Documentazione dell’apprendimento Secondo l’ordinanza sulla formazione professionale di base del 2006 Elettricista di montaggio AFC 1° anno di formazione Esemplare: Ditta Persona in formazione Formatore aziendale Anno scolastico EM-1 Documento dell’apprendimento IE-1 Edizione 1.0 Indice 1.Introduzione 1.1 Spiegazioni della documentazione dell’apprendimento 4 1.2 Visione generale della formazione 6 2. Formazione di base 2.1 Ordinanza sulla formazione professionale di base 7 2.2 Struttura delle competenze professionali 11 2.3 Spiegazione del bilancio della situazione 12 2.4 Formulario per la determinazione del bilancio della situazione 15 2.5 Procedura di qualificazione 17 3. Conoscenze di base per la sicurezza 3.1 Dispositivi di protezione individuale DPI 18 3.2 Emergenza, cosa fare? 21 3.3 Primi soccorsi 23 3.4 Basi per la sicurezza sul lavoro 25 4. Valutazione dell’apprendimento 4.1 Controllo degli obiettivi dell’apprendimento della formazione pratica 26 4.2 Attività giornaliere 32 4.3 Comunicazione del datore di lavoro 84 5. Sigle e abbreviazioni 5.1 Abbreviazioni tubi, scatole accessori di fissaggio, canali d’installazione 86 5.2 Abbreviazioni messa a terra, dispersore, equipotenziale 88 5.3 Abbreviazioni cavi, conduttori 89 5.4 Abbreviazioni apparecchi finiture 90 5.5 Generi di protezioni 92 6. Terminologia93 7. Documenti di riferimento 113 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 1.Introduzione 1.1 Spiegazione della documentazione dell’apprendimento (libro di lavoro) A che scopo una documentazione dell’apprendimento? Innanzitutto il «libro di lavoro» è uno specchio di quanto realizzato e imparato in tre anni di ­formazione aziendale. La persona in formazione ha la responsabilità principale di questo compito che, se condotto bene, può contribuire a una bella nota da aggiungere all’attestato finale. I formatori hanno invece il ruolo di accompagnare i ragazzi a sviluppare con successo la documentazione. Discutendo le nostre esperienze professionali con loro, contribuiamo a chiarire i temi e a infondere più sicurezza nell’esecuzione dei lavori pratici. Attraverso il dialogo, possiamo inoltre capire il loro punto di vista e l’importanza che danno ai singoli elementi dell’istruzione. L’interazione che s’instaura tra noi e loro evidenzia il nostro ruolo di «coach». Formulare obiettivi Per ogni tema scelto è necessario fissare obbiettivi chiari (specifici)e precisi (misurabili). È importante ricordarsi che a dipendenza del livello d’istruzione, cambiano anche le esigenze per ogni anno di formazione, bisogna scegliere obiettivi che corrispondono realmente alle capacità della persona in formazione. Spesso non sono mantenuti i termini di consegna. È perciò molto importante fare in modo che la persona in formazione pianifichi sin dall’inizio le fasi del suo lavoro e conosca le conseguenze nel caso non rispetti il termine; avrà così la possibilità d’influenzare l’esito del suo lavoro e di diminuire notevolmente lo stress. Una valutazione che si possa ricostruire e comprendere L’associazione ha elaborato un «Modulo delle note relative al rapporto di formazione» che aiuta nella costruzione della valutazione. L’utilizzo del modulo è semplificato da una struttura logica simile a un ricettario. Il formatore deve naturalmente sforzarsi ad assegnare i punteggi nel modo più oggettivo possibile, adottando criteri logici e ricostruibili. È infatti importante poter spiegare all’apprendista o a terzi come si sia arrivati alla nota finale. Conclusione La valutazione e discussione della documentazione dell’apprendimento non è certamente compito facile. Si tratta tuttavia di un elemento indispensabile e importante della formazione a cui bisogna dedicare tempo e concentrazione. Il tempo e l’onestà nella discussione, sono elementi fondamentali per una comunicazione costruttiva. Esigenze minime La guida metodica è un documento da completare regolarmente. Ha come scopo di aiutare a visualizzare e a collegare con la pratica, le nozioni che si ricevono a scuola, al fine di apprendere più rapidamente le conoscenze necessarie all’autonomia sul posto di lavoro. 4 Introduzione Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Durante i corsi interaziendali verrà controllata da parte dei formatori e in seguito verrà attribuita una nota. Consigli: –La pianificazione del lavoro dovrà essere fatta dalla persona in formazione –Fissare per tempo le date in cui discutere i lavori (ev. da far coincidere con la discussione del libretto scolastico) –Precisare dall’inizio quale conseguenze deve attendersi la persona in formazione se non osserva i termini (la sanzione dovrà essere convincente) –Richiedere alla persona in formazione un’autovalutazione del lavoro –Spiegare e discutere ogni nota assegnata Esigenze minime per completare la documentazione: –Dati personali compilati correttamente –Attività giornaliere debitamente completate –Firme del formatore in fondo ad ogni pagine dove richiesto –Firma del rappresentante legale dove richiesto –Esecuzione minime di un schema o schizzo del lavoro effettuato ogni 2 settimane (attenzione a non ripetere lo schema o altro schizzo già eseguito) –Correzioni tecniche e rilievi devono essere eseguiti dal formatore 5 Introduzione 1.2 6 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Visione generale Scuola Professionale Industriale e Artigianale (SPAI) Si svolge la parte teorica, frequentando la scuola regolarmente da settembre a giugno. La sede è Mendrisio e la frequenza è di 1 giorno per ogni settimana. Ci sarà un docente di classe che farà da mediatore con i vari docenti di ogni materia e con il direttore della scuola. Datore di lavoro Luogo dove si svolge il lavoro pratico sotto la sorveglianza del formatore aziendale. La maggior parte del tirocinio, si svolgerà nell’azienda dove si mettono in pratica le proprie capacità. È in questo luogo che si utilizzerà la documentazione dell’ apprendimento. Ispettore di tirocinio Una volta all’anno, sul posto di lavoro, farà visita l’ispettore di tirocinio, dove verificherà i risultati d’apprendimento nonché la mediazione tra apprendista e datore di lavoro. Corsi interaziendali Corso di Gordola, dove la teoria viene messa in pratica. Questi corsi vengono effettuati per un periodo di 2-3 settimane all’anno sotto la sorveglianza di formatori qualificati. Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 2. Formazione di base 2.1 Ordinanza sulla formazione professionale di base Elettricista di montaggio con attestato federale di capacità (AFC) del 20 dicembre 2006 47414 Elettricista di montaggio AFC Montage Elektrikerin EFZ/Montage-Elektriker EFZ Electricienne de montage CFC/Electricien de montage CFC L’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT), di concerto con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), visto l’articolo 19 della legge federale del 13 dicembre 20021 sulla formazione professionale (LFPr); visto l’articolo 12 dell’ordinanza del 19 novembre 20032 sulla formazione professionale (OFPr); visto l’articolo 50 dell’ordinanza 1 del 10 maggio 20003 concernente la legge sul lavoro (OLL 1), ordina: Sezione 1: Oggetto e durata Art. 1 Denominazione e profilo professionale 1 La denominazione professionale è elettricista di montaggio AFC. 2 Il profilo professionale dell’elettricista di montaggio AFC implica in particolare i seguenti comportamenti, capacità e conoscenze: a. esecuzione principalmente di lavori di installazione e montaggio di impianti elettrici; b. posa di tubi per cavi elettrici nella costruzione grezza, sistemazione di cassette incassate per il montaggio di apparecchi e montaggio di tracciati per cavi; c. tiro di cavi e conduttori elettrici nei tubi e allacciamento di apparecchi e strumenti; RS 412.101.220.47 d. elevata mobilità quanto al luogo di lavoro e buona adattabilità anche in un ambito lavorativo piuttosto disagevole dove sono richieste forza e abilità manuale; e.organizzazione del lavoro efficiente e orientata agli obiettivi; flessibilità e indipendenza adeguate. Art. 2 Durata e inizio 1 La formazione professionale di base dura tre anni. 2 L’inizio della formazione professionale di base segue il calendario scolastico della relativa scuola professionale. Sezione 2: Obiettivi ed esigenze Art. 3 Competenze 1 Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono espressi sotto forma di competenze secondo gli articoli da 4 a 6. 2 Essi valgono per tutti i luoghi di formazione. Art. 4 Competenza professionale La competenza professionale comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti: a. compiti e funzioni aziendali; b. tecnica di lavorazione; c. conoscenze di base in ambito tecnologico; d. documentazione tecnica; e. tecnica dei sistemi elettrici; f. temi formativi interdisciplinari. Art. 5 Competenza metodologica La competenza metodologica comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti: a. tecniche di lavoro; b. modo di operare orientato ai processi; c. tecniche d’informazione e di comunicazione; d. strategie d’apprendimento; e. tecniche creative; f. comportamento ecologico. Art. 6 Competenza sociale e personale La competenza sociale e personale comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti: a. responsabilità personale; b. apprendimento continuo; c. capacità di comunicazione; d. capacità di gestire i conflitti; e. capacità di lavorare in gruppo; f. forme comportamentali; g. capacità di lavorare sotto pressione. Sezione 3: Sicurezza sul lavoro, protezione della salute e dell’ambiente Art. 7 1 All’inizio della formazione, gli operatori forniscono e spiegano alle persone in formazione le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente. 2 Dette prescrizioni e raccomandazioni vengono fornite in tutti i luoghi di formazione e considerate ai fini delle procedure di qualificazione. 3 In deroga all’articolo 47 lettera a e b OLL 1, le persone in formazione possono essere coinvolte, a dipendenza del loro stato di formazione, per: –il servizio e la manutenzione di impianti, come macchine, motori d’avviamento e impianti di trasporto, e la manipolazione di utensili che comportano un notevole pericolo d’infortunio; –per lavori comportanti un notevole pericolo d’incendio, di esplosione, d’infortunio, di malattia o d’intossicazione. Tale deroga presuppone una formazione, istruzioni e sorveglianza maggiori, adeguate al più elevato pericolo d’infortunio; esse devono riflettersi negli obiettivi di valutazione concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute. 7 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Sezione 4: Parti svolte dai luoghi di formazione e lingua d’insegnamento Art. 8 Parti svolte dai luoghi di formazione 1 La formazione professionale pratica si svolge in media su quattro giorni alla settimana. 2 L’insegnamento scolastico obbligatorio comprende 1080 lezioni. La ripartizione è la seguente: a. per l’insegnamento professionale: 600 lezioni; b. per gli insegnamenti di cultura generale: 360 lezioni; c. per l’insegnamento dello sport: 120 lezioni. 3 I corsi interaziendali hanno una durata minima di 24 e massima 28 giornate di otto ore. Nell’ultimo semestre della formazione professionale di base non si svolgono corsi interaziendali. Art. 9 Lingua d’insegnamento 1 La lingua d’insegnamento è di norma la lingua nazionale del luogo in cui si trova la scuola professionale. 2 È raccomandato l’insegnamento bilingue nella lingua nazionale locale e in un’altra lingua nazionale o in inglese. 3 I Cantoni possono autorizzare altre lingue d’insegnamento. Sezione 5: Piano di formazione e cultura generale Art. 10 Piano di formazione 1 Al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza è disponibile un piano di formazione, redatto dalla competente organizzazione del mondo del lavoro e approvato dall’UFFT. 2 Esso specifica le competenze operative di cui agli articoli da 4 a 6 come segue: a. spiega la loro rilevanza per la formazione professionale di base; b. definisce il tipo di comportamento atteso in determinate situazioni di lavoro; c. precisa le competenze operative mediante obiettivi di valutazione concreti; d. rapporta coerentemente le competenze operative alle procedure di qualificazione, di cui precisa le modalità. 3 Il piano di formazione stabilisce inoltre: a. la struttura curricolare della formazione professionale di base; b. l’organizzazione dei corsi interaziendali e la loro ripartizione sulla durata della formazione di base; c. i campi di qualificazione menzionati nel certificato delle note di cui all’articolo 19 capoverso 2 e rilevanti per le ripetizioni di cui all’articolo 21; d. le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente. 4 Al piano di formazione è allegato l’elenco della documentazione concernente la realizzazione della formazione professionale di base per elettricisti di montaggio AFC con indicazione di titolo, data e centro di distribuzione. Art. 11 Cultura generale Per gli insegnamenti di cultura generale fa stato l’ordinanza dell’UFFT del 27 aprile 8 Edizione 1.0 20064 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base. Sezione 6: Requisiti per gli operatori della formazione nell’azienda di tirocinio Art. 12 Requisiti professionali minimi richiesti ai formatori 1 Sono autorizzate a formare apprendisti le aziende che dispongono di un’autorizzazione generale d’installazione secondo l’articolo 9 dell’ordinanza concernente gli impianti elettrici a bassa tensione (OIBT) oppure impiegano una persona del mestiere secondo l’articolo 8 OIBT. La persona del mestiere designa un formatore secondo il capoverso 2. In un’azienda nella quale vengono occupati altri specialisti di cui al capoverso 2 che assicurano l’assistenza delle persone in formazione, la persona del mestiere può essere assunta a tempo parziale con un’occupazione almeno del 40 per cento. 2 I requisiti professionali minimi di cui al capoverso 1 sono soddisfatti se il formatore possiede una delle seguenti qualifiche: a. attestato federale di capacità di installatore elettricista e almeno tre anni di pratica professionale sotto la direzione di persone del mestiere; b. attestato federale di capacità di montatore elettricista qualificato e almeno tre anni di pratica professionale sotto la direzione di persone del mestiere; c. diploma di formazione professionale superiore di livello terziario e almeno cinque anni di esperienza professionale sotto la direzione di persone del mestiere; d. una delle qualifiche di cui all’articolo 8 OIBT richieste per definire le persone del mestiere. Art. 13 Numero massimo di persone in formazione 1 In un’azienda ai sensi dell’articolo 12 capoverso 1 può svolgere il tirocinio quale elettricista di montaggio o installatore elettricista una persona in formazione se: a. è occupato al 100 per cento un formatore qualificato; oppure b. sono occupati due formatori qualificati, ciascuno almeno al 60 per cento. 2 Quando una persona arriva all’ultimo anno della formazione professionale di base, un’altra persona in formazione può iniziare il tirocinio. 3 Per ogni altri due specialisti occupati al 100 per cento o per tre specialisti occupati in totale al 200 per cento può svolgere il tirocinio una persona in più. Le persone in formazione devono essere ripartite in maniera uniforme sui singoli anni della formazione professionale di base. 4 È considerato specialista il titolare di un attestato di capacità nel campo della persona in formazione o chi dispone di una qualifica equivalente. 5 In casi particolari l’autorità cantonale può autorizzare il superamento del numero massimo di persone in formazione per le aziende di tirocinio che da più anni svolgono la loro funzione di formazione con un successo superiore alla media. Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Sezione 7: Documentazione dell’apprendimento e delle prestazioni Art. 14 Rapporto di formazione nell’azienda Il formatore rileva in un rapporto lo stato di formazione della persona e lo discute con quest’ultima almeno una volta al semestre. Art. 15 Documentazione delle prestazioni nei corsi interaziendali Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le prestazioni delle persone in formazione nei corsi frequentati. Art. 16 Documentazione delle prestazioni nella formazione scolastica e nella formazione di base organizzata dalla scuola Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre. Art. 17 Bilancio della situazione 1 Il bilancio della situazione si svolge nel corso del secondo semestre. 2 In caso di prestazioni insufficienti nella scuola professionale (conoscenze professionali e cultura generale) oppure nei corsi interaziendali, il luogo di formazione interessato è tenuto a informare per iscritto le parti contraenti e l’autorità cantonale. 3 Al ricevimento della comunicazione il formatore ordina i necessari provvedimenti. Le parti contraenti mettono per iscritto decisioni e provvedimenti adottati. 4 L’efficacia dei provvedimenti deve essere verificata dal formatore allo scadere del termine fissato e i risultati ottenuti vanno menzionati nel rapporto di formazione. Sezione 8: Procedura di qualificazione Art. 18 Ammissione 1 È ammesso alla procedura di qualificazione chi ha assolto la formazione professionale di base: a secondo le disposizioni della presente ordinanza; b. in un istituto di formazione autorizzato dal Cantone; o c. al di fuori di un ciclo di formazione regolare e dimostra di soddisfare i requisiti per l’esame finale. 2 Per l’ammissione alla procedura di qualificazione ai sensi del capoverso 1 lettera c è necessario provare di aver assolto, sotto la direzione di persone del mestiere ai sensi dell’OIBT, almeno due anni dei cinque prescritti dall’articolo 32 OFPr. Art. 19 Oggetto, durata e svolgimento 1 Nella procedura di qualificazione si deve dimostrare di aver acquisito le competenze di cui agli articoli da 4 a 6. 2 Nell’esame finale vengono esaminati i campi di qualificazione sotto elencati nel modo seguente: a. lavoro pratico L’esame dura circa 14 ore. La persona in formazione deve dimostrare di essere in grado di eseguire, in modo professionalmente corretto e adeguato alle necessità e Edizione 1.0 alla situazione, le attività richieste per un lavoro prestabilito o in situazioni date; b. conoscenze professionali L’esame dura circa quattro ore. L’esame è scritto oppure sia scritto sia orale. Se si svolge un esame orale, la durata massima è di un’ora. c. cultura generale Per l’esame finale nel campo di qualificazione «cultura generale» fa stato l’ordinanza dell’UFFT del 27 aprile 20065 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base. Art. 20 Superamento, calcolo e ponderazione delle note 1 L’esame finale è superato se: a. per il campo di qualificazione «lavoro pratico» viene attribuito il 4 o una nota superiore; e b. la nota complessiva raggiunge o supera il 4. 2 La nota complessiva è data dalla media, arrotondata a un decimale, delle note dei singoli campi di qualificazione dell’esame finale e della nota dei luoghi di formazione. Vale la seguente ponderazione: a. lavoro pratico: conta doppio; b. conoscenze professionali: conta una volta sola; c. nota dei luoghi di formazione: conta una volta sola; d. cultura generale: conta una volta sola. 3 Per nota dei luoghi di formazione si intende la media arrotondata a un decimale delle note relative: a. all’insegnamento professionale; b. ai corsi interaziendali. 4 Per nota relativa all’insegnamento professionale si intende la media arrotondata alla nota intera o alla mezza nota di tutte le note semestrali ottenute per l’insegnamento professionale. 5 Per nota relativa ai corsi interaziendali si intende la media arrotondata alla nota intera o alla mezza nota delle prestazioni valutate. Art. 21 Ripetizioni 1 La ripetizione della procedura di qualificazione è disciplinata dall’articolo 33 OFPr. Qualora debba essere ripetuto un campo di qualificazione, esso va ripetuto interamente. 2 Qualora si ripeta la procedura di qualificazione senza frequentare nuovamente l’insegnamento professionale o i corsi interaziendali, per il calcolo della nota dei luoghi di formazione restano valide le note conseguite in precedenza. Se si ripetono almeno due semestri di insegnamento professionale e gli ultimi due corsi interaziendali, fanno stato le nuove note. Esse possono anche essere conseguite singolarmente. Art. 22 Caso particolare Per le persone che hanno assolto la formazione diversamente da quanto disciplinato dalla presente ordinanza, invece della nota dei luoghi di formazione si terrà in considerazione quella del campo di qualificazione «conoscenze professionali» raddoppiata. 9 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Sezione 9: Attestazioni e titolo Art. 23 1 Chi ha superato la procedura di qualificazione, riceve l’attestato federale di capacità (AFC). 2 L’attestato federale di capacità conferisce al titolare il diritto di avvalersi della designazione legalmente protetta di «elettricista di montaggio AFC». 3 Nel certificato delle note figurano: a. la nota complessiva; b. le note di ogni campo di qualificazione e la nota dei luoghi di formazione. Sezione 10: Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per elettricisti di montaggio AFC Art. 24 1 La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per elettricisti di montaggio AFC ha la seguente composizione: a. cinque rappresentanti dell’Unione svizzera degli installatori elettricisti (USIE); b. un rappresentante dell’associazione svizzera istruttori elettricisti Schweizerischer Elektro-Instruktoren Verband (SEIV); c. un rappresentante dell’associazione svizzera docenti di costruzione, elettronica e informatica Schweizerischer Maschinenbau-Elektro- und Informatikfachlehrer Verband (SMEIV); d. un rappresentante, rispettivamente, della Confederazione e dei Cantoni. 2 Le regioni linguistiche devono essere adeguatamente rappresentate. 3 La Commissione non rientra nel campo d’applicazione dell’ordinanza del 3 giugno 1996 sulle commissioni 6. Essa si autocostituisce. 4 La Commissione ha i seguenti compiti: a. adegua costantemente, ma almeno ogni cinque anni, il piano di formazione di cui all’articolo 10 agli sviluppi economici, tecnologici e didattici. A tal fine tiene conto di eventuali nuovi aspetti organizzativi della formazione professionale di base. Le modifiche devono essere approvate dai rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni di cui al capoverso 1 lettera d; b. richiede all’UFFT modifiche della presente ordinanza, qualora gli sviluppi osservati interessino disposizioni della stessa, segnatamente le competenze di cui agli articoli da 4 a 6. Sezione 11: Disposizioni finali Art. 25 Abrogazione del diritto previgente 1 Sono abrogati: a. il regolamento provvisorio del 17 gennaio 19967 concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio degli elettricisti di montaggio; b. il programma d’insegnamento del 17 gennaio 19968 per l’insegnamento professionale degli elettricisti di montaggio. 10 Edizione 1.0 2 L’approvazione del regolamento del 1° gennaio 2000 concernente i corsi d’introduzione per elettricisti di montaggio è revocata. Art. 26 Disposizioni transitorie 1 Le persone che hanno iniziato la formazione prima del 1° gennaio 2007 la portano a termine in base al diritto previgente. 2 Fino al 31 dicembre 2011, chi ripete l’esame finale di tirocinio per elettricista di montaggio viene valutato, su richiesta, in base al diritto previgente. Art. 27 Entrata in vigore 1 La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2007. 2 Le disposizioni concernenti la procedura di qualificazione, le attestazioni e il titolo (articoli da 18 a 23) entrano in vigore il 1° gennaio 2010. 20 dicembre 2006Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia La direttrice: Ursula Renold RS 412.10 RS 412.101 3 RS 822.111 4 RS 412.101.241 5 RS 412.101.241 6 RS 172.31 7 FF 1996 III 860 8 FF 1996 III 860 1 2 Formazione di base 2.2 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Struttura delle competenze professionali Gestione delle commesse Rapporto con la clientela Organizzazione e competenza 6. Temi formativi interdisciplinari 1. Compiti e funzioni aziendali Ragionamento e azione interdisciplinari Sviluppo persistente Tecnica dell’installazione e tecnica della distribuzione di energia Materiali Sicurezza sul lavoro 2. Tecnica di lavorazione Impiego degli attrezzi e degli apparecchi di lavoro ELETTRICISTA DI MONTAGGIO AFC 5. Tecnica degli elettrosistemi Manutenzione degli attrezzi e degli apparecchi di lavoro Tecnica dell’utilizzazione di energia Elettrotecnica Installazioni di comunicazione Matematica Documentazione di lavoro 3. Conoscenze tecnologiche di base Elettrotecnica 4. Documentazione tecnica Tecnica specializzata allargata Documentazione per l’impianto Regole della tecnica Indicazioni per l’interpretazione degli obiettivi di valutazione: Tassonomia ( ): Per evidenziare la complessità gli obbiettivi di valutazione sono stati suddivisi in tre livelli di esigenza. Questi corrispondono al modello della tassonomia a 6 livelli secondo Bloom dove, per la semplificazione, i singoli livelli C sono riassunti in settori di tassonomia (detti in seguito settore). Il settore 1 corrisponde alla tassonomia C1, il settore 2 corrisponde alla tassonomia C2 – C3 e il settore 3 corrisponde alla tassonomia C4-C6. La definizione dei settori è citata in calce. Anno di tirocinio [ ]: Gli obbiettivi di valutazione per l’azienda contengono indicazioni sul singolo momento della formazione professionale pratica. Queste indicazioni sono dati orientativi e aiutano i formatori nella stesura del programma di formazione. Esempio: [2° anno]significa che le persone in formazione imparano quanto prescritto nell’obiettivo di valutazione durante il 2° anno e, in seguito, lo applicano e lo approfondiscono. ICG: Diversi obiettivi di valutazione della scuola professionale di base hanno un rapporto diretto con il compito in formazione dell’insegnamento in cultura generale (ICG) alla scuola professionale. Per evidenziare questi interfaccia i rispettivi punti sono contrassegnati con un simbolo. Con queste raccomandazioni gli insegnanti in ICG dispongono di un o strumento supplementare per l’istruzione secondo quanto richiesto e uno stimolo per la cooperazione con gli insegnanti di conoscenze professionali. 11 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 2.3 Spiegazione del bilancio della situazione 2.3.1 Obiettivo della determinazione dello stato di formazione La determinazione del bilancio della situazione avviene nel 2° semestre e, nel caso di prestazioni insufficienti delle persone in formazione, deve analizzare la loro situazione e prendere dei provvedimenti. Se si può motivare che la persona in formazione non può raggiungere quanto richiesto dalla formazione di base, a questo punto è eventualmente ancora possibile cambiare professione con l’inizio del nuovo anno scolastico. Nell’azienda di tirocinio la formatrice o il formatore è responsabile per l’attuazione della determinazione del bilancio della situazione. 2.3.2 Base per il bilancio della situazione La determinazione del bilancio della situazione si basa sulle disposizioni dell’ordinanza sulla formazione professionale di base (OFPr). Ordinanza, Art. 17 Bilancio della situazione 1 Il bilancio della situazione si svolge nel corso del secondo semestre. 2 In caso di prestazioni insufficienti nella scuola professionale (insegnamento professionale e cultura generale) oppure nel corso interaziendale, il luogo di formazione interessato è tenuto a informare per iscritto le parti contraenti e l’autorità cantonale. 3 Al ricevimento della comunicazione, il formatore ordina i necessari provvedimenti. Le parti contraenti mettono per iscritto decisioni e provvedimenti adottati. 4 Alla scadenza del termine prestabilito il formatore verifica l’efficacia dei provvedimenti e la riporta nel rapporto di formazione. 2.3.3 La determinazione del bilancio della situazione nella scuola professionale Ordinanza, Art. 16 Documentazione delle prestazioni nella formazione scolastica e nella formazione di base organizzata dalla scuola Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre. Per la determinazione del bilancio della situazione vengono riprese le note dalla pagella del primo semestre. Se le note medie in conoscenze professionali (CP) e/o in cultura generale (ICG) raggiungono almeno la sufficienza (da nota 4.0), non occorrono particolari azioni. Se tuttavia una o entrambe le note medie sono insufficienti, la scuola professionale informa per iscritto le parti contraenti (rappresentante legale della persona in formazione e azienda di tirocinio) e l’autorità cantonale. In base a questa informazione la formatrice o il formatore professionale procede con i passi necessari. 12 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 2.3.4 La determinazione del bilancio della situazione nel corso interaziendale Ordinanza, Art. 15 Documentazione delle prestazioni nei corsi interaziendali (CI) Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le prestazioni delle persone in formazione nei corsi frequentati. Quale nota per la determinazione del bilancio della situazione si riprende la nota globale dal primo corso interaziendale (CI-1). Il calcolo di questa nota globale viene fatto secondo le indicazioni del formulario USIE per la valutazione dei corsi interaziendali. La valutazione del CI-1 va inviata alla persona in formazione entro 30 giorni dalla fine del corso. Le aziende di tirocinio ne ricevono una copia. Se la nota globale raggiunge almeno la sufficienza (da nota 4.0), non occorrono particolari azioni. Altrimenti la direzione del corso interaziendale informa per iscritto le parti contraenti (rappresentante legale della persona in formazione e azienda di tirocinio) e l’autorità cantonale. In base a questa informazione la formatrice o il formatore professionale procede con i passi ne-cessari. 2.3.5 L’attuazione della determinazione del bilancio della situazione nell’azienda di tirocinio Subito all’inizio della formazione di base la persona in formazione viene informata dalla formatrice/dal formatore professionale sui componenti essenziali della determinazione del bilancio della situazione. La formatrice/Il formatore professionale procede alla determinazione del bilancio della situazione appena è a conoscenza delle singole note del primo semestre della scuola professionale (conoscenze professionali e cultura generale) e del primo corso interaziendale (CI-1). Se le tre note raggiungono la sufficienza (da nota 4.0), il bilancio della situazione è sostanzialmente soddisfatto. Se tuttavia una o più di queste note risultano insufficienti, la formatrice/il formatore professionale decide come procedere ulteriormente. Ciò potrebbe comportare i seguenti passi: 1. Discutere la situazione con la persona in formazione. I punti più importanti vengono verbalizzati. 2. Discutere la situazione e considerare i possibili provvedimenti con l’insegnante responsabile della scuola professionale e/o del corso interaziendale. I punti più importanti vengono verbalizzati. 3. Discutere la situazione con i genitori o con il rappresentante legale. I punti più importanti vengono verbalizzati. 13 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 4. Prendere la decisione base: si può continuare con la formazione di base? Si / No Se no: preavvisare all’ufficio cantonale per la formazione professionale lo scioglimento del contratto di tirocinio; Se si: in accordo con l’insegnante responsabile della scuola professionale e/o del corso interaziendale definire i provvedimenti del caso. 5. Informare la persona in formazione e i genitori circa la continuazione/lo scioglimento del contratto di tirocinio. Di regola la continuazione della formazione di base sottostà a certe condizioni: – provvedimenti interni all’azienda – lezioni di ricupero – disponibilità della persona in formazione a cambiare il comportamento – cambiamento del comportamento della persona in formazione nell’ambito sociale – … Le condizioni vengono fissate per iscritto. La scuola professionale, la direzione el corso interaziendale e l’ufficio cantonale ne ricevono una copia. 6. Dopo un periodo da definire va verificata l’efficacia dei provvedimenti adottati e annotata sul rapporto di formazione. Al raggiungimento dell’obiettivo la procedura è ultimata. L’ufficio cantonale è a disposizione per consigliare e, in veste di supervisore di tirocinio incaricato, nel caso di stati di formazione insufficienti può richiedere in ogni momento informazioni circa i provvedimenti adottati e la loro efficacia. È perciò di grande aiuto se la formatrice/il formatore professionale documenta per iscritto le cose salienti. Indipendentemente dalla determinazione dello stato di formazione la formatrice/il formatore professionale è tenuto a redigere un rapporto sulla formazione . Detto rapporto può essere impugnato quale ulteriore elemento al momento di prendere dei provvedimenti nel caso di determinazioni dello stato di formazione insufficienti. Ordinanza, Art. 14 Rapporto di formazione nell’azienda Il formatore rileva in un rapporto lo stato di formazione della persona e lo discute con quest’ultima almeno una volta al semestre. 14 Formazione di base 2.4 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Formulario per la determinazione del bilancio della situazione Questo formulario deve essere compilato dal formatore/dalla formatrice professionale nell’azienda di tirocinio (Ordinanza sulla formazione professionale di base del 20.12.2006, articolo 17) Formulario per la determinazione del bilancio della situazione Riassunto delle prestazioni: 1. Nota conoscenze profess. (1° sem.) – Nota materia 1: – Nota materia 2: – Nota materia 3: 2. Nota cultura generale (1° semestre) 3. Nota corso interaziendale (CI-1) } Se tutte le 3 note sono sufficienti (dalla nota 4.0), lo stato di formazione è raggiunto. raggiunto: non raggiunto: 1. passo: Rilievo della situazione, appunti inerenti il colloquio con: Persona in formazione: Data: Docente della scuola profess.: Nome: Data: Capo corso interaziendale: Nome: Data: 15 Formazione di base Documento dell’apprendimento EM-1 2. passo: Provvedimenti, accordi sugli obiettivi e termini: Edizione 1.0 Termine / responsabile Data: Firme:Formatore/-trice Copia a: o Scuola professionale o Vigilanza (ufficio cantonale) Persona in form. (rappresentante legale) o Corso interaziendale o Persona in formazione (rappresentante legale) 3. passo: Verifica dei provvedimenti dopo il termine stabilito: Data: Firme:Formatore/-trice Copia a: o Scuola professionale o Vigilanza (ufficio cantonale) 16 Persona in form. (rappresentante legale) o Corso interaziendale o Persona in formazione (rappresentante legale) Formazione di base 2.5 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Procedura di qualificazione Arrotondamento delle note Materia Posizioni Posizioni Settori PQ Nota globale Arront. 0.5 Arront. 0.5 Arront. 0.5 Arront. 0.1 Arront. 0.1 Valutazione lavoro pratico (LP): Compiti e funzioni aziendali; Tecnica di lavorazione EFT Nota 1 [1x] Documentazione tecnica Nota 2 [1x] Tecnica degli elettrosistemi Nota 3 [4x] Nota LP [2x] Valutazione conoscenze professionali (CP): EFT Tecnica di lavorazione Nota 1 [1x] Conoscenze tecnologiche di base Nota 2 [1x] Documentazione tecnica Nota 3 [2x] Tecnica degli elettrosistemi Nota 4 [2x] Nota CP [1x] Valutazione corsi interaziendali (CI): CI-1 CI-2 e 3 Lavori eseguiti Nota 1 [2x] Esame finale Nota 2 [2x] Competenze M&S Nota 3 [1x] Esame d’entrata Nota 1 [2x] Lavori eseguiti Nota 2 [2x] Competenze M&S Nota 3 [1x] Nota CI-1 Nota di pratica CI Nota CI-2 Nota globale Nota CI-3 Nota di pratica [1x] Valutazione scuola professionale (Insegnamento professionale, materia IP): Sem. 1 fino a 4 Tecnica di lavorazione Conoscenze tecnolog. di base Documentazione tecnica Tecnica degli elettrosistemi Sem. 5 e 6 Documentazione tecnica Tecnica degli elettrosistemi Nota 1 Nota 2 Nota 3 Nota 4 Nota di pratica IP Nota 1 Nota 2 Valutazione scuola professionale (Insegnamento in cultura generale ICG): Sem. 1 - 4 + 6 Sem. 5 EFT Lingua e comunicazione Nota 1 Società Nota 2 Nota di pratica ICG Lavoro approfondito (LA) Nota LA Esame finale (EF) Nota EF Nota ICG [1x] 17 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 3. Conoscenze di base per la sicurezza 3.1 Dispositivi di protezione individuale DPI 18 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 19 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Utensili a mano ▲ Controllare periodicamente lo stato degli utensili a mano (lame di taglio, manici, punti di presa, ecc.). ▲ Non utilizzate gli utensili in modo improprio, ad es. non servitevi di una chiave come se fosse un martello. ▲ Gli utensili appuntiti e acuminati devono essere protetti se trasportati in una sacca appesa al corpo. 1 Anche i professionisti si proteggono ▲ ▲ Voi, in quanto professionista, li indossate. ▲ 20 Il vostro superiore vi mette a disposizione i necessari dispositivi di protezione individuale (DPI). Importante: sostituire i DPI difettosi. Conoscenze di base per la sicurezza 3.2 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Emergenze, cosa fare? Sostanze pericolose Amianto Non toccate l’amianto! Rispettate le prescrizioni imperative di protezione personale e di gestione dei rifiuti! Isolanti fibrosi con formazione di polvere (per es.) • Lana di vetro • • • Sostanze chimiche della costruzione Bitumi Cemento Schiuma di poliuretano • Decalcificante • Solventi d’urina • • • • • • • Detergenti Antigelo Sostanze refrigeranti Oli refrigeranti Colle Schiume d’espansione Lubrificanti Le prescrizioni sulla sicurezza sono rispettate nella manipolazione di queste sostanze? ! ! Portare l’equipaggiamento personale di sicurezza. Rispettare le prescrizioni imperative di protezione personale e di gestione dei rifiuti del fornitore. ! Consultare i fogli di sicurezza dei prodotti. 21 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Fibre di ceramica • Evitare qualsiasi contatto delle fibbre di ceramica con la pelle, gli occhi, la bocca e le vie respiratorie. • Rispettare le prescrizioni imperative di protezione personale e di gestione dei rifiuti. • Portare l’equipaggiamento personale di sicurezza: guanti, occhiali di protezione chiusi, soprabito con cappuccio, maschera per la polvere FFP2. • Non mettere in contatto l’abbigliamento di sicurezza con i normali abiti da lavoro o con gli abiti da strada. • Igiene personale (doccia, lavare le mani). 22 Edizione 1.0 Vapori e polveri • Il rilascio di polveri va ridotto al minimo. • Sono state prese le misure che evitano il rilascio di vapori o polveri e la loro eventuale inalazione? • Utilizzare se possibile pitture e prodotti sigillanti privi di solventi. • Assicurare una sufficiente ventilazione naturale o artificiale. • Nei laboratori, se possibile installare sul posto dispositivi d’inspirazione. • Indossare occhiali protettivi e, in caso di irritazione, anche una maschera per proteggere le vie respiratorie FFP2. • Badare alla propria igiene personale (doccia, lavaggio delle mani). Conoscenze di base per la sicurezza 3.3 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Primi soccorsi 1 “scuotere” le spalle della vittima 2 Chiedere “come va?” 3 Evitare movimenti bruschi Non cosciente Non respira o respirazione anomala (solo boccheggi) Attivare la risposta di emergenza Chiamare 144 Premere fo rt e Iniziare la RCP Posiziona le mani sulla metà inferiore dello sterno (linea dei capezzoli) Cercare un defibrillatore, mettere in posizione supina e nt Verificare il ritmo/erogare scarica se indicato Ripetere ogni 2 minuti mere rapi d a Pre m e 30 compressioni profonde e veloci (almeno 100/min) con tempo compressione rilascio 1:1 riducendo al minimo le interruzioni delle compressioni toraciche rilasciando completamente il torace ad ogni compressione Accendere e collegare il DAE appena disponibile Seguire le indicazioni del DAE Ritmo non defibrillabile Ritmo defibrillabile BLS fino all’arrivo di aiuto professionale Defibrillazione 1 volta Riprendi per 5 cicli 30:2 (2 minuti) finché il paziente non respira normalmente o si muove 23 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Situazione di emergenza e primi soccorsi 1 ▲ Sapete a chi rivolgervi in caso di emergenza? Tenete i numeri di emergenza a portata di mano e ben visibili vicino ai telefoni. ▲ Non spostate in nessun caso le persone infortunate, eccetto nei casi di estremo pericolo. ▲ Se entrate in contatto con sostzanze causticanti, risciac­ quate gli occhi e la pelle immediatamente con acqua abbondante per 10-15 min. Poi contattate un medico. Avvertire! Chi chiamare Cos’è accaduto Dove è successo Quando è capitato Quante persone sono coinvolte Ambulanza Pompieri Polizia Rega Intossicazione 144 118 117 1414 145 (Lasciare un numero telefonico LIBERO) 24 Conoscenze di base per la sicurezza 3.4 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Sicurezza sul lavoro Le scale possono rivelarsi molto insidiose Ogni anno circa 6’000 persone sono vittime di infortuni causati da una caduta dalle scale. Prestate attenzione ai seguenti punti. ▲ Verificate le scale prima dell’uso. Non utilizzate scale difettose. ▲ Salite o scendete le scale tenendovi con ambedue le mani. 1 ▲ 2 Calzate scarpe comode e adatte all’attività che state svolgendo. ▲ 3 Fissate l’estremità superiore ­della scala contro il pericolo di rovesciamenti. Essa deve ­sporgere di almeno un metro ­oltre il piano di accesso superiore. ▲ Non salite mai sugli ultimi tre pioli in alto. Scale Le scale doppie si rovesciano lateralmente con molta facilità e pertanto non vanno mai appog­ giate ai muri. 1 ▲ In caso di sollecitazioni orizzontali (ad es. quando si lavora con il trapano) è melgio utilizzare una scala semplice o un treppiedi. ▲ Se siete impegnati in lavori lunghi e pesanti è bene non utilizzare nessuna scala, bensì un ponteggio mobile. ▲ Non salite mai sugli ultimi tre pioli in alto. 25 Documento dell’apprendimento EM-1 4. Valutazione dell’apprendimento 4.1 Controllo degli obiettivi dell’apprendimento della formazione pratica Colloqui semestrali: 1° anno d’apprendistato 1.2.1a 26 Data Visto formatore Visto persona in formazione Tenuta di una documentazione di formazione 1° semestre si o no o 2° semestre si o no o Rapporto con la clientela Le installatrici elettriciste e gli installatori elettricisti sono interessati a obiettivi imprenditoriali definiti e li sostengono, incontrando cortesemente i clienti, accettando e applicando le loro richieste in prodotti e soluzioni di massima efficienza energetica possibile, in base ai colloqui di consulenza e di vendita. 1.2.2a Piano di formazione Ed. 2006/USIE Edizione 1.0 Data della valutazione dell’acquisizione Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Osservazione Le persone in formazione impiegano l’ideale e agiscono secondo i suoi principi > ha ricevuto indicazioni sul modo di agire all’interno dell’azienda > ha ricevuto attrezzatura > attrezzatura viene controllata e mantenuta regolarmente > ha capacità di lavorare in gruppo Le persone in formazione spiegano le disposizioni aziendali circa il compor­tamento con la clientela > saluto > presentarsi al cliente > ordine e pulizia > l’abbigliamento è consone alle diverse situazioni Valutazione dell’apprendimento 1.3.1a Organizzazione e competenza Le installatrici elettriciste e gli installatori elettricisti considerano le competenze e le dipendenze da uffici esterni relative all’esecuzione e alla messa in esercizio di impianti elettrici. 2.1.4a Edizione 1.0 Data della valutazione dell’acquisizione Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Osservazione Le persone in formazione spiegano, mediante un loro organigramma, i vari settori di attività, le funzioni e le responsabilità nell’azienda > è in grado di spiegare l’organigramma dell’azienda > conosce le funzioni del personale impiegato in azienda > conosce le proprie responsabilità e quelle del personale in azienda Materiali Durante la loro attività, le installatrici elettriciste e gli installatori elettricisti osservano le legalità chimiche, qualora fossero importanti per la loro pratica professionale. Tengono conto delle caratteristiche dei materiali secondo lo scopo del loro impiego e provvedono a uno smaltimento rispettoso dell’ambiente 2.1.5a Documento dell’apprendimento EM-1 Data della valutazione dell’acquisizione Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Osservazione Le persone in formazione prendono le dovute precauzioni nell’uso di materie pericolose (per es. detergenti, amianto, lampade fluorescenti, ecc.) > ha già ricevuto le istruzioni sull’uso di materiali pericolosi che si possono trovare in azienda > ha già ricevuto le istruzioni per il trattamento delle diverse sostanze pericolose (lampada fluorescenti, ecc.) > ha già con sé le disposizioni in materia di amianto Le persone in formazione smaltiscono apparecchi elettrici, prodotti chimici e veleni secondo le direttive e le prescrizioni. > è in grado di separare in modo adeguato il materiale destinato allo smaltimento > sa riconoscere e identificare le diverse lampadine per lo smaltimento > è capace di spiegare i vari componenti usati 27 Valutazione dell’apprendimento 2.2.4a 2.2.3a 2.2.2a 2.2.1a Sicurezza sul lavoro Le installatrici elettriciste e gli installatori elettricisti si proteggono secondo le esigenze del genere di lavoro le situazioni sul posto di lavoro con abiti di lavoro adeguati e indossano l’equipaggiamento di protezione personale. Si comportano secondo le disposizioni dell’azienda di tirocinio e della SUVA. In caso d’infortunio reagiscono correttamente e prestano i primi soccorsi 28 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Data della valutazione dell’acquisizione Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Osservazione Le persone in formazione citano la persona responsabile per la sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda di tirocinio. > conosce la persona responsabile in materia di sicurezza nell’azienda > vengono eseguite le istruzioni in materia di sicurezza > conosce il regolamento interno dell’azienda > utilizza in modo corretto i mezzi di protezione Le persone in formazione usano coscienziosamente l’equipaggiamento di protezione personale sul posto di lavoro. > viene utilizzato l’abbigliamento di lavoro > casco DPI > scarpe di sicurezza DPI > occhiali di protezione DPI > mascherina DPI > tamponi auricolari, cuffie DPI > guanti di protezione DPI Le persone in formazione sollevano e spostano carichi secondo i fogli informativi della Suva. > conosce le regole per il sollevamento pesi > conosce altri mezzi per sollevamento pesi Le persone in formazione riconoscono i pericoli elettrici e non elettrici durante i lavori d’installazione e li evitano. > conosce le basi per prestare i primi soccorsi > conosce le regole in casi d’incendi elettrici > è in grado a seconda del tipo di lavoro a prepararsi in caso di incidente Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 2.2.6a 2.2.5a Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Edizione 1.0 Osservazione In caso d’infortunio e d’incendio le persone in formazione reagiscono secondo l’organiz­zazione d’emergenza aziendale prestano i primi soccorsi. > in caso di urgenze sa chi contattare o chiamare > conosce il concetto di sicurezza Le persone in formazione agiscono nella sfera aziendale e privata secondo le regole comportamentali per la protezione e la cura della salute. > consuma bevande alcoliche > non fa uso di sostanze stupefacenti 29 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Non acquisito 2.3.3a 2.3.2a 2.3.1a Impiego degli attrezzi e degli apparecchi di lavoro Le installatrici elettriciste e gli installatori elettricisti scelgono l’attrezzo appropriato per ogni singolo lavoro e usano macchine e attrezzature conformi al materiale da lavorare. Per tutti i lavori impiegano efficacemente i dispositivi di sicurezza e si comportano secondo le direttive della SUVA e osservano le soluzioni di branca. 30 In via di acquisizione Acquisito Edizione 1.0 Osservazione Data della valutazione dell’acquisizione Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Osservazione Le persone in formazione citano la persona responsabile per la sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda di tirocinio. > conosce il metodo di tracciatura dei lavori preliminari di montaggio verticale, orizzontale, distanze > conosce le varie quote di tracciamento per i diversi apparecchi Le persone in formazione lavorano i muri mediante scalpellatura, fresatura, carotaggio o foratura. Con queste tecniche di lavoro praticano scanalature, fori o attraversamenti. > riconosce i tipi di materiale pietra, mattoni, calcestruzzo, gesso, ecc. > uso appropriato dei utensili per fresature e scanalature > conosce le diverse profondità per i lavori di scanalatura per la posa di apparecchi e tubi Le persone in formazione eseguono i lavori di rattoppo usuali nella professione o, se occorre, danno le necessarie istruzioni a altri artigiani (per es. muratore). > conosce la tecnica per i lavori di rattoppo o chiusura per le opere eseguite > conosce i vari materiali usati per il rattoppo o chiusura Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 2.3.8a 2.3.7a 2.3.4a Non acquisito In via di acquisizione Acquisito Edizione 1.0 Osservazione Le persone in formazione impiegano gli attrezzi e gli apparecchi adeguati per i lavori di montaggio e di installazione. > sa usare correttamente nome per le attrezzature e macchinari > sa come usare le attrezzature di lavoro > esegue la piccola manutenzione delle attrezzature > conosce i vari apparecchi (trapani a percussione, frese, smeriglio, seghetto alternativo, avvitatori, dispositivi,ecc.) Le persone in formazione spiegano i dispositivi di sicurezza di attrezzi e apparecchi, giustificano i loro vantaggi e li impiegano in modo efficace. > riconosce i pericoli per singolo attrezzatura e apparecchi > viene usata la tasca di lavoro porta attrezzi > è in grado di assicurare i dovuti provvedimenti in caso di mal funzionamento di un apparecchio o macchinario Le persone in formazione impiegano scale e impalcature e le assicurano secondo le indicazioni della SUVA. > riconosce i pericoli per l’utilizzo delle scale 31 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 32 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 33 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 34 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 35 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 36 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 37 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 38 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 39 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 40 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 41 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 42 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 43 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 44 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 45 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 46 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 47 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 48 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 49 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 50 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 51 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 52 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 53 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 54 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 55 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 56 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 57 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 58 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 59 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 60 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 61 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 62 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 63 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 64 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 65 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 66 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 67 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 68 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 69 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 70 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 71 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 72 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 73 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 74 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 75 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 76 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 77 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 78 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 79 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 80 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 81 Valutazione dell’apprendimento 4.2 Settimana dal Giorno Documento dell’apprendimento EM-1 Attività giornaliere al Descrizione dei lavori Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Settimana dal Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 82 al Descrizione dei lavori Edizione 1.0 Valutazione dell’apprendimento Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito Data e visto dell’apprendista Data e visto del formatore 83 Valutazione dell’apprendimento 4.3 Data 84 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Comunicazione del formatore, del datore di lavoro, o della persona in formazione Comunicazione Firma del formatore o datore di lavoro Firma del rappresentante legale Valutazione dell’apprendimento Data Comunicazione Documento dell’apprendimento EM-1 Firma del formatore o datore di lavoro Edizione 1.0 Firma del rappresentante legale 85 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 5. Sigle e abbreviazioni 5.1 Abbreviazioni tubi, scatole accessori di fissaggio, canali d’installazione Sigla Descrizione Dove viene usato Tubi ThF M20 Tubo semirigido 15°C…+60°C Sigla Descrizione in Polietilene, arancio, 750N, T Scatole, scatole di derivazione, tasselli, materiale di fissaggio, accessori 86 Per lavoro sotto muro ad incasso Dove viene usato Sigle e abbreviazioni Sigla Documento dell’apprendimento EM-1 Descrizione Edizione 1.0 Dove viene usato Canali d’installazione 87 Sigle e abbreviazioni 5.2 Sigla Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Abbreviazioni messa a terra, dispersore, equipotenziale Descrizione Dove viene usato Messa a terra, dispersore Sigla Descrizione Sistema equipotenziale 88 Dove viene usato Sigle e abbreviazioni 5.3 Sigla Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Abbreviazioni cavi, conduttori Descrizione Dove viene usato Cavi, fili corrente forte Sigla Descrizione Dove viene usato Cavi, fili corrente debole 89 Sigle e abbreviazioni 5.4 Sigla Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Abbreviazioni apparecchi finiture Descrizione Dove viene usato Descrizione Dove viene usato Interruttori Sigla Dispositivi d’innesto fissi (prese) 90 Sigle e abbreviazioni Sigla Documento dell’apprendimento EM-1 Descrizione Edizione 1.0 Dove viene usato Dispositivi d’innesto mobili (spine / controspine) Sigla Descrizione Dove viene usato DPS (dispositivi di protezione di sovracorrente) 91 Sigle e abbreviazioni 5.5 Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Generi di protezione Materiale usuale asciutto L’umidità relativa non supera il 75%. Non si considera l’effetto di condensazione. [ Loc. d’abitazione, uffici, cucine e sale da bagno non prof IPX0 Umidità relativa tra il 75 e il 90%. Creazione di grosse gocce su superfici molto fredde. [ Cucine e sale da bagno professionali, celle di congelamento. IPX1 L’umidità relativa supera il 90%. Creazione di acqua di condensazione su superfici gelate. Protezione contro lo sgocciolamento fino a 60° d’inclinazione. [ Solo per lampade, lampade esterne… IPX3 Protetto contro lo sgocciolamento Umido Protetto contro la pioggia Bagnato Protetto contro gli spruzzi d’acqua Bagnato A prova di spruzzi d’acqua da tutte le direzioni (involucro). [Stabilimenti balneari, macellerie, autolavaggi… IPX4 Protetto contro i getti d’acqua Bagnato A prova di getti d’acqua da tutte le direzioni. [Lavanderie, cantine, stazioni di lavaggio. IPX5 Protetto contro gli effetti d’immersione Bagnato Protezione contro gli effetti dell’immersione. [Cantine bagnate, zone inondate Protetto contro gli effetti della pressione di immersione Sott’acqua Resistente alla corrosione Corrosivo Protezione contro agenti corrosivi. [Stalle, impianti di depurazione… Protetto contro la polvere Polveroso Protezione contro il deposito di polvere. [Cave, acciaierie, fonderie... IP5X Protetto contro la penetrazione di polvere Polveroso Protezione contro la penetrazione di polvere. [Segherie, falegnamerie, fienili, mulini... IP6X Protetto contro l’esplosione Esplosivo Protezione contro gli effetti di agenti esplosivi. [Cabine di verniciatura, depositi di carburante, aziende chimiche... Resistente al calore Caldo Temperatura ambiente T > + 40 °C. [Caldaie, fonderie... Resistente al freddo Freddo Temperatura ambiente T < - 5 °C. [Celle di refrigerazione, stazioni di montagna... Isolazione speciale Protezione contro gli effetti di una prolungata immersione (pmax = 50 N/cm2). Il materiale è ermetico. [Illuminazione subacquea, piscine, pompe… IPX7 IPX8 Mezzi di servizio con una isolazione di protezione di 4 kV. [Trapani, frullatori, saldatori Grado di Protezione IP : il codice IP ( International Protection ) è una convenzione definita nella norma EN 60529 per individuare il grado di protezione degli involucri dei dispositivi elettrici ed elettronici ( tensione nominale fino a 72.5 kV ) contro la penetrazione di agenti esterni di natura solida o liquida. Al prefisso IP vengono fatte seguire due cifre : 92 Documento dell’apprendimento IE-1 Edizione 1.0 6.Terminologia Proprietario di azienda Il proprietario dell’azienda corrisponde al gestore responsabile di un impianto elettrico. Questi può essere la direzione di gestione, il proprietario, il gerente o l’affittuario. Egli ha il potere decisionale sugli impianti dell’azienda ed è quindi anche responsabile per la sicurezza. Incaricato della sicurezza La persona che mette in pratica il concetto della sicurezza negli impianti dell’azienda. Egli affianca il responsabile per la sicurezza come consulente e verifica se nell’esercizio sono rispettate le esigenze prescritte per legge. Persona del mestiere La persona che secondo l’art. 8.1 della OIBT è del mestiere, che cioè di regola ha superato l’esame superiore di maestro installatore elettricista (esame di maestria). Una ditta di installazione deve occupare almeno una persona del mestiere per potere ottenere un’autorizzazione generale di installare. Persona esperta / specialista elettrico La persona con formazione di base in elettrotecnica e con esperienza nella manipolazione dei dispositivi elettrotecnici (OCF art. 3) La persona esperta corrisponde alle persona formata ed esperta secondo EN 50110-1 (par. 3.2.3). Essa è in grado di riconoscere ed evitare i pericoli che presenta l’elettricità. Una persona senza formazione di base in elettrotecnica può essere istruita ulteriormente con l’esperienza e formazione, (5 anni di pratica), in modo che può essere dichiarata come esperta dopo un esame da parte dell’azienda (STI 407). Persona addestrata / persona subordinata elettrica La persona senza formazione di base in elettrotecnica, la quale può eseguire attività limitate, descritte esattamente nell’impianto a corrente forte e conosce le condizioni locali e le misure di protezione da adottare (OCF, art. 3). La persona addestrata corrisponde alla persona formata ed istruita secondo EN 50110-1 (par. 3.2.4). La persona formata ed istruita deve essere istruita da uno specialista in modo di essere in grado di evitare i pericoli che presenta l’elettricità. 93 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 Indice della terminologia 1 2 3 Dati specifici degli impianti Tensioni e correnti Folgorazione elettrica e misure di sicurezza 4 Messa a terra e collegamento 5 Circuiti elettrici di corrente 6 Condutture (sistemi di cavi e delle condutture) 7 Altri mezzi di servizio 8 Sezionamento e manovra 9 Capacità delle persone 10 Impianti in generale 94 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 1 1.1 Dati specifici degli impianti Impianto elettrico Insieme dei mezzi elettrici di servizio con i parametri convenuti per l’assolvimento di determinate finalità. 1.2 Origine dell’impianto elettrico Punto in cui l’energia elettrica viene alimentata nell’impianto elettrico. 1.6 1.7 1.3 Temperatura ambiente Temperatura media dell’aria o di altro media nell’ambiente che circonda mezzi elettrici di servizio. Nota: In fase di rilevamento della temperatura ambiente, lo strumento di misura/il sensore va schermato da correnti d’aria e calore d’irraggiamento. 1.4 1.5 Sistema di alimentazione elettrica per servizi di sicurezza Impianto elettrico destinato a conservare la funzionalità di mezzi elettrici di servizio, che sono di fondamentale importanza: – per la sicurezza e la salute di persone ed animali d’utilità e/o –per evitare danni ambientali e danni ad altri mezzi di servizio, laddove l’impedimento di danni ambientali e l’impedimento di danni ad altri mezzi di servizio sia richiesto da normative giuridiche nazionali. Nota: L’impianto elettrico a fini di sicurezza include la fonte di energia elettrica e i circuiti di corrente elettrica fino ai morsetti dei mezzi elettrici di servizio. In determinati casi può comprendere anche i mezzi di servizio. Sorgente elettrica per servizi di sicurezza Fonte di energia elettrica, destinata ad essere utilizzata come parte di un impianto elettrico con finalità di sicurezza. Edizione 1.0 Circuito elettrico per servizi di sicurezza Circuito di corrente elettrica, destinato ad essere utilizzato come parte di un impianto elettrico con finalità di sicurezza. Sistema di alimentazione elettrica di sostituzione Impianto di alimentazione elettrica, destinato a mantenere la funzionalità di un impianto elettrico o di una o più parti di un impianto in caso d’interruzione della corrente abitualmente fornita, per motivi diversi dalle finalità di sicurezza. 1.8 Sorgente elettrica di sostituzione Fonte di energia elettrica, destinata a mantenere la funzionalità di un impianto elettrico o di una o più parti di un impianto in caso d’interruzione della corrente abitualmente fornita, per motivi diversi dalle finalità di sicurezza. 1.9 Passaggio per servizio Passaggio utilizzato per le operazioni, quali inserimento, comando, regolazione di dispositivi elettrici. 1.10 Passaggio per manutenzione Passaggio utilizzato per accedere a mezzi elettrici di servizio per la loro manutenzione. 2 2.1 2.2 Tensioni e correnti Tensione di dimensionamento (di un impianto elettrico) Tensione che individua l’impianto elettrico o una parte dell’impianto elettrico. Tensione di guasto Tensione tra un dato punto di dispersione e il potenziale di riferimento in caso di guasto all’isolamento. Voltage between a given point of fault and reference earth resulting from an insulation fault 95 Conoscenze di base per la sicurezza Edizione 1.0 2.3 Tensione di contatto presunta Tensione tra parti conduttrici che è possibile toccare simultaneamente, quando tali parti conduttrici non sono toccate da una persona o da un animale. 2.10 Corrente di impiego (di un circuito di corrente) Corrente che un circuito elettrico deve condurre nel funzionamento privo di disturbi. 2.4 Limite convenzionale della tensione di contatto presunta Valore massimo convenuto della tensione di contatto non influenzata, che può sussistere senza limiti di tempo in condizioni stabilite d’influenze esterne. 2.11 Corrente di guasto Corrente che fuoriesce da un punto di dispersione a causa d’un guasto all’isolamento. 2.5 Tensione di contatto Tensione tra parti conduttrici, quando quest’ultime sono toccate simultaneamente da una persona o da un animale. Nota: Il valore della tensione di contatto può essere sensibilmente influenzato dall’impedenza della persona o dell’animale, che si trova in contatto elettrico con queste parti conduttrici. 2.6 2.7 Tensione conduttore polare - conduttore polare Tensione tra due conduttori polari in un punto dato di un circuito di corrente. Tensione conduttore polare - conduttore di neutro Tensione tra un conduttore polare e il conduttore di neutro in un punto dato di un circuito a corrente alternata. 2.8 Tensione conduttore polare - terra Tensione tra un conduttore polare e il potenziale di riferimento in un punto dato di un circuito di corrente. 2.9 Potenziale del terreno per rapporto alla terra Tensione tra un punto stabilito sulla superficie del terreno e il potenziale di riferimento. 96 Documento dell’apprendimento EM-1 2.12 Corrente di contatto Corrente attraverso il corpo di una persona o di un animale, quando questo corpo tocca una o più parti di un impianto elettrico o di un mezzo elettrico di servizio. Nota: A condizione che queste parti siano conduttrici e sotto tensione. 2.13 Portata di corrente permanente ammissibile Valore massimo della corrente che un conduttore, un dispositivo o un’apparecchiatura può condurre in modo continuo in condizioni stabilite, senza che la temperatura stabilizzata del conduttore, del dispositivo o dell’apparecchiatura superi un valore limite stabilito. 2.14Sovracorrente Corrente che supera il valore di dimensionamento della corrente. Nota: Per i conduttori, il valore di dimensionamento della corrente corrisponde al carico ammissibile di corrente permanente. 2.15 Corrente di sovraccarico Sovracorrente che si forma in un circuito elettrico che non è dovuta ad un cortocircuito o ad un guasto a terra. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 2.16 Corrente di cortocircuito Corrente nel caso di un cortocircuito. 2.17 Corrente convenzionale di funzionamento Valore della corrente elettrica che, entro un tempo di durata stabilita, porta allo scatto di un dispositivo di protezione. 2.18 Corrente convenzionale di non funzionamento Valore della corrente elettrica che il dispositivo di protezione può condurre per un periodo di durata stabilita, senza scattare. 2.19 Corrente differenziale Somma algebrica dei valori istantanei delle correnti che fluiscono in uno stesso momento in tutti i conduttori attivi in un dato punto di un circuito di corrente in un impianto elettrico. 2.20 Corrente di dispersione Corrente in un percorso di corrente non gradito in condizioni consuete di servizio. 2.21 Corrente nel conduttore di protezione Corrente che si presenta nel conduttore di protezione come corrente di dispersione o come corrente elettrica a seguito di un guasto all’isolamento. 3 3.1 3.2 Folgorazione elettrica e misure di sicurezza Scossa elettrica Effetto fisiologico provocato da passaggio di una corrente elettrica attraverso il corpo di una persona o di un animale. Protezione contro la scossa elettrica Interventi che diminuiscono il rischio di una scossa elettrica. Edizione 1.0 3.3 Contatto diretto Contatto con parti attive da parte di persone o animali. 3.4 Contatto indiretto Contatto con corpi di mezzi elettrici di servizio, che si trovano sotto tensione a seguito di una situazione di guasto, da parte di persone o animali. 3.5 Protezione principale Protezione contro la scossa elettrica, quando non sono presenti situazioni di guasto. Nota: In generale, nel caso di impianti, reti e mezzi di servizio a bassa tensione, la protezione principale corrisponde alla protezione contro il contatto diretto. 3.6 Protezione in caso di guasto Protezione contro la scossa elettrica nelle situazione di un guasto singolo. Nota: In generale, nel caso di impianti, reti e mezzi di servizio a bassa tensione, la protezione contro i guasti corrisponde alla protezione in caso di contatto indiretto, specialmente in riferimento ad un guasto dell’isolamento base. 3.7 Protezione addizionale Misura di protezione in aggiunta alla protezione principale e/o alla protezione contro i guasti. Nota: In generale, la protezione addizionale si adotta in presenza di particolari influenze esterne o in locali di tipo particolare. Con questa protezione è possibile evitare o attenuare, in determinate circostanze, per esempio un maneggio irresponsabile dell’energia elettrica, una situazione di pericolo. 97 Conoscenze di base per la sicurezza 3.8 Documento dell’apprendimento EM-1 Parte attiva Conduttore o parte conduttrice che si prevede sia sotto tensione nel servizio abituale, incluso un conduttore di neutro ma non, come convenuto, un conduttore PEN, un conduttore PEM e un conduttore PEL. Nota: Questo termine non dice necessariamente che esista il rischio di una scossa elettrica. 3.9 Parte conduttrice Parte che può condurre corrente elettrica. 3.10 Corpo (di un mezzo elettrico di servizio) Parte conduttrice di un mezzo elettrico di servizio, che può essere toccata e che abitualmente non è sotto tensione, ma può venire ad essere sotto tensione, quando viene meno l’isolamento base. 3.11 Parte conduttrice estranea Parte conduttrice che non fa parte dell’impianto elettrico, che però può introdurre un potenziale elettrico, in genere quello di una terra locale. 3.12 Parti simultaneamente toccabili Conduttori o parti conduttrici che possono essere toccate simultaneamente da una persona o da un animale. 98 Nota: Parti conduttrici toccabili contemporaneamente possono essere: – parti attive, –corpi, – parti conduttrici estranee, – conduttori di protezione, – terreno o pavimento conduttivo. Edizione 1.0 3.13 Parte attiva pericolosa Parte attiva, dalla quale in determinate condizioni può venire una dannosa scossa elettrica. 3.14 Isolamento principale Isolamento di parti attive pericolose come protezione base. Nota: Il termine «protezione principale» non si applica ad un isolamento, che serve esclusivamente per finalità funzionali. 3.15 Isolamento supplementare Isolamento indipendente, che si applica come protezione contro i guasti in aggiunta all’isolamento base. 3.16 Doppio isolamento Isolamento, che è costituito dall’isolamento principale e dall’isolamento supplementare. 3.17 Isolamento rinforzato Isolamento di parti attive pericolose, che offre protezione da scossa elettrica nella stessa misura del doppio isolamento. Nota: L’isolamento rinforzato può essere costituito da più strati, che non è possibile testare singolarmente come isolamento principale o isolamento supplementare. 3.18 Apertura automatica dell’alimentazione Interruzione di uno o più conduttori polari per l’intervento automatico di un dispositivo di protezione nel caso di una situazione di guasto. 3.19 Zona a portata di mano Zona accessibile al contatto, che si estende da aree di stazionamento solitamente calpestabili, e i cui limiti una persona può raggiungere senza mezzi ausiliari con la mano in tutte le direzioni. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Nota: Il limite convenuto per l’estensione delle mani è illustrato al punto ¿ 4.1. 3.20Involucro Struttura che assicura il tipo di protezione adeguata per la prevista finalità d’uso. 3.21 Involucro elettrico Involucro che offre protezione contro prevedibili pericoli da elettricità. 3.22 Involucro di protezione (elettrica) Involucro elettrico che circonda le parti interne di un mezzo di servizio, per impedire l’accesso da ogni direzione o l’intervento su parti attive pericolose. 3.23 Barriera di protezione (elettrica) Parte che offre protezione contro il contatto diretto da tutte le consuete direzioni di intervento. 3.24 Ostacolo di protezione (elettrica) Parte che impedisce contatti diretti non intenzionali, non però contatti diretti per un atto deliberato. 3.25 Schermo di protezione (elettrica) Schermo conduttore, utilizzato per separare un circuito di corrente e/o conduttori elettrici da parti attive pericolose. 3.26 Schermatura di protezione (elettrica) Separazione di circuiti di corrente e/o conduttori da parti attive pericolose mediante uno schermo elettrico di protezione, che è collegato all’impianto di protezione del collegamento equipotenziale ed è previsto per la protezione da scossa elettrica. 3.27 Separazione (elettrica) Misura di protezione, con la quale parti attive pericolose di un circuito sono isolate dalla terra locale e da contatto, rispetto tutti gli altri circuiti di corrente e parti. Edizione 1.0 3.28 Separazione semplice Separazione tra circuiti di corrente elettrica o tra un circuito elettrico di corrente e la terra locale attraverso isolamento principale. 3.29 Separazione di protezione (elettrica) Separazione reciproca di circuiti di corrente tramite: – isolamento doppio o –isolamento principale e schermatura elettrica di protezione o – isolamento rinforzato. 3.30 Bassissima tensione, ELV (sigla) Tensione che non supera i valori limite di tensione stabiliti nella IEC 60449 per il campo di tensione I. 3.31 Sistema SELV Sistema elettrico, in cui la tensione non supera i valori limite per bassissima tensione (ELV): – in condizioni normali e – in condizioni di guasto singolo, anche in presenza di guasto a terra in altri circuiti di corrente. Nota: SELV è la sigla di Bassissima Tensione di Sicurezza in un sistema non messo a terra. 3.32 Sistema PELV Sistema elettrico, in cui la tensione non supera i valori limite per tensione bassissima (ELV): – in condizioni normali e – in condizioni di guasto singolo, esclusi guasti a terra in altri circuiti elettrici di corrente. Nota: PELV è la sigla di Bassissima Tensione di Protezione con separazione elettricamente sicura. 99 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 3.33 Sorgente a corrente limitata Dispositivo, che fornisce a un circuito di corrente: – una corrente stabilizzata e una carica elettrica, che sono limitate a valori non pericolosi e – una separazione elettricamente sicura tra l(uscita del dispositivo e le parti attive pericolose. 3.34 Protezione per mezzo della limitazione della corrente in regime permanente e della carica elettrica Protezione contro scossa elettrica tramite un’ esecuzione del circuito di corrente o del mezzo di servizio tale che, in condizioni normali e di dispersione, la corrente stabilizzata e l’energia della scarica sono limitate a un valore non pericoloso. 3.35 Dispositivo di impedenza di protezione Componente o insieme di componenti, la cui impedenza ed esecuzione devono far sì che la corrente stabilizzata di contatto e la carica elettrica siano limitate a valori non pericolosi. 3.36 Ambiente non conduttore Precauzione, con cui una persona o un animale, che tocca il corpo di un mezzo elettrico di servizio sotto una tensione pericolosa, è protetta/o per l’elevata impedenza del suo ambiente (es. pareti e pavimenti isolanti) e per l’assenza di parti conduttrici messe a terra. 4 4.1 100 Messa a terra e collegamento Terra di riferimento Parte della terra vista come elettricamente conduttrice, situata al di fuori del campo d’influenza di impianti di messa a terra e il cui potenziale elettrico è per convenzione posto uguale a zero. Edizione 1.0 4.2 Terra locale Parte della terra che si trova in contatto elettrico con il suo dispersore di terra e il cui potenziale elettrico non è necessariamente zero. 4.3 Mettere a terra, (verbo) Realizzare un collegamento elettrico tra un dato punto in una rete, in un impianto o in un mezzo di servizio e la terra locale. Nota 1: Il collegamento alla terra locale può essere: – previsto o – non previsto (fortuito) – e può essere permanente o temporaneo. Nota 2: Il collegamento con la terra locale può anche avere luogo in più punti. 4.4 Impianto di terra Complesso dei collegamenti e dei dispositivi elettrici utilizzati per la messa a terra di una rete, un impianto o un mezzo di servizio. 4.5 Elettrodo di terra Parte conduttrice, che viene annegata nel terreno o in un altro determinato medium conduttivo, per esempio cemento, che è in contatto elettrico con la terra. 4.6 Rete dell’elettrodo di terra Parte di un impianto di messa a terra, che abbraccia solo i dispersori di terra e i collegamenti elettrici fra loro. 4.7 Elettrodo di terra indipendente Dispersore di terra, che si trova a una distanza tale da altri dispersori di terra, che il suo potenziale elettrico non è influenzato in misura degna di nota da correnti tra la terra e gli altri dispersori di terra. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Edizione 1.0 4.8 Elettrodo di terra di fondazione Parte conduttrice, che è annegata nel cemento delle fondamenta di un edificio, in genere come anello chiuso (modificato per CH). 4.14 Percorso di ritorno dalla terra Percorso elettricamente conduttivo, che viene a formarsi tra impianti di messa a terra attraverso la terra, i conduttori o parti conduttrici. 4.9 Messa a terra di protezione Messa a terra di un punto o di più punti di una rete, un impianto o di un mezzo di servizio ai fini della sicurezza elettrica. 4.15 Collettore principale di terra Sbarra principale di terra Sbarra, morsetto o punto di allaccio, che è parte dell’impianto di terra di un’installazione e che permette il collegamento elettrico di più conduttori ai fini della messa a terra. 4.10 Messa a terra funzionale Messa a terra di un punto o di più punti di una rete, un impianto o di un mezzo di servizio a fini diversi dalla sicurezza elettrica. 4.11 Impianto di terra di rete Messa a terra di protezione e messa a terra funzionale di uno o più punti in una rete di alimentazione elettricità. 4.12 Conduttore di terra Conduttore che realizza un percorso di corrente o una parte del percorso di corrente tra un punto dato di una rete, un impianto o di un mezzo di servizio ed un dispersore di terra o una rete di dispersori di terra. Nota: Nell’impianto elettrico di un edificio, il punto dato è solitamente la sbarra di terra principale e il conduttore di terra unisce questo punto con il dispersore di terra o la rete di dispersori di terra. 4.13 Conduttore di terra in parallelo Conduttore lungo un tratto di cavi, che è previsto per realizzare un collegamento a bassa impedenza tra gli impianti di messa a terra alle estremità del tratto di cavi. 4.16 Impedenza verso terra Impedenza tra un dato punto in una rete, in un impianto o in un mezzo di servizio e il potenziale di riferimento a frequenza data. 4.17 Resistenza verso terra Parte ohmica dell’impedenza verso il potenziale di riferimento. 4.18Equipotenzialità Stato in cui le parti conduttrici hanno potenziale elettrico approssimativamente uguale. 4.19 Collegamento equipotenziale Realizzazione di collegamenti elettrici tra parti conduttrici, per avere equipotenzialità. 4.20 Collegamento equipotenziale di protezione Equipotenziale al fine della sicurezza. 4.21 Collegamento equipotenziale funzionale Equipotenziale per motivi di servizio, ma non al fine della sicurezza. 101 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 4.22 Conduttore di protezione (simbolo: PE) Conduttore al fine della sicurezza, ad esempio per la protezione da scossa elettrica. Nota: In un impianto elettrico, il conduttore di protezione con simbolo PE viene solitamente visto anche come conduttore di terra di protezione. 4.30 Sistema equipotenziale, EBS Complesso dei collegamenti tra parti conduttrici, che realizza il collegamento equipotenziale tra queste parti. Nota: Quando è messo a terra, un impianto equipotenziale è parte di un impianto di messa a terra. 4.23 Conduttore di terra di protezione Conduttore di protezione al fine della messa a terra di protezione. 4.31 Sistema equipotenziale di protezione, PEBS Impianto equipotenziale, che realizza il collegamento equipotenziale di protezione. 4.24 Conduttore per il collegamento equipotenziale di protezione Conduttore di protezione per realizzare l’equipotenziale di protezione. 4.32 Sistema equipotenziale funzionale, FEBS Impianto equipotenziale, che realizza il collegamento equipotenziale funzionale. 4.25 Conduttore PEN Conduttore che adempie allo stesso tempo le funzioni di un conduttore di terra di protezione e di un conduttore di neutro. 4.33 Sistema equipotenziale comune, CBN Impianto equipotenziale, che realizza sia il collegamento equipotenziale di protezione sia il collegamento equipotenziale funzionale. 4.26 Conduttore PEM Conduttore che adempie allo stesso tempo le funzioni di un conduttore di terra di protezione e di un conduttore mediano. 4.27 Conduttore PEL Conduttore che adempie allo stesso tempo le funzioni di un conduttore di terra di protezione e di un conduttore polare. 4.28 Conduttore di terra funzionale Conduttore di protezione al fine della messa a terra funzionale. 4.29 Conduttore per il collegamento equipotenziale funzionale Conduttore al fine di collegamento equipotenziale funzionale. 102 Edizione 1.0 4.34 Morsetto per il collegamento equipotenziale Morsetto o punto di allaccio su un mezzo di servizio o un dispositivo, destinato al collegamento elettrico con l’impianto equipotenziale. 4.35 Sbarra per il collegamento equipotenziale Sbarra come parte di un impianto equipotenziale per l’allacciamento elettrico di un numero di conduttori al fine del collegamento equipotenziale. 5 5.1 Circuiti elettrici di corrente Circuito (elettrico) Complesso dei mezzi elettrici di servizio di un impianto elettrico, che viene protetto da sovracorrenti dallo stesso dispositivo/dagli stessi dispositivi di protezione. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 5.2 Circuito di distribuzione Circuito di corrente che alimenta uno o più quadri di distribuzione (armadi distributori di corrente). 5.3 Circuito terminale (degli edifici) Circuito di corrente che è previsto per fornire corrente direttamente agli utilizzatori elettrici o prese a spina. 5.4 5.5 Punto mediano Punto comune tra due elementi di circuito di corrente tra loro simmetrici, le altre estremità dei quali sono elettricamente collegate con due diversi conduttori polari dello stesso circuito di corrente. 5.7 Conduttore di neutro Conduttore che è elettricamente collegato con il punto neutro ed è in condizione di contribuire alla distribuzione d’energia elettrica. 5.8 Conduttore di punto mediano Conduttore che è elettricamente collegato al punto medio ed è in condizione di contribuire alla distribuzione d’energia elettrica. 5.9 Conduttore polare (conduttore di fase) Conduttore che nel servizio consueto è sotto tensione ed è in condizione di contribuire alla trasmissione o distribuzione d’energia elettrica, ma non è un conduttore di neutro o un conduttore mediano. 5.10Cortocircuito Percorso di corrente, sorto accidentalmente o volutamente tra due o più parti conduttrici, per il quale le differenze di potenziale elettrico tra queste parti conduttrici cadono ad un valore uguale o pressoché uguale a zero. 5.11 Cortocircuito tra conduttore polare - terra Cortocircuito tra un conduttore polare e la terra in una rete con diretta messa a terra del punto neutro o con messa a terra con impedenza del punto neutro. Punto neutro Punto comune di un sistema plurifase collegato a stella o punto medio messo a terra di un sistema monofase. 5.6Conduttore Parte conduttrice, prevista per condurre una determinata corrente elettrica. Edizione 1.0 Nota: Il cortocircuito tra conduttore polare e terra può per esempio sorgere su un conduttore di terra e un dispersore di terra. 5.12 Cortocircuito tra conduttori polari Cortocircuito tra due o più conduttori polari, che può essere associato o meno con il cortocircuito tra conduttore polare e terra nello stesso punto. 5.13 Guasto a terra Comparsa non prevista di un percorso di corrente tra un conduttore attivo e terra. Nota 1: Il percorso può condurre corrente attraverso un isolamento difettoso, sovrastrutture (per esempio tralicci, impalcature, gru, scale) o attraverso la vegetazione (per esempio alberi, cespugli) e presentare una notevole impedenza. Nota 2: Un percorso di corrente tra un conduttore, che per motivi di servizio non può essere messo a massa, e la terra viene anche visto come un guasto a terra. 103 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 5.14 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti Dispositivo, destinato a interrompere un circuito di corrente, se la corrente nel conduttore del circuito elettrico oltrepassa per una certa durata un valore precedentemente stabilito. 5.15 Intrinsecamente protetto contro il cortocircuito e il guasto a terra Natura di un mezzo elettrico di servizio o sua combinazione, con protezione contro cortocircuiti e guasti a terra per adeguati interventi precauzionali in fase di esecuzione e installazione. 6 6.1 6.2 Cavità nella la struttura Spazio intermedio in parti di edificio, accessibile solo in determinati punti. Nota 1: Ne sono esempi i vani in pareti divisorie, sotto pavimenti posati, al di sopra di soffitti sospesi e in determinati tipi di telai di finestre, telai di porte e stipiti. Nota 2: I canali per cavi sono visti come vani costruttivi di forma particolare. 6.3 104 Condutture (sistemi di cavi e delle condutture) Conduttura (sistema di cavi e condutture) Insieme costituito da uno o più conduttori, cavi e condutture o condotti barre/e e loro elementi di fissaggio nonché, se necessaria, la loro protezione meccanica. Tubo protettivo Parte chiusa di un sistema di cavi e condutture con sezione generalmente circolare per conduttori, cavi e/o condutture in impianti elettrici, che permette il loro inserimento e/o la loro sostituzione. Edizione 1.0 Nota: I tubi per installazioni elettriche dovrebbero essere sufficientemente collegati tra loro, in modo da permettere l’introduzione di conduttori e/o cavi isolati, e non l’inserimento laterale. 6.4 Sistema di canali Combinazione con involucri chiusi, costituita da una parte inferiore con coperchio apribile e che è destinata ad ospitare conduttori, cavi, condutture, conduttori di allaccio e/o ad accogliere altri mezzi elettrici di servizio, inclusi i mezzi di servizio della tecnica informatica. 6.5 Sistema di profili porta cavi Combinazione con involucri chiusi, a sezione non circolare, che permette di infilare e sostituire conduttori isolati, cavi, condutture e/o conduttori di allaccio in impianti elettrici. 6.6 Cunicolo (canale cavi) Parte di un sistema di cavi e condutture, aperta, ventilata o chiusa, al di sopra o al di sotto della superficie del terreno o del pavimento, di dimensioni che non consentono alcun accesso alle persone, ma che permettono di arrivare ai tubi d’installazione elettrica e/o ai cavi e condutture per l’intera lunghezza, durante e dopo la posa. Nota: Un canale per cavi può essere parte della struttura costruttiva di un edificio. 6.7 Cunicolo cavi Passaggio, che contiene strutture di sostegno per cavi ed elementi di connessione e/o altri elementi del sistema di cavi e condutture, le cui dimensioni offrono la possibilità alle persone di muoversi liberamente all’interno del passaggio per l’intera sua lunghezza. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 6.8Passerella Sistema di sostegno per cavi, consistente in una lastra portante continua a bordi rialzati e priva di copertura. Nota: Una passerella per cavi può essere perforata o non perforata. 6.9 Scala portacavi Sistema di sostegno per cavi, costituito da una serie di strutture di sostegno, che sono rigidamente collegate agli elementi portanti principali. 7.3 7 7.1 7.2 Altri mezzi di servizio Componente elettrico (mezzo di servizio) Prodotto che viene utilizzato al fine di realizzare, trasformare, trasmettere, distribuire o applicare energia elettrica, per es. macchine, trasformatori, apparecchi di manovra e di comando, strumenti di misura, dispositivi di protezione, cavi e condutture, utilizzatori elettrici. Apparecchio utilizzatore Mezzo elettrico di servizio, destinato a convertire l’energia elettrica in un’altra forma di energia, per esempio in luce, calore o in energia meccanica. Dispositivo di manovra dispositivo di comando Mezzo elettrico di servizio, che viene impiegato in un circuito di corrente, per assolvere una o più delle funzioni seguenti: protezione, comando, sezionamento, manovra. Nota: La terminologia francese e inglese può essere considerata equivalente nella maggior parte dei casi. La terminologia francese ha un significato più esteso di quella inglese. Essa include, per esempio, anche il materiale di connessione, prese e spine, ecc. In inglese, i mezzi di servizio citati per ultimi sono raccolti sotto il termine «accessories». 7.4 Componente elettrico mobile e trasportabile Mezzo elettrico di servizio che durante il funzionamento viene mosso o che può essere facilmente portato da un posto ad un altro, mentre è allacciato al circuito di corrente di alimentazione. 6.10Mensole Elementi portanti, fissati solo ad una estremità ed applicati distanziati in orizzontale, su cui sono posati cavi e/o condutture. 6.11Collari Elementi portanti applicati distanziati, che sostengono meccanicamente un cavo e/o una conduttura o un tubo d’installazione elettrica. Edizione 1.0 7.5 Componente elettrico portatile Mezzo elettrico di servizio, destinato ad essere tenuto in mano durante il consueto utilizzo. 7.6 Componente elettrico fisso Mezzo di servizio elettrico applicato fisso ovvero mezzo elettrico di servizio senza dispositivo portante, di peso tale da non poter essere mosso facilmente. Nota: Nelle normative IEC, il valore di questo peso è fissato in minimo 18 kg per gli apparecchi elettrodomestici. 105 Conoscenze di base per la sicurezza 7.7 7.8 Documento dell’apprendimento EM-1 Componente elettrico montato fisso Mezzo elettrico di servizio, applicato su un dispositivo di sostegno ovvero montato in altro modo fisso in un determinato punto. Apparecchiatura assiemata di manovra e comando, quadro di distribuzione Combinazione di mezzi elettrici di servizio, che include tipi diversi di apparecchi di manovra e di comando, cui sono allacciati uno o più circuiti di corrente d’uscita, la quale viene alimentata da uno o più circuiti di corrente d’ingresso e che contiene punti di connessione per conduttore di neutro e conduttore di protezione. 8 Sezionamento e manovra 8.1Sezionamento Funzione destinata a interrompere per motivi di sicurezza la corrente di alimentazione di tutte le sezioni o di una singola sezione dell’impianto elettrico, sezionando l’impianto elettrico o singole sezioni da ogni fonte di corrente elettrica. 8.2 Interruzione per manutenzione meccanica Apertura dei contatti di un dispositivo di manovra, destinata a disinserire un singolo o diversi mezzi elettrici di servizio, per prevenire un pericolo diverso da quello per scossa elettrica o arco nel corso di operazioni di natura non elettrica su questi mezzi di servizio. 8.3 106 Interruzione di emergenza Apertura dei contatti di un dispositivo di manovra, destinata ad escludere l’alimentazione d’energia di un impianto elettrico o di una parte dell’impianto elettrico, per eliminare o attenuare una situazione di pericolo. Edizione 1.0 8.4 Arresto di emergenza Intervento destinato ad arrestare il più rapidamente possibile un movimento, diventato pericoloso. 8.5 Comando funzionale Intervento destinato a inserire o disinserire ovvero a modificare l’alimentazione di energia per un impianto elettrico o per una parte dell’impianto durante il normale funzionamento. 9 9.1 Capacità delle persone Persona esperta (nel campo delle attività elettriche) Persona che, a motivo della sua formazione ed esperienza, è in grado di individuare i rischi ed evitare i pericoli dell’elettricità. 9.2 Persona istruita (nel campo delle attività elettriche) Persona sufficientemente informata o sorvegliata da personale elettrico specializzato e quindi abilitata ad individuare i rischi e ad evitare i pericoli dell’elettricità. 9.3 Persona comune Persona che non è del personale elettrico specializzato né un soggetto istruito in elettrotecnica. Nota: Si tratta qui di un profano in riferimento all’(elettrotecnica. 9.4 Zona di accesso limitata Zona al cui accesso sono autorizzati solo personale elettrico specializzato e persone con istruzione in elettrotecnica. 10 Impianti in generale 10.1Filo Conduttore dotato di guaina isolante come parte costituente di una conduttura. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 10.2 Impianti provvisori Impianti che, dopo un breve tempo o sono sostituiti da un impianto definitivo o sono eliminati definitivamente, come per es. le installazioni per esperimenti e simili. 10.3 Impianti temporanei Impianti che sono smontati e rimontati frequentemente, come mostre, giostre, gru di cantiere e simili. 10.4 Conduttura (linea) di allacciamento Conduttura del fornitore di energia fino ai morsetti di entrata del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti d’allacciamento. 10.5 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti d’allacciamento Interruttore automatico di sovracorrente installato tra l&apos; impianto del fornitore di energia e l&apos; installazione a bassa tensione. 10.6 Dispositivo di connessione di apparecchi Dispositivo di connessione la cui spina è destinata ad essere fissata direttamente ad un apparecchio. 10.7 Sedi di lavoro / Postazioni di lavoro Luoghi in azienda o al di fuori dell’azienda, in cui i lavoratori o le lavoratrici devono sostare per eseguire i compiti loro assegnati. 10.8 Costruzioni e locali con grande affollamento di persone Sono considerati come costruzioni e locali con grande assembramento di persone in particolar modo le strutture multiuso, le strutture sportive e per esposizione, gli edifici scolastici dotati di saloni, le stazioni ferroviarie, teatri, sale cinematografiche, ristoranti e luoghi di riunione analoghi provvisti di locali che possono contenere oltre Edizione 1.0 100 persone, nonché i locali adibiti alla vendita con una superficie di vendita complessiva minore di 1200 m2, quando il numero di persone rilevato supera le 100 unità. 10.9 Valore di esercizio Grandezza che si verifica durante il funzionamento ed il cui valore è determinabile mediante misura. 10.10 Conduttura di abbonato Conduttura provvista di apparecchi per misurare l’energia dell’abbonato, ed installata dai morsetti di uscita del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti d’allacciamento alla conduttura principale ed all’impianto di distribuzione dell’abbonato. La conduttura di abbonato alimenta un circuito del contatore. 10.11 Dispositivo d’interruzione automatica delle sovracorrenti d’abbonato Dispositivo d’interruzione automatica delle sovracorrenti installato nella conduttura di abbonato. 10.12 Comportamento al fuoco (VKF) Non sono ammessi come materiali da costruzione quelli facilmente infiammabili e che bruciano rapidamente (grado di combustibilità 1 e 2). Grado di combustibilità 3: facilmente combustibile Materiali da costruzione facilmente infiammabili, che bruciano indipendentemente e rapidamente senza apporto di calore supplementare Grado di combustibilità 4: mediamente combustibile Materiali da costruzione normalmente infiammabili, che continuano a bruciare indipendentemente, per un periodo prolungato, senza apporto di calore supplementare Grado di combustibilità 5: difficilmente combustibile 107 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 Materiali da costruzione difficilmente infiammabili, che continuano a bruciare lentamente o a carbonizzare solo con apporto di calore supplementare; dopo l’eliminazione della fonte di calore, le fiamme devono spegnersi rapidamente e il fuoco deve cessare di covare Grado di combustibilità 5 (200°): difficilmente combustibile a 200°C Materiali da costruzione che soddisfano i requisiti del grado di combustibilità 5 anche a una temperatura ambiente di 200°C Grado di combustibilità 6q: quasi incombustibile Materiali da costruzione con componenti combustibili in piccola quantità, ma che sono ininfiammabili e vengono considerati praticamente come incombustibili Grado di combustibilità 6: incombustibile Materiali da costruzione senza componenti combustibili che sono ininfiammabili, non carbonizzano, né si riducono in cenere 10.13 Locali di servizio elettrico Locali che contengono in prevalenza apparecchiature elettriche e che sono accessibili solo a persone addestrate. 10.14Locali a rischio d’incendio contenenti polvere combustibile Locali o zone nei quali vengono prodotti, lavorati o conservati in quantitativi rilevanti materiali facilmente combustibili e per i quali si deve tenere conto che la loro normale e prevista utilizzazione fa depositare quantità pericolose di polvere. 10.15Locali a rischio d’incendio senza polvere combustibile Locali o zone nei quali sono depositati materiali facilmente combustibili in quantità rilevante. 108 Edizione 1.0 10.16 Conduttura principale Conduttura tra morsetti in uscita del dispositivo d’interruzione della sovracorrente d’allacciamento e del punto di allacciamento dell’utente. La conduttura principale alimenta uno o più circuiti di contatori. 10.17 Impianti di sollevamento e di trasporto { Sono considerati come tali tutte le apparecchiature che servono al trasporto di persone e/o di cose. Valgono come impianti di sollevamento e di trasporto: – Impianti di gru: gru scorrevoli, gru a sbalzo, gru a cavalletto, gru a portale, gru a semiportale, gru a mensola, gru girevoli, gru a torre girevole, paranchi elettrici. – Impianti di ascensori: ascensori per persone, ascensori per merci con o senza accompagnamento di persone, ascensori per materiali con accompagnamento di persone in cantieri edili (anche quelli con azionamento a cremagliera e a vite e con azionamento nella cabina), montacarichi per edilizia solo per trasporto di materiale (per es. con una piattaforma), montacarichi per adduzione di materiale alle macchine, ascensori inclinati. – Trasportatori continui: trasportatori a nastro, a tazze, vibratori, coclee di trasporto, che possono essere attrezzate come singoli oggetti oppure come impianti completi di trasporto. –Diversi: apparecchi per il movimento di scaffalature (dispositivi per riempire e svuotare gli scaffali), con manovre eseguibili sia dal pavimento (elevatori per scaffali) sia da una cabina mobile lungo gli scaffali [dispositivo di servizio per scaffali]), scale scorrevoli Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 (scale mobili), nastri trasportatori per persone, impianti per la pulizia delle finestre, ponteggi sospesi, argani, piani elevatori, sollevatori di veicoli (per es. per autoservizi), piattaforme di carico (per es. rampe adattabili), funicolari, escluse quelle con concessione federale, che devono rispettare le prescrizioni dell’Ufficio federale dei trasporti. 10.18 Impianti ad alta tensione Impianti a corrente forte nei quali la tensione di servizio è superiore a 1000 V AC o 1500 V DC. 10.19 Resistenti al corto circuito Sono resistenti al corto circuito i trasformatori, che non subiscono e non causano danni anche quando il circuito secondario è cortocircuitato in permanenza. Contrassegno: a oppure ë 10.20 Valore di dimensionamento Valore per il quale un oggetto è dimensionato e secondo il quale è designato. Nota: Esempi di valori di dimensionamento indicati abitualmente per fusibili sono: tensione, intensità di corrente, potere di separazione. 10.21 Sezionatore del conduttore di neutro / morsetto speciale Dispositivo di sezionamento inserito nel conduttore di neutro o nel conduttore PEN, che può essere azionato senza staccare i conduttori allacciati e solo con l’uso di un attrezzo; esso serve per la misura dello stato dell’isolamento.</ p><p>Morsetto speciale è un elemento di collegamento che permette di separare e collegare più volte ed in modo sicuro. La separazione non deve essere possibile manualmente ma deve richiedere l’uso di un unico attrezzo. Edizione 1.0 > Nelle combinazioni assiemate di manovra se non è prescritto un sezionatore del conduttore di neutro, si possono eccezionalmente impiegare morsetti speciali, con i quali per effettuare la separazione si distaccano i conduttori. 10.22 Isolante termico ed incombustibile { Materiale che non può venire infiammato e che un cattivo conduttore del calore. { Un materiale per poter essere classificato come isolante termico incombustibile deve avere un grado di combustibilità 6q o 6 e presentare la seguente resistenza di trasmissione del calore: ¿ R = 0,07 m2 K/W Determinazione della resistenza di trasmissione del calore: R!d/l [m2 K/W] Legenda R Resistenza di trasmissione del calore d Spessore del materiale [m] l Conducibilità termica [W/mK ] 10.23 Impianti a bassa tensione Impianti elettrici a corrente forte, nei quali la tensione di esercizio è superiore a 50 V AC o 120 V DC, ma inferiore a 1000 V AC o 1500 V DC. 10.24Mobili Conduttori e condutture, che possono essere spostate nel loro impiego. 10.25 Generi di locali Nota: I locali possono spesso essere classificati in una delle tipologie indicate nelle 5.1.A solo previa precisa conoscenza delle circostanze locali e aziendali. Se, ad esempio, in un locale si presenta umidità elevata solo in un determinato 109 Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 punto, ma il resto del locale, a seguito di regolare aerazione, è asciutto, non occorre allora che l’intero locale sia considerato come locale umido. { Locale asciutto Locale o una zona determinata di un locale, in cui di regola non si presenta acqua di condensazione o in cui l’aria non è satura di umidità. Nota: Locali (zone) in cui l’umidità relativa dell’aria è di regola inferiore al 75 % e in cui non si devono fare i conti con condensa, sono considerati locali asciutti. Rientrano qui, per esempio, locali di soggiorno (anche camere d’albergo), uffici. Ne possono inoltre fare parte: – locali per attività commerciali, locali di vendita, soffitte, trombe di scale, cantine riscaldate e aerate. – cucine in appartamenti e locali bagno in abitazioni e hotel si considerano, con riferimento alla loro installazione, come locali asciutti, in quanto l’umidità in essi si presenta solo ogni tanto. { Locale umido Locale o una zona determinata di un locale, in cui la sicurezza dei mezzi elettrici di servizio può essere compromessa da umidità, acqua di condensazione o analoghe influenze climatiche. 110 Nota: Locali (zone) in cui l’umidità relativa dell’aria è di regola pari a 75 - 90 %, si considerano locali umidi. In ambiente umido, l’umidità dell’aria si deposita in modo percepibile (grosse gocce), se la temperatura alla superficie di un oggetto è significativamente inferiore alla temperatura ambiente. Locali umidi sono, ad esempio, grandi cucine, locali bagno a fini industriali, cantine umide e celle frigorifere. { Locale bagnato Locale o una zona determinata all’in- Edizione 1.0 terno di un locale, il cui pavimento - tra cui anche le pareti e/o le installazioni - viene lavato con spruzzi d’acqua per motivi di servizio, igienici o altro. Nota: Locali (zone) in cui l’umidità relativa dell’aria è di regola superiore al 90% si considerano locali bagnati. In ambiente bagnato si forma acqua di condensazione, se la temperatura alla superficie di un oggetto è anche di poco inferiore alla temperatura ambiente. Sono locali bagnati, ad esempio, bagni e lavanderie d’uso pubblico, birrerie, autolavaggi, macellerie, serre o locali, in cui pareti e pavimenti sono lavati con getti d’acqua. 10.26 Locali con polvere non combustibile Locali o zone nei quali si deve tenere conto, nella normale utilizzazione prevista, di un deposito rilevante di povere non combustibile.(per es. certi locali o zone in fabbriche di cemento, frantoi per pietre, fonderie). 10.27 Serratura / chiave { Chiusura che può essere manovrata solo con una chiave. { Le serrature sono mezzi meccanici per chiudere o aprire, manovrabili solo con chiavi, che possono essere per es. normali a mappa, di sicurezza per serratura a cilindro. Sono comprese in questa definizione, anche le serrature (a saliscendi, a chiavistello, a catenaccio) che si possono manovrare con chiavi a sezione triangolare o quadrata. 10.27 Classi di protezione { Le classi di protezione definiscono la protezione contro guasti (protezione contro il contatto indiretto). La protezione base (protezione contro il contatto diretto) è assicurata in tutte le classi di protezione dall’isolamento base. Conoscenze di base per la sicurezza Documento dell’apprendimento EM-1 – Classe di protezione 0 Non è prevista alcuna misura di protezione contro guasti. Non è previsto alcun collegamento delle masse dei mezzi di servizio al conduttore di protezione dell’impianto fisso e le masse non sono inaccessibili dall’esterno, come nel caso dell’isolamento di protezione. Nota: in caso di guasto dell’isolamento base, la protezione contro correnti pericolose di massa deve essere assicurata dall’ambiente nel quale il mezzo si trova, per es. mediante locali non conduttori. – Classe di protezione I La protezione è assicurata mediante il collegamento delle masse al conduttore di protezione dell’impianto fisso. Nota: In caso di guasto dell’isolamento base s’interrompe automaticamente il circuito elettrico difettoso, eliminando così la tensione pericolosa di contatto. La condizione preliminare è che nel caso di mezzi di servizio collegati tramite condutture mobili, queste contengano anche il conduttore di protezione che viene collegato alla massa del mezzo di servizio. – Classe di protezione II La protezione in caso di contatto indiretto è assicurata con un secondo (doppio) isolamento o con un isolamento rinforzato, che siano conformi alle esigenze dell’isolamento di protezione. Non sussiste alcuna possibilità di allacciamento del conduttore di protezione (le eccezioni devono essere espressamente ammesse nelle prescrizioni d’impiego dell’apparecchio). Edizione 1.0 Nota: i mezzi di servizio nella classe di protezione II riguardo alla loro protezione contro il contatto indiretto non dipendono dalle condizioni dell’installazione. Si fa distinzione tra mezzi di servizio con isolamento totale, nei quali anche le masse sono incorporate nell’isolamento e mezzi di servizio con involucro metallico, nei quali le parti attive sono isolate rispetto all’involucro metallico con doppio isolamento o di isolamento rinforzato. (contrassegno \) – Classe di protezione III Non è prevista alcuna protezione contro il contatto indiretto. La protezione consiste esclusivamente nella limitazione della tensione ai valori della tensione bassissima (ELV). I mezzi di servizio della classe di protezione III devono perciò essere impiegati solo con tensioni, che siano conformi alle esigenze richieste per le tensioni bassissime SELV o PELV. 10.28 Impianti a corrente debole Impianti elettrici nei quali non possono originarsi correnti e tensioni pericolose per persone e cose. Ai sensi della presente Norma sono tali gli impianti con correnti di funzionamento fino e compreso 2 A, e tensioni di funzionamento fino e compreso 50 V AC risp. 120 V DC. 10.29Autotrasformatori Ai sensi della presente Norma tutti i trasformatori nei quali gli avvolgimenti primario e secondario sono collegati tra loro galvanicamente. 10.30 Impianti a corrente forte Impianti elettrici, nei quali possono verificarsi correnti e tensioni pericolose , in determinate condizioni, per persone 111 Terminologia e documenti di riferimento Documento dell’apprendimento EM-1 e cose. Ai sensi della presente Norma sono tali gli impianti con correnti di servizio maggiori di 2 A, o tensioni di servizio maggiori di 50 V AC risp. 120 V DC. 10.31 Presa a spina Elemento di un dispositivo d’innesto destinato al collegamento sul lato rete di alimentazione. 10.32Spina Elemento di un dispositivo d’innesto destinato al collegamento sul lato utilizzatore. 10.33 Dispositivo d’innesto Dispositivo che permette il collegamento di condutture mobili tra loro o con condutture fisse, con apparecchi oppure con apparecchi tra loro per un numero qualsiasi di volte. Il dispositivo d’innesto si compone di presa a spina e di spina. In questa definizione non sono comprese le connessioni innestabili, che sono utilizzate in sostituzione di collegamenti fissi e che non sono previste per essere manovrate durante l’esercizio. 10.34 Dispositivo d’interruzione della sovracorrente Dispositivo, che è in grado d’interrompere automaticamente sovracorrenti fino al suo potere nominale di rottura, per il quale esso è stato dimensionato. 10.35 Cordone di prolungamento Conduttura mobile, dotata ad un’estremità di una spina d’innesto alla rete ed all’altra estremità di una presa di connettore. 112 Edizione 1.0 10.36Attrezzi Mezzi ausiliari necessari per l’apertura di involucri, calotte e simili nel caso che non sia possibile aprirli solo con le dita. Sono definiti attrezzi i mezzi ausiliari, che è necessario usare quando non si possono più aprire solo con le dita gli involucri, le porte, i coperchi, i rivestimenti e simili. Sono considerati attrezzi i cacciaviti, le chiavi per dadi, (per es. chiavi per dadi esagonali, chiavi üinbusý) le tenaglie, le monete, le lame di coltello e simili. > Sono considerati attrezzi le chiavi a sezione triangolare e quadrata, quando si tratta di una chiusura avvitata, (per es. il coperchio della scatola di un fusibile di allacciamento). Documento dell’apprendimento IE-1 7 Edizione 1.0 Documenti di riferimento – Codici d’installazione CI USIE – Codici del manuale tecnico elettrico – Sito internet www.aiet.ch – Sito internet www.usie.ch – CFSL 6508 Edizione 2007 – CFSL 4108 Edizione 2007 – Ordinanza sul lavoro www.suva.ch – Contratto collettivo di lavoro USIE – Convenzione cantonale AIET – Manuale CPN Edizione anno in corso – NIBT www.electrosuisse.ch – Prescrizioni gestori di reti www.elettricita.ch – Info ASE – Norma Sia 380/7 – Norma Sia 118 – Norma Sia 108 © AIET Vietata la riproduzione senza autorizzazione 113