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Foglio di informazione professionale per gli
Pediatrici e gli Infermieri che assistono Bambini
a cura della Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche
Anno IV, Numero 43 Giugno 2009
Reg. Trib. FI n.5619
Newsletter
EMOGASANALISI:
PRELEVARE IL CAMPIONE ED INTERPRETARE I RISULTATI
Supplemento 1 al n.2 di “Gli Infermieri dei Bambini - Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche.” Dir.Resp. Filippo Festini
Rosanna Galasso, Dipartimento Emergenza Accettazione, Ospedale Pediatrico Meyer.
L’emogasanalisi (EGA) è uno degli esami ematici più frequentemente richiesti nell’emergenza e nel periodo di
stabilizzazione del bambino in fase acuta. Si tratta dell’analisi, effettuata attraverso un particolare
apparecchiodi laboratorio (l’emogas analizzatore), di un campione di sangue arterioso o venoso allo scopo di
determinare alcuni parametri respiratori e l’equilibrio acido-base del bambino (1). Alcuni dei valori più importanti
forniti da questo esame sono:
−
pressione parziale dell’ossigeno (pO2)
−
pressione parziale dell’anidride carbonica (pCO2)
−
saturazione dell’ossigeno (SaO2),
−
pH ematico
−
bicarbonati (HCO3)
−
eccesso di basi (BE)
−
concentrazione di importanti elettroliti come sodio (Na+) e potassio (K-)
−
Emoglobina (ctHb)
Gli Infermieri dei bambini hanno un ruolo fondamentale nell’esecuzione di questa indagine diagnostica: si occupano
infatti del prelievo del campione ematico, dell’introduzione di questo nell’emogas analizzatore, della prima
interpretazione dei risultati e della pronta comunicazione al medico delle eventuali anormalità nei valori (2).
Modalità di campionamento ematico per EGA
Esistono 3 modalità per prelevare il volume di sangue necessario all’esecuzione dell’EGA:
1) prelievo mediante puntura del vaso: si utilizza una siringa a riempimento automatico con ago premontato
(figura) Vantaggi: se eseguito correttamente comporta un minor rischio di contaminazione del campione rispetto
al prelievo da catetere e al prelievo capillare, inoltre è eseguibile in situazioni di emergenza e richiede un
campione di sangue inferiore a quello necessario nel campionamento da catetere. Svantaggi: E’ una procedura
dolorosa. Nel bambino non intubato con distress respiratorio severo dovuto ad ostruzione delle alte vie aeree
(come nel caso di bambino con difterite), il dolore provocato dal prelievo potrebbe compromettere la respirazione
al punto di alterare la concentrazione dei gas ematici (2-3). Può essere difficile individuare le arterie, ed esiste il
rischio di miscelazione di sangue arterioso con sangue venoso. Esistono anche il rischio di ischemia dell’arto e il
rischio di puntura accidentale dell’operatore.
2) prelievo da catetere (venoso o arterioso): Vantaggi: non c’è il rischio di miscelare sangue venoso e sangue
arterioso, l’ottenimento del campione più facile e più rapido rispetto alla tecnica della puntura del vaso o del
prelievo capillare. La metodica non comporta dolore per il paziente. Svantaggi: c’è il rischio di infezioni del
catetere, il rischio di coaguli con occlusione del catetere o messa in circolo di emboli, rischio di anemia per
prelievo di un volume eccessivo di sangue (4). Sono presenti anche il rischio di errori da diluizione del campione
se il catetere non è stato lavato correttamente, e il rischio di contaminazione del campione con bolle d’aria
presenti nei raccordi.
3) prelievo capillare: Vantaggi: Si tratta di una metodica poco dolorosa ed a basso rischio di complicazioni, inoltre
il piccolo volume di sangue prelevato previene l’anemizzazione. E’ eseguibile sia in elezione che in urgenza.
Svantaggi: è presente il rischio di valori dell’ossigeno non accurati e il rischio di emolisi del campione; è
necessario aver acquisito una buona manualità per una corretta esecuzione della tecnica; la quantità di sangue
prelevata non è sufficiente per l’esecuzione di altri test.
Principali sistemi di regolazione del pH
I valori normali del pH sono compresi tra 7,35 e 7,45. Quando il pH è inferiore a 7,35 si parla di acidosi, mentre
quando supera i 7,45 si parla di alcalosi. Acidosi ed alcalosi possono entrambe essere di tipo metabolico o di tipo
respiratorio a seconda del sistema di regolazione che è coinvolto maggiormente nella compensazione dello
squilibrio. Nell’organismo esistono 3 sistemi che normalmente cooperano per mantenere e regolare l’equilibrio acidobase:
− molecole tampone (bicarbonati, fosfati e proteine): è il sistema che interviene per primo ed agisce nell’arco di
pochi secondi
− i reni (sistema metabolico): regolano la quantità di bicarbonati (HCO3) disciolti nel sangue. Hanno un effetto
ritardato ma prolungato sul pH ematico, infatti i meccanismi di regolazione renali possono impiegare alcuni giorni
per instaurarsi (2). L’insufficienza renale può causare acidosi metabolica.
− i polmoni (sistema respiratorio): regolano la produzione di anidride carbonica (CO2). Sono molto rapidi
nell’intervenire sul pH. Se ad esempio si verifica un’acidosi, i polmoni possono aumentare rapidamente la
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frequenza e la profondità degli atti respiratori del bambino allo scopo di aumentare l’eliminazione della CO2. Se
invece si verifica un’alcalosi il sistema respiratorio reagirà in maniera opposta, producendo bradipnea e respiro
superficiale (2). Questo processo di compensazione può essere totale o parziale. NB:Quando si modificano i valori
del respiratore di un bambino intubato, è necessario attendere 15-20 minuti prima di notare una modificazione
dell’EGA (2).
Come effettuare la prima valutazione dell’EGA
Lo schema che segue rappresenta un semplice algoritmo di analisi per la valutazione di un EGA (2-5).
Che valore ha il pH?
>7,45
7,35-7,45
<7,35
ALCALOSI
NELLA NORMA
ACIDOSI
Che valore hanno i bicarbonati (HCO3)?
Alti
Alcalosi
metabolica
Normali
o alti
Normali
o bassi
Alcalosi
respiratoria
Valori normali dell’EGA
pH
7,35-7,45
pCO2
35,00-45,00 mmHg
pO2
80-100 mmHg
SaO2
75-99%
ctHb
11,5-15,4 g/dl
HCO3
22-26 mmol/l
BE
neonato -10/-2
lattante - 7/-1
bambino -4/+2
Lattati
<2
K+
3,5-4,5 mEq/l
Na+
135-148 mEq/l
Che valore hanno i bicarbonati (HCO3)
e la pCO2?
Bassi
(<22 mmol/l)
Acidosi
respiratoria
Alti
Acidosi
metabolica
Compensazione
metabolica per alti
livelli di pCO2
Bassi
Compensazione
respiratoria per
acidosi metabolica
Cura delle linee arteriose
Alcuni suggerimenti (2) per garantire una gestione in sicurezza della cannula arteriosa:
• garantire che la cannula arteriosa sia chiaramente distinguibile dalle altre vie, mediante etichette
adesive colorate o con la scritta “linea arteriosa”
• Utilizzare sistemi di lavaggio in continuo della linea arteriosa con soluzione fisiologica allo 0,9% o
con soluzione eparinata su indicazione medica. Solitamente il lavaggio viene effettuato con
l’ausilio di una sacca a pressione
Non somministrare mai farmaci per via arteriosa
Prestare attenzione alla presenza di bolle d’aria o coaguli nella linea arteriosa; se presenti deve
essere immediatamente rimossi
Rilevare prontamente eventuali segni di cattiva perfusione dell’arto (pallore, freddezza dell’arto)
Assicurarsi che tutti i raccordi della linea siano connessi saldamente e che la linea sia ben visibile
(non coperta da indumenti o coperte)
Quando si rimuove una cannula posizionata nell’arteria radiale, eseguire una compressione
dell’arteria per 3-5 minuti per evitare il rischio di sanguinamento
•
•
•
•
•
Bibliografia
1- Fogari R. Semeiotica medica e metodologia clinica. Piccin, 1999
2- Lynch F. Arterial blood gas analysis: implications for nursing. Paediatr
Nurs 2009; 21 (1): 41-44
3- Rattenborg C. Acid-base monitoring. Clin Anesth 1973; 9: 139-170
4- Adlard K Examing the Push-Pull Method of Blood Sampling From Central
Venous Access Device. J Ped Oncol Nurs 2008; 27: 200-207
5-Rudolf M, Levene M. Paediatrics and Child Health. Wiley-Blackwell, 2006
Rispondi al quesito e vinci….
Tra tutti coloro che invieranno entro il 12.07.09 la risposta corretta alla mail: [email protected] verrà estratto a sorte un nominativo
che vincerà il CD video “Procedure pediatriche” della Edises
IL QUESITO DI GIUGNO
Dopo l’esecuzione di un cateterismo cardiaco ad un bambino, quale
dei seguenti interventi infermieristici ha la massima priorità nel periodo
immediatamente successivo alla procedura?
A– raccomandare l’introduzione di uno scarso volume di liquidi
B– spiegare ai genitori i segni dello scompenso cardiaco congestizio
C– monitorare il sito di introduzione del catetere per controllare la
presenza di segni di infezione
D– applicare una pressione diretta sul sito di entrata del catetere per
15 minuti
IL QUESITO DI MAGGIO
Sei l’infermiere di un bambino di 6 mesi. La madre ti chiede con cosa dovrebbe
iniziare a divezzare il figlio.
Quale di queste riposte è corretta?
a– l’albume dell’uovo, perché è l’alimento meno allergenico
b– la crema di riso è il primo cibo solido da introdurre, perché è il meno
allergenico tra i cereali
c– Il latte è l’unico alimento da utilizzare per tutto il primo anno di vita
d- La frutta e le verdure, perché sono ricche di ferro
La risposta esatta era la B. La crema di riso è l’alimento più indicato per iniziare il
divezzamento, essendo un cibo ricco di ferro e che raramente suscita reazioni
allergiche. Frutta e verdura, alimenti ricchi di vitamine e fibre, solitamente vengono
introdotti uno per volta dopo i cereali. Le uova sono altamente allergeniche.
Al quesito di Maggio hanno risposto 60 colleghi, con 48 risposte esatte e 12 non corrette. Tra i colleghi che hanno dato risposta esatta è
stata sorteggiata la collega Luisa Mingone, della Clinica Pediatrica di Udine, che ha vinto il CD video “Procedure Pediatriche”.
Congratulazioni !
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