UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Corso di Gestione dell’Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Management Information GIA-L02 prima parte Sommario della lezione Competitività e Information Management – Natura delle Informazioni e Organizzazione dei dati, – Integrazione dell’Informazione Aziendale nell’analisi dei processi, – Evoluzione di Sistemi informativi verso sistemi integrati nativi e gestione della base dati, AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 2 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Natura delle informazioni • I bisogni di informazioni sono simili per ogni impresa e organizzazione anche se il dettaglio della loro natura può apparire molto diverso. • Le informazioni per loro natura sono classificabili in : • non quantitative – raccolte da osservazioni ed azioni • quantitative – esprimibili mediante numeri (indicatori economici e di performance) – informazioni amministrative » contabili » non monetarie (KPI) Fonte Sistemi di Controllo AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 3 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Natura delle informazioni Fonte Sistemi di Controllo AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 4 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management– Natura delle informazioni • Le Informazioni Operative – Informazioni necessarie per le attività di un’organizzazione. – Sono la principale fonte di dati elementari sulla quale si basano la contabilità direzionale, il bilancio e la contabilità generale. • Le Informazioni di Bilancio – Informazioni utilizzate dal management e dagli azionisti relative alla prestazione economico - finanziaria dell’impresa. • Le Informazioni di Contabilità Direzionale – Il management è interessato a disporre di sintesi che abbiano alla base informazioni analitiche, non a conoscere i singoli dettagli. – Il management si affida alla sintesi delle informazioni per le attività decisionali di programmazione (piano azioni e budget), implementazione e controllo (PDCA, MBO). AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 5 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Flusso • Ogni flusso reale (beni) e finanziario (capitali) tra attori economici (imprese) genera un flusso di informazioni inerenti ai passaggi di beni e di denaro. • Il vantaggio competitivo delle imprese dipende quindi dalla capacità di mettere in connessione le informazioni generate e di saperle elaborare per produrre nuove informazioni per finalità diverse. FLUSSO INFORMATIVO impresa FLUSSO BENI impresa FLUSSO FINANZIARIO FLUSSO INFORMATIVO Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 6 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • Cambia il modello di impresa: Le imprese sono oggetto di un una forte pressione competitiva dovuta a: – Ciclo di vita del prodotto ridotto – Sviluppo veloce delle tecnologie e loro applicazioni – Clienti più esigenti (flessibilità e gestione dell’informazione strutturata) – Sviluppo delle comunicazioni e scambio delle informazioni globale e veloce (ridotti tempi di risposta) – Trade off Reach e Richness (mailing list, struttura vendite, internet) • Dai Dati all’Informazione - Competenza verso la Competitività. – Ogni impresa è in grado di sviluppare una mole di dati ogni giorno. – Organizzare i dati e dare loro un valore (Business Intelligent e Management Information System) per ottenere informazioni. – Maggiore è la capacità dell’impresa di sfruttare i dati per creare informazioni che aiutino le decisioni, maggiore è la probabilità di successo nel mercato. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 7 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • Senza conoscere gli obiettivi e come misurare i risultati il management potrebbe agire con azioni non in linea con le strategie (è necessario sviluppare la COMPETENZA) INTEGRAZIONE Competenza Conoscenza Informazione Dato Piramide della competenza AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 8 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • Il primo livello rappresenta la moltitudine di dati ancora tutti da organizzare. • Il secondo livello rappresenta le informazioni derivanti dai dati accorpati e organizzati. – Le informazioni non sono quindi da intendersi un semplice archivio di dati ma dati organizzati e finalizzati ad un obiettivo (pianificazione, azione, gestione e controllo). – Organizzare i dati per ottenere le informazioni diventa uno strumento indispensabile verso la riduzione del lead time nel processo decisionale (DSS) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 9 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • Il terzo livello rappresenta l’uso dell’informazione (conoscenza dei processi). – Vale a dire il processo di elaborazione interpretativa dell’informazione con lo scopo di applicare azioni atte a modificare i dati (misura dei risultati) da cui essa ha origine per migliorare le performance del processo. – Interpretare ed applicare in modo operativo le informazioni (COME utilizzare le informazioni?) per attuare le azioni atte a migliorare e controllare i processi e rendere l’impresa competitiva sul mercato. • Il quarto livello è la competenza che significa prendere coscienza delle informazioni (PERCHE’ servono determinate informazioni?) per acquisire competenza AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 10 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • La competitività dell’impresa si misura – da come ha organizzato i dati – dal livello di integrazione che essa è stata in grado di sviluppare – da quanto le informazioni generate siano a supporto delle decisioni – da come accresce il vantaggio competitivo con processi decisionali più rapidi e riduzione dei costi con accesso alle informazioni ai livelli intermedi – da come sia in grado di passare da una realtà “burocratica” ad una “adhocratica”. Dove le persone sono fortemente responsabilizzate verso un risultato comune AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 11 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Competitività • Diventa fondamentale quindi definire le procedure di raccolta dei dati ed un efficace approccio di analisi per focalizzare i risultati e gli obiettivi – Quali dati si sono raccolti fino ad ora (e con quali strumenti) – Quali dati si devono raccogliere – Quali decisioni vengono prese in funzione dei dati raccolti – Con quale frequenza si sono raccolti – Come devono essere raccolti e memorizzati – Come devono essere accorpati e presentati AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 12 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo L’informazione è l’output del processo di elaborazione del dato. Il dato componente elementare, che deve essere organizzato e trasformato in output utile informazione. • L’informazione è un insieme di dati organizzati per poter essere utilizzati dal processo decisionale aziendale e deve avere le seguenti caratteristiche: – Affidabile (contenuto) per soddisfare le esigenze e problemi specifici nell’ambito dei sistemi di supporto alle decisioni (DSS) – Tempestiva (tempo) per consentire rapide decisioni e soluzioni al problema – Disponibile (luogo) dove serve, dove cioè si devono prendere le decisioni – Semplice (forma) nelle modalità del suo utilizzo AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 13 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo • Il sistema informativo è lo strumento: – attraverso il quale si producono e si gestiscono i flussi informativi necessari alle attività di tutte le unità organizzative dell’impresa – di raccolta e di organizzazione del dato, il collettore tra i processi aziendali interni (intra-aziendali) ed esterni (inter-aziendali) – di automazione dei processi – di controllo delle decisioni • Gli elementi che costituiscono il sistema informativo sono: – L’insieme dei dati significativi che descrivono l’impresa – Le procedure utilizzate per la raccolta e la distribuzione dei dati – Le risorse utilizzate (umane e tecnologiche) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 14 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo • Agli inizi degli anni 60 i sistemi EDP (Electronic Data Processing systems) hanno avuto il loro sviluppo come strumenti a supporto delle applicazioni di tipo contabile e amministrativo • Gli EDP si sono poi orientati anche verso le procedure operative e non solo verso quelle amministrative dando vita al Sistema Informativo per le attività operative (SIO). Dalle competenze amministrative i sistemi informativi hanno allargato la propria competenza verso le procedure operative aziendali creando il Sistema Informativo Operativo. • Dall’esigenza di pianificare, programmare e controllare le attività aziendali sono nati i Sistemi Informativi Direzionali (SID). Pianificazione, programmazione e controllo delle attività aziendali hanno implicato la creazione di strumenti a supporto delle attività creando il Sistema Informativo Direzionale. • Il Sistema Informativo Aziendale (SIA) è scomposto in due sottosistemi: • Sistema Informativo Operativo (SIO) • Sistema Informativo Direzionale (SID) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 15 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo La funzione primaria del sistema informativo è supportare chi, nei propri ambiti di competenza, fa funzionare l’azienda o parte di essa attraverso la propria attività. Alta Direzione Attività Strategiche Direzione Funzionale AttivitàTattiche Personale Esecutivo Attività Operative AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 16 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo • I sottosistemi SIO e SID possono scomporsi in – sotto sistemi funzionali • Funzioni (sottosistema commerciale, sottosistema produzione, etc. etc.) – sotto sistemi di processo • Processi (sottosistema gestione ciclo attivo e sottosistema gestione ciclo passivo, gestione offerte commerciali, gestione progetto sviluppo prodotto) • Il criterio di scomposizione Operativo e Direzionale ci aiuta anche a comprendere meglio le due macro classi dei prodotti applicativi: • ERP (gestione) • Business Intelligence (misura) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 17 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo PER FUNZIONI (verticalizz verticalizz.) PER PROCESSI (trasversalità) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 18 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Operativo Il Sistema Informativo Operativo • E’ un sottosistema che ha come obiettivo quello di rilevare ed integrare i dati dell’area operativa aziendale da cui sono generati: – all’interno dei processi operativi aziendali (processo di trasformazione del semilavorato) – fra differenti processi o sottoprocessi dello stesso sistema aziendale (vendite, acquisti, etc. etc.) – fra processi operativi appartenenti a sistemi diversi (clienti, fornitori, outsourcing) • Il concetto “operativo” riferito al processo fa diretto riferimento alla natura delle attività che costituiscono il processo e che hanno come caratteristica comune la standardizzazione. (attività operative std) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 19 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Operativo Cicli di trasf. Supply Chain Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 20 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Operativo • Il SIO ha quindi la funzione di rilevazione dei dati, produzione delle informazioni per alimentare data base in relazione all’area operativa origine del dato. • Le informazioni di tipo operativo elaborate da un Sistema Informativo Operativo (SIO) sono: – Anagrafiche: (dati) – Descrivono la proprietà degli oggetti (macchinari, prodotti) e dei soggetti (clienti e fornitori) – Transazioni: (flussi/cicli – processi e procedure) – Contratti, trasformazioni, movimentazioni e certificazioni contabili – Pianificazione e Programmazione delle operazioni: (risorse) – Pianificazione e programmazione della produzione, piano principale di produzione AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 21 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Operativo • Per comprendere la logica che sta alla base delle dinamiche del Sistema Informativo Operativo, si usa scomporlo in aree funzionali distinte per individuare le sottofunzioni svolte da ciascuna area funzionale ed individuare così le applicazioni a supporto per ognuna di esse, quali: – – – – – marketing logistica e produzione R&D e ingegneria di processo amministrazione e controllo risorse umane SIO DB OP MKT AA 2011 / 2012 LOG ENG CdGe GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 22 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Evoluzione SIO MRP Applicativi distinti (Material non interconnessi Requirements Planning) MRPII (Manufactoring Resource Planning) ERP (Enterprise Resource Planning) SCM (Supply Chain Mng) Mng CRM (Customer Relationship Mng) Mng) 40 anni di informatizzazione delle applicazioni operative nelle aziende manifatturiere Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 23 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Il Sistema Informativo Direzionale supporta le attività di management volte sia alla gestione e al controllo dei processi, basate su strumenti quali il budget ed i report direzionali, che a porre in essere interventi correttivi sulle azioni per il raggiungimento dell’obiettivo attraverso strumenti decisionali di medio e lungo periodo. • Le informazioni di tipo quantitativo non momentario su cui si basa il Sistema Informativo Direzionale sono gli Indicatori chiave di processo (KPI) che misurano le prestazioni aziendali e i Fattori Critici di Successo (CFS) che misurano la strategia. • Il SID fa da contraltare al SIO e fornisce al management informazioni di livello superiore (sintesi) filtrando le informazioni operative di I livello che vengono gestite dal SIO. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 24 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Come per il SIO esiste la scomposizione funzionale così per il SID esiste la scomposizione, legata alla finalità del sistema, vale a dire prospettiva strategica e gestionale. • L’output del SID è un reporting di natura contabile (informazioni quantitative monetarie) integrato da un reporting di natura extracontabile (informazioni quantitative non monetarie). • Spesso i dati contabili si dimostrano insufficienti per monitorare tutte le dinamiche aziendali (natura consuntiva e preventiva del dato) • Il SIO interagisce con il SID poiché il SID elabora gli obiettivi ed il SIO fornisce il feedback sui risultati ottenuti nel raggiungimento degli stessi. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 25 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 26 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Il sottosistema di Reporting del SID ha la finalità di informatizzare la fase gestionale del controllo e quella di alto livello dedicata al decision system. Gli strumenti che costituiscono un supporto di questo sottosistema sono definiti Management Information System (MIS) • Un qualunque sistema MIS deve poter interagire con il SIO. I sistemi di DataWarehousing e le tecnologie On Line Analytical Processing (OLAP) supportano questo scambio di flussi informativi. • Un reporting di tipo contabile ed extracontabile deve poter interagire con il SIO (in particolare area operativa amministrazione) per poter produrre informazioni quali; Finanziarie, Rendiconti Economici e Transazioni contabili per evidenziare punti critici dei processi Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 27 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Il sottosistema di supporto alle decisioni può essere suddiviso a sua volta in due sotto aree: – DSS Decision Support Systems – EIS Executive Information Systems • I DSS, hanno la finalità di supportare il management nel breve/medio periodo nelle fasi decisionali in relazione ad eventi non deterministici e determinabili a priori. Non esistono procedure standard ma modelli analitici. In generale raccoglie informazioni interne dal SIO e dal MIS ed esterne dal mercato (prezzi e competitors) • Gli EIS supportano il management nel medio/lungo periodo nelle fasi decisionali destrutturate caratterizzate da numerosi obiettivi spesso in conflitto. Raccoglie informazioni da SIO, DSS oltre che esterne di carattere economico, legislativo e tecnologico AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 28 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Evoluzione SID Reporting contabili Reporting contabili ed extracontabili Supporto alle decisioni (DSS) Sistemi Esperti 40 anni di informatizzazione delle applicazioni direzionali nelle aziende manifatturiere Fonte Management Information System AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 29 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Integrazione SIO • I Sistemi Informativi Operativi si sono evoluti passando da Sistemi basati su applicativi non interconnessi a Sistemi Integrati. • Questa genesi ripercorre le metodologie in essere per la rivisitazione dei flussi dell’informazione all’interno di un’impresa. – Per funzioni – Per processi Funzioni • si intendono – le operazioni di gestione omogenee dal punto di vista economico e tecnico – le conoscenze necessarie per lo svolgimento delle attività • la gestione per funzioni è il sistema di attività ed operazioni realizzate in azienda da unità organizzative predefinite AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 30 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Integrazione SIO • Le aree funzionali sono distinte in: – Aree funzionali operative » Caratteristiche (Mkt; R&S; Prod; Log) » Integrative (Fin; Org; HR) – Aree di informazione e controllo » Amministrazione » Pianificazione Strategica » Controllo di gestione » Sistema Informativi • I limiti di un approccio per funzioni : » Focus sulla specializzazione » Mancanza di un meccanismo di coordinamento » Debole apporto alla creazione del valore AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 31 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Management Information– Integrazione SIO • Al concetto di funzione e di struttura per funzioni si affianca il concetto di processo e di gestione ed organizzazione per processi. Processo • si intende un insieme di attività che partendo da input definiti portano ad un output che è l’oggetto di scambio tra l’impresa ed il mercato; servizio/prodotto (valore per il cliente) (modello IPO) • per ogni insieme di processi vi sono i macroprocessi che rappresentano le linee operative fondamentali della filiera delle attività (produzione, logistica, vendita e sviluppo prodotto) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 32 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Management Information– Integrazione SIO • Per ogni macroprocesso si identificano differenti aggregazioni (livelli) di attività: Subprocesso (commerciale pubblicità e promozioni) Segmento (pubblicità e promozione pubblicità) Macroattività (pubblicità vari mass media) Operazioni elementari (contratti e negoziazione) • In sintesi il processo è una somma di attività finalizzate ad un obiettivo (oggetto del valore). Per raggiungere l’obiettivo vanno gestiti gli input e garantite le risorse AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 33 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Integrazione SIO FUNZIONI MKT/COM PROD R&D AMM e CdG PERSON. •Costi ni e analisi di mercato •Previsione vendite •Acquisizi one ordini cliente •Carico ed evasione ordini operativi e one contabilità •Progetti industriale MBO •Contabilità •Politica generale di incentiva zione ione della produzione •Approvvigio namento e ricevimento materia prima •Ordini interni e controllo avanzamento della produzione prodotti, nuovi NPI processi •Innovazi one e tecnologia •Formazi •Gestion e delle fonti SOTTO FUNZIONI •Promozio •Programmaz •Nuovi FINAZA PROCESSI AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 34 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Integrazione SIO • Un’impresa può quindi essere rappresentata per processi prescindendo dalla struttura adottata. • La definizione e la mappatura per processi risulta essere più complessa rispetto alla mappatura per funzioni comunque influenzata dalle specificità aziendali • Un’ impresa può migliorare le sue performance modificando la logica gestionale da una prospettiva funzionale ad una prospettiva per processo. » Ciclo attivo » Ciclo passivo » Processo amministrazione » Processo progettazione » Processo di trasformazione » Processo delle vendite » ……. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 35 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Integrazione SIO • Le imprese si sono trovate ad operare in mercati sempre più competitivi caratterizzati dalla globalizzazione e dalla concorrenza (secondo nuovi fattori fondati sulla flessibilità e tempi di risposta del servizio piuttosto che su fattori qualità / prezzo). Tale scenario ha implicato per molte imprese un adeguamento del sistema di generazione e distribuzione delle informazioni con l’obiettivo di integrazione e gestione trasversale dei processi. • Dai sistemi ad integrazione di ciclo CRP, MRP, MRPII basati sull’integrazione tra diverse unità funzionali dello stesso processo, ai sistemi integrati nativi. • Dal punto di vista dell’offerta si è assistito negli anni all’evoluzione e affermazione dei Sistemi Aperti Scalabili • Dal lato della domanda l’interesse è stato rivolto ai Sistemi Integrati nativi (ERP) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 36 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Management Information – Integrazione SIO • I sistemi aperti scalabili sono ambienti di elaborazione che utilizzano prodotti tra loro funzionalmente integrabili e sostenuti da specifiche standard. Si intendono scalabili nel termine di modularità e crescente capacità del sistema • I sistemi integrati nativi si traducono nelle piattaforme gestionali ERP (Enterprise Resource Planning) come soluzione ai problemi di integrazione della pianificazione delle risorse aziendali. A differenza dei sistemi ad integrazione di ciclo, i sistemi ERP non richiedono aggregazioni successive poiché sono sistemi integrati nativi. • I sistemi ERP integrano tra loro le principali funzioni aziendali, dall’amministrazione, alla finanza, dalla produzione alle vendite, con l’obiettivo di pianificare, gestire e controllare tutte le risorse. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 37 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • I sistemi ERP permettono: – correlazione delle procedure operative (integrazione delle attività) – visibilità sui processi (comunicazione) – informazioni aggiornate (processi decisionali) • Le caratteristiche principali di un sistema ERP sono: – flessibilità – modularità (finance, controlling, sales, material mng, production planning) – personalizzazione in funzione dei processi aziendali – integrazione (interfacciabilità) SAP - Business Management Software Solutions Applications and Services AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 38 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • I SIO di tipo tradizionale sono stati costruiti con il principio dei sistemi interoperativi a moduli (ad integrazione di ciclo). Ogni applicazione si appoggia su archivi propri e non integrati con conseguente possibile ridondanza dei dati. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 39 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Ai SIO di tipo evoluto ha contribuito la creazione di database di dati integrati ai quali possono accedere più applicativi. • In ciascuna attività ogni risorsa accede ad un archivio condiviso e gestito dal DBMS (DataBase Management System) che agisce come interfaccia fra i programmi applicativi e il data base. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 40 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Il database ha la funzione di un “grande contenitore” di dati e • • • • necessita di un supporto che organizzi il dato. La parte organizzativa la svolgono i sistemi di gestione del database, DataBase Management System (DBMS) I database così organizzati costituiscono un’unica base logica di dati a cui accedono i diversi applicativi Dal DBMS al RDBMS (Relational DBMS) gestione integrata delle risorse e non solo database unificato (MRP ERP) I database sono quindi intesi come organizzazione integrata dei dati a cui diversi applicativi possono accedere a seconda delle specifiche esigenze e possono essere strutturati in differenti modelli: – gerarchico – a rete (reticolare) – relazionale AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 41 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Il database gerarchico presenta i dati organizzati in una struttura ad albero. Per accedere ad un dato si parte dalla classificazione a cui esso appartiene. L’informazione viene suddivisa in segmenti (attraverso gli indirizzi). La ricerca del dato avviene top - down passando attraverso sottocategorie di appartenenza (classificazioni e segmenti) • Il database di tipo gerarchico è utilizzato nei casi in cui i dati presentano legami stabili e riconosciuti Classificazione I segmento II segmento Dato AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 42 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Il database reticolare permette un accesso al dato sia top-down che buttom–up. (logica padre/figli). Il modello reticolare incontra il suo limite quando le relazioni si complicano in relazioni molti a molti • I limiti dei due modelli precedenti vengono superati con il modello database relazionale. I dati sono organizzati in tabelle a due dimensioni (campi (dati elementari) e record (le occorrenze)). Ad esempio tabelle fornitori/componenti oppure clienti/prodotti AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 43 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Nel modello relazionale l’organizzazione del dato è garantita dall’integrazione dei dati inseriti nelle tabelle correlandoli con relazioni. • Le tabelle del modello sono divisi in due tipologie: • Tabella dei fatti: una per ogni oggetto di business (evento da misurare) in analisi (es. vendite) contenente attributi (dimensionali e descrittivi) e informazioni numeriche (misura) che assume l’oggetto in funzione delle dimensioni (attributi) scelte, ad esempio: oggetto di business vendite; dimensione scelta prodotto; la tabella dei fatti conterrà il valore (misura scelta) (prezzo, costo e quantità) del prodotto venduto. • Tabella delle dimensioni: una per ogni dimensione (non descrittiva) d’analisi degli oggetti considerati. Le dimensioni collocano il fatto nello spazio e nel tempo e dicono a cosa esso si riferisce. Sono le chiavi di lettura del fatto (esempio: dimensione tempo; dimensione prodotto; dimensione unità organizzativa). Per ogni dimensione vi sono gli elementi (esempio; codici prodotti, linee di prodotto, giorno mese anno, allocazione geografica, funzione) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 44 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Le tabelle delle dimensioni infine includono una colonna i cui valori identificano in modo univoco ogni riga della tabella chiave primaria. Le chiavi primarie consentono di correlare i dati condivisi da più tabelle per generare un output che sia il risultato dell’interazione righe colonne di ogni tabella (esempio: tabella dei fatti vendite per prodotto; tabella delle dimensioni prodotti; elementi codici prodotto; chiave primaria prodotti; correlazione tra le due tabelle è la chiave primaria prodotto) • La colonna i cui valori si riferiscono alla chiave primaria di un’altra tabella è detta chiave esterna (esempio: la tabella delle dimensioni (prodotti) contiene la colonna chiave primaria che mette in relazione la tabella delle dimensioni (prodotti) con la tabella dei fatti (vendite) per la quale la chiave primaria diventa chiave esterna. • Ogni tabella dei fatti contiene un colonna di chiave esterna per la chiave primaria di tutte le tabelle dimensioni ad essa correlate. La combinazione di queste chiavi esterne definisce la chiave composta AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 45 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • I Sistemi Informativi Integrati permetto di operare con un insieme di dati intesi come input di molteplici processi aziendali e destinare gli output a molteplici soggetti operativi in ottica di gestione unitaria ed organizzata del dato. • La gestione unitaria e correlata del dato consente di generare informazioni utili a diversi soggetti operativi ed è presupposto indispensabile per la costruzione di strutture dati flessibili. • Il passaggio dai metodi di gestione del dato di tipo tradizionale, caratterizzati da una duplicazione delle rilevazioni, ad un sistema integrato ha permesso di avere come risultato un sistema in grado di produrre output standard e allo stesso tempo interrogazioni ed analisi mirate e specifiche. • Tuttavia anche il modello relazionale presenta alcuni limiti fra i quali quello di gestire solo dati elementari e non documenti (dati memorizzati in modo semplice che richiedono metodologie applicative di estrazione del dato) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 46 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Questo limite è stato superato con le applicazioni che gestiscono documenti (database ad oggetti) • Lo stesso vale per i database relazionali che hanno inglobato dati complessi passando dalla visione per dati alla visione per dati e documenti DataWarehousing multidimensionali per applicazioni OLAP che superano un altro limite dei DB tradizionali relazionali, vale a dire quello di riferirsi solo alle transazioni operative (On Line Transaction Processing) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 47 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Il concetto di DataWarehouse viene proposto per la prima volta da Barry Davlin e Paul Murphy nel 1988. Attraverso il loro articolo pubblicato sull’IBM System Journal definiscono il datawarehouse come “un singolo, completo e consistente deposito di dati, ottenuti da diverse fonti e resi disponibili agli utenti in maniera da poter essere immediatamente fruibili” • Caratteristiche dei dati contenuti all’interno di un DWH: • Tematici per soggetto; • Integrati; • Temporali; • Permanenti. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 48 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 49 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP Livello 4 Livello 3 Livello 2 Livello 1 Livello 0 AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 50 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Ciclo attivo semplificato • Ricevimento ordini cliente • Invio ordine a magazzino • Analisi giacenze • Ordini interno di produzione del prodotto finito • Carico/Scarico del prodotto finito da magazzino e spedizione • Fatturazione • Incasso credito commerciale AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 51 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo - ERP • Ciclo passivo semplificato • Invio ordine d’acquisto • Ricevimento materiale in magazzino • Carico a magazzino • Fattura d’acquisto • Pagamento debito verso fornitore AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 52 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • IL SID ha il compito di supportare le attività svolte dal management nel medio/lungo periodo producendo, come output, reporting a supporto delle attività di controllo e gestione di tipo direzionale e strategico. • Le informazioni (di tipo quantitativo non monetario) gestite dal SID sono dette indicatori in quanto misure delle performance aziendali, derivati dalle mappature dei processi. • Scopo del SID è quello di sintetizzare le informazioni selezionandole attraverso sistemi di indicatori bilanciati (BSC). Il reporting così strutturato assume il ruolo sia di strumento di misura delle prestazioni che di supporto alle decisioni. • Il SID risulta essere di fatto costituito da un insieme di rilevazione dati sui processi attraverso strumenti definiti Business Intelligence (BI). AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 53 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • La Business Intelligence come strumento di misura dei processi: – Reporting contabile ed extracontabile che presidia l’organizzazione aziendale, i relativi processi e i centri di responsabilità estendendo tale presidio a tutta la filiera (supply chain) – Management Accounting – Critical Success Factors (CSF) – Key Performance Indicator (KPI) – Tableau de Bord – Balanced Scorecard (BSC) – DSS e EIS – DSS Decision Support Systems – EIS Executive Information Systems AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 54 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Il SID deve interfacciarsi con il SIO per raccogliere dati e informazioni seguendo due fasi – Trasformazione delle informazioni operative in informazioni direzionali dal dato operativo al dato direzionale di sintesi – Elaborazione delle informazioni per generare gli output di sintesi (reporting) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 55 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Il flusso del dato all’interno di un SID è quindi strutturato a più livelli: – 0 dati delle transazioni – 1 estrazione dei dati e filtro di sintesi – 2 memorizzazione ed organizzazione dei dati – 3 analisi e presentazione delle informazioni – 4 accesso alle informazioni AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 56 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale presentazione decisioni DSS / EIS controllo analisi OLAP integrazione DataWareHousing informazioni CoCli CoFor CdGe CoAn CoInd transazioni Ciclo attivo / Ciclo passivo dati Qualità AA 2011 / 2012 Logistica PianificazioneProduzione Engineering Vendite GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 57 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Livello 0 (transazioni operative) • Inserimento ordine cliente • Pianificazione Acquisti • Accettazione e Movimentazione a magazzino • Produzione • Consegna e Logistica trasporti • Registrazione contabile (attiva e passiva) • Livello 1 (primo livello di sintesi) • Estrazione del dato • Trasformazione del dato per la produzione delle informazioni direzionali • Caricamento delle informazioni così trasformate • Livello 2 (memorizzazione) • Memorizzazione ed organizzazione delle informazioni tramite DWH e Data Mart (sottoinsieme di DW estratto per semplificare l’interrogazione) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 58 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Livello 3 (analisi) • Front end (analisi ed elaborazione e presentazione) – Calcolo OLAP (analisi relazionale multidimensionali) – Presentazione prodotto Cubo di Reporting (fatto e dimensioni) mese centro di responsabilità • Livello 4 (fruibilità) • Processi di accesso alle funzionalità del precedente livello 3 (web browser) AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 59 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La Multidimensionalità Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Le tecnologie OLAP fanno parte degli strumenti che supportano i DWH in fase di analisi ed interpretazione delle informazioni. • Tramite l’OLAP si è in grado di elaborare e strutturare i dati secondo diversi modelli per effettuare analisi mirate agli obiettivi direzionali. • A differenza dei sistemi di interrogazione delle basi dati transazionali (On Line Transaction Processing OLTP) che utilizzano elaborazioni pre-configurate mediante queries, i sistemi OLAP supportano il processo di accesso ai dati attraverso un’analisi interattiva e modificabile. • Gli OLTP trattano dati elementari, relativi ad un elevato volume di transazioni, corrispondenti alla gestione delle attività giornaliere (es: fatturazione, magazzino, acquisti, vendite), gli OLAP dati aggregati su più dimensioni a supporto del processo decisionale AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 60 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria OLAP Vs OLTP Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Nel 1998 Nigel Pendse per descrivere i sistemi OLAP e definirne le regole coniò il termine FASMI che è tuttora accettato e spesso citato nell’ambito di sistemi applicativi OLAP. Scomponendo l’acronimo FASMI, le caratteristiche principali che rendono un sistema adatto all’analisi interattiva dei dati sono le seguenti. • • • • • Fast; Analytical; Shared; Multidimensional; Informational. AA 2011 / 2012 Caratteristiche OLTP OLAP Funzionalità aziendali Operative Decisionali Classi di utenza Utenti operativi Top e middle management Granularità dei dati Dati elementari Dati elementari ed aggregati Storicità dei dati Dati attuali Dati attuali e storici Modalità di accesso Inserimento, variazione, cancellazione, lettura Lettura GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 61 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La Multidimensionalità Information Management – Sistema Informativo Direzionale • La funzionalità chiave di ogni prodotto OLAP è l’abilità di definire un insieme di dati in termini di dimensioni multiple. Le dimensioni, infatti, possono essere pensate come prospettive, entità, fattori o componenti di un determinato fenomeno reale (evento o fatto). La possibilità di vedere il fatto aziendale in un modello multidimensionale permette all’utente di posizionarsi nella prospettiva più confacente alle decisioni che deve assumere. • Dimensioni • Operatori di Aggregazione; • Misure; • Fatti; AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 62 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria La Multidimensionalità Information Management – Sistema Informativo Direzionale • Ogni lato dell’ipercubo rappresenta una dimensione ed ogni cella rappresenta un fatto relativo a specifici valori delle dimensioni considerate. • Ogni dimensione ha al suo interno gli elementi che corrispondono alle misure di analisi. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 63 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale Il termine Business Intelligence è stato coniato nel 1989 da Howared Dresner, un analista del Gartner Group, con il quale ha identificato l’insieme dei concetti, delle metodologie e la capacità di un’azienda di accedere e analizzare le informazioni al proprio interno, normalmente archiviate in grandi database. Gli obiettivi principali della Business Intelligence sono poter : • Velocizzare, minimizzando il tempo per raccogliere le informazioni rilevanti; • Automatizzare, personalizzando la raccolta dei dati secondo le esigenze dell’utenze; • Analizzare, attraverso tools in grado di effettuare confronti ed indicare possibili decisioni; • Decidere, chiudendo il processo con azioni concrete. AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 64 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale Il sistema di reporting è il punto di riferimento per la gestione di tutte le richieste informative riferite sia ai dati finanziari che ai dati quantitativi non monetari veicolati all’interno dell’azienda verso il management, o all’esterno verso i clienti, i mercati di appartenenza, le banche, i mercati finanziari e gli organismi di controllo. L’affidabilità dei sistemi di reporting è quindi di assoluta importanza per tutti gli stakeholder delle società. Le caratteristiche essenziali di un efficiente sistema di reporting sono le seguenti: • Affidabilità; • Tempestività; • Chiarezza e Semplicità; • Articolazione; • Interazione. • Carattere Preventivo AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 65 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Information Management – Sistema Informativo Direzionale La Balanced Scorecard di Norton e Kaplan è un documento di pianificazione e controllo ideato per fornire ai manager un sistema di riferimento completo che traduca gli obiettivi strategici dell’azienda in un insieme coerente di misura delle performance (Fin/Mkt/Op/HR). AA 2011 / 2012 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02 pagina 66 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Information Management GIA-L02 prima parte