Guitar Hero World Tour, come salvare la musica con

Guitar Hero World Tour, come salvare la musica con uno "stupido" videogame
Lunedì 20 Ottobre 2008
Arriva l'ultima versione del gioco musicale più popolare al mondo. E le rockstar ormai
fanno la fila per esserci
Fonte: Xl.repubblica.it
di Diego Malara
Super Mario? Un evergreen. Tetris? Irresistibile. Ma con oltre 22 milioni di copie piazzate nel
mondo, 23 milioni di brani scaricati e il record assoluto di vendite lo scorso anno, il gioco più
caldo sulla scena si chiama Guitar Hero. In realtà quello dei cosiddetti “rhythm games” è un
genere nato in Giappone oltre dieci anni fa, ma è solo con l’arrivo del simulatore di chitarra
elettrica firmato Activision che il fenomeno ha raggiunto cifre da capogiro anche in Occidente.
«Credo che i ragazzi oggi siano più che mai immersi nella musica. Suonerie, jingle di ogni tipo
che senti mentre cammini per strada e poi le popstar che riempiono le cronache
scandalistiche... Ecco perché Guitar Hero ha un tale successo». E se lo dice Zakk Wylde,
storico chitarrista di Ozzy Osbourne che ha collaborato con il team di sviluppo per il nuovo
capitolo della serie, c’è da fidarsi. Messi in riga da un concorrente di razza come Rock Band
della Electronic Arts (il primo con modalità online e quattro strumenti da suonare), i
programmatori del team Neversoft hanno deciso, letteralmente, di cambiare musica.
Guitar Hero: World Tour arriva in questi giorni nei negozi in una confezione extralarge che
contiene un microfono per cantare, l’immancabile chitarra e un massiccio drum kit da sei pezzi.
«A un certo punto mi hanno messo addosso una tutina nera attillatissima con palline da ping
pong attaccate ovunque. E poi mi hanno chiesto di suonare i miei pezzi». Wylde si riferisce alle
sessioni intense di “motion capture”, il sistema che traccia digitalmente i movimenti reali e li
trasforma in animazioni tridimensionali. Se il suo alter ego su schermo è così realistico, il merito
è anche di questo piccolo (e un po’ ridicolo) sacrificio.
La stessa sorte, peraltro, è toccata a Billy Corgan degli Smashing Pumpkins (il loro prossimo
singolo G.L.O.W. sarà scaricabile in anteprima proprio in World Tour), allo stesso Ozzy e
addirittura a un gentleman come Sting. A rappresentare l’Italia, oltre ai Negramaro con Nuvole e
lenzuola, ci pensano i Lacuna Coil. La band milanese al momento è a Los Angeles per
registrare il suo prossimo album che uscirà nel 2009, ma ha trovato il tempo per rispondere alle
domande di XL.
Spiega Andrea Ferro, voce del gruppo molto amato anche all’estero: «Per suonare uno
strumento vero ci vuole molta più dedizione e impegno. Ma sicuramente Guitar Hero aiuta la
diffusione di una certa cultura musicale, non proprio di massa, presso i giovani. E magari alcuni
di loro vorranno provare a suonare davvero. Se anche solo il 10 percento di quelli che
comprano il gioco lo farà, sarà un risultato enorme». E in effetti le premesse perché sull’onda
dell’entusiasmo suscitato dal videogame nasca una nuova generazione di rockstar ci sono tutte.
In World Tour si può giocare con quattro amici contemporaneamente sulla stessa console (ma
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Lunedì 20 Ottobre 2008
anche online) e fondare insieme a loro una band con tanto di strumenti, nome e logo
personalizzati. Per ottenere risultati apprezzabili, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati,
occorre parecchia pratica. Ma con qualche ora in “sala prove” si riescono a padroneggiare uno
o due brani in vista della sfida più spietata, ovvero la “Battle of the Bands”. Si tratta di un vero e
proprio duello via Web all’ultima nota a base di assoli, gorgheggi, rullate frenetiche, colpi di
cassa. La sfida in questione naturalmente si combatte contro i gruppi fondati da altri giocatori e
ogni vittoria migliora la propria posizione nella classifica mondiale.
Nel gioco sono presenti oltre 80 brani da suonare subito e la varietà di generi non manca di
certo. Da Purple Haze di Jimi Hendrix ai Beastie Boys, da Joe Satriani a Beat It di Michael
Jackson e ancora da The Joker della Steve Miller Band ai Doors di Love Me Two Times. Ce n’è
abbastanza per accontentare tutti. E poi comunque saranno disponibili periodicamente nuove
tracce scaricabili, in pacchetti tematici da acquistare online.
Ma non finisce qui: la novità più sorprendente di questo Guitar Hero è il Music Studio. Si tratta
di un potentissimo (e complesso) programma musicale per creare da zero i propri pezzi,
registrarli, montarli e addirittura aggiungere effetti speciali alla performance virtuale. Si possono
persino importare brani in formato midi direttamente dal computer. Ma il singolo così inciso non
può durare più di tre minuti, per non occupare troppo spazio. Ogni pezzo infatti può e deve
essere condiviso con la community di Guitar Hero Tunes. Il che significa che chiunque può sia
comporre sia scaricare gratuitamente le canzoni degli altri. Niente bagni di folla e tournée
estenuanti quindi. Grazie a World Tour per diventare vere stelle del rock bisogna passare
necessariamente per la Grande Rete.
2/2