Le porte della storia. L'età moderna attraverso
antiporte e frontespizi figurati
Autore: Genoveffa Palumbo
Editore: Viella, Roma
Anno: 2012
Data inserimento: 01/03/2013
Tra Cinque e Settecento, i libri non erano fatti di sole parole: erano disseminati di immagini che, fin dal frontespizio
o dall'antiporta, estendevano le forme della comunicazione. Ciò era funzionale a rendere esplicita una dimensione
più chiara, intima e "veritiera" dei contenuti attraverso la forza d'impatto, insieme allusiva e didattica, dell'immagine.
I mondi che questi frontespizi e antiporte riescono a dischiudere sono innumerevoli e appartengono alle più diverse
tipologie di libri, dai più celebri ai meno noti. Passando dunque in rassegna alcune di queste immagini, il volume
delinea le trasformazioni che percorrono trasversalmente la scienza dei documenti e quella dei monumenti, le idee
fondanti sulla società e sulla politica, il primo affermarsi dell'idea di progresso, e soprattutto il lento tramontare di
un'idea antica di storia strettamente legata alla Sacra Scrittura.
Genoveffa Palumbo insegna Storia e iconografia presso l'Università Roma Tre. Tra le sue pubblicazioni: Speculum
peccatorum. Frammenti di storia nello specchio delle immagini tra Cinque e Seicento, Liguori, 1990 e L'esile traccia
del nome. Storie di famiglie in un'isola del napoletano tra età moderna e contemporanea, Liguori, 2001.
(dalla quarta di copertina)
G. Horni, Arca di Noé, Sive Historia imperiorum et regnorum a conditio orbe ad nostra tempora (1666-67),
controfrontespizio
foto da: Genoveffa Palumbo, Le porte della storia. L'età moderna attraverso antiporte e frontespizi figurati, Roma,
Viella, 2012, fig. 36, p. 360
Come tanti autori, nel Sei-Settecento ponevano all'inizio del loro lavoro un'antiporta vale a dire un'immagine che
tentava di esprimere, nello stretto spazio di un sola pagina, attraverso simbolismi e allegorie, il contenuto dell'intero
libro, sarebbe bello porre, all'inizio di questo scritto, a guisa di un'antica antiporta, quest'immagine di straordinaria
bellezza, che contiene in sé tutto ciò che si vorrebbe qui fare: un discorso sulla storia e sul tempo; un discorso,
potremmo dire, sulle rovine, documentarie e monumentali, e sui tentativi di leggerle e interpretarle; un discorso,
soprattutto, sulle immagini, e in particolare su quelle immagini, appunto, che troviamo nei frontespizi e nelle
antiporte.
Frontespizi ed antiporte sono infatti realmente una sorta di porte che si aprono lasciando intravedere ciò che il libro,
nel suo interno, possiede. E delle porte, in particolare di quelle eleganti ed ornate dei palazzi secenteschi, ripetono,
assai spesso, anche i tratti: colonne, capitelli, archi, lesene, statue e sovrapporte sono tra gli elementi più comuni
dei frontespizi di questa età, e il disegno è quello di un elaborato ed ornato portone sul quale non raramente, come
cariatidi poste a guardia di un palazzo, di una chiesa o di una città, antiche allegorie fanno bella mostra di sé. Al
centro, come accade sovente fino all'Ottocento inoltrato e persino al Novecento nei ritratti, un tendaggio scherma lo
sfondo: su questa tenda o su più piccoli cartigli sorretti da messaggeri celesti, trovano posto generalmente le
intitolazioni, che un'ansia di completezza tende ad allungare a dismisura; i nomi di nobili dedicatari accompagnati
da titoli e insegne, e quelli degli autori dell'opera; i nomi dei tipografi che vantano privilegi e dichiarano permessi,
pubblicazioni recenti, ricorrette e «novissime», si spostano per lo più in basso, ai margini della costruzione. E
realmente le mille varianti delle sistemazioni che allegorie ed iscrizioni assumono sui frontespizi, sembrano
suggerire 1'idea del frontespizio come di un luogo dove, come negli antiquaria, negli studioli, o nei cortili dei
palazzi, si allineavano, racchiuse nelle proprie nicchie, le immagini di quelle erudite curiosità o di quegli scrittori del
passato che, soli, potevano garantire l'accesso ai luoghi del sapere. […]
Questa ricerca, tuttavia, non si soffermerà su quegli aspetti, pure molto importanti, per così dire tecnici, che
valgono a distinguere e classificare l'iconografia di frontespizi e antiporte, come dei vari tipi di frontespizi, e
neppure sul processo che porta alla definizione del frontespizio, sui quali temi esiste, del resto, una specifica
bibliografia. Quello che esso tenterà invece di fare sarà cercare di comprendere ciò che del contenuto del libro
questa porta/frontespizio riesce a fare intravedere. E se le soluzioni e i saperi che frontespizi e antiporte mirano a
mettere in luce sono in genere ben noti e si riferiscono ad un preciso e codificato di significati che alle immagini
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sono stati per secoli attribuiti, tuttavia, ciò che riusciamo a comprendere può, talvolta, acquistare il sapore di una
scoperta, e questo può accadere proprio perché si tratta di frontespizi o di antiporte, quando, cioè, le immagini che
sottoponiamo ad analisi sono organizzate in un insieme compattamente significativo, dove il senso generale
modifica i singoli significati quali ci sono riportati dalla letteratura sulle immagini. Se infatti spesso lo specifico
valore di un'immagine ci è noto - talvolta esso è richiamato addirittura da iscrizioni - il senso complessivo di tutta la
raffigurazione può invece facilmente sfuggire.
(da: Introduzione, p. 2, 4-5)
G. Pisone, De Indiae utriusque re naturali et medica (1658), frontespizio
foto da: Genoveffa Palumbo, Le porte della storia. L'età moderna attraverso antiporte e frontespizi figurati, Roma,
Viella, 2012, fig. 42, p. 421
Dall'indice: Francesca Cantù, Un viaggio tra le immagini della cultura moderna; Introduzione; 1. Storia, storia
sacra - 1. Bibbie, Cronache del mondo, storie: immagini del tempo storico e Sacra Scrittura; 2. La Bibbia è storia
sacra da divulgare e predicare. Il frontespizio della Bibbia tradotta da Antonio Brucioli (1532-1538): un'iconografia
nicodemitica?;. 3. La Bibbia è storia sacra scritta dalla mano di Dio. Frontespizi di Bibbie tedesche e messaggi
affidati alle immagini (1534, 1567);. 4. Il Vangelo è una serie di storie da commentare ed illustrare per convertire
alla fede. Il frontespizio delle Adnotationes et meditationes di Hieronymo Nadal (1594); 5. La vita dei santi è storia
scritta dalla Sapienza con erudizione e verità. Il frontespizio degli Acta Sanctorum (1643 e sgg.);. 6. Storia, storia
sacra. Il frontespizio dell'Arca Noé (1675) e della Turris Babel (1679) di Athanasius Kircher ; 2. Storia, storia degli
artisti, storia dell'arte - 1. La storia è celebrare per rendere immortali. Il frontespizio delle Vite di Vasari (1568); 2.
Spiegare le immagini con le immagini. Il frontespizio dell'Iconologia di Cesare Ripa (1603); 3. Spiegare il mondo
con le immagini. Il frontespizio del Mondo simbolico dell'abate Picinelli (1653); 4. Salvare il mondo antico con le arti
della Pittura e della Scultura, salvarlo con l'aiuto degli antichi dei. Antiporta dell'Iconologia deorum di Joachim von
Sandrart (1689); 5. La storia dell'arte è spiegare le fonti monumentali con documenti e monumenti. Il frontespizio
dei Monumenti antichi inediti di Winckelmann (1767); 3. Storia, antiquitates - 1. La lotta contro il tempo che
distrugge i monumenti. Dalle raccolte antiquarie all'uso storico del monumentum/documentum; 2. Sottrarre al
corrosivo dente del tempo statue e monumenti. Il frontespizio dei Segmenta nobilium signorum et statuarum di
François Perrier (1638); 3. Giustizia e Verità per una lettura scientifica dei documenti sull'antiporta del De re
diplomatica di Mabillon (1681);. 4. Inventariare, disegnare, pubblicare per preservare. Il frontespizio del De sacris
aedificiis di Giovanni Ciampini (1693); 5. La storia è svelare la verità del cristianesimo con l'ausilio dei monumenti.
L'antiporta della Istoria universale provata con monumenti e figurata con simboli degli Antichi di Francesco
Bianchini (1697); 6. «Perché serva al leggitore per concepire l'idea di quest'opera avanti di leggerla» e perché
serva di poi per «ridurla più facilmente a memoria». L'antiporta della Scienza Nuova di Giambattista Vico
(1725-1744); 7. Fonti documentarie e fonti monumentali, confini e immagini dell'Italia nella prima metà del
Settecento. Le antiporte dei Rerum Italicarum Scriptores (1723) e delle Antiquitates Italicae Medii Aevi (1738) di
Ludovico Antonio Muratori; 4. Storia, scienze, verità - 1. Le porte della storia e della scienza. Ipotesi scientifiche e
storia della scienza in frontespizi ed antiporte tra Cinque e Settecento; 2. Sezionare la morte per ritrovare il flusso
della vita. Anatomia, spirito vitale, circolazione del sangue: nuova verità e nuovo tempo nel De humani corporis
fabrica di Andrea Vesalio (1543) e nel De motu cordis di William Harvey (1628-1661); 3. I nuovi orizzonti della
scienza, le antiche verità della Bibbia. Il frontespizio dell'Instauratio Magna di Bacone (1620);. 4. Il tempio della
scienza dei cieli e la storia dell'astronomia nell'antiporta delle Tabulae rudolnae di Keplero (1627); 5. Una
Matematica non più dedita «alla contemplazione delle cose astratte», una disputa su due verità. I frontespizi de Il
Saggiatore (1623) e del Dialogo sopra i due massimi sistemi (1632) di Galileo Galilei; 6. Scienze degli uomini,
scienza di Dio nel frontespizio delle Novae Observationes di Francesco Fontana (1646); 7. Scienza, storia, Sacra
Scrittura. Dal dibattito sul diluvio universale alle verità pietrificate dei fossili nel frontespizio De' Crostacei e degli
altri marini corpi di Anton Lazzaro Moro (1740); 8. La Verità svelata dalla Ragione. La summa dei saperi laicizzati:
arti, scienze e umane facoltà nell'antiporta dell'Encyclopédie (dis. orig. 1764); 5. Storia, politica, religione - 1.
Linguaggio politico, linguaggio religioso, immagini; 2. Il frontespizio del Sacro Arsenale ... della S. Inquisizione e
l'immagine del suo santo protettore (1621); 3. Santi in soccorso dei censori. Iconografia dei santi e Indici dei libri
proibiti; 4. La politica, la Sacra Scrittura. Le insegne del potere civile ed ecclesiastico entrambe in mano al sovrano:
il frontespizio del Leviathan di Hobbes (1651); 5. Storia sacra, storia politica. Adattare i vecchi schemi ai mondi
nuovi: le quattro monarchie e la genealogia biblica di Georg Horn (1666); 6. Storia, politica, fonti scritturali: ossia
come avere tra le mani «il filo di tutte le cose dell'Universo». I frontespizi della Politique tirée des propres paroles
de l'Ecrituresainte di Bossuet (1721, 1730); 7. Per una Giustizia senza spada contro la signoria del boia. Antiporta
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Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (1765); 6. Storia, storia naturale, antropologia -1. Immaginare il
mondo in età moderna. Nuove conoscenze, antiche auctoritates, la storia e il racconto del progresso dell'umanità;
2. Storia, storia naturale. L'antica sapienza, le nuove piante. Il frontespizio della Rariorum plantarum historia di
Carlo Clusio (1601); 3. Paesaggi nuovi, moduli antichi di rappresentazione. Il frontespizio dell'Historia naturalis
Brasiliae (1648), e del De Indiae utriusque re naturali et medica (1658); 4. L'ordine europeo e la nuova, straripante
ricchezza del mondo naturale. Il frontespizio dell'Hortus malabaricus (1678) e quello della Pharmacopoea Regia,
Galenica et Chymica (1684); 5. Altri mondi, altre religioni. Farsi cinesi, letterati e scienziati: il frontespizio della
China illustrata di Athanasius Kircher (1667); 6. La Storia, dalla celebrazione per vincere il Tempo, al racconto del
progresso dell'umanità. Il frontespizio dell'Histoire d'Angleterre di Paul Rapin (1723) e l'antiporta delle Recherches
sur les costumes di Jean Charles Le Vacher (1790); Bibliografia.
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