UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Togavirus Flavivirus FAMIGLIA Togaviridae Flaviviridae GENERE SPECIE SIEROTIPI Alphavirus Sindbis, Chikungunya (zoonosi) 27 Rubivirus Rubella 1 Flavivirus Yellow fever / Dengue 69 Pestivirus Bovine viral diarrhoea 3 HCV: Hepatitis C virus 1 variabile! Hepacivirus Bunyaviridae virus epatite G (GB-A, GB-B, GB-C) Bunyavirus Bunyamwera 168 Hantavirus Hantaan 32 Phlebovirus Sandfly fever 51 Nairovirus Crimean-Congo haemorrhagic fever 35 Tospovirus Tomato spotted wilt 2 Unassigned Arenaviridae Arenavirus 42 Lymphocytic choriomeningitis 17 famiglia: Togaviridae • genere: Alphavirus • genere: Rubivirus Arbovirus (virus Chikungunya) virus della Rosolia famiglia: Flaviviridae • genere: Flavivirus Arbovirus • genere: Pestivirus • genere: Hepatitis C virus (HCV, HGV) togavirus - flavivirus CARATTERISTICHE Virus a RNA+ Simmetria icosaedrica Si replicano codificando per • proteine precoci (non strutturali) • proteine tardive (strutturali) I togavirus si replicano nel citoplasma e gemmano dalla MEMBRANA PLASMATICA I flavivirus si replicano nel citoplasma e gemmano dalla MEMBRANA INTERNA Togaviridae: Genere Rubivirus virus della Rosolia • RNA a polarità positiva (come mRNA) • replica citoplasmatica • simmetria icosaedrica • presenza di envelope • diametro di 60-70 nm • Pm 4x106 Sul mantello presenti spicole di glicoproteine trimeriche composte da 3 eterodimeri fatti dalle proteine E1 ed E2 fenomeno della interferenza eterologa (una cellula infettata con virus della rosolia non viene infettata da virus diversi) Ciclo di replica: a) Il virus si lega con E2 ai recettori cellulari, è avvolto da una fossetta rivestita di clatrina, e internalizzato in una vescicola. b) nell’endosoma, a pH acido, fusione dell’envelope con la membrana dell’endosoma (mediata da E1). Il nucleocapside viene rilasciato nel citoplasma; c) I ribosomi si legano all’RNA genomico a polarità+ e vengono sintetizzate le poliproteine p230/p270 d) Le poliproteine vengono processate per generare 4 proteine non strutturali (NS1, NS2, NS3, NS4) e) Le NS sono proteasi e RNA polimerasi-RNA dipendente, che trascrivono il genoma da RNA+ a un RNA- di 42S (template) Togavirus f) Produzione di un RNA(-) genomico di 42S ed un mRNA subgenomico di 26S, per le proteine strutturali; g) La proteina del capside (C) è tradotta ed inizia un taglio proteolitico h) Sintesi delle glicoproteine dell’envelope (E) i) Assemblaggio l) Rilascio del virus per gemmazione attraverso la membrana citoplasmatica virus della Rosolia PATOGENESI ED IMMUNITÀ • Il virus non è citolitico • l’infezione si trasmette attraverso le vie respiratorie linfonodi linfoadenopatia viremia • Il periodo prodromico dura 2 settimane • Il paziente libera virus attraverso le goccioline respiratorie durante la fase prodromica e la malattia dura 2 settimane dopo l’inizio del rash. SEQUENZA DEGLI EVENTI NELL’INFEZIONE PRIMARIA DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN ASSENZA DI COMPLICAZIONI GIORNO 0 1-22 3-8 goccioline di Flugge - epitelio del nasofaringe: 1. INFEZIONE DELLE CELLULE EPITELIALI 2. MOLTIPLICAZIONE VIRALE 3. DIFFUSIONE DEL VIRUS AI LINFONODI REGIONALI MOLTIPLICAZIONE del virus nell’epitelio respiratorio e nei linfonodi regionali. Il virus è eliminato nelle secrezioni nasofaringee 6-20 Viremia 8-14 L’INFEZIONE si stabilisce alla CUTE e in altri organi tra cui il tratto nasofaringeo 10-17 Massimo livello di viremia 10-24 Massima eliminazione del virus nelle secrez. nasofaringee 17-19 La viremia decresce, fino a scomparire durata del rash: circa 3 giorni diffusione IgG viremia IgM rash -2 -1 0 +1 +2 settimane 4 6 mesi 1 10 anni Risposta immune • IgAs, IgG bloccano la viremia. • Le IgAs proteggono anche verso una reinfezione. • Le IgG limitano la distribuzione del virus, ne promuovono l’eliminazione e proteggono dalle reinfezioni. • Gli Ab sierici sono importanti nelle donne in gravidanza perché prevengono la trasmissione del virus al feto. • Il rash e l’artralgia, associate all’infezione dal virus della rosolia, sono causate dagli IMMUNOCOMPLESSI. • La CMI è importante per la risoluzione dell’infezione Epidemiologia • l’uomo è il solo ospite per la rosolia • l’infezione si trasmette mediante le secrezioni respiratorie quindi è facilmente contratta in luoghi affollati come ospedali, scuole, etc. • Periodo di massima incidenza: primavera Rosolia (rubella o German measles): • periodo d’incubazione di 14-21gg malattia acuta febbrile caratterizzata da rash maculare o maculo-papulare e da linfoadenopatia ai linfonodi posteroauricolari e suboccipitali infetta bambini e giovani adulti è il più lieve tra gli esantemi virali…. ma.... un’infezione contratta durante i primi mesi di gravidanza può portare a gravi anormalità fetali come malformazioni congenite e ritardo mentale ROSOLIA: segni e sintomi L’infezione è benigna nei bambini. L’infezione negli adulti può essere più grave e include: dolori alle ossa e alle articolazioni (artrite e artralgia). Gli effetti immunopatologici dovuti all’attivazione della CMI e alle reazioni di DH sono la principale causa di forme più gravi di rosolia negli adulti. Sindrome della Rosolia Congenita Se contratta durante la gravidanza, la rosolia può causare gravi anormalità congenite al neonato. • Se la madre non ha anticorpi, il virus si replica nella placenta, si distribuisce nel sangue fetale e passa al feto. • Solo un numero limitato di cellule fetali viene infettato. • Sebbene non distrugga le cellule, il virus riduce il ritmo della loro crescita. Lo sviluppo del feto è alterato effetti teratogenici. La natura del danno dipende dal tipo di tessuto e dallo stadio di sviluppo che viene alterato. Il virus può persistere nei tessuti per molto tempo ed essere liberato anche dopo anni dalla nascita. Malattia congenita Il feto è a rischio prima della ventesima settimana di gravidanza. L’immunità materna blocca la distribuzione del virus al feto. Le principali manifestazioni di Rosolia congenita sono: • cataratta ed altri difetti oculari • difetti cardiaci • sordità • ritardo di crescita intrauterina • microcefalia • ritardo mentale ROSOLIA CONGENITA infezione (mese) rischio di anormalità più frequenti anormalità I 50% aborto / difetti congeniti multipli II 20% difetti singoli (sordità, danni cardiaci) III 4% difetto singolo (sordità) patent ductus arteriosus Il 10-20% dei neonati con difetti gravi muore nel corso del 1° anno POSSIBILI EFFETTI Rosolia congenita effetti transitori manifestazioni permanenti che possono essere presenti alla nascita o divenire evidenti durante il primo anno di vita anormalità dello sviluppo che compaiono e progrediscono durante l’infanzia e l’adolescenza Diagnosi Campioni biologici: secrezioni respiratorie, urine RT-PCR • Esame colturale in colture cellulari (MK, VERO) • Titolazione degli Ab della classe IgM - IgG Sieroconversione. TRATTAMENTO, PREVENZIONE E CONTROLLO • Nessun trattamento antivirale • Vaccino a virus vivo ed attenuato: ceppo Wistar RA 27/3 selezionato come coldadapted (adattato al freddo) • Fa parte del vaccino MMR promuove la CMI ed induce la produzione di anticorpi. • Somministrato a 13 mesi, 5-6 anni, 11-18 anni. I principali FLAVIVIRUS Patogenesi ed Immunità: • Puntura di zanzara: sangue capillari macrofagi, monociti, SRE viremia primaria • Febbre, mal di testa, mialgia, dopo 3-7gg dall’infezione. • Cellule SRE viremia secondaria, cervello, fegato, cute • Bersaglio dei Flavivirus: la linea monocito-macrofagica. • Questi virus sono associati a malattie sistemiche, encefaliti, malattia emorragica. Sintomi flu-like: mal di testa, mialgia, gola infiammata, febbre. Sia la risposta umorale che la CMI sono indotte e sono importanti per il controllo dell’infezione primaria e la protezione Encefaliti emorragiche • EEE encefalite equina orientale • WEE encefalite equina occidentale • VEE encefalite equina venezuelana • Encefalite di S. Louis • Encefalite giapponese • Encefalite Murray Valley • Encefalite da virus primavera-estate russa Flavivirus – Arbovirus virus della febbre gialla • Virus con mantello, capside icosaedrico • RNA monocatenario a polarità positiva • Trasmesso da artropodi: (vettore: Aedes aegypti) • Virus ad ampio spettro d’ospite • Vertebrati (mammiferi, uccelli, anfibi, rettili) ed Invertebrati (zanzare, zecche) • Zoonosi. la trasmissione del virus, può avvenire mediante il cosiddetto "ciclo della giungla" e il "ciclo urbano" . Il ciclo della giungla si verifica tra zanzare (il cui habitat specifico è la giungla) e alcuni primati. Quando l'uomo viene punto, nella giungla, da tali zanzare infette, può innescare il ciclo urbano se, spostandosi in zone urbane, viene punto dalle zanzare di tipo domestico (Aedes aegypti). Guerra ispano-americana 1898 Febbre gialla: • malattia sistemica grave con degenerazione epatica, renale e cardiaca. • emorragie gastrointestinali (vomito nero). • mortalità del 50% durante le epidemie. Sintomi: brividi, febbre, mal di testa, dolori ossei e muscolari, stato di prostrazione, nausea e vomito. In seguito appaiono leucopenia ed emorragie. L'ittero, inizialmente modesto, si intensifica gradualmente. La malattia può evolvere con albuminuria e, in casi gravi, anuria. Dengue Dengue febbrile classica: sintomi indistinguibili da quelle di molte altre malattie virali come faringite, rinite, febbre, tosse e talvolta sintomi gastrointestinali Dengue febbrile emorragica (DHF): febbre alta, mal di testa, rash, dolore alle ossa per 7gg Complicazione: sindrome da shock da Dengue (DSS) rottura dei vasi, emorragie, perdita di plasma, shock ed emorragie interne. Diagnosi: segno di Faget: febbre + bradicardia • Esame citopatologico • Sierologia per la ricerca di antigeni virali o anticorpi (test ELISA) • Sieroconversione • PCR . Trattamento, Prevenzione e controllo: • Eliminazione del vettore. • Vaccini uccisi contro WEE (occidentale) ed EEE (orientale). • VEE vaccino vivo per gli animali domestici. • Febbre gialla: vaccino virus vivo attenuato ceppo 17D, immunità a lunga durata.