Il 16 marzo nella Biblioteca delle Arti conversazione tra Alfonso

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Giovedì 14 marzo 2013
Doni d’autore - Sabato 16 marzo a Reggio Emilia nella Biblioteca delle
arti Alfonso Borghi, che si prepara ad esporre in Cina, conversa con
Giuseppe Amadei
Borghi ha donato ai Musei reggiani un’opera realizzata appositamente per le
collezioni dei musei che in occasione di questo incontro sarà esposta al
pubblico per la prima volta
Nell’ambito del ciclo di incontri Doni d’autore, promosso dai Musei civici di Reggio
Emilia, sabato 16 marzo alle ore 18, nella Biblioteca delle arti si terrà una
conversazione tra l’artista reggiano Alfonso Borghi e il critico d’arte Giuseppe Amadei.
Il ciclo Doni d’autore presenta gli artisti di Reggio Emilia che sono stati protagonisti di
importanti mostre in città e l'opera da loro donata ai Musei civici ampliando in tal modo
le raccolte d’arte reggiane. L’iniziativa prevede anche l’esposizione delle opere donate
negli spazi della Biblioteca delle arti, consentendo a chi ne varca la soglia per studio,
diletto o curiosità, di essere a stretto contatto con le opere degli artisti stessi.
Alfonso Borghi ha donato ai Musei reggiani un’opera del tutto inedita, realizzata
appositamente per le collezioni dei Musei civici di Reggio Emilia ed esposta al pubblico
per la prima volta in occasione di questo incontro.
Borghi è stato il protagonista di una importante esposizione che ha interessato alcuni dei
più importanti spazi espositivi reggiani: la mostra principale, ‘La musica del colore’ si è
tenuta presso i Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia dal 26 novembre 2011 all’8
gennaio 2012, realizzata in collaborazione con Landirenzo, Embassy Freight Services Spa,
Aqua Water Systems, Yama Industrial Group e Assicurazioni Generali.
Mentre nei locali attigui al Battistero della Cattedrale di Reggio Emilia, in collaborazione
con il Museo Diocesano, erano esposte le ‘Foto dipinte’ realizzate con il fotografo
reggiano Enrico Rossi, mentre la biblioteca Panizzi ospitava l’opera grafica di Borghi
nella sezione intitolata ‘Incisioni Jazz’.
Dopo la mostra reggiana Borghi allarga fino all’Oriente la diffusione della sua opera,
approdando prima a Dubai, e preparandosi a sbarcare in Cina. In preparazione, in Italia,
due importanti mostre che si terranno negli spazi prestigiosi di Palazzo Carandini a
Modena e a settembre al Chiostro del Bramante di Roma.
La mostra ‘La musica del colore’ ha rappresentato un percorso ideale nell’opera
pittorica di Alfonso Borghi; a partire dalle opere degli anni Novanta, lavori ispirati
all’espressionismo trasmessogli dal pittore tedesco George Pielmann, allievo di Oscar
Kokoschka, fino agli anni recenti e all’elaborazione del suo linguaggio maturo che l’ha
fatto conoscere in Italia e nel mondo. La mostra metteva inoltre in evidenza
l’importanza fondamentale della musica e della musicalità nella pittura di Borghi; come
afferma Luciano Caramel, autore del saggio introduttivo nel catalogo della mostra
reggiana, “il colore del pittore di Campegine ha una sua musicalità osmotica,
sinestetica, come tutta la mostra evidenzia, fin dal titolo La musica del colore, che
salda musica e colore in un’interazione diretta, genetica verrebbe da dire, non
analogica”.
Alfonso Borghi nasce a Campegine di Reggio Emilia il 3 dicembre del '44. Espone per la prima
volta a 18 anni grazie all'aiuto di un collezionista, con il quale più tardi si reca a Parigi, dove
soggiorna per breve tempo studiando in particolare Picasso e il Cubismo. Tornato a casa incontra
George Pielmann, allievo di Kokoschka, e scopre attraverso l'espressionismo le possibilità della
materia e della gestualità. Autodidatta, dotato di grande sensibilità e rigore tecnico, Borghi, in
quarant'anni ininterrotti di attività, è approdato ad una sintesi pittorica di indiscutibile fascino.
Passando dal figurativo morandiano dei primi anni a un surrealismo lacerante degli anni Ottanta,
quindi a un astrattismo di impronta futurista del decennio successivo, Borghi è arrivato oggi a
una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa ad un senso del colore di
estrema e suprema sensibilità. La sua pittura sta conquistando i collezionisti e gli esperti di tutto
il mondo. Dopo le mostre nelle più prestigiose gallerie italiane, Borghi si è imposto all'attenzione
degli esperti in tutta Europa (Marsiglia, Berlino, Barcellona, Madrid, Lugano, Vienna, Anversa e
Parigi) negli Stati Uniti e Beirut.
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Roberto Sanesi, Marzio Dall’Acqua, Luciano Caramel, Vittorio
Sgarbi, Sandro Parmiggiani, Giuseppe Amadei, Maurizio Calvesi.
Giuseppe Amadei nato a Guastalla, laureato in lettere e filosofia, è stato professore di italiano
e latino nei licei. Esperto d'arte moderna e contemporanea, scrive introduzioni all'opera di
pittori e scultori italiani e stranieri per edizioni d'arte. È membro di giurie artistiche e cura
allestimenti di opere di grandi artisti italiani.
Durante la Seconda guerra mondiale collabora con il Comitato di Liberazione Nazionale, che lo
nomina, dopo la Liberazione, membro della prima giunta comunale di Guastalla. Il 12 luglio
1960, alla morte di Alberto Simonini, gli succede come deputato al Parlamento Italiano e da
allora fino al 1989 viene eletto ininterrottamente alla Camera dei Deputati per 8 legislature.
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