Da giovedì 20 nov. in scena al Teatro Nuovo«Il mercante di Venezia»di Shakespeare con Silvio Orlando, regia di Valerio Binasco. Da giovedì 20 a sabato 22 novembre, alle ore 20.45, andrà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine «Il mercante di Venezia» di Shakespeare affidato all’interpretazione di Silvio Orlando e della Popular Shakespeare Kompany, per la regia di Valerio Binasco, in una produzione di Veronica Mona con Oblomov Films srl e Compagnia Enfi Teatro. Composta tra il 1596 e il 1598 e rappresentata a Corte per la prima volta nel 1605, la Commedia appartiene al genere shakespeariano detto «Commedie Romantiche», tese, attraverso l’intrattenimento a «far partecipare il pubblico al gioco della vita» (G. Melchiori), dove il tema classico dell’amore viene in subordine rispetto ai contenuti «romanzeschi». Amore e denaro, si intrecciano attorno alla vicenda di Shylock, un mercante ebreo molto maltrattato ed emarginato dalla società di Venezia, che presta una somma di denaro ad Antonio pretendendo come pegno una libbra di carne del suo corpo. In questa edizione, il regista vuole fare del Mercante: «una grande favola, e una festa del teatro. Cioè della speranza. L’essenziale – scrive Binasco – riguardo a Shylock, non è che sia un eretico o un ebreo, ma che sia un outsider. Outsider, qui, vuol dire qualcosa di più di diverso. Vuol dire proprio straniero. Estraneo». Ed è proprio il teatro, appunto, a poter ricomporre, nella festa, ogni diversità. Venerdì 21 novembre, alle 17.30 nel Foyer del Teatro Nuovo sarà Renata Molinari scrittrice e «dramaturg» la protagonista del prossimo appuntamento, a ingresso libero, di Casa Teatro. L’incontro, che fa parte del ciclo «Classici e contemporanei, Dramaturg vs Drammaturgo», a cura di Mario Brandolin, si intitola «Sembra semplice, ma è tutto così inafferrabile», sarà una conversazione tra Renata Molinari e Mario Brandolin che vedrà coinvolti gli attori della Popular Shakespeare Kompany de «Il mercante di Venezia». L’autore e il suo testo sono sempre assoggettati alla resa dell’attore e del regista. Durante le prove si creano rapporti infuocati, passioni condivise, tensioni esplosive, tra tutti coloro che collaborano alla nascita dello spettacolo. Tutto può, da un momento all’altro, andare all’aria, ma può anche amalgamarsi una feconda collaborazione di cui il pubblico percepirà alla fine unicità e bellezza. Talvolta, poco in Italia, molto di più all’estero, tra l’autore e la compagnia che realizza il suo testo si insinua un mediatore, il «dramaturg». Alla scoperta dell’importanza del ruolo di questo minatore e miniatore del testo e dell’importanza del suo ruolo nella nascita dello spettacolo dal vivo ci guiderà Renata Molinari, pioniera in Italia della figura e dell’attività del «dramaturg» e della sua teorizzazione. AZALEA REGALA UN ENRICO BRIGNANO CHE FA BOOM CON ” EVOLUSHOW ” FOTO SIMONE DI LUCA Azalea Promotion e Live Nation, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e con la collaborazione de Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha riportato Enrico Brignano al Politeama Rossetti con il suo nuovo spettacolo: Evolushow. Spettacolo ricco di sorprese che ha debuttato i primi di novembre è sarà in tournée per tutto l’autunno , fino al 27 gennaio dove approderà sul palcoscenico del Teatro Sistina di Roma. Brignano è ripartito dal Big Bang per riflettere e far riflettere sulla Terra e la sua evoluzione con gli esseri umani, affondando con la consueta ironia nelle pieghe più paradossali del nostro presente ipertecnologico. Tutto nasce dall’interrogativo che il comico si è posto sulle “imperfezioni” dell’evoluzione della specie, e sui suoi paradossi. “Se è vero, per esempio, che il nostro corpo è una macchina perfetta che capisce da sola di cosa ha bisogno e se è vero che l’organismo accumula grasso per prepararsi alle carestie, perché il mio corpo non ha ancora capito che sotto casa c’ho un supermercato e quando lo avverto che sto per mangiare una carbonara e quindi non serve che accumuli grassi perché ne mangerò un’altra pure domani, lui non capisce?” E gli esseri umani non sono che un puntino nella vita della Terra! Se si riportasse ad un anno solare l’esistenza del nostro pianeta e fissassimo la sua nascita il primo di gennaio, la comparsa Un altro momento dell’esibizione dell’one man show – foto SIMONE DI LUCA dell’uomo dovrebbe essere collocata a dicembre, durante i fuochi d’artificio», da questo punto di partenza si sviluppano tutti i suoi monologhi con la solita ironia e grande vocazione comica. Il divertimento dell’artista si sviluppa sulle nuove abitudini dovute alle ultime scoperte tecnologiche che persino durante gli ultimi compleanni della nonna, mentre lei spegne le sue cento candeline, i nipoti sono Il teatro gremito per Enrico Brignano foto-SIMONE-DI-LUCA distratti dal cellulare che viene riempito di fotografie che non stamperemo mai su hardware di misure “tera-tera”, che non possiamo nemmeno immaginare a quanta della nostra memoria corrispondano, senza minimamente esser presenti al fatto che la nonna abbia raggiunto un traguardo ragguardevole. Si parte dalla constatazione che ogni pezzo comico, ogni cavallo di battaglia dato in pasto ad internet invecchia molto più velocemente di prima, e se ne perde presto la paternità. In questo show le tecnologie appaiono come un alleato e non un nemico con la presenza sul palco di un maxi schermo 4 metri per 18 dove il protagonista solo in scena interagisce con immagini e presenze virtuali come ormai fanno tutti, tutti i giorni, con Skype o WhatsApp. Ci sono canzoni, poesie e una lettera ai giovani che il comico sottolinea di aver scritto con la penna e non solo coi pollici come vorrebbero le nuove tecnologie. Il nuovo spettacolo si basa sul corollario che i nostri tempi consumano tutto rapidamente e quindi è meglio prendere tutto allegramente e ridere anche delle nostre nuove assurde abitudini. Il racconto si snoda all’interno di una scenografia tecnologicamente avanzata, con un disegno luci suggestivo, con la magia di presenze virtuali che hanno interagito con Brignano sul palco durante le quasi tre ore di spettacolo regalate dal comico all’entusiasta pubblico triestino. Enrico Liotti [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA I nuovi appuntamenti di Borghi e sedili : passeggiata a CAPONAPOLI Appuntamenti dal 19 al 23 novembre 2014 Ingresso libero Il Forum Universale delle Culture di Napoli e Campania presenta per il mese di novembre, nell’ambito del Forum Diffuso che fa parte del Forum delle Culture, Borghi e sedili. Durante questo periodo, il centro storico di Napoli continuerà ad essere animato grazie alla manifestazione cominciata lo scorso 8 novembre, espressamente voluta dal Presidente della II Municipalità Francesco Chirico e organizzata dalla Consulta delle Associazioni della II Municipalità. L’evento ha come obiettivo quello di promuovere il nostro immenso patrimonio storico-architettonico e di esaltare la ricchezza dell’offerta commerciale e delle disparate attività culturali intrinseche al tessuto antropologico. Infatti, il territorio della II Municipalità, che comprende tra l’altro Rua Catalana, il Borgo Orefici, Porta Nolana e la Pignasecca, è caratterizzato da tante peculiarità diverse tra loro che rendono unica la nostra città. Si tratta di luoghi che ospitano non solo chiese, musei e siti che fanno parte del patrimonio storico – artistico partenopeo ma anche mercati tipici e i borghi degli antichi mestieri. Per questo, si è deciso di creare una stretta connessione di interessi tra le attività culturali e quelle commerciali e turistiche, offrendo al pubblico una serie di iniziative che si svolgeranno nei week-end del mese di novembre. Per la prossima settimana si riconferma la Passeggiata a Caponapoli, una visita guidata con reading letterario, aperitivo ed un filmato sulla città di Pompei ideata da Legambiente Parco Letterario Vesuvio ONLUS. L’iniziativa sarà poi arricchita dal reading letterario di una novella di Salvatore di Giacomo, dove l’attrice Tiziana Tirrito, farà rivivere la figura di Assunta Spina. Ed infine si passerà per alcune botteghe artigiane e ci si recherà il Museum Shop, innovativa proposta di promozione turistica che da alcuni mesi svolge le sue attività all’interno dell’antico Sedile del Nilo in largo Corpo di Napoli. Anche la Cooperativa Sociale ParteNeapolis ritornerà per Borghi e sedili dopo l’ottima riuscita de Le vie dei mestieri. Infatti, dal 19 al 22 novembre la Cooperativa propone come evento collaterale una visita guidata all’interno della Sala del Tesoro (sita nella Basilica di San Domenico Maggiore), che sarà occasione di arricchimento ed approfondimento su alcuni antichi mestieri (tessitura ed oreficeria) attraverso i manufatti esposti all’interno della Sala museale. Si prevedono due partenze, una alle ore 10 ed un’altra alle ore 11. INFO: www.forumculture.org – tel. 3245949643 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Fabio Martini, Arte preistorica e sciamanesimo: un binomio possibile? Casa della Contadinanza, venerdì 21 novembre ore 18.00 L’interpretazione dell’arte preistorica come pratica “sciamanica” è oggetto da diversi anni di un acceso dibattito e la mostra “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.”, allestita presso il Castello di Udine fino al 22 febbraio, dedica una particolare attenzione agli oggetti di culto delle comunità del Neolitico dell’Adriatico orientale. Questi reperti, spiega la curatrice dell’esposizione Paola Visentini, sono testimonianze di un sistema ormai perduto di comunicazione non verbale, espressioni emblematiche, nella cultura materiale, di credenze e di ideologie. Per approfondire questa tematica nell’ambito della mostra, venerdì 21 novembre alle 18 alla Casa della Contadinanza (Piazzale del Castello) il prof. Fabio Martini dell’Università di Firenze terrà la conferenza dal titolo “Arte preistorica e sciamanesimo: un binomio possibile?”. La conferenza tratta il tema dello sciamanesimo nei diversi contesti storici a partire dalla fine del XVII secolo e, in particolare, la presentazione del fenomeno figurativo preistorico come elemento che contribuisce, nell’evoluzione culturale, alla creazione di quello stadio evoluto della coscienza che porta a completa maturazione l’atteggiamento metaforico dell’homo sapiens. Le Avventure delle Super Sisters Venerdì 21 nov. e Sabato 22 nov. ore 21 al Te.Co. Teatro di Contrabbando – NAPOLI Dopo due millenni di dominio praticamente incontrastato, la Chiesa Cattolica per la prima volta è in pericolo e a rischio sparizione. Laddove c’è un crollo di fede, laddove un’altra religione si impone su quella cattolica… ecco che intervengono le Suuuuuuuuper Sisters! Due suore dall’identità segreta e dall’apparenza gradevole e inoffensiva, sono chiamate dal Vaticano per lottare contro tutte le forme di peccato e contro tutti i mali che minacciano la Chiesa. Usando i loro superpoteri tra cui l’invincibile Amenpower, riescono a sconfiggere la pratica di religioni alternative, l’utilizzo della pillola del giorno dopo ed illuminano il cammino delle sentinelle in piedi ma… la strada è ancora lunga, perché la “conoscenza” si diffonde e contrasta il Cattolicesimo il cui destino resta sempre appeso a un filo. Riusciranno le nostre super eroine nel loro intento? È gradita prenotazione ai seguenti recapiti: [email protected] – 334 214 2550 Biglietto: 10 euro con (h)ostia inclusa INFO :Mail: [email protected] Telefonico: 334 214 2550 Recapito 21 novembre Guintche danza a Contatto È una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare in Guintche : venerdì 21 novembre ore 21 al Teatro Palamostre di Udine per Teatro Contatto . Un corpo passa attraverso diversi stadi dell’umano e dell’animale e sprigiona una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. È danza contemporanea, la sua, con dentro un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà. Energia, danza, vitalità in continua trasformazione. Un corpo di donna ondeggia sui fianchi al ritmo incessante di tamburi. Flash luminosi accompagnano cambiamenti di stato di un volto che passa dall’essere donna a vari stadi dell’animale, in una progressione di transizioni sensuali e selvaggie: è Guintche, la performance della danzatrice e coreografa portoghese Marlene Monteiro Freitas, enfant terrible della nuova danza contemporanea europea prossima ospite di Teatro Contatto 33, venerdì 21 novembre, al Teatro Palamostre (inizio ore 21). E’ dunque una camaleontica trasfigurazione quella che avviene sotto gli occhi di chi guarda Marlene Monteiro Freitas danzare. Il suo corpo fiero e potente sa sprigionare una potenza magnetica e affascinante, dalla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. Impossibile non riconoscere nella sua danza contemporanea un’anima esotica dove fa eco Capo Verde, il paese da cui Marlene arriva, lo stesso di Cesaria Evora. Una danza anche furiosa, ritmica, colorata come un carnevale. Il magnetismo di questa danzatrice ci spinge a seguirla nella sua danza ipnotica e rituale, anche senza sapere dove questo ci porterà. Creato nel 2010 e rappresentato con successo nei festival europei, Guintche deriva dall’immagine di una persona, disegnata da Marlene come ricordo di un concerto. Lentamente la figura maschile, a cui l’artista ha dato il nome di Guintche, ha iniziato a crescere, a prendere vita propria, a farsi autonoma, a ribellarsi e a dare vita a personaggi autonomi. Esseri il cui destino è precisamente quello di tradire le aspettative: Guintche è, in questo senso, la forma di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una danza. Marlene Monteiro Freitas nasce a Capo Verde dove a soli 14 anni ha fondato la sua prima compagnia. Trasferitasi a Lisbona ha studiato danza alla Fundação Calouste Gulbenkian e poi al P.A.R.T.S. (Bruxelles). Lavora regolarmente con, tra gli altri, Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carvalho, Boris Charmatz. Guintche è il suo terzo a solo come coreografa, assieme a creazioni realizzate anche assieme ad altri danzatori come Paradiso – collezione privata (2014), (M)imosa (2011), A Seriedade do Animal (2009-10), Uns e Outros (2008), A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira Impressão (2005). Fa parte del collettivo Bomba Suicida di Lisbona. Informazioni e prevendite: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30- tel. 0432.506925; [email protected]. Prevendite online vivaticket.it – cssudine.it Per i martedì di non solo cinema Cinemazero ospita il 18 novembre alle 19.00 il balletto del Bolshoi “La figlia del faraone” Pordenone, 17 novembre 2014. Martedì 18 novembre alle 19.00 Cinemazero ospita la prima coreografia firmata da Marius Petipa per il balletto del Bolshoi, “La figlia del faraone”, portata in scena in pompa magna per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. La trama racconta di Lord Wilson, giovane signore inglese che sta viaggiando attraverso l’Egitto assieme al suo servo, John Bull quando vengono sorpresi da una terribile tempesta che li costringe a rifugiarsi in una piramide dove riposa Aspicia la figlia di uno dei faraoni più̀ potenti d’Egitto che li coinvolgerà in un’incredibile avventura. Dopo anni di oblio dovuti all’ideologia sovietica questo capolavoro costituisce oggi uno dei capisaldi della stagione del Teatro Bolshoi di Mosca. Anche se “La figlia del faraone” uscì dal repertorio fino all’inizio del ventunesimo secolo (la produzione del 2000 del Bolshoi), la sua importanza sta nel fatto che fu l’addio alle scene russe della leggendaria Carolina Rosati e l’occasione per Petipa di essere nominato vice maître de ballet. Fu anche una produzione della tendenza coreografica parallela a quella della grande opera in musica, un balletto à grand spectacle, con trame caratterizzate da forti contrasti drammatici. La fonte letteraria del balletto è “Le Roman de la Momie” di Théophile Gautier, che offrì nel libro al pubblico dell’epoca vari espedienti romantici: dall’appassionata storia d’amore tra la figlia del grande sacerdote Tahoser e il Faraone, e il gusto gotico per gli antri tetri e le oscure tombe. Nel balletto il senso del fantastico del mondo di Gautier trova puntuale corrispondenza, mentre la citazione di frammenti del passato o uno sbuffo di oppio, rimandavano alle influenze familiari nei lavori e nelle vite degli artisti dell’Ottocento come Thomas de Quincey, che diedero a Gauthier la possibilità di aggiungere un’aurea più brillante ai suoi personaggi. Ricordiamo che grazie alle convenzioni strette con il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, Alchemica Officina delle Arti, Ass. Cult. La Farandola, Ass. musicale Takam, CEM Cultura e Musica, Dialecta scuola di lingue, sarà possibile per i soci di queste realtà godere degli sconti riservati ai possessori della CinemazeroCARD. Calendario dei prossimi appuntamenti: Martedì 25 novembre 2014 ore 21.00 – MUSICA 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) DAVID BOWIE IS – THE EXHIBITION Durata: 100’ Origine: USA Martedì 2 dicembre 2014 ore 21.00 – CINEMA 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) GHOSTBUSTERS Regia: Ivan Reitman. Durata: 105’ Con Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Bill Murray Origine: USA Domenica 7 dicembre 2014 ore 17.30 – OPERA LIRICA* 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) FIDELIO di Ludwig van Beethoven | Prima del Teatro alla Scala di Milano (in diretta) Regia: Deborah Warner. Durata: 122’ Direttore: Daniel Barenboim Cast: Anja Kampe, Peter Mattei, Falk Struckmann (cantata in tedesco) Martedì 9 dicembre 2014 ore 21.00 – ARTE 10 EURO INTERO – 8 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) MATISSE LIVE | Dalla Tate Modern di Londra Durata: 100’ Origine: USA Martedì 16 dicembre 2014 ore 20.15 – BALLETTO 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE | The Royal Ballet (in diretta) Di ChristopherWheeldon. Durata: 170’ Martedì 23 dicembre 2014 ore 19.00 – OPERA LIRICA* 15 EURO INTERO – 12 EURO RIDOTTO (CinemazeroCard e convenzionati) LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini Regia: Carlo Verdone. Durata: 122’ Direttore: Gianluigi Gelmetti Cast: Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini (cantata in italiano) Ben Slavin presenta il disco Palepolis al Sottopalco cafè del Teatro Bellini di Napoli. MERCOLEDI’ 19 NOV. 2014 “Palepolis” è un concentrato di chamber-folk music che trae ispirazione dalla storia artistica di Slavin, già baritono in famosi teatri d’opera, e dalle influenze sociali e artistiche che in dieci anni Napoli gli ha trasmesso. Il debut album di Ben Slavin è stato pubblicato il 15 ottobre. Ben ha un legame molto profondo con Napoli e questo è un suo omaggio, il punto di vista di un’artista straniero che ha deciso di vivere e suonare a Neapolis. Ben racconta la Sua Napoli da “outsider”, in inglese, senza disdegnare le influenze napoletane che questa città è capace di ‘infliggere’ all’anima. Palepolis è un disco che racconta tutto il “buono” e il “male” di questa città, senza sdolcinature o romanticismi forzati. La maggior parte delle canzoni parlano di luoghi, miti o sentimenti personali che ha colto in questi anni vivendo in una città tormentata e affascinante. Ben Slavin, nato nello stato del New Jersey, inizia la sua carriera principalmente come cantante lirico e precisamente baritono. Si è laureato in canto presso l’Arizona State University prima di trasferirsi a Milano per continuare i suoi studi. A Milano ha conosciuto Odette Di Maio, ex cantante del gruppo Soon, e formarono il duo-nufolk “The March“. Dopo l’incisione di un EP e tanti live in Italia e negli Stati Uniti (hanno suonato in venue di culto come lo storico CBGB a New York e il The Sidewalk Cafè ma anche anche al prestigioso Arezzo Wave Festival). Negli States Ben ha partecipato a vari programma radiofonici come “The Joey Reynolds Show” (con 8 milioni di ascoltatori) e per il famoso critico musicale Larry Flick (Billboard, Rolling Stone) presso Sirius Radio. Attualmente Ben Slavin vive fra Napoli e l’Umbria e ha scritto e registrato il suo album d’esordio dal titolo “Palepolis”. “Palepolis” è un lavoro che parla principalmente dalla sua esperienza di vita e sociale fatta in circa dieci anni a Napoli, utilizzando i mezzi musicali a lui più familiari: la musica Folk e Cantautorale Americana. Gli argomenti spaziano dalla politica (Palepolis) al racconto di personaggi che ha incontrato per le strade di Napoli (Eruptions,Floods and Signora Concetta). Ci sono miti metropolitani (Lucia Lies in Purgatory) o semplicemente dei riferimenti partenopei legati alle sue esperienze personali (Tie and Bound, As We Grow Older). OneRepublic in concerto all’Hydrogen Festival Company Arena 9 giugno 2015 unica data italiana A poche ore dall’appuntamento al Mediolanum Forum di Assago, gli OneRepublic annunciano una nuova tappa italiana del loro “Native World Tour“: il 9 giugno 2015 la band alternative rock statunitense capitanata da Ryan Tedder sarà sul palco dell’Anfiteatro Camerini in occasione dell’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta (PD). I biglietti per il concerto – una produzione Massimo Levantini per Live Nation – saranno in vendita da domani alle ore 10 su www.ticketone.it e nelle abituali prevendite. Per tutte le info: www.livenation.it ; info line: 02 53006501 Trascinati dal frontman e cantautore Ryan Tedder – che ha collaborato alla realizzazione delle hit di numerosi artisti tra cui Leona Lewis (“Bleeding Love”, “Happy”), Beyoncè (“Halo”) e Adele (per “21” vincitore del Grammy award come Album of the Year – gli OneRepublic negli anni hanno letteralmente sconvolto le classifiche mondiali. A partire da “Apologize”, singolo che ha ottenuto oltre 10 milioni di download e il maggior numero di airplay nella storia entrando nella storia della Top40 Radio in Nord America, passando per “Stop and stare” (valso alla band una nomination ai Grammy come “Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals”), “All the Right Moves” e “Secrets” il successo degli OneRepublic è in continua ascesa. “Native“, il loro pluripremiato ultimo album pubblicato per Universal, ha venduto 3.8 milioni di copie in tutto il mondo: “Ho sempre cercato di ‘raffreddare’ la mia voce nella registrazione degli album, forse per paura di fare il passo più lungo della gamba e di dare troppo spettacolo“, ha raccontato Tedder. “Durante la registrazione di Native invece, questo timore è scomparso, lasciando che lo stesso suono dei live e l’attitudine più gospel della mia voce trovassero spazio nelle nuove canzoni.” Il risultato è un disco connotato da un nuovo approccio vocale, con una potenza emotiva che aumenta a ogni traccia, e un suono contaminato e rinnovato che ha portato la band a viaggiare in tutta Europa e in America per scrivere, registrare e immergersi nelle atmosfere delle città, per elevare ed espandere ulteriormente il loro sound: “Per noi è fondamentale che ogni disco rappresenti un’evoluzione, una crescita a livello sonoro“, ha spiegato il frontman. Dopo successo dei singoli “If I lose myself”, “Counting stars” (9 milioni di download in tutto il mondo) e “Love runs out” ora è il momento di “I Lived”, nuovo estratto da “Native”, che sta conquistando i vertici delle classifiche radiofoniche anche in Italia. Il brano, che tocca le sfere più personali della band per l’intensità della musica e del testo, è stato scelto come colonna sonora della campagna della nuova MERCEDES classe B, mentre nella versione remix di Cedric Gervais, è utilizzato dalla campagna Coca Cola RED per la raccolta di fondi per l’acquisto di medicine per curare dall’HIV / AIDS le popolazioni dell’Africa Sub-Sahariana. Per il video ufficiale di “I Lived”, visibile su http://youtu.be/z0rxydSolwU , la band ha voluto come protagonista qualcuno che rappresentasse la forza di vivere e di lottare contro ogni avversità:il nativo americano originario del Colorado Bryan Warnecke, che lotta da sempre contro la fibrosi cistica cercando di realizzare i propri sogni. Bryan è un chiaro esempio di coraggio per aver deciso di percorrere oltre 1200 miglia in giro per gli Usa raccogliendo solo quest’anno $300,000 per la ricerca sulla malattia, in particolare a favore della RED BAND SOCIETY. Gli OneRepublic sono: Ryan Tedder (voce, basso, chitarra acustica, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, tamburello), Zach Filkins (voce, chitarra, viola, violino), Drew Brown (chitarra, basso, tastiera, xilofono, cori), Brent Kutzle (basso, violoncello, violino, tastiera, sintetizzatori, programmazioni) e Eddie Fisher (batteria, percussioni). Teatro Verdi di Gorizia : SILVIO ORLANDO INAUGURA IL CARTELLONE DI PROSA In scena mercoledì 19 “Il mercante di Venezia” Si alza il sipario sul cartellone di Prosa al Teatro Verdi di Gorizia. Mercoledì 19, come di consueto con inizio alle 20.45, sarà portata in scena una delle opere più note di William Shakespeare, ovvero “Il mercante di Venezia”. Un testo capace di suscitare riflessioni di straordinaria attualità, messo in scena a Gorizia da una compagnia nuova e talentuosa: la Popular Shakespeare Kompany. Nel ruolo del controverso Shylock, usuraio ebreo della Venezia del XVI secolo, Silvio Orlando, pluripremiato per i suoi ruoli teatrali e cinematografici. Un classico a cui assisteranno anche molti studenti e allievi delle scuole cittadine. La Popular Shakespeare Kompany si impegna ogni anno a mettere in scena un classico, con l’intento di continuare a offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e creatività. Siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente, chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà per lui presso Shylock, usuraio ebreo, che non sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d’interesse nella città. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio. L’ebreo però, in caso di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio, richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro. Nella messa in scena diretta da Valerio Binasco si indaga profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’ fino a rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra una moltitudine di uguali – i cristiani di Antonio -, e il singolo diverso – l’ebreo Shylock. Il male c’è, ma è il denaro in sé. “Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di amici”, spiega nelle note di regia Binasco: “Gli eroi di questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini, una spinta che li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Con Silvio Orlando ritroviamo in scena attori che hanno partecipato alle regie shakespeariane di Binasco, come Andrea Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli. E poi: Fulvio Simone Luglio, Pepe, Barbara Ronchi, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati, Elena Gigliotti sarà nel ruolo di Porzia, Sergio Romano in quello di Lancillotto, Andrea di Casa di Bassanio, mentre Nerissa è interpretata Marigliano, Antonio da Nicola Pannelli. da Milvia Continua intanto la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti per la stagione 2014/2015: il botteghino del Verdi, in corso Italia (tel. 0481/383602), è aperto da lunedì a sabato dalle 17 alle 19.