Comunità Cristiana
Santi FELICE e FORTUNATO
Limena
SETTIMANA
DELLA COMUNITA’
1° - 7 marzo 2017
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Che cos’è
La “Settimana della Comunità” è stata proposta dal Consiglio Pastorale
Diocesano ed è stata accolta favorevolmente e dal Coordinamento
Pastorale Vicariale e dal Consiglio Pastorale Parrocchiale. È una settimana
posta all’inizio della Quaresima: inizia con il Mercoledì delle Ceneri, il 1° di
marzo, e termina martedì 7 marzo.
Scopo della settimana
Dare un inizio “deciso” al tempo della Quaresima per poterlo vivere come
tempo di “Grazia”, come “dono di Dio”.
Mettere al “centro” la Parola di Dio per imparare sempre più a leggerla,
meditarla, pregarla e così, gradualmente, trasformare la nostra vita e
diventare cristiani, cioè, tentare di vivere le proposte di Gesù.
Sostare accanto a Gesù per un po’ di tempo, per intessere con lui una
relazione sempre più personale e vera.
Vivere la settimana ricordandoci che non siamo soli a camminare dietro a
Gesù, ma siamo una Comunità: tutti che camminano nella stessa direzione,
tutti che servono Gesù servendo gli altri, tutti che vogliono costruire una
società migliore, il Regno di Dio.
Programma della settimana
Mercoledì 1° marzo: parteciperemo all’Eucaristia con il Rito delle Ceneri,
(alle ore 8,30 – 16,00 – 19,00 – 21,00) un rito austero che ci invita a
conversione, a cambiare qualcosa della nostra vita. Metteremo in mezzo
alla nostra assemblea la Parola di Dio, la Bibbia, per affermare che la nostra
conversione è frutto dell’accoglienza, nella vita di tutti i giorni, dello stile di
vita che Gesù ci propone.
Giovedì 2 e Venerdì 3 marzo: dal tardo pomeriggio un prete sarà presente
in chiesa, che resterà aperta fino alle ore 22,00. Chi lo desidera, potrà
venire a sostare accanto a Gesù presente nel Pane Eucaristico e troverà a
disposizione dei Vangeli per la lettura e la preghiera personale. Don Mattia
sarà presente giovedì dalle ore 18,00 alle 20,00 e venerdì dalle ore 20,00
alle 22,00. Don Paolo invece giovedì dalle ore 20,00 alle 22,00 e venerdì
dalle ore 18,00 alle 20,00.
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Sabato 4 marzo: dopo l’Eucaristia delle ore 18,30, in Centro Parrocchiale,
tutti gli Operatori Pastorali sono invitati ad una “cena povera”, per poter
stare insieme, conoscersi meglio e rinnovare il senso del servizio alla
Comunità.
Domenica 5 marzo: sarà vissuta dalla Comunità con la partecipazione alle
Celebrazioni dell’Eucaristia.
Martedì 7 marzo: la settimana si concluderà con una celebrazione
vicariale, per sottolineare il fatto che nessuna Comunità è autosufficiente,
ma che insieme alle altre Comunità del territorio può arricchirsi e
arricchire. La celebrazione avrà come tema la Trasfigurazione di Gesù e la
nostra “trasfigurazione”, infatti se noi vivremo la Quaresima ispirandoci
alla Parola di Dio, la Pasqua ci troverà “trasfigurati”, più vicini a Gesù.
IL VANGELO DEL GIORNO
MERCOLEDI’ 1° Marzo
Vangelo
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo Matteo (6, 1-6.16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la
vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti
non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre
tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché
la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando
tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è
nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
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E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che
assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io
vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni,
profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni,
ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
ti ricompenserà».
Riflessione
All’inizio di questa Quaresima il Signore rinnova a ciascuno di noi l’invito
di ricordarci di chi ha bisogno, sia in senso spirituale che in quello
materiale, di pregare, di intessere un dialogo con Lui, di digiunare, di
rinunciare a qualcosa di cui posso fare a meno, per entrare in una mentalità
di essenzialità. Perché il cammino di conversione sia vero, i nostri non
possono essere gesti compiuti per essere “bravi”, ma gesti compiuti per
amore di Gesù e per plasmare la nostra vita quotidiana sul suo esempio.
Preghiera
Fa’ tacere in noi ogni altra voce
Signore, noi ti ringraziamo,
perché ci hai riuniti alla tua presenza
per farci ascoltare la tua Parola:
in essa tu ci riveli il tuo amore
e ci fai conoscere la tua volontà.
Fa' tacere in noi ogni altra voce che non sia la tua
e perché non troviamo condanna nella tua Parola
letta ma non accolta,
meditata ma non amata,
pregata ma non custodita,
contemplata ma non realizzata,
manda il tuo Spirito Santo
ad aprire le nostre menti e a guarire i nostri cuori.
Solo così il nostro incontro con la tua Parola
sarà rinnovamento dell'alleanza
e comunione con te e il Figlio e lo Spirito Santo,
Dio benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
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(Comunità di Bose)
GIOVEDI’ 2 marzo
Vangelo
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Dal Vangelo secondo Luca (9, 22-25)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve
soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli
scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se
stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la
propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la
salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero,
ma perde o rovina se stesso?».
Riflessione
È iniziato il cammino quaresimale, il cammino di conversione e Gesù ci
aiuta subito a capire lo scopo della sua venuta accanto ad ogni uomo: vuole
attirarci a sé, vuole elevarci a una nuova dignità, vuole che tutti siano con
lui per sempre. La strada è quella della croce, prima la percorre lui e poi
ci invita a seguirlo. La sua croce accolta come atto d’amore per tutti gli
uomini, la nostra croce per spogliarci di tutto quello che non ci serve ad
andare con Lui e per donare, anche noi, la nostra sofferenza e la nostra vita
quotidiana con tutte le sue pene e con tutte le sue gioie.
Preghiera
Spirito e riposo
Dove andrò, o mio Dio, se mi allontano dal tuo Spirito?
Non è forse il tuo Spirito, o Signore,
riposo nelle fatiche, sollievo nel pianto
e ottimo consolatore in ogni angustia?
Tu, o Santo Spirito, hai detto che a quanti amano Dio
tutte le cose ritornano in bene.
Ravviva la mia fede e fammi credere
a questa consolante promessa
dalla quale sorge la speranza.
Non ti chiedo di liberarmi dalla tribolazione,
ma di cambiarla in esercizio di vera virtù
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e in crescita di santo amore.
Fammi sentire, o dolce ospite dell'anima,
la tua benefica presenza, perché promettesti
di essere con il tuo servo fedele quando egli soffre.
Ti chiedo tranquilla pazienza e fortezza
per soffrire senza colpa, senza lamenti,
senza abbattimento di spirito,
anzi con serena pace e con merito.
Aspettando con ferma fiducia
i consolanti effetti della tua bontà,
mi riposo in pace sotto le tue ali
e nelle tue mani rimetto il mio spirito,
il mio corpo e tutte le mie cose,
perché si compia sempre in me il tuo volere.
(beata Elena Guerra)
VENERDI’ 3 marzo
Vangelo
Quando lo sposo sarà loro tolto allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero:
«Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non
digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché
lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e
allora digiuneranno».
Riflessione
Anche il Vangelo di oggi ritorna sui nostri atteggiamenti e sulle motivazioni
per cui camminiamo con Gesù. Il digiuno, la rinuncia, fatti come atti
doverosi non servono, non aiutano, anzi possono appesantire.
L’atteggiamento che Gesù ci invita a vivere è quello della gioia: Lui è
accanto a noi, Lui ci ama così come siamo, Lui dà senso al nostro cammino.
Si il digiuno, la rinuncia sono necessari, ma come momenti di purificazione,
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per saper riconoscere sempre più e sempre meglio il nostro cammino dietro
a Lui.
Preghiera
Spirito e abbondanza
Spirito Santo, amore eterno del Padre e del Figlio,
degnati di concedermi:
il frutto della carità,
che mi unisca perfettamente a Te;
il frutto della gioia,
così da sentirmi pieno di felicità
anche nel mezzo di afflizioni;
il frutto della pace,
per essere sempre tranquillo
e sereno nell'intimità della mia coscienza;
il frutto della pazienza,
per cui io ami la croce e la sopporti con amore;
il frutto della benignità,
che mi disponga
a soccorrere il prossimo nelle sue necessità;
il frutto della longanimità,
con cui io tolleri pazientemente
tutte le opposizioni e le contraddizioni;
il frutto della mitezza,
per cui sopporti tutto ciò che nel prossimo
mi è causa di ripugnanza o di noia;
il frutto della fede,
che mi disponga a udire
con rispetto e amore la parola di Dio;
il frutto della modestia,
che regoli ogni mia azione esteriore;
il frutto della continenza,
che preservi il mio corpo nella santità;
il frutto della castità,
che mantenga puro il mio cuore
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e lontano dai piaceri del mondo.
Cosicché io possa un giorno venirti a contemplare
nella dimora eterna. Amen.
(Maurizio Lusenti)
SABATO 4 marzo
Vangelo
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.
Dal Vangelo secondo Luca (5, 27-32)
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle
imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla
numerosa di pubblicani e d'altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei
e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai
mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro:
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono
venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Riflessione
Gesù chiama Levi e Levi subito segue Gesù: ha intuito che Gesù lo chiama
ad essere di più e migliore. La chiamata di Gesù è una chiamata per tutti,
anche per ciascuno di noi. Forse a volte ci riteniamo “giusti” e forse poco
bisognosi di quello che Gesù può donarci. Gesù vuole semplicemente
indicarci come vivere al meglio la nostra vita seguendo il suo esempio. Non
è un ordine, ma un invito.
Preghiera
Dacci un cuore nuovo
Vieni, o Spirito Santo,
da’ a noi un cuore nuovo
che ravvivi in noi tutti i doni da te ricevuti
con la gioia di essere cristiani,
un cuore nuovo, sempre giovane e lieto.
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Vieni, o Spirito Santo,
e da' a noi un cuore puro
allenato ad amare Dio,
un cuore puro che non conosca il male
se non per definirlo,
per combatterlo e per fuggirlo,
un cuore puro, come quello di un fanciullo,
capace di entusiasmarsi e di trepidare.
Vieni, o Spirito Santo,
e da' a noi un cuore grande,
aperto alla tua silenziosa e potente parola ispiratrice
e chiuso a ogni meschina ambizione,
un cuore grande e forte ad amare tutti,
a tutti servire, con tutti soffrire;
un cuore grande, forte,
solo beato di palpitare col cuore di Dio. Amen.
(Paolo VI)
DOMENICA 5 marzo
Vangelo
Gesù nel deserto è tentato da Satana. Gesù risponde con la Parola di Dio e
si mantiene fedele alla volontà del Padre.
Dal Vangelo secondo Matteo (4,1-11)
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato
dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine
ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di'
che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo
pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del
tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai
suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta
scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
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Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i
regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se,
gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene,
satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai
culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono
e lo servivano.
Riflessione
Gesù è stato tentato come ciascuno di noi. Ciascuno di noi è chiamato a
vigilare riferendosi non solo a regole morali, ma soprattutto a rapporti
chiari con noi stessi, con Dio e con gli altri. Le tentazioni di Gesù sono
anche le nostre: il desiderio, a volte, smodato di possedere pur sapendo che
le cose non ci riempiono; il desiderio di esigere da Dio quello che crediamo
sia il nostro bene, con il rischio di svuotare la fede; il bisogno di avere tutto
sotto controllo, senza accorgerci che perdiamo tante occasioni migliori di
quelle che abbiamo in mente. Gesù supera le sue tentazioni e ci indica la
strada per fare altrettanto: cercare nella Parola di Dio la via giusta per
superare i nostri limiti che possono diventare risorse nuove e preziose.
Preghiera
La gloria di Dio è l’uomo vivente
Spirito Santo, Spirito di sapienza,
di scienza, di intelletto, di consiglio,
riempici, ti preghiamo,
della conoscenza della volontà del Padre.
Riempici di ogni sapienza
e intelligenza spirituale.
Apri il nostro cuore
alla consolazione del tuo dono,
perché possiamo conoscere il mistero
che nel tempo si va rivelando.
Il mistero preparato da secoli eterni:
la gloria di Cristo nell'uomo vivente.
E tu, Maria, frutto privilegiato e primo
di questa gloria di Cristo,
rendi il nostro cuore sensibile alle vie di Dio,
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ai suoi modi di manifestarsi nella nostra storia.
Aiutaci a camminare nella sua verità
per poter incontrare il suo mistero.
(Card. Martini)
LUNEDI’ 6 marzo
Vangelo
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo Matteo (25, 31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo
verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua
gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni
dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla
sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del
Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete
e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto
affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da
bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e
ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo
venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello
che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a
me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli,
perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non
mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi
avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato
o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo
servito?" Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che
non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
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E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Riflessione
Apparentemente nel Vangelo di oggi Gesù sembra un giudice rigoroso e
inflessibile. In realtà Gesù ci dice che alla fine Lui non farà altro che
separare quello che già è avvenuto. Sarà un separare il bene dal male, le
scelte positive da quelle negative. La preziosità del Vangelo di oggi sta
proprio nell’avvertimento di Gesù e così io ho la possibilità e l’opportunità,
se sono capra, di diventare pecora, ho il tempo per la conversione. Il
Vangelo mi avvisa e rassicura e mi dona speranza: sono in tempo per
scegliere da quale parte stare.
Preghiera
Ispira la nostra tenerezza
Ispira al nostro cuore, Spirito Santo,
la tenerezza che conviene all'amore;
fa' che nella nostra condotta appaia
in riflesso la tenerezza di Dio.
Ispiraci la vera, sincera bontà
che si apre largamente
alle gioie e ai dolori di ogni fratello e sorella,
per prendervi parte.
Ispiraci le parole di calda simpatia,
di delicata attenzione
che possano recare sostegno, conforto,
a tutti gli afflitti.
Ispiraci l'azione più appropriata,
il gesto affettuoso
che sappia soccorrere, calmare, rallegrare,
far dimenticare la pena.
Ispiraci sempre una mitezza più forte
degli istinti di lotta
per procurare in mezzo ai conflitti,
unione e riconciliazione.
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MARTEDI’ 7 marzo
Vangelo
Voi dunque pregate così.
Dal Vangelo secondo Matteo (6, 7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole
come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate
dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno
prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come
anche noi ti rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei
cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il
Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Riflessione
Ancora un Vangelo che mi aiuta a mettere in pratica gli inviti che Gesù ci
ha fatto all’inizio della Quaresima: l’invito alla preghiera. È bello e
consolante l’insegnamento di Gesù: il Padre nostro sa di quali cose
abbiamo bisogno ancora prima che gliele chiediamo. Non è necessario
allora, nella preghiera, usare “tante parole come fanno i pagani”, ma
affidarci al Padre e fidarci di Lui e del suo amore infinito. Ed ecco allora
la preghiera che Gesù ci insegna per rispondere a questa esigenza di fiducia
e di abbandono. Il “Padre nostro” è la preghiera che ci insegna gli
atteggiamenti giusti nel rivolgerci a Dio. Prima di tutto la sua lode, la
conoscenza del suo amore nel mondo, la sua volontà che è volontà d’amore.
Poi le nostre necessità materiali, e poi sentirci da Lui perdonati e di
conseguenza anche noi perdonare e affidarci alla sua protezione per poter
superare le tentazioni e vincere il male.
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Preghiera
Per far conoscere il mistero della volontà di Dio nella storia
Spirito Santo,
che procedi dal Padre e dal Figlio,
tu sei in noi, parli in noi, preghi in noi, operi in noi.
Ti preghiamo di fare spazio alle tue parole,
alla tua preghiera, alla tua intelligenza in noi,
perché possiamo conoscere
il mistero della volontà di Dio nella storia.
Non ti chiediamo di avere accesso a questo mistero
quasi per poterci vantare di una nostra scienza
e intelligenza dei tempi,
ma unicamente per operare
in maniera degna del Signore,
per poterci dedicare più totalmente
al servizio del nome e della gloria
del nostro Signore Gesù Cristo.
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(Card. Martini)
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