Indice Quaderno di BIC Lazio - Business Innovation Centre su creazione d'impresa e sviluppo locale Editoriale 3 BIC Lazio e il Bilancio Sociale Giancarlo Cremonesi, Presidente BIC Lazio 4 Il Bilancio Sociale, parte di un articolato sistema di valutazione Luigi Campitelli, Direttore Generale BIC Lazio 31 9. BIC Lazio e le altre società delle rete regionale 33 10. Le partecipazioni societarie di BIC Lazio 34 11. Gli stakeholder di BIC Lazio 34 12. Il partenariato di BIC Lazio Focus 39 13. L'orientamento strategico di BIC Lazio “Verso il Bilancio Sociale” 41 14. Il modello organizzativo e gestionale 11 1. Nota introduttiva 45 15. Le attività svolte nei diversi settori di intervento 15 2. La missione 80 16. I risultati di BIC Lazio 16 3. Interpretazione della propria responsabilità sociale e dei valori etici 17 4. I settori di intervento 90 Allegati Allegato 1 - Questionario per l’attività di monitoraggio degli stakeholder Articoli 18 5. La storia 24 6. L'assetto giuridico e istituzionale 93 La “Corporate Social Responsability” e le PMI: 3 buone pratiche dall'Europa a cura dell’Euro Info Centre IT389 26 7. L'adesione di BIC Lazio alla rete europea ed italiana News 28 8. L'articolazione territoriale di BIC Lazio 96 Notizie, iniziative ed eventi in corso Regione Lazio Rivista trimestrale anno 2 - numero 2 - giugno 2005 Spedizione in A. P. - 70% - Roma Direttore responsabile Luigi Campitelli Coordinamento editoriale Simona De Quattro Redazione Giulia Barozzi Roberta Bertolini Erminia De Carlo Michele Lombardi Progetto grafico Uttinacci & Turano - www.uet.it Fotografie Luca Orilia - www.lucaorilia.com Impaginazione Tracciati architettura e grafica - www.tracciati.it Composizione e stampa Graf 3 - 00040 Pomezia (Roma) - via Carlo Poma, 8 Copyright BIC Lazio 00182 Roma - via Casilina, 3/T telefono +39 069 784 501 fax +39 0697 845 001 www.biclazio.it [email protected] BIC Notes - quaderni di BIC Lazio - Business Innovation Centre è inviato gratuitamente a quanti ne faranno richiesta. Registrazione al Tribunale di Roma n. 487/2003 del 24.11.2003 Hanno collaborato: Roberto Giuliani Berenice Marisei PublicMetrica srl Gruppo Socialmetrica: Luciano Hinna Roberta Iannone Fabio Monteduro Marcella Russo Fiorella Strom Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti e collaboratori BIC Lazio Regione Lazio Rivista trimestrale anno 2 - numero 2 - giugno 2005 Spedizione in A. P. - 70% - Roma Direttore responsabile Luigi Campitelli Coordinamento editoriale Simona De Quattro Redazione Giulia Barozzi Roberta Bertolini Erminia De Carlo Michele Lombardi Progetto grafico Uttinacci & Turano - www.uet.it Fotografie Luca Orilia - www.lucaorilia.com Impaginazione Tracciati architettura e grafica - www.tracciati.it Composizione e stampa Graf 3 - 00040 Pomezia (Roma) - via Carlo Poma, 8 Copyright BIC Lazio 00182 Roma - via Casilina, 3/T telefono +39 069 784 501 fax +39 0697 845 001 www.biclazio.it [email protected] BIC Notes - quaderni di BIC Lazio - Business Innovation Centre è inviato gratuitamente a quanti ne faranno richiesta. Registrazione al Tribunale di Roma n. 487/2003 del 24.11.2003 Hanno collaborato: Roberto Giuliani Berenice Marisei PublicMetrica srl Gruppo Socialmetrica: Luciano Hinna Roberta Iannone Fabio Monteduro Marcella Russo Fiorella Strom Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti e collaboratori BIC Lazio EDITORIALI BIC Lazio e il Bilancio Sociale Giancarlo Cremonesi Presidente BIC Lazio Con il suo primo Bilancio Sociale, relativo all'anno 2004, BIC Lazio ha compiuto un primo importante passo verso un obiettivo di trasparenza e di acquisizione di una piena consapevolezza della propria responsabilità sociale. La portata innovativa di questa iniziativa è stata quella di individuare un modello di rendicontazione costruito sulla base del particolare assetto di BIC Lazio, società privata ma con finalità pubbliche. Abbiamo deciso perciò di dedicare al Bilancio Sociale di BIC Lazio un apposito numero del Quaderno BIC Notes per dar conto ai soggetti che a vario titolo interagiscono con BIC Lazio della missione perseguita, delle azioni poste in essere e dei risultati raggiunti, dimostrando la coerenza tra tutti questi elementi. Un obiettivo molto ambizioso e con una forte criticità: iniziare a raccontarsi all'esterno senza aver prima interiorizzato una piena consapevolezza della propria identità, creando così un pericoloso scollamento tra ciò che si è e ciò che appare. Questa prima esperienza di rendicontazione risulta, quindi, un'occasione importante per definire la propria identità, creare senso di appartenenza, e proiettarsi, poi, verso l'esterno; rendersi conto per rendere conto, in un processo di miglioramento continuo. Le prossime edizioni segneranno una piena maturazione del Bilancio Sociale che sarà sempre più sociale nei contenuti (ampliamento del portafoglio di indicatori per rilevare l'impatto sociale delle attività svolte) e nel processo di realizzazione (coinvolgimento diretto dei portatori di interessi - gli stakeholder - esterni). Ancora una volta BIC Lazio, che da sempre ha interpretato un ruolo di laboratorio di innovazione anche nel panorama delle società della rete regionale, è in prima fila per cogliere le grandi opportunità offerte da questo nuovo strumento - il Bilancio Sociale - che consente di gestire in maniera pro-attiva le relazioni con i portatori di interessi. BIC Notes – giugno 2005 – Editoriali 3 EDITORIALE Il Bilancio Sociale, parte di un articolato sistema di valutazione Luigi Campitelli, Direttore Generale BIC Lazio A partire dalla definizione del Programma triennale di attività 2004-2006, BIC Lazio ha avviato un'importante riflessione sugli indirizzi strategici e sulle modalità operative con cui intraprendere una nuova fase di sviluppo del proprio sistema di intervento. A fronte dei mutati scenari competitivi internazionali e dell'emergere di nuovi fabbisogni da parte dei sistemi economici territoriali, l'esigenza è quella di tracciare le linee per una strategia di azione ancora più incisiva, in cui sedimentare le esperienze del passato, valorizzandole, e con cui operare per un'ulteriore diffusione, consolidamento ed affinamento del ruolo centrale svolto da BIC Lazio nell'ambito delle politiche regionali di sostegno allo sviluppo. I profondi mutamenti in atto nel contesto europeo e le istanze di innovazione crescenti nel nostro Paese confermano la centralità del tema della creazione di nuove imprese per il rafforzamento della competitività del sistema, enfatizzando l'urgenza di modernizzare l'impianto dell'intervento pubblico sino ad oggi adottato. Non è infatti più sufficiente limitarsi a valorizzare la competitività dei sistemi di piccola impresa esistenti e delle imprese che vi operano: è innanzitutto essenziale garantirne la vitalità nel medio e lungo periodo, predisponendo condizioni ed opportunità per un continuo rinnovamento dei soggetti imprenditoriali, che comporti un arricchimento qualitativo e quantitativo dei sistemi locali. Abbiamo bisogno non solo di più imprenditori ma anche di imprenditori diversi, per ottenere una migliore capacità di risposta al susseguirsi delle sfide competitive. L'approccio seguito da BIC Lazio per l'implementazione del sistema di interventi presenta caratteristiche di innovatività importanti, confermate dall'esperienza internazionale e dal recente dibattito scientifico e culturale sui temi della politica industriale e dello sviluppo locale. IL TERRITORIO Il primo elemento innovativo è rappresentato dal riconoscimento della dimensione territoriale di intervento, in quanto ambito privilegiato per iniziative volte a rafforzare o ricostruire le relazioni tra le imprese, soprattutto quelle minori, e tra queste e l'ambiente nel quale esse operano. Ciò ha comportato la necessità di dotarsi di un modello flessibile di intervento che, tenendo conto delle specificità locali dell'area in cui si agisce, privilegi l'approccio bottom up nella definizione dei progetti di sviluppo, in contrapposizione con l'impostazione tradizionale delle politiche top down. In questo contesto, è divenuto fondamentale formare una capacità progettuale specifica, in grado di adeguare il modello di policy alle caratteristiche istituzionali, economiche e sociali peculiari del sistema locale, oggetto di intervento, ed agire per un forte radicamento sul territorio delle iniziative attivate dalla rete territoriale degli Incubatori e dei punti di promozione d'impresa. La predisposizione di un'offerta globale ed integrata di servizi avanzati, necessari alla dina- 4 BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale mica di sviluppo dei sistemi produttivi locali, viene assunta come chiave di volta di un nuovo rapporto tra impresa ed ambito locale, laddove quest'ultimo è appunto definito come quel sistema di soggetti collettivi in grado di svolgere un ruolo complementare a quello delle imprese e del mercato, in tutti i punti in cui questi stessi presentano un'insufficiente rapidità nell'apprestare servizi produttivi in quantità e qualità adeguate alle esigenze delle imprese utenti. L'INNOVAZIONE Nell'ultimo decennio l'Europa ha perso terreno in termini di competitività e tutti concordano nell'individuare nelle debolezze strutturali delle economie nazionali sul fronte della ricerca e dell'innovazione le maggiori cause di tale tendenza negativa. Anche a livello territoriale, è ormai convinzione diffusa che il tessuto produttivo locale dovrà confrontarsi con scenari che imporranno forti accelerazioni dei processi innovativi. Assume perciò valenza strategica operare per un rafforzamento delle connessioni tra i centri della conoscenza ed il sistema produttivo locale, dedicando sempre più attenzione al sostegno di una imprenditorialità basata su nuovi business o modelli di business innovativi ed allo sfruttamento, in termini economici, dei risultati raggiunti dalle attività di ricerca e sviluppo. L'innovazione ha perso il carattere di eccezionalità ed è diventata condizione ordinaria di sopravvivenza dell'impresa sul mercato. Si tratta di innovazione tecnologica, ma non solo: è anche necessariamente innovazione organizzativa dell'impresa nel suo complesso. L'innovazione deve inoltre essere considerata rispetto al contesto locale: essa non è quindi sempre sinonimo di high-tech, ma può anche nascere, a seconda dei casi, dalla combinazione di tecnologie intermedie o da un vantaggio concorrenziale procurato da fattori di marketing o di razionalizzazione della gestione, o infine da un nuovo utilizzo di tecnologie esistenti. E' chiaro che gli obiettivi di miglioramento del contesto imprenditoriale in termini di competitività e innovatività sono affidati in larga misura alla crescita della consapevolezza e della cultura manageriale degli imprenditori. E a questa crescita culturale sono chiamate a dare il loro apporto le reti che forniscono servizi di supporto alle imprese, quali i BIC. Da questo punto di vista il Programma triennale 2004-2006 di BIC Lazio ha previsto fra i propri obiettivi strategici una specializzazione ed un rafforzamento della propria gamma di servizi, in modo da offrire, ai potenziali imprenditori ed ai soggetti imprenditoriali già attivi, nuove opportunità di crescita che agiscano sulla loro cultura, in termini di capacità di dialogare con il sistema della ricerca e dello sviluppo tecnologico, di propensione all'innovazione, di capacità di guardare ad altri più ampi mercati, di disponibilità alla cooperazione, per diventare imprenditori più evoluti e competitivi sulla base della conoscenza. COMPLEMENTARIETA' E PARTNERSHIP CON LA RETE REGIONALE Il terzo fattore di novità consiste nella costruzione della rete, basata su una forte integrazione della doppia valenza centro/periferia. L'ottica è sempre stata quella di lavorare in rete, costruendo sinergie con i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, in particolare nel campo del sostegno alla nuova imprenditorialità e della valorizzazione delle opportunità di sviluppo locale. In questo scenario, la pluralità di attori locali capaci di farsi promotori di iniziative e di modelli di sviluppo è una dotazione del sistema territoriale che viene considerata come un vantaggio competitivo essenziale. Il rapporto finale Benchmarking of Business Incubators della Direzione Generale Imprese della Commissione Europea nel 2002, riconfermando l'importanza dei programmi che stimolano la nascita e la diffusione dei BIC nei diversi Paesi dell'Unione, ha sottolineato come l'Incubatore debba fondarsi sul partenariato tra tutti gli attori protagonisti dello sviluppo economico locale. Ai soggetti promotori dello sviluppo, oltre ad una garanzia di qualità delle singole prestazioni, BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale 5 viene infatti richiesta, sempre più frequentemente, una capacità di carattere relazionale nell'allestire e nel governare processi coordinati e cooperativi di intervento sul territorio. Da qui la centralità di perseguire oggi una politica di networking delle iniziative promosse per stimolare la crescita competitiva del sistema socio-economico laziale. Rispetto al passato, infatti, ci sono opportunità maggiori di stabilire alleanze con la pluralità degli attori dello sviluppo economico territoriale, per non ripetere costosamente la produzione di servizi esistenti e concentrarsi, più efficacemente, sulla distribuzione e sull'ampliamento del mercato di questi servizi. Il Programma triennale di interventi 2004-2006 manifesta l'attenzione che BIC Lazio intende prestare sulla necessità di ragionare in termini di nuove forme di collaborazione, individuando gli elementi opportuni di complementarietà e promuovendo sinergie e percorsi comuni tra tutti i soggetti che agiscono sul territorio per fini di sviluppo. GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE ED IL BILANCIO SOCIALE In relazione alle sfide emergenti e facendo seguito ai positivi risultati raggiunti, si impone ora la massima attenzione alle condizioni ed alle modalità con cui intraprendere la fase di consolidamento di questo ampio ed articolato apparato di promozione dell'imprenditorialità regionale. Nell'ambito della costruzione del Programma Triennale, si è pertanto proceduto all'inserimento di una nuova misura dedicata alla realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione delle iniziative programmate. L'attenzione posta da alcuni anni nel perseguimento degli obiettivi di valutazione dei risultati, contestualmente alla definizione delle politiche, risponde, più che ad astratte esigenze di conoscenza, all'introduzione di elementi di trasparenza e di verificabilità dell'agire degli Enti pubblici e delle agenzie di sviluppo. Tale sensibilità intende innanzitutto rendere trasparenti i processi decisionali, nel senso di esplicitare le finalità perseguite ed i rapporti individuati tra queste ed i mezzi impiegati per il loro raggiungimento. Questo obiettivo di trasparenza è stato perseguito da BIC Lazio attraverso la costruzione di strumenti di lettura, comprensione ed interpretazione di ciò che accade, che consentano gradualmente nel tempo di acquisire una metodologia di azione per implementare in termini di efficienza ed efficacia le strategie di intervento adottate. Il tema della valutazione delle politiche di sviluppo socio-economico è certamente complesso, molto dibattuto in letteratura ma non ancora compiutamente risolto, sia per quanto concerne la pluralità di metodi e di strumenti possibili, che per la fruibilità concreta dei risultati. A fronte di tale considerazione e dell'impegno di consolidamento degli indirizzi e delle tecnicalità di intervento da parte di BIC Lazio, si è ritenuto opportuno affrontare, per gradi, l'attivazione di un sistema integrato di monitoraggio e di valutazione, basato principalmente sull'adozione di due strumenti: • l'impianto pilota di monitoraggio fisico e finanziario, quale strumento utilizzabile per governare con maggiore efficacia i comportamenti organizzativi e di processo, per garantire il raggiungimento di risultati validi ed adeguati agli obiettivi perseguiti. Si tratta, in particolare, di un sistema di indicatori sullo stato d'avanzamento delle attività in termini di performance e di risultato, al fine di valutare in itinere la fattibilità/sostenibilità e la qualità delle azioni intraprese; • il Bilancio Sociale, quale strumento di rendicontazione sociale e, quindi, luogo di confronto con i diversi portatori di interessi, per BIC Lazio; un confronto essenziale sia nella fase di programmazione, per elaborare programmi il più possibile coerenti con le esigenze espresse dalla generalità degli stessi portatori di interesse, sia nelle fasi di verifica dei risulta6 BIC Notes – giugno 2005 – Editoriale ti, al fine di inserire i correttivi resi necessari dal confronto con il territorio. In altri termini, come il sistema di monitoraggio consente di misurare la corrispondenza tra previsioni e risultati in termini di indicatori fisici, così il Bilancio Sociale dovrà, una volta a regime, misurare l'efficacia dell'azione di BIC Lazio, raccogliendo il giudizio da parte dei principali portatori di interessi, ovvero gli interlocutori di BIC Lazio sul territorio regionale. Il Bilancio Sociale rappresenta un'azione sistematica di ascolto di tutti questi soggetti, al fine di orientare le strategie di sviluppo e la gestione aziendale verso una maggiore adesione degli interessi della collettività regionale, all'interno di un approccio orientato al dialogo ed alla partecipazione. Con il Bilancio Sociale BIC Lazio intende pertanto fornire, innanzitutto a se stesso e quindi ai propri principali interlocutori istituzionali, elementi per comprendere l'impatto della propria attività sul territorio e sulle diverse categorie di utenti. BIC Notes – giugno 2005 – Editoriali 7 Focus Scelta del modello di rendicontazione sociale Il Bilancio Sociale come modello di innovazione manageriale Interpretazione della responsabilità sociale e dei valori etici Obiettivi e Codice Etico Orientamento strategico ed analisi dei risultati Direttrici di intervento e attività svolte Il progetto Bilancio Sociale BIC Lazio prende coscienza di sè e si racconta: la rendicontazione sociale come strumento di autocritica in un’ottica di miglioramento. diventa lo strumento capace di descrivere l'attività effettivamente svolta. L'obiettivo che BIC Lazio vuole raggiungere attraverso il Bilancio Sociale è quello di comunicare la missione perseguita, rendicontare le azioni svolte e i risultati raggiunti, dimostrare l'assoluta coerenza tra questi elementi. 1. Nota introduttiva 1.1 Cos'è il bilancio sociale? Il bilancio sociale è uno dei principali strumenti a disposizione delle imprese pubbliche e private per rendicontare socialmente l'attività svolta ed i risultati conseguiti. Esso consente, infatti, di presentare direttamente ai portatori di interesse (stakeholder) le informazioni utili a dimostrare l'utilità ed il valore sociale di un'azienda. Il Bilancio Sociale rappresenta il primo importante passo compiuto da BIC Lazio in direzione di una maggiore consapevolezza della propria responsabilità sociale, in risposta alla domanda di trasparenza e di apertura verso gli stakeholder. Il valore innovativo del progetto è quello di riuscire ad individuare un modello di rendicontazione adatto al particolare assetto di BIC Lazio, società privata ma con finalità pubbliche. Infatti, sebbene il tema della rendicontazione sociale vanti una storia ormai consolidata, i bilanci sociali prodotti dalle aziende pubbliche e non profit - almeno in Italia - sono ancora pochi e sono per lo più imitazioni di modelli prodotti da imprese orientate al profitto. In queste ultime, il bilancio sociale rappresenta un sistema contabile e descrittivo che tratta dei costi e dei ricavi non direttamente legati alle specifiche attività produttive. Per un'azienda pubblica o non profit, invece, il bilancio sociale deve servire a comprendere e comunicare come e fino a che punto l'azienda sia stata capace di realizzare la propria missione. Perciò, se per le imprese orientate al profitto la rendicontazione sociale si pone a completamento ed integrazione del bilancio d'esercizio, per quelle pubbliche o non profit BIC Notes – giugno 2005 – Focus 1.2 Il modello di rendicontazione adottato Non tutti i modelli di rendicontazione garantiscono il contemporaneo coinvolgimento dei protagonisti interni della vita aziendale e degli stakeholder esterni. E questo perché si tende a focalizzare il documento piuttosto che il processo di rendicontazione. Il modello adottato da BIC Lazio, al contrario, utilizza il bilancio sociale non solo come strumento di comunicazione dei risultati ma come sistema di innovazione manageriale; questo (grafico 1) permette, attraverso un feedback continuo, di ottenere contemporaneamente due risultati: da una parte, assicura che la rendicontazione sociale sia ben compresa e integrata nell'organizzazione, e, dall'altra, verifica che i valori e le aspettative degli stakeholder di riferimento siano rispecchiati dalla percezione che il management ha dell'organizzazione stessa, della sua missione e dei suoi valori. Dal punto di vista metodologico il presente Bilancio Sociale è stato elaborato: • coerentemente alle indicazioni fornite dalla più accreditata letteratura accademica; • sulla base del confronto con le principali best practice nazionali ed estere; • recependo i suggerimenti delle principali istituzioni che hanno messo a punto metodologie e linee guida in tema di rendicontazione sociale nel comparto delle aziende pubbliche (in particolare il Laboratorio Bilancio Sociale attivato in seno al programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica), 11 adottando un modello basato sul processo di rendicontazione sociale e non solo sul documento finale (come descritto nel grafico 1). Dopo aver individuato con il top management gli obiettivi del progetto, in un incontro finalizzato sono stati condivisi con tutto il management le finalità generali ed i contenuti culturali, conoscitivi e linguistici. Sulla base degli obiettivi individuati è stato costituito un gruppo di lavoro per analizzare la percezione che gli stakeholder hanno dell'identità, della gestione e dei risultati di BIC Lazio. A questo punto è stato intrapreso un percorso di riflessione interna su ciò che BIC Lazio fa ed in favore di chi (attività/stakeholder). Questa fase, centrale per la realizzazione del Bilancio Sociale, ha coinvolto i responsabili delle varie unità organizzative di BIC Lazio: interviste focalizzate hanno fatto emergere l'articolazione delle diverse attività e la loro specificità tanto rispetto agli obiettivi quanto alle misure, le loro interconnessioni e le processualità operative. In particolare, attraverso alcuni focus group, è stato possibile veicolare una visione dell'azienda nel suo Grafico 1 - Il processo di rendicontazione sociale di BIC Lazio. Approvazione dell’iniziativa da parte dei vertici aziendali e individuazione degli obiettivi generali del progetto Presentazione agli stakeholder ed apertura dei canali di ascolto Redazione di Verso il Bilancio Sociale Determinazione degli indicatori chiave Formazione preliminare e condivisione obiettivi del progetto con il management Costituzione del gruppo di lavoro, analisi e raccolta delle informazioni Censimento degli stakeholder, individuazione e descrizione delle attività di BIC Lazio (attraverso focus group ed interviste dirette al personale) Condivisione interna dei risultati dei focus group e validazione dei report intermedi 12 BIC Notes – giugno 2005 – Focus complesso, valorizzare la conoscenza reciproca tra le diverse aree e facilitare l'utilizzo di un linguaggio comune. Per ogni unità organizzativa sono state realizzate delle matrici attività/stakeholder quali filigrane dei processi operativi di BIC Lazio, cui è stato agganciato un set di indicatori che rappresentano le performance. L'aggregazione delle singole matrici ha portato a una riclassificazione delle diverse informazioni sulla base dell'interesse dei diversi stakeholder. È stato quindi possibile associare, ad ogni attività, un set di indicatori di performance e di risultato, basato sul sistema di monitoraggio delle attività già attivato da BIC Lazio. Partendo dalle analisi svolte e dalle finalità concordate con i vertici di BIC Lazio, è stato elaborato Verso il Bilancio Sociale, nato per evidenziare il percorso di sviluppo in direzione di un coinvolgimento diretto degli stakeholder nel processo di rendicontazione sociale e di un ampliamento del portafoglio di indicatori per rilevare l'efficacia sociale delle attività svolte. Grafico 2 - La formazione della matrice attività stakeholder. BIC Lazio Stakeholders Persone fisiche Persone giuridiche A a b c a b c a b c Unità org. 1 Stakeholders Attività C B A B D Attività C a Persone b Unità org. .. fisiche Stakeholders c A a a Persone Persone b org. N b Unità giuridiche fisiche c c Stakeholders a a Persone Persone b b c fisiche giuridiche c a Persone b c giuridiche BIC Notes – giugno 2005 – Focus E N D E Attività C B A B D Attività C N E D N E N a b c a b c a b c 13 1.3 L'articolazione dei contenuti e la struttura del documento La rappresentazione e la classificazione delle informazioni sono utili per capire se e come BIC Lazio abbia creato valore, rimanendo coerente alla propria missione nella scelta del sistema di governo e delle strategie di intervento, nell'organizzazione dei processi primari e, infine, nei risultati ottenuti. Sulla base di queste premesse è stato proposto uno schema generale di classificazione delle informazioni, che comprende valori, fatti e cifre. In altri termini, l'assetto informativo di base del Bilancio Sociale è strutturato in nuclei fondamentali di informazione scomponibili in unità minime di conoscenza (progetto, iniziativa, misure), che trovano la loro massima sintesi nella missione, e ai quali è agganciato il sistema di contabilità sociale (fatti e cifre). Sotto il profilo dell'articolazione dei conte- nuti, Verso il Bilancio Sociale classifica le informazioni in tre punti: • identità: presenta la missione, i valori, i settori di intervento, la storia, l'assetto giuridico e istituzionale, il networking, l'articolazione territoriale di BIC Lazio, le partecipazioni societarie, gli stakeholder ed i partner. • gestione: rendiconta le informazioni inerenti l'orientamento strategico, il modello organizzativo e gestionale, la descrizione delle attività svolte nei diversi settori di intervento. • risultati dell'attività svolta: rendiconta i fatti e i risultati dell'esercizio di competenza. Grafico 3- Bilancio Sociale e tipologie di informazioni rendicontate. Contenuti Tipologia di informazione Missione Settori d’intervento Identità Linee di azione Valori Assetto giuridico Istituzionale Valori Organi Modello operativo Fatti Assetto organizzativo Bilancio Sociale Gestione Processi primari Attività di raccolta fondi Gestione del patrimonio Cifre Altro Iniziative/progetti realizzati Stakeholder coinvolti Risultati Rendicontazione economica Portafoglio indicatori Altro 14 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Grafico 4- Assetto informativo di base. Missione Settore d’intervento Settore d’intervento Linee di attività Linee di attività Linee di attività Linee di attività Linee di attività Valori Linee di attività Settore d’intervento Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa Iniziativa progetto progetto progetto progetto progetto progetto Iniziativa Iniziativa Iniziativa progetto progetto progetto Risultati Risultati Risultati Risultati Risultati Risultati Risultati 2. La missione BIC Lazio è una Società per Azioni che fa parte della rete delle agenzie regionali e si propone di: • stimolare e promuovere la nascita di nuove imprese, intervenendo anche all'interno dei processi di diversificazione e ammodernamento delle imprese esistenti; • favorire lo sviluppo e il consolidamento delle neoimprese nella fase di decollo, per migliorarne le probabilità di successo; • diffondere sul territorio la cultura d'impresa anche attraverso la creazione e la BIC Notes – giugno 2005 – Focus Risultati Risultati gestione di appositi centri dotati di servizi comuni, in cui ospitare nuove imprese e iniziative, svolgendo in tal modo la funzione di Incubatore; • mettere a disposizione della Regione e degli Enti pubblici locali il know how manageriale e tecnico maturato attraverso la propria attività, per favorire le capacità di progettazione, con particolare riferimento alla partecipazione a programmi e progetti dell'UE nel campo dello sviluppo locale e della promozione dell'offerta imprenditoriale. Nel pieno rispetto della sua missione, BIC Lazio costituisce uno strumento di attuazione della programmazione regionale, e si relazio15 na con tutti i soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo alle sue diverse attività. 3. Interpretazione della propria responsabilità sociale e dei valori etici BIC Lazio, coerentemente alla sua natura di società privata con finalità pubbliche, si propone come impresa socialmente responsabile e assume concretamente la sua responsabilità sociale in diversi modi: • attraverso un'offerta adeguata di servizi e anche cercando di essere un interlocutore reale e affidabile per le persone che gli si rivolgono. Il suo orientamento è di accompagnare l'utente ancora più che informarlo; di assistere, più che erogare; e di anticipare, invece che adempiere; • offrendo un sistema di procedure che siano neutre e trasparenti; • ricercando e offrendo ai propri interlocutori pubblici e privati il coinvolgimento, più che la fornitura, di conoscenze ed esperienze; • rendendo pubblici i propri atti, per offrire la possibilità di un riscontro aperto e generalizzato; • adottando le attività di programmazione, pianificazione e "budgettizzazione" come strumenti che vanno al di là dei compiti istituzionali, per divenire un modus operandi di tutta l'articolazione organizzativa; • proponendo, al proprio interno, una politica di genere capace di valorizzare le risorse femminili e di operare una promozione culturale in grado di arricchire il proprio capitale umano. Alla base dell'azione di BIC Lazio c'è la consapevolezza, favorita dalla natura mista 16 della sua base sociale, della necessità di promuovere sinergie e iniziative concertate. E questo a cominciare dai soci, che devono essere sempre più coinvolti nelle politiche e nell'operatività. In sostanza, la coincidenza quasi completa tra shareholder e stakeholder viene interpretata come un valore. Per BIC Lazio il sistema a rete delle imprese di servizio e di supporto alla e della Regione Lazio è anch'esso un valore: sia per la necessità di ottimizzare l'impiego delle risorse, sia per qualificare l'efficienza e l'efficacia dei servizi. Per questo ha fatto proprie tutte le politiche di coordinamento e di interazione interne ed esterne, impegnandosi per valorizzare e potenziare le identità, le specificità e i patrimoni di esperienza. Questo orientamento spiega come BIC Lazio agisca e intenda agire con sempre maggiore incisività per: • rafforzare le connessioni tra i centri della conoscenza e il sistema produttivo locale; • integrare le competenze dei vari attori impegnati nel campo del sostegno alla nuova imprenditoria e dello sviluppo locale; • valorizzare il partenariato di tutti i protagonisti dello sviluppo economico locale; • integrare nel proprio modello di intervento la dimensione territoriale e promuovere un forte radicamento delle iniziative sul territorio; • utilizzare nella definizione dei progetti di sviluppo un approccio pragmatico di tipo bottom up (dal basso verso l'alto); • gestire con modalità manageriali le iniziative a elevata professionalità delle competenze impiegate. In sintesi, poiché essere responsabili vuol dire prestare attenzione alle modalità secondo cui viene attuata la propria missione, BIC Lazio, nel suo operare, intende rispettare: BIC Notes – giugno 2005 – Focus • l'equità e l' uguaglianza; • la trasparenza e la correttezza gestionale; • la correttezza e la legalità; • la lealtà; • la fiducia; • il rispetto degli interessi di ogni interlocutore; • la cooperazione con gli interlocutori; delle informazioni. Tutte le azioni inserite nella direttrice promozionale intendono contribuire a stimolare una crescita culturale verso nuove forme di lavoro, soprattutto in aree deboli e a scarsa vocazione imprenditoriale, sviluppando una maggiore motivazione ad intraprendere attività autonome. Sempre orientate allo stesso obiettivo sono le attività maggiormente attinenti alla necessità di rinnovare il tessuto imprenditoriale regionale, partendo dalla valorizzazione della dotazione di attività di ricerca e sviluppo presente nel Lazio e dalla conoscenza dei processi di trasferimento tecnologico. • la professionalità; • la protezione della salute e la tutela dell'ambiente. A questo fine ha elaborato e assunto un Codice Etico che impegna tutti coloro che operano all'interno e per conto di BIC Lazio a rendere coerenti e compatibili i propri comportamenti e ad osservare, e far osservare, questi principi nell'ambito delle proprie funzioni e responsabilità. 4. I settori di intervento 4.1 La promozione imprenditoriale Le attività che rientrano in tale settore di intervento sono quelle che direttamente ed indirettamente tendono a creare e diffondere, anche attraverso il rafforzamento dei partenariati locali, le condizioni necessarie per l'affermarsi di una cultura d'impresa. Si tratta di azioni che hanno come scopo il rafforzamento delle politiche attive per lo sviluppo imprenditoriale e l'individuazione di nuove opportunità d'impresa derivanti da programmi comunitari e dai Centri di ricerca ed innovazione. In particolare si fa riferimento: all'analisi delle condizioni di sviluppo del territorio e delle opportunità di mercato; all'attivazione delle relazioni con gli attori locali; alla diffusione e formazione sull'accessibilità delle opportunità europee ed alla intermediazione BIC Notes – giugno 2005 – Focus 4.2 La creazione e sviluppo di impresa Le attività di creazione e sviluppo d'impresa comprendono l'insieme dei servizi rivolti direttamente sia ai potenziali imprenditori, nel momento in cui decidono di avviare un nuovo percorso imprenditoriale, sia a imprese di nuova costituzione, che necessitano di assistenza tecnica e finanziaria per garantirsi lo sviluppo. In particolare, si fa riferimento a quelle azioni di assistenza alla progettazione e di formazione tecnico-manageriale dell'imprenditore e potenziale imprenditore che si rendono disponibili presso tutti gli sportelli della rete territoriale e degli Incubatori BIC Lazio. Rientrano in tale settore di intervento anche le azioni più specifiche di consulenza tecnica in termini di gestione, amministrazione, accesso alle nuove tecnologie e agli strumenti di ingegneria finanziaria, ovvero quei servizi trasversali che garantiscono lo sviluppo delle imprese esistenti e, quindi, indirettamente, la nascita delle nuove o l'ingresso di ulteriori soggetti economici nel territorio regionale. 4.3 La valorizzazione del know-how tecnico-manageriale BIC Lazio fornisce anche assistenza tecnica alla Regione Lazio su programmi comunitari o su richieste specifiche. In particolare, l'attività di assistenza tecnica ai programmi comunitari (attivata a partire dal 2002 a seguito dell' esigenza di rendere più incisiva la parte17 cipazione della Regione alla programmazione comunitaria) ha come obiettivo principale quello di stimolare la diffusione della progettualità regionale ed una maggiore capacità gestionale. Il know-how tecnico-manageriale accumulato nel tempo da BIC Lazio viene ulteriormente valorizzato attraverso le azioni di assistenza tecnica agli attori locali e la partecipazione a progetti comunitari direttamente gestiti dal BIC. 4.4 La comunicazione, il monitoraggio e i servizi di supporto interno Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo di BIC Lazio viene supportato da una serie di attività che favoriscono il corretto posizionamento di BIC sul territorio (comunicazione corporate), e la diffusione delle informazioni funzionali al raggiungimento degli obiettivi (comunicazione di prodotto). 1990 1991 1992 18 Altre attività, forse meno visibili all'esterno, ma sicuramente indispensabili per l'adempimento della missione istituzionale, sono il monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti ed i servizi di supporto interno (servizi generali, amministrazione, finanza e controllo e affari societari). 5. La storia BIC Lazio (Business Innovation Centre) nasce nel 1990 come centro di creazione d'impresa e di sostegno all'innovazione e allo sviluppo locale. Promosso dalla Commissione Europea e dalla Regione Lazio, BIC Lazio è stato istituito dalla Legge Regionale 35/90. BIC Lazio nasce con l'obiettivo di valorizzare le possibilità di sviluppo di territori soggetti a processi di "de-industrializzazione"... BIC Lazio nasce a seguito di un contratto stipulato tra Filas e la Comunità Economica Europea per la preparazione di un Centro d'impresa e innovazione (BIC), con sede a Frosinone, ed un ufficio operativo a Roma.La prima fase di vita di BIC Lazio è caratterizzata dalla necessità di enfatizzare lo strumento Incubatore rispetto agli altri servizi reali e di assistere non solo le imprese industriali, ma anche le altre categorie produttive. Si evidenza, inoltre, il ruolo di BIC Lazio come interfaccia tra sistema imprese e ricerca.Le prime commesse dirette sono: progettazione, ricerca e studio per la Fiera delle Opportunità imprenditoriali con la Regione Lazio.BIC Lazio partecipa ad un convegno promosso dal Comune di Roma sui temi dell'innovazione nell'architettura con particolare attenzione alle problematiche degli Incubatori. Entrano tre nuovi azionisti (Cassa Risparmio Roma, Mediocredito Lazio, Banco Roma) e vengono stipulate due convenzioni: con la Provincia di Frosinone e con la Regione Lazio, in relazione alle attività di informazione e supporto tecnico-conoscitivo sulla Comunità Europea.Viene approvato il fondo di start up per le imprese e vengono censite le prime 38 richieste di assistenza da parte delle stesse. BIC Lazio attiva uno sportello presso la CCIAA di Frosinone e si inizia a delineare l'ipotesi di un Incubatore d'impresa. Nasce una Antenna Lazio a Bruxelles ed una struttura permanente nella sede di Roma. Vengono approvate le proposte di Incubatori a Ferentino (Frosinone) e a Roma. Si avvia il progetto di lavoro su Colleferro per favorire lo sviluppo economico occupazionale. BIC Lazio supera la fase di sperimentazione e viene ammesso alla rete europea dei BIC, e contemporaneamente, sottoscrive la sua partecipazione al Consorzio Parchi Scientifici Tecnologici. BIC Notes – giugno 2005 – Focus ... si comincia a parlare esplicitamente di creazione d'impresa e successiva assistenza e di articolazione territoriale e rete Incubatori ... 1993 1994 1995 Partono tre progetti territoriali: il primo riguarda il turismo, l'archeologia e la cultura dell'alto Lazio; il secondo, la subfornitura; il terzo, lo sviluppo e l'ambiente delle zone rurali.Nello stesso anno si apre uno sportello a Tor Vergata e si ipotizza l'apertura di ulteriori sportelli territoriali presso le CCIAA delle altre tre province laziali (Viterbo, Rieti e Latina). Si inaugura la sede del primo Incubatore a Ferentino. BIC Lazio diviene soggetto attuatore per la costruzione di una struttura di accoglienza a Sora.Viene inoltre intrapresa l'attività di assistenza tecnica alla progettazione dei programmi operativi di fondi strutturali. BIC Lazio partecipa ai progetti Leader e Urban. Nasce una figura di coordinamento e tutoraggio di BIC Lazio da parte di Filas. ... è l'anno della crisi finanziaria di BIC Lazio dovuta ai ritardi di pagamento delle commesse regionali ... 1996 1997 1998 20 BIC Lazio partecipa al programma Carrefour in accordo con l’Università della Tuscia e viene coinvolto nella gestione delle misure dell’Unione Europea. Si stipulano le prime convenzioni con la Regione Lazio attinenti ad obiettivi comunitari. BIC Lazio rafforza la sua presenza come soggetto promotore dell'imprenditorialità: partecipa a programmi comunitari GAL (sud pontino), alla manifestazione Enzimi promossa dal Comune di Roma, al progetto Giovani Imprenditori Crescono su incarico del Comune di Roma e pone in essere l'iniziativa Un'Idea per l'Impresa. Inoltre aderisce al progetto di formazione multiregionale in collaborazione con BIC Sesto S.Giovanni e BIC Toscana Sud ed al programma Impresa e Università per la promozione di imprese a partire dall'ambito universitario; stipula accordi con il comune di Colleferro e di Gavignano ed entra in collaborazione con l'Associazione IG Student per la promozione del fondo di rotazione del Comune di Roma. Chiude l'ufficio di Antenna Lazio di Bruxelles, ma contemporaneamente viene aperto lo sportello di Università Impresa a Tor Vergata e nasce il secondo Incubatore BIC Lazio a Colleferro. Comincia il presidio territoriale. Viene realizzato lo sportello Università Impresa presso l'Università Roma Tre, un ufficio operativo per l'erogazione di servizi presso l'Incubatore di Ferentino e vengono inaugurate le sedi dei presidi territoriali di Rieti, Colleferro e Sora.BIC Lazio dà vita all'iniziativa Ipotesi con l'Università Tor Vergata; organizza il Premio la Tua Idea si fa Impresa in collaborazione con Giovani Imprenditori Unione Industriali e la Repubblica; collabora con il consorzio Consel-Elis; cura in ATI, con la società del Polo tecnologico, l'istruttoria dei progetti d'impresa presentati sull'iniziativa Giubileo 2000 del Comune di Roma; aderisce al programma di internazionalizzazione delle PMI del BIC Basilicata e collabora con il Comune di Roma per il progetto Polis. Vengono progettati l'Incubatore d'impresa a Roma per le attività multimediali (Centro Elis) e l'Incubatore rurale (Consorzio ISI) e si avvia un'ipotesi di collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma per l'attività di orientamento e promozione d'impresa nella comunicazione e la multimedialità.Esce la prima guida all'orientamento di BIC Lazio, autoistruzione su CD Rom per l'elaborazione del Business Plan e la pianificazione degli investimenti e parte il primo progetto pilota di trasferimento a piccole imprese di tecnologie Alenia finanziato dalla CCIAA di Roma.Nel corso dell'anno, BIC Lazio riceve maggiori fondi per la gestione del tutoraggio e dell'assistenza ex Legge regionale 29/97 e avvia le procedura per l'accoglienza, la selezione e la prima assistenza di candidati imprenditori o imprenditori con progetti di sviluppo. BIC Lazio intraprende infine attività di animazione economica a Montalto di Castro su incarico di SPAL (Società di Promozione dell'Alto Lazio) e di formazione e accompagnamento per la promozione di nuove imprese nell'ambito del piano regionale di valorizzazione delle risorse umane per il Giubileo (Convenzione siglata con Filas). BIC Notes – giugno 2005 – Focus 1999 2000 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Lo sviluppo locale e la promozione d'impresa diventano linee strategiche di BIC Lazio. Gli Incubatori iniziano a specializzarsi in ragione del sistema d'imprese al quale si rivolgono.BIC Lazio consolida la sua partecipazione ai progetti di sviluppo locale (Leader e partecipazione ai GAL) e l'esperienza di collaborazione con SPAL per Montalto di Castro (sul modello del centro di Gavignano). Si rivelano vincenti le scommesse con il Comune di Roma - il fondo di rotazione del progetto Giovani Imprenditori Crescono e Polis - e quelle con la Regione Lazio per l'assistenza alle imprese collegate con il Giubileo 2000 e con altre iniziative. Nasce il centro operativo Sviluppo e Nuove Imprese di Gavignano con un master plan sullo sviluppo turistico e viene avviato l'intervento pilota del progetto Adapt di Civita Castellana per i programmi di qualità ed internazionalizzazione delle imprese della ceramica.Nel 1999 si concretizza il progetto pilota della CCIAA di Roma sul trasferimento tecnologico e si sperimentano anche i progetti di trasmissione e ricambio generazionale. Vengono inaugurati l'Incubatore BIC Lazio Elis (centro di telelavoro multimediale) e quello tecnologico a Latina in collaborazione con la CCIAA. Si stipulano tre nuove convenzioni: con la Regione Lazio, per l’assistenza tecnica sugli strumenti agevolativi regionali per l'autoimpiego (L.R. 19/99 - Prestito d'Onore) e per l'imprenditoria femminile (L.R. 51/96); con il centro ADISU Università di Tor Vergata e con INFN di Frascati nell'ambito del progetto Università Impresa. Nell'ottica della cooperazione tra le reti nazionali ed transnazionali, BIC Lazio aderisce alla rete IBAN; presenta, con la rete EBN, ENTRAIN net sul programma Leonardo; dà assistenza alle imprese sorte per spontanea iniziativa degli imprenditori in provincia di Viterbo, in collaborazione con la CCIAA di Viterbo e con la sua azienda speciale CEFAS; viene incaricato dalla Regione Lazio dell'assistenza tecnica per il patto territoriale di Pomezia; collabora con l'Università della Tuscia insieme alla Fondazione Carivit e formalizza il rapporto con il Comune di Roma per la gestione del POM Paola per l'inserimento e il reinserimento delle donne nel mondo lavorativo (lavoro autonomo e autoimprenditorialità). 21 … BIC comincia ad essere molto diffuso territorialmente: 11 Sportelli, 4 Incubatori. 2001 2002 22 BIC Lazio crea nuovi punti di promozione d'impresa a Viterbo, Civita castellana, Rieti, Genzano e Latina. Porta a compimento gli interventi di collaborazione con l'Università Roma Tre e INFN per le idee di impresa nel settore delle nuove tecnologie, con l'Università della Tuscia per le imprese dei beni culturali e con l'Università Tor Vergata per lo Sportello d'impresa ADISU. Crea nuovi rapporti con la Regione per migliorare la competitività degli attori regionali nell'accesso ai fondi dei programmi comunitari, partendo dal monitoraggio delle opportunità e dalla diffusione delle informazioni. Attiva due consorzi grazie all'azione dell'Incubatore di Bracciano: quello dei prodotti tipici e quello turistico (Tuscia Turismo). Nel corso dell'anno BIC Lazio implementa le prime misure di marketing territoriale con il progetto Investire nel Lazio Meridionale, per attirare imprese del nord nelle province di Frosinone e Latina, specializzando l'Incubatore di Colleferro. Struttura l'attività di informazione ed assistenza alla creazione d'impresa. In tal senso viene aperto lo Sportello informativo presso la regione Lazio e vengono raggiunte le soglie dei 20.000 contatti e delle 2.000 assistenze in fase di progettazione. Nasce il sito www.investirelazio.it e il portale www.opportunitaeuropa.it con l'obiettivo specifico di attrarre investitori nel Lazio e diffondere le informazioni sui programmi comunitari. A seguito del cofinanziamento regionale, a BIC Lazio viene affidata l'attività di assistenza tecnica per la gestione del IV bando della Legge 215/92 sull'imprenditoria femminile. Viene affidata a BIC Lazio la gestione diretta del fondo destinato alla L.R. 19/99 e rinnovata la convenzione per la gestione del V bando della Legge 215/92 sull’imprenditoria femminile. Prende il via il progetto STILe di valorizzazione del territorio dei Monti Lepini, per i quali BIC Lazio è chiamato a studiare le opportunità di sviluppo, diventando azionista della Compagnia dei Lepini che gestisce il progetto. Cominciano ad essere strutturati i servizi di assistenza specialistica alle imprese che hanno superato la fase di start up e il portale www.opportunitaeuropa.it diventa l'attuale ww.lazioeuropa.it. Nel 2002 BIC Lazio è presente in cinque atenei del Lazio: La Sapienza, Roma Tre, Cassino, Università dell Tuscia e Tor Vergata e vengono sperimentate ipotesi di progettazione specifica, quali Performance per l'orientamento a Tor Vergata, lo Sportello presso economia a Cassino, e la realizzazione di un prestito d'onore, per i laureati di Roma Tre. Nell'anno sono 28 gli Sportelli BIC Lazio, di cui due nuovi (Frascati e Genzano) e gli altri frutto di accordi appositi con la rete Informa Giovani del Comune di Roma e le Università. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 2003 2004 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Nasce l'Incubatore tecnologico ICT di Roma (l'attuale sede centrale di BIC Lazio), viene implementato il servizio di consulenza on-line e nasce il Club delle Imprese, la prima ipotesi di creazione di una rete tra le imprese assistite da BIC Lazio.Cambia la concezione di collaborazione con le università: non più Sportelli - erogazioni di servizi di assistenza, ma centri di animazione.BIC Lazio approva il progetto di definizione della piattaforma informatica e telematica, ripropone il progetto PAOLA al Comune di Roma e interviene, su richiesta della Regione, nella risoluzione di cinque casi di crisi aziendale. Il 2003 è l'anno dello sviluppo locale e dell'apertura completa all'Europa. Riguardo allo sviluppo locale, BIC Lazio consolida il suo ruolo nel sostegno alle politiche territoriali di sviluppo di nuova imprenditorialità e si preoccupa di consolidare il partenariato con gli Enti locali: Rieti, Cassino, Civitacastellana, Castelli Romani, Civitavecchia, Montalto e i GAL Tuscia e Romano. Vengono presentate le ipotesi di modifica dei piani d'area per il completamento, la realizzazione e il potenziamento di Infrastrutture nelle aree attrezzate e di insediamento produttivo, per la realizzazione dell'Incubatore d'impresa hi-tech all'interno dell'area del Parco Tecnologico Industriale della Tiburtina e di quello specializzato nella valorizzazione delle risorse naturalistiche, storico-artistiche ed archeologiche, delle produzione agroalimentari pregiate e del tessuto delle imprese artigiane, nel Comune di Viterbo. In funzione dell'apertura all'Europa, BIC Lazio diventa EIC e viene formalizzata l'attività di assistenza tecnica fornita alla Regione nella programmazione comunitaria (Interreg). Nel corso dell'anno vengono infine attivati i servizi di ingegneria finanziaria di Seed Capital volti a favorire i processi di sviluppo di imprese innovative ad alto potenziale mediante la promozione e la costituzione di un apposito fondo. BIC Lazio cresce ancora: dei 40 Sportelli Territoriali, 10 tra Incubatori e Centri di Promozione dell'Imprenditorialità (Roma; Colleferro; Ferentino; Bracciano; Latina; Cassino; Viterbo; Montalto di Castro; Rieti, Guidonia Montecelio).Viene avviato un Incubatore virtuale (Atlante), che offre servizi on line per creazione e sviluppo d'impresa (19.138 visitatori registrati). L'intervento per la diffusione della cultura imprenditoriale si rafforza attraverso la sottoscrizione di convenzioni con 4 Università del Lazio: Università della Tuscia, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Università degli Studi di Cassino, Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Per promuovere le opportunità di sviluppo del territorio attraverso la creazione di impresa, facilitare la creazione di network e creare un'occasione di dialogo tra le giovani imprese, la business community e gli interlocutori istituzionali, BIC Lazio organizza numerosi eventi e prende parte alle missioni di presentazione del sistema Lazio all'estero, coinvolgendo 111 soggetti locali, nazionali ed internazionali, attivando 51 partenariati e convenzioni e presentando 66 progetti europei rivolti allo sviluppo del territorio e del tessuto imprenditoriale.Vengono avviati, inoltre, due nuovi progetti: il primo per la valorizzazione delle produzioni tipiche agroalimentari; il secondo per la valorizzazione dell'artigianato e dei mestieri tradizionali della Maremma Laziale. 23 6. L'assetto giuridico e istituzionale 6.1 I soci e il capitale azionario Nella compagine societaria di BIC Lazio sono rappresentate la Regione Lazio, con la Filas (Finanziaria Laziale di Sviluppo) e Sviluppo Lazio, l' Unione delle Camere di commercio del Lazio, alcuni istituti di credito ed anche alcune associazioni imprenditoriali. In particolare sono soci di BIC Lazio: • • • • • • • • • • • • Filas Unione CCIAA Sviluppo Lazio SpA Banca di Credito Coop. di Roma Gemma Geri SpA Capitalia SpA Coopfond SpA MCC SpA Confcooperative Lazio Satin Srl Confindustria Lazio Federlazio. 6.2 Gli organi di corporate governance Gli organi di governance di BIC Lazio sono: l'Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente del CdA, il Direttore Generale, il Collegio sindacale, cui si aggiunge l'attività dei revisori contabili. Di seguito si riassumono le principali caratteristiche e funzioni. L'Assemblea dei Soci L'Assemblea, ordinaria e straordinaria, legalmente convocata e regolarmente costituita, rappresenta l'universalità degli azionisti. Le sue disposizioni, prese in conformità della legge e dello statuto, obbligano tutti i soci. L'Assemblea è l'organo che fornisce gli indirizzi strategici per la gestione societaria e delibera ciò che viene sottoposto al suo esame dagli amministratori, nonché la responsabilità degli amministratori stessi e dei sindaci. In sede ordinaria, discute e dispone sulla relazione e sul bilancio consuntivo e sui regolamenti interni, approva il bilancio d'esercizio, nomina gli amministratori, i sindaci e il Presidente del Collegio sindacale, e ne determina il compenso. In sede straordinaria, delibera sulle eventuali modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto e sull'emissione delle obbligazioni. È convocata dal Presidente, su disposizione del Consiglio di Amministrazione, almeno una volta all'anno, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Grafico 5 - Bilancio Sociale e tipologie di informazioni rendicontate. Unione CCIAA del Lazio 22,51% Filas 45,75% Sviluppo Lazio SpA 14,35% Banca Credito Coop. Roma 2,79% Gemma Geri SpA 2,77% Capitalia SpA 2,70% Coopfond SpA 2,21% MCC SpA 1,86% Confcooperative Lazio 1,59% 24 Federlazio 0,83% Confindustria Lazio 1,26% Satin Srl (in liquidazione) 1,38% BIC Notes – giugno 2005 – Focus Il Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di BIC Lazio è composto da 13 membri. Al Consiglio di Amministrazione (CdA) spettano tutti i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria di BIC Lazio, in coerenza con gli scopi sociali. Esso ha, quindi, ampi poteri decisionali in termini di programmi, budget, investimenti, contratti e convenzioni. Il CdA è l'organo collegiale cui compete il coordinamento della gestione di BIC Lazio. A tal fine esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari della società, vigila sul generale andamento della gestione, verifica i budget, esamina e approva le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario, verifica l'adeguatezza dell'assetto organizzativo ed amministrativo generale della società. Il CdA elegge, tra i suoi membri, il Presidente e nomina il Direttore Generale su proposta del Presidente. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, eletto dal Consiglio stesso, presiede l'Assemblea dei Soci e propone il soggetto che sarà investito della carica di Direttore Generale. Il Presidente dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, definisce le linee strategiche dell'attività di BIC Lazio, pianificandone l'esecuzione, e sovrintende alla gestione ordinaria degli affari della società. Al Presidente spetta la firma e la rappresentanza legale di BIC Lazio davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa, di fronte ai soci e ai terzi. Può proporre al CdA l'assunzione, il trattamento economico, i provvedimenti e il licenziamento del Direttore Generale e dei dirigenti e procedere in prima persona ad assunzione e licenziamento del personale impiegatizio e ausiliario, stabilendone il trattamento economico. Al Presidente compete inoltre la stipulazione di contratti di conto corrente con istituti di credito o altri enti finanziatori ed il compimento di qualsiasi operazione bancaria attiva BIC Notes – giugno 2005 – Focus e passiva. Rientrano nella sua figura ulteriori attribuzioni, quali: la definizione e la stipulazione di atti e contratti di qualsiasi specie e natura utili al raggiungimento dell'oggetto sociale; il rilascio di procure generali e speciali; il conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione; l'esecuzione dei pagamenti relativi alle spese e agli impegni assunti. Il Direttore Generale Il Direttore Generale viene nominato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente. Egli esercita la gestione ordinaria degli affari societari e dirige gli uffici di BIC Lazio, assegnando mansioni, incarichi, responsabilità e poteri al personale dipendente ed adottando ogni provvedimento di carattere organizzativo. Qualora venga autorizzato dal Presidente, può definire e stipulare atti e contratti di ogni genere. Il Direttore Generale supporta il Presidente nella pianificazione delle attività di BIC Lazio, nell'ambito delle linee strategiche e del budget approvati dal CdA, e propone la pianta organica, le assunzioni, i licenziamenti, e il trattamento economico del personale di BIC Lazio. Ulteriori compiti del Direttore Generale riguardano il compimento di ogni atto e l'assunzione di ogni iniziativa, per assicurare la piena conformità delle attività di BIC Lazio alle prescrizioni di legge e alle disposizioni provenienti dalle autorità internazionali, comunitarie, nazionali e locali. Il Collegio sindacale È composto da tre membri effettivi e due supplenti, che restano in carica per 3 esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio del terzo esercizio della carica. Il Collegio sindacale svolge le funzioni di vigilanza circa l'osservanza della legge e dello statuto sociale, nonché del rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali. Revisori contabili Il revisore della società, anche mediante scam25 bi di informazioni con il Collegio sindacale di BIC Lazio, provvede alle seguenti funzioni: • verifica nel corso dell'esercizio, con periodicità almeno trimestrale, la regolare tenuta delle scritture contabili dei fatti di gestione; • verifica se il bilancio d'esercizio corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e se è conforme alle norme che lo disciplinano; • esprime, con apposita relazione, un giudizio sul bilancio d'esercizio. 7. L'adesione di BIC Lazio alla rete europea ed italiana 7.1 La rete europea dei BIC (EBN) Lo sviluppo territoriale delle attività economiche deve coniugare la dimensione locale con quella internazionale e impone l'erogazione di servizi di prossimità che favoriscano non solo l'emergere di iniziative ben radicate sul territorio, ma anche la loro diffusione sui mercati europei. È in questa logica (agire localmente, pensare globalmente) che il programma dei BIC è stato lanciato in rete sin dall'inizio. BIC Lazio aderisce alla European BIC Network (EBN), la rete che associa circa 160 BIC e oltre 60 strutture operanti nello sviluppo e nella promozione dei territori e delle PMI in Europa. EBN, nata nel 1985 è un'associazione internazionale senza scopo di lucro, organizzata in reti nazionali, che ha il compito di gestire il lavoro di rete dei BIC. L'EBN ha come obiettivo, all'interno e al di fuori dell'Unione Europea, la promozione dello sviluppo dei Centri europei d'impresa e innovazione. In aggiunta alle tipiche attività di rete, EBN ha, infatti, messo a punto un servizio di assistenza tecnica a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche nazionali e di tutti i promotori, con lo scopo di accompagnare l'avviamento di nuovi centri, garantire 26 il monitoraggio di quelli esistenti e valutare i progetti delle PMI. Oltre al ruolo di amplificatore nella promozione dei centri, l'associazione EBN contribuisce in maniera incisiva alla cooperazione fra i suoi membri e, in particolare, provvede a valorizzare le esperienze positive dell'intera rete, conferendo così una dimensione europea alle iniziative locali. Nella stessa logica, i BIC intrattengono rapporti di cooperazione con altre reti di servizi alle imprese promosse dalla Commissione europea, e in particolare: • gli Innovation Relay Centres (IRC) ; • gli Euro Info Centre (EIC). A questo scopo la Commissione Europea sta promuovendo la creazione di un network dei network denominato b2europe, che riunirà e coordinerà le azioni delle differenti reti europee. 7.2 La rete italiana Sempre in un' ottica di cooperazione fra reti, BIC Lazio aderisce all' associazione BIC Italia Net, il cui scopo è quello di rafforzare la coesione delle strutture presenti in tutte le regioni e migliorare l'efficacia del loro intervento. Nel corso del 2004 l'attività di BIC Italia Net è stata piuttosto intensa. È aumentato lo scambio informativo con Unioncamere, tenendo conto della presenza delle CCIAA nella compagine azionaria della maggior parte degli associati. In particolare, è stato siglato un protocollo d'intesa con Asseforcamere, società consortile delle Camere di commercio, che prevede la collaborazione per la realizzazione di azioni mirate a favorire lo sviluppo dell'imprenditorialità e la creazione d'impresa attraverso: • l'individuazione di bacini territoriali di intervento; • la valorizzazione di prodotti e servizi offerti; • la diffusione di buone prassi, modelli e BIC Notes – giugno 2005 – Focus prodotti/servizi per lo sviluppo locale; • la ricerca di ipotesi progettuali congiunte e delle relative fonti di finanziamento, all'interno di aree tematiche definite, quali ad esempio la creazione d'impresa e lo sviluppo della cooperazione con i paesi in pre-adesione. La stretta collaborazione con IPI, Istituto per la Promozione Industriale, ha inoltre portato l'ingresso di BIC Italia Net nel Comitato tecnico-scientifico RIDITT (Rete per la Diffusione dell'Innovazione e del Trasferimento Tecnologico), costituito dall'IPI medesimo, che raccoglie istituzioni ed esperti del mondo della ricerca e delle applicazioni. Il rapporto con RIDITT ha accresciuto la consapevolezza della necessità di allargare gli ambiti di cooperazione della rete dei BIC a tutti gli enti specializzati nel trasferimento di innovazione (come anche, ad esempio, gli Incubatori universitari). Grafico 6 - I BIC in Europa. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 27 BIC Italia Net è stata inoltre invitata al tavolo di lavoro della rete mondiale INSME, la cui segreteria operativa è presso l' IPI. Un'altra attività di scambio è stata attuata con CFI, Compagnia Finanziaria Industriale, per conto della quale è stata programmata e realizzata una campagna di promozione sul territorio della Legge Marcora e delle sue successive integrazioni ( provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure per la salvaguardia dei livelli occupazionali). Infine con il Ministero per le Attività Produttive è continuata una stretta attività di relazioni e collegamenti - in particolare con le Direzioni Generali Sviluppo Produttivo e Competitività e Commercio - mentre si è proceduto alla presentazione, e al successivo accreditamento, delle attività di BIC Italia Net presso il Dipartimento per l'Internazionalizzazione. Con riferimento alla proiezione internazionale, a fine 2003, BIC Italia Net è stata invitata dalla Camera di commercio di San Paolo a partecipare a INTEGRATEC, incontro tra Incubatori brasiliani e BIC italiani. La relativa manifestazione del 2004, cui hanno partecipato alcuni degli associati, ha visto riunita una platea di 170 rappresentanti del mondo imprenditoriale ed accademico con l'obiettivo di individuare casi di successo di start up e di promuovere scambi di esperienze tra i sistemi degli incubatori dei due paesi. L'evento si è concluso con la sottoscrizione di accordi di cooperazione tra la Camera di commercio Italo-Brasiliana di San Paolo e BIC Italia Net per favorire scambi ed incontri a fini commerciali tra PMI aderenti ai due sistemi e tra il governo di Bahia, Promo Centro Internacional de Negocios da Bahia, Promofirenze e BIC Italia Net. 8. L'articolazione territoriale di BIC Lazio BIC Lazio è presente sul territorio regionale con: • una rete di Incubatori: strutture che forniscono servizi di supporto allo sviluppo e alla creazione d'impresa, compresi anche spazi attrezzati per ospitare le nuove imprese; • una rete di Centri di Promozione dell'Imprenditorialità (CPI): forniscono gli stessi servizi degli Incubatori ma non dispongono di spazi per ospitare le imprese neonate; • una rete di Sportelli localizzati in punti strategici per fornire una prima accoglienza ed informazioni di base. In genere gli Sportelli sono attivati in collaborazione con le Amministrazioni comunali o le associazioni di imprenditori. Agli Sportelli, ai Centri di Promozione dell'Imprenditorialità ed agli Incubatori di BIC Lazio si rivolgono sia aspiranti imprenditori, per acquisire informazioni, sia potenziali imprenditori, per sviluppare l'idea di impresa in un progetto reale, sia neo-imprenditori, per elaborare e attuare un progetto usufruendo di una struttura già pienamente operativa. La rete che BIC Lazio sta costituendo si compone di Incubatori: • per le piccole imprese manifatturiere; • per le imprese artigiane; • per le imprese promosse in contesti universitari; • per i servizi avanzati nei settori delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Attualmente gli Incubatori già attivi sono quelli di Roma, Bracciano, Colleferro, 28 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Ferentino e Rieti (grafico 7), mentre sono in via di attivazione ulteriori Incubatori a Montalto di Castro, Viterbo, Civitavecchia, Cassino e presso il Polo tecnologico del Tiburtino. Il network BIC Lazio è composto da 10 Centri per la Promozione dell'Imprenditorialità (CPI), di cui 5 con spazi per il servizio di incubazione (Incubatori), a cui si aggiungono altri 21 Sportelli informativi e di primo orientamento. In particolare, presso le strutture di incubazione sono presenti complessivamente 27 imprese. Grafico 7- La rete regionale di BIC. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 29 Tabella 1- Gli Incubatori BIC Lazio. BRACCIANO COLLEFERRO FERENTINO RIETI ROMA 30 Gli Incubatori già attivi L'Incubatore di Bracciano è gestito dalla società consortile ISI. L'Incubatore di Bracciano è una struttura di 2.100 mq coperti, in grado di fornire spazi, servizi e tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Assiste il sistema territoriale nell'individuazione e nella costruzione delle strategie di sviluppo locale. L'edificio, interamente cablato e dotato di impianto di allarme, dispone di spazi per attività formative, sale riunioni, biblioteca specializzata nelle tematiche dello sviluppo locale. L'Incubatore di Colleferro è stato promosso dal Comune nell'ambito di un progetto di acquisizione e riconversione, attraverso risorse comunitarie e regionali, di una area industriale dismessa al fine di rafforzare gli interventi pubblici di sostegno allo sviluppo locale. La gestione dell'Incubatore è stata affidata a BIC Lazio. L'Incubatore di Colleferro fornisce i servizi di assistenza al sistema territoriale nell'individuazione e nella costruzione delle strategie di sviluppo locale, e tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese.La struttura è di oltre 1.200 mq coperti, di cui circa 1.000 destinati all'ospitalità delle imprese in fase di start-up. L'Incubatore di Ferentino è nato su iniziativa di BIC Lazio che ha acquistato, nel dicembre del 1992, una parte del complesso industriale dismesso da anni. La gestione è curata direttamente da BIC Lazio. L’Incubatore di Ferentino fornisce servizi di assistenza al sistema territoriale nell'individuazione e nella costruzione delle strategie di sviluppo locale, e tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. La struttura, di 1.200 mq coperti, offre spazi per attività formative, sala riunioni, e moduli destinati ai servizi di ospitalità. L' Incubatore di Rieti, avviato in collaborazione con il Consorzio per il Nucleo di industrializzazione di Rieti-Cittaducale, affianca gli Enti locali nella definizione ed implementazione dei programmi generali e settoriali per la valorizzazione delle risorse proprie del territorio e la progettazione ed implementazione del sistema integrato dei servizi allo sviluppo. Offre inoltre tutta la consulenza necessaria a sostenere la nascita e la crescita delle imprese del territorio. La gestione è curata direttamente da BIC Lazio. In fase di ampliamento, dispone di 4 ambienti di dimensione variabile dai 20 ai 35 mq circa, ciascuno provvisto di rete informatica, predisposizione per allacci telefonici e impianto elettrico. l'Incubatore di Roma ha sede in una sezione del complesso immobiliare nell'ex pastificio Pantanella, sito storico dell'industria romana ed oggetto, in tempi recenti, di un importante recupero architettonico. L'Incubatore di Roma è dedicato ad imprese operanti nel settore dell'Information Communication Technology, una delle filiere produttive più importanti dell'economia romana. L'incubatore di Roma è un centro tecnologicamente evoluto, in grado di fornire spazi, servizi di base e tutta la consulenza necessaria per agevolare il decollo di nuove iniziative imprenditoriali, per un periodo comunque non superiore a tre anni. Dispone di circa 1.000 mq coperti, 400 mq per l'ospitalità delle imprese e 600 mq per la sede centrale di BIC Lazio. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 9. BIC Lazio e le altre società delle rete regionale Al capitale di BIC Lazio partecipa con una quota di maggioranza la Finanziaria Laziale di Sviluppo (Filas), ma anche Enti pubblici, istituti di credito, associazioni imprenditoriali e di altro tipo. Il grafico 8 descrive il sistema di partecipazioni delle società regionali. Di seguito si offre un breve profilo delle altre società che, insieme a BIC Lazio, costituiscono la rete regionale. Grafico 8- Il sistema di partecipazioni delle società della rete regionale. Sviluppo Lazio SpA 99% 99% 24,9% 5% 50% 12% 20% 97% Litorale SpA Risorsa Srl Unionfidi SpA HC Litorale SpA Asclepion ScpA Central Parks SpA Recis Sa Societè de developement Lazio - Tunisie Sarl BIC Notes – giugno 2005 – Focus Filias SpA BIC Lazio SpA Altre partecipazioni 99% 47,73% 0,11% Lazioservice SpA Società per il polo tecnologico SpA Astral SpA Progeo SpA ICPL SpA PromoLazio SpA Fiera di Roma SpA 51% 51% 1% 90,23% 24% 60% 12,43% 31 Tabella 2- Un breve profilo delle altre società della rete regionale. Sviluppo Lazio Filas Unionfidi Lazio Litorale RisorSa Lazio service Promo Lazio Proteo Asclepion Société de Développement Lazio-Tunisie 32 Costituisce uno strumento di attuazione della programmazione regionale con la realizzazione tecnica e finanziaria di investimenti pubblici e privati, orientati a rafforzare le infrastrutture regionali, le attività produttive, l'occupazione; opera a supporto degli uffici regionali svolgendo attività di staff tecnico su temi specifici, quali: la razionalizzazione del gettito tributario regionale, l'ottimizzazione degli approvvigionamenti sanitari, la progettazione e l'attuazione di operazioni finanziarie sul mercato, la definizione di nuovi ambiti e strumenti di intervento sul territorio regionale. Ha il compito di garantire la coerenza e la funzionalità complessiva della rete rispetto agli obiettivi e agli indirizzi regionali, svolgendo un ruolo di affiancamento alle strutture regionali su specifici temi e progetti ed in funzione del coordinamento fra le diverse società che costituiscono la rete regionale. Sviluppo Lazio partecipa quindi direttamente, o indirettamente, con quote significative, o di maggioranza assoluta, al capitale delle diverse società che compongono la rete regionale: E' la società attraverso cui la Regione attua gli interventi specifici tesi alla promozione dei servizi tecnologicamente avanzati all'interno delle PMI, attraverso i progetti rivolti alle singole categorie e l'individuazione di standard, soluzioni e piattaforme tecnologiche comuni. La sua missione consiste nello svolgere un'azione di traino e di indirizzo dell'economia del territorio laziale, in particolare nel settore delle nuove tecnologie. Il ruolo riguarda la gestione di strumenti connessi all'innovazione, alle nuove tecnologie e alla net-economy, al fine di aumentare la competitività del sistema Lazio, sia in termini di crescita del prodotto interno che di capacità di attrazione degli investimenti esterni. E' la società attiva nel sostegno alle imprese per l'accesso al credito: una società regionale di garanzia sui fidi, con lo scopo di favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nell'industria, nell'artigianato, nel commercio, nel turismo, nell'agricoltura e nei servizi. Struttura specializzata in progetti di valorizzazione e sviluppo economico, turistico ed occupazionale del litorale laziale. Opera mediante il reperimento e la migliore utilizzazione delle risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo, l'incentivazione, la salvaguardia e la diversificazione dei livelli occupazionali dei Comuni costieri del Lazio, con particolare riferimento al settore turistico, secondo criteri di imprenditorialità, managerialità ed economicità. Pool di consulenza organizzativa e finanziaria al sistema sanitario regionale. Società specializzata nell'erogazione di servizi ad alto valore aggiunto. Società che opera per favorire l'internazionalizzazione del sistema economico laziale. Coordina e realizza iniziative per favorire l'occupazione, in particolare delle categorie svantaggiate. Società che promuove la diffusione di buone pratiche nel sistema sanitario regionale. Offre assistenza ad associazioni e imprenditori che intendono avviare rapporti di collaborazione in Tunisia. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 10. Le partecipazioni societarie di BIC Lazio BIC partecipa a: ISI-società consortile, che nasce nel 1999 per sostenere la crescita economica e lo sviluppo dell'area territoriale collocata tra i sistemi produttivi di Roma, Civita Castellana, Viterbo, Civitavecchia. La sua mission strategica riguarda l'animazione territoriale, la programmazione dello sviluppo territoriale e la gestione dei programmi per la creazione e lo sviluppo d'impresa nel territorio di interesse. Attualmente ISI è il soggetto gestore dell'Incubatore di Bracciano. Soci di ISI, oltre a BIC Lazio (51%), sono 13 amministrazioni Comunali, 2 Università Agrarie, la Banca di Credito Cooperativo di Trevignano Romano, la Banca di Credito Cooperativo di Roma, l'Ente Parco di Bracciano e Martignano. BIC Lazio ha il contratto di management per la gestione attività dal 1999; Compagnia dei Lepini - società cooperativa per azioni, nata nel 2002 per sostenere e guidare il processo di sviluppo economico turistico dell'area dei Monti Lepini. La società agisce sul territorio con interventi di interesse generale finalizzati a realizzare le condizioni di sviluppo dell'economia, con particolare attenzione rivolta alla valorizzazione turistica del territorio. E' tra le priorità strategiche della Compagnia dei Lepini collegare l'attività di programmazione delle istituzioni pubbliche alle attività ed ai programmi dei soggetti privati che operano sul territorio dei Monti Lepini. La società è strumento operativo degli Enti locali per gestire gli interventi del programma STILe, la prima esperienza nel territorio di Programmazione Integrata di Area realizzata nel 1998, ed è strumento dei soggetti privati per realizzare servizi di consulenza, promuovere lo sviluppo del territorio, delle imprese e delle produzioni. Sono soci della Compagnia dei Lepini: diversi comuni dell'area limitrofa (Prossedi, Bassiano, Priverno, Gorga, Norma, BIC Notes – giugno 2005 – Focus Sermoneta, Segni, Maenza, Carpineto Romano, Sezze, Roccasecca dei Volsci, Sonnino, Roccagorga, Roccamassima, Cori, Montelanico, Artena), la XIII Comunità Montana, la XVIII Comunità Montana, la Provincia di Roma, la Provincia di Latina, la CCIAA di Latina, BIC Lazio, l'Agenzia Regionale di Sviluppo. BIC Lazio partecipa al capitale della compagnia con il 4%, eroga il tutoraggio per lo start up della Compagnia ed altri interventi su richiesta esplicita; SPAL - società di promozione e sviluppo nata nel 2000 come soggetto promotore e di riferimento del Contratto d'Area Montalto di Castro-Tarquinia. Il Comune di Montalto detiene la maggioranza delle quote ed esprime sempre il Presidente; gli altri soci sono le imprese, con una partecipazione variabile, e BIC Lazio, per il 16%. Successivamente alla nascita è stato previsto l' allargamento del capitale sociale e l'ingresso del comune di Tarquinia, della Provincia di Viterbo e della CCIAA di Viterbo. L'intervento ha previsto la realizzazione di un Incubatore gestito da SPAL per la valorizzazione dell'area industriale di Montalto. BIC Lazio si è occupato dell' animazione territoriale e dell'assistenza per l'allagamento della base dei Comuni partecipanti e per la gestione dello sviluppo del territorio e della formazione degli operatori; ECETRA - è nata nel 1999 in esecuzione della Legge regionale 36/92 per il sostegno delle aree di crisi di Colleferro e delle zone limitrofe. La legge prevede anche il sostegno alla realizzazione dell'Incubatore BIC Lazio di Colleferro e la programmazione di azioni di differenziazione economiche delle attività. Nell'ambito di questo progetto nasce anche il Centro di Promozione di Gavignano, gestito direttamente da BIC Lazio per l'attuazione di interventi mirati, e rimasto operativo fino al 1999. A seguito di questi interventi viene costituita Ecetra, società cooperativa tra i Comuni di Artena, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni. 33 Nel 2002 BIC Lazio entra nel capitale con una partecipazione pari ad 1/7 del capitale sociale. È importante notare che, fatta eccezione per Gavignano, tutti i Comuni che partecipano ad Ecetra hanno aderito successivamente anche alla Compagnia dei Lepini. 11. Gli stakeholder di BIC Lazio Alla base del lavoro di BIC Lazio c'è la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dai portatori di interesse - o stakeholder - nella governance societaria; anche l'impegno nella rendicontazione sociale è rivolto a loro. 12. Il partenariato di BIC Lazio La pluralità di attori locali capaci di farsi promotori di iniziative e di modelli di sviluppo è una dotazione del sistema territoriale che viene considerata da BIC Lazio come un vantaggio competitivo essenziale. Le attività ed i progetti posti in essere da BIC Lazio favoriscono l'instaurarsi ed il rafforzarsi delle relazioni tra i vari attori del sistema territoriale e si basano sul principio della cooperazione e della partnership, ossia sulla integrazione delle risorse, delle conoscenze e delle capacità progettuali. BIC Lazio rende concreto questo orientamento strategico attraverso i progetti e le iniziative che porta avanti con il contributo e la partecipazione attiva di un'ampia platea di partner sia pubblici che privati (vedi Tabella 3). Grafico 9- Gli stakeholder di BIC Lazio. Associazioni imprenditoriali e di categoria Istituti di credito ed operatori finanziari MCC S.p.A. Capitalia S.p.A. OPERATORI Confindustria ECONOMICI E Organizzazioni Progeo S.p.A Lazio ASSOCIAZIONI sindacali e di Federlazio Confcooperative DI CATEGORIA rappresentanza Lazio Coopfond SHAREHOLDER PMI S.p.A. Cittadini Banca di Credito Liberi Satin s.r.l Potenziali Coop. di Roma Donne professionisti imprenditori Mass-media NeoFornitori Unioncamere Filas COLLETTIVITÀ imprenditori Giovani Clienti Soggetti Sviluppo Lazio disoccupati GAL ASI PIT svantaggiati Altre società o inoccupati CCIAA della rete Associazioni Studenti e regionale Regione Lazio Provincia di Roma Fondazioni laureandi Università PUBBLICA Provincia di Ministeri UNIVERSITÀ Enti di tutela NeoAMMINISTRAZIONE Frosinone ambientale laureati Agenzie ED ENTI DI ED ALTRE Provincia di formative RICERCA UE ISTITUZIONI Viterbo Ricercatori e docenti Provincia di Istituti di ricerca Provincia di Altre PA locali Latina Collaboratori Rieti Altri Comune di Roma RETI DI STAKEHOLDER incubatori INCUBATORI E Altri comuni del Lazio INTERNI DI AGENZIE DI Incubatori BIC Altre unità Dipendenti SVILUPPO EBN organizzative IBAN Eurada BIC 34 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Tabella 3- I principali partner BIC Lazio. Amministrazioni pubbliche BIC Notes – giugno 2005 – Focus Comune di Allumiere (ISI) Comune di Anguillara (ISI) Comune di Aprilia Comune di Artena (Ecetra e Compagnia dei Lepini) Comune di Barbarano Romano (ISI) Comune di Bassano Romano (ISI) Comune di Bassiano (Compagnia dei Lepini) Comune di Blera (ISI) Comune di Bracciano (ISI) Comune di Canale Monterano (ISI) Comune di Carpineto Romano (Ecetra e Compagnia dei Lepini) Comune di Cassino· Comune di Ciampino (Castelli Romani) Comune di Civita Castellana Comune di Civitavecchia Comune di Cori (Compagnia dei Lepini) Comune di Colleferro Comune di Colonna (Castelli Romani) Comune di Frascati (Castelli Romani) Comune di Gavignano (Ecetra) Comune di Genzano di Roma (Castelli Romani) Comune di Gorga (Ecetra e Compagnia dei Lepini) Comune di Lanuvio (Castelli Romani) Comune di Lariano (Castelli Romani) Comune di Ladispoli Comune di Manziana (ISI)· Comune di Marino (Castelli Romani) Comune di Montalto di Castro (SPAL) Comune di Tarquinia (SPAL) Comune di Montelanico (Ecetra e Compagnia dei Lepini) Comune di Montecompatri (Castelli Romani) Comune di Monteporzio Catone (Castelli Romani) Comune di Nemi (Castelli Romani) Comune di Norma (Compagnia dei Lepini) Comune di Oriolo Romano (ISI) Comune di Priverno (Compagnia dei Lepini) 35 Amministrazioni pubbliche Organizzazioni internazionali e altri paesi esteri 36 Comune di Prossedi (Compagnia dei Lepini) Comune di Roccagorga (Compagnia dei Lepini) Comune di Rocca Massima (Compagnia dei Lepini) Comune di Rocca di Papa (Castelli Romani) Comune di Roccapriora (Castelli Romani) Comune di Roccasecca dei Volsci (Compagnia dei Lepini) Comune di Roma Comune di Rieti Comune di Segni (Ecetra e Compagnia dei Lepini) Comune di Sermoneta (Compagnia dei Lepini) Comune di Sezze (Compagnia dei Lepini) Comune di Sonnino (Compagnia dei Lepini) Comune di Sora Comune di Tolfa (ISI) Comune di Trevignano di Roma (ISI) Comune di Velletri (Castelli Romani) Comune di Vejano (ISI) Comune di Villa San Giovanni in Tuscia (ISI) Comune di Viterbo Patto territoriale delle Colline Romane Provincia di Latina Provincia di Rieti Provincia di Viterbo Provincia di Roma Regione Lazio Ministero della Salute (DG studi, Documentazione e Comunicazione ai cittadini) European BIC Network Consorcio Nordovest - Madrid (Spagna) IRS Berlino (Germania) Prefettura di Atene (Grecia) Federal Office for Building and Regional Planning (Germania) Institute for Development Planning and Structural Research at Hannover University - IES (Germania) Austrian Institute for Regional Studies and Spatial Planning - ÖIR (Austria) Institute of Urban Environment and Human Resources - UEHR (Grecia) BIC Notes – giugno 2005 – Focus Organizzazioni internazionali e altri paesi esteri Università e istituti scientifici e di ricerca BIC Notes – giugno 2005 – Focus Centre for European Regional and Local Studies Warsaw University - EUROREG (Polonia) Quaternaire (Portogallo) Norwegian Institute for Urban and Regional Research - NIBR (Norvegia) Urban Planning Institute of the Republic of Slovenia - UIRS (Slovenia) Royal Haskoning (Olanda) Istituto Tecnologico delle Canarie (Spagna) BIC Francoforte sul Oder ( Germania) BIC Burgos (Spagna) Eommex SA Grecia) Coventry University Enterprises Ltd ( Inghilterra) Aditec Pas-de-Calais (Francia) Innosart (Ungheria) Toulon Var Technology (Francia) BIC Euronova (Spagna) BIC Attica (Grecia) BIC Grecia Occidentale (Grecia) Centro Tecnologico Lettone (Lettonia) Nersant (Portogallo) BIC Brno (Rep. Ceca) CEEI Loire Cork BIC Irlanda PIAP Varsavia Novotoka Bulgaria Università di Cassino Università della Tuscia Università Tor Vergata Università Roma Tre Università La Sapienza LUMSA CCIAA Brasile CN CNR INFN ENEA ESRIN 37 Associazioni imprenditoriali e di categoria Altri soggetti che operano per l'imprenditorialità Organizzazioni sindacali e di rappresentanza Fondazioni, associazioni ed organizzazioni no-profit Partner del mondo finanziario 38 Camera di commercio di Latina Camera di commercio di Viterbo Camera di commercio di Frosinone Union camere Lazio Asseforcamere Assindustria Rieti Federlazio Rieti Conf cooperative - Unione Provinciale di Rieti Legacoop - Comitato Provinciale di Rieti CNA Federlazio Consorzio Imprese Castelli Romani Agenzia Lazio Lavoro Italia Lavoro Progeo Europe Direct (già Carrefour) Impresa e Management Promofirenze Cefme CFI¨ Consorzio per l'Industrializzazione del Nucleo Industriale di Rieti - Città Ducale GAL Tuscia Romana GAL Aniene Tiburtino PIT ISI SPAL IRS Istituto per lo Sviluppo Regionale e la Pianificazione Strutturale Compagnia dei Lepini Camera sindacale UIL Pomezia e litorale Camera sindacale CGIL Pomezia, Castelli e litorale Anolf Cisl Comunità Capodarco Associazione Comunità Massimo Onlus Cooperativa Alfa Cooperativa Tornado Fondazione Risorsa Donna FILAS IBAN Unionfidi Unicredit Cefme CFI BIC Notes – giugno 2005 – Focus 13. L'orientamento strategico di BIC Lazio L'orientamento strategico di BIC Lazio è condensato in due momenti fondamentali di pianificazione: il Programma triennale e il Piano di attività annuale. Il Programma triennale viene aggiornato annualmente in concomitanza con la redazione del piano annuale ed indica gli obiettivi e le azioni della società nel periodo di riferimento. Il Piano annuale specifica e dettaglia gli indirizzi della programmazione triennale ed individua il dettaglio degli interventi previsti e le relative previsioni di spesa. 13.1 Gli assi strategici del Programma triennale 2004 - 2006 Il Programma triennale 2004-2006 è articolato in quattro assi strategici: • il primo asse è quello della promozione imprenditoriale e comprende le azioni volte a creare e diffondere, anche attraverso il rafforzamento dei partenariati locali, le condizioni necessarie per l'affermarsi di una cultura di impresa. Un primo obiettivo è quello di innescare, in particolare nel tessuto delle aree deboli e a scarsa vocazione imprenditoriale, forti motivazioni ad intraprendere attività autonome, stimolando una crescita culturale verso nuove forme di lavoro. Un ulteriore obiettivo è quello di favorire la valorizzazione della dotazione di attività di ricerca e sviluppo presente nel Lazio, in termini di imprenditorialità basata sulla conoscenza e di processi di trasferimento tecnologico; • il secondo è quello della creazione e sviluppo di impresa, che prevede una serie di azioni indirizzate all'ampliamento della base produttiva, sostenendo l'ingresso di nuovi soggetti economici organizzati in forma di impresa nonché la specializzazione di servizi mirati per lo sviluppo delle imprese dopo la fase di start up; BIC Notes – giugno 2005 – Focus • il terzo asse è volto alla promozione di strumenti finanziari a supporto dello start up d'impresa. Questi, pur rivestendo un'importanza cruciale nei processi di avviamento imprenditoriale, spesso non riescono a garantire un effettivo raccordo tra le esigenze delle PMI e le soluzioni offerte dalle istituzioni finanziarie; • il quarto asse, infine, attiene alla dotazione infrastrutturale. Dopo una fase di perdita di rilevanza nelle politiche di sviluppo locale negli anni 80, le infrastrutture sono tornate a rappresentare, oggi, un focus importante nel panorama delle politiche territoriali, sia per il marketing territoriale (in riferimento ai fattori localizzativi e all'attrazione di investimenti esterni), sia per la competitività del sistema produttivo. Più in particolare, è necessario tenere in adeguata considerazione che lo scenario socio-economico attuale è fortemente caratterizzato dalla competizione tra territori, per la fornitura di servizi, le economie esterne alle imprese, che competono nel mercato globale. La possibilità per un ambito territoriale di poter fornire infrastrutture di rete e di accesso ai circuiti internazionali di comunicazione appare decisiva per lo sviluppo economico e sociale del territorio stesso. 13.2 Gli assi strategici del Programma triennale 2005 - 2007 Il Programma triennale 2005-2007, in piena continuità con il precedente piano triennale, identifica nel rafforzamento del partenariato il metodo di lavoro e di intervento principale di BIC Lazio e conferma l'impianto strategico adottato nel precedente prevedendo quattro linee strategiche di attività: • la linea promozionale, all'interno della quale si conferma l'esigenza di agire in direzione di un rafforzamento dei partenariati locali e settoriali, e delle attività di accompagnamento nei processi di sviluppo locale, quale condizione essenziale per assicurare l'affermazione di una cultura 39 d'impresa moderna e competitiva. Inoltre, BIC Lazio rappresenta già un nodo di diverse reti (EBN, EIC e partenariati) e tale posizionamento comporta una forte responsabilità nell'accompagnare la stagione di cambiamento che sembra profilarsi per i prossimi anni, soprattutto in relazione alla riforma dei Fondi Strutturali e al nuovo Programma pluriennale per le PMI che assegna un ruolo chiave alle reti di cooperazione. Oggi, molto più che in passato, si creano i presupposti per stabilire alleanze con la pluralità degli attori dello sviluppo economico territoriale, in modo da non ripetere costosamente la produzione di servizi già esistenti, concentrandosi invece, con molta più efficacia, sulla distribuzione e sull'ampliamento del mercato di questi servizi. Da qui la volontà di BIC Lazio di perseguire una politica di networking delle iniziative a diverso titolo promosse, per stimolare la crescita competitiva del sistema socio-economico laziale. In tal senso, BIC Lazio intende porre molta attenzione alle opportunità di creare nuove forme di collaborazione, individuando gli elementi di complementarietà e promuovendo sinergie e percorsi comuni tra tutti i soggetti che agiscono sul territorio per fini di sviluppo, a partire naturalmente dalle società della rete regionale; • la seconda linea strategica, dedicata a creazione e sviluppo di impresa, potrà trovare una maggiore articolazione nella sinergia di rete, soprattutto in termini di diffusione delle opportunità offerte dalla finanza regionale all'ampliamento della base produttiva. Inoltre, tale linea strategica trova dei punti di contatto con la maturità raggiunta dalle imprese agevolate nel corso delle annualità precedenti, che pongono in primo piano l'esigenza di specializzazione e di messa a punto di servizi mirati per lo sviluppo delle imprese dopo la fase di start up; • la terza linea di intervento strategico è finalizzata alla promozione di strumenti 40 finanziari a supporto dello start up d'impresa. In questo ambito si riafferma il ruolo dei servizi più specializzati di BIC Lazio per promuovere una moderna cultura finanziaria presso le imprese e, di conseguenza, una più innovativa e competitiva presenza del sistema delle imprese laziali nei confronti delle istituzioni finanziarie; • la quarta linea strategica è quella della dotazione infrastrutturale. Nel triennio 2005-2007 l'offerta di BIC Lazio avrà come iniziativa di punta, sul territorio, la realizzazione e l'avvio operativo di un nuovo Incubatore nel Tecnopolo Tiburtino, espressamente dedicato ad accompagnare lo start up di progetti imprenditoriali innovativi. BIC Lazio opererà, infatti, rafforzando la propria capacità di offerta di servizi per la promozione di imprese innovative, in coerenza con le vocazioni e le opportunità offerte dal sistema produttivo regionale, dai criteri di ricerca e di diffusione dell'innovazione. A tal fine si prevede il rafforzamento dei centri di eccellenza nel campo dell'innovazione e un salto di qualità nella costruzione dello spazio europeo della ricerca. 13.3 Le direttrici d'intervento del Piano di attività 2005 Il Piano di attività 2005 è stato sviluppato in continuità con l'impianto progettuale proposto nel 2004, partendo dai risultati conseguiti nell'anno precedente nonché dalle criticità e opportunità emerse. Il Piano individua i seguenti obiettivi trasversali: • rafforzare e qualificare il metodo partenariale mediante un approccio sistemico, in primo luogo nell'ambito della cooperazione interna alla rete regionale, ma anche nell' estensione della collaborazione strategica con gli attori del territorio (associazioni imprenditoriali, mondo camerale, parti sociali, istituzioni pubbliche, Università e centri di ricerca, ecc.), a partire dal ricco patrimonio costituito dalla BIC Notes – giugno 2005 – Focus compagine sociale di BIC Lazio; • consolidare il ruolo di BIC Lazio quale soggetto deputato all'assistenza tecnica rivolta sia all'Amministrazione regionale che agli Enti locali, nonché agli attori economici e istituzionali del territorio, nell'attuazione di progetti e interventi che portino nuove opportunità di sviluppo del tessuto imprenditoriale, per la costruzione e il rafforzamento delle capacità di cooperazione interistituzionale, anche nello scenario interregionale allargato; • specializzare e rafforzare la gamma dei servizi, rivolti sia agli aspiranti imprenditori che agli imprenditori, in direzione di una sempre maggiore competitività nell'innovazione, nella ricerca, nelle filiere produttive di punta, mediante strumenti a maggior valore aggiunto e rivolti all'intera gamma delle opportunità, in complementarietà e arricchimento rispetto alla gamma degli strumenti agevolativi in senso stretto. In tale contesto, assume un ruolo sempre maggiore lo spostamento dagli strumenti di agevolazione diretta a quelli indiretti e a maggior contenuto di servizio, basati sulla conoscenza e la competenza specialistica. 14. Il modello organizzativo e gestionale BIC Lazio è una società regionale con l'assetto giuridico-istituzionale delle società miste pubblico-privato. Il particolare assetto di BIC Lazio consente un grado di autonomia nella gestione aziendale che ha riflessi sull'articolazione delle relazioni organizzative interne. Essa, infatti, rende possibile il riconoscimento di spazi di azione discrezionale e la delega del potere decisionale ai diversi livelli della struttura organizzativa, promuovendo un processo di diffusa responsabilizzazione sul raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra le forme di cooperazione pubblico-privato, la società di capitali mista si presenta come una formula gestionale, mutuata dal BIC Notes – giugno 2005 – Focus diritto privato, volta a realizzare una gestione improntata a logiche di managerialità privata all'interno del comparto pubblico. Essa si caratterizza per la messa in comune di energie, risorse e capitali al fine di realizzare un'attività di servizi e prevede la costituzione di un soggetto autonomo, il cui assetto consente la partecipazione ai processi decisionali di governo da parte di tutti i principali attori dello sviluppo economico locale. 14.1 La struttura organizzativa L'organizzazione di BIC Lazio, così come strutturata al 31 dicembre 2004, può essere rappresentata da un diagramma (grafico 10) al cui vertice è posto il Consiglio di Amministrazione e, quindi, il Presidente e la Direzione Generale. Al livello successivo, direttamente rispondenti alla Direzione Generale, un sistema di unità organizzative: • Affari Societari: si occupa delle relazioni tra l'azienda, il CdA e l'Assemblea dei Soci; • Comunicazione Istituzionale: cura le strategie di comunicazione aziendale, la pianificazione e l'attuazione delle attività di comunicazione corporate e di prodotto. Al suo interno il lavoro è suddiviso in quattro unità: (1) Ufficio stampa; (2) Eventi e promozione; (3) Comunicazione online; (4) Prodotti editoriali. • Amministrazione Finanza e Controllo: svolge la propria funzione suddividendo il lavoro in tre unità: (1) Contabilità e Bilancio- cura il rispetto di tutti gli adempimenti civilistici e fiscali; (2) Budget e Controllo- assicura la programmazione e il controllo economico-finanziario dell'azienda; (3) Banche e Tesoreria- pianifica e programma i flussi finanziari; • Sistema Informativo e Information Technology: sviluppa tecnologie infor41 mative e si occupa della manutenzione di infrastrutture hardware e software; • Affari Generali: svolge la propria funzione suddividendo il lavoro in tre unità: (1) Reception e segreterie- gestisce la prima accoglienza e la corrispondenza; (2) Facility Management- gestisce la funzionalità delle diverse sedi territoriali e l'assistenza alle aziende ospiti degli Incubatori; (3) Acquisti e Patrimonio- gestisce il patrimonio e l'approvvigionamento dell'azienda; • Servizi per lo Sviluppo Economico: identifica e promuove iniziative per favorire processi di sviluppo d'area, attraverso la conoscenza del territorio e lo sviluppo di un sistema di relazioni territoriali. Al suo interno sono presenti tre unità: (1) Analisi e studio del territorio; (2) Documentazione tecnico-scientifica; (3) Coordinamento territoriale delle strutture (Incubatori e Sportelli); • Servizi per l'Avvio d'Impresa: promuove la diffusione della cultura imprenditoriale e lo sviluppo delle potenzialità di successo per le nuove imprese, progetta ed eroga servizi di assistenza tecnica finalizzati alla diffusione e al consolidamento delle opportunità imprenditoriali nel Lazio. Al 42 suo interno: (1) Programmi Europei ed Euro Info Centre; (2) Accoglienza, Promozione ed Assistenza. (3) Formazione. (4) Tutoraggio. Ha come finalità il miglioramento delle potenzialità di successo delle nuove imprese, finanziate o meno con incentivi pubblici, mediante erogazione di servizi di assistenza tecnica per la risoluzione delle problematiche ricorrenti nella fase iniziale delle iniziative imprenditoriali, per il rafforzamento delle competenze e per il consolidamento delle capacità imprenditoriali; • Strumenti per la Finanza d'Impresa: promuove e sviluppa l'utilizzo di strumenti finanziari innovativi per il sostegno dello sviluppo delle PMI laziali. Nel suo àmbito si trovano quattro unità organizzative: (1) Gestione dei regimi di aiuto; (2) Istruttoria e valutazione, per la selezione delle iniziative imprenditoriali presentate; (3) Erogazione e monitoraggio; (4) Strumenti di finanza innovativa. BIC Notes – giugno 2005 – Focus BIC Notes – giugno 2005 – Focus Colleferro Ferentino 4.1 Bracciano Latina Civitavecchia Strutture Territoriali (*) Coordinamento Territoriale _ _ (*) Servizi per lo sviluppo economico (*) Analisi e studio (*) Documentazione 4.a 4.b del Territorio Tecnico/Scientifica 4 5.a (*) Servizi per l’Avvio d’impresa 3.e Responsabili Commesse (*) Affari Societari 5.4 Gestione Regimi di Aiuto 6.1 6 Istruttoria Erogazione Strumenti e e di Valutazione Monitoraggio Finanza Innovativa 6.2 6.3 6.4 (*) Strumenti per la Finanaza d’Impresa 3.e 1 - Facility Management 3.e 2 - Reception e Segraterie 3.e 3 - Acquisti e Patrimonio (*) Affari Generali (*) Sistemi informativi & Information Technology Tutoraggio (*) Project Manager Programmi Accoglienza europei & Promozione Formazione Assistenza Euro Info Centre 5.3 5.2 5.1 5 3.c 1 - Contabilità e Bilancio 3.c 2 - Budget e Controllo 3.c 3 - Banche e Tesoreria 3.d (*) Amministrazione Finanza e Controllo 3.c (*) Direzione Generale 3 3.b Presidente CdA 2 (*) Comunicazione Consiglio d’Amministrazione 1 3.a (*)= Coordinamento operativo Grafico 10- Il funzionigramma di BIC Lazio al 31-12-2004. 43 14.2 Il modello di funzionamento e le logiche di gestione per progetti BIC Lazio organizza la sua attività sulla base di una programmazione triennale approvata dalla Regione Lazio e di un piano di lavoro annuale. Questa modalità di programmazione del lavoro ha reso più che mai necessario l'adeguamento della struttura organizzativa alla gestione multiprogetto: essa è infatti fortemente orientata ai processi, alla responsabilizzazione di tutto il personale e al cliente; con un' alta partecipazione al progetto delle diverse unità organizzative o funzioni aziendali, e con risorse che rispondono al responsabile di area per gli obiettivi (cosa e quando) e alle unità organizzative o ai responsabili di progetto per la specializzazione (come). L'approccio per processi ha dato origine ad una struttura organizzativa dinamica, flessibile ed efficiente, in cui l'operatività ed il successo si giocano sul bilanciamento tra responsabilità verticali (o funzionali) e responsabilità orizzontali di processo (o progetto). Questo ha consentito di: • limitare al massimo la duplicazione del lavoro; • gestire contemporaneamente ed agilmente più progetti; • stabilire degli obiettivi chiari; no i piani di attività ed i risultati delle singole responsabilità funzionali. Tale struttura può essere raffigurata attraverso una tabella a doppia entrata, in cui su un lato, sono indicate le diverse unità organizzative che rappresentano le responsabilità funzionali e, sull'altro, sono poste le diverse aree (Servizi per Avvio d'Impresa, per lo Sviluppo Economico e per la Finanza Innovativa). Alle diverse unità organizzative si affiancano i responsabili di progetto. L'organizzazione del lavoro a progetto si integra perfettamente con la struttura a matrice ed il progetto viene, il più delle volte, suddiviso in tante attività che fanno capo ai responsabili di funzione. In concreto, ogni misura del piano di attività viene considerata come un micro-progetto la cui responsabilità viene affidata ad un responsabile di funzione. Il progetto viene analizzato in termini di: • definizione di un piano di lavoro; • definizione di un piano di utilizzo delle risorse, con l'obiettivo di ottimizzare il più possibile i carichi di lavoro ed i tempi di utilizzo rispetto all' effettiva disponibilità di persone, mezzi e materiali; • costruzione del budget economico; • costruzione dei report di avanzamento del progetto in termini di tempi e costi; • integrare dati tra diversi progetti; • diffondere informazioni più rapidamente. All'interno della struttura, il Direttore Generale ha un ruolo di sviluppo, indirizzo e controllo sull'insieme delle attività ed è coadiuvato da alcune strutture di staff quali Amministrazione Finanza e Controllo, Affari Societari, Affari Generali, Comunicazione, Information Technology. I responsabili d'area si preoccupano del coordinamento delle attività delle singole unità organizzative essenziali per la gestione dei processi/progetti, indirizzano e controlla44 • riprogrammazione delle attività, in base all'andamento del progetto; • preparazione della documentazione storica del progetto. Il vantaggio di lavorare per progetti è quello di riuscire a pianificare le attività anche in termini di interazione logica con altre funzioni ed altri progetti. Ogni responsabile di funzione o di progetto riesce a classificare le attività che deve portare a compimento per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, definendo le diverse BIC Notes – giugno 2005 – Focus responsabilità e provvedendo ad integrare e a selezionare le attività connesse o interdipendenti già affidate ad altri responsabili. Questo modello facilita sicuramente la rilevazione dell'avanzamento delle attività e migliora l'efficacia e l'efficienza delle comunicazioni. L'intera attività di BIC Lazio può essere sicuramente paragonata ad un albero: ogni foglia può essere misurata singolarmente, in modo oggettivo e con una ben definita responsabilità, ma contribuisce al raggiungimento di obiettivi più generali di progetto. Il controllo e il monitoraggio del progetto avvengono attraverso l'utilizzo di opportuni strumenti e metodi di valutazione che vengono attivati, in linea generale, trimestralmente per verifica interna, e semestralmente per rendicontazione, anche esterna, dei risultati. La rilevazione degli stati intermedi del lavoro contiene gli elementi necessari all' analisi dei risultati e, quindi, alla valutazione del pro- getto ed alle eventuali strategie da applicare per il suo miglioramento e per il superamento delle criticità. 15. Le attività svolte nei diversi settori di intervento La tabella che segue riassume le principali attività svolte da BIC Lazio in relazione alla sua missione ed ai suoi settori di intervento. L'elenco proposto è frutto della rilettura dei principali documenti strategici ed operativi di BIC Lazio e di un processo di condivisione interna, che ha visto il management e gli operatori BIC impegnati nello sforzo comune di dar conto all'esterno delle attività e dei risultati conseguiti. Allo stesso modo è stato possibile individuare per ogni tipologia di attività anche gli stakeholder ed il relativo grado di interesse rispetto alle diverse attività poste in essere da BIC Lazio. Tabella 4 - Le attività di BIC Lazio. Settore Intervento Promozione imprenditoriale Creazione e sviluppo d’impresa Valorizzazione del know-how tecnico-manageriale Comunicazione, monitoraggio e servizi di Supporto Interno BIC Notes – giugno 2005 – Focus Elenco Attività - Analisi delle condizioni di sviluppo del territorio e delle opportunità di mercato - Relazioni con attori locali - Diffusione ed intermediazione delle informazioni - Formazione e orientamento alla promozione imprenditoriale - Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa - Assistenza alla redazione del business plan - Formazione tecnico-manageriale - Tutoraggio - Incubazione d'impresa, Centri di Promozione e dell’Imprenditorialità e Sportelli - Consulenza specialistica - Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo d'impresa - Assistenza tecnica alla Regione Lazio - Assistenza tecnica agli attori locali - Partecipazione a progetti comunitari diretti - Comunicazione - Monitoraggio e valutazione - Servizi di supporto interno 45 46 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato Stakeholder Shareholder Regione Lazio Società della rete regionale Provincia Roma Provincia Frosinone Provincia Viterbo Provincia Latina Provincia Rieti Comune Roma Altri Comuni del Lazio Altre amministrazioni locali Unioni Europee EBN Ministeri Istituti di ricerca Università Agenzie formative Attività •• •• •• • •• •• •• •• •• •• •• • • • •• •• Analisi delle opportunità di mercato e delle condizioni di sviluppo del territorio •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• Relazioni con attori locali •• •• • • • •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• Diffusione ed intermediazione delle informazioni •• •• • • • •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• Formazione ed orientamento alla promozione imprenditoriale • • • • • • • • • • •• •• •• Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa • • • • • • • • • • •• •• •• Assistenza alla redazione del business plan • • • • • • • • • • • • •• •• •• Formazione tecnico-manageriale • • • • • • • • • • • • • •• •• •• Tutoraggio •• • • Incubazione d’impresa, CPI e Sportelli •• •• • •• •• • • • • • • • • •• •• •• Consulenza specialistica •• • • •• •• •• • • • • • •• •• •• •• •• Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo d’impresa • •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• Assistenza tecnica alla Regione Lazio •• •• • •• •• Assistenza tecnica agli attori locali •• •• • •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• •• • Partecipazione a progetti comunitari diretti •• •• • •• •• •• Comunicazione •• •• • • • • • • • • •• • • Monitoraggio e valutazione • •• Servizi di supporto interno Tabella 5 - Principali attività svolte da BIC Lazio in relazione alla sua missione ed ai suoi settori d’intervento. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 47 Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato Altre unità organizzative BIC Incubatori BIC Altri Incubatori IBAN Eurada Fornitori Clienti Istituti di credito e operatori finanziari Associazioni imprenditoriali e di categoria Organizzazioni sindacali e di rappresentanza CCIAA PMI GAL Stakeholder Attività • • •• •• •• • •• • • •• • •• • •• • •• •• •• • • • •• •• •• Analisi delle opportunità di mercato e delle condizioni di sviluppo del territorio Relazioni con attori locali • •• •• •• • •• •• • • • • • • •• •• • • Diffusione ed intermediazione delle informazioni Formazione ed orientamento alla promozione imprenditoriale • •• • •• • •• •• •• •• • Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa • •• •• •• •• • Assistenza alla redazione del business plan • •• •• • • •• • Formazione tecnico-manageriale • •• • • • •• • Tutoraggio • • • •• •• •• Incubazione d’ impresa, CPI e Sportelli • •• • •• •• • •• • • • Consulenza specialistica • •• •• •• •• •• •• • • • Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo d’impresa •• • •• •• • •• •• Assistenza tecnica alla Regione Lazio •• • Assistenza tecnica agli attori locali • • • • • •• •• Partecipazione a progetti comunitari diretti •• • • • • • • Comunicazione •• •• •• •• •• •• • Monitoraggio e valutazione •• •• •• •• •• •• Servizi di supporto interno 48 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato PIT ASI Unioncamere Stampa TV Radio Fondazioni Associazioni Enti tutela ambientale Potenziali imprenditori Neo imprenditori Stakeholder Attività Relazioni con attori locali •• • • • • • • • •• •• •• Analisi delle opportunità di mercato e delle condizioni di sviluppo del territorio •• •• • •• • • • • •• • • •• •• •• •• •• Diffusione ed intermediazione delle informazioni •• •• •• •• •• Formazione ed orientamento alla promozione imprenditoriale •• •• Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa •• •• Assistenza alla redazione del business plan •• •• Formazione tecnico-manageriale •• Tutoraggio •• •• Incubazione d’impresa, CPI e Sportelli •• •• Consulenza specialistica •• • • • •• •• • •• •• Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo di impresa •• • • Assistenza tecnica alla Regione Lazio • • •• • • • • Assistenza tecnica agli attori locali • • Partecipazione a progetti comunitari diretti • • •• • • • • • Comunicazione • • • • • • Monitoraggio e valutazione •• •• Servizi di supporto interno BIC Notes – giugno 2005 – Focus 49 Legenda: • Stakeholder interessato; •• Stakeholder molto interessato Studenti e laureandi Neo laureati Ricercatori e docenti Liberi professionisti Giovani disoccupati o inoccupati Cittadini Donne Soggetti svantaggiati Dipendenti Collaboratori Stakeholder Attività Relazioni con attori locali • •• •• •• •• • •• •• • • Analisi delle opportunità di mercato e delle condizioni di sviluppo del territorio • •• •• •• •• •• •• •• • • • • • •• •• • • •• •• •• Diffusione ed intermediazione delle informazioni •• •• • • •• • •• •• •• •• Formazione ed orientamento alla promozione imprenditoriale •• •• •• • • • •• •• •• •• Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa •• •• •• • • • •• •• • •• Assistenza alla redazione del business plan • • • • • • • •• • Formazione tecnico-manageriale • • • • • •• • Tutoraggio •• •• • • •• •• •• •• • Incubazione d’impresa, CPI e Sportelli • •• • • • •• • Consulenza specialistica •• •• •• • • •• Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo di impresa •• • • • • • •• •• •• Assistenza tecnica alla Regione Lazio Assistenza tecnica agli attori locali •• • • •• •• • • Partecipazione a progetti comunitari diretti • • • • • • • • • • Comunicazione • • •• •• • • Monitoraggio e valutazione •• •• •• •• •• •• Servizi di supporto interno 15.1 Analisi delle condizioni di sviluppo del territorio e delle opportunità di mercato L’obiettivo generale consiste nell'assicurare un sistema di servizi funzionale allo sviluppo del territorio, in modo da consentire un arricchimento qualitativo e quantitativo dei sistemi locali, anche rispetto alle dinamiche settoriali, intersettoriali e di filiera, e nell'individuare le opportunità imprenditoriali che consentano di elaborare un vero e proprio piano delle opportunità. L'attività si rivolge soprattutto a imprese, Comuni, Province, Comunità montane, Enti parco, Camere di commercio, Associazioni di categoria, e attori locali in generale. In quest'ottica si provvede a garantire: la vitalità delle imprese nel medio-lungo periodo; forti accelerazioni dei processi innovativi, appurando le condizioni e le opportunità per un continuo rinnovo dei soggetti imprenditoriali; la capacità di risposta dei contesti locali alle sfide della competizione globale; l' individuazione dei rapporti con attori locali. Maremma Laziale Una particolare attenzione va data al processo di sviluppo che BIC Lazio ha accompagnato nella Maremma Laziale, in quanto consente di evidenziare alcuni fattori qualitativi nelle azioni intraprese.Le attività hanno riguardato il rafforzamento del partenariato istituzionale tra gli otto Comuni dell'area (Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Monte Romano, Piansano, Tarquinia, Tessennano e Tuscania), finalizzato al perseguimento di una comune strategia di sviluppo fondata sulla valorizzazione delle risorse locali, soprattutto quelle derivanti dal patrimonio culturale, naturale, ambientale, e dei prodotti tipici locali. In particolare, nel 2004 (ossia fino al termine del progetto - luglio 2004) sono stati realizzati due incontri di presentazione e di diffusione delle opportunità del progetto Crescere Insieme (Cellere e Tarquinia) e si è svolta un'attività di animazione nell'ambito delle prime due convocazioni della Conferenza dei Sindaci dell'area, strumento di indirizzo delle attività scaturenti dal protocollo d'intesa. In primo luogo è da rimarcare il forte carattere innovativo dell'intervento, se raffrontato con le azioni intraprese nel passato dai diversi attori locali. Per la prima volta, infatti, si è proceduto definendo una strategia di sviluppo integrato delle risorse, condivisa dai policy makers locali. Inoltre, grazie al rafforzamento del partenariato tra gli attori locali, le amministrazioni partecipanti hanno visto accrescere la loro visibilità, non solo come comprensorio verso l'esterno (ad es. è cresciuta notevolmente l'esposizione sui media regionali), ma soprattutto verso la popolazione locale. All'inizio dell'intervento di BIC Lazio, infatti, si è potuta rilevare una diffusa sensazione di scetticismo sulle possibilità di sviluppo promosse, dovuta alle negative esperienze del passato; successivamente, questa sensazione è andata scemando, grazie anche alla presentazione dei primi strumenti implementati, non solo quelli promozionali (marchio d'area, portale web), ma soprattutto quelli destinati alla creazione e allo sviluppo d'impresa (lo sportello dedicato, nel periodo di realizzazione dell'intervento, ha accolto 180 idee di creazione e sviluppo di impresa; 10 di queste sono diventate progetti, presentati alle sedi competenti per ottenerne l'agevolazione, per un totale di 375.000,00 Euro; 3 di essi sono stati finanziati, per un importo complessivo di 163.000,00, Euro; il resto era in corso di valutazione al termine del progetto). Malgrado non sia stato possibile assistere la SPAL ed il territorio nell'implementazione dei piani e dei progetti definiti nel corso del biennio 2003/2004, a causa della scarsità di fondi a disposizione, dal punto di vista di BIC Lazio i risultati raggiunti, con la realizzazione di questo intervento, hanno confermato la validità dell'approccio alle problematiche dello sviluppo locale in aree rurali, frutto delle esperienze delle precedenti annualità, nonché la possibilità di replicarlo, seppur con i dovuti accorgimenti, anche in altre aree. In tale direzione va la redazione del manuale di qualità per la realizzazione di azioni di sviluppo dell'imprenditorialità, in corso di realizzazione e la cui stesura definitiva è prevista per il 2005. 50 BIC Notes – giugno 2005 – Focus L'analisi viene svolta identificando le caratteristiche distintive del territorio, fornendo una valutazione dei principali fattori di criticità del mercato imprenditoriale e, dunque, delle potenzialità, per gli aspiranti imprenditori, e delle possibili linee strategiche, per le imprese. In termini finanziari, si realizza uno studio del relativo mercato regionale, attraverso ricerche sul campo e scambi di informazioni con altri enti, come società della rete, istituti di credito e società finanziarie. In particolare, BIC Lazio contribuisce alla definizione e all'implementazione delle strategie di sviluppo locale, anche predisponendo gli strumenti di programmazione generale e settoriale quali: Piano integrato d'area; Piano per la promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche dell'artigianato artistico locale; Piano per la promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche agro-alimentari; Piano per la promozione e valorizzazione dell'enogastronomia locale; Piano per la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali del territorio; Piano di marketing turistico. L.R. 40/99 In attuazione della Legge regionale 40 del 1999, BIC Lazio presta assistenza tecnica a quegli enti (Comunità montane, associazioni di Comuni, ecc.) che vogliono sia presentare la propria candidatura attraverso la realizzazione di un Piano integrato d'area, sia definire la progettazione esecutiva degli interventi previsti nei piani stessi. Con la L.R. 40/99, la Regione Lazio riconosce come obiettivo prioritario "la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio, nel rispetto delle esigenze di tutela, per concorrere allo sviluppo economico, imprenditoriale ed occupazionale della comunità regionale" (art. 1, comma 1). Per fare in modo che ciò avvenga in maniera razionale e coordinata, viene indicata come via da seguire "la redazione e l'attuazione della programmazione integrata" (secondo gli obiettivi e l'articolazione per azioni definiti nella deliberazione del Consiglio Regionale 7 maggio 1997, n. 357), all'interno di "aree di programmazione integrata, che presentino una sufficiente omogeneità sotto il profilo culturale, sulla base dei dati dell'evoluzione storica, e sotto il profilo ambientale, sulla base delle caratteristiche morfologiche del territorio" (art. 2, comma 1).BIC Lazio ha collaborato infatti alla definizione dei piani integrati dei comprensori della Via Amerina, Monti Aurunci, Monti Ausoni, Maremma Laziale e Tuscia romana ed ha effettuato il coordinamento della progettazione degli interventi trasversali delle aree STILe, Monti Ausoni e Monti Aurunci.Nella consapevolezza che la programmazione dello sviluppo di un territorio in chiave turistica passa soprattutto attraverso la definizione di interventi che interessino l'intero territorio in esame, per queste ultime due aree sono stati elaborati i progetti d'area che contribuiscono al raggiungimento di questo risultato. Per ogni progetto sono state definite tutte le azioni da implementare, gli interventi necessari per l'avviamento, l'investimento necessario per la realizzazione dei medesimi, le risorse da impiegare, i tempi di realizzazione previsti. L'attuazione del programma è avvenuta attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro, formato da un'equipe di coordinamento generale, in parte interna a BIC Lazio stesso, che si è avvalsa di risorse professionali esterne, specifiche per ogni azione individuata. BIC Lazio ha implementato nel tempo un archivio di dati provenienti sia da fonti esterne (come ad esempio dall'ISTAT), sia da rielaborazioni interne, attraverso propri gruppi di lavoro e indagini sul campo, focus group, BIC Notes – giugno 2005 – Focus interviste. Tali database costituiscono sia uno strumento diretto di BIC Lazio che un supporto a disposizione degli attori locali interessati. 51 15.2 Relazioni con attori locali L'obiettivo è contribuire al rafforzamento dei partenariati, sia di tipo occasionale che duraturo, finalizzati al supporto delle azioni di sviluppo locale e di promozione imprenditoriale, facendo leva sull'indispensabile ruolo delle associazioni imprenditoriali e delle parti socia- li, a partire da quelle socie di BIC Lazio. Questa attività permette a BIC Lazio di proporsi all'esterno, cogliendo un ritorno di flussi informativi e di dati, incoraggiando uno scambio continuo e processi di interazione, nonché proponendo strategie comuni. Coronas Metropolitanas Risulta particolarmente esemplificativo, in tal senso, il progetto Coronas Metropolitanas - A model for re-balancing strategies between urban centres and neighbouring areas in European cities - iniziato a settembre del 2003, che si concluderà a fine agosto del 2006 e che mira ad identificare e condividere le strategie di riequilibrio delle relazioni tra i centri urbani e le aree periferiche che consentono l'ottenimento dei modelli funzionali di intervento e di valutazione con lo scopo di permettere il trasferimento nei differenti contesti sociali. Tale progetto si inquadra nell'ambito dei programmi comunitari Interreg IIIC - Zona Sud. Capofila del progetto è il Consorzio Nordovest - Madrid (Spagna), mentre i partner sono BIC Lazio (Italia), la Regione Lazio - Direzione Regionale Mobilità e Trasporti (Italia), l'Istituto per lo Sviluppo Regionale e la Pianificazione Strutturale - IRS Berlino (Germania) e la Prefettura di Atene (Grecia). 52 BIC Notes – giugno 2005 – Focus BIC Lazio costituisce spesso il nodo di una rete locale in cui le strutture si parlano per suo tramite; in particolare si è consolidata nel tempo l'attività di networking tra BIC Lazio e gli attori locali (per esempio con le Università di Roma Tre, La Sapienza e Tor Vergata, il Centro Nazionale Ricerche e l'ENEA); tra attori locali; tra Enti locali ed UE, per accompagnare gli attori locali in uno scenario europeo. Konver Di particolare interesse, in tal senso, risulta essere il Progetto Konver nel Comune di Colleferro. Grazie a tale progetto si intende ampliare l'offerta di servizi per le imprese insediate nell'Incubatore e per quelle che vi gravitano intorno, mediante la realizzazione di un moderno Centro Polifunzionale ove svolgere attività di formazione, promozione, ricerca ed incontro con il mondo scientifico rappresentato dalla contigua sede locale dell'Università di Roma Tor Vergata, nonché creare un visibile punto di aggregazione per l'intero insieme dei soggetti economici e sociali del comprensorio, affinché il mondo dei fornitori e dei fruitori dei prodotti e servizi, abbia un preciso riferimento logistico e di immagine.In termini di domanda emergente dal territorio di pertinenza, si deve sottolineare che si è in presenza, da parte delle PMI gravitanti all'interno ed all'esterno dell'Incubatore, e da parte di altri soggetti economici, di una duplice esigenza di servizi, quali: • la disponibilità di spazi attrezzati per incontri, seminari, esposizioni, eventi di partenariato e manifestazioni promozionali con un forte contenuto di immagine per il territorio; • la disponibilità di locali tecnologicamente attrezzati, quali: aule didattiche, laboratori, biblioteche telematiche per favorire le occasioni di incontro tra l'Università di Roma Tor Vergata, - Sede di Colleferro e le PMI del comprensorio, al fine di individuare spunti e collaborazioni di ricerca scientifica e tecnologica. In quest'ottica il Comune di Colleferro, sfruttando un finanziamento destinato al recupero ed alla riutilizzazione produttiva di strutture industriali dismesse, ha acquistato e ristrutturato due corpi di fabbrica rispettivamente di m³ 4.169 e di m³ 2.658. Il 26 marzo 2003 BIC Lazio e il Comune hanno siglato una Convenzione per sostenere assieme le spese necessarie per il completamento di alcuni locali (K4 e K5). Il 30 luglio 2004 la Regione Lazio ha approvato il progetto presentato, finanziandolo tuttavia fino al 50% e non al 90% come richiesto. A settembre del 2004 il Comune di Colleferro ha informato BIC Lazio dell'intenzione di realizzare l'opera provvedendo con propri mezzi alla copertura finanziaria della quota non più erogata dalla Regione Lazio; BIC Lazio ha dato corso alle attività di completamento della progettazione esecutiva. BIC Lazio, a dimostrazione dell'interesse rappresentato dal territorio, ha deliberato il raddoppio della propria quota di partecipazione dal 5% al 10%, per un totale di circa 50.000 Euro. Ad oggi l'offerta di tali facilities è costituita essenzialmente dalla presenza di spazi attrezzati forniti dall'Incubatore BIC Lazio di Colleferro. Tuttavia la realizzazione del Progetto Konver avrà un impatto largamente positivo sugli stakeholder locali dell'Incubatore, poiché fungerà da elemento catalizzatore di un processo di integrazione e collaborazione già avviato e percepito. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 53 Lo sviluppo di contatti e l'ampliamento della rete di relazioni con questi stakeholder è attualmente oggetto di particolare attenzione e sviluppo propositivo da parte della Comunicazione Istituzionale (comunicazione corporate), che garantisce l'avvio e lo sviluppo delle relazioni, e da parte dell'area Strumenti per la Finanza d'Impresa (SFI) che favorisce il coinvolgimento degli attori locali anche nei processi di valutazione dell' idea d'impresa, soprattutto per l'analisi e la valutazione del rischio finanziario di un'iniziativa imprenditoriale. Gli strumenti utilizzati per svolgere l'attività di relazione con gli attori locali sono tanto di tipo informale che formale (colloqui, incontri, eventi, sponsorship, convenzioni, creazione di società per azioni congiunte, protocolli d'intesa). 15.3 Diffusione ed intermediazione delle informazioni L'obiettivo è stimolare la nascita e lo sviluppo delle idee imprenditoriali e il rafforzamento delle imprese esistenti, diffondere l'identità di BIC Lazio all'esterno e facilitare la conoscenza delle opportunità offerte dal territorio e dall'Unione Europea. L'attività si rivolge ad aspiranti imprenditori, imprese già esistenti, Enti locali e consulenti. In particolare BIC Lazio diffonde la cultura imprenditoriale, i servizi e gli strumenti che facilitano la creazione e lo sviluppo d'impresa e, agendo da ponte, individua, seleziona e veicola le informazioni sugli strumenti e le opportunità imprenditoriali offerti dalla Regione Lazio e dall'UE. 54 In questo senso, l'attività riguarda la promozione di strumenti finanziari disponibili sul mercato, gestiti sia dalle altre società della rete (ad esempio gli strumenti di Sviluppo Lazio, gli interventi finanziari di Filas, il fondo di garanzia Unionfidi), che da terzi (ad esempio prodotti bancari specifici per piccole imprese, di recente costituzione o costituende) e i programmi comunitari direttamente gestiti dall'UE. Tutte le informazioni vengono filtrate sempre da BIC Lazio che sintetizza i contenuti e mette a disposizione, attraverso gli strumenti di comunicazione, il materiale in versione integrale. Il servizio viene erogato con diverse modalità, tutte integrate e coerenti con la strategia di comunicazione dell'azienda: telefonicamente, attraverso il call center (numero verde BIC Lazio) e nei singoli sportelli territoriali; via mail, per lo più servendosi della casella [email protected] gestita presso la sede centrale ed il portale Lazioeuropa; attraverso incontri individuali o di gruppo; tramite la partecipazione ad eventi e fiere; con interventi presso Università e istituti di scuola media superiore; attraverso l'ascolto e lo scambio di opinioni con testimoni privilegiati e leader di opinione (per esempio seminari e workshop giornate HT). Gli strumenti utilizzati nella diffusione delle informazioni sulla cultura d'impresa variano a seconda della tipologia di informazione. Le informazioni sull'UE vengono veicolate principalmente attraverso l'Euro Info Centre ed il Portale Lazioeuropa (www.lazioeuropa.it). BIC Notes – giugno 2005 – Focus Portale Lazioeuropa Ideato nel 2001, il portale www.lazioeuropa.it è uno degli strumenti della politica regionale, finalizzati a stimolare e sostenere l'utilizzo delle risorse comunitarie. Il portale opera su più livelli; - l'informazione e la documentazione; - la formazione; - i servizi per la Pubblica amministrazione; - i servizi dedicati alle PMI - Euro Info Centre EIC IT 389; Con riferimento al primo livello, si distinguono: •l'informazione generale su tutti i programmi ed all'interno di ciascun programma su tutti i bandi attivi; •l'informazione mirata di secondo livello - consulenza on-line - che fornisce risposte a specifici quesiti che possono riguardare le possibilità di successo di una determinata idea progettuale, e offre approfondimenti personalizzati su specifici argomenti. Il tempo di risposta ad ogni singolo quesito avviene entro 48 ore; •la newsletter che informa sulle ultime novità dalla Commissione Europea; •la vetrina dei progetti UE che consente di dare adeguata visibilità a tutti i progetti attuati in ambito regionale (sono presenti 29 schede progetto); •la sezione approfondimenti, che contiene la documentazione ufficiale su singole aree tematiche d'interesse comunitario (nozioni, istituti, attività e prassi applicative dell'Unione Europea), particolarmente utile alla comprensione delle problematiche relative alla progettualità (sono presenti 50 documenti fra guide e speciali). Per quanto riguarda il secondo livello, i corsi di europrogettazione hanno l'obiettivo di diffondere la conoscenza degli strumenti presso gli operatori pubblici e privati della regione. Nel corso del 2004 l'aumento delle ore di formazione complessivamente a disposizione ha consentito di diminuire sensibilmente la lista di attesa e di aumentare la qualificazione delle domande di informazione. Per valutare il grado di soddisfazione dei partecipanti, viene consegnato un questionario, da compilare in forma anonima, con una scala di valori da 1 a 5 in ordine crescente. Il risultato del questionario è riportato nella seguente tabella: Aspetti valutati Grado di soddisfazione sui temi trattati Grado di soddisfazione sull'esposizione dei relatori Media 4,3 4,6 Lo scopo del terzo livello è quello di contribuire al reale avvicinamento delle Pubbliche amministrazioni della Regione Lazio all'utilizzo dei fondi europei a gestione diretta. Esiste una Piazzetta Europa, ossia un luogo d'incontro virtuale che offre la possibilità, agli utenti registrati, di comunicare alla redazione notizie da inserire. A differenza della vetrina, in questa sezione sono presenti progetti in elaborazione o in corso di esecuzione. Sono iscritti 185 tra Enti locali, Agenzie pubbliche, Organismi centrali, di cui 119 del Lazio, 43 provenienti da altre regioni dell'Italia e 23 Organismi centrali. Il grado di soddisfazione di tale strumento, anche al di fuori della Regione Lazio, è testimoniato da questi dati nonché dalla presenza di corsisti provenienti da altre regioni. Esiste, infine, un'attività di confronto e ricerca continua di miglioramento in rapporto agli altri strumenti similari esistenti, che è di ausilio all'attività di monitoraggio e programmazione ma non può considerarsi un benchmarking strutturato. I siti con cui viene confrontato il portale periodicamente per la verifica del grado di aggiornamento delle informazioni sui bandi sono: www.europafacile.it - Regione Emilia Romagna - e www.regionicentroitalia.it. Dal confronto con questi due siti è stato possibile verificare la congruità nei tempi di aggiornamento del portale Lazioeuropa ed una maggiore presenza di offerta di servizi, in particolare di formazione sull'europrogettazione. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 55 Euro Info Centre EIC IT 389 L'EIC IT 389 è il servizio di BIC Lazio che contribuisce a: · •fornire alle imprese locali informazioni, consulenze e assistenza sui programmi, le iniziative e la legislazione dell'UE; •assistere in materia di internazionalizzazione, e nella ricerca di partner e fornitori; •fornire informazioni sugli appalti pubblici; •rispondere a qualsiasi richiesta d'informazioni da parte delle imprese in materia di contributi, programmi e regolamenti dell'UE; •assistere nella comprensione delle problematiche relative alla progettazione e alla presentazione delle domande di finanziamento o di partecipazione a bandi di gara europei; •organizzare eventi destinati all'informazione delle imprese della regione; •stabilire contatti permanenti con tutte le altre reti nazionali e/o comunitarie che forniscono servizi di sostegno alle imprese. Parte integrante dell'attività EIC è la partecipazione e l'organizzazione di eventi, corsi e seminari destinati alle imprese della regione. L'EIC pubblica una newsletter, con aggiornamento mensile, specifica per le PMI. Le PMI raggiunte dalla newsletter sono 3.313 (con un incremento superiore al 60% rispetto al 2003: 1130). Esiste, infine, il rapporto di valutazione della commissione che provvede a comunicare il posizionamento dei diversi EIC nel semestre di riferimento. È da segnalare che dall'ultimo risulta che EIC IT 389 si trova nella fascia blu (la più positiva nella scala convenzionale adottata) per l'informazione erogata, i seminari organizzati per le piccole e medie imprese e per il rapporto di collaborazione e cooperazione con gli altri membri del network. 15.4 Formazione e orientamento alla promozione imprenditoriale L'obiettivo è facilitare la familiarizzazione con l'imprenditorialità attraverso la conoscenza delle principali caratteristiche dell'essere imprenditori, nonché degli strumenti utili alla creazione d'impresa, quali: opportunità finanziarie alternative per l'avvio di un'attività imprenditoriale, programmi di formazione, modalità di accesso agli Incubatori d'impresa. L'attività di formazione imprenditoriale viene erogata attraverso seminari rivolti alla creazione d'impresa (Focus Impresa) e seminari rivolti all'orientamento imprenditoriale 56 (Focus Orienta). Il Focus Impresa, in particolare, ha una durata complessiva di otto giorni e alterna la formazione in aula (64 ore/uomo) con l'attività sul campo. Ogni seminario si articola in tre moduli: il primo ha l'obiettivo di stimolare l'utente all'autovalutazione della propria capacita' imprenditoriale; il secondo, riguarda le modalita' di realizzazione delle attivita' imprenditoriali e l'analisi della fattibilita' dell'idea di impresa (Piano di impresa); il terzo, più specifico per la funzione di orientamento, consiste in una simulazione di mercato (Business Game). BIC Notes – giugno 2005 – Focus Business Game Con il Business Game la pratica diventa spunto per i successivi approfondimenti teorici. Il Business Game è una simulazione didattica della gestione d'impresa; lo scopo è quello di facilitare il confronto degli aspiranti imprenditori con la costruzione del business plan. Nel gioco, i partecipanti, suddivisi in squadre, si confrontano con scelte di tipo strategico, sperimentando l'esistenza di concorrenti. Infatti il software che gestisce il gioco simula il comportamento di un mercato ideale. Esistono momenti in cui le squadre sono riunite e devono prendere decisioni su alcuni parametri della loro offerta (ad esempio il prezzo di vendita, l'entità degli investimenti in marketing, formazione, costi di gestione, ecc.). Queste decisioni vengono comunicate al conduttore del gioco, il quale, dopo aver inserito nel suo computer i dati forniti dalle squadre, comunica i dati sulle vendite. Visto che questi ultimi condizionano il risultato economico del periodo, le squadre sono costrette a riflettere sull'efficacia o meno delle decisioni prese e dovranno essere in grado di intuire quali comportamenti risultino premianti in termini di vendite acquisite. Gli stessi si confrontano, inoltre, con il problema della determinazione della capacità produttiva. Alla fine del gioco, durante un momento di confronto collettivo, il conduttore commenta le scelte strategiche particolarmente significative dal punto di vista didattico, mostrando, in tempo reale, le influenze che ipotesi alternative avrebbero avuto. Il Focus Orienta si propone di supportare le istituzioni accademiche nell'indirizzare gli studenti e i giovani ricercatori a considerare realisticamente, e ad inserire nel loro progetto professionale, l'ipotesi imprenditoriale, quale possibile oggetto di scelta per il futuro. A tal fine, nel corso del 2004, le attività svolte sono state differenziate in relazione ai diversi target: a tutti gli studenti interessati sono state proposte attività di sensibilizzazione attraverso presentazioni effettuate durante le lezioni, nonché partecipando ai saloni per l'orientamento; agli studenti, ai laureati e ai ricercatori con specifiche aspirazioni imprenditoriali, è stato fornito un supporto nell'orientamento all'idea di impresa e la possibilità di conoscere il modello di business plan. Un momento peculiare dell'attività di formazione ed orientamento alla promozione imprenditoriale è stato costituito, nel corso del 2004, dai seminari sulla finanza di impresa con l'obiettivo di preparare gli aspiranti e i neo imprenditori a fronteggiare i cambiamenti del mercato del credito (soprattutto conseguenti all'introduzione dei nuovi criteri di valutazione degli istituti di credito previsti dagli accordi di Basilea 2). L'attività si rivolge principalmente ai potenziali imprenditori, BIC Notes – giugno 2005 – Focus ossia a studenti, laureandi, dottorandi, destinatari di spin off, e utilizza diversi materiali didattici, elaborati direttamente da BIC Lazio in base ad esigenze specifiche (dispense, lucidi dei relatori, lezioni ed esercitazioni), per docenze in aula, manifestazioni, convegni e fiere su tutto il territorio, monitoraggio, follow-up e valutazione. 15.5 Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa L'obiettivo è l'individuazione e la specificazione dell'attività imprenditoriale, delle sue possibilità di realizzazione e delle relative opportunità di sviluppo. E' un'attività fondamentale per garantire un successo dall'alto grado qualitativo, per le singole iniziative imprenditoriali che vengono sottoposte all'attenzione di BIC Lazio, anche in vista dell'ottenimento di finanziamenti formali, informali, tradizionali e innovativi. Si rivolge ad aspiranti imprenditori, per la progettazione di un'iniziativa imprenditoriale, e a imprenditori già operanti, per la progettazione di nuove iniziative. BIC Lazio fornisce un percorso di accoglienza e di orientamento dell'idea imprenditoriale, che facilita la valutazione da parte del57 l'utente della fattibilità e l'approfondimento degli elementi di progettazione imprenditoriale, che sono: sostenibilità di mercato, posi- zionamento competitivo, fattibilità logisticoorganizzativa, possibilità di accesso a fonti di finanziamento pubbliche o private. Le procedure di accoglienza Il percorso di accoglienza ed orientamento al business plan si sostanzia in un'attività di consulenza ed è strutturato attraverso colloqui che inizialmente possono essere individuali o di gruppo. Non ci si sostituisce all'imprenditore ma lo si affianca segnalandogli di volta in volta gli elementi da approfondire e gli strumenti con i quali farlo. In tutte le fasi del percorso, l'attività di affiancamento dell'operatore è guidata da un' apposita modulistica che rileva dati quantitativi e qualitatitivi; i dati e le informazioni raccolte nelle diverse fasi della procedura sono elaborate e impiegate per il monitoraggio interno ed esterno dell'attività. BIC Lazio svolge tale attività capillarmente su tutto il territorio, mediante Sportelli informativi e di accoglienza, Centri di Promozione dell' Imprenditorialità e Incubatori d'impresa, con modalità differenziate secondo le categorie di sportello. Accanto agli sportelli frontali, BIC Lazio si è dotato di uno sportello virtuale, il portale Atlante, che attua la trasposizione on line dei servizi di accoglienza ed orientamento e parte dalla diffusione delle informazioni utili alla creazione d'impresa per arrivare fino alla definizione dell'idea imprendito- riale, attraverso un sistema di approfondimenti successivi delle richieste. La valutazione delle idee d'impresa avviene anche attraverso l'attribuzione di premi alle migliori idee capaci di utilizzare tecnologie innovative. A partire dal 2003, si è cercato di privilegiare il legame fra la cultura imprenditoriale ed il corso di studi universitario, piuttosto che le idee d'impresa che possano scaturire da esperienze e vocazioni personali non necessariamente legate al percorso accademico. Premio Tesi Il Progetto Università & Impresa intende sollecitare il mondo universitario a raccogliere la sfida di studiare il fenomeno dell'imprenditorialità dall'interno, concorrendo all'individuazione di occasioni di business e/o permettendone la promozione da parte degli stessi soggetti accademici, e nel contempo introducendo, negli stessi percorsi curriculari, degli elementi di promozione della cultura dell'imprenditorialità che ne favoriscano l'integrazione nel patrimonio culturale degli studenti.All'interno delle diverse aree di studio, s'intendono favorire i seguenti ambiti: individuazione di opportunità di business collegate ai bisogni ed alle risorse del territorio o di un settore o filiera; studi sulle opportunità di creazione d'impresa e sviluppo occupazionale in attività collegate allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio o di specifici settori o filiere; studi sulle modalità ed opportunità di trasferimento alle imprese di conoscenza in ambito organizzativo, gestionale e tecnologico; Introduzione di innovazione tecnologica per lo sviluppo di nuovi prodotti/processi e/o per l'introduzione in impresa di crescenti quote di ICT, soprattutto se volte alla realizzazione e/o valorizzazione della comunicazione tra imprese, e tra imprese e istituzioni locali, nazionali, transnazionali. 58 BIC Notes – giugno 2005 – Focus 15.6 Assistenza alla redazione del business plan L'obiettivo è integrare le competenze teoriche degli aspiranti imprenditori fornendo in aula, o individualmente, un accompagnamento durante la redazione del business plan. L'attività di assistenza alla redazione del business plan si rivolge principalmente a due categorie di destinatari: i potenziali imprenditori e gli imprenditori. Tra i primi vi sono i portatori di nuove idee di business; tra i secondi, gli imprenditori che desiderano sviluppare innovazioni aziendali e ri-orientamento del proprio business. Costituisce un continuum con l'accoglienza e l'orientamento, di cui è il portato finale. Grafico 11- Flusso accoglienza. Attività di Accoglienza Front Office Back Office Utente Primo Descrizione di servizi BIC Lazio e della rete regionale Colloquio di accoglienza e raccolta informazioni Aspirante Imprenditore Imprenditore Secondo Idea Aggiornamento database Incontro Buona, mediamente delineata, buone competenze, buona motivazione Embrionale e confusa Abbandono Si propone un incontro di orientamento BIC Notes – giugno 2005 – Focus 59 Il percorso è strutturato attraverso incontri che possono essere individuali o di gruppo (seminari informativi), per poi configurarsi come consulenze dirette al singolo potenziale imprenditore. Il percorso di assistenza è rivolto sia alle nuove iniziative imprenditoriali in settori tradizionali, che ai progetti imprenditoriali in settori innovativi. Grafico 12- Flusso orientamento. Attività di Orientamento Back Office Front Office Ricerca sul Campo Colloquio di orientamento sul grado di approfondimento dell’idea Da 1 Idea delineata, organizzata da approfondire Spiegazione della business idea Spiegazione della business idea Modello di domanda a Idea debole da strutturare, organizzare 4 incontri Incontri di orientamento per approfondimento controllo lavoro svolto Idea delineata, organizzata e proponente con buone competenze Idea delineata, ma proponente con competenze deboli Ciclo Produttivo Organizzazione Autorizzazioni/permessi, individuazione sede Aggiornamento database Spiegazioni ed indicazioni per lo sviluppo del lavoro per i successivi incontri Proposta partecipazione al corso Focus Impresa Conclusione Orientamento 60 Descrizione del Prodotto/Servizio Definizione degli investimenti, reperimento preventivi di spesa BIC Notes – giugno 2005 – Focus 15.7 Formazione tecnico-manageriale L'obiettivo è integrare le competenze teoriche degli imprenditori. Rappresenta una diversa modalita' di accompagnamento allo start up e un confronto collettivo complementare all'assistenza individuale fornita dal servizio di tutoraggio. In questo senso, BIC Lazio mira ad aumentare le conoscenze e le competenze dei singoli (sapere e saper fare, più che saper essere) e, dunque, eventualmen- te colmare i gap emersi in fase di accoglienza e di sviluppo. Generalmente l'attività di formazione tecnico-manageriale è integrata nel percorso di tutoraggio e riguarda le aree più critiche quali finanza e controllo, gestione delle risorse umane, organizzazione e marketing - e le fasi di start up e sviluppo di imprese finanziate. Catalogo formazione Per rispondere in modo adeguato e congruente agli obiettivi assegnati, ai corsi viene dato taglio fortemente operativo: partendo dalla definizione del quadro teorico di riferimento, si passa alle possibili applicazioni alle realtà aziendali presenti in aula. Per monitorare il grado di soddisfazione degli utenti viene distribuito un questionario compilato in forma anonima, con una scala di valori da 1 a 5 in ordine crescente per misurare gli aspetti quantitativi (due domande) e di ordine qualitativo con testo libero (tre domande): i risultati evidenziano un elevato grado di soddisfazione sia sugli argomenti trattati che per le modalità espositive. I suggerimenti più frequenti espressi dai partecipanti sono: rendere le classi più omogenee secondo il livello culturale; creare una rete tra i partecipanti; migliorare la qualità delle dispense. Proprio a partire dalle indicazioni dei corsisti si è avviata una fase di ripensamento di tutti i supporti didattici. È importante segnalare la sempre maggiore richiesta di partecipazione ai corsi di formazione da parte di imprese non finanziate. Si tratta sempre di micro e piccole imprese in fase di avvio e che quindi potrebbero trarre vantaggio da un'offerta formativa mirata e gratuita. Tuttavia le iniziative formative di BIC Lazio affrontano anche tematiche comunitarie attraverso corsi di europrogettazione, che hanno l'obiettivo di diffondere la conoscenza dei relativi strumenti presso gli operatori pubblici e privati della Regione. I corsi di europrogettazione si dividono in: base, avanzati e specialistici, a seconda del grado di approfondimento dei temi. La formazione tecnico-manageriale si avvale degli stessi strumenti previsti dalla formaBIC Notes – giugno 2005 – Focus zione e orientamento alla promozione imprenditoriale, quali: la progettazione formativa, l'elaborazione dei materiali didattici (dispense, lucidi, lezioni, esercitazioni), la docenza e il tutoraggio d'aula finalizzato a facilitazione dell'apprendimento, monitoraggio, follow-up e valutazione. Alla formazione tecnico-manageriale, che si rivolge per lo più ad imprenditori neo-costituiti, si affianca un'attività di formazione rivolta agli operatori di altri organismi con i quali sono in corso protocolli di collaborazione anche nell'ambito delle attività dell'EIC e a quelli degli Sportelli di BIC Lazio, come ad esempio nel caso della diffusione delle procedure e delle norme di qualità per l'erogazione dei servizi. 61 15.8 Tutoraggio L'obiettivo dell'intervento di tutoraggio è la crescita manageriale degli imprenditori, che prende l'avvio dalla rilevazione delle criticità aziendali (check-up iniziale) per poi continuare nell'affiancamento alla compagine sociale nella risoluzione delle problematiche gestionali individuate. L'attività di tutoraggio offerta inizialmente alle sole imprese beneficiarie delle agevolazioni previste dalla L.R.29/96 è stata estesa, negli anni, anche agli altri strumenti agevolativi gestiti da BIC Lazio per conto della Regione, ovvero la Legge regionale 19/99 e la Legge 215/92, alle imprese in start up sorte spontaneamente per iniziativa autonoma degli imprenditori, ed alle imprese in fase di riconversione industriale con conseguenti crisi occupazionali. In entrambi i casi l'intervento di tutoraggio si articola in una serie di step, quali: • primo incontro per la diagnosi iniziale fra un esperto di BIC Lazio con i neo imprenditori; • analisi delle criticità aziendali, rilevate attraverso una scheda di check-up aziendale, progettazione del percorso individualizzato di tutoraggio ed individuazione del tutor che, per specializzazione funzionale o/e settoriale, sarà in grado di avviare tale percorso di affiancamento; • definizione congiunta da parte del tutor, dell'impresa e di BIC Lazio, del programma di tutoraggio che, accanto alla diagnosi e rilevazione dei fabbisogni, indica gli obiettivi da raggiungere in base alle priorità stabilite; • approvazione del programma di tutoraggio e avvio dell'intervento collegato con l'attività di formazione; • intervento di formazione, mirato a trasferire le conoscenze necessarie per la gestione delle diverse attività imprenditoriali. L'intera offerta è organizzata secondo un catalogo che comprende corsi di base, corsi avanzati, progetto in azienda, follow up e Business Game; • check-up per le imprese al termine della fase di tutoraggio, con l'obiettivo di valutare i risultati conseguiti e di proporre eventualmente un ulteriore supporto per il consolidamento e lo sviluppo di posttutoraggio; • incontro conclusivo nel corso del quale vengono illustrati i risultati delle analisi BIC Lazio sullo stato di salute delle imprese selezionate. Tutoraggio imprese start up Gli stessi standard qualitativi che BIC Lazio assicura alle imprese finanziate con leggi agevolative vengono offerti con il tutoraggio alle imprese in start up.In relazione alla necessità di integrare i servizi offerti sul territorio, anche dai diversi soggetti istituzionali, BIC ha intrapreso delle forme di collaborazione con Enti locali e Camere di commercio: •il CEFAS, azienda speciale della Camera di commercio di Viterbo con la quale è in atto una collaborazione da circa 4 anni, per l'offerta ad imprese del territorio di giornate di tutoraggio; •la Provincia di Latina, Assessorato AAPP, con la quale è stata firmata un Convenzione nel luglio del 2003, della durata di un anno, per offrire tutoraggio ad imprese con sede nella provincia di Latina. 62 BIC Notes – giugno 2005 – Focus I tutor d'impresa sono figure professionali con competenze consulenziali ed esperienze integrate di gestione aziendale selezionate sulla base di una specifica procedura di accreditamento. Grafico 13- Nuovo modello del tutoraggio. Step 0 : 1° Step Raccolta dei dati dell’impresa dal business plan o da altra fonte: • obiettivi di fatturato • obiettivi occupazionali • obiettivi di investimento • verifica delle autorizzazioni e dei permessi necessari per l’avvio dell’attività Incontro BIC Lazio - impresa Scheda di check up aziendale Analisi delle criticità aziendali Bozza del programma di tutoraggio 2° Step Avvio Individuazione del tutor Rilevazione dei fabbisogni formativi 3° Step Incontro BIC Lazio - tutor consegna kit per il tutoraggio 4° Step Incontro BIC Lazio, impresa, tutor e condivisione del programma di tutoraggio 5° Step Avvio del tutoraggio Seminari formativi Sviluppo Verifiche intermedie Programma di tutoraggio Report semestrali Incontro finale BIC Lazio, impresa, tutor Relazione finale BIC Notes – giugno 2005 – Focus 63 15.9 Incubazione d'impresa, Centri di Promozione dell' Imprenditorialità e Sportelli BIC Lazio eroga, attraverso strutture specificamente dedicate, un servizio integrato destinato alle imprese in fase di start up o a quelle in procinto di realizzare progetti di sviluppo, composto da una serie di facilitazioni di tipo logistico (come la messa a disposizione di spazi attrezzati, strutture di supporto, attività di segreteria generale) e di tipo consulenziale (le imprese ospitate sono costantemente affiancate ed assistite nel loro processo di start up). BIC Lazio concepisce questa attività come un impegno costante ed adattabile alle specifiche necessità delle imprese incubate, in modo da far scaturire le criticità ed accompa- gnarle verso il loro superamento. Le strutture che erogano questo servizio vengono appositamente allestite per mettere a disposizione delle imprese associate spazi attrezzati per rispondere alle diverse esigenze. A partire dal 2004, si è data maggiore importanza alla dimensione territoriale degli Incubatori, che rappresentano anche degli strumenti di supporto alla definizione di strategie di sviluppo e alla creazione di un sistema integrato di servizi per il territorio. In tal senso, ci si sta orientando verso l'individuazione di nuovi settori di intervento con particolare attenzione ai contesti tecnologicamente più innovativi (ICT, distretto industriale, comparto dell'orticoltura, beni culturali, aree urbane). Tecnopolo Tiburtino BIC Lazio si è occupato dello studio di fattibilità operativa dell'Incubatore tecnologico del Tecnopolo Tiburtino . Tale studio, partendo dal business plan definito nella scorsa annualità, ha individuato le azioni operative per il lancio, lo sviluppo e la gestione dell'Incubatore. Questo intervento è stato realizzato in regime di cofinanziamento, nell'ambito del progetto finanziato al 50% dalla Camera di commercio di Roma, finalizzato alla realizzazione di laboratori sulle opportunità d'impresa innovativa nell'area romana.Il tavolo di concertazione dell'ambito 5, così come individuato dal Complemento di Programmazione del Docup Ob. 2 della Regione Lazio, ha approvato la proposta di intervento avanzata da BIC Lazio per la realizzazione della struttura con l'attivazione di un cofinanziamento del 50% dell'investimento mediante fondi Docup. Nel frattempo BIC ha predisposto la progettazione esecutiva dell'intervento, ottenuto le autorizzazioni necessarie alla costruzione, proceduto ad ottenere l'approvazione del progetto esecutivo dal Comitato Regionale per i Lavori Pubblici (come richiesto dalle procedure regionali) ed eseguito la procedura di gara per l'assegnazione dei lavori, che sono partiti, (come richiesto dalle disposizioni del Complemento di Programmazione del DOCUP Lazio ob.2) nel mese di gennaio 2005. La realizzazione degli Incubatori avviene in diverse fasi: 1. progettazione di fattibilità della struttura, che comprende anche una prima analisi della copertura finanziaria; 2. definizione di procedure operative interne (pianificazione delle attività, monitoraggio fisico ed economico delle attività); 3. apertura al confronto con attori locali quale condizione e presupposto indispen64 sabile, affinché BIC Lazio operi attraverso il consenso evitando qualsiasi giustapposizione rispetto al territorio; 4. individuazione della struttura immobiliare migliore e delle relative modalità di fruizione (acquisto oppure comodato in uso quale pratica più ricorrente); 5. progettazione architettonica; 6. adattamento dei bandi di selezione delle aziende incubate, nonché della relativa BIC Notes – giugno 2005 – Focus modulistica (moduli per la presentazione della domanda, contratti di prestazioni servizi). 15.10 Consulenza specialistica Obiettivo della consulenza specialistica è fornire, alle imprese operative sul mercato già da qualche anno, servizi specializzati di supporto consulenziale e tecnico al fine di garantire lo sviluppo ed il consolidamento delle stesse. L'attività può realizzarsi sotto forma di post-tutoraggio, di consulenza on line e di consulenza per il sostegno all'innovazione. Con il post-tutoraggio BIC Lazio raccoglie le esigenze di imprese già costituite, e che abbiano superato la fase di start up, attraverso servizi di consulenza specifica nel campo legale, amministrativo, di sostegno all'innovazione e di promozione alla creazione di partnership. Esso presenta i seguenti ambiti di applicazione: tecnologico; • assistenza per l'accesso a forme di finanza innovativa; • assistenza per processi di internazionalizzazione facilitando l'accesso delle PMI del Lazio ai servizi dell' Euro Info Centre. a) l'intervento su fabbisogni gestionali in senso stretto con l'offerta di servizi consulenziali nelle seguenti aree: • area commerciale (es. sviluppo di nuovo mercato o nuovo prodotto); • area dell'amministrazione e finanza (es. introduzione della contabilità industriale); • area della produzione (es. diagnosi di gap e opportunità di innovazione tecnologica); • aree interfunzionali (certificazione di qualità, certificazione ambientale, ecc.); b) l'intervento sull'ambiente esterno alle neo imprese con l'offerta di altri servizi: • assistenza per la partecipazione a fiere provinciali, regionali, nazionali ed internazionali (Smau, Tuscia BIC Lazio Village ecc.); assistenza on line con lo sviluppo di servizi on line erogati tramite il sito Internet di BIC Lazio ed il portale Atlante; • assistenza per processi di trasferimento BIC Notes – giugno 2005 – Focus 65 Incontri sulla diffusione di innovazione A partire da fine 2003 sono state intraprese una serie di iniziative - i seminari sulla diffusione di innovazione - volte ad instaurare una collaborazione di BIC Lazio con il CNR, ed in particolare con l'IRC CIRCE, organismi operanti sul versante dell'innovazione tecnologica. BIC Lazio, infatti, si pone come propulsore di processi di trasferimento di competenza dal sistema dei produttori di innovazione al sistema degli utilizzatori, per favorire la modernizzazione del sistema produttivo regionale. L'attività con CIRCE, in parte realizzata ed in parte da implementare, si muove lungo diverse direttrici: - l'organizzazione di un'attività seminariale rivolta ad imprese in settori omogenei selezionati in accordo con i funzionari di CIRCE, sulla base dei settori prevalenti nel parco imprese BIC Lazio e delle tecnologie disponibili. Lo scopo dei seminari è l'acquisizione di know-how innovativo da parte delle imprese interessate; - l'organizzazione di incontri individuali con le imprese interessate, opportunamente selezionate, che hanno manifestato l'interesse all'incontro con il personale di CIRCE, al fine di favorire l'accesso alle banche dati, nazionali ed internazionali, per la ricerca di brevetti di potenziale interesse per l'impresa; - la partecipazione ad eventi frutto della collaborazione tra BIC Lazio e CIRCE, un momento importante è stata la partecipazione delle imprese BIC Lazio alle giornate di trasferimento tecnologico, in occasione della fiera Proma 2004 che si è svolta in Spagna presso il Bilbao Exhibition Centre organizzata dagli IRC baschi (SPRI e Saretek), IRC europei Gruppo Tematico Ambiente e dall'Associazione per lo Sviluppo Industriale dei Paesi Baschi (ACLIMA). Scopo di tale evento è stato mettere in contatto imprese europee al fine di promuovere o ricercare nuove tecnologie, nello specifico, relative al settore ambiente. Attraverso la consulenza on-line BIC Lazio cerca, da un lato, di mettere a disposizione dei potenziali utenti e degli operatori del settore uno strumento avanzato di gestione e, dall'altro, di dotarsi di una tecnologia (quella del portale Atlante) in grado di offrire on line i diversi servizi offerti tradizionalmente. BIC Lazio punta a migliorare continuamente le modalità di accesso al sistema e ad aumentare la visibilità stessa del servizio. In particolare cerca di dedicare al software spazi web riservati e grafiche più dinamiche, al fine di suggerire l'idea di un percorso guidato nella consulenza. Dal punto di vista dell'evoluzione dei contenuti, BIC Lazio aggiorna le banche dati esistenti e ne predispone altre in linea con le esigenze manifestate dagli utenti; crea accessi differenziati per tipologia di utente (interno o esterno), per territorialità, per livello di consulenza (di primo livello: orientamento; di 66 secondo livello: accompagnamento alla redazione del progetto d'impresa). La consulenza finalizzata all'innovazione si propone di favorire i processi di miglioramento del tessuto produttivo della Regione, attraverso un sostegno alle imprese più dinamiche fra quelle già tutorate. L'attività, realizzata attraverso gli Incubatori e gli sportelli BIC Lazio presenti sul territorio regionale, viene esercitata nei seguenti ambiti: • informazione ed orientamento in ordine agli strumenti disponibili nella regione a sostegno dei processi di innovazione messi in atto dalle imprese: leggi agevolative regionali e nazionali; servizi di consulenza ed assistenza tecnica; • accesso alle banche dati, nazionali ed internazionali, per la ricerca di brevetti di potenziale interesse per l'impresa e organizzazione di seminari informativi con BIC Notes – giugno 2005 – Focus organismi titolari di brevetti (in primis, CNR ed ENEA); • valutazione dell'impatto sull'organizzazione e sulle strategie aziendali delle nuove tecnologie e, in generale, dell'introduzione di know-how innovativo e analisi del conseguente fabbisogno di formazione e consulenza tecnica; • inserimento delle imprese interessate a intraprendere un processo di innovazione nelle attività previste dagli accordi di collaborazione già in essere fra BIC Lazio e gli altri organismi, che, a diverso titolo, operano sul versante dell'innovazione (Università, CNR, ENEA, INFN). 15.11 Interventi finanziari per l'avvio e lo sviluppo d'impresa L'obiettivo dell'attività è l'attivazione di sostegni e stimoli all'adozione, da parte delle PMI laziali, degli strumenti di ingegneria finanziaria e di finanza innovativa presenti sul mercato dei capitali. A tal fine, BIC Lazio ha progettato un percorso di accompagnamento delle PMI che non hanno i requisiti per accedere a strumenti di finanza agevolata ma possono essere orientate verso strumenti di finanza innovativa (ossia capitali pubblici o privati) oppure delle imprese che, a seguito dei check-up effettuati da BIC Lazio, risultino in crisi finanziaria. La finalità specifica di questo servizio è quella, da una parte, di rafforzare, sul piano della capacità finanziaria, l'impresa, rendendola un interlocutore credibile ed appetibile per gli operatori finanziari, mettendo a sistema attori, soluzioni e interventi finanziari specifici; dall'altra, di aiutare gli operatori finanziari a comprendere le potenzialità di sviluppo dell'impresa. L'offerta di interventi, e soprattutto di servizi finanziari, rientra tra le attività peculiari degli Strumenti per la Finanza di Impresa (SFI), sinteticamente riassumibili in: contributo alla diffusione ed adozione di strumenti finanziari; • erogazioni di contributi pubblici (L.R. 19/99 e L. 215/92); • interventi finanziari di Seed Capital, volti a promuovere l'adozione di strumenti di ingegneria finanziaria e a premiare, attraverso l'erogazione di un contributo, le imprese che riescono ad attirare investitori nella propria base sociale. Sono state individuate, inoltre, le linee guida per la costituzione, assieme a Filas, di un Comitato di coinvestimento di Start up Capital, allargato a istituti di credito e grandi imprese interessate a favorire la neo-imprenditorialità; • assistenza tecnica e supporto alla progettazione di nuovi prodotti bancari destinati alle imprese in start up. È stato stipulato un accordo con Banca di Roma, la cui progettazione si è conclusa nel 2004 e la cui formalizzazione è avvenuta nel 2005. Il nuovo prodotto sviluppato da Banca di Roma riprende la metodologia già messa a punto da BIC Lazio con riferimento al Prestito d'Onore (Legge regionale 19/99); • gestione di BAN Lazio e contestuale organizzazione di iniziative promozionali finalizzate all'intercettazione e al coinvolgimento di imprese e investitori informali (Business Angels). BIC Lazio si pone, quindi, come mediatore tra due realtà che hanno interessi ed obiettivi convergenti ma spesso sono distanti per difficoltà di comunicazione e per l'assenza di un soggetto facilitatore. Da questo punto di vista, anche l'erogazione del grant non è l'obiettivo in sé ma il ponte tra mondo finanziario ed impresa, la leva utilizzata per attirare gli investitori, per sollevare l'impresa e creare occasioni di confronto. • attività di promozione della cultura finanziaria presso le micro-imprese laziali e BIC Notes – giugno 2005 – Focus 67 L. 215/92 L. 215/92 Azioni positive a favore dell'imprenditoria femminile La Legge 215/92 prevede l'apertura periodica di Il percorso di gestione complessiva del bandi di finanziamento.La Regione Lazio ha deciso di fondo regionale Prestito d'Onore è cofinanziare la L. 215/92, e, conseguentemente, di destinato a giovani che intendano avviare occuparsi delle azioni positive di diffusione della iniziative imprenditoriali e di lavoro cultura d'impresa e della gestione del fondo autonomo nel territorio regionale.La destinato alle imprese, utilizzando BIC Lazio come gestione si articola in più fasi: ente strumentale per la gestione delle attività. BIC •informazione e promozione agli aspiranti Lazio fornisce alla Regione Lazio un supporto alla imprenditori sugli strumenti di finanza valutazione tecnico-formale delle domande agevolativi;· presentate a valere sui bandi in questione e, •accoglimento delle domande; · conseguentemente, l'elaborazione della graduatoria •prima valutazione formale e seconda valutazione tecnica dei progetti pervenuti; · delle imprese finanziabili, l'erogazione dei fondi ed il monitoraggio dei relativi investimenti. Le domande •erogazione e monitoraggio vengono presentate su apposita modulistica nei dell'investimento effettuato dalle imprese. tempi previsti dai bandi e vengono valutate sia nel I progetti ammessi ad istruttoria tecnica merito che nella loro fattibilità economica. Viene loro sono sottoposti in primo luogo al parere attribuito un punteggio, sulla base di criteri stabiliti obbligatorio, ma non vincolante, del nel bando stesso, che ne consente il posizionamento Comitato di Valutazione Regionale all'interno di una graduatoria. Il fondo stanziato per (composto dai membri degli assessorati di competenza), e, in un secondo momento, a ogni bando viene poi distribuito alle imprese sulla base del contributo ritenuto ammissibile della quello del Consiglio di Amministrazione di BIC Lazio. Tale valutazione offre, quindi, tre posizione in graduatoria di ogni impresa. Le graduatorie vengono approvate dall'assessorato possibili esiti: l'esclusione tecnica del regionale competente e quindi inviate al Ministero progetto, l'ammissione alla fase di per le Attività Produttive che verifica l'omogeneità formazione, l'ammissione ai benefici finanziari. Le risorse umane impiegate sono dei risultati nazionali e cura la pubblicazione degli esiti su Gazzetta Ufficiale. BIC Lazio si occupa quindi interne nelle fasi di accoglimento delle domande e valutazione formale, ed esterne della fase di erogazione dei contributi e monitoraggio nella valutazione tecnica, nel monitoraggio delle iniziative e del fondo destinato alle imprese.Le risorse umane impiegate sono interne nelle fasi di e nella formazione. Le domande vengono presentate ed accolte in alcune sedi di BIC accoglimento delle domande e valutazione formale, ed esterne nella valutazione tecnica, e nel Lazio sul territorio; per l'assegnazione del contributo si seguono procedure di evidenza monitoraggio. Le domande vengono presentate presso la sede dell'Incubatore di Ferentino e per pubblica. l'assegnazione del contributo si seguono procedure di evidenza pubblica. L.R.19/99 L.R. 19/99 - Istituzione del prestito d’onore 68 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Seed capital L'intervento finanziario del progetto Seed Capital è costituito da un contributo premiale a fondo perduto fino al 50% della spesa prevista dal piano di investimenti, e comunque non superiore a 40.000,00 Euro. Il progetto prevede attività di: istruttoria e valutazione, erogazione e monitoraggio/tutoraggio; promozione, per la diffusione della conoscenza dello strumento; formazione, per la diffusione della cultura finanziaria; seminari ed eventi presso associazioni di categoria per scouting di imprese e partner finanziari.I beneficiari sono le PMI con sede operativa nella Regione Lazio, in fase di costituzione o costituite in data successiva al 1 gennaio del 2001, e devono avere avviato un negoziato con uno o più partner finanziari interessati ad effettuare interventi di capitale di rischio per la realizzazione del piano di investimenti. Le categorie di partner finanziari ammissibili sono: - gli investitori informali (Business Angels); - le aziende laziali medie o grandi, intenzionate a favorire operazioni di spin-off; - le Università e i centri di ricerca, anche indirettamente; - gli investitori istituzionali. BAN La Commissione Europea incentiva la diffusione delle reti di investitori informali e richiama l'attenzione sul ruolo di estrema rilevanza che i Business Angels possono assumere nell'ambito dello sviluppo imprenditoriale e del consolidamento finanziario delle imprese, a livello regionale, nazionale ed europeo. L'obiettivo centrale è quello di agevolare l'incontro tra la domanda di capitali avanzata da proponenti delle più interessanti idee di business o di sviluppo di business con la offerta di capitali, disponibile presso un numero indubbiamente limitato ma pur sempre esistente (e da fare emergere) di investitori informali. Favorire il matching significa anche aiutare le imprese, soprattutto le più piccole, a rafforzare i loro bilanci in vista di Basilea 2. Una base patrimoniale più solida migliora infatti le opportunità delle PMI dal momento che conferisce loro un rating creditizio migliore. In tale contesto, i Business Angels non vanno visti come una semplice fonte di capitale aggiuntivo: infatti, partecipando direttamente alla gestione dell'impresa, possono svolgere un'importante funzione di consulenza e finanziamento per le imprese innovative prima che queste possano accedere al mercato del capitale di rischio formale, in cui BIC Lazio intende comunque condurle. Per tale motivo BIC Lazio, attraverso l'adesione ad IBAN e la nascita del BAN Lazio, accanto ad attività volte ad una promozione mirata e all'intercettazione e al coinvolgimento di imprese e angeli, provvede a testare procedure che prevedano il coinvolgimento diretto nel processo decisionale di tutti gli eventuali sostenitori dell'iniziativa. Dall'esperienza fin qui maturata, e dalle occasioni di confronto avute nel corso del 2004 con i responsabili dei BAN locali italiani, si è potuto verificare come l'operazione di matching non sia affatto semplice, considerato che ci si scontra, da un lato, con la titubanza degli imprenditori italiani ad aprirsi verso terzi considerati in qualche modo estranei e, dall'altro, con la tradizionale esitazione di chi, pur disponendo di capitali, stenta ad investire in imprese nascenti prive di altro patrimonio che non sia l'idea imprenditoriale. Come prima soluzione a tali diffidenze, sono stati attuati percorsi formativi sullo strumento BAN, inteso come fonte di finanziamento per idee imprenditoriali, intensificate iniziative di sensibilizzazione e animazione presso associazioni di imprese ed associazioni di categoria, al cui interno individuare e selezionare potenziali Business Angels. Sono state, inoltre, attivate iniziative di scambio e confronto delle esperienze accumulate dagli altri BAN per individuare efficaci strategie utili al rafforzamento della rete nazionale, anche attraverso la creazione di un data base ad hoc per la gestione interna dei flussi informativi. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 69 15.12 Assistenza tecnica alla Regione Lazio L'obiettivo di questa assistenza è quello di garantire un supporto tecnico completo ed interdisciplinare alla Regione Lazio, rispetto ad esigenze strutturali e contingenti, con particolare riferimento ai programmi UE. Il supporto di BIC Lazio riguarda aspetti relativi alle procedure amministrative, finanziarie e di attuazione, ai rapporti di partenariato ed ai contenuti tecnici. BIC Lazio ha, infatti, sviluppato competenze tecniche nella progettazione europea, con particolare riferimento al Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg, con l'obietti- vo strategico di posizionare la Regione all'interno delle reti di cooperazione transnazionali ed interregionali. In riferimento a tali programmi BIC Lazio è chiamato a: • realizzare seminari specialistici su argomenti relativi all'attuazione dei Programmi Interreg e alle modalità di compilazione del dossier di candidatura; • predisporre ed utilizzare strumenti informatici per la divulgazione on-line delle idee progettuali in corso per la ricerca del partenariato nazionale e transnazionale; • supportare la Regione presso le sedi istitu- Waterfront Risulta di particolare interesse segnalare il progetto Waterfront-Med - Le sistème des parcs portuaires dans la Méditerranée: areas bord de mer et intermodalité - iniziato ad aprile del 2004 e che terminerà a fine maggio 2005, che si inquadra nell'ambito del programma comunitario Interreg IIIB - Medocc. I temi generai del progetto sono lo studio dei nodi di scambio in corrispondenza dei porti e le strategie di ottimizzazione del loro funzionamento e di valorizzazione del territorio circostante, attraverso azioni dirette al miglior utilizzo delle risorse ambientali (parco portuale) e territoriali. Capofila è la Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture Porti e Approdi (Italia), mentre partner sono: Autorità Portuale delle Baleari (Spagna); Comune di Bastia (Francia); Provincia di Sassari (Italia); Regione Toscana (Italia); Regione Campania (Italia); Ministero della Gestione del Territorio e dell'Ambiente (Algeria); Ministero dell'Urbanizzazione (Marocco). In particolare, BIC Lazio collabora con il dipartimento economico-occupazionale dedicato al Coordinamento delle Politiche Europee della Regione Lazio, attraverso una segreteria operativa istituita presso la Regione. Al di là dei casi specifici, per svolgere questa attività BIC Lazio si avvale di strumenti di diverso tipo, quali: contatti diretti, eventi e forum, visite sul campo. 70 15.13 Assistenza tecnica agli attori locali L'obiettivo è di innalzare le competenze e il saper fare degli attori locali in materia di sviluppo del territorio, e valorizzare le risorse locali, intervenendo con un modello flessibile ed adattabile alle specifiche esigenze dei territori nei quali BIC Lazio opera. In questo senso, in linea con il principio della sussidiarietà, BIC Lazio punta a consolidare la propria presenza nelle aree territoriali e a contribuire alla capacità dei sistemi locali di partecipare alle opportunità offerte dalla programmazione sovraordinata. BIC Notes – giugno 2005 – Focus Progetto di riqualificazione del patrimonio culturale della provincia È rilevante evidenziare che BIC Lazio, nelle sue azioni a sostegno della valorizzazione del territorio, si propone di realizzare interventi a favore dell'imprenditoria culturale. Per fare questo, è in fase di realizzazione uno studio per la valutazione e la riqualificazione del patrimonio culturale periferico cosiddetto minore, molto vasto ma spesso poco fruibile ed in larga parte sconosciuto al grande pubblico. Ci si propone quindi di concorrere all'implementazione di linee strategiche di sviluppo, idonee a riqualificare l'offerta periferica del Lazio, nel segmento cultura, aumentandone la capacità di attrazione. Il progetto di riqualificazione prevede le seguenti fasi: •analisi delle risorse culturali nelle province laziali;· •definizione delle linee guida;· •valutazione delle esigenze formative e delle opportunità occupazionali;· •definizione delle scelte fondamentali di marketing;· •esame dei vincoli finanziari, organizzativi, produttivi ed economico-strutturali delle strutture culturali;· •ricognizione della normativa nazionale e regionale. I servizi offerti a Comuni, associazioni di Comuni, Comunità montane, Università ed Istituti di ricerca sono: • assistenza alle amministrazioni comunali di piccole e medie dimensioni nella progettazione e nell'implementazione dello Sportello Unico Territoriale per le Attività Produttive (SUAP); • sistema personalizzato di servizi informativi, formativi, di orientamento e di assistenza tecnica per l'utilizzo delle opportunità di finanziamento esogene (Province, Regioni, Stato, UE) a sostegno delle iniziative progettuali dei Comuni (MOVEL); BIC Notes – giugno 2005 – Focus 71 MOVEL MOVEL - Monitoraggio delle opportunità a sostegno dei programmi di investimento degli Enti locali - è un sistema di reperimento, elaborazione e trasferimento ai dipendenti comunali (funzionari, dirigenti) di informazioni tecniche relative alle opportunità di finanziamento previste dai programmi comunitari, nazionali e regionali e dall'attività di Enti sovraordinati, al fine di contribuire allo sviluppo del territorio. Il progetto nasce per la prima volta a Civitavecchia sulla base di una convenzione tra Comune e BIC Lazio ed è stato poi ampliato per garantire il servizio ai Comuni del Lazio che ne fanno specifica richiesta. L'attività di erogazione delle informazioni tecniche è preceduta da un confronto approfondito con i dirigenti del Comune al fine di comprendere nel dettaglio sia le attività dei singoli uffici ed il grado di esperienza maturato, sia i piani ed i programmi di sviluppo e le iniziative in cui gli stessi sono impegnati.Scopo del prodotto è quello di dotare il Comune o un sistema territoriale (insieme di Enti locali) di uno strumento flessibile e personalizzato per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei propri interventi. Il servizio in oggetto costituisce, a tutti gli effetti, un'innovazione, all'interno delle Amministrazioni Comunali, sia di processo che di prodotto, introducendo un know how che può essere un elemento strategico nella gestione amministrativa straordinaria del Comune, un potenziale volano dello sviluppo socioeconomico ed infrastrutturale del tessuto cittadino. In dettaglio, il servizio MOVEL prevede le seguenti azioni: •monitoraggio delle opportunità comunitarie, nazionali, regionali, provinciali e di iniziative sovra ordinate;· •elaborazione e diffusione delle informazioni mediante il trasferimento delle schede ai responsabili dei settori individuati coerentemente con i diversi temi promossi dai bandi pubblicati;· •assistenza tecnica per la prefattibilità delle proposte progettuali per garantire la percorribilità delle procedure di presentazione del progetto, a verificare le compatibilità tecniche dell'intervento previsto con le prescrizione del bando o avviso pubblico mediante il coinvolgimento di consulenti e progettisti di BIC Lazio, esperti nei diversi settori tematici. • servizi di informazione e di orientamento ai sistemi imprenditoriali locali per l'utilizzazione in tempo reale delle agevolazioni offerte dalla programmazione sovralocale (MOVI); agli attori locali anche in tema di partecipazione alle iniziative comunitarie (ad es. Interreg, VI programma Quadro, Cultura 2000). In tali casi, il supporto di assistenza tecnica si traduce in: • servizio di assistenza ai sistemi territoriali identificati per favorire la localizzazione di nuovi investimenti produttivi (SIAT); • predisposizione della documentazione di supporto alla gestione dei progetti; • definizione ed implementazione di azioni integrate per la valorizzazione delle risorse locali, finalizzate allo sviluppo sociale, economico ed occupazionale dell'area (ATENA). Nel corso dell'ultimo anno, in conseguenza del rafforzamento del posizionamento di BIC Lazio come esperto di progettazione europea, si è consolidata l'attività di assistenza tecnica 72 • comunicazione di indirizzi e procedure per la risoluzione delle problematiche di gestione dei progetti approvati; • expertise tecnici sulla struttura e i contenuti disciplinari dei progetti in fase di preparazione; • partecipazione a tavoli di coordinamento regionale e a eventi di rilevanza nazionale. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 15.14 Partecipazione a progetti comunitari diretti L'obiettivo è consentire il posizionamento del territorio regionale all'interno di un quadro europeo agevolando i rapporti con le Regioni d'Europa e, allo stesso tempo, permettere una visione transnazionale di BIC Lazio che ne arricchisca i punti di vista. L'attività si rivolge a soggetti pubblici e privati, PMI, aspiranti imprenditori, portatori di brevetti e di innovazione, associazioni di categoria, Università/Centri di ricerca, Poli tecnologici. A tal fine si provvede all'individuazione di programmi UE con attinenza ad attività spe- cifiche di BIC Lazio e dotate di particolare valore istituzionale. L'attività si compone di due fasi principali: la predisposizione alla partecipazione, cioè la redazione del formulario, e la gestione vera e propria del progetto. BIC Lazio può avere il ruolo di attore propositivo, quando individua un progetto coerente con la propria missione e lo propone. In questo caso, che può riguardare un ventaglio di programmi comunitari anche molto diversificati, BIC Lazio identifica il partenariato più adatto sul territorio per costruire il progetto e si assume l'onere della proposta e della candidatura. TECLUF Il progetto TECLUF, presentato da BIC lazio sull'art. 6 del Fondo Sociale Europeo, in accordo con parti sociali , Provincia di Frosinone, CNA, Federlazio, CEEI Loire - Francia, Impresa e Management, Cork BIC - Irlanda, prevede la creazione di un modello di distretto industriale che unisca le esperienze locali con le buone pratiche di altre realtà territoriali. Si tratta di un'attività di sviluppo di un nuovo modello che prende in considerazione le best practice collegate, le politiche di programmazione negoziata (Patti territoriali) e le condizioni di implementazione delle politiche di sviluppo locale avviate con l'approvazione, nella Regione Lazio, della legge che istituisce i distretti produttivi. Il contesto in cui interviene il progetto è quello della Provincia di Frosinone, area caratterizzata dalla presenza di una molteplicità di piccole imprese e dall' istituzione, definita da una legge regionale, di distretti produttivi.Attraverso l'individuazione e la sperimentazione delle buone pratiche si intendono perseguire i seguenti temi chiave: •adozione di una cultura di anticipazione del cambiamento (ristrutturazione permanente) finalizzata alla prevenzione delle crisi o alla minimizzazione degli effetti; •coinvolgimento delle parti sociali e degli attori locali (PA) finalizzato allo sviluppo di una cultura del dialogo sociale e della concertazione della pianificazione strategica. Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di un cluster intra-settoriale, inteso come piattaforma di cooperazione su progetti comuni, che vede il coinvolgimento di imprenditori, Enti locali, parti sociali, centri per l'innovazione e organismi di ricerca e formazione. In un'ottica di dialogo e concertazione, i partner coopereranno per intraprendere azioni comuni finalizzate ad anticipare e prevenire situazioni di crisi settoriali, intervenendo principalmente su: •innovazione di prodotto e processo;· •sviluppo di nuovi mercati. A supporto di queste azioni di innovazione, vengono messe in campo azioni strutturali di tipo finanziario e non, che risultano funzionali alle prime. In particolare:· •facilitazione di accesso al credito (strategie per affrontare le procedure di rating messe in campo dalle banche dopo l'accordo di Basilea 2); •facilitazione dell'accesso a finanziamenti pubblici, tramite azioni di accompagnamento, per l'attuazione di progetti di innovazione tecnologica e sviluppo di nuovi mercati; •interventi formativi integrati finalizzati all'adeguamento delle competenze imprenditoriali. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 73 Nel momento in cui BIC Lazio risponde ad una richiesta di partenariato, si apre un altro scenario: in tal caso offre un servizio di identificazione della fonte e del bando e può rispondere alle altre esigenze che si presentano in termini di assistenza tecnica per la gestione del progetto, anche senza diventarne partner. SATLOG (Information Systems Optimization for Smes in the European Freight Transportation Sector) Il progetto SATLOG - Information Systems Optimization for Smes in the European Freight Transportation Sector - è stato presentato ai sensi del V Programma Quadro per la ricerca scientifica e tecnologica e si è concentrato sull’elaborazione, prototipazione e messa a punto di un sistema per l'integrazione tra diversi sistemi di comunicazione ICT, satellitare GPRS e centri servizi per il trasporto merci intermodale: ferro, gomma, mare. Alla elaborazione progettuale e al partnariato hanno partecipato centri di eccellenza di diverse regioni come CSELT- Gruppo Fiat , EIS-Finsiel e di diversi BIC della rete EBN. Il progetto non ha ricevuto finanziamenti. Sempre nell'ambito della partecipazione ai progetti comunitari, particolarmente interessante risulta il VI Programma Quadro per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alle imprese. L'obiettivo è promuovere la ricerca scientifica nei centri di eccellenza e trasferire la conoscenza scientifica dai Centri di ricerca alle imprese. Tale programma comporta la raccolta delle idee più innovative, tanto di imprese 74 esistenti quanto potenziali, e la configurazione dei partenariati nazionali ed internazionali necessari per realizzare effettivamente quelle idee. In questo senso BIC Lazio agisce come disseminatore di innovazione e può essere considerato come un ente intermedio. Rientrano in questo ambito anche le attività di assistenza ai portatori di brevetti. BIC Notes – giugno 2005 – Focus WASTENERGY Si tratta di un progetto presentato da BIC Lazio a valere sul VI Programma Quadro, in particolare una Specific Support Action (SSA) nel settore Sustainable Energy Systems. Il progetto intende diffondere le informazioni sulle possibilità di applicazione della tecnologia utilizzata dal termo valorizzatore di Colleferro gestito dal Consorzio Gaia, presso le municipalità serbe e croate e le autorità per la produzione dell'energia di Cipro e Malta, attraverso l'organizzazione di seminari tematici sulla produzione di energia da biomasse e/o da rifluiti solidi urbani così come sperimentato dal Consorzio Gaia. Il progetto si propone di: • aumentare l' elettricità prodotta dalla trasformazione di rifiuti organici solidi dei Comuni degli stati del Sud Est dell'Europa, con una promozione tematica ed una maggiore disseminazione delle migliori tecnologie in questo settore; • enfatizzare le nuove tecnologie che consentono il controllo dell'inquinamento, al fine di ridurre l'opposizione pubblica nei confronti degli inceneritori e delle tecnologie utilizzate, sottolineandone i vantaggi per l'ambiente e l'energia; • promuovere gruppi di lavoro e network per l'adozione o sull'aumento della produzione di elettricità da fonti alternative nelle regioni dell'Europa del Sud Est. Per raggiungere questi obiettivi si è prevista una prima fase di coordinamento e analisi dello status tecnologico esistente per creare delle basi comuni per la promozione e la diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Successivamente sarà necessario applicare due diverse azioni: la creazione di un network per la definizione di un modello comune, e l'organizzazione di seminari informativi e di incontri di lavoro, per la diffusione del modello nel territorio interessato dal progetto (paesi del Sud Est Europa). DETECT-IT Il progetto DETECT-IT - A Dedicated Network of Incubators stimulating Sme Participation in FP6 - il cui capofila è EBN- European Business Network, è stato presentato ed è attualmente ancora in corso ai sensi del VI Programma Quadro, avendo come finalità il supporto alla partecipazione delle PMI al programma stesso. Le attività si basano su metodiche di networking tra le idee progettuali delle PMI e i Centri di ricerca. Al progetto contribuiscono in termini di conoscenza tecnologica anche grandi organizzazioni di impresa come British Telecom e Procter & Gamble. Attraverso il Portale realizzato dai partner, con oltre 30 BIC europei, è possibile ricevere informazioni e supporto per la partecipazione ai bandi emanati sul programma. La partecipazione a progetti comunitari diretti avviene attraverso la ricerca dei bandi e degli strumenti di metodologia e rilevazione, incontri e relazioni con i partner, strumenti BIC Notes – giugno 2005 – Focus BIMS Il progetto BIMS - Building Innovative Maintenance Systems - è relativo alla costruzione di un sistema integrato di rilevazionetrattamento delle informazioni e correzione delle disfunzioni degli impianti degli edifici per una loro manutenzione a distanza. Il prototipo richiede la realizzazione e sperimentazione di un software che si interfacci con i relativi sensori degli impianti termici o di altro tipo.Il progetto è stato elaborato e presentato ai sensi della linea CRAFT del VI Programma Quadro, avendo come proponente principale una PMI supportata da BIC Lazio e come partner Centri di ricerca come ENEA-VTT Finlandia e CSM Centro Sviluppo Materiali di Pomezia. promozionali su web, utilizzo del portale Lazioeuropa o di quelli specifici indicati dai diversi programmi. 75 15.15 Comunicazione BIC Lazio, raccogliendo le raccomandazioni europee e gli sviluppi normativi nazionali sull'importanza della comunicazione aziendale, ha strutturato nel tempo un'area specifica, con il compito di rafforzare la visibilità, la notorietà, la credibilità e la buona reputazione della società. L'attività di comunicazione, portata avanti nel corso del 2004, è stata finalizzata a posizionare BIC come società che offre servizi a sostegno della creazione d'impresa nell'ambito della rete di agenzie regionali coordinate da Sviluppo Lazio, in linea con gli obiettivi prefissati nel Piano triennale di attività in attuazione della Legge regionale 35/90. Ciò ha significato, quindi, avviare un'attività di comunicazione organica e strutturata, con finalità non soltanto operative, ma anche strategiche. Gli ambiti di attività riguardano: • il consolidamento delle relazioni esistenti con le agenzie della rete regionale, con i referenti istituzionali e gli attori dello sviluppo locale, e lo sviluppo di nuovi contatti. Questa attività si esplica con la partecipazione a missioni istituzionali, la partecipazione ad eventi e manifestazioni esterne, la stipula di protocolli di collaborazione e l'avvio di progetti di collaborazione; Relazioni istituzionali L'obiettivo delle relazioni istituzionali è consolidare il posizionamento di BIC Lazio come interlocutore dello sviluppo del territorio attraverso la creazione di impresa; BIC Lazio, pertanto, prende parte alle missioni istituzionali di presentazione del sistema Lazio come agenzia di sviluppo della rete regionale.Nel corso del 2004, BIC Lazio, nella veste di agenzia di sviluppo della rete regionale, è stata invitata dalla Regione Lazio a partecipare ad alcune missioni istituzionali all'estero. Le missioni hanno previsto il coinvolgimento di alcune imprese assistite da BIC Lazio che hanno partecipato ad incontri commerciali con le aziende locali. Le missioni sono state: • 6-9 aprile 2004 a New York Lazio: Rome and Beyond, presentazione sistema Lazio; • 27-30 maggio 2004 a Tirana Fiera del Levante, partecipazione alla fiera; • 3-6 ottobre 2004 a Mosca Progetto Russia, presentazione sistema Lazio; · • 23 -24 settembre 2004 al Tripoli Ital Expo Libia, fiere espositiva sulla tecnologia italiana. • la promozione dell'azienda nel suo insieme, tesa a diffondere la presenza e i servizi di BIC Lazio soprattutto nel territorio, attraverso campagne pubblicitarie accompagnate da eventi e attività di ufficio stampa; • la promozione di singoli prodotti o servizi dell'azienda (prodotti di finanzia innovativa, EIC, di sviluppo locale, leggi di finanziamento, etc); • la comunicazione interna, che si realizza principalmente attraverso intranet e la newsletter della rete regionale a cura di Sviluppo Lazio. 76 In tal senso, obiettivi specifici della comunicazione sono: • consolidare la credibilità, la buona reputazione, l'affidabilità di BIC Lazio; • rafforzare il posizionamento di BIC Lazio nel territorio e all'interno della rete regionale; • ottimizzare la collaborazione con la rete regionale e creare sinergie; • creare alleanze e partnership con gli attori dello sviluppo locale per consolidare il ruolo di BIC Lazio; BIC Notes – giugno 2005 – Focus • aumentare la visibilità e la notorietà di BIC Lazio (attività e servizi) presso la totalità degli interlocutori; • informare gli Enti locali sulle opportunità messe a disposizione dalla Regione Lazio per lo sviluppo del territorio; • promuovere una cultura d'impresa nei contesti giovanili (istruzione, formazione, Università); all'interno di BIC Lazio. La comunicazione esplica la propria attività attraverso una articolazione di strumenti ed iniziative progettati, implementati, aggiornati e promossi da BIC Lazio: sito istituzionale, ufficio stampa, strumenti divulgativi di presentazione, numero verde, manifestazioni, eventi territoriali e fiere nazionali ed internazionali, incontri per la creazione di network tra imprese, produzione di strumenti editoriali specifici. • migliorare la diffusione dell'informazione Strumenti editoriali (quaderni BIC Notes) L'obiettivo degli strumenti editoriali è rafforzare il posizionamento di BIC Lazio valorizzando il proprio know- how. BIC Lazio pubblica e distribuisce a circa 1.500 contatti, costituiti da funzionari e dirigenti della Regione Lazio, esponenti delle associazioni di categoria, imprese, istituzioni e soggetti dello sviluppo locale, il quaderno trimestrale BIC Notes, una rivista a colori specializzata sul tema della creazione d'impresa e lo sviluppo del territorio. I quaderni sono costituiti da un focus centrale, su uno specifico tema, e da due sezioni distinte: quella degli articoli ed interviste ad esponenti autorevoli sul tema trattato e quella delle news. Il quaderno, la cui prima edizione è stata distribuita nel dicembre 2003, si sta accreditando come riferimento in tema di creazione e sviluppo d'impresa presso i vari interlocutori regionali e gli attori dello sviluppo locale. I temi dei quaderni usciti nel 2004 hanno trattato i seguenti argomenti: • l'internazionalizzazione (marzo 2004);· • la nuova imprenditoria e gli strumenti di incentivazione pubblica (giugno 2004);· • la e-society (settembre 2004);· • le opportunità di impresa nella distribuzione agroalimentare (dicembre 2004). BIC Notes – giugno 2005 – Focus 77 Forum delle Imprese Nell'ambito delle attività di relazioni pubbliche, BIC Lazio ed il Centro Studi Cives hanno elaborato un progetto denominato Forum delle Imprese del Lazio con l'obiettivo di aggregare la comunità delle imprese nate in questi anni con le misure regionali di sostegno all'imprenditoria. Destinatari degli interventi sono le piccole e medie imprese regionali. L'obiettivo ultimo del Forum è quindi fidelizzare le imprese BIC Lazio mantenendo un canale di ascolto teso a raccogliere le loro esigenze e a rispondere ai loro bisogni sia informativi che relazionali. In particolare, si intende: favorire lo sviluppo di contatti ed integrazioni tra le aziende del territorio; favorire lo sviluppo di relazioni con le istituzioni; veicolare informazioni e notizie strategiche, in grado di aprire nuovi mercati; favorire l'accesso a servizi di primaria importanza; facilitare l'accesso ai servizi offerti dalle agenzie della rete. L'adesione delle imprese è gratuita. Nel 2004 sono stati organizzati i seguenti seminari: • 15 luglio 2004: presentazione del Forum; • 23 settembre 2004: workshop tematico La partecipazione ai bandi comunitari: progettualità, partenariato, organizzazione; • 28 ottobre 2004: workshop tematico Quando la Cina siamo noi. Le grandi aziende incontrano le PMI del Lazio; • 9 novembre 2004: workshop tematico Una nuova politica finanziaria per le imprese. Le garanzie regionali per l'accesso al credito dopo Basilea 2; •12 novembre 2004: workshop tematico Presentazione del Bando per i Distretti Industriali: Area elettronica della Tiburtina, Area dell'Audiovisivo del Comune di Roma; •15 novembre 2004: workshop tematico Azioni per l'innovazione ed il trasferimento tecnologico. Finanziamento per il Distretto Aerospaziale. Interventi nel capitale di rischio; • 23 novembre 2004: workshop tematico La nuova legge sulla Privacy. Cosa cambia e come adeguarsi; • 14 dicembre 2004: workshop tematico Il nuovo diritto societario. Una opportunità per le PMI. 15.16 Monitoraggio e valutazione In seguito alla crescita delle attività, BIC Lazio ha provveduto a costruire un sistema di monitoraggio e valutazione dei piani d'impresa pervenuti sulla base degli strumenti agevolativi gestiti e dello stato di salute delle imprese incubate, e anche dell'attività interna di BIC Lazio stesso. Nel corso del 2004 tale attività si è rivolta soprattutto alla costruzione degli strumenti di lettura e comprensione di ciò accade all'interno della struttura e che può servire da supporto alla programmazione successiva del piano di attività. A tal fine, il sistema di monitoraggio e valutazione individua e garantisce, per ogni tipologia di attività, una batteria di indicatori di performance e di risultato, il cui reperimento e la cui funzionalità sono garantiti dal con78 fronto con gli altri soggetti che gestiscono le attività, gli strumenti anche informativi di rilevazione dei dati e l'assistenza nella definizione delle relazioni periodiche e nella definizione del piano di attività. In particolare, i principali compiti attribuiti al monitoraggio sono: • fornire una base informativa attendibile sullo stato d'avanzamento delle attività in termini di risultati, al fine di valutare, in itinere, la qualità delle azioni intraprese; • ottenere il coinvolgimento di tutte le risorse impiegate nella realizzazione delle azioni proposte; • enucleare modelli e metodologie innovative e trasferibili. BIC Notes – giugno 2005 – Focus L'attività prevede la costituzione di un cantiere formato da un rappresentante per ogni area ed un responsabile che fa riferimento direttamente al Direttore Generale. I principali strumenti utilizzati sono stati il database elettronico per la raccolta delle informazioni quantitative, i questionari di soddisfazione dei servizi offerti, le schede di osservazione sul grado di interazione tra i soggetti del network e gli studi di settore. 15.17 Servizi di supporto interno Nei servizi di supporto sono comprese tre attività: • Servizi Generali, che ha l'obiettivo di fornire un apporto logistico a BIC Lazio ed un filtro delle relative attività, nonché il facility management per gli incubati; • Affari Societari, che riveste espressamente il ruolo di filtro tra il CdA e i relativi consigli (con riferimento alle priorità e alla tempistica delle materie trattate) e le diverse aree; • Amministrazione Finanza e Controllo, che interviene nelle tre aree di Contabilità e Bilancio, Banche e Tesoreria e Controllo di Gestione. Compiti specifici di Servizi Generali sono la gestione dell'organizzazione della sicurezza e pulizia, della reception, del centralino e della segreteria generale. Servizi Generali ingloba tutte le attività di BIC Lazio che passano attraverso la segreteria, compresa quella di direzione. Si occupa anche delle necessità contingenti e di quelle più strutturali come la gestione degli incubati (contrattualistica con clienti e fornitori, con commercialisti, avvocati, sia pure ad esclusione dei protocolli d'intesa di pertinenza delle aree specifiche). Su richiesta, specifica i servizi che possono essere rivolti anche alla Regione, (come nel caso della selezione di risorse umane ulteriori). Insieme all'Ufficio del personale e all'Ufficio acquisti, Servizi Generali costituisce parte dell'area organizzativa Affari BIC Notes – giugno 2005 – Focus Generali. All'interno dell'area Affari Generali si provvede anche al coordinamento dei lavori per la creazione degli Incubatori e alla gestione delle relative procedure, come nel caso attuale del Tecnopolo Tiburtino: ad esempio Servizi Generali coordina i diversi direttori dei lavori dal punto di vista amministrativo. L'attività di Affari Societari si esplicita nella gestione dell'organizzazione delle sedute del Consiglio d'Amministrazione e dell'Assemblea dei Soci; nella raccolta della documentazione e delle proposte da sottoporre al CdA; nella verbalizzazione delle sedute del CdA, dell'Assemblea Soci, del coordinamento operativo e dei gruppi di lavoro. Agisce da ponte tra il CdA e le diverse aree funzionali per dare attuazione alle decisioni del Consiglio e da filtro delle comunicazioni che possono essere rese pubbliche; gestisce gli adempimenti e la documentazione relativa agli atti societari; la tenuta dei libri e la documentazione sociale (ad esempio, verbale Assemblea, verbali CdA, libri soci, atto costitutivo, statuto, certificati CCIAA). Infine, l'attività di Amministrazione Finanza e Controllo si sostanzia nella tenuta ed aggiornamento della contabilità generale e analitica, negli adempimenti societari e dichiarazioni fiscali, nella gestione delle attività contabili propedeutiche all'elaborazione del Bilancio, nel supporto amministrativo, contabile e fiscale delle società partecipate da BIC Lazio e da BIC Italia Net, l'Associazione Nazionale dei BIC, nella gestione e nella tenuta dei libri e della documentazione sociale. L'area provvede anche alla gestione e pianificazione dei flussi finanziari: vengono predisposti e contabilizzati i pagamenti, gestiti i rapporti con i clienti, fornitori ed istituti di credito, e si realizza il supporto alle aree operative nelle attività di rendicontazione. Da ultimo, prevede l'analisi degli scostamenti e l'elaborazione dei budget e dei reporting sia per BIC Lazio stesso che per le società partecipate. 79 16. I risultati di BIC Lazio 16.1 I risultati di BIC Lazio a fronte degli obiettivi strategici del Piano annuale 2004 Il primo elemento dal quale gli stakeholder possono trarre spunti utili a valutare il livello di efficacia di BIC Lazio è la capacità di svolgere la sua missione secondo le strategie formulate dai vertici decisionali. La tabella 4 facilita questa analisi sintetizzando il confronto tra quanto programmato e quanto realizzato. Le direttrici del Piano annuale 2004 1. Sviluppo della collaborazione tra le società regionali anche al fine di adeguare i servizi offerti dalla rete territoriale BIC (Incubatori - Centri di Promozione dell'Imprenditorialità - Sportelli) a vantaggio dell'intero sistema. 2. Consolidamento ed estensione della collaborazione strategica con le associazioni imprenditoriali e le parti sociali, a partire da quelle socie di BIC Lazio, anche ai fini del rafforzamento e della qualificazione dei partenariati locali a cui legare sempre più, e meglio, la presenza sul territorio. 3. Consolidamento del ruolo di BIC Lazio quale soggetto deputato all'assistenza tecnica agli enti locali, ottimizzando le esperienze condotte in accordo con la Regione, sia nell'attuazione della L.R. 40/99 - Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio in collaborazione con Sviluppo Lazio - che nel supporto al coordinamento dei Programmi Interreg. 4. Aumento della platea dei beneficiari per rispondere alla crescita della domanda di servizi, anche specialistici, legata al radicamento delle attività. 5. Ampliamento della presenza di BIC Lazio in aree territoriali e in settori dal peso occupazionale ed economico considerevole ma sottodimensionato, nonché in aree eventualmente indicate come prioritarie dalla Regione Lazio. 6. Ampliamento ed integrazione della gamma di servizi offerti, anche in un'ottica di fidelizzazione dell'utenza e di auto-sostenibilità delle attività nel medio-periodo. 7. Sviluppo di meccanismi che facilitino l'apertura internazionale dei localismi e favoriscano la nascita di iniziative di cooperazione interregionale. 8. Costruzione di community per la diffusione di know-how e innovazione. 9. Identificazione di standard di qualità per il trasferimento di competenze e lo sviluppo endogeno delle comunità locali. 80 BIC Notes – giugno 2005 – Focus Tabella 6 - Principali azioni poste in essere. Direttrici di intervento Collaborazione tra le società regionali La collaborazione tra le società della rete ha visto un primo momento di condivisione di orientamenti e possibilità di progettazione unitaria con il Progetto FIL (Fare Impresa Lazio) all'interno del quale hanno trovato codificazione unitaria le linee di potenziale collaborazione e sviluppo congiunto. All'interno di tale percorso, un passo importante è senz'altro costituito dall'analisi di fattibilità, come dalla definizione degli aspetti tecnici, del servizio di informazione e primo orientamento sulle opportunità di sviluppo del territorio promosse dalla Regione Lazio. Esso è il frutto della collaborazione tra il network territoriale di BIC Lazio e Sviluppo Lazio. In collaborazione con Unionfidi si è lavorato, invece, alla preparazione della proposta Interreg denominata InterRating - che, sigla di un Protocollo di intesa BIC Lazio/Filas, promuove gli strumenti di finanza innovativa e di seed capital. Il rafforzamento dei rapporti con le società della rete regionale e con la Regione Lazio passa naturalmente anche attraverso una intensa attività di comunicazione istituzionale che vede BIC Lazio partecipare a missioni istituzionali, convegni, eventi vari. Collaborazione strategica con le Un'intensa attività di comunicazione e di partecipazione ad appuntamenti associazioni imprenditoriali e le istituzionali - come anche di organizzazione di eventi congiunti ed attività di ufficio stampa - ha rafforzato i rapporti con gli altri interlocutori dello sviluppo parti sociali locale (Unione Industriale, CCIAA, associazioni di categoria). Sono state avviate collaborazioni con le associazioni di categoria per la definizione di un sistema di servizi, con particolare attenzione ai distretti industriali, dell'artigianato artistico e dei mestieri tradizionali (Assindustria Rieti, Federlazio, CNA ed altre associazioni), agli strumenti di finanza innovativa (IBAN, Confartigianato, Confindustria) e alla creazione d'impresa con il Gruppo Giovani Industriali di Roma. In accordo con altri BIC ed EIC, con Unioncamere Mondoimpresa, con le CCAAA, con gli istituti di scuola superiore e con le Università, sono stati presentati alcuni progetti sul Programma Equal e su fondi comunitari. In accordo con l'UNCEM Lazio è stato progettato un sistema integrato di servizi Assistenza tecnica destinato a contribuire allo sviluppo sociale, economico e occupazionale delle agli Enti locali aree montane del Lazio.Sono stati inoltre avviati dei rapporti con Sviluppo Lazio per integrare con i servizi MOVEL i nuovi prodotti a sostegno degli Enti locali (attrazione degli investimenti pubblici a servizio degli Enti locali). Attraverso il Portale Lazioeuropa, e in particolare attraverso i corsi di europrogettazione e la sezione dedicata alla PA, si è diversificata la gamma degli strumenti di supporto e di assistenza tecnica per la partecipazione degli Enti locali regionali alla finanza comunitaria diretta. L'assistenza tecnica per la partecipazione ai programmi Interreg ha inoltre coinvolto direttamente diversi Comuni del Lazio oltre che il Consorzio ISI. E' stata creata una nuova area BIC SVILUPPO LOCALE, all'interno di www.biclazio.it, relativa alle attività e ai servizi per lo sviluppo locale; sono state inoltre inserite le news sui relativi progetti ed eventi. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 81 Direttrici di intervento Aumento della platea dei beneficiari Ampliamento della presenza di BIC Lazio in aree territoriali e in settori 82 La crescita del numero di utenti che si rivolge ai servizi BIC Lazio è avvenuta sia in maniera diretta, attraverso la crescita dei Comuni laziali che sono stati assistiti nei loro processi di aggregazione e sviluppo, sia indirettamente, mediante il potenziamento della gamma dei servizi erogati dalla rete territoriale BIC Lazio e, per le PMI già consolidate, dall'EIC e dalle opportunità europee. L'offerta di formazione sui temi della finanza innovativa contribuisce inoltre a diversificare la platea di imprese innovative che si rivolgono a BIC Lazio, qualificandole in direzione di un maggiore dinamismo sui mercati finanziari. Il progetto Forum, dedicato alle imprese che hanno usufruito dei servizi di BIC Lazio, e in genere dei finanziamenti regionali, ha rafforzato la visibilità di BIC Lazio come interlocutore di riferimento per le giovani imprese in fase di start up. Il progetto, partito a luglio 2004, sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di imprese, molte delle quali anche esterne al circuito di BIC Lazio. E' in corso di potenziamento la gamma dei servizi erogati alle imprese di specifici settori o aree di eccellenza: i distretti industriali (Civita Castellana); il comparto dell'orticoltura (Azienda Romani Mercati); i beni culturali; le aree urbane; l'innovazione tecnologica (Tecnopolo Tiburtino). Si è rafforzata la presenza anche nel Comune di Civitavecchia.Inoltre, è proseguito l'impegno di BIC Lazio nell'area del viterbese, definita Maremma Laziale (Montalto di Castro): sono stati curati il rafforzamento del partenariato locale di supporto alla realizzazione degli interventi, la definizione dei piani generali e settoriali (piano integrato d'area; piano di valorizzazione delle produzioni tipiche agroalimentari; piano di sviluppo del settore dell'artigianato tipico e dei mestieri tradizionali della Maremma Laziale; Indagine sull'enogastronomia tipica locale), la definizione del piano di comunicazione e del marchio d'area (Maremma Laziale), la realizzazione del portale web della Maremma Laziale. La diffusione capillare dei servizi BIC Lazio procede, inoltre, mediante la stipula di apposite convenzioni per l'integrazione di servizi di assistenza (Centri per l'Impiego della Provincia, sportelli presso le amministrazioni comunali, CCIAA). BIC Notes – giugno 2005 – Focus Direttrici di intervento Ampliare la gamma di servizi offerti Apertura internazionale BIC Notes – giugno 2005 – Focus In questa annualità si è provveduto a completare e a rendere il più possibile sistematica l'ingegnerizzazione dei prodotti e dei servizi per lo sviluppo dell'imprenditorialità locale, già avviata nel 2003 (servizi di assistenza agli attori locali nella costruzione dei processi di sviluppo; servizi di definizione/implementazione delle strategie di sviluppo e dei piani generali e settoriali; servizi per la creazione del sistema integrato di servizi per lo sviluppo). Inoltre, è stato avviato un gruppo di lavoro interno che ha definito la riorganizzazione dei servizi offerti alle imprese incubate. Con l'avvio dell'EIC si attiva un servizio specifico per PMI. Contributi diversi sono rivolti anche alla dimensione innovativa della cultura finanziaria. Nell'ambito delle attività di comunicazione si è avviata un’ attività di promozione per la partecipazione delle imprese, con stand istituzionali all'interno di fiere nazionali ed internazionali come testimonial, di missioni istituzionali all'estero e dell'evento istituzionale sulla presentazione dei dati delle attività di BIC Lazio (23 aprile 2004). L'evoluzione ed il potenziamento dello strumento on line Atlante (ex consulenza on line) aggiunge nuovi servizi legati al fabbisogno informativo, sempre crescente, relativo ad adempimenti, rispetto delle normative, documentazioni specifiche, analisi del tessuto imprenditoriale nel territorio regionale e ricerche di mercato. L'inserimento nelle reti europee ha consentito di stringere accordi utili per la costituzione di partnership internazionali per aumentare le potenzialità di candidatura di BIC Lazio. Due i progetti presentati e aventi come paesi destinatari il Brasile e l'India. I partner sono stati, rispettivamente: la Camera di commercio Italo-Brasiliana, Promofirenze e l'Università LUMSA per il primo e la Camera di commercio Indo-Tedesca e Mondimprese per il secondo. Il progetto EDITEP per l'attivazione dell'incubatore virtuale (Atlante - portale di consulenza on line) è invece avvenuto in partnership con cinque BIC europei. In evoluzione anche i contatti con i rappresentanti EBAN (European Business Angels Network) e il partenariato internazionale di InterRating. Considerevole anche lo sviluppo e il rafforzamento dei contatti con Promolazio e con Sviluppo Lazio nell'ambito delle missioni istituzionali all'estero (New York, Tirana, Libia e Mosca) e con la rete EBN nell'ambito del Congresso di Malaga. 83 Direttrici di intervento Community per la diffusione di know-how e innovazione Standard di qualità Le aree riservate alla Pubblica amministrazione e alle PMI del Portale Lazioeuropa rappresentano una prima sperimentazione di animazione di community dedicate alla diffusione delle opportunità di accesso alla cooperazione internazionale. Sono stati avviati gruppi di lavoro interni e seminari formativi, destinati agli operatori BIC Lazio, per la definizione e la diffusione di nuove tipologie di servizi. Nello stesso quadro rientra anche la pubblicazione dei BIC Notes, i quaderni trimestrali per la diffusione dell'esperienza di BIC Lazio. E' stata avviata la definizione di un manuale di qualità per la realizzazione di azioni di sviluppo dell'imprenditorialità, nonché lo studio di best in class per l'identificazione di un benchmarking delle azioni di sviluppo locale. La formalizzazione delle procedure di accoglienza e l'elaborazione delle rilevazioni sistematiche del grado di soddisfazione dei corsi di formazione hanno permesso anche di inquadrare, in un percorso di sistematizzazione delle competenze, l'organizzazione di seminari di approfondimento su finanza innovativa e internazionalizzazione. È proseguita nel corso del 2004 l'implementazione del nuovo modello di tutoraggio affiancato dal monitoraggio qualitativo dello stesso servizio. Analoga attenzione viene posta nei confronti del miglioramento del servizio BAN Lazio. 16.2 I risultati delle attività realizzate: verso un sistema di contabilità sociale Questa sezione è dedicata alla valutazione, in termini quantitativi, della performance sociale, intesa come misurazione dei principali fatti per ogni linea di attività, e del valore sociale generato, inteso come grado di soddisfazione dei bisogni registrati. A tal fine sono stati selezionati e utilizzati indicatori di performance e di risultato strettamente correlati alla missione svolta e alle attività realizzate da BIC Lazio. Gli indicatori (vedi tabella) sono stati sviluppati coerentemente al sistema di monitoraggio e valutazio84 ne di cui BIC Lazio si è dotato a partire dal gennaio 2004. La sinergia tra il sistema di contabilità sociale e il sistema di monitoraggio si è ulteriormente rafforzata nel corso del progetto, attraverso l'approfondimento di strumenti di indagine e modalità di analisi in parte comuni. L'analisi presentata in questa sezione rappresenta un lavoro sperimentale, destinato a essere migliorato con il coinvolgimento diretto degli stakeholder di BIC Lazio nella definizione delle misure dei risultati sociali, e l'ampliamento del portafoglio di indicatori che rilevano l'efficacia sociale delle attività svolte BIC Notes – giugno 2005 – Focus Tabella 7 - I risultati del 2004. Attività 1) Analisi delle condizioni di sviluppo del territorio e delle opportunità di mercato 2) Relazioni con attori locali 3) Diffusione ed intermediazione delle informazioni Indicatori • 2 progetti di valorizzazione delle risorse endogene nell'area di Montalto su agroalimentare ed artigianato artistico, con il coinvolgimento di 8 comuni del comprensorio della Maremma Laziale; • 2 studi di settore. Il primo sulle aree di crisi si riferisce a tutto il territorio laziale, il secondo a tutto il territorio laziale ad eccezione di Roma; • Progettazione di 13 banche dati territoriali che coprono 16 macro variabili (morfologia del territorio, contesto sociale, ambiente, beni culturali, eventi e manifestazioni, prodotti locali, infrastrutture e servizi, aree produttive, servizi turistici, contesto economico e tessuto imprenditoriale, adempimenti amministrativi, civilistici e fiscali per la creazione d'impresa, uffici pubblici territoriali, 30 strumenti agevolativi nazionali e 29 regionali). • 16,6 % di comuni del Lazio coinvolti (incremento del 40% rispetto all' 11,9 % del 2003); • 2 nuovi partenariati locali attivati nel 2004 sugli 11 complessivamente attivi ed 1 protocollo d'intesa sottoscritto per l'area dei Castelli Romani con il coinvolgimento diretto di 13 soggetti della Tuscia Romana (con un tasso di adesione del 100%) e 18 dei Castelli Romani (con un tasso di adesione del 76%); • 2 convenzioni per il sostegno alle imprese in fase di start up con il coinvolgimento di 2 istituzioni locali (CeFAS Viterbo e Provincia di Latina); • attivazione di 2 rapporti di collaborazione con 3 diversi attori locali per la realizzazione dell'Incubatore di Rieti e di Viterbo; • 3 protocolli d'intesa con 3 istituti coinvolti; • 17 convenzioni e protocolli d'intesa siglati per l'apertura di Sportelli e per la promozione della cultura d'impresa e 17 attori locali coinvolti; • 4 protocolli d'intesa con atenei universitari (2 su Roma e 1 su Tuscia ed uno su Cassino). • 287 bandi comunitari monitorati; • 3 nuove sezioni sviluppate nel portale www.lazioeuropa.it (rispettivamente per PP.AA, EIC, Interreg); • 4 seminari informativi; • 248.376 contati del portale www.lazioeuropa.it; • 105 richieste informative sulle agevolazioni europee; • 584 informazioni erogate sulle opportunità agevolative, • 7 progetti presentati in partenariato con Euro Info Centre; • attivazione di 1 sportello virtuale denominato Atlante che monitora 59 strumenti agevolativi ed ha erogato 19.138 informazioni sull'accesso alla finanzia agevolata d'impresa; • 12 seminari tematici sulla cultura finanziaria e 174 imprese informate; • 437.773 contatti informativi del sito www.biclazio.it; • 1 numero verde con 9.600 contatti; • 775 richieste di informazioni evase attraverso il sito e 3.191 attraverso gli sportelli; • 57 news pubblicate sul sito; • 23 eventi sulla cultura d'impresa pubblicizzati dal sito; • 4 spot radio; • 18 inserzioni pubblicitarie; • 28 iscritti alla mailing list; • 700.000 destinatari raggiunti complessivamente con la diffusione delle informazioni. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 85 Attività 4) Formazione e orientamento alla promozione imprenditoriale 5) Assistenza a formulazione e valutazione dell'idea d'impresa 6) Assistenza alla redazione del business plan 7) Formazione tecnicomanageriale 8) Tutoraggio 9) Incubazione d'impresa, Centri di Promozione dell'Imprenditorialità e Sportelli 10) Consulenza specialistica 86 Indicatori • 16 corsi di formazione con 240 ore erogate sulla promozione d'impresa; • 400 allievi accolti su 1840 richieste; • 37 eventi di promozione ed orientamento imprenditoriale rivolti a studenti e ricercatori universitari con 699 studenti coinvolti; • 2.442 incontri di accoglienza frontale con 2.254 utenti; • 1.204 accoglienze on line. • 51 incontri di assistenza personalizzati con personale universitario che hanno portato alla valutazione di 25 idee premiate e 96 tesi valutate; • 1 spin-off accademico della facoltà di agraria della Università della Tuscia; • 1.369 incontri di assistenza alla valutazione dell'idea d'impresa per 747 utenti incontrati in fase di orientamento frontalmente; • 108 incontri di assistenza on line • 1.640 incontri di assistenza per la redazione del Business Plan; • 482 progetti d'impresa assistiti e 381 conclusi (il 17% delle accoglienze arrivano fino alla fase di Business Plan ed il 79% dei Business Plan assistiti vengono portati fino a conclusione); • 11 corsi di formazione rivolti ad aspiranti imprenditori per complessive 672 ore di formazione erogate e 124 utenti formati; • 24 corsi di formazione rivolti ad imprenditori per 2.304 ore allievo erogate e 288 utenti formati; • 6 corsi di formazione per la diffusione del manuale e delle procedure di qualità dei servizi rivolti agli operatori degli sportelli territoriali per un totale di 24 ore e 96 partecipanti complessivi. • 177 tutor accreditati e 1.045 giornate di tutoraggio erogate per 222 imprese finanziate da strumenti agevolativi; • 67 tutoraggi conclusi e 74 imprese avviate ad assistenza; • 238 giornate di tutoraggio erogate ad imprese in fase di start up sorte senza ausilio di strumenti agevolativi e 61 imprese avviate; • 67 check up aziendali per imprese in fase di start up. • messa in rete di 10 Centri di Promozione dell’Imprenditorialità tra cui 5 Incubatori; • 3.000 mq di superficie destinato alle imprese nei 5 Incubatori; • definizione del manuale di qualità e di 10 procedure standard per l'erogazione dei servizi; • 27 imprese attualmente incubate di cui 13 nel 2004; • 269 imprese non incubate che si sono rivolte ai Centri di Promozione d'Imprenditorialità e agli Sportelli; • attuazione del 50% del Tecnopolo Tiburtino; • attuazione del 50% del progetto di completamento dell'Incubatore di Bracciano. • 50 giornate di consulenza specialistica erogata e 40 check up post tutoraggio; • 2 incontri sul trasferimento tecnologico con istituti di ricerca IRC e CIRCE con 12 imprese informate e 10 interessate all'audit tecnologico; • consulenza a 33 imprese per la partecipazione a 5 fiere di settore; • consulenza a 5 imprese assistite finalizzate a sviluppare contatti con 3 importanti BIC Notes – giugno 2005 – Focus Indicatori Attività 11) Interventi finanziari • 14 imprese accolte per l'erogazione di un grant BIC Lazio e 3 imprese selezionate per per l'avvio e lo sviluppo un impegno complessivo di 120.000,00 Euro; • 12 incontri di selezione delle imprese che possono accedere a finanziamento con d'impresa capitali privati attraverso il BAN Lazio e 2 sedute di valutazione; • 102 manifestazioni di interesse di imprese per accesso a capitali privati , 57 progetti presentati,38 progetti valutati e 15 progetti ammessi; • 3 progetti d'impresa accreditati all'incontro con Business Angels; • 5 incontri con potenziali Business Angels e 15 Business Angels candidati ad incontrare imprese ed idee di imprese per la partecipazione al capitale di rischio; • 397 progetti per autoimpiego di giovani disoccupati istruiti (Legge regionale 19/99 Istituzione del Prestito d'Onore) e 338 progetti finanziati; • 7.699.809,81 Euro concessi per il Prestito d'Onore e 2.001.160,06 Euro erogati (in conto capitale e finanziamento agevolato); • 3.367 nuove richieste di finanziamento per l'imprenditoria femminile (legge 215/92 Azioni a sostegno dell'Imprenditoria femminile) e 812 imprese ammesse a contributi; • 29.372.265,14 Euro nuovi contributi concessi in conto capitale. 12) Assistenza tecnica • 312 giornate di consulenza erogate in termini di assistenza tecnica alla Regione Lazio per la progettazione comunitaria; alla Regione Lazio • 6 operatori distaccati presso al sede regionale; • 43 progetti assistiti e 105 partner nazionali e transnazionali attivati per progetti europei. 13) Assistenza tecnica • attività di assistenza tecnica agli attori locali della Maremma Laziale con la costituzione di 1 partenariato con il coinvolgimento di 8 partner locali; agli attori locali • 100% dei partner coinvolti sulla Maremma Laziale; • 11 partenariati che prevedono l'assistenza per iniziative comuni per 63 aree comunali complessivamente coinvolte; • attività assistenza tecnica all'attuazione del piano di lavoro della Compagnia dei Lepini con il coinvolgimento di 23 attori locali. • 20 progetti complessivamente presentati su programmi comunitari con partecipazione 14) Partecipazione a diretta di BIC Lazio; progetti comunitari • 16 effettivamente seguiti nel 2004, per un valore totale di 8.420.315,18 Euro ed un diretti cofinanziamento di BIC Lazio che varia dal 10% al 50% in base ai progetti; • 27 partner nazionali ed internazionali attivati. • 3 video istituzionali prodotti nel 2004; 15) Comunicazione • 46 articoli pubblicati; • 90 news aggiornate sul sito; • 17 presentazioni istituzionali; • 16 eventi di comunicazione tra cui 4 missioni estere anche con la presentazione diretta ed indiretta di imprese assistite; • 8 Forum delle Imprese dedicati all'approfondimento ed al networking delle imprese assistite complessivamente dalla rete regionale; • 1.680 presenze agli eventi; • 650 presenze ai Forum. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 87 Attività 16) Monitoraggio e valutazione 17) Servizi di supporto interno Indicatori • 4 sedute di cantiere monitoraggio e 80% della struttura messa sotto monitoraggio; • 1 studio di fattibilità ed 1 relazione annuale; • esame di 100 indicatori quantitativi; • individuazione di 13 variabili qualitative. • 220 giornate di reception e segreteria garantite nel corso dell'anno per la sede centrale e gli Incubatori; • tasso di occupazione degli spazi comuni messi a disposizione delle imprese e di soggetti esterni pari al 41%. 16.3 La dimensione economica dei risultati Nell'esercizio chiuso al 31.12.2004, BIC Lazio ha conseguito una perdita di 28.437 Euro dopo le imposte. Si tratta di un risultato espressione delle dinamiche fiscali legate all'indetraibilità dell'IVA assolta sugli acquisti inerenti ad operazioni coperte con contributi e all'impatto della tassazione sul costo del lavoro. Nonostante tale impatto, BIC Lazio ha manifestato una capacità produttiva in aumento che si è espressa attraverso una crescita dei servizi resi, con conseguente incremento del volume d'attività, e della base occupazionale. Il valore della produzione, che ammonta a 7.540.834 Euro, è aumentato di circa 7 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nello scorso esercizio. La crescita ha riguardato, in 88 particolare, la voce Altri ricavi e proventi (+ 57,7% rispetto al 2003) per effetto dell'aumento dei contributi erogati dalla Regione Lazio al fine di sviluppare e rafforzare la rete territoriale degli incubatori di BIC Lazio. A fronte di tale aumento del valore della produzione, si registra un corrispondente incremento dei costi relativi, che complessivamente crescono del 7,4%. Analizzandone nel dettaglio la composizione, si rileva che i costi per servizi sono sostanzialmente allineati ai valori dello scorso esercizio, a differenza del costo del personale che risulta cresciuto del 55% circa per effetto della sopravvenuta scadenza di collaborazioni di lunga durata. Tale circostanza rivela che la crescita del volume di attività di BIC Lazio ha reso necessaria l'internalizzazione delle risorse umane esterne che presidiavano alcuni processi operativi. BIC Notes – giugno 2005 – Focus Il costo per il godimento di beni di terzi registra un forte incremento, superiore al 47%, dovuto prevalentemente all'acquisto mediante un'operazione di locazione finanziaria, di due nuove porzioni immobiliari adiacenti l'attuale sede di Roma. Gli oneri diversi di gestione, gravati nello scorso esercizio della maggiore IVA indetraibile, si riducono del 45% circa. La gestione finanziaria espone un saldo negativo pari a 74.972 Euro, ridottosi rispetto al precedente esercizio a seguito dell'incidenza decrescente degli interessi passivi maturati sul mutuo. L'incidenza complessiva degli oneri finanziari sul valore della produzione si riduce a 1,4% circa anche per effetto di una gestione positiva della liquidità generata dall'attività ordinaria. La gestione straordinaria espone un saldo positivo di 82.981 Euro, in relazione essenzialmente alla rilevazione di imposte anticipate. Esaminando la situazione patrimoniale, si evidenzia un aumento delle immobilizzazioni, cresciute complessivamente del 19,4% a seguito dell'implementazione di nuovi software gestionali e dell'acquisto, per quanto concerne le materiali, di 5.093 mq presso il Polo Tecnologico Tiburtino per la realizzazione di un Incubatore HT. Le disponibilità liquide registrano un incremento a seguito dell'accredito, nel quarto trimestre dell'esercizio, dei fondi regionali destinati alla realizzazione del suddetto Incubatore e dei fondi di provenienza FSE Asse E Misura E1 destinati al contributo a fondo perduto in favore delle imprese femminili finanziate a valere sulla L.R. 19/99. Per quanto concerne le passività, il capitale sociale registra un incremento da 999.867 Euro a 2.500.699 Euro. Nell'esercizio si è infatti conclusa l'operazione di aumento di capitale deliberato dall'Assemblea dei Soci nella seduta del 29.09.2003, per la parte concernente l'aumento a pagamento con la sottoscrizione di 2.906 nuove azioni per un valore complessivo di 1.500.832,76 Euro, maggiorato del sovrapprezzo del 30%; il capitale versato risulta pari a 2.482.881,45 Euro. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 89 Allegati Allegato 1 - Questionario per l'attività di monitoraggio degli stakeholder Il Questionario che segue ha lo scopo di fornire indicazioni per la prossima edizione del Bilancio Sociale. É possibile inviare valutazioni e suggerimenti via e-mail a [email protected] scaricando l'apposito modulo dal sito internet di BIC Lazio - www.biclazio.it oppure spedendolo al fax 0697 845 001, o all’indirizzo: BIC Lazio - Bilancio Sociale - Via Casilina 3/T, 00182 Roma. 1) Verso il Bilancio Sociale intende mostrare la coerenza tra la missione, le azioni poste in essere e i risultati raggiunti. Quanto ritiene che tale finalità sia stata soddisfatta? • per nulla • poco • abbastanza • molto 2) Ritiene che un bilancio sociale dovrebbe avere altre finalità oltre quelle menzionate? • no • si • se si, quali?_________________________________________________________________ 3) Verso il Bilancio Sociale è il primo passo di BIC Lazio verso una maggiore trasparenza ed è il frutto del coinvolgimento di tutte le persone che lavorano o collaborano con BIC Lazio. Quanto ritiene che questa scelta di confronto interno possa migliorare la qualità delle informazioni rendicontate all'esterno? • per nulla • poco • abbastanza • molto 4) Quanto considera opportuno, ai fini del miglioramento delle prossime edizioni del Bilancio Sociale, un coinvolgimento anche dei diversi portatori di interessi (stakeholder) esterni a BIC Lazio ? • • • • per nulla poco abbastanza molto 5) Quale ritiene che possa essere lo strumento più adatto per un suo coinvolgimento in qualità di stakeholder? • interviste • colloqui/incontri • focus-group • tavole rotonde • altro 90 BIC Notes – giugno 2005 – Focus 6) In quale categoria di stakeholder si identifica (es. cittadino, potenziale/neo imprenditore, imprenditore, dipendente, società privata, enti pubblici, istituzioni, associazioni, azionisti, ecc.)? ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ __________________________ 7) Come valuta Verso il Bilancio Sociale per ognuno di questi aspetti? Insufficiente Sufficiente Chiarezza dei contenuti Completezza delle informazioni Capacità di sintesi Adeguatezza del linguaggio Lunghezza e grado di comprensibilità del documento Sforzo di misurazione dei risultati Buono Ottimo 8) Commenti e proposte ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _________________________ Dati sul compilatore: Sesso Età M F fino a 20 anni da 20 e 35 anni da 35 a 55 anni dai 55 ai 70 anni oltre 70 anni Professione studente libero professionista dipendente casalinga pensionato altro Provincia di residenza___________________ E' la prima volta che ricevo informazioni su BIC Lazio Ho avuto informazioni sull'attività di BIC Lazio prima di quest'anno Desidero ricevere il Bilancio Sociale di BIC Lazio anche il prossimo anno al mio indirizzo: Nome...................................................................Cognome..................................................... Via........................................n......................Cap..........Città.............................Provincia......... Autorizzo la società BIC Lazio SpA ad utilizzare i miei dati a norma del DLgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). Tali dati saranno trattati dalla nostra società con la massima riservatezza ed attenzione e non saranno ceduti ad altri. In base all'articolo 7 del suddetto decreto, in ogni momento potrò avere accesso ai miei dati, chiederne le modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a BIC Lazio SpA, Via Casilina 3/T 00182 Roma, alla c.a. Direttore Luigi Campitelli accetto non accetto Nota: il questionario può essere redatto anche in forma anonima; tuttavia alcune informazioni sono necessarie per una corretta interpretazione dei dati. BIC Notes – giugno 2005 – Focus 91 FOCUS ARTICOLI La “Corporate Social Responsability” e le PMI: 3 buone pratiche dall'Europa A cura dell'Euro Info Centre IT389 La Direzione Generale Impresa e Industria della Commissione Europea ha lanciato nel 2004 una campagna informativa (The PanEuropean Awareness-Raising Campaign on Corporate Social Responsability) per promuovere la "Responsabilità Sociale" nei sistemi di piccola e media impresa in Europa. La campagna, iniziata il 13 ottobre 2004 a Praga e conclusasi a Bruxelles lo scorso 14 giugno con la conferenza finale, si è concretizzata nell'organizzazione di sessantacinque eventi ad essa dedicati in altrettante città europee (incluse la Norvegia e i Paesi candidati). La rete degli Euro Info Centre ha preso parte attiva nella promozione della campagna, essendo stati tra gli organizzatori e co-organizzatori di alcuni degli eventi. Riportiamo di seguito tre esempi di buone pratiche di piccole e medie imprese europee che hanno integrato con successo la CSR (Corporate Social Responsability) nella rispettiva prassi quotidiana di lavoro. Il primo caso è uno di quelli presentati durante la conferenza di Bruxelles del 14 giugno "CSR: Competitive, Small, Responsible"; gli altri due sono casi presenti nella raccolta di alcuni esempi pubblicati sul sito web della DG Impresa e Industria. BIC Notes – giugno 2005 – Articoli Impresa: Pixel Foundry. Settore: audiovisivo. Attività: produzione video e televisiva. Nazionalità: Galles, Regno Unito. Panoramica: Pixel Foundry è un'impresa di produzione video e televisiva che si trova nel villaggio di Ceinws-Esgairgeiliog, vicino il mercato della città di Machynlleeth nella valle di Dyfi, nel Galles. È una location un po' inusuale per un'impresa del settore. Molte imprese del settore sono infatti situate in città più grandi come Cardiff (nel sud) e Caernarfon (nel nord). L'impresa è stata recentemente selezionata per partecipare ad una conferenza sul tema della CSR nel Nord del Galles e successivamente inviata come guest speaker al convegno che ha concluso una serie di sessantatre seminari sulla CSR in tutta Europa. Filosofia: nonostante che l'impresa produca programmi per trasmissioni televisive che comportano viaggi per luoghi che si trovano in tutto il mondo e producano video per clienti importanti come la Welsh Assembly Government, la Pixel Foundry rivolge una particolare attenzione verso quello che succede nella propria comunità locale. 93 Azioni intraprese: • ha condotto la campagna che ha portato la British Telecom a fornire un accesso veloce per internet nell'area; • ha assistito la comunità locale e il suo gruppo di rivitalizzazione nella sua istanza per l'ottenimento di attrezzature informatiche; • ha prodotto un video per il suddetto gruppo per aiutare a diffondere i temi sulla rivitalizzazione del villaggio; • ha fornito attrezzature di videoripresa e formato giovani imprese locali del settore audiovisivo che avevano storie avvincenti da raccontare, per consentire loro di produrre i propri filmati. Vantaggi derivati: gli effetti di questi impegni sul business sono stati sicuramente positivi. I sistemi relazionali costruiti attraverso il progetto hanno portato l'impresa a rafforzare il proprio radicamento nella propria comunità locale ed a farsi conoscere al di fuori della propria area. Nel lungo termine la Pixel Foundry spera di sostenere la costruzione di una massa critica di imprese del settore che possa comportare opportunità di formazione e lavoro con salari soddisfacenti e conseguentemente contribuire ad accrescere il PIL dell'area. Impresa: Koffie Kàn. Settore: industria alimentare. Attività: tostatura caffè. Nazionalità: Wenduine, Belgio. Panoramica: Koffie Kàn è una piccola impresa a conduzione familiare che si è inserita nel contesto della comunità locale, all'interno della quale è attiva fin dal 1972. Secondo la proprietà "l'arte della tostatura del caffè è parte della vita del villaggio e della famiglia. Siamo orgogliosi di poterci considerare dei buoni vicini con un forte coinvolgimento e apertura al dialogo nei confronti della nostra comunità e prestiamo molta attenzione all'impatto ambientale della nostra impresa". 94 L'impegno di Koffie Kàn è per sostenere i gruppi locali e i progetti di sviluppo sociale all'estero. Filosofia: l'impresa crede nella possibilità di avvicinare l'azienda sempre più ai propri clienti, sia trovandosi nel cuore del villaggio di Wenduine, sia operando in maniera tale da favorire i rapporti di buon vicinato. Koffie Kàn sostiene inoltre piccole piantagioni di caffè di alta qualità. Azioni intraprese: • pagamento di prezzi più alti per il caffè proveniente da piccole piantagioni, per garantire ai coltivatori una sicura fonte di reddito; • investimento dei profitti derivanti dalla vendita di altre miscele di caffè a sostegno di un progetto a favore delle donne in Honduras; • impegno per ottimizzare l'impatto ambientale dell'azienda a livello locale; • donazione dei macchinari per la tostatura in disuso ad un piccolo coltivatore di caffè del Messico e formazione dello stesso in modo che sia in grado di soddisfare il mercato locale. Vantaggi derivati: Koffie Kàn ha avuto un riscontro in termini di fedeltà della clientela ed ha mantenuto rapporti amichevoli con la sua comunità. La reputazione aziendale è stata inoltre rafforzata grazie al sostegno offerto ai progetti per lo sviluppo sociale e dall'aggiunta, alla propria gamma di prodotti di alta qualità, di caffè biologico e legato al commercio equo e solidale. Koffie Kàn comunica informalmente e direttamente con la comunità locale. L'impresa ha inoltre generato una maggiore consapevolezza tra i clienti attraverso i propri sforzi per la raccolta di fondi per il trasporto della vecchia tostatrice in Messico. BIC Notes – giugno 2005 – Articoli Impresa: Telvill KFt. Settore: information technology. Attività: progettazione, implementazione e montaggio di sistemi informatici, di telecomunicazioni e reti elettriche. Nazionalità: Miskolc, Ungheria. Panoramica: Telvill, società informatica certificata ISO 9001 e 14001 considera la tutela ambientale, il miglioramento dell'ambiente lavorativo e degli standard di vita come necessari al successo di un'azienda. Filosofia: al di là della conformità agli standard di gestione ambientale e qualitativi molto ristretti, l'azienda offre il proprio sostegno ai gruppi della comunità locale, cercando di creare occupazione sostenibile. Telvill riconosce inoltre che il rispetto ambientale offra vantaggi commerciali tangibili, come la migliore reputazione tra i clienti e nei rapporti con la comunità. Uno degli obiettivi della Telvill è quello di costruire un esempio positivo per il miglioramento ed il successo costante sul mercato attraverso un comportamento ecologicamente e socialmente responsabile. Azioni Intraprese: Telvill agli occhi dei partner e dei clienti, così come l'aumento della loro fiducia nell'azienda come interlocutore, per una maggiore fedeltà e soddisfazione. L'impresa ha sviluppato buoni rapporti con la comunità e la sua partecipazione alle attività dei gruppi locali sta ad indicare il suo contributo allo sviluppo della regione della quale fa parte. Telvill si occupa attivamente di informare i soggetti, sia interni che esterni, ad essa interessati relativamente ai risultati aziendali raggiunti (ad esempio attraverso media locali ed il proprio sito web). L'impresa è consapevole che il rafforzamento della sua reputazione e del profilo aziendale costituiscono un valore inestimabile che si traduce immediatamente in guadagno. Riferimenti: Commissione Europea, DG Impresa e Industria Siti web: http://europa.eu.int/comm/enterprise/c sr/campaign/index_it.htm http://europa.eu.int/comm/enterprise/c sr/conf_2005_06_14_companies.htm • sostegno al Berekalja Conquest Park, al fine di incoraggiare uno stile di vita ed un ambiente sani per le persone della comunità locale; • sostegno al Miskolc Animal Park un monumento alle specie locali estinte a causa delle attività umane; • partecipazione costante ai forum organizzati dalla Camera di commercio della città di appartenenza; • aggiornamento e manutenzione costante del sistema informatico della scuola elementare ed assistenza nei programmi di formazione; • sostegno alle due scuole professionali di Miskolc. Vantaggi derivati: i vantaggi comprendono un consolidamento della reputazione di BIC Notes – giugno 2005 – Articoli 95 News 40.000 euro a fondo perduto: è ancora aperto il Bando Seed Capital E' ancora aperto il Bando Seed Capital, la misura innovativa attivata da BIC Lazio per permettere alle PMI laziali, in modo specifico alle piccole e microimprese nascenti o di recente costituzione, di accedere ad un contributo massimo di 40.000 euro (grant) a fondo perduto. Il testo del Bando e la modulistica sono disponibili e scaricabili nella sezione BANDI E AVVISI PUBBLICI presente all'interno dell'area bic.intraprendere. Progetto E2BLab: BIC Lazio e CEIS, insieme per lo sviluppo dell'imprenditorialità e delle nuove tecnologie nel Lazio BIC Lazio ed il CEIS - Centro di Studi Internazionali sull'Economia e lo Sviluppo, che fa capo alla Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata, hanno firmato una convenzione per incentivare l'innovazione e l'imprenditorialità nel territorio del Lazio. In particolare i due enti, in sintonia con i rispettivi fini istituzionali, si impegnano per i prossimi tre anni a collaborare nell'attuazione del progetto E2BLab®, il cui scopo è quello di sostenere la crea- 96 zione di imprese ad alto contenuto tecnologico attraverso la promozione, l'affiancamento nella progettazione e l'assistenza nella fase di start up. BIC Lazio e Finanziaria di Sviluppo per l'Innovazione Tecnologica: protocollo d'intesa per la diffusione della cultura finanziaria BIC Lazio e SIT - Finanziaria di Sviluppo per l'Innovazione Tecnologica, hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa allo scopo di favorire l'incontro tra domanda e offerta di capitali e la diffusione di cultura finanziaria. L'obiettivo comune è quello di consentire il consolidamento finanziario delle imprese e, quindi, il rafforzamento competitivo delle micro-imprese regionali. Nel concreto, attraverso questo accordo della durata di un anno, BIC Lazio e SIT si impegnano ad orientare le imprese verso fonti di finanziamento innovative e ad assistere le imprese nello sviluppo e nella realizzazione di piani di investimento ad elevato contenuto tecnologico. BIC Notes – giugno 2005 –News BIC Lazio e Banca Intesa: accordo per la realizzazione ed il finanziamento di progetti imprenditoriali nel territorio Banca Intesa e BIC Lazio hanno sottoscritto un accordo che prevede lo stanziamento da parte della Banca di 20 milioni di euro per la realizzazione ed il finanziamento di progetti volti allo sviluppo imprenditoriale nella regione. L'intento e' quello di favorire la nascita, lo sviluppo e l'aggregazione delle PMI locali, anche attraverso l'erogazione di finanziamenti e servizi bancari innovativi. Il protocollo d'intesa siglato è la prima concreta applicazione a livello locale dell'accordo quadro tra Banca Intesa e AIDA (Associazione Italiana delle Agenzie di Sviluppo Locale e Marketing Territoriale) - a cui BIC Lazio ha aderito - per il finanziamento di un plafond fruibile da tutte le Agenzie associate. BIC Notes – giugno 2005 – News 97