché il mio corpo non ha ancora capito che sotto
casa c’ho un supermercato e quando lo avverto che sto per
mangiare una carbonara e quindi non serve che accumuli grassi
perché ne mangerò un’altra pure domani, lui non capisce?” E
gli esseri umani non sono che un puntino nella vita della
Terra! Se si riportasse ad un anno solare l’esistenza del
nostro pianeta e fissassimo la sua nascita il primo di
gennaio, la comparsa
Un
altro
momento
dell’esibizione dell’one man
show –
foto
SIMONE DI LUCA
dell’uomo dovrebbe essere collocata a dicembre, durante i
fuochi d’artificio», da questo punto di partenza si sviluppano
tutti i suoi monologhi con la solita ironia e grande vocazione
comica. Il divertimento dell’artista si sviluppa sulle nuove
abitudini dovute alle ultime scoperte tecnologiche che
persino durante gli ultimi compleanni della nonna, mentre lei
spegne le sue cento candeline, i nipoti sono
Il teatro gremito per Enrico
Brignano foto-SIMONE-DI-LUCA
distratti dal cellulare che viene riempito di fotografie che
non stamperemo mai su hardware di misure “tera-tera”, che non
possiamo nemmeno immaginare a quanta della nostra memoria
corrispondano, senza minimamente esser presenti al fatto che
la nonna abbia raggiunto un traguardo ragguardevole. Si parte
dalla constatazione che ogni pezzo comico, ogni cavallo di
battaglia dato in pasto ad internet invecchia molto più
velocemente di prima, e se ne perde presto la paternità. In
questo show le tecnologie appaiono come un alleato e non un
nemico con la presenza sul palco di un maxi schermo 4 metri
per 18 dove il protagonista solo in scena interagisce con
immagini e presenze virtuali come ormai fanno tutti, tutti i
giorni, con Skype o WhatsApp. Ci sono canzoni, poesie e una
lettera ai giovani che il comico sottolinea di aver scritto
con la penna e non solo coi pollici come vorrebbero le nuove
tecnologie. Il nuovo spettacolo si basa sul corollario che i
nostri tempi consumano tutto rapidamente e quindi è meglio
prendere tutto allegramente e ridere anche delle nostre nuove
assurde abitudini. Il racconto si snoda all’interno di una
scenografia tecnologicamente avanzata, con un disegno luci
suggestivo, con la magia di presenze virtuali che hanno
interagito con Brignano sul palco durante le quasi tre ore di
spettacolo regalate dal comico all’entusiasta pubblico
triestino.
Enrico Liotti
[email protected]
RIPRODUZIONE RISERVATA
I
nuovi
appuntamenti
di
Borghi e sedili : passeggiata
a CAPONAPOLI Appuntamenti dal
19
al
23
novembre
2014
Ingresso libero
Il Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania
presenta per il mese di novembre, nell’ambito del Forum
Diffuso che fa parte del Forum delle Culture, Borghi e sedili.
Durante questo periodo, il centro storico di Napoli continuerà
ad essere animato grazie alla manifestazione cominciata lo
scorso 8 novembre, espressamente voluta dal Presidente della
II Municipalità Francesco Chirico e organizzata dalla Consulta
delle Associazioni della II Municipalità. L’evento ha come
obiettivo quello di promuovere il nostro immenso patrimonio
storico-architettonico e di esaltare la ricchezza dell’offerta
commerciale e delle disparate attività culturali intrinseche
al tessuto antropologico. Infatti, il territorio della II
Municipalità, che comprende tra l’altro Rua Catalana, il Borgo
Orefici, Porta Nolana e la Pignasecca, è caratterizzato da
tante peculiarità diverse tra loro che rendono unica la nostra
città. Si tratta di luoghi che ospitano non solo chiese, musei
e siti che fanno parte del patrimonio storico – artistico
partenopeo ma anche mercati tipici e i borghi degli antichi
mestieri. Per questo, si è deciso di creare una stretta
connessione di interessi tra le attività culturali e quelle
commerciali e turistiche, offrendo al pubblico una serie di
iniziative che si svolgeranno nei week-end del mese di
novembre. Per la prossima settimana si riconferma la
Passeggiata a Caponapoli, una visita guidata con reading
letterario, aperitivo ed un filmato sulla città di Pompei
ideata da Legambiente Parco Letterario Vesuvio ONLUS.
L’iniziativa sarà poi arricchita dal reading letterario di una
novella di Salvatore di Giacomo, dove l’attrice Tiziana
Tirrito, farà rivivere la figura di Assunta Spina. Ed infine
si passerà per alcune botteghe artigiane e ci si recherà il
Museum Shop, innovativa proposta di promozione turistica che
da alcuni mesi svolge le sue attività all’interno dell’antico
Sedile del Nilo in largo Corpo di Napoli.
Anche la Cooperativa Sociale ParteNeapolis ritornerà per
Borghi e sedili dopo l’ottima riuscita de Le vie dei mestieri.
Infatti, dal 19 al 22 novembre la Cooperativa propone come
evento collaterale una visita guidata all’interno della Sala
del Tesoro (sita nella Basilica di San Domenico Maggiore), che
sarà occasione di arricchimento ed approfondimento su alcuni
antichi mestieri (tessitura ed oreficeria) attraverso i
manufatti esposti all’interno della Sala museale.
Si prevedono due partenze, una alle ore 10 ed un’altra alle
ore 11.
INFO: www.forumculture.org – tel. 3245949643 dal
lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Fabio
Martini,
Arte
preistorica e sciamanesimo:
un binomio possibile?
Casa della Contadinanza, venerdì 21 novembre ore
18.00
L’interpretazione dell’arte preistorica come pratica
“sciamanica” è oggetto da diversi anni di un acceso
dibattito e la mostra “Adriatico senza confini. Via
di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000
a.C.”, allestita presso il Castello di Udine fino al
22 febbraio, dedica una particolare attenzione agli
oggetti di culto delle comunità del Neolitico
dell’Adriatico orientale. Questi reperti, spiega la
curatrice dell’esposizione Paola Visentini, sono
testimonianze di un sistema ormai perduto di
comunicazione non verbale, espressioni emblematiche,
nella cultura materiale, di credenze e di ideologie.
Per approfondire questa tematica nell’ambito della
mostra, venerdì 21 novembre alle 18 alla Casa della
Contadinanza (Piazzale del Castello) il prof. Fabio
Martini dell’Università di Firenze terrà la
conferenza dal titolo “Arte preistorica e
sciamanesimo: un binomio possibile?”.
La conferenza tratta il tema dello sciamanesimo nei
diversi contesti storici a partire dalla fine del
XVII secolo e, in particolare, la presentazione del
fenomeno figurativo preistorico come elemento che
contribuisce, nell’evoluzione culturale, alla
creazione di quello stadio evoluto della coscienza
che porta a completa maturazione l’atteggiamento
metaforico dell’homo sapiens.
Le
Avventure
delle
Super
Sisters Venerdì 21 nov. e
Sabato 22 nov. ore 21 al
Te.Co. Teatro di Contrabbando
– NAPOLI
Dopo due millenni di dominio praticamente incontrastato, la
Chiesa Cattolica per la prima volta è in pericolo e a rischio
sparizione. Laddove c’è un crollo di fede, laddove un’altra
religione si impone su quella cattolica… ecco che intervengono
le Suuuuuuuuper Sisters! Due suore dall’identità segreta e
dall’apparenza gradevole e inoffensiva, sono chiamate dal
Vaticano per lottare contro tutte le forme di peccato e contro
tutti i mali che minacciano la Chiesa. Usando i loro
superpoteri tra cui l’invincibile Amenpower, riescono a
sconfiggere la pratica di religioni alternative, l’utilizzo
della pillola del giorno dopo ed illuminano il cammino delle
sentinelle in piedi ma… la strada è ancora lunga, perché la
“conoscenza” si diffonde e contrasta il Cattolicesimo il cui
destino resta sempre appeso a un filo. Riusciranno le nostre
super eroine nel loro intento?
È gradita prenotazione ai seguenti recapiti:
[email protected] – 334 214 2550 Biglietto: 10
euro con (h)ostia inclusa
INFO :Mail: [email protected]
Telefonico: 334 214 2550
Recapito
21 novembre Guintche danza a
Contatto
È una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto
gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare
in Guintche : venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro
Palamostre di Udine per Teatro Contatto . Un corpo passa
attraverso diversi stadi dell’umano e dell’animale e sprigiona
una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si
riesce a distogliere lo sguardo. È danza contemporanea, la
sua, con dentro un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il
paese da cui Marlene arriva. Una danza anche furiosa, ritmica,
colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice
ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche
senza sapere dove questo ci porterà.
Energia, danza, vitalità in continua trasformazione. Un corpo
di donna ondeggia sui fianchi al ritmo incessante di tamburi.
Flash luminosi accompagnano cambiamenti di stato di un volto
che passa dall’essere donna a vari stadi dell’animale, in una
progressione di transizioni sensuali e selvaggie: è Guintche,
la performance della danzatrice e coreografa portoghese
Marlene Monteiro Freitas, enfant terrible della nuova danza
contemporanea europea prossima ospite di Teatro Contatto 33,
venerdì 21 novembre, al Teatro Palamostre (inizio ore 21). E’
dunque una camaleontica trasfigurazione quella che avviene
sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas
danzare. Il suo corpo fiero e potente sa sprigionare una
potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a
distogliere lo sguardo. Impossibile non riconoscere nella sua
danza contemporanea un’anima esotica dove fa eco Capo Verde,
il paese da cui Marlene arriva, lo stesso di Cesaria Evora.
Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale.
Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella
sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo
ci porterà. Creato nel 2010 e rappresentato con successo nei
festival europei, Guintche deriva dall’immagine di una
persona, disegnata da Marlene come ricordo di un concerto.
Lentamente la figura maschile, a cui l’artista ha dato il nome
di Guintche, ha iniziato a crescere, a prendere vita propria,
a farsi autonoma, a ribellarsi e a dare vita a personaggi
autonomi. Esseri il cui destino è precisamente quello di
tradire le aspettative: Guintche è, in questo senso, la forma
di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e
informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una
danza.
Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove a soli 14
anni ha fondato la sua prima compagnia. Trasferitasi a Lisbona
ha studiato danza alla Fundação Calouste Gulbenkian e poi al
P.A.R.T.S. (Bruxelles). Lavora regolarmente con, tra gli
altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris
Charmatz. Guintche è il suo terzo a solo come coreografa,
assieme a creazioni realizzate anche assieme ad altri
danzatori come Paradiso – collezione privata (2014), (M)imosa
(2011), A Seriedade do Animal (2009-10), Uns e Outros (2008),
A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira
Impressão (2005). Fa parte del collettivo Bomba Suicida di
Lisbona.
Informazioni e prevendite: Udine,
Teatro Palamostre, piazzale Diacono
21, dal martedì al sabato, ore
17.30-19.30- tel. 0432.506925;
[email protected].
Prevendite online vivaticket.it –
cssudine.it
Per i martedì di non solo
cinema Cinemazero ospita il
18 novembre alle 19.00 il
balletto del Bolshoi “La
figlia del faraone”
Pordenone, 17 novembre 2014.
Martedì 18 novembre alle 19.00 Cinemazero ospita la prima
coreografia firmata da Marius Petipa per il balletto del
Bolshoi, “La figlia del faraone”, portata in scena in pompa
magna per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. La trama
racconta di Lord Wilson, giovane signore inglese che sta
viaggiando attraverso l’Egitto assieme al suo servo, John Bull
quando vengono sorpresi da una terribile tempesta che li
costringe a rifugiarsi in una piramide dove riposa Aspicia la
figlia di uno dei faraoni più̀ potenti d’Egitto che li
coinvolgerà in un’incredibile avventura. Dopo anni di oblio
dovuti all’ideologia sovietica questo capolavoro costituisce
oggi uno dei capisaldi della stagione del Teatro Bolshoi di
Mosca. Anche se “La figlia del faraone” uscì dal repertorio
fino all’inizio del ventunesimo secolo (la produzione del 2000
del Bolshoi), la sua importanza sta nel fatto che fu l’addio
alle scene russe della leggendaria Carolina Rosati e
l’occasione per Petipa di essere nominato vice maître de
ballet. Fu anche una produzione della tendenza coreografica
parallela a quella della grande opera in musica, un balletto à
grand spectacle, con trame caratterizzate da forti contrasti
drammatici.
La fonte letteraria del balletto è “Le Roman de la Momie”
di Théophile Gautier, che offrì nel libro al pubblico
dell’epoca vari espedienti romantici: dall’appassionata storia
d’amore tra la figlia del grande sacerdote Tahoser e il
Faraone, e il gusto gotico per gli antri tetri e le oscure
tombe. Nel balletto il senso del fantastico del mondo di
Gautier trova puntuale corrispondenza, mentre la citazione di
frammenti del passato o uno sbuffo di oppio, rimandavano alle
influenze familiari nei lavori e nelle vite degli artisti
dell’Ottocento come Thomas de Quincey, che diedero a Gauthier
la possibilità di aggiungere un’aurea più brillante ai suoi
personaggi.
Ricordiamo che grazie alle convenzioni strette con il Teatro
Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, Alchemica Officina delle
Arti, Ass. Cult. La Farandola, Ass. musicale Takam, CEM
Cultura e Musica, Dialecta scuola di lingue, sarà possibile
per i soci di queste realtà godere degli sconti riservati ai
possessori della CinemazeroCARD.
Calendario dei prossimi appuntamenti:
Martedì 25 novembre 2014 ore 21.00 – MUSICA
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
DAVID BOWIE IS – THE EXHIBITION
Durata: 100’ Origine: USA
Martedì 2 dicembre 2014 ore 21.00 – CINEMA
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
GHOSTBUSTERS
Regia: Ivan Reitman. Durata: 105’ Con Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Bill
Murray Origine: USA
Domenica 7 dicembre 2014 ore 17.30 – OPERA LIRICA*
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
FIDELIO di Ludwig van Beethoven | Prima del Teatro alla Scala di Milano
(in diretta)
Regia: Deborah Warner. Durata: 122’ Direttore: Daniel Barenboim Cast:
Anja Kampe, Peter Mattei, Falk Struckmann (cantata in tedesco)
Martedì 9 dicembre 2014 ore 21.00 – ARTE
10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
MATISSE LIVE | Dalla Tate Modern di Londra
Durata: 100’ Origine: USA
Martedì 16 dicembre 2014 ore 20.15 – BALLETTO
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE | The Royal Ballet (in diretta)
Di ChristopherWheeldon. Durata: 170’
Martedì 23 dicembre 2014 ore 19.00 – OPERA LIRICA*
15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati)
LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini
Regia: Carlo Verdone. Durata: 122’ Direttore: Gianluigi Gelmetti Cast:
Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini (cantata in italiano)
Ben Slavin presenta il disco
Palepolis al Sottopalco cafè
del Teatro Bellini di Napoli.
MERCOLEDI’ 19 NOV. 2014
“Palepolis” è un concentrato di chamber-folk music
che trae ispirazione dalla storia artistica di
Slavin, già baritono in famosi teatri d’opera, e
dalle influenze sociali e artistiche che in dieci
anni Napoli gli ha trasmesso.
Il debut album di Ben Slavin è stato pubblicato il
15 ottobre.
Ben ha un legame molto profondo con Napoli e questo
è un suo omaggio, il punto di vista di un’artista
straniero che ha deciso di vivere e suonare
a Neapolis.
Ben racconta la Sua Napoli da “outsider”, in
inglese, senza disdegnare le influenze napoletane
che questa città è capace di ‘infliggere’ all’anima.
Palepolis è un disco che racconta tutto il “buono” e
il “male” di questa città, senza sdolcinature o
romanticismi forzati.
La maggior parte delle canzoni parlano di luoghi,
miti o sentimenti personali che ha colto in questi
anni vivendo in una città tormentata e affascinante.
Ben Slavin, nato nello stato del New Jersey, inizia la sua
carriera principalmente come cantante lirico e precisamente
baritono. Si è laureato in canto presso l’Arizona State
University prima di trasferirsi a Milano per continuare i suoi
studi. A Milano ha conosciuto Odette Di Maio, ex cantante del
gruppo Soon, e formarono il duo-nufolk “The March“.
Dopo
l’incisione di un EP e tanti live in Italia e negli Stati
Uniti (hanno suonato in venue di culto come lo storico CBGB a
New York e il The Sidewalk Cafè ma anche anche al prestigioso
Arezzo Wave Festival).
Negli States Ben ha partecipato a vari programma radiofonici
come “The Joey Reynolds Show” (con 8 milioni di ascoltatori) e
per il famoso critico musicale Larry Flick (Billboard, Rolling
Stone) presso Sirius Radio.
Attualmente Ben Slavin vive fra Napoli e l’Umbria e ha scritto
e registrato il suo album d’esordio dal titolo “Palepolis”.
“Palepolis” è un lavoro che parla principalmente dalla sua
esperienza di vita e sociale fatta in circa dieci anni a
Napoli, utilizzando i mezzi musicali a lui più familiari: la
musica Folk e Cantautorale Americana.
Gli argomenti spaziano dalla politica (Palepolis) al racconto
di personaggi che ha incontrato per le strade di Napoli
(Eruptions,Floods and Signora Concetta). Ci sono miti
metropolitani (Lucia Lies in Purgatory) o semplicemente dei
riferimenti partenopei legati alle sue esperienze personali
(Tie and Bound, As We Grow Older).
OneRepublic
in
concerto
all’Hydrogen Festival Company
Arena 9 giugno 2015 unica
data italiana
A poche ore dall’appuntamento al Mediolanum Forum di Assago,
gli OneRepublic annunciano una nuova tappa italiana del loro
“Native World Tour“: il 9 giugno 2015 la band alternative
rock statunitense capitanata da Ryan Tedder sarà sul palco
dell’Anfiteatro Camerini in occasione dell’Hydrogen Festival
di Piazzola sul Brenta (PD). I biglietti per il concerto –
una produzione Massimo Levantini per Live Nation – saranno in
vendita da domani alle ore 10 su www.ticketone.it e nelle
abituali prevendite. Per tutte le info: www.livenation.it ;
info line: 02 53006501 Trascinati dal frontman e cantautore
Ryan Tedder – che ha collaborato alla realizzazione delle hit
di numerosi artisti tra cui Leona Lewis (“Bleeding Love”,
“Happy”), Beyoncè (“Halo”) e Adele (per “21” vincitore del
Grammy award come Album of the Year – gli OneRepublic negli
anni hanno letteralmente sconvolto le classifiche mondiali. A
partire da “Apologize”, singolo che ha ottenuto oltre 10
milioni di download e il maggior numero di airplay nella
storia entrando nella storia della Top40 Radio in Nord
America, passando per “Stop and stare” (valso alla band una
nomination ai Grammy come “Best Pop Performance by a Duo or
Group with Vocals”), “All the Right Moves” e “Secrets” il
successo degli OneRepublic è in continua ascesa.
“Native“, il loro pluripremiato ultimo album pubblicato per
Universal, ha venduto 3.8 milioni di copie in tutto il mondo:
“Ho sempre cercato di ‘raffreddare’ la mia voce nella
registrazione degli album, forse per paura di fare il passo
più lungo della gamba e di dare troppo spettacolo“, ha
raccontato Tedder. “Durante la registrazione di Native invece,
questo timore è scomparso, lasciando che lo stesso suono dei
live e l’attitudine più gospel della mia voce trovassero
spazio nelle nuove canzoni.”
Il risultato è un disco connotato da un nuovo approccio
vocale, con una potenza emotiva che aumenta a ogni traccia, e
un suono contaminato e rinnovato che ha portato la band a
viaggiare in tutta Europa e in America per scrivere,
registrare e immergersi nelle atmosfere delle città, per
elevare ed espandere ulteriormente il loro sound: “Per noi è
fondamentale che ogni disco rappresenti un’evoluzione, una
crescita a livello sonoro“, ha spiegato il frontman. Dopo
successo dei singoli “If I lose myself”, “Counting stars” (9
milioni di download in tutto il mondo) e “Love runs out” ora è
il momento di “I Lived”, nuovo estratto da “Native”, che sta
conquistando i vertici delle classifiche radiofoniche anche in
Italia. Il brano, che tocca le sfere più personali della band
per l’intensità della musica e del testo, è stato scelto come
colonna sonora della campagna della nuova MERCEDES classe B,
mentre nella versione remix di Cedric Gervais, è utilizzato
dalla campagna Coca Cola RED per la raccolta di fondi per
l’acquisto di medicine per curare dall’HIV / AIDS le
popolazioni dell’Africa Sub-Sahariana.
Per
il
video
ufficiale
di
“I
Lived”,
visibile
su
http://youtu.be/z0rxydSolwU , la band ha voluto come
protagonista qualcuno che rappresentasse la forza di vivere e
di lottare contro ogni avversità:il nativo americano
originario del Colorado Bryan Warnecke, che lotta da sempre
contro la fibrosi cistica cercando di realizzare i propri
sogni. Bryan è un chiaro esempio di coraggio per aver deciso
di percorrere oltre 1200 miglia in giro per gli Usa
raccogliendo solo quest’anno $300,000 per la ricerca sulla
malattia, in particolare a favore della RED BAND SOCIETY.
Gli OneRepublic sono: Ryan Tedder (voce, basso, chitarra
acustica, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, tamburello),
Zach Filkins (voce, chitarra, viola, violino), Drew Brown
(chitarra, basso, tastiera, xilofono, cori), Brent Kutzle
(basso, violoncello, violino, tastiera, sintetizzatori,
programmazioni) e Eddie Fisher (batteria, percussioni).
Teatro Verdi di Gorizia :
SILVIO ORLANDO INAUGURA IL
CARTELLONE DI PROSA In scena
mercoledì 19 “Il mercante di
Venezia”
Si alza il sipario sul cartellone di Prosa al Teatro Verdi di
Gorizia. Mercoledì 19, come di consueto con inizio alle 20.45,
sarà portata in scena una delle opere più note di William
Shakespeare, ovvero “Il mercante di Venezia”. Un testo capace
di suscitare riflessioni di straordinaria attualità, messo in
scena a Gorizia da una compagnia nuova e talentuosa: la
Popular Shakespeare Kompany. Nel ruolo del controverso
Shylock, usuraio ebreo della Venezia del XVI secolo, Silvio
Orlando, pluripremiato per i suoi ruoli teatrali e
cinematografici. Un classico a cui assisteranno anche molti
studenti e allievi delle scuole cittadine.
La Popular Shakespeare Kompany si impegna ogni anno a
mettere in scena un classico, con l’intento di continuare a
offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive
nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e
creatività. Siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio,
giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia,
ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente,
chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di
Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli
il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà
per lui presso Shylock, usuraio ebreo, che non sopporta lo
stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo
abbassare il tasso d’interesse nella città. Nonostante ciò,
Shylock accorda il prestito a Bassanio. L’ebreo però, in caso
di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio,
richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro.
Nella messa in scena diretta da Valerio Binasco si indaga
profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a
rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra
una moltitudine di uguali – i cristiani di Antonio -, e il
singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il denaro
in sé. “Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di
amici”, spiega nelle note di regia Binasco: “Gli eroi di
questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza
fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini, una spinta che
li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano
sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi
un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Con
Silvio Orlando ritroviamo in scena attori che hanno
partecipato alle regie shakespeariane di Binasco, come Andrea
Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli.
E poi: Fulvio Simone Luglio, Pepe, Barbara Ronchi, Roberto
Turchetta, Ivan Zerbinati, Elena Gigliotti sarà nel ruolo di
Porzia, Sergio Romano in quello di Lancillotto, Andrea di Casa
di Bassanio, mentre Nerissa è interpretata
Marigliano, Antonio da Nicola Pannelli.
da
Milvia
Continua intanto la prevendita dei
biglietti e degli abbonamenti per
la
stagione
2014/2015:
il
botteghino del Verdi, in corso
Italia (tel. 0481/383602), è aperto
da lunedì a sabato dalle 17 alle
19.