Bilancio sociale 2004

annuncio pubblicitario
Indice
Quaderno di BIC Lazio - Business Innovation Centre
su creazione d'impresa e sviluppo locale
Editoriale
3 BIC Lazio e il Bilancio Sociale
Giancarlo Cremonesi, Presidente
BIC Lazio
4 Il Bilancio Sociale, parte di un articolato
sistema di valutazione
Luigi Campitelli, Direttore Generale
BIC Lazio
31 9. BIC Lazio e le altre società delle
rete regionale
33 10. Le partecipazioni societarie di
BIC Lazio
34 11. Gli stakeholder di BIC Lazio
34 12. Il partenariato di BIC Lazio
Focus
39 13. L'orientamento strategico di
BIC Lazio
“Verso il Bilancio Sociale”
41 14. Il modello organizzativo e gestionale
11 1. Nota introduttiva
45 15. Le attività svolte nei diversi
settori di intervento
15 2. La missione
80 16. I risultati di BIC Lazio
16 3. Interpretazione della propria
responsabilità sociale e dei
valori etici
17 4. I settori di intervento
90 Allegati
Allegato 1 - Questionario per l’attività
di monitoraggio degli stakeholder
Articoli
18 5. La storia
24 6. L'assetto giuridico e istituzionale
93 La “Corporate Social Responsability”
e le PMI: 3 buone pratiche dall'Europa
a cura dell’Euro Info Centre IT389
26 7. L'adesione di BIC Lazio alla rete
europea ed italiana
News
28 8. L'articolazione territoriale di BIC Lazio
96 Notizie, iniziative ed eventi in corso
Regione Lazio
Rivista trimestrale
anno 2 - numero 2 - giugno 2005
Spedizione in A. P. - 70% - Roma
Direttore responsabile
Luigi Campitelli
Coordinamento editoriale
Simona De Quattro
Redazione
Giulia Barozzi
Roberta Bertolini
Erminia De Carlo
Michele Lombardi
Progetto grafico
Uttinacci & Turano - www.uet.it
Fotografie
Luca Orilia - www.lucaorilia.com
Impaginazione
Tracciati architettura e grafica - www.tracciati.it
Composizione e stampa
Graf 3 - 00040 Pomezia (Roma) - via Carlo Poma, 8
Copyright BIC Lazio
00182 Roma - via Casilina, 3/T
telefono +39 069 784 501
fax +39 0697 845 001
www.biclazio.it
[email protected]
BIC Notes - quaderni di BIC Lazio - Business
Innovation Centre è inviato gratuitamente a quanti
ne faranno richiesta.
Registrazione al Tribunale di Roma n. 487/2003
del 24.11.2003
Hanno collaborato:
Roberto Giuliani
Berenice Marisei
PublicMetrica srl Gruppo Socialmetrica:
Luciano Hinna
Roberta Iannone
Fabio Monteduro
Marcella Russo
Fiorella Strom
Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti e
collaboratori BIC Lazio
Regione Lazio
Rivista trimestrale
anno 2 - numero 2 - giugno 2005
Spedizione in A. P. - 70% - Roma
Direttore responsabile
Luigi Campitelli
Coordinamento editoriale
Simona De Quattro
Redazione
Giulia Barozzi
Roberta Bertolini
Erminia De Carlo
Michele Lombardi
Progetto grafico
Uttinacci & Turano - www.uet.it
Fotografie
Luca Orilia - www.lucaorilia.com
Impaginazione
Tracciati architettura e grafica - www.tracciati.it
Composizione e stampa
Graf 3 - 00040 Pomezia (Roma) - via Carlo Poma, 8
Copyright BIC Lazio
00182 Roma - via Casilina, 3/T
telefono +39 069 784 501
fax +39 0697 845 001
www.biclazio.it
[email protected]
BIC Notes - quaderni di BIC Lazio - Business
Innovation Centre è inviato gratuitamente a quanti
ne faranno richiesta.
Registrazione al Tribunale di Roma n. 487/2003
del 24.11.2003
Hanno collaborato:
Roberto Giuliani
Berenice Marisei
PublicMetrica srl Gruppo Socialmetrica:
Luciano Hinna
Roberta Iannone
Fabio Monteduro
Marcella Russo
Fiorella Strom
Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti e
collaboratori BIC Lazio
EDITORIALI
BIC Lazio e il Bilancio Sociale
Giancarlo Cremonesi
Presidente BIC Lazio
Con il suo primo Bilancio Sociale, relativo all'anno 2004, BIC Lazio ha compiuto un primo
importante passo verso un obiettivo di trasparenza e di acquisizione di una piena consapevolezza della propria responsabilità sociale. La portata innovativa di questa iniziativa è stata quella di
individuare un modello di rendicontazione costruito sulla base del particolare assetto di BIC
Lazio, società privata ma con finalità pubbliche.
Abbiamo deciso perciò di dedicare al Bilancio Sociale di BIC Lazio un apposito numero del
Quaderno BIC Notes per dar conto ai soggetti che a vario titolo interagiscono con BIC Lazio
della missione perseguita, delle azioni poste in essere e dei risultati raggiunti, dimostrando la
coerenza tra tutti questi elementi.
Un obiettivo molto ambizioso e con una forte criticità: iniziare a raccontarsi all'esterno senza
aver prima interiorizzato una piena consapevolezza della propria identità, creando così un pericoloso scollamento tra ciò che si è e ciò che appare.
Questa prima esperienza di rendicontazione risulta, quindi, un'occasione importante per
definire la propria identità, creare senso di appartenenza, e proiettarsi, poi, verso l'esterno; rendersi conto per rendere conto, in un processo di miglioramento continuo.
Le prossime edizioni segneranno una piena maturazione del Bilancio Sociale che sarà sempre
più sociale nei contenuti (ampliamento del portafoglio di indicatori per rilevare l'impatto sociale delle attività svolte) e nel processo di realizzazione (coinvolgimento diretto dei portatori di
interessi - gli stakeholder - esterni).
Ancora una volta BIC Lazio, che da sempre ha interpretato un ruolo di laboratorio di innovazione anche nel panorama delle società della rete regionale, è in prima fila per cogliere le grandi opportunità offerte da questo nuovo strumento - il Bilancio Sociale - che consente di gestire in maniera pro-attiva le relazioni con i portatori di interessi.
BIC Notes – giugno 2005 – Editoriali
3
EDITORIALE
Il Bilancio Sociale, parte di un
articolato sistema di valutazione
Luigi Campitelli,
Direttore Generale BIC Lazio
A partire dalla definizione del Programma triennale di attività 2004-2006, BIC Lazio ha
avviato un'importante riflessione sugli indirizzi strategici e sulle modalità operative con cui
intraprendere una nuova fase di sviluppo del proprio sistema di intervento.
A fronte dei mutati scenari competitivi internazionali e dell'emergere di nuovi fabbisogni da
parte dei sistemi economici territoriali, l'esigenza è quella di tracciare le linee per una strategia
di azione ancora più incisiva, in cui sedimentare le esperienze del passato, valorizzandole, e con
cui operare per un'ulteriore diffusione, consolidamento ed affinamento del ruolo centrale svolto da BIC Lazio nell'ambito delle politiche regionali di sostegno allo sviluppo.
I profondi mutamenti in atto nel contesto europeo e le istanze di innovazione crescenti nel
nostro Paese confermano la centralità del tema della creazione di nuove imprese per il rafforzamento della competitività del sistema, enfatizzando l'urgenza di modernizzare l'impianto dell'intervento pubblico sino ad oggi adottato.
Non è infatti più sufficiente limitarsi a valorizzare la competitività dei sistemi di piccola
impresa esistenti e delle imprese che vi operano: è innanzitutto essenziale garantirne la vitalità
nel medio e lungo periodo, predisponendo condizioni ed opportunità per un continuo rinnovamento dei soggetti imprenditoriali, che comporti un arricchimento qualitativo e quantitativo
dei sistemi locali. Abbiamo bisogno non solo di più imprenditori ma anche di imprenditori
diversi, per ottenere una migliore capacità di risposta al susseguirsi delle sfide competitive.
L'approccio seguito da BIC Lazio per l'implementazione del sistema di interventi presenta
caratteristiche di innovatività importanti, confermate dall'esperienza internazionale e dal recente dibattito scientifico e culturale sui temi della politica industriale e dello sviluppo locale.
IL TERRITORIO
Il primo elemento innovativo è rappresentato dal riconoscimento della dimensione territoriale di intervento, in quanto ambito privilegiato per iniziative volte a rafforzare o ricostruire le
relazioni tra le imprese, soprattutto quelle minori, e tra queste e l'ambiente nel quale esse operano. Ciò ha comportato la necessità di dotarsi di un modello flessibile di intervento che, tenendo conto delle specificità locali dell'area in cui si agisce, privilegi l'approccio bottom up nella
definizione dei progetti di sviluppo, in contrapposizione con l'impostazione tradizionale delle
politiche top down.
In questo contesto, è divenuto fondamentale formare una capacità progettuale specifica, in
grado di adeguare il modello di policy alle caratteristiche istituzionali, economiche e sociali
peculiari del sistema locale, oggetto di intervento, ed agire per un forte radicamento sul territorio delle iniziative attivate dalla rete territoriale degli Incubatori e dei punti di promozione
d'impresa.
La predisposizione di un'offerta globale ed integrata di servizi avanzati, necessari alla dina-
4
BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale
mica di sviluppo dei sistemi produttivi locali, viene assunta come chiave di volta di un nuovo
rapporto tra impresa ed ambito locale, laddove quest'ultimo è appunto definito come quel sistema di soggetti collettivi in grado di svolgere un ruolo complementare a quello delle imprese e
del mercato, in tutti i punti in cui questi stessi presentano un'insufficiente rapidità nell'apprestare
servizi produttivi in quantità e qualità adeguate alle esigenze delle imprese utenti.
L'INNOVAZIONE
Nell'ultimo decennio l'Europa ha perso terreno in termini di competitività e tutti concordano nell'individuare nelle debolezze strutturali delle economie nazionali sul fronte della ricerca
e dell'innovazione le maggiori cause di tale tendenza negativa.
Anche a livello territoriale, è ormai convinzione diffusa che il tessuto produttivo locale dovrà
confrontarsi con scenari che imporranno forti accelerazioni dei processi innovativi. Assume perciò valenza strategica operare per un rafforzamento delle connessioni tra i centri della conoscenza ed il sistema produttivo locale, dedicando sempre più attenzione al sostegno di una imprenditorialità basata su nuovi business o modelli di business innovativi ed allo sfruttamento, in termini economici, dei risultati raggiunti dalle attività di ricerca e sviluppo.
L'innovazione ha perso il carattere di eccezionalità ed è diventata condizione ordinaria di
sopravvivenza dell'impresa sul mercato. Si tratta di innovazione tecnologica, ma non solo: è
anche necessariamente innovazione organizzativa dell'impresa nel suo complesso.
L'innovazione deve inoltre essere considerata rispetto al contesto locale: essa non è quindi sempre sinonimo di high-tech, ma può anche nascere, a seconda dei casi, dalla combinazione di tecnologie intermedie o da un vantaggio concorrenziale procurato da fattori di marketing o di
razionalizzazione della gestione, o infine da un nuovo utilizzo di tecnologie esistenti.
E' chiaro che gli obiettivi di miglioramento del contesto imprenditoriale in termini di competitività e innovatività sono affidati in larga misura alla crescita della consapevolezza e della cultura manageriale degli imprenditori. E a questa crescita culturale sono chiamate a dare il loro
apporto le reti che forniscono servizi di supporto alle imprese, quali i BIC.
Da questo punto di vista il Programma triennale 2004-2006 di BIC Lazio ha previsto fra i
propri obiettivi strategici una specializzazione ed un rafforzamento della propria gamma di servizi, in modo da offrire, ai potenziali imprenditori ed ai soggetti imprenditoriali già attivi, nuove
opportunità di crescita che agiscano sulla loro cultura, in termini di capacità di dialogare con il
sistema della ricerca e dello sviluppo tecnologico, di propensione all'innovazione, di capacità di
guardare ad altri più ampi mercati, di disponibilità alla cooperazione, per diventare imprenditori più evoluti e competitivi sulla base della conoscenza.
COMPLEMENTARIETA' E PARTNERSHIP CON LA RETE REGIONALE
Il terzo fattore di novità consiste nella costruzione della rete, basata su una forte integrazione della doppia valenza centro/periferia. L'ottica è sempre stata quella di lavorare in rete,
costruendo sinergie con i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, in particolare nel
campo del sostegno alla nuova imprenditorialità e della valorizzazione delle opportunità di sviluppo locale.
In questo scenario, la pluralità di attori locali capaci di farsi promotori di iniziative e di modelli di sviluppo è una dotazione del sistema territoriale che viene considerata come un vantaggio
competitivo essenziale.
Il rapporto finale Benchmarking of Business Incubators della Direzione Generale Imprese della
Commissione Europea nel 2002, riconfermando l'importanza dei programmi che stimolano la
nascita e la diffusione dei BIC nei diversi Paesi dell'Unione, ha sottolineato come l'Incubatore
debba fondarsi sul partenariato tra tutti gli attori protagonisti dello sviluppo economico locale.
Ai soggetti promotori dello sviluppo, oltre ad una garanzia di qualità delle singole prestazioni,
BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale
5
viene infatti richiesta, sempre più frequentemente, una capacità di carattere relazionale nell'allestire e nel governare processi coordinati e cooperativi di intervento sul territorio.
Da qui la centralità di perseguire oggi una politica di networking delle iniziative promosse
per stimolare la crescita competitiva del sistema socio-economico laziale. Rispetto al passato,
infatti, ci sono opportunità maggiori di stabilire alleanze con la pluralità degli attori dello sviluppo economico territoriale, per non ripetere costosamente la produzione di servizi esistenti e
concentrarsi, più efficacemente, sulla distribuzione e sull'ampliamento del mercato di questi
servizi.
Il Programma triennale di interventi 2004-2006 manifesta l'attenzione che BIC Lazio intende prestare sulla necessità di ragionare in termini di nuove forme di collaborazione, individuando gli elementi opportuni di complementarietà e promuovendo sinergie e percorsi comuni tra
tutti i soggetti che agiscono sul territorio per fini di sviluppo.
GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE ED IL BILANCIO SOCIALE
In relazione alle sfide emergenti e facendo seguito ai positivi risultati raggiunti, si impone ora
la massima attenzione alle condizioni ed alle modalità con cui intraprendere la fase di consolidamento di questo ampio ed articolato apparato di promozione dell'imprenditorialità regionale. Nell'ambito della costruzione del Programma Triennale, si è pertanto proceduto all'inserimento di una nuova misura dedicata alla realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione delle iniziative programmate.
L'attenzione posta da alcuni anni nel perseguimento degli obiettivi di valutazione dei risultati, contestualmente alla definizione delle politiche, risponde, più che ad astratte esigenze di
conoscenza, all'introduzione di elementi di trasparenza e di verificabilità dell'agire degli Enti
pubblici e delle agenzie di sviluppo. Tale sensibilità intende innanzitutto rendere trasparenti i
processi decisionali, nel senso di esplicitare le finalità perseguite ed i rapporti individuati tra queste ed i mezzi impiegati per il loro raggiungimento.
Questo obiettivo di trasparenza è stato perseguito da BIC Lazio attraverso la costruzione di
strumenti di lettura, comprensione ed interpretazione di ciò che accade, che consentano gradualmente nel tempo di acquisire una metodologia di azione per implementare in termini di
efficienza ed efficacia le strategie di intervento adottate.
Il tema della valutazione delle politiche di sviluppo socio-economico è certamente complesso, molto dibattuto in letteratura ma non ancora compiutamente risolto, sia per quanto concerne la pluralità di metodi e di strumenti possibili, che per la fruibilità concreta dei risultati.
A fronte di tale considerazione e dell'impegno di consolidamento degli indirizzi e delle tecnicalità di intervento da parte di BIC Lazio, si è ritenuto opportuno affrontare, per gradi, l'attivazione di un sistema integrato di monitoraggio e di valutazione, basato principalmente sull'adozione di due strumenti:
• l'impianto pilota di monitoraggio fisico e finanziario, quale strumento utilizzabile per
governare con maggiore efficacia i comportamenti organizzativi e di processo, per garantire il raggiungimento di risultati validi ed adeguati agli obiettivi perseguiti. Si tratta, in particolare, di un sistema di indicatori sullo stato d'avanzamento delle attività in termini di performance e di risultato, al fine di valutare in itinere la fattibilità/sostenibilità e la qualità
delle azioni intraprese;
• il Bilancio Sociale, quale strumento di rendicontazione sociale e, quindi, luogo di confronto con i diversi portatori di interessi, per BIC Lazio; un confronto essenziale sia nella fase
di programmazione, per elaborare programmi il più possibile coerenti con le esigenze
espresse dalla generalità degli stessi portatori di interesse, sia nelle fasi di verifica dei risulta6
BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale
ti, al fine di inserire i correttivi resi necessari dal confronto con il territorio.
In altri termini, come il sistema di monitoraggio consente di misurare la corrispondenza tra
previsioni e risultati in termini di indicatori fisici, così il Bilancio Sociale dovrà, una volta a regime, misurare l'efficacia dell'azione di BIC Lazio, raccogliendo il giudizio da parte dei principali portatori di interessi, ovvero gli interlocutori di BIC Lazio sul territorio regionale.
Il Bilancio Sociale rappresenta un'azione sistematica di ascolto di tutti questi soggetti, al fine
di orientare le strategie di sviluppo e la gestione aziendale verso una maggiore adesione degli
interessi della collettività regionale, all'interno di un approccio orientato al dialogo ed alla partecipazione.
Con il Bilancio Sociale BIC Lazio intende pertanto fornire, innanzitutto a se stesso e quindi
ai propri principali interlocutori istituzionali, elementi per comprendere l'impatto della propria
attività sul territorio e sulle diverse categorie di utenti.
BIC Notes – giugno 2005 – Editoriali
7
Focus
Scelta del modello di rendicontazione sociale
Il Bilancio Sociale come modello di innovazione manageriale
Interpretazione della responsabilità sociale e dei valori etici
Obiettivi e Codice Etico
Orientamento strategico ed analisi dei risultati
Direttrici di intervento e attività svolte
Il progetto Bilancio Sociale
BIC Lazio prende coscienza di sè e
si racconta: la rendicontazione sociale come strumento di autocritica in
un’ottica di miglioramento.
diventa lo strumento capace di descrivere l'attività effettivamente svolta.
L'obiettivo che BIC Lazio vuole raggiungere attraverso il Bilancio Sociale è quello di
comunicare la missione perseguita, rendicontare le azioni svolte e i risultati raggiunti,
dimostrare l'assoluta coerenza tra questi elementi.
1. Nota introduttiva
1.1 Cos'è il bilancio sociale?
Il bilancio sociale è uno dei principali strumenti a disposizione delle imprese pubbliche
e private per rendicontare socialmente l'attività svolta ed i risultati conseguiti. Esso consente, infatti, di presentare direttamente ai portatori di interesse (stakeholder) le informazioni
utili a dimostrare l'utilità ed il valore sociale di
un'azienda.
Il Bilancio Sociale rappresenta il primo
importante passo compiuto da BIC Lazio in
direzione di una maggiore consapevolezza
della propria responsabilità sociale, in risposta
alla domanda di trasparenza e di apertura
verso gli stakeholder.
Il valore innovativo del progetto è quello di
riuscire ad individuare un modello di rendicontazione adatto al particolare assetto di
BIC Lazio, società privata ma con finalità
pubbliche. Infatti, sebbene il tema della rendicontazione sociale vanti una storia ormai
consolidata, i bilanci sociali prodotti dalle
aziende pubbliche e non profit - almeno in
Italia - sono ancora pochi e sono per lo più
imitazioni di modelli prodotti da imprese
orientate al profitto.
In queste ultime, il bilancio sociale rappresenta un sistema contabile e descrittivo che
tratta dei costi e dei ricavi non direttamente
legati alle specifiche attività produttive. Per
un'azienda pubblica o non profit, invece, il
bilancio sociale deve servire a comprendere e
comunicare come e fino a che punto l'azienda sia stata capace di realizzare la propria missione.
Perciò, se per le imprese orientate al profitto la rendicontazione sociale si pone a completamento ed integrazione del bilancio
d'esercizio, per quelle pubbliche o non profit
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
1.2 Il modello di rendicontazione
adottato
Non tutti i modelli di rendicontazione garantiscono il contemporaneo coinvolgimento dei
protagonisti interni della vita aziendale e degli
stakeholder esterni. E questo perché si tende
a focalizzare il documento piuttosto che il processo di rendicontazione.
Il modello adottato da BIC Lazio, al contrario, utilizza il bilancio sociale non solo come
strumento di comunicazione dei risultati ma
come sistema di innovazione manageriale;
questo (grafico 1) permette, attraverso un
feedback continuo, di ottenere contemporaneamente due risultati: da una parte, assicura
che la rendicontazione sociale sia ben compresa e integrata nell'organizzazione, e, dall'altra, verifica che i valori e le aspettative degli
stakeholder di riferimento siano rispecchiati
dalla percezione che il management ha dell'organizzazione stessa, della sua missione e
dei suoi valori.
Dal punto di vista metodologico il presente
Bilancio Sociale è stato elaborato:
• coerentemente alle indicazioni fornite
dalla più accreditata letteratura accademica;
• sulla base del confronto con le principali
best practice nazionali ed estere;
• recependo i suggerimenti delle principali
istituzioni che hanno messo a punto
metodologie e linee guida in tema di rendicontazione sociale nel comparto delle
aziende pubbliche (in particolare il
Laboratorio Bilancio Sociale attivato in
seno al programma Cantieri del
Dipartimento della Funzione Pubblica),
11
adottando un modello basato sul processo di
rendicontazione sociale e non solo sul documento finale (come descritto nel grafico 1).
Dopo aver individuato con il top management gli obiettivi del progetto, in un incontro
finalizzato sono stati condivisi con tutto il
management le finalità generali ed i contenuti culturali, conoscitivi e linguistici.
Sulla base degli obiettivi individuati è stato
costituito un gruppo di lavoro per analizzare
la percezione che gli stakeholder hanno dell'identità, della gestione e dei risultati di BIC
Lazio.
A questo punto è stato intrapreso un percorso di riflessione interna su ciò che BIC
Lazio fa ed in favore di chi (attività/stakeholder). Questa fase, centrale per la realizzazione
del Bilancio Sociale, ha coinvolto i responsabili delle varie unità organizzative di BIC
Lazio: interviste focalizzate hanno fatto emergere l'articolazione delle diverse attività e la
loro specificità tanto rispetto agli obiettivi
quanto alle misure, le loro interconnessioni e
le processualità operative. In particolare,
attraverso alcuni focus group, è stato possibile veicolare una visione dell'azienda nel suo
Grafico 1 - Il processo di rendicontazione sociale di BIC Lazio.
Approvazione dell’iniziativa da parte
dei vertici aziendali e individuazione
degli obiettivi generali del progetto
Presentazione agli stakeholder ed
apertura dei canali di ascolto
Redazione di
Verso il Bilancio Sociale
Determinazione degli
indicatori chiave
Formazione preliminare e condivisione
obiettivi del progetto con il management
Costituzione del gruppo di lavoro,
analisi e raccolta delle informazioni
Censimento degli stakeholder, individuazione e
descrizione delle attività di BIC Lazio (attraverso
focus group ed interviste dirette al personale)
Condivisione interna dei risultati
dei focus group e validazione dei
report intermedi
12
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
complesso, valorizzare la conoscenza reciproca tra le diverse aree e facilitare l'utilizzo di un
linguaggio comune.
Per ogni unità organizzativa sono state realizzate delle matrici attività/stakeholder quali
filigrane dei processi operativi di BIC Lazio,
cui è stato agganciato un set di indicatori che
rappresentano le performance.
L'aggregazione delle singole matrici ha
portato a una riclassificazione delle diverse
informazioni sulla base dell'interesse dei
diversi stakeholder.
È stato quindi possibile associare, ad ogni
attività, un set di indicatori di performance e
di risultato, basato sul sistema di monitoraggio delle attività già attivato da BIC Lazio.
Partendo dalle analisi svolte e dalle finalità
concordate con i vertici di BIC Lazio, è stato
elaborato Verso il Bilancio Sociale, nato per
evidenziare il percorso di sviluppo in direzione di un coinvolgimento diretto degli stakeholder nel processo di rendicontazione sociale e di un ampliamento del portafoglio di
indicatori per rilevare l'efficacia sociale delle
attività svolte.
Grafico 2 - La formazione della matrice attività stakeholder.
BIC Lazio
Stakeholders
Persone
fisiche
Persone
giuridiche
A
a
b
c
a
b
c
a
b
c
Unità org. 1
Stakeholders
Attività
C
B
A
B
D
Attività
C
a
Persone b
Unità org. ..
fisiche Stakeholders
c
A
a
a
Persone Persone
b org. N
b
Unità
giuridiche fisiche
c
c
Stakeholders
a
a
Persone
Persone
b
b
c
fisiche
giuridiche
c
a
Persone
b
c
giuridiche
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
E
N
D
E
Attività
C
B
A
B
D
Attività
C
N
E
D
N
E
N
a
b
c
a
b
c
a
b
c
13
1.3 L'articolazione dei contenuti e la
struttura del documento
La rappresentazione e la classificazione delle
informazioni sono utili per capire se e come
BIC Lazio abbia creato valore, rimanendo
coerente alla propria missione nella scelta del
sistema di governo e delle strategie di intervento, nell'organizzazione dei processi primari e, infine, nei risultati ottenuti.
Sulla base di queste premesse è stato proposto uno schema generale di classificazione
delle informazioni, che comprende valori,
fatti e cifre. In altri termini, l'assetto informativo di base del Bilancio Sociale è strutturato
in nuclei fondamentali di informazione scomponibili in unità minime di conoscenza (progetto, iniziativa, misure), che trovano la loro
massima sintesi nella missione, e ai quali è
agganciato il sistema di contabilità sociale
(fatti e cifre).
Sotto il profilo dell'articolazione dei conte-
nuti, Verso il Bilancio Sociale classifica le
informazioni in tre punti:
• identità: presenta la missione, i valori, i
settori di intervento, la storia, l'assetto
giuridico e istituzionale, il networking,
l'articolazione territoriale di BIC Lazio, le
partecipazioni societarie, gli stakeholder ed
i partner.
• gestione: rendiconta le informazioni inerenti l'orientamento strategico, il modello
organizzativo e gestionale, la descrizione
delle attività svolte nei diversi settori di
intervento.
• risultati dell'attività svolta: rendiconta i
fatti e i risultati dell'esercizio di competenza.
Grafico 3- Bilancio Sociale e tipologie di informazioni rendicontate.
Contenuti
Tipologia di informazione
Missione
Settori d’intervento
Identità
Linee di azione
Valori
Assetto giuridico Istituzionale
Valori
Organi
Modello operativo
Fatti
Assetto organizzativo
Bilancio
Sociale
Gestione
Processi primari
Attività di raccolta fondi
Gestione del patrimonio
Cifre
Altro
Iniziative/progetti realizzati
Stakeholder coinvolti
Risultati
Rendicontazione economica
Portafoglio indicatori
Altro
14
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Grafico 4- Assetto informativo di base.
Missione
Settore d’intervento
Settore d’intervento
Linee
di attività
Linee
di attività
Linee
di attività
Linee
di attività
Linee
di attività
Valori
Linee
di attività
Settore d’intervento
Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa
progetto progetto progetto progetto progetto progetto
Iniziativa Iniziativa Iniziativa
progetto progetto progetto
Risultati Risultati
Risultati
Risultati Risultati Risultati Risultati
2. La missione
BIC Lazio è una Società per Azioni che fa
parte della rete delle agenzie regionali e si
propone di:
• stimolare e promuovere la nascita di
nuove imprese, intervenendo anche all'interno dei processi di diversificazione e
ammodernamento delle imprese esistenti;
• favorire lo sviluppo e il consolidamento
delle neoimprese nella fase di decollo, per
migliorarne le probabilità di successo;
• diffondere sul territorio la cultura d'impresa anche attraverso la creazione e la
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Risultati Risultati
gestione di appositi centri dotati di servizi
comuni, in cui ospitare nuove imprese e
iniziative, svolgendo in tal modo la funzione di Incubatore;
• mettere a disposizione della Regione e
degli Enti pubblici locali il know how
manageriale e tecnico maturato attraverso
la propria attività, per favorire le capacità
di progettazione, con particolare riferimento alla partecipazione a programmi e
progetti dell'UE nel campo dello sviluppo
locale e della promozione dell'offerta
imprenditoriale.
Nel pieno rispetto della sua missione, BIC
Lazio costituisce uno strumento di attuazione
della programmazione regionale, e si relazio15
na con tutti i soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo alle sue diverse attività.
3. Interpretazione della propria
responsabilità sociale e dei valori
etici
BIC Lazio, coerentemente alla sua natura di
società privata con finalità pubbliche, si propone come impresa socialmente responsabile e
assume concretamente la sua responsabilità
sociale in diversi modi:
• attraverso un'offerta adeguata di servizi e
anche cercando di essere un interlocutore
reale e affidabile per le persone che gli si
rivolgono. Il suo orientamento è di
accompagnare l'utente ancora più che
informarlo; di assistere, più che erogare; e
di anticipare, invece che adempiere;
• offrendo un sistema di procedure che
siano neutre e trasparenti;
• ricercando e offrendo ai propri interlocutori pubblici e privati il coinvolgimento,
più che la fornitura, di conoscenze ed
esperienze;
• rendendo pubblici i propri atti, per offrire
la possibilità di un riscontro aperto e
generalizzato;
• adottando le attività di programmazione,
pianificazione e "budgettizzazione" come
strumenti che vanno al di là dei compiti
istituzionali, per divenire un modus operandi di tutta l'articolazione organizzativa;
• proponendo, al proprio interno, una politica di genere capace di valorizzare le
risorse femminili e di operare una promozione culturale in grado di arricchire il
proprio capitale umano.
Alla base dell'azione di BIC Lazio c'è la
consapevolezza, favorita dalla natura mista
16
della sua base sociale, della necessità di promuovere sinergie e iniziative concertate. E
questo a cominciare dai soci, che devono essere sempre più coinvolti nelle politiche e nell'operatività. In sostanza, la coincidenza quasi
completa tra shareholder e stakeholder viene
interpretata come un valore.
Per BIC Lazio il sistema a rete delle imprese di servizio e di supporto alla e della
Regione Lazio è anch'esso un valore: sia per
la necessità di ottimizzare l'impiego delle
risorse, sia per qualificare l'efficienza e l'efficacia dei servizi. Per questo ha fatto proprie
tutte le politiche di coordinamento e di interazione interne ed esterne, impegnandosi per
valorizzare e potenziare le identità, le specificità e i patrimoni di esperienza.
Questo orientamento spiega come BIC
Lazio agisca e intenda agire con sempre maggiore incisività per:
• rafforzare le connessioni tra i centri della
conoscenza e il sistema produttivo locale;
• integrare le competenze dei vari attori
impegnati nel campo del sostegno alla
nuova imprenditoria e dello sviluppo locale;
• valorizzare il partenariato di tutti i protagonisti dello sviluppo economico locale;
• integrare nel proprio modello di intervento la dimensione territoriale e promuovere un forte radicamento delle iniziative sul
territorio;
• utilizzare nella definizione dei progetti di
sviluppo un approccio pragmatico di tipo
bottom up (dal basso verso l'alto);
• gestire con modalità manageriali le iniziative a elevata professionalità delle competenze impiegate.
In sintesi, poiché essere responsabili vuol
dire prestare attenzione alle modalità secondo
cui viene attuata la propria missione, BIC
Lazio, nel suo operare, intende rispettare:
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
• l'equità e l' uguaglianza;
• la trasparenza e la correttezza gestionale;
• la correttezza e la legalità;
• la lealtà;
• la fiducia;
• il rispetto degli interessi di ogni interlocutore;
• la cooperazione con gli interlocutori;
delle informazioni.
Tutte le azioni inserite nella direttrice promozionale intendono contribuire a stimolare
una crescita culturale verso nuove forme di
lavoro, soprattutto in aree deboli e a scarsa
vocazione imprenditoriale, sviluppando una
maggiore motivazione ad intraprendere attività autonome. Sempre orientate allo stesso
obiettivo sono le attività maggiormente attinenti alla necessità di rinnovare il tessuto
imprenditoriale regionale, partendo dalla
valorizzazione della dotazione di attività di
ricerca e sviluppo presente nel Lazio e dalla
conoscenza dei processi di trasferimento tecnologico.
• la professionalità;
• la protezione della salute e la tutela dell'ambiente.
A questo fine ha elaborato e assunto un
Codice Etico che impegna tutti coloro che
operano all'interno e per conto di BIC Lazio
a rendere coerenti e compatibili i propri comportamenti e ad osservare, e far osservare,
questi principi nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità.
4. I settori di intervento
4.1 La promozione imprenditoriale
Le attività che rientrano in tale settore di
intervento sono quelle che direttamente ed
indirettamente tendono a creare e diffondere,
anche attraverso il rafforzamento dei partenariati locali, le condizioni necessarie per l'affermarsi di una cultura d'impresa.
Si tratta di azioni che hanno come scopo il
rafforzamento delle politiche attive per lo sviluppo imprenditoriale e l'individuazione di
nuove opportunità d'impresa derivanti da
programmi comunitari e dai Centri di ricerca
ed innovazione.
In particolare si fa riferimento: all'analisi
delle condizioni di sviluppo del territorio e
delle opportunità di mercato; all'attivazione
delle relazioni con gli attori locali; alla diffusione e formazione sull'accessibilità delle
opportunità europee ed alla intermediazione
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
4.2 La creazione e sviluppo di impresa
Le attività di creazione e sviluppo d'impresa
comprendono l'insieme dei servizi rivolti
direttamente sia ai potenziali imprenditori,
nel momento in cui decidono di avviare un
nuovo percorso imprenditoriale, sia a imprese
di nuova costituzione, che necessitano di assistenza tecnica e finanziaria per garantirsi lo
sviluppo.
In particolare, si fa riferimento a quelle
azioni di assistenza alla progettazione e di formazione tecnico-manageriale dell'imprenditore e potenziale imprenditore che si rendono
disponibili presso tutti gli sportelli della rete
territoriale e degli Incubatori BIC Lazio.
Rientrano in tale settore di intervento anche
le azioni più specifiche di consulenza tecnica
in termini di gestione, amministrazione,
accesso alle nuove tecnologie e agli strumenti
di ingegneria finanziaria, ovvero quei servizi
trasversali che garantiscono lo sviluppo delle
imprese esistenti e, quindi, indirettamente, la
nascita delle nuove o l'ingresso di ulteriori
soggetti economici nel territorio regionale.
4.3 La valorizzazione del know-how
tecnico-manageriale
BIC Lazio fornisce anche assistenza tecnica
alla Regione Lazio su programmi comunitari
o su richieste specifiche. In particolare, l'attività di assistenza tecnica ai programmi comunitari (attivata a partire dal 2002 a seguito
dell' esigenza di rendere più incisiva la parte17
cipazione della Regione alla programmazione
comunitaria) ha come obiettivo principale
quello di stimolare la diffusione della progettualità regionale ed una maggiore capacità
gestionale.
Il know-how tecnico-manageriale accumulato nel tempo da BIC Lazio viene ulteriormente valorizzato attraverso le azioni di assistenza tecnica agli attori locali e la partecipazione a progetti comunitari direttamente
gestiti dal BIC.
4.4 La comunicazione, il monitoraggio e
i servizi di supporto interno
Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
di BIC Lazio viene supportato da una serie di
attività che favoriscono il corretto posizionamento di BIC sul territorio (comunicazione
corporate), e la diffusione delle informazioni
funzionali al raggiungimento degli obiettivi
(comunicazione di prodotto).
1990
1991
1992
18
Altre attività, forse meno visibili all'esterno,
ma sicuramente indispensabili per l'adempimento della missione istituzionale, sono il
monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti ed i servizi di supporto interno (servizi
generali, amministrazione, finanza e controllo
e affari societari).
5. La storia
BIC Lazio (Business Innovation Centre)
nasce nel 1990 come centro di creazione
d'impresa e di sostegno all'innovazione e allo
sviluppo locale. Promosso dalla Commissione
Europea e dalla Regione Lazio, BIC Lazio è
stato istituito dalla Legge Regionale 35/90.
BIC Lazio nasce con l'obiettivo di valorizzare le possibilità di sviluppo di territori soggetti a processi di "de-industrializzazione"...
BIC Lazio nasce a seguito di un contratto stipulato tra Filas e la Comunità
Economica Europea per la preparazione di un Centro d'impresa e innovazione
(BIC), con sede a Frosinone, ed un ufficio operativo a Roma.La prima fase di
vita di BIC Lazio è caratterizzata dalla necessità di enfatizzare lo strumento
Incubatore rispetto agli altri servizi reali e di assistere non solo le imprese
industriali, ma anche le altre categorie produttive. Si evidenza, inoltre, il ruolo
di BIC Lazio come interfaccia tra sistema imprese e ricerca.Le prime
commesse dirette sono: progettazione, ricerca e studio per la Fiera delle
Opportunità imprenditoriali con la Regione Lazio.BIC Lazio partecipa ad un
convegno promosso dal Comune di Roma sui temi dell'innovazione
nell'architettura con particolare attenzione alle problematiche degli
Incubatori.
Entrano tre nuovi azionisti (Cassa Risparmio Roma, Mediocredito Lazio, Banco
Roma) e vengono stipulate due convenzioni: con la Provincia di Frosinone e
con la Regione Lazio, in relazione alle attività di informazione e supporto
tecnico-conoscitivo sulla Comunità Europea.Viene approvato il fondo di start
up per le imprese e vengono censite le prime 38 richieste di assistenza da
parte delle stesse. BIC Lazio attiva uno sportello presso la CCIAA di Frosinone
e si inizia a delineare l'ipotesi di un Incubatore d'impresa.
Nasce una Antenna Lazio a Bruxelles ed una struttura permanente nella sede
di Roma. Vengono approvate le proposte di Incubatori a Ferentino (Frosinone)
e a Roma. Si avvia il progetto di lavoro su Colleferro per favorire lo sviluppo
economico occupazionale. BIC Lazio supera la fase di sperimentazione e viene
ammesso alla rete europea dei BIC, e contemporaneamente, sottoscrive la
sua partecipazione al Consorzio Parchi Scientifici Tecnologici.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
... si comincia a parlare esplicitamente di
creazione d'impresa e successiva assistenza e di
articolazione territoriale e rete Incubatori ...
1993
1994
1995
Partono tre progetti territoriali: il primo riguarda il turismo, l'archeologia e la
cultura dell'alto Lazio; il secondo, la subfornitura; il terzo, lo sviluppo e
l'ambiente delle zone rurali.Nello stesso anno si apre uno sportello a Tor
Vergata e si ipotizza l'apertura di ulteriori sportelli territoriali presso le CCIAA
delle altre tre province laziali (Viterbo, Rieti e Latina).
Si inaugura la sede del primo Incubatore a Ferentino. BIC Lazio diviene
soggetto attuatore per la costruzione di una struttura di accoglienza a
Sora.Viene inoltre intrapresa l'attività di assistenza tecnica alla progettazione
dei programmi operativi di fondi strutturali.
BIC Lazio partecipa ai progetti Leader e Urban. Nasce una figura di
coordinamento e tutoraggio di BIC Lazio da parte di Filas.
... è l'anno della crisi finanziaria di BIC
Lazio dovuta ai ritardi di pagamento delle
commesse regionali ...
1996
1997
1998
20
BIC Lazio partecipa al programma Carrefour in accordo con l’Università della
Tuscia e viene coinvolto nella gestione delle misure dell’Unione Europea. Si
stipulano le prime convenzioni con la Regione Lazio attinenti ad obiettivi
comunitari.
BIC Lazio rafforza la sua presenza come soggetto promotore
dell'imprenditorialità: partecipa a programmi comunitari GAL (sud pontino),
alla manifestazione Enzimi promossa dal Comune di Roma, al progetto
Giovani Imprenditori Crescono su incarico del Comune di Roma e pone in
essere l'iniziativa Un'Idea per l'Impresa. Inoltre aderisce al progetto di
formazione multiregionale in collaborazione con BIC Sesto S.Giovanni e BIC
Toscana Sud ed al programma Impresa e Università per la promozione di
imprese a partire dall'ambito universitario; stipula accordi con il comune di
Colleferro e di Gavignano ed entra in collaborazione con l'Associazione IG
Student per la promozione del fondo di rotazione del Comune di Roma. Chiude
l'ufficio di Antenna Lazio di Bruxelles, ma contemporaneamente viene aperto
lo sportello di Università Impresa a Tor Vergata e nasce il secondo Incubatore
BIC Lazio a Colleferro.
Comincia il presidio territoriale. Viene realizzato lo sportello Università
Impresa presso l'Università Roma Tre, un ufficio operativo per l'erogazione di
servizi presso l'Incubatore di Ferentino e vengono inaugurate le sedi dei
presidi territoriali di Rieti, Colleferro e Sora.BIC Lazio dà vita all'iniziativa
Ipotesi con l'Università Tor Vergata; organizza il Premio la Tua Idea si fa
Impresa in collaborazione con Giovani Imprenditori Unione Industriali e la
Repubblica; collabora con il consorzio Consel-Elis; cura in ATI, con la società
del Polo tecnologico, l'istruttoria dei progetti d'impresa presentati
sull'iniziativa Giubileo 2000 del Comune di Roma; aderisce al programma di
internazionalizzazione delle PMI del BIC Basilicata e collabora con il Comune
di Roma per il progetto Polis. Vengono progettati l'Incubatore d'impresa a
Roma per le attività multimediali (Centro Elis) e l'Incubatore rurale (Consorzio
ISI) e si avvia un'ipotesi di collaborazione con l'Università La Sapienza di
Roma per l'attività di orientamento e promozione d'impresa nella
comunicazione e la multimedialità.Esce la prima guida all'orientamento di BIC
Lazio, autoistruzione su CD Rom per l'elaborazione del Business Plan e la
pianificazione degli investimenti e parte il primo progetto pilota di
trasferimento a piccole imprese di tecnologie Alenia finanziato dalla CCIAA di
Roma.Nel corso dell'anno, BIC Lazio riceve maggiori fondi per la gestione del
tutoraggio e dell'assistenza ex Legge regionale 29/97 e avvia le procedura per
l'accoglienza, la selezione e la prima assistenza di candidati imprenditori o
imprenditori con progetti di sviluppo. BIC Lazio intraprende infine attività di
animazione economica a Montalto di Castro su incarico di SPAL (Società di
Promozione dell'Alto Lazio) e di formazione e accompagnamento per la
promozione di nuove imprese nell'ambito del piano regionale di valorizzazione
delle risorse umane per il Giubileo (Convenzione siglata con Filas).
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
1999
2000
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Lo sviluppo locale e la promozione d'impresa diventano linee strategiche di
BIC Lazio. Gli Incubatori iniziano a specializzarsi in ragione del sistema
d'imprese al quale si rivolgono.BIC Lazio consolida la sua partecipazione ai
progetti di sviluppo locale (Leader e partecipazione ai GAL) e l'esperienza di
collaborazione con SPAL per Montalto di Castro (sul modello del centro di
Gavignano). Si rivelano vincenti le scommesse con il Comune di Roma - il
fondo di rotazione del progetto Giovani Imprenditori Crescono e Polis - e
quelle con la Regione Lazio per l'assistenza alle imprese collegate con il
Giubileo 2000 e con altre iniziative. Nasce il centro operativo Sviluppo e
Nuove Imprese di Gavignano con un master plan sullo sviluppo turistico e
viene avviato l'intervento pilota del progetto Adapt di Civita Castellana per i
programmi di qualità ed internazionalizzazione delle imprese della
ceramica.Nel 1999 si concretizza il progetto pilota della CCIAA di Roma sul
trasferimento tecnologico e si sperimentano anche i progetti di trasmissione e
ricambio generazionale.
Vengono inaugurati l'Incubatore BIC Lazio Elis (centro di telelavoro
multimediale) e quello tecnologico a Latina in collaborazione con la CCIAA. Si
stipulano tre nuove convenzioni: con la Regione Lazio, per l’assistenza tecnica
sugli strumenti agevolativi regionali per l'autoimpiego (L.R. 19/99 - Prestito
d'Onore) e per l'imprenditoria femminile (L.R. 51/96); con il centro ADISU
Università di Tor Vergata e con INFN di Frascati nell'ambito del progetto
Università Impresa. Nell'ottica della cooperazione tra le reti nazionali ed
transnazionali, BIC Lazio aderisce alla rete IBAN; presenta, con la rete EBN,
ENTRAIN net sul programma Leonardo; dà assistenza alle imprese sorte per
spontanea iniziativa degli imprenditori in provincia di Viterbo, in
collaborazione con la CCIAA di Viterbo e con la sua azienda speciale CEFAS;
viene incaricato dalla Regione Lazio dell'assistenza tecnica per il patto
territoriale di Pomezia; collabora con l'Università della Tuscia insieme alla
Fondazione Carivit e formalizza il rapporto con il Comune di Roma per la
gestione del POM Paola per l'inserimento e il reinserimento delle donne nel
mondo lavorativo (lavoro autonomo e autoimprenditorialità).
21
… BIC comincia ad essere molto diffuso
territorialmente: 11 Sportelli, 4 Incubatori.
2001
2002
22
BIC Lazio crea nuovi punti di promozione d'impresa a Viterbo, Civita
castellana, Rieti, Genzano e Latina. Porta a compimento gli interventi di
collaborazione con l'Università Roma Tre e INFN per le idee di impresa nel
settore delle nuove tecnologie, con l'Università della Tuscia per le imprese dei
beni culturali e con l'Università Tor Vergata per lo Sportello d'impresa ADISU.
Crea nuovi rapporti con la Regione per migliorare la competitività degli attori
regionali nell'accesso ai fondi dei programmi comunitari, partendo dal
monitoraggio delle opportunità e dalla diffusione delle informazioni. Attiva
due consorzi grazie all'azione dell'Incubatore di Bracciano: quello dei prodotti
tipici e quello turistico (Tuscia Turismo).
Nel corso dell'anno BIC Lazio implementa le prime misure di marketing
territoriale con il progetto Investire nel Lazio Meridionale, per attirare imprese
del nord nelle province di Frosinone e Latina, specializzando l'Incubatore di
Colleferro. Struttura l'attività di informazione ed assistenza alla creazione
d'impresa. In tal senso viene aperto lo Sportello informativo presso la regione
Lazio e vengono raggiunte le soglie dei 20.000 contatti e delle 2.000
assistenze in fase di progettazione. Nasce il sito www.investirelazio.it e il
portale www.opportunitaeuropa.it con l'obiettivo specifico di attrarre
investitori nel Lazio e diffondere le informazioni sui programmi comunitari. A
seguito del cofinanziamento regionale, a BIC Lazio viene affidata l'attività di
assistenza tecnica per la gestione del IV bando della Legge 215/92
sull'imprenditoria femminile.
Viene affidata a BIC Lazio la gestione diretta del fondo destinato alla L.R.
19/99 e rinnovata la convenzione per la gestione del V bando della Legge
215/92 sull’imprenditoria femminile. Prende il via il progetto STILe di
valorizzazione del territorio dei Monti Lepini, per i quali BIC Lazio è chiamato
a studiare le opportunità di sviluppo, diventando azionista della Compagnia
dei Lepini che gestisce il progetto. Cominciano ad essere strutturati i servizi
di assistenza specialistica alle imprese che hanno superato la fase di start up
e il portale www.opportunitaeuropa.it diventa l'attuale ww.lazioeuropa.it.
Nel 2002 BIC Lazio è presente in cinque atenei del Lazio: La Sapienza, Roma
Tre, Cassino, Università dell Tuscia e Tor Vergata e vengono sperimentate
ipotesi di progettazione specifica, quali Performance per l'orientamento a Tor
Vergata, lo Sportello presso economia a Cassino, e la realizzazione di un
prestito d'onore, per i laureati di Roma Tre.
Nell'anno sono 28 gli Sportelli BIC Lazio, di cui due nuovi (Frascati e Genzano)
e gli altri frutto di accordi appositi con la rete Informa Giovani del Comune di
Roma e le Università.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
2003
2004
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Nasce l'Incubatore tecnologico ICT di Roma (l'attuale sede centrale di BIC
Lazio), viene implementato il servizio di consulenza on-line e nasce il Club
delle Imprese, la prima ipotesi di creazione di una rete tra le imprese assistite
da BIC Lazio.Cambia la concezione di collaborazione con le università: non più
Sportelli - erogazioni di servizi di assistenza, ma centri di animazione.BIC
Lazio approva il progetto di definizione della piattaforma informatica e
telematica, ripropone il progetto PAOLA al Comune di Roma e interviene, su
richiesta della Regione, nella risoluzione di cinque casi di crisi aziendale.
Il 2003 è l'anno dello sviluppo locale e dell'apertura completa all'Europa.
Riguardo allo sviluppo locale, BIC Lazio consolida il suo ruolo nel sostegno
alle politiche territoriali di sviluppo di nuova imprenditorialità e si preoccupa
di consolidare il partenariato con gli Enti locali: Rieti, Cassino,
Civitacastellana, Castelli Romani, Civitavecchia, Montalto e i GAL Tuscia e
Romano. Vengono presentate le ipotesi di modifica dei piani d'area per il
completamento, la realizzazione e il potenziamento di Infrastrutture nelle aree
attrezzate e di insediamento produttivo, per la realizzazione dell'Incubatore
d'impresa hi-tech all'interno dell'area del Parco Tecnologico Industriale della
Tiburtina e di quello specializzato nella valorizzazione delle risorse
naturalistiche, storico-artistiche ed archeologiche, delle produzione agroalimentari pregiate e del tessuto delle imprese artigiane, nel Comune di
Viterbo. In funzione dell'apertura all'Europa, BIC Lazio diventa EIC e viene
formalizzata l'attività di assistenza tecnica fornita alla Regione nella
programmazione comunitaria (Interreg). Nel corso dell'anno vengono infine
attivati i servizi di ingegneria finanziaria di Seed Capital volti a favorire i
processi di sviluppo di imprese innovative ad alto potenziale mediante la
promozione e la costituzione di un apposito fondo.
BIC Lazio cresce ancora: dei 40 Sportelli Territoriali, 10 tra Incubatori e Centri
di Promozione dell'Imprenditorialità (Roma; Colleferro; Ferentino; Bracciano;
Latina; Cassino; Viterbo; Montalto di Castro; Rieti, Guidonia
Montecelio).Viene avviato un Incubatore virtuale (Atlante), che offre servizi on
line per creazione e sviluppo d'impresa (19.138 visitatori registrati).
L'intervento per la diffusione della cultura imprenditoriale si rafforza
attraverso la sottoscrizione di convenzioni con 4 Università del Lazio:
Università della Tuscia, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Università
degli Studi di Cassino, Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Per
promuovere le opportunità di sviluppo del territorio attraverso la creazione di
impresa, facilitare la creazione di network e creare un'occasione di dialogo
tra le giovani imprese, la business community e gli interlocutori istituzionali,
BIC Lazio organizza numerosi eventi e prende parte alle missioni di
presentazione del sistema Lazio all'estero, coinvolgendo 111 soggetti locali,
nazionali ed internazionali, attivando 51 partenariati e convenzioni e
presentando 66 progetti europei rivolti allo sviluppo del territorio e del
tessuto imprenditoriale.Vengono avviati, inoltre, due nuovi progetti: il primo
per la valorizzazione delle produzioni tipiche agroalimentari; il secondo per la
valorizzazione dell'artigianato e dei mestieri tradizionali della Maremma
Laziale.
23
6. L'assetto giuridico e
istituzionale
6.1 I soci e il capitale azionario
Nella compagine societaria di BIC Lazio sono
rappresentate la Regione Lazio, con la Filas
(Finanziaria Laziale di Sviluppo) e Sviluppo
Lazio, l' Unione delle Camere di commercio
del Lazio, alcuni istituti di credito ed anche
alcune associazioni imprenditoriali.
In particolare sono soci di BIC Lazio:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Filas
Unione CCIAA
Sviluppo Lazio SpA
Banca di Credito Coop. di Roma
Gemma Geri SpA
Capitalia SpA
Coopfond SpA
MCC SpA
Confcooperative Lazio
Satin Srl
Confindustria Lazio
Federlazio.
6.2 Gli organi di corporate governance
Gli organi di governance di BIC Lazio sono:
l'Assemblea dei Soci, il Consiglio di
Amministrazione, il Presidente del CdA, il
Direttore Generale, il Collegio sindacale, cui
si aggiunge l'attività dei revisori contabili. Di
seguito si riassumono le principali caratteristiche e funzioni.
L'Assemblea dei Soci
L'Assemblea, ordinaria e straordinaria, legalmente convocata e regolarmente costituita,
rappresenta l'universalità degli azionisti. Le
sue disposizioni, prese in conformità della
legge e dello statuto, obbligano tutti i soci.
L'Assemblea è l'organo che fornisce gli
indirizzi strategici per la gestione societaria e
delibera ciò che viene sottoposto al suo esame
dagli amministratori, nonché la responsabilità
degli amministratori stessi e dei sindaci.
In sede ordinaria, discute e dispone sulla
relazione e sul bilancio consuntivo e sui regolamenti interni, approva il bilancio d'esercizio, nomina gli amministratori, i sindaci e il
Presidente del Collegio sindacale, e ne determina il compenso. In sede straordinaria, delibera sulle eventuali modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto e sull'emissione delle
obbligazioni.
È convocata dal Presidente, su disposizione
del Consiglio di Amministrazione, almeno
una volta all'anno, entro 120 giorni dalla
chiusura dell'esercizio sociale.
Grafico 5 - Bilancio Sociale e tipologie di informazioni rendicontate.
Unione CCIAA del Lazio 22,51%
Filas 45,75%
Sviluppo Lazio SpA 14,35%
Banca Credito Coop. Roma 2,79%
Gemma Geri SpA 2,77%
Capitalia SpA 2,70%
Coopfond SpA 2,21%
MCC SpA 1,86%
Confcooperative Lazio 1,59%
24
Federlazio 0,83%
Confindustria Lazio 1,26%
Satin Srl (in liquidazione) 1,38%
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di BIC Lazio
è composto da 13 membri. Al Consiglio di
Amministrazione (CdA) spettano tutti i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria
di BIC Lazio, in coerenza con gli scopi sociali. Esso ha, quindi, ampi poteri decisionali in
termini di programmi, budget, investimenti,
contratti e convenzioni.
Il CdA è l'organo collegiale cui compete il
coordinamento della gestione di BIC Lazio.
A tal fine esamina e approva i piani strategici,
industriali e finanziari della società, vigila sul
generale andamento della gestione, verifica i
budget, esamina e approva le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario, verifica l'adeguatezza dell'assetto organizzativo ed amministrativo
generale della società.
Il CdA elegge, tra i suoi membri, il
Presidente e nomina il Direttore Generale su
proposta del Presidente.
Il Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione,
eletto dal Consiglio stesso, presiede l'Assemblea
dei Soci e propone il soggetto che sarà investito
della carica di Direttore Generale.
Il Presidente dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, definisce le linee strategiche dell'attività di BIC
Lazio, pianificandone l'esecuzione, e sovrintende alla gestione ordinaria degli affari della
società.
Al Presidente spetta la firma e la rappresentanza legale di BIC Lazio davanti a qualsiasi
autorità giudiziaria e amministrativa, di fronte
ai soci e ai terzi. Può proporre al CdA l'assunzione, il trattamento economico, i provvedimenti e il licenziamento del Direttore
Generale e dei dirigenti e procedere in prima
persona ad assunzione e licenziamento del
personale impiegatizio e ausiliario, stabilendone il trattamento economico.
Al Presidente compete inoltre la stipulazione di contratti di conto corrente con istituti di
credito o altri enti finanziatori ed il compimento di qualsiasi operazione bancaria attiva
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
e passiva.
Rientrano nella sua figura ulteriori attribuzioni, quali: la definizione e la stipulazione di
atti e contratti di qualsiasi specie e natura utili
al raggiungimento dell'oggetto sociale; il rilascio di procure generali e speciali; il conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione; l'esecuzione dei pagamenti relativi alle
spese e agli impegni assunti.
Il Direttore Generale
Il Direttore Generale viene nominato dal
Consiglio di Amministrazione, su proposta
del Presidente.
Egli esercita la gestione ordinaria degli affari societari e dirige gli uffici di BIC Lazio,
assegnando mansioni, incarichi, responsabilità
e poteri al personale dipendente ed adottando
ogni provvedimento di carattere organizzativo. Qualora venga autorizzato dal Presidente,
può definire e stipulare atti e contratti di ogni
genere.
Il Direttore Generale supporta il Presidente
nella pianificazione delle attività di BIC Lazio,
nell'ambito delle linee strategiche e del budget approvati dal CdA, e propone la pianta
organica, le assunzioni, i licenziamenti, e il
trattamento economico del personale di BIC
Lazio. Ulteriori compiti del Direttore
Generale riguardano il compimento di ogni
atto e l'assunzione di ogni iniziativa, per assicurare la piena conformità delle attività di
BIC Lazio alle prescrizioni di legge e alle
disposizioni provenienti dalle autorità internazionali, comunitarie, nazionali e locali.
Il Collegio sindacale
È composto da tre membri effettivi e due supplenti, che restano in carica per 3 esercizi e
scadono alla data dell'assemblea convocata
per l'approvazione del bilancio del terzo esercizio della carica. Il Collegio sindacale svolge
le funzioni di vigilanza circa l'osservanza della
legge e dello statuto sociale, nonché del
rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali.
Revisori contabili
Il revisore della società, anche mediante scam25
bi di informazioni con il Collegio sindacale di
BIC Lazio, provvede alle seguenti funzioni:
• verifica nel corso dell'esercizio, con periodicità almeno trimestrale, la regolare tenuta delle scritture contabili dei fatti di
gestione;
• verifica se il bilancio d'esercizio corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e
degli accertamenti eseguiti e se è conforme alle norme che lo disciplinano;
• esprime, con apposita relazione, un giudizio sul bilancio d'esercizio.
7. L'adesione di BIC Lazio alla rete
europea ed italiana
7.1 La rete europea dei BIC (EBN)
Lo sviluppo territoriale delle attività economiche deve coniugare la dimensione locale con
quella internazionale e impone l'erogazione
di servizi di prossimità che favoriscano non
solo l'emergere di iniziative ben radicate sul
territorio, ma anche la loro diffusione sui
mercati europei.
È in questa logica (agire localmente, pensare globalmente) che il programma dei BIC è
stato lanciato in rete sin dall'inizio.
BIC Lazio aderisce alla European BIC
Network (EBN), la rete che associa circa 160
BIC e oltre 60 strutture operanti nello sviluppo e nella promozione dei territori e delle
PMI in Europa.
EBN, nata nel 1985 è un'associazione
internazionale senza scopo di lucro, organizzata in reti nazionali, che ha il compito di
gestire il lavoro di rete dei BIC. L'EBN ha
come obiettivo, all'interno e al di fuori
dell'Unione Europea, la promozione dello
sviluppo dei Centri europei d'impresa e innovazione.
In aggiunta alle tipiche attività di rete,
EBN ha, infatti, messo a punto un servizio di
assistenza tecnica a disposizione di tutte le
amministrazioni pubbliche nazionali e di
tutti i promotori, con lo scopo di accompagnare l'avviamento di nuovi centri, garantire
26
il monitoraggio di quelli esistenti e valutare i
progetti delle PMI.
Oltre al ruolo di amplificatore nella promozione dei centri, l'associazione EBN contribuisce in maniera incisiva alla cooperazione
fra i suoi membri e, in particolare, provvede a
valorizzare le esperienze positive dell'intera
rete, conferendo così una dimensione europea
alle iniziative locali.
Nella stessa logica, i BIC intrattengono rapporti di cooperazione con altre reti di servizi
alle imprese promosse dalla Commissione
europea, e in particolare:
• gli Innovation Relay Centres (IRC) ;
• gli Euro Info Centre (EIC).
A questo scopo la Commissione Europea sta
promuovendo la creazione di un network dei
network denominato b2europe, che riunirà e
coordinerà le azioni delle differenti reti europee.
7.2 La rete italiana
Sempre in un' ottica di cooperazione fra reti,
BIC Lazio aderisce all' associazione BIC Italia
Net, il cui scopo è quello di rafforzare la coesione delle strutture presenti in tutte le regioni e migliorare l'efficacia del loro intervento.
Nel corso del 2004 l'attività di BIC Italia
Net è stata piuttosto intensa.
È aumentato lo scambio informativo con
Unioncamere, tenendo conto della presenza
delle CCIAA nella compagine azionaria della
maggior parte degli associati.
In particolare, è stato siglato un protocollo
d'intesa con Asseforcamere, società consortile
delle Camere di commercio, che prevede la
collaborazione per la realizzazione di azioni
mirate a favorire lo sviluppo dell'imprenditorialità e la creazione d'impresa attraverso:
• l'individuazione di bacini territoriali di
intervento;
• la valorizzazione di prodotti e servizi
offerti;
• la diffusione di buone prassi, modelli e
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
prodotti/servizi per lo sviluppo locale;
• la ricerca di ipotesi progettuali congiunte
e delle relative fonti di finanziamento,
all'interno di aree tematiche definite, quali
ad esempio la creazione d'impresa e lo sviluppo della cooperazione con i paesi in
pre-adesione.
La stretta collaborazione con IPI, Istituto
per la Promozione Industriale, ha inoltre portato l'ingresso di BIC Italia Net nel Comitato
tecnico-scientifico RIDITT (Rete per la
Diffusione dell'Innovazione e del Trasferimento
Tecnologico), costituito dall'IPI medesimo,
che raccoglie istituzioni ed esperti del mondo
della ricerca e delle applicazioni. Il rapporto
con RIDITT ha accresciuto la consapevolezza
della necessità di allargare gli ambiti di cooperazione della rete dei BIC a tutti gli enti specializzati nel trasferimento di innovazione
(come anche, ad esempio, gli Incubatori universitari).
Grafico 6 - I BIC in Europa.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
27
BIC Italia Net è stata inoltre invitata al
tavolo di lavoro della rete mondiale INSME,
la cui segreteria operativa è presso l' IPI.
Un'altra attività di scambio è stata attuata
con CFI, Compagnia Finanziaria Industriale,
per conto della quale è stata programmata e
realizzata una campagna di promozione sul
territorio della Legge Marcora e delle sue successive integrazioni ( provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure per la salvaguardia dei livelli occupazionali).
Infine con il Ministero per le Attività
Produttive è continuata una stretta attività di
relazioni e collegamenti - in particolare con le
Direzioni Generali Sviluppo Produttivo e
Competitività e Commercio - mentre si è proceduto alla presentazione, e al successivo accreditamento, delle attività di BIC Italia Net presso il Dipartimento per l'Internazionalizzazione.
Con riferimento alla proiezione internazionale, a fine 2003, BIC Italia Net è stata invitata dalla Camera di commercio di San Paolo
a partecipare a INTEGRATEC, incontro tra
Incubatori brasiliani e BIC italiani. La relativa
manifestazione del 2004, cui hanno partecipato alcuni degli associati, ha visto riunita una
platea di 170 rappresentanti del mondo
imprenditoriale ed accademico con l'obiettivo
di individuare casi di successo di start up e di
promuovere scambi di esperienze tra i sistemi
degli incubatori dei due paesi. L'evento si è
concluso con la sottoscrizione di accordi di
cooperazione tra la Camera di commercio
Italo-Brasiliana di San Paolo e BIC Italia Net
per favorire scambi ed incontri a fini commerciali tra PMI aderenti ai due sistemi e tra il
governo di Bahia, Promo Centro Internacional
de Negocios da Bahia, Promofirenze e BIC
Italia Net.
8. L'articolazione territoriale di BIC
Lazio
BIC Lazio è presente sul territorio regionale
con:
• una rete di Incubatori: strutture che forniscono servizi di supporto allo sviluppo
e alla creazione d'impresa, compresi
anche spazi attrezzati per ospitare le
nuove imprese;
• una rete di Centri di Promozione
dell'Imprenditorialità (CPI): forniscono
gli stessi servizi degli Incubatori ma non
dispongono di spazi per ospitare le imprese neonate;
• una rete di Sportelli localizzati in punti
strategici per fornire una prima accoglienza ed informazioni di base. In genere gli
Sportelli sono attivati in collaborazione
con le Amministrazioni comunali o le
associazioni di imprenditori.
Agli Sportelli, ai Centri di Promozione
dell'Imprenditorialità ed agli Incubatori di
BIC Lazio si rivolgono sia aspiranti imprenditori, per acquisire informazioni, sia potenziali
imprenditori, per sviluppare l'idea di impresa
in un progetto reale, sia neo-imprenditori, per
elaborare e attuare un progetto usufruendo di
una struttura già pienamente operativa.
La rete che BIC Lazio sta costituendo si compone di Incubatori:
• per le piccole imprese manifatturiere;
• per le imprese artigiane;
• per le imprese promosse in contesti universitari;
• per i servizi avanzati nei settori delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Attualmente gli Incubatori già attivi sono
quelli di Roma, Bracciano, Colleferro,
28
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Ferentino e Rieti (grafico 7), mentre sono in
via di attivazione ulteriori Incubatori a
Montalto di Castro, Viterbo, Civitavecchia,
Cassino e presso il Polo tecnologico del
Tiburtino.
Il network BIC Lazio è composto da 10
Centri per la Promozione dell'Imprenditorialità
(CPI), di cui 5 con spazi per il servizio di incubazione (Incubatori), a cui si aggiungono altri
21 Sportelli informativi e di primo orientamento. In particolare, presso le strutture di
incubazione sono presenti complessivamente
27 imprese.
Grafico 7- La rete regionale di BIC.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
29
Tabella 1- Gli Incubatori BIC Lazio.
BRACCIANO
COLLEFERRO
FERENTINO
RIETI
ROMA
30
Gli Incubatori già attivi
L'Incubatore di Bracciano è gestito dalla società consortile ISI. L'Incubatore di
Bracciano è una struttura di 2.100 mq coperti, in grado di fornire spazi, servizi
e tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove
imprese. Assiste il sistema territoriale nell'individuazione e nella costruzione
delle strategie di sviluppo locale. L'edificio, interamente cablato e dotato di
impianto di allarme, dispone di spazi per attività formative, sale riunioni,
biblioteca specializzata nelle tematiche dello sviluppo locale.
L'Incubatore di Colleferro è stato promosso dal Comune nell'ambito di un
progetto di acquisizione e riconversione, attraverso risorse comunitarie e
regionali, di una area industriale dismessa al fine di rafforzare gli interventi
pubblici di sostegno allo sviluppo locale. La gestione dell'Incubatore è stata
affidata a BIC Lazio. L'Incubatore di Colleferro fornisce i servizi di assistenza
al sistema territoriale nell'individuazione e nella costruzione delle strategie di
sviluppo locale, e tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e lo
sviluppo di nuove imprese.La struttura è di oltre 1.200 mq coperti, di cui circa
1.000 destinati all'ospitalità delle imprese in fase di start-up.
L'Incubatore di Ferentino è nato su iniziativa di BIC Lazio che ha acquistato,
nel dicembre del 1992, una parte del complesso industriale dismesso da anni.
La gestione è curata direttamente da BIC Lazio. L’Incubatore di Ferentino
fornisce servizi di assistenza al sistema territoriale nell'individuazione e nella
costruzione delle strategie di sviluppo locale, e tutta la consulenza necessaria
a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. La struttura, di 1.200
mq coperti, offre spazi per attività formative, sala riunioni, e moduli destinati
ai servizi di ospitalità.
L' Incubatore di Rieti, avviato in collaborazione con il Consorzio per il Nucleo
di industrializzazione di Rieti-Cittaducale, affianca gli Enti locali nella
definizione ed implementazione dei programmi generali e settoriali per la
valorizzazione delle risorse proprie del territorio e la progettazione ed
implementazione del sistema integrato dei servizi allo sviluppo. Offre inoltre
tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e la crescita delle
imprese del territorio. La gestione è curata direttamente da BIC Lazio. In fase
di ampliamento, dispone di 4 ambienti di dimensione variabile dai 20 ai 35
mq circa, ciascuno provvisto di rete informatica, predisposizione per allacci
telefonici e impianto elettrico.
l'Incubatore di Roma ha sede in una sezione del complesso immobiliare
nell'ex pastificio Pantanella, sito storico dell'industria romana ed oggetto, in
tempi recenti, di un importante recupero architettonico.
L'Incubatore di Roma è dedicato ad imprese operanti nel settore
dell'Information Communication Technology, una delle filiere produttive più
importanti dell'economia romana. L'incubatore di Roma è un centro
tecnologicamente evoluto, in grado di fornire spazi, servizi di base e tutta la
consulenza necessaria per agevolare il decollo di nuove iniziative
imprenditoriali, per un periodo comunque non superiore a tre anni. Dispone di
circa 1.000 mq coperti, 400 mq per l'ospitalità delle imprese e 600 mq per la
sede centrale di BIC Lazio.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
9. BIC Lazio e le altre società delle
rete regionale
Al capitale di BIC Lazio partecipa con una
quota di maggioranza la Finanziaria Laziale di
Sviluppo (Filas), ma anche Enti pubblici, istituti di credito, associazioni imprenditoriali e
di altro tipo.
Il grafico 8 descrive il sistema di partecipazioni delle società regionali.
Di seguito si offre un breve profilo delle
altre società che, insieme a BIC Lazio, costituiscono la rete regionale.
Grafico 8- Il sistema di partecipazioni delle società della rete regionale.
Sviluppo Lazio SpA
99%
99%
24,9%
5%
50%
12%
20%
97%
Litorale SpA
Risorsa Srl
Unionfidi SpA
HC Litorale SpA
Asclepion ScpA
Central Parks SpA
Recis Sa
Societè de developement
Lazio - Tunisie Sarl
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Filias SpA
BIC Lazio SpA
Altre partecipazioni
99%
47,73%
0,11%
Lazioservice SpA
Società per il polo
tecnologico SpA
Astral SpA
Progeo SpA
ICPL SpA
PromoLazio SpA
Fiera di Roma SpA
51%
51%
1%
90,23%
24%
60%
12,43%
31
Tabella 2- Un breve profilo delle altre società della rete regionale.
Sviluppo Lazio
Filas
Unionfidi Lazio
Litorale
RisorSa
Lazio service
Promo Lazio
Proteo
Asclepion
Société de Développement
Lazio-Tunisie
32
Costituisce uno strumento di attuazione della programmazione regionale con
la realizzazione tecnica e finanziaria di investimenti pubblici e privati,
orientati a rafforzare le infrastrutture regionali, le attività produttive,
l'occupazione; opera a supporto degli uffici regionali svolgendo attività di
staff tecnico su temi specifici, quali: la razionalizzazione del gettito tributario
regionale, l'ottimizzazione degli approvvigionamenti sanitari, la progettazione
e l'attuazione di operazioni finanziarie sul mercato, la definizione di nuovi
ambiti e strumenti di intervento sul territorio regionale. Ha il compito di
garantire la coerenza e la funzionalità complessiva della rete rispetto agli
obiettivi e agli indirizzi regionali, svolgendo un ruolo di affiancamento alle
strutture regionali su specifici temi e progetti ed in funzione del
coordinamento fra le diverse società che costituiscono la rete regionale.
Sviluppo Lazio partecipa quindi direttamente, o indirettamente, con quote
significative, o di maggioranza assoluta, al capitale delle diverse società che
compongono la rete regionale:
E' la società attraverso cui la Regione attua gli interventi specifici tesi alla
promozione dei servizi tecnologicamente avanzati all'interno delle PMI,
attraverso i progetti rivolti alle singole categorie e l'individuazione di
standard, soluzioni e piattaforme tecnologiche comuni. La sua missione
consiste nello svolgere un'azione di traino e di indirizzo dell'economia del
territorio laziale, in particolare nel settore delle nuove tecnologie. Il ruolo
riguarda la gestione di strumenti connessi all'innovazione, alle nuove
tecnologie e alla net-economy, al fine di aumentare la competitività del
sistema Lazio, sia in termini di crescita del prodotto interno che di capacità di
attrazione degli investimenti esterni.
E' la società attiva nel sostegno alle imprese per l'accesso al credito: una
società regionale di garanzia sui fidi, con lo scopo di favorire l'accesso al
credito delle piccole e medie imprese operanti nell'industria, nell'artigianato,
nel commercio, nel turismo, nell'agricoltura e nei servizi.
Struttura specializzata in progetti di valorizzazione e sviluppo economico,
turistico ed occupazionale del litorale laziale. Opera mediante il reperimento e
la migliore utilizzazione delle risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo,
l'incentivazione, la salvaguardia e la diversificazione dei livelli occupazionali
dei Comuni costieri del Lazio, con particolare riferimento al settore turistico,
secondo criteri di imprenditorialità, managerialità ed economicità.
Pool di consulenza organizzativa e finanziaria al sistema sanitario regionale.
Società specializzata nell'erogazione di servizi ad alto valore aggiunto.
Società che opera per favorire l'internazionalizzazione del sistema economico
laziale.
Coordina e realizza iniziative per favorire l'occupazione, in particolare delle
categorie svantaggiate.
Società che promuove la diffusione di buone pratiche nel sistema sanitario
regionale.
Offre assistenza ad associazioni e imprenditori che intendono avviare rapporti
di collaborazione in Tunisia.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
10. Le partecipazioni societarie di
BIC Lazio
BIC partecipa a:
ISI-società consortile, che nasce nel 1999
per sostenere la crescita economica e lo sviluppo dell'area territoriale collocata tra i sistemi produttivi di Roma, Civita Castellana,
Viterbo, Civitavecchia. La sua mission strategica riguarda l'animazione territoriale, la programmazione dello sviluppo territoriale e la
gestione dei programmi per la creazione e lo
sviluppo d'impresa nel territorio di interesse.
Attualmente ISI è il soggetto gestore
dell'Incubatore di Bracciano.
Soci di ISI, oltre a BIC Lazio (51%), sono
13 amministrazioni Comunali, 2 Università
Agrarie, la Banca di Credito Cooperativo di
Trevignano Romano, la Banca di Credito
Cooperativo di Roma, l'Ente Parco di
Bracciano e Martignano. BIC Lazio ha il contratto di management per la gestione attività
dal 1999;
Compagnia dei Lepini - società cooperativa
per azioni, nata nel 2002 per sostenere e guidare il processo di sviluppo economico turistico dell'area dei Monti Lepini. La società agisce sul territorio con interventi di interesse
generale finalizzati a realizzare le condizioni
di sviluppo dell'economia, con particolare
attenzione rivolta alla valorizzazione turistica
del territorio. E' tra le priorità strategiche
della Compagnia dei Lepini collegare l'attività di programmazione delle istituzioni pubbliche alle attività ed ai programmi dei soggetti
privati che operano sul territorio dei Monti
Lepini. La società è strumento operativo degli
Enti locali per gestire gli interventi del programma STILe, la prima esperienza nel territorio di Programmazione Integrata di Area
realizzata nel 1998, ed è strumento dei soggetti privati per realizzare servizi di consulenza, promuovere lo sviluppo del territorio,
delle imprese e delle produzioni.
Sono soci della Compagnia dei Lepini:
diversi comuni dell'area limitrofa (Prossedi,
Bassiano,
Priverno,
Gorga,
Norma,
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Sermoneta, Segni, Maenza, Carpineto
Romano, Sezze, Roccasecca dei Volsci,
Sonnino, Roccagorga, Roccamassima, Cori,
Montelanico, Artena), la XIII Comunità
Montana, la XVIII Comunità Montana, la
Provincia di Roma, la Provincia di Latina, la
CCIAA di Latina, BIC Lazio, l'Agenzia
Regionale di Sviluppo.
BIC Lazio partecipa al capitale della compagnia con il 4%, eroga il tutoraggio per lo
start up della Compagnia ed altri interventi su
richiesta esplicita;
SPAL - società di promozione e sviluppo nata nel 2000 come soggetto promotore e di
riferimento del Contratto d'Area Montalto di
Castro-Tarquinia. Il Comune di Montalto
detiene la maggioranza delle quote ed esprime sempre il Presidente; gli altri soci sono le
imprese, con una partecipazione variabile, e
BIC Lazio, per il 16%.
Successivamente alla nascita è stato previsto
l' allargamento del capitale sociale e l'ingresso
del comune di Tarquinia, della Provincia di
Viterbo e della CCIAA di Viterbo.
L'intervento ha previsto la realizzazione di
un Incubatore gestito da SPAL per la valorizzazione dell'area industriale di Montalto.
BIC Lazio si è occupato dell' animazione
territoriale e dell'assistenza per l'allagamento
della base dei Comuni partecipanti e per la
gestione dello sviluppo del territorio e della
formazione degli operatori;
ECETRA - è nata nel 1999 in esecuzione
della Legge regionale 36/92 per il sostegno
delle aree di crisi di Colleferro e delle zone
limitrofe. La legge prevede anche il sostegno
alla realizzazione dell'Incubatore BIC Lazio
di Colleferro e la programmazione di azioni
di differenziazione economiche delle attività.
Nell'ambito di questo progetto nasce anche il
Centro di Promozione di Gavignano, gestito
direttamente da BIC Lazio per l'attuazione di
interventi mirati, e rimasto operativo fino al
1999. A seguito di questi interventi viene
costituita Ecetra, società cooperativa tra i
Comuni di Artena, Carpineto Romano,
Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni.
33
Nel 2002 BIC Lazio entra nel capitale con
una partecipazione pari ad 1/7 del capitale
sociale. È importante notare che, fatta eccezione per Gavignano, tutti i Comuni che partecipano ad Ecetra hanno aderito successivamente anche alla Compagnia dei Lepini.
11. Gli stakeholder di BIC Lazio
Alla base del lavoro di BIC Lazio c'è la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto
dai portatori di interesse - o stakeholder - nella
governance societaria; anche l'impegno nella
rendicontazione sociale è rivolto a loro.
12. Il partenariato di BIC Lazio
La pluralità di attori locali capaci di farsi promotori di iniziative e di modelli di sviluppo è
una dotazione del sistema territoriale che
viene considerata da BIC Lazio come un vantaggio competitivo essenziale. Le attività ed i
progetti posti in essere da BIC Lazio favoriscono l'instaurarsi ed il rafforzarsi delle relazioni tra i vari attori del sistema territoriale e
si basano sul principio della cooperazione e
della partnership, ossia sulla integrazione
delle risorse, delle conoscenze e delle capacità progettuali. BIC Lazio rende concreto
questo orientamento strategico attraverso i
progetti e le iniziative che porta avanti con il
contributo e la partecipazione attiva di
un'ampia platea di partner sia pubblici che
privati (vedi Tabella 3).
Grafico 9- Gli stakeholder di BIC Lazio.
Associazioni
imprenditoriali e
di categoria
Istituti di credito
ed operatori
finanziari
MCC S.p.A.
Capitalia S.p.A.
OPERATORI
Confindustria
ECONOMICI E Organizzazioni
Progeo S.p.A
Lazio
ASSOCIAZIONI sindacali e di
Federlazio
Confcooperative
DI CATEGORIA rappresentanza
Lazio
Coopfond
SHAREHOLDER
PMI
S.p.A.
Cittadini
Banca di Credito
Liberi
Satin s.r.l
Potenziali
Coop. di Roma
Donne
professionisti
imprenditori
Mass-media
NeoFornitori
Unioncamere
Filas
COLLETTIVITÀ
imprenditori
Giovani
Clienti
Soggetti
Sviluppo Lazio
disoccupati
GAL ASI PIT
svantaggiati
Altre società
o inoccupati
CCIAA
della rete
Associazioni
Studenti e
regionale Regione Lazio
Provincia di Roma
Fondazioni
laureandi
Università
PUBBLICA
Provincia di
Ministeri
UNIVERSITÀ
Enti di tutela
NeoAMMINISTRAZIONE
Frosinone
ambientale
laureati
Agenzie ED ENTI DI
ED ALTRE
Provincia di
formative RICERCA
UE
ISTITUZIONI
Viterbo
Ricercatori e docenti
Provincia di
Istituti di ricerca
Provincia
di
Altre PA locali
Latina
Collaboratori
Rieti
Altri
Comune di Roma
RETI DI
STAKEHOLDER
incubatori INCUBATORI E
Altri comuni del Lazio
INTERNI
DI AGENZIE DI Incubatori
BIC
Altre unità Dipendenti
SVILUPPO
EBN
organizzative
IBAN Eurada
BIC
34
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Tabella 3- I principali partner BIC Lazio.
Amministrazioni pubbliche
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Comune di Allumiere (ISI)
Comune di Anguillara (ISI)
Comune di Aprilia
Comune di Artena (Ecetra e Compagnia dei Lepini)
Comune di Barbarano Romano (ISI)
Comune di Bassano Romano (ISI)
Comune di Bassiano (Compagnia dei Lepini)
Comune di Blera (ISI)
Comune di Bracciano (ISI)
Comune di Canale Monterano (ISI)
Comune di Carpineto Romano (Ecetra e Compagnia dei Lepini)
Comune di Cassino· Comune di Ciampino (Castelli Romani)
Comune di Civita Castellana
Comune di Civitavecchia
Comune di Cori (Compagnia dei Lepini)
Comune di Colleferro
Comune di Colonna (Castelli Romani)
Comune di Frascati (Castelli Romani)
Comune di Gavignano (Ecetra)
Comune di Genzano di Roma (Castelli Romani)
Comune di Gorga (Ecetra e Compagnia dei Lepini)
Comune di Lanuvio (Castelli Romani)
Comune di Lariano (Castelli Romani)
Comune di Ladispoli
Comune di Manziana (ISI)·
Comune di Marino (Castelli Romani)
Comune di Montalto di Castro (SPAL)
Comune di Tarquinia (SPAL)
Comune di Montelanico (Ecetra e Compagnia dei Lepini)
Comune di Montecompatri (Castelli Romani)
Comune di Monteporzio Catone (Castelli Romani)
Comune di Nemi (Castelli Romani)
Comune di Norma (Compagnia dei Lepini)
Comune di Oriolo Romano (ISI)
Comune di Priverno (Compagnia dei Lepini)
35
Amministrazioni pubbliche
Organizzazioni internazionali e
altri paesi esteri
36
Comune di Prossedi (Compagnia dei Lepini)
Comune di Roccagorga (Compagnia dei Lepini)
Comune di Rocca Massima (Compagnia dei Lepini)
Comune di Rocca di Papa (Castelli Romani)
Comune di Roccapriora (Castelli Romani)
Comune di Roccasecca dei Volsci (Compagnia dei Lepini)
Comune di Roma
Comune di Rieti
Comune di Segni (Ecetra e Compagnia dei Lepini)
Comune di Sermoneta (Compagnia dei Lepini)
Comune di Sezze (Compagnia dei Lepini)
Comune di Sonnino (Compagnia dei Lepini)
Comune di Sora
Comune di Tolfa (ISI)
Comune di Trevignano di Roma (ISI)
Comune di Velletri (Castelli Romani)
Comune di Vejano (ISI)
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia (ISI)
Comune di Viterbo
Patto territoriale delle Colline Romane
Provincia di Latina
Provincia di Rieti
Provincia di Viterbo
Provincia di Roma
Regione Lazio
Ministero della Salute (DG studi, Documentazione e Comunicazione ai
cittadini)
European BIC Network
Consorcio Nordovest - Madrid (Spagna)
IRS Berlino (Germania)
Prefettura di Atene (Grecia)
Federal Office for Building and Regional Planning (Germania)
Institute for Development Planning and Structural Research at Hannover
University - IES (Germania)
Austrian Institute for Regional Studies and Spatial Planning - ÖIR (Austria)
Institute of Urban Environment and Human Resources - UEHR (Grecia)
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Organizzazioni internazionali e
altri paesi esteri
Università e istituti scientifici e
di ricerca
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Centre for European Regional and Local Studies
Warsaw University - EUROREG (Polonia)
Quaternaire (Portogallo)
Norwegian Institute for Urban and Regional Research - NIBR (Norvegia)
Urban Planning Institute of the Republic of Slovenia - UIRS (Slovenia)
Royal Haskoning (Olanda)
Istituto Tecnologico delle Canarie (Spagna)
BIC Francoforte sul Oder ( Germania)
BIC Burgos (Spagna)
Eommex SA Grecia)
Coventry University Enterprises Ltd ( Inghilterra)
Aditec Pas-de-Calais (Francia)
Innosart (Ungheria)
Toulon Var Technology (Francia)
BIC Euronova (Spagna)
BIC Attica (Grecia)
BIC Grecia Occidentale (Grecia)
Centro Tecnologico Lettone (Lettonia)
Nersant (Portogallo)
BIC Brno (Rep. Ceca)
CEEI Loire
Cork BIC Irlanda
PIAP Varsavia
Novotoka Bulgaria
Università di Cassino
Università della Tuscia
Università Tor Vergata
Università Roma Tre
Università La Sapienza
LUMSA
CCIAA
Brasile CN
CNR
INFN
ENEA
ESRIN
37
Associazioni imprenditoriali e di
categoria
Altri soggetti che operano per
l'imprenditorialità
Organizzazioni sindacali e di
rappresentanza
Fondazioni, associazioni ed
organizzazioni no-profit
Partner del mondo finanziario
38
Camera di commercio di Latina
Camera di commercio di Viterbo
Camera di commercio di Frosinone
Union camere Lazio
Asseforcamere
Assindustria Rieti
Federlazio Rieti
Conf cooperative - Unione Provinciale di Rieti
Legacoop - Comitato Provinciale di Rieti
CNA
Federlazio
Consorzio Imprese Castelli Romani
Agenzia Lazio Lavoro
Italia Lavoro
Progeo
Europe Direct (già Carrefour)
Impresa e Management
Promofirenze
Cefme
CFI¨
Consorzio per l'Industrializzazione del Nucleo Industriale di Rieti - Città Ducale
GAL Tuscia Romana
GAL Aniene Tiburtino
PIT
ISI
SPAL
IRS
Istituto per lo Sviluppo Regionale e la Pianificazione Strutturale
Compagnia dei Lepini
Camera sindacale UIL Pomezia e litorale
Camera sindacale CGIL Pomezia, Castelli e litorale
Anolf Cisl
Comunità Capodarco
Associazione Comunità Massimo Onlus
Cooperativa Alfa
Cooperativa Tornado
Fondazione Risorsa Donna
FILAS
IBAN
Unionfidi
Unicredit
Cefme
CFI
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
13. L'orientamento strategico di
BIC Lazio
L'orientamento strategico di BIC Lazio è
condensato in due momenti fondamentali di
pianificazione: il Programma triennale e il
Piano di attività annuale.
Il Programma triennale viene aggiornato
annualmente in concomitanza con la redazione del piano annuale ed indica gli obiettivi e
le azioni della società nel periodo di riferimento.
Il Piano annuale specifica e dettaglia gli
indirizzi della programmazione triennale ed
individua il dettaglio degli interventi previsti e
le relative previsioni di spesa.
13.1 Gli assi strategici del Programma
triennale 2004 - 2006
Il Programma triennale 2004-2006 è articolato in quattro assi strategici:
• il primo asse è quello della promozione
imprenditoriale e comprende le azioni
volte a creare e diffondere, anche attraverso il rafforzamento dei partenariati locali,
le condizioni necessarie per l'affermarsi di
una cultura di impresa. Un primo obiettivo è quello di innescare, in particolare nel
tessuto delle aree deboli e a scarsa vocazione imprenditoriale, forti motivazioni
ad intraprendere attività autonome, stimolando una crescita culturale verso
nuove forme di lavoro. Un ulteriore obiettivo è quello di favorire la valorizzazione
della dotazione di attività di ricerca e sviluppo presente nel Lazio, in termini di
imprenditorialità basata sulla conoscenza e
di processi di trasferimento tecnologico;
• il secondo è quello della creazione e sviluppo di impresa, che prevede una serie di
azioni indirizzate all'ampliamento della
base produttiva, sostenendo l'ingresso di
nuovi soggetti economici organizzati in
forma di impresa nonché la specializzazione di servizi mirati per lo sviluppo delle
imprese dopo la fase di start up;
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
• il terzo asse è volto alla promozione di
strumenti finanziari a supporto dello start
up d'impresa. Questi, pur rivestendo
un'importanza cruciale nei processi di
avviamento imprenditoriale, spesso non
riescono a garantire un effettivo raccordo
tra le esigenze delle PMI e le soluzioni
offerte dalle istituzioni finanziarie;
• il quarto asse, infine, attiene alla dotazione infrastrutturale. Dopo una fase di perdita di rilevanza nelle politiche di sviluppo
locale negli anni 80, le infrastrutture sono
tornate a rappresentare, oggi, un focus
importante nel panorama delle politiche
territoriali, sia per il marketing territoriale
(in riferimento ai fattori localizzativi e
all'attrazione di investimenti esterni), sia
per la competitività del sistema produttivo. Più in particolare, è necessario tenere
in adeguata considerazione che lo scenario socio-economico attuale è fortemente
caratterizzato dalla competizione tra territori, per la fornitura di servizi, le economie esterne alle imprese, che competono
nel mercato globale. La possibilità per un
ambito territoriale di poter fornire infrastrutture di rete e di accesso ai circuiti
internazionali di comunicazione appare
decisiva per lo sviluppo economico e
sociale del territorio stesso.
13.2 Gli assi strategici del Programma
triennale 2005 - 2007
Il Programma triennale 2005-2007, in piena
continuità con il precedente piano triennale,
identifica nel rafforzamento del partenariato il
metodo di lavoro e di intervento principale di
BIC Lazio e conferma l'impianto strategico
adottato nel precedente prevedendo quattro
linee strategiche di attività:
• la linea promozionale, all'interno della
quale si conferma l'esigenza di agire in
direzione di un rafforzamento dei partenariati locali e settoriali, e delle attività di
accompagnamento nei processi di sviluppo locale, quale condizione essenziale per
assicurare l'affermazione di una cultura
39
d'impresa moderna e competitiva. Inoltre,
BIC Lazio rappresenta già un nodo di
diverse reti (EBN, EIC e partenariati) e
tale posizionamento comporta una forte
responsabilità nell'accompagnare la stagione di cambiamento che sembra profilarsi per i prossimi anni, soprattutto in
relazione alla riforma dei Fondi Strutturali
e al nuovo Programma pluriennale per le
PMI che assegna un ruolo chiave alle reti
di cooperazione. Oggi, molto più che in
passato, si creano i presupposti per stabilire alleanze con la pluralità degli attori
dello sviluppo economico territoriale, in
modo da non ripetere costosamente la
produzione di servizi già esistenti, concentrandosi invece, con molta più efficacia, sulla distribuzione e sull'ampliamento
del mercato di questi servizi. Da qui la
volontà di BIC Lazio di perseguire una
politica di networking delle iniziative a
diverso titolo promosse, per stimolare la
crescita competitiva del sistema socio-economico laziale. In tal senso, BIC Lazio
intende porre molta attenzione alle
opportunità di creare nuove forme di collaborazione, individuando gli elementi di
complementarietà e promuovendo sinergie e percorsi comuni tra tutti i soggetti
che agiscono sul territorio per fini di sviluppo, a partire naturalmente dalle società
della rete regionale;
• la seconda linea strategica, dedicata a creazione e sviluppo di impresa, potrà trovare
una maggiore articolazione nella sinergia di
rete, soprattutto in termini di diffusione
delle opportunità offerte dalla finanza
regionale all'ampliamento della base produttiva. Inoltre, tale linea strategica trova
dei punti di contatto con la maturità raggiunta dalle imprese agevolate nel corso
delle annualità precedenti, che pongono in
primo piano l'esigenza di specializzazione e
di messa a punto di servizi mirati per lo sviluppo delle imprese dopo la fase di start up;
• la terza linea di intervento strategico è
finalizzata alla promozione di strumenti
40
finanziari a supporto dello start up d'impresa. In questo ambito si riafferma il
ruolo dei servizi più specializzati di BIC
Lazio per promuovere una moderna cultura finanziaria presso le imprese e, di
conseguenza, una più innovativa e competitiva presenza del sistema delle imprese
laziali nei confronti delle istituzioni finanziarie;
• la quarta linea strategica è quella della
dotazione infrastrutturale. Nel triennio
2005-2007 l'offerta di BIC Lazio avrà
come iniziativa di punta, sul territorio, la
realizzazione e l'avvio operativo di un
nuovo Incubatore nel Tecnopolo
Tiburtino, espressamente dedicato ad
accompagnare lo start up di progetti
imprenditoriali innovativi. BIC Lazio opererà, infatti, rafforzando la propria capacità di offerta di servizi per la promozione
di imprese innovative, in coerenza con le
vocazioni e le opportunità offerte dal
sistema produttivo regionale, dai criteri di
ricerca e di diffusione dell'innovazione. A
tal fine si prevede il rafforzamento dei
centri di eccellenza nel campo dell'innovazione e un salto di qualità nella costruzione dello spazio europeo della ricerca.
13.3 Le direttrici d'intervento del Piano
di attività 2005
Il Piano di attività 2005 è stato sviluppato in
continuità con l'impianto progettuale proposto nel 2004, partendo dai risultati conseguiti nell'anno precedente nonché dalle criticità e
opportunità emerse. Il Piano individua i
seguenti obiettivi trasversali:
• rafforzare e qualificare il metodo partenariale mediante un approccio sistemico, in
primo luogo nell'ambito della cooperazione interna alla rete regionale, ma anche
nell' estensione della collaborazione strategica con gli attori del territorio (associazioni imprenditoriali, mondo camerale,
parti sociali, istituzioni pubbliche,
Università e centri di ricerca, ecc.), a partire dal ricco patrimonio costituito dalla
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
compagine sociale di BIC Lazio;
• consolidare il ruolo di BIC Lazio quale
soggetto deputato all'assistenza tecnica
rivolta sia all'Amministrazione regionale
che agli Enti locali, nonché agli attori economici e istituzionali del territorio, nell'attuazione di progetti e interventi che
portino nuove opportunità di sviluppo del
tessuto imprenditoriale, per la costruzione
e il rafforzamento delle capacità di cooperazione interistituzionale, anche nello scenario interregionale allargato;
• specializzare e rafforzare la gamma dei
servizi, rivolti sia agli aspiranti imprenditori che agli imprenditori, in direzione di
una sempre maggiore competitività nell'innovazione, nella ricerca, nelle filiere
produttive di punta, mediante strumenti a
maggior valore aggiunto e rivolti all'intera gamma delle opportunità, in complementarietà e arricchimento rispetto alla
gamma degli strumenti agevolativi in
senso stretto. In tale contesto, assume un
ruolo sempre maggiore lo spostamento
dagli strumenti di agevolazione diretta a
quelli indiretti e a maggior contenuto di
servizio, basati sulla conoscenza e la competenza specialistica.
14. Il modello organizzativo e
gestionale
BIC Lazio è una società regionale con l'assetto giuridico-istituzionale delle società miste
pubblico-privato. Il particolare assetto di BIC
Lazio consente un grado di autonomia nella
gestione aziendale che ha riflessi sull'articolazione delle relazioni organizzative interne.
Essa, infatti, rende possibile il riconoscimento
di spazi di azione discrezionale e la delega del
potere decisionale ai diversi livelli della struttura organizzativa, promuovendo un processo
di diffusa responsabilizzazione sul raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Tra le forme di cooperazione pubblico-privato, la società di capitali mista si presenta
come una formula gestionale, mutuata dal
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
diritto privato, volta a realizzare una gestione
improntata a logiche di managerialità privata
all'interno del comparto pubblico. Essa si
caratterizza per la messa in comune di energie, risorse e capitali al fine di realizzare un'attività di servizi e prevede la costituzione di un
soggetto autonomo, il cui assetto consente la
partecipazione ai processi decisionali di governo da parte di tutti i principali attori dello sviluppo economico locale.
14.1 La struttura organizzativa
L'organizzazione di BIC Lazio, così come
strutturata al 31 dicembre 2004, può essere
rappresentata da un diagramma (grafico 10) al
cui vertice è posto il Consiglio di
Amministrazione e, quindi, il Presidente e la
Direzione Generale.
Al livello successivo, direttamente rispondenti alla Direzione Generale, un sistema di
unità organizzative:
• Affari Societari: si occupa delle relazioni
tra l'azienda, il CdA e l'Assemblea dei
Soci;
• Comunicazione Istituzionale: cura le strategie di comunicazione aziendale, la pianificazione e l'attuazione delle attività di
comunicazione corporate e di prodotto.
Al suo interno il lavoro è suddiviso in
quattro unità:
(1) Ufficio stampa;
(2) Eventi e promozione;
(3) Comunicazione online;
(4) Prodotti editoriali.
• Amministrazione Finanza e Controllo:
svolge la propria funzione suddividendo il
lavoro in tre unità: (1) Contabilità e
Bilancio- cura il rispetto di tutti gli adempimenti civilistici e fiscali; (2) Budget e
Controllo- assicura la programmazione e
il controllo economico-finanziario dell'azienda; (3) Banche e Tesoreria- pianifica e programma i flussi finanziari;
• Sistema Informativo e Information
Technology: sviluppa tecnologie infor41
mative e si occupa della manutenzione
di infrastrutture hardware e software;
• Affari Generali: svolge la propria funzione
suddividendo il lavoro in tre unità: (1)
Reception e segreterie- gestisce la prima
accoglienza e la corrispondenza; (2)
Facility Management- gestisce la funzionalità delle diverse sedi territoriali e l'assistenza alle aziende ospiti degli Incubatori;
(3) Acquisti e Patrimonio- gestisce il
patrimonio e l'approvvigionamento dell'azienda;
• Servizi per lo Sviluppo Economico: identifica e promuove iniziative per favorire
processi di sviluppo d'area, attraverso la
conoscenza del territorio e lo sviluppo di
un sistema di relazioni territoriali. Al suo
interno sono presenti tre unità:
(1) Analisi e studio del territorio;
(2) Documentazione tecnico-scientifica;
(3) Coordinamento territoriale delle
strutture (Incubatori e Sportelli);
• Servizi per l'Avvio d'Impresa: promuove
la diffusione della cultura imprenditoriale
e lo sviluppo delle potenzialità di successo
per le nuove imprese, progetta ed eroga
servizi di assistenza tecnica finalizzati alla
diffusione e al consolidamento delle
opportunità imprenditoriali nel Lazio. Al
42
suo interno:
(1) Programmi Europei ed Euro Info
Centre;
(2) Accoglienza, Promozione ed
Assistenza.
(3) Formazione.
(4) Tutoraggio.
Ha come finalità il miglioramento delle
potenzialità di successo delle nuove
imprese, finanziate o meno con incentivi
pubblici, mediante erogazione di servizi
di assistenza tecnica per la risoluzione
delle problematiche ricorrenti nella fase
iniziale delle iniziative imprenditoriali, per
il rafforzamento delle competenze e per il
consolidamento delle capacità imprenditoriali;
• Strumenti per la Finanza d'Impresa: promuove e sviluppa l'utilizzo di strumenti
finanziari innovativi per il sostegno dello
sviluppo delle PMI laziali. Nel suo àmbito
si trovano quattro unità organizzative:
(1) Gestione dei regimi di aiuto;
(2) Istruttoria e valutazione, per la selezione delle iniziative imprenditoriali presentate;
(3) Erogazione e monitoraggio;
(4) Strumenti di finanza innovativa.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Colleferro
Ferentino
4.1
Bracciano
Latina
Civitavecchia
Strutture Territoriali
(*) Coordinamento
Territoriale
_
_
(*) Servizi per
lo sviluppo economico
(*) Analisi e studio
(*) Documentazione
4.a
4.b
del Territorio
Tecnico/Scientifica
4
5.a
(*) Servizi per
l’Avvio d’impresa
3.e
Responsabili Commesse
(*) Affari
Societari
5.4
Gestione
Regimi
di
Aiuto
6.1
6
Istruttoria Erogazione Strumenti
e
e
di
Valutazione Monitoraggio Finanza
Innovativa
6.2
6.3
6.4
(*) Strumenti per la
Finanaza d’Impresa
3.e 1 - Facility Management
3.e 2 - Reception e Segraterie
3.e 3 - Acquisti e Patrimonio
(*) Affari
Generali
(*) Sistemi informativi
& Information Technology
Tutoraggio
(*) Project
Manager
Programmi Accoglienza
europei & Promozione Formazione
Assistenza
Euro
Info Centre
5.3
5.2
5.1
5
3.c 1 - Contabilità e Bilancio
3.c 2 - Budget e Controllo
3.c 3 - Banche e Tesoreria
3.d
(*) Amministrazione
Finanza e Controllo
3.c
(*) Direzione
Generale
3
3.b
Presidente
CdA
2
(*) Comunicazione
Consiglio
d’Amministrazione
1
3.a
(*)= Coordinamento
operativo
Grafico 10- Il funzionigramma di BIC Lazio al 31-12-2004.
43
14.2 Il modello di funzionamento e le
logiche di gestione per progetti
BIC Lazio organizza la sua attività sulla base
di una programmazione triennale approvata
dalla Regione Lazio e di un piano di lavoro
annuale.
Questa modalità di programmazione del
lavoro ha reso più che mai necessario l'adeguamento della struttura organizzativa alla
gestione multiprogetto: essa è infatti fortemente orientata ai processi, alla responsabilizzazione di tutto il personale e al cliente; con
un' alta partecipazione al progetto delle diverse unità organizzative o funzioni aziendali, e
con risorse che rispondono al responsabile di
area per gli obiettivi (cosa e quando) e alle
unità organizzative o ai responsabili di progetto per la specializzazione (come).
L'approccio per processi ha dato origine ad
una struttura organizzativa dinamica, flessibile ed efficiente, in cui l'operatività ed il successo si giocano sul bilanciamento tra responsabilità verticali (o funzionali) e responsabilità
orizzontali di processo (o progetto).
Questo ha consentito di:
• limitare al massimo la duplicazione del
lavoro;
• gestire contemporaneamente ed agilmente più progetti;
• stabilire degli obiettivi chiari;
no i piani di attività ed i risultati delle singole
responsabilità funzionali.
Tale struttura può essere raffigurata attraverso una tabella a doppia entrata, in cui su un
lato, sono indicate le diverse unità organizzative che rappresentano le responsabilità funzionali e, sull'altro, sono poste le diverse aree
(Servizi per Avvio d'Impresa, per lo Sviluppo
Economico e per la Finanza Innovativa).
Alle diverse unità organizzative si affiancano i responsabili di progetto.
L'organizzazione del lavoro a progetto si
integra perfettamente con la struttura a matrice ed il progetto viene, il più delle volte, suddiviso in tante attività che fanno capo ai
responsabili di funzione.
In concreto, ogni misura del piano di attività viene considerata come un micro-progetto la cui responsabilità viene affidata ad un
responsabile di funzione.
Il progetto viene analizzato in termini di:
• definizione di un piano di lavoro;
• definizione di un piano di utilizzo delle
risorse, con l'obiettivo di ottimizzare il
più possibile i carichi di lavoro ed i tempi
di utilizzo rispetto all' effettiva disponibilità di persone, mezzi e materiali;
• costruzione del budget economico;
• costruzione dei report di avanzamento del
progetto in termini di tempi e costi;
• integrare dati tra diversi progetti;
• diffondere informazioni più rapidamente.
All'interno della struttura, il Direttore
Generale ha un ruolo di sviluppo, indirizzo e
controllo sull'insieme delle attività ed è coadiuvato da alcune strutture di staff quali
Amministrazione Finanza e Controllo, Affari
Societari, Affari Generali, Comunicazione,
Information Technology.
I responsabili d'area si preoccupano del
coordinamento delle attività delle singole
unità organizzative essenziali per la gestione
dei processi/progetti, indirizzano e controlla44
• riprogrammazione delle attività, in base
all'andamento del progetto;
• preparazione della documentazione storica del progetto.
Il vantaggio di lavorare per progetti è quello di riuscire a pianificare le attività anche in
termini di interazione logica con altre funzioni ed altri progetti.
Ogni responsabile di funzione o di progetto riesce a classificare le attività che deve portare a compimento per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati, definendo le diverse
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
responsabilità e provvedendo ad integrare e a
selezionare le attività connesse o interdipendenti già affidate ad altri responsabili.
Questo modello facilita sicuramente la rilevazione dell'avanzamento delle attività e
migliora l'efficacia e l'efficienza delle comunicazioni.
L'intera attività di BIC Lazio può essere
sicuramente paragonata ad un albero: ogni
foglia può essere misurata singolarmente, in
modo oggettivo e con una ben definita
responsabilità, ma contribuisce al raggiungimento di obiettivi più generali di progetto.
Il controllo e il monitoraggio del progetto
avvengono attraverso l'utilizzo di opportuni
strumenti e metodi di valutazione che vengono attivati, in linea generale, trimestralmente
per verifica interna, e semestralmente per rendicontazione, anche esterna, dei risultati.
La rilevazione degli stati intermedi del lavoro contiene gli elementi necessari all' analisi
dei risultati e, quindi, alla valutazione del pro-
getto ed alle eventuali strategie da applicare
per il suo miglioramento e per il superamento
delle criticità.
15. Le attività svolte nei diversi
settori di intervento
La tabella che segue riassume le principali attività svolte da BIC Lazio in relazione alla sua
missione ed ai suoi settori di intervento.
L'elenco proposto è frutto della rilettura
dei principali documenti strategici ed operativi di BIC Lazio e di un processo di condivisione interna, che ha visto il management e gli
operatori BIC impegnati nello sforzo comune
di dar conto all'esterno delle attività e dei
risultati conseguiti.
Allo stesso modo è stato possibile individuare per ogni tipologia di attività anche gli
stakeholder ed il relativo grado di interesse
rispetto alle diverse attività poste in essere da
BIC Lazio.
Tabella 4 - Le attività di BIC Lazio.
Settore Intervento
Promozione imprenditoriale
Creazione e sviluppo
d’impresa
Valorizzazione del know-how
tecnico-manageriale
Comunicazione, monitoraggio e
servizi di Supporto Interno
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Elenco Attività
- Analisi delle condizioni di sviluppo del territorio e delle opportunità
di mercato
- Relazioni con attori locali
- Diffusione ed intermediazione delle informazioni
- Formazione e orientamento alla promozione imprenditoriale
- Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa
- Assistenza alla redazione del business plan
- Formazione tecnico-manageriale
- Tutoraggio
- Incubazione d'impresa, Centri di Promozione e dell’Imprenditorialità e
Sportelli
- Consulenza specialistica
- Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo d'impresa
- Assistenza tecnica alla Regione Lazio
- Assistenza tecnica agli attori locali
- Partecipazione a progetti comunitari diretti
- Comunicazione
- Monitoraggio e valutazione
- Servizi di supporto interno
45
46
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato
Stakeholder
Shareholder
Regione Lazio
Società della rete
regionale
Provincia Roma
Provincia Frosinone
Provincia Viterbo
Provincia Latina
Provincia Rieti
Comune Roma
Altri Comuni del Lazio
Altre amministrazioni
locali
Unioni Europee
EBN
Ministeri
Istituti di ricerca
Università
Agenzie formative
Attività
••
••
••
•
••
••
••
••
••
••
••
•
•
•
••
••
Analisi delle opportunità di mercato e
delle condizioni di sviluppo del territorio
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
Relazioni con attori locali
••
••
•
•
•
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
Diffusione ed intermediazione delle
informazioni
••
••
•
•
•
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
Formazione ed orientamento alla
promozione imprenditoriale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Assistenza a formulazione e valutazione
dell'idea d'impresa
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Assistenza alla redazione del business
plan
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Formazione tecnico-manageriale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Tutoraggio
••
•
•
Incubazione d’impresa, CPI e Sportelli
••
••
•
••
••
•
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Consulenza specialistica
••
•
•
••
••
••
•
•
•
•
•
••
••
••
••
••
Interventi finanziari per l'avvio e lo
sviluppo d’impresa
•
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
Assistenza tecnica alla Regione Lazio
••
••
•
••
••
Assistenza tecnica agli attori locali
••
••
•
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
••
•
Partecipazione a progetti comunitari
diretti
••
••
•
••
••
••
Comunicazione
••
••
•
•
•
•
•
•
•
•
••
•
•
Monitoraggio e valutazione
•
••
Servizi di supporto interno
Tabella 5 - Principali attività svolte da BIC Lazio in relazione alla sua missione ed ai suoi settori d’intervento.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
47
Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato
Altre unità
organizzative BIC
Incubatori BIC
Altri Incubatori
IBAN
Eurada
Fornitori
Clienti
Istituti di credito e
operatori finanziari
Associazioni
imprenditoriali e di
categoria
Organizzazioni
sindacali e di
rappresentanza
CCIAA
PMI
GAL
Stakeholder
Attività
•
•
••
••
••
•
••
•
•
••
•
••
•
••
•
••
••
••
•
•
•
••
••
••
Analisi delle opportunità di mercato e
delle condizioni di sviluppo del territorio
Relazioni con attori locali
•
••
••
••
•
••
••
•
•
•
•
•
•
••
••
•
•
Diffusione ed intermediazione delle
informazioni
Formazione ed orientamento alla
promozione imprenditoriale
•
••
•
••
•
••
••
••
••
•
Assistenza a formulazione e valutazione
dell'idea d'impresa
•
••
••
••
••
•
Assistenza alla redazione del business
plan
•
••
••
•
•
••
•
Formazione tecnico-manageriale
•
••
•
•
•
••
•
Tutoraggio
•
•
•
••
••
••
Incubazione d’ impresa, CPI
e Sportelli
•
••
•
••
••
•
••
•
•
•
Consulenza specialistica
•
••
••
••
••
••
••
•
•
•
Interventi finanziari per l'avvio e lo
sviluppo d’impresa
••
•
••
••
•
••
••
Assistenza tecnica alla Regione Lazio
••
•
Assistenza tecnica agli attori locali
•
•
•
•
•
••
••
Partecipazione a progetti comunitari
diretti
••
•
•
•
•
•
•
Comunicazione
••
••
••
••
••
••
•
Monitoraggio e valutazione
••
••
••
••
••
••
Servizi di supporto interno
48
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato
PIT
ASI
Unioncamere
Stampa
TV
Radio
Fondazioni
Associazioni
Enti tutela ambientale
Potenziali imprenditori
Neo imprenditori
Stakeholder
Attività
Relazioni con attori locali
••
•
•
•
•
•
•
•
••
••
••
Analisi delle opportunità di mercato e
delle condizioni di sviluppo del territorio
••
••
•
••
•
•
•
•
••
•
•
••
••
••
••
••
Diffusione ed intermediazione delle
informazioni
••
••
••
••
••
Formazione ed orientamento alla
promozione imprenditoriale
••
••
Assistenza a formulazione e valutazione
dell'idea d'impresa
••
••
Assistenza alla redazione del business
plan
••
••
Formazione tecnico-manageriale
••
Tutoraggio
••
••
Incubazione d’impresa, CPI
e Sportelli
••
••
Consulenza specialistica
••
•
•
•
••
••
•
••
••
Interventi finanziari per l'avvio e lo
sviluppo di impresa
••
•
•
Assistenza tecnica alla Regione Lazio
•
•
••
•
•
•
•
Assistenza tecnica agli attori locali
•
•
Partecipazione a progetti comunitari
diretti
•
•
••
•
•
•
•
•
Comunicazione
•
•
•
•
•
•
Monitoraggio e valutazione
••
••
Servizi di supporto interno
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
49
Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato
Studenti e laureandi
Neo laureati
Ricercatori e docenti
Liberi professionisti
Giovani disoccupati o
inoccupati
Cittadini
Donne
Soggetti svantaggiati
Dipendenti
Collaboratori
Stakeholder
Attività
Relazioni con attori locali
•
••
••
••
••
•
••
••
•
•
Analisi delle opportunità di mercato e
delle condizioni di sviluppo del territorio
•
••
••
••
••
••
••
••
•
•
•
•
•
••
••
•
•
••
••
••
Diffusione ed intermediazione delle
informazioni
••
••
•
•
••
•
••
••
••
••
Formazione ed orientamento alla
promozione imprenditoriale
••
••
••
•
•
•
••
••
••
••
Assistenza a formulazione e valutazione
dell'idea d'impresa
••
••
••
•
•
•
••
••
•
••
Assistenza alla redazione del business
plan
•
•
•
•
•
•
•
••
•
Formazione tecnico-manageriale
•
•
•
•
•
••
•
Tutoraggio
••
••
•
•
••
••
••
••
•
Incubazione d’impresa, CPI
e Sportelli
•
••
•
•
•
••
•
Consulenza specialistica
••
••
••
•
•
••
Interventi finanziari per l'avvio e lo
sviluppo di impresa
••
•
•
•
•
•
••
••
••
Assistenza tecnica alla Regione Lazio
Assistenza tecnica agli attori locali
••
•
•
••
••
•
•
Partecipazione a progetti comunitari
diretti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunicazione
•
•
••
••
•
•
Monitoraggio e valutazione
••
••
••
••
••
••
Servizi di supporto interno
15.1 Analisi delle condizioni di sviluppo
del territorio e delle opportunità di
mercato
L’obiettivo generale consiste nell'assicurare
un sistema di servizi funzionale allo sviluppo
del territorio, in modo da consentire un arricchimento qualitativo e quantitativo dei sistemi locali, anche rispetto alle dinamiche settoriali, intersettoriali e di filiera, e nell'individuare le opportunità imprenditoriali che consentano di elaborare un vero e proprio piano
delle opportunità.
L'attività si rivolge soprattutto a imprese,
Comuni, Province, Comunità montane, Enti
parco, Camere di commercio, Associazioni di
categoria, e attori locali in generale.
In quest'ottica si provvede a garantire: la
vitalità delle imprese nel medio-lungo periodo; forti accelerazioni dei processi innovativi,
appurando le condizioni e le opportunità per
un continuo rinnovo dei soggetti imprenditoriali; la capacità di risposta dei contesti locali
alle sfide della competizione globale; l' individuazione dei rapporti con attori locali.
Maremma Laziale
Una particolare attenzione va data al processo di sviluppo che BIC Lazio ha accompagnato nella
Maremma Laziale, in quanto consente di evidenziare alcuni fattori qualitativi nelle azioni
intraprese.Le attività hanno riguardato il rafforzamento del partenariato istituzionale tra gli otto
Comuni dell'area (Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Monte Romano, Piansano,
Tarquinia, Tessennano e Tuscania), finalizzato al perseguimento di una comune strategia di
sviluppo fondata sulla valorizzazione delle risorse locali, soprattutto quelle derivanti dal
patrimonio culturale, naturale, ambientale, e dei prodotti tipici locali. In particolare, nel 2004
(ossia fino al termine del progetto - luglio 2004) sono stati realizzati due incontri di presentazione
e di diffusione delle opportunità del progetto Crescere Insieme (Cellere e Tarquinia) e si è svolta
un'attività di animazione nell'ambito delle prime due convocazioni della Conferenza dei Sindaci
dell'area, strumento di indirizzo delle attività scaturenti dal protocollo d'intesa. In primo luogo è
da rimarcare il forte carattere innovativo dell'intervento, se raffrontato con le azioni intraprese nel
passato dai diversi attori locali. Per la prima volta, infatti, si è proceduto definendo una strategia
di sviluppo integrato delle risorse, condivisa dai policy makers locali. Inoltre, grazie al
rafforzamento del partenariato tra gli attori locali, le amministrazioni partecipanti hanno visto
accrescere la loro visibilità, non solo come comprensorio verso l'esterno (ad es. è cresciuta
notevolmente l'esposizione sui media regionali), ma soprattutto verso la popolazione locale.
All'inizio dell'intervento di BIC Lazio, infatti, si è potuta rilevare una diffusa sensazione di
scetticismo sulle possibilità di sviluppo promosse, dovuta alle negative esperienze del passato;
successivamente, questa sensazione è andata scemando, grazie anche alla presentazione dei
primi strumenti implementati, non solo quelli promozionali (marchio d'area, portale web), ma
soprattutto quelli destinati alla creazione e allo sviluppo d'impresa (lo sportello dedicato, nel
periodo di realizzazione dell'intervento, ha accolto 180 idee di creazione e sviluppo di impresa; 10
di queste sono diventate progetti, presentati alle sedi competenti per ottenerne l'agevolazione,
per un totale di 375.000,00 Euro; 3 di essi sono stati finanziati, per un importo complessivo di
163.000,00, Euro; il resto era in corso di valutazione al termine del progetto). Malgrado non sia
stato possibile assistere la SPAL ed il territorio nell'implementazione dei piani e dei progetti
definiti nel corso del biennio 2003/2004, a causa della scarsità di fondi a disposizione, dal punto
di vista di BIC Lazio i risultati raggiunti, con la realizzazione di questo intervento, hanno
confermato la validità dell'approccio alle problematiche dello sviluppo locale in aree rurali, frutto
delle esperienze delle precedenti annualità, nonché la possibilità di replicarlo, seppur con i dovuti
accorgimenti, anche in altre aree. In tale direzione va la redazione del manuale di qualità per la
realizzazione di azioni di sviluppo dell'imprenditorialità, in corso di realizzazione e la cui stesura
definitiva è prevista per il 2005.
50
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
L'analisi viene svolta identificando le caratteristiche distintive del territorio, fornendo
una valutazione dei principali fattori di criticità del mercato imprenditoriale e, dunque,
delle potenzialità, per gli aspiranti imprenditori, e delle possibili linee strategiche, per le
imprese. In termini finanziari, si realizza uno
studio del relativo mercato regionale, attraverso ricerche sul campo e scambi di informazioni con altri enti, come società della rete,
istituti di credito e società finanziarie.
In particolare, BIC Lazio contribuisce alla
definizione e all'implementazione delle strategie di sviluppo locale, anche predisponendo
gli strumenti di programmazione generale e
settoriale quali: Piano integrato d'area; Piano
per la promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche dell'artigianato artistico locale; Piano per la promozione e valorizzazione
delle produzioni tipiche agro-alimentari;
Piano per la promozione e valorizzazione dell'enogastronomia locale; Piano per la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali del
territorio; Piano di marketing turistico.
L.R. 40/99
In attuazione della Legge regionale 40 del 1999, BIC Lazio presta assistenza tecnica a quegli enti
(Comunità montane, associazioni di Comuni, ecc.) che vogliono sia presentare la propria
candidatura attraverso la realizzazione di un Piano integrato d'area, sia definire la progettazione
esecutiva degli interventi previsti nei piani stessi. Con la L.R. 40/99, la Regione Lazio riconosce
come obiettivo prioritario "la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio, nel
rispetto delle esigenze di tutela, per concorrere allo sviluppo economico, imprenditoriale ed
occupazionale della comunità regionale" (art. 1, comma 1). Per fare in modo che ciò avvenga in
maniera razionale e coordinata, viene indicata come via da seguire "la redazione e l'attuazione
della programmazione integrata" (secondo gli obiettivi e l'articolazione per azioni definiti nella
deliberazione del Consiglio Regionale 7 maggio 1997, n. 357), all'interno di "aree di
programmazione integrata, che presentino una sufficiente omogeneità sotto il profilo culturale,
sulla base dei dati dell'evoluzione storica, e sotto il profilo ambientale, sulla base delle
caratteristiche morfologiche del territorio" (art. 2, comma 1).BIC Lazio ha collaborato infatti alla
definizione dei piani integrati dei comprensori della Via Amerina, Monti Aurunci, Monti Ausoni,
Maremma Laziale e Tuscia romana ed ha effettuato il coordinamento della progettazione degli
interventi trasversali delle aree STILe, Monti Ausoni e Monti Aurunci.Nella consapevolezza che la
programmazione dello sviluppo di un territorio in chiave turistica passa soprattutto attraverso la
definizione di interventi che interessino l'intero territorio in esame, per queste ultime due aree
sono stati elaborati i progetti d'area che contribuiscono al raggiungimento di questo risultato. Per
ogni progetto sono state definite tutte le azioni da implementare, gli interventi necessari per
l'avviamento, l'investimento necessario per la realizzazione dei medesimi, le risorse da impiegare,
i tempi di realizzazione previsti. L'attuazione del programma è avvenuta attraverso la costituzione
di un gruppo di lavoro, formato da un'equipe di coordinamento generale, in parte interna a BIC
Lazio stesso, che si è avvalsa di risorse professionali esterne, specifiche per ogni azione
individuata.
BIC Lazio ha implementato nel tempo un
archivio di dati provenienti sia da fonti esterne (come ad esempio dall'ISTAT), sia da rielaborazioni interne, attraverso propri gruppi
di lavoro e indagini sul campo, focus group,
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
interviste. Tali database costituiscono sia uno
strumento diretto di BIC Lazio che un supporto a disposizione degli attori locali interessati.
51
15.2 Relazioni con attori locali
L'obiettivo è contribuire al rafforzamento dei
partenariati, sia di tipo occasionale che duraturo, finalizzati al supporto delle azioni di sviluppo locale e di promozione imprenditoriale,
facendo leva sull'indispensabile ruolo delle
associazioni imprenditoriali e delle parti socia-
li, a partire da quelle socie di BIC Lazio.
Questa attività permette a BIC Lazio di
proporsi all'esterno, cogliendo un ritorno di
flussi informativi e di dati, incoraggiando uno
scambio continuo e processi di interazione,
nonché proponendo strategie comuni.
Coronas Metropolitanas
Risulta particolarmente esemplificativo, in tal senso, il progetto Coronas Metropolitanas - A
model for re-balancing strategies between urban centres and neighbouring areas in European
cities - iniziato a settembre del 2003, che si concluderà a fine agosto del 2006 e che mira ad
identificare e condividere le strategie di riequilibrio delle relazioni tra i centri urbani e le aree
periferiche che consentono l'ottenimento dei modelli funzionali di intervento e di valutazione con
lo scopo di permettere il trasferimento nei differenti contesti sociali. Tale progetto si inquadra
nell'ambito dei programmi comunitari Interreg IIIC - Zona Sud. Capofila del progetto è il Consorzio
Nordovest - Madrid (Spagna), mentre i partner sono BIC Lazio (Italia), la Regione Lazio - Direzione
Regionale Mobilità e Trasporti (Italia), l'Istituto per lo Sviluppo Regionale e la Pianificazione
Strutturale - IRS Berlino (Germania) e la Prefettura di Atene (Grecia).
52
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
BIC Lazio costituisce spesso il nodo di una
rete locale in cui le strutture si parlano per suo
tramite; in particolare si è consolidata nel
tempo l'attività di networking tra BIC Lazio e
gli attori locali (per esempio con le Università
di Roma Tre, La Sapienza e Tor Vergata, il
Centro Nazionale Ricerche e l'ENEA); tra
attori locali; tra Enti locali ed UE, per accompagnare gli attori locali in uno scenario europeo.
Konver
Di particolare interesse, in tal senso, risulta essere il Progetto Konver nel Comune di Colleferro.
Grazie a tale progetto si intende ampliare l'offerta di servizi per le imprese insediate
nell'Incubatore e per quelle che vi gravitano intorno, mediante la realizzazione di un moderno
Centro Polifunzionale ove svolgere attività di formazione, promozione, ricerca ed incontro con il
mondo scientifico rappresentato dalla contigua sede locale dell'Università di Roma Tor Vergata,
nonché creare un visibile punto di aggregazione per l'intero insieme dei soggetti economici e
sociali del comprensorio, affinché il mondo dei fornitori e dei fruitori dei prodotti e servizi, abbia
un preciso riferimento logistico e di immagine.In termini di domanda emergente dal territorio di
pertinenza, si deve sottolineare che si è in presenza, da parte delle PMI gravitanti all'interno ed
all'esterno dell'Incubatore, e da parte di altri soggetti economici, di una duplice esigenza di
servizi, quali:
•
la disponibilità di spazi attrezzati per incontri, seminari, esposizioni, eventi di
partenariato e manifestazioni promozionali con un forte contenuto di immagine per il
territorio;
•
la disponibilità di locali tecnologicamente attrezzati, quali: aule didattiche, laboratori,
biblioteche telematiche per favorire le occasioni di incontro tra l'Università di Roma Tor
Vergata, - Sede di Colleferro e le PMI del comprensorio, al fine di individuare spunti e
collaborazioni di ricerca scientifica e tecnologica.
In quest'ottica il Comune di Colleferro, sfruttando un finanziamento destinato al recupero ed alla
riutilizzazione produttiva di strutture industriali dismesse, ha acquistato e ristrutturato due corpi di
fabbrica rispettivamente di m³ 4.169 e di m³ 2.658. Il 26 marzo 2003 BIC Lazio e il Comune hanno
siglato una Convenzione per sostenere assieme le spese necessarie per il completamento di
alcuni locali (K4 e K5). Il 30 luglio 2004 la Regione Lazio ha approvato il progetto presentato,
finanziandolo tuttavia fino al 50% e non al 90% come richiesto. A settembre del 2004 il Comune
di Colleferro ha informato BIC Lazio dell'intenzione di realizzare l'opera provvedendo con propri
mezzi alla copertura finanziaria della quota non più erogata dalla Regione Lazio; BIC Lazio ha dato
corso alle attività di completamento della progettazione esecutiva. BIC Lazio, a dimostrazione
dell'interesse rappresentato dal territorio, ha deliberato il raddoppio della propria quota di
partecipazione dal 5% al 10%, per un totale di circa 50.000 Euro. Ad oggi l'offerta di tali facilities
è costituita essenzialmente dalla presenza di spazi attrezzati forniti dall'Incubatore BIC Lazio di
Colleferro. Tuttavia la realizzazione del Progetto Konver avrà un impatto largamente positivo sugli
stakeholder locali dell'Incubatore, poiché fungerà da elemento catalizzatore di un processo di
integrazione e collaborazione già avviato e percepito.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
53
Lo sviluppo di contatti e l'ampliamento
della rete di relazioni con questi stakeholder è
attualmente oggetto di particolare attenzione
e sviluppo propositivo da parte della
Comunicazione Istituzionale (comunicazione
corporate), che garantisce l'avvio e lo sviluppo
delle relazioni, e da parte dell'area Strumenti
per la Finanza d'Impresa (SFI) che favorisce il
coinvolgimento degli attori locali anche nei
processi di valutazione dell' idea d'impresa,
soprattutto per l'analisi e la valutazione del
rischio finanziario di un'iniziativa imprenditoriale.
Gli strumenti utilizzati per svolgere l'attività di relazione con gli attori locali sono tanto
di tipo informale che formale (colloqui,
incontri, eventi, sponsorship, convenzioni,
creazione di società per azioni congiunte,
protocolli d'intesa).
15.3 Diffusione ed intermediazione delle
informazioni
L'obiettivo è stimolare la nascita e lo sviluppo delle idee imprenditoriali e il rafforzamento delle imprese esistenti, diffondere l'identità di BIC Lazio all'esterno e facilitare la conoscenza delle opportunità offerte dal territorio
e dall'Unione Europea.
L'attività si rivolge ad aspiranti imprenditori, imprese già esistenti, Enti locali e consulenti.
In particolare BIC Lazio diffonde la cultura imprenditoriale, i servizi e gli strumenti che
facilitano la creazione e lo sviluppo d'impresa
e, agendo da ponte, individua, seleziona e veicola le informazioni sugli strumenti e le
opportunità imprenditoriali offerti dalla
Regione Lazio e dall'UE.
54
In questo senso, l'attività riguarda la promozione di strumenti finanziari disponibili sul
mercato, gestiti sia dalle altre società della rete
(ad esempio gli strumenti di Sviluppo Lazio,
gli interventi finanziari di Filas, il fondo di
garanzia Unionfidi), che da terzi (ad esempio
prodotti bancari specifici per piccole imprese,
di recente costituzione o costituende) e i programmi comunitari direttamente gestiti
dall'UE.
Tutte le informazioni vengono filtrate sempre da BIC Lazio che sintetizza i contenuti e
mette a disposizione, attraverso gli strumenti
di comunicazione, il materiale in versione
integrale.
Il servizio viene erogato con diverse modalità, tutte integrate e coerenti con la strategia
di comunicazione dell'azienda: telefonicamente, attraverso il call center (numero verde
BIC Lazio) e nei singoli sportelli territoriali;
via mail, per lo più servendosi della casella
[email protected] gestita presso la sede centrale
ed il portale Lazioeuropa; attraverso incontri
individuali o di gruppo; tramite la partecipazione ad eventi e fiere; con interventi presso
Università e istituti di scuola media superiore;
attraverso l'ascolto e lo scambio di opinioni
con testimoni privilegiati e leader di opinione
(per esempio seminari e workshop giornate
HT). Gli strumenti utilizzati nella diffusione
delle informazioni sulla cultura d'impresa
variano a seconda della tipologia di informazione. Le informazioni sull'UE vengono veicolate principalmente attraverso l'Euro Info
Centre ed il Portale Lazioeuropa (www.lazioeuropa.it).
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Portale Lazioeuropa
Ideato nel 2001, il portale www.lazioeuropa.it è uno degli strumenti della politica regionale,
finalizzati a stimolare e sostenere l'utilizzo delle risorse comunitarie.
Il portale opera su più livelli;
- l'informazione e la documentazione;
- la formazione;
- i servizi per la Pubblica amministrazione;
- i servizi dedicati alle PMI - Euro Info Centre EIC IT 389;
Con riferimento al primo livello, si distinguono:
•l'informazione generale su tutti i programmi ed all'interno di ciascun programma su tutti i bandi
attivi;
•l'informazione mirata di secondo livello - consulenza on-line - che fornisce risposte a specifici
quesiti che possono riguardare le possibilità di successo di una determinata idea progettuale, e
offre approfondimenti personalizzati su specifici argomenti. Il tempo di risposta ad ogni singolo
quesito avviene entro 48 ore;
•la newsletter che informa sulle ultime novità dalla Commissione Europea;
•la vetrina dei progetti UE che consente di dare adeguata visibilità a tutti i progetti attuati in
ambito regionale (sono presenti 29 schede progetto);
•la sezione approfondimenti, che contiene la documentazione ufficiale su singole aree tematiche
d'interesse comunitario (nozioni, istituti, attività e prassi applicative dell'Unione Europea),
particolarmente utile alla comprensione delle problematiche relative alla progettualità (sono
presenti 50 documenti fra guide e speciali).
Per quanto riguarda il secondo livello, i corsi di europrogettazione hanno l'obiettivo di diffondere
la conoscenza degli strumenti presso gli operatori pubblici e privati della regione. Nel corso del
2004 l'aumento delle ore di formazione complessivamente a disposizione ha consentito di
diminuire sensibilmente la lista di attesa e di aumentare la qualificazione delle domande di
informazione. Per valutare il grado di soddisfazione dei partecipanti, viene consegnato un
questionario, da compilare in forma anonima, con una scala di valori da 1 a 5 in ordine crescente.
Il risultato del questionario è riportato nella seguente tabella:
Aspetti valutati
Grado di soddisfazione sui temi trattati
Grado di soddisfazione sull'esposizione dei relatori
Media
4,3
4,6
Lo scopo del terzo livello è quello di contribuire al reale avvicinamento delle Pubbliche
amministrazioni della Regione Lazio all'utilizzo dei fondi europei a gestione diretta. Esiste una
Piazzetta Europa, ossia un luogo d'incontro virtuale che offre la possibilità, agli utenti registrati, di
comunicare alla redazione notizie da inserire. A differenza della vetrina, in questa sezione sono
presenti progetti in elaborazione o in corso di esecuzione. Sono iscritti 185 tra Enti locali, Agenzie
pubbliche, Organismi centrali, di cui 119 del Lazio, 43 provenienti da altre regioni dell'Italia e 23
Organismi centrali. Il grado di soddisfazione di tale strumento, anche al di fuori della Regione
Lazio, è testimoniato da questi dati nonché dalla presenza di corsisti provenienti da altre regioni.
Esiste, infine, un'attività di confronto e ricerca continua di miglioramento in rapporto agli altri
strumenti similari esistenti, che è di ausilio all'attività di monitoraggio e programmazione ma non
può considerarsi un benchmarking strutturato. I siti con cui viene confrontato il portale
periodicamente per la verifica del grado di aggiornamento delle informazioni sui bandi sono:
www.europafacile.it - Regione Emilia Romagna - e www.regionicentroitalia.it. Dal confronto con
questi due siti è stato possibile verificare la congruità nei tempi di aggiornamento del portale
Lazioeuropa ed una maggiore presenza di offerta di servizi, in particolare di formazione sull'europrogettazione.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
55
Euro Info Centre EIC IT 389
L'EIC IT 389 è il servizio di BIC Lazio che contribuisce a: ·
•fornire alle imprese locali informazioni, consulenze e assistenza sui programmi, le iniziative e la
legislazione dell'UE;
•assistere in materia di internazionalizzazione, e nella ricerca di partner e fornitori;
•fornire informazioni sugli appalti pubblici;
•rispondere a qualsiasi richiesta d'informazioni da parte delle imprese in materia di contributi,
programmi e regolamenti dell'UE;
•assistere nella comprensione delle problematiche relative alla progettazione e alla
presentazione delle domande di finanziamento o di partecipazione a bandi di gara europei;
•organizzare eventi destinati all'informazione delle imprese della regione;
•stabilire contatti permanenti con tutte le altre reti nazionali e/o comunitarie che forniscono
servizi di sostegno alle imprese. Parte integrante dell'attività EIC è la partecipazione e
l'organizzazione di eventi, corsi e seminari destinati alle imprese della regione. L'EIC pubblica una
newsletter, con aggiornamento mensile, specifica per le PMI. Le PMI raggiunte dalla newsletter
sono 3.313 (con un incremento superiore al 60% rispetto al 2003: 1130). Esiste, infine, il rapporto
di valutazione della commissione che provvede a comunicare il posizionamento dei diversi EIC nel
semestre di riferimento. È da segnalare che dall'ultimo risulta che EIC IT 389 si trova nella fascia
blu (la più positiva nella scala convenzionale adottata) per l'informazione erogata, i seminari
organizzati per le piccole e medie imprese e per il rapporto di collaborazione e cooperazione con
gli altri membri del network.
15.4 Formazione e orientamento alla
promozione imprenditoriale
L'obiettivo è facilitare la familiarizzazione con
l'imprenditorialità attraverso la conoscenza
delle principali caratteristiche dell'essere
imprenditori, nonché degli strumenti utili alla
creazione d'impresa, quali: opportunità finanziarie alternative per l'avvio di un'attività
imprenditoriale, programmi di formazione,
modalità di accesso agli Incubatori d'impresa.
L'attività di formazione imprenditoriale
viene erogata attraverso seminari rivolti alla
creazione d'impresa (Focus Impresa) e seminari rivolti all'orientamento imprenditoriale
56
(Focus Orienta).
Il Focus Impresa, in particolare, ha una
durata complessiva di otto giorni e alterna la
formazione in aula (64 ore/uomo) con l'attività sul campo. Ogni seminario si articola in
tre moduli: il primo ha l'obiettivo di stimolare l'utente all'autovalutazione della propria
capacita' imprenditoriale; il secondo, riguarda
le modalita' di realizzazione delle attivita'
imprenditoriali e l'analisi della fattibilita' dell'idea di impresa (Piano di impresa); il terzo,
più specifico per la funzione di orientamento,
consiste in una simulazione di mercato
(Business Game).
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Business Game
Con il Business Game la pratica diventa spunto per i successivi approfondimenti teorici. Il
Business Game è una simulazione didattica della gestione d'impresa; lo scopo è quello di
facilitare il confronto degli aspiranti imprenditori con la costruzione del business plan. Nel gioco, i
partecipanti, suddivisi in squadre, si confrontano con scelte di tipo strategico, sperimentando
l'esistenza di concorrenti. Infatti il software che gestisce il gioco simula il comportamento di un
mercato ideale. Esistono momenti in cui le squadre sono riunite e devono prendere decisioni su
alcuni parametri della loro offerta (ad esempio il prezzo di vendita, l'entità degli investimenti in
marketing, formazione, costi di gestione, ecc.). Queste decisioni vengono comunicate al
conduttore del gioco, il quale, dopo aver inserito nel suo computer i dati forniti dalle squadre,
comunica i dati sulle vendite. Visto che questi ultimi condizionano il risultato economico del
periodo, le squadre sono costrette a riflettere sull'efficacia o meno delle decisioni prese e
dovranno essere in grado di intuire quali comportamenti risultino premianti in termini di vendite
acquisite. Gli stessi si confrontano, inoltre, con il problema della determinazione della capacità
produttiva. Alla fine del gioco, durante un momento di confronto collettivo, il conduttore
commenta le scelte strategiche particolarmente significative dal punto di vista didattico,
mostrando, in tempo reale, le influenze che ipotesi alternative avrebbero avuto.
Il Focus Orienta si propone di supportare le
istituzioni accademiche nell'indirizzare gli
studenti e i giovani ricercatori a considerare
realisticamente, e ad inserire nel loro progetto professionale, l'ipotesi imprenditoriale,
quale possibile oggetto di scelta per il futuro.
A tal fine, nel corso del 2004, le attività svolte sono state differenziate in relazione ai
diversi target: a tutti gli studenti interessati
sono state proposte attività di sensibilizzazione attraverso presentazioni effettuate durante
le lezioni, nonché partecipando ai saloni per
l'orientamento; agli studenti, ai laureati e ai
ricercatori con specifiche aspirazioni imprenditoriali, è stato fornito un supporto nell'orientamento all'idea di impresa e la possibilità di conoscere il modello di business plan.
Un momento peculiare dell'attività di formazione ed orientamento alla promozione
imprenditoriale è stato costituito, nel corso
del 2004, dai seminari sulla finanza di impresa con l'obiettivo di preparare gli aspiranti e i
neo imprenditori a fronteggiare i cambiamenti del mercato del credito (soprattutto conseguenti all'introduzione dei nuovi criteri di
valutazione degli istituti di credito previsti
dagli accordi di Basilea 2). L'attività si rivolge
principalmente ai potenziali imprenditori,
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
ossia a studenti, laureandi, dottorandi, destinatari di spin off, e utilizza diversi materiali
didattici, elaborati direttamente da BIC Lazio
in base ad esigenze specifiche (dispense, lucidi dei relatori, lezioni ed esercitazioni), per
docenze in aula, manifestazioni, convegni e
fiere su tutto il territorio, monitoraggio, follow-up e valutazione.
15.5 Assistenza a formulazione e
valutazione dell'idea d'impresa
L'obiettivo è l'individuazione e la specificazione dell'attività imprenditoriale, delle sue
possibilità di realizzazione e delle relative
opportunità di sviluppo. E' un'attività fondamentale per garantire un successo dall'alto
grado qualitativo, per le singole iniziative
imprenditoriali che vengono sottoposte all'attenzione di BIC Lazio, anche in vista dell'ottenimento di finanziamenti formali, informali, tradizionali e innovativi.
Si rivolge ad aspiranti imprenditori, per la
progettazione di un'iniziativa imprenditoriale, e a imprenditori già operanti, per la progettazione di nuove iniziative.
BIC Lazio fornisce un percorso di accoglienza e di orientamento dell'idea imprenditoriale, che facilita la valutazione da parte del57
l'utente della fattibilità e l'approfondimento
degli elementi di progettazione imprenditoriale, che sono: sostenibilità di mercato, posi-
zionamento competitivo, fattibilità logisticoorganizzativa, possibilità di accesso a fonti di
finanziamento pubbliche o private.
Le procedure di accoglienza
Il percorso di accoglienza ed orientamento al business plan si sostanzia in un'attività di
consulenza ed è strutturato attraverso colloqui che inizialmente possono essere individuali o di
gruppo. Non ci si sostituisce all'imprenditore ma lo si affianca segnalandogli di volta in volta gli
elementi da approfondire e gli strumenti con i quali farlo. In tutte le fasi del percorso, l'attività di
affiancamento dell'operatore è guidata da un' apposita modulistica che rileva dati quantitativi e
qualitatitivi; i dati e le informazioni raccolte nelle diverse fasi della procedura sono elaborate e
impiegate per il monitoraggio interno ed esterno dell'attività.
BIC Lazio svolge tale attività capillarmente
su tutto il territorio, mediante Sportelli informativi e di accoglienza, Centri di Promozione
dell' Imprenditorialità e Incubatori d'impresa,
con modalità differenziate secondo le categorie di sportello. Accanto agli sportelli frontali,
BIC Lazio si è dotato di uno sportello virtuale, il portale Atlante, che attua la trasposizione on line dei servizi di accoglienza ed orientamento e parte dalla diffusione delle informazioni utili alla creazione d'impresa per arrivare fino alla definizione dell'idea imprendito-
riale, attraverso un sistema di approfondimenti successivi delle richieste.
La valutazione delle idee d'impresa avviene
anche attraverso l'attribuzione di premi alle
migliori idee capaci di utilizzare tecnologie
innovative. A partire dal 2003, si è cercato di
privilegiare il legame fra la cultura imprenditoriale ed il corso di studi universitario, piuttosto che le idee d'impresa che possano scaturire da esperienze e vocazioni personali non
necessariamente legate al percorso accademico.
Premio Tesi
Il Progetto Università & Impresa intende sollecitare il mondo universitario a raccogliere la sfida di
studiare il fenomeno dell'imprenditorialità dall'interno, concorrendo all'individuazione di occasioni
di business e/o permettendone la promozione da parte degli stessi soggetti accademici, e nel
contempo introducendo, negli stessi percorsi curriculari, degli elementi di promozione della cultura
dell'imprenditorialità che ne favoriscano l'integrazione nel patrimonio culturale degli
studenti.All'interno delle diverse aree di studio, s'intendono favorire i seguenti ambiti:
individuazione di opportunità di business collegate ai bisogni ed alle risorse del territorio o di un
settore o filiera; studi sulle opportunità di creazione d'impresa e sviluppo occupazionale in attività
collegate allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio o di specifici settori o filiere; studi sulle
modalità ed opportunità di trasferimento alle imprese di conoscenza in ambito organizzativo,
gestionale e tecnologico; Introduzione di innovazione tecnologica per lo sviluppo di nuovi
prodotti/processi e/o per l'introduzione in impresa di crescenti quote di ICT, soprattutto se volte
alla realizzazione e/o valorizzazione della comunicazione tra imprese, e tra imprese e istituzioni
locali, nazionali, transnazionali.
58
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
15.6 Assistenza alla redazione del
business plan
L'obiettivo è integrare le competenze teoriche degli aspiranti imprenditori fornendo in
aula, o individualmente, un accompagnamento durante la redazione del business plan.
L'attività di assistenza alla redazione del
business plan si rivolge principalmente a due
categorie di destinatari: i potenziali imprenditori e gli imprenditori. Tra i primi vi sono i
portatori di nuove idee di business; tra i
secondi, gli imprenditori che desiderano sviluppare innovazioni aziendali e ri-orientamento del proprio business.
Costituisce un continuum con l'accoglienza e l'orientamento, di cui è il portato finale.
Grafico 11- Flusso accoglienza.
Attività di Accoglienza
Front Office
Back Office
Utente
Primo
Descrizione di servizi
BIC Lazio e della rete
regionale
Colloquio di
accoglienza e raccolta
informazioni
Aspirante
Imprenditore
Imprenditore
Secondo
Idea
Aggiornamento
database
Incontro
Buona, mediamente
delineata, buone
competenze, buona
motivazione
Embrionale e
confusa
Abbandono
Si propone un incontro
di orientamento
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
59
Il percorso è strutturato attraverso incontri
che possono essere individuali o di gruppo
(seminari informativi), per poi configurarsi
come consulenze dirette al singolo potenziale
imprenditore. Il percorso di assistenza è rivolto sia alle nuove iniziative imprenditoriali in
settori tradizionali, che ai progetti imprenditoriali in settori innovativi.
Grafico 12- Flusso orientamento.
Attività di Orientamento
Back Office
Front Office
Ricerca sul Campo
Colloquio di orientamento
sul grado di approfondimento
dell’idea
Da
1
Idea delineata,
organizzata da
approfondire
Spiegazione
della business
idea
Spiegazione
della business
idea Modello di
domanda
a
Idea debole da
strutturare,
organizzare
4
incontri
Incontri di orientamento per approfondimento
controllo lavoro svolto
Idea delineata,
organizzata e proponente
con buone competenze
Idea delineata, ma
proponente con
competenze deboli
Ciclo Produttivo
Organizzazione
Autorizzazioni/permessi,
individuazione sede
Aggiornamento
database
Spiegazioni ed indicazioni
per lo sviluppo
del lavoro per i
successivi incontri
Proposta partecipazione
al corso Focus Impresa
Conclusione Orientamento
60
Descrizione del
Prodotto/Servizio
Definizione degli
investimenti, reperimento
preventivi di spesa
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
15.7 Formazione tecnico-manageriale
L'obiettivo è integrare le competenze teoriche degli imprenditori. Rappresenta una
diversa modalita' di accompagnamento allo
start up e un confronto collettivo complementare all'assistenza individuale fornita dal
servizio di tutoraggio. In questo senso, BIC
Lazio mira ad aumentare le conoscenze e le
competenze dei singoli (sapere e saper fare,
più che saper essere) e, dunque, eventualmen-
te colmare i gap emersi in fase di accoglienza
e di sviluppo.
Generalmente l'attività di formazione tecnico-manageriale è integrata nel percorso di
tutoraggio e riguarda le aree più critiche quali finanza e controllo, gestione delle risorse umane, organizzazione e marketing - e le
fasi di start up e sviluppo di imprese finanziate.
Catalogo formazione
Per rispondere in modo adeguato e congruente agli obiettivi assegnati, ai corsi viene dato taglio
fortemente operativo: partendo dalla definizione del quadro teorico di riferimento, si passa alle
possibili applicazioni alle realtà aziendali presenti in aula. Per monitorare il grado di soddisfazione
degli utenti viene distribuito un questionario compilato in forma anonima, con una scala di valori
da 1 a 5 in ordine crescente per misurare gli aspetti quantitativi (due domande) e di ordine
qualitativo con testo libero (tre domande): i risultati evidenziano un elevato grado di soddisfazione
sia sugli argomenti trattati che per le modalità espositive. I suggerimenti più frequenti espressi
dai partecipanti sono: rendere le classi più omogenee secondo il livello culturale; creare una rete
tra i partecipanti; migliorare la qualità delle dispense. Proprio a partire dalle indicazioni dei
corsisti si è avviata una fase di ripensamento di tutti i supporti didattici.
È importante segnalare la sempre maggiore
richiesta di partecipazione ai corsi di formazione da parte di imprese non finanziate. Si
tratta sempre di micro e piccole imprese in
fase di avvio e che quindi potrebbero trarre
vantaggio da un'offerta formativa mirata e
gratuita.
Tuttavia le iniziative formative di BIC
Lazio affrontano anche tematiche comunitarie attraverso corsi di europrogettazione, che
hanno l'obiettivo di diffondere la conoscenza
dei relativi strumenti presso gli operatori pubblici e privati della Regione. I corsi di europrogettazione si dividono in: base, avanzati e
specialistici, a seconda del grado di approfondimento dei temi.
La formazione tecnico-manageriale si avvale degli stessi strumenti previsti dalla formaBIC Notes – giugno 2005 – Focus
zione e orientamento alla promozione
imprenditoriale, quali: la progettazione formativa, l'elaborazione dei materiali didattici
(dispense, lucidi, lezioni, esercitazioni), la
docenza e il tutoraggio d'aula finalizzato a
facilitazione dell'apprendimento, monitoraggio, follow-up e valutazione.
Alla formazione tecnico-manageriale, che si
rivolge per lo più ad imprenditori neo-costituiti, si affianca un'attività di formazione
rivolta agli operatori di altri organismi con i
quali sono in corso protocolli di collaborazione anche nell'ambito delle attività dell'EIC e
a quelli degli Sportelli di BIC Lazio, come ad
esempio nel caso della diffusione delle procedure e delle norme di qualità per l'erogazione
dei servizi.
61
15.8 Tutoraggio
L'obiettivo dell'intervento di tutoraggio è la
crescita manageriale degli imprenditori, che
prende l'avvio dalla rilevazione delle criticità
aziendali (check-up iniziale) per poi continuare nell'affiancamento alla compagine sociale
nella risoluzione delle problematiche gestionali individuate.
L'attività di tutoraggio offerta inizialmente
alle sole imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla L.R.29/96 è stata estesa,
negli anni, anche agli altri strumenti agevolativi gestiti da BIC Lazio per conto della
Regione, ovvero la Legge regionale 19/99 e
la Legge 215/92, alle imprese in start up
sorte spontaneamente per iniziativa autonoma degli imprenditori, ed alle imprese in fase
di riconversione industriale con conseguenti
crisi occupazionali.
In entrambi i casi l'intervento di tutoraggio
si articola in una serie di step, quali:
• primo incontro per la diagnosi iniziale fra
un esperto di BIC Lazio con i neo
imprenditori;
• analisi delle criticità aziendali, rilevate
attraverso una scheda di check-up aziendale, progettazione del percorso individualizzato di tutoraggio ed individuazione del tutor che, per specializzazione funzionale o/e settoriale, sarà in grado di
avviare tale percorso di affiancamento;
• definizione congiunta da parte del tutor,
dell'impresa e di BIC Lazio, del programma di tutoraggio che, accanto alla diagnosi e rilevazione dei fabbisogni, indica gli
obiettivi da raggiungere in base alle priorità stabilite;
• approvazione del programma di tutoraggio e avvio dell'intervento collegato con
l'attività di formazione;
• intervento di formazione, mirato a trasferire le conoscenze necessarie per la gestione delle diverse attività imprenditoriali.
L'intera offerta è organizzata secondo un
catalogo che comprende corsi di base,
corsi avanzati, progetto in azienda, follow
up e Business Game;
• check-up per le imprese al termine della
fase di tutoraggio, con l'obiettivo di valutare i risultati conseguiti e di proporre
eventualmente un ulteriore supporto per
il consolidamento e lo sviluppo di posttutoraggio;
• incontro conclusivo nel corso del quale
vengono illustrati i risultati delle analisi
BIC Lazio sullo stato di salute delle
imprese selezionate.
Tutoraggio imprese start up
Gli stessi standard qualitativi che BIC Lazio assicura alle imprese finanziate con leggi agevolative
vengono offerti con il tutoraggio alle imprese in start up.In relazione alla necessità di integrare i
servizi offerti sul territorio, anche dai diversi soggetti istituzionali, BIC ha intrapreso delle forme di
collaborazione con Enti locali e Camere di commercio:
•il CEFAS, azienda speciale della Camera di commercio di Viterbo con la quale è in atto una
collaborazione da circa 4 anni, per l'offerta ad imprese del territorio di giornate di tutoraggio;
•la Provincia di Latina, Assessorato AAPP, con la quale è stata firmata un Convenzione nel luglio
del 2003, della durata di un anno, per offrire tutoraggio ad imprese con sede nella provincia di
Latina.
62
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
I tutor d'impresa sono figure professionali
con competenze consulenziali ed esperienze
integrate di gestione aziendale selezionate
sulla base di una specifica procedura di accreditamento.
Grafico 13- Nuovo modello del tutoraggio.
Step 0 :
1° Step
Raccolta dei dati dell’impresa dal business plan o da altra fonte:
• obiettivi di fatturato
• obiettivi occupazionali
• obiettivi di investimento
• verifica delle autorizzazioni e dei permessi necessari
per l’avvio dell’attività
Incontro BIC Lazio - impresa
Scheda di check up
aziendale
Analisi delle criticità aziendali
Bozza del programma
di tutoraggio
2° Step
Avvio
Individuazione del tutor
Rilevazione dei
fabbisogni formativi
3° Step
Incontro BIC Lazio - tutor
consegna kit per il tutoraggio
4° Step
Incontro BIC Lazio, impresa,
tutor e condivisione del
programma di tutoraggio
5° Step
Avvio del tutoraggio
Seminari formativi
Sviluppo
Verifiche intermedie
Programma di
tutoraggio
Report semestrali
Incontro finale BIC Lazio,
impresa, tutor
Relazione finale
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
63
15.9 Incubazione d'impresa, Centri di
Promozione dell' Imprenditorialità e
Sportelli
BIC Lazio eroga, attraverso strutture specificamente dedicate, un servizio integrato destinato alle imprese in fase di start up o a quelle
in procinto di realizzare progetti di sviluppo,
composto da una serie di facilitazioni di tipo
logistico (come la messa a disposizione di
spazi attrezzati, strutture di supporto, attività
di segreteria generale) e di tipo consulenziale
(le imprese ospitate sono costantemente affiancate ed assistite nel loro processo di start up).
BIC Lazio concepisce questa attività come
un impegno costante ed adattabile alle specifiche necessità delle imprese incubate, in
modo da far scaturire le criticità ed accompa-
gnarle verso il loro superamento.
Le strutture che erogano questo servizio
vengono appositamente allestite per mettere a
disposizione delle imprese associate spazi
attrezzati per rispondere alle diverse esigenze.
A partire dal 2004, si è data maggiore
importanza alla dimensione territoriale degli
Incubatori, che rappresentano anche degli
strumenti di supporto alla definizione di strategie di sviluppo e alla creazione di un sistema
integrato di servizi per il territorio. In tal
senso, ci si sta orientando verso l'individuazione di nuovi settori di intervento con particolare attenzione ai contesti tecnologicamente più innovativi (ICT, distretto industriale,
comparto dell'orticoltura, beni culturali, aree
urbane).
Tecnopolo Tiburtino
BIC Lazio si è occupato dello studio di fattibilità operativa dell'Incubatore tecnologico del
Tecnopolo Tiburtino . Tale studio, partendo dal business plan definito nella scorsa annualità, ha
individuato le azioni operative per il lancio, lo sviluppo e la gestione dell'Incubatore. Questo
intervento è stato realizzato in regime di cofinanziamento, nell'ambito del progetto finanziato al
50% dalla Camera di commercio di Roma, finalizzato alla realizzazione di laboratori sulle
opportunità d'impresa innovativa nell'area romana.Il tavolo di concertazione dell'ambito 5, così
come individuato dal Complemento di Programmazione del Docup Ob. 2 della Regione Lazio, ha
approvato la proposta di intervento avanzata da BIC Lazio per la realizzazione della struttura con
l'attivazione di un cofinanziamento del 50% dell'investimento mediante fondi Docup. Nel
frattempo BIC ha predisposto la progettazione esecutiva dell'intervento, ottenuto le autorizzazioni
necessarie alla costruzione, proceduto ad ottenere l'approvazione del progetto esecutivo dal
Comitato Regionale per i Lavori Pubblici (come richiesto dalle procedure regionali) ed eseguito la
procedura di gara per l'assegnazione dei lavori, che sono partiti, (come richiesto dalle disposizioni
del Complemento di Programmazione del DOCUP Lazio ob.2) nel mese di gennaio 2005.
La realizzazione degli Incubatori avviene in
diverse fasi:
1. progettazione di fattibilità della struttura,
che comprende anche una prima analisi
della copertura finanziaria;
2. definizione di procedure operative interne
(pianificazione delle attività, monitoraggio fisico ed economico delle attività);
3. apertura al confronto con attori locali
quale condizione e presupposto indispen64
sabile, affinché BIC Lazio operi attraverso
il consenso evitando qualsiasi giustapposizione rispetto al territorio;
4. individuazione della struttura immobiliare
migliore e delle relative modalità di fruizione (acquisto oppure comodato in uso
quale pratica più ricorrente);
5. progettazione architettonica;
6. adattamento dei bandi di selezione delle
aziende incubate, nonché della relativa
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
modulistica (moduli per la presentazione
della domanda, contratti di prestazioni
servizi).
15.10 Consulenza specialistica
Obiettivo della consulenza specialistica è fornire, alle imprese operative sul mercato già da
qualche anno, servizi specializzati di supporto
consulenziale e tecnico al fine di garantire lo
sviluppo ed il consolidamento delle stesse.
L'attività può realizzarsi sotto forma di
post-tutoraggio, di consulenza on line e di
consulenza per il sostegno all'innovazione.
Con il post-tutoraggio BIC Lazio raccoglie le esigenze di imprese già costituite, e che
abbiano superato la fase di start up, attraverso
servizi di consulenza specifica nel campo legale, amministrativo, di sostegno all'innovazione e di promozione alla creazione di partnership. Esso presenta i seguenti ambiti di applicazione:
tecnologico;
• assistenza per l'accesso a forme di finanza
innovativa;
• assistenza per processi di internazionalizzazione facilitando l'accesso delle PMI del
Lazio ai servizi dell' Euro Info Centre.
a) l'intervento su fabbisogni gestionali in
senso stretto con l'offerta di servizi consulenziali nelle seguenti aree:
• area commerciale (es. sviluppo di nuovo
mercato o nuovo prodotto);
• area dell'amministrazione e finanza (es.
introduzione della contabilità industriale);
• area della produzione (es. diagnosi di gap e
opportunità di innovazione tecnologica);
• aree interfunzionali (certificazione di qualità, certificazione ambientale, ecc.);
b) l'intervento sull'ambiente esterno alle neo
imprese con l'offerta di altri servizi:
• assistenza per la partecipazione a fiere
provinciali, regionali, nazionali ed internazionali (Smau, Tuscia BIC Lazio
Village ecc.); assistenza on line con lo sviluppo di servizi on line erogati tramite il
sito Internet di BIC Lazio ed il portale
Atlante;
• assistenza per processi di trasferimento
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
65
Incontri sulla diffusione di innovazione
A partire da fine 2003 sono state intraprese una serie di iniziative - i seminari sulla diffusione di
innovazione - volte ad instaurare una collaborazione di BIC Lazio con il CNR, ed in particolare con
l'IRC CIRCE, organismi operanti sul versante dell'innovazione tecnologica. BIC Lazio, infatti, si
pone come propulsore di processi di trasferimento di competenza dal sistema dei produttori di
innovazione al sistema degli utilizzatori, per favorire la modernizzazione del sistema produttivo
regionale. L'attività con CIRCE, in parte realizzata ed in parte da implementare, si muove lungo
diverse direttrici:
- l'organizzazione di un'attività seminariale rivolta ad imprese in settori omogenei selezionati in
accordo con i funzionari di CIRCE, sulla base dei settori prevalenti nel parco imprese BIC Lazio e
delle tecnologie disponibili. Lo scopo dei seminari è l'acquisizione di know-how innovativo da
parte delle imprese interessate;
- l'organizzazione di incontri individuali con le imprese interessate, opportunamente selezionate,
che hanno manifestato l'interesse all'incontro con il personale di CIRCE, al fine di favorire
l'accesso alle banche dati, nazionali ed internazionali, per la ricerca di brevetti di potenziale
interesse per l'impresa;
- la partecipazione ad eventi frutto della collaborazione tra BIC Lazio e CIRCE, un momento
importante è stata la partecipazione delle imprese BIC Lazio alle giornate di trasferimento
tecnologico, in occasione della fiera Proma 2004 che si è svolta in Spagna presso il Bilbao
Exhibition Centre organizzata dagli IRC baschi (SPRI e Saretek), IRC europei Gruppo Tematico
Ambiente e dall'Associazione per lo Sviluppo Industriale dei Paesi Baschi (ACLIMA). Scopo di tale
evento è stato mettere in contatto imprese europee al fine di promuovere o ricercare nuove
tecnologie, nello specifico, relative al settore ambiente.
Attraverso la consulenza on-line BIC Lazio
cerca, da un lato, di mettere a disposizione dei
potenziali utenti e degli operatori del settore
uno strumento avanzato di gestione e, dall'altro, di dotarsi di una tecnologia (quella del
portale Atlante) in grado di offrire on line i
diversi servizi offerti tradizionalmente.
BIC Lazio punta a migliorare continuamente le modalità di accesso al sistema e ad
aumentare la visibilità stessa del servizio. In
particolare cerca di dedicare al software spazi
web riservati e grafiche più dinamiche, al fine
di suggerire l'idea di un percorso guidato
nella consulenza.
Dal punto di vista dell'evoluzione dei contenuti, BIC Lazio aggiorna le banche dati esistenti e ne predispone altre in linea con le esigenze manifestate dagli utenti; crea accessi
differenziati per tipologia di utente (interno o
esterno), per territorialità, per livello di consulenza (di primo livello: orientamento; di
66
secondo livello: accompagnamento alla redazione del progetto d'impresa).
La consulenza finalizzata all'innovazione si
propone di favorire i processi di miglioramento del tessuto produttivo della Regione, attraverso un sostegno alle imprese più dinamiche
fra quelle già tutorate.
L'attività, realizzata attraverso gli
Incubatori e gli sportelli BIC Lazio presenti
sul territorio regionale, viene esercitata nei
seguenti ambiti:
• informazione ed orientamento in ordine
agli strumenti disponibili nella regione a
sostegno dei processi di innovazione messi
in atto dalle imprese: leggi agevolative
regionali e nazionali; servizi di consulenza
ed assistenza tecnica;
• accesso alle banche dati, nazionali ed
internazionali, per la ricerca di brevetti di
potenziale interesse per l'impresa e organizzazione di seminari informativi con
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
organismi titolari di brevetti (in primis,
CNR ed ENEA);
• valutazione dell'impatto sull'organizzazione e sulle strategie aziendali delle
nuove tecnologie e, in generale, dell'introduzione di know-how innovativo e
analisi del conseguente fabbisogno di formazione e consulenza tecnica;
• inserimento delle imprese interessate a
intraprendere un processo di innovazione
nelle attività previste dagli accordi di collaborazione già in essere fra BIC Lazio e
gli altri organismi, che, a diverso titolo,
operano sul versante dell'innovazione
(Università, CNR, ENEA, INFN).
15.11 Interventi finanziari per l'avvio e
lo sviluppo d'impresa
L'obiettivo dell'attività è l'attivazione di
sostegni e stimoli all'adozione, da parte delle
PMI laziali, degli strumenti di ingegneria
finanziaria e di finanza innovativa presenti sul
mercato dei capitali.
A tal fine, BIC Lazio ha progettato un percorso di accompagnamento delle PMI che
non hanno i requisiti per accedere a strumenti di finanza agevolata ma possono essere
orientate verso strumenti di finanza innovativa (ossia capitali pubblici o privati) oppure
delle imprese che, a seguito dei check-up
effettuati da BIC Lazio, risultino in crisi
finanziaria. La finalità specifica di questo servizio è quella, da una parte, di rafforzare, sul
piano della capacità finanziaria, l'impresa, rendendola un interlocutore credibile ed appetibile per gli operatori finanziari, mettendo a
sistema attori, soluzioni e interventi finanziari specifici; dall'altra, di aiutare gli operatori
finanziari a comprendere le potenzialità di sviluppo dell'impresa.
L'offerta di interventi, e soprattutto di servizi finanziari, rientra tra le attività peculiari
degli Strumenti per la Finanza di Impresa
(SFI), sinteticamente riassumibili in:
contributo alla diffusione ed adozione di
strumenti finanziari;
• erogazioni di contributi pubblici (L.R.
19/99 e L. 215/92);
• interventi finanziari di Seed Capital, volti
a promuovere l'adozione di strumenti di
ingegneria finanziaria e a premiare, attraverso l'erogazione di un contributo, le
imprese che riescono ad attirare investitori nella propria base sociale. Sono state
individuate, inoltre, le linee guida per la
costituzione, assieme a Filas, di un
Comitato di coinvestimento di Start up
Capital, allargato a istituti di credito e
grandi imprese interessate a favorire la
neo-imprenditorialità;
• assistenza tecnica e supporto alla progettazione di nuovi prodotti bancari destinati alle imprese in start up. È stato stipulato un accordo con Banca di Roma, la cui
progettazione si è conclusa nel 2004 e la
cui formalizzazione è avvenuta nel 2005.
Il nuovo prodotto sviluppato da Banca di
Roma riprende la metodologia già messa a
punto da BIC Lazio con riferimento al
Prestito d'Onore (Legge regionale
19/99);
• gestione di BAN Lazio e contestuale organizzazione di iniziative promozionali finalizzate all'intercettazione e al coinvolgimento di imprese e investitori informali
(Business Angels).
BIC Lazio si pone, quindi, come mediatore tra due realtà che hanno interessi ed obiettivi convergenti ma spesso sono distanti per
difficoltà di comunicazione e per l'assenza di
un soggetto facilitatore. Da questo punto di
vista, anche l'erogazione del grant non è
l'obiettivo in sé ma il ponte tra mondo finanziario ed impresa, la leva utilizzata per attirare
gli investitori, per sollevare l'impresa e creare
occasioni di confronto.
• attività di promozione della cultura finanziaria presso le micro-imprese laziali e
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
67
L. 215/92
L. 215/92 Azioni positive a favore dell'imprenditoria
femminile
La Legge 215/92 prevede l'apertura periodica di
Il percorso di gestione complessiva del
bandi di finanziamento.La Regione Lazio ha deciso di
fondo regionale Prestito d'Onore è
cofinanziare la L. 215/92, e, conseguentemente, di
destinato a giovani che intendano avviare
occuparsi delle azioni positive di diffusione della
iniziative imprenditoriali e di lavoro
cultura d'impresa e della gestione del fondo
autonomo nel territorio regionale.La
destinato alle imprese, utilizzando BIC Lazio come
gestione si articola in più fasi:
ente strumentale per la gestione delle attività. BIC
•informazione e promozione agli aspiranti
Lazio fornisce alla Regione Lazio un supporto alla
imprenditori sugli strumenti di finanza
valutazione tecnico-formale delle domande
agevolativi;·
presentate a valere sui bandi in questione e,
•accoglimento delle domande; ·
conseguentemente, l'elaborazione della graduatoria
•prima valutazione formale e seconda
valutazione tecnica dei progetti pervenuti; · delle imprese finanziabili, l'erogazione dei fondi ed il
monitoraggio dei relativi investimenti. Le domande
•erogazione e monitoraggio
vengono presentate su apposita modulistica nei
dell'investimento effettuato dalle imprese.
tempi previsti dai bandi e vengono valutate sia nel
I progetti ammessi ad istruttoria tecnica
merito che nella loro fattibilità economica. Viene loro
sono sottoposti in primo luogo al parere
attribuito un punteggio, sulla base di criteri stabiliti
obbligatorio, ma non vincolante, del
nel bando stesso, che ne consente il posizionamento
Comitato di Valutazione Regionale
all'interno di una graduatoria. Il fondo stanziato per
(composto dai membri degli assessorati di
competenza), e, in un secondo momento, a ogni bando viene poi distribuito alle imprese sulla
base del contributo ritenuto ammissibile della
quello del Consiglio di Amministrazione di
BIC Lazio. Tale valutazione offre, quindi, tre posizione in graduatoria di ogni impresa. Le
graduatorie vengono approvate dall'assessorato
possibili esiti: l'esclusione tecnica del
regionale competente e quindi inviate al Ministero
progetto, l'ammissione alla fase di
per le Attività Produttive che verifica l'omogeneità
formazione, l'ammissione ai benefici
finanziari. Le risorse umane impiegate sono dei risultati nazionali e cura la pubblicazione degli
esiti su Gazzetta Ufficiale. BIC Lazio si occupa quindi
interne nelle fasi di accoglimento delle
domande e valutazione formale, ed esterne della fase di erogazione dei contributi e monitoraggio
nella valutazione tecnica, nel monitoraggio delle iniziative e del fondo destinato alle imprese.Le
risorse umane impiegate sono interne nelle fasi di
e nella formazione. Le domande vengono
presentate ed accolte in alcune sedi di BIC accoglimento delle domande e valutazione formale,
ed esterne nella valutazione tecnica, e nel
Lazio sul territorio; per l'assegnazione del
contributo si seguono procedure di evidenza monitoraggio. Le domande vengono presentate
presso la sede dell'Incubatore di Ferentino e per
pubblica.
l'assegnazione del contributo si seguono procedure di
evidenza pubblica.
L.R.19/99
L.R. 19/99 - Istituzione del prestito d’onore
68
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Seed capital
L'intervento finanziario del progetto Seed Capital è costituito da un contributo premiale a fondo
perduto fino al 50% della spesa prevista dal piano di investimenti, e comunque non superiore a
40.000,00 Euro. Il progetto prevede attività di: istruttoria e valutazione, erogazione e
monitoraggio/tutoraggio; promozione, per la diffusione della conoscenza dello strumento;
formazione, per la diffusione della cultura finanziaria; seminari ed eventi presso associazioni di
categoria per scouting di imprese e partner finanziari.I beneficiari sono le PMI con sede operativa
nella Regione Lazio, in fase di costituzione o costituite in data successiva al 1 gennaio del 2001, e
devono avere avviato un negoziato con uno o più partner finanziari interessati ad effettuare
interventi di capitale di rischio per la realizzazione del piano di investimenti. Le categorie di
partner finanziari ammissibili sono:
- gli investitori informali (Business Angels);
- le aziende laziali medie o grandi, intenzionate a favorire operazioni di spin-off;
- le Università e i centri di ricerca, anche indirettamente;
- gli investitori istituzionali.
BAN
La Commissione Europea incentiva la diffusione delle reti di investitori informali e richiama
l'attenzione sul ruolo di estrema rilevanza che i Business Angels possono assumere nell'ambito
dello sviluppo imprenditoriale e del consolidamento finanziario delle imprese, a livello regionale,
nazionale ed europeo. L'obiettivo centrale è quello di agevolare l'incontro tra la domanda di
capitali avanzata da proponenti delle più interessanti idee di business o di sviluppo di business
con la offerta di capitali, disponibile presso un numero indubbiamente limitato ma pur sempre
esistente (e da fare emergere) di investitori informali. Favorire il matching significa anche aiutare
le imprese, soprattutto le più piccole, a rafforzare i loro bilanci in vista di Basilea 2. Una base
patrimoniale più solida migliora infatti le opportunità delle PMI dal momento che conferisce loro
un rating creditizio migliore. In tale contesto, i Business Angels non vanno visti come una
semplice fonte di capitale aggiuntivo: infatti, partecipando direttamente alla gestione
dell'impresa, possono svolgere un'importante funzione di consulenza e finanziamento per le
imprese innovative prima che queste possano accedere al mercato del capitale di rischio formale,
in cui BIC Lazio intende comunque condurle. Per tale motivo BIC Lazio, attraverso l'adesione ad
IBAN e la nascita del BAN Lazio, accanto ad attività volte ad una promozione mirata e
all'intercettazione e al coinvolgimento di imprese e angeli, provvede a testare procedure che
prevedano il coinvolgimento diretto nel processo decisionale di tutti gli eventuali sostenitori
dell'iniziativa. Dall'esperienza fin qui maturata, e dalle occasioni di confronto avute nel corso del
2004 con i responsabili dei BAN locali italiani, si è potuto verificare come l'operazione di matching
non sia affatto semplice, considerato che ci si scontra, da un lato, con la titubanza degli
imprenditori italiani ad aprirsi verso terzi considerati in qualche modo estranei e, dall'altro, con la
tradizionale esitazione di chi, pur disponendo di capitali, stenta ad investire in imprese nascenti
prive di altro patrimonio che non sia l'idea imprenditoriale. Come prima soluzione a tali diffidenze,
sono stati attuati percorsi formativi sullo strumento BAN, inteso come fonte di finanziamento per
idee imprenditoriali, intensificate iniziative di sensibilizzazione e animazione presso associazioni
di imprese ed associazioni di categoria, al cui interno individuare e selezionare potenziali Business
Angels. Sono state, inoltre, attivate iniziative di scambio e confronto delle esperienze accumulate
dagli altri BAN per individuare efficaci strategie utili al rafforzamento della rete nazionale, anche
attraverso la creazione di un data base ad hoc per la gestione interna dei flussi informativi.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
69
15.12 Assistenza tecnica alla Regione
Lazio
L'obiettivo di questa assistenza è quello di
garantire un supporto tecnico completo ed
interdisciplinare alla Regione Lazio, rispetto
ad esigenze strutturali e contingenti, con particolare riferimento ai programmi UE.
Il supporto di BIC Lazio riguarda aspetti
relativi alle procedure amministrative, finanziarie e di attuazione, ai rapporti di partenariato ed ai contenuti tecnici.
BIC Lazio ha, infatti, sviluppato competenze tecniche nella progettazione europea, con
particolare riferimento al Programma di
Iniziativa Comunitaria Interreg, con l'obietti-
vo strategico di posizionare la Regione all'interno delle reti di cooperazione transnazionali ed interregionali.
In riferimento a tali programmi BIC Lazio
è chiamato a:
• realizzare seminari specialistici su argomenti
relativi
all'attuazione
dei
Programmi Interreg e alle modalità di
compilazione del dossier di candidatura;
• predisporre ed utilizzare strumenti informatici per la divulgazione on-line delle
idee progettuali in corso per la ricerca del
partenariato nazionale e transnazionale;
• supportare la Regione presso le sedi istitu-
Waterfront
Risulta di particolare interesse segnalare il progetto Waterfront-Med - Le sistème des parcs
portuaires dans la Méditerranée: areas bord de mer et intermodalité - iniziato ad aprile del 2004 e
che terminerà a fine maggio 2005, che si inquadra nell'ambito del programma comunitario
Interreg IIIB - Medocc. I temi generai del progetto sono lo studio dei nodi di scambio in
corrispondenza dei porti e le strategie di ottimizzazione del loro funzionamento e di valorizzazione
del territorio circostante, attraverso azioni dirette al miglior utilizzo delle risorse ambientali (parco
portuale) e territoriali. Capofila è la Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture Porti e
Approdi (Italia), mentre partner sono: Autorità Portuale delle Baleari (Spagna); Comune di Bastia
(Francia); Provincia di Sassari (Italia); Regione Toscana (Italia); Regione Campania (Italia);
Ministero della Gestione del Territorio e dell'Ambiente (Algeria); Ministero dell'Urbanizzazione
(Marocco).
In particolare, BIC Lazio collabora con il
dipartimento economico-occupazionale dedicato al Coordinamento delle Politiche
Europee della Regione Lazio, attraverso una
segreteria operativa istituita presso la
Regione.
Al di là dei casi specifici, per svolgere questa attività BIC Lazio si avvale di strumenti di
diverso tipo, quali: contatti diretti, eventi e
forum, visite sul campo.
70
15.13 Assistenza tecnica agli attori locali
L'obiettivo è di innalzare le competenze e il
saper fare degli attori locali in materia di sviluppo del territorio, e valorizzare le risorse
locali, intervenendo con un modello flessibile
ed adattabile alle specifiche esigenze dei territori nei quali BIC Lazio opera.
In questo senso, in linea con il principio
della sussidiarietà, BIC Lazio punta a consolidare la propria presenza nelle aree territoriali
e a contribuire alla capacità dei sistemi locali
di partecipare alle opportunità offerte dalla
programmazione sovraordinata.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Progetto di riqualificazione del patrimonio culturale della provincia
È rilevante evidenziare che BIC Lazio, nelle sue azioni a sostegno della valorizzazione del territorio,
si propone di realizzare interventi a favore dell'imprenditoria culturale. Per fare questo, è in fase di
realizzazione uno studio per la valutazione e la riqualificazione del patrimonio culturale periferico
cosiddetto minore, molto vasto ma spesso poco fruibile ed in larga parte sconosciuto al grande
pubblico. Ci si propone quindi di concorrere all'implementazione di linee strategiche di sviluppo,
idonee a riqualificare l'offerta periferica del Lazio, nel segmento cultura, aumentandone la
capacità di attrazione.
Il progetto di riqualificazione prevede le seguenti fasi:
•analisi delle risorse culturali nelle province laziali;·
•definizione delle linee guida;·
•valutazione delle esigenze formative e delle opportunità occupazionali;·
•definizione delle scelte fondamentali di marketing;·
•esame dei vincoli finanziari, organizzativi, produttivi ed economico-strutturali delle strutture
culturali;·
•ricognizione della normativa nazionale e regionale.
I servizi offerti a Comuni, associazioni di
Comuni, Comunità montane, Università ed
Istituti di ricerca sono:
• assistenza alle amministrazioni comunali
di piccole e medie dimensioni nella progettazione e nell'implementazione dello
Sportello Unico Territoriale per le Attività
Produttive (SUAP);
• sistema personalizzato di servizi informativi, formativi, di orientamento e di assistenza tecnica per l'utilizzo delle opportunità di finanziamento esogene (Province,
Regioni, Stato, UE) a sostegno delle iniziative
progettuali
dei
Comuni
(MOVEL);
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
71
MOVEL
MOVEL - Monitoraggio delle opportunità a sostegno dei programmi di investimento degli Enti
locali - è un sistema di reperimento, elaborazione e trasferimento ai dipendenti comunali
(funzionari, dirigenti) di informazioni tecniche relative alle opportunità di finanziamento previste
dai programmi comunitari, nazionali e regionali e dall'attività di Enti sovraordinati, al fine di
contribuire allo sviluppo del territorio. Il progetto nasce per la prima volta a Civitavecchia sulla
base di una convenzione tra Comune e BIC Lazio ed è stato poi ampliato per garantire il servizio ai
Comuni del Lazio che ne fanno specifica richiesta. L'attività di erogazione delle informazioni
tecniche è preceduta da un confronto approfondito con i dirigenti del Comune al fine di
comprendere nel dettaglio sia le attività dei singoli uffici ed il grado di esperienza maturato, sia i
piani ed i programmi di sviluppo e le iniziative in cui gli stessi sono impegnati.Scopo del prodotto
è quello di dotare il Comune o un sistema territoriale (insieme di Enti locali) di uno strumento
flessibile e personalizzato per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei propri interventi. Il servizio in
oggetto costituisce, a tutti gli effetti, un'innovazione, all'interno delle Amministrazioni Comunali,
sia di processo che di prodotto, introducendo un know how che può essere un elemento strategico
nella gestione amministrativa straordinaria del Comune, un potenziale volano dello sviluppo socioeconomico ed infrastrutturale del tessuto cittadino. In dettaglio, il servizio MOVEL prevede le
seguenti azioni:
•monitoraggio delle opportunità comunitarie, nazionali, regionali, provinciali e di iniziative sovra
ordinate;·
•elaborazione e diffusione delle informazioni mediante il trasferimento delle schede ai
responsabili dei settori individuati coerentemente con i diversi temi promossi dai bandi
pubblicati;·
•assistenza tecnica per la prefattibilità delle proposte progettuali per garantire la percorribilità
delle procedure di presentazione del progetto, a verificare le compatibilità tecniche dell'intervento
previsto con le prescrizione del bando o avviso pubblico mediante il coinvolgimento di consulenti e
progettisti di BIC Lazio, esperti nei diversi settori tematici.
• servizi di informazione e di orientamento
ai sistemi imprenditoriali locali per l'utilizzazione in tempo reale delle agevolazioni
offerte dalla programmazione sovralocale
(MOVI);
agli attori locali anche in tema di partecipazione alle iniziative comunitarie (ad es. Interreg,
VI programma Quadro, Cultura 2000).
In tali casi, il supporto di assistenza tecnica
si traduce in:
• servizio di assistenza ai sistemi territoriali
identificati per favorire la localizzazione di
nuovi investimenti produttivi (SIAT);
• predisposizione della documentazione di
supporto alla gestione dei progetti;
• definizione ed implementazione di azioni
integrate per la valorizzazione delle risorse locali, finalizzate allo sviluppo sociale,
economico ed occupazionale dell'area
(ATENA).
Nel corso dell'ultimo anno, in conseguenza
del rafforzamento del posizionamento di BIC
Lazio come esperto di progettazione europea,
si è consolidata l'attività di assistenza tecnica
72
• comunicazione di indirizzi e procedure
per la risoluzione delle problematiche di
gestione dei progetti approvati;
• expertise tecnici sulla struttura e i contenuti disciplinari dei progetti in fase di preparazione;
• partecipazione a tavoli di coordinamento
regionale e a eventi di rilevanza nazionale.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
15.14 Partecipazione a progetti
comunitari diretti
L'obiettivo è consentire il posizionamento del
territorio regionale all'interno di un quadro
europeo agevolando i rapporti con le Regioni
d'Europa e, allo stesso tempo, permettere una
visione transnazionale di BIC Lazio che ne
arricchisca i punti di vista.
L'attività si rivolge a soggetti pubblici e privati, PMI, aspiranti imprenditori, portatori di
brevetti e di innovazione, associazioni di categoria, Università/Centri di ricerca, Poli tecnologici.
A tal fine si provvede all'individuazione di
programmi UE con attinenza ad attività spe-
cifiche di BIC Lazio e dotate di particolare
valore istituzionale.
L'attività si compone di due fasi principali:
la predisposizione alla partecipazione, cioè la
redazione del formulario, e la gestione vera e
propria del progetto.
BIC Lazio può avere il ruolo di attore propositivo, quando individua un progetto coerente con la propria missione e lo propone. In
questo caso, che può riguardare un ventaglio
di programmi comunitari anche molto diversificati, BIC Lazio identifica il partenariato
più adatto sul territorio per costruire il progetto e si assume l'onere della proposta e della
candidatura.
TECLUF
Il progetto TECLUF, presentato da BIC lazio sull'art. 6 del Fondo Sociale Europeo, in accordo con
parti sociali , Provincia di Frosinone, CNA, Federlazio, CEEI Loire - Francia, Impresa e
Management, Cork BIC - Irlanda, prevede la creazione di un modello di distretto industriale che
unisca le esperienze locali con le buone pratiche di altre realtà territoriali. Si tratta di un'attività di
sviluppo di un nuovo modello che prende in considerazione le best practice collegate, le politiche
di programmazione negoziata (Patti territoriali) e le condizioni di implementazione delle politiche
di sviluppo locale avviate con l'approvazione, nella Regione Lazio, della legge che istituisce i
distretti produttivi.
Il contesto in cui interviene il progetto è quello della Provincia di Frosinone, area caratterizzata
dalla presenza di una molteplicità di piccole imprese e dall' istituzione, definita da una legge
regionale, di distretti produttivi.Attraverso l'individuazione e la sperimentazione delle buone
pratiche si intendono perseguire i seguenti temi chiave:
•adozione di una cultura di anticipazione del cambiamento (ristrutturazione permanente)
finalizzata alla prevenzione delle crisi o alla minimizzazione degli effetti;
•coinvolgimento delle parti sociali e degli attori locali (PA) finalizzato allo sviluppo di una cultura
del dialogo sociale e della concertazione della pianificazione strategica.
Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di un cluster intra-settoriale, inteso come
piattaforma di cooperazione su progetti comuni, che vede il coinvolgimento di imprenditori, Enti
locali, parti sociali, centri per l'innovazione e organismi di ricerca e formazione. In un'ottica di
dialogo e concertazione, i partner coopereranno per intraprendere azioni comuni finalizzate ad
anticipare e prevenire situazioni di crisi settoriali, intervenendo principalmente su:
•innovazione di prodotto e processo;·
•sviluppo di nuovi mercati.
A supporto di queste azioni di innovazione, vengono messe in campo azioni strutturali di tipo
finanziario e non, che risultano funzionali alle prime. In particolare:·
•facilitazione di accesso al credito (strategie per affrontare le procedure di rating messe in campo
dalle banche dopo l'accordo di Basilea 2);
•facilitazione dell'accesso a finanziamenti pubblici, tramite azioni di accompagnamento, per
l'attuazione di progetti di innovazione tecnologica e sviluppo di nuovi mercati;
•interventi formativi integrati finalizzati all'adeguamento delle competenze imprenditoriali.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
73
Nel momento in cui BIC Lazio risponde ad
una richiesta di partenariato, si apre un altro
scenario: in tal caso offre un servizio di identificazione della fonte e del bando e può
rispondere alle altre esigenze che si presentano in termini di assistenza tecnica per la
gestione del progetto, anche senza diventarne
partner.
SATLOG
(Information Systems Optimization for Smes in the European Freight Transportation Sector)
Il progetto SATLOG - Information Systems Optimization for Smes in the European Freight
Transportation Sector - è stato presentato ai sensi del V Programma Quadro per la ricerca
scientifica e tecnologica e si è concentrato sull’elaborazione, prototipazione e messa a punto di un
sistema per l'integrazione tra diversi sistemi di comunicazione ICT, satellitare GPRS e centri servizi
per il trasporto merci intermodale: ferro, gomma, mare. Alla elaborazione progettuale e al
partnariato hanno partecipato centri di eccellenza di diverse regioni come CSELT- Gruppo Fiat ,
EIS-Finsiel e di diversi BIC della rete EBN. Il progetto non ha ricevuto finanziamenti.
Sempre nell'ambito della partecipazione ai
progetti comunitari, particolarmente interessante risulta il VI Programma Quadro per la
ricerca scientifica e tecnologica applicata alle
imprese.
L'obiettivo è promuovere la ricerca scientifica nei centri di eccellenza e trasferire la
conoscenza scientifica dai Centri di ricerca alle
imprese. Tale programma comporta la raccolta delle idee più innovative, tanto di imprese
74
esistenti quanto potenziali, e la configurazione dei partenariati nazionali ed internazionali
necessari per realizzare effettivamente quelle
idee. In questo senso BIC Lazio agisce come
disseminatore di innovazione e può essere
considerato come un ente intermedio.
Rientrano in questo ambito anche le attività
di assistenza ai portatori di brevetti.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
WASTENERGY
Si tratta di un progetto presentato da BIC Lazio
a valere sul VI Programma Quadro, in
particolare una Specific Support Action (SSA)
nel settore Sustainable Energy Systems. Il
progetto intende diffondere le informazioni sulle
possibilità di applicazione della tecnologia
utilizzata dal termo valorizzatore di Colleferro
gestito dal Consorzio Gaia, presso le
municipalità serbe e croate e le autorità per la
produzione dell'energia di Cipro e Malta,
attraverso l'organizzazione di seminari tematici
sulla produzione di energia da biomasse e/o da
rifluiti solidi urbani così come sperimentato dal
Consorzio Gaia.
Il progetto si propone di:
• aumentare l' elettricità prodotta dalla
trasformazione di rifiuti organici solidi dei
Comuni degli stati del Sud Est dell'Europa, con
una promozione tematica ed una maggiore
disseminazione delle migliori tecnologie in
questo settore;
• enfatizzare le nuove tecnologie che
consentono il controllo dell'inquinamento, al
fine di ridurre l'opposizione pubblica nei
confronti degli inceneritori e delle tecnologie
utilizzate, sottolineandone i vantaggi per
l'ambiente e l'energia;
• promuovere gruppi di lavoro e network per
l'adozione o sull'aumento della produzione di
elettricità da fonti alternative nelle regioni
dell'Europa del Sud Est. Per raggiungere questi
obiettivi si è prevista una prima fase di
coordinamento e analisi dello status
tecnologico esistente per creare delle basi
comuni per la promozione e la diffusione della
produzione di energia da fonti rinnovabili.
Successivamente sarà necessario applicare due
diverse azioni: la creazione di un network per la
definizione di un modello comune, e
l'organizzazione di seminari informativi e di
incontri di lavoro, per la diffusione del modello
nel territorio interessato dal progetto (paesi del
Sud Est Europa).
DETECT-IT
Il progetto DETECT-IT - A
Dedicated Network of
Incubators stimulating Sme
Participation in FP6 - il cui
capofila è EBN- European
Business Network, è stato
presentato ed è attualmente
ancora in corso ai sensi del VI
Programma Quadro, avendo
come finalità il supporto alla
partecipazione delle PMI al
programma stesso. Le attività
si basano su metodiche di
networking tra le idee
progettuali delle PMI e i Centri
di ricerca. Al progetto
contribuiscono in termini di
conoscenza tecnologica anche
grandi organizzazioni di
impresa come British Telecom
e Procter & Gamble.
Attraverso il Portale realizzato
dai partner, con oltre 30 BIC
europei, è possibile ricevere
informazioni e supporto per la
partecipazione ai bandi
emanati sul programma.
La partecipazione a progetti comunitari diretti avviene attraverso la ricerca dei bandi e degli
strumenti di metodologia e rilevazione,
incontri e relazioni con i partner, strumenti
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
BIMS
Il progetto BIMS - Building
Innovative Maintenance
Systems - è relativo alla
costruzione di un sistema
integrato di rilevazionetrattamento delle informazioni
e correzione delle disfunzioni
degli impianti degli edifici per
una loro manutenzione a
distanza. Il prototipo richiede
la realizzazione e
sperimentazione di un
software che si interfacci con i
relativi sensori degli impianti
termici o di altro tipo.Il
progetto è stato elaborato e
presentato ai sensi della linea
CRAFT del VI Programma
Quadro, avendo come
proponente principale una PMI
supportata da BIC Lazio e
come partner Centri di ricerca
come ENEA-VTT Finlandia e
CSM Centro Sviluppo Materiali
di Pomezia.
promozionali su web, utilizzo del portale
Lazioeuropa o di quelli specifici indicati dai
diversi programmi.
75
15.15 Comunicazione
BIC Lazio, raccogliendo le raccomandazioni
europee e gli sviluppi normativi nazionali sull'importanza della comunicazione aziendale,
ha strutturato nel tempo un'area specifica,
con il compito di rafforzare la visibilità, la
notorietà, la credibilità e la buona reputazione della società.
L'attività di comunicazione, portata avanti
nel corso del 2004, è stata finalizzata a posizionare BIC come società che offre servizi a
sostegno della creazione d'impresa nell'ambito della rete di agenzie regionali coordinate
da Sviluppo Lazio, in linea con gli obiettivi
prefissati nel Piano triennale di attività in
attuazione della Legge regionale 35/90.
Ciò ha significato, quindi, avviare un'attività di comunicazione organica e strutturata,
con finalità non soltanto operative, ma anche
strategiche.
Gli ambiti di attività riguardano:
• il consolidamento delle relazioni esistenti
con le agenzie della rete regionale, con i
referenti istituzionali e gli attori dello sviluppo locale, e lo sviluppo di nuovi contatti. Questa attività si esplica con la partecipazione a missioni istituzionali, la partecipazione ad eventi e manifestazioni esterne, la stipula di protocolli di collaborazione e l'avvio di progetti di collaborazione;
Relazioni istituzionali
L'obiettivo delle relazioni istituzionali è consolidare il posizionamento di BIC Lazio come
interlocutore dello sviluppo del territorio attraverso la creazione di impresa; BIC Lazio, pertanto,
prende parte alle missioni istituzionali di presentazione del sistema Lazio come agenzia di
sviluppo della rete regionale.Nel corso del 2004, BIC Lazio, nella veste di agenzia di sviluppo della
rete regionale, è stata invitata dalla Regione Lazio a partecipare ad alcune missioni istituzionali
all'estero. Le missioni hanno previsto il coinvolgimento di alcune imprese assistite da BIC Lazio
che hanno partecipato ad incontri commerciali con le aziende locali.
Le missioni sono state:
• 6-9 aprile 2004 a New York Lazio: Rome and Beyond, presentazione sistema Lazio;
• 27-30 maggio 2004 a Tirana Fiera del Levante, partecipazione alla fiera;
• 3-6 ottobre 2004 a Mosca Progetto Russia, presentazione sistema Lazio; ·
• 23 -24 settembre 2004 al Tripoli Ital Expo Libia, fiere espositiva sulla tecnologia italiana.
• la promozione dell'azienda nel suo insieme, tesa a diffondere la presenza e i servizi di BIC Lazio soprattutto nel territorio,
attraverso campagne pubblicitarie accompagnate da eventi e attività di ufficio
stampa;
• la promozione di singoli prodotti o servizi dell'azienda (prodotti di finanzia innovativa, EIC, di sviluppo locale, leggi di
finanziamento, etc);
• la comunicazione interna, che si realizza
principalmente attraverso intranet e la
newsletter della rete regionale a cura di
Sviluppo Lazio.
76
In tal senso, obiettivi specifici della comunicazione sono:
• consolidare la credibilità, la buona reputazione, l'affidabilità di BIC Lazio;
• rafforzare il posizionamento di BIC Lazio
nel territorio e all'interno della rete regionale;
• ottimizzare la collaborazione con la rete
regionale e creare sinergie;
• creare alleanze e partnership con gli attori
dello sviluppo locale per consolidare il
ruolo di BIC Lazio;
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
• aumentare la visibilità e la notorietà di
BIC Lazio (attività e servizi) presso la
totalità degli interlocutori;
• informare gli Enti locali sulle opportunità
messe a disposizione dalla Regione Lazio
per lo sviluppo del territorio;
• promuovere una cultura d'impresa nei
contesti giovanili (istruzione, formazione,
Università);
all'interno di BIC Lazio.
La comunicazione esplica la propria attività
attraverso una articolazione di strumenti ed
iniziative progettati, implementati, aggiornati
e promossi da BIC Lazio: sito istituzionale,
ufficio stampa, strumenti divulgativi di presentazione, numero verde, manifestazioni,
eventi territoriali e fiere nazionali ed internazionali, incontri per la creazione di network
tra imprese, produzione di strumenti editoriali specifici.
• migliorare la diffusione dell'informazione
Strumenti editoriali (quaderni BIC Notes)
L'obiettivo degli strumenti editoriali è rafforzare il posizionamento di BIC Lazio valorizzando il
proprio know- how. BIC Lazio pubblica e distribuisce a circa 1.500 contatti, costituiti da funzionari
e dirigenti della Regione Lazio, esponenti delle associazioni di categoria, imprese, istituzioni e
soggetti dello sviluppo locale, il quaderno trimestrale BIC Notes, una rivista a colori specializzata
sul tema della creazione d'impresa e lo sviluppo del territorio. I quaderni sono costituiti da un
focus centrale, su uno specifico tema, e da due sezioni distinte: quella degli articoli ed interviste
ad esponenti autorevoli sul tema trattato e quella delle news. Il quaderno, la cui prima edizione è
stata distribuita nel dicembre 2003, si sta accreditando come riferimento in tema di creazione e
sviluppo d'impresa presso i vari interlocutori regionali e gli attori dello sviluppo locale. I temi dei
quaderni usciti nel 2004 hanno trattato i seguenti argomenti:
• l'internazionalizzazione (marzo 2004);·
• la nuova imprenditoria e gli strumenti di incentivazione pubblica (giugno 2004);·
• la e-society (settembre 2004);·
• le opportunità di impresa nella distribuzione agroalimentare (dicembre 2004).
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
77
Forum delle Imprese
Nell'ambito delle attività di relazioni pubbliche, BIC Lazio ed il Centro Studi Cives hanno elaborato
un progetto denominato Forum delle Imprese del Lazio con l'obiettivo di aggregare la comunità
delle imprese nate in questi anni con le misure regionali di sostegno all'imprenditoria. Destinatari
degli interventi sono le piccole e medie imprese regionali. L'obiettivo ultimo del Forum è quindi
fidelizzare le imprese BIC Lazio mantenendo un canale di ascolto teso a raccogliere le loro
esigenze e a rispondere ai loro bisogni sia informativi che relazionali. In particolare, si intende:
favorire lo sviluppo di contatti ed integrazioni tra le aziende del territorio; favorire lo sviluppo di
relazioni con le istituzioni; veicolare informazioni e notizie strategiche, in grado di aprire nuovi
mercati; favorire l'accesso a servizi di primaria importanza; facilitare l'accesso ai servizi offerti
dalle agenzie della rete. L'adesione delle imprese è gratuita.
Nel 2004 sono stati organizzati i seguenti seminari:
• 15 luglio 2004: presentazione del Forum;
• 23 settembre 2004: workshop tematico La partecipazione ai bandi comunitari: progettualità,
partenariato, organizzazione;
• 28 ottobre 2004: workshop tematico Quando la Cina siamo noi. Le grandi aziende incontrano le
PMI del Lazio;
• 9 novembre 2004: workshop tematico Una nuova politica finanziaria per le imprese. Le garanzie
regionali per l'accesso al credito dopo Basilea 2;
•12 novembre 2004: workshop tematico Presentazione del Bando per i Distretti Industriali: Area
elettronica della Tiburtina, Area dell'Audiovisivo del Comune di Roma;
•15 novembre 2004: workshop tematico Azioni per l'innovazione ed il trasferimento tecnologico.
Finanziamento per il Distretto Aerospaziale. Interventi nel capitale di rischio;
• 23 novembre 2004: workshop tematico La nuova legge sulla Privacy. Cosa cambia e come
adeguarsi;
• 14 dicembre 2004: workshop tematico Il nuovo diritto societario. Una opportunità per le PMI.
15.16 Monitoraggio e valutazione
In seguito alla crescita delle attività, BIC
Lazio ha provveduto a costruire un sistema di
monitoraggio e valutazione dei piani d'impresa pervenuti sulla base degli strumenti agevolativi gestiti e dello stato di salute delle imprese incubate, e anche dell'attività interna di
BIC Lazio stesso.
Nel corso del 2004 tale attività si è rivolta
soprattutto alla costruzione degli strumenti di
lettura e comprensione di ciò accade all'interno della struttura e che può servire da supporto alla programmazione successiva del piano
di attività.
A tal fine, il sistema di monitoraggio e valutazione individua e garantisce, per ogni tipologia di attività, una batteria di indicatori di
performance e di risultato, il cui reperimento
e la cui funzionalità sono garantiti dal con78
fronto con gli altri soggetti che gestiscono le
attività, gli strumenti anche informativi di rilevazione dei dati e l'assistenza nella definizione
delle relazioni periodiche e nella definizione
del piano di attività.
In particolare, i principali compiti attribuiti
al monitoraggio sono:
• fornire una base informativa attendibile
sullo stato d'avanzamento delle attività in
termini di risultati, al fine di valutare, in
itinere, la qualità delle azioni intraprese;
• ottenere il coinvolgimento di tutte le
risorse impiegate nella realizzazione delle
azioni proposte;
• enucleare modelli e metodologie innovative e trasferibili.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
L'attività prevede la costituzione di un cantiere formato da un rappresentante per ogni
area ed un responsabile che fa riferimento
direttamente al Direttore Generale. I principali strumenti utilizzati sono stati il database
elettronico per la raccolta delle informazioni
quantitative, i questionari di soddisfazione dei
servizi offerti, le schede di osservazione sul
grado di interazione tra i soggetti del network
e gli studi di settore.
15.17 Servizi di supporto interno
Nei servizi di supporto sono comprese tre
attività:
• Servizi Generali, che ha l'obiettivo di fornire un apporto logistico a BIC Lazio ed
un filtro delle relative attività, nonché il
facility management per gli incubati;
• Affari Societari, che riveste espressamente
il ruolo di filtro tra il CdA e i relativi consigli (con riferimento alle priorità e alla
tempistica delle materie trattate) e le
diverse aree;
• Amministrazione Finanza e Controllo,
che interviene nelle tre aree di Contabilità
e Bilancio, Banche e Tesoreria e Controllo
di Gestione.
Compiti specifici di Servizi Generali sono la
gestione dell'organizzazione della sicurezza e
pulizia, della reception, del centralino e della
segreteria generale. Servizi Generali ingloba
tutte le attività di BIC Lazio che passano
attraverso la segreteria, compresa quella di
direzione. Si occupa anche delle necessità
contingenti e di quelle più strutturali come la
gestione degli incubati (contrattualistica con
clienti e fornitori, con commercialisti, avvocati, sia pure ad esclusione dei protocolli d'intesa di pertinenza delle aree specifiche). Su
richiesta, specifica i servizi che possono essere
rivolti anche alla Regione, (come nel caso
della selezione di risorse umane ulteriori).
Insieme all'Ufficio del personale e
all'Ufficio acquisti, Servizi Generali costituisce parte dell'area organizzativa Affari
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Generali.
All'interno dell'area Affari Generali si provvede anche al coordinamento dei lavori per la
creazione degli Incubatori e alla gestione
delle relative procedure, come nel caso attuale del Tecnopolo Tiburtino: ad esempio
Servizi Generali coordina i diversi direttori dei
lavori dal punto di vista amministrativo.
L'attività di Affari Societari si esplicita nella
gestione dell'organizzazione delle sedute del
Consiglio d'Amministrazione e dell'Assemblea
dei Soci; nella raccolta della documentazione e
delle proposte da sottoporre al CdA; nella
verbalizzazione delle sedute del CdA,
dell'Assemblea Soci, del coordinamento operativo e dei gruppi di lavoro. Agisce da ponte
tra il CdA e le diverse aree funzionali per dare
attuazione alle decisioni del Consiglio e da filtro delle comunicazioni che possono essere
rese pubbliche; gestisce gli adempimenti e la
documentazione relativa agli atti societari; la
tenuta dei libri e la documentazione sociale
(ad esempio, verbale Assemblea, verbali CdA,
libri soci, atto costitutivo, statuto, certificati
CCIAA).
Infine, l'attività di Amministrazione
Finanza e Controllo si sostanzia nella tenuta
ed aggiornamento della contabilità generale e
analitica, negli adempimenti societari e dichiarazioni fiscali, nella gestione delle attività contabili propedeutiche all'elaborazione del
Bilancio, nel supporto amministrativo, contabile e fiscale delle società partecipate da BIC
Lazio e da BIC Italia Net, l'Associazione
Nazionale dei BIC, nella gestione e nella tenuta dei libri e della documentazione sociale.
L'area provvede anche alla gestione e pianificazione dei flussi finanziari: vengono predisposti e contabilizzati i pagamenti, gestiti i
rapporti con i clienti, fornitori ed istituti di
credito, e si realizza il supporto alle aree operative nelle attività di rendicontazione. Da
ultimo, prevede l'analisi degli scostamenti e
l'elaborazione dei budget e dei reporting sia
per BIC Lazio stesso che per le società partecipate.
79
16. I risultati di BIC Lazio
16.1 I risultati di BIC Lazio a fronte degli
obiettivi strategici del Piano annuale
2004
Il primo elemento dal quale gli stakeholder
possono trarre spunti utili a valutare il livello
di efficacia di BIC Lazio è la capacità di svolgere la sua missione secondo le strategie formulate dai vertici decisionali. La tabella 4 facilita questa analisi sintetizzando il confronto
tra quanto programmato e quanto realizzato.
Le direttrici del Piano annuale 2004
1. Sviluppo della collaborazione tra le società regionali anche al fine di adeguare i servizi offerti
dalla rete territoriale BIC (Incubatori - Centri di Promozione dell'Imprenditorialità - Sportelli) a
vantaggio dell'intero sistema.
2. Consolidamento ed estensione della collaborazione strategica con le associazioni
imprenditoriali e le parti sociali, a partire da quelle socie di BIC Lazio, anche ai fini del
rafforzamento e della qualificazione dei partenariati locali a cui legare sempre più, e meglio, la
presenza sul territorio.
3. Consolidamento del ruolo di BIC Lazio quale soggetto deputato all'assistenza tecnica agli enti
locali, ottimizzando le esperienze condotte in accordo con la Regione, sia nell'attuazione della L.R.
40/99 - Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del
territorio in collaborazione con Sviluppo Lazio - che nel supporto al coordinamento dei Programmi
Interreg.
4. Aumento della platea dei beneficiari per rispondere alla crescita della domanda di servizi,
anche specialistici, legata al radicamento delle attività.
5. Ampliamento della presenza di BIC Lazio in aree territoriali e in settori dal peso occupazionale
ed economico considerevole ma sottodimensionato, nonché in aree eventualmente indicate come
prioritarie dalla Regione Lazio.
6. Ampliamento ed integrazione della gamma di servizi offerti, anche in un'ottica di fidelizzazione
dell'utenza e di auto-sostenibilità delle attività nel medio-periodo.
7. Sviluppo di meccanismi che facilitino l'apertura internazionale dei localismi e favoriscano la
nascita di iniziative di cooperazione interregionale.
8. Costruzione di community per la diffusione di know-how e innovazione.
9. Identificazione di standard di qualità per il trasferimento di competenze e lo sviluppo endogeno
delle comunità locali.
80
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Tabella 6 - Principali azioni poste in essere.
Direttrici di intervento
Collaborazione tra le società
regionali
La collaborazione tra le società della rete ha visto un primo momento di
condivisione di orientamenti e possibilità di progettazione unitaria con il
Progetto FIL (Fare Impresa Lazio) all'interno del quale hanno trovato
codificazione unitaria le linee di potenziale collaborazione e sviluppo congiunto.
All'interno di tale percorso, un passo importante è senz'altro costituito
dall'analisi di fattibilità, come dalla definizione degli aspetti tecnici, del
servizio di informazione e primo orientamento sulle opportunità di sviluppo del
territorio promosse dalla Regione Lazio. Esso è il frutto della collaborazione tra
il network territoriale di BIC Lazio e Sviluppo Lazio. In collaborazione con
Unionfidi si è lavorato, invece, alla preparazione della proposta Interreg denominata InterRating - che, sigla di un Protocollo di intesa BIC Lazio/Filas,
promuove gli strumenti di finanza innovativa e di seed capital. Il rafforzamento
dei rapporti con le società della rete regionale e con la Regione Lazio passa
naturalmente anche attraverso una intensa attività di comunicazione
istituzionale che vede BIC Lazio partecipare a missioni istituzionali, convegni,
eventi vari.
Collaborazione strategica con le Un'intensa attività di comunicazione e di partecipazione ad appuntamenti
associazioni imprenditoriali e le istituzionali - come anche di organizzazione di eventi congiunti ed attività di
ufficio stampa - ha rafforzato i rapporti con gli altri interlocutori dello sviluppo
parti sociali
locale (Unione Industriale, CCIAA, associazioni di categoria). Sono state avviate
collaborazioni con le associazioni di categoria per la definizione di un sistema
di servizi, con particolare attenzione ai distretti industriali, dell'artigianato
artistico e dei mestieri tradizionali (Assindustria Rieti, Federlazio, CNA ed altre
associazioni), agli strumenti di finanza innovativa (IBAN, Confartigianato,
Confindustria) e alla creazione d'impresa con il Gruppo Giovani Industriali di
Roma. In accordo con altri BIC ed EIC, con Unioncamere Mondoimpresa, con le
CCAAA, con gli istituti di scuola superiore e con le Università, sono stati
presentati alcuni progetti sul Programma Equal e su fondi comunitari.
In accordo con l'UNCEM Lazio è stato progettato un sistema integrato di servizi
Assistenza tecnica
destinato a contribuire allo sviluppo sociale, economico e occupazionale delle
agli Enti locali
aree montane del Lazio.Sono stati inoltre avviati dei rapporti con Sviluppo Lazio
per integrare con i servizi MOVEL i nuovi prodotti a sostegno degli Enti locali
(attrazione degli investimenti pubblici a servizio degli Enti locali). Attraverso il
Portale Lazioeuropa, e in particolare attraverso i corsi di europrogettazione e la
sezione dedicata alla PA, si è diversificata la gamma degli strumenti di
supporto e di assistenza tecnica per la partecipazione degli Enti locali regionali
alla finanza comunitaria diretta. L'assistenza tecnica per la partecipazione ai
programmi Interreg ha inoltre coinvolto direttamente diversi Comuni del Lazio
oltre che il Consorzio ISI. E' stata creata una nuova area BIC SVILUPPO LOCALE,
all'interno di www.biclazio.it, relativa alle attività e ai servizi per lo sviluppo
locale; sono state inoltre inserite le news sui relativi progetti ed eventi.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
81
Direttrici di intervento
Aumento della platea dei
beneficiari
Ampliamento della presenza di
BIC Lazio in aree territoriali e in
settori
82
La crescita del numero di utenti che si rivolge ai servizi BIC Lazio è avvenuta
sia in maniera diretta, attraverso la crescita dei Comuni laziali che sono stati
assistiti nei loro processi di aggregazione e sviluppo, sia indirettamente,
mediante il potenziamento della gamma dei servizi erogati dalla rete
territoriale BIC Lazio e, per le PMI già consolidate, dall'EIC e dalle opportunità
europee. L'offerta di formazione sui temi della finanza innovativa contribuisce
inoltre a diversificare la platea di imprese innovative che si rivolgono a BIC
Lazio, qualificandole in direzione di un maggiore dinamismo sui mercati
finanziari. Il progetto Forum, dedicato alle imprese che hanno usufruito dei
servizi di BIC Lazio, e in genere dei finanziamenti regionali, ha rafforzato la
visibilità di BIC Lazio come interlocutore di riferimento per le giovani imprese in
fase di start up. Il progetto, partito a luglio 2004, sta coinvolgendo un numero
sempre maggiore di imprese, molte delle quali anche esterne al circuito di BIC
Lazio.
E' in corso di potenziamento la gamma dei servizi erogati alle imprese di
specifici settori o aree di eccellenza: i distretti industriali (Civita Castellana); il
comparto dell'orticoltura (Azienda Romani Mercati); i beni culturali; le aree
urbane; l'innovazione tecnologica (Tecnopolo Tiburtino). Si è rafforzata la
presenza anche nel Comune di Civitavecchia.Inoltre, è proseguito l'impegno di
BIC Lazio nell'area del viterbese, definita Maremma Laziale (Montalto di
Castro): sono stati curati il rafforzamento del partenariato locale di supporto
alla realizzazione degli interventi, la definizione dei piani generali e settoriali
(piano integrato d'area; piano di valorizzazione delle produzioni tipiche
agroalimentari; piano di sviluppo del settore dell'artigianato tipico e dei
mestieri tradizionali della Maremma Laziale; Indagine sull'enogastronomia
tipica locale), la definizione del piano di comunicazione e del marchio d'area
(Maremma Laziale), la realizzazione del portale web della Maremma Laziale. La
diffusione capillare dei servizi BIC Lazio procede, inoltre, mediante la stipula di
apposite convenzioni per l'integrazione di servizi di assistenza (Centri per
l'Impiego della Provincia, sportelli presso le amministrazioni comunali, CCIAA).
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Direttrici di intervento
Ampliare la gamma di servizi
offerti
Apertura internazionale
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
In questa annualità si è provveduto a completare e a rendere il più possibile
sistematica l'ingegnerizzazione dei prodotti e dei servizi per lo sviluppo
dell'imprenditorialità locale, già avviata nel 2003 (servizi di assistenza agli
attori locali nella costruzione dei processi di sviluppo; servizi di
definizione/implementazione delle strategie di sviluppo e dei piani generali e
settoriali; servizi per la creazione del sistema integrato di servizi per lo
sviluppo). Inoltre, è stato avviato un gruppo di lavoro interno che ha definito la
riorganizzazione dei servizi offerti alle imprese incubate. Con l'avvio dell'EIC si
attiva un servizio specifico per PMI. Contributi diversi sono rivolti anche alla
dimensione innovativa della cultura finanziaria. Nell'ambito delle attività di
comunicazione si è avviata un’ attività di promozione per la partecipazione
delle imprese, con stand istituzionali all'interno di fiere nazionali ed
internazionali come testimonial, di missioni istituzionali all'estero e dell'evento
istituzionale sulla presentazione dei dati delle attività di BIC Lazio (23 aprile
2004). L'evoluzione ed il potenziamento dello strumento on line Atlante (ex
consulenza on line) aggiunge nuovi servizi legati al fabbisogno informativo,
sempre crescente, relativo ad adempimenti, rispetto delle normative,
documentazioni specifiche, analisi del tessuto imprenditoriale nel territorio
regionale e ricerche di mercato.
L'inserimento nelle reti europee ha consentito di stringere accordi utili per la
costituzione di partnership internazionali per aumentare le potenzialità di
candidatura di BIC Lazio. Due i progetti presentati e aventi come paesi
destinatari il Brasile e l'India. I partner sono stati, rispettivamente: la Camera
di commercio Italo-Brasiliana, Promofirenze e l'Università LUMSA per il primo e
la Camera di commercio Indo-Tedesca e Mondimprese per il secondo. Il
progetto EDITEP per l'attivazione dell'incubatore virtuale (Atlante - portale di
consulenza on line) è invece avvenuto in partnership con cinque BIC europei. In
evoluzione anche i contatti con i rappresentanti EBAN (European Business
Angels Network) e il partenariato internazionale di InterRating. Considerevole
anche lo sviluppo e il rafforzamento dei contatti con Promolazio e con Sviluppo
Lazio nell'ambito delle missioni istituzionali all'estero (New York, Tirana, Libia e
Mosca) e con la rete EBN nell'ambito del Congresso di Malaga.
83
Direttrici di intervento
Community per la diffusione di
know-how e innovazione
Standard di qualità
Le aree riservate alla Pubblica amministrazione e alle PMI del Portale
Lazioeuropa rappresentano una prima sperimentazione di animazione di
community dedicate alla diffusione delle opportunità di accesso alla
cooperazione internazionale. Sono stati avviati gruppi di lavoro interni e
seminari formativi, destinati agli operatori BIC Lazio, per la definizione e la
diffusione di nuove tipologie di servizi. Nello stesso quadro rientra anche la
pubblicazione dei BIC Notes, i quaderni trimestrali per la diffusione
dell'esperienza di BIC Lazio.
E' stata avviata la definizione di un manuale di qualità per la realizzazione di
azioni di sviluppo dell'imprenditorialità, nonché lo studio di best in class per
l'identificazione di un benchmarking delle azioni di sviluppo locale. La
formalizzazione delle procedure di accoglienza e l'elaborazione delle rilevazioni
sistematiche del grado di soddisfazione dei corsi di formazione hanno
permesso anche di inquadrare, in un percorso di sistematizzazione delle
competenze, l'organizzazione di seminari di approfondimento su finanza
innovativa e internazionalizzazione. È proseguita nel corso del 2004
l'implementazione del nuovo modello di tutoraggio affiancato dal monitoraggio
qualitativo dello stesso servizio. Analoga attenzione viene posta nei confronti
del miglioramento del servizio BAN Lazio.
16.2 I risultati delle attività realizzate:
verso un sistema di contabilità sociale
Questa sezione è dedicata alla valutazione, in
termini quantitativi, della performance sociale, intesa come misurazione dei principali fatti
per ogni linea di attività, e del valore sociale
generato, inteso come grado di soddisfazione
dei bisogni registrati.
A tal fine sono stati selezionati e utilizzati
indicatori di performance e di risultato strettamente correlati alla missione svolta e alle
attività realizzate da BIC Lazio. Gli indicatori
(vedi tabella) sono stati sviluppati coerentemente al sistema di monitoraggio e valutazio84
ne di cui BIC Lazio si è dotato a partire dal
gennaio 2004. La sinergia tra il sistema di
contabilità sociale e il sistema di monitoraggio
si è ulteriormente rafforzata nel corso del progetto, attraverso l'approfondimento di strumenti di indagine e modalità di analisi in parte
comuni.
L'analisi presentata in questa sezione rappresenta un lavoro sperimentale, destinato a
essere migliorato con il coinvolgimento diretto degli stakeholder di BIC Lazio nella definizione delle misure dei risultati sociali, e l'ampliamento del portafoglio di indicatori che
rilevano l'efficacia sociale delle attività svolte
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Tabella 7 - I risultati del 2004.
Attività
1) Analisi delle
condizioni di sviluppo
del territorio e delle
opportunità di mercato
2) Relazioni con attori
locali
3) Diffusione ed
intermediazione delle
informazioni
Indicatori
• 2 progetti di valorizzazione delle risorse endogene nell'area di Montalto su agroalimentare ed artigianato artistico, con il coinvolgimento di 8 comuni del comprensorio
della Maremma Laziale;
• 2 studi di settore. Il primo sulle aree di crisi si riferisce a tutto il territorio laziale, il
secondo a tutto il territorio laziale ad eccezione di Roma;
• Progettazione di 13 banche dati territoriali che coprono 16 macro variabili (morfologia
del territorio, contesto sociale, ambiente, beni culturali, eventi e manifestazioni,
prodotti locali, infrastrutture e servizi, aree produttive, servizi turistici, contesto
economico e tessuto imprenditoriale, adempimenti amministrativi, civilistici e fiscali per
la creazione d'impresa, uffici pubblici territoriali, 30 strumenti agevolativi nazionali e 29
regionali).
• 16,6 % di comuni del Lazio coinvolti (incremento del 40% rispetto all' 11,9 % del
2003);
• 2 nuovi partenariati locali attivati nel 2004 sugli 11 complessivamente attivi ed 1
protocollo d'intesa sottoscritto per l'area dei Castelli Romani con il coinvolgimento
diretto di 13 soggetti della Tuscia Romana (con un tasso di adesione del 100%) e 18 dei
Castelli Romani (con un tasso di adesione del 76%);
• 2 convenzioni per il sostegno alle imprese in fase di start up con il coinvolgimento di
2 istituzioni locali (CeFAS Viterbo e Provincia di Latina);
• attivazione di 2 rapporti di collaborazione con 3 diversi attori locali per la
realizzazione dell'Incubatore di Rieti e di Viterbo;
• 3 protocolli d'intesa con 3 istituti coinvolti;
• 17 convenzioni e protocolli d'intesa siglati per l'apertura di Sportelli e per la
promozione della cultura d'impresa e 17 attori locali coinvolti;
• 4 protocolli d'intesa con atenei universitari (2 su Roma e 1 su Tuscia ed uno su
Cassino).
• 287 bandi comunitari monitorati;
• 3 nuove sezioni sviluppate nel portale www.lazioeuropa.it (rispettivamente per PP.AA,
EIC, Interreg);
• 4 seminari informativi;
• 248.376 contati del portale www.lazioeuropa.it;
• 105 richieste informative sulle agevolazioni europee;
• 584 informazioni erogate sulle opportunità agevolative,
• 7 progetti presentati in partenariato con Euro Info Centre;
• attivazione di 1 sportello virtuale denominato Atlante che monitora 59 strumenti
agevolativi ed ha erogato 19.138 informazioni sull'accesso alla finanzia agevolata
d'impresa;
• 12 seminari tematici sulla cultura finanziaria e 174 imprese informate;
• 437.773 contatti informativi del sito www.biclazio.it;
• 1 numero verde con 9.600 contatti;
• 775 richieste di informazioni evase attraverso il sito e 3.191 attraverso gli sportelli;
• 57 news pubblicate sul sito;
• 23 eventi sulla cultura d'impresa pubblicizzati dal sito;
• 4 spot radio;
• 18 inserzioni pubblicitarie;
• 28 iscritti alla mailing list;
• 700.000 destinatari raggiunti complessivamente con la diffusione delle informazioni.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
85
Attività
4) Formazione e
orientamento alla
promozione
imprenditoriale
5) Assistenza a
formulazione e
valutazione dell'idea
d'impresa
6) Assistenza alla
redazione del business
plan
7) Formazione tecnicomanageriale
8) Tutoraggio
9) Incubazione
d'impresa, Centri di
Promozione
dell'Imprenditorialità e
Sportelli
10) Consulenza
specialistica
86
Indicatori
• 16 corsi di formazione con 240 ore erogate sulla promozione d'impresa;
• 400 allievi accolti su 1840 richieste;
• 37 eventi di promozione ed orientamento imprenditoriale rivolti a studenti e
ricercatori universitari con 699 studenti coinvolti;
• 2.442 incontri di accoglienza frontale con 2.254 utenti;
• 1.204 accoglienze on line.
• 51 incontri di assistenza personalizzati con personale universitario che hanno portato
alla valutazione di 25 idee premiate e 96 tesi valutate;
• 1 spin-off accademico della facoltà di agraria della Università della Tuscia;
• 1.369 incontri di assistenza alla valutazione dell'idea d'impresa per 747 utenti
incontrati in fase di orientamento frontalmente;
• 108 incontri di assistenza on line
• 1.640 incontri di assistenza per la redazione del Business Plan;
• 482 progetti d'impresa assistiti e 381 conclusi (il 17% delle accoglienze arrivano fino
alla fase di Business Plan ed il 79% dei Business Plan assistiti vengono portati fino a
conclusione);
• 11 corsi di formazione rivolti ad aspiranti imprenditori per complessive 672 ore di
formazione erogate e 124 utenti formati;
• 24 corsi di formazione rivolti ad imprenditori per 2.304 ore allievo erogate e 288
utenti formati;
• 6 corsi di formazione per la diffusione del manuale e delle procedure di qualità dei
servizi rivolti agli operatori degli sportelli territoriali per un totale di 24 ore e 96
partecipanti complessivi.
• 177 tutor accreditati e 1.045 giornate di tutoraggio erogate per 222 imprese
finanziate da strumenti agevolativi;
• 67 tutoraggi conclusi e 74 imprese avviate ad assistenza;
• 238 giornate di tutoraggio erogate ad imprese in fase di start up sorte senza ausilio
di strumenti agevolativi e 61 imprese avviate;
• 67 check up aziendali per imprese in fase di start up.
• messa in rete di 10 Centri di Promozione dell’Imprenditorialità tra cui 5 Incubatori;
• 3.000 mq di superficie destinato alle imprese nei 5 Incubatori;
• definizione del manuale di qualità e di 10 procedure standard per l'erogazione dei
servizi;
• 27 imprese attualmente incubate di cui 13 nel 2004;
• 269 imprese non incubate che si sono rivolte ai Centri di Promozione
d'Imprenditorialità e agli Sportelli;
• attuazione del 50% del Tecnopolo Tiburtino;
• attuazione del 50% del progetto di completamento dell'Incubatore di Bracciano.
• 50 giornate di consulenza specialistica erogata e 40 check up post tutoraggio;
• 2 incontri sul trasferimento tecnologico con istituti di ricerca IRC e CIRCE con 12
imprese informate e 10 interessate all'audit tecnologico;
• consulenza a 33 imprese per la partecipazione a 5 fiere di settore;
• consulenza a 5 imprese assistite finalizzate a sviluppare contatti con 3 importanti
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Indicatori
Attività
11) Interventi finanziari • 14 imprese accolte per l'erogazione di un grant BIC Lazio e 3 imprese selezionate per
per l'avvio e lo sviluppo un impegno complessivo di 120.000,00 Euro;
• 12 incontri di selezione delle imprese che possono accedere a finanziamento con
d'impresa
capitali privati attraverso il BAN Lazio e 2 sedute di valutazione;
• 102 manifestazioni di interesse di imprese per accesso a capitali privati , 57 progetti
presentati,38 progetti valutati e 15 progetti ammessi;
• 3 progetti d'impresa accreditati all'incontro con Business Angels;
• 5 incontri con potenziali Business Angels e 15 Business Angels candidati ad
incontrare imprese ed idee di imprese per la partecipazione al capitale di rischio;
• 397 progetti per autoimpiego di giovani disoccupati istruiti (Legge regionale 19/99
Istituzione del Prestito d'Onore) e 338 progetti finanziati;
• 7.699.809,81 Euro concessi per il Prestito d'Onore e 2.001.160,06 Euro erogati (in
conto capitale e finanziamento agevolato);
• 3.367 nuove richieste di finanziamento per l'imprenditoria femminile (legge 215/92
Azioni a sostegno dell'Imprenditoria femminile) e 812 imprese ammesse a contributi;
• 29.372.265,14 Euro nuovi contributi concessi in conto capitale.
12) Assistenza tecnica • 312 giornate di consulenza erogate in termini di assistenza tecnica alla Regione Lazio
per la progettazione comunitaria;
alla Regione Lazio
• 6 operatori distaccati presso al sede regionale;
• 43 progetti assistiti e 105 partner nazionali e transnazionali attivati per progetti
europei.
13) Assistenza tecnica • attività di assistenza tecnica agli attori locali della Maremma Laziale con la
costituzione di 1 partenariato con il coinvolgimento di 8 partner locali;
agli attori locali
• 100% dei partner coinvolti sulla Maremma Laziale;
• 11 partenariati che prevedono l'assistenza per iniziative comuni per 63 aree comunali
complessivamente coinvolte;
• attività assistenza tecnica all'attuazione del piano di lavoro della Compagnia dei
Lepini con il coinvolgimento di 23 attori locali.
• 20 progetti complessivamente presentati su programmi comunitari con partecipazione
14) Partecipazione a
diretta di BIC Lazio;
progetti comunitari
• 16 effettivamente seguiti nel 2004, per un valore totale di 8.420.315,18 Euro ed un
diretti
cofinanziamento di BIC Lazio che varia dal 10% al 50% in base ai progetti;
• 27 partner nazionali ed internazionali attivati.
• 3 video istituzionali prodotti nel 2004;
15) Comunicazione
• 46 articoli pubblicati;
• 90 news aggiornate sul sito;
• 17 presentazioni istituzionali;
• 16 eventi di comunicazione tra cui 4 missioni estere anche con la presentazione
diretta ed indiretta di imprese assistite;
• 8 Forum delle Imprese dedicati all'approfondimento ed al networking delle imprese
assistite complessivamente dalla rete regionale;
• 1.680 presenze agli eventi;
• 650 presenze ai Forum.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
87
Attività
16) Monitoraggio e
valutazione
17) Servizi di supporto
interno
Indicatori
• 4 sedute di cantiere monitoraggio e 80% della struttura messa sotto monitoraggio;
• 1 studio di fattibilità ed 1 relazione annuale;
• esame di 100 indicatori quantitativi;
• individuazione di 13 variabili qualitative.
• 220 giornate di reception e segreteria garantite nel corso dell'anno per la sede
centrale e gli Incubatori;
• tasso di occupazione degli spazi comuni messi a disposizione delle imprese e di
soggetti esterni pari al 41%.
16.3 La dimensione economica dei
risultati
Nell'esercizio chiuso al 31.12.2004, BIC
Lazio ha conseguito una perdita di 28.437
Euro dopo le imposte. Si tratta di un risultato
espressione delle dinamiche fiscali legate
all'indetraibilità dell'IVA assolta sugli acquisti
inerenti ad operazioni coperte con contributi
e all'impatto della tassazione sul costo del
lavoro.
Nonostante tale impatto, BIC Lazio ha
manifestato una capacità produttiva in
aumento che si è espressa attraverso una crescita dei servizi resi, con conseguente incremento del volume d'attività, e della base
occupazionale.
Il valore della produzione, che ammonta a
7.540.834 Euro, è aumentato di circa 7 punti
percentuali rispetto a quanto rilevato nello
scorso esercizio. La crescita ha riguardato, in
88
particolare, la voce Altri ricavi e proventi (+
57,7% rispetto al 2003) per effetto dell'aumento dei contributi erogati dalla Regione
Lazio al fine di sviluppare e rafforzare la rete
territoriale degli incubatori di BIC Lazio.
A fronte di tale aumento del valore della
produzione, si registra un corrispondente
incremento dei costi relativi, che complessivamente crescono del 7,4%.
Analizzandone nel dettaglio la composizione, si rileva che i costi per servizi sono sostanzialmente allineati ai valori dello scorso esercizio, a differenza del costo del personale che
risulta cresciuto del 55% circa per effetto della
sopravvenuta scadenza di collaborazioni di
lunga durata. Tale circostanza rivela che la
crescita del volume di attività di BIC Lazio ha
reso necessaria l'internalizzazione delle risorse umane esterne che presidiavano alcuni processi operativi.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
Il costo per il godimento di beni di terzi
registra un forte incremento, superiore al
47%, dovuto prevalentemente all'acquisto
mediante un'operazione di locazione finanziaria, di due nuove porzioni immobiliari
adiacenti l'attuale sede di Roma.
Gli oneri diversi di gestione, gravati nello
scorso esercizio della maggiore IVA indetraibile, si riducono del 45% circa.
La gestione finanziaria espone un saldo
negativo pari a 74.972 Euro, ridottosi rispetto al precedente esercizio a seguito dell'incidenza decrescente degli interessi passivi maturati sul mutuo. L'incidenza complessiva degli
oneri finanziari sul valore della produzione si
riduce a 1,4% circa anche per effetto di una
gestione positiva della liquidità generata dall'attività ordinaria.
La gestione straordinaria espone un saldo
positivo di 82.981 Euro, in relazione essenzialmente alla rilevazione di imposte anticipate.
Esaminando la situazione patrimoniale, si
evidenzia un aumento delle immobilizzazioni, cresciute complessivamente del 19,4% a
seguito dell'implementazione di nuovi software gestionali e dell'acquisto, per quanto
concerne le materiali, di 5.093 mq presso il
Polo Tecnologico Tiburtino per la realizzazione di un Incubatore HT.
Le disponibilità liquide registrano un incremento a seguito dell'accredito, nel quarto trimestre dell'esercizio, dei fondi regionali destinati alla realizzazione del suddetto
Incubatore e dei fondi di provenienza FSE
Asse E Misura E1 destinati al contributo a
fondo perduto in favore delle imprese femminili finanziate a valere sulla L.R. 19/99.
Per quanto concerne le passività, il capitale
sociale registra un incremento da 999.867
Euro a 2.500.699 Euro. Nell'esercizio si è
infatti conclusa l'operazione di aumento di
capitale deliberato dall'Assemblea dei Soci
nella seduta del 29.09.2003, per la parte concernente l'aumento a pagamento con la sottoscrizione di 2.906 nuove azioni per un valore
complessivo di 1.500.832,76 Euro, maggiorato del sovrapprezzo del 30%; il capitale versato risulta pari a 2.482.881,45 Euro.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
89
Allegati
Allegato 1 - Questionario per
l'attività di monitoraggio degli
stakeholder
Il Questionario che segue ha lo scopo di fornire indicazioni per la prossima edizione del
Bilancio Sociale.
É possibile inviare valutazioni e suggerimenti
via e-mail a [email protected] scaricando l'apposito modulo dal sito internet di
BIC Lazio - www.biclazio.it oppure spedendolo al fax 0697 845 001, o all’indirizzo: BIC
Lazio - Bilancio Sociale - Via Casilina 3/T,
00182 Roma.
1) Verso il Bilancio Sociale intende mostrare la coerenza tra la missione, le azioni poste in essere e i
risultati raggiunti. Quanto ritiene che tale finalità sia stata soddisfatta?
•
per nulla
•
poco
•
abbastanza
•
molto
2) Ritiene che un bilancio sociale dovrebbe avere altre finalità oltre quelle menzionate?
•
no
•
si
•
se si,
quali?_________________________________________________________________
3) Verso il Bilancio Sociale è il primo passo di BIC Lazio verso una maggiore trasparenza ed è il
frutto del coinvolgimento di tutte le persone che lavorano o collaborano con BIC Lazio. Quanto
ritiene che questa scelta di confronto interno possa migliorare la qualità delle informazioni
rendicontate all'esterno?
•
per nulla
•
poco
•
abbastanza
•
molto
4) Quanto considera opportuno, ai fini del miglioramento delle prossime edizioni del Bilancio Sociale,
un coinvolgimento anche dei diversi portatori di interessi (stakeholder) esterni a BIC Lazio ?
•
•
•
•
per nulla
poco
abbastanza
molto
5) Quale ritiene che possa essere lo strumento più adatto per un suo coinvolgimento in qualità di
stakeholder?
•
interviste
•
colloqui/incontri
•
focus-group
•
tavole rotonde
•
altro
90
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
6) In quale categoria di stakeholder si identifica (es. cittadino, potenziale/neo imprenditore,
imprenditore, dipendente, società privata, enti pubblici, istituzioni, associazioni, azionisti, ecc.)?
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
__________________________
7) Come valuta Verso il Bilancio Sociale per ognuno di questi aspetti?
Insufficiente Sufficiente
Chiarezza dei contenuti
Completezza delle informazioni
Capacità di sintesi
Adeguatezza del linguaggio
Lunghezza e grado di comprensibilità del
documento
Sforzo di misurazione dei risultati
Buono Ottimo
8) Commenti e proposte
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
_________________________
Dati sul compilatore:
Sesso
Età
M
F
fino a 20 anni
da 20 e 35 anni
da 35 a 55 anni
dai 55 ai 70 anni oltre 70 anni
Professione
studente
libero professionista
dipendente
casalinga
pensionato
altro
Provincia di residenza___________________
E' la prima volta che ricevo informazioni su BIC Lazio
Ho avuto informazioni sull'attività di BIC Lazio prima di quest'anno
Desidero ricevere il Bilancio Sociale di BIC Lazio anche il prossimo anno al mio indirizzo:
Nome...................................................................Cognome.....................................................
Via........................................n......................Cap..........Città.............................Provincia.........
Autorizzo la società BIC Lazio SpA ad utilizzare i miei dati a norma del DLgs 196/2003 (Codice in
materia di protezione dei dati personali). Tali dati saranno trattati dalla nostra società con la
massima riservatezza ed attenzione e non saranno ceduti ad altri. In base all'articolo 7 del suddetto
decreto, in ogni momento potrò avere accesso ai miei dati, chiederne le modifica o la cancellazione
oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a
BIC Lazio SpA,
Via Casilina 3/T 00182 Roma, alla c.a.
Direttore Luigi Campitelli
accetto
non accetto
Nota: il questionario può essere redatto anche in forma anonima; tuttavia alcune informazioni sono necessarie per
una corretta interpretazione dei dati.
BIC Notes – giugno 2005 – Focus
91
FOCUS
ARTICOLI
La “Corporate Social
Responsability” e le PMI: 3
buone pratiche dall'Europa
A cura dell'Euro Info Centre IT389
La Direzione Generale Impresa e Industria
della Commissione Europea ha lanciato nel
2004 una campagna informativa (The PanEuropean Awareness-Raising Campaign on
Corporate Social Responsability) per promuovere la "Responsabilità Sociale" nei sistemi di
piccola e media impresa in Europa.
La campagna, iniziata il 13 ottobre 2004 a
Praga e conclusasi a Bruxelles lo scorso 14 giugno con la conferenza finale, si è concretizzata
nell'organizzazione di sessantacinque eventi ad
essa dedicati in altrettante città europee (incluse la Norvegia e i Paesi candidati). La rete degli
Euro Info Centre ha preso parte attiva nella
promozione della campagna, essendo stati tra
gli organizzatori e co-organizzatori di alcuni
degli eventi.
Riportiamo di seguito tre esempi di buone
pratiche di piccole e medie imprese europee
che hanno integrato con successo la CSR
(Corporate Social Responsability) nella rispettiva prassi quotidiana di lavoro. Il primo caso è
uno di quelli presentati durante la conferenza
di Bruxelles del 14 giugno "CSR: Competitive,
Small, Responsible"; gli altri due sono casi presenti nella raccolta di alcuni esempi pubblicati
sul sito web della DG Impresa e Industria.
BIC Notes – giugno 2005 – Articoli
Impresa: Pixel Foundry.
Settore: audiovisivo.
Attività: produzione video e televisiva.
Nazionalità: Galles, Regno Unito.
Panoramica: Pixel Foundry è un'impresa
di produzione video e televisiva che si trova
nel villaggio di Ceinws-Esgairgeiliog, vicino il
mercato della città di Machynlleeth nella valle
di Dyfi, nel Galles. È una location un po' inusuale per un'impresa del settore. Molte
imprese del settore sono infatti situate in città
più grandi come Cardiff (nel sud) e
Caernarfon (nel nord).
L'impresa è stata recentemente selezionata
per partecipare ad una conferenza sul tema
della CSR nel Nord del Galles e successivamente inviata come guest speaker al convegno
che ha concluso una serie di sessantatre seminari sulla CSR in tutta Europa.
Filosofia: nonostante che l'impresa produca programmi per trasmissioni televisive che
comportano viaggi per luoghi che si trovano
in tutto il mondo e producano video per
clienti importanti come la Welsh Assembly
Government, la Pixel Foundry rivolge una
particolare attenzione verso quello che succede nella propria comunità locale.
93
Azioni intraprese:
• ha condotto la campagna che ha portato
la British Telecom a fornire un accesso
veloce per internet nell'area;
• ha assistito la comunità locale e il suo
gruppo di rivitalizzazione nella sua istanza
per l'ottenimento di attrezzature informatiche;
• ha prodotto un video per il suddetto
gruppo per aiutare a diffondere i temi
sulla rivitalizzazione del villaggio;
• ha fornito attrezzature di videoripresa e
formato giovani imprese locali del settore
audiovisivo che avevano storie avvincenti
da raccontare, per consentire loro di produrre i propri filmati.
Vantaggi derivati: gli effetti di questi impegni sul business sono stati sicuramente positivi. I sistemi relazionali costruiti attraverso il
progetto hanno portato l'impresa a rafforzare
il proprio radicamento nella propria comunità
locale ed a farsi conoscere al di fuori della propria area. Nel lungo termine la Pixel Foundry
spera di sostenere la costruzione di una massa
critica di imprese del settore che possa comportare opportunità di formazione e lavoro
con salari soddisfacenti e conseguentemente
contribuire ad accrescere il PIL dell'area.
Impresa: Koffie Kàn.
Settore: industria alimentare.
Attività: tostatura caffè.
Nazionalità: Wenduine, Belgio.
Panoramica: Koffie Kàn è una piccola
impresa a conduzione familiare che si è inserita nel contesto della comunità locale, all'interno della quale è attiva fin dal 1972. Secondo
la proprietà "l'arte della tostatura del caffè è
parte della vita del villaggio e della famiglia.
Siamo orgogliosi di poterci considerare dei
buoni vicini con un forte coinvolgimento e
apertura al dialogo nei confronti della nostra
comunità e prestiamo molta attenzione
all'impatto ambientale della nostra impresa".
94
L'impegno di Koffie Kàn è per sostenere i
gruppi locali e i progetti di sviluppo sociale
all'estero.
Filosofia: l'impresa crede nella possibilità
di avvicinare l'azienda sempre più ai propri
clienti, sia trovandosi nel cuore del villaggio
di Wenduine, sia operando in maniera tale da
favorire i rapporti di buon vicinato. Koffie
Kàn sostiene inoltre piccole piantagioni di
caffè di alta qualità.
Azioni intraprese:
• pagamento di prezzi più alti per il caffè
proveniente da piccole piantagioni, per
garantire ai coltivatori una sicura fonte di
reddito;
• investimento dei profitti derivanti dalla
vendita di altre miscele di caffè a sostegno
di un progetto a favore delle donne in
Honduras;
• impegno per ottimizzare l'impatto
ambientale dell'azienda a livello locale;
• donazione dei macchinari per la tostatura
in disuso ad un piccolo coltivatore di caffè
del Messico e formazione dello stesso in
modo che sia in grado di soddisfare il mercato locale.
Vantaggi derivati: Koffie Kàn ha avuto un
riscontro in termini di fedeltà della clientela
ed ha mantenuto rapporti amichevoli con la
sua comunità. La reputazione aziendale è
stata inoltre rafforzata grazie al sostegno
offerto ai progetti per lo sviluppo sociale e
dall'aggiunta, alla propria gamma di prodotti
di alta qualità, di caffè biologico e legato al
commercio equo e solidale.
Koffie Kàn comunica informalmente e
direttamente con la comunità locale.
L'impresa ha inoltre generato una maggiore
consapevolezza tra i clienti attraverso i propri
sforzi per la raccolta di fondi per il trasporto
della vecchia tostatrice in Messico.
BIC Notes – giugno 2005 – Articoli
Impresa: Telvill KFt.
Settore: information technology.
Attività: progettazione, implementazione
e montaggio di sistemi informatici, di telecomunicazioni e reti elettriche.
Nazionalità: Miskolc, Ungheria.
Panoramica: Telvill, società informatica
certificata ISO 9001 e 14001 considera la
tutela ambientale, il miglioramento dell'ambiente lavorativo e degli standard di vita come
necessari al successo di un'azienda.
Filosofia: al di là della conformità agli standard di gestione ambientale e qualitativi
molto ristretti, l'azienda offre il proprio sostegno ai gruppi della comunità locale, cercando
di creare occupazione sostenibile. Telvill riconosce inoltre che il rispetto ambientale offra
vantaggi commerciali tangibili, come la
migliore reputazione tra i clienti e nei rapporti con la comunità. Uno degli obiettivi della
Telvill è quello di costruire un esempio positivo per il miglioramento ed il successo costante sul mercato attraverso un comportamento
ecologicamente e socialmente responsabile.
Azioni Intraprese:
Telvill agli occhi dei partner e dei clienti, così
come l'aumento della loro fiducia nell'azienda come interlocutore, per una maggiore
fedeltà e soddisfazione. L'impresa ha sviluppato buoni rapporti con la comunità e la sua
partecipazione alle attività dei gruppi locali sta
ad indicare il suo contributo allo sviluppo
della regione della quale fa parte.
Telvill si occupa attivamente di informare i
soggetti, sia interni che esterni, ad essa interessati relativamente ai risultati aziendali raggiunti (ad esempio attraverso media locali ed
il proprio sito web). L'impresa è consapevole
che il rafforzamento della sua reputazione e
del profilo aziendale costituiscono un valore
inestimabile che si traduce immediatamente
in guadagno.
Riferimenti:
Commissione Europea, DG Impresa e
Industria
Siti web:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/c
sr/campaign/index_it.htm
http://europa.eu.int/comm/enterprise/c
sr/conf_2005_06_14_companies.htm
• sostegno al Berekalja Conquest Park, al
fine di incoraggiare uno stile di vita ed un
ambiente sani per le persone della comunità locale;
• sostegno al Miskolc Animal Park un
monumento alle specie locali estinte a
causa delle attività umane;
• partecipazione costante ai forum organizzati dalla Camera di commercio della città
di appartenenza;
• aggiornamento e manutenzione costante
del sistema informatico della scuola elementare ed assistenza nei programmi di
formazione;
• sostegno alle due scuole professionali di
Miskolc.
Vantaggi derivati: i vantaggi comprendono
un consolidamento della reputazione di
BIC Notes – giugno 2005 – Articoli
95
News
40.000 euro a fondo perduto: è
ancora aperto il Bando Seed
Capital
E' ancora aperto il Bando Seed Capital, la misura
innovativa attivata da BIC Lazio per permettere alle
PMI laziali, in modo specifico alle piccole e microimprese nascenti o di recente costituzione, di accedere ad un contributo massimo di 40.000 euro
(grant) a fondo perduto.
Il testo del Bando e la modulistica sono disponibili e scaricabili nella sezione BANDI E AVVISI PUBBLICI presente all'interno dell'area bic.intraprendere.
Progetto E2BLab: BIC Lazio e CEIS,
insieme per lo sviluppo
dell'imprenditorialità e delle nuove
tecnologie nel Lazio
BIC Lazio ed il CEIS - Centro di Studi Internazionali
sull'Economia e lo Sviluppo, che fa capo alla Facoltà
di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata,
hanno firmato una convenzione per incentivare l'innovazione e l'imprenditorialità nel territorio del
Lazio. In particolare i due enti, in sintonia con i
rispettivi fini istituzionali, si impegnano per i prossimi tre anni a collaborare nell'attuazione del progetto
E2BLab®, il cui scopo è quello di sostenere la crea-
96
zione di imprese ad alto contenuto tecnologico attraverso la promozione, l'affiancamento nella progettazione e l'assistenza nella fase di start up.
BIC Lazio e Finanziaria di Sviluppo
per l'Innovazione Tecnologica:
protocollo d'intesa per la
diffusione della cultura finanziaria
BIC Lazio e SIT - Finanziaria di Sviluppo per
l'Innovazione Tecnologica, hanno sottoscritto un
Protocollo d'Intesa allo scopo di favorire l'incontro
tra domanda e offerta di capitali e la diffusione di
cultura finanziaria. L'obiettivo comune è quello di
consentire il consolidamento finanziario delle
imprese e, quindi, il rafforzamento competitivo
delle micro-imprese regionali. Nel concreto, attraverso questo accordo della durata di un anno, BIC
Lazio e SIT si impegnano ad orientare le imprese
verso fonti di finanziamento innovative e ad assistere le imprese nello sviluppo e nella realizzazione
di piani di investimento ad elevato contenuto tecnologico.
BIC Notes – giugno 2005 –News
BIC Lazio e Banca Intesa: accordo
per la realizzazione ed il
finanziamento di progetti
imprenditoriali nel territorio
Banca Intesa e BIC Lazio hanno sottoscritto un
accordo che prevede lo stanziamento da parte della
Banca di 20 milioni di euro per la realizzazione ed il
finanziamento di progetti volti allo sviluppo imprenditoriale nella regione. L'intento e' quello di favorire la nascita, lo sviluppo e l'aggregazione delle PMI
locali, anche attraverso l'erogazione di finanziamenti e servizi bancari innovativi. Il protocollo d'intesa siglato è la prima concreta applicazione a
livello locale dell'accordo quadro tra Banca Intesa e
AIDA (Associazione Italiana delle Agenzie di
Sviluppo Locale e Marketing Territoriale) - a cui BIC
Lazio ha aderito - per il finanziamento di un plafond
fruibile da tutte le Agenzie associate.
BIC Notes – giugno 2005 – News
97
Scarica