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9 Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna al top per la crescita
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27/05/15
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15 Pil, consumi, lavoro In regione la ripresa accelera
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2
27/05/15
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15 Pil, produzione, lavoro: in Veneto la ripresa accelera
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3
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43 Inserto Economia - La nostra regione crescerà più del resto del
paese
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4
29/05/15
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14 Nel 2015 il Pil aumenterà dell'1,2%, l'export del 5,6%
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27/05/15
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Benanzato Antonella
7
27/05/15
LOMBARDIA
11 La Lombardia cresce di più
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27/05/15
SISTEMA CAMERALE
27 Emilia, Lombardia e Veneto: sale il Pil
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9
28/05/15
EMILIA ROMAGNA
5 Microarea, il Pil torna a crescere
...
10
26/05/15
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1 Pil: Unioncamere, nel 2015 +1, 2% per Lombardia Veneto ed
Emilia
...
12
26/05/15
ZZZ_WEB
1 Bologna 2000
| Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si
stima una crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
...
13
26/05/15
ZZZ_WEB
1 2015 in crescita per la macroarea Lover — Unioncamere ER
...
14
26/05/15
ZZZ_WEB
1 Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima ...
una crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
15
26/05/15
ZZZ_WEB
1 Cer-Press » Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna di nuovo in
corsa: quest … – Il Sole 24 Ore
26/05/15
ZZZ_WEB
1 Unioncamere, crescita del Pil nel 2015
27/05/15
VENETO
1 Crescita per la macroarea Lover
26/05/15
ZZZ_WEB
1 Previsioni PIL e scenari economie locali nella macroarea
Lombardia – Veneto – Emilia-Romagna - DISTRETTO
BIOMEDICALE
27/05/15
ZZZ_WEB
1 Pil, previsioni di crescita per Emilia-Romagna, Lombardia e
Veneto - Soldi - Gazzetta di Parma
27/05/15
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1 Il NordEst quotidiano - Cciaa Lombardia, Veneto ed Emilia
Romagna: previsioni di Pil e scenari nella macroarea
27/05/15
Corriere del Veneto
Corriere di Verona
Gazzetta di Modena
Gazzetta di Parma
Giornale di Vicenza
9 Veneto, Lombardia, Emilia: Pil a +1,2%
Prealpina
Resto del Carlino
Voce di Romagna
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CARPI2000.IT
CERPRESS.IT
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23
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1 Previsioni del PIL e scenari economici locali in Lombardia, Veneto ...
ed Emilia-Romagna |
27
26/05/15
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1 Previsioni del Pil nella macroarea Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna (LOVER), Milano | by Milano OnLine
26/05/15
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1 Modena 2000 | Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna si stima una crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca
Unioncamere
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13 Le Camere di commercio vedono positivo nella macroarea
dell'Emilia pil a +1,2%
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19 Pil in crescita nella macro-area Emilia-Romagna, Veneto e
Lombardia
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1 Lombardia, il Pil cresce di quasi il doppio rispetto al dato nazionale ...
37
26/05/15
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1 Reggio 2000 | Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna si stima una crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca
Unioncamere
28/05/15
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1 Milano. Nella macroarea Lombardia - Veneto - Emilia Romagna
prevista una crescita del Pil dell'1,2% per il 2015. Notizie positive
per l'occupazione.
26/05/15
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39
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1 Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima ...
una crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
41
26/05/15
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1 SassuoloOnLine notizie » Per la Macroarea Lombardia, Veneto
ed Emilia-Romagna si stima una crescita del PIL dell’1,2%.
Ricerca Unioncamere
26/05/15
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1 Previsioni Pil e scenari economie locali nella macroarea
Lombardia ý Veneto ý Emilia-Romagna.
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1 CRESCITA ECONOMIE MACROAREA LOMBARDIA-VENETOEMILIA ROMAGNA - www.veniceonair.com
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Pil: Unioncamere, nel 2015 +1, 2% per Lombardia Veneto
ed Emilia
12:50 26 MAG 2015
(AGI) - Bologna, 26 mag. - Nel 2015 per la macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna che rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale - si stima una crescita del Pil
dell'1,2%, a fronte dello 0,7% dell'Italia. Per il biennio 2016-2017 e' previsto un rafforzamento della
crescita economica, soprattutto per il delinearsi di migliori prospettive per investimenti,
esportazioni e consumi. E' quanto emerge dall'analisi per la prima volta realizzata
congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni. (AGI) Ari
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» Bologna - Economia - Lavoro
Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima una
crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
26 mag 2015 - 64 letture //
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di
Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” – e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento dell’economia:
dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima
una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo,
soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa
e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della
macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in
corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa
sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente
della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il
Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-Romagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea
dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1
punti percentuali già nel 2015.
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Bologna, iniziativa in ricordo delle vittime italiane delle
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Bologna, martedì 26 maggio 2015
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— archiviato sotto: home-page, lover
26.5.15 Dati diffusi dopo la prima riunione Giunte Unioni regionali Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed
Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni
regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni - utilizzando i dati di fonte
Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” - e presentata in occasione della
prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia,
supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
da sx Fernando Zillio - Unioncamere
Veneto, Maurizio Torreggiani Unioncamere Emilia-Romagna e
Giandomenico Auricchio - Unioncamere
Lombardia
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il
rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare
per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più ampia che
colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed EmiliaRomagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua leadership a livello
nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
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» Bologna - Economia - Lavoro
Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima una
crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
26 mag 2015 - 102 letture //
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di
Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” – e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento dell’economia:
dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima
una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo,
soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa
e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della
macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in
corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa
sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
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Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente
della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il
Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-Romagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea
dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1
punti percentuali già nel 2015.
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Home » Economia » Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna di nuovo in corsa: quest … – Il Sole 24 Ore
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Insieme sono la locomotiva italiana e si preparano a mettersi alle spalle la recessione con
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Pil: Unioncamere, nel 2015 +1, 2% per Lombardia Veneto ed
EmiliaAGI - Agenzia Giornalistica Italia
Emilia Romagna, Lombardia, Veneto: Pil a +1,2%viaEmilianet
In 2015 Pil macroarea Lombardia, Veneto e Emilia R. visto a +1,2%askanews
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Unioncamere, crescita del Pil nel 2015
Inviato da bologna1 il 26 Maggio, 2015 - 13:03
Nel 2015 si stima una crescita del Pil per la macroarea Lombardia, Veneto
ed Emilia-Romagna - che rappresenta il 40% della ricchezza complessiva
nazionale. La crescita prevista dell'1,2%, a fronte dello 0,7% dell'Italia. Per
il biennio 2016-2017 e' previsto un rafforzamento della crescita economica,
soprattutto per il delinearsi di migliori prospettive per investimenti,
esportazioni e consumi. E' quanto emerge dall'analisi per la prima volta
realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di
Commercio delle tre regioni.
Categoria:
Economia
Tags:
Unioncamere
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crescita 2015
Regione:
Emilia Romagna
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presso il Tribunale di Milano - N. Iscrizione al ROC: 25434 - Direzione e Redazione - [email protected] - Concessionaria per la pubblicità Pubbli1
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Unioncamere Emilia Romagna; Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia
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Per il 2015 si stima una crescita dell’1,2%. Nel biennio 2016-2017 è prevista una accelerazione grazie al delinearsi
Congressi
di migliori prospettive per investimenti, esportazioni e consumi.
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e
rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7%
Fiere
dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle
Camere di Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” –
e presentata in occasione della prima riunione congiunta di oggi delle Giunte delle tre Unioni regionali, a suggello
Notizie
del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento dell’economia. Nel
Sanità
quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua leadership a
livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea dallo
Categories
0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel
2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Grandi Aziende produttrici
In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia su Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e,
più in generale, sulla macroarea sono senz’altro positive. Le opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro,
dalla discesa delle quotazioni del petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a
Piccole Medie Aziende produttrici
favorire la ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha determinato impongono anche una certa cautela. La
ripresa potrà realizzarsi solo dall’effetto combinato delle componenti che determineranno la dinamica del PIL e,
quindi, da un’accelerazione dell’export, da una crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto, da un effettivo
Fornitori specializzati
rilancio degli investimenti.
Sub fornitori specializzati
Da DistrettoBiomedicale | maggio 26th, 2015 | Notizie | Commenti disabilitati
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scenari economie
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20
RASSEGNA WEB
GAZZETTADIPARMA.IT
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Data pubblicazione: 27/05/2015
HiQPdf Evaluation 05/27/2015
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Pil, previsioni di crescita per EmiliaRomagna, Lombardia e Veneto
abbonati
27/05/2015 - 19:18
sfoglia
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Venti nuove offerte per chi
cerca lavoro
I tre presidenti delle tre unioni regionali, da sx Fernando Zillio - Unioncamere Veneto Maurizio Torreggiani Unioncamere Emilia-Romagna e Giandomenico Auricchio - Unioncamere Lombardia
0
Guido Barilla boccia la
polemica Slow Foodmultinazionali
Nel 2015 per la macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima una crescita del PIL
dell’1,2%. Per il biennio 2016-2017 è previsto un rafforzamento della crescita economica,
Offerte di lavoro a cura di
Puliedi
soprattutto per il delinearsi di migliori prospettive per investimenti, esportazioni e consumi.
Lo dice un comunicato di Unioncamere Emilia-Romagna, che prosegue:
Parmacotto: la proposta
di concordato
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è prevista una crescita
dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
La top 5 delle donne più
potenti dell'hi-tech
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali
delle Camere di Commercio delle tre regioni - utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari
delle economie locali” - e presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle
tre Unioni regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio
dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento
dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-
Guido Barilla boccia la
polemica Slow Foodmultinazionali
Venti nuove offerte per chi
cerca lavoro
Romagna, per il 2015 si stima una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti:
l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
ZZZ_WEB
21
RASSEGNA WEB
GAZZETTADIPARMA.IT
Data pubblicazione: 27/05/2015
HiQPdf Evaluation 05/27/2015
Barilla cresce, debutta il
forno hi-tech
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire
Parmacotto: la proposta
di concordato
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea
manterrà la sua leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per
il 2017.
dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export,
gli investimenti ed i consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale,
trainano la ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%,
Phishing: impariamo a
riconoscerlo
confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle
famiglie registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante
all’aumento del PIL della macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in
Parmacotto: la proposta
di concordato
diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire
dall’anno in corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto
per la macroarea è dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli
Maggio comincia con 59
offerte di lavoro
effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di
accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza
Sette nuovi negozi nel
comparto GaribaldiVerdi regionale. L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo,
con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni,
che ha risentito pesantemente della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del
20 nuove offerte di
lavoro
valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente
negativa per l’Emilia-Romagna.
51 nuove offerte di lavoro
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella
macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è
1gg
prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più
robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che
diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015.
7gg
30gg
Banca di Parma, entro
ottobre sede e prima
filiale Video
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forno hi-tech
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comportamenti
antisindacali"
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Persi 2.182 posti di lavoro
nel 2014 Video
N ews dal tuo Comune
Albareto
Bardi
Bedonia
Berceto
Bore
Borgotaro
Busseto
Calestano
ZZZ_WEB
Maggio comincia con 59
offerte di lavoro
22
RASSEGNA WEB
ILNORDESTQUOTIDIANO.COM
Data pubblicazione: 27/05/2015
Mercoledì, 27 Maggio 2015
art
HiQPdf Evaluation 05/27/2015
CCIAA LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA
ROMAGNA: PREVISIONI DI PIL E SCENARI NELLA
MACROAREA
27
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MAG
Stimata una crescita dell’1,2%. Per il biennio 20162017 è previsto un rafforzamento della crescita
economica, soprattutto per il delinearsi di migliori
prospettive per investimenti, esportazioni e
consumi.
Nel 2015 per il Pil della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e
rappresenta il 40% della ricchezza complessiva
nazionale, è prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo
0,7% dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi per la
prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni
regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni utilizzando i dati regionali di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” - e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni
regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio
dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base di quanto emerge dall’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla
recessione ed il rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014,
in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più
ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna. Nel quadro di un diffuso
rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero
scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più
vivaci per l’export, gli investimenti ed i consumi delle famiglie. Le esportazioni,
supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la
ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%,
confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Le mancate promesse di Renzi: i debiti
della PA verso i fornitori ammontano
ancora a 60 miliardi di euro
Rapporto “Analisi dei settori
industriali” di Intesa Sanpaolo
Allevatori lombardi in assemblea
annuale
La vicentina Comas SpA e le sue linee
di produzione dolciarie acquistate da
GEA
Le chitarre classiche di “Eos Giutar
Quartet” a Palazzo Trevisan degli Ulivi
P.E.T. Engineering vince l’“Oscar
dell’Imballaggio” 2015
«Agrippina” ha chiuso al Teatro
«Goldoni” la stagione invernale del
Venetian Center for Baroque Music
Alto Adige, ancora carenti le
conoscenze di informatica e media
digitali
Grande Guerra, per la celebrazione
dell’avvio del conflitto i presidenti
Euregio Tirolo ad Innsbruck
Italia paese sempre più di pensionati
che assorbono risorse 4 volte maggiori
della scuola
Duvetica tutela il proprio marchio in
Cina
Visita al Friuli Venezia Giulia
dell’ambasciatore armeno in Italia
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i
consumi delle famiglie registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un
contributo importante all’aumento del PIL della macroarea. La spesa per consumi pubblici
sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a
partire dall’anno in corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni:
l’aumento previsto per la macroarea è dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha
risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa
sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche
differenza regionale. L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo
abbastanza omogeneo, con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e
dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente della crisi,
registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia,
mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’EmiliaRomagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di
lavoro nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva
accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della
crescita del PIL più robusta. Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno
anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015.
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innovazione
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Questi scenari di previsione si inseriscono in un quadro internazionale che presenta
tendenze non omogenee e frammentate. L’economia americana non presenta segnali
univoci sull’intensità della ripresa in atto: le previsioni del PIL degli Stati Uniti confermano
l’accelerazione (2,8%), ma con un passo più lento rispetto a quanto prefigurato tre mesi fa.
In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma il recupero rimane più debole rispetto a quello
statunitense, soprattutto per le difficoltà sul fronte del mercato del lavoro e degli
investimenti. Per quanto riguarda le aree emergenti, se per Cina ed India l’economia cresce
a ritmi sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di decelerazione (o di recessione, come nel
caso della Russia). Lo scenario internazionale, quindi, configura una crescita moderata
dell’economia mondiale, con evidenti divaricazioni tra tendenze relativamente positive per
le economie avanzate e una fase decisamente difficile per i paesi emergenti e produttori di
materie prime.
In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia su Lombardia,
Veneto ed Emilia-Romagna e, più in generale, sulla macroarea sono senz’altro positive. Le
opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro, dalla discesa delle quotazioni del
petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a favorire la
ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha determinato impongono anche una
certa cautela. La ripresa potrà realizzarsi solo dall’effetto combinato delle componenti che
determineranno la dinamica del PIL e, quindi, da un’accelerazione dell’export, da una
crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto, da un effettivo rilancio degli
investimenti.
ZZZ_WEB
23
RASSEGNA WEB
ILNORDESTQUOTIDIANO.COM
Data pubblicazione: 27/05/2015
Previsioni PIL nella macroarea Lombardia-Veneto-Emilia Romagna, Italia e in alcune regioni 20132017
HiQPdf Evaluation 05/27/2015
(var. % su valori concatenati 2010)
2013
2014
2015
2016
2017
Lombardia
-0,1
0,2
1,3
2,0
1,9
Veneto
-2,2
0,0
1,1
1,9
1,7
Emilia Romagna
-1,3
0,1
1,1
1,9
1,7
Macroarea
-0,8
0,2
1,2
2,0
1,8
Piemonte
-2,1
0,0
0,9
1,8
1,6
Liguria
1,8
-0,8
0,3
1,3
1,4
Toscana
-0,7
-0,2
0,8
1,7
1,5
Lazio
-2,3
0,0
0,8
1,7
1,5
Puglia
-4,8
-1,7
-0,5
0,6
0,6
Sicilia
Italia
-3,3
-1,7
-2,0
-0,4
-0,4
0,7
0,7
1,6
0,7
1,4
Lo scenario di previsione per il 2015 nella macroarea Lombardia-Veneto-Emilia Romagna e
Italia
(var. % su valori concatenati 2010)
Lombardia
Veneto
Emilia
Romagna
Macroarea
Italia
prodotto interno lordo
1,3
1,1
1,1
1,2
0,7
domanda interna
1,3
1,2
1,3
1,3
0,8
consumi delle famiglie
1,8
1,7
1,8
1,8
1,5
consumi amm. pubbliche e Isp
-0,6
-0,7
-0,6
-0,6
-0,8
investimenti fissi lordi
1,4
1,2
1,3
1,4
0,5
importazioni di beni dall'estero
7,9
5,4
4,1
6,7
5,2
esportazioni di beni verso l'estero
5,8
5,4
5,4
5,6
5,0
industria
1,5
1,6
1,7
1,6
1,2
costruzioni
0,4
0,0
-0,4
0,1
-0,9
servizi
1,3
1,0
1,1
1,2
0,7
unità di lavoro
0,6
0,5
0,7
0,6
0,4
tasso di disoccupazionne (rapp. %)
8,1
7,4
8,2
8,0
12,7
Valore aggiunto
Mercato del lavoro
Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, maggio 2015. Nostre elaborazioni per la
macroarea.
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ECONOMIA NEWS
Cciaa Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: previsioni di Pil e
scenari nella macroarea
Stimata una crescita dell’1,2%. Per il biennio 20162017 è previsto un rafforzamento della crescita
economica, soprattutto per il delinearsi di migliori
prospettive per investimenti, esportazioni e
consumi.
Nel 2015 per il Pil della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e
rappresenta il 40% della ricchezza complessiva
nazionale, è prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo
0,7% dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi per la
prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni
regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni utilizzando i dati regionali di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” - e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni
regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio
dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
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LEGGI TUTTO...
Rapporto “Analisi dei settori industriali” di Intesa Sanpaolo
Si rafforza la crescita dell’industria nel primo
quadrimestre 2015, specie nei settori legati
all’export
La crescita dell’industria manifatturiera italiana si
rafforza nel corso del 2015 (fatturato +1,8% in termini
reali, con un guadagno di oltre 13 miliardi di euro) e
manterrà ritmi di sviluppo attorno al 2% nel periodo
2016-’19. Più qualità e attenzione ai rischi
caratterizzeranno il futuro del manifatturiero italiano,
che conserverà la più ampia gamma di offerta nel
panorama europeo. La ripresa dell’industria italiana
prenderà slancio nei prossimi mesi, traducendo in
risultati concreti il forte recupero degli indicatori di
fiducia di consumatori e imprese emerso negli scorsi
mesi: +1.8% il fatturato a prezzi costanti nella media
del 2015.
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LEGGI TUTTO...
Il Tribunale di Milano blocca il servizio “Uber Pop” in Italia
Soddisfazione dei tassisti. Nordio, Confartigianato
Taxi: «un punto a favore della legalità». Ma una
sconfitta del mercato e della concorrenza
«Una vittoria per la categoria dei taxisti e dei noleggi
con conducente ed un punto a favore della legalità»
commenta a caldo il veneziano Alessandro Nordio,
presidente nazionale e regionale veneto dei tassisti la
notizia che i giudici del Tribunale di Milano hanno
accolto il ricorso presentato dalle associazioni di
categoria dei tassisti per concorrenza sleale.
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LEGGI TUTTO...
Urus, Sant’Agata Bolognese batte la slovacca Bratislava: il Suv
Lamborghini si produce in Italia
Ufficializzato l’accordo tra l’amministratore
delegato Winkelmann e il governo italiano
E’ ufficiale: la bolognese Sant’Agata ha battuto la
slovacca Bratislava, aggiudicandosi la produzione del
nuovo Suv sportivo Lamborghini, Urus. A Roma, nella
sede del governo, è avvenuta la firma dell’accordo tra
l’amministratore delegato e presidente di Lamborghini,
Stephan Winkelmann, e il premier Matteo Renzi,
entrambi soddisfatti per il risultato raggiunto.
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LEGGI TUTTO...
Camera di commercio di Trento, XIII “Giornata dell’Economia”
Bort: «per Agganciare la ripresa economica,
necessario lavorare su pressione fiscale,
burocrazia, innovazione e credito»
Dal 2003 Unioncamere organizza annualmente, nel
mese di maggio, la Giornata dell’Economia,
l’appuntamento istituzionale di grande impatto politico
e comunicativo durante il quale tutte le Camere di
Commercio, contestualmente, fotografano e presentano
ZZZ_WEB
24
RASSEGNA WEB
ILNORDESTQUOTIDIANO.COM
Data pubblicazione: 27/05/2015
lo stato di salute dell’economia internazionale,
nazionale e locale. A Trento, la Giornata dell’Economia è stata aperta da Mauro Leveghi,
segretario generale dell’Ente camerale – che ha sottolineato l’importante ruolo rivestito
dal sistema camerale al servizio delle imprese e dello sviluppo del tessuto economico.
HiQPdf Evaluation 05/27/2015
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LEGGI TUTTO...
L'Europa dice no al “reverse charge” nella GDO
Di Fonso (Confindustria Vicenza): «Soddisfatti,
accolte a Bruxelles le nostre richieste»
L'Europa ascolta le ragioni di Confindustria e ferma il
“reverse charge”, meccanismo diabolico introdotto in
Italia dalla “Legge di Stabilità” e che prevedeva
l'inversione contabile dell'IVA per le forniture alla
“grande distribuzione organizzata”, ovvero
supermercati, ipermercati e discount alimentari. La
Commissione Europea ha reso noto di non voler
sottoporre al Consiglio Europeo la richiesta avanzata
dall'Italia di concedere l’autorizzazione all’introduzione
del “reverse charge”.
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LEGGI TUTTO...
“Made in”: la presidenza Ue di turno (Lituania) propone di
depotenziare del tutto la norma sull’origine
Fascina (Confartigianato Veneto Moda): «l’uscita di
legno arredo e gioielli era preludio a fallimento del
progetto»
«Chi vedeva l’uscita del legno arredo e del gioiello dalla
trattativa in sede europea nella definizione del
perimetro di applicazione del “Made in” come una
mezza vittoria che avrebbe sbloccato definitivamente il
provvedimento è stato prontamente deluso.
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LEGGI TUTTO...
CrediFriuli, 6,1 milioni di utile
Impieghi pari a 608 milioni di euro (+2,6%) e soci
oltre quota 6.200
Per il 2014, l’utile di esercizio di CrediFriuli, è pari a 6,1
milioni di euro con un incremento di quasi il 50%
rispetto all’esercizio precedente. Il margine di interesse
cresce del 3,79% e le commissioni nette del 14,40%. La
raccolta globale sale del 9%, oltrepassando il traguardo
del miliardo di euro; la raccolta diretta supera i 711
milioni di euro e quella indiretta cresce del 30,9%,
attestandosi a oltre 347 milioni di euro.
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LEGGI TUTTO...
P.E.T. Engineering vince l’“Oscar dell’Imballaggio” 2015
Il riconoscimento all’azienda trevigiana per il
“Quality Design” con la bottiglia per l’acqua Devin –
Crystal Line
P.E.T. Engineering si aggiudica per la terza volta
l’“Oscar dell’Imballaggio” dopo le edizioni del 2011 e
2013, alle quali aveva partecipato con progetti ecosostenibili, ultraleggeri e in PET riciclato. I
riconoscimenti sono stati consegnati nella fiera Ipack –
Ima: sei aziende sono state premiate nella sezione “Tecnologia”, tematica principale del
concorso di quest’anno, e l’assegnazione di tre premi speciali, “Ambiente”, tematica
dell’Oscar 2013, “Quality Design”, tematica dell’edizione 2014 e il premio “Overall”.
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LEGGI TUTTO...
Friuli Venezia Giulia, l’economia riprende a marciare
Diminuito il numero delle imprese, ma cresce
l’export e l’occupazione
Quest’anno, in Friuli Venezia Giulia coincidono la
“Giornata dell’Economia” - giunta alla XIII edizione – e
la presentazione dell’indagine congiunturale
trimestrale. La prima è divenuta una tra le più
importanti iniziative del sistema camerale. Lo scorso
anno il focus venne rivolto a internet economy come
strumento di rinnovamento dell’offerta di beni e servizi delle imprese.
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LEGGI TUTTO...
Hypertec Solutions rilancia nel polo della Meccatronica a
Rovereto
L’azienda di progettazione attiva in Trentino,
Emilia Romagna e Veneto nella realizzazione di
prodotti estremi, dalla tuta spaziale di Samantha
Cristoforetti agli ammortizzatori a prova di ParigiDakar
Hanno progettato un fuoristrada Nissan per il deserto
della Parigi-Dakar, messo a punto sistemi di sicurezza
per le estrazioni oceaniche del Gruppo Eni, dal lavoro
dei loro progettisti sono usciti i macchinari che danno
forma a molti dei pacchetti TetraPak. Ed una delle loro ultime collaborazioni, un robot
telecomandato, verrà presto lanciato nello spazio e muoverà le proprie ruote su Marte.
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LEGGI TUTTO...
Stati Uniti, Regno Unito e Germania i mercati principali
dell’export enologico italiano
Wine monitor di Nomisma esamina l’andamento
delle vendite. Germania e Svizzera valgono da sole
il 20% del totale
Germania e Svizzera brillano per le importazioni di vino
italiano. E' quanto emerge dall’indagine periodica
condotta da “Wine Monitor” di Nomisma secondo cui il
20% delle vendite all'estero di vini “Made in Italy” è
indirizzato alla Germania, mentre nella Confederazione
Elvetica il prodotto italiano è preferito a quello francese
e spagnolo.
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Friuli Venezia Giulia, come creare una nuova impresa nel settore
agricolo
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conoscenze e competenze ai nuovi imprenditori.
Disponibili ancora posti
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L'agricoltura è un comparto importante per l'economia
regionale. Dai dati del Centro Studi Unioncamere Friuli
Venezia Giulia (aggiornamento al 31 dicembre 2014)
emerge che sono 15.450 le imprese attive del settore (19,07% rispetto al 2009). Udine è la provincia con più
imprese agricole attive (8.651), seguono Pordenone
(con 5.099) e Gorizia (1.241); fanalino di coda Trieste
(con 459 imprese attive).
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India, il boom di infrastrutture e macchine per costruzioni
Confindustria Modena, Veronafiere-Samoter e
Unacea si alleano per portare i macchinari “Made in
Italy” a Bangalore
Il mercato indiano delle macchine per costruzioni
crescerà di quasi il 50% entro il 2019. La previsione
elaborata da Off-Highway Research, la società di
ricerche economiche specializzata nel mercato di
settore, dà la misura del nuovo clima di crescita che si
respira nel subcontinente e spiega bene cosa ha spinto
Confindustria Modena, Veronafiere-Samoter e Unacea a
intraprendere un'azione congiunta: organizzare la partecipazione collettiva di un gruppo di
aziende italiane a Excon, la principale fiera di macchine per costruzioni dell'Asia
meridionale che si terrà a Bangalore dal 25 al 29 novembre 2015 e a cui è possibile aderire
entro il 5 giugno prossimo.
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Confindustria Trento, Giulio Bonazzi designato nuovo presidente
Sarà supportato da tre vicepresidenti: due ex
presidenti (Ilaria Vescovi ed Enrico Zobele) e l’ex
presidente dei Giovani, Rocco Cristofolini
Prosegue il cammino di rinnovo dei vertici di
Confindustria Trento: il consiglio direttivo
dell’associazione ha designato Giulio Bonazzi alla
presidenza della categoria. Il presidente e
amministratore delegato del gruppo Aquafil (tra le
realtà leader dei filati sintetici per pavimenti i
moquette) è il candidato che nelle prossime settimane
sarà sottoposto al voto finale dell’assemblea di
Confindustria per l’elezione che si svolgerà a fine
giugno.
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Previsioni del PIL e scenari economici
locali in Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna
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di redazione | 27 maggio 2015 in News ∙ 0 Commenti
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(da sinistra): Fernando Zilio, presidente Unioncamere Veneto,
Maurizio Torreggiani, presidente Unioncamere Emilia-Romagna,
Gian Domenico Auricchio, presidente Unioncamere Lombardia.
Foto Paolo Righi – Meridiana Immagini
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed
Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è prevista
una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia. È quanto emerge dall’analisi per la
prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di Commercio
delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie
locali” – e presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre
Unioni regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di
monitoraggio dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della
progettazione europea. Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla
recessione e il rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014,
in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più
ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per
la Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna. Nel quadro di un diffuso
rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il
2017. Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che
dovrebbero scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da
dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti e i consumi delle famiglie. Le
esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda
mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per
la macroarea del 5,6%, confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle
economie regionali. Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014,
nel 2015 anche i consumi delle famiglie registreranno una crescita più robusta pari
all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della macroarea. La
spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione. Si delineano
migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire
dall’anno in corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni:
l’aumento previsto per la macroarea è dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha
risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa
sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale. Il 2015 sarà un
anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza
omogeneo, con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. La
dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro
nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva
accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della
crescita del PIL più robusta. Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno
anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015.
Questi scenari di previsione sulla macroarea, che si inseriscono in un quadro
internazionale che presenta tendenze non omogenee e frammentate, sono senz’altro
positive. Le opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro, dalla discesa delle
quotazioni del petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente
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contribuiranno a favorire la ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha
determinato impongono anche una certa cautela. La ripresa potrà realizzarsi solo
dall’effetto combinato delle componenti che determineranno la dinamica del PIL e,
quindi, da un’accelerazione dell’export, da una crescita più robusta dei consumi ma,
soprattutto, da un effettivo rilancio degli investimenti.
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Siete su: » Home page » Ultim'ora » Previsioni del Pil nella macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna (LOVER)
Previsioni del Pil nella macroarea
Lombardia, Veneto ed EmiliaRomagna (LOVER)
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Venezia, Milano
PREVISIONI PIL E SCENARI ECONOMIE LOCALI
Cronaca
NELLA MACROAREA LOMBARDIA - VENETO - EMILIA-ROMAGNA
Nel 2015 per la macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si
stima una crescita del PIL dell'1,2%. Per il biennio 2016-2017 è
previsto un rafforzamento della crescita economica, soprattutto per il
delinearsi di migliori prospettive per investimenti, esportazioni e
consumi.
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni
Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della
ricchezza complessiva nazionale, è prevista una crescita dell'1,2%
rispetto allo 0,7% dell'Italia.
13° Biciclettata Ecologica del
Pensionato, Pieve Emanuele
Cronaca
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Politica
2 giugno FESTA DELLA
SCUOLA DELLA costituzione!,
Milano
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E' quanto emerge dall'analisi per la prima volta realizzata
congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di Commercio delle
tre regioni - utilizzando i dati regionali di fonte Prometeia sugli 'Scenari
delle economie locali' - e presentata in occasione della prima riunione
congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio
dell'economia, supporto all'internazionalizzazione e sviluppo della
progettazione europea.
Sulla base di quanto emerge dall'analisi, sembra quindi confermarsi
l'uscita dalla recessione ed il rafforzamento dell'economia: dopo
un'inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed
Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più ampia che colloca
le tre regioni ai primi posti: l'incremento del PIL risulta dell'1,3% per la
Lombardia e dell'1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 20162017, la macroarea manterrà la sua leadership a livello nazionale con
un incremento del 2% per il 2016 e dell'1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici
che dovrebbero scaturire dall'Expo, soprattutto nella parte centrale
dell'anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l'export, gli
investimenti ed i consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell'euro e dalla vivacità
della domanda mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015
un'accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando
la crescente importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel
2015 anche i consumi delle famiglie registreranno una crescita più
robusta pari all'1,8%, offrendo un contributo importante all'aumento del
PIL della macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l'unica
componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che
torneranno a crescere a partire dall'anno in corso, invertendo la
tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l'aumento previsto per la
macroarea è dell'1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in
modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si
basa sull'auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di
capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma
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con qualche differenza regionale. L'industria e i servizi cresceranno in
tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell'1,6% e dell'1,2%. Il comparto delle
costruzioni, che ha risentito pesantemente della crisi, registrerà per la
prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia,
mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa
per l'Emilia-Romagna.
Data pubblicazione: 26/05/2015
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La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione
delle unità di lavoro nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per
l'anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre
le regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più
robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul
tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel
2015.
Questi scenari di previsione si inseriscono in un quadro internazionale
che presenta tendenze non omogenee e frammentate. L'economia
americana non presenta segnali univoci sull'intensità della ripresa in
atto: le previsioni del PIL degli Stati Uniti confermano l'accelerazione
(2,8%), ma con un passo più lento rispetto a quanto prefigurato tre
mesi fa. In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma il recupero rimane
più debole rispetto a quello statunitense, soprattutto per le difficoltà sul
fronte del mercato del lavoro e degli investimenti. Per quanto riguarda
le aree emergenti, se per Cina ed India l'economia cresce a ritmi
sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di decelerazione (o di
recessione, come nel caso della Russia). Lo scenario internazionale,
quindi, configura una crescita moderata dell'economia mondiale, con
evidenti divaricazioni tra tendenze relativamente positive per le
economie avanzate e una fase decisamente difficile per i paesi
emergenti e produttori di materie prime.
In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia
su Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e, più in generale, sulla
macroarea sono senz'altro positive. Le opportunità che derivano dal
deprezzamento dell'euro, dalla discesa delle quotazioni del petrolio e
dall'espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a
favorire la ripresa. Tuttavia,gli effetti strutturali che la crisi ha
determinato impongono anche una certa cautela. La ripresa potrà
realizzarsi solo dall'effetto combinato delle componenti che
determineranno la dinamica del PIL e, quindi, da un'accelerazione
dell'export, da una crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto, da
un effettivo rilancio degli investimenti.
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0,2
1,3
2,0
1,9
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-2,2
0,0
1,1
1,9
1,7
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Emilia Romagna
-1,3
0,1
1,1
1,9
1,7
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Programma Trasparenza,
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premiati gli ospedali italiani.
Menzione speciale per
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-0,8
0,2
1,2
2,0
1,8
Piemonte
-2,1
0,0
0,9
1,8
1,6
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insieme la violenza, Milano
Liguria
1,8
-0,8
0,3
1,3
1,4
Non sei da sola, Milano
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Salute
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-0,7
-0,2
0,8
1,7
1,5
Salute
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-2,3
0,0
0,8
1,7
1,5
Puglia
-4,8
-1,7
-0,5
0,6
0,6
Sicilia
-3,3
-2,0
-0,4
0,7
0,7
Italia
-1,7
-0,4
0,7
1,6
1,4
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(var. % su valori
concatenati
2010)
Emilia
Lombardia Veneto Romagna Macroarea Italia
prodotto interno
lordo
1,3
1,1
1,1
1,2
0,7
domanda
interna
1,3
1,2
1,3
1,3
0,8
consumi delle
famiglie
1,8
1,7
1,8
1,8
1,5
consumi amm.
pubbliche e Isp
-0,6
-0,7
-0,6
-0,6
-0,8
investimenti fissi
lordi
1,4
1,2
1,3
1,4
0,5
importazioni di
beni dall'estero
7,9
5,4
4,1
6,7
5,2
esportazioni di
beni verso
l'estero
5,8
5,4
5,4
5,6
5,0
industria
1,5
1,6
1,7
1,6
1,2
costruzioni
0,4
0,0
-0,4
0,1
-0,9
servizi
1,3
1,0
1,1
1,2
0,7
0,6
0,5
0,7
0,6
0,4
tasso di
disoccupazionne
(rapp. %)
8,1
7,4
8,2
8,0
12,7
Valore aggiunto
Mercato del
lavoro
unità di lavoro
Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, maggio 2015.
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Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima una
crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
26 mag 2015 - 55 letture //
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di
Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” – e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento dell’economia:
dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima
una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo,
soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa
e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della
macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in
corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa
sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente
della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il
Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-Romagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea
dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1
punti percentuali già nel 2015.
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Lombardia, il Pil cresce di quasi il doppio rispetto al dato
nazionale
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– 26 MAGGIO 2015
Il Giorno
POSTATO IN: LA PROVINCIA PAVESE
Il Periodico News
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Il Punto Pavese
Il Ticino
by La Provincia Pavese
La Lomellina
L’analisi di Unioncamere per la macroarea che comprende anche Veneto ed Emilia
Romagna: qui la crescità è dell’1,2% rispetto allo 0,7% medio italiano
La Provincia Pavese
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Per la Macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima una
crescita del PIL dell’1,2%. Ricerca Unioncamere
26 mag 2015 - 70 letture //
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le
regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di
Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” – e
presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del
Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il rafforzamento dell’economia:
dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima
una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
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Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo,
soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa
e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della
macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in
corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa
sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente
della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il
Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-Romagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea
dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1
punti percentuali già nel 2015.
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HOME > GIOVANI > LAVORO & SICUREZZA > Milano. Nella macroarea Lombardia – Veneto – Emilia Romagna
prevista una crescita del Pil dell’1,2% per il 2015. Notizie positive per l’occupazione.
Milano. Nella macroarea Lombardia – Veneto
– Emilia Romagna prevista una crescita del
Pil dell’1,2% per il 2015. Notizie positive per
l’occupazione.
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La gestione Blatter è caratterizzata da scelte
discutibili e contraddittorie anche su moviola
e tecnologie. Re delle gaffe, Blatter ai
Mondiali 2006 rifiutò di premiare l'Italia di
Lippi; la Federcalcio britannica ne chiese le
dimissioni per aver detto che nel calcio non
esiste razzismo; scivolò inoltre sul mercato
giocatori; insultò perfino Cristiano Ronaldo,
facendo infuriare mezza Spagna...
MILANO. Nel 2015 per la macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si stima
una crescita del PIL dell’1,2%. Per il biennio 2016-2017 è previsto un rafforzamento
della crescita economica, soprattutto per il delinearsi di migliori prospettive per
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investimenti, esportazioni e consumi.
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni Lombardia, Veneto ed
Emilia-Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è
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prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni
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regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni – utilizzando i dati di fonte
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Fifa,ora, anche gli Usa.
Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” – e presentata in occasione della prima
riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del Protocollo di
collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Sulla base dell’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla recessione e il
rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014, in particolare
per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più ampia che
colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
La gestione Blatter è caratterizzata da scelte
discutibili e contraddittorie anche su moviola
e tecnologie. Re delle gaffe, Blatter ai
Mondiali 2006 rifiutò di premiare l'Italia di
Lippi; la Federcalcio britannica ne chiese le
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esiste razzismo; scivolò inoltre sul mercato
giocatori; insultò perfino Cristiano Ronaldo,
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Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la
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macroarea manterrà la sua leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per
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il 2016 e dell’1,8% per il 2017. Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni
incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte
centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie. Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla
vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015
un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
Data pubblicazione: 28/05/2015
Forlì. Presentazione del
volume ‘Colorare fa
bene’, un’attività che in
Europa viene
considerata e utilizzata
come terapia antistress.
In piazzale Foro Boario la presentazione del
volume di Milena Giunchi a proporre a Marco
Viroli e a Gabriele Zelli realizzato con la
partecipazione di molti artisti locali.
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali. Dopo le flessioni del biennio
2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante
all’aumento del PIL della macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica
componente in diminuzione. Si delineano migliori prospettive anche per gli
investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in corso, invertendo la
tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti
della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo
di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche
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La gestione Blatter è caratterizzata da scelte
discutibili e contraddittorie anche su moviola
e tecnologie. Re delle gaffe, Blatter ai
Mondiali 2006 rifiutò di premiare l'Italia di
Lippi; la Federcalcio britannica ne chiese le
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esiste razzismo; scivolò inoltre sul mercato
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differenza regionale. L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo
abbastanza omogeneo, con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e
dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente della crisi,
registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia,
mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’EmiliaRomagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di
lavoro nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una
progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in
corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di
disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015. Questi scenari di previsione si inseriscono in un quadro internazionale che presenta
tendenze non omogenee e frammentate. L’economia americana non presenta segnali
univoci sull’intensità della ripresa in atto: le previsioni del PIL degli Stati Uniti
confermano l’accelerazione (2,8%), ma con un passo più lento rispetto a quanto
prefigurato tre mesi fa. In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma il recupero rimane
più debole rispetto a quello statunitense, soprattutto per le difficoltà sul fronte del
mercato del lavoro e degli investimenti. Per quanto riguarda le aree emergenti, se per
Cina ed India l’economia cresce a ritmi sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di
decelerazione (o di recessione, come nel caso della Russia). Lo scenario internazionale,
quindi, configura una crescita moderata dell’economia mondiale, con evidenti
divaricazioni tra tendenze relativamente positive per le economie avanzate e una fase
decisamente difficile per i paesi emergenti e produttori di materie prime.
In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia su Lombardia,
Veneto ed Emilia-Romagna e, più in generale, sulla macroarea sono senz’altro positive.
Le opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro, dalla discesa delle quotazioni
del petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a
favorire la ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha determinato
impongono anche una certa cautela. La ripresa potrà realizzarsi solo dall’effetto
combinato delle componenti che determineranno la dinamica del PIL e, quindi, da
un’accelerazione dell’export, da una crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto,
da un effettivo rilancio degli investimenti.
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Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le
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prevista una crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia.
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una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
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dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
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una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà la sua
leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per il 2017.
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero scaturire dall’Expo,
soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i
consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda mondiale, trainano la ripresa
e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la macroarea del 5,6%, confermando la crescente
importanza dei mercati esteri sulle economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i consumi delle famiglie
registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della
macroarea. La spesa per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a partire dall’anno in
corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni: l’aumento previsto per la macroarea è
dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa
sulla ripresa si basa sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale.
L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un aumento
complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente
della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il
Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-Romagna.
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di lavoro nella macroarea
dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le
regioni nel 2016 e 2017, in corrispondenza della crescita del PIL più robusta.
Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di disoccupazione che diminuirà di 0,1
punti percentuali già nel 2015.
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Previsioni Pil e scenari economie locali nella macroarea
Lombardia – Veneto – Emilia-Romagna. Agenda online
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26/05/2015 | ECONOMIA | Nel 2015 per la macroarea Lombardia, Veneto ed Emilia-
Romagna si stima una crescita del PIL dell’1,2%. Per il biennio 2016-2017 è previsto un
rafforzamento della crescita economica, soprattutto per il delinearsi di migliori
prospettive per investimenti, esportazioni e consumi.
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Fonte: Ufficio stampa Unioncamere Lombardia - Unioncamere
Veneto Eurosportello -Unioncamere Emilia-Romagna
Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende le regioni
Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e rappresenta il 40%
della ricchezza complessiva nazionale, è prevista una crescita
dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia. Immagini
E’ quanto emerge dall’analisi per la prima volta realizzata congiuntamente dalle Unioni
regionali delle Camere di Commercio delle tre regioni - utilizzando i dati regionali di fonte
Prometeia sugli “Scenari delle economie locali” - e presentata in occasione della prima
riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni regionali a suggello del Protocollo di
collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio dell’economia, supporto
all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
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Infrastrutture e turismo
Sulla base di quanto emerge dall’analisi, sembra quindi confermarsi l’uscita dalla
recessione ed il rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione di segno già dal 2014,
in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si stima una crescita più
ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL risulta dell’1,3% per la
Si è
verificato un
errore.
Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia-Romagna.
Nel quadro di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea
manterrà la sua leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e
dell’1,8% per il 2017.
Impossibile
eseguire
Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che dovrebbero
scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da dinamiche più
Strade, aeroporti, porti
NEWS vivaci per l’export, gli investimenti ed i consumi delle famiglie.
Le esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda
mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la
macroarea del 5,6%, confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle
economie regionali.
Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014, nel 2015 anche i
consumi delle famiglie registreranno una crescita più robusta pari all’1,8%, offrendo un
contributo importante all’aumento del PIL della macroarea. La spesa per consumi pubblici
sarà l’unica componente in diminuzione.
Si delineano migliori prospettive anche per gli investimenti che torneranno a crescere a
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partire dall’anno in corso, invertendo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni:
l’aumento previsto per la macroarea è dell’1,4%. La dinamica degli investimenti ha
risentito in modo particolare degli effetti della crisi e la scommessa sulla ripresa si basa
sull’auspicio che si inneschi un processo di accumulazione di capitale.
Giovani protagonisti
Il 2015 sarà un anno di crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche
differenza regionale. L’industria e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo
abbastanza omogeneo, con un aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e
dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni, che ha risentito pesantemente della crisi,
registrerà per la prima volta un lieve incremento del valore aggiunto per la Lombardia,
mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora lievemente negativa per l’Emilia-
Università e formazione
Lavoro e occupazione
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Romagna.
I link utili nel web
La dinamica occupazionale accelererà nel 2015, portando la variazione delle unità di
lavoro nella macroarea dallo 0,3% del 2014 allo 0,6% per l’anno in corso. Una
progressiva accelerazione è prevista in tutte e tre le regioni nel 2016 e 2017, in
corrispondenza della crescita del PIL più robusta. Gli effetti positivi della crescita occupazionale incideranno anche sul tasso di
disoccupazione che diminuirà di 0,1 punti percentuali già nel 2015.
Questi scenari di previsione si inseriscono in un quadro internazionale che presenta
tendenze non omogenee e frammentate. L’economia americana non presenta segnali
univoci sull’intensità della ripresa in atto: le previsioni del PIL degli Stati Uniti confermano
l’accelerazione (2,8%), ma con un passo più lento rispetto a quanto prefigurato tre mesi
fa. In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma il recupero rimane più debole rispetto a
quello statunitense, soprattutto per le difficoltà sul fronte del mercato del lavoro e degli
investimenti. Per quanto riguarda le aree emergenti, se per Cina ed India l’economia
cresce a ritmi sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di decelerazione (o di
recessione, come nel caso della Russia). Lo scenario internazionale, quindi, configura
una crescita moderata dell’economia mondiale, con evidenti divaricazioni tra tendenze
relativamente positive per le economie avanzate e una fase decisamente difficile per i
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In questo quadro, le previsioni che emergono dagli scenari Prometeia su Lombardia,
Veneto ed Emilia-Romagna e, più in generale, sulla macroarea sono senz’altro positive.
Le opportunità che derivano dal deprezzamento dell’euro, dalla discesa delle quotazioni
del petrolio e dall’espansione quantitativa della Bce certamente contribuiranno a favorire
la ripresa. Tuttavia, gli effetti strutturali che la crisi ha determinato impongono anche una
certa cautela. La ripresa potrà realizzarsi solo dall’effetto combinato delle componenti
che determineranno la dinamica del PIL e, quindi, da un’accelerazione dell’export, da una
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crescita più robusta dei consumi ma, soprattutto, da un effettivo rilancio degli
investimenti.
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Nel 2015 per il PIL della macroarea, che comprende Lombardia, Veneto ed Emilia
Romagna, e rappresenta il 40% della ricchezza complessiva nazionale, è prevista una
crescita dell’1,2% rispetto allo 0,7% dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi per la prima
volta realizzata congiuntamente dalle Unioni regionali delle Camere di Commercio delle tre
regioni – utilizzando i dati regionali di fonte Prometeia sugli “Scenari delle economie locali”
– e presentata in occasione della prima riunione congiunta delle Giunte delle tre Unioni
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regionali a suggello del Protocollo di collaborazione sottoscritto in tema di monitoraggio
dell’economia, supporto all’internazionalizzazione e sviluppo della progettazione europea.
Nella foto i tre presidenti. «I dati di fonte Prometeia se da un lato ribadiscono l’importanza
della macroarea rappresentata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dall’altro
confermano che il passo più spedito di queste regioni rispetto al resto del Paese rimane
zavorrato da fattori interni che ne limitano la crescita – ha sottolineato Fernando Zilio,
presidente Unioncamere del Veneto -. Pensare di poter migliorare il nostro Pil in assenza
di maggiori consumi è quanto meno utopico, ma è altrettanto chiaro che, se si continua a
parlare di aumento delle accise e dell’Iva per recuperare buchi non previsti, i consumi non
solo non aumenteranno ma sono destinati a contrarsi. Per consolidare la ripresa non
resta dunque che un atto di coraggio da parte del Governo: mettere mano alla spesa
pubblica improduttiva». Sulla base di quanto emerge dall’analisi, sembra quindi
confermarsi l’uscita dalla recessione ed il rafforzamento dell’economia: dopo un’inversione
di segno già dal 2014, in particolare per Lombardia ed Emilia-Romagna, per il 2015 si
stima una crescita più ampia che colloca le tre regioni ai primi posti: l’incremento del PIL
risulta dell’1,3% per la Lombardia e dell’1,1% per Veneto ed Emilia Romagna. Nel quadro
di un diffuso rafforzamento della crescita nel biennio 2016-2017, la macroarea manterrà
la sua leadership a livello nazionale con un incremento del 2% per il 2016 e dell’1,8% per
il 2017. Le positive previsioni per il 2015 nelle tre regioni incorporano i benefici che
dovrebbero scaturire dall’Expo, soprattutto nella parte centrale dell’anno, ma anche da
dinamiche più vivaci per l’export, gli investimenti ed i consumi delle famiglie. Le
esportazioni, supportate dalla debolezza dell’euro e dalla vivacità della domanda
mondiale, trainano la ripresa e segneranno nel 2015 un’accelerazione complessiva per la
macroarea del 5,6%, confermando la crescente importanza dei mercati esteri sulle
economie regionali. Dopo le flessioni del biennio 2012-2013 e il lieve aumento nel 2014,
nel 2015 anche i consumi delle famiglie registreranno una crescita più robusta pari
all’1,8%, offrendo un contributo importante all’aumento del PIL della macroarea. La spesa
per consumi pubblici sarà l’unica componente in diminuzione. Il 2015 sarà un anno di
crescita per tutti i settori della macroarea, ma con qualche differenza regionale. L’industria
e i servizi cresceranno in tutte e tre le regioni in modo abbastanza omogeneo, con un
aumento complessivo, rispettivamente, dell’1,6% e dell’1,2%. Il comparto delle costruzioni,
che ha risentito pesantemente della crisi, registrerà per la prima volta un lieve incremento
del valore aggiunto per la Lombardia, mentre per il Veneto la variazione è nulla e ancora
lievemente negativa per l’Emilia Romagna. Questi scenari di previsione si inseriscono in
un quadro internazionale che presenta tendenze non omogenee e frammentate.
L’economia americana non presenta segnali univoci sull’intensità della ripresa in atto: le
previsioni del PIL degli Stati Uniti confermano l’accelerazione (2,8%), ma con un passo più
lento rispetto a quanto prefigurato tre mesi fa. In Europa si conferma la ripresa (1,4%) ma
il recupero rimane più debole rispetto a quello statunitense, soprattutto per le difficoltà sul
fronte del mercato del lavoro e degli investimenti. Per quanto riguarda le aree emergenti,
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se per Cina ed India l’economia cresce a ritmi sostenuti, Brasile e Russia sono in fase di
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decelerazione (o di recessione, come nel caso della Russia).
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