FONDAZIONE GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA NOTEXPO Gioventù Musicale verso il 2015 Prima tappa di un percorso triennale, in vista di Expo 2015, la Gioventù Musicale d’Italia, a partire da quest’anno propone, in collaborazione con la Provincia di Milano, una serie di tre concerti, di anno in anno dedicati alla tradizione musicale di una particolare area geografica del mondo. E questo in stretta connessione con la tematica di Expo 2015, che -sappiamo- sarà dedicata al cibo. La musica, quindi, ideale cibo dell’anima, nutrimento per le menti e i cuori degli uomini, diventa piatto ghiotto, a cui cibarsi per le prossime tre estati. Specificamente per il 2012, la Gioventù Musicale d’Italia organizza una kermesse che condensi, appunto in tre appuntamenti, temi e brani che raccontino le tradizioni musicali del Continente Americano, con particolare riguardo per la musica popolare, la tradizione Jazz e il genere Dixie Come da programmi riportati di seguito: Lunedì 23 luglio Milano, Palazzo Isimbardi, Cortile d’Onore ore 18.30 Imagenes de tango. Un viaggio musicale nel mondo del tango fino ai confini del jazz Modern Saxophone Quartet, quartetto di sassofoni con la partecipazione di Fabio Rossato fisarmonica Giovedì 26 luglio Milano, Palazzo Isimbardi, Cortile d’Onore ore 18.30 Saudade y Pasión Ipanema Duo, flauto e chitarra Musiche di Jobim, Chicayban, Machado, Villa Lobos Lunedì 30 luglio Milano, Palazzo Isimbardi, Cortile d’Onore ore 18.30 Just Here, Right There … il jazz degli emigrant … Tiger Dixie Band Paolo Trettel tromba Fiorenzo Zeni sax soprano/sax tenore Luigi Grata trombone Enrico Merlin banjo - chitarra Giorgio Beberi sax basso Claudio Ischia,batteria Un viaggio musicale attraverso i tempi e i luoghi del Jazz tradizionale e del genere Dixie. Protagonisti dei diversi quadri, che comporranno quest’ultimo appuntamento, i maestri che hanno fatto la storia di questo particolare tipo di musica, con riguardo particolare per quegli autori di origine italiana che hanno saputo renderla ancora più grande. La rassegna di quest’anno si pone, come detto in apertura, quale primo passo di un percorso triennale, che, se per il 2013 propone un focus dedicato all’Asia e all’Africa e per il 2014 un focus dedicato all’Europa, nel 2015 promette attività direttamente connesse con Expo 2015 e con i luoghi dell’Esposizione. In collaborazione con le diverse Sedi della Fédération Internationale des Jeunesses Musicales è allo studio la costruzione di eventi musicali, dedicati ai più diversi generi musicali, non necessariamente classici quindi, nel rispetto delle peculiarità delle singole Sedi delle Jeunesses Musicales e della cultura e delle tradizioni proprie di ciascun Paese. Non di meno sarà possibile ascoltare a Milano una delle Orchestre o uno dei Cori che la Fédération Internationale des Jeunesses Musicales ha al proprio interno. Tutti i concerti saranno ospitati nella prestigiosa sede del Cortile d’Onore di Palazzo Isimbardi. Scrive l’Assessore Silvia Garnero: «Palazzo Isimbardi si apre all’estate dedicando il suo prestigioso palcoscenico ai giovani talenti musicali, ospitando una rassegna musicale dedicata a EXPO 2015. Oltre ad offrire ai cittadini di città e provincia un piacevole spettacolo musicale, NoteExpo offre un momento di incontro e socializzazione tra giovani musicisti e appassionati». GLI ARTISTI Lunedì 23 luglio MODERN SAXOPHONE QUARTET Con la partecipazione di FABIO ROSSATO, fisarmonica Il gruppo Modern Saxophone Quartet è composto da quattro sassofonisti che lavorano insieme da alcuni anni, cercando di far conoscere il sassofono in tutte le sue enormi potenzialità espressive. Il loro repertorio si muove tra il ‘900 classico e la contemporaneità, con attenzione alle sonorità etniche e jazzistiche. La formazione ama dedicarsi a progetti tematici collaborando e confrontandosi anche con altri strumentisti; da questa idea sono nati i vari progetti che il quartetto ha elaborato negli ultimi anni, alternando periodi di studio ed elaborazione con cicli di concerti, che hanno visto protagonista il quartetto assieme a solisti come il fisarmonicista Simone Zanchini, Fausto Beccalossi nello studio e proposizione della musica del compositore italo-argentino Astor Piazzolla, o con il pianista Paolo Zannini nel programma “Due Americani a Parigi” dedicato alle musiche di G. Gershwin, D. Milhaud, A. Piazzolla, D. Ellington; lo scorso anno assieme alla cantante Silvia Manfrini e all'attore Giacomo Anderle hanno elaborato una nuova versione dell'opera di Sir William Walton “Facade”; il quartetto ha anche collaborato in alcune occasioni con l'Orchestra Ensemble Zandonai nella presentazione dei concerti per quartetto di sax ed orchestra d'archi di Pierre Max Dubois, Roger Calmel e Javier Girotto. Oltre all’attività concertistica, il gruppo, nel maggio 2000, ha registrato un CD dal titolo “Imagenes de tango” per l’etichetta Velut Luna CVLD04200 Fabio Rossato ha iniziato giovanissimo lo studio della fisarmonica con il maestro E. Boschello, conseguendo il diploma presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro con il massimo dei voti e la lode. Ha quindi proseguito gli studi in pianoforte e in composizione conseguendone i relativi diplomi. Come fisarmonicista ha frequentato corsi di interpretazione e perfezionamento con Garouet, Lips, Scappini, Zubisky. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti in importanti manifestazioni internazionali (Stresa, Lisbona, Castelfidardo, Wittelsheim, Stradella, Stoccarda, Roma, ecc.), da segnalare è il primo premio assoluto al trofeo mondiale della CMA, Parigi 1988. L’attività concertistica svolta in Italia e all’estero (in Svizzera, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Canada) ha dato vita ad importanti collaborazioni artistiche (una per tutte, con Richard Galliano) e a numerose attestazioni di stima, tra cui quella di Astor Piazzolla. Tra la sua ricca attività discografica “Varieté” è il suo primo cd per fisarmonica sola. Con Chantango, gruppo di cui è membro dalla sua formazione, ha inciso “L’anima del vino” (Freecom 2001) e “Bestiario d’amore” (Poetica - Freecom 2007). È docente di Fisarmonica presso il Conservatorio “F A. Bonporti” di Trento, sede di Riva del Garda. Giovedì 26 luglio IPANEMA DUO Giorgio Ratto, flauto Antonio Amodei, chitarra «Ratto suona il flauto in maniera incredibilmente morbida e vellutata, ma allo stesso tempo con ricchezza e pienezza di suono». (Christine Raudies, «Hannover Shepresse»). Giorgio Ratto nato a Genova nel 1988, ha iniziato gli studi con Marcello Crocco presso la Scuola di Musica “Rebora” di Ovada fino al conseguimento del diploma tradizionale di flauto, proseguendoli poi con Lorenzo Missaglia presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza, dove ha conseguito la specializzazione solistica con il massimo dei voti, perfezionandosi successivamente con Raffaele Trevisani e Sir James Galway. Ha partecipato come allievo effettivo a masterclasses tenute da Angela Jones Reus, Janos Balint, Michele Marasco, Andrea Oliva e Stefano Benini. È titolare della cattedra di Flauto traverso presso la Scuola di Musica “C. Soliva” di Casale Monferrato, il Centro Musicale Mancini di Genova e l’Accademia Musicale “G. Fauré” di Campoligure. Tiene annualmente un corso estivo di Ensemble di flauti all’interno dell’iniziativa “Voltaggio Classica” a Voltaggio. Con il Quartetto Rebora, si è classificato Primo Assoluto al Concorso Internazionale di Interpretazione Flautistica di Ovada nel 2004. Come solista ha vinto il secondo premio, con primo non assegnato, all’International Music Competition di Cortemilia. È risultato idoneo alle audizioni di Primo flauto per alcune tra le maggiori realtà orchestrali italiane. Ha collaborato col Piccolo Teatro di Milano sotto la regia di Andrea Jonasson, con l’Orchestra Sinfonica di Asti, la Civica Orchestra di Fiati di Milano, l’Orchestra Janua Coeli di Genova e l’Orchestra Sinfonica Zanella di Piacenza, sotto la direzione di maestri quali Donato Renzetti, Alessandro Bares, Aurelio Canonici e Pablo Varela. Ha inoltre condiviso il palco con talenti della musica Jazz quali Alberto Mandarini e Gianluigi Trovesi. Attualmente ricopre il ruolo di Flauto in sol nell’Orchestra di Flauti Zephyrus, ideata e diretta da Marco Zoni (Primo flauto del Teatro alla Scala di Milano), ed il ruolo di Primo flauto dell’Orchestra Giovanile Aleramica delle Alte Langhe di Monastero Bormida. Autore di un’incisione discografica per l’etichetta Sheva di Biella, in cui affronta un repertorio non convenzionale alla formazione flauto e chitarra, ha riscosso un vasto successo di pubblico, in trasmissioni radio nazionali e come ospite di rassegne concertistiche italiane (Brescia, Pavia, Lecce, Piacenza, Genova) ed internazionali (Konzert am Mittsdag, Maschsee, Hannover; Mareinburg Schloss, Schulenburg; Germania). Antonio Amodeo nasce a Piacenza nel 1980. Dopo essersi avvicinato alla chitarra classica grazie a Massimo Visalli, intraprende gli studi accademici sotto la guida di Marco Taio presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza dove ottiene la laurea specialistica ad indirizzo concertistico con il massimo dei voti e la lode. Ha poi arricchito il percorso formativo frequentando varie masterclass e corsi di perfezionamento con maestri di fama internazionale tra i quali Carlos Bonell, Walter Zanetti, Claudio Marcotulli, Emanuele Segre, Leo Brouwer, Tilman Hoppstock, Claudio Piastra. Nel 2009 si trasferisce in Germania dove si perfeziona nelle Hochschule fur Musik di Mainz e Hannover. Vincitore di diversi premi tra concorsi e borse di studio di merito, svolge un’attività concertistica che lo porta a esibirsi in varie rassegne e festival in Italia e all’estero, sia da solista che in varie formazioni da camera. Ha collaborato e fatto parte di diversi ensemble anche orchestrali come l’Orchestra a plettro Luigi Cremona di Agazzano, l’Orchestra da Camera A. Zanella, Diversus Guitar Ensamble, quartetto chitarristico Exacorde coi quali ha portato avanti un repertorio che spazia con molta versatilità dalla musica contemporanea a quella popolare- etnica. Per la casa discografica Sheva Collection di Biella ha pubblicato il disco “Anakrusys” in duo col flautista Giorgio Ratto contenente alcuni brani in prima incisione assoluta e diversi arrangiamenti originali inediti. È attivo anche sul fronte della musica extra colta nei confronti della quale ha sempre nutrito un vivo interesse orientato all’improvvisazione e alla creatività. Numerose a tal proposito le sue collaborazioni con realtà musicali nuove come Coro 5 terre di Genova, Florilegio ars Factory e il gruppo di musica irlandese Land O’Smiles, che portano avanti progetti artistici legati alla folk music e alla sperimentazione. Dal 2009 è collaboratore del portale di chitarra classica www.chitarraedintorni.eu sul quale ha già pubblicato alcuni saggi di carattere didattico e musicologico. Significativa anche la sua esperienza nel campo dell’insegnamento: laureatosi in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica di Piacenza nel 2004, ha seguito i corsi di Didattica della chitarra di Mauro Storti e insegnato in accademie e scuole di musica come l’Istituto diocesano di musica Sacra, l’Accademia musicale di Stradella e la Scuola Media Statale ad indirizzo musicale G. Griffini di Casalpusterlengo. Attualmente vive in Germania dove insegna presso la Städtische Musikschule di Radolfzell am Bodensee, sul lago di Costanza. Tiene annualmente un corso estivo per giovani chitarristi all’interno dell’iniziativa “Voltaggio Classica” a Voltaggio. Lunedì 30 luglio TIGER DIXIE BAND La Tiger Dixie Band è una delle poche band a livello internazionale, che si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli "anni ruggenti", proponendolo con un approccio interpretativo originale ed attuale. Le atmosfere tipiche del New Orleans e del Chicago Style, del Charleston e del Ragtime, sono filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito, anche per via dell'utilizzo di alcuni strumenti originali dell'epoca. Il sound generale è però filtrato attraverso le esperienze musicali più moderne dei singoli membri della Tiger Dixie Band, che si fondono sui vari piani dell'esecuzione (dall'arrangiamento all'improvvisazione). Ciò fa sì che il repertorio del gruppo, anche quando questi si muove nel territorio tradizionale, non risulti un prodotto di carattere revivalistico, ma piuttosto espressione della volontà di rendere evidente quanto questo genere musicale non sia invecchiato più dello Swing, del Bebop o dell'inossidabile "corpo" degli standards. Alla base dei vari progetti della Tiger Dixie Band vi è quindi l'idea che la musica di Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Bix Beiderbecke e degli altri giganti degli albori del 20° secolo e del primo dopoguerra, ha pari nobiltà delle altre correnti jazzistiche e può essere ulteriormente sviscerata e riproposta ai nostri giorni senza ricadere in stucchevoli operazioni di ripristino conservativo.