Testo tratto da: “Carta dei Servizi dell’A.S.S. n. 4 Medio Friuli” Approvato con Delibera del Direttore Generale n. 38 dd. 02/02/2010. L’A.S.S. n.4 MEDIO FRIULI SI PRESENTA Indice Presentazione Pg 1 - Presentazione dell’Azienda sanitaria e principi fondamentali 1.1 – Il territorio 1.2 - Finalità 1.3 – L’organizzazione 4 4 4 5 2 – Le strutture dell’ASS 4 7 2.1 - Distretti Sanitari 2.2 – Dipartimenti territoriali 2.2.1 - Dipartimento delle dipendenze 2.2.2 - Dipartimento di prevenzione 2.2.3 - Dipartimento di salute mentale 2.3 - Strutture ospedaliere 2.3.1 - Presidio ospedaliero di San Daniele del Friuli 2.3.2 - Istituto di medicina fisica e riabilitazione 2.4 - I Servizi in delega 2.4.1 – I servizi delegati per l’handicap 8 9 9 9 10 11 11 11 12 12 3 – Qualità 13 3.1. Introduzione – Standard 4 - Meccanismi di tutela del cittadino 4.1. - Regolamento dei diritti e dei doveri del cittadino malato 4.2. - Regolamento di pubblica tutela 4.3. - Carta dei diritti del bambino in ospedale 5- Allegati: 1. - Elenco principali associazioni convenzionate con l’ASS 4 2. - Elenco strutture residenziali per anziani 3. – L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) 14 15 16 17 19 26 27 29 30 Presentazione 1 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA SANITARIA E PRINCIPI FONDAMENTALI 1.1 - Il territorio L’Azienda per i Servizi Sanitari n° 4 Medio Friuli è stata istituita nel gennaio del 1995 a seguito dell’accorpamento delle USL n°5 Cividalese, n°6 Sandanielese e n° 7 Udinese. Con una popolazione (al 31.12.07) di circa 347.000 abitanti distribuiti su 1.807 Kmq di superficie, essa comprende i seguenti comuni: Attimis, Basiliano, Bertiolo, Buja, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Cassacco, Castions di Strada, Cividale del Friuli, Codroipo, Colloredo di Montalbano, Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Drenchia, Faedis, Fagagna, Flaibano, Forgaria del Friuli, Grimacco, Lestizza, Lusevera, Magnano in Riviera, Majano, Manzano, Martignacco, Mereto di Tomba, Moimacco, Mortegliano, Moruzzo, Nimis, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Premariacco, Prepotto, Pulfero, Ragogna, Reana del Rojale, Remanzacco, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, San Giovanni al Natisone, San Leonardo, San Pietro al Natisone, San Vito di Fagagna, Savogna, Sedegliano, Stregna, Taipana, Talmassons, Tarcento, Tavagnacco, Torreano, Treppo Grande, Tricesimo, Udine, Varmo. 1.2 - Finalità. L’Azienda per i Servizi Sanitari n°4 Medio Friuli, in base alla normativa vigente, è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. La sua missione nonché la sua organizzazione e funzionamento, sono descritti nell’Atto aziendale approvato con Delibera del Direttore Generale n. 243 del 25.5.’06 e successive modifiche ed integrazioni. L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli riconosce come propria fondamentale missione il raggiungimento da parte della popolazione del più elevato livello possibile di salute, intesa come condizione di benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia. A sostegno di ciò, l’Azienda persegue gli obiettivi previsti dalla programmazione nazionale e regionale ed in particolare dai piani sanitari regionali a medio termine, assicurando i livelli di assistenza previsti e garantendo gli interventi di prevenzione, diagnostici, terapeutici, educativi più indicati, con il minimo rischio per la persona e con il miglior grado di soddisfazione possibile per gli interventi ricevuti, per i contatti umani con gli operatori e per gli esiti. L’Azienda può assumere anche la gestione di attività e di servizi socio-assistenziali su delega da parte dei Comuni in base alla normativa vigente, assicurando i livelli di assistenza previsti alle persone singole ed alle famiglie attraverso una rete integrata di prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali, finalizzate a promuovere la qualità della vita e a prevenire, eliminare e ridurre le condizioni di bisogno e di disagio derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali, difficoltà psicorelazionali e condizioni di non-autonomia. L’Azienda assume idonee iniziative al fine di instaurare i più proficui rapporti con le istituzioni, le comunità locali, le autorità civili, militari e religiose, le associazioni di volontariato (*), le rappresentanze 4 dei lavoratori, delle categorie economiche e produttive, degli anziani, dei giovani e della popolazione in generale; ciò al fine di raccordare e potenziare i collegamenti fra tutti i possibili attori del contesto sociale coinvolti nell’obiettivo di far vivere più a lungo i cittadini e di garantire loro la migliore qualità della vita. L’Azienda per i servizi sanitari n. 4 Medio Friuli garantisce ai residenti l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza tramite convenzioni o in forma diretta attraverso le proprie strutture: • • i distretti; i dipartimenti territoriali (sanitaria collettiva negli ambienti di vita; attività inerenti la prevenzione, la salute mentale, le dipendenze); • gli ospedali. L'erogazione dei servizi avviene nel rispetto dei seguenti principi: • eguaglianza: i servizi sono erogati secondo regole uguali per tutti a prescindere da sesso, razza, lingua, ceto, religione e opinioni politiche; • imparzialità: i servizi sono erogati adottando verso gli utenti comportamenti obiettivi, equi e imparziali; • continuità: i servizi sono erogati in maniera continuativa nei vari presidi territoriali e senza interruzione, nell’ambito delle modalità di funzionamento definite da norme e regolamenti nazionali e regionali; • diritto di scelta: l’utente ha diritto di scegliere il soggetto erogatore del servizio di suo gradimento; • partecipazione: al cittadino/utente è garantita la partecipazione alla prestazione del servizio pubblico anche attraverso le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti; • efficienza ed efficacia: il servizio pubblico è costantemente impegnato a garantire che le prestazioni erogate rispondano a criteri di efficienza e l’efficacia. Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 1.3 – L’organizzazione Le attività dell’Azienda si articolano su due livelli: quello strategico (o di governo) e quello operativo che si realizza attraverso i distretti sanitari (5), le strutture ospedaliere (2) e i dipartimenti (3). Il livello strategico: composizione e funzioni Il governo delle attività è svolto dalla Direzione aziendale che è composta dal Direttore generale (dr. Giorgio Ros) dal Direttore amministrativo (dr. Pierluigi Fabris) dal Direttore sanitario (dr. Danilo Spazzapan) e dal Coordinatore sociosanitario (dott.ssa Federica Rolli ). Al Direttore generale competono tutti i poteri della gestione aziendale nonché la rappresentanza legale dell’Azienda. Egli assicura il regolare funzionamento dell’Azienda, rispondendo alla Regione del proprio mandato nell’ambito della programmazione regionale e degli indirizzi espressi dagli organismi di riferimento istituzionale. Il Direttore sanitario è responsabile del governo clinico complessivo aziendale inteso come insieme organizzato delle attività volte ad assicurare la qualità clinica delle prestazioni erogate, nonché il loro costante miglioramento. Egli è altresì responsabile della direzione ai fini organizzativi ed igienicosanitari delle strutture sanitarie, assicurando il coordinamento e l’integrazione delle Strutture operative dell’Azienda. 5 Il Direttore amministrativo è responsabile della vigilanza sulla legittimità degli atti amministrativi dell’Azienda e della predisposizione degli atti di esclusiva competenza del Direttore generale. Il Direttore amministrativo coordina le strutture amministrative ai fini dell’integrazione delle stesse e dell’uniformità dei processi di gestione delle procedure e fornisce il necessario supporto giuridico, economico e tecnico ai fini dell’assunzione degli atti di competenza dei dirigenti. Il Coordinatore sociosanitario concorre al governo dell’Azienda e al processo di pianificazione e controllo strategico della stessa. Per effetto della delega di attività e di servizi socio-assistenziali da parte degli Enti Locali all’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4, egli coadiuva il Direttore generale nella determinazione delle politiche aziendali finalizzate all’erogazione delle prestazioni sociali e sociosanitarie, all’appropriatezza delle stesse, alla qualità dei servizi ed all’accesso alle prestazioni. La Direzione Generale dell’Azienda si trova a Udine in Via Pozzuolo n. 330 Tel. 0432 / 806000 Fax 0432 / 806060 email: [email protected] Siti Web: www.ass4.sanita.fvg.it 6 Le Strutture dell’ASS 4 2 LE STRUTTURE dell’ASS 4 2.1 – DISTRETTI SANITARI L’Azienda sanitaria è organizzata in 5 Distretti: Cividale, Codroipo, San Daniele, Tarcento e Udine, che coincidono con gli ambiti socio assistenziali territoriali. Il Distretto è una struttura dell’Azienda per i servizi sanitari territoriali che assicura tutte le attività assistenziali rivolte alla persona o alla collettività, ad eccezione degli interventi ospedalieri. In particolare il Distretto garantisce le seguenti attività: • valutazione ed interpretazione della domanda/bisogno dei cittadini, anche attraverso forme di partecipazione e di cittadinanza attiva; • programmazione, implementazione e verifica delle attività territoriali sanitarie e sociosanitarie; • compartecipazione con gli Enti locali, con le Aziende per i Servizi alla Persona (ASP) e con gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti nelle politiche di welfare; • continuità assistenziale e presa in carico del cittadino mediante la produzione diretta o tramite l’acquisto di servizi e prestazioni da altri soggetti pubblici e privati; • accesso ai servizi ed alle prestazioni sanitarie e sociali ad elevata integrazione sociosanitaria secondo criteri di equità e di appropriatezza anche attraverso i mediatori di comunità per stranieri; • gestione coordinata dell’assistenza di base: medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS), assistenza infermieristica e riabilitativa domiciliare (AI; AD). I Distretti sanitari al loro interno, sono articolati nelle seguenti aree di attività: • Area adulti anziani e cure primarie (es. servizio infermieristico domiciliare, servizio di riabilitazione domiciliare, R.S.A, infermiere di comunità); • Area materno infantile e dell’età evolutiva/disabilità (Consultorio familiare, Equipe multidisciplinare territoriale per l’età evolutiva/disabilità); • Specialistica ambulatoriale; • Medicina di base e continuità assistenziale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizio di continuità assistenziale); • Servizi amministrativi (anagrafe sanitaria, Cup, assistenza protesica, assistenza farmaceutica integrativa regionale). Nel territorio del Distretto vengono anche erogate attività di altre strutture operative aziendali, quali: • Dipartimento di prevenzione (es. vaccinazioni, certificazioni, servizi veterinari); • Dipartimento di salute mentale con Centri di salute mentale-CSM-, strutture di accoglienza; • Dipartimento delle dipendenze (Ser.T. ; alcologia). A livello distrettuale sono presenti anche attività gestite in delega per conto dei Servizi sociali di base quali: moduli residenziali per disabili, centri socio riabilitativi educativi (C.S.R.E.) e strutture residenziali per anziani. Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 8 2.2 – Dipartimenti TERRITORIALI I Dipartimenti territoriali sono 3: • il Dipartimento delle Dipendenze • il Dipartimento di Prevenzione • il Dipartimento di Salute Mentale 2.2.1 - Dipartimento delle dipendenze E’ una struttura operativa aziendale organizzata per offrire risposte di tipo preventivo, terapeutico e riabilitativo a persone con problemi di dipendenza da droghe, alcol e fumo. Collabora con le altre strutture aziendali (Distretti, Dipartimento di prevenzione, Dipartimento di salute mentale) e con i servizi sociali dei Comuni, al fine di garantire la continuità terapeutica e lo sviluppo di programmi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone con dipendenza (droga, alcol). Il Dipartimento delle Dipendenze si articola in: - Servizio di alcologia e Alcologia residenziale - Servizio per le tossicodipendenze (Ser.T.) Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 2.2.2 - Dipartimento di Prevenzione. Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura operativa dell’Azienda che garantisce la tutela della salute collettiva perseguendo obiettivi di promozione della salute e prevenzione delle malattie e delle disabilità attraverso azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di nocività e di malattia di origine ambientale, umana ed animale. La sua missione è garantire la tutela della salute delle comunità locali, fornendo una risposta unitaria ed efficace alla domanda di salute, perseguendo in particolare le strategie di promozione della salute e di stili di vita sani; prevenzione degli stati morbosi acuti e cronici; il benessere animale e la sicurezza alimentare ai fini della tutela della salute della popolazione. Il Dipartimento di Prevenzione è articolato in strutture organizzative specificamente dedicate a: - Igiene e Sanità Pubblica; - Igiene degli Alimenti e della Nutrizione; - Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro; - Assistenza Veterinaria Area “A” (sanità animale – igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche); - Assistenza Veterinaria Area “B” (igiene degli alimenti di origine animale); - Medicina Legale; - Prevenzione Malattie Cardiovascolari. Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 9 2.2.3 - Dipartimento di salute mentale. E’ una struttura operativa dell’Azienda preposta alla promozione e tutela della salute mentale. Svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del disagio psichico e del disturbo mentale. Il Dipartimento di Salute Mentale si articola in: • n. 6 Centri di salute mentale (C.S.M.): Udine Nord, Udine Sud, Cividale del Friuli, Codroipo, San Daniele del Friuli, Udine; • n. 1 Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (S.P.D.C.); • una rete di strutture residenziali. • Presso il Dipartimento è inoltre attivo un ambulatorio per i disturbi del comportamento alimentare. Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 10 2.3 – STRUTTURE OSPEDALIERE Le strutture ospedaliere dell’Azienda sono n. 2: il Presidio ospedaliero di S. Daniele e l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione (Gervasutta). 2.3.1 - Presidio ospedaliero di San Daniele Il Presidio ospedaliero “San Antonio” di San Daniele del Friuli è una struttura di ricovero organizzata per garantire il primo livello di assistenza e cura a pazienti con patologie acute. Una sezione di letti è dedicata anche alla cura dei pazienti con patologie che hanno superato la fase acuta, ma che necessitano ancora di essere trattate in ambiente ospedaliero (degenza postacuta). Il Presidio è organizzato in Dipartimenti, ovvero in aggregazioni di strutture operative complesse (SOC) e semplici (SOS) tra loro affini e/o complementari per disciplina e per funzioni assistenziali. L’organizzazione dipartimentale ha come obiettivo principale l’ottimizzazione qualitativa e quantitativa dell’assistenza sanitaria, assicurando al paziente un percorso di diagnosi e cura rispondente a criteri di efficacia ed appropriatezza clinica. L’aggregazione delle strutture operative nei vari dipartimenti favorisce, inoltre, i processi di integrazione e di collaborazione professionale tra il personale medico, infermieristico e di supporto e facilita l’utilizzo migliore delle tecnologie e degli spazi. L’integrazione tra i professionisti, a sua volta, riconosce la centralità del paziente e il suo diritto ad essere preso in carico da una struttura che si impegna a garantire la continuità assistenziale. I dipartimenti del presidio ospedaliero sono cinque: • Dipartimento di Emergenza • Dipartimento di Medicina • Dipartimento Chirurgico • Dipartimento Diagnostico • Dipartimento Materno Infantile Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 2.3.2 - Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione (IMFR) L’Istituto di Medicina e Fisica Riabilitativa “Gervasutta” è la struttura ospedaliera di riferimento regionale per il trattamento dei pazienti portatori di menomazioni neuromotorie, cardiorespiratorie e con patologie croniche polisistemiche disabilitanti che richiedono interventi di riabilitazione intensiva ad alta specializzazione. E’ inoltre struttura di riferimento di Area Vasta per l’offerta riabilitativa ad orientamento specialistico (cardiologico – pneumologico) e per i pazienti con ictus con necessità riabilitative di particolare impegno e complessità. In particolare svolge le funzioni di Unità Spinale (US), Unità per le Gravi Cerebrolesioni Acquisite e i gravi traumi cranio-encefalici (UGC) e di Riabilitazione delle Turbe Neuropsicologiche Acquisite (URNA). Garantisce, inoltre, le attività di riabilitazione intensiva precoce presso l’Azienda ospedaliero universitaria di Udine. L’Istituto di Medicina e Fisica Riabilitativa “Gervasutta” è organizzato nel Dipartimento di Medicina Riabilitativa. Il Dipartimento di Medicina Riabilitativa svolge attività diagnostiche e terapeutico- riabilitative per le patologie caratterizzate da menomazioni e disabilità complesse sia nell’età infantile che adulta, in cui si richiede un intervento plurispecialistico caratterizzato da un obiettivo comune, quale quello di migliorare l’autonomia del soggetto disabile permettendogli una reintegrazione socio-familiare ed una migliore qualità di vita. L’accesso ai programmi di riabilitazione avviene previa valutazione degli specialisti dell’IMFR. 11 All’ interno di questo Dipartimento si collocano: • Medicina Fisica e Riabilitazione – Riabilitazione Generale • Unità Gravi Cerebrolesioni (U.G.C.) • Medicina Fisica e Riabilitazione – Riabilitazione Intensiva Precoce • Medicina Fisica e Riabilitazione – Unità Spinale (U.S.) • Pneumologia Riabilitativa • Neurologia • Cardiologia Riabilitativa • Radiologia • Riabilitazione patologie ad Esordio Infantile • Unità Riabilitazione Turbe Neuropsicologiche Acquisite (URNA) • Day Hospital Multidisciplinare (DH) Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 2. 4 - I SERVIZI IN DELEGA L’A.S.S. n. 4 “Medio Friuli” assicura: • su delega dei Comuni, attività, servizi, anche di tipo diurno e residenziale, e interventi a favore di persone disabili adulte degli Ambiti di Codroipo, Cividale, Tarcento e Udine (L.R. 12/94 e L.R. 41/96 artt. 6 e 7 lett. e, f, g, h); • su delega dei Comuni dell’ambito di San Daniele e del Consorzio della Comunità collinare, interventi ed attività afferenti al Servizio sociale dei Comuni, servizi e interventi a favore di persone disabili adulte (L.R. 12/94 e L.R. 41/96 artt. 6 e 7 lett. e, f, g, h), un Servizio di integrazione lavorativa (S.I.L.) di cui alla L.R. 18/2005 e un servizio trasporto disabili, nonché l’attività della Casa di Riposo per non autosufficienti del Comune di San Daniele. 2.4.1 - I SERVIZI DELEGATI PER L’HANDICAP Che cosa sono. I Servizi per l’Handicap, nell’ambito della delega, costituiscono la struttura operativa preposta all’assistenza educativa, socio-riabilitativa e assistenziale di persone disabili gravi e gravissimi, in età post scolare. I Servizi per l’Handicap sono un complesso di strutture diurne e residenziali di carattere socio-assistenziale. La gestione di interventi e servizi avviene in forma diretta o per il tramite di altri soggetti pubblici, del privato–sociale o di altri soggetti privati, convenzionati od accreditati. L’offerta è articolata in: • Centri socio-riabilitativi ed educativi diurni per portatori di handicap di età compresa tra i 14 e i 35 anni; • Centri socio-riabilitativi ed educativi diurni rivolti ad ultra trentacinquenni con handicap stabilizzato, attivabili anche all’interno delle strutture; • Soluzioni abitative protette alternative all’istituzionalizzazione; • Centri residenziali per gravi e gravissimi; • Servizio di trasporto e pasti. Per ulteriori informazioni, indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura al pubblico: www.ass4.sanita.fvg.it 12 Qualità 3 QUALITà 3.1 Introduzione Standard L’Azienda si impegna a garantire la sicurezza e la qualità delle cure su diversi fronti: •della qualità percepita; •della qualità tecnico/organizzativa; •della qualità professionale; •della sicurezza delle cure e dei processi assistenziali: •dell’informazione. Qualità percepita. Il punto di vista dell’utente, quale strumento per rilevare alcuni aspetti attinenti le dimensioni della qualità del servizio, è di particolare importanza. Per tale motivo l’Azienda garantisce, in collaborazione con i cittadini e le organizzazioni di tutela, specifiche azioni che, a partire dall’esperienza dell’utente, sono volte a migliorare gli standard di qualità. Per tali motivi ed in conformità a quanto previsto nel Piano Sanitario e Socio-sanitario regionale e nelle linee annuali per la Gestione del Servizio Sanitario Regionale, l’Azienda aderisce e partecipa, tra l’altro, all’indagine promossa da CittadinanzAttiva - Tribunale per i Diritti del Malato che, utilizzando la metodologia dell’Audit Civico, raccoglie informazioni e dati sui servizi sanitari con l’obiettivo non solo di collaborare al miglioramento del sistema di tutela della salute ma anche di concorrere attivamente al sostegno di percorsi di qualità. Qualità tecnico/organizzativa. Sono attivi sistemi di analisi e miglioramento anche finalizzati al perseguimento della qualità tecnico/ organizzativa nelle strutture sanitarie, sulla base dei requisiti di qualità stabiliti a livello regionale (attività di accreditamento istituzionale e criteri e standard per l’autovalutazione delle strutture sanitarie). Qualità professionale Il sistema di formazione e aggiornamento aziendale individua annualmente le priorità per l’aggiornamento delle conoscenze e delle competenze dei professionisti che operano nelle diverse strutture ed attua un piano annuale di formazione in coerenza con le priorità individuate. Sicurezza delle cure e dei processi assistenziali. E’ attivo un sistema di individuazione precoce dei possibili rischi connessi alle cure ed i miglioramenti che possono essere introdotti per potenziare la sicurezza degli assistiti. E’ inoltre attivo un sistema di “incident reporting” che permette l’analisi approfondita di eventuali eventi indesiderati per ridurre la possibilità di riaccadimento. L’informazione L’Azienda si impegna a perseguire la costante ed aggiornata informazione del cittadino sui servizi sanitari, sulle modalità di accesso ed erogazione delle principali prestazioni. In particolare, l’Azienda effettua periodici monitoraggi su alcuni standard di qualità che attengono le categorie “aspetti relazionali”, “tutela e ascolto”, “umanizzazione” e “struttura e logistica”. 14 Meccanismi di tutela del cittadino 4 MECCANISMI DI TUTELA DEL CITTADINO L’Azienda per i Servizi Sanitari n.4 Medio Friuli garantisce la funzione di tutela degli utenti del Servizio Sanitario Nazionale e promuove gli interventi per il miglioramento dei servizi e l’adeguamento alle esigenze dei cittadini attraverso i seguenti strumenti: • il regolamento dei diritti e dei doveri dell’utente malato; • il regolamento di pubblica tutela; • la carta dei diritti del bambino in ospedale; • l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP); • i programmi di verifica del grado di soddisfazione dei cittadini e degli utenti. 4.1Regolamento dei diritti e dei doveri del cittadino malato (D.D.G n. 1610 del 13/10/1995) Il Regolamento è il documento pubblico attraverso il quale vengono individuati i diritti specifici e concreti in tema di salute del cittadino sulla base dell’esperienza quotidiana dei cittadini con il fine di interpretare il più generale diritto alla tutela della salute previsto dalla Costituzione ed i diritti specifici contenuti nelle leggi dandone effettiva attuazione. Alla stesura ed all’aggiornamento periodico, effettuato anche in base alle segnalazioni pervenute all’Azienda per i Servizi Sanitari, partecipano le Associazioni di tutela dei cittadini. Costituisce, inoltre, il punto di riferimento per individuare gli ambiti Aziendali nei quali intervenire per rendere i servizi più aderenti alle attese dei cittadini. Il Regolamento rappresenta la codificazione dei diritti la cui denuncia di violazione consente di attivare le procedura di tutela previste dal Regolamento di pubblica tutela. Data la sua natura di documento basato sulla consultazione popolare Il Regolamento, però, prevede l’impegno dei cittadini al rispetto personale dei doveri ivi enunciati. 16 Capo III Informazione REGOLAMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL CITTADINO MALATO TITOLO I Diritti del cittadino malato Capo I Qualità ed adeguatezza dell’assistenza Art.1 Il paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura, attenzione, cortesia ed umanità da parte di operatori sanitari qualificati e competenti sia in ambiente ospedaliero , che in regime di assistenza in day hospital o ambulatoriale che a domicilio. Art.2 Il paziente ha diritto in ogni circostanza al rispetto della propria dignità, riservatezza e pudore personale senza discriminazioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, condizione sociale ed ideologia. Art.3 Il paziente, durante la degenza ospedaliera, ha diritto ad essere sempre individuato con il proprio nome e cognome anzichè con un numero o col nome della propria malattia.Ha diritto di essere interpellato con la particella pronominale “Lei”. Ha, inoltre, diritto di poter identificare immediatamente le persone che lo hanno in cura anche a mezzo di idonee targhette di riconoscimento poste sul camice e riportanti nome e qualifica dell’operatore. ___ Capo II Efficienza dei servizi Art.4 Il paziente ha diritto di non fare lunghe file di attesa per prenotazioni, pagamento ticket e gli altri adempimenti burocratici connessi alle prestazioni sanitarie. Art.5 Il paziente ha diritto di ottenere prestazioni mediche, chirurgiche e diagnostiche in tempi ragionevolmente brevi nel rispetto dei tempi massimi d’attesa stabiliti dalla Carta dei Servizi Pubblici Sanitari dell’Azienda ___ Art.6 Il paziente ha diritto di ottenere dalla struttura sanitaria informazioni relative alle prestazioni erogate dalla stessa, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Art.7 Il paziente ha diritto di ottenere dal sanitario che lo cura informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta ed alla relativa prognosi. Le informazioni devono essere date tenendo conto del livello culturale, dell’emotività e delle capacità di discernimento del paziente Art.8 Il paziente, salvo i casi di urgenza nei quali il ritardo possa comportare pericolo per la salute, ha diritto di ricevere le notizie che gli permettano di esprimere un consenso effettivamente informato prima di essere sottoposto a terapie od interventi. Le dette informazioni debbono concernere anche i possibili rischi o disagi conseguenti al trattamento. Ove il sanitario raggiunga il motivato convincimento dell’inopportunità di una informazione diretta, la stessa dovrà essere fornita, salvo espresso diniego del paziente, ai famigliari o a coloro che esercitano potestà tutoria. Art.9 Il paziente ha diritto di essere informato sulla possibilità di indagini e trattamenti alternativi, anche se eseguibili in altre strutture. Nei casi in cui il paziente non sia in grado di determinarsi autonomamente le stesse informazioni dovranno essere fornite ai famigliari o a coloro che esercitano potestà tutoria. ___ Capo IV Segreto professionale e riservatezza Art.10 Il paziente ha diritto di ottenere che i dati relativi alla propria malattia ed ogni altra circostanza che lo riguardi rimangano segreti. ___ 17 Capo V Comfort Art.11 Il paziente ricoverato in ospedale ha diritto di mantenere, con tempi e spazi sufficienti, i rapporti sociali e le attività preferite. Art.12 Il paziente ha diritto di consumare pasti variati, di buona qualità e caldi nel rispetto delle eventuali restrizioni rese necessarie dalla terapia. Art.13 Il paziente ha diritto al rispetto dei ritmi ed orari della vita quotidiana per quanto riguarda orari di sveglia, pasti relazioni sociali, svago. Ha diritto a non restare a letto senza giustificato motivo. Art.14 Il paziente ricoverato in ospedale ha diritto ad una adeguata presenza dei principali servizi (telefoni, barbiere o parrucchiere, bar, giornalaio). Art.15 Il paziente ricoverato in ospedale ha diritto a stanze di degenza dignitose e pulite, con sufficiente aereazione ed illuminazione naturale, locali igienici adeguati per numero, accessori in dotazione e pulizie periodiche, posti letto confortevoli con rifacimento quotidiano e cambio di lenzuola periodico e dotazioni di arredo sufficienti (armadietto personale, sedia, cestino di rifiuti et.), ad avere per ogni posto letto campanelli di allarme funzionanti ed a ricevere subito risposta alle proprie chiamate. Art.16 I pazienti hanno diritto ad avere strutture edilizie consone alle esigenze delle prestazioni sanitarie con accessi privi di barriere architettoniche, porte di misura adeguata, ascensori funzionanti. I pazienti hanno diritto all’assenza in prossimità dei presidi sanitari di rumori ed attività moleste. ___ Capo VI Rispetto della morte Art.17 Il paziente ha diritto ad una morte umana e dignitosa trascorrendo le ultime ore di vita con il conforto dei familiari, parenti ed amici ed avendo garantita una adeguata assistenza. Art.18 I parenti del defunto hanno diritto di accedere in sale mortuarie dignitose e pulite con arredi sobri ed essenziali. Capo VII Tutela dei diritti Art.19 Il paziente ha diritto di proporre reclami che debbono essere sollecitamente esaminati ed essere tempestivamente informato sull’esito degli stessi. Art.20 Il paziente ha diritto a veder riconosciuto il danno subito e al risarcimento senza lunghe attese e costose procedure anche mediante l’istituzione di collegi arbitrali. Art.21 Il paziente ha diritto ad incontrare durante il ricovero in ospedale le associazioni che hanno per finalità statutarie la tutela dei diritti degli utenti del servizio sanitario. 18 ___ TITOLO II Doveri del cittadino malato Art.22 Il cittadino malato quando accede in una struttura sanitaria dell’Azienda S.S. n.4 Medio Friuli è invitato a tenere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri malati e con la volontà di collaborare con il personale medico, infermieristico, tecnico e con la direzione sanitaria del presidio in cui si trova. Art.23 Il paziente è tenuto ad informare tempestivamente i sanitari sulla propria intenzione di rinunciare a ricoveri, cure e prestazioni sanitarie programmate. Art.24 Il cittadino è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi che si trovano all’interno della struttura ospedaliera e dei presidi dell’Azienda per i Servizi Sanitari Art.25 Il cittadino è tenuto al rispetto degli orari di accesso o di visita delle strutture sanitarie dell’Azienda per i Servizi Sanitari al fine di permettere lo svolgimento della normale attività assistenziale e terapeutica e favorire la quiete ed il riposo degli altri pazienti evitando anche gli affollamenti attorno il letto del paziente. Art.26 Il paziente ha il dovere di informarsi, nei tempi e nelle sedi opportune, sull’organizzazione, i tempi di attesa e gli orari dei vari presidi sanitari. Art.27 Il cittadino ha il dovere di evitare, nei presidi sanitari dell’Azienda, qualsiasi comportamento che possa creare disturbo e disagio agli altri degenti e cittadini ed intralcio alle attività dei sanitari ( utilizzo di radioline a volume alto, fumo et.). 4.2 - Regolamento di pubblica tutela Al fine di rendere effettiva la tutela del cittadino utente e di vedere concretamente applicati e rispettati i diritti enunciati nel regolamento dei diritti e doveri del cittadino malato l’ Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli si impegna a rispettare le procedure per l’accoglimento e la definizione delle segnalazioni e dei reclami enunciati nel Regolamento di pubblica tutela. • diritto di scelta; • partecipazione; • efficienza ed efficacia. L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” si prefigge di esercitare una costante verifica dell’adeguatezza delle prestazioni erogate e di conseguire il miglioramento dei livelli qualitativi delle prestazioni stesse, avvalendosi della collaborazione dei cittadini utenti. TITOLO I DISCIPINA DELLE PROCEDURE RELATIVE AI RECLAMI E ALLE SEGNALAZIONI Art. 1 Finalità della pubblica tutela. L’Azienda Sanitaria si impegna a garantire la tutela del cittadino in merito a quanto stabilito nella Carta dei Servizi Sanitari, adottata ai sensi del DPCM del 19 maggio 1995 (“Schema generale di riferimento della Carta dei Servizi Pubblici Sanitari”) in ottemperanza ai principi fondamentali di: • uguaglianza; • imparzialità; • continuità; Art. 2Soggetti e ambito di applicazione. Reclami e segnalazioni. Gli utenti, i loro parenti o affini, gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti possono presentare reclami in relazione ad atti, comportamenti o situazioni riferibili all’Azienda o ai suoi dipendenti, in conseguenza dei qua- 19 li sia stata negata o limitata la fruibilità delle prestazioni ovvero che si sia ravvisata lesione del rispetto umano o dei diritti del cittadino utente. I medesimi soggetti possono inoltre presentare segnalazioni, intese quali osservazioni, indicazioni e suggerimenti, nell’intendimento di contribuire a migliorare i servizi e la qualità delle prestazioni, a promuovere lo snellimento delle procedure e la semplificazione dei percorsi assistenziali o l’eventuale modifica di altri aspetti organizzativi, nei limiti della potestà riconosciuta all’Azienda dalle norme nazionali e regionali. Il contenuto di quanto rappresentato dai soggetti di cui sopra, determina la qualificazione di “reclamo” ovvero di “segnalazione” ai fini della differente modalità di gestione delle due tipologie di tutela ai sensi dei successivi articoli 5 e 6. La qualificazione avviene a cura del responsabile dell’U.R.P. - in coerenza con le indicazioni regionali in materia - il quale, in caso di ambiguità o dubbio, tratta il caso alla stregua del reclamo, inducendo con ciò gli atti di pubblica tutela previsti nel prosieguo del presente regolamento. Art. 3 - Modalità per la richiesta di tutela (reclami) e per le segnalazioni. I reclami e le segnalazioni di cui all’articolo precedente sono formulati con diverse modalità alternative: -lettera in carta semplice, inviata all’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli”, o consegnata direttamente all’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (U.R.P.); -utilizzo dell’apposito modulo in distribuzione presso l’U.R.P. e i punti informazione aziendali, da compilare e consegnare ai punti stessi oppure inserire nelle cassette “reclami” presenti nelle strutture aziendali; -invio di fax o e-mail all’U.R.P.; -utilizzo del sito internet aziendale (www. ass4.sanita.fvg.it), in cui è prevista la voce “le tue segnalazioni”; -colloquio, anche telefonico, con gli operatori dell’U.R.P. Per quest’ultima modalità, l’operatore redige apposita scheda contenente in sintesi quanto riferito dall’utente o da altro soggetto, di cui vengono acquisiti i dati occorrenti per le successive comunicazioni. 20 Reclami in forma anonima non sono di norma considerati, mancando la conoscenza sul destinatario della tutela. Le segnalazioni anonime sono prese in considerazione a condizione che - in base alla valutazione del responsabile dell’U.R.P. - contengano un contributo di conoscenza utile all’Azienda per eventuali azioni di miglioramento ai sensi dell’art. 2, secondo comma. Qualora reclami o segnalazioni pervengano ad una delle strutture aziendali (Ospedali, Distretti, ecc.), essa li inoltrerà all’U.R.P. Art. 4 - Termini di presentazione dei reclami. In riferimento all’art.14 del D.Lgs. 502/1992, i reclami devono di norma essere inoltrati entro 15 giorni dal momento in cui l’interessato é venuto a conoscenza dell’atto o del comportamento lesivo dei propri diritti. Saranno tuttavia presi in esame anche i reclami presentati oltre tale termine e comunque entro tre mesi, se le condizioni personali o ambientali del titolare del diritto di tutela hanno giustificato il ritardo. La presentazione del reclamo non impedisce né preclude al titolare del diritto di tutela la proposizione di impugnative in via giurisdizionale. Art. 5 - Gestione dei reclami Ricevuti i reclami, il responsabile dell’U.R.P. qualora gli stessi siano di agevole, univoca ed immediata risoluzione - li istruisce e li definisce, dandone tempestiva risposta all’utente. I reclami di non immediata soluzione, sono sottoposti ad istruttoria a cura dell’U.R.P. attraverso: -comunicazione all’utente, entro 3 giorni lavorativi, dell’avvio dell’attività istruttoria e dei tempi previsti per l’espletamento della stessa; -contestuale coinvolgimento dei responsabili delle strutture interessate per competenza. Questi, entro 10 giorni dal ricevimento della segnalazione, devono fornire all’ufficio tutte le informazioni necessarie per predisporre un’appropriata risposta all’utente. Tale termine è prorogato fino a 15 giorni quando il caso oggetto di reclamo richieda indagini più approfondite. L’URP provvede ad inviare risposta all’uten- te, entro 30 giorni dalla presentazione del reclamo e comunque non oltre 60 giorni per le situazioni richiedenti indagini supplementari. In tal ultimo caso l’U.R.P. provvede a darne tempestiva informazione all’utente. L’U.R.P. conserverà copia dei reclami degli utenti, delle risposte ad essi fornite, nonché tutta la documentazione inerente l’attività istruttoria e provvederà alla loro registrazione, anche informatizzata, coerentemente con le indicazioni regionali in materia. Art. 6 - Gestione delle segnalazioni Le segnalazioni ricevute dall’U.R.P. - contenenti osservazioni, indicazioni e suggerimenti, qualora siano idonee a prefigurare un miglioramento dei servizi e della qualità delle prestazioni, ovvero lo snellimento di procedure, la semplificazione dei percorsi assistenziali o l’eventuale modifica di altri aspetti organizzativi, sono trasmesse ai responsabili delle strutture aziendali di competenza per le conseguenti valutazioni ed azioni migliorative necessarie. Art. 7 - Struttura aziendale di riferimento La struttura di riferimento aziendale è l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) che afferisce alla SOC Programmazione e Controllo Direzionale, Qualità, URP. In tale contesto all’U.R.P. competono, in coerenza con quanto stabilito dall’art. 11 del D.Lgs 30 marzo 2001, n. 165 sull’ordinamento del lavoro delle pubbliche amministrazioni, le funzioni ivi individuate dal presente regolamento nell’ambito di quanto previsto dall’art.11, comma 6, dell’Atto Aziendale per la Disciplina dell’Organizzazione e del funzionamento dell’Azienda per i servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli”, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 243 del 25.5.2006. L’U.R.P. è tenuto a relazionare alla Direzione Generale l’andamento dei reclami attraverso l’esame delle istanze dei cittadini e a proporre azioni migliorative al fine di superare i disservizi segnalati. 21 TITOLO II PROCEDURA DI RIESAME DEI RECLAMI ATTRAVERSO LA COMMISSIONE MISTA CONCILIATIVA Art.8Richiesta di riesame attraverso la Commissione Mista Conciliativa (C.M.C.) Nel caso in cui il cittadino utente non si ritenga soddisfatto della risposta ricevuta dall’Azienda a seguito del reclamo presentato, egli, o l’associazione di tutela che lo rappresenta, ha facoltà di chiedere il deferimento della questione alla Commissione Mista Conciliativa, la quale è un organismo di tutela di secondo livello, a composizione paritetica, presieduta da persona esterna all’azienda con funzione “super partes”. La finalità della Commissione è quella di gestire e risolvere le controversie con procedure conciliative, al fine di giungere ad una decisione condivisa dalle parti, al di fuori di altre procedure amministrative o giurisdizionali, attraverso l’accertamento dei fatti e l’individuazione delle cause che hanno limitato o negato il diritto dell’utente. Il riesame deve essere richiesto all’U.R.P. entro 30 giorni dal ricevimento della risposta e deve essere adeguatamente motivato. Saranno tuttavia prese in esame richieste presentate oltre tale termine e comunque entro 3 mesi, se le condizioni personali o ambientali del titolare del diritto di tutela hanno giustificato il ritardo. Per la partecipazione alla C.M.C. non sono previsti compensi. Art.9Composizione della C.M.C. Adempimenti. La Commissione Mista Conciliativa è composta da: • un rappresentante della Regione che funge da Presidente; • un rappresentante dell’Azienda designato dal Direttore Generale; • un rappresentante delle associazioni di volontariato e tutela del cittadino. • Il responsabile dell’URP svolge le funzioni di segretario. La commissione, se necessario, può avvalersi di esperti. I componenti della C.M.C. sono tenuti al segreto sulle notizie di cui vengono a conoscenza per ragioni d’ufficio e che sono da ritenersi segrete o riservate ai sensi delle leggi vigenti. 22 Art. 10 - Modalità di funzionamento della CMC e tempi del riesame. Il Presidente della C.M.C., acquisita dall’U.R.P. la documentazione relativa al caso da riesaminare, convoca la Commissione con l’ordine del giorno e la documentazione del caso, almeno 7 giorni prima della riunione. Ove lo ritenga opportuno, la Commissione può convocare le parti sia congiuntamente che separatamente. Entro 45 giorni dall’inizio dell’istruttoria, la C.M.C. formula le proprie conclusioni e le inoltra al richiedente, alla Direzione Generale dell’Azienda e al dipendente eventualmente interessato. 4.3Carta dei diritti del bambino in ospedale. (D.D.G.n. 1692 del 23/10/1998) E’ il documento pubblico attraverso il quale vengono individuati i diritti specifici e concreti in tema di salute del bambino. CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO IN OSPEDALE I diritti enunciati nella presente Carta sono garantiti a tutti i minori che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate nei presidi ospedalieri della regione Friuli-Venezia Giulia, senza alcuna distinzione ed a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di ogni opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza. Il bambino ha diritto ad un aiuto ed a un’assistenza particolari tesi a favorire il suo pieno sviluppo e la completa maturazione della sua persona sotto Il profilo fisico intellettuale morale e sociale. La malattia può costituire per il minore un momento critico di dipendenza sia fisica che psicologica dagli adulti se non un ostacolo al suo percorso di crescita. Nella dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite si afferma che l’infanzia ha diritto ad un aiuto particolare e si riconosce il ruolo peculiare e centrale della famiglia per l’armonico sviluppo e per il benessere del minore. Il bambino ha il diritto di vivere in un ambiente familiare in un clima di felicità, amore e comprensione. 1. Il bambino ha diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute. L’Ospedale si impegna per la promozione della salute del bambino già in epoca prenatale attraverso interventi educativi e di assistenza durante la gravidanza ed il parto. Il personale favorisce un sereno inserimento del neonato all’interno del nucleo familiare e promuove l’allattamento al seno. Il personale attua Interventi di educazione sanitaria nei confronti del bambino e della famiglia, con particolare riferimento alla nutrizione, all’igiene personale e ambientale e alla prevenzione degli incidenti. 2. Il bambino ha diritto ad essere assistito in modo ‘globale’. L’assistenza del personale si esprime oltre che nella ‘cura’ anche nel ‘prendersi cura’ delle condizioni generali del bambino e del suo contesto di vita. Il personale opererà integrandosi in sintonia con le altre strutture sanitarie, educativi e sociali competenti, esistenti nel territorio. 3. Il bambino ha diritto a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza. Tutto il personale dell’Ospedale, in base alle proprie specifiche responsabilità, funzioni ed attribuzioni, si adopera per garantire al bambino ed alla famiglia il migliore livello di cure e di assistenza, anche impegnandosi ad aggiornare lo propria competenza professionale in rapporto allo sviluppo tecnico scientifico. Il ricorso all’ospedalizzazione è limitato solo nelle situazioni in cui non sia possibile far fronte in altro modo alle esigenze assistenziali del bambino; vengono favoriti il day-hospital, il day-surgery e l’assistenza domiciliare. Nel caso in cui le risorse dell’Ospedale non consentano di far fronte alle esigenze del bambino è dovere dei sanitari indirizzare la famiglia presso altre strutture che offrono maggiori garanzie di cura e di assistenza. 4. Il bambino ha diritto al rispetto della propria identità. Tutto il personale ha il dovere di identificare il bambino con il suo nome in tutte le circostanze legate alla sua permanenza in ambiente ospedaliero e di non sostituire il nome con termini che rimandino alla sua patologia, al numero di letto, ecc. 5. Il bambino ha diritto al rispetto della propria privacy. Tutto lì personale si adopera per creare le condizioni atte a garantire il rispetto del pudore e della riservatezza di cui hanno bisogno i bambini ed i loro familiari. Una particolare attenzione sarà dedicato alle 23 esigenze degli adolescenti. Il personale è tenuto a rispettare l’obbligo del segreto professionale/segreto d’ufficio. Il trattamento dei dati ‘sensibili’ è conforme a quanto disposto dalla normativa vigente. 6. Il bambino ha diritto alla tutela del proprio sviluppo fisico, psichico e relazionale. Il bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento. Il bambino ha diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione. Il personale assicura e promuove il rispetto delle esigenze affettive, espressive ed educative ed in particolare la continuità delle relazioni familiari. Il personale ha l’obbligo di offrire la possibilità del rooming-in al fine di favorire l’attaccamento madre-bambino. La famiglia viene coinvolta attivamente nel processo di cura. Sarà sempre garantito la possibilità di permanenza di un familiare, o di un’altra figura di riferimento, soprattutto nei servizi di cure intensive e nelle situazioni assistenziali in cui si prevedono interventi invasivi. Un numero maggiore di visitatori al di fuori degli orari definiti, è subordinato alle condizioni del bambino, alle caratteristiche del reparto/ servizio, ma soprattutto al rispetto della privacy di tutti i ricoverati. Viene assicurato un collegamento con le associazioni di volontariato per garantire al bambino relazioni significative, qualora si dovesse trovare in situazione di ‘abbandono’. Il bambino può decidere di tenere con sé i propri giochi, il proprio vestiario e qualsiasi altro oggetto da lui desiderato purché questi non rappresentino un pericolo od un ostacolo per il suo o altrui programma di cure. In caso di ricovero prolungato, viene garantito al bambino la continuità del suo percorso educativo-scolastico. Il ricorso a mezzi limitanti la libertà di azione e di movimento avviene nelle situazioni in cui si ravvisa un rischio di compromissione del processo diagnostico-terapeutico, ovvero nelle situazioni in cui venga messo in pericolo l’incolumità del bambino stesso o di altri. 7. Il bambino ha diritto ad essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure e cui verrà sottoposto, con un 24 linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo ed alla sua maturazione. Ha diritto od esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa. le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del grado di maturazione. Il personale si impegno od instaurare con il bambino e la suo famiglia una relazione improntato sul rispetto e sulla collaborazione. Lo spazio per l’ascolto, i tempi, le modalità e gli strumenti comunicativi più idonei andranno sempre ricercati. Si utilizzerà un linguaggio quanto più vicino a quello del bambino ricorrendo anche al gioco, alle narrazioni, ai disegni, alle Immagini. Per le persone straniere con una scarsa padronanza della lingua italiana l’Ospedale si Impegna ad attivare rapporti con le associazioni di volontariato e/o con i Consolati di riferimento. 8. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione del consenso/ dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano. Un consenso/dissenso progressivamente consapevoli in rapporto alla maturazione del minore andranno sempre promossi e ricercati anche e soprattutto attraverso le relazioni familiari. Il bambino non ha tutti gli strumenti per utilizzare appieno un’informazione adeguato ad esprimere un consenso In merito a decisioni legate alla malattia, tuttavia il silenzio aumenta le paure. Pertanto, prima che per un’istanza giuridi ca, per l’imperativo etico di una cura qualitativamente adeguato in cui anche gli aspetti emotivi sono presi in considerazione, occorre parlare al bambino di quanto gli sta accadendo, tenendo conto delle sue capacità di comprensione: è opportuno presentare gli scenari possibili, i cui confini rientrano nella sua pensabilità. Ciò comporta un consenso su atti concreti vicini alla sua esperienza. Il consenso nel caso del bambino è da intendersi soprattutto come un’alleanza con l’adulto. E’ difficile pensare ad un consenso ed un dissenso informato prima dei setti anni. Successivamente, quando il bambino esplora meglio le proprie motivazioni e le confronta con ciò che gli altri dicono e fanno, è concepibile un consenso e dissenso informato insieme con quello dei genitori. A partire dai dodici anni, si può credere in un consenso o dissenso progressivamente consapevoli: i preadolescenti e gli adolescenti, riescono a prefigurarsi il futuro e ad assumersi la responsabilità di fronte al proprio progetto di vita. 9. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione del consenso/ dissenso ad entrare in un progetto di ricercasperimentazione clinica. I medici hanno l’obbligo di informare il bambino e i genitori, con un linguaggio Il più possibile comprensibile, della diagnosi, della prognosi, del tipo di trattamento sperimentale proposto, delle alternative terapeutiche disponibili, degli effetti collaterali e tossici, della libertà di uscire dallo studio in qualsiasi momento e della possibilità di conoscere i risultati conclusivi dello studio. In caso di rifiuto ad entrare nello studio, i sanitari hanno comunque l’obbligo di garantire al bambino le cure convenzionali. 10. Il bambino ha diritto di manifestare il proprio disagio e la propria sofferenza. Ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi. Una specifica attenzione del personale sanitarie è dedicato alla prevenzione e alle manifestazioni del dolore del bambino. Vengono adottate tutte le precauzioni atte o prevenirne l’insorgenza e a ridurne al minimo la percezione, nonché tutti gli accorgimenti necessari a ridurre le situazioni di paura, ansia e stress, anche attraverso il coinvolgimento attivo dei familiari. Un supporto particolare, sarà fornito al familiari al fine di favorire la comprensione ed il contenimento del dolore dei propri figli. 11. Il bambino ha diritto ad essere protetto da ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisica e mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale. Il personale sanitario ha il dovere di fornire al bambino tutto l’appoggio necessario ai fini dell’individuazione del maltrattamento e delle situazioni a rischio, che comportano la segnalazione alle autorità competenti e/o ai servizi preposti alla tutela del minore. Il personale si 25 impegna altresì a collaborare, nell’ambito delle proprie specifiche competenze, con le altre strutture sanitarie, educative e sociali, esistenti nel territorio, nonché con l’autorità giudiziaria. 12. Il bambino ha diritto ad essere educato ad eseguire il più possibile autonomamente gli interventi di ‘autocura’ e in caso di malattia ad acquisire la consapevolezza dei segni e dei sintomi specifici. Il personale promuove stili di vita finalizzati al mantenimento e alla cura della salute. Il personale sanitario ha il dovere di met tere il bambino e la famiglia nella condizione di poter acquisire tutte le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per una gestione il più possibile autonoma della malattia. 13. Il minore ha diritto di usufruire di un rapporto riservato paziente-medico, ha diritto altresì di chiedere e di ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità, a proteggerlo da gravidanze indesiderate e dalle malattie a trasmissione sessuale. Ha diritto inoltre di chiedere e di ricevere informazioni sulle tossicodipendenze, nonché di essere adeguatamente indirizzato ai servizi di riabilitazione. Il personale, adeguatamente preparato, si impegna a rispondere alle domande poste dal minore anche indirizzandolo ai servizi preposti allo prevenzione, al trattamento e alla riabilitazione delle problematiche adolescenziali. 14. Il bambino e la famiglia hanno diritto alla partecipazione. L’Ospedale promuove iniziative finalizzate al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate, coinvolgendo attivamente i bambini, le famiglie e le associazioni di volontariato. La tutela e la partecipazione degli utenti è conforme a quanto previsto dalla normativa vigente. In questo documento il termine bambino comprende tutte le età dello sviluppo della persona, dalla venuta alla luce alla conclusione dell’adolescenza. Si precisa che il termine famiglia è stato utilizzato con un’accezione ampia che comprende l’insieme delle figure affettivamente significative per il bambino. Allegati 5 ALLEGATO 1 Elenco principali Associazioni convenzionate con l’ASS n. 4 Medio Friuli. ASSOCIAZIONE INDIRIZZO TELEF. A.C.A.T. Ass.ne Club Alcolisti in Tratt.to Cividale del Friuli (UD) Via Carraria n. 99 0432-733488 A.C.A.T. - Fagagnese-Ass.Club Alcol. T. Coseano (UD) Via S.Andrea 1c/ oPoliambulatorio 0432-861450 A.C.A.T. Ass.ne Club Alcolisti in Tratt.to San Daniele del FriuliVia Trento Trieste 0432-949222 A.C.A.T. Ass.ne Club Alcolisti in Tratt.to Udine Via A.Diaz 60 Email:[email protected] 0432-25284 A.D.M.O. Ass. Donatori Midollo Osseo A.I.A.S. Ass.ne Italiana Assistenza Spast. Udina Via G.Carducci 48 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] 0432-299728 0432-507839 A.I.F.A. Ass.ne Italiana fra Anziani Volont. Codroipo P.zza Dante 3 0432-905391 A.I.R. Ass.ne Insufficienti Respiratori Udine P.tta Belloni 14 Piano 2 int.6 0432-294761 L/ Me9,30-13.00 A.N.D.O.S. Ass. Naz.le Donne Operate al Seno Sez. Udine Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] Udine Via Magenta 22 Email: [email protected] ANDOSITALIA “Piero Pietri” Ass.ne San Daniele del Friuli Via Gen.Cadorna 44 ADOS Ass.ne donne Operate Seno – San Daniele del Fr. v.le Cadorna, c/o Centro Anziani – San Daniele del Friuli 0432 -295442 A.N.E.D. Ass.ne Nazionale Emodializzati UdineP.le S.M.M. 15c/o Az.Ospedaliera 0432-402675 A.I.S.M. Ass.ne Italiana Screrosi Multip. A.N.FA.MI.V. Ass.Naz.Fam.Minori Vista A.N.F.F.A.S. Ass.Naz.Fam.Disab.Intell. Udine Via Riccardo di Giusto 80 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] 0432-509233 0432-600738 c.333-67129997 0432-954542 L/G 15,30-17,30 0432-582525 0432-299180 A.C.A.T. Codroipese – Ass.ne Club Alc.Tratt.Codroipo Codroipo - Via Manzoni 4. 328-9004013 A.R.C.A.T. Ass.ne Reg.Club Alcol.Tratt. Udine Via Chisimaio 40 c/o Casa Immac. Email:[email protected] A.S.D.O. Ass.Solidarietà Degenti Osped. c/o Az.Osp.S.M.M.- P.le S.M.M. 15 Udine 0432-542101 Seg335-244550 0432-552228 M/G 9,30-10,30 ASS.NE ALZHEIMER ASS.NE CRESCERE INSIEME ASS.NE COM.PARENTI OSPITI I.G.A. Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email:[email protected] Udine Via S.Agostino 7 c/o I.G.A. Email: [email protected] 0432-25555 0432-299180 I.G.A. 504084 ASS.NE IDEALMente Onlus Udine Via Pozzuolo 330c/oD.S.M. 333-7534271 ASS.NE FRIUL.FAMIGLIE DIABETICI Udine Via A.Diaz 60 Email:[email protected] 0432-506945 ASS.NE INSIEME SI PUO’ Reana del Rojale Via V.Veneto 136 Email: [email protected] 0432-857786 ASS.NE INSIEME CON NOI Udine Via Orsaria 23 328-7430959 ASS.NE IL SAMARITAN Ragogna (UD) P.zza Giovanni XXIII° 1 Email: [email protected] 0432-957268 ASS.NE JUDINSI UDINE Viale Venezia 34/1 0432-233756 fax 206484 ASS.NE LA PANNOCCHIA Codroipo Viale Duodo 86 Email: [email protected] 0432-904999 ASS.NE LOTTA EPILESSIA Udine Via Martignacco 146 0432-542868 ASS.NE MALATI REUMATICI ASS.NE NOSTRO DOMANI “Pontello V.” ASS.NE OLTRE LO SPORT ASS.NE TETRA-PARAPLEGICI DEL F.V.G. ASS.NE PRO SENECTUTE ASS.NE SENZA FRONTIERE Udine Via Micesio 31 Email: [email protected] Majano (UD) Via Zorutti 4 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email:[email protected] Udine Via Micesio 31 Email: [email protected] Udine Via S.Vito al Tagliamento 7 Email: [email protected] 27 0432-501182 0432-959928 0432-299180 Fax 509152 0432-505240 0432-501662 ora.10.00/12,00 0432-485185 me.10,00/12,00 ASS.NE AUSER UDINESE ASS. TRIBUN. DIRITTI MALATO ASS.NE VOLARE INSIEME A.V.A.S. Ass.Volont.Assistenza Sociale A.V.U.L.S.S. Ass.Volont. Az.San.Loc. A.V.U.L.S.S. Ass.Volont. Az.San.Loc. Udine Via Micesio 31 Email: [email protected] Udine P.le S.M.M. 15 c/o Az.Osped. Email: [email protected] Tarcento (UD) Via Udine 80 Email: [email protected] Tarcento (UD) Palazzo Frangipane 7 Cividale del Friuli (UD) Via Carraria 47 Email:[email protected] Majano (UD) Via Bertagnolli 1c/o Centro Anziani Tel. 948466 A.V.U.L.S.S. Ass.Volont. Az.San.Loc. S.Daniele del F. (UD) Via G. Vidoni 3 0432-204111 0432-552227 0432-785528 0432-792530 0432-730163 0432-959981 0432-957095 A.V.U.L.S.S. Ass.Volont. Az.San.Loc. Udine Via S.Agostino 7 c/o I.G.A. 0432-657168 C.A.V. Centro Aiuto Vita Udine Via Roma 35 0432-509205 COM.PROV.COORD.ASS.DISABILI Udine Via A.Diaz 60 0432-503991 COORD.REG.LE TUTELA MINORI Udine Via F.lii De Gasperi 1 Email: web@minori-fvg 0432-295921 E.N.P.A. Ente Naz.le Protezione Animali Udine Via Martignacco 146 0432-402298 GRUPPO VOLONT. CODROIPESI Codroipo Via Mazzini 3 Email: [email protected] 0432-908164 LEGA FRIULANA PER IL CUORE Udine Via Savorgnana 43 0432-503449 ASS.NE SOC.S.VINCENZO DE PAOLI Udine Via Zanon 15 Email: [email protected] 0432-26811 S.O.G.IT. Soccorso Ord.S.Giovanni Italia Cassacco (UD) Via Pietro Zorutti 19 0432-881418 ASS.NE TELEFONO AMICO U.I.L.D.M.Un.Ita.Lotta Distrof.Muscolare U.T.E. Università Terza Età”P.Naliato” ASS.NE FORUM DI VOLONT.TO ATTIVO G.I.V.A.R. Gruppo Inf.Vol.Ass.za Rapida ASS.NE ITA.CONTRO LEUCEMIE LINF. Udine Casella Postale 216 Email: [email protected] Udine Via A.Diaz 60 Email: [email protected] Udine Via C.Percoto 16 Email: [email protected] Remanzacco (UD) Via Marconi 19/9 San Daniele del Friuli Via Sottomonte 8 Email: [email protected] Udine Via G.Carducci 48 Email: [email protected] 0432-530688 0432-510261 0432-508042 0432-649339 0432-940915 0432-506071 ASS.NE LARINGECTOMIZZATI REG. F.V.G. Udine P.le S.M.M. 15 c/o Az.Ospedaliera 0432-700593 ASS.NE UNIONE NAZ.ITA.VOL.CIECHI Udine Via San Daniele 29 0432-501991 ASS.NE FABIOLA - O.N.L.U.S. S.Vito di Fagagna (UD) Via S.Daniele 98 Email:[email protected] 339-7748501 340-2891151 ASS.NE ABIO –Ass. per il bambino in Ospedale - Udine ASS.NE DIAMO PESO AL BENESSERE Udine – via San Valentino n. 20 A.Vo.S. Associazione Volontari di Solidarietà – Onlus Cividale – via Silvio Pellico n. 18 ASS.NE “Valentino Zucchiatti” Majano, Fraz. Tiveriacco 28 ALLEGATO 2 Strutture residenziali per anziani non autosufficienti Le case di riposo convenzionate con L’Azienda Sanitaria Nome Indirizzo ASP G. Pontoni (Casa per Anziani ) Viale Trieste n. 28 Cividale del Friuli Via del Klancic n. 2 S. Pietro al Natisone Viale Stazione n. 70 S. Giovanni al Natisone ASP “G. Sirch” Sereni Orizzonti ASP “Daniele Moro” “Italia Rovere Bianchi” Casa di San Daniele Casa di Buja Viale F. Duodo n. 80 Codroipo Via Gonars, n. 11 Mortegliano Via Dalmazia n. 33 San Daniele del Friuli Via Ursinis Piccolo n. 2/23 - Buja Via Coianiz n. 8 Opera Pia Coianiz Tarcento Casa di Riposo “Nobili Via S. Francesco de Pilosio” n. 98 -Tricesimo Villa Nimis Zaffiro s.r.l. Zaffiro s.r.l. La Quiete S. Anna s.r.l. Muner de Giudici Sereni Orizzonti Sereni Orizzonti Sereni Orizzonti Caris/Unigefa srl Sereni Orizzonti (S. Chiara) Sereni Orizzonti Sereni Orizzonti Zaffiro Martignacco srl Via Roma n. 38 - Nimis Via Cividina n. 56 Magnano in Riviera Via Sottocolle Verzan n. 30 – Tarcento 0432 Distretto di Cividale 731048 727013 757378 Distretto di Codroipo 909311 760611 Distretto di S. Daniele 969011 960192 Distretto di Tarcento 780711 853370 790113 781222 781808 Distretto di Udine Via S. Agostino n. 7 Udine 504084 Via Tellini n. 1 (Cussignacco) Udine Via Della Libertà n. 19 – Lovaria ,Pradamano Via Podgora n. 16 P.le Cella n. 62 Udine Viale XXIII Marzo n. 31 Udine 600649 409311 235612 532303 502104 Via Montello n. 55 - Udine 484736 Vl. Europa Unita n. 163/1 - Udine Via Roggia n. 4/1 Pavia di Udine -Risano Via Aquileia n. 94 Pavia di Udine -Percoto Via Della Vecchia Filatura n. 26/1-Martignacco Natura Giuridica Azienda servizi alla persona Azienda servizi alla persona Privata “Polifunzionale” (L.R. 19/97) Azienda servizi alla persona Pubbl. Comunale (L.R. 33/88) Pubblica gestione ASS 4 (L.R. 33/88) Pubbl. Comunale (L.R. 33/88) Azienda servizi alla persona Pubbl. Comunale (L.R. 33/88) Privata sociale Polifunzionale (LR 19/97) Privata (L.R. 33/88) Privata (L.R. 33/88) Azienda servizi alla persona Privata (L.R. 33/88) Azienda servizi alla persona Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata “Polifunzionale” (LR 19/97) Privata (L.R. 33/88) 229223 564709 676898 1001 29 Posti letto in convenzione 186 48 80 123 58 146 12 155 45 49 120 120 371 95 76 60 46 24 60 25 33 50 48 L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) Come presentare un reclamo L’Ufficio Relazioni con il Pubblico è una struttura resa obbligatoria nelle Pubbliche Amministrazioni dal Decreto Legislativo n. 29 del 1993. Le segnalazioni di disservizio possono essere presentate all’U.R.P. tramite: Le principali finalità dell’URP sono: ascoltare, informare, garantire i diritti di accesso, trasparenza e partecipazione, verificare il gradimento e la qualità dei servizi resi, attivare campagne di comunicazione sui servizi erogati. • • • • • • lettera, fax o e-mail; modulo prestampato presente in tutte le sedi aziendali; sito internet (modulo on-line). Come contattare l’URP Gli utenti possono rivolgersi agli operatori dell’U.R.P: Il cittadino può rivolgersi all’U.R.P. per: • contatto diretto o telefonico; ottenere informazioni sui servizi erogati e sulle modalità di accesso alle prestazioni sanitarie; • • proporre iniziative per migliorare la qualità dei servizi; • • presentare segnalazioni e reclami per disfunzioni e disservizi riscontrati nel rapporto con i servizi dell’Azienda Sanitaria. • presso la sede dell’ufficio in via Pozzuolo n. 330 a Udine (bus n.3) per telefono: n° 0432 806051 via fax: n° 0432 806005 e.mail: [email protected] internet: www.ass4.sanita.fvg.it Orario dal lunedì al giovedì: 8.30 – 17.00 venerdì: 8.30 – 15.00 U.R.P. un servizio per il cittadino SEDE via Pozzuolo n. 330 - 33100 Udine tel. 0432 806051 - fax 0432 806005 e-mail: [email protected] / www.ass4.sanita.fvg.it 30 Aggiornato settembre 2010 Perché rivolgersi all’U.R.P. ? Cos’è l’U.R.P. ? Testo tratto da: “Carta dei Servizi dell’A.S.S. n. 4 Medio Friuli” Approvato con Delibera del Direttore Generale n. 38 dd. 02/02/2010. A cura di: S.O.S. Comunicazione esterna interna, Marketing, U.R.P. dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” via Pozzuolo, 330 - 33100 Udine tel. 0432 806051 fax 0432 806005 www.ass4.sanita.fvg.it [email protected] Traduzione: Serling Soc. Coop. Pubblicato con un finanziamento della L. 482/99. Si ringrazia la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed in particolare l’Ufficio Lingue Minoritarie (SILCE). Ottobre 2010.